C&A Newsletter - 04 - 03/2018 -...

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Newsletter www.carlinassociates.com N. 04 - 05/2018 - ITA Carlin & Associates Srl - 2018 All Rights Reserved - VAT 05014320286 - www.carlinassociates.com - design by C&A 1/2 In questo numero: Risultati positivi e numeri in crescita per C&A nel 2017. FlyMove presenta i primi concept di Dianchè City Car e Daytona Sport. Experenti: all’avanguardia nella Realtà Aumentata. L’Arte come collaterale finanziario. Il mercato del Venture Capital e delle Start-up tecnologiche in Italia. Opportunità selezionata da C&A Experenti: all’avanguardia nella Realtà Aumentata FlyMove Smart Mobility Platform - SMP Presentazione Dianchè City Car & Daytona Sport Carlin & Associates Risultati positivi e numeri in crescita per C&A nel 2017 C&A ha chiuso il Bilancio 2017 con un incremento pari a 5 volte il fatturato dell'anno precedente e a pareggio, confermando il trend di valori positivi già realizzati sin al 2015, anno della sua fondazione. Il 2017 è quindi per C&A il terzo anno consecutivo di crescita esponenziale, basata su un piano di investimenti e di sviluppo totalmente autofinanziato dai propri soci e dall'incremento delle attività consulenziali in Italia e all'Estero. L'Amministratore Unico, Ing. Fulvio Majorana, ha inoltre preannunciato un imminente e consistente aumento di capitale della società entro metà 2018. A tutto ciò si aggiunga l’entrata di un nuovo Partner nel team direttivo, l’inaugurazione della nuova sede di Padova, il lancio di Equiventia Capital Partners, e l’inserimento di due nuove figure professionali nel team operativo della società. Il Piano Industriale 2018-2020 di C&A prevede un’ulteriore crescita in termini di Clienti e fatturato, soprattutto per quanto riguarda la quantità e tipologia dei settori industriali serviti e le operazioni non-core, anche attraverso il rinforzo delle Divisioni relative al Contracting, al Trading Commodities e Arte/Real Estates. La mixed reality – unione della realtà con tecnologie di augmented e virtual reality – permette di creare nuove opportunità in termini di business e crescita. In questo contesto, Experenti presenta delle caratteristiche che la rendono un player unico nel settore. Infatti, pur essendo un partner tecnologico, Experenti non si limita a sviluppare semplici pacchetti AR/VR, ma costruisce prodotti che si integrano con l’operato delle aziende clienti fornendo un concreto volano di crescita. Experenti nasce dall'intuizione di Amir Baldissera che, nel ruolo di imprenditore e professore universitario, ha saputo cogliere già nel 2012 il potenziale della realtà aumentata. A seguito di un lavoro di ricerca svolto con un team di matematici ed economisti dell'ateneo padovano, si sono ipotizzati oltre 20 scenari di sviluppo di applicazione possibile della AR. Un ulteriore passaggio di analisi svolto da un team esperto in marketing strategico ha portato alla creazione della prima versione di Experenti: una piattaforma AR geo-referenziata per il mercato b2b. Quindi, nell’ottobre 2013, dopo quasi due anni di analisi e prototipi sviluppati con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova e di Confindustria (associazione degli industriali italiani), è stato rilasciata la prima realizzazione in occasione della fiera della tecnologia Smau Milano. Catturato un notevole interesse per il prodotto presentato, nel 2014 si è proceduto con la raccolta di feedback di mercato per arrivare ad inizio 2015 con la costruzione della prima offerta commerciale. Ottenuti i capitali – seed – necessari all'avvio della società si è poi dedicato il 2016 nella revisione dei processi produttivi allo scopo di massimizzare il valore creato riducendo tempi e costi di realizzazione. Oggi Experenti è in piena espansione operativa e commerciale. Experenti è una delle più innovative opportunità tecnologiche presentate da C&A. Nel quadro del piano di sviluppo progettuale e industriale della piattaforma SMP di FlyMove, e grazie alla partnership tecnologica con la società Picchio SpA di Ascoli Piceno, il team di design guidato dall’estro creativo di Carlos Arroyo Turon, Chief Designer di FlyMove, ha lavorato nelle scorse settimane per definire il design delle vetture full electric che FlyMove presenterà presto alla stampa di settore internazionale e che utilizzeranno l’esclusiva e innovativa tecnologia di scambio rapido di batteria (Swap Battery). La gamma iniziale di vetture, presentate con marchio “Dianchè”, prevede una city car in versione stradale, una sua versione GT sportiva, e una super sportiva sia in versione stradale che da corsa, denominata “Daytona”. Mentre la City Car offrirà caratteristiche funzionali e prestazioni in linea con le richieste di mercato, ad un prezzo estremamente competitivo, la Daytona è stata progettata con caratteristiche top nel segmento elettrico, ponendosi ai massimi livelli tecnologici e prestazionali in competizione con le più blasonate supercar oggi sul mercato. Prodotta in serie limitata e ad un prezzo da collezionisti, la Daytona sarà presto disponibile per test drive in circuito. Per quanto riguarda la versione GT di Dianchè City Car, per una efficace promozione del brand, è allo studio la creazione di un campionato monomarca europeo e la partecipazione alla prestigiosa Pikes Peak in USA per il 2019, in collaborazione con Enric Codony, pilota francese e manager racing di grandissima esperienza. Il Responsabile del team FlyMove Motorsport, Davide Mastrangelo, è già al lavoro per programmare le future attività sportive a supporto del lancio mondiale della piattaforma FlyMove SMP.

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N. 04 - 05/2018 - ITA

Carlin & Associates Srl - 2018 All Rights Reserved - VAT 05014320286 - www.carlinassociates.com - design by C&A 1/2

In questo numero:

• Risultati positivi e numeri in crescita per C&A nel 2017.

• FlyMove presenta i primi concept di Dianchè City Car e Daytona Sport.

• Experenti: all’avanguardia nella Realtà Aumentata.

• L’Arte come collaterale finanziario.

• Il mercato del Venture Capital e delle Start-up tecnologiche in Italia.

Opportunità selezionata da C&A Experenti: all’avanguardia nella Realtà Aumentata

FlyMove Smart Mobility Platform - SMP Presentazione Dianchè City Car & Daytona Sport

Carlin & Associates

Risultati positivi e numeri in crescita per C&A nel 2017C&A ha chiuso il Bilancio 2017 con un incremento pari a 5 volte il fatturato dell'anno precedente e a pareggio, confermando il trend di valori positivi già realizzati sin al 2015, anno della sua fondazione. Il 2017 è quindi per C&A il terzo anno consecutivo di crescita esponenziale, basata su un piano di investimenti e di sviluppo totalmente autofinanziato dai propri soci e dall'incremento delle attività consulenziali in Italia e all'Estero. L'Amministratore Unico, Ing. Fulvio Majorana, ha inoltre preannunciato un imminente e consistente aumento di capitale della società entro metà 2018. A tutto ciò si aggiunga l’entrata di un nuovo Partner nel team direttivo, l’inaugurazione della nuova sede di Padova, il lancio di Equiventia Capital Partners, e l’inserimento di due nuove figure professionali nel team operativo della società. Il Piano Industriale 2018-2020 di C&A prevede un’ulteriore crescita in termini di Clienti e fatturato, soprattutto per quanto riguarda la quantità e tipologia dei settori industriali serviti e le operazioni non-core, anche attraverso il rinforzo delle Divisioni relative al Contracting, al Trading Commodities e Arte/Real Estates.

La mixed reality – unione della realtà con tecnologie di augmented e virtual reality – permette di creare nuove opportunità in termini di business e crescita. In questo contesto, Experenti presenta delle caratteristiche che la rendono un player unico nel settore. Infatti, pur essendo un partner tecnologico, Experenti non si limita a sviluppare semplici pacchetti AR/VR, ma costruisce prodotti che si integrano con l’operato delle aziende clienti fornendo un concreto volano di crescita. Experenti nasce dall'intuizione di Amir Baldissera che, nel ruolo di imprenditore e professore universitario, ha saputo cogliere già nel 2012 il potenziale della realtà aumentata. A seguito di un lavoro di ricerca svolto con un team di matematici ed economisti dell'ateneo padovano, si sono ipotizzati oltre 20 scenari di sviluppo di applicazione possibile della AR. Un ulteriore passaggio di analisi svolto da un team esperto in marketing strategico ha portato alla creazione della prima versione di Experenti: una piattaforma AR geo-referenziata per il mercato b2b. Quindi, nell’ottobre 2013, dopo quasi due anni di analisi e prototipi sviluppati con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova e di Confindustria (associazione degli industriali italiani), è stato rilasciata la prima realizzazione in occasione della fiera della tecnologia Smau Milano. Catturato un notevole interesse per il prodotto presentato, nel 2014 si è proceduto con la raccolta di feedback di mercato per arrivare ad inizio 2015 con la costruzione della prima offerta commerciale. Ottenuti i capitali – seed – necessari all'avvio della società si è poi dedicato il 2016 nella revisione dei processi produttivi allo scopo di massimizzare il valore creato riducendo tempi e costi di realizzazione. Oggi Experenti è in piena espansione operativa e commerciale. Experenti è una delle più innovative opportunità tecnologiche presentate da C&A.

Nel quadro del piano di sviluppo progettuale e industriale della piattaforma SMP di FlyMove, e grazie alla partnership tecnologica con la società Picchio SpA di Ascoli Piceno, il team di design guidato dall’estro creativo di Carlos Arroyo Turon, Chief Designer di FlyMove, ha lavorato nelle scorse settimane per definire il design delle vetture full electric che FlyMove presenterà presto alla stampa di settore internazionale e che utilizzeranno l’esclusiva e innovativa tecnologia di scambio rapido di batteria (Swap Battery). La gamma iniziale di vetture, presentate con marchio “Dianchè”, prevede una city car in versione stradale, una sua versione GT sportiva, e una super sportiva sia in versione stradale che da corsa, denominata “Daytona”. Mentre la City Car offrirà caratteristiche funzionali e prestazioni in linea con le richieste di mercato, ad un prezzo estremamente competitivo, la Daytona è stata progettata con caratteristiche top nel segmento elettrico, ponendosi ai massimi livelli tecnologici e prestazionali in competizione con le più blasonate supercar oggi sul mercato. Prodotta in serie limitata e ad un prezzo da collezionisti, la Daytona sarà presto disponibile per test drive in circuito. Per quanto riguarda la versione GT di Dianchè City Car, per una efficace promozione del brand, è allo studio la creazione di un campionato monomarca europeo e la partecipazione alla prestigiosa Pikes Peak in USA per il 2019, in collaborazione con Enric Codony, pilota francese e manager racing di grandissima esperienza. Il Responsabile del team FlyMove Motorsport, Davide Mastrangelo, è già al lavoro per programmare le future attività sportive a supporto del lancio mondiale della piattaforma FlyMove SMP.

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Servizi C&A L’Arte come collaterale finanziario

Approfondimento

Il mercato del Venture Capital e delle Start-up tecnologiche in Italia di Paolo Carlin - Carlin & Associates

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Startup in crescita ma a rischio risorse. Da uno studio del Sole 24 Ore, al 30 giugno 2017, le imprese iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese dedicata alle startup - condizione abilitante per l’accesso al regime agevolativo di startup innovativa - sono 7.398, 1.455 in più rispetto al 30 giugno 2016 (+24,5%), con una media di 253 nuove iscrizioni al mese nel primo semestre del 2017 (a fronte di una media storica di 172). Il record di iscrizioni si è raggiunto a marzo 2017, con 282 nuove startup registrate. È quanto emerge dalla quarta edizione della Relazione annuale del ministro dello Sviluppo Economico al Parlamento sullo stato di attuazione e l’impatto della politiche sulle startup e le PMI innovative, presentata oggi a Roma nella sede del ministero. Il problema è che manca il venture capital, e il rischio di una fuga all’estero di queste realtà alla ricerca di investimenti nel capitale c’è.

Finanziamenti modesti del Venture Capital «Il finanziamento di queste realtà da parte del venture capital che - si legge nella premessa alla relazione - seppur in crescita tendenziale, appare ancora modesto rispetto ai risultati raggiunti da altre economie europee. Secondo l’European Venture Capital Report (EVCR) 2016, infatti, dai 98 milioni di euro di raccolta registratisi in Italia nel 2015 si è passati a 162 milioni nel 2016. Nello stesso anno, però, in Spagna il mercato ha raggiunto i 611 milioni di euro, in Germania si è attestato intorno ai 2 miliardi e in Francia ha superato i 2,7 miliardi di euro: ordini di grandezza evidentemente troppo differenti, con un ritardo italiano che tende ad accentuarsi». Startup è diventato oramai un vocabolo acquisito al panorama capitalistico italiano, e un asset class appetibile recentemente anche per investitori più tradizionali quali family office e private equity. Questo sembrerebbe segnalare una certa maturità del sistema startup, capace di generare non solo spinte innovative, ma anche vere e proprie aziende con una traiettoria di crescita e volumi di fatturato promettenti. Purtroppo, sebbene vi siano molti segnali positivi in questo senso, i numeri ci dicono che gli investimenti in startup non hanno registrato la svolta che ci si aspettava. Soprattutto da parte delle imprese già affermate, che ad oggi hanno usato e investito poco sulle startup come leva innovativa per rigenerare i propri modelli di business, linee di prodotti o processi di produzione e commercializzazione. Come ci spiega Carmelo Cennamo, dell’Università Bocconi di Milano, “il rischio ad oggi più forte per le startup nel nostro Paese non è quello di mancanza di capitali per l’avviamento;  ma di trovarsi in una possibile fase di stallo dopo esser riuscite a superare le prime fasi di crescita. È la cosiddetta “valle della morte”; la startup ha superato la fase iniziale di cosiddetta proof of concept and market fit, raggiunto un dimensionamento aziendale interessante grazie alla spinta degli investimenti iniziali, ma non tale da garantirle una crescita organica ed un’architettura aziendale che le permetta stabilità e continuità del business. Senza innesti di capitali forti, in questo stadio la startup può difficilmente fare il salto di crescita necessario per uscire dalla fase di startup ed entrare appieno in quella di crescita verso l’evoluzione e consolidamento in azienda”. Ma come mai una startup promettente ed in crescita non dovrebbe trovare i capitali sul mercato per sostenere l’ultima fase di sviluppo o “l’ultimo miglio”? La tesi avanzata dai più è che il sistema startup non è cresciuto in questi anni ai ritmi che ci si aspettava, e che, al di là del trend del momento, l’intero sistema è ancora in una fase embrionale. Corollario principale di questa tesi: mancano i capitali per sostenere la crescita delle startup. Ovvero, i capitali di rischio raccolti negli anni dagli investitori specializzati, venture capital e business angels, non hanno raggiunto dimensioni tali da poter sostenere la crescita delle startup. Ma è questa tesi plausibile? Ancorché in parte plausibile quanto all’effetto manifesto, questa tesi non spiega però come mai quegli investitori pur dotati dei capitali che servono, si pensi a private equity o medie-grandi aziende, non subentrano ai primi investitori, o si affiancano ad essi per traghettare la startup verso volumi di fatturato degni di nota.

Una tesi alternativa può essere la  mancanza  di mercato,  o meglio  di  mercati intermedi per la crescita e di mercati di sbocco  (la cosiddetta “exit”) che limitano il potenziale di una startup, quindi il suo valore prospettico. Questo paradossalmente rende l’investimento più rischioso e, ex ante, il ritorno sull’investimento meno redditizio proprio quando la startup esce dalla fase di totale incertezza legata allo sviluppo iniziale e comincia a produrre uno storico di business quantificabile. Lanciarsi nello sviluppo di una start-up va di moda o conviene? Certamente viviamo nell'era delle  start-up, e sono tantissimi gli esempi di queste piccole compagnie che, grazie  all'idea giusta, riescono a fare  fortuna. Probabilmente è proprio il loro successo che ci induce a sottovalutare quanto, al contrario,  il mondo delle start-up sia pieno di casi di fallimento. The Economist ne ha parlato addirittura in termini di "estinzione di massa", come se la maggior parte di questi esperimenti tecnologici fosse destinata a non durare a lungo. Il vero problema è che, al giorno d'oggi, creare una start-up è facile, farla funzionare molto meno. Da quando sono stati lanciati i progetti di  crowdfunding  tanti hanno avuto la possibilità di lanciare le loro invenzioni anche senza essersi preventivamente assicurati un finanziamento. Ecco perché per evitare che l’entusiasmo iniziale finisca con l'essere travolto dalle difficoltà, può essere utile dare a chi sogna di lanciarsi nel grande business delle start-up qualche consiglio per superare quelle che potrebbero essere le difficoltà della fase immediatamente successiva al lancio. Perché è questo il periodo più critico per la loro sopravvivenza. 1) Attenzione alla concorrenza. Il fatto che lanciare una start-up sia diventato molto

più facile di fatto aumenta moltissimo la concorrenza. Quindi attenzione: prima di iniziare a raccogliere fondi conviene studiare con cura quali potrebbero essere i vostri concorrenti, e ristrutturare di conseguenza il  progetto per assicurarvi  la copertura di una particolare nicchia di mercato ancora realmente scoperta.

2) Oltre che per evitare problemi di concorrenza, definire in maniera chiara il pubblico a cui ci si rivolge è importante per altri due motivi. Anzitutto l’esplosione delle start-up, salvo alcune eccezioni, ha finito col ridurre i  profitti  per tanti, proprio per la competitività che contraddistingue questo settore. In secondo luogo, se con il crowdfunding o con altri tipi di finanziamenti, pubblici e privati, il primo lancio è facile, per continuare a sviluppare il progetto è necessario coinvolgere i venture capitalists, che sono in genere molto, molto più attenti, e di conseguenza meno generosi, degli altri gestori di fondi.

3) Ai problemi di pianificazione di medio e lungo periodo si aggiungono poi quelli relativi all'avversione al rischio e alla capacità di gestione dei possibili fallimenti. A dispetto di quanto si sia in genere portati a credere, gli imprenditori non sono tendenzialmente meno spaventati dal livello di rischio associato alla loro attività, ma semplicemente hanno  maggiore fiducia  nelle probabilità di successo della loro attività. Forti di questa fiducia ritengono di essere in grado di superare qualsiasi difficoltà. Gli start-upper hanno la stessa mentalità, ma il loro problema è che non demordono nemmeno di fronte a fallimenti ripetuti.

4) La facilità con cui è possibile oggi far partire una start-up ha finito con l'aumentare il  tasso di fallibilità  delle stesse. Questo perché nel frattempo si è diffusa la convinzione secondo cui "fallire, e fallire spesso, conviene, perché aiuta a maturare l'esperienza necessaria per avere successo poi". E invece, dati alla mano, di solito succede proprio il contrario. Quindi chi non ce l'ha fatta la prima volta raramente riesce ad avere successo la seconda.

5) In generale, quindi, e senza scoraggiare nessuno,  fiducia, determinazione ed entusiasmo vanno bene, ma bisogna anche guardare in faccia la realtà quando le nostre  idee non funzionano. Per evitare un fallimento, però, un po' di pianificazione di medio-lungo termine può aiutare. A patto che anche questa sia il frutto di un mix di ragionevolezza ed entusiasmo.

L'acquisizione di opere d’arte è sempre stata un’attività gratificante per l’imprenditore di successo e un bene rifugio che raramente si svaluta nel tempo. Oggi, la crescente accettazione dei beni d'arte come garanzia di prestito ha ulteriormente aumentato la desiderabilità di tali acquisti. I collezionisti, investitori, commercianti d'arte, trust, patrimoni, fondazioni e musei possono monetizzare la loro collezione d'arte per realizzare nuove opportunità tra cui, nuovi investimenti, il rifinanziamento di altri debiti, o per acquistare di altre opere. I costi di transazione associati a un prestito bancario così garantito possono essere molto inferiori alla transazione e alle spese fiscali associate alla vendita di opere d’arte. C&A è in relazioni diretta con operatori finanziari disponibili a concedere finanziamenti a persone con un solido patrimonio e proprietarie di opere d'arte che forniscano le garanzie appropriate. I requisiti per questo tipo di operazione sono dettagliati e stringenti, soprattutto in merito all’affidabilità del richiedente e alla originalità delle opere d’arte proposte come collaterale. C&A è in grado di affiancare il Cliente in tutti i passaggi operativi e nelle relazioni con i più qualificati operatori e istituti di credito internazionali, effettuando una valutazione di fattibilità preliminare e supervisionando tutte le attività preparatorie (documentali e informative) richieste dalle controparti di finanziamento.