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A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 1 September 25, 2000
Capitolo IV
Il transistor MOS
Indice
La tecnologia CMOS 2Il funzionamento del transistor MOS 6La polarizzazione del MOS 26Stadi di guadagno con MOS 51Lo specchio di corrente 68Uso del carico attivo 82Rapporto di reiezione per disturbi sull'alimentazione 85La stadio differenziale 86L' invertitore CMOS 94
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 2 September 25, 2000
La tecnologia CMOS
• Tecnologia molto diffusa nei circuiti digitali in quanto nonpresenta consumo di potenza statica
• In sistemi misti (analogico-digitali) la parte digitale e'spesso la piu' grande
• I circuiti digitali guidano lo sviluppo tecnologico (memorie)
• La tecnologia CMOS e' meno costosa delle altretecnologia per circuiti integrati (Bipolare, BiCMOS)
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 3 September 25, 2000
Struttura del transistor MOS
AAA
AAAAAAAAAAAAAAA
AA
S D
0 L
W G
B
• W: larghezza di canale• L: lunghezza di canale• G=Gate; D=Drain; S=Source, B=Bulk;
• S e D sono drogati con lo stesso drogante (p o n)
• B e' drogato in modo opposto (n o p)
=> S/D drogati n, B drogato p ==> NMOS device=> S/D drogati p, B drogato n ==> PMOS device
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 4 September 25, 2000
La tecnologia CMOS
n+ n+
SG D
p-bulk
B
p+ p+
SG D BP
nwell
NMOS PMOS
• Un dispositivo MOS e' simmetrico (D e S possono esserescambiati)
• Simboli dei transistor MOS
G B
D
S
G B
S
DNMOS PMOS
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 5 September 25, 2000
La tecnologia CMOS
n+ n+
SG D
p-bulk
B
p+ p+
SG D BP
nwell
NMOS PMOS
• Il substrato p (p-bulk) e' polarizzato alla tensione piu'bassa disponibile sul circuito (massa)
- Cio' evita la polarizzazione diretta della giunzione pn trasubstrato (p) e le diffusione n+ di source
- Cio' fa si che la soglia del dispostivo NMOS devicedipenda dalla VSB per l'effetto body (con VSB>0)
• Il transistor PMOS e' realizzato in una n-well, chepuo'/deve essere opportunamente polarizzata
Per ridurre l'effetto body, ciascun PMOS puo' essererealizzato in una well separata, e ciascuna wellpolarizzata al source (in modo da avere sempre VSB=0)
+ +
-bulk
+ +
P
well
MOS MOS
+ + + +
P
well
MOS MOS
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 6 September 25, 2000
Il funzionamento del transistorMOS
• Consideriamo un transistor NMOS
n+ n+
VSVG
VD
p-bulk
VB
• Per semplicita' di seguito si usera':
VS = 0VB = 0
• Il transistor MOS puo' trovarsi a funzionare in diversezone operative, dipendentemente dalle tensioni dipolarizzazione applicate ai suoi morsetti:
interdizione
sottosoglia
lineare
saturazione
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 7 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione di interdizione
0 < VGS < VTH
n+ n+
VSVG
VD
p-bulk
VB
cariche fisse (ioni) lacune
• Aumentando VGS, le lacune del substrato vengonoallontanate dall'interfaccia dell'ossido
• Uno strato di inversione compare all' interfaccia. Questostrato e' pero' costituito da ioni (cioe' cariche fisse).
• Non e' pertanto possibile la conduzione
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 8 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Debole inversione
VGS ≈ VTH
AAAAAAAAAAAAAAAA
oxide
metal
Vg
Vs Vd Vs
n+ n+
p-bulkNegative ions
Vg < Vth
Vb
• La struttura e' equivalente a:
• La corrente di saturazione dei diodi dipende dalle tensioniapplicate
IS = ID0 eq·VGS/(n·k·T) e–q·VBS/(n·k·T)
• Ne risultaID = ID0 eq·VGS/(n·k·T) e–q·VBS/(n·k·T) [1 – e–q·VDS/(k·T)]
• Il transistor cosi' polarizzato viene utilizzato inapplicazioni a bassissimi livelli di corrente, cioe' persistemi a bassissima dissipazione di potenza(pacemaker, orologi, ecc. ...)
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 9 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOSRegione lineare (o di triodo) (I)
VTH < VGS VDS << VGS – VTH
VOV = VGS – VTH e' la tensione di overdrive
n+ n+
VSVG
VD
VB
cariche mobili (elettroni)
• Aumentando VG S , alcuni elettroni sono attrattiall'interfaccia con l'ossido
• Questi elettroni creano un canale di cariche libere checollegano source e drain
• E' quindi possibile una corrente di conduzione
• VDS<<VGS–VTH corrisponde ad avere una densita' dicarica costante lungo tutto il dispositivo
• La densita' di carica nel dispostivo e'Qch = Cox·(VGS–VTH)
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 10 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione lineare (II)VTH < VGS VDS << VGS – VTH
+ +
SG
D
B
ariche mobili (elettroni)
• Relazione tensione-correnteLa corrente e' corrente di drift, cioe' dovuta al campo
elettrico.
I = Qtot
τtr
Qtot = Qch · L · W = Cox·(VGS–VTH) · L · W
τtr = Lvdr
= L
µ·E = L
µ·VDS/L = L2
µ·VDS
ID = µ·Cox·WL · (VGS – VTH)·VDS = 2·k· (VGS – VTH)·VDS
con k = 12 · µ·Cox·
WL
ID
VDS
VGSVDS = RMOS · ID
Il MOS si comporta come unaresistenza di valore
RMOS = 1
2·k·(VGS – VTH)il cui valore e' controllato
da VGS
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V - 11 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione lineare (III)VTH < VGS VDS < VGS – VTH
n+ n+
VSVG
VD
VB
• Mantenendo costante VGS(>VTH), un aumento di VDS
riduce la quantita' di carica immagazzinata nel canalevicino al drain
• Il canale rimane presente per la conduzione• La relazione tensione-corrente puo' essere ancora
valutata come prima
I = Qtot
τtr
Qtot = (Qs + Qd) · L
2 · WQs = Cox·(VGS–VTH) == carica al sourceQd = Cox·(VGD–VTH) == carica al drain
τtr = Lvdr
= L
µ·E = L
µ·VDS/L = L2
µ·VDS
ID = µ·Cox·WL ·
(VGS – VTH)·VDS – VDS
2
2
ID = 2·k·
(VGS – VTH)·VDS – VDS
2
2
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 12 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione lineare (IV)
ID = µ·Cox·WL ·
(VGS – VTH)·VDS – VDS
2
2
• Facendo il grafico ID vs. VDS si ottiene:
ID
VDS
VGSVDSsat
• V D S s a t e' latensione percui il canalerisultastrozzato dallaparte del Drain
+ +
SG
D
B
• Perche' il canale sia strozzato deve essereVDSsat = VGS – VTH
• Per VDS <VDSsat, il grafico (modello) ha senso.• Per VD S >VDSsat non ha senso fisico il fatto che
aumentando la tensione, la corrente diminuisca.=> Il modello analitico su esposto perde di significato
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 13 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione lineare (IV)
• Effetto body distribuito
S D
0 x L
W
- - - - - - -- - - - -V(x)
• La tensione in eccesso alla tensione di soglia genera unaccumulo di cariche all'intefaccia con l'ossido (strato diinversione) che dipende dalla posizione x del puntosecondo la regola
Qinv(x) = Cox [VGS – VTH (x) – V(x)]
• V(x) e' la caduta di tensione dal Source al punto x• Si puo' definire la resistenza incrementale dell'elemento
infinitesimo [x, x + dx] nel canale come:
dR = ρ dxA =
dxqn(x)Aµ
= dx
Qinv(x)Wµ• La caduta di tensione sullo stesso elemento infinitesimo
e' data da:
dV = ID dR = ID dx
Cox[VGS – VTH(x) – V(x)] Wµ
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 14 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione lineare (V)
• D'altro canto la tensione di soglia VTH cambia lungo ilcanale a causa del body effect:
VTH (x) = VTH0 + γ [√|–2ΦF + VSB – V(x)| – √2ΦF ]
• E' possibile ora integrare la relazione su VDS e su x:
dV = ID dR = ID dx
Cox[VGS – VTH(x) – V(x)]·W ·µ
VDS = ∫0
L
∆V·dx
• Si ottiene che la corrente ID e' data da:ID =
= µ·Cox·WL ·[(VGS–VTH0)VDS – 12 V2
DS ]–23 ·γ [–2ΦF +
VDS 3/2]
• Trascurando il secondo termine della parentesi graffa siottiene l'equazione di prima:
ID = µ·Cox·WL ·
(VGS – VTH)·VDS – VDS
2
2
ID = 2·k·
(VGS – VTH)·VDS – VDS
2
2
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 15 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione di saturazione (I)VTH < VGS VDS = VGS – VTH
n+ +
SG
VD
B
ID
VDS
VGSVDSsat
-VA
• Un ulteriore aumento di VDS fa si che il canale si strozzidalla parte del drain
• Gli elettroni si spostano ancora per conduzione in tutto ilcanale residuo e sono poi spinte al drain dal fortecampo elettrico
• Il livello della corrente si ottiene calcolando la correntedella regione lineare per il valore di VDS per cui il canalesi strozza, cioe' per VDS=VGS – VTH , si ottiene allora:
ID = 12 · µ·Cox·
WL · (VGS – VTH)2
IDsat = k · (VGS – VTH)2
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 16 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione di saturazione (II)
VTH < VGS VDS > VGS – VTH
n+ n+
VSVG
VD
VB
L’ ∆L
L
• Il canale si strozza per il valore di VDS dato da:
VDS = VDSsat = VGS – VTH
• Il livello di corrente e' fissato al valore che si ottiene per illa tensione VDSsat (VDSsat=VGS–VTH)
ID = 12 · µ·Cox·
WL · (VGS – VTH)2
IDsat = k · (VGS – VTH)2
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 17 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione di saturazione (III)
• Se VDS >VDSsat, il punto di strozzamento si sposta verso ilsource; la parte di VDS che e' in eccesso a VDSsat cadesulla regione di svuotamento (lunga ∆L) che si estendedal punto di strozzamento al drain.
S DL∆
pinch-off
depleted region
Gate
B
∆L = √2εqNA
(VDS – VDSsat)
• La stuttura puo' essere vista come un transistor con ilpunto di strozzamento al drain e con una lunghezza dicanale L–∆L.
• La corrente ID risulta essere data da:
ID = 12 ·µCox ( W
L–∆L)(VGS – VTH)2 =
= 12 ·µCox (WL )(VGS – VTH)2
LL–∆L
ID = k · (VGS – VTH)2 L
L–∆L
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 18 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione di saturazione (IV)
ID = 12 ·µ·Cox · WL · (VGS – VTH)2 ·
LL–∆L
L
L–∆L =
1
1 – √2εqNA
(VDS – Vsat)L
2
≅ 1 + ε
qNAL2 (VDS – VDSsat)
• Trascurando VDSsat rispetto a VDSL
L – ∆L = 1 + λ VDS
con λ = ε
q NA L2
• Solitamente λ ˜ L–a con 1 < a < 2
• λ e' il parametro di modulazione di canale e vale 5·10–2
V–1
ID = 12 ·µ·Cox·
WL · (VGS – VTH)
2 · (1 + λ VDS)
IDsat = k · (VGS – VTH)2· (1 + λ VDS)
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 19 September 25, 2000
Funzionamentodel transistor MOS
Regione di saturazione (V)
• Per ottenere la continuita' nelle espressioni della ID enelle sue derivate, il termine (1 + λ VDS) viene aggiuntoanche nel nell'espressione della corrente in regionelineare:
ID = µ·Cox·
W
L
(VGS – VTH)VDS – 12 VDS2 (1 + λ VDS)
• k' = µ·Cox viene indicato come parametro tecnologico ditransconduttanza
• Per tox = 75 nm e assumendo un amobilita' superficiale µn
= 750 cm2/V sec., e µp = 240 cm2/V sec. si hanno ivalori:
k'n = 35.7 µ A/V2
k'p = 11.4 µ A/V2
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 20 September 25, 2000
La tensione di soglia
• La tensione di soglia e' la tensione VG S minimanecessaria per creare un canale conduttivo tra drain esource.
• La tensione di soglia si esprime come:
VTH = VTH0 + γ · [√|–2·ΦF + VSB| – √2ΦF ]
γ = √2·q·ε·NA
Cox
• La tensione di soglia dipende dalla tensione VSB per ilcosiddetto effetto-body
• γ e' il coefficiente dell'effetto body
• Il valore minimo per la tensione di soglia corrisponde allacondizione VSB= 0
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 21 September 25, 2000
Caratteristiche I-VCaratteristica di ingresso (ID vs. VGS) in saturazione
• Da notare che non viene data (IG vs. VGS) in quanto IG=0
-1 0 1 2 3 40
1
2
3
4
5
6
VGS [V]
ID ≈ (VGS – VTH)2
Id
VgsVth
• Effetto bodyId
VgsVth
Vsb=0 Vsb1 Vsb2 Vsb3
• Aumentando VSB, aumenta VTH
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 22 September 25, 2000
Caratteristiche I-VCaratteristica di uscita (ID vs. VDS)
Regione lineare
Regione di Saturazione
Regione di Debole inversione
ID
VDS
VGS
• Si ha una famiglia di curve, ciascuna corrispondente adun valore di VGS
• Il transistor NMOS presenta quattro regioni difunzionamento:
• Off: VGS << VTHID = 0
• Debole inversione: VGS ≈< VTH
ID = ID0 eq·VGS/(n·k·T) e–q·VBS/(n·k·T) [1 – e–q·VDS/(k·T)]
• Regione lineare: VTH < VGS > VDS + VTH
ID = 2·k·
(VGS – VTH)·VDS – VDS
2
2
• Regione di saturazione: VTH < VGS < VDS + VTH
ID = k·(VGS – VTH)2
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 23 September 25, 2000
Il transistor PMOS
• Il transistor PMOS sicomporta come quelloNMOS, ammesso diinvertire tutti i segni. G B
S
D
• Il transistor PMOS ha una tensione di soglia negativaVTH < 0
• Il transistor PMOS presenta quattro regioni difunzionamento:
• Off: VGS >> VTHID = 0
• Debole inversione: VGS >≈ VTH
ID = ID0 eq·VGS/(n·k·T) e–q·VBS/(n·k·T) [1 – e–q·VDS/(k·T)]
• Regione lineare: VTH > VGS < VDS + VTH
ID = 2·k·
(VGS – VTH)·VDS – VDS
2
2
• Regione di saturazione: VTH > VGS > VDS + VTH
ID = k·(VGS – VTH)2
• Il circuito equivalente di piccolo segnale e' identico aquello dell' NMOS (come nel caso NPN e PNP)
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 24 September 25, 2000
Circuito equivalente ad ampiosegnale
S
G
D
B
DBS D
DB
CCGS,ov GD,ov
CGS
CGD
I DC
BS CBDCBG
R RS D
Effetti non-lineari• Generatori di corrente• Diodi• Capacita' CGS, CBG, CGD, CBS, CBD
Effetti lineari (in 1° approssimazione)
• Resistenze di contatto (RD, RS)
RD ≅ RS ≅ 100 Ω• Capacita' di overlap (CGS,ov, CGD,ov)
CGS,ov = CGD,ov = W xov Cox
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 25 September 25, 2000
Circuito equivalentead ampio segnale
S
G
D
B
DBS D
DB
CCGS,ov GD,ov
CGS
CGD
I DC
BS CBDCBG
R RS D
• I diodi sono polarizzati in inversa; la corrente inversa e'dominata dal termine di generazione e ricombinazione
IGR = A q ni xj
2 τ 0
A : area della giunzionexj : larghezza della regione di svuotamento
τ0 : tempo di vita medio dei portatori minoritari
• IGR raddoppia per un aumento di 10 K (tipicamente) atemperatura ambiente IGR/A= 10 -15 A/µm2
Capacita' di Gate
.5
WLx =GB
=GS
=GD
aturation Linear
- VH S SH
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 26 September 25, 2000
La polarizzazione del MOSNMOS
GB
D
S
1• Valutare VGS
VGS > VTH ?SI ===> transistor ONNO ===> transistor OFF
Se il transistor e' ON:• VGS = VTH + Vov
• Vov ≈ VDSSat
2• Valutare VDS
VDS > VDSSat ?SI ===> regione di saturazioneNO ===> regione lineare
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 27 September 25, 2000
Studio della polarizzazionedi transistor MOS
PMOS
VTH < 0
VGS < 0
VDS < 0G
B
S
D
VDD
VDD
1• Valutare VGSVGS < VTH ? (|VGS | > |VTH | ?)
SI ===> transistor ONNO ===> transistor OFF
Se il transistor e' ON:• VGS = VTH + Vov
• Vov ≈ VDSSat
2• Valutare VDSVDS < VDSSat ? (|VDS| > |VDSSat | ?)
SI ===> regione di saturazioneNO ===> lregione lineare
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 28 September 25, 2000
QUIZ
VTH_NMOS = 1V
G B
D
S
VG = 2VVS = 0VVD = 3Vregione di operazione = ?
G B
D
S
VG = 2VVS = 0VVD = 0.5Vregione di operazione = ?
G B
D
S
VG = 0.5VVS = 0VVD = 3Vregione di operazione = ?
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 29 September 25, 2000
QUIZVTH_PMOS = –1V; VDD = 5V
GB
S
D
VDD VG = 3VVD = 3Vregione di operazione = ?
GB
S
D
VDD VG = 3VVD = 4.5Vregione di operazione = ?
GB
S
D
VDD VG = 4.5VVD = 3Vregione di operazione = ?
C
VDVS
VG VG = 5VVS = 2VVD = ?regione di operazione = ?
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 30 September 25, 2000
La polarizzazione del transistorMOS
1• Si fa dapprima un'ipotesi di funzionamento del transistor(regione lineare, regione di saturazione, o di transistorspento)
2• Si risolve la polarizzazione del circuito congruentementecon l'ipotesi fatta
3• Si verifica se l'ipotesi e' verificata.
Se l'ipotesi non e' verificata allora l'ipotesi fatta e' falsa esi deve ripartire con un'altra ipotesi
Se l'ipotesi e' verificata allora l'ipotesi fatta e' vera e lasoluzione trovata e' corretta
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 31 September 25, 2000
Polarizzazione del transistor MOSEsercizio 1 (I)
b1
DD
b2 S
D
VDD = 10VVTH = 1Vk= 60·µA/V2
Rb1 = 1kΩRb2 = 1kΩRS = 1kΩRD = 1kΩ
Punto di lavoro
VG = VDD · Rb2
Rb1+Rb2 = 5V
VG = VGS + RS·IM ====> IM = VG – VGS
RSSuppongo M in saturazione
IM = k · (VGS – VTH)2
-20 -15 -10 -5 0 5 10-5
0
5
10
15
20
25
30
VGS [V]
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 32 September 25, 2000
Polarizzazione del transistor MOS
Esercizio 1 (II)
La corrente IM e' la stessa e quindi uguagliando le dueequazioni si ottiene:
VG – VGS = RS·k · (VGS – VTH)2
k·RS·(VGS2 – 2·VGS·VTH + VTH 2)+VGS–VG=0
k·RS·VGS2 + VGS · (1– 2·k·RS·VTH) + k·RS·VTH 2–VG=0
E' un'equazione di 2° grado in VGS con due soluzioniLe due soluzioni sono:
VGS = [ 4.333V, –19V]
• Tra le due soluzioni, quella di –19V non e' valida inquanto per VGS<VTH il modello di transistor MOS usatonon e' valido, essendo il transistor spento.
• L'unica soluzione valida e' quella di 4.33V checorrisponde infatti ad una zona di funzionamento in cuiil transistor e' attivo (VGS>VTH)
IM = VG – VGS
RS = 670µA
VD = VDD – IM·RD = 10 – 670µA·1kΩ = 9.33V
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 33 September 25, 2000
Polarizzazione del transistor MOSEsercizio 1 (III)
Polarizzazione a bassa corrente
• Lo stesso circuito si puo'polarizzare con:
Rb1 = 100kΩ
Rb2 = 100kΩ
b1
DD
b2 S
D
• La corrente di gate del transistor MOS e' comunque nulla.• La tensione del gate non cambia• Il punto di lavoro del transistor MOS non cambia (ha la
stessa tensione di gate e, quindi, lo stesso livello dicorrente)
• La corrente consumata nel ramo di polarizzazione (Rb1 eRb2) diminuisce di un fattore 100.
• La Rin aumenta di un fattore 100
• Lo stesso concetto non puo' essere applicato con untransistor bipolare in quanto la corrente di base e' non-nulla e si vuole che sia trascurabile rispetto a quella delramo di polarizzazione.
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 34 September 25, 2000
Polarizzazione del transistor MOSEsercizio 2 (I)
b1
VDD
Rb2 D
VDD = 5VVTH = –1Vk= 10·mA/V2
Rb1 = 1.5MΩRb2 = 3MΩRD = 500Ω
• Studiare la polarizzazione
La tensione di gate e' data dal partitore su Rb2-Rb1
VG = VDD · Rb2
Rb1+Rb2 = 3.33V
La VGS risulta pertanto:
VGS = 3.33V – 5V = –1.67V
Il transistor e' quindi acceso.Si suppone allora il transistor in saturazione.La corrente e' allora data da:
IM = k·(VGS–VTH)2 = 10·mA/V2·(–1.67V+1V)2 = 4.489mA
Da cio' ne deriva la tensione sul drain
VD = IM·RD = 4.489mA · 500Ω = 2.244 V
Si verifica anche che il transistor e' in saturazione
VGD = 3.33V – 2.24V = 1.09V OK!!
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 35 September 25, 2000
Polarizzazione del transistor MOSEsercizio 2 (II)
b1
DD
Rb2 D
VDD = 5VVTH = –1Vk= 10·mA/V2
Rb1 = 1.5MΩRb2 = 3MΩ===> RD = 10kΩ <===
• Come nel caso precedente si ottiene:
VG = VDD · Rb2
Rb1 +Rb2 = 3.33VVGS = 3.33V – 5V = –1.67V
Supponendo il transistor in saturazione la corrente e' allora:
IM = k·(VGS–VTH)2 = 10·mA/V2·(–1.67V+1V)2 = 4.489mADa cio' ne deriva la tensione sul drain
VD = IM·RD = 4.489mA · 10kΩ = 44.89 V
Si ottiene un'incongruenza con l'ipotesi di partenza.Allora bisogna cambiare ipotesi. Si suppone quindi che il
transistor operi in zona lineare.Si scrive allora l'equazione:
ID = 2·k·
(VGS – VTH)·VDS – VDS
2
2 = VDD – VD S
RS
Si risolve per VD e si ottiene:[VDS = 0.038113V, VDS = 1.31189]
La prima soluzione e' quella valida in quanto la seconda noncorrisponde ad una polarizzazione in zona lineare.
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 36 September 25, 2000
Polarizzazione del transistor MOSEsercizio 2 (III)
M
Rb1
VDD
Rb2 RS
VDD = 5VVTH = –1Vk= 10·mA/V2
Rb1 = 1.5MΩRb2 = 3MΩ===> RD = 10kΩ <===
La risoluzione grafica e' illustrata di seguito
D
DS
DD
VDD/RS
oluzione valida
oluzioneon valida
1
Si ottengono due soluzioni:• La soluzione 1 appartiene alla zona in cui il modello
matematico (I=2·k·(Vov·VDS–VDS2/2)) descrive ilcomportamento del circuito ed e' quella corretta
• La soluzione 2 appartiene alla zona in cui ilfunzionamento del circuito non e' descritto dal modellomatematico e quindi non e' corretta.
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 37 September 25, 2000
Polarizzazione del transistor MOSEsercizio 3 (I)
5V
M
R
I
– 5V
VTH = 1.5VI = 10mA
Quale e' il massimo valore diR per tenere il transistor M insaturazione ?
La tensione di drain e' data da:
VD = 5V – I·RLa tensione minima di saturazione del drain e':
VDmin = VG – VTH = 0V – 1.5V = –1.5V
Ne risulta che Rmax e':
Rmax = 5V – VDmin
I = 6.5V10mA = 650Ω
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 38 September 25, 2000
Caratteristica ingresso-uscitaEsercizio 4
MV
IVTH = 1Vk = 2mA/V2
Si disegni la caratteristica Ivs. V per V=[–2V, 5V]
Il transistor se e' acceso e' in saturazione in quanto:
VDS = VGS > VGS–VTH
Per V<VTH il transistor e' spento e quindi:
I = 0
Per V>VTH il transistor e' acceso e la corrente I e' data da:
I = k ·(V – VTH)2
Il grafico risulta quindi:
-2 -1 0 1 2 3 4 5-0.01
-0.005
0
0.005
0.01
0.015
0.02
0.025
0.03
0.035
V [V]
OFF
Saturazione
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 39 September 25, 2000
Caratteristica ingresso-uscitaEsercizio 5 (I)
VDD
M
R
ViVo
VTH = 1Vk = 2mA/V2
R=2kΩVDD = 10V
Calcolare Vo(Vi)
• Per Vi < 1V, il transistor e' off (Vi=VGS<VTH) e pertanto:
Vo = VDD
• Per Vi>1V il transistor puo' condurre.Si suppone M in saturazione. La corrente e' data da:
I = k ·(VGS – VTH)2= k ·(Vi – VTH)2
Ne segue che Vo e' dato da:Vo = VDD – R·I = VDD – R·k·(Vi – VTH)2
M e' in saturazione finche'VDS>VGS – VTHVo > Vi – VTH
Cioe' perVDD – R·k·(Vi – VTH)2 > Vi – VTH
R·k·(Vi – VTH)2 + (Vi – VTH) – VDD < 0
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 40 September 25, 2000
Caratteristica ingresso-uscitaEsercizio 5 (II)
Le soluzioni di ( )R·k·(Vi–VTH)2+(Vi – VTH) – VDD= 0sono:
Vi–VTH = –1±√1+4·R·k·VDD
2·R·kLa soluzione e' quella con il '+' in quanto deve essere
Vi > VTH
Si ottiene quindi Vi=2V
Quindi per 1V<Vi<2V il transistor e' in saturazione.
• Per 2V<Vi il transistor opera in regione lineare
I = 2·k· [(VGS–VTH)VDS – VDS
2
2 ] = 2·k· [(Vi–VTH)Vo – Vo
2
2 ]
Vo = VDD – R·I = VDD – R·
2·k·
(Vi–VTH)·Vo – Vo
2
2
Vo = VDD – 2·k·R·(Vi – VTH)·Vo + k·R·Vo2
k·R·Vo2– (1+2·k·R·(Vi – VTH))·Vo + VDD =0
Vo = (1+2·k·R·(Vi – VTH))±√(1+2·k·R·(Vi – VTH))2–4·k·R·VDD
2·k·R
La soluzione corretta e' quella con il '–' (aumentando Vi, Vo
deve diminuire)
Vo = (1+2·k·R·(Vi–VTH))–√(1+2·k·R·(Vi–VTH))2–4·k·R·VDD
2·k·R
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 41 September 25, 2000
Caratteristica ingresso-uscita
Esercizio 5 (III)
Come approssimazione si potrebbe trascurare Vo2, eottenere:
Vo = VDD – 2·k·R·(Vi – VTH)·Vo
E quindi:
Vo = VDD
1+2·k·R·(Vi – VTH)
0 1 2 3 4 5
0
1
2
3
4
5
Vi [V]
OFF
Saturazione
Lineare
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 42 September 25, 2000
Linearizzazione dellecaratteristiche del transistor MOS• Caratteristica di ingresso
TH
DD
VGSGS_bias
D_bias
pprossimazione ineare
la caratteristica di ingresso e' molto non-lineare
• Caratteristica d'uscita
D
DS DS_bias
D_bias
Approssimazione lineare
la caratteristica di uscita e' molto lineare
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 43 September 25, 2000
Circuito equivalente per piccolosegnale del transistor MOS
• Approssimazione di ordine zero (indipendente dallafrequenza)
G
gm·vgs
S
ro
D
vgs
E' uguale al circuito equivalente del transistor bipolare nelcaso di β=∞, che comporta rπ=∞
• Approssimazione di prim'ordine (dipendente dallafrequenza)
G
gm·vgs
S
o
D
gs gmb·vbs
Cgd
gs
• Un parametro tipico per valutare la velocita' di risposta deltransistor MOS e' la frequenza di transizione (fT)
fT = gm/CGS
• fT e' definita come la frequenza del polo del guadagno dicorrente nella configurazione a source comune
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 44 September 25, 2000
Circuito equivalente per piccolosegnale del transistor MOS
G
gm·vgs
S
o
D
vgs gmb·vbs
Cgd
Cgs
• La linearizzazione del generatore di corrente risultaID = ID (VGS, VDS , VBS)
• Tre generatori di corrente controllati da tensioni sononecessari:
gm = ∂ID
∂VGStransconduttanza
gds = 1ro =
∂ID∂VDS
conduttanza d'uscita del drain
gmb = ∂ID
∂VBStransconduttanza di substrato
• Tutti questi parametri dipendono dal punto di lavoro(polarizzazione) del transistor
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 45 September 25, 2000
Circuito equivalente per piccolosegnale
Transconduttanza (gm)• Nella regione sottosoglia:
gm= Id
n k Tq
(come un transistor bipolare con n>1, n≈2)• Nella regione lineare:
gm = µ·Cox ·
W
L ·VDS = 2·k ·
W
L ·VDS
• Nella regione di saturazione:
gm = µ·Cox
W
L · (VGS – VTH) = 2·k ·
W
L ·(VGS – VTH)
gm
VGS
Ideale
Reale
VTH
• Nelle situazioni reali la gm e' minore del valore indicatodalle equazioni
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 46 September 25, 2000
Circuito equivalente per piccolosegnale
Transconduttanza (gm)
• Inoltre gm dipende da µ che a sua volta e' funzione dellatemperatura, del campo elettrico trasversale e delcampo elettrico medio laterale
µ = µ0
T
T0 –3/2
1 + EyEcrit
–m
1
1 + VDS
L Esa t
• SPICE usa un'equazione di fitting:
µ = µ0
u crit ⋅ ε s i
Cox(VGS – Von– utra – VDS) uexp
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 47 September 25, 2000
Circuito equivalente per piccolosegnale
Conduttanza d'uscita del drain (gds)
• Nella regione lineare
gds = µ·Cox ·
W
L · (VGS – VTH – VDS)
gds = 2·k · (VGS – VTH – VDS)
• Nella regione di saturazione (appros. del I ordine)gds = λ·ID
Effetti del second'ordine:• La riduzione della lunghezza di canale e' stata calcolata
considerando solo la caduta di tensione laterale. Unapiu' accurata analisi da come risultato:
1∆L
≅ 1
∆L(1st order) +
Cox
εs
α (VDS – VGS) + β(VGS – Vsat)
VDS – Vsat
• La tensione di soglia dipende da VDS (per canali corti).• La mobilita' dipende dal campo laterale medio (VDS/L).• L'effetto valanga aumenta ID.
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 48 September 25, 2000
Circuito equivalente per piccolosegnale
Conduttanza d'uscita del drain (gds)
Correnti di valanga
+
DRAIN
ATE
• Cariche mobile, accellerate dal campo elettrico nella zonadi svuotament del drain creano, per ionizzazione daimpatto, delle coppie elettrone-lacuna
• Cio' comporta un aumento della corrente di drain ID edella corrente di substrato IB
ID
DS
Corrente di valanga
IS = ∆ID α ∆L
• La corrente di substrato puo' favorire il latch-up• Il rumore del dispositivo aumenta• L'impedenza di uscita diminuisce• Portatori possono essere intrappolati nell' ossido e cio'
causa una variazione della tensione di soglia VT H
(effetto di elettroni caldi)
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 49 September 25, 2000
Circuito equivalente per piccolosegnale
Conduttanza d'uscita del drain (gds)
Correnti di valanga
• Le correnti di valanga sono peggiori nell' NMOS
1
3
2
4
5
6
7
2 4 6 8
log
pairs/cm
(10 cm/V)-6
n
p
α
ε1/
α
α
Un'espressione piu' accurata della conduttanza di uscita e':
gds = λID (I ordine)
– gm ∂VTH ∂VDS
(canale corto)
+ IDµ
∂µ
∂VDS(velocita' di saturazione)
+ ∂IS
∂VDS(valanga)
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 50 September 25, 2000
Sommario delle equazioni deltransistor MOS
Regionelineare
• VGS > VTH
• VDS < VGS – VTH
• ID = µ·Cox(WL ) [(VGS–VTH)VDS –
VDS2
2 ]
ID = 2·k· [(VGS–VTH)VDS – VDS
2
2 ]
• gm = µ·Cox ·
W
L · VDS = 2·k · VDS
• gds = 1ro = µ·Cox
W
L (VGS – VTH – VDS)
Regione disaturazione
• VGS > VTH
• VDS > VGS – VTH
• ID = 12 µ·Cox
W
L (VGS – VTH)2 (1 + λ VDS)
ID = k·(VGS – VTH)2 (1 + λ VDS)
• gm = µ·Cox
W
L (VGS – VTH)
gm= 2·k·(VGS–VTH) = 2·\r(,k·ID)=
2·ID
VGS–VTH
• gds = 1ro = λ·ID
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 51 September 25, 2000
k = 12 · µ · Cox ·
W
L
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 52 September 25, 2000
Stadi di guadagno con MOS
• Il modello a piccolo segnale del MOS (NMOS o PMOS) e'il seguente:
G
gm·vgs
S
ro
D
vgs
• Si puo' osservare che e' identico a quello del transistorbipolare nel caso di rπ=∞ (cioe' con β=∞)
B
rπ gm·vbe
E
ro
C
vbe
Assumendo che:E <=> SB <=> GC <=> D
• L'espressione simbolica del guadagno di uno stadio aMOS si puo' quindi ricavare dall'espressione delcorrispondente stadio a bipolare gia' ricavato.
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 53 September 25, 2000
Stadi di guadagno con MOS(ignorando l'effetto di Rs - resistenza di sorgente)
• Drain comune
Rb1
VDD
Rb2 RS
M
Ci
vi
Rs
Co
RL
vo
vovi =
gm·(RS//RL)1+gm·(RS//RL)
• Source comune
Rb1
VDD
Rb2 RS
M
RD
Ci
vi
RsCo
RL
vo
Cs
vovi = – gm·(RD//RL)
• Nessun elettrodo a massa
Rb1
VDD
Rb2 RS
M
RD
Ci
vi
RsCo
RL
vo vovi =
gm·(RD//RL)1+gm·RS
• Gate comune
Rb1
VDD
Rb2 RS
M
RD
ii
Co RLvo vo
ii = gm·RS
1+gm·RS ·(RD//RL)
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 54 September 25, 2000
Impedenze di ingresso di untransistor MOS
DD
M
RS
in_GG
RS
in_S
in_D
Rin_G = ∞
Rin_D = ro + RS·(1 + gm·ro)
vD = itest·RD
itest = –gm (0–vtest)+vtest–vD
ro => Rin_S =
R D + ro1+ gm·ro
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 55 September 25, 2000
Guadagno massimodi un transistor MOS
VDD
I
M
vi
vo
vovi = – gm·ro = – 2·√k·ID ·
1λ·ID
= – 2·√ k
λ · √ID
• Il guadagno aumenta per correnti piccole
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 56 September 25, 2000
Esercizio (I)
VDD = 10 VR1 = 8.5kΩR2 = 1.5kΩVTH = 1Vk = 5mA/V2
RL = 4kΩCL = 10nFCi –> ∞VB=3V
M2VB
RL
Civi
VDD
M1
R2
R1 vo
CL
Si calcoli il punto di lavoro ed il guadagno vo/vi(s) e se netraccino i diagrammi di Bode
Si valuti il massimo segnale in ingresso prima che M2 entri inzona lineare
Per la polarizzazione il gate di M1 si porta comunque a:
VGM1 = R2
R 1 + R2 · VDD = 1.5V = VGSM1
Essendo VGSM1>VTH, il transistor M1 e' acceso.Per VB=3V anche VGSM2>VTH e quindi M2 e' acceso.Ora si suppone M1 in saturazione. Quindi la sua corrente e':
IM1 = k · (VGSM1 – VTH)2 = 5mA/V2 · (0.5V)2 = 1.25mA
La stessa corrente scorre su M2.
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 57 September 25, 2000
Esercizio (II)Si fa ora l'ipotesi di M2 in saturazione. Essendo i due
transistor identici (trascurando l'effetto body) edavendo la stessa corrente, i due transistor lavorano conla stessa VGS:
VGSM1 = VGSM2 = 1.5VNe segue che:
VDSM1 = VB – VGSM2 = 1.5VEssendo VDSM1>VGSM1–VTH, si verifica quindi che l'ipotesi di
M1 in saturazione e' corretta.La corrente di M2 scorre tutta su RL. Il drain di M2 si porta
quindi a:VDM2 = VDD – IM2·RL = 5V
Si verifica quindi che anche l'ipotesi di M2 in zona disaturazione e' corretta.
Il circuito per il calcolo della risposta per piccolo segnale e' ilseguente:
vgs1 gm1·vgs1
G1 D1
S1
vgs2 gm2·vgs2
G2 D2
S2RL
vi
vo
CL
Si puo' notare come tutta la corrente del generatorecomandato gm1·vgs1 passi tutta attraverso il generatorecomandato gm2·vgs2 per poi raggiungere il carico (RL//CL).Il guadagno e' quindi dato da:
H(s) = vovi = – gm1·(RL//CL) = –
gm1·RL1 + s·CL·RL
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 58 September 25, 2000
Esercizio (III)
La funzione di trasferimento si puo' scrivere come:
H(s) = vovi = – Ao ·
11 + s/ωp
con:
ωp = 1
RL·CL = 1
4kΩ·10nF = 25 krad/sec
gm1 = 2· IM1
VGSM1 – VTH = 2 · 1.25mA
0.5V = 5mA/V
Ao = gm1·RL = 5mA/V · 4kΩ = 20 (=26dB)
Il diagramma di Bode e' il seguente
90°
(s)
(s) B
og(ω/ωr)ωp
180°
og(ω/ωr)
ωr=1rad/sec
o
20dB/dec
Si noti che per f->0 la fase tende a –180° per la presenza delsegno – nell'espressione della funzione ditrasferimento.
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 59 September 25, 2000
Esercizio (IV)
Per valutare il segnale massimo perche' M2 entri in zonalineare e' necessario scrivere una condizione di zonalineare per M2 che puo' essere che il drain, scendendo,raggiunge il valore:
VDSlin = VGS – VTH
ovveroVDlin = VG – VTH
Il gate di M2 e' fisso, mentre il suo drain e' alla tensione:
VDM2 = VDM2o + Ao·vi
con Ao = – gm1·RL, VDM2o e' la tensione di polarizzazione deldrain di M2. Dalla precedente espressione si puo'scrivere:
VDM2o + Ao ·vimax = VGM2 – VTH
Si puo' quindi ricavare il valore massimo in ingresso cherisulta essere dato da:
vimax = VDo–VGM2–VTH
Ao = 5V–3V–1.5V
20 = 0.5V20 = 25mV
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 60 September 25, 2000
Confronto MOS-bipolare
Bipolare MOS
gm ICVt
> 2·ID
VGS–VTHVA 100 V > 20 ÷ 50V
ro VAIC
> VAID
Guadagnomassimo –
VAVt > – 2·√ k · √ID · VA
Offset <1mV < 10 ÷ 20 mV
fT fT_BIP > fT_MOS
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 61 September 25, 2000
Drain comuneComportamento in frequenza (I)
Rb1
VDD
Rb2 RS
MCi
vi
RsCo
RL
voRin_G
vg
vs
RStot
• Senza l'effetto di Rs e acentro-banda (cioe' conCi e Co 'corti-circuiti')
vovi =
gm·(RS//RL)1+gm·(RS//RL)
Per ricavare la funzione di trasferimento si puo' scomporre ilproblema in tre parti scrivendo:
vovi =
vovs ·
vsvg ·
vgvi
• Calcolo di vgvi
• Nel circuito di piccolo segnale- le due resistenze Rb1 e Rb2 sono a massa- Rin_G = ∞Allora si puo' scrivere:
vgvi =
(Rb1//Rb2)
R s + 1
s·Ci + (Rb1//Rb2) =
= s·Ci·(Rb1//Rb2)
1+s·Ci·(Rs + (Rb1//Rb2)) =
vgvi =
s·τz_gi
1+s·τp_gi
Con: τz_gi = Ci·(Rb1//Rb2);τp_gi = Ci·(Rs + (Rb1//Rb2))
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 62 September 25, 2000
Drain comuneComportamento in frequenza (II)
Rb1
VDD
Rb2 RS
MCi
vin
RsCo
RL
voutRin_G
vg
vs
RStot
• Calcolo di vsvg
Si puo' riutilizzare l'equazione del drain comunesemplificata, sostituendo a RS, RStot data da:
RStot = RS //
1
s·Co + R L =
= RS ·
1
s·Co + R L
RS +
1
s·Co + R L = RS ·
1 + s·Co·RL1 + s·Co·(RL+RS)
Quindi si ottienevsvg =
gm·RStot1+gm·RStot =
= gm·RS·(1 + s·Co·RL)
1 + gm ·RS + s·Co·(RL + RS + gm ·RS ·RL) =
= gm·RS
1+gm·RS · 1 + s·Co·RL
1 + s·Co·RL + RS + gm ·RS ·RL
gm·RS
=
vsvg = Asg ·
1+s·τz_sg
1+s·τp_sg
Con: Asg = gm·RS
1+gm·RSτz_sg = Co·RL;
τp_sg = Co·RL + RS + gm·RS·RL
gm·RS
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 63 September 25, 2000
Drain comuneComportamento in frequenza (III)
Rb1
VDD
Rb2 RS
M
Ci
vin
Rs
Co
RL
voutRin_G
vg
vs
RStot
• Calcolo di vovs
vovs =
RL
R L + 1
s·Co
= s·RL·Co
1+s·RL·Co =
vovs =
s·τos
1 + s·τo s
Con: τos = Co·RL
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 64 September 25, 2000
Drain comuneComportamento in frequenza (IV)
Rb1
VDD
Rb2 RS
M
Ci
vin
Rs
Co
RL
voutRin_G
vg
vs
RStot
• Riassumendo:vovi =
vovs ·
vsvg ·
vgvi =
s·τos
1 + s·τo s · Asg ·
1+s·τz_sg
1+s·τp_sg ·
s·τz_gi
1+s·τp_gi
Con: Asg = gm·RS
1+gm·RSτz_gi = Ci·(Rb1//Rb2);τp_gi = Ci·(Rs + (Rb1//Rb2))τz_sg = Co·RL
τp_sg = Co·RL + RS + gm·RS·RL
gm·RSτos = Co·RL
Essendo: τos = τz_sg , l'espressione si riduce a:
vovi = Asg ·
s·τos
1+s·τp_sg ·
s·τz_gi
1+s·τp_gi
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 65 September 25, 2000
Drain comuneComportamento in frequenza (V)
• Diagrammi di Bodevovi = Asg ·
s·τos
1+s·τp_sg ·
s·τz_gi
1+s·τp_gi
Supponendo che:τp_sg > τp_gi
• I diagrammi di Bode della risposta in frequenzadell'amplificatore sono:
40dB/dec
20dB/dec
0dB/dec
1/τp_sg 1/τp_gi log(ω/ωr)
voutvin
dB
π
0dB/dec
1/τp_sg log(ω/ωr)1/τp_gi
3·π/4π/2
π/40
A∞
voutvin
-∞
Il guadagno A∞ si ottiene per s=∞ ed e' dato da:
A∞ = vovi = Asg ·
τos
τp_sg ·
τz_gi
τp_gi =
= gm·RS
1+gm·RS · gm·RS·RL
RL + RS + gm ·RS ·RL ·Rb1//Rb2
Rs + (Rb1//Rb2) ≈
A∞ ≈ gm·RS
1+gm·RS ·Rb1//Rb2
Rs + (Rb1//Rb2)
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 66 September 25, 2000
Progetto di un Source comune (I)
E' data una sorgente di segnale con Rs=100Ω , e conampiezza di 50mV.
Si progetti uno stadio di guadagno a Source comune(polarizzazione inclusa) che riesca a realizzareun'amplificazione di -30 su di un carico resistivo di10kΩ.
Dimensionare i condensatori di ingresso (by-pass) e di caricoin modo che l'amplificazione abbia una banda [20Hz -20kHz].
Si valuti la potenza dissipata.Si ha a disposizione un transistor NMOS con VTH=1V e
k=10mA/V2.
Rb1
VDD
Rb2 I
M
RDCi
vi
Rs vo
Cs
CD
L' espressione del guadagno di un source comune e':
Av = vovi =
vgvi ·
vovg =
Rb1//Rb2Rs + Rb1//Rb2 · (– gm·RD)
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 67 September 25, 2000
Progetto di un Source comune (II)
Per minimizzare la potenza dissipata sul ramo dipolarizzazione si puo' fissare:
Rb1 // Rb2 = 2MΩCio' comporta:
Rb1//Rb2
Rs + Rb1//Rb2 = .9999500025
Questo guadagno verra' approssimato con 1 e di seguitotrascurato. Il guadagno si puo' allora scrivere come:
Av = vovi =
vgvi ·
vovg = – 2·√k·ID ·RD = – 30
Da cio' si ricava il valore della corrente di polarizzazione:
ID = 1k ·
Av
2·RD2= 0.225mA = I
Da cio' si ricava la VGS del transistor:
VGS = VTH + √ Ik = 1.15V
e la caduta di tensione su RD:VRD = I·RD = 2.25V
L'ampiezza del segnale di uscita e' di:Aout = 50mV · 30 · 2 = 3V
Si puo' allora fissare:VDD = 6V
eVG = 2V
Per fissare VG = 2V deve essere:Rb1 = 2 · Rb2
Rb1·Rb2Rb1+Rb2 =
2·Rb22
3·Rb2 = 23 · Rb2 = 2MΩ
Ne segue che:Rb2 = 3MΩ e Rb1 = 6MΩ
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 68 September 25, 2000
Progetto di un Source comune(III)
Si puo' infine progettare il valore dei condensatori di ingressoe di uscita.
Per il condensatore di ingresso Ci, la funzione di
trasferimento VgateVin e':
vgatevi =
Rb1//Rb2
R s + 1
s·Ci + Rb1//Rb2 =
= s·Ci·(Rb1//Rb2)
1 + s·Ci·(Rs + Rb1//Rb2) ≈ s·Ci·(Rb1//Rb2)
1 + s·Ci·(Rb1//Rb2)
E' una f.d.t. di tipo passa-alto. Dovra' quindi fissarelafrequenza inferiore di taglio (20Hz) a cui devouguagliare il polo in ingresso, cioe':
fpi = 1
2·π·Ci·(Rb1//Rb2) = 20Hz
Si ricava quindi:Ci = 4nF
Per il condensatore di uscita, il carico RD//CD realizza unaf.d.t. di tipo passa-basso e fissa allora la frequenzasuperiore di taglio che sara' data da:
fpo = 1
2·π·CD·RD = 20kHz
Si ricava quindi:
CD = 0.8nF
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 69 September 25, 2000
Lo specchio di correnteDefinizione
Iref Iout
RL
Current Mirror
Iout = k·IRefk e' il guadagno di corrente
Non-idealita'
• Errore nel guadagno dicorrente
• Impedenza di uscita (rout)=> riduce la corrente sul
RL: Io u t = k·IRef ·RL
RL + rout • Tensione di saturazione
(Vcm)
IrefIout
RL
Current Mirror
Vcm
r out
=> per Vo<Vcm lo specchio di corrente non operacorrettamente
• Comportamento in frequenza
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 70 September 25, 2000
Lo specchio di corrente
Applicazioni
• Polarizzazione di circuiti
Ibias
Circuitno. 1
Ibias
Circuitno. 2Ire
f
Readsection
Current mirror
• Nel cammino di segnale
Q1 Q2
Ibias
Vi+ Vi-
IsignalIsignal
2·Isignal
IoutReadsection
Isignal
Current mirror
- Trasformazione differenziale-single-ended
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 71 September 25, 2000
Specchio di corrente sempliceGuadagno di corrente
M1 M2
Iref Iout
• M1 opera in saturazione
Iref = I1 = k'2
W
L1 (VGS1 – VTH)2 (1 + λ VDS1)
VDS1 = VGS1 = VGS2
• Se M2 opera in saturazione
Iout = I2 = k'2
W
L2 (VGS2 – VTH)2 (1 + λ VDS2)
Iout = Iref
W
L2
W
L1
(1 + λ VDS2)(1 + λ VDS1)
• Uso di ampi (VGS – VTH) per migliorare la precisione delguadagno di corrente (riducendo l'importanza dellevariazioni della tensione di soglia)
• Variazioni tipiche della tensione di soglia sononell'ordine di 5mV. Per transistor distanti puo' essere di40mV.
• La corrente di uscita si puo' allora scrivere:
I'out
= Iout
1 + 2 ∆VTH
VGS – VT H
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 72 September 25, 2000
Specchio di corrente sempliceVariazioni di VDS
IoutIref
=
W
L1
W
L2
· 1 + λ VD S 2
1 + λ VD S 1
M1 M2
Iref Iout
• Il transistor M1 fissa la VGS su cui lavora il transistor M2
VGS1=VGS2
Id
VDS
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 73 September 25, 2000
Specchio di corrente sempliceImpedenza di uscita
M1 M2
Iref Iout
G
rdsgm·vgsS
D
vgs
G
rdsgm·vgsS
D
vgs
M1 M2
Vtest
Itest
rout = rds2 = 1
λ I2
• Uso di dispositivi con L lungo per aumentare rout
Swing di uscita
M1 M2
Iref Iout
VDSsat2
• Lo swing verso il basso e' limitato a:
Vout,min = VDSsat2
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 74 September 25, 2000
Specchio di corrente sempliceRisposta in frequenza
M1 M2
Iref Iout
Circuito equivalente per piccolo segnale
G
rds1gm1·vgs1S
D
vgs1
G
rds2gm2·vgs2S
D
vgs2
M1 M2
Iin
Cgs1 Cgs2
Iout
io ii =
gm2/gm11+s·(Cgs1+Cgs2)/gm1
k = gm2/gm1 = Cgs2/Cgs1
io ii =
k1+s·(1+k)·Cgs1/gm1
fT = gm1/Cgs1
Il polo si trova alla frequenza fp:
fp = (gm1/Cgs1)/(1+k) = fT/(1+k)
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 75 September 25, 2000
Specchio di corrente bipolare
Iref
I1
I1/β I2/β
I2
• Effetto della corrente di base
Iref = I1 + I1/β + I2/β
I1 = I2
I2 = Iref
1 + 2β
• Se si considerano piu' specchi
ref
1
I1/β 2/ β
I2
I2 = Iref
1 + n + 1
β
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 76 September 25, 2000
Specchio di corrente bipolare
• Recupero di corrente per ridurre l'effetto della corrente dibase
Iref
I1
I1/β I2/β
I2
I2 = Iref
1 + 2β2
• Per n specchi collegati
I2 = Iref
1 + n + 1
β2
• Il circuito di sensing della corrente Iref ha bisogno di2·VBE (cioe' 1.4V) invece di VBE (0.7V) del precedentespecchio di corrente
• Il transistor bipolare che recupera la corrente di base puo'essere sostituito con un transistor MOS, in modo daavere β2=∞
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 77 September 25, 2000
Esercizio (I)
Q
M
vo
VDD
vi
VSS
VB
VBE = 0.7V
β=∞VT = 25mVk=0.1mA/v2VTH = 1VVDD = – VSS = 5V
a - punto di lavoro per VB=0 e VA=∞
b - vovi (VA) = ?
c - VAx=? tale che vovi (VAx) = (1–0.01)·
vovi (VA=∞)
d - VBmin=? tale che i transistor operino come al punto (b)
• aSe VB=0, allora VE=VD=–0.7.Essendo VG=0, si ha che VGS=5V. Allora
VDS=4.3V>VGS–VTH=4VQuindi M opera in saturazione. La corrente risulta:
I = k · (VGS – VTH)2 = 1.6mA• bLo schema corrisponde ad un collettore comune ove la
resistenza sull'emettitore corrisponde all'impedenzavista dal drain del transistor MOS. Pertanto il guadagnorisulta dato da:
vovi (VA) =
gmBIP·roMOS1+gmBIP·roMOS
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 78 September 25, 2000
Esercizio (II)Ove
gmBIP = I
Vt roMOS = VAI
Ne deriva che:vovi (VA) =
gmBIP·roMOS1+gmBIP·roMOS =
VAVt+VA
• c
Si ha che vovi (VA=∞)=1.
Se si vuole cheVA
Vt+VA = 0.99
Deve essere che:VA·(1 – 0.99) = 0.99·Vt
Quindi deve essere:
VA = 0.990.01 ·Vt = 2.45V
• dEssendo VG=0, si ha che VGS=5V. Allora
VDSmin = VGS – VTH=4VQuindi
VBmin = VD = VGS – VTH +VS = – 1V
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 79 September 25, 2000
Esercizio (I)
M1
o
DD
M2i
B
VDD = 5VVB = 1.5VVTH = 1VkM1 = kM2
Vo (Vi) = ?
La tensione VB e' fissa e corrisponde a VGS1
VB = VGS1 = 1.5V > VTH = 1VDa cui si ricava che cioe' M1 e' sempre acceso. Bisogna ora
individuare se opera in saturazione o in regione lineare,a seconda di come si porta la tensione del suo drain.
• Per 0V< Vi < 1VIl transistor M2 e' spento. Non c'e' alcuna corrente che
scorre e quindi M1 (che e' acceso) opera in regionelineare. Ai suoi capi, con corrente nulla, c'e' tensionenulla e quindi:
Vo = 0V
• Per 1 V< Vi < Vx
Alzando Vi oltre VTH il transistor M2 si accende e iniza ascorrere corrente che e' la stessa per M1 e M2:
IM1 = IM2
Avendo un'ampia VDS e' subito in saturazione. Invece M1con una VDS bassa rimane in triodo. Questo e' verofinche Vi non ragiunge una tensione Vx da determinare
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 80 September 25, 2000
Esercizio (II)
M1
o
DD
M2i
B
VDSsat1 = VGS1 – VTH = 0.5M1 esce dalla regione di triodo quando VDS1=VDsat1
Per l'uguaglianza delle correnti si potra' scrivere (inquell'istante M1 e M2 sono entrambi in saturazione):
Vov1 = Vov2Vi = VTH + Vov2 + Vov1 = VTH + 2·Vov
Essendo Vov=0.5V si ottiene che per Vi=2V M1 esce dallazona di saturazione ed entra in triodo. Quindi:
Vx = 2VPer determinare Vo in questo intervallo di valori di Vi si scrive:
Vo = VDS1 = Vi – VGS2
I1 = 2·k1·
(VGS1–VTH)·VDS1 – VDS12
2I2 = k2 · (VGS2 – VTH)2
I1 = I2VGS1 = VB; VDS1=Vo
Si ricava:Vo = 0.5·Vi – 0.25 ± 0.25·√–7+12·Vi–4·Vi2
Per determinare se vale il '+' o il '–' si valuta che per Vi = 1.5Vsi ha Vo = [0.146V, 0.853V].
La soluzione Vo =0.853 non va bene perche' VGS2<VTH.Quindi vale l'espressione con il '–':
Vo = 0.5·Vi – 0.25 – 0.25·√–7+12·Vi–4·Vi2
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 81 September 25, 2000
Esercizio (III)
M1
o
DD
M2i
B
• Per 2V< Vi < Vy
I due transistor sono entrambi in saturazione. Essendouguali (k1=k2) ed avendo la stessa corrente, hannoanche uguale VGS.
VGS2 = VGS1 = VB
La tensione in uscita e':Vo = Vi – VGS2 = Vi – VB = Vi – 1.5V
Cio' vale finche' M2 entra in zona lineare, il che accadeper:
VGD2 > VTH = 1VCioe' per:
Vy = VGD2 > VD2 + VTH = VDD + VTH = 6V
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 82 September 25, 2000
Esercizio (IV)
M1
o
DD
M2i
B
• Per 6V< Vi
Il transistor M2 entra in zona di lineare. La corrente risultafissata da M1 che opera in saturazione, ed e' data da:
ID1 = k1·(VGS1 – VTH)2
Questa corrente scorre su M2 che opera in zona lineare. Lasua corrente si scrive quindi come:
ID2 = 2·k2· [(VGS2–VTH2)VDS2 – VDS22
2 ]Si sostituisce:
VG2 = Vi; VD2 = VDD; VS2=Vo; ID2=ID1
e si ottiene:
ID1 = 2·k2· [(Vi–Vo–VTH2)·(VDD –Vo) – (VDD –Vo)2
2 ]
Risolvendo per Vo si ottiene:
Vo = Vi – VTH2 ±
± √k2·(ID1+k2·VDD2–2·k2·VDD·Vi+k2·Vi2+2·k2·VDD·VTH2–2·k2·Vi·VTH2 +k2·VTH22)k2
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 83 September 25, 2000
Uso del carico attivoVDD
M
R
ViVo
Il guadagno e' dato da:vovi = –gm·R = – 2·
IVGS – VT H ·R = –2·
VRVGS – VT H
Per avere guadagno alto devo avere VR alta e quindialimentazione alta.
=> Uso del carico attivoL'impedenza del nodo di uscita si puo' aumentare usando un
generatore di corrente, fatto con un semplice transistor,opportunamente polarizzato:
VDD
MNViVo
MPVB
Il guadagno diventa:vovi = – gmMN·(roMN//roMP)
La tensione VB puo' essere generata ad esempio con unospecchio di corrente.
Quanto deve essere VR=(VA/2) per avere stesso guadagno ?
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 84 September 25, 2000
Esercizio (I)
vi
M1
VDD
vo
M2 M3
E
RBRL
VDD=5VVTHP=–1VVTHN=1V
RB=5kΩ
RL=6kΩkp=2mA/V2
kn=1mA/V2
a. calcolare il punto di lavoro e guadagno vo/vi per E=0Vb. calcolare il punto di lavoro e guadagno vo/vi per E=1.5V(si trascurino le impedenze di uscita dei transistor MOS)
a.Il ramo M2-RB opera indipendentemente da E. Pertanto la
sua corrente si puo' scrivere, essendo M2 insaturazione, come:
IM2 = kp·(VGS – VTH)2
IM2 = IRB = VDD – VGS
RBUguagliando i due termini si ottiene:
kp·(VGS – VTH)2 = VDD – VGS
RBSi trovano due soluzioni:
VGS2=[0, 1.8V]L'unica possibile e' VGS=1.8VQuindi
IRB = 5V–1.8V
5kΩ = 0.64mA.
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 85 September 25, 2000
Esercizio (II)
M2 e M3 costituiscono uno specchio di corrente. PertantoIM3 = 0.64mA
Nel primo ramo con E=0, M1 e' spento e quindi tutta lacorrante passa su RL. Si ha quindi:
vo= IM3·RL = 3.84VPer questo valore e' verificato che M3 opera in saturazione.Essendo M1 spento la sua transconduttanza e' nulla e
pertanto si ha:vo/vi = 0
b.Per E=1.5V, supponendo M1 in saturazione, la IM1 e' data
da:IM1 = kn·(VGS1 – VTH)2 = 0.25mA
Pertanto su RL scorre:IRL = 0.64mA – 0.25mA = 0.39mA
La Vo di polarizzazione risulta:Vo = IRL·RL = 2.34V
Il guadagno risulta:
vovi = – gmM1·RL = – 2·
IM1VGSM1 – VTH · RL = – 6
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 86 September 25, 2000
Rapporto di reiezione per disturbisull'alimentazione
(Power Supply Rejection Ratio - PSRR)VDD+vn
M
R
vi
vo
Se un rumore vn viene iniettato sull'alimentazione VDD,questo segnale arriva all'uscita con un guadagno pari a(calcolato per vi=0):
vovn =
roro + R ≈ 1
con ro impedenza di uscita del transistor MOS.• Quindi ogni disturbo sull'alimentazione arriva
direttamente in uscita.• L'uscita vo e' data da:
vo = – gm·R·vi + ro
ro + R · vn = Ain·vi + Ap·vn
• Si definisce il Rapporto di Reiezione per Disturbisull'Alimentazione (PSRR):
PSRR+ = ApAin
• Il PSRR deve essere il piu' piccolo possibile.• Per il source comune si ha:
PSRR+ = ApAin =
1– gm·R
Quanto vale PSRR– ? (= 1)
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 87 September 25, 2000
La stadio differenziale
1i1
2i2
VSS
DDR
o1 Vo2
/2+∆I /2–∆I
I1 + I2 = I
Senza segnale(Vi1=Vi2=0)I1o = I2o = I/2
Vi1 – VGS1 + VGS2 – Vi2 = 0
I1 = k·(VGS1–VTH)2 => VGS1 = VTH+√ I1k
I2 = k·(VGS2–VTH)2 => VGS2 = VTH+√ I2k
Vi1–Vi2 = ∆Vi
∆Vi – VTH – √ I1k +VTH+√ I2
k = 0I2 = I/2 + ∆II1 = I/2 – ∆I
∆I = ∆Vi·k·√2·I
k – ∆Vi2
2
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 88 September 25, 2000
1i1
2i2
VSS
DDR
o1 Vo2
/2+∆I /2–∆I
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 89 September 25, 2000
La stadio differenziale (II)
1i1
2i2
VSS
DDR
o1 Vo2
/2+∆I /2–∆I
∆I = ∆Vi·k·√2·I
k – ∆Vi2
2
-3 -2 -1 0 1 2 3-6
-4
-2
0
2
4
6
Vin [V]
VGS
+ I
– I
• L'espressione e' valida se i due transistor sono insaturazione, cioe' per:
∆Vi≤ √ Ik = VGS – VTH
• Guadagno in tensione
vo1∆Vi = –
k·√2·Ik – ∆Vi2
2 ·R
vo2∆Vi =
k·√2·Ik – ∆Vi2
2 ·R
• Se l'uscita viene osservata in maniera differenziale
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 90 September 25, 2000
vo = vo1 – vo2 =
k·√2·Ik – ∆Vi2 ·R
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 91 September 25, 2000
La stadio differenziale (III)Guadagno di piccolo segnale
Fare il circuito di piccolo segnale assumendo due sorgenti divalore (si potrebbe usare la sovrapposizione deglieffetti):
vi1= – vi2=vi/2Polarizzazione (si spengono i generatori di segnale)Essendo i transistor uguali, la corrente I si divide in parti
uguali nei due transistor.Pertanto, i due transistor hanno gli stessi parametri di piccolo
segnalegm1 = gm2 = gm
Vi1G1
gm1·vgs1
S1
Vo1D1
vgs1
Vi2G2
gm2·vgs2
S2
Vo2D2
vgs2
R R
Per la legge di Kirchoff delle correnti al nodo di S1 e S2gm1·vgs1 = – gm2·vgs2gm·vgs1 = – gm·vgs2
vgs1 = – vgs2
Per la legge di Kirchoff delle tensionivi1 = vgs1 – vgs2 + vi2
vi1 – vi2 = vgs1–vgs2 = 2·vgs1
vgs1 = vi1 – vi2
2 = – vgs2
vo1 = – gm·vgs1·R = – gm· vi1 – vi2
2 ·R = – gm·R·vi2
vo2 = – gm·vgs2·R = – gm·
– v i1 – vi 2
2 ·R = gm·R·vi2
vo = vo1 – vo2 = gm·R·vi
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 92 September 25, 2000
La stadio differenziale (III)Guadagno di piccolo segnale
• Viene calcolato per Vi piccolo• Metodi diversi di calcolo
- mettere tutto il segnale su vi1=vi, (vi2=0) (cio' comportaun modo comune addizionale da trascurare)
M1Vi1=vi
M2
VSS
VDDR
Vo1 o2
/2+∆I I/2–∆I
in_E
∆I e' la corrente di segnale che va calcolata con il circuitoequivalente di piccolo segnale. Quindi si valuta:
Rin_E = 1
gm2
E si ricava
∆I = gm1
1+gm1·Rin_E ·vi = gm1
1 + gm 1gm2
·vi
Essendo gm1=gm2=gm, si ottiene:
∆I = gm2 ·vi
E' la meta' di quella del singolo transistor a paricorrente
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 93 September 25, 2000
La stadio differenziale (IV)Guadagno di piccolo segnale
1Vi1=vi
M2
VSS
DD
Vo1 o2
/2+∆I I/2–∆I
in_E
Con:
∆I = gm2 ·vi
Il guadagno di piccolo segnale sulla singola uscita si scrive:vo1vi = –
gm2 · R
vo2vi =
gm2 · R
• Anche il guadagno e' la meta' di quella del singolotransistor a pari corrente
• Due soluzioni- leggere l'uscita differenzialmente;- realizzare una conversione differenziale => singola-
uscita
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 94 September 25, 2000
La stadio differenziale (V)Guadagno di piccolo segnale
Uscita differenziale
M1Vi1=vi
M2
VSS
VDDR
Vo1 o2
/2+∆I I/2–∆I
in_E
La tensione di uscita risulta data da:
vovi =
vo1–vo2vi = – gm·R
Come quella del singolo transistor
• Un possibile problema e' che tipicamente il carico che sivuole applicare e' riferito a massa, mentre in questocaso, per avvantaggiarsi della lettura differenziale,dovrebbe essere attaccato tra i due morsetti di uscita
• PSRR: applicando sull'alimentazione un generatore disegnale vp, si puo' scrivere:
vo1vp =
roQ1roQ1+R
vo2vp =
roQ2roQ2+R
• Il guadagno sull'uscita differenziale rispetto a vp(essendo roQ2=roQ1, Q1 e Q2 operano alla stessacorrente) e':
vovp =
vo1–vo2vp = 0
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 95 September 25, 2000
La stadio differenziale (VI)Guadagno di piccolo segnale
Uscita differenziale con carico attivo
M1Vi1=vi
I
M2
-VSS
VDD
Vo1 Vo2I/2+∆I I/2–∆I
MP1VB MP2
• Il guadagno si puo' aumentare inserendo il carico attivo
vovi =
vo1 – vo2vi = – gmMN·(roMN//roMP)
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 96 September 25, 2000
La stadio differenziale (VII)Guadagno di piccolo segnale
Uscita single-ended
M1Vi1=vi
I
M2
-VSS
VDD
Vo1 Vo2I/2+∆I I/2–∆I
MP1VB MP2
• Volendo prendere l'uscita riferita a massa, (ad esempiosu vo2), la corrente di segnale su MP1 andrebbe persa.
• Si puo' recuperare questa corrente usando uno specchiodi corrente tra MP1 e MP2
M1Vi1=vi
I
M2
-VSS
VDD
VoI/2+∆I
I/2–∆I
MP1 MP2I/2+∆I 2·∆I
RL
• In questo modo tutta la corrente di segnale nel circuitoarriva sul carico RL nel nodo di uscita
• Il guadagno e':
vovi = – 2·gmMN·(roMN//roMP//RL)
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 97 September 25, 2000
L' invertitore CMOS
• L' inverter e' la piu' semplice porta logica• Tabella della verita'
In Out1 00 1
• 0 e 1 sono livelli logici che quando riportati in un circuitoreale diventano dei livelli di tensione.
• I livelli di tensione che corrispondono a 0 e 1 dipendonodall'implementzione della funzione logica.
• Esistono molte possibili implementazioni e quindi moltidiversi possibili livelli logici (ECL, TTL, NMOS, CMOS)
• L'implementazione piu' diffusa e' quella CMOS.• L'inverter CMOS e' il seguente
MN
VDD
MP
Vi Vo
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 98 September 25, 2000
Funzionamentodell' invertitore CMOS
MN
VDD
MP
Vi Vo
I livelli della logica CMOS sono i seguenti:Livello logico Tensione analogica
0 0V (Massa)1 VDD (Alimentazione)
Si puo' verificare la tabella della verita':
Vi=0V (livello logico basso)VGSN=0<VTHN => MN e' spento
VGSP=–VDD<VTHP => MP e' accesoMN off => IMN=IMP=0 => MP acceso e' in zona lineare
IMN=IMP=0 => VDSP=0 => Vo=VDD
Vi=VDD (livello logico alto)VGSP=0>VTHP => MP e' spento
VGSV=VDD>VTHN => MN e' accesoMP off => IMN=IMP=0 => MN acceso e' in zona lineare
IMN=IMP=0 => VDSN=0 => Vo=0
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 99 September 25, 2000
Funzionamentodell' invertitore CMOS
MN
VDD
MP
Vi Vo
• E' poi possibile tracciare la relazione Vo(Vi) per ognivalore di Vi in [0V, VDD]
VD
D
P linN off
Vi
Vo
P linN sat
P satN sat
P satN off
P offN lin
VDD
• A seconda del valore di Vi i transistor MN e MP possonotrovarsi a lavorare in diverse condizioni
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 100 September 25, 2000
Dissipazione di potenza neicircuiti logici CMOS
MN
VDD
MP
Vi Vo
VD
D
P linN off
Vi
o
P linN sat
P satN sat
MP satMN off
MP offMN lin
DD
• Vantaggio FONDAMENTALE della logica CMOS e' che:per Vi=0V, MN e' spento,per Vi=VDD, MP e' spento=> per entrambi gli stati logici non c'e' un cammino per la
corrente da VDD a massa=> la logica CMOS non dissipa potenza STATICA=> cioe' senza commutazioni, i circuiti logici CMOS non
hanno bisogno di potenza
Allora quando consuma potenza ?
A. Baschirotto - Note per il corso di Elettronica
V - 101 September 25, 2000
Dissipazione di potenza dinamica
La logica CMOS dissipa potenza dinamica, cioe' durante lecommutazioni:
Si supponga di avere un segnaleVi basso. Vo e' quindi alto. Ilcondensatore di carico (CL) e'car ica to (durante unaprecedente fase di clock) a VDDcon carica QCL=CL·VDD (freccia1).
Si supponga ora che Vi da bassodiventi alto (VD D). Allora lacarica QCL immagazzinata suC L si scarica verso massa(freccia 2).
MN
VDD
MP
ViVo
CL
1
2
• Si verifica quindi un passaggio netto di carica (QCL) daVDD a massa, il che corisponde ad una dissipazione dienergia
• Il carico CL e' sempre presente in quanto e' anche dovutodalle porte logiche connesse in cascata a quella inesame
Capitolo V - Il transistor MOS
V - 102 September 25, 2000
Altre porte logiche CMOS
NAND
V1 V2 Vo
0 0 10 1 11 0 11 1 0
VDD
V1Vo
V2
NOR
V1 V2 Vo
0 0 10 1 01 0 01 1 0
VDD
V2
Vo
V1