CAPITOLO 0 - WordPress.com€¦ · Web viewAlle origini dell’espansione europea. La nascita...

La scoperta delle Americhe

1.1. Premesse alle scoperte geografichePartita dalla Spagna all’alba del 3 agosto 1492, la spedizione guidata da Cristoforo Colombo tocca nuovamente terra nella notte tra l’11 e il 12 ottobre dello stesso anno. Questo viaggio entrerà nella Storia. L’avventuriero di origini genovesi credeva di aver scoperto una nuova rotta che dall’Europa conduceva in Asia. In realtà...

...no, non anticipiamo i tempi, andiamo con ordine. Chiediamoci innanzitutto i perché di questo viaggio. In particolare, dobbiamo focalizzare la nostra attenzione su tre aspetti.

Gli Europei alla ricerca di nuove vie per l’Oriente

Per immergerci nel clima dell’epoca, leggiamo attentamente il seguente testo:

«Tra l’Europa e l’Asia fioriva ormai da secoli un intenso commercio. Venezia e Genova, controllando le vie marittime del Mediterraneo orientale e quindi il passaggio verso il Medio Oriente, si contendevano i commerci con l’Asia. Le due città marinare importavamo pietre preziose, seta e soprattutto spezie, di cui l’Europa aveva un grande bisogno: pepe, cannella, chiodi di garofano, zenzero e zafferano. Queste spezie erano utilizzate per dare maggior sapore ai cibi e, in special modo per conservarli. Infatti gli unici modi per conservare la carne e il pesce erano trattarli con il pepe e il sale oppure affumicarli.L’emergere dei Turchi ottomani nel Mediterraneo orientale, con la conquista da parte loro di Costantinopoli (Bisanzio) nel 1453, taglia la via dei lucrosi commerci fra l’India e l’Europa attraverso il Medio Oriente.»

(adattamento da: Paolo Aziani – Marisa Mazzi, Storia 2, Milano, Principato 1990)

Tutto chiaro?Esercizio 1Allora, rispondi alle seguenti domande:

1. Cosa importavano dall’Asia le città marinare di Venezia e Genova?..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................2. A cosa servivano le spezie?...............................................................................................................................................................................

Pag.

STORIA – Classe terza CAPITOLO 1 – La scoperta delle Americhe

.........................................................................................................................................

......................................3. Cosa succede quando i Turchi ottomani conquistano Costantinopoli?..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Esercizio 2Osserva la cartina sotto riportata e indica i limiti dell’espansione turca.

A Nord: ........................................................... A Sud:...........................................................

A Est: ........................................................... A Ovest:...........................................................

Espansione turca

Dal 1458, anche la mitica Atene è nelle mani ottomane. A tuo avviso, come reagiscono a questi avvenimenti gli Europei? La risposta può scaturire dal prossimo esercizio.

Esercizio 3Leggi la testimonianza del cardinale Isidoro Ruteno, che ha assistito alla presa di Costantinopoli da parte dei Turchi e rispondi alle domande che seguono.

«Tutte le vie, le strade e i vicoli erano pieni di sangue che colava dai cadaveri degli uccisi fatti a pezzi. Dalle case venivano trascinate fuori le donne, nobili e libere, legate tra loro con una fune al collo, la serva insieme alla padrona e a piedi nudi, e così pure i figli, rapiti con le loro sorelle, separati dai loro padri e dalle loro madri. [...] Appena fu loro possibile, buttarono giù e fecero a pezzi nella chiesa di Santa Sofia tutte le statue e le immagini di Cristo, dei santi e delle sante, compiendovi ogni sorta di nefandezze.»

Pag.


(Tratto da: Paolo Aziani – Marisa Mazzi, Chronos 2, Milano, Principato 1997)

1. Come descrive la città il cardinale?..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................2. Come vengono trattati, secondo il cardinale, le donne e i bambini?..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................3. Come si comportano gli invasori con i simboli religiosi?..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................4. Secondo te, quali sentimenti vuole suscitare il cardinale Ruteno nel lettore? ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

La caduta di Costantinopoli provoca enorme impressione negli Europei, che si sentono direttamente minacciati. La paura viene ingigantita da resoconti come quello del cardinale Isidoro Ruteno.È in questo clima che gli Europei si trovano costretti a reagire. La via verso l’Oriente che passava da Costantinopoli è ormai impraticabile e quindi bisogna cercare strade alternative. Gli Europei non hanno certo intenzione di rinunciare ai lucrosi commerci e ai prelibati prodotti provenienti dall’Asia!

Le caravelle e i nuovi strumenti di navigazioneLa spedizione di Cristoforo Colombo è composta da tre navi nuove di zecca, dette caravelle: la Nina, la Pinta e la Santa Maria. La sua sala di comando è piena di carte e di strumenti di navigazione modernissimi, quali la bussola e il sestante.

«La caravella è la nave più perfezionata dell’epoca. Non molto grande, lunga circa 20 metri, aveva tre alberi per le vele: due erano le tradizionali vele quadrate, usate fin dall’antichità, la terza invece era una novità, una vela latina di forma triangolare. Quest’ultima consentiva di navigare a zig zag in senso opposto alla direzione del vento. Il timone a ruota aiutava a dirigere con maggior precisione la nave quando il vento non era favorevole. Infine i fianchi della caravella erano costruiti con tavole di legno sovrapposte, che la rendevano più resistente in mare aperto.

Pag.


La bussola, inventata probabilmente dai Cinesi e utilizzata in Europa fin dal XII secolo, permetteva di conoscere sempre dove si trovava il nord e quindi la propria direzione di marcia. Il sestante, misurando l’altezza del Sole o di determinate stelle rispetto all’orizzonte, offriva invece la possibilità di conoscere esattamente la propria posizione in mezzo al mare.»

(Adattamento da: Renato Bordone (a cura di), Noi e la Storia 2, Torino, SEI, 1996)Esercizio 4Sulla base della lettura appena svolta, collega con una freccia le novità tecniche con la loro funzione.

Sestante Maggiore precisione neicambiamenti di direzione

Vela latina Riconoscimento dei punti cardinali

Timone a ruota Navigazione controvento

Bussola Resistenza in mare aperto

Fianchi della nave Definizione del punto a tavole sovrapposte in cui si trova la nave

Pag.


Il superamento di superstizioni e paure

Cristoforo Colombo non è l’unico a cercare nuove rotte verso l’Oriente. Ad esempio, nello stesso periodo alcuni avventurieri portoghesi sperano di arrivarci circumnavigando l’Africa.Queste spedizioni mettono realmente a repentaglio la vita dei comandanti e dei loro equipaggi. Esse possono essere vincenti unicamente se capaci di soddisfare una particolare «condizione psicologica». Quale? Cerchiamo di capirlo svolgendo il prossimo esercizio.

Esercizio 5Leggiamo il testo qui sotto riportato e rispondi alle domande che seguono. Il testo è stato scritto da Gomes Eanes de Azurara (1404-1474) ed è una delle migliori cronache dell’espansione portoghese sulle coste occidentali dell’Africa.

«Molte volte, Enrico il Navigatore [principe portoghese che più di ogni altro ha sponsorizzato le spedizioni marittime] aveva invitato non solo uomini comuni ma anche grandi condottieri a doppiare Capo Bojador, per conoscere le terre che ci stavano dietro. Eppure nessuno osava farlo. Non per vigliaccheria o mancanza di buona volontà, ma a causa delle leggende su quelle terre che i marinai tramandavano di generazione in generazione. I marinai dicevano che oltre questo capo non ci sono razze umane, terre abitate, acqua, alberi, né altra vegetazione. Si credeva che i fondali fossero bassi, che le correnti fossero tanto terribili che nessuna nave, una volta doppiato il capo, sarebbe stata in grado di ritornare.

Il principe Enrico incoraggia il valoroso Gil Eanes, avventuriero affermato, dicendogli: “Non potete voi incontrare un pericolo tanto grande che la speranza di ricompensa non sia maggiore. Riprendete il viaggio con la grazia di Dio. Se riuscite nell’impresa, non avrete che onore e guadagni.” Eanes superò Capo Bojador nel 1434, facendosi beffa di ogni antico detto, diventando così ricco e famoso.»

(Adattamento da: Gomes Eanes de Azurara, Cronica da Guiné, in: B. W. Diffie - G. D. Winius,Alle origini dell’espansione europea. La nascita dell’impero portoghese, Bologna, Il Mulino,

1985)

1. Perché nessuno osava doppiare Capo Bojador..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Pag.

CCOSAOSA VUOLVUOL DIREDIRE??

Circumnavigare:

..............................................

...............

..............................................

............... ..............................

............................... ..............


2. Quali sono le leggende sulle terre situate oltre il Capo?..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................3. Come riesce il principe Enrico a convincere Eanes a superare Capo Bojador?..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Quindi, in conclusione, la «condizione psicologica» che era necessario soddisfare per poter navigare in mari sconosciuti è:...............................................................................................................................................................................

Schema di sintesi

1.2. Il viaggio di Cristoforo Colombo

Pag.

Gli Europei...

...................................

................. .................

..................................

...................................

................ ..................

................................. .

.................................................. (premessa

economica)

...................................

................. .................

..................................

...................................

................ ..................

................................. .

.................................................. (premessa

tecnica)

...................................

................. .................

..................................

...................................

................ ..................

................................. .

.................................................. (premessa

psicologica)

...quindi si mettono nelle condizioni di poter scoprire nuove vie per

l‘Oriente


È giunto finalmente il momento di affrontare la vicenda che anche nelle pagine precedenti qua e là è affiorata: il viaggio di Colombo. Per ricostruirlo, cerchiamo di rispondere alle seguenti quattro domande:

1) Chi è Cristoforo Colombo?2) Quale è il suo progetto?

3) Cosa trova Colombo quando tocca terra?4) Come si conclude la vicenda personale di Colombo?

Esercizio 6Per rispondere alle domande precedenti, dividiamoci in quattro gruppi. Ogni gruppo lavorerà attorno ad una delle domande, basandosi sui materiali riportati qui di seguito. A conclusione del lavoro, ogni gruppo avrà 5 minuti di tempo per presentare agli altri compagni la risposta alla domanda posta e le prove storiche sulle quali si basa. È imperativo che la presentazione sia collettiva. Buon lavoro!

Gruppo 1La domanda a cui rispondere è: «Chi è Cristoforo Colombo?»

Informazioni biografiche«Cristoforo Colombo nasce a Genova, probabilmente nel 1451. Suo padre era un modesto tessitore della lana immigrato da giovane nella capitale ligure. Il giovane Cristoforo rapidamente è attratto dal mare e diventa marinaio. Gli piace anche studiare la geografia e le esplorazioni marittime. Alla fine degli anni ’70 del XV secolo, egli si trasferisce in Portogallo. In questo paese incontra la sua futura sposa, donna Felipa Moniz, figlia di un’aristocratica famiglia del posto. La coppia vive a Lisbona, nella capitale portoghese. È a partire da questo momento che il marinaio genovese elabora quel progetto che in seguito lo renderà famoso. Un progetto che sarà rifiutato dalla casa reale portoghese, ma sostenuto e finanziato dalla regina Isabella di Castiglia [Spagna].»

Perché Colombo lascia l’amata Genova«Dopo l’avanzata trionfante, poi dilagante dei Turchi,per i nostri genovesi l’Oriente non è più terra di colonizzazione. La concomitanza degli eventi, le notizie di tutti i ripiegamenti davanti all’Infedele, dei drammi e degli abbandoni, raggiunge la capitale ligure come una serie di rintocchi funebri che suonano la fine delle sue grandi imprese.»

(brani tratti da: Jacques Heers, Cristoforo Colombo, Rusconi, Milano, 1983)

Gruppo 2La domanda a cui rispondere è: «Quale è il progetto di Colombo?»

Lettera di Paolo dal Pozzo Toscanelli, vero ispiratore del progetto di Colombo«A Cristoforo Colombo,io considero nobilissimo e degno di approvazione il progetto che hai fatto di navigare da Oriente verso Occidente, secondo le indicazioni fornite dalla carta che ti ho inviato e che sarebbero ancora più evidenti su una sfera. Ho piacere di vedere che sono stato

Pag.


capito e godo non solo della possibilità di questo viaggio, ma anche dell’onore e dei vantaggi che ne devono venire a tutti i cristiani. Vorrei che tu potessi averne un’idea così nettamente come me. Ho la certezza che quando questo viaggio sarà compiuto, ne risulterà per le nostre contrade una grande abbondanza di ricchezze, soprattutto in spezie e in metalli preziosi.»

(Tratto da: Fernando Colombo [figlio dello scopritore], La vita e i viaggi di C. Colombo)

Cartina dell’Oceano occidentale come era immaginato da Paolo dal Pozzo Toscanelli

Zippangu=Giappone Catai= Cina

Gruppo 3La domanda a cui rispondere è: «Cosa trova Colombo quando tocca terra?»

Primo incontro con gli Indios«Diedi ad alcuni degli indigeni dei berretti rossi da marinaio e perline di vetro, che misi loro al collo e molte altre cose di scarso valore, di cui essi si rallegravano moltissimo, in modo che avessero un atteggiamento amichevole nei nostri confronti e perché mi sarebbe stato più facile convertirli alla nostra santa fede attraverso l’amore piuttosto che con la violenza. Essi furono così favorevolmente colpiti che venivano nuotando alle nostre scialuppe e ci portavano pappagalli e gomitoli di cotone filato, lance e molte altre cose che noi scambiavamo con perline di vetro, campanelli ed altro. Tuttavia mi sembrò che si trattasse di gente molto povera: vanno

in giro nudi come la madre li ha fatti, anche le donne, di cui ne vidi solo una molto giovane; tutti gli altri erano ragazzi molto giovani e non vi era nessuno che avesse più di trent’anni»

(Tratto da: Il diario di bordo di Cristoforo Colombo)

È l’Oriente? I dubbi di Colombo«Dopo i primi viaggi, nacquero maldicenza e disprezzo per l’impresa avviata, perché non

Pag.


avevo spedito subito tutte le navi cariche d’oro e di spezie, senza che fosse tenuto conto della ristrettezza del tempo a disposizione. È bene ricordare che la terra su cui siamo sbarcati è immensa, della quale sembrerebbe che finora non si è avuta mai notizia. Eppure io sono convinto nell'anima che ho trovato il Paradiso terrestre.»

(Tratto da: Cristoforo Colombo,Lettere ai reali di Spagna)

Gruppo 4

La domanda a cui rispondere è: «Come si conclude la vicenda personale di Colombo?»

Colombo muore dimenticato da tutti«Nel 1506 Cristoforo Colombo morì in Spagna, completamente dimenticato e consapevole del fallimento dei suoi progetti. Mentre il Portogallo stava acquisendo il monopolio del traffico delle spezie, grazie alla circumnavigazione dell’Africa, era evidente che le terre raggiunte da Colombo non erano le estreme coste dell’Oriente, anche se si continuava a chiamarle Indie occidentali.»

(Alberto De Bernardi – Scipione Guarracino, La conoscenza storica 1, Manuale, Mondadori, Milano, 2000)

Le fortune del figlio di Colombo«La storia di Colombo, dei suoi successi e delle sue disgrazie, porta in sé una lezione: quella di una formazione di una bella eredità e di un inserimento degli eredi, tutto sommato felice, nella nobiltà di Castiglia. In effetti il figlio maggiore don Diego sposerà nel 1508, due anni dopo la morte del padre, donna Maria de Toledo y Rojas. Si tratta della cugina del re di Spagna, nipote del duca d’Alba e quindi di una delle grandi dame della nobiltà castigliana.»

(Adattato da: Jacques Heers, Cristoforo Colombo, Rusconi, Milano, 1983)

Sintesi

Chi è Cristoforo Colombo? .....................................................................................................

............................

.....................................................................................................

............................ ........................................................................

......................................................... Quale è il suo progetto? .....................................................................................................

............................ ........................................................................

......................................................... ...........................................

...................................................................................... Cosa trova Colombo quando .....................................................................................................

Pag.


tocca terra? ............................ ................................................................................................................................. .................................................................................................................................

Come si conclude la vicenda personale di Colombo?

.....................................................................................................

............................

.....................................................................................................

............................ ........................................................................

.........................................................

Pag.


1.3. I popoli precolombiani, il caso degli Aztechi

Il titolo dato al capitolo che stiamo affrontando, «La scoperta delle Americhe», è decisamente impreciso. Infatti, le Americhe non erano affatto una terra disabitata, scoperta dall’uomo solo a partire dal viaggio di Colombo. Su quelle terre, da migliaia e migliaia di anni, già vivevano altri popoli (chiamati precolombiani, cioè presenti fin da prima l’arrivo di Colombo). Chi erano? Le popolazioni presenti su quell’immenso territorio erano numerose e molto diverse tra loro.

Le popolazioni precolombiane

A Nord, vi erano una serie di popolazioni che vivevano prevalentemente di caccia e raccolta, erano quindi nomadi e avevano un’organizzazione della società piuttosto semplice. Esse erano: gli Eschimesi, nell’estremo nord, vicino

al Circolo polare artico; i Pellerossa, nell’America settentrionale

(il Canada e gli Stati Uniti attuali); i Popoli dei “pueblos”, suggestivi

villaggi in mattoni crudi in Arizona e Nuovo Messico.

Al Centro e al Sud, erano insediate le tre civiltà precolombiane più evolute: gli Aztechi, nell’Altopiano dell’attuale

Messico; i Maya, nella fertile regione dello

Yucatan; gli Inca, nelle zone in cui oggi si situano

Perù, Bolivia e in parte il Cile.

Aztechi

Maya

Incas

Come vennero descritti gli indios delle Americhe dai primi Europei arrivati fin lì?Ecco a questo proposito una significativa testimonianza.

Esercizio 7Leggiamo il testo sotto riportato, diamogli un titolo e proviamo a completare la tabella.

Titolo: ..............................................................................«Gli uomini di terraferma delle indie mangiano carne umana. Tra di loro non esiste alcuna giustizia, vanno in giro nudi, non provano vergogna, sono come asini, stupidi, dementi, insensati; non li importa nulla di uccidere o di essere uccisi; non osservano la verità se non quando è a loro vantaggio;

Pag.


sono incostanti; amano ubriacarsi, non solo con vino, ma anche col fumo, e con certe erbe, i giovani non hanno alcuna obbedienza verso i vecchi, né i figli verso i padri [...]. Insomma, sostengo che mai Dio creò gente tanto intrisa di vizi e bestialità.»

(Testo di Tomaso Ortìz [frate domenicano], 1524]

Elementi di indignazione Cause dell’indignazione

Abitudine relativa al cibo ............................................................................

Abitudine relativa ai vestiti ............................................................................

Qualità intellettuali ............................................................................

Qualità morali ............................................................................

Vizi ............................................................................

Atteggiamento in famiglia ............................................................................

Quale giudizio ti sei fatto sull’atteggiamento dell’autore di questa descrizione?............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Le popolazioni precolombiane erano veramente così barbare e rozze come le descrive fra’ Tomaso Ortìs nel testo letto nell’esercizio 7?Proviamo ad approfondire la conoscenza di questi popoli, concentrandoci su una delle civiltà più sviluppate dell’epoca: gli Aztechi.

Esercizio 8

Pag.


A coppie, leggete il testo a voi assegnato e poi rispondete alle domande corrispondenti riportate nella tabella riassuntiva.

GRUPPO 1Il grande mercato di Tenochtitlàn «Nella città ci sono numerose piazze con mercati animati dal continuo viavai di commercianti. La piazza più grande è due volte quella della città di Salamanca. Interamente circondata da portici, dove ogni giorno tra compratori e venditori ci saranno più di sessantamila persone; vi si trova ogni genere di mercanzia: viveri, gioielli d’oro e d’argento, di piombo, di rame, di stagno, di pietre, di osso, di conchiglie, di chiocciole e di piume. […] Ci sono in vendita molte varietà di filati di cotone in matasse di tutti i colori […] Vendono granoturco in chicchi, macinato e lavorato come pane che supera in quantità e bontà quello delle isole e della terraferma. […] Insomma nei mercati di Tenochtitlàn si vendono tutte le cose che è possibile trovare in quella terra, che sono così numerose, oltre a quelle già descritte, che per non essere noioso e perché mi è difficile ricordarle tutte, e anche perché ne ignoro i nomi, tralascio. C’è una strada per ogni tipo di mercanzia e tutti sono rispettosissimi di quest’ordine.»

(Adattamento da: Hernàn Cortés, La conquista del Messico, Milano Rizzoli, 1987)

Glossario:Tenochtitlàn: capitale della civiltà azteca.Salamanca: città della Spagna.Hernàn Cortés: spagnolo, a capo della spedizione spagnola che arrivò presso la civiltà azteca nel 1519 e che la distrusse.

GRUPPO 2Artigianato azteco«[Gli artigiani] hanno pietra grezza e lavorata da vendere, e tutti i materiali da costruzione per case e altri edifici, e oggi fanno molti mattoni e tegole. Vi era inoltre chi tagliava legno, travi grandi e piccole, muratori e falegnami […] Vi erano artigiani che facevano ceramiche e vasellame per mangiare e bere, molto decorato e ben fatto. […] C’erano carbonai che facevano carbone e legnaioli che portavano a vendere legna, artigiani che fabbricavano stuoie di foglie di palma assai fini. […] Vi erano artigiani che conciavano i cuoi e molti che li tingevano maravigliosamente, bianchi, rossi, scuri, e tanto morbidi da poterne fare guanti.»

(Testo di Bartolomeo de Las Casas, in: G. Bandinelli, Civiltà precolombiane. Maya e Aztechi, Torino, Loescher, 1977)

Glossario:Bartolomeo de Las Casas: missionario spagnolo divenuto protettore delle popolazioni indigene.

GRUPPO 3I sacrifici umani«La leggenda dei quattro soli racconta che l’energia del Sole permetteva di evitare catastrofi come diluvi, terremoti o inondazioni. Per rigenerarsi ed avere sempre energia in sufficienza, il Sole aveva bisogno di sangue umano. Questa credenza portava gli Aztechi a sacrificare moltissime vite umane. Nelle loro campagne militari, i guerrieri aztechi non uccidevano il nemico, ma lo catturavano vivo, per poi sacrificarlo ed offrire il suo sangue al Sole.»

(Adattamento da: M. Lucena, Come vivevano gli Aztechi, Milano, Fenice 2000, 1993)GRUPPO 4

Pag.


La scuola dei giovani aztechi«Nelle scuole dei calpulli, [dove si entrava a 15 anni di età], si insegnava a parlare correttamente, a comportarsi secondo le buone maniere, a cantare, a danzare e a combattere. Il processo educativo mirava soprattutto a irrobustire corpo e spirito degli adolescenti, rendendoli forti e disciplinati. […] Ai figli dei nobili toccava un’educazione più raffinata: essi non frequentavano i calpulli, destinati al popolo, ma le scuole dei templi, dette calmecac, istitutzioni in cui si materializzavano gli stretti rapporti esistenti tra clero e nobiltà. […] Gli insegnamenti comprendevano l’astrologia, l’interpretazione del calendario, l’arte divinatoria, la conoscenza della lettura e, a volte, della scrittura. […] Le fanciulle nobili ricevevano un’istruzione parallela in altre scuole dei templi, da parte di maestre che costituivano una sorta di corpo sacerdotale. Tra gli insegnamenti figuravano la religione e le buone maniere, la musica, la danza, l’arte di tessere e quella di cucinare.»

(Tratto da: M. Lucena, Come vivevano gli Aztechi, Milano, Fenice 2000, 1993)

Glossario: Calmecac: scuola del tempio, frequentata dai figli dei nobili.Calpulli: paragonabili a delle comunità di quartiere, in cui era suddivisa la popolazione delle città azteche, che disponevano di terre comuni, capi, scuole e funzionari.

GRUPPO 5La preparazione della festa per il dio Huitzilopochtli«Le fanciulle, due giorni prima della festa dedicata al dio Huitzilopochtli, macinavano una grande quantità di semi di bietola e di mais abbrustolito, poi impastavano il tutto con miele e con quella massa d’impasto realizzavano un simulacro della divinità di dimensioni identiche a quello di legno. […] Giunta la mattina della festa, un’ora prima dell’alba tutte queste fanciulle uscivano vestite di bianco con abiti nuovi. Venivano incoronate con ghirlande di mais arrostito e scoppiato, che sembrava fiore di zagara; al collo portavano fasci dello stesso mais che scendevano lungo il braccio sinistro; avevano le guance colorate di rosso e le braccia dal gomito ai polsi coperte di piume colorate di pappagallo. Così abbigliate prendevano sulle spalle la portantina del dio e la recavano nel cortile, dove già c’erano tutti i ragazzi appropriatamente vestiti con mantelli a rete molto belli e col capo ornato allo stesso modo delle fanciulle.»

(Tratto da: Il Codice Ramirez, redatto dagli Aztechi in nahuatl)

Glossario:Huitzilopochtli: dio della guerra e del sole, principale divinità di Tenochtitlàn, era oggetto di una grande festa cui partecipava tutta la popolazione della capitale azteca.Simulacro: statua che riproduce le sembianze di qualcuno o qualcosa.Zagara: fiore bianco d’arancio.Nahuatl: lingua azteca che consentiva di esprimere non solo concetti materiali e tecnici, ma anche poetici e astratti.

GRUPPO 6Tenochtitlàn: la Venezia degli Aztechi«Ha le fondamenta nel lago, o laguna, come Venezia sta nel mare; aveva, quando vi entrarono i primi Spagnoli, più di 50 000 case… e una popolazione di più di un milione… La casa reale, dove Montezuma viveva di solito, era cosa meravigliosa per la sua grandezza… In una sala Montezuma aveva la sua cappella o oratorio, rivestita d’oro e argento a lastre grosse.»

(Descrizione di Bartolomeo de Las Casas, in: M. Farina, G. Solfaroli Camillocci, Storia 2, Torino, SEI, 1981)

Glossario:Tenochtitlàn: capitale della civiltà azteca.

Pag.


Montezuma: imperatore azteco.Bartolomeo de Las Casas: missionario spagnolo divenuto protettore delle popolazioni indigene.

GRUPPO 7I templi di Tenochtitlàn«Tra i templi ve n’è uno principale, la cui grandezza e le parti e le cose che vi sono non potrebbe esprimer lingua umana, poiché la sua grandezza si estende tanto che dentro d’esso, che è circondato di muro altissimo e fortissimo, si potrebbe mettere una città di cinquecento case. […] E sono molto ben fabbricati, con pietre lavorate e travi, e pulite. Le cappelle dove mettono i loro idoli sono scolpite di varie immagini, i soppalchi e le travi che si vedono sono tutte ornate e decorate con varie pitture.»

(Adattamento da una testo di Hernàn Cortés, in: A. Bravo, A. Foa, L. Scaraffia, I fili della memoria.Uomini e donne nella storia dal 1350 al 1650, Roma, Laterza, 2000)

Glossario:Tenochtitlàn: capitale della civiltà azteca.Hernàn Cortés: spagnolo, a capo della spedizione spagnola che arrivò presso la civiltà azteca nel 1519 e che la distrusse.

GRUPPO 8Consigli di una madre azteca alla figlia«Abbi cura che i tuoi indumenti siano decenti e lindi; e bada di non ornarti con troppa ricercatezza, perché questo è segno di vanità e di follia. […] Fa che i tuoi abiti siano convenienti e puliti, in modo da non sembrare stravagante né volgare. […] Vedi, poi, figliola, di non truccarti il viso, di non macchiartelo, e neppure le labbra, di qualche colore per fare figura, dato che questo è il contrassegno delle donne maleducate. […] Affinché il marito ti possa apprezzare, ornati, lavati e fa il bucato alla tua biancheria; ma fallo con moderazione; perché se farai ogni giorno il bagno e laverai la tua biancheria, si dirà di te che sei una raffinata, troppo delicata. […] Quando piacerà a Dio che tu riceva un marito e sia posta sotto la sua autorità, tienti immune da ogni arroganza, cerca di non trascurarlo, e di non permettere al tuo cuore di trovarsi in opposizione con lui. Non mancargli di rispetto.»

(Testimonianza raccolta da fra’ Bernardino de Sahagun sbarcato in Messico nel 1529, in:W.H. Prescott, La conquista del Messico, Torino, Einaudi, 1970)

Tabella riassuntiva

Domande Risposte Chi racconta è un azteco, uno spagnolo o uno storico?

Gruppo 1:Quanta gente frequentava il mercato?

Cosa si può comprare al mercato?

.....................................................................

...........

.....................................................................

...........

.....................................................................

........... .........................................................

.......................

..............................................

........

Gruppo 2:Quali artigiani esistevano?

...................................................................................................................

Pag.


Che materie prime utilizzavano?

...........

.....................................................................

...........

.....................................................................

........... .........................................................

.......................

........

Gruppo 3:Cosa facevano gli aztechi con i nemici catturati?

Perché?

.....................................................................

...........

.....................................................................

...........

.....................................................................

........... .........................................................

.......................

..............................................

........

Gruppo 4:Cosa si imparava nelle scuole dei calpulli?

Cosa si imparava nelle scuole dette calmecac?

.....................................................................

...........

.....................................................................

...........

.....................................................................

........... .........................................................

.......................

..............................................

........

Gruppo 5:A chi era dedicata la festa?

Come si preparavano le ragazze?

.....................................................................

...........

.....................................................................

...........

.....................................................................

........... .........................................................

.......................

..............................................

........

Gruppo 6:Quanti abitanti aveva Tenochtitlàn?

Come era la casa di Montezuma?

.....................................................................

...........

.....................................................................

...........

.....................................................................

........... .........................................................

.......................

..............................................

........

Domande Risposte Chi racconta è un azteco,

Pag.


uno spagnolo o uno storico?

Gruppo 7:Quanto è grande il tempio centrale di Tenochtitlàn?

Quali altre caratteristiche ha?

.....................................................................

...........

.....................................................................

...........

.....................................................................

........... .........................................................

.......................

..............................................

........

Gruppo 8:Quali sono i consigli dati dalla madre alla figlia?

.....................................................................

...........

.....................................................................

...........

.....................................................................

........... .........................................................

.......................

..............................................

........

Bene, ora gli Aztechi non ci sono più completamente sconosciuti. Concludiamo la nostra attività su questa civiltà rispondendo, grazie alle informazioni ricevute, alle domande che seguono.

In quale regione del mondo si trovavano gli Aztechi? Come si chiamava la loro capitale ? Come si chiama oggi ?..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

La società azteca poteva essere considerata una società arretrata?Sì, perché .......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Pag.


No, perché ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

1.4. I «Conquistadores» modellano il Nuovo Continente

Vi ricordate la descrizione degli abitanti delle Americhe fatta dal frate domenicano Tomaso Ortìz? Essa si conclude con le seguenti parole: «..mai Dio creò gente tanto intrisa di vizi e bestialità». Commenti di questo tipo contribuiscono a creare un clima che giustifica e quindi favorisce la sottomissione degli indigeni da parte degli Spagnoli. Così, nella prima parte del XVI secolo il territorio degli Aztechi e quello degli Incas diventano delle colonie spagnole. Il primo sarà chiamato «Vicereame della Nuova Spagna» e il secondo «Vicereame del Perù».

Il re di Spagna affida la colonizzazione di queste terre a degli avventurieri spinti dalla ricerca di facili guadagni chiamati «Conquistadores».Il documento seguente permette di farci un’opinione su questi personaggi.

«Lope de Aguirre aveva circa 50 anni, era molto basso, di aspetto mediocre, con un brutto viso. Per essere un uomo non istruito era di spirito vivace e acuto. Non so nulla della sua famiglia: lui si attribuisce il titolo di “hidalgo” [membro della piccola nobiltà spagnola, senza denaro né terre], ma a giudicare dalle sue imprese non lo sembrava affatto perché fu un uomo tanto crudele e perverso che è impossibile crederlo nobile. [...] Era amico e complice di tutti gli uomini malvagi, vili ed infami e più uno era ladro, malvagio e crudele, più lui gli era amico. Fu sempre astuto, ambiguo, sleale e imbroglione. Visse in Perù per oltre vent’anni.»

(Descrizione da parte di un conquistadores del suo compagno Lope de Aguirre, 1510-1561)

Pag.

CCOSAOSA VUOLVUOL DIREDIRE??

Colonia:

..............................................

...............

..............................................

............... ..............................

............................... ..............


Perché gli Spagnoli erano tanto interessati alla colonizzazione delle nuove terre? Come organizzano la conquista personaggi così poco raccomandabili come Lope de Aguirre? Come reagiscono le popolazioni indigene?Con il prossimo esercizio, proviamo a ricostruire i passaggi più significativi del processo di conquista.

Esercizio 9È stato trovato nelle cantine della nostra scuola un testo che riassume nei suoi tratti principali la Conquista delle Americhe. L’unico problema è che il documento non è completo: alcune sue parti sono state letteralmente mangiate dai topi. Con l’ausilio della documentazione qui sotto proposta, provate, a gruppi, a ricostruirne le parti mancanti.

1.Nel 1532 i conquistatori spagnoli, guidati da Francisco Pizarro, attirarono in un tranello il sovrano inca Atahualpa e, dopo averlo catturato, gli imposero di pagare un forte riscatto in cambio della libertà. Sperando di aver salva la vita, l’inca fece riempire di oggetti d’oro e d’argento una stanza lunga quasi 7 metri e larga 5. Ma gli Spagnoli non mantennero la parola data: ottenuto ciò che volevano, accusarono Atahualpa di tradimento e lo strangolarono, dopo averlo battezzato.

3.Gli indios non si arresero senza combattere. Gli Araucani del Cile si batterono accanitamente per secoli e solo nel 1884 furono completamente sottomessi. I pochi Araucani superstiti conservano ancora la loro lingua, i loro costumi, la loro religione.

4.

Pag.

2.


Scontro tra Spagnoli e indios

5.

Gli Europei portarono nel Nuovo Continente anche le loro malattie. Le epidemie che in Europa non sono mortali, come l’influenza, il morbillo o il vaiolo, si trasformarono nelle Americhe in terribili flagelli che decimarono le popolazioni, non ancora immunizzate rispetto a queste malattie.

6.Il governatore di Hispaniola [Haiti] assegnò, ad ogni spagnolo che lo richiedesse, a chi 50, a chi 100 indiani, fra cui vecchi, donne incinte e bambine. Egli permise, nonostante questo fosse contro la legge, che gli Spagnoli trascinassero via gli uomini capifamiglia nelle miniere d’oro [...] e che lasciassero nelle case e nelle fattorie le donne a svolgere il lavoro dei campi. Così succedeva che gli uomini e le loro mogli praticamente non si incontravano mai e le nascite cessarono. [...] Gli uomini morivano nelle miniere d’oro, le donne per la fatica nei campi e i neonati morivano perché non venivano allattati e questa grande

Pag.

Nel Nuovo Continente, la distri-buzione delle terre è organiz-zata sulla base del principio, feudale, delle «Encomiendas». In spagnolo, «encomienda» vuol dire incarico o commissione. Di cosa si tratta? Il re affida a un conquistadores tutto il potere su un determinato territorio e sugli indigeni che lo abitano. In cambio, lo spagnolo deve im-pegnarsi a combattere per il re, a pagare le tasse e a convertire gli indigeni al cristianesimo. I nuovi padroni riorganizzano l’attività agricola, abbando-nando la coltivazione del mais, che rende poco, a favore delle ben più lucrose grandi pianta-gioni di canna da zucchero e di cotone o agli allevamenti di bo-vini e ovini. Gli indigeni sono costretti ad andare a lavorare nelle piantagioni e negli alle-vamenti degli spagnoli senza re-munerazione e a ritmi a loro fino ad allora sconosciuti.


isola fiorente ben presto si spopolò. I governanti spagnoli colpivano gli Indiani con lo scudiscio e con il bastone e non li chiamavano mai in altro modo che cani.»(Descrizione di Bartolomeo de Las Casas)

7.La miniatura riprodotta qui a fianco descrive un episodio della battaglia di Tenochtitlan. Pedro de Alvarado, uno dei capitani del condottiero Fernando Cortes (il conquistadores che ha sconfitto gli Aztechi), penetra di nascosto in un tempio e massacra la nobiltà azteca che stava seguendo una cerimonia religiosa.

Ecco il documento trovato nelle cantine della scuola:

La Conquista delle Americhe

Dopo essere stato scoperto, il Nuovo Continente divenne terra di conquista. Questo compito fu affidato dai reali di Spagna ai “Conquistadores”. Si trattava di persone senza scrupoli, motivati dalla ricerca di facili guadagni e legittimati nelle loro imprese da motivazioni r

La prima importante spedizione dei conquistadores fu quella guidata da , che conquistò l’Impero Atzeco nel 1521. Undici anni dopo, nel 1532, fu sottomesso l’Impero Inca, da una spedizione diretta daI soldati europei riuscirono a vincere nonostante la loro inferiorità numerica, poiché disponevano di

Certi indios cercarono di non cedere alla prepotenza europea. Un esempio significativo fu quello degli

Una volta vinta la resistenza indigena, i ”Conquistadores” sottomisero gli imperi precolombiani e li trasformarono in colonie spagnole. Lo fecero per i seguenti motivi:

Pag.


L’agricoltura indigena fu completamente riorganizzata. In primo luogo, si modificò l’organizzazione della distribuzione delle terre:

In seguito, cambiò il tipo di produzione agricola:

Infine, si trovarono nuove drammatiche forme di utilizzo della manodopera:

Accanto all’agricoltura, gli Spagnoli si interessarono anche a una pregiata risorsa naturale, molto diffusa nel Nuovo Continente:

La colonizzazione spagnola delle Americhe produsse effetti distruttivi sulla civiltà degli Indios. Le loro ricchezze furono depredate, le loro lingue scomparvero, sostituite dallo spagnolo, e alle loro religioni si sovrappose il Cristianesimo. Le popolazioni indigene furono letteralmente sterminate, a causa della congiunzione di tre fatti storici:

La decimazione delle popolazioni indigene non fu una tragedia soltanto per l’America, ma anche per il continente africano. Gli Europei infatti cominciarono ad importare nelle nuove colonie americane migliaia e migliaia di schiavi neri, strappati alle loro terre e destinati a rinvigorire una manodopera sempre più scarsa. Fu l’inizio della “tratta dei neri”.

Bene, l’aver completato il vecchio documento trovato nelle cantine della scuola ci ha permesso di chiarirci le idee su come si è svolta la Conquista. Chi pagò le conseguenze più pesanti e drammatiche di quanto avvenne furono senz’altro le popolazioni locali, gli indios.

Esercizio 10A partire dai dati della tabella, che si riferiscono alla popolazione indigena dell’America Centrale in alcuni anni del XVI secolo, costruisci un grafico e prova a commentarlo.

Pag.

Data N. di abitanti indigeni

1519 25.000.0001532 16.800.0001548 6.300.0001568 2.700.0001580 1.900.0001595 1.400.0001600 1.250.000


Commento:............................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................

1.5. L’insieme delle «Scoperte geografiche»

Dopo il viaggio pionieristico di Marco Polo, sostenuto dalla prestigiosa Repubblica di Venezia nel XIII secolo, che si era proposto di conoscere le vie terrestri che portavano in Cina e nelle Indie, il periodo della «Grandi scoperte» si apre negli anni Trenta del XV secolo, con la scoperta graduale delle coste occidentali dell’Africa. Bisogna però pazientare fino al 1487 per festeggiare la circumnavigazione della punta meridionale di questo continente. L’autore di questa impresa è Bartolomeo Diaz, che doppia il Capo di Buona Speranza e raggiunge l’Oceano Indiano. Preoccupati dai successi dei “cugini” portoghesi, i reali di Spagna non esitano a reagire e finanziano così il viaggio di Cristoforo Colombo, che raggiunge nel 1492 il «Nuovo Continente», dopo aver puntato le sue caravelle verso i mari d'Occidente.Cinque anni dopo, nel 1497, i portoghesi riescono finalmente a raggiungere l’India e le sue ricercate spezie. La spedizione è guidata da Vasco de Gama, che supera il Capo di Buona Speranza, raggiunge Mombasa e poi punta verso est fino ad arrivare a Calicut, importante centro commerciale indiano. Lo stesso anno, il veneziano Giovanni Caboto, per incarico questa volta del re d’Inghilterra, raggiunge il Nord America e prende possesso di una parte della costa. Qualche anno dopo sarà imitato dal fratello Sebastiano, che a più riprese – tra il 1503 e il 1516 – raggiungerà con le sue navi zone poste ancora più a Nord.Intanto, tra il 1499 e il 1503, il fiorentino Amerigo Vespucci esplora per conto della Spagna le coste del Sud America. È in suo onore che il «Nuovo Continente» assumerà il nome di America. Bisognerà invece aspettare altri vent’anni perché si arrivi a circumnavigare il mondo intero. Questo obiettivo fu raggiunto per la prima volta da Ferdinando Magellano, al servizio del re di Spagna, tra il 1519 e il 1522. Due anni dopo entrano in scena anche i Francesi. L’italiano Giovanni da Verrazzano, per incarico del

Pag.


re di Francia, risale il fiume Hudson ed esplora a sua volta il Nord America. Infine nel 1535, il francese Jean Cartier offrirà al suo paese l’ispezione della foce del fiume San Lorenzo, in Canada. Con quest’ultima impresa, si chiude il periodo detto delle «Grandi scoperte geografiche».

Esercizio 11Proviamo a riassumere e ordinare le principali informazioni che ci offre il testo. Completa la tabella, evidenzia sulla cartina con colori diversi i viaggi intrapresi (un colore per ogni Stato finanziatore), stila la classifica degli Stati finanziatori e rispondi alle domande finali.

Condottiero Anno

Impresa realizzata Statofinanziator

e

Colore

Condottiero Anno

Impresa realizzata Statofinanziator

e

Colore

Pag.


Classifica degli Stati finanziatori:

1. ...................................... n. imprese: .......2. ...................................... n. imprese: .......3. ...................................... n. imprese: .......

4. ...................................... n. imprese: .......5. ...................................... n. imprese: .......

Quali sono i due principali Stati finanziatori? ..........................................................................................

Perché, tra gli Stati finanziatori delle imprese del XV e XVI secolo, non figurano più rappresentanti della penisola italiana?

1.6. Nuove potenze dominano il mondo

La scoperta del «Nuovo Continente» e lo sfruttamento delle sue ricchezze da una parte, la ricerca fruttuosa di nuove rotte verso l'Oceano Indiano d'altra parte, conducono a un cambiamento profondo: il centro dei traffici internazionali si sposta a poco a poco dal Mediterraneo verso l'Atlantico. Ne consegue un declino progressivo di città come Genova o Venezia, a favore delle potenze che si affacciano sull'Oceano Atlantico, in particolare la Spagna e il Portogallo - le due grandi protagoniste delle scoperte geografiche.Attraverso i documenti storici che seguono, proviamo a vedere cosa significa nel concreto questa ascesa di Spagna e Portogallo.

L'evoluzione del mercato delle spezie.

«10 agosto 1503Alla fiera di Venezia non si fanno molti affari. E ciò per il fatto che i Tedeschi non vogliono comperare agli alti prezzi correnti e i mercanti veneziani non vogliono abbassare tali prezzi, vista la scarsissima quantità di spezie che si trova a Venezia: non si ricorda infatti, a memoria d’uomo, di averne avute meno. [...] I Tedeschi non comperano che quanto loro occorre immediatamente, aspettando per il resto che arrivino le spezie portate dalle Indie dalle caravelle portoghesi.

10 ottobre 1503La notizia del ritorno a Lisbona delle caravelle portoghesi dalle Indie ha fatto abbassare di molto il prezzo di tutte le spezie e condotto i mercanti veneziani alla disperazione, poiché essi non sanno più come agire.»

(dalla annotazioni di un mercante veneziano, XVI secolo)

Esercizio 12Completa le frasi della tabella.

Andamento del mercato delle spezie nel 1503 Termini economici

Pag.


corrispondenti

Le spezie a Venezia sono ...................................................................................

I mercanti veneziani ........................................................ i prezzi alti.

I Tedeschi non comperano perché aspettano .................................................................................................................................................................................

A Lisbona arrivano dall’India ............................................... In Europa le spezie si

trovano ............................................................. I prezzi perciò ................................................... I tedeschi possono comperare le

spezie ....................................................... I mercanti veneziani sono costretti ad .........................................

i prezzi.

offerta limitata prezzi alti

domanda in attesa

offerta abbondante

prezzi bassi domanda immutata prezzi bassi dovuti

alla concorrenza

Proviamo a commentare assieme la tabella:.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

L'evoluzione dell'importazione di metalli preziosi dall'America in Spagna.

Anni Importazioni in kg Anni Importazioni in kgOro Argento Oro Argento

1503-10 496 - 1581-90 1.210 210.3031511-20 915 - 1591-1600 1.945 270.7621521-30 489 15 1601-10 1.176 221.363.1531-40 1.447 8.619 1611-20 885 219.2551541-50 2.496 17.757 1621-30 389 214.5341551-60 4.262 30.312 1631-40 124 139.6761561-70 1.153 94.286 1641-50 155 105.6431571-80 943 111.359 1651-60 47 44.325

Come prima, sintetizziamo in poche parole la principale conclusione a cui possiamo giungere osservando la tabella:...............................................................................................................................................................................

Pag.


.........................................................................................................................................

......................................

.........................................................................................................................................

...................................... ..................................................................................................

.............................................................................

Altri Stati atlantici si propongono sulla scena

L'arrivo abbondante di metalli preziosi dalle Americhe spinge la Spagna ad acquistare le merci di cui aveva bisogno in altri paesi europei, invece di produrle lei stessa. Perciò, soprattutto le economie dell'Inghilterra, della Francia o dell'Olanda (tutti paesi che si affacciavano a loro volta sull’Atlantico...) approfittano delle ricchezze spagnole per rafforzare la loro produzione nazionale, a dispetto di quella spagnola. L'egemonia iberica sull'Europa sarà rapidamente superata.

Quali sono dunque gli Stati che dominano la scena nel XVI e XVII secolo?............................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................

1.7. Un mondo più interdipendente

La scoperta delle Americhe e le nuove rotte per le Indie conducono ad altre conseguenze importanti. Cerchiamo di scoprirle assieme.

a) Titolo: ............................................................................................................................................................

Spiegazione:...............................................................................................................................................................................

Pag.


.........................................................................................................................................

......................................

.........................................................................................................................................

......................................

.........................................................................................................................................

......................................

b) Titolo: ............................................................................................................................................................

«Le piantagioni e le miniere americane richiedevano molta manodopera. Ben presto non bastavano più gli indigeni ridotti in schiavitù e gli europei deportati nelle colonie per scontarvi qualche condanna ai lavori forzati. Iniziò così l'importazione di schiavi dall'Africa. Su di essa si sviluppò un commercio che assunse il nome di “triangolare”. Di cosa si trattava?Numerose navi salpavano dall’Europa con un carico di perline, anelli o collane, manufatti di lana e cotone di poco prezzo, rum e, soprattutto, fucili. Queste merci venivano scambiate sulle coste della Guinea o del Congo con degli schiavi, catturati nell’entroterra del continente dai sovrani degli stati africani della costa. Un fucile di Birmingham, per esempio, veniva scambiato per uno schiavo. Poi, il carico umano stivato nelle navi partiva per l’America. Coloro che riuscivano a sopravvivere alla sete, al caldo e alle malattie del viaggio, venivano in seguito venduti ai proprietari delle piantagioni e delle miniere. In cambio degli schiavi, venivano ottenuti minerali, cotone, tabacco e zucchero. Queste materie prime, riportate in Europa venivano qui lavorate e trasformate, per poi venire in seguito rivendute – sotto forma di manufatti (......................................................................................................................................................) – in Europa e tra gli europei trapiantati in America, con sostanziosi guadagni.Si calcola che fra il 1500 e il 1850, il numero di africani deportati in schiavitù non fu inferiore ai trenta milioni. Una tragedia per il continente africano e un enorme guadagno per l'economia europea.»

Spiegazione:

c) Titolo: ............................................................................................................................................................

Pag.

America

Europa

Africa


Spiegazione:............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Riassumiamo quanto scoperto:L'aumento ............................................................................................., la rivoluzione .................................. e il commercio ...................................... costituiscono tre diversi aspetti, per certi versi drammatici, dello sviluppo di una vera e propria «Economia-Mondo».La scoperta delle Americhe conduce quindi, indirettamente, ad un'intensificazione degli scambi, delle relazioni e delle interdipendenze tra le diverse regioni del nostro Pianeta, come si nota dando uno sguardo alle due immagini che seguono.

Le rotte commerciali nel XVI e nel XVIII secolo

Pag.


L'Europa, lo abbiamo già visto, approfitta in maniera particolare di questa nuova situazione. Una delle conseguenze è quella rappresentata dal grafico riportato qui sotto.

d) Titolo: ............................................................................................................................................................

Esercizio 14Rispondi alle domande.

a) Quanti milioni di abitanti ci sono in Europa nel 1450? ....................................................................................

b) E nel 1600? ..........................................................................

c) Qual'è quindi la percentuale dell'aumento tra il 1450 e il 1600? ...................................................................

Pag.

SCHEMA DI SINTESI«LA SCOPERTA DELLE AMERICHE» Nel 1453 i Turchi ottomani

conquistano Costantinopoli, interrompendo i commerci via terra tra Europa e Oriente, basati soprattutto sulle spezie.

[1.1]

Nel XIV e XV secolo si fanno notevoli passi in avanti nel migliorare le tecniche di navigazione e si adottano nuovi strumenti utili alla navigazione in mare aperto (caravella, bussola, sestante, ecc.).

[1.1]

Nel corso del XV secolo si superano superstizioni e paure riguardanti il mondo non ancora conosciuto.

[1.1]

Gli Stati europei sono spinti a cercare nuove rotte per l‘Oriente e – più in generale – ad avventurarsi alla scoperta di regioni del pianeta non ancora conosciute. Saranno soprattutto Spagna e Portogallo – seguite da Francia e Inghilterra - a finanziare la maggior parte delle spedizioni in terre lontane.

[1.5]

È in questa situazione che Cristoforo Colombo, navigatore genovese, propone di raggiungere le Indie navigando verso Ovest. Il suo progetto viene alla fine finanziato dai reali di Spagna.La spedizione di Colombo però non raggiungerà mai l‘Oriente. Colombo infatti sbarca su un nuovo continente, sconosciuto agli Europei: l‘America.

[1.2]

Sul Nuovo Continente, gli Europei incontrano le popolazioni indigene, chiamate genericamente indios. Tra di esse vi erano gli Aztechi, i Maya, gli Incas, popoli che avevano raggiunto un grado di civiltà notevole.

[1.3]La Spagna, lo Stato europeo più impegnato nella scoperta del Nuovo Continente, si lancia alla sua Conquista.Affida questo compito ai Conquistadores, che sottomettono senza pietà le popolazioni indigene. Il loro obiettivo è quello di sfruttare le risorse che il nuovo continente offre: terre, metalli preziosi e manodopera gratuita.

In meno di un secolo, le popolazioni precolombiane vengono decimate dalle guerre, dalle malattie e dai ritmi di lavoro massacranti a cui sono sottoposte.

[1.4]

Spagna e Portogallo diventano gli Stati europei più potenti, grazie al controllo dei commerci delle spezie e alle ricchezze depredate in America.

[1.6]

Inghilterra, Francia e Paesi Bassi si arricchiscono a loro volta, grazie alle merci vendute a Spagna e Portogallo.

[1.6]

Le nuove scoperte geografiche - attraverso l‘aumento dei commerci internazionali, il commercio «triangolare» e la rivoluzione alimentare – portano allo sviluppo dell‘economia, che assume dimensioni mondiali.

[1.7]

Con l‘aumento dei commerci e delle ricchezze in Europa, si assiste anche a un aumento demografico.

[1.7]

Cause

Conseguenze

CAPITOLO 0 - WordPress.com€¦ · Web viewAlle origini dell’espansione europea. La nascita...

Documents

Transcript of CAPITOLO 0 - WordPress.com€¦ · Web viewAlle origini dell’espansione europea. La nascita...