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Stazione appaltante COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE PROVINCIA DI TORINO AREA TECNICA - SERVIZIO LL.PP. GESTIONE DEL PATRIMONIO ED AMBIENTE P.zza Martiri della Libertà, 1 - 10077 San Maurizio Canavese (To) tel. 011 9263211- fax 011 9278171 codice fiscale n. 01126920014 Responsabile del procedimento Geom. Donatella BELLEZZA QUATER Oggetto LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA Prestazione PROGETTO DEFINITIVO (ai sensi dell’art. 24 D.P.R. 207/2010) Commessa LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA C 31 Elaborato Data SC Codice G2 08/07/2011 - CIG: 086632412E CUP: Descrizione CALCOLO DEGLI IMPIANTI: IMPIANTO SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE (art.29 D.P.R. 207/2010) Progettisti ATP Arch. Francesco PALUMBO (capogruppo) Ing. Fulvio FUSINI - Ing. Valeria TARQUINIO (mandanti) Roma, Via Sermide 6, 00182 tel. 06 45425765 - fax 06 45471971 e-mail:[email protected] Collaboratori Ing. Raffaele Pio Fidanza Calcoli strutturali Ing. Domenico Paolo Allegrini Elaborati grafici e sicurezza sul cantiere Ing. Viviana Serafini Relazioni tecniche e studio di inserimento urbanistico Ing. Gianluca Capurso Elaborati economici e contrattuali Ing. Marco Turriziani Calcoli strutturali Ing. Andrea Nuozzi Calcoli idraulici e illuminotecnici Ing. Ilaria Torta Elaborati grafici e studi di fattibilità ambientale Ing. Ilaria Palazzi Elaborati grafici Il capogruppo Arch. Francesco PALUMBO

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Stazione appaltante COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE PROVINCIA DI TORINO AREA TECNICA - SERVIZIO LL.PP. GESTIONE DEL PATRIMONIO ED AMBIENTE P.zza Martiri della Libertà, 1 - 10077 San Maurizio Canavese (To) tel. 011 9263211- fax 011 9278171 codice fiscale n. 01126920014

Responsabile del procedimento

Geom. Donatella BELLEZZA QUATER

Oggetto LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA

Prestazione PROGETTO DEFINITIVO (ai sensi dell’art. 24 D.P.R. 207/2010)

Commessa LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA

C 31 Elaborato Data SC Codice

G2 08/07/2011 - CIG: 086632412E CUP:

Descrizione CALCOLO DEGLI IMPIANTI: IMPIANTO SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE

(art.29 D.P.R. 207/2010)

Progettisti ATP Arch. Francesco PALUMBO (capogruppo) Ing. Fulvio FUSINI - Ing. Valeria TARQUINIO (mandanti)

Roma, Via Sermide 6, 00182 tel. 06 45425765 - fax 06 45471971 e-mail:[email protected]

Collaboratori Ing. Raffaele Pio Fidanza Calcoli strutturali

Ing. Domenico Paolo Allegrini Elaborati grafici e sicurezza sul cantiere

Ing. Viviana Serafini Relazioni tecniche e studio di inserimento urbanistico

Ing. Gianluca Capurso Elaborati economici e contrattuali

Ing. Marco Turriziani Calcoli strutturali

Ing. Andrea Nuozzi Calcoli idraulici e illuminotecnici

Ing. Ilaria Torta Elaborati grafici e studi di fattibilità ambientale

Ing. Ilaria Palazzi Elaborati grafici

Il capogruppo

Arch. Francesco PALUMBO

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COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE PROVINCIA DI TORINO AREA TECNICA - SERVIZIO LL.PP. GESTIONE DEL PATRIMONIO ED AMBIENTE Resp. del Procedimento: Geom. Donatella BELLEZZA QUATER

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SOMMARIO SOMMARIO ....................................................................................................................................................... 2

PREMESSA ....................................................................................................................................................... 2

1. RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE ............................................................... 3

1.1 CALCOLO DELLE PORTATE DI PIOGGIA ......................................................................................... 6 1.2 DIMENSIONAMENTO DEI COLLETTORI ........................................................................................... 9

1.3 DIMENSIONAMENTO DEI TUBI DI SUB-IRRIGAZIONE ...................................................................12 CONCLUSIONI .................................................................................................................................................14

PREMESSA

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Nella presente relazione vengono descritti i criteri adottati neIla fase progettuale della rete di smaltimento delle

acque meteoriche del prolungamento di corso Italia e del tratto di via Verga a San Maurizio Canavese in provincia di

Torino. Il Progetto è stato eseguito ai sensi del nuovo regolamento acque meteoriche: "disciplina delle acque meteoriche

di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne" (D.P.G.R. n. 1/r del 20/02/2006 integrato dal D.P.G.R. n. 7/r del

02/08/2006).

1. RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE

Il progetto della rete di smaltimento delle acque meteoriche prevede n.44 caditoie stradali delle dimensioni interne

di cm 40x40x 40 distribuite lungo la viabilità di prolungamento di Corso Italia, oggetto del presente appalto, fino

all’incrocio con via San Riccardo Pampuri e il tratto di via Verga che si ricongiunge ad essa. Le caditoie sono disposte

sul lato della carreggiata a 10 cm di distanza dal bordo del marciapiede. Quando la sezione della carreggiata è a

schiena d’asino, le caditoie saranno posizionate su entrambi i lati.

L’acqua piovana caduta sulla superficie pavimentata, pari a 0,46 ha, prevede uno smaltimento diretto nei terreni ad est

del nuovo tratto di corso Italia mediante un sistema di tubi di sub-irrigazione.

Le caditoie saranno poste ad una distanza media di 15 m e ciascuna risulterà collegata con tubazioni in PVC (UNI EN

1401-1) per fognatura, tipo Classe SN 4 (ex 303/1) Le tubazioni saranno posate su letto di sabbia e rinfianchi in cls fino

a completa copertura come indicato nei disegni tipo.

In 6 punti della sede stradale di progetto, l’acqua raccolta nelle caditoie viene convogliata mediante un tubo di scolo di Ø

110 nel collettore fognario di progetto di diametro Ø 300. Tramite il collettore, l’acqua attraversa un pozzo d’ispezione di

progetto di dimensioni 60 x 60 cm, posto sotto la sede stradale e raggiunge un pozzo di cacciata delle dimensioni 100 x

100 x 100 cm dal quale poi viene convogliata nei tubi di sub irrigazione che immettono direttamente nel terreno. Nei tratti di strada dove la sezione trasversale è a schiena d’asino, la tubazione di smaltimento dell’acqua piovana

raccolta nelle caditoie di una corsia viene deviata in direzione trasversale, con pendenza opportune, ed attraversa

l’intera carreggiata per giungere al pozzetto di ispezione (60 x 60 x 60 cm). Da questo pozzetto mediante un collettore

Ø300, viene convogliata tutta l’acqua raccolta dalle caditoie di entrambe le falde nel tratto di strada interessato, nei

pozzi con sifone di cacciata (100 x 100 x 100 cm), e smaltita nei tubi di sub-irrigazione.

Sulla superficie di questi tubi sono presenti fori o fessure attraverso i quali l’acqua fuoriesce e viene smaltita

direttamente nel terreno alimentando così i terreni circostanti.

Il progetto prevede, anche, l’esecuzione di n.4 tombinature dei fossi di scolo presenti nell’area, in concomitanza

dell’incrocio con la strada di progetto, allo scopo di salvaguardare la continuità della rete dei fossi superficiali.

La prima zona di intervento interessa il fosso di scolo presente sulla curva esterna che connette via San

Riccardo Pampuri con l’attuale via Corso Italia.

Per questo fosso verrà realizzata una tombinatura che ne garantisce il passaggio al di sotto della sede stradale

oggetto del presente appalto.

Il secondo punto di intervento risulta essere quello in corrispondenza di via Madonna della Neve dove, per i

fossi di scolo che si intersecano in quel punto, verrà realizzata anche qui una tombinatura in calcestruzzo, per garantirne

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il passaggio al di sotto della sede stradale di progetto. In corrispondenza di questa intersezione tra i fossi, inoltre, potrà

essere inserita una chiusa per garantire il diritto irriguo alle diverse particelle.

Il terzo punto è costituito dal fosso presente sul lato apposto all’intersezione tra il prolungamento di Corso Italia

e il tratto di sede stradale che la ricongiunge con via Madonna della Neve. Per questo fosso verrà realizzato un

prolungamento che costeggerà le particelle n°66 e 67. In corrispondenza della recinzione dell’Istituito Fatebenefratelli

verrà realizzata una tombinatura che lo ricongiunge agli altri canali di scolo presenti, descritti al punto precedente. In

riferimento a questo tratto di fossato, verrà realizzata una ulteriore tombinatura in corrispondenza della rampa di accesso

alla particella n°66.

Ultimo intervento in merito ai canali di scolo interessa il fosso presente all’intersezione tra via Madonna della

Neve e via Verga. Verrà realizzata in testata al fossato, in corrispondenza dell’intersezione tra la viabilità attuale e quella

di progetto, una tombinatura che si andrà ad allacciare alla rete esistente.

Sono stati inoltre individuati dei punti dove sarà possibile inserire delle chiuse in calcestruzzo, finalizzate alla

modulazione della portata d’ acqua destinata all’ irrigazione.

Di seguito è riportato lo schema planimetrico dell’impianto di smaltimento delle acque meteoriche progettato e

dimensionato in Fig. 1

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Fig. 1 - Schema di progetto dell’impianto di smaltimento acque meteoriche

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1.1 CALCOLO DELLE PORTATE DI PIOGGIA Per il dimensionamento in esame è stato fatto riferimento a dati relativi alle precipitazioni di massima intensità

verificatasi nel periodo 1954 – 1977, aventi durata variabile tra un ora e 24 ore, registrati al pluviografo di Venaria Reale.

Le altezze di precipitazioni (in mm) sono relative a piogge intense verificatesi ne periodo citato in un intervallo di 1 - 3 - 6

- 12 e 24 ore.

Dall’elaborazione di tali dati si ricaverà la curva di massima possibilità pluviometrica che assume un'espressione del

tipo:

h = a x t(n) dove:

h: altezza di pioggia (mm)

t: tempo di pioggia (ore)

a: massima precipitazione di durata 1 ora (mm)

n: esponente

ed è in funzione del tempo di ritorno dell’evento pluviometrico; quale tempo di ritorno, considerato che si tratta della

realizzazione di nuove condotte, si è scelto Tr = 20 anni.

In tabella 1 sono riassunti i valori dei coefficienti a e n che permettono di individuare la curva di massima possibilità

climatica per il tempo di ritorno esaminato.

Tabella 1: curva di massima possibilità pluviometrica di riferimento

Tr [anni] a n

20 55.32 0.285

I fini del calcolo si assumerà la seguente curva di possibilità pluviometrica:

h=55,32 x t 0,285

Da tali dati si ricava che il massimo valore di intensità di pioggia registrato in tale periodo è riferito ad un ora di

precipitazioni ed è pari a circa 44 mm/h; tale valore a favore di sicurezza, viene approssimato per eccesso a 48 mm/h .

Percentuale di riempimento del tubo = 50%.

Trattandosi di un bacino di modesta estensione, si e' adottato un metodo semplificato di calcolo delle portate. Dall'esame

planimetrico si è determinato l’area totale del bacino pari a 0,46 ha.

Qp = portata (m3/s)

ϕ = coeff. di afflusso = 0.90 (Area impermeabile)

A = area sottesa, in ettari = 0,46 (ha)

i = intensità di pioggia = 0,048 (m/h)

ψ = coefficiente di ritardo = 0,801

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Qp = (ϕ * A * i * ψ )/0,36 [m3/s]

Qp = (0.90 * 0,46 * 0,050 * 0,801 ) / 0,36 = 0.046 [m3/s]

DIMENSIONAMENTO CADITOIE Calcolata la portata di progetto, si è stimato il numero necessario di caditoie a smaltire la portata di pioggia

Le caditoie sono costituite da una luce d’intercettamento, da un pozzetto sottostante e da una condotta trasversale alla

strada che le collega al più vicino canale di fognatura. Nell a fase di dimensionamento si è determinato:

• quale tipo di luce d’intercettamento disporre;

• dove posizionare le caditoie;

• quali dimensioni geometriche dare alle luci diintercettamento.

Le caditoie vanno disposte sempre negli avvallamenti delle strade, vanno disposte in modo che i passaggi pedonali

siano tenuti il più possibile sgombri dalle acque che defluiscono nelle cunette stesse.

Portata in cunetta (Q) che permette di avere un tirante idrico minore dell’altezza del cordolo del marciapiede. Si è

ipotizzato un tirante idrico pari alla 0,6% dell’altezza del marciapiede. Mediante la formula di Chezy si è determinato il

valore della portata:

Q = Cf/(n * Sx5/3 *T8/3*S0

1/2) [m3/s]

T: massima larghezza della sommità della sezione bagnata

assunta pari alla larghezza della banchina ossia pari a 50

cm

n: coefficiente di scabrezza secondo Manning = 0,016 (pari

all’inverso del coefficiente di scabrezza secondo Strickler)

Sx: pendenza trasversale della cunetta = 0,035 (è stato

utilizzato il valore di massima pendenza trasversale)

S0: pendenza longitudinale della strada; nell’area di bacino considerata la pendenza ha un valore pari all’ 1,3%

Si è potuto così calcolare il tirante idrico corrispondente alla massima larghezza della sezione bagnata:

s’ = T x Sx = 0,0175m Si è verificato che il tirante idrico ha un valore accettabile poiché ha un valore inferiore all’altezza del marciapiede

rispetto alla banchina che è pari a 0,1m

Calcolata la portata Q, per stabilire se occorrono o meno caditoie tra due incroci, si deve calcolare la lunghezza di strada

L’ che permette di avere nella corrispondente cunetta proprio quella portata massima. Si utilizza la formula razionale dei

deflussi:

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Q =[(C * i)*(x+a)*L’] / 3,6

i: intensità di pioggia = 0,048 mm/h

x: larghezza di una falda = 8 m

a: larghezza marciapiede = 1,5 m

C: coefficiente di deflusso = 0,9

Da cui si è ricavato L’ = 23,94394 m Essendo L’ minore è minore della lunghezza totale della strada, vanno disposte caditoie intermedie. La seconda caditoia

intermedia si pone ad una distanza dalla prima pari ad L1 che può anche essere diversa da L’. Difatti, se l’efficienza

della prima caditoia intermedia non è unitaria, ma inferiore, la portata massima che si può avere in cunetta deve essere

vista come la somma della portata sfuggita alla caditoia precedente (QBy-Pass,1) più quella accumulata lungo il tratto di

strada lungo L1.

Q = QBy-Pass,1 + [(C * i)*(x+a)*L1] / 3,6

QBy-Pass,1 = Q – E1 x Q = 0,000632 m3/s Dove:

QBy-Pass,1: portata sfuggita alla caditoia precedente

E1: efficienza supposta per la prima caditoia intermedia = 0,6

Da cui è possibile ricavare L1 = 14,36637 Quindi è possibile ricavare il numero di caditoie intermedie che avranno stessa efficienza mediante la formula: (D – L’)/L1 = 28,26 Dove:

D: lunghezza della rete di smaltimento acque meteoriche = 430 m

L’ = 23,94 m

L1 = 14,36 m

Nei tratti dove il tracciato presenta una sezione trasversale a schiena d’asino, le caditoie verranno posizionate su

entrambi i lati della carreggiata, quindi in totale avremo 44 caditoie, distanziate tra loro di circa 15 m.

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Scelta della dimensione della luce d’intercettamento La scelta della luce di intercettamento è stata fatta ipotizzando una griglia di dimensioni 0,4x0,4 m , e si è verificato

mediante le formule di efflusso e calcolando la portata che riesce a captare e la sua efficienza. Si è verificato poi che tali

grandezze siano compatibili con le stesse utilizzate nei calcoli di posizionamento. Noto che:

La capacità della luce è la portata massima che essa può addurre al sottostante

canale di fognatura

L’efficienza della luce è il rapporto tra la portata che essa intercetta e quella totale

proveniente da monte

Q: portata proveniente da monte

Q1= portata fluente nella cunetta nella larghezza l assunta pari a 0,4m

Q2: portata fluente nella cunetta nella larghezza b-l

v: velocità media della corrente in cunetta

Q1 è catturata integralmente dalla caditoia solo se la velocità della corrente vc è minore o uguale di una velocità limite

che si indica con v0

v0 = 1,86 x L0,79 = 0,9 m/s per griglie con barre perpendicolari alla direzione della corrente

vc < v0 quindi possiamo assumere che Q1 è catturata integralmente dalla caditoia e Q2 pari a QBy-Pass ed il rendimento

è possibile considerarlo pari 1.

A questo punto si è dedotta l’efficienza in moto uniforme pari a E0 = Q1/Q = 0,670256

L’espressione dell’efficienza della griglia è allora pari a:

E = R x Q1/Q + R x Q2/Q = 1

L’efficienza è > a quella utilizzata nel calcolo della portata razionale quindi il dimensionamento

1.2 DIMENSIONAMENTO DEI COLLETTORI

Il tratto di strada progettato presenta una pendenza su due lati ossia una sezione a schiena d’asino. Per

questo, in fase di dimensionamento dei collettori, si è considerato che la portata che deve essere smaltita dalle caditoie

e dai collettori presenti nei due lati della strada, sia pari a 1/2 della portata totale ossia Qp/2.

L’acqua dai collettori viene convogliata in pozzetti di d’ispezione da cui parte un unico collettore che, a sua volta,

convoglierà tutta l’acqua (raccolte dalle caditoie poste sui due lati della strada) in pozzetti con sifone di cacciata. Dai

pozzetti di cacciata l’acqua viene convogliata poi ai tubi di sub-irrigazione che consentono lo smaltimento diretto nel

terreno.

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L’acqua raccolta dalle caditoie prossime alle tombinature del fosso all’altezza di via Madonna della Neve, tramite una

contropendenza viene convogliata al pozzetto d’ispezione che le precede. Questa soluzione è stata scelta per evitare

l’intersezione tra il collettore dello smaltimento delle acque meteoriche e quello della tombinatura. Per risolvere lo stesso

problema in corrispondenza del fosso presente in corrispondenza dell’ intersezione tra corso Italia e via San Riccardo

Pampuri, si è pensato di convogliare l’acqua delle ultime caditoie direttamente nel fosso.

In seguito al calcolo delle portate è stato stimato il diametro dei collettori scegliendo un Ø 250mm e la pendenza dello

0,8% e sono state fatte opportune verifiche utilizzando un valore di H/Di (Percentuale di riempimento della tubazione)

pari al 50%.

Per i tratti di collettore che collegano i pozzetti d’ispezione ai pozzetti di cacciata invece è stato scelto un diametro

maggiore, di diametro Ø 300mm, poiché dovranno convogliare l’intera portata Qp nei pozzetti di cacciata.

Il calcolo è stato fatto mediante un programma di calcolo basato sulla legge di Chezy con coefficiente scabrezza di

Gauckler-Strickler

Q= k . A. R 2/3 . i ½

V= k . R 2/3 . i ½

Q = portata m3/s

χ = coefficiente di conduttanza;

A = area bagnata mq;

R = raggio idraulico m;

i = pendenza %;

Applicate le formule sopra riportate sono state verificate le portate di progetto dei vari rami di tubazione, tenendo conto

della tipologia di tubo, del relativo coefficiente di scabrezza e ipotizzando un riempimento massimo al 50 % per ciascun

tratto di collettore.

Fatta la verifica delle portate si è eseguita la verifica della velocità che l’acqua avrebbe in ciascun tubo considerando le

condizioni geometriche ipotizzate e la portata massima ricavata mediante gli indici di piovosità, mediante la legge di

Prandtl – Colebrook.

Verifica delle portate potenzialmente smaltibile da collettori di diametro Ø 250:

I collettori in questione, convogliano l’acqua raccolta da gruppi di caditoie ai pozzetti di ispezione, il diametro ipotizzato è

un Ø 250 ed è stata eseguita la verifica sulla portata considerando i seguenti dati:

D: diametro interno = 0,25

w: percentuale di riempimento % = 50%

i: pendenza del tubo ipotizzata % = 0,8%

k: coefficiente di scabrezza per tubi in PVC = 120

Q: portata nella condotta m3/s = 0,04148 m3/s

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Da tale verifica si evince che il diametro del tubo ipotizzato è sufficiente per smaltire la portata massima che sarebbe

presente nell’area di progetto ossia Qp/2 (metà della portata totale perché l’acqua viene convogliata nelle caditoie

presenti su entrambi i lati della strada) poiché Q > Qp/2.

A questo punto si è eseguita la verifica della velocità che l’acqua avrebbe nel tubo con diametro ipotizzato mediante la

formula di Prandtl – Colebrook e considerando la portata Qp/2 (portata massima che si avrebbe con il massimo indice di

piovosità):

Qp/2 = ( π * D2 * V)/4 Da cui la velocità ricavata:

V = 0,5 m/s Il valore della velocità può essere considerato accettabile.

Verifica delle portate potenzialmente smaltibile da collettori di diametro Ø 300:

I collettori in questione convogliano l’acqua raccolta dalle caditoie sui due lati della strada, dal pozzetto di ispezione al

pozzetto di cacciata. Per tali tubi è stato ipotizzato un diametro Ø 300 ed è stato verificato come segue considerando i

seguenti dati:

D: diametro interno = 0,30

w: percentuale di riempimento % = 50%

i: pendenza del tubo ipotizzata % = 0,8%

k: coefficiente di scabrezza per tubi in PVC = 120

Q: portata nella condotta m3/s = 0,0677 m3/s

Da tale verifica si evince che il diametro del tubo ipotizzato è sufficiente per smaltire la portata massima Qp.

A questo punto si è eseguita la verifica della velocità che l’acqua avrebbe nel tubo con diametro ipotizzato mediante la

formula di Prandtl – Colebrook e considerando la portata Qp (portata massima che si avrebbe con l’indice di piovosità

massimo):

Qp = ( π * D2 * V)/4

Da cui la velocità ricavata:

V = 0,65 m/s Il valore della velocità può essere considerato accettabile.

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COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE PROVINCIA DI TORINO AREA TECNICA - SERVIZIO LL.PP. GESTIONE DEL PATRIMONIO ED AMBIENTE Resp. del Procedimento: Geom. Donatella BELLEZZA QUATER

LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA

G2 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE(art. 29 D.P.R. 207/2010)

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1.3 DIMENSIONAMENTO DEI TUBI DI SUB-IRRIGAZIONE La sub-irrigazione eseguita tramite dispersione artificiale delle acque nei terreni, viene realizzata con una rete di

piccoli condotti sotterranei detti reticoli disperdenti, che introdotti nel terreno permeabile o poco permeabile, favoriscono

la dispersione delle acque stesse senza che sia necessario modellare in modo speciale la superficie del suolo

sovrastante. In generale, la sub- irrigazione drenata è indispensabile in quei terreni dove lo scarico delle acque sui

terreni superficiali possono provocare gravissimi danni sia in campo civile che in quello organico.

Sulla base dei dati stratigrafici riportati nella relazione geologica dell’area di intervento, è stato stimato il coefficiente di

permeabilità del terreno K ai fini del dimensionamento dei tubi di sub irrigazione da impiegarsi per la dispersione nel

sottosuolo delle acque meteoriche provenienti dalle superfici impermeabili.

Valutazione del coefficiente di permeabilità K

Considerando come terreni ricettori atti a disperdere le acque meteoriche i depositi ghiaiosi ciottolosi con blocchi in

matrice sabbiosa (come descritto nella relazione geologica), che si presume siano omogenei e isotropi e abbiano

continuità orizzontale e verticale fino ad idonea profondità. Si stima un valore presunto del coefficiente di permeabilità K

del terreno pari a 0,8 x 10-3 m/s.

Dimensionamento dei tubi di sub-irrigazione:

Dagli elaborati progettuali si evince che l’area totale dell’intervento è paria a 4600 mq circa, quindi la quantità di

pioggia totale pari a 0,046 m3/s

Tale afflusso potrà essere smaltito attraverso tubi di sub-irrigazione ; la quantità di afflusso Qsf potenzialmente

smaltibile da un tubo è stata calcolata mediante la legge di Darcy:

Qsf = A * K [m3/s]

Qsf : quantità di afflusso potenzialmente smaltibile [m3/s]

K: coefficiente di permeabilità [m/s]

A: superficie disperdente di un tratto di tubo di sub-irrigazione di lunghezza pari a un metro. Per avere un margine di

sicurezza maggiore consideriamo tale superficie pare al 50% di quella del tratto di tubo di sub-irrigazione: la superficie

disperdente considerata è quindi pari a πrL.

Considerando un tratto di tubo lungo un metro e di diametro Ø300 mm si ha:

Qsf = πrL * K [m3/s]

π*0,15*0,8 * 10-3 = 0,000375 m3/s

Il numero n di tubi di lunghezza pari a un metro e diametro Ø300 mm necessari a smaltire l’afflusso totale può essere

calcolato con la seguente relazione (relativa alla durata della precipitazione massima, cioè un’ora):

Qf = Af * ipmax [m3/s]

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Af = 4600 m2

Ipmax = 1,333x 10-5

n ≥ 3600Qf/V + 3600Qsf

n ≥ 155,38

dove V è il volume di un tratto di tubo lungo un metro.

Dal risultato si è pensato, per avere un margine di sicurezza, di inserire due tratti di tubi di sub irrigazione lungo

il lato Est del prolungamento di corso Italia: uno di 116,16 m circa, l’altro di 153,73 m circa. Tale risultato sarà oggetto di

verifica in fase di progettazione esecutiva.

I tubi di sub-irrigazione saranno posizionati in trincee larghe 0,8 m superiormente, inferiormente 0,4 e profonde

0,95 m. I tubi saranno posizionati con una pendenza dello 0,3% opposta alla pendenza della strada. Il tubo sarà

collocato al centro del letto di pietrisco con la sua base inferiore a circa un metro di distanza dal livello massimo

raggiunto dalla falda e l’asse baricentrico distante 1,4 m dal cordolo del marciapiede. Al fine di impedire l'intasamento

della ghiaia da parte del terreno di rinterro si usa del tessuto non tessuto, che permette la traspirazione, pur impedendo

l'affondamento del materiale di rinterro nel letto.

Fig. 2 Sezione tipo di corso Italia con sistema di smaltimento acque meteoriche progettato

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CONCLUSIONI

Il dimensionamento della rete di smaltimento delle acque di piattaforma, relative all’intervento di realizzazione

della viabilità di progetto, è stato eseguito utilizzando le formule classiche della letteratura relativa alle fognature

bianche.

Le sezioni progettate sono state verificate per pendenze e velocità minime, mantenendo un grado di

riempimento tale da consentire un buon margine di sicurezza. La rete di progetto sarà pertanto idonea a garantire un

regolare deflusso della portata di calcolo con velocità che risultano contenute nei limiti imposti dalla legge.

Il capogruppo

Roma, 08/07/2011 Arch. Francesco PALUMBO