Capitolo 1 Gli strumenti - staticmy.zanichelli.it · La città di Trento si trova all’incrocio...

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Per orientarti nel capitolo Nel paragrafo 3: per comunicare la posizione di un luogo in modo comprensibile a chiunque, la Terra è stata divisa in caselle, un po’ come nella battaglia navale. Nei paragraf 4 e 5: le carte geografche sono rappresentazioni rimpicciolite della superfcie terrestre in cui gli elementi della realtà sono visualizzati con simboli, per esempio linee di colore diverso per i vari tipi di strade. Nei paragraf 1 e 2: orientarsi signifca sapere come muoversi nello spazio e come comunicare la propria posizione; per farlo, utilizziamo dei punti di riferimento. Spesso ne usiamo di personali, come un incrocio sulla strada verso la scuola, ma la geografa ne ha stabiliti alcuni universali. Capitolo 1 Gli strumenti A2

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Per orientarti nel capitolo

Nel paragrafo 3: per comunicare la posizione di un luogo in modo comprensibile a chiunque, la Terra è stata divisa in caselle, un po’ come nella battaglia navale.

Nei paragraf 4 e 5: le carte geografche sono rappresentazioni rimpicciolite della superfcie terrestre in cui gli elementi della realtà sono visualizzati con simboli, per esempio linee di colore diverso per i vari tipi di strade.

Nei paragraf 1 e 2: orientarsi signifca sapere come muoversi nello spazio e come comunicare la propria posizione; per farlo, utilizziamo dei punti di riferimento. Spesso ne usiamo di personali, come un incrocio sulla strada verso la scuola, ma la geografa ne ha stabiliti alcuni universali.

Capitolo 1

Gli strumenti

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Nei paragraf 9 e 10: la realtà si studia anche attraverso la raccolta di dati statistici, per esempio il numero di persone che vivono in una città o l’altezza di una montagna, che possono essere rappresentati in forma di grafci.

Nei paragraf 6 e 7: esistono diversi tipi di carte geografche, da utilizzare a seconda dei casi, per studiare le caratteristiche di un paese oppure per orientarsi sul territorio.

Nel paragrafo 8: le fotografe scattate dagli aerei o dai satelliti ci permettono di vedere grandi porzioni di territorio, per esempio una catena montuosa per intero.

Prima di iniziare lo studio del capitolo puoi guardare il video e scoprire quali sono gli argomenti che afronteremo. Fai attenzione alle immagini e ai titoli che compaiono sullo schermo: sono l’indice del capitolo.

Video nelle risorse digitali

Una carta topografca, una bussola, un gps: strumenti della geografa.

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Capitolo 1 Gli strumenti

1. Orientarsi

▶Quando ci spostiamo – per esempio fa-cendo una camminata in montagna o pas-seggiando in città – l’orientamento è il procedimento che ci serve a individuare la posizione in cui ci troviamo e la direzione nella quale dobbiamo andare per raggiun-gere la nostra destinazione.

Un esempio di orientamento è quello che ci permette di muoverci con facilità in un ambiente che conosciamo bene, come la casa (fgura  A ): nella nostra stanza da letto, addirittura anche al buio, sappiamo esatta-mente dove si trovano i mobili e come rag-giungere la porta.

È ancora grazie all’orientamento che pos-siamo fare ogni giorno il percorso tra casa e scuola quasi automaticamente: sappiamo quando dobbiamo girare e quando invece dobbiamo andare diritto.▶In generale, per orientarci utilizziamo dei punti di riferimento: in città, per esempio, possono essere un incrocio, un edifcio par-ticolare, una piazza (fgura  B ).

Fuori città, per esempio su una strada sta-tale, sono punti di riferimento i cartelli stra-dali che indicano le direzioni, oppure gli elementi del paesaggio, come una fabbrica riconoscibile o un distributore di benzina (fgura  C ).

Anche durante una passeggiata in monta-gna abbiamo punti di riferimento per orien-tarci: i segnali dipinti sulle rocce che co-steggiano il sentiero, oppure gli elementi naturali come le cime delle montagne e i laghi.

Quando non conosciamo l’ambiente in cui ci muoviamo, abbiamo bisogno di un si-stema di orientamento che valga indipen-dentemente dal luogo e per tutti.

Vedremo nel prossimo paragrafo quali sono i punti di riferimento validi ovunque.

A

Quando mi alzo dal letto, di notte, so che devo andare verso destra per uscire dalla stanza.

Per andare a casa di Marco, bisogna girare nella prima strada a sinistra dopo la chiesa.

C

Per andare al maneggio, bisogna prendere la strada che sale sulla collina prima del benzinaio.

B

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Impara a imparare

1 Guarda la mappa a sinistra e disegna il percorso che ti sembra più semplice per andare da casa a scuola. Cerchia i luoghi che possono servire come punti di riferimento durante il percorso. Poi descrivi il percorso come se lo dovessi spiegare a voce a qualcuno.

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2 Pensa ora realmente alla tua scuola e descrivi qui sotto il percorso che fai di solito per raggiungere la tua classe dall’ingresso. Poi sottolinea tutti i luoghi che hai usato come punti di riferimento (per es. una porta, una scala ecc.).

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scuola

supermercato

casa

parco

Mappa dei concetti

Quali punti di riferimento usi nella tua vita quotidiana?

Anche se spesso non ce ne accorgiamo, nella nostra vita quotidiana utilizziamo continua-mente punti di riferimento di vario tipo per descrivere un luogo o un percorso.

Sono punti di riferimento non solo quelli che usiamo per spiegare che strada bisogna fare per raggiungere una destinazione, ma anche quelli che ci servono per descrivere la collocazione di un oggetto in una stanza (fgura  D ).

Anche sullo schermo del nostro compu-ter utilizziamo l’orientamento. Per esempio quando cerchiamo un fle che sappiamo es-sere all’interno di una certa «cartella», che si trova in una posizione precisa.

Dove sono le tovaglie pulite? Nell’armadio della camera da letto, nella seconda anta da destra, nel terzo cassetto dal basso. (Indicalo con una freccia, sul disegno.)

D

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Capitolo 1 Gli strumenti

Abbiamo visto quali punti di riferimento personali o occasionali usiamo per indi-care dove si trova un luogo e per muoverci in città o nel territorio. Abbiamo però biso-gno anche di punti di riferimento univer-sali, cioè che possano essere usati da tutti, senza bisogno di conoscere il luogo in cui ci si trova.▶I punti di riferimento fssi, comuni a tutti, sono i punti cardinali: Nord, Sud, Est, Ovest, che sono stati individuati facendo ri-ferimento alla posizione del Sole nel cielo durante il giorno (fgura  A ).

Il punto più alto del cielo che il Sole rag-giunge a mezzogiorno ci indica il Sud: basta «scendere» fno a incontrare la linea dell’o-rizzonte. L’Est è il punto in cui sorge il Sole. Nella direzione opposta si trova il punto in cui il Sole tramonta, cioè l’Ovest. Dalla parte opposta al Sud, dove il Sole non compare mai, abbiamo il Nord. ▶Di notte, quando il Sole non è visibile, si può trovare il Nord osservando il cielo stel-lato. Il Nord infatti corrisponde alla posi-zione della Stella polare (di nuovo bisogna scendere fno a incontrare la linea dell’oriz-zonte). La Stella polare è l’unica che rimane in una posizione fssa, mentre tutte le altre le ruotano attorno nel corso della notte; perciò è stata usata fn dall’antichità come punto di riferimento. La Stella polare fa parte della costellazione chiamata Orsa minore, ma per trovarla dobbiamo cercare la costellazione dell’Orsa maggiore, che è molto più lumi-nosa (fgura  B ).

I punti cardinali sono utilizzati anche nelle carte geografche, che sono un fondamen-tale strumento per l’orientamento. Per ac-cordo fra gli uomini, nelle carte il Nord si trova in alto, il Sud in basso, l’Est a destra, l’Ovest a sinistra.

I punti cardinali si indicano anche per mezzo delle loro iniziali: N (nord), S (sud), E (est) e W (dall’inglese «west» = ovest).

Orientamento signifca «trovare l’oriente» (cioè «trovare l’Est»); oriente deriva dal latino órior (= sorgere).Il punto in cui sorge il sole è detto anche levante, dal verbo levarsi (= alzarsi). Il punto in cui il Sole tramonta è detto anche occidente, dal latino òccido, che signifca cadere; così come il suo sinonimo ponente deriva da pono (= appoggiarsi).

Punti cardinali: in questa espressione, l’aggettivo cardinale viene dal latino cardo (= cardine, punto principale).

alba

tramonto

mezzogiorno

Sud

OvestEst

Nord

Se guardi verso il Sole a mezzogiorno e apri le braccia, alla tua sinistra trovi l’Est, di fronte hai il Sud, a destra l’Ovest e alle spalle il Nord.

Orsa

maggiore Stella polare

Orsa

minore

Ovest Est

Nord

Sud

Come trovare il Nord grazie alla Stella polare.

B

2. I punti cardinali

Impara le parole

A

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Impara a imparare

Perché vediamo il Sole muoversi?

Il movimento del Sole che osserviamo per orientarci è in realtà un moto apparente, perché è la Terra che ruota su sé stessa. An-che se a noi non sembra di girare, infatti, la Terra ogni giorno compie una rotazione completa attorno al proprio asse (fgura  C ).

Oltre al moto apparente nel cielo del Sole – e con esso di tutte le stelle – è sempre a causa della rotazione terrestre che si verifca l’alternarsi del dì e della notte. In ogni mo-mento la Terra è divisa infatti in due parti uguali: una che guarda dalla parte del Sole, e quindi è illuminata, e una che, essendo ri-volta dalla parte opposta, si trova immersa nell’oscurità.

notte

Polo nord

Polo sud

giorno

asse

terrestre Sole

C

Quando, a causa della rotazione terrestre, un luogo entra nella parte illuminata, si vede il Sole sorgere all’orizzonte.Con il passare delle ore, sembra che il Sole percorra un arco, fno a scendere sotto la linea dell’orizzonte quando il luogo entra nella parte buia (in cui è notte).

1 Segna sulla carta i punti cardinali per mezzo delle loro iniziali. Completa le frasi qui sotto con: nord

sud

ovest

est

• Il Piemonte è a ……………… della Lombardia.

• Il Trentino-Alto Adige è a ……………… dell’Emilia-Romagna.

• La Liguria è a ……………… della Valle d’Aosta.

• Il Friuli-Venezia Giulia è a ……………… del Veneto.

Trentino-Alto Adige

Piemonte

Lombardia

Liguria

Veneto

Friuli-Venezia

Giulia

Emilia-Romagna

ValledÔAosta

A

B

N

2 Usando i punti cardinali, descrivi il percorso che collega A con B.

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Fai 1 passo verso sud, poi 3 passi verso

Mappa dei concetti

A che cosa serve la bussola?

Da molti secoli, lo strumento più usato per orientarsi è la bussola (fgura  D ), inventata in Cina nell’antichità e introdotta in Europa a partire dal Medioevo.

L’ago magnetizzato della bussola, libero di ruotare, si dispone sempre in direzione Nord-Sud, in qualunque punto ci si trovi, come se i poli della Terra fossero le estremità di una gi-gantesca calamita. Fra i 4 punti cardinali esi-stono anche i punti intermedi rappresentati nella rosa dei venti (fgura  E ).

D   Una bussola.N

S

W E

Sud

Nord

Ovest Est

NW NE

SW SESud-Ovest Sud-Est

Nord-EstNord-Ovest

E   La rosa dei venti.

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Capitolo 1 Gli strumenti

3. Le coordinate geografche

Grazie ai punti cardinali puoi dire che un luogo si trova, per esempio, «a est di un al-tro». Ma esiste un sistema più preciso che ci permette di indicare la posizione di un punto sulla Terra in modo che tutti lo trovino; è quello che usa le coordinate geografiche. Ve-diamo come funziona. ▶Come nella battaglia navale, immaginiamo di tracciare sulla superfcie terrestre delle linee curve, dette meridiani e paralleli, che formano il reticolato geografico (fgura  A ).

I meridiani sono semicirconferenze che passano per i poli dividendo la superfcie terrestre in «spicchi». Si è deciso di contare i meridiani a partire da quello che passa per Greenwich (vicino a Londra).

I paralleli sono circonferenze che si otten-gono «tagliando» la Terra con piani perpen-dicolari all’asse e che dividono la superfcie terrestre in «fasce». Si è deciso di contare i paralleli a partire da quello che divide a metà la superfcie terrestre e che è detto Equatore.

L’Equatore divide la Terra in emisfero bo­reale (a nord) ed emisfero australe (a sud).▶Nella griglia formata dal reticolato geogra-fco ogni punto sulla Terra si trova all’incro-cio fra un meridiano e un parallelo e quindi è individuabile attraverso i numeri che iden-tifcano il meridiano e il parallelo, cioè le sue coordinate geografche: longitudine e latitu­dine (fgura  B ).

La longitudine di un punto è l’ampiezza dell’angolo formato dal meridiano che passa per quel punto e dal meridiano di Gre-enwich. Tutti i punti che si trovano lungo uno stesso meridiano hanno la stessa longitudine, quindi, se conosco il meridiano che passa per una località, conosco la sua longitudine.

La latitudine di un punto è l’ampiezza dell’angolo formato dal parallelo che passa per quel punto e dall’Equatore. Tutti i punti che si trovano lungo uno stesso parallelo hanno la stessa latitudine, quindi, se cono-sco il parallelo che passa per una località, conosco la sua latitudine.

Polo nord

Polo sud

emisferoaustrale

emisferoboreale

Equatore

meridiani

paralleli

meridianodi Greenwich

A

Meridiano deriva dal latino mer’dies (= mezzogiorno) perché collega tutti i punti in cui è mezzogiorno nello stesso momento.

Impara le parole

La città di Trento si trova all’incrocio fra l’11° meridiano a est di quello di Greenwich e il 46° parallelo a nord dell’Equatore. Quindi le sue coordinate sono 11° E, 46° N.

Equatore

centro della

Terra

Polo nord

Trento

Polo sud

longitudine

latitudine

meridiano

di Trento

parallelo

di Trento

meridiano

di Greenwich

B

A8

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L

G

A

OV

AAA

O

U GGUUUA

N

ASSO

COAAP

Impara a imparare

Che cosa sono i fusi orari?

Quando il Sole si trova a mezzogiorno su un meridiano, nei luoghi che si trovano più a est è già passato; in quei luoghi cioè è pome-riggio. Invece nei luoghi che si trovano più a ovest è ancora mattino.

Ogni luogo quindi dovrebbe avere un’ora uguale solamente a quella dei luoghi sullo stesso meridiano e diversa da quella di tutti gli altri.

Invece, per accordo fra gli uomini, la Terra è stata divisa in 24 spicchi, detti fusi orari, tanti quante sono le ore del giorno. Ogni fuso orario corrisponde a 15° di longitudine (fgura  C ). All’interno di ogni fuso si è de-ciso che valga la stessa ora, che è quella del meridiano centrale del fuso.

Per convenzione si è deciso che il primo fuso sia quello che comprende il meridiano di Greenwich, la cui ora è chiamata UTC (Tempo Coordinato Universale) o Gre­enwich Mean Time (GMT)

Se, viaggiando, si passa da un fuso all’altro, occorre portare l’orologio avanti di un’ora se si va verso est, indietro di un’ora se si va verso ovest.

UTC UTC + 1 UTC + 2 UTC + 3

REGNO

UNITO

REGN

UNIT

IRLANDA

REGN

ISLANDADADA NORVERGIA

SVEZIA

BIELORUSSIA

UCRAINA

TURCHIA

POLONIAGERMANIA

FRANCIA

SPAGNA

ITALIA

GIA

FINLANDIAANDNLALAFIN

ESTONIA

SP

PORTOGALLO

ANDNLALAFIN

LETTONIA

ROMANIA

A

MOLDAVIA

SERBIA

UNGHERIA AA

BULGARIA

AA

MACEDONIA

ALBANIA

MONT.

KOSOVO

SLOVENIA

CROAZIA

BOSNIAERZ. AAALGARI

NIANIA

U

ONON

BU

EDOEDO

B

CCECCEACMAMAACACMAMA

GRECIA

AA

TT

TT

A

LITUANIA

N

T

NO

DANIMARCA

FR

PAGNA

OGA

SVIZZERA

Z.ERZZ

AUSTRIA

HIACHURCTUT

AAAAREECIAREECIA

CIPRO

ITAAALAL

ALBANIA

LIAIA

MMMMOONNT.

G

MOO

MALTA

REP. CECA NAAIAUCRA

VIAAVVIA

A

AV

AAUCRA

ADMOLD

A

A

OMANI

MOLDMOLD

O

A

RO

AA

OO

AAALGARIUBBUO

BBO

USSIAORUORUSSIAORUOR

NAAIAUCRA

OVVOK OKOSOONIA VOK OKOSOONIAZ

BOSNNBOSNNERZZ

AA

R

AA

OO

A

OO

RIRIAAAA

RIRI

OVVVOVO

UNGHEREUNGGGHERESSS ISSERBIESSERBERSSERBE

UUNGUNGGGHERHGGHERH

K OOKOSOOKOSOONIA

UUUUUUUUUAU

SNN

SLOVACCHIA

NO

TO

NOO

NDANN

AS

PAESIBASSI

BELGIO

RA

ALLO

S

C

SSVIZZ ARZE AARAAA

BOS

LS OOVVENI

ROCROOAZIA

BOS

ANNCIN IAA

GEE

AUAUSSTRIA

EPAEESEPAEESSSSSBASASAAASSSS

O

LUSS.

STESTE

ETLAAA

UU

ELOBIEELOBIE

U

BBAAAAAAOLLOONONOLLOOONNIAANIANIA

AAHIHICHCHCCCCCCCSLOOOVACASLOOVACA

SVVEZZIA

IMARCAA

POOPOPOAA

AAAACAACAACAASS

ER

RR

MANIARMMANIA

EREP CECEREP CEC. CEC

SISIIISSSSSSSSSSIIII

RUSSIA

DIADIA

ONIAONIA

NIATON

UANIAUANIALITULITU

RUSSIA

C

Le linee di separazione fra i fusi (in verde) non sono rette ma tengono conto dei confni tra gli stati.

1 Osserva la carta che riporta la porzione di reticolato geografco che «copre» l’Italia e completa la tabella con le coordinate geografche approssimative.

Firenze

Torino

Napoli

8s6s5s 7s 12s 18s 20s19s16s 17s14s 15s13s10s 11s9s

8s6s5s 7s 12s 18s 20s 21s19s16s 17s14s 15s13s10s 11s9s

46s 46s

42s

40s

39s

38s

37s

41s

44s

43s

45s

42s

40s

39s

38s

37s

41s

44s

43s

45s

Bari

LONGITUDINE EST

LA

TIT

UD

INE

NO

RD

longitudine latitudine

Torino

Firenze

Napoli

Bari

2 Guarda la carta dei fusi orari europei e rispondi.

• Se vai da Mosca (Russia) a Parigi (Francia), come dovrai spostare le lancette dell’orologio?

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• E se vai da Roma a Berlino (Germania)?

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Mappa dei concetti

Video: I fusi orari

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Capitolo 1 Gli strumenti

Uno degli strumenti dei quali il geografo non può fare a meno è la carta geografca. La carta geografca è una rappresentazione del territorio. Poiché la superfcie terrestre è molto complessa da riprodurre, la carta è per forza una rappresentazione deformata, ridotta, approssimata e simbolica (fgura  A ).▶Ogni carta è deformata perché è la ripro-duzione su un piano (il foglio di carta) di una superfcie sferica (la superfcie terre-stre). È come se la superfcie terrestre ve-nisse «proiettata» su uno schermo (e infatti i diversi modi di rafgurare la superfcie ter-restre sono detti proiezioni).▶Ogni carta è ridotta perché il territorio da rappresentare deve essere rimpicciolito: lo spazio non può essere riprodotto nelle sue reali dimensioni. Questa operazione si chiama riduzione in scala, e nel prossimo paragrafo vedremo come funziona.

4. Le carte geografche

▶Ogni carta è approssimata perché non può contenere tutti gli elementi presenti nel territorio che rappresenta. Per esem-pio, il corso di un fume non sarà rafgurato con tutte le sue curve ma solo nel suo anda-mento generale. ▶Ogni carta è simbolica perché i cartograf usano simboli per rappresentare gli ele-menti della realtà: per esempio, i cerchi che indicano le città, i rettangoli per gli edifci, le linee per le strade o le ferrovie. Anche i colori hanno un signifcato simbolico: nor-malmente si usano le tonalità dal marrone al giallo per i rilievi (montagne e colline), il verde per le pianure, l’azzurro per i mari e i corsi d’acqua.

Per comprendere tutte le informazioni, occorre conoscere il signifcato dei simboli, che sono spiegati nella legenda, posta a mar-gine di ogni carta.

FRANCIA

C. DI NOLI

C. MELE

C. NERO

C. VERDE

VELLEIA

MONACO

Golfo

di LaSpezia

Palmaria

R i v i e r a d i L e v a n t e

R i v i e r ad i

P o ne n

t e

Trebbia

Tanaro

Borm

ida

Grana

Maira

Stura

di D

emon

te

Arroscia

Po

Varaita

Pellice

Arda

Taro

Lavagna

Golfo di Rapallo

Stafora

Nure

Roia

Golfo di Genova

M A R L I G U R E

Orba

Magra

Mo

La

ng

he

Cinque Terre

Lun i g i an

a

Colle di Cadibona

435

Colle di Tenda

Grotte di Bossea1908

1145

Passodel Penice

Pso. d. Turchino

532

Passo d. Scoffera

674

472Passo dei Giovi

Pso. d. Cisa1041

1055Pso. di Cento Croci

Pso. del Bracco615

Passo del Cerreto

SANT. DI

VICOFORTE

CERTOSA

DI PESIO

3841 Monviso

I C O Z I E

M. S.Bernardo 1625

AL P I

MA R I T T I M E

Cima dell'Argentera

3297

Rocca la Meia

2831M. Bram

2357

1299M. Bignone

M. Ceppo1627

M. Saccarello2200

1386M. Settepani

M. Maggiorasca1799

M. Alfeo 1651

M. Penna1735

1639M. Gottero

M. Penice1460

A P P E N N I N O L I G UR

E

L

IG

U RI

A

P I E M O N T E

E M I L I A

GENOVA

Alessandria

Cuneo

Imperia

Savona

La Spezia

Asti

San Remo

Loano

Pietra Ligure

Finale Ligure

VoltriArenzano

Albisola Superiore

Varazze

Albenga

Alassio

Dronero

Ventimiglia

Taggia

Nervi

Vado Ligure

Pontedecimo

Sestri Levante

Doria

Torriglia

Santa Margherita Ligure

Pegli

Portofino Lavagna

Sestri P.

ChiavariRapallo

Cairo Montenotte

Mondovì

Bobbio

Limone Piemonte

Tortona

Saluzzo Alba

Nizza Monferrato

Fossano

Novi Ligure

Savigliano

Bra Canelli

Pinerolo Carmagnola

SalsomaggioreTerme

Fiorenzuolad'Arda

Portovenere

Lerici

Acqui Terme

Ovada

Aulla

Pontremoli

Borgo Val di Taro

Marina Carrara

di Massa

ggggggggggggggggggnonononnnnonnooonoonnnnnenneneeeeeenneeennImmmmpepeperrrr

ggggggggggggggggggggggggggggggggggggg

autostrada

aeroportichiese, grotte 010

0

-100

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0 -111000

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oltre 500 000 abitanti

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fno a 500 000 abitanti

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fno a 100 000 abitanti

g

oltre 500 000 abitanti

fno a 500 000 abitanti

fno a 100 000 abitanti

meno di 100 000 abitanti

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strade principali

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altre strade

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SCALA 1: 1 800 000

111000002000050000000

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00000

0

1 22 33 44

052 122

i Lar

di d

0

1 222 122

36 Km

100

10100

000000000 0

SCALSCSCCACACALLLLLLAAALLLSSCCASCSCSCCACACASSSSSSSS00

0200

00030

0003 400

000040

00 000

5000

LLaSpS ezia

ar

000 00 00000 0000

800 000800 000800 000800 000800 000800 000800 000800 0

1000

200

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A

A10

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ae

sag

gio

A

Page 10: Capitolo 1 Gli strumenti - staticmy.zanichelli.it · La città di Trento si trova all’incrocio fra l’11° meridiano a est di quello di Greenwich e il 46° parallelo a nord dell’Equatore.

Impara a imparare

Come si rappresentano l’altezza delle montagne e la profondità dei mari?

Un metodo per rappresentare l’altezza dei rilievi è quello delle curve di livello (fgura B ), o isoipse: linee che uniscono tutti i punti alla stessa altitudine.

Per costruire questa rappresentazione dei rilievi, si immagina di «tagliare» la monta-gna a fette parallele, per esempio ogni 250 metri di altezza. Ogni fetta ha un proprio contorno, che è una curva di livello perché tutti i suoi punti sono alla stessa altitudine. Sulla carta si disegnano una dentro l’altra tutte queste curve (fgura  C ).

I settori delimitati dalle curve di livello possono essere colorati con diversi colori, che sono chiamati tinte altimetriche (verde per la pianura, giallo per la collina, marrone per la montagna). Usando gradazioni della stessa tinta (per esempio, marrone da chiaro a scuro man mano che aumenta l’altitudine di una montagna) si ottiene una rappresen-tazione che dà l’idea dell’altezza.

Lo stesso principio, ma procedendo verso il basso, può essere usato per rappresen-tare la profondità dei fondali marini. Le li-nee di contorno che uniscono tutti i punti dei fondali marini alla medesima profondità si chiamano isòbate; le tinte utilizzate vanno dal blu chiaro per le zone meno profonde al blu scuro per le zone più profonde.

Un’altra tecnica per rappresentare i rilievi è lo sfumo in toni di grigio, che ofre una vi-sione più immediata ma meno esatta. Molte cartine in questo libro abbinano le tinte alti-metriche e lo sfumo.

Legenda è una parola latina che signifca «cose che devono essere lette».

Isoipse deriva dal greco ísos (= uguale) e hypsos (= altezza).

Is˜bate deriva dal greco ísos (= uguale) e bathos (= profondità).

Impara le parole

Monte isCaravius

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1116

Monte

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MonteMonteoM tLinasiLinasLinasLinasLinasi1236

C

1 Colora la montagna utilizzando le tinte altimetriche corrette.

Mappa dei concetti

Video: La costruzione delle curve di livello

10010000

200

200

100

100

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200

202220020022

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A11

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ae

sag

gio

A

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Capitolo 1 Gli strumenti

5. La scala nelle carte

Carta topografca: l’aggettivo topografco deriva dal greco tópos (= luogo) e grafé (= scrittura): la carta topografca è dunque la «scrittura» su carta di un luogo.

Abbiamo visto che tutte le carte geograf-che sono rappresentazioni ridotte. Perché la rappresentazione della realtà sia fedele, è in-dispensabile che tutti gli oggetti siano ridotti allo stesso modo. Vediamo come funziona il meccanismo della riduzione in scala.▶La scala o rapporto di riduzione indica quante volte una misura della realtà è stata rimpicciolita nella carta. Per esempio, un campo da calcio può essere rappresentato su un foglio riducendo le misure reali di 1 000 volte (fgura  A ): 1  m viene rappresentato con una lunghezza di 1 mm.

La scala quindi è il numero per il quale sono state divise le misure reali per ottenere quelle della carta. E la stessa cosa vale per i disegni (fgura  B ).

La scala di riduzione è sempre scritta in ogni carta, di solito vicino alla legenda.

La scala può essere numerica: per esem-pio «1:1 000». Questa divisione – che si legge «uno a mille» – indica che ogni misura della realtà è stata divisa per 1000 per ottenere la misura sulla carta.

La scala può anche essere grafca: si dise-gna un segmento, per esempio lungo 1 cm, e si scrive a fanco la lunghezza che corri-sponde a quel segmento nella realtà, per esempio «10 m».▶La scala ci permette anche di calcolare le distanze su una carta (fgura  C ). Si misura sulla carta con un righello la distanza che in-teressa, poi si moltiplica la misura ottenuta per il divisore della scala e si ottiene così la distanza reale. Se il percorso è tortuoso, si può fare la misura con un cordino, al posto del righello, e poi misurare la lunghezza del cordino.

scala 1 : 1000 1 m = 1 mm

100 m

40 m11 m

A

B

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MM

A P

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CA

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scala

1 : 1

scala

1 : 2

scala

1 : 5

GO

MM

A P

ER

CA

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ELLA

RE

GO

MM

A P

ER

CA

NC

ELLA

RE

La prima gomma è disegnata a grandezza naturale; la seconda «uno a due» (dividendo le misure per 2); la terza «uno a cinque».

Parigi

Berlino

gi

Ber5,0 cm = 750 km

SCALA 1: 15 000 000SCALA0

5 000 000A 1: 15300 km

C

In questa carta, la distanza fra Parigi e Berlino è 5,0 cm, che nella realtà corrispondono a 750 km.

Impara le parole

A12

Il p

ae

sag

gio

A

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Via de’

MUSEO CIVICOARCHEOLOGICO

S. Giov. Batt.d. Celestini

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Levante

Via

Emilia

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V. G.Mazzini

VialeP.

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nel Frignano

2222

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Impara a imparare

Quali sono le carte più dettagliate?

Il dettaglio di una carta – ossia il grado di ap­prossimazione – dipende da quanto è ridotta.

Le carte che vogliono mostrare molti det-tagli sono poco rimpicciolite e vengono dette a grande scala (fgure  D e E ).

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S. STEF

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V.

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Carbonesi

MUSEO CIVICOARCHEOLOGICO

Pal. d.Podestà

Pal. d.Banchi

S. Mariad. Vita

PAL. D.MERCANZIA

S. Bartolomeo

Torre Alberici

TORRE DEGLI ASINELLI

Via

dell Pal.

Arcivescovile

Casa Drappieri

Pal. diRe Enzo

Via

S. Stefano

S. PETRONIO

PALAZZOCOMUNALE

Pal. Marescalchi

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V. Rizzoli

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Pal.d. Notai

Pal. Fava

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S. Paolo

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Str. MaggioPal. PepoliCampogrande

Casa Tacconi

PalazzSangui(Muse

V.

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V. Clavature

V. Zamb P.za

Rossini

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P.za d. Nettuno

P.zaGalvani

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P.za F. D.Roosevelt

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PalazzoLegnani Pizzardi

SCALA 1: 10 000

Salvatorevatorvatoree

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BOLOG

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D

Le piante o mappe (con scala fno a 1:10 000) vengono usate per rappresentare piccole località o parti di città.

S. Donato

Fiera

Via

Emilia

Levante

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Via

EmiliaPonente

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Asse

Sud

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MUSEOCIVICO

S. DOMENICO

S. PETRONIO

S. FRANCESCOCERTOSA

CENTRALE F.S.STAZIONE

V. G.Mazzini

atti

VialeP.

Togliatti

V .Saragozza

A. Costa

V.A. Costa

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Saffi

ViaA. Saffi

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A14

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BOLOGNA

E

La carta topografca (con scala compresa tra 1:10 000 e 1:150 000) mostra in dettaglio piccole parti di territorio.

1 Osserva qui a lato la pianta di una piscina. Misura gli elementi elencati qui sotto e scrivi i valori in centimetri. In base alla scala, calcola poi la loro lunghezza reale (fai attenzione all’unità di misura).

• lunghezza della piscina: ......................× 500 = ............... m

• larghezza della piscina: ........................ × 500 = .............. m

• larghezza di una corsia: ....................... × 500 = .............. m

scala 1 : 500

Mappa dei concetti

Le carte a piccola scala (fgure  F e G ) non sono particolareggiate – cioè sono molto ap-prossimate – ma permettono di rappresen-tare un territorio ampio, rimpicciolendo molto la realtà.

I planisferi sono carte geografche che rap-presentano la Terra a scala piccolissima.

6

6256

44

67

34

33

6

14

39

569

224

317

28

54

124

165

25

Parco Reg.dell’Abbazia

di Monteveglio

Parco Reg. d.

Gessi Bolognesi e

Calanchi d. Abbadessa

Setta

Reno

Savena

Savena

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Samogg

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Zappolino

Ponte Ronca

OlivetoLavino

Fornace Rivabella

Corticella

Paderno

Pontecchio

Montepastore Medelana

Pian diMacina

Badolo Zula

Mercatale Settefonti

Montecalderaro

Lavinodi Mezzo

Trebbodi Reno

Quarto Inf.

Liano

Varignana

Idice

Villanova

Ponte Rizzo

Castel d. Britti

Cento

RiccardiBagnarola

Cazzano

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Ponte Samoggia

Calcara

Villa Marescalchi

BOLOGNA

Casalecchiodi Reno

S. Lazzarodi Savena

Castel S. Piet

Zola Predosa

Pianoro

Castenaso

Ozzano

d. Em’liaAnzola

d. Em’lia

Bazzano

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Savigno

Montevéglio

Granarolod. Emilia

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MonteS. Pietro

Crespellano

s. PanaroS. Cesario

Panaro

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3333 3939

2222242222

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Le carte corografche (con scala compresa tra 1:150 000 e 1:1 000 000) raffgurano zone abbastanza estese.

SPINA

Lamone

Senio

Sillaro

Santerno

Pan

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Bonif. Ferrarese

Valli di Comacchio

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968Passo di Raticosa

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BOLOGNA

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Ravenna

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Modena

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Novellara

Nonantola

Cento

Crevalcore

Soliera

Finale Emilia

Imola

Faenza

Lugo

San Lazzaro di Savena

Castel San Pietro Terme

MedicinaCasalecchio

di Reno

Sasso Marconi

MaranelloAlfonsine

Bagnacavallo

Russi

Pianoro

CastrocaroTerme

Cesenatic

Cesena

Marina di Ravenn

Savignano

Forlimpopoli

Cervi

Milano Mar

Comacchio

Codigoro

Portomaggiore

Lido degli Estens

Pavullo

Castel Maggiore

Molinella

PorrettaTerme

VVVVVVVVVignignognognoignogggggg laaanig

SanSSSSSSanSansCasCasaasasassaCasaasaCasaC saCaCCaasCaasaa lecclecceccecececececeeccccececccececchio hiohhio ioiohhiohio hihihiohihihihas ooo

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A 1: 1 30 Km15

Le carte geografche (con scala oltre 1:1 000 000), sono usate per rappresentare regioni, stati o continenti.

G

A13

Il p

ae

sag

gio

A

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Barcellona

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00000000

Capitolo 1 Gli strumenti

A che cosa servono le carte tematiche?

La carta tematica rafgura un certo aspetto (tema) del territorio; ne vedi alcuni esempi nella pagina a fronte.

L’aspetto rappresentato può avere a che fare sia con le caratteristiche fsiche del ter-ritorio, come i tipi di vegetazione (fgura  C ), sia con le attività umane che vi si svolgono, per esempio il riciclo dei rifuti (fgura  D ). Spesso sono usate diverse tonalità di colore per rappresentare l’argomento scelto.

Sono carte tematiche anche le carte stra-dali (fgura  E ), nautiche, aeronautiche che indicano rispettivamente le strade, le rotte e gli ostacoli alla navigazione, le aerovie.

Nella carta con grafci, o cartogramma, sono inseriti grafci per descrivere un feno-meno che avviene in diversi luoghi della carta (fgura  F ).

6. Che cosa rappresentano le carte

Carta fsica: in questa espressione l’aggettivo fsico deriva del greco phýsis (= natura). Da esso ha origine una ricca famiglia di parole: la fsica è la scienza della natura; il fsico è un sinonimo di corpo umano e l’educazione fsica è l’educazione del corpo.

Carta politica: il termine politico deriva dal greco pólis (= città); la politica è quindi l’arte di governare le città; deriva da

pólis anche la polizia, che ha il compito di proteggere i cittadini.

Abbiamo visto che si possono distinguere diversi tipi di carte in base alla scala. Ma il cartografo deve scegliere anche quali carat-teristiche del territorio rappresentare, poi-ché è impossibile riportarle tutte.

Possiamo classifcare le carte anche a se-conda del loro contenuto.• Le carte fsiche (fgura  A ) rappresentano

solo gli elementi naturali.• Le carte politiche (fgura  B ) rappresen-

tano soprattutto elementi legati alle atti-vità umane come i confni politici, le città, le vie di comunicazione ecc.• Le carte tematiche si concentrano su una

caratteristica particolare del territorio, per esempio i climi, oppure la presenza di parchi naturali, o la difusione di un’attività umana.

Nelle pagine degli Atlanti di solito si tro-vano carte di tipo fsico­politico, che riuni-scono elementi fsici e politici. Gli elementi fsici rappresentati sono i rilievi, i fumi, i la-ghi e i mari; gli elementi politici sono i con-fni politici, le strade, le ferrovie, le città.

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MA

R

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MARNORDMAR

CELTICO

Minorca

Corsica

Bornholm

LAND’S END

C. DE CREUS

Golfo di Valencia

Golfodel Leone

Golfodi Biscaglia

L a M a n i c aGolfo di St.Malo

Passodi Calais

Te Wash

Jucar

Ebro

Garonna

Loira

Senna

Tamigi

Reno

Elba

Weser

Oder

Odra

Danubio

Po

Lago di Garda

Tevere

Vist

ola

Danubio

Roda

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L. di Ginevra

L. di Costanza

Inn

Drava

Sava

Drina

Meno

Mosel

la

Reno

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Morava

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BretagnaL o r e n a

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Po v e n z a

FrisiaBassopiano Germanico

B

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Bav iera

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Pianura Padana

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Moravia

Bosnia

Austria

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Sassonia

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Limosino

Basso

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France

se

Guascogna

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Sistema

P

I RE N E I

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MassiccioCentrale

Mass. Armoricano

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Dolomiti

A

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Se

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3404Pico de Aneto

M.Pelvoux4102

M.Bianco4807

4633M.Rosa

PizzoBernina

4050Großglockner

3797

Gran Sasso2912 2522

M.Durm

Mass. ScistosoRenano

AP

PE

N

N

2165Cimone

2655

Monti

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Monts Dore1885

10°

10°

20°

20°

50°

50°

40°

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A

Corsica

Bornholm

Brest

Poitiers

Oxford

Dover

L’Aquila

Ancona

Scut

Penzance

Spalato

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Ajaccio

Tolone

Grenoble

Clermont- -Ferrand

Limoges

Livorno

Pescara

Perugia

Bordeaux

Bolzano

Venezia

Brescia

Digione

Orléans

Parma

Nancy

Strasburgo

Nantes

le Havre

Tours

Caen

Plymouth

Sheffeld

Nottingham

Leicester

Brighton

Groninga

Kiel

Pilsen

Rostock

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Kosice

Graz

Salisburgo

Györ

Seghedin

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Amburgo

Milano

Marsiglia

Birmingham

Francofortes. Meno

Colonia

Dusseldorf˙˙

Norimberga

Stoccarda

Lione

Torino

Genova

Monaco

Bologna

Verona

Firenze

Brema

Magdeburgo

Dresda

Stettino

Poznan«

KatowiceBreslavia

Danzica

L—dz

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Ostrava

Brno

Cork

BristolCardiff

Tolosalladolid

Bilbao

Saragozza

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Lipsia

Zurigo

Rotterdam

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LONDRAAMSTERDAM

BRUXELLES

BERNA

BERLINO

PRAGA

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VIENNA

VADUZ

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MADRID

ROMA

SARAJEVO

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P A G N A

FRANCIA

UNITO

BELGIO

PAESIBASSI

GERMANIA P O L O N

AUSTRIALIECH.

S. MARINO

CITTË DELVATICANO

MONACO

SVIZZERA

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UNGHERIA

SLOVACCREP. CECA

SLOVENIACROAZIA

ITALIA

LUSS.

ANDORRA

MONTE--NEGRO

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10°

10°

20°

20°

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40°

50°

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LA 1: 18360 km180

B

Impara le parole

A14

Il p

ae

sag

gio

A

Page 14: Capitolo 1 Gli strumenti - staticmy.zanichelli.it · La città di Trento si trova all’incrocio fra l’11° meridiano a est di quello di Greenwich e il 46° parallelo a nord dell’Equatore.

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Southamptonnemouth

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Wight

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23

P

Impara a imparare

steppa

scarsa vegetazione

foresta di conifere

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foresta di latifoglie

steppasteppa

scarsa vegetazione

foresta di conifereforesta di conifer

lieforesta di latifogl

macchia mediterranea

C

Questa carta mostra come si distribuiscono i diversi tipi di vegetazione spontanea in Europa.

REGNO

UNITO

R

IRLANDA

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ISLISLISLSLANDAA A

NORVERGIAORVER

SVEZIA

POLONIAGERMANIA

FRANCIA

SPAGNA ITALIA

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FINLANDIA

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ANDIA

ESTONIA

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ANDIA

LETTONIA

ROMANIA

UNGHERIA

SLOVENIA

GRECIA

STONISTO

LITUANIA

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PAESIBASSI

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da 21 a 30%AA

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da 0 a 10%

da 11 a 20%

d 0 10%

da 21 a 30%

da 31 a 40%

da 41 a 50%

D

Questa carta mostra quale percentuale di rifuti è stata riciclata in ciascun paese europeo. è utile per fare velocemente dei confronti.

St-Malo

Cherbourg

St-Malo

Che

St. Helier

DreuxAlençon

ChartresMelun

Dieppe

Boulogne--sur-Mer

Châlons--en-Champagne

Arras

Dordrech

Leida

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Laval

Beauvais

Versailles

St-Quentin

Charleville--Mézières

Ostenda

Roubaix

Dunkerque

Calais

Cambridge

OxfordGloucester

Winchester

MiltonKeynes

Dover

Canterbury

Boou

Maidstone

Northampton

Chelmsford

Rotterdam

Breda

Haarlem

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AMSTERDAM

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Rennes

ChâChChâ ons-onss-s---ll

Méz-Méz

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Reims

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Charleroi

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zièèèresesè szièèèresesè sresses

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AlençenAle

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Brighton

Newport

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ferrovie adalta velocitˆferrovieprincipali

E

Questa carta mostra le principali strade e ferrovie della zona a nord-est di Parigi.

Lisbona Barcellona Roma

Marsiglia

Milano Graz Budapest

Katowice

Praga

StoccardaParigi

Londra30

28

28

23

18

CopenaghenHelsinki

25

23

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35

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36

38

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Berlino

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55

microgrammi di polveri sottiliper metro cubo dÕaria

F

In questa carta i cerchi indicano la quantità di polveri inquinanti rilevata nell’aria di alcune città europee.

1 Sfoglia l’Atlantino e i capitoli 5 e 9. Trova due esempi di carta per ogni tipo spiegato in questo paragrafo. Scrivi qui il loro numero di pagina.

• fsica: ....................................................................................

• politica: ................................................................................

• tematica: ..............................................................................

2 Immagina di dover disegnare una carta che rappresenti la distribuzione dei terreni agricoli sul territorio europeo. Quale tipo di carta useresti fra quelli che vedi in questa pagina?

fgura ……

Mappa dei concetti

A15

Il p

ae

sag

gio

A

Page 15: Capitolo 1 Gli strumenti - staticmy.zanichelli.it · La città di Trento si trova all’incrocio fra l’11° meridiano a est di quello di Greenwich e il 46° parallelo a nord dell’Equatore.

Capitolo 1 Gli strumenti

Abbiamo visto che le carte geografche sono usate per diversi scopi: per conoscere gli ele-menti fsici e politici del territorio, ma anche per fornire informazioni aggiuntive su di-versi argomenti.

Inoltre, le carte sono usate sul campo in-sieme agli altri strumenti utilizzati per l’orien tamento.

In tutte le carte possiamo infatti trovare i punti cardinali: per convenzione il Nord

7. Usare le carte

è in alto, a meno che non venga indicato diversamente.

Sulla carta, o ai suoi margini, sono ripor-tati anche i meridiani e i paralleli che pas-sano per quella porzione di territorio, in modo che chi legge la carta possa usare i punti di riferimento forniti dalle coordinate geografche.

Leggiamo insieme una carta (fgura  A ) utilizzando ciò che abbiamo studiato fnora.

46° 00’ 00’’ 46° 00’ 00’’

11° 00’ 00’’ EST DA GREENWICH

Scala 1 : 50 000 (1cm = 500m) 0

Scalaa 1 :1 50S1

cm = 5005 m)000 (1c2

)3 km

A

Questi sono il nome e l’altezza della cima di una montagna.

Linee diverse ci permettono di distinguere le strade dalle ferrovie.

Dalle curve di livello possiamo capire l’altezza dei diversi luoghi.

Questa è una carta a grande scala: un centimetro sulla carta corrisponde a 50 000 centimetri (cioè a 500 metri) nella realtà.

è una carta fsico-politica, perché vi sono rappresentati sia i rilievi sia le città e le strade.

Ai margini della carta possiamo leggere il meridiano e il parallelo che delimitano la zona rappresentata.

A16

Il p

ae

sag

gio

A

Page 16: Capitolo 1 Gli strumenti - staticmy.zanichelli.it · La città di Trento si trova all’incrocio fra l’11° meridiano a est di quello di Greenwich e il 46° parallelo a nord dell’Equatore.

Impara a imparare

Che cos’è un navigatore satellitare?

Il navigatore satellitare è uno strumento in grado di rilevare la propria posizione.

Il navigatore satellitare funziona grazie al Global Positioning System (GPS), un sistema di posizionamento globale. Intorno alla Terra, a una distanza di circa 20 000 metri, più di 30 satelliti artifciali si muovono lungo orbite determinate in modo tale che ogni punto della superfcie terrestre sia sempre sotto il controllo di almeno 4 di essi. Il navi-gatore è una sorta di computer che riceve i segnali dei satelliti ed è in grado, misurando la distanza da essi, di stabilire la propria po-sizione. Il navigatore contiene poi mappe di-gitali del territorio, su cui colloca la propria posizione e calcola il percorso per raggiun-gere qualunque altro luogo (fgura  C ).

Un navigatore satellitare utilizzato in automobile.

C

Come usare carte e bussola per orientarsi in un luogo sconosciuto?

Quando ci troviamo in un luogo scono-sciuto, non è sufciente avere una carta, ma è necessario anche saperla «orientare», cioè ruotarla in modo che la carta descriva gli elementi del territorio nella stessa posizione in cui li vediamo davanti a noi.

Un primo modo è osservare nel paesag-gio almeno due elementi che si possano in-dividuare con certezza nella carta: la propria posizione e quella di un ponte, per esempio. Questo ci permette di posizionare corretta-mente la carta.

Se invece abbiamo una bussola, possiamo ruotare la carta allineando il Nord con l’ago della bussola, che va tenuta in posizione orizzontale (fgura  B ).

B

1 Disegna un itinerario lungo almeno 3 km nella carta della pagina a fanco, dividilo in 2 o 3 tratti a seconda della loro direzione (in pratica, se fa una curva decisa metti lì una «tappa») e completa la tabella. Osserva bene le curve di livello.

1° tratto: direzione ….....................................

punti di riferimento …...................................

dislivello ….........................................................

lunghezza km …....................

2° tratto: direzione …....................................

punti di riferimento …...................................

dislivello ….........................................................

lunghezza km …....................

3° tratto: direzione …....................................

punti di riferimento …...................................

dislivello ….........................................................

lunghezza km …....................

Mappa dei concetti

A17

Il p

ae

sag

gio

A

Page 17: Capitolo 1 Gli strumenti - staticmy.zanichelli.it · La città di Trento si trova all’incrocio fra l’11° meridiano a est di quello di Greenwich e il 46° parallelo a nord dell’Equatore.

Capitolo 1 Gli strumenti

8. Fotografe e telerilevamento

Fotografia e cartografia derivano dal greco grafé che è la scrittura: la cartografa è la scrittura delle carte, la fotografa la «scrittura» di oggetti realizzata catturando la luce (= foto). Il suffsso -grafia è presente in molte parole: per esempio, in radiografa e biografa.

Impara le parole

La fotografa è uno strumento molto impor-tante per chi studia la geografa. Permette di avere immagini di luoghi lontani o difcil-mente raggiungibili, ma serve anche per co-struire le carte geografche.▶Per stabilire la posizione e le caratteristiche degli elementi da inserire in una carta, si usa già da tempo l’aerofotogrammetria, cioè si usa una macchina fotografca collocata su un aereo.

L’aereo sorvola il territorio da fotografare in volo orizzontale e la macchina, a inter-valli di tempo costanti, scatta una serie di fotografe (fgura  A ). Tutti i fotogrammi formano una strisciata e più strisciate, paral-lele fra loro, coprono il territorio da trasfor-mare in carta (si dice da cartografare).

Le fotografe tuttavia vanno lette e inter-pretate: occorre scegliere gli elementi da in-serire nella carta e disegnarla utilizzando i simboli.▶Il telerilevamento è un sistema simile: an-ziché gli aerei, si utilizzano i satelliti artif-ciali che ruotano attorno alla Terra.

Sui satelliti vengono posizionati strumenti complessi, capaci di fare fotografe ma an-che di rilevare la temperatura o la distanza degli oggetti che sorvolano. I segnali captati dal satellite vengono trasmessi a stazioni di raccolta a terra, dove vengono elaborati al computer e trasformati infne in immagini (fgura  B ).

Grazie all’informatica, oggi è possibile ag-giornare più facilmente le carte geograf-che, inserirvi più informazioni e a costi più contenuti. Le carte digitali hanno il van-taggio che tutti i dati contenuti corrispon-dono a numeri, quindi possono essere facil-mente elaborate, modifcate e arricchite di informazioni.

Fotografa aerea dei campi da tennis di Wimbledon, Inghilterra.

A

La Pianura Padana vista dal satellite; le macchie rosse sono Modena (a sinistra) e Bologna (in basso).

B

A18

Il p

ae

sag

gio

A

Page 18: Capitolo 1 Gli strumenti - staticmy.zanichelli.it · La città di Trento si trova all’incrocio fra l’11° meridiano a est di quello di Greenwich e il 46° parallelo a nord dell’Equatore.

Impara a imparare

Quali informazioni si ricavano dalle fotografe?

Le fotografe panoramiche e aeree ci per-mettono di vedere come si integrano gli ele-menti sia di tipo naturale sia prodotti dagli esseri umani (fgura  C ). Ci danno una vi-sione del paesaggio più reale rispetto alla rappresentazione simbolica delle carte.

Le immagini satellitari permettono di raccogliere informazioni dettagliate su aree molto vaste, anche su interi continenti; inoltre forniscono immagini della stessa zona a breve intervallo di tempo, il che consente di controllare fenomeni come l’arrivo di perturbazioni, le alluvioni (f-gura  D ), gli incendi. I satelliti possono an-che rilevare dati che non sono visibili a oc-chio nudo e a distanza ravvicinata, come la temperatura del terreno o le tracce di siti archeologici sepolti.

Le fotografie storiche, confrontate con le corrispondenti fotografie di oggi (fi-gura  E ), sono utili per studiare l’evolu-zione del paesaggio (naturale, ma soprat-tutto urbano).

C

Una foto aerea di Pesaro, nelle Marche, permette di vedere la forma della costa e la distribuzione delle attività umane.

D

Due foto satellitari del fume Elba, in Germania, in condizioni normali (la linea scura che attraversa la pianura, a sinistra) e durante l’alluvione del giugno 2013 (la zona rossiccia dovuta all’acqua fangosa, a destra).

1 Sottolinea nel testo la differenza principale fra aerofotogrammetria e telerilevamento.

2 Indica per ciascuna delle attività in tabella quale tipo di immagini ritieni più utile.

immagini pi• utili

studiare l’evoluzione dei ghiacciai

confronto fra immagini storiche

disegnare la mappa di un piccolo paese

osservare lo spostamento di una perturbazione

studiare la temperatura degli oceani

analizzare il paesaggio tipico di una regione

Mappa dei concetti

E

Dresda, in Germania, alla fne della Seconda guerra mondiale (a sinistra) e nel 1979 (a destra).

A19

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sag

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Capitolo 1 Gli strumenti

9. I dati statistici

Assoluto deriva dal latino absolutus (= non legato, che ha valore in sé).

Relativo deriva dal latino relatus (= riferito a, che ha valore rispetto a qualcos’altro).

▶Per conoscere un territorio non bastano le carte e le fotografe, ma occorrono anche i dati quantitativi, cioè i numeri: per esem-pio, quanto è lungo un fume, quanti sono gli abitanti di una città, quanti e quali sono i prodotti agricoli o industriali di una certa regione.

La statistica è la scienza che si occupa di raccogliere, studiare e interpretare i dati. In Italia, l’ISTAT è l’istituto nazionale che si occupa di indagini statistiche. Per esempio, per raccogliere i dati relativi alla popola-zione italiana, l’ISTAT organizza ogni dieci anni un censimento, cioè una raccolta di in-formazioni che coinvolge tutti gli abitanti del nostro paese.▶I dati si raccolgono in tabelle e si possono visualizzare mediante grafci.

Se un certo dato rappresenta la quantità totale di un fenomeno, allora si dice che è un dato assoluto, cioè un numero che vale in sé e non fa riferimento ad altri dati. Per esempio, l’altezza di un montagna o le ton-nellate di pomodori raccolti in una certa zona sono dati assoluti.

Invece, se di un fenomeno facciamo ve-dere quale parte rappresenta rispetto a un tutto, parliamo di un dato relativo. Per esempio, la frazione di coste sabbiose ri-spetto al totale delle coste europee, oppure la percentuale di lavoratori nell’industria rispetto al totale dei lavoratori sono dati relativi.

I valori assoluti servono per dare l’esatta dimensione di un fenomeno, quelli relativi sono più adatti per fare confronti (fgura  A ).

SCUOLA PASCOLI

totale 400 alunni 40 atleti

40 su 400 10% atleti

dati assoluti

dato relativo

La scuola Pascoli ha 400 studenti (ogni sagoma nel disegno corrisponde a 5 studenti). Il numero di studenti che praticano un’attività agonistica è 40. Rispetto al totale degli studenti gli atleti sono il 10%. 40 è un dato assoluto, 10% è un dato relativo.

La scuola Carducci ha 50 atleti, quindi il dato assoluto è maggiore della scuola Pascoli, ma il totale degli alunni è 1000. Quindi solo il 5% fa attività agonistica. Il dato relativo ci permette di confrontare le due scuole.

A

SCUOLA CARDUCCI

totale 1000 alunni 50 atletidati assoluti

50 su 1000 5% atleti dato relativoImpara le parole

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Impara a imparare

Come si costruiscono le tabelle?

I dati si presentano raccolti in tabelle, che ria ssumono le quantità relative a un certo fenomeno per un certo numero di soggetti. A ciascuna riga corrisponde un soggetto e a ciascuna colonna un fenomeno (o vice-versa); l’ordine può essere alfabetico, geo-grafco, numerico crescente o decrescente.

Le tabelle permettono di fare confronti numerici tra i soggetti cui si riferiscono.

La tabella delle cime più alte d’Europa (f-gura  B ) è una tabella semplice: nella prima colonna c’è l’elenco delle montagne più alte d’Europa, nella seconda l’altezza della vetta.

La tabella degli iscritti ai diversi ordini

Cime più alte d’Europa altezza

Monte Bianco 4810 m

Monte Rosa 4634 m

Weisshorn 4505 m

Cervino 4476 m

Dent Blanche 4357 m

Finsteraarhorn 4274 m

Grandes Jorasses 4208 m

Monte Breithorn 4165 m

Gran Paradiso 4061 m

B

1 Trasforma i dati assoluti in dati relativi. Emilia Romagna: abitanti con meno di 18 anni = 711 000, totale abitanti = 4 377 000, percentuale abitanti con meno di 18 anni = = (711 000 : 4 377 000) x 100 = .......................%.

2 Completa la tabella con i dati degli alunni della tua classe.

classe 1a … numero

alunni

alunni nati nel comune della scuola

alunni nati in altri comuni d’Italia

alunni nati in altri Stati

totale

scolastici nelle varie parti d’Italia (fgura  C ) è una tabella a doppia entrata. È formata da una colonna di soggetti e da almeno due colonne di dati, ciascuna delle quali si riferisce a un feno-meno diverso. Si chiama «a doppia entrata» per-ché può essere letta in due modi.• La lettura orizzontale mostra, per ogni ordine

di scuola, quanti studenti sono iscritti al Nord, al Centro e al Sud e isole. Per esempio, gli iscritti nelle scuole dell’infanzia sono 755 000 al Nord, 315 000 al Centro e 625 000 al Sud e isole.• La lettura verticale mostra, per ogni parte d’I-

talia, quanti studenti sono iscritti in ciascun ordine scolastico. Per esempio, al Nord ci sono 755 000 iscritti alla scuola dell’infanzia, 1 249 000 alla scuola primaria ecc.

Scuola Iscritti

al Nord

Iscritti

al Centro

Iscritti

al Sud e

nelle isole

Totale

iscritti

in Italia

Infanzia 755 000 315 000 625 000 1 695 000

Primaria 1 249 000 526 000 1 043 000 2 818 000

Secondaria di I grado

773 000 328 000 691 000 1 792 000

Secondaria di II grado

1 059 000 501 000 1 095 000 2 655 000

Totale 3 836 000 1 670 000 3 454 000 8 960 000

C

3 Leggi la tabella a doppia entrata e rispondi.

a. Quale paese è stato visitato dal minor numero di turisti stranieri?

.....................................................................................................................................

b. In Italia si registrano più turisti nazionali o stranieri?

.....................................................................................................................................

c. Quale paese è visitato da più turisti?

......................................................................................................................................

turisti nazionali turisti stranieri totale turisti

Italia 53 605 944 50 242 377 103 848 321

Francia 105 781 280 45 307 775 151 089 055

Germania 117 987 824 31 407 471 149 395 295

Mappa dei concetti

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4

Capitolo 1 Gli strumenti

10. I grafci

Il grafco è un disegno che visualizza i dati numerici con fgure. È molto utile perché permette di cogliere a prima vista le caratte-ristiche principali di un fenomeno.

I grafci più usati sono di quattro tipi.1. L’istogramma è formato da colonne la cui lunghezza rappresenta il dato numerico; è adatto per rappresentare e confrontare dati assoluti dello stesso tipo, che spesso vengono forniti in forma di classifca, per esempio la lunghezza di un insieme di fumi (fgura  A ), o il numero di abitanti in diversi paesi.2. L’areogramma ha la forma di un cer-chio suddiviso in spicchi di colore e gran-dezza diversa per rappresentare la suddivi-sione all’interno di un fenomeno; è molto utile per rappresentare quantità suddivise in percentuale, per esempio quanta parte di un territorio è occupata da montagne, col-line o pianure, oppure quanta parte di una

popolazione si sposta utilizzando i diversi mezzi di trasporto (fgura  B ).3. L’ideogramma usa immagini stilizzate del fenomeno ripetute o ingrandite per indi-care le quantità; dà un’idea a colpo d’occhio del fenomeno e dei dati, per esempio usando grappoli per indicare la coltivazione d’uva (fgura  C ), o casette per gli insediamenti.4. Il diagramma cartesiano è costituito da una serie di punti, all’interno degli assi car-tesiani, uniti in una linea spezzata. Sull’asse verticale (ordinata) sono riportate le misure del fenomeno, per esempio il numero di medaglie vinte da una nazionale, e sull’asse orizzontale (ascissa) ci sono gli intervalli di tempo, per esempio le edizioni delle Olim-piadi (fgura  D ): i punti che compongono la linea corrispondono ai dati nei diversi mo-menti. È il grafco più adatto per far vedere come cambia un fenomeno nel tempo.

5000 3500350030003000250020001500500 1000

Volga 3531

Danubio

ga 353Vol

2860

Ural

V

86608

2428

Dnepr

uubio 28

8

Danu

2201

Don

288l 242Uraa

Dneepr 22011

1870

0250010 00000 2001500

DDon 11870

lunghezza (km)

A Fiumi europei principali

automobili, bus e moto

aereo8%

treno

aereo8%

7,5%

navetreno7,5%

nave0,5%

automobili, bu84%

B Trasporto passeggeri in Europa

Italia

Francia

Germania

Italia

Francia

Spagna

7

5

1,2

7

5

5,5

C Uva coltivata dai maggiori

produttori europei (milioni di tonnellate)

0

10

20

30

40

2004 20121996

1992

1988

1884Los Angeles Barcellona

2000Sydney

2008Pechino

188Loos An

848ngn

Seoul Atlanta Atene2012

08hino

Londra

32

1414144

19

35355 3434432322

2727727 28

1988

4gelles

Seou1996

a92199

8

llarceBBa2o ana

ul AtlantAA2004

00200neSydS0ey

2

y

taa AtenA

4

2002echPeP

e19888

edizioni delle Olimpiadi

10

20

0

20

30

40

me

da

gli

e v

inte

D Medaglie olimpiche vinte dall’Italia

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Impara a imparare

Come si costruisce un grafco?

Per costruire un grafco (fgura  E ) dobbiamo:• partire da una serie ordinata di dati (per

esempio, una tabella);• scegliere il grafco più adatto al fenomeno

da rappresentare;• scegliere simboli adeguati e unità di mi-

sura adatte allo spazio a disposizione;• completare il grafco con un titolo, che

dica qual è il fenomeno rappresentato, e una legenda, che specifchi il valore dei simboli e delle unità di misura.

Nord-estN

6,7%Nord-ovest

N

6estNord-e

6,7%estd-oveNord

12,1%

CentroCentro

29,2%

MezzogiornoMezzogiorno

52,0%

Distribuzione di aree e

parchi archeologici in ItaliaAree e parchi

archeologici

Nord-est 6,7 %

Nord-ovest 12,1 %

Centro 29,2 %

Mezzogiorno 52,0 %

E

Costruisci i grafci più adatti per rappresentare i dati forniti.

1 Da dove provengono gli stranieri che vivono in Italia?

Altri stati europei 52%

Africa 23%

Asia 16%

America 9%

2 Quali sono le città europee più popolose?

cittàabitanti

(in milioni)

Mosca 12

Parigi 12

Londra 8

Madrid 6

San Pietroburgo 5

Berlino 4

Roma 3

3 Come è cresciuta la popolazione italiana dal 1900 al 2000?

anno abitanti

1900 34 000 000

1925 38 000 000

1950 47 000 000

1975 55 000 000

2000 58 000 000

Anni

Ab

itan

ti (

in m

ilio

ni) 60

40

20

01900 1925 1950 1975 2000

Ab

ita

nti

(in

mil

ion

i)

Mo

sc

a

Pa

rig

i

Ma

dri

d

Lo

nd

ra

San

Pie

tro

bu

rgo

Be

rlin

o

Ro

ma

4

8

12

0

0

10

20

30

40

90

80

70

60

50

Mappa dei concetti

Video: I grafci

Altri stati europei

A23

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Capitolo 1 Gli strumenti

2. I punti cardinali

I punti cardinali sono:▶ Est (E) dove sorge il Sole, ▶ Ovest (W) dove il Sole tramonta,▶ Sud (S) dove il Sole splende a mezzogiorno, ▶ Nord (N) dove il Sole non splende mai. Per individuare il Nord si possono anche usare:▶ le stelle (la Stella polare),▶ la bussola.

Gli strumenti della geografa

servono per localizzare i luoghi sulla

superfcie terrestre, rappresentarli e

analizzarne le caratteristiche.

In luoghi sconosciuti sono necessari

punti di riferimento comuni a tutti.

1. Orientarsi

L’orientamento è il procedimento che ci serve a individuare la nostra posizione e la direzione in cui muoverci per raggiungere una meta.Per orientarci usiamo i punti di riferimento; tutti lo facciamo ogni giorno (usando un in-crocio, un cartello ecc.).

6. Che cosa rappresentano le carte

In base al contenuto le carte si classif-cano in:▶ carte fisiche, che comprendono solo gli aspetti naturali;▶ carte politiche, che rappresentano gli elementi legati alle attività umane;▶ carte tematiche, che si concentrano su un solo argomento.

3. Le coordinate geografche

Per localizzare un punto sulla Terra è stata creata una gri-glia, il reticolato geografico, formata da linee immaginarie:▶ i meridiani, cioè circonferenze che uniscono i Poli;▶ i paralleli, cioè circonferenze parallele all’Equatore.In questa griglia ogni punto è individuato da due coordinate: ▶ la longitudine, che esprime la distanza dal meridiano di Greenwich;▶ la latitudine, che esprime la distanza dall’Equatore.

I punti cardinali ci permettono

di indicare le direzioni, ma per

individuare la posizione di un punto ci

serve un altro sistema di riferimento.

5. La scala nelle carte

La scala ci dice di quante volte le distanze reali sono state ridotte sulla carta. Esiste:▶ una scala numerica, cioè una frazione che indica quante volte sono state divise le misure reali;▶ una scala grafica, cioè un segmento della carta sul quale è segnata la lun-ghezza a cui esso corrisponde nella realtà.▶ Le carte in cui la realtà è poco rimpic-ciolita e che hanno molti dettagli si chia-mano a grande scala.▶ Le carte molto rimpicciolite e molto ap-prossimate si chiamano a piccola scala.

4. Le carte geografche

La carta geografca è una rappresenta-zione della superfcie terrestre:▶ deformata, ▶ ridotta, ▶ approssimata,▶ simbolica.

N

S

W E

NW NE

SW SE

Uno sguardo dÕinsieme

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10. I grafci

I grafci sono disegni che si realizzano a partire dai dati statistici e che per-mettono di vedere a colpo d’occhio le caratteristiche più importanti del feno-meno analizzato.I grafci più usati sono di 4 tipi:▶ gli istogrammi, per confrontare dati assoluti;▶ gli areogrammi, per rappresentare le diverse parti che compongono un fenomeno;▶ gli ideogrammi, per una lettura veloce del contenuto;▶ i diagrammi cartesiani, per rappresentare l’andamento di un fenomeno nel tempo.

7. Usare le carte

Per usare una carta bisogna:▶ leggere con attenzione la scala e la legenda;▶ orientare la carta correttamente, cioè girarla in modo che i punti cardinali rappresentati si trovino nella stessa direzione dei punti cardinali della realtà.Un navigatore satellitare, grazie alla tecnologia del GPS, può stabilire la nostra posizione, farcela vedere su una mappa e calcolare il percorso per arrivare alla destinazione verso cui siamo diretti.

9. I dati statistici

La geografa studia la realtà anche attraverso dati quantitativi.▶ I dati assoluti sono numeri che indicano la grandezza totale di un fenomeno e servono per capirne le dimensioni.▶ I dati relativi servono a fare confronti, a ve-dere le proporzioni fra le parti del fenomeno.I dati si raccolgono in tabelle.

Per costruire le carte

geografche sono molto

utili le fotografe aeree.

Per visualizzare i dati si

possono usare i grafci.

8. Fotografe e telerilevamento

L’aerofotogrammetria (fotografe scattate da aerei) e il telerilevamento (immagini prese da satelliti) permettono di avere una visione del ter-ritorio utile per lo studio della geografa.▶ Le fotografie panoramiche e aeree permet-tono di vedere dall’alto gli elementi naturali e umani del paesaggio. Se scattate dall’aereo a in-tervalli regolari forniscono le informazioni utili per la costruzione di carte geografche.▶ Le immagini satellitari possono rappresen-tare superfci molto vaste e sono utili per os-servare l’evoluzione nel tempo di una parte di superfcie terrestre. I satelliti possono rilevare anche la temperatura e altre caratteristiche del territorio non visibili a occhio nudo.

Italia

Francia

Germania

Italia

Francia

Spagna

7

5

1,2

7

5

5,5

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Capitolo 1 Gli strumenti

Mettiti alla prova

1 Completa il disegno con i seguenti termini: asse terrestre • Equatore • meridiano di Greenwich • Polo nord • Polo sud

asse terrestre

Le parole

3 Collega con frecce i termini e le defnizioni date.

a. latitudine 1. Insieme di meridiani all’interno dei quali, per convenzione tra gli uomini, si stabilisce una misurazione del tempo comune.

b. longitudine 2. Parallelo più lungo.

c. asse terrestre 3. Distanza di un punto dal meridiano di Greenwich misurata in gradi.

d. Equatore 4. Linea retta immaginaria che congiunge i poli.

e. fuso orario 5. Distanza di un punto dall’Equatore misurata in gradi.

2 Completa il disegno con i seguenti termini: est • nord • ovest

Stella polare

A

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5 Data la defnizione, scrivi il termine specifco.

a. ....................................................... Direzione indicata dalla stella polare.

b. ...................................................... Direzione indicata dal punto del cielo in cui il Sole si trova a mezzogiorno.

c. ....................................................... Punto cardinale che corrisponde alla posizione del Sole all’alba.

d. ...................................................... Punto dell’orizzonte in cui il Sole tramonta.

e. ....................................................... Disegno a forma di stella che mostra i punti cardinali.

6 Dato il termine, scrivi la defnizione.

a. carta geografca ..............................................................................

..................................................................................................................

..................................................................................................................

b. legenda ................................................................................................

..................................................................................................................

..................................................................................................................

c. scala ......................................................................................................

..................................................................................................................

..................................................................................................................

d. isoipse ..................................................................................................

..................................................................................................................

..................................................................................................................

4 Completa la descrizione del percorso che Marco deve seguire per andare a casa di Luca. Usa soltanto i termini: destra • sinistra.

Quando Marco esce di casa gira a …………..................., all’incrocio 1 gira a …………...................., al punto 2 gira

a …………...................., all’incrocio 3 gira a …………....................: ora la casa di Luca si trova alla sua …………....................

3

casa di Luca

casa diMarco

12

A

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Capitolo 1 Gli strumenti

a. I paralleli hanno tutti la stessa lunghezza. V F

b. I meridiani hanno tutti la stessa lunghezza. V F

c. Nelle carte geografche il Nord è sempre in basso.

V F

d. Le carte corografche hanno molti dettagli. V F

e. Le coordinate geografche sono la latitudine e l’altitudine.

V F

f. Le curve di livello servono per rappresentare sulla carta l’altitudine.

V F

g. L’asse terrestre è una linea curva. V F

h. Meridiani e paralleli sono linee curve. V F

i. I fusi orari sono 36. V F

l. Latitudine e longitudine si misurano in gradi. V F

7 Osserva la carta e completa le frasi. La Basilicata è una regione dell’Italia

meridionale che confna

a. a ovest con ………………………………………………......................;

b. a nord-est con ………………………………………………..............;

c. a sud con ………………………………………………..........................

CALABRIA

PUGLIAPUGLIA

BASILICATABAS

CAMPANIA

9 Completa utilizzando i seguenti termini: 1:1 • 1:100 • carta • centimetri • millimetri • scala

La …………………..................................... è il rapporto fra le

lunghezze misurate sulla ………………….....................................

e quelle corrispondenti nella realtà.

Se rappresentiamo un oggetto con le sue dimensioni

reali stiamo usando una scala ………………….........................; se

riduciamo di cento volte le dimensioni reali avremo

un disegno in scala …………………...........................

Se rappresentiamo un campo da basket in scala 1:100,

il lato del campo, che nella realtà misura 28 metri, nel

disegno misurerà 28 …………………...........................

Se rappresentiamo una città in scala 1:10000, una

piazza larga 50 metri misurerà 5 …………………..........................

10 Scegli l’alternativa corretta. 1. Quale punto cardinale indica l’ago della

bussola?

A nord B sud C est

2. In quale tipo di carta sono rappresentati i fumi, i laghi e le montagne?

A tematica B fsica C politica

11 Scegli l’alternativa corretta. 1. A quale punto cardinale corrisponde il

«levante»?

A nord C est B sud D ovest

2. Quale fra queste carte contiene il minor nu-mero di dettagli?

A pianta C carta corografca B carta topografca D carta geografca

8 Vero o falso?

I concettiA

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12 Ricalca su carta da lucido la rosa dei venti del paragrafo 2. Vai alla carta dell’I-talia nell’Atlantino in fondo al libro, colloca la rosa dei venti sul luogo dove vivi e osserva dove sono posizionate le seguenti città italiane.

Io vivo a .......................................................

Rispetto al luogo dove vivo si trova in direzione

Roma ..............................................................................

Palermo ..............................................................................

Torino ..............................................................................

Bari ..............................................................................

Trieste ..............................................................................

13 Trova le coordinate geografche approssimative delle seguenti località (e viceversa) usando la carta dell’Italia che trovi nell’Atlantino in fondo al libro.

Località Latitudine Longitudine

Roma ................................... 12° E

Venezia 45° N ...................................

...................................... 44° N 8° E

...................................... 44° N 12° E

...................................... 38° N 16° E

14 Osserva il grafco a fanco e rispondi alle domande.

a. Come si chiama questo tipo di grafco? .......................

..............................................................................................................

b. Quale fenomeno fsico è rappresentato sull’asse verticale? ........................................................................................

c. A Milano, qual è il mese più caldo? ................................

Qual è la temperatura media di quel mese? ...............

d. Qual è il mese più freddo? ...................................................

Qual è la temperatura media di quel mese? ...............

e. In quale mese la temperatura media è di 20°C? ...... ..............................................................................................................

Temperature medie mensili (massime) a Milano

0

10

20

30

Te era

40

DicGen Feb Marb M AprarMa A Magprp Giu Lug Ago SettS Ott icDiette ttOOt NovMaaga GiuGi Lugu Aggog S

mesi

20

TTempe

30

40

0

10

GGen Fee

tem

pe

ratu

ra ¡

C

Gli strumenti

15 Costruisci un grafco che rappresenti in modo efcace i seguenti dati.

Laghi Superfcie (km2)

Garda 370

Maggiore 212

Como 146

Trasimeno 128

Bolsena 115

A

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Capitolo 1 Gli strumenti

16 Utilizzando la carta, calcola la distanza approssimativa in linea d’aria fra le seguenti città.

Città di partenza Città di arrivoDistanza sulla carta misurata con un righello

× ............................................. (rapporto di riduzione)

Distanza approssimativa nella realtà

Milano Torino .................... cm = ..................................... cm = ..................................... km

Bologna Firenze .................... cm = ..................................... cm = ..................................... km

Pisa Ancona .................... cm = ..................................... cm = ..................................... km

Trieste Venezia .................... cm = ..................................... cm = ..................................... km

Genova Perugia .................... cm = ..................................... cm = ..................................... km

Macerata

Arezzo Urbino

Rovigo

Massa

LuccaPistoia

Mantova

Pordenone

Treviso

Siena

Savona

Imperia

Cuneo

CremonaAlessandria

Casale Monf.

PaviaVercelli

BiellaLecco

ComoVarese

Lodi

Asti

Verbania SondrioUdine

Gorizia

Belluno

Pesaro

Fermo

Aosta

Ancona

Perugia

Ravenna

RiminiForl“

Livorno

PisaPrato

Firenze

La Spezia

Modena

Reggionell'Emilia

Piacenza

Bologna

FerraraParma

VeneziaPadova

Verona VicenzaBrescia

Genova

MilanoNovara

Torino

BergamoMonza

Bolzano

Trento

Trieste

S V I Z Z E R A

FR

AN

CIA

MONACO

SLOVENIA

S. MARINO

A U S T R I A

MarcheUmbriaToscana

Emilia

-Romagna

Veneto

FriuliVenezia

Giulia

-Alto Adige

Lombardia

Piemonte

Valle d’Aosta

L

ig

u ri

a

Trentino

CROAZIA

SCALA 1: 5 000 0000 100 Km50

17 Disegna la mappa della tua stanza seguendo questo procedimento:

a. misura la tua stanza (in metri);b. trasforma le misure in centimetri;c. scegli la scala di riduzione (1:50 o 1:100);d. disegna il perimetro della stanza, aiutandoti con un

righello;e. inserisci nel disegno il letto e gli altri mobili,

anch’essi in scala.

A

Il p

ae

sag

gio

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Orientamento

a. Che cosa signifca orientarsi?

b. Quali sono i punti cardinali?

1. .....................................................................................................

2. .....................................................................................................

3. .....................................................................................................

4. .....................................................................................................

c. Come si trovano i punti cardinali con il Sole?

d. Come si trovano i punti cardinali con le stelle?

e. Come si localizza un punto sulla superfcie terrestre?

f. Quale unità di misura si usa per la latitudine e la longitudine?

g. Che rapporto c’è fra i fusi orari e la longitudine?

Le rappresentazioni del territorio

h. Quali sono le caratteristiche delle carte geografche?

1. .....................................................................................................

2. .....................................................................................................

3. .....................................................................................................

4. .....................................................................................................

i. Perché le carte hanno sempre una scala?

l. Perché le carte hanno sempre una legenda?

m. Come sono orientate di solito le carte geografche?

n. Quali tipi di carta si distinguono in base alla scala?

1. .....................................................................................................

2. .....................................................................................................

3. .....................................................................................................

4. .....................................................................................................

o. Quali tipi di carta si distinguono in base al contenuto?

1. .....................................................................................................

2. .....................................................................................................

3. .....................................................................................................

p. A che cosa servono le fotografe in geografa?

q. A che cosa servono le immagini satellitari?

Dati statistici e grafci

r. Che cos’è la statistica?

s. Qual è la diferenza fra un valore relativo e un valore assoluto? Fai un esempio.

t. Quali tipi di grafci conosci?

1. .....................................................................................................

2. .....................................................................................................

3. .....................................................................................................

4. .....................................................................................................

u. Quale grafco è più adatto per rappresentare un fenomeno che si evolve nel tempo?

Sai rispondere?19

18 Sei tu il geografo. È utile formarsi una mappa mentale di un territorio creando carte, anche se schizzate in modo approssimativo.

Osserva per 10 secondi una carta dell’Italia (per esempio nell’Atlantino in fondo al libro). Disegna una mappa mentale dell’Italia e indica su di essa la posizione di Roma, Milano, Palermo e del luogo dove vivi.

A

Il p

ae

sag

gio

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