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Cataldo Nicodemo Scilanga

CAMPI D’APPLICAZIONE

DELL’IPNOSI

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte può essere riprodotta

in alcun modo senza il permesso scritto dell’Autore.

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V

L’Autore

La mia passione per l’ipnosi è nata casualmente alla tenera età di 7 anni allorquando mi capitò in mano un libro illustrato dal titolo “Ipnosi animale”. Mi incuriosii a tal punto che andai sul terrazzo della mia casa, dove mia madre allevava le galline, ed eseguii alla lettera le istruzioni per ipnotizzarne una. Conclusa la procedura la gallina rimase immobile ed io mi spaventai, non certo per la gallina ma per le sculacciate che avrei preso se mia mamma avesse saputo che gliela avevo uccisa. Quindi mi ingegnai per verificare se fosse ancora viva. Presi un bastone, la provai a smuovere e con mio grande sollievo la gallina si risvegliò dallo stato di ipnosi e si mise a camminare.

Da allora il mio interesse per l’ipnosi è sempre andato

aumentando e, una volta conclusi gli studi universitari in Medicina e “divorati” tutti i libri di ipnosi esistenti sul mercato, iniziai a frequentare i corsi quadriennali tenuti presso le scuole post-universitarie dell’Istituto Italiano Studi di Ipnosi Clinica e Psicoterapia H. Bernheim (Verona), in quegli anni ancora diretto dal prof. Gualtiero Guantieri, e del Centro Italiano di Ipnosi Clinica Sperimentale (Torino), allora diretto dal prof. Franco Granone. Ottenuti i diplomi di specializzazione, ho continuato per anni a frequentare le scuole di queste società delle quali ero nel frattempo diventato membro. Successivamente completai un ulteriore corso quadriennale, diplomandomi alla Scuola di Formazione in Psicoterapia dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica (Milano), diretta dal dott. Piero Parietti già mio insegnante all’Istituto Bernheim.

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

VI

Gli studi effettuati e la successiva attività pluriennale svolta presso le suddette società, mi hanno dato l’opportunità non solo di frequentare dei “maestri di ipnosi” come Guantieri, Granone e Parietti, i cui diversi approcci clinici hanno rappresentato i miei principali modelli di riferimento a livello operativo, ma anche di conoscere altri autorevoli esperti di ipnosi come Andrea Angelozzi, Gastone Benatti, Giuseppe De Benedittis, Angelo Gonella, Guglielmo Gulotta, Camillo Loriedo, Vincenzo Mastronardi, Giampiero Mosconi, Aureliano Pacciolla, Giuseppe Tirone, e di incontrare illustri medici come Vittorio Andreoli, Alberto Cossidente, Emiliano Panconesi, Antonio Suman e Massimo Rosselli.

Presso la Società Italiana di Ipnosi (Roma), diretta dal prof.

Camillo Loriedo, ho frequentato per circa sette anni i workshop ai quali partecipavano i più prestigiosi ipnotisti a livello mondiale e, presso la sezione di Milano della suddetta società, ho seguito per un anno il “Corso di Terapia con Ipnosi del Dolore Cronico” condotto dal prof. De Benedittis. Per una decina di anni ho inoltre seguito i workshop dell’Istituto Internazionale di Ipnosi Dinamica e Comunicazione non verbale (Firenze), diretto da Stefano Benemeglio.

Da oltre venti anni partecipo ai più importanti congressi

nazionali ed internazionali delle maggiori società di ipnosi italiane e straniere, frequentandone ogni volta i principali workshop. In queste occasioni, in special modo ai congressi dell’American Society of Clinical Hypnosis e dell’International Society of Hypnosis, ho avuto modo di conoscere e confrontarmi con autorevoli personaggi quali Éva Bányai, Arreed Barabasz,

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L’autore

VII

Theodore Barber, Joseph Barber, Philip e Norma Barretta, Peter Bloom, Walter Bongartz, Graham Burrows, Harold Crasilneck, Frederick Evans, Dabney Ewin, Erika Fromm, Basil Finer, Claire Frederick, Harold Gisbon, John Gruzelier, Jay Haley, D. Corydon Hammond, Daniel Handel, Irving Kirsch, William Matthews, Ronald Melzack, Istvan Mészáros, Michael Nash, Karl Pribram, Ernest Rossi, Maggie Phillips, Teresa Robles, Alvin Shapiro, Peter Sheehan, Herbert e David Spiegel, Robb Stanley, John Watkins, Paul Watzlawick, André Weitzenhoffer, Michael Yapko e Jeffrey Zeig. Attraverso scambi di conoscenze e di esperienze con questi colleghi ho potuto affinare ulteriormente le mie competenze, ampliando ed approfondendo quanto appreso su grandi maestri ormai scomparsi, in primo luogo Milton Erickson. Inoltre, a seguito di incontri con alcuni discepoli di Erickson, quali Yapko e Zeig, l’approccio ericksoniano è divenuto un riferimento fondamentale per le mie modalità operative, così come già lo erano i metodi clinici di Guantieri, Granone e Parietti.

Già durante i lunghi anni di perfezionamento applicavo quanto

appreso, praticando l’ipnosi sia in vari contesti privati (presso studi dentistici, a domicilio e nel mio studio) che in ambito ospedaliero. Quattro anni nel reparto di psichiatria, due nel reparto di gastroenterologia (sezione alcologica) e, a partire dall’ottobre 1989, vent’anni nell’Unità Operativa III (Medicina generale e pronto soccorso) diretta dal Prof. G. Berni a Careggi, Firenze, sono stati determinanti per la mia formazione, dando inoltre alla mia attività ipnologica notevole risonanza.

Grazie al mio impegno e costanza, furono avviate, nell’Unità

operativa III, esperienze ipnologiche persino in un gruppo di

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

VIII

medici considerato di orientamento esclusivamente “organicista”.

La mia appartenenza a questo gruppo di medici di altissimo

livello professionale mi ha dato l’opportunità di utilizzare l’ipnosi alla stregua di altri strumenti diagnostici e terapeutici.

La vasta casistica accumulata durante la mia lunga esperienza mi ha fatto sentire l’esigenza di scrivere un testo scientifico, edito da Piccin, L’ipnosi in medicina e psicoterapia, composto di due parti: la prima prende in esame l’ipnologia generale; la seconda descrive il modello di ipnosi più adatto al contesto ospedaliero, la metodologia impiegata e i vari campi di applicazione accompagnati da un’abbondante casistica clinica.

“Campi d’applicazione dell’ipnosi”, approfondisce ed elabora un capitolo del suddetto trattato fornendo al vasto pubblico un’adeguata informazione ed al professionista della salute aggiornamenti sull’argomento.

Cataldo Nicodemo Scilanga

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IX

Indice

L’autore V Indice IX Introduzione 1

1.L’ipnosi nella ricerca 15

2.L’ipnosi nella diagnostica 19 3.L’ipnosi nella terapia 23 4.Preparazione emozionale del personale medico ed

infermieristico

33 5.Applicazioni extramediche dell’ipnosi 35 Conclusioni 41 Riferimenti bibliografici 43

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X

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- 1 -

Introduzione

In medicina e psicoterapia, l‟ipnosi rappresenta un prezioso

metodo di ricerca clinica e sperimentale ed è un‟eccellente

strumento diagnostico-terapeutico quando è utilizzato da

personale competente su pazienti adeguatamente selezionati e

informati.

Molto ampia è la letteratura sull‟utilizzo dell‟ipnosi nei disturbi

funzionali, che rappresentano un vasto campo per l‟applicazione

dell‟ipnositerapia. In clinica, i disturbi funzionali possono spesso

porre problemi di diagnosi differenziale con malattie di chiara

origine organica, ed il medico può utilizzare l‟ipnosi per dare

un‟efficace soluzione terapeutica ad una varietà di problemi

rapportabili allo stress.

In tempi relativamente recenti, si è cominciato a praticare l‟ipnosi

anche nelle strutture ospedaliere per la diagnosi e la cura di

patologie organiche. L‟ipnosi può essere utile per la cura sia dei

sintomi fisici (come dolore, alterazione della cenestesi,

disfunzione degli organi lesi), sia dei disagi psichici, conseguenza

delle manifestazioni patologiche o della particolare situazione

esistenziale in cui il paziente viene a trovarsi a causa della

malattia. L‟entità di questi disturbi è in rapporto con la natura e la

gravità della malattia ed anche con le modalità con cui si è

sviluppata la personalità.

Ogni malattia organica induce una regressione, da cui possono

emergere ansia, angoscia, depressione, paura, aggressività, ed altri

stati emozionali associati allo stress, forieri a loro volta di

conflitti, motivi di tensioni e disagi. Lo stato di regressione è

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 2 -

correlato sia all‟eventuale immaturità della persona, sia alla

gravità della patologia organica. Allorquando il grado di

regressione non è tale da compromettere la relazione medico-

paziente e la suscettibilità all‟ipnosi, i risultati sono più rapidi e

soddisfacenti (1).

L‟ipnosi trova inoltre utile applicazione nel preparare il personale

medico e infermieristico a gestire le proprie emozioni e i rapporti

interpersonali. Medici e infermieri, soprattutto in ambito

ospedaliero, sono infatti sottoposti a notevoli carichi di stress, che

possono comportare disagi e difficoltà sia nella sfera professionale

che in quella familiare.

Lo stress è una risposta biologicamente programmata in tutti gli

esseri viventi1 e costituisce un aspetto fondamentale dell‟esistenza

(2). Tutte le richieste ambientali, sociali o interne all‟individuo

che rendono necessaria una modifica del proprio comportamento

abituale costituiscono degli stimoli stressanti, ossia degli

stressori2. In generale lo stress svolge una funzione adattiva,

1 Stress è una parola comunemente utilizzata nel linguaggio quotidiano, il cui

significato è cambiato notevolmente nei secoli al variare del contesto storico-

culturale. Nel 1600 la parola “stress” indicava un‟avversità, una difficoltà,

oppure un‟afflizione; poi ha acquistato il significato meccanico di

sollecitazione e di tensione. Nelle fabbriche inglesi durante la rivoluzione

industriale, il termine stress era riferito alla resistenza opposta dalle strutture di

metallo all‟applicazione di forze. Nell‟accezione moderna lo stress può essere

definito uno stato di tensione in cui si attivano le difese dell‟organismo in

reazione ad uno stimolo nocivo o ad una situazione di minaccia (G. Trombini:

Stress, fattori psicologici e risposte psicosomatiche. Psicologia Clinica. 1982.

1: 126-135). 2 “L‟aggettivo «stressante» (stressful) non indica necessariamente che una

situazione sia nociva, ma solo che il sistema individuo-ambiente non si trova in

uno stato di equilibrio, nel senso che esiste un dislivello tra l‟impegno richiesto

dall‟evento e le risorse a disposizione della persona in quel particolare

momento” (Trombini & Baldoni, 1999, p. 156).

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Introduzione

- 3 -

aiutando la persona a sviluppare la capacità di mantenersi in una

condizione di equilibrio omeostatico con l‟ambiente che la

circonda3, ma in concomitanza con altri fattori, lo stress può

diventare una concausa di malattia4, soprattutto se si protrae “nel

tempo logorando gradualmente le capacità di adattamento e di

resistenza dell‟organismo”5 (3). Il corpo ha infatti una forte

3 Gli studi sulle risposte biologiche alle minacce verso l‟equilibrio

dell‟organismo, iniziarono nella seconda metà dell‟Ottocento con le intuizioni

del fisiologo francese Claude Bernard circa i meccanismi diretti a difendere

l‟integrità fisica e la stabilità dell‟ambiente interno: la cosiddetta costanza del

milieu interieur, costituente la caratteristica principale degli esseri viventi (C.

Bernard: Leçons sur les phénomènes de la vie communs aux animaux et aux

végétaux. Paris: Ballière, 1878). Il secolo successivo, Walter B. Cannon riprese

questi concetti e coniò il termine omeostasi per descrivere il mantenimento

dell‟equilibrio all‟interno dell‟organismo, attraverso sistemi di controllo e di

regolazione delle funzioni fisiologiche, malgrado le modificazioni determinate

da stimoli perturbanti (W.B. Cannon: Stresses and strains of homeostasis.

American Journal of Medical Science. 1935. 189: 1–14). In pratica, egli

sosteneva che di fronte ad un pericolo la “saggezza del corpo” provoca una

“reazione di emergenza”, in cui l‟organismo mobilita le proprie risorse

fisiologiche e biochimiche per difendersi da attacchi reali o presunti (W.B.

Cannon: Bodily Changes in Pain, Hunger, Fear and Rage. New York:

Appleton, 1915. The Wisdom of the Body. New York: Norton, 1932). 4 Si distingue pertanto lo stress utile all‟esistenza (eustress), che rappresenta

un‟“occasione di esperienze costruttive e appaganti”, dallo stress patologico

(distress), “fonte di difficoltà e sofferenze che spingono l‟individuo ad

assumere atteggiamenti difensivi fisici e psichici fino a comportare nei casi più

gravi, lo sviluppo di malattie” (Trombini & Baldoni, 1999, p. 140; H. Selye:

Stress Without Distress. New York: New American Library, 1974). 5 Il fisiologo viennese Hans Selye ha descritto la reazione di stress come una

“sindrome generale di adattamento” caratterizzata da tre fasi:

1) la reazione di allarme

2) lo stadio della resistenza

3) lo stadio dell‟esaurimento (H. Selye: The Stress of Life. New York:

McGraw-Hill, 1956).

Nella fase di allarme, si verifica un‟attivazione simpato-adrenomidollare

con varie alterazioni fisiologiche e rilascio di ormoni che innalzano la pressione

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 4 -

capacità di recupero dallo stress acuto, di breve durata, purchè non

troppo intenso; mentre lo stress cronico induce modifiche

metaboliche e funzionali persistenti che possono essere

interpretate come precursori di malattia .

La risposta psicofisiologica alle situazioni stressanti dipende:

1) dalle caratteristiche dell‟evento (pericolosità, intensità, durata),

2) da come esso viene percepito e 3) dalle capacità individuali,

intese in senso biopsicosociale.

Gli eventi che, comportando una perdita, un danno o la

frustrazione di una pulsione, hanno effetti stressanti sulla maggior

parte degli individui (4), possono suddividersi in due grandi

categorie:

arteriosa ed incrementano l‟afflusso di sangue e di ossigeno ai muscoli, con

riacutizzazione degli organi di senso e rallentamento della digestione.

Nella fase di resistenza, si produce un‟attivazione corticosurrenale; aumenta

la resistenza verso lo stimolo nocivo, ma si riducono le difese verso altri

stimoli. È in questa fase che avviene l‟effettivo adattamento dell‟organismo.

Nella fase di esaurimento, si produce una riattivazione conclusiva simpato-

adrenomidollare. Riappaiono sintomi analoghi a quelli della reazione d‟allarme,

ma ormai irreversibili, per cui crollano le difese e cessa l‟effetto di

adattamento.

Con una stimolazione troppo intensa o ripetuta la risposta fisiologica di

stress può diventare patogena, produrre danni organici e scompensi metabolici,

e contribuire alle “malattie di adattamento” (H. Selye : The Physiology and

Pathology of Exposure to Stress. Montreal: Acta, 1950; Seyle, 1956): pressione

arteriosa elevata, malattie cardiovascolari, malattie renali, eclampsia, artrite

reumatoide, malattie infiammatorie della pelle e degli occhi, infezioni, malattie

allergiche e dovute all‟ipersensibilità, malattie nervose e mentali, disturbi

sessuali, malattie digestive, malattie metaboliche, cancro, e malattie di

resistenza in generale (H. Selye: Stress in Health and Disease. Boston:

Butterworths, 1976).

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Introduzione

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1) gli eventi di vita (life events): i grandi cambiamenti

esistenziali, gli avvenimenti improvvisi e importanti per le

notevoli conseguenze che comportano

2) i problemi della vita quotidiana: le difficoltà e i fastidi

giornalieri che richiedono piccoli cambiamenti, ma sono

frequenti e ripetuti (5).

La prima categoria è composta da eventi ben identificabili e

limitati nel tempo che possono riguardare sia esperienze personali

significative (matrimonio, divorzio, licenziamento, lutto, malattia)

(cfr. la Scala di valutazione del riadattamento sociale riportata

nella tab.1) che avvenimenti collettivi (catastrofi naturali, crisi

economiche o socio-culturali, guerre) (6).

Lo stress quotidiano (daily stress) deriva invece dalla

sovrapposizione e dall‟intreccio di diversi fattori (difficoltà

lavorative, problemi familiari e vari tipi di pressioni sociali fra

cui, ad esempio, i profondi cambiamenti determinati

dall‟innovazione tecnologica e dal mutamento dei costumi).

Questa interazione fra stimoli stressanti di diversa provenienza

genera ed alimenta disagi fisici, emotivi e comportamentali,

restituendoli amplificati in ciascun contesto.

Gli eventi stressanti rappresentano degli stimoli complessi, i cui

effetti variano anche in base al modo in cui tali avvenimenti sono

percepiti e valutati dall‟individuo (7). In altre parole, come

mostrato dalle ricerche di psiconeuroendocrinologia dello stress,

le persone non reagiscono in modo del tutto identico ai medesimi

stressori (8). La risposta individuale allo stress risulta infatti

innescata da una reazione emozionale, a sua volta preceduta dalla

valutazione cognitiva (cognitive appraisal) degli stimoli stressanti6

6 Tanto maggiore è la mediazione cognitiva, tanto più tende ad essere

individualizzata la risposta di stress (T. Cox & E. Ferguson: Individual

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 6 -

(9).

Nella maggior parte delle situazioni, l‟individuo può utilizzare

una serie di modalità di coping, apprese nel corso dell‟esperienza

personale, che gli consentono di affrontare adeguatamente lo

stress, in modo che i suoi effetti si esauriscano “in uno stato di

momentaneo malessere che non altera l‟equilibrio generale

dell‟organismo7 ” (10).

Differences, Stress and Coping. In C.L. Cooper & R. Payne (eds): Personality

and Stress. Chichester: Wiley, 1991). Sotto stress, peraltro, un individuo tende

ad avere comportamenti reattivi, dettati dall‟instinto sull‟onda delle emozioni,

per cui si limita a “reagire” anziché agire sulla base di scelte ragionate e

consapevoli; ed è anche maggiormente esposto a comportamenti autodistruttivi

come l‟eccessivo consumo di alcol, mangiare troppo, fumare molte sigarette e

così via. (Yapko, 1990, pp. 268-269). 7 Per ammortizzare il disagio e ridurre la tensione derivanti da una situazione

stressante può essere utile ad esempio: far valere le proprie ragioni con

l‟assertività, esprimendo apertamente le proprie idee ed emozioni, in modo

diretto, ma non aggressivo; rapportarsi con umorismo ai conflitti emotivi o agli

stressori esterni enfatizzandone gli aspetti ironici; considerare la situazione da

una diversa prospettiva; mantenere una posizione di fermezza di fronte alle

avversità, contando di poter superare l‟impedimento al proprio benessere;

sostituire un obiettivo difficoltoso con uno simile, ma che può essere raggiunto

più facilmente (R. Canestrari: Psicologia generale e dello sviluppo. Bologna:

Clueb, 1984). Altri modi efficaci per scaricare lo stress sono lo svolgimento di

attività fisica, coltivare interessi nel tempo libero, prendersi dei periodi di

vacanza o di riposo. Molti atteggiamenti e comportamenti possono poi

permettere ad una persona di “tirare avanti” senza necessariamente essere

adattivi: ad esempio distogliere l‟attenzione da un problema per rivolgerla a

qualcosa di piacevole e gratificante, compensare delusioni, limiti, o frustrazioni

personali attraverso l‟impegno in determinate attività, evitare situazioni,

persone, attività percepite come minacciose.

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Introduzione

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Quando le modalità cognitive e comportamentali non risultano

sufficienti a moderare il disagio derivante da una situazione

Tabella 1 – Scala di valutazione del riadattamento sociale

EVENTO IMPATTO PUNTI Morte del coniuge Divorzio Separazione coniugale Prigionia Morte di un parente stretto Danno o malattia personale Matrimonio Licenziamento Riconciliazione coniugale Pensionamento Modificazione della salute di un membro della famiglia Gravidanza Difficoltà sessuali Ingresso di un nuovo membro nella famiglia Riassetto negli affari Modificazione della posizione finanziaria Morte di un caro amico Adozione di un differente metodo di lavoro Modifica del numero dei litigi con il coniuge Ipoteca superiore a $ 10.000 Scadenza di un’ipoteca o di un debito Modifica delle responsabilità lavorative Figlio o figlia che se ne vanno di casa Problemi con i parenti acquisiti Importante traguardo personale Coniuge che inizia o smette di lavorare Inizio o fine della scuola Modifica delle condizioni di vita Revisione delle abitudini personali Problemi con il datore di lavoro Cambiamento nell’orario o nelle condizioni di lavoro Cambiamento di residenza Cambio di scuola Modifica degli svaghi Modifica delle attività religiose Modifica delle attività sociali Ipoteca o debito minore di $10.000 Modifica del riposo notturno Cambiamento del numero di riunioni familiari Modifica delle abitudini alimentari Vacanza Il Natale che si avvicina Reati minori

100 73 65 63 63 53 50 47 45 45 44 40 39 39 39 38 37 36 35 31 30 29 29 29 28 26 26 25 24 23 20 20 20 19 19 18 17 16 15 15 13 12 11

TOTALE

Se un evento menzionato si è verificato nell’anno passato oppure è atteso nel prossimo futuro, scrivere il punteggio corrispondente nell’apposita colonna (tante volte quante l’evento si è verificato o è atteso). Fonte: T.H. Holmes & R.H. Rahe: The Social Readjustment Rating Scale. Journal of Psychosomatic Research. 1967. 11: 213-218.

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

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stressante, si attivano meccanismi di difesa inconsci, e quando

anche le difese psicologiche non sono in grado di far fronte allo

stress, si attivano e difese biologiche8 che possono impegnare

l‟organismo sia a livello generale che a livello dei singoli organi e

apparati.

Le difese biologiche generali possono suddividersi in due

modelli:

a) la reazione di lotta o fuga (fight or flight response), che è

sollecitata dalle situazioni che mettono in pericolo

l‟integrità fisica e predispone il corpo alle due possibili

alternative di comportamento di un animale di fronte ad

una minaccia9 ;

8 Il passaggio non è così netto, in quanto gli stati emotivi suscitati dallo stress

sono sempre accompagnati da modificazioni fisiologiche mediate dal sistema

nervoso e dal sistema endocrino (alterazioni della pressione arteriosa e della

frequenza respiratoria, variazioni del metabolismo, rilascio di sostanze

ormonali, ecc.), aventi una funzione puramente adattiva, utile all‟organismo per

predisporsi ad affrontare le difficoltà ambientali (Trombini & Baldoni, 1999,

pp. 162-163, 201; T. Cox, S. Cox, & M. Thirlway: The psychological and

physiological response to stress. In A. Gale & J.A. Edwards (eds):

Physiological Correlates of Human Behavior. London: Academic Press, 1983.

T. Cox & S. Cox: The role of the adrenals in psychophysiology of stress. In E.

Karas: Current Issues in Clinical Psychology. London: Plenum, 1985).

9 La reazione di lotta o fuga è accompagnata da vari stati emotivi, quali ansia,

paura, e rabbia, mentre a livello fisiologico si hanno aumenti dei livelli di

catecolamine periferiche (Cannon, 1932), l‟attivazione dei diversi assi

neuroendocrini (ipotalamo-ipofisi-corticosurrene, ipotalamo-ipofisi-G.H. ed

ipotalamo-ipofisi-tiroide) e modificazioni metaboliche secondarie (quali

l‟aumento della glicemia e degli acidi grassi circolanti). Tali alterazioni servono

a sostenere l‟azione comportamentale difensiva (Mason, 1968, 1975; P.

Pancheri: Stress, emozioni, malattia. Milano: Mondadori, 1980; Cox, Cox,

Thirlaway, 1983; Cox & Cox, 1985) ed a “favorire la riparazione di eventuali

danni a organi e tessuti” (Trombini & Baldoni, 1999, p. 164).

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Introduzione

- 9 -

b) la reazione di ritiro-conservazione (conservation-

withdrawal), che ha lo scopo di ridurre il più possibile

l‟attività dell‟individuo, isolandolo dall‟ambiente esterno e

risparmiando energia per mantenere l‟equilibrio

omeostatico dell‟organismo e avere una maggiore

resistenza a ciò che lo minaccia10

.

Le difese biologiche locali possono avere lo scopo di

diluire/digerire oppure espellere gli agenti nocivi11

, alterando le

10

La reazione di ritiro conservazione (F. Alexander: Psychosomatic Medicine:

Its Principles and Applications. New York: WW Norton, 1950. Engel, op. cit.,

1962. G.L. Engel & A.H. Schmale: Psychoanalytic theory of somatic disorder:

Conversion, specificity and the disease onset situations. Journal of American

Psychoanalytic Association. 1967. 15: 344-365) è sollecitata da situazioni che

sono “percepite come dolorose, inevitabili e irrimediabili, particolarmente

quando sono conseguenti ad un‟esperienza di perdita significativa (sia reale che

simbolica o immaginaria)” (Trombini & Baldoni, 1999, p. 165). La persona

avverte un senso di rinuncia, tristezza, inermità, sfiducia, disperazione,

esaurimento, ineluttabilità. La rabbia, se è presente, è controllata e rivolta

inconsciamente verso l‟individuo anziché sfogata all‟esterno. Questi stati

emotivi sono accompagnati da modificazioni biologiche caratterizzate da una

prevalente attività del sistema nervoso parasimpatico e da un ipotono simpatico

(inibizione generale dell‟attività motoria e viscerale con diminuzione del tono

muscolare, riduzione della motilità e dell‟attività digestiva gastrointestinale),

oltre che da alterazioni neuroendocrine (diminuzione secretiva generalizzata di

ghiandole e mucose) e alterazioni immunitarie (Trombini & Baldoni, 1999, pp.

166-167; Taylor, 1987; Biondi & Pesci, 1992). 11

Nel primo caso sono particolarmente interessate “la cute, le congiuntive e le

mucose delle vie respiratorie e digestive, le quali appariranno gonfie per

l‟edema, arrossate per l‟iperemia e umide per fenomeni di ipersecrezione”;

l‟individuo perciò “potrà avvertire sensazioni fastidiose come congestione delle

vie respiratorie, nausea, difficoltà digestive e stipsi” (Trombini & Baldoni,

1999, p. 169). Nel secondo caso, si attivano “la muscolatura dell‟esofago, dello

stomaco, dell‟intestino, dell‟apparato urinario e di quello respiratorio”, con le

corrispondenti “manifestazioni … quali spasmi e crampi gastrointestinali,

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 10 -

funzioni di particolari organi o tessuti. Negli ultimi decenni, le

reazioni biologiche locali allo stress sono state oggetto di molti

studi che, avvalendosi di mezzi tecnologici sempre più sofisticati,

hanno permesso di accumulare evidenza ed approfondire la

conoscenza sulle correlazioni tra vissuti emotivi e risposte

fisiologiche.

Gli effetti somatici derivanti dall‟attivazione dei sistemi

biologici generali o locali di difesa, anche se sono avvertiti

soggettivamente come sintomi fastidiosi, non risultano in genere

lesivi, in quanto i mutamenti fisiologici associati allo stress hanno

una funzione adattiva e non comportano conseguenze patologiche

sui tessuti e gli organi interessati; ma in situazioni che superano le

capacità omeostatiche dell‟organismo, sottoposto a stress per un

tempo eccessivo oppure già debilitato da una patologia

preesistente, possono insorgere danni organici anche irreversibili.

Le modificazioni circolatorie determinate da una reazione di lotta-

fuga possono ad esempio “superare le limitate capacità

compensatorie di un individuo affetto da una cardiopatia

ischemica comportando conseguenze gravi come un‟insufficienza

ventricolare, un edema polmonare o un infarto cardiaco”; mentre

la risposta di ritiro-conservazione, alterando “le difese

dell‟organismo verso l‟ambiente esterno, rappresentate in

particolare dall‟apparato immunitario e neuroendocrino”, può

rendere l‟individuo più vulnerabile alle malattie psichiche come la

depressione e facilitare lo sviluppo o la riacutizzazione di gravi

patologie organiche (infezioni virali, malattie autoimmuni,

cancro) (11).

Le alterazioni derivanti dalle reazioni biologiche locali possono

anch‟esse, se protratte eccessivamente, comportare danni fisici: ad

esempio, la diarrea può indurre uno stato di disidratazione; la

vomito, diarrea, bisogno impellente di urinare e broncospasmo” (Trombini &

Baldoni, 1999, p. 170).

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Introduzione

- 11 -

stipsi può provocare un‟occlusione intestinale; una congestione

delle vie respiratorie può favorire lo sviluppo di sinusiti, otiti,

infezione broncopolmonari (12).

Per alleviare la sofferenza e il disagio derivanti da una situazione

stressante, l‟individuo utilizza tutte le difese psicologiche e

biologiche di cui dispone. Le capacità fisiche e mentali di risposta

non sono uguali per tutte le persone, né risultano disponibili in

tutte le occasioni, perché variano in base a fattori quali l‟età, la

costituzione genetica, l‟esperienza personale, l‟eventuale presenza

di problemi fisici o psicologici, il grado di maturità, l‟intelligenza

emotiva, la cultura, la possibilità di ricevere sostegno familiare o

sociale. Tutti questi fattori influiscono sulla percezione dello

stress da parte dell‟individuo, cosicché uno stesso stimolo può

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 12 -

essere considerato e vissuto come stressante da una persona ma

non da un‟altra (13). Come mostra la fig. 1, dai modelli di

risposta attivati nei confronti di un evento o una situazione di

stress dipende la conservazione di uno stato di relativo benessere

oppure la perdita dell‟equilibrio con il conseguente manifestarsi, a

seconda del locus minoris resistentiae dell‟individuo, di disturbi

fisici (condizioni mediche quali ipertensione, disturbi

gastrointestinali, disturbi dermatologici) o disturbi

psicologici/psichiatrici (disturbi d‟ansia, disturbi del sonno,

disturbi somatoformi, disturbi alimentari, dipendenze, disfunzioni

sessuali, problemi relazionali e familiari).

L‟ipnosi consente di aumentare la capacità dell‟individuo di

affrontare lo stress, favorendo l‟equilibrio psicofisiologico (ad

esempio per mezzo del rilassamento) e dando sostegno

emozionale e psicologico attraverso vari approcci cognitivi e

comportamentali, dal rinforzo dell‟Io all‟apprendimento di

modalità efficaci per gestire l‟ansia e la rabbia (14).

L‟utilizzo dell‟ipnosi risulta efficace nel:

prevenire lo stress;

identificare e gestire lo stress prima che raggiunga un

livello tale da avere conseguenze negative sulla salute;

trattare una varietà di condizioni mediche e problemi

psicologici, direttamente o indirettamente correlati allo

stress (15).

Le opzioni terapeutiche variano a seconda che i fattori

stressanti siano rispettivamente:

1) immodificabili

Page 23: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

Introduzione

- 13 -

2) parzialmente modificabili

3) risolvibili.

1)Immodificabili: le opzioni sono alquanto limitate ed il

trattamento è diretto principalmente a rafforzare sotto vari aspetti

il paziente, in modo che impari a destreggiarsi al meglio nella

convivenza con fattori stressanti che non si possono modificare. o

2) Parzialmente modificabili: le possibilità di intervento sono

molto più ampie e l‟approccio terapeutico può essere strutturato in

modo da apportare modifiche in grado di ridurre i fattori di stress.

3)Risolvibili: l‟obiettivo della terapia diventa la risoluzione del

problema del paziente e il trattamento è quindi rivolto

all‟eliminazione dei fattori stressanti (16) .

Nei prossimi paragrafi tracciamo un quadro generale dei campi di

applicazione dell‟ipnosi in riferimento a quattro ambiti principali:

ricerca

diagnostica

terapia

formazione psico-emotivo-comportamentale del personale

medico e infermieristico.

L‟ipnosi può inoltre trovare applicazione in altri settori

extramedici come descritto nel paragrafo 5.

Page 24: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 14 -

.

Page 25: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

- 15 -

1. L’ipnosi nella ricerca

Nella ricerca sperimentale, l‟ipnosi costituisce sia un oggetto di

studio sia uno strumento per esplorare altri processi e fenomeni

psicologici (17). La ricerca “intrinseca”, ossia rivolta ad esplorare

la natura dell‟ipnosi stessa e i relativi fenomeni, è ricca di

importanti implicazioni diagnostiche e terapeutiche (come

dimostrano gli studi sperimentali sulla neuropsicofisiologia

dell‟ipnosi). L‟utilizzo “strumentale” dell‟ipnosi nella ricerca, di

cui riportiamo una sintesi nel presente paragrafo, ha altrettanta

rilevanza non solo per lo studio del normale funzionamento

psicologico e neuropsicologico, ma anche per la comprensione e il

trattamento di un‟ampia serie di condizioni cliniche (18).

La ricchezza sperimentale sulla sintomatologia delle

manifestazioni psicologiche è tale che si può affermare che

qualunque teoria della mente, per poter essere accettata, deve

passare il banco di prova dell’ipnosi (19); è interessante ricordare

ad esempio una serie di esperienze condotte da Milton Erickson

sui meccanismi mentali e sui processi inconsci come pure sulla

riproduzione ipnotica sperimentale di situazioni generatrici di

lapsus, dimenticanze, e di altri aspetti propri della psicopatologia

della vita quotidiana (20).

L‟ipnosi consente sperimentazioni ed indagini che di solito è

difficile o persino impossibile condurre in condizioni di veglia

(21). Tale aspetto era già stato sottolineato da Freud (22) e studi

successivi (23) hanno dimostrato di poter utilizzare l‟ipnosi per

eguagliare o riprodurre in miniatura i maggiori fenomeni delle

malattie mentali. Questo è avvenuto attraverso:

la creazione di conflitti sperimentali e di conseguenti gravi

sintomi nevrotici, che potevano essere controllati con test e

curati (24);

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 16 -

la creazione di una nevrosi parallela in un soggetto con una

forma nevrotica preesistente, e successiva terapia della forma

originaria attraverso interventi sulla forma indotta (25);

suggestioni postipnotiche con la creazione di un

comportamento ossessivo (26).

Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente utilizzo dell‟ipnosi

come strumento di indagine sperimentale, particolarmente con le

moderne tecniche di neuroimmagini, nella ricerca psicologica e

neuropsicologica (27). Le aree di ricerca esplorate comprendono:

la memoria (28)

l‟effetto Stroop12

(29)

la cecità isterica (30)

le allucinazioni visive (31)

la percezione dei colori (32)

il dolore (33)

il controllo motorio volontario (34)

la simulazione neuropatologica (35)

il dolore e i movimenti dell‟arto fantasma (36).

Questi ed altre ricerche sperimentali, in cui l‟ipnosi è utilizzata per

creare temporanee alterazioni funzionali, aiutano non solo a

comprendere i meccanismi cerebrali normalmente coinvolti in

questi tipi di esperienze, ma anche a far luce su alcuni dei sintomi

12

Questo fenomeno si riferisce all‟interferenza del significato delle parole

scritte sulla denominazione del loro colore. Lo Stroop test consiste nel mostrare

una serie di parole che sono nomi di colori, ma che sono scritte con un colore

differente dal nome del colore che rappresentano (ad es. la parola “rosso” è

scritta in inchiostro blu). Al partecipante viene richiesto di dire velocemente il

colore delle parole senza badare al loro significato. Per la maggior parte delle

persone il compito è difficile e richiede un considerevole sforzo di attenzione.

Page 27: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

L’ipnosi nella ricerca

- 17 -

che comportano maggiori perplessità diagnostiche in ambito

clinico (37).

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 18 -

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- 19 -

2. L’ipnosi nella diagnostica

L‟ipnosi può favorire la diagnosi sia confermando elementi

importanti sotto il profilo diagnostico, sia aggiungendo altri dati

significativi a quelli ottenuti attraverso il colloquio clinico,

l‟esame obiettivo, eventuali esami di laboratorio, indagini

strumentali e test psicologici (38).

I principali campi di applicazione dell‟ipnosi nella diagnostica

sono:

a) Integrazione degli elementi emersi nel corso del colloquio

clinico, aumento della validità e dell‟attendibilità dei test

psicologici, e superamento delle difficoltà che si possono

incontrare nel corso dell‟anamnesi (39).

Molti pazienti, non essendo in grado di affrontare i propri

problemi emozionali,

manifestano resistenza all‟indagine anamnestica con un

silenzio enigmatico o offrono

solo vaghe repliche alle domande che gli sono rivolte. Gli

approcci ipnotici possono

risultare estremamente utili ad aggirare queste resistenze ed

efficaci a svelare il sintomo

più importante, che non sempre è quello dichiarato o quello

prevalente.

b) Ausilio nella diagnostica differenziale tra disturbi organici e

funzionali (40).

Page 30: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 20 -

Non sempre i problemi medici ricadono in nosologie nette.

L‟ipnosi permette lo sviluppo di fenomeni spontanei e indotti che,

con il dovuto riguardo per altri segni e sintomi, possono risultare

utili per stabilire l‟eziologia organica o funzionale del dolore (41),

dei sintomi di conversione(42), dei disturbi dell‟apparato

cardiovascolare, respiratorio, genitourinario, e gastrointestinale

(43), dei disordini neurologici13

e muscoloscheletrici14

(44), dei

problemi del linguaggio (45), ecc.

Per distinguere un sintomo organico da uno funzionale è

importante tenere conto della durata del miglioramento del

sintomo ottenuto con l‟ipnosi. Il dolore cronico organico ad

esempio, tende a ricorrere più rapidamente dopo il trattamento

ipnotico di quanto non faccia il dolore cronico di origine

funzionale. Parimenti, qando il paziente con dolore cronico

funzionale riceve importanti guadagni secondari, la terapia

risulterà molto difficoltosa e talvolta persino fallimentare (46).

Comunque, dove “l‟ipnosi riesce ad alleviare il tremore di origine

organica.. soltanto per brevi periodi di tempo il tremore

funzionale può … essere mitigato per giorni dopo una sola

induzione ipnotica riuscita” (47).

La scomparsa dei sintomi in ipnosi deve essere comunque

valutata con molta cautela e unitamente ad altri dati, in quanto non

13

L‟accurata osservazione di un paziente in ipnosi può rivelare movimenti

corporei spontanei, riscontrabili anche durante il sonno naturale. Attraverso

particolari suggestioni è possibile fare diagnosi differenziale tra lesioni

organiche e funzionali relative a diversi apparati (C.N. Scilanga: Esperienze

condotte presso la U.O. di Medicina III – G. Berni, Azienda Ospedaliera di

Careggi, Firenze, 1995). 14

I disturbi muscoloscheletrici di tipo funzionale si possono facilmente

confondere con quelli organici. In molti casi di disturbi muscoloscheletrici “è

difficile fare una diagnosi differenziale, specie quando il sintomo principale è il

dolore”(Crasilneck & Hall, 1975, p. 158).

Page 31: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

L’ipnosi nella diagnostica

- 21 -

sempre essa indica la presenza di un problema funzionale, così

come il mancato effetto ipnotico sul sintomo non implica

necessariamente la presenza di un problema organico15

(48).

c) Aumento della compliance dei pazienti da sottoporre ad

indagini strumentali e microinvasive.

Mediante suggestioni di rilassamento, sollievo dall‟ansia e

dalla paura, analgesia e anestesia, l‟ipnosi può facilitare le

procedure diagnostiche in radiologia ed agevolare la preparazione

e l‟esecuzione di manovre microinvasive nonché di procedure

terapeutiche (49):

preparazione alla risonanza magnetica

preparazione alla tac

preparazione alla broncoscopia

preparazione alla gastroscopia

agoaspirazione di noduli tiroidei

biopsia osteomidollare

coronarografia

chemioterapia

altre eventuali procedure strumentali.

15

Quanto riferito è legato alla suggestionabilità costituzionale d‟apparato

secondo la scuola italiana che fa capo a F. Granone.

Page 32: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 22 -

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- 23 -

3. L’ipnosi nella terapia

Quando non esistono mezzi più indicati o in associazione con altre

modalità di trattamento, se non vi sono controindicazioni, dopo

un‟adeguata preparazione del paziente, l‟ipnosi consente di

ottenere risultati terapeutici positivi in molti problemi e situazioni.

Riportiamo, di seguito, un elenco dei campi di applicazione

terapeutica dell‟ipnosi, con i riferimenti bibliografici di alcuni dei

principali studi nei quali è stata utilizzata l‟ipnosi nella

prevenzione e nella terapia dei disturbi a base organica, dei

disturbi funzionali e dei problemi psicologici.

a. Terapia del dolore: l‟ipnosi può trovare

applicazione nel trattamento del dolore acuto e del

dolore cronico (50). Alcuni esempi dell‟utilizzo

dell‟ipnosi in questo campo sono il trattamento

delle nevralgie trigeminali (51) e del dolore

neoplastico(52). Si suggerisce la lettura del volume

“ Dolore e Ipnosi” dello stesso autore. Per chi fosse

interessato all‟argomento il volume può essere

richiesto a : [email protected].

b. Malattie cardiovascolari: il principale campo di

applicazione dell‟ipnosi nelle malattie

dell‟apparato cardiovascolare è rappresentato dalla

terapia dell‟ipertensione arteriosa essenziale (53).

Sono stati inoltre oggetto di trattamento le

extrasistoli parossistiche sopraventricolari (54), le

nevrosi post-infartuali (55), le cefalee su base

vascolare (56). Si suggerisce la lettura del volume

“ Stress e ipertensione arteriosa – l‟ipnosi nella

Page 34: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 24 -

diagnostica e nella terapia” dello stesso autore. Per

chi fosse interessato all‟argomento il volume può

essere richiesto a : [email protected].

c. Disturbi respiratori: numerosi autori hanno

utilizzato l‟ipnosi nel trattamento dell‟asma (57) e

nella prevenzione della comparsa dell‟accesso

asmatico (58).

d. Cefalee: tutti i pazienti sofferenti di cefalea

possono trarre giovamento dall‟ipnosi, diminuendo

sia l‟intensità sia la frequenza del disturbo (59); i

migliori risultati si ottengono nel trattamento delle

cefalee muscolo-tensive (60).

e. Disturbi neuromuscolari e riabilitazione

funzionale: l‟ipnoterapia è stata utilizzata per

trattare tic (61), balbuzie (62), paraplegia

funzionale (63), contratture, lombalgia, sciatalgia

(64), tinnito auricolare (65). Nella riabilitazione

funzionale, l‟ipnosi è stata utilizzata nel

trattamento di disordini muscolo-scheletrici (66) e

nei casi di accidenti cerebro-vascolari in cui i

pazienti non avevano risposto ai trattamenti

farmacologici (67). In combinazione con la terapia

ortopedica e reumatologica, l‟ipnosi può

contribuire a mitigare le sofferenze dell‟artrite e

permettere una maggiore funzionalità delle

articolazioni (68).

f. Disturbi gastrointestinali: in questo campo si è

operato molto nel trattamento di: conati di vomito

e vomito (69), “dumping syndrome” (70), acalasia

Page 35: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

L’ipnosi nella terapia

- 25 -

esofagea (71), disfagia funzionale (72), ulcera

gastroduodenale16

(73), sindrome del colon (74),

volontaria o involontaria incontinenza psicologica

delle feci (75). Si suggerisce la lettura del volume “

Emozioni e gastroenterologia – intervento

ipnotico” dello stesso autore. Per chi fosse

interessato all‟argomento il volume può essere

richiesto a : [email protected].

g. Disordini urinari: l‟ipnosi è stata applicata in

urologia nella risoluzione di quadri clinici

determinati da disordini vescicali su base organica,

con incontinenza e ritenzione urinaria (76).

Risultati notevoli sono stati ottenuti nel trattamento

della pollachiuria e disuria (77).

h. Ginecologia: mediante l‟ipnosi sono state trattate la

tensione premestruale (78), la dismenorrea (79) e

l‟amenorrea (80).

i. Disfunzioni sessuali: i problemi più

frequentemente trattati sono l‟impotenza (81), la

frigidità (82), il vaginismo (83) e la dispareunia

(84). È stata inoltre oggetto di trattamento

l‟infertilità (85). Si suggerisce la lettura del

volume “ L‟ipnosi nelle disfunzioni sessuali” dello

stesso autore. Per chi fosse interessato

all‟argomento il volume può essere richiesto a :

[email protected].

16

Come trattamento aggiuntivo alla terapia farmacologica in presenza di componenti emozionali che tendono ad alimentare il disturbo.

Page 36: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 26 -

j. Dermatologia: la dermatologia rappresenta un

notevole campo di applicazione dell‟ipnosi, anche

in considerazione del fatto che molti quadri di

patologia cutanea rappresentano uno scarico di

conflitti inconsci o sono legati a turbe emotive e

quindi trattabili con ipnoterapia (86). L‟ipnosi è

stata applicata nella terapia dei seguenti disordini

cutanei: eczema (87) neurodermatiti (88), dermatite

atopica (89), dermatite refrattaria (90), prurito (91)

orticaria (92). Sono state trattate le lesioni

erpetiche (93) ed eliminate le verruche (94).

Risultati positivi sono stati ottenuti nella psoriasi

(95), nell‟alopecia areata (96), nella tricotillomania

(97), nell‟acne escoriata (98) nel lichen planus

(99), nell‟ittiosi (100). Si suggerisce la lettura del

volume “ L‟ipnosi in dermatologia” dello stesso

autore. Per chi fosse interessato all‟argomento il

volume può essere richiesto a :

[email protected].

k. Ustioni: nel trattamento delle ustioni, l‟ipnosi è

stata utilizzata per ridurre l‟ansia e la paura e

mitigare il dolore nelle procedure di medicazione e

negli interventi di escissione e innesto di tessuti;

accelerare il processo di guarigione (attenuando la

risposta infiammatoria della lesione e limitando il

progresso dell‟ustione dal primo al secondo grado,

o dal secondo al terzo); aumentare l‟attiva

partecipazione del paziente alla terapia e sostenerlo

durante la riabilitazione; accrescere l‟appetito

(101).

Page 37: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

L’ipnosi nella terapia

- 27 -

l. Obesità e disordini endocrini: l‟ipnosi risulta un

metodo assai efficace nel trattamento dell‟obesità,

con effetti terapeutici sia fisici che psicologici,

facilitando la modifica dell‟appetito e

dell‟immagine corporea (102).

L‟ipnosi è stata anche utilizzata nel diabetico per

ridurre il fabbisogno di insulina (103) e gli effetti

dei fattori dello stress che contribuiscono alla

malattia (104). Si suggerisce la lettura del volume “

Obesità- aspetti biologici, psicologici e

socioculturali - approccio terapeutico a mezzo di

ipnosi” dello stesso autore. Per chi fosse interessato

all‟argomento il volume può essere richiesto a :

[email protected].

m. Ostetricia: è stata verificata l‟utilità dell‟ipnosi

nella preparazione al parto, nell‟assistenza

psicologica di sostegno delle pazienti abbastanza

ansiose verso il ruolo genitoriale, e per agevolare e

rendere più rapido il travaglio (105).

n. Odontoiatria: l‟ipnosi presenta notevole utilità

nella pratica odontoiatrica per alleviare il

bruxismo, preparare il paziente all‟intervento

(diminuzione del livello d‟ansia, della salivazione,

dell‟emorragia; immobilità della lingua, analgesia),

controllare i conati di vomito, trattare le fobie

dentali (106). Si suggerisce la lettura del volume “

L‟ipnosi in odontoiatria” dello stesso autore. Per

chi fosse interessato all‟argomento il volume può

Page 38: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 28 -

essere richiesto a : [email protected].

o. Dipendenze e abuso di sostanze: l‟ipnosi è

adoperata per cessare abitudini nocive e risolvere

vari tipi di dipendenze, quali:

- fumo (107). Si suggerisce la lettura del

volume “ L‟ipnosi nella disassuefazione dal

fumo”dello stesso autore. Per chi fosse

interessato all‟argomento il volume può essere

richiesto a : [email protected].

- alcolismo (108) Si suggerisce la lettura del

volume “ L‟ipnositerapia nell‟alcoldipendenza”

dello stesso autore. Per chi fosse interessato

all‟argomento il volume può essere richiesto a :

[email protected].

- tossicodipendenze17

(109). Si suggerisce la

lettura del volume “ Tossicodipendenze – una

prospettiva ipnologica” dello stesso autore. Per

chi fosse interessato all‟argomento il volume

può essere richiesto a :

[email protected].

p. Psichiatria, psicologia clinica e psicoterapia:

l‟ipnositerapia consente di ottenere ottimi risultati

nel trattamento di disturbi mentali, quali:

- insonnia (110). Si suggerisce la lettura del

volume “ L‟insonnia – dalla diagnostica alla

17

Secondo l’esperienza dell’Autore, i pazienti tossicodipendenti che possono ottenere i migliori risultati con l’ipnositerapia sono i cocainomani (Scilanga, 2006).

Page 39: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

L’ipnosi nella terapia

- 29 -

terapia ipnotica” dello stesso autore. Per chi

fosse interessato all‟argomento. Il volume può

essere richiesto a :

[email protected].

- fobie (111)

- attacchi di panico (112) Si suggerisce la

lettura del volume “ Disturbi d‟ansia e ipnosi-

quando non riesci ad ottenere una mano…”

dello stesso autore. Per chi fosse interessato

all‟argomento il volume può essere richiesto a :

[email protected].

- disturbo d’ansia generalizzato (113)

- disturbo ossessivo-compulsivo (114)

- disturbi da stress acuto e post-traumatico (115)

- anoressia-bulimia (116) Si suggerisce la

lettura del volume “ Anoressia e bulimia-dalla

diagnostica alla terapia ipnotica” dello stesso

autore. Per chi fosse interessato all‟argomento.

Il volume può essere richiesto a :

[email protected].

- disturbi di conversione e altri disturbi

somatoformi (117). Si suggerisce la lettura del

volume “ Disturbi isterici – dalla diagnostica

alla terapia ipnotica” dello stesso autore. Per chi

fosse interessato all‟argomento il volume può

essere richiesto a :

[email protected].

- depressione minore (118).

q. Problematiche relazionali della famiglia e della

coppia: gli approcci ipnotici possono integrare la

Page 40: CAMPI D'APPLICAZIONE DELL'IPNOSI      14-07-2015.pdf

Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 30 -

terapia familiare e di coppia aiutando i pazienti a

superare molte delle barriere che ostacolano le loro

relazioni. Si possono utilizzare le tecniche

ipnotiche per chiarire le reciproche aspettative,

aumentare il livello di partecipazione, migliorare le

capacità comunicative, e risolvere i conflitti

inconsci in tema di intimità e impegno (119).

r. Pediatria: le applicazioni cliniche dell‟ipnosi in

pediatria si rivolgono a numerose problematiche

dell‟infanzia e dell‟adolescenza: disturbi del sonno,

ansie e fobie di vario tipo, difficoltà scolastiche,

problemi di nutrizione, dislessia, balbuzie, suzione

del pollice, onicofagia, tricotillomania, enuresi18

,

(120).

s. Emergenze: l‟ipnosi può aiutare a gestire le

situazioni difficili del pronto soccorso medico ed

essere applicata come modalità primaria di

trattamento o come strumento ausiliario per vari

tipi di emergenze, quali ustioni, dolore acuto,

procedure pediatriche, situazioni ostetriche,

procedure chirurgiche, condizioni psichiatriche (ad

es. disturbi di conversione, crisi di ansia, stress

postraumatico), crisi scatenate da problemi di

incomunicabilità19

(121).

18

Lo stesso problema può presentarsi anche nei giovani adulti e nelle persone

anziane, dove verosimilmente il problema è più di natura organica che

funzionale (cfr. supra). 19

Secondo la mia esperienza, le difficoltà comunicative (ad es. nel caso di

pazienti extracomunitari) possono scatenare reazioni difficilmente gestibili e

tali da assorbire indebitamente le energie di infermieri, medici e rappresentanti

delle forze dell‟ordine. Il medico ipnologo, proprio perché abile nella

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L’ipnosi nella terapia

- 31 -

t. Chirurgia: in ambito chirurgico l‟ipnosi può

risultare utile per la preparazione all‟intervento, la

riduzione di anestetici20

, la riduzione o l‟abolizione

di complicanze post-operatorie, la diminuzione del

tempo di degenza (122).

u. Oncologia: le tecniche ipnotiche possono essere

utilizzate per migliorare la qualità e la durata della

vita, come sostegno al malato per diversi aspetti

del trattamento (reazione alla chemioterapia,

preparazione alle manovre strumentali, terapia del

dolore) e come supporto ai vari specialisti che si

occupano della patologia oncologica (123).

comunicazione verbale e non verbale, può risolvere rapidamente queste

situazioni. 20

In anestesiologia l‟ipnosi sembra offrire l‟opportunità di diminuire la quantità

di anestetici, riducendo di conseguenza i potenziali rischi ad essi associati

(Yapko, 1990, p. 71). In passato l‟ipnoanestesia è stata effettivamente utilizzata

in chirurgia, ma con gli sviluppi della farmacologia, essa può ormai essere

considerata quasi esclusivamente un campo sperimentale per convalidare i dati

acquisiti sull‟ipnoanestesia e la portata terapeutica dell‟ipnosi.

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 32 -

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- 33 -

4. Preparazione emozionale del personale

medico ed infermieristico

L‟ipnosi e l‟autoipnosi sono molto utili per facilitare la

preparazione emozionale del personale sanitario, consentendo ai

medici e agli infermieri di gestire al meglio lo stress, aumentare la

tranquillità interiore, ed agevolare l‟interazione con i pazienti e i

colleghi, riducendo l‟impatto delle problematiche lavorative sulla

vita familiare e viceversa.

L‟apprendimento degli approcci ipnotici fa inoltre acquisire

un‟acuta capacità di osservazione e di ascolto ed abitua il

personale medico e infermieritisco a fare uso, con la massima

efficienza, di modalità di comunicazione verbale e non verbale

che risultano assai utili nel contesto diagnostico-terapeutico (124).

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

- 34 -

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5. Applicazioni extramediche dell’ipnosi

Come abbiamo spiegato fin dal primo capitolo di questo volume,

l‟ipnosi trova utile applicazione in qualsiasi attività o problema

che coinvolga le dinamiche mentali. In questo paragrafo

descriviamo i principali settori applicativi dell‟ipnosi extramedica:

a. Istruzione – “L‟ipnosi facilita l‟apprendimento”

(125), diminuendo l‟ansia e migliorando la

concentrazione, e consente di aumentare le abilità

di insegnamento dei docenti e il rendimento

scolastico degli studenti (126). Ad ogni livello di

istruzione, l‟ipnosi e l‟autoipnosi possono aiutare

molto efficacemente lo studente a superare i disagi

scolastici, imparare a studiare con metodo,

presentarsi agli esami con tranquillità, riprendere

con profitto un corso di studi interrotto. L‟autore

ha un‟ampia casistica in questo settore avendo

trattato molti casi del genere. Studenti, incapacitati

per vari motivi a terminare gli studi intrapresi

(odontoiatria, psicologia, ingegneria,

giurisprudenza, scienze politiche, economia e

commercio, agraria, conservatorio), sono riusciti a

completarli in breve tempo e con successo tanto da

fare omaggio all‟Autore delle loro tesi di laurea.

Nel caso dello studente del conservatorio, a cui si

erano improvvisamente bloccate le articolazioni

della mano sinistra e si trovava perciò incapacitato

a suonare il violino, un numero esiguo di sedute di

ipnosi ha ripristinato i movimentI delle dita

restituendogli fiducia e sollievo e mettendolo in

grado di terminare brillantemente gli studi. (127).

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

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b. Professioni artistiche – L‟ipnosi può aiutare artisti

- scrittori, pittori, scultori, attori, musicisti - ad

usare al meglio il proprio talento, facendo superare

i momenti di stallo creativo e facilitando l‟aumento

della fiducia in sé e della capacità di

concentrazione e di espressione. Inoltre, è accaduto

che persone, ignare di possedere talento artistico,

abbiano scoperto l‟estro creativo in ipnosi tanto da

combiare professione per dedicarvisi con successo.

(128).

c. Sport – L‟attività sportiva ad ogni livello richiede

un ampio grado di controllo fisico e di

concentrazione. L‟ipnosi (e l‟autoipnosi) può

facilitare l‟uno e l‟altra in modo molto efficace,

aiutare a gestire la tensione delle competizioni e

mettere lo sportivo nella condizione di sfruttare al

meglio le proprie capacità atletiche, amplificando

la relazione mente-corpo, focalizzando l‟attenzione

sull‟obiettivo e costruendo aspettative e immagini

positive in grado di aumentare notevolmente il

rendimento. Alcune discipline in cui l‟ipnosi è stata

utilizzata con successo sono ad esempio l‟atletica,

il calcio, lo sci, il baseball, il nuoto21

(129).

d. Criminologia e scienze forensi – L‟ipnosi è stata

utilizzata come strumento di indagine

21

L’Autore ha personalmente sperimentato l’utilità dell’autoipnosi per aumentare la resistenza nel nuoto, restando in mare fino a dodici ore consecutive e percorrendo chilometri e chilometri, senza provare fame né sete.

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Applicazioni extramediche dell’ipnosi

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criminologica (130), come mezzo per la

facilitazione della memoria, la verifica

dell‟attendibilità e la veridicità delle deposizioni22

(131) e per alleviare lo stress cui sono sottoposti

testimoni e vittime di atti criminali23

. (132).

Sull‟ipnosi forense esiste una letteratura

relativamente ampia (133), ma agli effetti pratici

l‟utilizzo delle tecniche ipnotiche in ambito

processuale resta ancora poco conosciuto.

L‟Autore ritiene invece che l‟ipnosi abbia grandi

potenzialità in questo campo in quanto attraverso

l‟utilizzo della comunicazione non verbale24

è

possibile svelare quanto non viene detto a parole e

accertare che le deposizioni rese in tribunale

risultino veritiere. Su questo argomento si

suggerisce la lettura del volume dello stesso autore

“La grammatica delle emozioni espresse dal

corpo”, disponibile su richiesta a:

[email protected].

e. Economia – L‟utilizzo efficace della

comunicazione può portare al successo o alla

rovina un‟impresa. Sostituire modelli di

comunicazione rigidi con approcci più flessibili

22

L‟utilizzo dell‟ipnosi in ambito processuale presenta diversi problemi (M.T.

Orne, 1979, 1985), data la possibilità che fattori motivazionali intrinseci ed

estrinseci all‟ipnosi interferiscano con l‟attendibilità e l‟accuratezza delle

deposizioni (Sheehan & McConkey, 1993). 23

L’Autore ha trattato in diverse occasioni vittime di atti criminali riuscendo a far loro superare lo shock iniziale attraverso procedure di abreazione emotiva. 24

Cfr. Cap. VI.

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

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può migliorare il rendimento economico a

molteplici livelli (134). Nel mondo degli affari,

l‟ipnosi non è utilizzata in modo formale (ossia

usando in modo manifesto delle procedure di

induzione ipnotica), ma piuttosto come modalità di

comunicazione in grado di amplificare l‟efficacia

dei messaggi trasmessi al mercato. L‟utilità degli

approcci ipnotici risulta evidente per molti

importanti aspetti delle attività (135):

la presentazione e l‟implementazione di un

piano di marketing

la comunicazione d‟impresa e l‟attuazione

di campagne pubblicitarie

sviluppo delle capacità manageriali

(decision making, problem solving,

maggior uso creativo dell‟immaginazione,

ecc.)

la gestione strategica delle risorse umane

il coordinamento all‟interno di un‟industria

il miglioramento dell‟atmosfera

dell‟ambiente di lavoro

l‟autoaffermazione professionale (sostegno

nella competizione e aiuto contro il mobbing

ed altre forme di stress sul luogo di lavoro).

f. Politica – Tecniche suggestive e modalità di

comunicazione “ipnotica” informali sono

ampiamente utilizzate dalla classe politica nella sua

opera di propaganda per condurre le periodiche

campagne elettorali e per legittimare l‟azione di

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Applicazioni extramediche dell’ipnosi

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governo o per contestarla25

(136). L‟efficacia della

comunicazione è altrettanto essenziale per la

conduzione della politica estera, sia nelle ordinarie

relazioni diplomatiche che nella gestione delle crisi

internazionali (137).

g. Informazione – Tutti i sistemi di comunicazione,

specialmente quelli pilotati, che non ammettono

feedback dai riceventi all‟emittente26

(quali la

televisione e la stampa), esercitano un certo grado

di influenza sulle persone, formando opinioni che

col tempo possono consolidarsi in vere e proprie

convinzioni. Vari “attori” (compagnie

multinazionali, gruppi di interesse, partiti politici,

ecc.) si avvalgono dei mass media per catturare il

consenso dell‟opinione pubblica attraverso

messaggi suggestivi e costrutti di realtà che

equivalgono ad una sorta di “ipnosi di massa”

(138).

25

L’Autore si è esercitato per anni ad osservare la comunicazione non verbale di vari esponenti politici in televisione per esplorare l’attendibilità delle loro asserzioni. 26

Gli sviluppi della telematica permettono oggi al pubblico forme di interazione che tendono a ridurre la comunicazione a “senso unico” da parte dei mass media.

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

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Conclusioni

L‟ipnosi offre grandi possibilità alla ricerca e alla sperimentazione

(139); consente di ampliare, facilitare e rafforzare in vari modi le

possibilità della diagnostica (140); costituisce uno strumento

terapeutico efficace per trattare un‟ampia gamma di condizioni

mediche e problemi psicologici (141).

Le applicazioni specifiche dell‟ipnosi nei diversi campi della

medicina e della psicoterapia sono molto differenziate. Ad ogni

modo, “l‟ipnosi può aiutare il medico nel trattamento di quasi tutti

i pazienti”, rappresentando un ausilio prezioso per ottenere il

grado di rapport necessario a garantire la osservanza e la messa in

atto delle prescrizioni terapeutiche (142).

Un‟ulteriore area di particolare interesse è la preparazione

emozionale dei medici e degli infermieri, che possono trarre molti

vantaggi dall‟autoipnosi nello svolgimento della propria

professione e nel mantenimento di un buon equilibrio tra lavoro e

vita privata (143). A questo proposito si suggerisce la lettura del

volume “ A scuola di autoipnosi” dello stesso Autore, disponibile

su richiesta a: [email protected].

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Campi d’applicazione dell’ipnosi

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