c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… ·...

9
QUOTIDIANO DEL LODIGIANO E DEL SUDMILANO FONDATO NEL 1890 il Cittadino ... e sai cosa mangi MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MAGAZINE UN VERO CIMITERO DI PAOLO BUSTAFFA Migliaia di morti in fondo al Mediterraneo “I grandi cimiteri sotto la luna”: il romanzo che Georges Bernanos scrisse a denuncia e condanna delle atrocità commesse in Spagna dal franchismo durante la guerra civile, torna alla memoria di fronte a un Mediterraneo che raccoglie nelle sue profondità migliaia di bambini, donne e uomini. A volte, come ultima carezza, le onde depongono alcuni corpi senza vita sulla spiaggia. Lasciano un messaggio fatto di tenerezza negata. A distanza di ottant’anni i contesti storici sono assai diversi ma il male che li ha abitati e li abita è ugualmente terribile e sconvolgente. Nel romanzo dello scrittore francese, pubblicato nel 1938, la luna non illumina semplicemente una superficie ma si trasforma in un punto luminoso di contatto tra i silenzi dei morti e i silenzi dei vivi. Silenzi che diventano gridi, pianti, segue a pagina 16 IL DIALETTO DI MODESTO TONANI Che bèl sarés püdè vulà sü i teci... M at per natüra, savi per scritüra. A chel pruerbi chì ‘duaresu fà ugialina i sapienton cu’ la spüsa suta ‘l nas e ved se sarés no mej desmet de fà ‘l presius, l’om riservad che sta per sò cünt vantenda un credit cu’l mund ch’la nüdriga e’l ghe permèt de viv in paš sensa sta gran fadiga. Me nonu’l diseva che quan un Talian el fèva tri pèi sü’l cül te pudevi pü guardagh nel müs. Tantu peg se al post d’i pej el seva tre letre ‘n pü: el se sluntaneva da ogni üsansa e curtesia perché ‘l gh’eva ‘ndren el fögh ch’la smangeva e‘l ghe feva ved püsè luntana, el perchè e‘l percume d’la realtà d’la vita e la miseria de la rasa ümana. Sichè, per lü la gent la diventeva strana e lü p’r i olter el diventeva ‘l mat. Donca, de spes la generusità, el disinteres, la rinuncia, la carità purtada ‘l sacrifisi, le virtü pusè evidenti ‘ paru matade p’r i omi ch’i a segue a pagina 14 LODI n INFILTRAZIONI E DEGRADO STANNO METTENDO A DURA PROVA LA STRUTTURA Al Comune è costato 300mila euro: il bar del Paesaggio è un colabrodo n Pozze d’acqua sul pavimento, porte imbrattate e persino ragnate- le sulla struttura. Così si presenta il bar del Paesaggio, locale tutto in le- gno che sta sprofondando nel de- grado. Per i lavori il Comune di Lodi aveva messo a bilancio la cifra di 300mila euro. A distanza di anni però l’opera non è ancora utilizza- bile. Anzi, quando piove l’interno di trasforma in un lago. È partita in- tanto un’azione risarcitoria nei confronti del progettista dell’opera, dell’impresa esecutrice, del diret- tore dei lavori e del responsabile del procedimento. La richiesta danni, in solido, arriva fino a 288mila eu- ro, comprensivi di spese di ripristi- no e danni di immagine. a pagina 7 ELEZIONI - 1 n A SANT’ANGELO SI INSEDIA IL SINDACO Dopo 22 anni di politica per Villa ecco la fascia n Chino sulle carte, tra un in- contro tecnico e l’altro. Il primo giorno da sindaco, per Maurizio Villa, è dedicato allo studio. Il tri- colore è posato sulla scrivania, appena deposto dall’istruttore di- rettivo del Comune di Sant’Ange- lo. Maurizio Villa, da 22 anni im- pegnato in politica, sempre nelle file della Lega Nord, ex consigliere comunale e provinciale, ex asses- sore alle politiche sociali, è alla prima volta da sindaco. a pagina 21 ELEZIONI - 2 n IL NUOVO PRIMO CITTADINO DI CODOGNO Giuramento in famiglia: Passerini subito al lavoro n «Subito al lavoro con grande umiltà». Francesco Passerini è stato proclamato sindaco di Codo- gno ieri mattina alle 10,07 dall’uf- ficio centrale elettorale. Ieri sera alle 18 nella sala consiglio del co- mune c’è stata la cerimonia uffi- ciale e il passaggio di consegne da Vincenzo Ceretti Ieri sera a festeg- giarlo c’erano anche i genitori, e la nonna novantenne, a cui Passeri- ni, visibilmente commosso, ha ri- volto un saluto particolare. a pagina 27 BERTONICO, IL PROGETTO RESTA BLOCCATO La maxi cartiera sull’ex Gulf: «L’azienda pensa ad altre aree» n Maxi cartiera da 500 posti a Ber- tonico: è ancora solo un’ipotesi. A circa 5 mesi dai primi incontri sul territorio per valutare l’apertura di una cartiera nell’area ex Gulf, di car- te in realtà ancora non se ne vedono. I contatti proseguono, ma il gruppo spagnolo interessato a investire nella Bassa sta vagliando anche altri terri- tori. «Non ci sono novità – conferma il presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati -: il gruppo interessa- to sta valutando aree anche altrove». a pagina 25 VILLA In posa per la foto di rito PASSERINI Con la nonna e i genitori IL BAR ABBANDONATO Ecco lo stato nel quale versa il locale, costato ben 300mila euro (foto di Paolo Ribolini) SAN COLOMBANO VANDALI SCATENATI: AUTO IMBRATTATE DURANTE LA NOTTE a pagina 23 AREA GULF Qui sorge la centrale INSERTO LA FESTA DELL’ACR NELLE PAGINE DI DIALOGO all’interno SAN ZENONE I LADRI DI RAME FANNO SALTARE LA CORRENTE a pagina 18 LODI SFONDANO UN MURO PER RAZZIARE LA DITTA EDILE a pagina 9 il p untas p illi La direzione del cammino “D Brexit, Trump, Politica estera, Europa, Usa, TTIP, estremismi ... Misericordia è ..... 3-4-5 Mercoledì 8 Giugno 2016 San Medardo € 1,20 Anno 127 - n. 133 www.ilcittadino.it

Transcript of c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… ·...

Page 1: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

QUO T I D I A N O D E L L O D I G I A N O E D E L S U DM I L A N OFO

ND

AT

ON

EL

18

90

il Cittadino... e sai cosa mangi

MAGAZINE

scarica gratisil nostro magazine

MAGAZINE

UN VERO CIMITERODI PAOLO BUSTAFFA

Migliaia di mortiin fondoal Mediterraneo

“I grandi cimiteri sotto la luna”: ilromanzo che Georges Bernanosscrisse a denuncia e condannadelle atrocità commesse in

Spagna dal franchismo durante laguerra civile, torna allamemoria difronte a unMediterraneo cheraccoglie nelle sue profonditàmigliaiadi bambini, donne e uomini.A volte, come ultima carezza, le ondedepongono alcuni corpi senza vitasulla spiaggia. Lasciano unmessaggio fatto di tenerezza negata.A distanza di ottant’anni i contestistorici sono assai diversi ma il maleche li ha abitati e li abita èugualmente terribile e sconvolgente.Nel romanzo dello scrittore francese,pubblicato nel 1938, la luna nonillumina semplicemente unasuperficiema si trasforma in un puntoluminoso di contatto tra i silenzi deimorti e i silenzi dei vivi.Silenzi che diventano gridi, pianti,

segue a pagina 16

IL DIALETTODI MODESTO TONANI

Che bèl saréspüdè vulàsü i teci...

M at per natüra, savi perscritüra. A chel pruerbi chì‘duaresu fà ugialina isapienton cu’ la spüsa suta

‘l nas e ved se sarés nomej desmet defà ‘l presius, l’om riservad che sta persò cünt vantenda un credit cu’l mundch’la nüdriga e’l ghe permèt de viv inpaš sensa sta gran fadiga. Me nonu’ldiseva che quan un Talian el fèva tripèi sü’l cül te pudevi pü guardagh nelmüs. Tantu peg se al post d’i pej elseva tre letre ‘n pü: el se sluntaneva daogni üsansa e curtesia perché ‘lgh’eva ‘ndren el fögh ch’la smangevae‘l ghe feva ved püsè luntana, elperchè e‘l percume d’la realtà d’lavita e lamiseria de la rasa ümana.Sichè, per lü la gent la diventevastrana e lü p’r i olter el diventeva ‘lmat. Donca, de spes la generusità, eldisinteres, la rinuncia, la caritàpurtada ‘l sacrifisi, le virtü pusèevidenti ‘ parumatade p’r i omi ch’i a

segue a pagina 14

LODI n INFILTRAZIONI E DEGRADO STANNO METTENDO A DURA PROVA LA STRUTTURA

Al Comune è costato 300mila euro:il bar del Paesaggio è un colabrodon Pozze d’acqua sul pavimento,porte imbrattateepersinoragnate-le sulla struttura.Così sipresenta ilbardelPaesaggio, locale tutto in le-gno che sta sprofondando nel de-grado.Per i lavori ilComunediLodiaveva messo a bilancio la cifra di300mila euro. A distanza di anniperò l’operanonèancorautilizza-bile.Anzi,quandopiovel’internoditrasforma in un lago. È partita in-tanto un’azione risarcitoria neiconfrontidelprogettistadell’opera,dell’impresaesecutrice, del diret-toredei lavoriedelresponsabiledelprocedimento. La richiesta danni,insolido,arriva finoa288milaeu-ro,comprensividi spesedi ripristi-no e danni di immagine.

a pagina 7

ELEZIONI - 1n A SANT’ANGELO SI INSEDIA IL SINDACO

Dopo 22 anni di politicaper Villa ecco la fascian Chino sulle carte, tra un in-contro tecnico e l’altro. Il primogiorno da sindaco, per MaurizioVilla, èdedicatoallo studio. Il tri-colore è posato sulla scrivania,appenadepostodall’istruttoredi-rettivodelComunediSant’Ange-lo.MaurizioVilla, da 22 anni im-pegnato inpolitica, semprenellefiledellaLegaNord,exconsiglierecomunaleeprovinciale, exasses-sore alle politiche sociali, è allaprima volta da sindaco.

a pagina 21

ELEZIONI - 2n IL NUOVO PRIMO CITTADINO DI CODOGNO

Giuramento in famiglia:Passerini subito al lavoron «Subito al lavoro con grandeumiltà». Francesco Passerini èstatoproclamatosindacodiCodo-gno ierimattinaalle 10,07dall’uf-ficio centrale elettorale. Ieri seraalle 18nella sala consiglio del co-mune c’è stata la cerimonia uffi-ciale e il passaggiodi consegnedaVincenzoCeretti Ieri seraa festeg-giarloc’eranoanche igenitori, e lanonnanovantenne, acuiPasseri-ni,visibilmentecommosso,ha ri-volto un saluto particolare.

a pagina 27

BERTONICO, IL PROGETTO RESTA BLOCCATO

La maxi cartiera sull’ex Gulf:«L’azienda pensa ad altre aree»nMaxicartierada500postiaBer-tonico: è ancora solo un’ipotesi. Acirca 5 mesi dai primi incontri sulterritorio per valutare l’apertura diunacartieranell’areaexGulf,dicar-teinrealtàancoranonsenevedono.Icontattiproseguono,mailgruppospagnolointeressatoainvestirenellaBassastavagliandoanchealtriterri-tori.«Noncisononovità–confermailpresidentedellaProvinciadiLodiMauroSoldati-:ilgruppointeressa-tostavalutandoareeanchealtrove».

a pagina 25

VILLA In posa per la foto di rito PASSERINI Con la nonna e i genitori

IL BAR ABBANDONATO Ecco lo stato nel quale versa il locale, costato ben 300mila euro (foto di Paolo Ribolini)

SAN COLOMBANOVANDALI SCATENATI:AUTO IMBRATTATEDURANTE LANOTTE

a pagina 23

AREA GULF Qui sorge la centrale

INSERTO LA FESTA DELL’ACRNELLE PAGINE DI DIALOGO

all’interno

SAN ZENONE I LADRI DI RAMEFANNO SALTARE LA CORRENTE

a pagina 18

LODI SFONDANO UN MUROPER RAZZIARE LA DITTA EDILE

a pagina 9

Anno 22 - nr. 10 - giugno 2016

il puntaspilli

Comesidicevaun temposcherzosamenteaLodi indialetto, “mepiasaresvesunuselinperscultà si disun”: cosasidiranno

nella riunionedei seiPaesi fondatoridell’Europachesi terrà il 24giugno,subitodopo il referendumconcuigli inglesidecide­

ranno se rimanere in Europa? E’ vero che i sondaggi danno probabile la vittoria di chi vuole rimanere e che sono già stati

previsti i paracadute per ogni evenienza (soprattutto da parte del sistema finanziario), però i rischi sono ancora molti … ne

va di mezzo l’idea di Unione, di integrazione, di accoglienza, di sviluppo economico e sociale, di relazioni internazionali.

Aquella riunionesaràpresenteanche l’Italia, attualmenteconsiderataelementodiponderazioneper il contributoapportato

a immigrazione, crediti insoluti e riforme.

In diverse elezioni vediamo prevalere il ballottaggio tra partiti – o fazioni ­ agli estremi. Le popolazioni protestano contro

lasituazionepresentepremiandovisioni radicali e forti epunendo ipartiti dimediazione, che incarnano l’immaginedell’esta­

blishment che ci ha portato a questo punto. E’ con questa situazione che dobbiamo fare i conti nei Paesi in cui, per fortuna,

c’è un certo livello di democrazia.

Qualche giornalista ha esercitato la fantasia pensando a cosa potrebbe succedere ad un ipotetico tavolo internazionale

con Trump, Le Pen e Grillo sui temi come lo sviluppo economico, il rapporto tra gli Stati (la sovranità) ed i continenti, la

gestione dei profughi e le relazioni internazionali.

Pensiamo all’Austria – che ha appena scelto tra Verdi ed estrema destra – alla Germania ed alla Francia che voteranno nel

2017, alla Spagna tra poco, oltre al “grande abisso” delle elezioni Usa di novembre.

Quelloèunodeimomenti che“fanno lastoria”ed inquesta fasediprevalenzadegli estremismipotrebbe riservarci sorprese.

Sanders è proprio finito? La Clinton su Trump vincerà come si sospetta? Possiamo dire chi è meglio tra l’uno e l’altra?

Intanto meriterebbe più spazio d’informazione la trattativa che procede in sordina per il trattato (TTIP) di libero scambio

economico UE­USA con cui rischiamo di essere penalizzati – diciamo pure annientati ­ in qualità, sviluppo economico e

salute.Cosa possiamo sperare in tutto questo movimento? E ancora di più, cosa vogliamo contribuire a costruire con le nostre

scelte personali?

M. B.

La direzione del cammino

“Dall’alto si percepisce meglio la bellezza del

cammino, il suo svolgersi”. È quanto mi sono

sentito rispondere lo scorso 22 maggio ­ po­

co prima che il lungo corteo degli acierrini (e

dei loro educatori, genitori,...) della Festa re­

gionale ACR arrivasse in piazza e poi in Catte­

drale ­ da alcuni amici, che hanno pensato bene di appostarsi in un

luogo elevato per poter gustare meglio, dall’alto, la scena rappre­

sentata dalle persone che insieme, con gioia, con convinzione, con

speranza, con semplicità stavano camminando sui binari del cuore.

Anche Zaccheo, per vedere Gesù, “corse avanti e, per poterlo vede­

re, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là” (Lc 19,5). Per

vedere bene occorre mettersi in una posizione appropriata, sceglie­

re la prospettiva giusta, adeguata.

Si conclude (anche se il termine è un po’ improprio) un anno asso­

ciativo e pastorale e ci apprestiamo a verificare i passi del cammino

che come associazione, dentro la Chiesa ma con essa in uscita, al

servizio del Vangelo, per la santificazione di ciascuno, a vantaggio

del Bene Comune, abbiamo compiuto. Ecco quindi che vogliamo

tentare di fare la stessa cosa, cioè metterci in una prospettiva posi­

tiva e di sguardo lungo, per valutare il cammino associativo.

Abbiamo negli occhi e nella mente i numerosi eventi che lo hanno

contrassegnato, le finalità e le attese con le quali lo abbiamo iniziato

e vissuto, la bellezza (ma a volte anche la difficoltà) di tanti momen­

ti scelti, preparati e vissuti; ma soprattutto le persone che ci sono

state compagne nel cammino, spesso vere e proprie opportunità

per cogliere il senso degli eventi, sempre possibilità di maturazione

umana e quindi cristiana.

Cerchiamo di salire un po’ più in alto, per riuscire a riconoscere le

tracce della strada percorsa, ma anche per intravedere territori e

periferie da esplorare. Utilizzando tre verbi riferiti a tre eventi asso­

ciativi vissuti quest’anno.

Generare. È il verbo contenuto nel titolo della giornata studio del

settembre scorso (Generare alla Fede). È la dimensione di fondo

che l’esperienza associativa deve avere: se non è generatrice di

qualcosa di nuovo, di qualcosa che è bene per le persone, per la

comunità, per la Chiesa, per il mondo, allora rischia di non avere

senso. Generare cosa? Percorsi e non attività, ascolto della vita re­

ale e non chiacchiere, relazioni profonde e non feste, scelte e non

teorie, gesti e non meri auspici. Generare soprattutto ricerca di

Senso e di Verità, piuttosto che facili entusiasmi, racconti e testi­

monianze di fede, più che lezioni dottrinarie. Siamo consapevoli

che questa è la giusta prospettiva nella quale collocare l’esperienza

associativa? È questo che abbiamo voluto realizzare durante l’an­

no? Come coniugare l’esperienza associativa perché sia generati­

va?Cercare strade nuove. È una delle principali indicazioni date dal pre­

sidente Truffelli ai responsabili associativi di Lombardia convenuti

a Brescia nello scorso novembre. Dentro questo compito affidato,

tanti presupposti e tante implicazioni. Tra i presupposti: la necessi­

tà di leggere il contesto in cui siamo inseriti e gli elementi che lo

connotano; la capacità di riconoscere il cambiamento in divenire

per un discernimento di ciò che vale; una lettura sapienziale dei

tempi e la capacità di fidarsi delle sentinelle che scrutano l’orizzon­

te; il coraggio di rischiare ... Ma anche importanti implicazioni: rico­

noscere il primato della vita reale con la sua complessità e poliedri­

cità; saper andare all’essenziale, nella fedeltà all’originalità del­

l’esperienza; saper incontrare le persone sulle strade del loro

rapporto personale con Dio in Gesù Cristo; saper agire nel contesto

coinvolgendo e lasciandoci coinvolgere nella costruzione di ponti

tra persone, gruppi, comunità, esperienze, ... Non è impresa facile

percorrere una strada nuova. Ma il Signore ci invita a essere solerti

e coraggiosi, come Maria che “si alzò. E andò in fretta” (Lc 1,39).

Non è tempo di tranquille consuetudini, ma di impegno creativo e

sollecito. Abbiamo continuato a cullarci nel “si è sempre fatto co­

sì”? Come immaginare per il futuro un contributo per l’annuncio

del Vangelo con la Chiesa locale?

Progettare. È quanto abbiamo fatto, insieme alle altre diocesi della

Lombardia, da febbraio a maggio, per realizzare la Festa regionale

ACR. Con pazienza e con fiducia reciproca. Nella chiarezza degli

obiettivi educativi e delle modalità esperienziali da individuare. Con

capacità di valutare le risorse umane e materiali disponibili e di

mettere a fattore comune le capacità individuali. Veramente tante

le persone coinvolte. È stata un’occasione per realizzare nel concre­

to una bella esperienza educativa, nella corresponsabilità tra laici

e sacerdoti e con lo spazio dovuto al protagonismo dei ragazzi. Ed

ora? Il modello progettuale lo riteniamo applicabile all’esperienza

associativa nel suo complesso? Quali elementi indispensabili per­

ché sia praticato nei diversi contesti comunitari nei quali siamo in­

seriti?Tre azioni diverse, ma che hanno in comune un forte protagonismo

di chi li vuole coniugare. Azioni di cui la società, le nostre comunità,

hanno bisogno come dell’acqua. Che richiedono, ma anche svilup­

pano, una grande passione per Cristo, per la Chiesa e per l’uomo.

Azioni che ci possono aiutare a dare senso e prospettiva al nostro

cammino. Giuseppe Veluti, presidente diocesano di Ac

Brexit , Trump, Politica estera,

Europa, Usa, TTIP, estremismi ...

Misericordia è .....3-4-5

Foto di Lorenzo Merli

Mercoledì 8 Giugno 2016San Medardo

€ 1,20 Anno 127 - n. 133www.ilcittadino.it

Page 2: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

Anno 22 - nr. 10 - giugno 2016

il puntaspilliComesidicevaun temposcherzosamenteaLodi indialetto, “mepiasaresvesunuselinperscultà si disun”: cosasidirannonella riunionedei seiPaesi fondatoridell’Europachesi terrà il 24giugno,subitodopo il referendumconcuigli inglesidecide­ranno se rimanere in Europa? E’ vero che i sondaggi danno probabile la vittoria di chi vuole rimanere e che sono già statiprevisti i paracadute per ogni evenienza (soprattutto da parte del sistema finanziario), però i rischi sono ancora molti … neva di mezzo l’idea di Unione, di integrazione, di accoglienza, di sviluppo economico e sociale, di relazioni internazionali.Aquella riunionesaràpresenteanche l’Italia, attualmenteconsiderataelementodiponderazioneper il contributoapportatoa immigrazione, crediti insoluti e riforme.In diverse elezioni vediamo prevalere il ballottaggio tra partiti – o fazioni ­ agli estremi. Le popolazioni protestano controlasituazionepresentepremiandovisioni radicali e forti epunendo ipartiti dimediazione, che incarnano l’immaginedell’esta­blishment che ci ha portato a questo punto. E’ con questa situazione che dobbiamo fare i conti nei Paesi in cui, per fortuna,c’è un certo livello di democrazia.Qualche giornalista ha esercitato la fantasia pensando a cosa potrebbe succedere ad un ipotetico tavolo internazionalecon Trump, Le Pen e Grillo sui temi come lo sviluppo economico, il rapporto tra gli Stati (la sovranità) ed i continenti, lagestione dei profughi e le relazioni internazionali.Pensiamo all’Austria – che ha appena scelto tra Verdi ed estrema destra – alla Germania ed alla Francia che voteranno nel2017, alla Spagna tra poco, oltre al “grande abisso” delle elezioni Usa di novembre.Quelloèunodeimomenti che“fanno lastoria”ed inquesta fasediprevalenzadegli estremismipotrebbe riservarci sorprese.Sanders è proprio finito? La Clinton su Trump vincerà come si sospetta? Possiamo dire chi è meglio tra l’uno e l’altra?Intanto meriterebbe più spazio d’informazione la trattativa che procede in sordina per il trattato (TTIP) di libero scambioeconomico UE­USA con cui rischiamo di essere penalizzati – diciamo pure annientati ­ in qualità, sviluppo economico esalute.Cosa possiamo sperare in tutto questo movimento? E ancora di più, cosa vogliamo contribuire a costruire con le nostrescelte personali?

M. B.

La direzione del cammino

“Dall’alto si percepisce meglio la bellezza delcammino, il suo svolgersi”. È quanto mi sonosentito rispondere lo scorso 22 maggio ­ po­co prima che il lungo corteo degli acierrini (edei loro educatori, genitori,...) della Festa re­gionale ACR arrivasse in piazza e poi in Catte­

drale ­ da alcuni amici, che hanno pensato bene di appostarsi in unluogo elevato per poter gustare meglio, dall’alto, la scena rappre­sentata dalle persone che insieme, con gioia, con convinzione, consperanza, con semplicità stavano camminando sui binari del cuore.Anche Zaccheo, per vedere Gesù, “corse avanti e, per poterlo vede­re, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là” (Lc 19,5). Pervedere bene occorre mettersi in una posizione appropriata, sceglie­re la prospettiva giusta, adeguata.Si conclude (anche se il termine è un po’ improprio) un anno asso­ciativo e pastorale e ci apprestiamo a verificare i passi del camminoche come associazione, dentro la Chiesa ma con essa in uscita, alservizio del Vangelo, per la santificazione di ciascuno, a vantaggiodel Bene Comune, abbiamo compiuto. Ecco quindi che vogliamotentare di fare la stessa cosa, cioè metterci in una prospettiva posi­tiva e di sguardo lungo, per valutare il cammino associativo.Abbiamo negli occhi e nella mente i numerosi eventi che lo hannocontrassegnato, le finalità e le attese con le quali lo abbiamo iniziatoe vissuto, la bellezza (ma a volte anche la difficoltà) di tanti momen­ti scelti, preparati e vissuti; ma soprattutto le persone che ci sonostate compagne nel cammino, spesso vere e proprie opportunitàper cogliere il senso degli eventi, sempre possibilità di maturazioneumana e quindi cristiana.Cerchiamo di salire un po’ più in alto, per riuscire a riconoscere letracce della strada percorsa, ma anche per intravedere territori eperiferie da esplorare. Utilizzando tre verbi riferiti a tre eventi asso­ciativi vissuti quest’anno.Generare. È il verbo contenuto nel titolo della giornata studio delsettembre scorso (Generare alla Fede). È la dimensione di fondoche l’esperienza associativa deve avere: se non è generatrice diqualcosa di nuovo, di qualcosa che è bene per le persone, per lacomunità, per la Chiesa, per il mondo, allora rischia di non averesenso. Generare cosa? Percorsi e non attività, ascolto della vita re­ale e non chiacchiere, relazioni profonde e non feste, scelte e nonteorie, gesti e non meri auspici. Generare soprattutto ricerca diSenso e di Verità, piuttosto che facili entusiasmi, racconti e testi­monianze di fede, più che lezioni dottrinarie. Siamo consapevoliche questa è la giusta prospettiva nella quale collocare l’esperienzaassociativa? È questo che abbiamo voluto realizzare durante l’an­no? Come coniugare l’esperienza associativa perché sia generati­va?Cercare strade nuove. È una delle principali indicazioni date dal pre­sidente Truffelli ai responsabili associativi di Lombardia convenutia Brescia nello scorso novembre. Dentro questo compito affidato,tanti presupposti e tante implicazioni. Tra i presupposti: la necessi­tà di leggere il contesto in cui siamo inseriti e gli elementi che loconnotano; la capacità di riconoscere il cambiamento in divenireper un discernimento di ciò che vale; una lettura sapienziale deitempi e la capacità di fidarsi delle sentinelle che scrutano l’orizzon­te; il coraggio di rischiare ... Ma anche importanti implicazioni: rico­noscere il primato della vita reale con la sua complessità e poliedri­cità; saper andare all’essenziale, nella fedeltà all’originalità del­l’esperienza; saper incontrare le persone sulle strade del lororapporto personale con Dio in Gesù Cristo; saper agire nel contestocoinvolgendo e lasciandoci coinvolgere nella costruzione di pontitra persone, gruppi, comunità, esperienze, ... Non è impresa facilepercorrere una strada nuova. Ma il Signore ci invita a essere solertie coraggiosi, come Maria che “si alzò. E andò in fretta” (Lc 1,39).Non è tempo di tranquille consuetudini, ma di impegno creativo esollecito. Abbiamo continuato a cullarci nel “si è sempre fatto co­sì”? Come immaginare per il futuro un contributo per l’annunciodel Vangelo con la Chiesa locale?Progettare. È quanto abbiamo fatto, insieme alle altre diocesi dellaLombardia, da febbraio a maggio, per realizzare la Festa regionaleACR. Con pazienza e con fiducia reciproca. Nella chiarezza degliobiettivi educativi e delle modalità esperienziali da individuare. Concapacità di valutare le risorse umane e materiali disponibili e dimettere a fattore comune le capacità individuali. Veramente tantele persone coinvolte. È stata un’occasione per realizzare nel concre­to una bella esperienza educativa, nella corresponsabilità tra laicie sacerdoti e con lo spazio dovuto al protagonismo dei ragazzi. Edora? Il modello progettuale lo riteniamo applicabile all’esperienzaassociativa nel suo complesso? Quali elementi indispensabili per­ché sia praticato nei diversi contesti comunitari nei quali siamo in­seriti?Tre azioni diverse, ma che hanno in comune un forte protagonismodi chi li vuole coniugare. Azioni di cui la società, le nostre comunità,hanno bisogno come dell’acqua. Che richiedono, ma anche svilup­pano, una grande passione per Cristo, per la Chiesa e per l’uomo.Azioni che ci possono aiutare a dare senso e prospettiva al nostrocammino.

Giuseppe Veluti, presidente diocesano di Ac

Brexit , Trump, Politica estera,Europa, Usa, TTIP, estremismi ...

Misericordia è ..... 3-4-5Foto di Lorenzo Merli

Page 3: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

II LAUDATO SI'

giugno 2016

La Chiesa e l’Ac non possono sostituirsi alla politica ma offrire occasioni per un dibattito onesto e trasparente

L’economia non risolve i problemi del mondose gli uomini dimenticano le grandi motivazioni

Cosa suggerisce alla nostra asso­ciazione l’enciclica “Laudato si’”di Papa Francesco:­ Per quale scopo lavoriamo e ciimpegniamo?­ Che tipo di mondo desideriamo

trasmettere a coloro che verranno dopo dinoi?

Sono gli interrogativi principali dell’Enciclica”Laudato si’” di Papa Francesco. Sono doman­de di fondo che emergono anche dalla nostraesperienza associativa, nei nostri cammini dicatechesi. Di fronte a tali quesiti è nostro com­pito raccogliere non solo risposte, ma anchestimolare le persone a dare il loro contributo.Siamo ormai tutti convinti che non si può piùstare fermi di fronte alle ingiustizie, allo sfrut­tamento incosciente sia delle persone sia dellerisorse naturali. Sono lodevoli e a volte ammi­revoli gli sforzi di scien­ziati e tecnici esperti nelsettore ambientale ma,per ottenere effetti im­portanti ed efficaci, oc­corrono anche coscien­ze formate e responsa­bili che guidino la genteal bene comune in tutti,i campi i particolar mo­do in quello ambientale,civile e spirituale.La questione ambientaleè inscindibilmente legataalla dimensione umana,sociale e lavorativa: tuttoè connesso.I cristiani affermanospesso di avere a cuoreil valore della persona ela salvaguardia dell’am­biente come doni di Dio,ma è giunto il momentodi dimostrarlo nell’as­sunzione di responsabi­lità. Il Creato è lo spazioche ci è dato di vivere, ilCreato è per l’uomo eper le sue future genera­zioni, noi abbiamo il do­vere di preservarlo perconsegnarlo intatto a chiverrà dopo di noi.Aria ed acqua pulite, di­fesa della natura ed energie sicure sono valoriper cui i cristiani sono doppiamente motivatia difendere perché elementi importanti perl’uomo ed espressione del disegno voluto daDio.

Quale casa comune lasceremo ai bambiniche stanno crescendo?.L’esistenza umana si basa su tre relazioni fon­damentali: la relazione con Dio, quella con ilprossimo e quella con la terra. Secondo la Bib­bia, queste tre relazioni vitali hanno subito unarottura. Le cause più profonde della crisi attua­le sono attribuite ad un eccesso di antropocen­trismo perché l’essere umano non riconoscepiù la propria giusta posizione rispetto al mon­do, ma assume una posizione autoreferenzia­

le, centrata esclusivamente su di sé e sul pro­prio potere. Ne deriva una logica «usa e getta»che giustifica ogni tipo di scarto, ambientaleo umano che sia, che tratta l'altro e la naturacome semplice oggetto e conduce a una miria­de di forme di sopraffazione. Spiace constata­re che molti sforzi per cercare soluzioni con­crete sono spesso bloccati non solo dal rifiutodi chi ha potere, ma anche dal disinteresse dimolti. I credenti dovrebbero far sentire la lorovoce perché l’economia e la politica non riusci­ranno a risolvere i problemi del mondo se gliuomini dimenticano le grandi motivazioni cherendono possibile il vivere insieme, il sacrifi­cio, la responsabilità verso gli altri e verso ilmondo in una logica di appartenenza alla stes­sa natura, espressione del dono gratuito diDio.

In che modo l’associazione dovrà impegnarsiper rendere più acco­gliente l’ ambiente divita?Nessun ramo dellascienza e nessuna formadi saggezza può esseretrascurata, nemmenoquella religiosa, per ripa­rare lo squilibrio socialee ambientale che abbia­mo provocato. Allora

quale deve essere il con­tributo della nostra as­sociazione a riguardo?Nel suo ruolo formativol’Ac, è chiamata a sensi­bilizzare le coscienze nelriconoscere il danno cheogni persona può crearecon il suo comporta­mento. Pensiamo quan­te vite umane e quantefamiglie hanno sofferto esoffriranno a causa del­l’inquinamento e dellapovertà causata dallosfruttamento. RosarioLIVATINO, il “Giudice ra­gazzino” ucciso dallamafia, così affermò:“Penso che anche il Si­gnore ci chiederà contonon solo di quanto sia­mo stati credenti ma so­

prattutto di quanto siamo stati credibili con inostri stili di vita”.Certo oggi non è facile ridisegnare abitudinipiù responsabili, ma non impossibile. Ognicambiamento ha bisogno di motivazioni e diun cammino educativo, per questodevono es­sere coinvolte tutte le agenzie, in primis: lascuola, la famiglia, i mezzi di comunicazionema anche le catechesi.L’Ac, dunque per sua natura, deve pensare apercorsi di educazione capaci di incidere sugesti ed abitudini quotidiane, che ridimensio­nino la logica del consumo, dell’egoismo apartire da una esperienza di fede condivisa.Essere parte dell’Ac per un aderente, vuol direnon relegarsi in un circolo, ma aprirsi agli altriportando uno stile associativo in ogni ambito

di vita comunitaria, interpretando e vivendotutto attraverso il discernimento evangelico.L’Ac promuove la cultura dello stile di vita piùsobrio che passa dal consumo al sacrificio,dall’avidità alla generosità. Sobrietà è consu­mare il necessario, sprecare di meno e rispet­tare l’ambiente, sobrietà è vivere ogni legame,rispettando la libertà dell’altro e non tradire lafiducia di nessuno.Un consumo consapevole e responsabile puòesercitare la pressione su chi detiene il potereeconomico. Le scelte dei consumatori gestitein rete, possono modificare il comportamentodelle imprese, quando si acquistano beni eservizi dando uno sguardo alla qualità dei pro­dotti, allo stile delle imprese che li lavorano edagli effetti sull’ambiente.Sono pratiche queste già presenti nella nostraesperienza associativa (Gruppi di Acquisto So­

lidali), vanno potenziate, devono diventarecontagiose per far fronte al mondo globalizza­to. E’ ammirevole la creatività ed il servizio dipersone della nostra associazione che, gratui­tamente, sanno costruire solidarietà, sanno farsentire la loro voce carica di valori umani e cri­stiani.La Chiesa e l’Ac non possono certo definire lequestioni scientifiche, né sostituirsi ai compitipropri della politica, ma possono offrire occa­sioni per un dibattito onesto e trasparente conle Istituzioni ed altre associazioni alla ricercadella verità, in una concezione più ampia e in­tegrale del rispetto della natura. La DottrinaSociale della Chiesa invita tutte le aggregazionilaicali di credenti ad accogliere le nuove sfidesociali come occasione di arricchimento e dicrescita non solo umana ma anche spirituale.

Maria Bertoglio

Un anno di Dialogo con la “Laudato si’“Lungo tutto quest’anno “Dialogo” ha pubblicato la riflessione, capitoloper capitolo, sull’enciclica “Laudato si’” che Papa Francesco avevapresentato pubblicamente il 24 maggio 2015.Ogni mese un approfondimento in “Dialogo” è stato offerto alternati­vamente dal nostro collaboratore Simone Majocchi e da Marcello Ma­raschi, presidente maschile della Fuci (proprio la Fuci quest’anno hadedicato il percorso culturale alla “Laudato si’”).Per l’edizione di “Dialogo” di giugno, l’ultima prima dell’estate, abbia­mo chiesto una riflessione conclusiva a Maria Bertoglio, già presiden­te Ac di Casalpusterlengo, che in precedenza aveva proposto alcunispunti in proposito per la Consulta diocesana delle Aggregazioni laica­li. In particolare Maria ci aiuta a focalizzare come l’enciclica potrebbestimolare anche l’Azione cattolica di Lodi.In questa pagina pubblichiamo anche la locandina di “Rive di casa”che vede insieme Fuci, Ac e Agesci promuovere l’evento per tutti, ve­nerdì 10 giugno alle 21.30, nei Giardini del Vescovado.

“Penso che anche il Signoreci chiederà conto non solo di quantosiamo stati credenti ma soprattutto

di quanto siamo stati credibilicon i nostri stili di vita”.

Rosario Livatino, il “Giudice ragazzino”ucciso dalla mafia

Page 4: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

MISERICORDIA È ... III

giugno 2016

Avete presente quandoin una bella mattina diprimavera si spalanca­no le finestre perché incasa c’è soffoco e ven­gono dentro, a spron

battuto, manciate di sole e ventate d’aria fresca insieme al cicaleccio deipasserotti? La stessa sensazionel’ho avuta domenica 22 Maggioquando Lodi ha aperto la sua acco­glienza al Convegno Regionale del­l’ACR che vuol dire Azione CattolicaRagazzi. Duemilacinquecento ragaz­zi, dalla prima elementare alla terzamedia, arrivati da tutta la Lombardia,si sono sparpagliati per le strade edi giardini per testimoniare il loroamore al Signore ed alla Chiesa,amore dimostrato con allegria comepiace tanto a Gesù. In un primo mo­mento mi verrebbe voglia di dire cheè stata una giornata di Paradiso, in­vece preferisco pensare che è statauna giornata bella sulla Terra perchésulla Terra non ci sono appena brut­ture e disastri, ma anche la bellezza

della gioventù innocente e gioiosache è accompagnata da genitori,educatori, sacerdoti nella sua for­mazione. Il tema del Convegno era:“Sui binari del cuore” per far capireche la vita è come un viaggio che èmeglio fare in compagnia perchédobbiamo aiutare con generosità epossiamo essere aiutati quando citroviamo in difficoltà, ma anche percondividere le tappe belle. Gli “acier­rini”, il vivaio dell’Azione Cattolica, sisono trovati a Villa Braila alla mattinaper le attività; hanno mangiato lì epoi sono sfilati per le strade di Lodi;hanno attraversato i giardini e sonoarrivati in piazza della Cattedralecantando, pregando, ridendo, sal­tando…mai fermi. Davanti al corteoc’era una locomotiva, fatta di carto­ne, che rappresentava il viaggio etutti dietro: ragazzi, mamme coi pas­seggini, famiglie, adulti e nonni. E’stata una bella testimonianza di fe­de, cosa dite? Dobbiamo uscire dalnido delle case e delle chiese, dob­biamo camminare a fianco dellagente, come continua a dire PapaFrancesco, per svegliarci noi e persalare il mondo con il sapore della fi­ducia e della speranza. Gli educatorihanno dato ai ragazzi dei biglietti conscritto: “Misericordia è...”; ognunoci ha scritto su una frase e poi li han­no distribuiti alle persone che incon­travano. Ne ho sbirciato qualcuno:“Saper perdonare qualcuno con cuihai litigato – Rachele di Milano”,“Perdono, accoglienza e amicizia eper farla e compierla bisogna averecoraggio – Gaia di Melzo”. E’ un si­stema diretto per insegnare a com­portarsi da cristiani nelle situazionidi tutti i giorni. Arrivati nel Duomo,la chiesa sembrava ancora più gran­de perché avevano tolto tutti i banchie le sedie: praticamente era vuota.Sul pavimento avevano segnato con

dei nastri colorati i vari settori, manmano che i paesi arrivavano veniva­no indirizzati nel loro quadrato.Un’organizzazione perfetta che hapermesso di sistemarsi con sveltez­za e ordine. I ragazzi si sono seduti(finalmente!) tutti per terra, belli si­stemati al fresco, e hanno seguito laSanta Messa celebrata dal Vescovocon degli Assistenti di Azione Catto­lica, nel massimo silenzio possibileper 2500 ragazzi!!! Oltre i grandipresenti. Mi pareva di sentire la vocecontenta di Gesù che diceva: “La­sciate che i bambini vengano a me”.Quando c’erano i canti, cantavano asquarciagola, si sfogavano anche unpo’ (non ce la facevano più a starezitti). Il momento dell’Alleluia è statouno spettacolo, mi sono emoziona­ta: migliaia di manine si muovevanocome farfalline intanto che cantava­no: “Alleluia, alleluia... La nostra fe­sta non deve finire, non deve finire enon finirà...” Mi vengono i brividi an­cora adesso nel pensarci. Guardavoi ragazzi ridenti e guardavo i loroeducatori: erano attenti, ma con gliocchi che brillavano per la soddisfa­zione di essere riusciti, con tanto la­voro, ad organizzare una festa cheha illuminato di fede e scaldato icuori. Grazie veramente a loro edagli Assistenti che li accompagnanonella parte spirituale. Finita la Mes­sa, dopo un applauso scrosciante, ivari gruppi sono uscita dalla Chiesacon ordine seguendo mucchi di pal­loncini colorati che facevano da gui­da; sono arrivati ai loro pullman e,prima di lasciare Lodi, hanno fattovolare i palloncini che hanno riempi­to il cielo di arcobaleni. Andavano susu e sono sicura che il Signore liaspettava in paradiso per giocarecon gli angioletti. Grazie ACR!!!

Maddalena NegriCasalpusterlengo

SUI BINARI DEL CUORE: UNA VENTATA D’ARIA FRESCA

Page 5: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

IV MISERICORDIA È ...

giugno 2016

La festa regionale Acr a Lodi il 22 maggio: i pensieri dei ragazzi

Nonostante sono tornatodistruttoacasa, ero felicis­simoperchéabbiamopassatounagiornatabellissi­ma. Le attività sono state bellissime anche se in al­cune bisognava pensarci molto. Quella che mi èpiaciuta di più è stata quella in cui avevamo le cartecon i poteri. In sintesi sono arrivato molto soddi­

sfatto a casa.Paolo, 10 anni, AC diocesi di Mantova

È stata una bellissima giornata… beh abbiamo camminato un belpo' però mi sono divertita. Ha superato le mie aspettative, non miimmaginavo fosse così. Mi è piaciuta molto, sono stata con i mieiamici ed è il meglio che posso avere!

Lisa, 13 anni, AC diocesi di Mantova

Della festa regionale mi sono piaciute tantissime cose, già il titolo“Suibinari del cuore”miha ispirato.Èstatobelloconoscerenuovepersone, e rifletterecon loronelle attività. Èstataunasupergiorna­ta che conserverò sempre nel cuore!

Emma, 12 anni, AC diocesi di Mantova

Domenica 22 maggio io, i miei compagni del gruppo ACR e le no­stre catechiste abbiamo preso il treno per Lodi per partecipare allafesta regionaledell’ACR.Eraunabellissimagiornatadi soleec’era­no tantissimi ragazzi che volevano divertirsi e stare insieme comenoi. Mi sono divertito tantissimo, grazie a tutti per avermi regalatoquesta bellissima giornata.

Riccardo, 10 anni, AC diocesi di Lodi

ALodimièpiaciutounpo’ tutto, soprattuttoquandoci siamodivisia squadre in cui conoscevi persone di altre province, mi è piaciutoquando tutti insieme siamo partiti per andare a messa in cui per lestrade facevamo i cori, e la messa soprattutto quando cantavamoche c’era una confusione… è stata una bella esperienza!

Stefano, 13 anni, AC diocesi di Mantova

A Lodi abbiamo molto giocato e questo è stato molto bello, e poiabbiamo conosciuto nuove persone e bambini e ci siamo divertiti!Matilde, 10 anni, AC diocesi di Mantova

Nella giornata a Lodi mi è piaciuto tuttociò che abbiamo fatto, soprattutto quan­do abbiamo giocato al gioco divisi asquadre.Miaspettavocheavremmofattopiù giochi. Mi sono divertita anche sul­l’autobus.Sophie, 13 anni, AC diocesi di Mantova

Chedire,questaesperienzaèstata fantasticaadirpoco…saperechetutte quelle persone condividono come me questa esperienza difare l'ACRmi fapensarechesiamotutti unagrande famiglia!Apar­te questo, mi sono divertita e ho rivisto anche molti miei amici chenon rivedevo da tanto tempo, e ogni gioco che abbiamo fatto dovec'erano ipalloncinimiha insegnatoqualcosa.La rifarei centovolte!

Miriam, 13 anni,AC diocesi di Mantova

È stata una fantastica giornata. Quelli che non sono venuti nonpossono immaginare cosa si sono persi!

Leonardo, 8 anni, AC diocesi di Lodi

Mi hanno davvero coinvolto le attività all'oratorio di San Bernardoper come erano organizzate. La festa mi accompagna ogni giornocon lagioiadiunabellaesperienzae laconsapevolezzache lamise­ricordia può essere vissuta anche da noi ragazzi.

Michele, 13 anni, AC diocesi di Lodi

Mi è piaciuto giocare, apparecchiare la tavola... con tutti gli amici,quelli nuovi e quelli già conosciuti!Ho portato a casa una grande felicità!

Marco, AC diocesi di Bergamo

Ringrazio tutti per questa giornata di festa passata insieme. È stataun'esperienza molto bella. Mi sono divertita tantissimo a ballare ea giocare. Abbiamo condiviso il cibo portato da casa con i nostriamici e abbiamo fatto le nostre firme sui binari.

Elisa, 10 anni, AC diocesi di Lodi

LoslogandellaFestaera "ViaggandoversoTe" cheavevaunsignifi­cato simbolico: tutti noi siamo in viaggio verso il prossimo e versoDio. In questa Festa, inoltre, ho avuto l'occasione di incontrare al­cuni amicidelleparrocchievicineenuovi ragazzidi tutta laLombar­dia che, come me, con l'ACR cercano di andare verso Gesù.Eravamo proprio in tanti!!! Vedere tanti ragazzi "sul mio stessotreno" è una bella spinta per andare avanti.Speriamo di vivere tante altre giornate come questa!

Lorenzo, 12 anni AC diocesi di Lodi

Caspita!!! Eravamo proprio tanti, abbiamo bloccato tutta la cittàe chi ci incontrava poteva sentire i nostri bans e vedere i nostri voltistrafelici!!!!L'ACRci facapirechedavvero l'unione fa la forzaecheinsiemeriusciamomeglioadivertirci,adaiutarci eadireaGesùcheper noi è importante!!WL'ACR!!!!!Eallaprossima..speriamochesiapiùprestopossibile!!!!

Luca e Andrea, AC diocesi di Bergamo

Ameè piaciuto tutto,ma inparticolarequandosiamostati al parco

Page 6: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

MISERICORDIA È ... V

giugno 2016

La festa regionale Acr a Lodi il 22 maggio: i pensieri dei ragazzi

eabbiamofattodeibeigiochi.Portoacasaunbel ricordodellaCat­tedrale di Lodi e del Vescovo che mi ha salutato.

Nicola, AC diocesi di Bergamo

"È la prima volta che partecipo alla festa regionale, è così coinvol­gente e divertente; incontrando tanti ragazzi di provincie diversesono riuscito a crescere divertendomi con persone che non homai visto. Mi è piaciuto molto questo incontro soprattutto perchého conosciuto molte persone al di fuori della diocesi bergamasca,l’unico rammarico è che gli amici incontrati difficilmente li potròincontrare ed è la cosa che mi dispiace di più ma, pensandoci be­ne ciò è inevitabile. Quello che rimarrà sempre nella memoria diquesta esperienza è l’accoglienza festosa al parco firmare i binari,cantare insieme e divertendoci, trovando i vari indizi nelle partidel mondo per poi ritornare nel parco è stata una cosa fantastica.Anche se abbiamo camminato molto e a fine giornata le gambeerano dolenti, sono tornato a casa con il sorriso stampato in fac­cia."

Davide, AC diocesi di Bergamo

Il momento più bello della giornata è stato quando mangiavamo,perché ridevamo e tutti eravamo felici.

Gabriele, 6 anni, AC diocesi di Lodi

La giornata della festa ACR è stata istruttiva, significativa e di­vertente. In questa giornata ci siamo divertite giocando, abbia­mo fatto nuove amicizie e abbiamo imparato a rispettare dipiù gli altri. Abbiamo capito il significato della parola Miseri­cordia.

Vittoria e Anna, 11 e 13 anni, AC diocesi di Lodi

Quandosiamoarrivati aLodicihannoaccolti dentroaunparcoconballi e canti, eravamo in tantissimi. Abbiamo iniziato l’incontro conuna preghiera, poi ci hanno diviso in squadre e abbiamo iniziato

igiochi. Ilmiogiocopreferitoèstatoquellodel trenochesi chiama­va “CONDIVIDERE”.Terminato igiochi abbiamopranzato.Nelpomeriggioabbiamo fat­to una camminata per le vie della città fino al duomo, che è statamagnifica. Avevamo un cartellino dove dovevamo scrivere cos’èla misericordia e poi potevamo consegnarlo agli abitanti di Lodi.Mi è anche piaciuto fare le imitazioni che trovavamo scritte sui car­telloni lungo la strada.Arrivati al duomoabbiamopartecipatoallaSantaMessapresiedutadal vescovo, poi tutti a casa.Questa giornata mi è piaciuta tantissimo perché ho conosciutobambini che venivano da altri luoghi e insieme abbiamo fatto tantigiochi.

Chiara, 6 anni, AC diocesi di Milano

Page 7: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

VI CI ASSOCIAMO

giugno 2016

Il Giubileo della terza età il 12 maggio ha radunato in Cattedrale centinaia di anziani da tutta la diocesi

Donare e accettare misericordiaAscoltare, consigliare, insegnare la fede è la particolarità dei nonni

La terza età diocesana ha vissuto daprotagonista la celebrazione giu­bilare giovedì 12 Maggio a Lodi.Un bell’acquazzone non ha avutorispetto per la “canizie” dei parte­cipanti: ci ha “purificati” durante

tutta la processione partita dalla chiesa diSanta Maria delle Grazie e culminata con il ritodel passaggio della Porta Santa in Cattedrale,accompagnati dal Vescovo che ha poi presie­duto la Santa Messa.Tanti anziani, insieme, hanno pregato ed invo­cato la misericordia di Dio su di loro, sulle lorofamiglie, sui giovani,sulla Chiesa, su tutto ilmondo e lo hanno rin­graziato per questoimmenso dono delSuo amore. E’ statoun bel momento dipreghiera comunitariache deve continuarecome riflessione e co­me azione. Il Giubileodella Misericordia vavissuto tutti i giorniaffinché dia frutti.Le “famose” opere dimisericordia sono at­tuali, valide tuttora. Seguardiamo ai bisognidella nostra società,sia corporali che spiri­tuali, cosa dobbiamofare? Come dobbiamocomportarci?Siamo chiamati a ser­vire Dio crocifisso inogni persona emargi­nata che ha fame, hasete, è nuda, carcera­ta, ammalata, disoc­cupata, perseguitata,profuga.Ai “nonni”, alla loroesperienza, alla loromaturità, alla lorosaggezza è in modo particolare adatto l’eser­cizio della misericordia spirituale: avvicinare,saper ascoltare, consigliare, insegnare la fedesoprattutto con la propria testimonianza.“Quanto sono meritevoli i nonni e le nonneche trasmettono la fede ai nipotini!» ha escla­mato Papa Francesco, chiedendo aiuto aglianziani di Roma per distribuire un Vangelo atutti i presenti in piazza San Pietro.C’è però un risvolto più critico e difficile cheessere “portatori di misericordia”: essere “ri­

cevitori di misericordia”. Donare aiuto può es­sere anche gratificante, ma doverlo chiederepuò essere mortificante. Giovanni 21,18: “Inverità, in verità ti dico che quand’eri più giova­ne, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; maquando sarai vecchio, stenderai le tue mani eun altro ti cingerà e ti condurrà dove non vor­resti”.Qualora ci trovassimo nella condizione di ave­re bisogno di essere aiutati, non vergognia­moci; avremo il merito di far esercitare a qual­cun altro la misericordia che, fino ad ora, ci haresi attivi in famiglia, in parrocchia, in città.

Diventare vecchi èun’arte a cui bisognaprepararsi, passo do­po passo, fin dallagiovinezza, per viverlacon serena dignità,consapevoli di esseresempre validi, soprat­tutto agli occhi di Dio.Sempre validi comememoria storica e co­me legame tra genera­zioni. Ascoltiamo an­cora le parole di PapaFrancesco che ci chie­de di affidarci alla Ver­gine Maria affinchémostri la via dell’in­contro tra i giovani egli anziani. “Il futuro diun popolo supponenecessariamente que­sto incontro: i giovanidanno la forza per farcamminare il popolo egli anziani irrobusti­scono questa forzacon la memoria e lasaggezza popolare”.La terza età ha quindila responsabilità dicollaborare con laStoria per il viaggio ditutti gli uomini verso il

futuro. Sappiamo esserne consapevoli e de­gni.

Angelo e Maddalena Pagani

Relatore don Alberto Curioni“Coltivare la vita nello spirito”Gli esercizi spirituali a Triuggio dal 27 al 29 Maggio 2016

Durante gli Esercizi Spirituali della terza etàabbiamo conosciuto il Profeta Giona in mo­do approfondito e non banale, guidati dalleinteressanti meditazioni di don Alberto Cu­rioni. Il prota­gonista del li­bro non è ilprofeta, ma èDio che vuole atutti i costi en­trare in relazio­ne con il rical­citrante e di­sobbedienteGiona. Dio gliordina di anda­re a Ninive:“Alzati e va”;Giona si alza...ma s’imbarcasu una naveper fuggire a Tarsis. Dopo una tempesta evarie vicissitudini, viene inghiottito da ungrosso pesce; prega il Signore chiedendo­gli di salvarlo ed Egli lo esaudisce facendolo“rigettare sull’asciutto”. Va a Ninive eadempie la sua missione, ma si sdegna per­

ché Dio è indulgente con questa città. Si sde­gna anche perché Dio fa seccare una piantadi ricino che gli faceva ombra... Un bel carat­terino questo Giona! Però Dio ha un progetto

su di Lui, comelo ha su ognunodi noi, e lo vuoleportare a termi­ne. “Tu, Signore,ti sei servito diGiona per farcil’esame di co­scienza e per illu­minarci sul com­pito di ciascuno.Grazie, Signore,perché incon­trarti, ascoltarti,parlarti è sempreuna grazia inau­dita”.

Grazie anche a don Alberto Curioni per averciaccompagnato con passione per tutto il“viaggio” di Giona e per essere entrato in sin­tonia con il nostro gruppo allargandoci gliorizzonti e spalancandoci il cuore.

La Commissione Terza Età

Direttore ResponsabileFerruccio Pallavera

DirettoreGiuseppe Veluti

RedazioneRaffaella Bianchi, Maria Cigognini,

Ernesto Danelli, Nicola Frontori,Simone Majocchi,

Daniele Perotti, Stefano Veluti

[email protected]

Sito webhttp://ac.diocesi.lodi.it

Design: PMP ­ Lodi

StampaCSQ Spa ­ Erbusco (Bs)

Negli anni ottanta impazzivo per la musi­ca di un cantante britannico: WilliamMichael Albert Broads, in arte BillyIdol. Pare che abbia scelto il suo so­prannome dopo un curioso episodio ri­salente alla sua adolescenza. A scuola

sbagliò completamente un compito in classe e l’inse­gnante glielo restituì con la scritta a caratteri cubitali“William is idle”, ovvero “William è un fannullone”.Da quel momento iniziò a farsi chiamare Billy Idol. Idue termini in inglese si pronunciano nella stessamaniera (“aidol”) ma hanno un significato ben diver­so. “Idle” equivale a “sfaccendato”mentre “idol” sitraduce con “idolo”. Anche nello sport capita che gliadulti assegnino ai piccoli delle etichette che riman­gono “appiccicate” per tutta una vita. Sentirsi giudi­cato è per un ostacolo che può anche portare all’ab­bandono della pratica sportiva. “Non sa dribbla­re…non sa calciare la palla…non tiene la posizione…”sono sentenze chiare ed inequivocabili che sancisco­no senza mezzi termini chi riteniamo adatto e chi se­condo la nostra visione non avrà futuro. Un giudiziospietato di valore può condizionare l’apprendimentoe la socializzazione di un piccolo. Si chiama “effettopigmalione” e può essere sintetizzato come segue:se un insegnante crede che un bambino sia poco do­tato lo tratterà, anche inconsciamente, in modo di­verso dagli altri. Il bambino interiorizzerà il giudizioe si comporterà di conseguenza; si crea un circolovizioso per cui l’allievo può diventare nel tempo pro­prio come l'insegnante lo aveva immaginato. Nel Lei­cester che ha recentemente vinto la Premiership c’èun giocatore che per anni gli esperti calcistici aveva­no giudicato “non all’altezza” del grande calcio. Sichiama Jamie Vardy. Ha una storia difficile da imma­ginare. Pareva destinato a perdersi nei campionatiminori e a fare l’operaio, vittima di un calcio che nonsa scovare talenti e che marchia i giocatori come vac­che del “far west”. Poi la svolta. Più o meno un annofa ha esordito nella nazionale inglese e oggi è uno de­gli attaccanti europei più ricercati. Andate a dirlo aidirigenti della sua squadra del cuore che lo bocciaro­no quando aveva quindici anni, perché lo ritenevanotroppo basso.

Gabriele Peccati

EtichetteDIALOG L

bachecaFesta Cascina, la festa dei giovani

di Ac: sabato 25 giugnoa Pieve Fissiraga, in Cascina Castagna.

Festa giovani Ac

Venerdì 10 giugno alle 21.30nei Giardini del Vescovado.

Rive di Casa

Buona esperienza a chi va, ai ragazzi,agli educatori, agli assistenti,ai responsabili, alle famiglie!

Partonotutti i campi!

Dialogo torna a settembre! Buone vacanze, ai campi, allaGmg, in vacanza e anche a casa. Il tempo che abbiamodavanti, ovunque saremo, sarà un tempo donato a cia-

scuno di noi per voler bene a noi stessi e alle persone cheabbiamo vicino. E se qualcuno non può permettersi unavacanza… non si angusti: un giro in bicicletta, un capito-lo di un libro, una passeggiata di primo mattino e nelfresco della sera, da soli o con un amico, sarà come la

brezza leggera che parlerà della presenza di Dio.

Buone vacanze

L’Azione cattolica di Lodi insieme al gruppoTerza Età esprime le proprie condoglianzealla famiglia di Rodolfo Mazzoletti, appenamancato. Il signor Rodolfo era da sempresocio dell’Ac e per molti anni è stato anchepresidente dell’associazione di Codogno.

Condoglianze

Le foto relative alla festa regionale dell’Acre pubblicate in questo numero di Dialogo,sono di Maria Cigognini e Lorenzo Merli.

Grazie anche a Paola Giambarresi,Luisella Micrani e Raffaella Rozzi

L’incontro domani 9 giugno alle 21alla Casa della Gioventù di Lodi.

Responsabili eassistenti vicariali

Page 8: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

VERSO L'ESTATE VII

giugno 2016

QUOTE: ADULTI 350€

GIOVANI 300€

(Supplemento camera singola :20€ )

PER INFO ED ISCRIZIONI:

http://ac.diocesi.lodi.it - [email protected] - Tel. 3497067378

Viaggio in pullman (da Lodi) Nella Savoia francese, con base a Chambery, per visitare una delle maggiori destinazioni turistiche di Francia: Lione, Annecy e l’omonimo lago, la cittadina di Ars, l’Abbazia di Hautecombe … Per conoscere la spiritualità del Santo curato d’Ars, San Francesco di Sales e la sua capacità di dialogo interreligioso, la Comunità Ecumenica Chemin Neuf. Un’occasione per incontrare da vicino alcune esperienze di fraternità, per respirare aria di ecumenismo, per scoprire storie di santità, per dialogare con chi vive di preghiera e di carità.

Ars sur Formans

Invito alla lettura 8. L’autore Marco D’Agostino presenta la vicenda di vita e di malattia del giovane di Sospiro

Gianluca Firetti, santo della porta accanto“Gian è un Vangelo vivo, di quelli che vengonosfogliati, sottolineati, evidenziati, usati in ogniincontro, le cui pagine sono girate e rigirate. DiGian spicca la sua autenticità perché non na­sconde le fragilità e trova, dentro e fuori di sé,la forza per vivere”. Questo breve passaggioben sintetizza lo stile e l’inten­to del libro Gianluca Firetti,santo della porta accanto, didon Marco D’Agostino: pre­sentare Gian in tutta la sua lu­minosità e in tutta la sua umilegrandezza. La santità di Giantrasuda da ogni pagina, ogniparola, ogni carattere tipogra­fico… Don Marco ripercorre lavicenda di vita e di malattia delgiovane ragazzo di Sospiro, ri­chiamandosi a molti episodiche aveva deciso di raccoglie­re, insieme allo stesso Gian,nel libro Spaccato in due, l’al­fabeto di Gianluca, integrandocon riflessioni, testimonianzee altri racconti. Sbaglierebbeche volesse considerare que­st’ultima pubblicazione comeuna ripetizione; per non cadere in questo frain­tendimento non c’è da fare altro se non leggereentrambi i libri. È un po’ come ascoltare piùvolte le testimonianze di don Marco e degliamici di Gian. In pochi mesi ho avuto questapreziosa occasione quattro volte, e dopo ogniincontro sono uscito cambiato; più consape­vole del fatto che non c’è situazione di vita e disofferenza in cui il Vangelo non possa esserevissuto in pienezza. Leggere le riflessioni didon Marco a partire dalla vicenda di Gian tiporta ad avere un po’ meno paura della morte,a capire che non abbiamo scuse quando sce­gliamo di vivere come se Dio non esistesse...Gian non era, come ho sentito dire spesso neivari incontri, “un ragazzo che consumava i pa­

vimenti delle chiese”. Ma è un giovane che co­me regalo per il suo ultimo Natale non deside­rò altro se non la Comunione. Aveva un rap­porto intimo con Cristo perché assimilato allesue sofferenze, e ora, alla sua risurrezione.“Gian esce da se stesso per far posto a Dio e

agli altri. Esco dalla stanza conquesta immagine evangelica”.Il gesto che don Marco rac­conta è tanto semplice quantoeccezionale. Ormai semprepiù debole, quando avrebbetutto il diritto di arrabbiarsicon Dio e col mondo per la suasituazione, il suo primo pen­siero è sapere l’esito dell’in­terrogazione scolastica di unamico. Decide allora di scri­vergli un messaggio col tele­fonino: “Una scena drammati­ca che vede un ragazzo di ven­t’anni scrivere con fatica e colT9 un sms brevissimo, ma as­sai complicato da comporrenella sua condizione. Quandodepone il telefono sul lettosembra aver spinto nel mare

una nave carica di tonnellate di merci”.L’invito è quello di conoscere Gian, di lasciarciinterpellare dalla sua vicenda che ci pone difronte a molti aspetti che spesso rimuoviamoper non sentirci schiacciati dal peso della pau­ra, della tristezza, dell’angoscia: in una parola,della morte. Questo breve testo, di un’intensitàassolutamente sconvolgente, ci parla di vita,di speranza, di dono, di bellezza, di gioia. Cimostra il lato non effimero delle cosa belle del­la vita e ci apre uno squarcio inedito sulle cosebrutte, come per dirci: il dolore e la morte nonavranno l’ultima parola. È in un certo sensouna prospettiva disarmante ma... “Gian era di­sarmante. Esattamente come il Vangelo”.

Simone Majocchi

Da 30 anni il Sermig abita tra le mura dell’ex arsenale militare di Torino tra-sformato dal lavoro dei giovani e di tanta gente di buona volontà in Arsenale della Pace. L’Arsenale era un’antica fabbrica di armi in disuso: il lavoro gratui-to di tanti, soprattutto giovani, lo ha trasformato in una profezia di pace. Ogni anno accoglie migliaia di giovani che scelgono di vivere un’esperienza di condi-visione, formazione e servizio: il passaparola di chi è venuto richiama ogni an-no nuovi giovani da tutta l’Italia.

Da 30 anni il Sermig abita tra le mura dell’ex arsenale militare di Torino tra-sformato dal lavoro dei giovani e di tanta gente di buona volontà in Arsenale della Pace. L’Arsenale era un’antica fabbrica di armi in disuso: il lavoro gratui-to di tanti, soprattutto giovani, lo ha trasformato in una profezia di pace. Ogni anno accoglie migliaia di giovani che scelgono di vivere un’esperienza di condi-visione, formazione e servizio: il passaparola di chi è venuto richiama ogni an-no nuovi giovani da tutta l’Italia.

Page 9: c ˆ Merli iniiato sceglie DilCittadino A22nr.10- Mercoledì 8 Giugno 2016 € 1… · 2017-04-01 · MAGAZINE scarica gratis il nostro magazine MA GAZINE UN VERO CIMITERO DIPAOLO

VIII ACR

giugno 2016