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t 2 1- 8 - 2003 / G AZZE A U F FIC IALE DELLA REP ÙBBLICA ITAL IANA Serie generale - n. I 93 torio del la regione �olisc. come cita to in precedenza, ha carat tez- zz ·o, nel corso dei secoli. a lcune vari età di ol ive che sono anc ora oggi est esament e colti,a te e che son o mose פr la p regiata qualità de l l' lio che si ouienc e che presentano car at teris tiche chimico-fisiche pres- soché simil i; questo è dov uto al t to che nel la regione, la piat tarma variet ale è i l risu lta to di complesse evoluzion i e seleoni naturali che han no porta to al l'affermazione di quel le varietà, oggi es isten ti, che sono u scite più del le a ltre ad ad at tarsi al le condioni פdlimà ·. che del la zona ot tenendo i migl iori risultat i prutt ivi e qual ita tivi. Gli as פt ti sopra indicat i sono emersi anche dai r isulta ti degl i studi e del le an alis i ceu uate s ugli o li del Molise dal la Univers ità degl i studi del Molise. Ad c ezione del la zona costier a, che è costi tui ta da fertil i zone pia neggiant i, il ter ritorio molisano è carat terizzato da ter ritori di bassa ed alt a col lina, la cui n atur a פdologica, ne l suo complesso, è essenzialment e cal care a. Tale as פt to, uni tament e ad un clima parti- colarment e mit e durant e tu t te l e si del la ut tificazione del l'olivo, det erminano un a ndamento u nirme del ciclo de l la ut tificazione che comprende il פrio che va dal la differenziazione d el le gemme fiorife re al la matur azione fis ioloe ica del ut to. La reeione è ubicat a nel la parte c entro - merid ionale del l'Ita lia e si affaccia a nord - est, פr un breve tra t to. sul mare Ad riat ico. Il clima del la region e è tipica- ment e medit er raneo con u na piovos ità che si aggira intor no ai 750/ 1 0 mm an nui. concentra ti nel periodo aut un no - inver nal פr ci rca il 6. nel period o primave rile פr il 30%, ment re nel פriodo estivo פr il restan te 10%. La temפratu ra medi a an nuale si aggira media- ment e intoo al 14 •c. L'idrolog ia superfic iale del t er ritorio è ca rat- teriua ta dal fiume Bif erno e, oltre che da numerosi piccoli t orrenti stagion ali. da due gros si invas i art ificial i le cu i acque vengono util iz - zate sia פr scopi ir rigu i che פr scopi civ il i ed industrial i. colt iva- zione d el l'oli\-o contd dist ingue h- ersi t er ritori del la region e e monolizza rauiv ità di tan ti imprenditor i agr icol i che nda no la lor o auiv ità sul le caral lerist iche qual ita tive d el l'o lio che ottengon o, nel la trad izione. nel la ten aci a e nel la operosa creativ ità. La raccolta, effet tua ta al la maturazione fis iologica del fru l lo, in a ntic ipo e durant e la se di inva iatur a פr tut te l e vari età di ol ivo e פr tut to il tertorio delimita to. conse nte di evitare i r i2or i inveal i e di ot tenere una materi a prima (olive) integra, fis iol ogicament e matura e con il natu- rale (n ativo) patrimonio aromatico intauo; q uesti el ementi con fe ri- scono al l'olio «\ lolise,, quel le caral lerist iche פculiari che lo contrad- dist inguono e l o ident ifino. 4.6 Strul lura di cont rol lo: nome: E.R .S.A .M. - Ente regional e di sv ilup po agricol o; ind irizzo: via Giamb at tis ta Vico n. 4 - 861 Campobasso. 4.7 Etichel latur a: l'olio extraver2ine di ol ive deve essere immesso al consumo in recipient i d i capacità ;on su פriore a litri 5. Il nome del la denominaz ione dev e figura re in etichet ta con car at- teri ch iar i ed indel ebil i con colorimctria di ampio contras to ris פt to al colore delretichet ta e tale d a ter es sere net tament e dist into dal complesso del le ind icazion i che comiono su d i es sa . 4.8 Condizioni naz ional i. (Parte riseT\·at a al la Commis sione). 03A09364 PROVVEDIM ENTO 29 luglio 2003. Modifica del discipl inare d i produz ione d el la denomi nazio ne «Caciocav al lo Si lano», regist rat a in qualità d i denominazione di or igine prot et ta in rza del regolamento (CE) n. 1263/96. IL D IREOR E GENERAL E PER LA Q ALITÀ DE I PRODOT TI AGROALl�ENTARI E LA TU TELA D EL COSUMA TORE Visto il reg. (CE E) n. 208 1 /9 2 del Consig lio del 14 lug lio 1992 relativo al la protezion e del le ind icaz ion i geografiche e d el le denominaz ion i d i or igine d ei pro- dot ti agr icol i e al imentar i; Visto il reg. (CE) n . 1263 / 96 del la Commis sione d el I O lug lio 1996 con il qua le è sta ta iscr it ta nel r egistro del le denomi nazio ni d i or igine prot et te e del le ind ica- zion i geografiche prote t te D.O.P. «Caciocav al lo Silano»; Considerato che è sta ta rich iesta, ai sen si del l'art. 9 del reg. (CE E) n. 2081/92 una modifica del discipl inare di produzione del la D.O.P. di cui sopra; Considerat i che, con reg. (CE) n. 1204 / 2003 del la Commiss ione del 4 lug lio 2003, è sta ta accolta la modi- fica di cui al precedent e capoverso; Ritenuto che su ssi sta l'e sigenza d i pubblicare nel la Gazzel la Ufficia le del la Repubblica ital ian a il d isc ipl i- nare di produzi one attu alment e vigent e, a s eguito d el la regist razione d el le modifiche rich iest e, del la D.O.P. «Caciocaval lo Si lano», affinché le disposion i conte- nute nel predet to d ocument o siano accessibil i per inr- mazione erga onmes sul ter rito rio ital iano; Provvede al la pub blicazione d el l 'a l legato discipl inare d i produ- zione d i or igine prot et ta «Caciocaval lo Si lano». nel la stesura risultan te a s eguito d el l'emanazio ne del r eg. (CE) n. 1204/ 2003 del la Commis sione del 4 lug lio 2003. I produtto ri che inte ndo no por re in com mercio la denomi nazio ne di orig ine prote t ta «Caciocaval lo Silano» so no te nuti al r ispetto del l'a l legato disc ipl inare di produzione e di tu t te le condiz ion i prev iste dal la nor- mativa vigent e in mat eria. Roma, 29 lug lio 2003 Il dire i/ore ge1 1erale: A B A TE AL LEGATO DISCIPL I , AR E DI PRODUZIO E DEL LA DENOMI AZIONE DI OR IGINE PROTETTA DEL FORMAGGIO «CACIOCA- VA L LO SI LA 'O». Art. I . I . È riconosciuta l a denomi nazione di or igine «Caciaval lo Silano» al aggio prot to nel l'arca geografica di cu i al l'art. 2 ed avent e i requis it i indicat i agl i anicol i 3 e 4. Art. 2. I. La zona di proven ien del latte, di trasazione e di ela- razione del rmaggio «Cacival lo Si lano» comprende t er ritori del le regioni Cal abri a, Campani a, Molise , Puglia e Bas il icat a. delimi- ta ti nel mo segu ent e: Regione Cal abri a: provinc ia di Cat anzaro, provincia d i Crotone e di Vi Valen- tia: l' intero ter ritor io d seguenti comuni ricadent i nel le zon e sot to- sifite: zona del l'a lto Crot onese e del Marchesato: lvere di Spi- nel lo, Caccuri, Cari, Casan a, Castel silano, Cer enzia, Cirò. Melis sa, Pal lagorio, San Nicol a del l'A lto, Save l li, Strongoli, Umbria- tico, Veino; zona del la Piccola Si la e del la i a Presil ana: Andali, Albi, Belcastro, Cerva, Cot ronei, Fos sato rraha, Magis ano, Mesoraca. Pentone, Petronia, Petil ia Pol icastro, Sersale, So rbo S. Basile . Soveria Simeri, Taverna, Zagarise; zona dei Mont i Tirolo: Reventi no, Ma ncuso, Carl oli, Cicala, Confle nti, Dolla tura, Marti rano Lombardo. Mot ta Sant a Lucia. San Pietro As tolo, rrastret ta. Soveri a Man nel li. Tir iol o; - 42 -

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2 1 -8-2003 / GAZZETTA U F F I C I A LE DE LLA REPÙ B B LICA ITA LIA NA Serie generale - n. I 93

torio della regione �ol isc . come c i ta to in precedenza, ha ca ratteriz­zz ·o, nel corso dei secol i . a lcune va rie t à di ol ive che sono ancora oggi estesamente colt i , ate e che sono famose per la pregia ta qua l i tà dell 'o­l io che si ouienc e che presen tano ca ratterist iche chimico-fi siche pres­soché s imi l i ; questo è dovuto al fatto che nel la regione, la piattaforma va rietale è i l r isultato di com plesse evoluzioni e selezioni natura l i che hanno por tato a l l 'affermazione di quelle va rietà , oggi esisten t i , che sono riuscite più delle a l tre ad adattarsi alle condizioni pedocl imà ·. che della zona ottenendo i m igliori risultati produttivi e qualitativi. Gli aspetti sopra indicat i sono emersi anche dai risultati degli studi e delle anal isi cfTeuuate sugl i o l i del Molise dalla Università degli studi del M olise. Ad eccezione della zona costiera, che è costituita da fert i l i zone pianeggian t i , i l territorio molisano è caratterizzato da territori di bassa ed al ta col l ina , la cui natura pedologica , nel suo complesso, è essenzial mente calca rea. Tale aspetto, un i tamente ad un cl ima parti­cola rmente mite duran te tutte le fasi della frutt i ficazione dell'olivo, det erminano un andamen to uni forme del cic lo de l la frutt ificazione che com prende i l periodo che va dalla d ifferenziazione delle gemme fiorifere al la maturazione fisiolo eica del frutto. La reeione è ubica ta nella parte cent ro - merid ionale dell ' I ta l ia e si a ffaccia a nord - est, per un breve trat to. sul m a re Adriatico. Il c l ima del la regione è t i pica­mente medi terra neo con una piovosi tà che si aggira in torno ai 750/ 1 000 mm annu i . concentrati nel periodo autunno - invernale: per circa il 60%. nel period o primaveri l e per il 30%, ment re nel periodo estivo per il res ta nte 1 0%. La temperatura media ann uale si aggira media­mente intorno a l 1 4 •c. L'idrolog ia superficiale del terri torio è ca rat­teriuata dal fiume B i ferno e, o l tre che da numerosi piccoli torrent i s tagiona l i . da due grossi i nvasi a rt ificia l i le cui acque vengono u t i l iz­zate sia per scopi irrigui che per scopi civi l i ed indus t ria l i . La colt iva­zione del l 'oli\-o contcaddis t ingue tlh-ersi territori del la regione e monopolizza ra uività di tant i imprenditori agricoli che fondano la loro a uività su l le carallerist iche qual i tat ive del l 'ol io che ottengono, nella trad izione. ne l la tenacia e nel la operosa creat iv i tà . La raccol ta , effettuata a l la maturazione fisio logica del frul lo, in antici po e d u rante la fase di inva ia t ura per t utte le varietà di ol ivo e per tutto i l territorio delimitato. consente di evi tare i ri2ori inverna li e di ottenere una ma teria pri ma ( ol ive) integra, fisiologica mente matura e con i l natu­rale (na t ivo) pat rimonio aromatico in t auo; quest i elementi conferi­scono a l l 'olio « \lol ise,, quel le caral leristiche pec ul iari che lo con t rad­dist inguono e lo ident i ficano.

4 .6 Stru l lura di controllo: nome: E .R .S. A . M . - Ente regiona le di sv i l uppo agricolo; indirizzo: v ia Giambatt ista Vico n. 4 - 8 6 1 00 Cam pobasso.

4.7 Et ichel la tura: l 'olio extraver2ine di o l ive deve essere im messo al consumo in recipienti d i capacità ;on superiore a l i t ri 5.

I l nome de l la denom inazione deve figurare in etichetta con carat­teri chiari ed indelebi l i con colorimctr ia di ampio con trasto rispetto a l colore delre t ichetta e ta le da poter essere nettamente dist in to dal complesso delle i ndicazioni che com pa i ono su d i essa .

4.8 Condizioni naziona l i . ( Parte riseT\·ata a l l a Com missione).

03A09364

PROVV E D I M ENTO 29 l uglio 2003.

Modi fica de l disci pl in are d i produzione del la denominazione «Caciocava l lo Si lano», registrata in qua l i tà d i denominazione di origine protetta i n forza del regolamento (CE) n. 1 263/96.

IL D I R ETTO R E GEN E R A L E P E R LA Q L!A L I TÀ D E I PRODOT T I A G ROA L l � ENTARI

E LA T U T E L A D E L C O :S: S U M A TORE

Visto i l reg . ( C E E) n . 208 1 /92 del Consigl io del 14 l u g l i o 1 992 rel at ivo a l la protezione d e l l e indicazioni geogra fi c h e e del le d e n o m i n az i o n i d i origi ne dei pro­dotti agricoli e a l i m e n t a r i ;

Visto i l r e g . (CE) n . 1 263 / 96 del la Commissione d e l I O l u g l i o 1 996 con i l q ua l e è stata iscri t ta ne l regi stro

del le denom i n azioni d i o rigine protette e de l le i n d ica­zion i geogra fiche protette D.O. P. «Caciocaval l o S i l ano»;

Cons iderato che è stata rich i esta, a i se ns i d e l l 'art . 9 del reg . ( C E E ) n . 208 1 / 92 una modi fica del disci pl inare d i prod uzione del la D.O. P. di cui sopra ;

Considerati che, con reg. (CE) n . 1 204 / 2003 della Commissione del 4 l u g l i o 2003 , è stata accol t a la modi­fica di cui al precedente capoverso;

Ri ten uto che suss ista l 'esigenza di pubbl icare nel l a Gazzella Ufficiale del la Repubblica i ta l iana i l d i sc i p l i ­n a re d i produzione attual mente v i gente, a seg u i to del l a registrazione d e l l e modi fiche richieste, del l a D.O. P. « Caciocava l lo S i l a n o», affinché le dispos i zi o n i conte­n ute nel p rede tto documento s iano access ibi l i pe r i n for­mazione erga onmes sul terr i tor io i t a l i a n o ;

Provvede

a l l a pubbl icazi one del l 'a l legato disci pl i n a re di prod u ­zione d i origi n e prote tta «Caciocaval l o S i l a no». nel l a s tes u ra r i s u l t a n t e a seguito del l 'emanaz i o n e del reg. ( C E) n. 1 204 / 2003 del la Commissione del 4 l u g l i o 2003.

I produttori che i n tendono porre i n com m ercio la denominazione di origine protetta «Caciocava l l o Si lano» s o n o tenut i a l r ispetto d e l l 'a l legato d i scipl i n a re di prod uzione e d i tutte le cond izioni prev i s t e dal la n o r­m a t i va vigen t e i n materi a .

Roma, 2 9 lugl io 2003

Il direi/ore ge11erale: A B A TE

A LLEGATO D ISC IPLI , AR E DI PRODUZIO E DELLA DENO M I AZIONE

D I OR IGI N E PROTETTA DEL FOR MAGG I O «CA C I OCA­VA LLO SI LA 'O».

Art. I .

I . È riconosciuta la denominazione di origi ne «Caciocavallo Silano» al formaggio prodotto nell 'arca geogra fica di cui all 'art . 2 ed avente i requisi t i i ndicat i agl i anicol i 3 e 4.

Art . 2.

I. La zona di provenienza del lat te, di trasformazione e di e labo­razione del formaggio «Caciocavallo Sila no» com prende territori delle regioni Calabria, Ca mpa nia , M olise, Puglia e Bas i l ica ta . delimi ­ta t i ne l modo seguente: Regione Calabria :

provincia di Catanzaro, provincia di Crotone e di Vibo Valen­t ia: l ' intero territorio dei seguent i comuni ricadent i nel le zone sotto­specificate:

zona del l 'alto Crotonese e del Marchesato: Belvedere d i Spi­nello, Caccuri , Car!izzi, Casabona , Caste ls ilano, Cerenzia, Cirò. Meli ssa, Pallagorio, San Nicola del l 'A lto, Savel l i , Strongoli , Umbria ­t ico, Verzino;

zona della Piccola Sila e della fascia Pres i lana : Andali, Albi, Belcastro, Cerva, Cotronei, Fossato Serraha, Magisa no, M esoraca . Pentone, Petronia, Peti l ia Policastro, Sersale, Sorbo S. Basi le. Soveri a Simeri, Taverna, Zagarise ;

zona dei Mont i Tirolo: Reventi no, Mancuso, Carlopoli, Cicala, Conflent i , Decol latura, Mar t i rano Lombardo. Motta Sant a Lucia. San Pietro A post olo, Se rrastretta. Soveria Man nelli . Ti riolo;

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21-8-2003 GAZZETIA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIA~A Serie generale · n. l 9J

zona delle Serre: San Nicola da Crissa, Serra San Bruno, Simoario, Spadola, Torre di Ruggicro, Vallclonga;

zona dell'alto Maesima: Pizzoni, Soriancllo, Soriano Cala­bro, Vazzano;

provincia di Cosenza: l'intero territorio dei seguenti comuni ricadenti nelle zone sottospccificatc:

zona del Ferro e dello Sparviero: Amendolara, Albidona, Alessandria del Carretto, Canna, Castroregio, Ccrchiara di Calabria, Cassano allo Jonio, Montegiordano, Oriolo, Plataci, Rocca Impe­riale, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo Bcllizzi;

zona del Pollino: Frascineto, Castrovillari, Morano Cala­bro, Laino Castello, Mormanno, Laino Borgo, Saracena, San Basile, Lungro;

zona dorsale Appenninica: Falconara Albanese, Longo­bardi . Belmontc Calabro;

zona Silana : San Gio, ·anni in Fiore, Appigliano, Cclico, Pc:Jace. Serr.1 Pedace, Spezzano Piccolo, Spezzano della Sila, San Pie­tro in Guarnno, Rovito, Lappano, Pietrafitta, Bocchigliero;

zona della Sila Greca Cosentina : Campana. Scala Cocli . . Longobucco , Tcrravecchia, Mandatoriccio, Pietrapaola, Caloveto, Calopezzati, Cropalati, PaluJi, Rossano. Cariati ;

zona d.:stra del Crati : Vaccarizzo Albanese. San Gior2io Alhanesc. San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone. Santa So-fia trl :pim A..:ri. Bisognano. Luzzi. Rose. Tarsia ;

zona Buscnto : San lartino di Finita. Cosen7a . Rota Greca. San B.:n.:Jctto Uliano. L;1ttari..:o. Montalto Ufful!o, San Vincenzo La Costa. San Fili: -

zona Unione ddl.: \'all i: San Donato di !'\inca , San Sosti, Santa C.11.:rina Albanese. t-.lotta folh>nc, Sant'Agata d"Esaro.

Regione C.1mpania :

pro,·incia di Avdlino : l'intero territorio dei seguenti comuni :

Andrelta, Aquilon ia. Ariano Irpino. Atripalda , Avella . Bagnoli Irpino, Baiano . Bisaccia . Cairano. Calabritto . Calitri, Capo­sde . Car ife, Casalbore:. Cassano Irpino. Castel Baronia . Castel Veterc sul Cal,,re . Castelfranci, Cervinara. Chiusano di San Domenico, Conza della Campania , Flumeri , Forino, Frigento, Greci , Guardia Lombard i, Lacedonia, Lauro, Lioni. Mercogliano, Montaguto , Mon­tecalvo Irpino. Monteforte Irpino. Montefusco , Montella, Montema­rano . Monteverde . Montoro Inferiore. Montoro Superiore, Morra De Sanctis, Moschiano. Mugnano del Cardinale, Nusco, Ospedaletto d"Alpinolo, Pietr.i Stornina , Quadrella , Quindici, Rocca San Felice, Rotondi, Salza Irpina, San Mango sul Calore , San Martino Vallecau­dina . San icola Baronia. San Sossio Baronia, Sant'Andrea di Conza. Sant'Angelo a Scala, Sant'Angelo dei Lombardi , Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Santo Stefano del Sole, Savignano Irpino, Scampitella , Scncrchia, Serino, Sirignano, Solofra. Sorbo Scrpico, Summontc, Taurano , Tcora , Torcila dei Lombardi, Torroni, Trevico , Vallata . Vallesaccarda , Villanova del Battista, Volturara Irpina, Zungoli .

provincia di Benevento: l'intero territorio dei seguenti comuni :

Apice, Arpaia, Baselice, Benevento, Bonea, Succiano, Buo­nalbergo, Campolattaro, Castelfranco in Miscano, Castelpagano, Castelvetere in Val Fortore, Cautano , Ceppaloni, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita , Cusano Mutri , Faicchio, Foiano in Val For­tore , Forchia, Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Moiano, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Morcone, Mucciano, Panna­rano , Paolisi, Pietraroja , Pontelandolfo, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Malara, San Lupo, San Marco dei Cavoti , San Salvatore Telesino , Sant'Agata dé Goti, Santa Croce del Sanino, Sassinoro , Solopaca, Tocco Caudio, Vitulano;

provincia di Caserta : l'intero territorio dei seguenti comuni:

Ailano, Alife, Capriati a Volturno, Castel di Sasso, Castello del Matcse, Ciorlano, Conca della Campania, Dragoni, Fontegreca, Fornicola, Gallo, Galluccio, Giano Vetusto, Gioia Sanniticola, Letino , Liberi, Mignano Monte Lungo, Piedimonte Malese, Pietra­melara , Pontelatone, Prata Sannita, Pratella, Presenzano, Ravisca­nina, Rocca d'Evandro, Roccamonfina, Roccaromana, Rocchetta e Croce, San Gregorio Matcse , San Pietro Infine, San Potito Sannitico , Sant'Angclo d'Alife, Valle Agricola:

provincia di Napoli : l'intero territorio dei seguenti comuni:

Agerola, Casola di Napoli, Castellammare di Stabia, Gra­gnano, Lettere , Massa Lubrcnse, Piano di Sorrento, Pimonte. Roci:a­rainola, Sant'Agnello, Sorrento, Vico Equense;

provincia di Salerno : l'intero territorio dei seguenti comuni :

Acerno, Aquara, Agropoli, Albanella, Alfano, Altavilla Silentina, Amalfi, Ascea, Atena Lucana, Atrani, Auletta, Baronissi, Battipaglia, Bellizzi, Bellosguardo, Bracigliano, Buccino. Buonabita­colo, Caggiano, Calvanico, Camcrota. Campagna, Campora, Canna­longa, Capaccio, Casalbuono , Ca;aletto Spartano, Ca;alvelino, Caselle in Pittari, Castel San Lorenzo, Castel Civita, Castelnuovo Cilento, Castelnuovo di Conza, Cast ii!lione del Geno\ ·esi. Cava dei Tirreni, Celle di Bulgheria, Centola. Ceraso, Cetara , Cicerale, Cl,1-liano, Conca dei Marini, Controne. Contursi Terme, Corbara , Cor­leto Monforte, Cuccaro Vetere, Eboli, Felitto. Fisciano. Furore, Futani, GifToni Sei Casali, GifToni Valle Piana, Gioi . G iungano. Ispani, Laureana Cilento, Laurino , Laurito . Laviano . Lustra, Magliano Vetere, Maiori. Minori, '.\loio della Civitella . '.\lontano Antilia, Monte San Giacomo, Montecorice, Montecon ·ino Pugliano, Montecorvino Rovella , Monteforte Cilento, Montesano sulla '.\larcel­lana, Morigerat i, ocera Inferiore . :'\ocera Superiore . !':c,,·i Velia. Ogliastro Cilento, Olevano sul Tusciano, Oliveto Citra. Omignano, Orria . Ottali . Padula Pagani , Palc,monte, Pdkzzan o. P.:rJifun10, Perito, Petina, Piaggine . Pisciotta . Polla , Pollica, Pontecagnano Faiano , Positano, Postiglione , Praiano, Prignano Cilent o. Ravdl,), Ricigliano, Rocca d'Aspide, Roccagloriosa, Rofrano . Rom agnan,, al '.\fonte. Roscigno, Rutino, Sai:co, Sala Consilina . Salan o. Salvitelle , San Cipriano Picentino . San GiO\·anni a Piro . S:in Gr.:g ,,ric' \fogno, San t-.buro Ciknto . San t-.lauro la Bruca. San Pietro al T:ina,1ro, San Rufo. Sant'An2elo a Fasanella. Sant"Arsenio . SJnt'E!! idi,, di Ml>ntc Albin o. Santa ),farina. Santomenna . Sanza . Sjpr i. S-arn,, . Sassano . Scala , Serramezzana. Sèrre . Sessa Cilento, Sicignano dq!l i . .\lburni . Stella Cilento. Stio. Rc22iano. Torraca . Torre Orsaia. Tort ,,rdla. Tra­monti . Trentinara. vallidell'An2elo . \"alle della Lucan i:i. \ \1h a, Vibo-nati Victri sul Mare . -

Regione Moli se:

provincia di Isernia : l'intero taritorio della pro vinciJ:

pro\ i ncia di Campobasso : l'intero territorio dei seguenti comuni:

Acquaviva . Collecroci. Baranello, Boiano . Bonefro. Busso, Campobasso, Campochiaro, Campod ipietro , Camp, ,lieto. Casaca­lenda. Casalciprano, Castelbottaccio . Castell ino del Biferno. Castel­mauro . Castropignano, Cercemagg iore, Cerep iccola. Ci, itacampo­marano, Colle d'Anchise, Calletorte>. Duronia , Ferrazzano . Fossalto, Gambatesa, Gildone, Guardiaifiera. Guardiaregia, Jelsi . Limosano , Lucito, Lupara, Macchia Val Forte . Mafalda , Matr ice. Miragello Sannitico, Molise, Monacilioni, Montagano, ì\fontefalcone nel San­nio, Montemiro, Montencro di Bisaccia , Montorio nei Frentani, Mor­rone del Sannio, Oratino, Palata, Petrella, Tifernina, Pertracatella, Pietracupa, Provvidenti, Riccia, Ripabottoni , Ripalimosano. Rocca­vivara, Salcito, San Biase, San Felice del Molise, San Gihvanni in Galdo, San Giuliano del Sannio , San Giuliano di Pugl ia, San Mas­simo, Sap Polomatcsc, Sant'Angelo Limosano, Sant'Elia a Pianisi, Sepino, Spinete, Tavenna , Torcila del Sannio, Toro, Tri vento , Tufara, Vinchiaturo .

Regione Puglia :

provincia di Foggia : l'intero territorio dei seguent i comuni ricadenti nelle zone sottoelencate :

zona del Gargano : Manfredonia, San Paolo di Ci\·itate, Apri­cena, Peschici, Vieste, Vico del Gargano, Mattinata, Monte S. Angelo, S. Giovanni Rotondo, Cagnano Varano, Carpino . Ischitella. Rodi Gar­ganico, Sannicandro Garganico, S. Marco in Lamis, Rignano Garga­nico;

zona del Sub Appennino Dauno : Carlantino , Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Pietra Montecon ·ino, San Marco la Catola, Motta Montecon ·ino, Volturara Appula , \'olturino, Alberona, Castelnuovo della Daunia, Castelluccio dei Sauri, Ascoli Satriano, Biccari, Roseto Valforte, Castelluccio Valmaggiore, Troia, Facto, Celle San Vito, Orsara di Puglia, Bo,·ino, Panni . Accadia, Montelcone di Puglia, Deliceto, Candela, Rocchetta Sant'Antonio, Sant'Agata di Puglia, Anzano di Puglia, Celenza Valfortc:

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2 1 -8 - 200 3 GAZZé.TTA U Ff lC IALE DELLA REPL: BBLICA [ TALIAl'-A Serie .'b!nuale - n . 1 93

provi ncia ùi Bari : J ' i n tc:ro tcrritorio dc i seguen t i comuni rica­dcn1 1 ne lk zon.: souo.:t.:ncate:

zona del la ì\,l urgia Nord Occiden tale: Andria. M inervino \ l u rge . Spi nav.ola. Poggi orsini , Corato, Ruvo, G r,l\ina, Biton to, Tori t to, A l tamura ;

zona dd la �fo rgia sud Orientale: G rumo Appula, Cas­sano M urge. Acquaviva del le Fon ti, Santcramo in Col le, Gioia del Colle. Samm ichele di Bari . Casamass ima. Turi , Com-ersano, Pol i ­gnano a fare. M onopol i . Castel lana Grotte . Putignano. Noci, Albe­robello, Locorotondo;

provincia di Ta ran to: l ' i n tero territorio dei se11uen t i comuni ricadc:nt i nella zona sottoclc:ncata:

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zona ddla ['.fo rgia Sud Orientale: Laterza, Ginosa, Castel la­neta. Pa lagiandlo. M ottol.1 , Massafr.i. l'.lartina Franca. Crispiano. :,.., tontemesola, G rottaglie;

provincia d i Brindis i : l ' i ll!ero terri torio dc:i comuni sottoelen-·ati :

Ca rovigno, San M ichele: Salent ino, Oria, Fr.incavil la Fon­tana, Vi l la Castel l i . Ceglie Messapico, Ostuni , Cistc:rn ino, Fasano. Regione Basi l ica ta:

provincia di M atera: l ' in tero territorio dei comuni sottoelen-Cal i :

Accet tura. Bernalda, Calciano, Cirigl iano, Ferrnndina. Ga raguso. Gorgoglione. I rs ina, M a tera, Montescaglioso, Ol i\-eto Lucano, Pisticci . Pol icoro, Poma rico, Rotondcl la. Salandra. Scan -1.ano Ionico, S. Giorgio Lucano, S. Mauro Forte. St ig l iano, Tricarico. Tursi ;

provincia d i Potenza: l ' in tero territorio dei com uni sottoelen-cat i :

Lavello. Montem i l ione, Melfi, Rionero. Venosa. Pal azzo S. Gervasio. Atel la . Forenza, Banzi . Genzano di Lucania. Acerenza, Oppido Lucano, Fil iano, S. Fele, Ruvo del Monte, Rapone, Pescopa­gano, Castelgrande, M uro Lucano, Bella. Avigliano. Ruoti, Bara­giano, Balvano. Potenza, Picerno. Ti to, Pignola, Brindisi di Monta­gna. Vaglio d i Basil ica ta, Tolve, Albano di Lucania. Pietrapertosa , Laurenziana Corleto Perticara, Anzi , Abrio la, Cah·ello, Brienza, Marsiconuovo, Marsicovetere, Paterno, Tramutola, Yigg iano. Grumeto Nova, Mol i te rno, Lagonegro, Castelsaraceno, Lauria, Trecchina. Maratea, Sant 'A rcangelo.

A rt . 3 .

I . I l «Caciocavallo silano» è un formaggio semiduro a pastafilata prodotto esclusivamente con latte di vacca, crudo o eventual­mente termizzato fino a 58° per 30 secondi in casei ficio, con l 'obbligo di indicarlo in etichetta, d non più di quattro munte consecutive dei due giorni precedenti a quel l i della caseificazioe proveniente da alle­vamenti ubicati nella zona geografica di cui al l 'art. 2 , ot tenuto nel rispetto del processo tecnologico in quan to risponden te a l lo standard produttivo seguente:

A) i l latte da im piegare per la produzione del formaggio di cui al precedente comma deve essere coagulato alla te!,Jlperatura di 36-380C usando caglio in pasta di vi tello o di capret to. E consentito l ' im­piego di siero in nesto naturale preparato nel la stessa struttu ra di t ra­sformazione del latte. Quando la cagl iata ha raggiunto la consis tenza vol uta, dopo alcuni minuti , si procede al la rottura della stessa fino a che i grum i abbiano raggiunto le di mensioni di una nocciola. I nizia quindi la fase di maturazione del la cagliata, che consiste in una ener­gica fermentazione lattica la cui durata varia in media dalle 4 alle 1 0 ore e può protrarsi ulterio rmente i n relazione a l l 'acidità del latte lavo­rato, alla temperatura al la massa o ad altri fattori . La maturazione del la pasta è completata q uando la stessa è nelle condizioni di essere filata ed il con trollo sui tempi di maturazione si effettua mediante pre­l ievi a brevi in tervalli , di piccole part i della pasta stessa che vengono im merse i n acqua quasi bollente per provare se si allunga in fibre ela­st iche, l ucide, continue e resistenti: cioè fila» . Segue una operazione caratterist ica consistente nel la formazione di una specie di cordone che viene plasmato fino a raggi ungere la forma voluta. La modella­zione della forma si ottiene co movimenti energici delle mani per cui la pasta si comprime in modo tale da avere la superficie esterna liscia, senza sfilature né pieghe, e la parte interna senza vuoti . Si procede, quindi, alla chiusura del la pasta all'apice di ogni singolo pezzo. i mmergendo la parte velocemente in acqua bol lente e completando

l 'operazione a mano. l n lìne. s i dà al l a pasta la forn-:a opportuna e, laddove previst a . si procede alla formazione della te,tina . Le forme cosi plasmate: ,·engono i m merse prima in acqua di r:iffrcddanento e poi in sa lam1,ia . La sa la tu ra an·iene per immersione per un periodo di t.:m po ,·ar iabi k in rdazione a l peso ma comunqu.: no n inferiore a 6 o re. Tol to: dal la sal amoia le forme vengono kga:e a coppia con appositi legacci .: sospese con delle pertiche al fine di ottenere la sta­gionatùra . La durata mi ni ma del periodo di stagwnatura è di .'O giorni, ma può protra rsi più a l ungo;

Bi forma: ovale o tronco-conica con testina o senza. nel ri;petto dc:lk consuet ud in i loca l i , con presenza dii insenature dipen­denti dal la p1.»izione dci kga,.: i ;

e, peso: comprc:so e ra I kg e 2,500 kg; DJ cros ta . sot t i le . l iscia. d i marcato colore pagli.:rino; la super­

ficie può pr.:sent .m: lc:gger.: insenatu�e dovute ai lef:1cci col locate in re lazionc a l k m,,da l i tà d i k2at ura. E consentito l 'u ! i l izzo d i tra t ta­ment i ddk forme. supcrficial� . esterni e t rnspa rent i . rrivi d i colora n t i c o n i l rispetto d d colore ddla crosta.

E1 pasta : omoc:nea compa tta con lievissimJ o.:chiatur.1, di colore bianco o gia l lo pagl icr ino più ca rico a l l'esterM e mcno rnrico a l l ' i n terno;

FJ s:1 p,,rc a romatico. piacevole. fusibi le in bocca, normal­mente del icato ,: tenden zia lm.:nte dolce quando i l formaggio è gio­\'ane, fino a d iven i re piccante a maturazione avanzJtJ;

GJ gra,s,, d.: l la sosta nza secca non inferiore al 38%.

Art . 4 .

I . I l fom1aggio a denominazion.: d i ongme «Caciocaval loSi lano» deve reca re a ppos to a l l 'atto de lla sua immi;sione a l consumo im presso termicamen te, su ogni forma. con figurazic,ne l i neare o pun­tiforme, i l con c rassegno di cui al l 'al legato A, che costituisce parte integrante del presente decret o e l 'indicatore di un numero di ident i fi ­cazione a t tribuilo dal Consorzio di tutela forma22io «Cacioca,-a l lo Si lano», pre,;a autorizzazione alla vigilanza, ad og�i produttore inse­rito nel sistema di controllo. Tale concrassegno. nel colore pantone 348 CVC. unitamente agli es tremi del regolamento comunitario con cui è stata reeis t ra ta la denominazione stessa e del numero d i identifi­cazione, at t ribuito a l singolo produttore, di cui a l precedente comma, dovrà essere stampigl iato sul le etichette apposte ad ogni singola forma.

03A09178 -

MINISTERO DELL'ISIRUZIOI\TE DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

·DECR ETO IO genna io 2003.

R iconoscimento a l la s ig .ra Suzanne Van Gelder di titolo diform azione acquisito nel la Comunità europea q u ale ti tolo abil i­tante al l'esercizio in Ital ia della professione di insegna nte.

IL DI RETTORE GENERALE PER GL I ORDINAMENTI SCOLASTICI

Visti l a legge 7 agosto 1 990, n:. 241 ; i l decreto legisla­t ivo 27 gennaio 1 992, n . 1 1 5 ; i l decre to legislativo 16 apri le 1 994, n . 297; i l decreto minis teriale del 30 gennaio 1 998 , n . 39 ; i l decreto legis lat ivo 30 luglio 1999, n . 300; i l decreto de l Presidente de l la Repubblica 28 dicembre 2000, n . 445 ; i l decre to legislativo 30 marzo 200 1 , n. 1 65 (art. 4, comma 2);

Viste l ' istanza, presentata ai sensi dell 'art. 12 , commi I e 2 , del citato decreto legis lat ivo n . 1 1 5 , d i

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> 1-2003 GAZZETIA UFFIOALE DELLA REPUBBLICA 1TALIANA Serie generale -.. n:-209

MINISTERO DELLE POLfTICHE AGRICOLE. E }'ORE.STAµ -

Rettifica dell'allegato -al pronediment o 29 lùglio 2-003, relativ~ alla , modifica -del disciplinare di pr~miooe 'della -iienooiliia­ziooe .«Cacl~,-aIIò.Silano~, registrata in~ di d~mi­nazione di oiigiiie protetta in· fona del Regolàinento (CE) n. 1263/96, pubblicato nella Gtiu.etta ,Ujju:We - sene gene-_r.ale n. ~del~ agosto 2g03~ .

· . L'all# ~ provvedi:ar~fb-29'fugli~ 2003,.rcla~vo allzinodifiè:a: del disciplinàre· ·di produzione ·della denominazione «Caciocavallo Silimo», règistrata .in qualità' di dènominàzfotic-di origine protetta in forza del" ~~to (CE) ri.' 1263796, pubblicato nella 6aziet(fl Ufficiale - sene generale - n. 193 del 21 agosto 2003 - pag. 42, fa espli­cito riferimento; all'aÌt. .4, ad :un-«allegato À>> che non è stato .ripor-tato .e viene di seguito riprodotto ! · · ' . ·

Al.LEGATO A .. ,·

03A10136

. . . 1, , .... . J

~-~lALt· ... o'f,'DOP•P ' .. O

... .•.. ,.· -!a _ ' •. :~

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• I

:1/.

Fondi eoliluni di iimstimeJito'dmisi ' · · ' ' (Provv~eiito '27-,iigo~~ 2963} · -· ·· .. ·_'_ . ·::.· ..

- • I ••• • • ~ .-. ' • •, • • • ' - • , .

l. Con il decreto n. 47 del 31 gennaio 2003 (di seguito «Decreto»)-, che modifica il precedente decreto ministeriale n. 728 / 99, relativo ai criteri generali cui devono uniformarsi i tondi-a>mum di investimento, il Ministro dell'economia e delle finanze ha emanato le disposizioni attuative dell'art. S del deéreto l~ .n. 351/ 01, conver­tito con , _ _ 23 riovemb~ ,20oi:, n:;41(X )Glm•oontiene una nuova disciplina.-&°ifuQdi -conmnhli' invèstimento·chiusi. :. ; : . · ;,, : : t

2. Le principali innovazioni introdotte dalla citata norma di leggerigua!Cda.Iio: ,:. ··. '···· , . ·:· ,, .. , --;~- · ~

• . · aY Jtiritro<tuzione di una '<liscjplirii'dci forldi immobiliim-die; tra i'altro, consente: 'là sottòserizibnè delle qu'ote del' fO!ldo mediante il ·conférimento di beni; diinvèstirein beifrifuettamenfe ·q indi.retta­mente ccdùti o éònferiti dà s6ci dellà sooietadi:gestionè ì:>'da ~tà del gr'uppo;·!fi.~.~ti sino à'U!Ì'Ìnlpo~ ~! ~ -per:~t~ del valore dégi:irmmobili ·e del.20 .per cent-0 •&!~ -~ ·;: _. .... '. · . · b) la possibilità per i fondi chiusi di eff~ èmissiotii di quote successive alla ·prima..In.tal caso ;i mnborsi..,anticipati devono aver l~o .con la medesima fìèquenza-e .~,eoincidenza delle ·nno.ve emissionr : È inoltre prevista. )fl, possibilìta tfi assumere prestiti -finaliz­zati all'~one- dehimbom ,.~ticipati :entro :il-.limite dei . 10. per ccntodelval.oredelfondo . . ,:·: - ··-. . . ,, .. ,·,· .,J • . ··,. ••· . .

3. le maggiori opportunità operative che discéndono dal pròvve­dimento potranno accrescere la competitività dell'industria del rispar­mio gestito e favorirne lo sviluppo . · - · · · · ·

Nel nuovo. contesto emerge.la rilevanza di ulte.riori rischi--legati, ad esempio, alla maggiore -leva finanziaria .che pottanno utilizz;ue i fondi immobiliari o alla possibilità di concludere operazioni in COQ.-' tlitto. di interessi - che d9vranno essere individuati e adeguatamente presidiati dalle società di gestione attraverso il raffOl'ZaIIl~to ··delle strutture organizzative e di governo societario. .

<i, Le dis~9lll a>nte~té nel decreto n. 47 l{fi (in GaJ;zetta U.Jficiale 25 marzo 200J, n. 70) ri~hiedon<? r~~~ de~ ~­plina emanata dalla Banca d'lìalia per gli prgamsilll di ~'!CStIJil~to collettivo del rispanriio,· con ~colare rigwµ'do all~ ~sizioil i'.in materia di «criteri generali perla redazione del regolamenti> dèì'forlm comùni» (Provvedimento del Governatore det 1 °luglio~&. Capitolo IV), : «norme prudenziali di contenimenro e frazipnamaito , · ~l rischio» .(Provvedimento !iel Governatore . del .20 , .settembre.. 1999; Capitolo Il) e <<prospetti contabili dei fÒ.ndi .co~ ,di-.investqn~tò ç delle <<Sica-v>t (ProVYCdimento del Gol/CIIl.atore del 24 di~ 1~) ,

Al fine di consentire l'applicazione delle nuove disposiziooÙon­tei:l.U!C nèlla ~ n. 4H?IO! e ~l decreto, sHomiscono iI;tàJ,r~o le modiliche e le mtegrazioru che vengono apportate àlle norme ema-nate dalla Banca d'Itàlia'. . . . · . .. . ..

Tali modifiche , in ordine alle quali _- secondo quanto ~0:d.al testo unico dell'intermediazione finanziaria - ·è stata sentita la Con­sob, 'verranno recepite nei. rispettivi provvedimenti alla .prima -:C,cca-sion'.e utile. ·· · · ·'· ·'.' . · · · _ · .' · , · .. : · -~ .. :· · .. -

$(° · che, ·d'intesa -coti la· Cànsòb / le modifiche- .. - '--·~· '"· còmp~ ancheìe fo.rme i:lr pubblièità rcP.rtivè ad. atti é~ ziòru concèmentt i fondi comuni di" investimento, ·mtrodotte dàfiipe: tuto decreto n. 47 /03.

Rom.a, 'Z7 agosto 2003 ... . . . fl direttore genuaJe: ~ESAJUO . ·-

,; •• J •• ~ • • · : :~

. ALLEGAT!?,

MODIFICHE ALLA DISCIPLINA Eìv.LA!',ATA DAU.A BANCA D'ITALIA IN RELAZIONE ALLE DISPOSIZIONI CONTE­NUTE NEL DECRETO DEL MINISTRO DELL 'ECONO­MIA E DELLE FINANZE N . 47 DEL 31 GENNAI.<;> 2003.

1) Capitolo IV del ~ovvedimento del governatòre def,JO: luglio 19_9~. concemente «Criteri __ gen~ per_ la redazione è co~~~t~ IIllllllllO del -regolamento dei fondi comUDD >. · ·· · · , · · · · ·

. 1.1) 'n regolamento del fondo comune d'investimento im:.àior,f: tiare, oltre a quanto già previsto, in9ica: .. · _ , . ·.

a) se sia ammessa Ia·sottoscrizione .delle ~otè ·del fondov~ in fase costitutiva ehe successivamente' alla cosuruzione itel fondo , mediante -il ·conferimento .di :bèni .im.mobili, diritti reali immobiliari e partécipazioni in società immobiliari; , ·,0

• •

. b) seilfondo intende_o meno effettuate'opeta?:iop.j_!::Qn i soci della soçietà di geajo~del fon~ immo~ _O:C?n.spggeµi:!li)W, =1, tenenti . al.lo_,ro gruppo ovvero. co.~ 17. spcie~ fa~b.~ dél -~ ~ soc:ieta di ~t;io~e («soggettl m conflitto d'mt~). T~ .~ nµ:ioiµ .devono· essere effettµate n~l ~_pett9 _dei ~ti ~-CJ?i!, Ic.é;aùiJe previste dàll'art. 12-bir,. comma 4; del deq:eto .IIlllllS~ n,~i/9j;

e) !~ m:odalità cqn le q_µali} soggetti in ,conflit1;0. e!'.~~ si impègnanqa ~ l'o~bligo di deten~ (per un ~~~ --:1~P inferiore · --al 30 pér · ·éento del ,'il.lore della sotfOSCTIZione: e-· pet · ini

. riodo di alineno-.'àue anni"dal1a "data 'defco nfeiiììfento) '1e ~o'te'dcl lbndo ·sottoscritte a fronte .dei·conferimènfi; · · _: · ·· · · · ·,····. ,., . : -! , < • • • •• - ' , • ,• \ '.• ! 1 • • , )... , .;:.,. • • • ' :. I

·. . , . d)-J~ ~orm~ di pu~bliqta _axiçhe pc; estratto:. . . , ; ·;, , :.< · delle relazioni di stima:-'dei heni. i.mmobili; 'dei ,émitti: ~

immobiliari e delle ~ecipazioni in società .immobiliari conferiti al fondb ' è-dèi· beni acquista~ o vendiiti di /if soggetti _ ~ Ci:>nflitt§.'~ 'Ì:'3-~-ressi; . . .. "' .. ,.. . . .: . ' ." . ' . ' ...

. '·· .. , :' degli atti di ~nf~ent'~, acquisto o cessi~Ii~ dei -~ ·-dei soggetti, conferenti, acquirenti ·. ò · ced~ti e del rèlativo · RIX.>-di appartenenza; . . ~ . . . . ·. . , . .

• :· · dei p1:e5titi stipulati" per il fuwiziamento delle opèrazidni di runbbrso anbctpato delle quote del fondo; ··. · · · ... . . . . 4el gruppo di appartetlenza · dell'intérm~ario ~o incaricato di 'acccrtare ·ta còmpatil,ilità e la rèdditi,mà. dei .bcni"~òrife­riti rispetto alla politica di gestione dèI fondo, secdildb qnant6 'prm­sto .dall'art. 12-his, comma - 3, lettera b) , del decreto -ministeriale . n. 728 / 99. .

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