Capraia in cucina,tanto tempo fa…..Capraia in cucina,tanto tempo fa…..

““Ogni casa possedeva il forno Ogni casa possedeva il forno a legna per cuocere il pane” a legna per cuocere il pane” che era, in passato, l’alimento che era, in passato, l’alimento fondamentale.fondamentale.““Era costume farlo una volta Era costume farlo una volta alla settimana, il alla settimana, il sabato”,insieme a molti dolci sabato”,insieme a molti dolci per la gioia dei bambini.per la gioia dei bambini.Il fuoco” veniva alimentato Il fuoco” veniva alimentato per lo più con legna di scopa ( per lo più con legna di scopa ( erica)”.erica)”.““La pagnotta, tondeggiante, La pagnotta, tondeggiante, del peso di un Kg, era la più del peso di un Kg, era la più comune perché con essa si comune perché con essa si poteva disporre di un pane , poteva disporre di un pane , per quanto raffermo, ancora per quanto raffermo, ancora abbastanza soffice per diversi abbastanza soffice per diversi giorni”.giorni”.“ “ D’inverno facevano le D’inverno facevano le nipitòse, pani rotondi nipitòse, pani rotondi impastati con le sàmmule impastati con le sàmmule (aglio tipico)….(aglio tipico)….

Il dolce locale più famoso Il dolce locale più famoso era la fucaccia, a base di era la fucaccia, a base di farina di grano ,zucchero, farina di grano ,zucchero, uova burro e limone.Si uova burro e limone.Si dice che pochi la dice che pochi la sapessero fare, secondo sapessero fare, secondo tutti i crismi, perché la tutti i crismi, perché la sua riuscita richiedeva sua riuscita richiedeva molta abilità e precisi molta abilità e precisi accorgimenti che, pare, accorgimenti che, pare, fossero tenuti fossero tenuti gelosamente segreti. gelosamente segreti. Anzitutto doveva Anzitutto doveva lievitare lievitare moltissimo( peraltro moltissimo( peraltro senza l’utilizzazione di senza l’utilizzazione di lievito) e risultare ben lievito) e risultare ben cotta anche all’interno”.cotta anche all’interno”.Una varietà di focaccia Una varietà di focaccia era “u feculìnu”, in cui era “u feculìnu”, in cui l’unico ingrediente l’unico ingrediente diverso era la fecola di diverso era la fecola di patata in sostituzione patata in sostituzione della farina di della farina di grano.Molto comuni grano.Molto comuni erano le torte di cipolle e erano le torte di cipolle e di sammule con cui si di sammule con cui si facevano anche le facevano anche le frittelle”.frittelle”.

La cucina capraiese, benché La cucina capraiese, benché sostanzialmente abbastanza sostanzialmente abbastanza varia, era piuttosto carente di varia, era piuttosto carente di carne: “una volta alla carne: “una volta alla settimana veniva macellata settimana veniva macellata una mucca, ma non erano molti una mucca, ma non erano molti quelli he potevano permettersi quelli he potevano permettersi di comprarne regolarmente. Si di comprarne regolarmente. Si mangiava invece pollame, mangiava invece pollame, pesce, legumi e molta pesce, legumi e molta verdura”.verdura”.““Nei giorni festivi, o almeno Nei giorni festivi, o almeno nelle importanti festività, nelle importanti festività, usava fare i ravioli o usava fare i ravioli o strozzapreti e le paste strozzapreti e le paste asciutte, tra le quali era asciutte, tra le quali era particolarmente pregiata la particolarmente pregiata la pasta al favullu ( la pasta al favullu ( la margherita)”.margherita)”.I pesci alla portata di tutti I pesci alla portata di tutti erano regolarmente “li zari”e” erano regolarmente “li zari”e” li gattucci”.li gattucci”.Con le acciughe si faceva la Con le acciughe si faceva la sburìta (la bagnetta genovese) sburìta (la bagnetta genovese) e con diverse varietà di pesce e con diverse varietà di pesce di scoglio l’azzimìnu ( la zuppa di scoglio l’azzimìnu ( la zuppa di pesce). In ogni casa di pesce). In ogni casa comunque non mancava mai comunque non mancava mai l’agghiata (pesci marinati sotto l’agghiata (pesci marinati sotto aglio e aceto).aglio e aceto).

Ma il grande scrigno a cui si attingeva sempre anche in Ma il grande scrigno a cui si attingeva sempre anche in Capraia, era quello vegetale, cioè le erbe di campo e di Capraia, era quello vegetale, cioè le erbe di campo e di orto;coltivate e selvatiche, esse davano salute e cibo a poco orto;coltivate e selvatiche, esse davano salute e cibo a poco prezzo e aiutavano anche a sopravvivere nei tragici giorni di prezzo e aiutavano anche a sopravvivere nei tragici giorni di carestia o di guerra. Le erbe si consumavano in tutti i modi: carestia o di guerra. Le erbe si consumavano in tutti i modi: crude o lessate, in minestre, ecc…”crude o lessate, in minestre, ecc…”Fra le erbe selvatiche erano abitualmente utilizzate le Fra le erbe selvatiche erano abitualmente utilizzate le lattaiòle( sedano selvatico),li gattarelli (specie di cicoria),la lattaiòle( sedano selvatico),li gattarelli (specie di cicoria),la bietolina di campo, le buràje (la borragine),l’ ortica e il bietolina di campo, le buràje (la borragine),l’ ortica e il finocchio selvatico.finocchio selvatico.Un’altra risorsa importamte erano le uova e il pollame, per Un’altra risorsa importamte erano le uova e il pollame, per quanto non abbondassero.quanto non abbondassero.““Anche la frutta cresceva in abbondanza, negli orti e nei campi Anche la frutta cresceva in abbondanza, negli orti e nei campi e ce n’era per tutti.e ce n’era per tutti.Oggetto di cure amorose erano, quindi, in ogni famiglia, il Oggetto di cure amorose erano, quindi, in ogni famiglia, il pollaio, l’orto e le pianticelle di frutta, generalmente ciliegie, pollaio, l’orto e le pianticelle di frutta, generalmente ciliegie, susine e fichi”.susine e fichi”.

Il cibo era certo la preoccupazione fondamentale e si Il cibo era certo la preoccupazione fondamentale e si era consapevoli che una buona e adeguata era consapevoli che una buona e adeguata alimentazione era la condizione indispensabile per una alimentazione era la condizione indispensabile per una buona salute, come infatti si diceva:buona salute, come infatti si diceva:

Quando la bocca manghie e u culu rende, ci va a lu Quando la bocca manghie e u culu rende, ci va a lu stuppìnu a le medicine e a quale le vende.stuppìnu a le medicine e a quale le vende.U manghià bònu e u còre cuntèntu fani la pella d’oru e U manghià bònu e u còre cuntèntu fani la pella d’oru e d’arghièntu.. d’arghièntu.. ““Non ti mette mai in camminu si la bocca ‘un sa di vinu.Non ti mette mai in camminu si la bocca ‘un sa di vinu.Naturalmente c’era anche chi beveve come un lòtru e Naturalmente c’era anche chi beveve come un lòtru e manghiève come un ghiutru (ghiotto).manghiève come un ghiutru (ghiotto).Tuttavia un buon bicchiere di vino non può far male!Tuttavia un buon bicchiere di vino non può far male!