CAMPIONAMENTI POLVERI DI LEGNO nei lavori forestali · CAMPIONAMENTI POLVERI DI LEGNO nei lavori...

16
CAMPIONAMENTI POLVERI DI LEGNO nei lavori forestali Dott. Alessandro Giomarelli U.F. P.I.S.L.L. AUSL n° 9

Transcript of CAMPIONAMENTI POLVERI DI LEGNO nei lavori forestali · CAMPIONAMENTI POLVERI DI LEGNO nei lavori...

CAMPIONAMENTI

POLVERI DI LEGNO

nei lavori forestali

Dott. Alessandro Giomarelli

U.F. P.I.S.L.L. AUSL n° 9

La norma UNI EN 481/94 prescrive che il

campionamento della frazione inalabile sia

conforme alla seguente convenzione: la

percentuale Ei di particelle aerodisperse di

diametro aerodinamico D (in µm) che devono

essere raccolte è data da:

Ei=50[1+exp(-0.06D)]

la convenzione non deve essere applicata a

particelle con D>100 µm.

Due campionatori che sono dichiarati

conformi alla normativa sono il

button sampler e lo IOM

19 CAMPIONAMENTI IN DOPPIODI TIPO PERSONALE

IOM – BUTTON SAMPLER

IOM 2,000 405 15,4 980 796,1 3,43 4,31

Button

Sumpler4,000 405 15,4 980 1592,2 0,32 0,20

IOM 2,000 405 15,4 980 796,1 4,81 6,04

Button

Sumpler4,000 405 15,4 980 1592,2 2,20 1,38

IOM 2,000 335 17,5 974 649,7 2,96 4,56

Button

Sumpler4,000 335 17,5 974 1299,5 0,49 0,38

IOM 2,000 335 17,5 974 649,7 7,54 11,60

Button

Sumpler4,000 335 17,5 974 1299,5 1,65 1,27

IOM 2,000 310 18 978 602,7 2,88 4,78

Button

Sumpler4,000 310 18 978 1205,4 0,69 0,57

IOM 2,000 300 18 978 583,3 2,28 3,91

Button

Sumpler4,000 300 18 978 1166,5 0,46 0,39

IOM 2,000 295 18 978 573,5 1,77 3,09

Button

Sumpler4,000 295 18 978 1147,1 0,68 0,59

IOM 2,000 248 10,7 984 497,6 8,91 17,91

Button

Sumpler4,000 303 10,7 984 1215,9 1,51 1,24

Tipologia

CICLONEFLUSSO DURATA TEMP.C°

PRESSIONE

mbar

VOLUME

Normalizzato

POLVERE

mg

POLVERE

(mg/m3)

IOM 2,000 400 10,5 1016 829,3 2,89 3,49

Button

Sumpler4,000 400 10,5 1016 1658,5 1,09 0,66

IOM 2,000 400 10,5 1016 829,3 6,66 8,03

Button

Sumpler4,000 400 10,5 1016 1658,5 1,95 1,18

IOM 2,000 350 10,5 1016 725,6 0,59 0,81

Button

Sumpler4,000 350 10,5 1016 1451,2 1,03 0,71

IOM 2,000 385 10,5 1016 798,2 0,24 0,30

Button

Sumpler4,000 385 10,5 1016 1596,3 2,24 1,40

IOM 2,000 368 6,3 1018 775,9 3,85 4,96

Button

Sumpler4,000 368 6,3 1018 1551,8 1,64 1,06

IOM 2,000 355 6,3 1018 748,5 0,55 0,73

Button

Sumpler4,000 355 6,3 1018 1497,0 0,94 0,63

IOM 2,000 336 6,3 1018 708,4 0,72 1,02

Button

Sumpler4,000 336 6,3 1018 1416,9 1,41 1,00

IOM 2,000 465 17,6 1004 929,3 1,29 1,39

Button

Sumpler4,000 465 17,6 1004 1858,7 1,47 0,79

IOM 2,000 430 17,6 1004 859,4 1,51 1,76

Button

Sumpler4,000 430 17,6 1004 1718,8 1,68 0,98

IOM 2,000 440 17,6 1004 879,4 6,05 6,88

Button

Sumpler4,000 440 17,6 1004 1758,8 0,88 0,50

IOM 2,000 436 17,6 1004 871,4 1,99 2,28

Button

Sumpler4,000 436 17,6 1004 1742,8 1,21 0,69

Tipologia

CICLONEFLUSSO DURATA TEMP.C°

PRESSIONE

mbar

VOLUME

Normalizzato

POLVERE

mg

POLVERE

(mg/m3)

Concentrazione di polvere di legno (mg/m3) prelevate con due dispositivi IOM–Button sampler)‏

0,711,670,740,360,820,20–1,40Button Sampler

3,912,803,034,314,620,30–17,91IOM

Mediana DSGMedia Geometrica

DSMedia RangeDispositivo di campionamento

Statistica descrittiva relativa alla concentrazione di polvere prelevata con i dispositivi IOM e Button

Sampler (mg/m3)

Essenze di legni duriCLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI LEGNO RIPORTATI NELLA MONOGRAFIA N.62-1995

DELLA IARC

Genere e Specie Nome Comune Italiano

Essenze di legni duri

Acer Acero Juglans Noce

Alnus Olmo Platanus Platano americano

Betula Betulla Populus Pioppo

Carya Noce americano o noce Hickory Prunus Ciliegio

Carpinus Carpino o faggio bianco Salix Salice

Castanea Castagno Quercus Quercia

Fagus Faggio Tilia Tiglio

Fraxinus Frassino Ulmus Olmo

Essenze di legni duri tropicaliCLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI LEGNO RIPORTATI NELLA MONOGRAFIA N.62-1995

DELLA IARC

Genere e Specie Nome Comune Italiano

Essenze di legni duri tropicali

Agathis australis Pino Kauri Ochroma Balsa

Chlorophora excelsa Iroko Palaquium hexandrum Nyatoh

Dacrydium cupressinum Pino rosso Pericopsis elata Afrormosia

Dalbergia Palissandro Shorea Meranti

Dalbergia nigra Palissandro brasiliano Tectona grandis Teak

Diospyros Ebano Terminalia superba Limba

Khaya Mogano africano Triplochiton scleroxylon Obeche

Mansonia Mansonia

LE POLVERI DI LEGNO

DURO

Già dall’anno 1987 la IARC

(International Agency for Research on Cancer)

ha classificato alcune lavorazioni

come cancerogene per l’uomo o

possibili cancerogene.

DEFINIZIONE DI

CANCEROGENOTITOLO IX

CAPO II – PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI

Articolo 234 - Definizioni1. Agli effetti del presente decreto si intende per:

a) agente cancerogeno:

1) una sostanza che risponde ai criteri relativi alla classificazione quali categorie cancerogene 1 o 2, stabiliti ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni;

2) un preparato contenente una o più sostanze di cui al numero 1), quando la concentrazione di una o più delle singole sostanze risponde ai requisiti relativi ai limiti di concentrazione per la classificazione di un preparato nelle categorie cancerogene 1 o 2 in base ai criteri stabiliti dai decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65 e successive modificazioni;

3) una sostanza, un preparato o un processo di cui all' ALLEGATO XLII, nonchè una sostanza od un preparato emessi durante un processo previsto dall' ALLEGATO XLII;

DEFINIZIONE DI

CANCEROGENOALLEGATO XLII

SOSTANZE PERICOLOSE - ELENCO DI SOSTANZE,

PREPARATI E PROCESSI

1. Produzione di auramina con il metodo Michler.

2. I lavori che espongono agli idrocarburi policiclici aromatici presenti nella fuliggine, nel catrame o nella pece di carbone.

3. Lavori che espongono alle polveri, fumi e nebbie prodotti durante il raffinamento del nichel a temperature elevate.

4. Processo agli acidi forti nella fabbricazione di alcool isopropilico.

5. Il lavoro comportante l'esposizione a polvere di legno duro.

DOCUMENTAZIONE

REGISTRO DI ESPOSIZIONE

su modello ISPESL

(art. 243 T.U.)

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI

AGENTI CANCEROGENI DEVE

ESSERE RIPETUTA

OGNI 3 ANNI

O QUANDO VI SONO MODIFICHE

SIGNIFICATIVE NEL CICLO

PRODUTTIVO

ART. 236 D. Lgs. n° 81/08 – T.U.