c'è la secessione? Dopo le elezioni LO STRAPPO...Caso Fazio. Come annunciato ieri in diretta da...

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Il S ud O n L ine MAGAZINE 20 maggio 2019 LO STRAPPO LO STRAPPO Dopo le elezioni Dopo le elezioni c'è la secessione? c'è la secessione? Troppo carbone Troppo carbone la beffa del piano energia la beffa del piano energia www.ilsudonline.it Quanto costa all'Italia Quanto costa all'Italia il popolo dei sovranisti il popolo dei sovranisti

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IlSudOnLineMAGAZINE 20 maggio 2019

LO STRAPPOLO STRAPPODopo le elezioniDopo le elezionic'è la secessione?c'è la secessione?

Troppo carboneTroppo carbonela beffa del piano energiala beffa del piano energia

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Quanto costa all'ItaliaQuanto costa all'Italiail popolo dei sovranistiil popolo dei sovranisti

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10Solidarietà

Cento cuoriper Noemi:guarisci presto

IL COMMENTOIl Maleassolutodelle mafie

LA LETTERALE MAMME A DI MAIO:PENSI PIU' ALLEFAMIGLIE CHE AL 5G

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L'INCHIESTADOPO LE EUROPEETORNA IL RISCHIODELLA SECESSIONE

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26RecensionePer i cristianic'è l'opzioneBenedetto

34SCOPERTESVELATA LA "BUFALA"DEL CRANIOATTRIBUITO A SOFOCLE

Il dossierC'è troppocarbone nelpiano-energia

19FOODVENT'ANNI DI CULTURAENOGRASTRONOMICADELLA PUGLIA

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tiMafia, il maleassoluto

Vincenzo Musacchio,recentemente, ha lanciatol’allarme contro l’indifferenza esul silenzio che dilaga quando siparla di mafie e sul che rischio ditrasmettere ai ragazzi questicomportamenti particolarmentepericolosi. Queste le sue parole: ”Stiamo perdendo il senso dellalegalità, la misura, il peso, il valoredelle regole. Le leggi sono icapisaldi di una collettività e sediventano solo forma senzasostanza, possono essere ritenutefacilmente trasgredibili. Bisognasaper insegnare ai nostri giovani ilsenso della legalità e soprattuttofar cessare il vento di silenzio ed’indifferenza che è diventatoveramente intollerabile quando siparla di mafie. Si sente tangibileattorno a noi l’indifferenza versol’argomento a ogni livello. Perchéè così difficile poter scrivere eparlare di mafie? E’ un tema cosìostico? Parlare di mafie dovrebbeessere un dovere civico di ognunodi noi. È di pochi giorni fa lanotizia di quel killer che a Napoliper uccidere un associato di unclan rivale colpisce quasi a morteuna bambina di soli quattro anniche si trovava lì per caso con lanonna. Non ci rendiamo conto -perché ormai indifferenti a tutto -a che livelli ci abbassiamo. Peggiodegli animali che hanno la fortunadi non uccidersi tra loro per futilimotivi o per denaro. Le parole di

Peppino Impastato, “la mafiauccide il silenzio pure”,dovrebbero essere scritteall’ingresso di ogni scuola perché ilmessaggio terrificante è chestiamo educando una gioventùall’indifferenza. Il motivo? Perchéabbiamo perso il senso dellalegalità. I veri valori della vita liabbiamo inesorabilmente persi”.La lotta alle mafie non è cosasemplice. L’unico rimedio, ancorauna volta, è l’educazione che ciproviene dalla famiglia e dallascuola: dobbiamo trasmetterel’idea che le mafie sono il maleassoluto. E’ indispensabilel’impegno sociale di ciascuno dinoi. Questo cancro in continuametastasi si può combattere solocontrapponendo un’altra cultura,quella della legge, della verità edella giustizia. Dobbiamo educareal rispetto delle regole: oggi regnal’idea che le regole non sianoimportanti, che siano un fattotrascurabile. Non è così: le regolehanno il potere di cambiare unasocietà, ma con la stessa facilità laloro violazione o peggio ilmessaggio che sono inutili etrasgredibili possono distruggerlainesorabilmente. Diffondiamoquesto messaggio e come dicevaPaolo Borsellino: “Parlate dellamafia. Parlatene alla radio, intelevisione, sui giornali. Peròparlatene”.

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La corsa elettoraleinfiamma lo spreadAntonio Troise La Flat Tax, le pensioni di giovinezza, ibonus per le famiglie. Senzadimenticare, per carità, il reddito dicittadinanza, quota cento, il salariominimo, gli investimenti del decretocrescita e dello sblocca-cantieri. Tutto,ovviamente, senza un euro di tasse inpiù per i contribuenti ed evitandol’aumento dell’Iva. La lista dellepromesse è lunga. Un libro dei sogni.Non c’è da scandalizzarsi: siamo nelpieno della campagna elettorale, con ileader della maggioranza sempre piùseparati in casa e impegnati in unquotidiano duello all’ultimo voto.Tutto bene se, non ci fosse,sull’orizzonte, un terzo incomodo,l’economia. L’Italia, negli ultimi mesi, èrientrata nel poco invidiato club deiPaesi a rischio di infrazione mentre ilPil, nel secondo trimestre, ha rialzatola testa ma non tanto da portarcilontani dal sentiero della recessione.Numeri e scenari che dovrebberoispirare prudenza sui temi piùsensibili. L’esatto contrario di quelloche continua ad andare in onda sulfronte della politica: un’escalation diprovocazioni e di polemiche che hamandato in tilt il governo, portandoload un passo da una vera e propria crisi.La resa dei conti è rimandata a dopo leeuropee, una volta che sarà statascrutinata l’ultima scheda. Ma c’è pocoda stare tranquilli: i tempi dellapolitica e quelli dell’economia sonomolto diversi. I mercati non sono cosìpazienti, non prevedono periodi di

tregua. Del resto il tempo è denaro.Senza contare che, sulle piazzefinanziarie, non c’è nulla che costa piùdell’incertezza. Non a caso, negli ultimigiorni, è tornato a farsi rivedere unospettro di nostra conoscenza, lo spread,ovvero il differenziale dei titolipubblici italiani e quelli tedeschi. Ieri, èlievitato fino a quota 290, spingendo ilministro dell’Economia, Giovanni Tria, adiffondere una nota “rassicuratrice” sulmercati. Una mossa che ha attenuato letensioni, riportando lo spread sui 280punti.Ma il pericolo è tutt’altro chescongiurato. L’impressione, infatti, èche le fibrillazioni politiche degli ultimigiorni continueranno anche dopo leeuropee, quando i rapporti di forza fra idue partiti della maggioranzapotrebbero ribaltarsi: la Lega, a questopunto, tenterà di aumentare il propriopeso nell’esecutivo mentre iPentastellati cercheranno di arginareun alleato sempre più ingombrante.Nessuno ha la palla di vetro per saperecome finirà. Sappiamo, invece, moltobene ciò che servirebbe al Paese perevitare nuove turbolenze: governostabile, programma compatibile con latenuta del bilancio pubblico, misureconcrete per ridurre il debito erimettere in moto l’economia. Sonoqueste le parole che i mercativorrebbero ascoltare per evitarci ilbrusco (e costosissimo) risveglio dellospread nella gelida primavera italiana.Tutto il resto rischia di far pagare aicittadini e alle imprese un prezzoaltissimo.

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Tensioni nel governo. Continuanole tensioni a distanza tra M5S eLega. Matteo Salvini punta leproprie fiches sul rinnovo delParlamento di Strasburgo, comedice in un comizio a Fossano, inprovincia di Cuneo: "Ci doveteaiutare ad andare in Europa comeprimo partito europeo, la Legaprimo partito europeo, per andarea riprenderci le chiavi di casanostra. Il 26 maggio non sonoelezioni europee, è un referendumtra la vita e la morte, tra passato efuturo, tra Europa libera e statoislamico basato su precarietà epaura". Risponde Di Maio, da SanGiovanni Rotondo: "L'ultimo che haparlato di referendum è statoRenzi e non gli è andata bene. Ionon sfido gli italiani, io lirappresento e voglio lavorare perrappresentarli".Caso Fazio. Come annunciato ieriin diretta da Fabio Fazio, latrasmissione Che Fuori Tempo cheFa, che va in onda il lunedì inseconda serata, chiuderà i battenticon tre puntate di anticipo: "Unavviso al nostro pubblico, per tutticoloro che ci seguono al lunedì,vorrei ricordavi che domani (oggiper chi legge, ndr) sarà la nostraultima puntata. Ci è statocomunicato che le ultime trepreviste non andranno in onda". Laspiegazione offerta dall'ufficiostampa è che si tratta di unadecisione autonoma della rete chefa capo a Teresa De Santis, vicinaalla Lega. Ma dallo staff dell'adFabrizio Salini si fa sapere che ilmanager è "molto irritato" per lavicenda di Fazio al punto di averconvocato oggi la De Santis,direttore di rete e il direttoreeditoriale e palinsesti. "Io non nesapevo niente, non sapeva nientetutto il resto del Cda e si potrebbeaprire un dibattito su cosa sanno ecosa non sanno i consiglieri dellaRai, ma questo adesso importaforse solo a noi, anche se ha il suosignificato". Così Rita Borioni,consigliera di amministrazione Rai.

SETTE GIORNI14

LUNEDÌ

13 15MARTEDÌ MERCOLEDÌGuerra fredda tra Lega e M5S e lospread sale. Questa campagnaelettorale è una cortina fumogena.Matteo Salvini e Luigi Di Maiovanno avanti nel braccio di ferrocon le loro nuove bandiere. Quota100 e reddito di cittadinanza sonosostituiti da flat tax e salariominimo, lasciando sullo sfondo lacopertura dei 23 miliardi necessariper impedire l'aumento dell'lva. Siprocederà così fino al 26 maggio,anche se non è da escludere cheuna prima resa dei conti arrivi giàal prossimo Cdm (probabilmentelunedì 20). ll clima è pessimo e lospread torna a farsi minacciososfiorando i 300 punti base (ieri hachiuso a 277).Dazi, stretta cinese da 60 miliardi. Sale di tono il braccio di ferrocommerciale: dopo i dazi Usa divenerdì, in mancanza di accordicon Washington la Cina haannunciato nuove tariffe doganalisu prodotti americani per un valoredi 60 miliardi di dollari; voci anchesu un taglio di ordini alla Boeing.Un'escalation che getta ombresulla già debole congiuntura delcommercio mondiale, mentre sullosfondo c'è la possibile ritorsionecinese sul T-Bond. Fattori chehanno fatto salire i timori suimercati: tutte le Borse europeehanno chiuso in rosso, con Milanoa -1,35%; a Wall Street perdite dicirca il 3%. Sotto pressione ancheil petrolio.Elezioni Sicilia. "Va al Movimentoil nuovo sindaco di Caltanissetta,unico capoluogo di provincia in cuisi votava. E a Gela successo perl'asse tra Partito democratico eForza Italia che batte la Lega". Lapartita di governo, alla fine, sel'aggiudicano i 5 Stelle. Cherialzano la testa nel loro fortinosiciliano e portano a casa ilsuccesso nei due ballottaggi che livedevano protagonisti, aCaltanissetta e Castelvetrano. Duecentri dal valore simbolico comesubito sottolineato dal presidentedella commissione antimafia.

Scontro M5S-Lega. E' troppoinsistita e puntigliosa la polemicadel Movimento Cinque Stellecontro la Lega, per non sollevarequalche dubbio. Il vicepremiergrillino Luigi Di Maio dice di avereregistrato una sorta di mutazionedestrorsa del suo omologoleghista, Matteo Salvini, negliultimi tre mesi. Di qui la decisionedi lanciare l'allarme contro ipericoli insiti in questa derivaestremista. Ma l'operazionesarebbe stata più credibile, forse,se non fosse avvenuta incoincidenza con la campagna perle Europee del 26 maggio; e consondaggi che davano in calo il M5S,con un travaso di voti verso ilCarroccio. Le premesse inducono aritenere che l'offensiva sia natanon solo per registrare lospostamento a destra di Salvini, maper schiacciarlo su quelleposizioni; e per fare terra bruciatanon tra alleati di governo, ma traelettorati che si erano mostraticontigui. Adesso che GiancarloGiorgetti evoca pubblicamente lacrisi di governo e il voto anticipatoa settembre, Luigi Di Maio devefare i conti con la paura. Paurache «tutto salti», come minacciatodal sottosegretario che «findall'inizio lavora contro di noi». Eterrore di non avere un piano B.Certo, ci sarebbe il Pd. Il doppioforno ideale. Per questo ilvicepremier grillino ammicca aidem. Peccato che Nicola Zingarettiha fatto sapere anche nelle ultimeore che «dopo questo governo c'èil voto, oppure un altro esecutivoche noi comunque non sosterremo». Corte di Giustizia Ue: stop airimpatri a rischio. Lo stranieroextra Ue che commetta reati, anchegravi, nel Paese che lo accoglie nonperde il suo status di rifugiato sel'eventuale rimpatrio che neseguirebbe si traducesse per lui inun pericolo di vita o dipersecuzione. Lo stabilisce la Corte

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SETTE GIORNI

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17 1816GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO

DOMENICA

Industria: più ordini, ma spread a292 per le liti nel governo. Ladomanda estera spinge fatturato(+0,3%) e ordinativi (+2,2%)dell'industria italiana a marzorispetto al mese precedente.Movimenti che pur restandolimitati vanno a confermare per lamanifattura un primo trimestresuperiore alle attese, in grado difornire un contributo positivo alPil. E nelle tecnologie per ladeformazione dei metalli l'Italiascavalca la Germania. Le liti nelgoverno però continuano adagitare i mercati: ieri lo spreadBTp/Bund è balzato fino a 292punti (massimi dall'8 febbraio) perpoi chiudere a 285 punti".Dl Crescita. La Lega rilancia dasubito sul calo delle tasse e iltaglio al cuneo fiscale con lariduzione di 600 milioni deicontributi Inail che diventanostrutturali e senza andare aincidere sulla formazione delleimprese. Non solo. Come promessola scorsa settimana dalsottosegretario leghistaall'Economia, Massimo Bitonci, siriaprono fino al 31 luglio prossimoi termini scaduti il 30 aprile peraderire alla rottamazione dellecartelle e al saldo e stralcio, lasanatoria per omessi versamentiriservata a chi è in difficoltàeconomica con un Isee fino a20mila euro.Intervista a Luigi Di Maio. «Salvinirisponda ai nostri appelli. Sarebbefolle fermare il governo». Il leaderdei 5 Stelle: «L'ho detto più volte elo ribadisco nuovamente: perquanto mi riguarda questogoverno andrà avanti per altri 4anni. Abbiamo preso un impegnocon i cittadini firmando uncontratto di governo e arriveremofino alla fine. Salvini non si inventigli insulti. Noi semplicementeabbiamo tenuto il punto su un casodi corruzione come il caso Siri. Poiin verità dalla mattina alla sera cioccupiamo di contenuti. Il mioobiettivo è dare risposte concrete

Il richiamo dell'Europa sui nostriconti. Il presidente portoghesedell'Eurogruppo Mario Centeno harichiamato il governo M5S-Lega arispettare «gli impegni presi l'annoscorso», sui conti pubblici, con «irisultati». Nella riunione a Bruxellesdei 19 ministri finanziari della zonaeuro si sono espressi sulla stessalinea istituzionale anche il tedescoOlaf Scholz e il francese Bruno LeMaire. Ma la campagna elettoraleper il voto europeo della settimanaprossima ha prodotto anche accusedi Paesi nordici in reazione alvicepremier leghista Matteo Salvini,che ha ipotizzato di alzare il debitoal 140% del Pil e di cambiare leregole Ue.Sforamento dello spread. Finoral'aumento dei tassi d'interesse suinostri titoli pubblici ha avuto unimpatto limitato sul costo deldenaro per i prestiti a famiglie eimprese, «grazie all'ampia liquiditàdelle banche e al miglioramento deiloro bilanci», in futuro non saràcosì. «Segnali di tensione stannoemergendo», avverte ilGovernatore Ignazio Visco. Secondole indagini condotte da Bankitaliac'è stato infatti un irrigidimentodelle «condizioni di credito», cheha penalizzato soprattutto lepiccole imprese, sulle quali siscarica «l'aumento del costo dellaraccolta bancaria e deldeterioramento delle prospettiveeconomiche nel lungo periodo».Inchieste sullla Lega. Per ilvicepremier Matteo Salvini,impegnato nella sua personale einfinita campagna elettorale, orairrompono gli arresti del sindacoleghista di Legnano, GianbattistaFratus, e di due assessori di ForzaItalia: tutti accusati di corruzione edi turbativa degli incanti. Così laGuardia di Finanza, in esecuzionedelle richieste della procura diBusto Arsizio, fa «piazza pulita» (èquesto, davvero, il nome datoall'operazione) in un comunesimbolo del potere del Carroccio inLombardia.

Pressing Ue sui conti italiani.Messaggi formali, per ora, non cene sono. Dovrebbero arrivaredopo le elezioni europee didomenica prossima. Ma aBruxelles resta alta l'attenzionesui conti pubblici dell'Italia. Ieric'è stata la riunione dell'Ecofin,alla quale partecipano i ministridell'Economia dei 28 Statimembri. Non ne sono venute fuoriindicazioni specifiche per ilgoverno italiano, sarebbe stato unintervento a gamba tesa negliultimi giorni di campagnaelettorale.Tensione Lega - M5S. MatteoSalvini si prepara alla chiusuradella campagna elettoralescagliando dardi velenosi a tutti,senza risparmiare il presidentedel Consiglio. Strapazza, GiuseppeConte, finora fuori dalla mischia: «Nessun ministro e neanche ilpresidente del Consiglio pensi diordinare a me di far arrivare lenavi con i migranti in Italia. Nonc'è premier o ministro che tenga»

Debito, dai tassi 5 miliardi in più.Chiuse le urne europee ricominceràil confronto con Bruxelles sui conti,con l'arrivo della richiesta dichiarimenti da parte dellacommissione sui possibili «fattoririlevanti» che spiegano ladeviazione italiana dagli obiettivisul debito.Sul piano tecnico la verifica siconcentrerà sul 2018, quando ildebito è salito al 132,2% del Pildal 131,4% dell'anno prima. Ma apesare è il fatto che Roma tornasotto esame mentre il suo debitosta andando in senso contrariorispetto al resto della Ue.

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LO STRAPPO

DOPO LE ELEZIONIRISCHIO RECESSIONE

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LO STRAPPO

DOPO LE ELEZIONIRISCHIO RECESSIONE

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RISCHIO RECESSIONE

Antonio Troise Giancarlo Giorgettiazzarda un’insurrezionedel Nord. Matteo Salviniannuncia perfino una“passeggiata” su Roma nelcaso di un governo senzaCentrodestra. Semplicimosse tattiche sullascacchiera delle trattativeper il nuovo governo? Si eno. Qualche mese fa,prima che le elezioni del 4marzo spaccasseronettamente in due l’Italiaconsegnando il Nord allaCentrodestra e il Sud aiCinquestelle, Lombardia eVeneto avevano giocato lacarta del referendum.Qualche giorno fa, poi, ilfilosofo Massimo Cacciariavrebbe di nuovo messoin guardia – comeracconta lo stessoGiorgetti – contro un

nuovo ventosecessionista. Ci sonotutti i segnali, insomma, diun ritorno in grande stiledella QuestioneSettentrionale. “Il rischioc’è – spiega il sociologoPaolo Feltrin, espertodella Lega e attentoosservatore delledinamiche del Nord Est –Quando il Nord vaall’opposizione ritrovainevitabilmente la suaunità politica. Non a caso,dal ’92 in poi non c’è maistato un leadermeridionale che ha avutoil consenso sufficiente perguidare la nazione. Non èun problema di“razzismo” ma di“geopolitica””.Da questo punto di vista, idati sono più cheeloquenti. Al Nord, i dueterzi della popolazione

producono i tre quartidella ricchezza. Laconseguenza è che suicittadini del Settentrionepesa un carico fiscalepraticamente doppiorispetto a quello delMezzogiorno. Non a casoal Nord gli elettori hannoascoltato la sirene dellariduzione delle tasse e alSud quella del reddito dicittadinanza. Mal’economista GianfrancoViesti, uno dei massimiesperti della questioneMeridionale, non credeaffatto in un automatismofra rischio-recessione egoverno Cinquestelle-Pd:“Mi pare davveroprematuro avanzarequeste ipotesi. Siamo,invece, al solito efastidioso atteggiamentoricattatorio della Lega chemescola le questioni

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"Va al Movimento il nuovo sindaco diCaltanissetta, unico capoluogo di provincia incui si votava. E a Gela successo per l'asse traPartito democratico e Forza Italia che batte laLega". La partita di governo, alla fine, sel'aggiudicano i 5 Stelle. Che rialzano la testanel loro fortino siciliano e portano a casa ilsuccesso nei due ballottaggi che li vedevanoprotagonisti, a Caltanissetta e Castelvetrano.Due centri dal valore simbolico non irrilevante,come subito sottolineato dal presidente dellacommissione antimafia Nicola Morra: «Le cittàdi Antonello Montante (l'ex leaderconfindustriale condannato a 14 anni, ndr) e

del boss Matteo Messina Denaro danno fiduciaal cambiamento». Un modo per rinfacciareancora una volta alla Lega il primato sui temidella legalità, dopo lo scontro sul caso Siri. «Anche alle elezioni europee il Movimentomeraviglierà. Dove non vinciamo noi vincono itrasformismi e il voto al Movimento è un votoche evita gli "inciuci" e le follie dell'ultradestradilagante». Così Luigi Di Maio, ieri in piazza aCaltanissetta per festeggiare la vittoria diRoberto Gambino nel secondo turno delleamministrative siciliane. Una piazza «pacifica»,sottolinea il vicepremier, «perché dai palchinon alimentiamo scontri ma incontri».

mescola le questionipolitiche con quelleterritoriali. Insomma, il reè nudo e con questeaffermazioni dimostra dinon essere una forzapolitica veramentenazionale”.Anche per Feltrin “il Nordè più furbo dellaCatalogna, il rischio

secessione è lontano”. Ilproblema, casomai, è unaltro, come si è già vistonel ’94 e nel ’96. “Se ilNord non si vedràrappresentato nelgoverno, radicalizzeràulteriormente la fratturaelettorale, con una nuovaimpennata di consensi percentrodestra e Lega”.

Il M5S vince il round elettorale in Sicilia

La Lega vuolel'autonomiadelle Regioniper consolidarela sua baseelettoraleal Nord

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Caro Vicepresidente, nonché Ministrodello sviluppo economico, del lavoro edelle politiche sociali Luigi Di Maio, ricorda quando, agli inizi, della suacarriera politica, la chiamavano“onorevole” e lei rispondeva, che ititoli, non erano importanti, edaffermava di essere un cittadinoqualunque che aveva avuto il privilegiodi rappresentare il volere dei cittadiniche l’avevano votata?Ora n’è sicuro di fare il volere delpopolo?Lunedì 13 maggio, è venuto inBasilicata, a Matera, per IMPORREinsieme ai “pezzi grossi”, unatecnologia avanzata come il 5G. Ha sempre accusato i governiprecedenti, di questi atteggiamenti, cheoggi vedono come protagonista il

ministro Luigi Di Maio, si, proprio lei!Si è informato degli effetti, che questatecnologia, può causare alla salute dellagente?Il Dott. Agostino Di Ciaula, Presidentedel Comitato scientifico di internationalsociety of doctors for Environment (IsdeItalia), ad aprile di quest’anno, le hascritto una lettera aperta, dove denunciatutte le preoccupazioni medico-scientifiche.Non l’ha letta? O non le interessa?La Basilicata, e lei, sicuramente, lo saprà,è una delle regioni dove nel 2018 sonostati stimati 3250 casi in più di tumore!Vuole aumentare i casi di morte?Siamo un paese martoriato, sfruttato, edora con il suo atteggiamento, possiamoconfermare che: la gente lucana èsottoposta ad esperimenti!!!?Noi cresciamo i nostri figli, questa è la

Le mamme a Di Maio"Pensi alla salutee non solo al 5G"

L A L E T T E R A

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Noi cresciamo i nostri figli, questa è lanostra casa, lei non ci offre lavoro, ma cioffre morte!In un paese dove mancano le strade, leivuole il 5G?Certo, per raggiungere Matera, oqualunque altro paese, ci sono milledifficoltà, ma per accendere il forno dicasa, e cuocere la lasagna, con il 5G,basterà un click sullo smartphone!.. Maquel gesto quanto ci costerà?Pagheremo con la vita? La nostra, deinostri figli, o del vicino di casa?“La sintesi diventa quindi: perché devofarmi friggere ancor di più il cervelloquando quello che guadagno è solo unaumento di velocità?” (cit.)Si ricorda dell’Ilva?Lei, all’incontro con i cittadini diTaranto, ha ribadito che non poteva farnulla perché il contratto era già statostipulato dal governo precedente.Ma ora è lei che stipula un contratto diMORTE!Le sue contraddizioni sono forti echiare, è deludente tutto ciò, ci creda!Snobba i cittadini! Le piazze nonesistono più? Ora esistono luoghi chiusidove decide insieme ai “potenti” ilfuturo di un popolo?Le chiediamo di cambiare idea, pertutelare la salute e non il business,prima che sia, troppo tardi!Al sindaco di Matera, Raffaello G. DeRuggieri, chiediamo di valorizzare lacittà per quella che è : UNOSPETTACOLO DELLA NATURA, che tutti ciinvidiano, rovinare un quadro naturale,culturale con la tecnologia sbagliatapuò essere un danno per tutta laBasilicata, le ricordiamo che haresponsabilità come autorità sanitaria,ci auspichiamo che anche lei, si siainformato sulle cause del 5G, e quindiche si opponga a questo delirio politico!Al neo-presidente della Regione Vito

Bardi e l’assessore alla sanità RoccoLuigi Leone, chiediamo di fare qualcosa,di proteggere una comunità!E non è possibile pensare a tecnologiesupersoniche, quando Matera non hamezzi sufficienti, nemmeno, per poteressere raggiunta dai turisti!La salute umana non si tocca, i figli nonsi toccano, la libertà di poter vivere in unpaese dove la salute sia salvaguardata èun nostro diritto, vero Ministro Grillo?Basta offrire morte, sotto forma dilavoro!! L’unico guadagno lo offrite allelobby! E per questo non siete diversidagli altri governi!Se volete dimostrare che siete ilcambiamento, mettete al primo posto lavita umana!MEDITERRANO NO TRIVMAMME LIBERE per la tutela dei figliMEDICI PER L’AMBIENTECOVA CONTRO

L A L E T T E R A

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Giovanni D’Antonio parladi Miamo e Nutraiuvens,marchi vincenti in farmacia

Medspa, quandola cosmesi diventascienza

Madre farmacista, padre chirurgo plastico,sorella (oggi direttore scientificodell’azienda) impegnata sul fronte dellaricerca nella cosmesi. Di suo ci ha aggiuntofinanza, marketing, comunicazioneinnovativa e formazione. E’questa lamiscela che è alla base del successo diMedspa e dei brand Miamo e Nutraiuvens,per la cosmeceutica e nutraceutica. “E infineMiamo Academy – aggiunge GiovanniD’Antonio – l’ultimo progetto attivato dallanostra compagine, concepito per ifarmacisti del futuro capaci di misurarsi conformazione specifica, uso di macchinarid’avanguardia, e iniziative in store per laconoscenza e la divulgazione dellacosmeceutica”. Uno strumento perprevenire, curare e mantenere la pelle perraggiungere e ottenere uno stato dibenessere ottimale. “La bellezza – afferma –non è che una diretta conseguenza di tuttoquesto”. Lui è a tutti gli effetti “figliod’arte”, ma al dna familiare ha aggiunto unalaurea alla Bocconi e due master. La parola successo non gli garba molto.

Perché fa pensare a una cosa già accaduta: ilsuccesso è già successo, semmai diventaimportante quando tutti se ne accorgono. “Inostri prodotti – spiega a chi gli chiedequale sia il segreto aziendale – nascono daibisogni dei nostri clienti. Sappiamoascoltare, e farci ascoltare, tutto qua”. Come tutti gli imprenditori degni del nome,più alto è l’obiettivo più alto è l’ostacolo. Mafrancamente sono abituato a valutarel’opportunità più che la problematica, certoin Italia spesso le tempistiche nell’operativonon sono le stesse della mia testa, cheviaggia su circuiti ben più veloci, ma quandoun frutto deve essere portato a maturazioneci sono mille altre cose da fare nelfrattempo. Ed ha anche suggerimenti per le istituzioniche occupano della vita delle imprese.“Sefossi assessore o ministro dell’Industria? Perprima cosa – spiega D’Antonio – snellirei icarteggi e velocizzerei le pratiche. Talvoltaesistono paletti che sembrano studiati soloper giustificare il lavoro di chi si frapponetra il mondo del lavoro e l’istituzione. Se

E C C E L L E N Z E D E L S U D

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l’industria non si arena nella burocraziatutto il Paese ne risente positivamente, atutti i livelli”. I marchi aziendali sono presenti in Svizzera,Principato di Monaco e negli Emirati Arabi.Ed è lui che si occupa di sviluppo del brandall’estero, anche se il web marketingpermettere di raggiungere clienti in tutto ilmondo. Ma il suo obiettivo non è la velocitàdi espansione quanto agganciare i puntivendita di alto profilo qualitativo. “Quandoseleziono un punto vendita, specieall’estero, devo anche accertarmi – rimarcaD’Antonio – che al di là della vendita sianodisposti ad abbracciare la nostra filosofia a

360 gradi e questo rende la selezione piùspietata ma i risultati più soddisfacenti”. Lacomunicazione aziendale di Medspa si basasu trasparenza, unità alla facilità nel farsicomprendere. Pochi discorsi, chiarezza nelleazioni descritte per scelta e uso delprodotto, per la combinazione di piùprodotti a seconda del protocollo da seguire.“E lo facciamo – commenta – adattando illinguaggio allo strumento: le brochure, i libridi cross selling, le newsletter o i post suisocial hanno regole di comunicazionediverse. E noi le conosciamo tutte”.

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Informazione pubblicitaria

A leggere le prime righe delromanzo sembra chiaro fin dasubito di trovarsi di fronte ad unassassino in libertà. Ma conAmoruso bisogna stare attenti, lasua filosofia di scompigliare irapporti tra letteratura e vita, fraverosimile e assurdo, tra fantasia e

realtà, non ci permette di porre unalinea di demarcazione tra dovefinisca la storia dell'autore, el'autore stesso..Comincia alVomero l'avventura gialla delnostro romanziere, che lo porteràda Napoli in una delle splendideiole Cayman: la Gran Cayman....

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Cento cuori per Noemi nello striscione“Guarisci presto”. Lo hanno disegnato gli80 piccoli ciclisti che hanno dato vita,sfidando la pioggia, alla edizionenapoletana di “Bimbimbici” di CicloverdiFiab Napoli.Raduno in piazza del Plebiscito per laconsegna dei giubbetti catarifrangenti agliimmigrati che pedalano, spettacolo di bolledi sapone e poi corteo sul lungomare sulledue ruote. I piccoli ciclisti hanno sfoggiatoun bellissimo kit avuto in dono: la t-shirt ela targhetta della Fiab, il casco offerto daINAIL e la borraccia di ABC nel segno deitemi dell’evento: solidarietà sicurezza etutela ambientale.Alla consegna dei giubbetti - acquistatigrazie a una campagna di crowdfundinglanciata dai Cicloverdi FIAB Napoli - airappresentanti delle comunità presenti aNapoli e Caserta ha partecipato anche ilsindaco Luigi De Magistris.“È stata una bella mattinata - dice Teresa

Dandolo, presidente Cicloverdi FIAB Napoli- Per fortuna, molte famiglie non si sonofatte scoraggiare dal cattivo tempo e hannopartecipato con grande intensità all’evento.I piccoli sono sensibili a quello che succedein città e vanno tutelati innanzitutto con lacorretta informazione. Quest’anno abbiamovoluto che condividessero con noi il temadella sicurezza e dell’integrazione sociale”.Non sono mancati i pensieri dedicati aNoemi, la piccola colpita da una pallottolanelle scorse settimana e finalmente fuoripericolo.“Le frasi che i piccoli hanno scrittoper Noemi sono molto commoventi evorremmo consegnare alla famiglia sia lostriscione con tanti cuori che il kit per labici”, dice Titti Vollero, responsabileregionale FIAB. Altro traguardo dellamanifestazione: i Cicloverdi hannostrappato un appuntamento con il sindacodi Napoli per discutere del progetto diistituire delle ZTL davanti a tutte le scuoledella città.

Cento cuori per Noemi:"Guarisci presto"

S O L I D A R I E T À

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LA TEC

NO

LOG

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L ' I N C H I E S T A

NO AL CARBONEIl Piano energia eclima delgoverno noninnova rispettoal passato: pochiimpegni sullerinnovabiliDi Giuseppe Cristoforoni Il piano del governo per il clima ha benpoco di innovativo; Il Piano nazionaleintegrato per l’energia e il clima 2030(Pniec), va nella stessa direzioneindicata dal governo precedente.Rimbalza veloce all’occhio l’uso“mistificatorio” delle parole;“Decarbonizzare”, ma non basta laparola!La legislazione dell’UE è statamessa a punto per promuovere l’usodelle fonti di energia rinnovabile,potenziare gli sforzi in materia diefficienza energetica, e garantire losfruttamento del petrolio e del gasoffshore in condizioni di sicurezza. Unaparte di questi strumenti deve ancoraessere attuata, e mai secondo mesaranno attuate se si continuasse adoperare sempre e solo dal punto di vista“garantista” verso le solite ed obsoletelobbie, nostrane ed internazionali.Nonsono d’accordo con le previsioni dell’Agenzia internazionale dell’energia(AIE), secondo la quale, da qui al 2035 la

domanda di energia a livello mondialedovrebbe crescere di oltre un terzo; inquanto, se venissero rispettati gliaccordi presi in quell’ ambito, nelrispetto del “Protocollo di Kyoto” visarebbe addirittura un forte calo dellarichiesta di ENERGIA, in quanto le azioniin esso indicate garantirebbero un minorconsumo di Energia, se eseguite in modoserio, dovuto alle azioni che gli statidovrebbero intraprendere.Le cose piùopportune da fare dal nostro punto divista per una reale sfida nel settoreenergetico, per una ripresa effettiva delmondo del lavoro e dell’economia sono:Avviare un’attenta analisisulla produzione attuale di energia,evidenziando costi diretti e costiindiretti quali i costi dell’inquinamentoe della salute. I prezzi di mercatodell’energia non riflettono i centinaia dimiliardi di Euro spesi nei costi nascostiper la salute umana e per l’ambiente. Cisono molti effetti esterni dellaproduzione energetica e del suo uso,questi costi sono molto importanti

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perché potrebbero realmente portare avalutazioni completamente ribaltate delprocesso decisionale”. I costi nascostidella produzione di energia infatti,nonincludono gli effetti sulla salute a partiredall’inquinamento atmosferico. Dal2008 siamo entrati nell’eradella Rivoluzione energetica. Termine incui si fondono fenomeni e tecnologielegate alle fonti di energia dalle “VERE”rinnovabile (FER) e non ancora anchedalle assimilate. Nel nostro intento ci siponeva come obiettivo, un progetto attoalla produzione di energia elettricanell’assoluto rispetto ambientale, senzaalcun ricorso a combustibile di qualsiasinatura, ripromettendosi tra l‘altro, intempi brevi, la dismissione e losmantellamento di tutti gli impianticonvenzionali altamente inquinanti,basati sulla combustione di risorsepreziose e riutilizzabili o più utili ad altriscopi. Tutto ciò, con l’obiettivo, dicoprire in toto il proprio fabbisogno, nelmassimo rispetto del trattato diKYOTO.[Lasciamo gli idrocarburi nelsottosuolo e tuteliamo oggi l'acqua per icittadini di oggi e di domani!Perchè fare

arricchire compagnie petrolifere alieneche pagano cifre irrisorie (intorno al10% di royalty) rispetto a quellenormalmente applicate in campointernazionale che superano anche il70%?Il congelamento dell'estrazionegarantirebbe la conservazione dellerisorse idriche della val d'Agri checostituiscono un patrimonio naturalerinnovabile di importanza strategicalocale e nazionale (circa 170 milioni dimetri cubi annui raccolti in baciniartificiali e circa 3000 litri al secondo dacqua sorgiva potabile).Nell'attualeperiodo di cambiamento climatico, conla progressiva diminuzione delle attivitàpetrolifere che già attualmente stannoarrecando danni al patrimonio idrico!Questo vale per i giacimenti presenti intutta la Nazione. (Senatore FrancoOrtolani)]La diffusione dellamicroproduzione d’energia elettricaprende il posto sempre più dellemegacentrali termoelettriche. L’avventodelle smart grid. Le reti di distribuzionedell’energia elettrica intelligenti ingrado di consentire la convivenza dipiccoli produttori e consumatori di

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I L P I A N O E N E R G I A - C L I M A

energia con grandi produttori econsumatori di energia elettrica. Ledistanze da percorrere si accorciano e siriducono le perdite di veicolamentodell’elettricità. Il tutto governato da unsistema intelligente a nodi, molto simileal web. Un’internet dell’energia. Lenostre città diventeranno smart cities.L’Europa rimane il mercato piùimportante del mondo per l’efficienzaenergetica (40% degliinvestimenti inefficienza energetica nel 2011) e laBanca europea per gli investimenti è ilmaggiore finanziatore mondialedell’energia pulita; ma l’Italia ne è ilfanalino di coda. La riconversionetecnologica necessaria per conseguiregli obiettivi energetici dell’UE saràrealizzabile solo grazie ad unasignificativa modernizzazione dellenostre infrastrutture energeticheesistenti. L’innovazione e l’R&S e inmateria di energia continuano asvolgere un ruolo essenziale nellosviluppo di tecnologie energetiche piùeconomiche, più efficienti e affidabili.Efficienza energetica: recepimento delladirettiva sulla prestazione energeticanell’ediliziaDirettiva 2010/31/UE del 19maggio 2010 Data di recepimento: 9luglio 2012; l’ITALIA a parte i proclami, èancora il fanalino di coda In compagniacon il Portogallo, la Spagna e Slovenia.Inquesto settore bisognerebbe assumersil’onere di imporre a livello Nazionale iltanto discusso “ libretto del fabbricato”,tramite il quale poter monitorare lostato di salute degli edifici, istituendosul tipo “medico di famiglia” il “tecnico

dell’edificio” con relativa “mutua diappartenenza”, invece di scrollarsi didosso la piena responsabilità dello statodi vetustà della gran parte degli edificidella Nazione edificati alla men-peggiosenza regole, da speculatori assassiniperdi più collusi con le Dirigenze localiin tutte le Regioni, invece di cercarecontinuamente di inserire “CONDONI” !Contrariamente avremmo, in qualità diStato, cercato di contribuire,nell’immediato con premialità incontante e parzialmente a recupero conl’IRPEF, a chiunque provvedesse nonsolo al recupero energetico della propriaabitazione, ma anche al consolidamentostatico della stessa, intervenendo con larichiesta a tutte le categorie di unacalmierazione dei prezzi, con unanotevole riduzione dei costi sui prezzaridei lavori pubblici e privati Regionali,pari anche al35% se non di più dellistino, impegnandomi però, in quantoStato, a vigilare sulle realizzazioni e inparticolare sul controllo dei cantieri,come è stato rarissimamente fatto, concontrolli a tappeto, affinché abusivi,subappalti strozzati, imprenditori fasulli,lavoratori a nero, cassintegrati, normeinfortunistiche non rispettate, DURCinesistenti, desistano dal continuare afare danni. Solo con questa azione siavrebbe un calo nel consumodell’energia pari a quasi il 50% delconsumo attuale, riossigenando in mododefinitivo un settore ad oggi inirreversibile crisi occupazionale.

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Antonio Troise Non risparmia nessunol’esercito di bandiere verdiche ha invaso il centro diMilano. Insulti, slogan,battute al vetriolo. E tanti,tantissimi fischi. Ancheverso Papa Francesco,“colpevole” di aver chiestomeno morti nelMediterraneo nel giornodell’ennesimo braccio diferro sui migranti, con laSea Watch bloccata al largodi Lampedusa. Eppure ilcomandante dell’esercito“sovranista”, il vicepremierMatteo Salvini, si èpresentato al suo popolocon il Rosario fra le mani ecitando la Madonna.Nessuna sorpresa. C’è tuttoe il suo contrario in questofinale di campagnaelettorale sul fronte deicosiddetti “sovranisti” eanti-europeisti, tenutiinsieme più dalla panciache dalla testa. C’è un datosul quale, però, occorreriflettere. Nessuno parla piùdi “piani B” o di uscitadall’euro: la lezione chearriva dall’Inghilterra èstata sufficiente a farcambiare idea anche agliirriducibili nostalgici della

vecchia lira. Il 70% degliitaliani, raccontano gliultimi sondaggi, ha i piedisaldamente piantatinell’amato-odiato VecchioContinente. E’ non haalcuna intenzione di uscireda quel perimetro. Loabbiamo capito molto beneanche nello scontro diqualche mese fa sullaFinanziaria, con i due partitidella maggioranza chehanno dovuto imboccare laretromarcia dopo averchiesto a Bruxelles diportare il deficit a ridossodel 3%.E allora? Il rischio vero,nell’ultimo giro di boa dellacampagna elettorale, è diperdere definitivamente labussola e di far finire tuttonel tritacarne del“populismo” perfino ilPapa. Eppure, gli stessipartiti che oggi se le dannodi santa ragione, sannobene che fra una settimana,le urne saranno finalmentechiuse e gli sloganlasceranno il posto allacruda realtà dei numeri.Quella di un Paese che nonha mai superato lasindrome dello “zerovirgola”, che viaggiaperennemente in bilico sul

sentiero della recessione eche avrebbe bisogno dimeno debito e più crescitaper voltare pagina. Sono lepreoccupazioni espresseieri dal leader dellaConfindustria, VincenzoBoccia, che ha ribadito (semai ce ne fosse bisogno)soprattutto un concetto:mai e poi mai i nostri alleatici consentiranno di sforarela fatidica soglia del 3% dideficit. Prima ancora che daBruxelles, infatti, saremmopuniti dai mercati (provarea leggere, per credere, leevoluzioni dello spreaddell’ultima settimana).Sono i messaggi che ilnumero uno degliimprenditori rilanceràmercoledì a Roma, nella suaultima assemblea alla guidadi Confindustria. Bisogneràsolo avere la pazienza diaspettare e vedere se,passata la sbronzaelettorale, si comincerannodavvero ad affrontare iproblemi concreti delPaese, a cominciare daquelli dell’economia e dellavoro. Il tempo, dopo mesie mesi di campagnaelettorale permanente econtinua, è davveroscaduto.

La piazza deisovranisti e i conti

dell'Italia

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A un’altra festa religiosadi carattere paesano,assistetti il 26 luglio, ilgiorno di Sant’Anna, aCapodimonte. Anche quimancarono affattosimposii, banchetti edanze. La festa consistevasoltanto nello smaglianteaddobbo della chiesa —davanti alla sua portaavevano collocato

fontane artificiali — nellaprocessione alla quale laconfraternita delvillaggio, prese parte nelsuo costume, insieme conla banda fatta venire daNapoli, e tra esse giovanicon castagnette siintromisero non chiamati;e, a sera, nella generaleilluminazione, che giàaveva avuto luogo nei due

giorni precedenti. Anchequesta festa si chiuse conun fuoco d’artificio, al cheognuno si separò conmolta maggiore allegria,col ventre vuoto. Diquesto genere sono tuttele piccole festeecclesiastiche nei villaggi.

UN ANNO DI FESTE

Viaggio del nostro settimanale allascoperta delle tradizioni del Regno diNapoli

Per Sant'annabanchetti e fuochi

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Made in SudI prodottidella Calabriaconquistanoancheil Vietnam«Amazing!» - «Sorprendente!» è la parolache più spesso ha usato Ms. Ho Thuy Nganel commentare i prodotti che diverseaziende della provincia di Catanzaro lehanno presentato oggi, presso la Camera diCommercio di Catanzaro, nel corsodell’incontro di stamani promosso dall’Entecamerale per incentivare la creazione dicanali commerciali tra le imprese locali el’Asia.Ms. Ho, cofondatrice della BluwaveAdvisory Co. Ltd., ha sinceramenteapprezzato le realtà produttive locali e ciòche queste sono in grado di realizzare, dalleproduzioni agricole, con particolareattenzione a quelle vinicole, fino alleaziende del settore manifatturiero e dellecostruzioni: «Ho visto prodotti di altaqualità ma dal basso costo dicommercializzazione – ha commentato altermine dell’incontro parlando con DanieleRossi, presidente dell’Ente camerale delcapoluogo -. Questo significa che ci sonoprodotti su cui si può certamente costruireun percorso di collaborazione perchévengano esportati in Vietnam e in altri Paesiasiatici e credo che si potranno creare delleconnessioni interessanti».«Il Vietnam – ha detto Rossi parlando agliimprenditori – è un Paese in forteespansione, che ama sapori molto simili aquelli a cui siamo legati in Calabria e che

ama il made in Italy. Questa è la secondainiziativa che ho inteso promuovere con ilVietnam dopo che già la prima ha portatoall’avvio di un partenariato commerciale daparte di un’azienda locale. Non mi stancheròmai di ripeterlo: l’internazionalizzazione,soprattutto verso Paesi asiatici, rappresentaun’enorme opportunità per tutte impresecalabresi che sono caratterizzate da altaqualità dei prodotti finali e della materiaprima, oltre che da competenze tecniche dialto livello in tutti i settori merceologici.Perché questi collegamenti si concretizzino,mi auguro che sia sempre più coraggio daparte delle nostre imprese nel credere in séstesse. Dal canto nostro, siamo econtinueremo ad essere al loro fianconell’accompagnarle in un percorso dicrescita che ha opportunità concrete».Proprio sulla scorta delle opportunitàofferte alle imprese, nel corso dell’incontrosi è tenuta anche una videoconferenza conBeatrice Rossetto, Communication & Eventmanager della Camera di Commercioitaliana in Vietnam, che ha illustrato alleaziende le iniziative B2B Lifestyle Made inItaly e Machinery Made in Italy che siterranno ad Hanoi rispettivamente iprossimi 27 e 28 giugno e 1 e 2 ottobre.

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“Io mi curo al sud èl’espressione di una realtàcostantemente confermatadalle attività che stiamoportando avanti. Soprattuttonella rete oncologicacampana sono state messein atto delle azioni chepotenzieranno esvilupperanno sempre piùtutte le migliori offertesanitarie relativeall’oncologia nell’interaregione”. Così Paolo Delrio,Direttore della StrutturaComplessa di ChirurgiaOncologica Colon-Rettaledell’Istituto NazionaleTumori IRCCS Fondazione G.Pascale di Napoli inoccasione del convegno “Ciprendiamo cura di voi”,organizzato con il contributonon condizionato diJohnson&Johnson Medical. IlPascale infatti è l’unico inItalia ad aver ottenuto ilfamoso “bollino di qualità”,la certificazione ISO 9001nella terapia del tumore delcolon retto e si confermasempre più una eccellenzaitaliana in grado di ridurregli angoscianti “viaggi dellasperanza”: “In alcune realtàdella regione, per esempio,sono operativi i pdta pertutte patologie oncologiche

e in particolare per il colonretto. C’è una attività diformazione che garantirà nelbreve periodo che questotipo di interventi chirurgici,soprattutto non invasivi econ protocolli diriabilitazione, venganoapplicati in tante strutturesanitarie. C’è la precisavolontà di garantire a tuttil’equità delle cure esoprattutto l’opportunità dirivolgersi in qualunquemomento alle realtà in cuisono applicati i più avanzatiprotocolli di gestionemultidisciplinari. Questo èun aspetto fondamentaleperché spesso chi va fuoricerca delle soluzioni rapidedimenticando che la visioneglobale della patologiatumorale è quella piùimportante. E a proposito dellaCertificazione ISO 9001continua:”Tutti icollaboratori che hannopartecipato al progetto sisono messi in giocofacendosi valutaredall’esterno, procedura chein genere è tipica dellestrutture private. Certificarela qualità di un percorsosignifica garantire al

paziente una maggiorsicurezza e minori rischi, esoprattutto che le proceduresiano sempre codificate estandardizzate. Se un enteesterno certifica questo tipodi percorso, significa che ilpaziente può esseretranquillo perché avràsempre la certezza diottenere la miglior curapossibile. E’ ovvio chenessuno di noi può garantireil risultato ma almeno cisiamo messi in condizione dioffrirgli la massimasicurezza. E questo èfondamentale. Il pazientedeve avere la possibilità diun approccio globale esapere che esiste lapossibilità di esseresupportato dal punto di vistanutrizionale e psicologico,che può avere la miglioreendoscopia e radioterapia, lemigliori immagini dal puntodi vista radiologico. Tuttoquesto lo si fa solo se iprofessionisti che eroganoqueste prestazioni sonodisposti in qualche modo afarsi “certificare”, ancheperché facendosi“verificare” ottengono lapossibilità di mantenere laqualità nel tempo”.

SanitàDelrio (Istituto Pascale):"Diciamo addio ai viaggidella speranza"

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Il cranio di Sofocle? Tuttauna bufala. Il reperto di cuisi iniziò a parlare nel 1893,caso mai completamenteacclarato, non è del celebredrammaturgo ateniese.L’importante scoperta è delFapab research center, ilcentro di ricercainternazionale per lo studiodell’antropologia forense,della paleopatologia e dellabioarcheologia con base adAvola, nel Siracusano. Irisultati della prestigiosaricerca, che ha portatoall’inedita conclusione, sonostati presentati al XVcongresso organizzato daSiciliAntica a Caltanissettadal titolo “Teatro, Musica eDanza nella Sicilia antica”.

Ed è stato proprio uno degliautori dello studio, il prof.Francesco Maria Galassi,paleopatologo di famainternazionale, associatoalla Flinders University(Australia) nonché direttoredel Fapab, a comunicare lanotizia destinata a mettereun punto a oltre un secolo diricerche e speculazioni.Chiari i motivi dell’esitodello studio e tanti gli spuntioriginali della ricerca, che siè avvalsa dellacollaborazione di MichaelEdward Habicht, archeologosvizzero e collega di Galassialla Flinders University. «Anzitutto - spiega il prof.Galassi - il cranio ritrovatodal funzionario danese

Ludwig Münter, quando nel1893 effettuò scavi adAtene, apparteneva a unindividuo adulto macertamente non senile etantomeno di 90 anni, età incui morì Sofocle. Inoltre,sull’osso parietale destrodel cranio è possibileindividuare una “fratturadepressa”, esito di untrauma che, vista lalocalizzazione anatomica,potrebbe ragionevolmenterappresentare la causa dimorte di questo individuo.Secondo alcuni antichianeddoti, invece, Sofoclesarebbe morto strozzato daun acino d’uva. Un’ulterioretraccia traumatica èriscontrabile sull’osso

Svelata la bufaladel cranio di Sofocle

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frontale, dove si nota ancheun piccolo osteoma, ovveroun tumore benigno».Il prof. Galassi aggiunge: «Benché autorevoli studiosiabbiano scritto che il cranio,nel 1893, terminatal’esposizione di Chicago,dove era stato portato daldottor Herman Mynter,fratello di Ludwig, sia finito inDanimarca, 8 anni dopo ecioè nel 1901, si trovavaancora negli Stati Uniti. E ciòsi evince dal ritrovamento diun articolo in un giornale dilingua svedese, pubblicato aWorcester (Massachusetts)per la locale comunitàscandinava. Il cranio fuquindi portato da HermanMynter in un’altra Expo,quella Pan-Americana diBuffalo, nello Stato di NewYork. Ed è qui che la vicendadel cranio dello pseudoSofocle e del dottor HermanMynter si intreccia con unmomento drammatico dellastoria americana: l’assassiniodel presidente statunitenseWilliam McKinley da parte diun anarchico. Fu proprioMynter a soccorrere eoperare il presidenteamericano, cui nulla valserotuttavia le cure. Dopo questifatti, il reperto osteologico ècaduto nell’oblio e se nesono perse le tracce,ammesso che si siapreservato. Anche se - il prof.Galassi è certo - la possibilitàdi ritrovarlo e di sottoporlo aun esame multidisciplinarediretto arricchirebbe lacomprensione di questacontroversa pagina dellastoria bioarcheologica». Con questi dettagli il Fapab

research center demoliscequella che il prof. Galassi nonesita a definire «una prassiassai consolidata nel secolodecimonono, quella di voleridentificare come autentici,nonostante la scarsità dielementi probanti, restiumani antichi rinvenuti nelterritorio o nelle vicinanzedel luogo di sepoltura deigrandi personaggi delpassato. Ci siamo imbattuti insituazioni simili durante lostudio del presunto cranio diAtalarico, re degli Ostrogoti, edurante l’analisi dellepresunte spoglie di MalatestaNovello, signore di Cesena: inentrambi i casi dimostratiessere dei falsi». Il prof. Galassi ricorda: «Ineffetti Ludwig Münterricevette aspre critiche per ilmetodo di indaginearcheologica assai pocorigoroso, ma non si feceintimidire da ciò e anzicoinvolse nella ricerca ilpatologo Rudolph Virchow,un vero e proprio mostrosacro della scienza a queitempi. Benché non potessecertificare i resti come quellidi Sofocle, Virchow parlòcomunque di un individuomorto nella seconda metàdella vita e affetto da unadeformazione cranicapatologica nota comeplagiocefalia. Questocarattere, secondo Virchow,era indice di unapredisposizione allacriminalità o di eccentricitàpoetica! L’analisi morfologicamoderna precisa che, se sitratta veramente diplagiocefalia, che nulla ha ache vedere con la criminalità,

questa può essere solo dellatipologia acquisita e noncongenita». Oltre a questeconsiderazioni, Virchowlasciò nella suapubblicazione del 1893litografie molto accurate delcranio in questione. Proprio aqueste immagini, sui cui si èfondata la ricerca attuale, sideve un altro grande risultatodi Galassi e Habicht: laricostruzione del volto delpresunto cranio di Sofocle. «Sulle litografie di Virchow -rivelano i due studiosi -abbiamo applicato la tecnicadell’approssimazione faccialeper tentare di recuperare lamorfologia del volto di unindividuo a partire dal cranio.Questa tecnica è di frequenteutilizzo anche oggi incontesti forensi e da partedella Polizia quando realizzal’identikit di una personascomparsa. Nei prossimimesi, all’approssimazionefacciale, verrà aggiunta unavera e propria ricostruzionefacciale computerizzata e sirestituirà così un volto alpresunto cranio di Sofocle».«La nostra comprensionedella storia - commenta ElenaVarotto, antropologadell’Università di Catania evicedirettrice del Fapab -passa anche dallo studio deiresti mortali dei nostripredecessori. Le loro spogliee la ancora spessoinesplorata documentazionea disposizione rappresentanoarchivi di straordinario valore».

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CULTURE, MUSICA, TEATRO,SPETTACOLI, TECNOLOGIA,MODA

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Parte il progetto per un museodiffuso della Canzone napoletana:La Biblioteca Nazionale di Napolicon un’ambiziosa iniziativa daltitolo “Le metamorfosi dellatradizione. Attorno alla canzonenapoletana”, che si svolgerà dal 20al 24 maggio nel capoluogocampano presso la sua sede aPalazzo Reale, intende con studi eanimazione, ricerca e spettacolo,avviare la narrazione sulla fase dipassaggio agli albori della canzonenapoletana, quando personalitàeminenti –autori, editori ecompositori- si incontrarono con lesuggestioni ma anche i suoni e lemusiche provenienti da un mondopopolare che, a inizio Ottocento,nella città di Napoli gravitavasoprattutto attorno al Molo. Ilmuseo multimediale sarà allestitonella sala Leopardi della Biblioteca.Il 20 maggio, alle ore 17, nella SalaRari della Biblioteca Nazionale, uninteressante confronto sullafecondità dell’incontro tra colto epopolare introdotti da FrancescoMercurio , direttore della BibliotecaNazionale a discuterne sono statechiamate alcune delle voci piùautorevoli in materia di canto etradizione: Raffaele Di Mauro(responsabile scientificodell’Archivio Sonoro dellaCampania), Gabriele Frasca(università di Salerno), NicolaScaldaferri (università di Milano),Pasquale Scialò (università SuorOrsola Benincasa) e Francesca Seller(Conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno)Il 21 maggio, alle ore 17, nella Saladell’Accoglienza di Palazzo Reale,

“dialogo concertante” di Raffaele DiMauro con Peppe Vessicchio,Il 22 maggio, alle ore 17, nella Saladell’Accoglienza di Palazzo Reale,“Paese mio bello”, concerto dicanzone napoletana classica e branidi straordinaria forza armonicaaffidati a quattro voci (Lello Giulivo,Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo ePatrizia Spinosi), formatesi allascuola di Roberto De Simone Il 23 maggio, alle ore 17, nella Saladell’Accoglienza di Palazzo Reale,concerto di Canio Loguercio &Alessandro D’Alessandroaccompagnato dai suoni orchestralidi un organetto Il 24 maggio, alle ore 18, nel Cortiledelle Carrozze di Palazzo Reale, ilgran concerto finale con FlorinBarbu, Roberto Colella, Maria Pia DeVito, Ebbanesis, Flo, Daniele Sepe ePeppe Servillo & Solis String Quartetcon un tripudio di suoni edemozioni, armonie e colori perattestare la sorprendente vitalità diuna grandiosa tradizione culturaleche continua ad emozionare ecommuovere milioni di appassionatiin tutto il mondo: interpreti dieccezionale levatura artistica, ,sostenuti da un ensemble musicaledi notevole rilievo (CristianoCalifano, chitarra classica, AntonioAragosta, chitarra elettrica, MarioMazzenga, basso, e Raffaele DiFenza, batteria e percussioni) con ladirezione musicale di AlessandroD’Alessandro (organetto e liveelectronics) per una grande festacollettiva dove non mancherannoospiti a sorpresa.

Canzone napoletana, al viail progetto per il museo diffuso

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VENT'ANNI DI CULTURAENOGASTRONOMICA

MADE IN PUGLIA

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VENT'ANNI DI CULTURAENOGASTRONOMICA

MADE IN PUGLIA

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R Il mercatinodel gusto

Vent’anni dicultura eno-gastronomicapugliese

Raccontare la Puglia attraverso il suosconfinato patrimonio enogastronomico: èla sfida del Mercatino del Gusto, che davent’anni si impegna a far vivere a turisti,curiosi, winelovers e gourmet tutte lesfaccettature di una regione generosa,caratterizzata da una biodiversitàstraordinaria e attraversata da culturediverse, ognuna con la propria ricchezza, lapropria identità, i propri sapori.Il Mercatino del Gusto, l’evento più “buono”e più affollato dell’estate pugliese, attiraogni anno migliaia di turisti provenienti datutta Italia e dall’Europa, in quel di Maglie,elegante cittadina del Salento. Da vent’anni,dunque, promuove la culturaenogastronomica pugliese tanto dadiventare una case history studiata e imitatain tutta la Puglia, e non solo. Non una sagra,non una semplice rassegnaenogastronomica, il Mercatino del Gusto èuna kermesse sociale, economica e culturaleche in due decenni di vita, grazie alla feliceintuizione del medico-gastronomo puglieseMichele Bruno e del giornalista e“disegnatore di idee” lombardo GiacomoMojoli, ha contribuito a costruire per laPuglia reputazione di luogo in cui non solo ilgusto, ma anche la cultura e la storia delleproduzioni conoscono la loro massimavalorizzazione.Non a caso è proprio “Reputazione” il temadel Mercatino del Gusto 2019, negli altrianni concentratosi su argomenti come

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anni concentratosi suargomenti come “Cura”,“Bellezza”, “Baratto delleidee e delle esperienze”,solo per citare alcunedelle passate occasioni diconfronto.Appuntamento a Maglie, inprovincia di Lecce, dall’1al 5 agosto 2019, con unintero chilometro di gustolungo il quale oltre centoselezionatissimi artigianipugliesi non si limiterannoa vendere le loroproduzioni: il Mercatino èinfatti il luogo in cui ilcibo, il vino, la birra e ilresto costituisconoseducente pretesto perascoltare, imparare,osservare, riflettere,condividere, confrontarsie visitare la Puglia. AlMercatino del Gusto diMaglie, infatti, il primatodi aver credutoall’importanza di unformat che, nel garantire ilgiusto spazio al palatotout court, ha puntato finda subito su temi come lostreet food e i micro-birrifici artigianali esull’abbinamento delgusto alla gioia degli occhi

e dell’udito grazie allamusica, alla danza, alteatro.Negli angoli più belli diMaglie, con le Piazzetematiche segnalate dalletradizionali luminariesalentine – la Pasta, laPizza, i Sapori dellaMurgia, il Golfo Jonico, ilSalento, il Gargano, leCarni alla brace, i Legumie gli Ortaggi, il Pescefritto e crudo, i CookingShow – si potrannodunque apprezzare gliangoli dedicati al cibo distrada, i laboratori dieducazione alimentare esensoriale (anche perbambini e ragazzi), ledegustazioni guidate, lecene in villa, gli happyhour, le proiezioni di filme documentari a tema, lepresentazioni di libri, imomenti dedicati allamusica e alla cultura.Organizzato dall’omonimaassociazione presiedutada Salvatore Santese conil sostegno di numerosipartner pubblici e privati,tra cui il Comune diMaglie e la Regione Pugliacon gli Assessorati alle

Risorse agroalimentari eall’Industria turistica eculturale, il Mercatinocostituisce ogni anno unviaggio multisensoriale emultidimensionale,un’apoteosi dei sensi checoinvolge gli appassionatie i cultori del buon cibo,ma anche i curiosi e ituristi desiderosi diammirare le bellezze delSalento e di farsi sedurredalla filosofia delMercatino. Chi lo visita hainfatti la possibilità di fareun viaggio ideale dal Nordal Sud della Puglia,passeggiando tra vicoli,piazzette e corti di uno deicentri storici più belli delSalento conoscendo egustando i prodottieccellentidell’enogastronomiapugliese, rinvenienti dallatradizione ma ripensatiper meglio adeguarsi allemutate esigenze inmateria di sostenibilitàambientale, sociale e ainuovi stili di consumo.

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di Domenico Bonvegna Può un libro dare delle risposte che in certimomenti storici tutti attendono. Non penso diesagerare ma il testo di Rod Dreher, «L'Opzione Benedetto. Una strategia per icristiani in un mondo post-cristiano», SanPaolo (2018) ne dà tante di rispostesoprattutto ai credenti, a quei cristiani cheintendono vivere la propria fede senzacompromessi.Il libro di Dreher ha suscitato discussioni edibattiti, è diventato ben presto un vero eproprio manifesto sia del conservatorismoche delle prospettive future del cristianesimo.L'autore è un giornalista americano, nato ecresciuto metodista, poi divenuto cattolico,quindi approdato alle chiese ortodosse.La tesi di fondo del libro è la seguente: in unmondo come il nostro molto simile a quelloche vide la fine dell'Impero Romano conl'arrivo dei barbari, è necessario fare comeBenedetto da Norcia, separarsi dall'Imperoper poter ritrovare le proprie origini, radici eidentità. Anche se l'autore non auspica perniente una separazione dal mondo, bensì unostare nel mondo, senza però farsicondizionare.«Ho scritto 'L'Opzione Benedetto' persvegliare la Chiesa e per incoraggiarla adagire per rafforzarsi, finchè c'è ancora tempo.Se vogliamo sopravvivere - scrive Dreher-

dobbiamo tornare alla radice della nostrafede, tento nel pensiero quanto nell'azione.Dovremo riapprendere abitudini del cuoredimenticate dai credenti in Occidente.Dovremo cambiare la nostra vita e il nostroapproccio alla vita in modo radicale e su piùfronti».Sostanzialmente dovremo essere la Chiesa,senza compromessi, costi quel che costi. Illibro di Dreher non è una agenda politica, nonè un vademecum spirituale, è un libro pieno diesperienze utili, di famiglie, di studentiuniversitari, per vivere insieme con gioia ilvero cristianesimo per andare contro lacultura dominante della nostra epoca. E'tempo di agire, non si può aspettare,attendiamo un nuovo san Benedetto anche sediverso.Il testo cita il papa emerito Benedetto XVIche «preconizza un mondo in cui la Chiesaesisterà in piccole cerchie di credentiimpegnati che vivono la fede, e che dovrannoin un certo modo essere tagliati fuori dallasocietà di massa, preferendo attenersi allaverità».Dreher nelle pagine del libro fa riferimentoalle forti testimonianze dei monaci di Norcia,che certamente aiutano tutti noisingolarmente, ma anche le nostre famiglie, lechiese, le nostre comunità.Nella prima parte il volume approfondisce leradici filosofiche e teologiche che hanno

LA RECENSIONECRISTIANI, L'OPZIONEBENEDETTOIl nuovo libro di Rod Dreher sullestrategie future della religione

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portato alla frammentazione della nostrasocietà. Nello stesso tempo definisce le virtùcristiane presenti nella Regola di sanBenedetto, risalente al VI secolo, un manualemonastico che ha preservato la culturacristiana nel corso dei cosiddetti secoli bui epertanto possono aiutare oggi tutti i credenti.Nella seconda parte il testo esplora lo stile divita cristiano che è presente nella Regola eche può essere adattato alla vita dei laicicristiani moderni di tutte le chiese econfessioni. La Regola di san Benedetto,sembrerà paradossale, ma secondo Dreher, dàsoluzioni sul modo di porsi di fronte allapolitica, alla fede, alla comunità, all'istruzionee al lavoro.Infine il libro dà ottimi suggerimenti ad agire epensare in modo radicale di fronte a duefenomeni molto potenti che stannopolverizzando i fondamenti della Chiesa nellavita contemporanea: il sesso e la tecnologia.L'autore di L'Opzione Benedetto è convintoche stiamo vivendo un tempo di grandidecisioni. Le scelte che faremo oggi avrannodelle gravi conseguenze per il nostro futuro,per i nostri discendenti, per la nostra nazione,per la nostra civiltà. «Gesù Cristo ha promessoche le porte dell'inferno non avrebberoprevalso contro la Sua Chiesa, ma non hapromesso che l'inferno non avrebbe prevalsocontro la Sua Chiesa in Occidente». Per ilgiornalista americano, dipende da noi e dallescelte che compiamo e chissà se il Benedettonuovo che Dio sta chiamando per rafforzare laChiesa sei...tu.Dunque il nostro mondo occidentale staassistendo a una Grande Alluvionesopraggiunta dopo 1500 anni. Nel 2012,l'allora pontefice Benedetto XVI disse che «lacrisi spirituale che sta colpendo l'Occidente èla più grave dalla caduta dell'Impero Romano,occorsa verso la fine del V secolo. La luce delcristianesimo sta spegnendosi in tuttol'Occidente. Alcuni nostri contemporaneipotrebbero arrivare ad assistere all'effettivamorte del cristianesimo in seno alla nostrasocietà».Il giornalista precisa però che questaeventualità potrebbe essere la fine di unmondo, ma non la fine del mondo. Nessunopotrebbe negare questo fatto.Sostanzialmente sta finendo un certo tipo diCristianità, quella europea occidentale.

«Oggi possiamo vedere che abbiamo perso sututti i fronti, e che le rapide e inarrestabilicorrenti del secolarismo hanno sbaragliato lenostre deboli barriere». Il nichilismo laico havinto. Nel 2005 due sociologi americaniesaminando la vita religiosa e spirituale degliadolescenti americani, hanno scoperto chenella maggior parte dei casi i teenageraderivano a un miscuglio pseudoreligioso chei ricercatori designavano come DeismoMoralistico Terapeutico (DMT/MTD).Questo ideale religioso secondo i duesociologi sta «colonizzando le Chiesecristiane, distruggendo il cristianesimo biblicodall'interno, sostituendolo con unopseudocristianesimo che è 'legato soltanto inmodo tenue all'autentica tradizione cristianastorica'». Ma il DMT o l'MDT non è solo lareligione dei teenager, ma anche degli adulti.In “Dopo le virtù”, il filosofo AlasdairMacIntyre, paragonava l'attuale momentoculturale alla caduta dell'Impero Romano inOccidente. Inoltre, sosteneva che l'Occidenteha abbandonato la «ragione e la tradizionedelle virtù, consegnandosi al relativismo chesta dilagando nel mondo di oggi». Mi sembradi leggere Roberto Marchesini, nel suo ultimolibro pubblicato da Sugarco, “Le Virtù”.Quindi anche per MacIntyre oggi viviamo inuna società “dopo la virtù”: una società chenon solo non va d'accordo con una fede, madubita che la virtù esista. «In una società post-virtuosa, gli individui detengono la massimalibertà di pensiero e d'azione, e la societàstessa diventa 'un assembramento di estranei,ciascuno che persegue i propri interessisottoposto a vincoli minimi'».In pratica si raggiunge questo genere disocietà quando si abbandonano le normemorali oggettive, quando si rifiuta qualsiasinarrazione religiosa e culturale, quando sirifiuta la memoria del passato. E' uno statomentale molto simile a quello barbarico. Ibarbari non sono soltanto quelli chedistruggono senza cura strutture e istituzioni,ma quelli che non «conoscono né hannominimamente a cuore ciò che stannoannientando». Pertanto per Dreher, «In base atale standard, nonostante la nostra ricchezza esofisticatezza tecnologica, nell'Occidentemoderno, anche se non lo riconosciamo,stiamo vivendo sotto il dominio dei barbari. Inostri barbari – precisa Dreher – hanno

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p barattato le pelli animali e le lance delpassato in cambio di vestiti firmati e telefonicellulari».Per MacIntyre, i cristiani in questo mondo, «assediati dalle tumultuose onde alluvionalidella modernità, attendono qualcuno comeBenedetto, che costruisca arche capaci ditrasportare loro e la fede viva attraverso lacrisi – un'età oscura che potrebbe duraresecoli». Nel libro di Dreher si incontranouomini e donne che vivono in campagna, maanche in città, sono i Benedetti di oggi. Questiriconoscono una verità impopolare: la politicanon ci salverà.Nel 2° capitolo (Le radici della crisi), Dreheraffronta il processo che ha frammentato ilnostro Occidente. Come è avvenuta la perditadella religione cristiana. E qui elenca almenocinque fatti accaduti nell'arco di sette secoli.Fatti che hanno minato la civiltà occidentale el'hanno spogliata della sua fede ancestrale.Il nominalismo (XIV secolo), il protestantesimoe le sue ramificazioni (XVI secolo),l’illuminismo (XVIII secolo, detto giustamenteil principio della “nuova Età Oscura”),l’avvento del capitalismo (XIX secolo) e laRivoluzione Sessuale del ’68 (XX secolo). E'uno schema che probabilmente assomigliamolto a quello che ha ben sviluppato ilpensatore cattolico brasiliano Plinio Correa deOliveira, nel suo mirabile testo, Rivoluzione eControrivoluzione. E' importante per Dreher, «afferrare questo quadro, per quantoincompleto e ipersemplificato, per capireperché l'umile stile benedettino sia una forzapotente contro le correnti dissolutrici dellamodernità».Dreher delinea le caratteristiche della societàmedievale, che non era un'utopia cristiana. «La Chiesa – scrive Dreher – eraspettacolarmente corrotta, e l'esercizioviolento del potere (talvolta da parte dellaChiesa stessa) sembrava dominare il mondo».Nonostante questo come scrive C.S. Lewis, il“modello” medievale, era che «tutto ciò cheesisteva era connesso a ogni altra cosaattraverso il loro rapporto con Dio. Il nostrorapporto con il mondo è mediato tramite Dio,e il nostro rapporto con Dio è mediato tramiteil mondo».

Praticamente per i medievali, osservare il «cosmos era come guardare un grandeedificio – forse come la cattedrale diChartres – strabiliante nella sua grandezza, maappagante nella sua armonia». Non sto qua adescrivere i vari passaggi, come fastraordinariamente Dreher, che hanno portatoalla dissoluzione di questa visione del mondo,vi lascio alla lettura del testo.E' un lungo viaggio che percorre il nostroOccidente a partire dal XIV secolo fino al XXsecolo, per arrivare alla maledetta selva diatomizzazione, frammentazione eincredulità. «Un lungo viaggio da un mondomedievale sconquassato dalla sofferenza, magravido di senso, ci ha consegnato a un luogodi immaginabile comodità, ma svuotato disignificato e di legami. L'Occidente – scriveDreher – ha perduto il filo d'oro che ci lega aDio, al Creato e l'uno all'altro».I cristiani conoscono una Luce che nessunaoscurità può inghiottire o vincere. E' quella diGesù Cristo, «la Luce che ha illuminato imonasteri medievali e tutti coloro che vi siradunavano intorno».Il 3° capitolo, si auspica di un ritorno a Norcia.Non solo uno sguardo sul passato, masoprattutto sul futuro. L'autore descrive la vitanel monastero e soprattutto dopo il grave erecente terremoto del centro Italia. I monaci diNorcia sono per lo più americani e vengonoguidati dal fondatore della comunità, padreCassiano Folson osb, bella figura di religiosodel XXI secolo, ben incarnato nella tradizione enello spirito benedettino autentico. I monacinon hanno detto no al mondo, ma anche un si,dice padre Cassiano. Un mondo occidentaleche «vive oggi come se Dio non esistesse».Dreher puntualizza alcuni concetti sullaRegola di san Benedetto che non è certamenteil Vangelo, «è una strategia sperimentata pervivere il Vangelo in maniera intensamentecristiana [...]un manuale di pratiche attraversole quali i credenti possono strutturare lapropria vita attorno alla preghiera, la Parola diDio[...]». E' una regola destinata ai monaci, ma isuoi insegnamenti sono abbastanza semplici epossono essere adottati dai cristiani laici peruso personale. «Essa fornisce una guida a unavita cristiana seria e costante, in una forma che

L'opzione dei cristiani

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che ci ordina interiormente, riunendo ciò cheè disperso nei nostri cuori e orientandolo allapreghiera».Dreher suggerisce ai lettori la vita ordinatadella Regola di san Benedetto per resistere aldisordine mondo moderno, «se nondisponiamo di un ordine interiore, saremocontrollati dalle nostre passioni umane e dallepotenti forze esterne che hanno maggior forzanel dirigere le correnti profonde dellamodernità liquida».Dreher ci tiene a precisare che «nell'OpzioneBenedetto non stiamo cercando di annullaresette secoli di storia, come se un'operazionesimile fosse possibile. Né stiamo tentando disalvare l'Occidente. Stiamo solamenteprovando a costruire uno stile di vita cristianoche si erga come un'isola di santità e distabilità in mezzo all'alta marea dellamodernità liquida».Uno stile di vita dove viene praticata tra lealtre forme, l'ascesi, che dal greco, significa «allenamento». Il cristiano che pratica l'ascesisi allena a dire no ai propri desideri e si a Dio.Questa è una forma mentis completamentesparita dall'Occidente dei tempi moderni. «Siamo diventati un popolo che gravita attornoalla comodità. Ci attendiamo che la nostrareligione sia comoda. La sofferenza non hasenso per noi».Tuttavia per Dreher, «la riscoperta dell'ascesicristiana è urgente per quei credenti chevogliono allenare il proprio cuore e il cuoredei propri figli a resistere all'edonismo e alconsumismo, che sono al cuore della culturacontemporanea».Il 4° capitolo ( Un nuovo genere di politicacristiana).Qui Dreher sostiene che le democrazieoccidentali stanno attraversando un terremotopolitico: le vecchie categorie chestrutturavano il pensiero e la dialetticapolitica sono ormai morte o moribonde. Icristiani ortodossi da che parte devonostare. «L'Opzione Benedetto chiama in campoun modo radicalmente nuovo di fare politica,un localismo con le mani in pasta, fondatosull'azione pionieristica di alcuni dissidentidel blocco dell'Europa Orientale che sfidaronoil comunismo durante la Guerra Fredda». Sitratta di fare «politica antipolitica», è untermine coniato dal prigioniero politico VaclavHavel, che rappresenta per i cristiani ortodossi

la maniera migliore per non perdere la propriaintegrità. Ho trovato veramente singolare ilriferimento di un americano, che trattadell'inaspettata vittoria del Buon VecchioPartito Repubblicano, all'esperienza di vita deidissidenti cecoslovacchi.La libertà religiosa ha un peso decisivo perl'Opzione Benedetto, senza questa libertà icristiani non saranno in grado di costruire leistituzioni comunitarie che sono di vitaleimportanza per la preservazione della loroidentità e dei loro valori. Dreher comunquesostiene che i cristiani preparino le propriecomunità per tempi duri. Senza allarmismi, ecitando Lance Kinzer, ex legislatore, occorreche i cristiani «interiorizzino cosa davverosignifichi porsi in posizione di minoranza.Cominciare a pensare in questi termini èdavvero decisivo. Se non lo faremo,continueremo a operare in base a regole delgioco che hanno pochissimo a che fare con lapartita che si sta effettivamente giocando».Kinzer argomenta sull'impegno politico deicristiani e offre suggerimenti su comecomportarsi a livello locale e su quali obiettivifocalizzarsi. E se «la politica riguarda il modoin cui ordiniamo la nostra vita insieme nellapolis, sia essa una città, una comunità opersino una famiglia». Ritornando ai dissidenticechi, per Dreher, noi dobbiamo impararemolto dallo loro esperienza. La persecuzioneche hanno subito i dissidenti sotto ilcomunismo sarà quella che subiranno icristiani americani nel prossimo futuro. Idissidenti cechi per Dreher ci offrono «unavisone potente per una politica cristianaautentica in un mondo in cui siamo unaminoranza disprezzata senza potere».Havel che predicava la “politicadell'antipolitica”, descritta da lui come «viverenella verità, in un saggio del 1978, c'èracchiuso tutto il suo movimento di resistenzaal comunismo totalitario: «Il potere dei senzapotere». E' un documento notevole, fattooggetto di attento studio e riflessione da partedi cristiani ortodossi in Occidente oggi.Il tentativo di vivere nella verità costa molto aidissidenti. Perdere il proprio posto di lavoro, laposizione sociale, i propri figli non potrannoessere autorizzati ad andare all'università chedesiderano. La gente li prenderà in giro o limetterà al bando. Ma quando il dissidente daràtestimonianza alla verità, «egli ha realizzato

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L'opzione dei cristiani realizzato qualcosa di potenzialmentepoderoso. Ha dichiarato che il re è nudo». E'capitato con il verduraio, l'esempio fatto dallibro di Dreher.Le riflessioni su Havel sono tutte da leggere emeditare. Dobbiamo tendere a una vitamigliore e non a un sistema migliore. PerHavel, «La risposta è, allora, creare esostenere 'strutture parallele' in cui la verità sipossa vivere comunitariamente». E non sitratta di fuggire dalla realtà o ritirarsi nelghetto.Altre riflessioni importanti riportate nel librosono sul dissidente cattolico Vaclav Benda, ilsuo contributo originale di resistenza alcomunismo, è stato quello di fare una «polisparallela», «che esistesse in paralleloall'ordine comunista ufficiale». Anche perchèBenda aveva capito che il comunismo cecointendeva isolare i cattolici , frammentando iloro legami sociali naturali. Benda che correvatanti rischi, rifiutò sempre la ghettizzazione. «Non vedeva alcuna collaborazione con icomunisti, ma respingeva anche il quietismo,considerandolo una mancata dimostrazionedella giusta preoccupazione cristiana per lagiustizia, la carità e la testimonianza da dare aCristo nell'arena pubblica».Gli obiettivi della polis parallela sono ditornare alla verità e alla giustizia, a un ordinesignificativo di valori. Benda non promettevaazioni per gli intellettuali, ma anche per il cetomedio, promuovendo azioni pratiche,stampare romanzi con il samizdat peresempio. Il testo di Dreher fa degli esempipratici di azione dei dissidenti validi ancoraoggi nel nostro tempo storico. I dissidentierano persone che rifiutavano l'assimilazionecon il sistema totalitario, ma nello stessotempo, costruivano le proprie strutturepersonali. Chi si comporta così anche oggi, stavivendo l'Opzione Benedetto. Dreher entra nelparticolare: le comunità devono esserepiccole, cominciare a livello locale, devonoiniziare dal cuore di ciascuna persona. «Persapere di che cosa abbia bisogno e cosadesideri il nostro prossimo, dovremmo starglivicini».Ecco, «il tentativo di Benda di ripoliticizzare il

popolo consisteva nell'attivare il desiderio delpopolo stesso di stare semplicemente insiemeper socializzare in un modo che trovassepiacevole».Sono veramente forti i messaggi che offre ilgiornalista americano in questo libro. A voltevale la pena citarlo integralmente: «Indipendentemente da quanto le battagliepolitiche tra le parti siano furiose e dilanianti,noi cristiani dobbiamo chiaramente tenerepresente il fatto che la politica americanaconvenzionale non può raddrizzare le storturenella nostra società e nella nostra cultura. Essaè inadeguata, perché entrambe le forme, disinistra, e di destra, parte dal presupposto cheil fine proprio della nostra politica sia quello difavorire ed estendere la scelta umana. Lasinistra e la destra discordano solamente sudove tracciare le righe. Nessuno dei dueschieramenti ha un programma pienamentecoerente con la verità cristiana».Dunque la politica dell'Opzione Benedetto, «parte dal presupposto che il disordine nellavita pubblica americana derivi dal disordinedentro l'anima americana». Pertanto la politicapiù importante del nostro tempo consiste nelristabilire l'ordine interiore, in armonia con lavolontà di Dio. Tutto il resto deriva da questo.Se siamo orientati verso Dio, non dovremopreoccuparci dei risultati immediati. Anche idissidenti cechi non si aspettavano di vederela fine del totalitarismo. Si abbandonavanoall'idea che certe cose valeva la pena farle perse stesse, non perché potevano avereconseguenze precise e misurabili. «Havel,Benda e gli altri dissidenti avevano chiaro intesta che una volta che si imbocca la strada delconsequenzialismo, si troverà sempre unaragione per non fare nulla. Bisogna voler farequalcosa perché vale la pena di farla, nonperché si pensa che farà cadere il PartitoComunista nel giro di quattro anni».Probabilmente come scriveva C.S. Lewis siamoad una politica in tempo di guerra: stiamocombattendo niente meno che un conflittoculturale che riguarda «l'abolizione dell'uomo». Pertanto Vaclav Havel poteva affermareche, «la migliore resistenza al totalitarismo èsemplicemente scacciarlo dalla nostra anima,

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nostra terra, scacciarlo dall'umanitàcontemporanea».Attenzione a non cadere nella trappola che lapolitica cambia tutto. «I credenti – scriveDreher - devono evitare la solita trappola dipensare che la politica possa risolvere iproblemi culturali e religiosi». E' una illusionepensare che le forze culturali che da secoliseparano l'Occidente da Dio, venganoarrestate o rovesciate da una singolaelelzione, né da alcuna elezione.Il 5° capitolo dedicato alle singole chiese, cheormai fungono da centri di svago laico, troppeChiese si sono arrese alla modernità, trattandoil culto come un'attività consumistica. Occorreriscoprire la ricca cultura cristiana, riscoprire ilpassato, recuperare il culto liturgico e l'ascesi,rinsaldare la disciplina della Chiesa. I nostrifigli ignorano la Storia del cristianesimo, ormaimolti cristiani sono cresciuti nell'ignoranza.Reimparate le forme tradizionali cristiani diascesi. Dare grande importanza al digiuno.Evangelizzare con il bello e il buono. L'arte e isanti sono la migliore forma di apologia per lanostra fede. Inoltre pensare al martirio fabene, ecco perchè bisogna parlarne spessonelle catechesi.Una chies ache non fa risaltare l'ascesi e ildiscepolato è come quell'allenatore di calcioche non si preoccupa che i giocatori sipresentino all'allenamento.Il 6° capitolo dà importanza alla comunità, algruppo famiglie, bisogna fare rete reale,

costruire relazioni, fare villaggi cristiani. Faredella propria casa un monastero domestico.Il 7° capitolo si occupa dell'istruzione comeformazione cristiana. Dobbiamo concentrarcisull'istruzione preservando la cultura classica,insegnando ai nostri figli la Sacra Scrittura.Soprattutto dobbiamo conoscere e recuperarela storia della civiltà occidentale. Se occorredobbiamo togliere i nostri figli dalle scuolepubbliche, e se le scuole cristiane difettano,facciamo le scuole familiari l’homeschooling.Comunque sia il futuro dei cristiani ortodossinon è roseo, preparatevi per i lavori forzati,scrive Dreher. C'è una forte pressione politicaintorno a chi vuole essere veramente cristiano.Naturalmente qui si si fa riferimento alladittatura del relativismo, all'ideologia delgender che vuole sottoporre le persone chesvolgono certi mestieri, professioni, a corsi diorientamento. E di fronte all'ideologia deviprendere posizione, non si può rimanereneutrali, non è concesso astenersi. Che ne saràdegli insegnanti, dei psicologi, degli assistentisociali, dei medici.Gli ultimi due capitoli sono di estremaattualità, è la cronaca di tutti i giorni.L'offensiva a tutto campo della Rivoluzionesessuale, la sessualità disordinata si abbattesul cristianesimo e sulla Chiesa. Infinel'immensa sfida all'uomo da parte dellamacchina, in particolare del pc, dellosmarphone, attenzione a internet senza freni,soprattutto sui più giovani.

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DI FAUSTA TESTAJ’ Alla presenza delPresidente C. Saggio, dellaVicePresidente L. Scalisi, delDirettore Artistico L.Sicignano e dellaResponsabileComunicazione ed UfficioStampa C. Andò si è svoltaal T. Verga di Catania lapresentazione delCartellone 2019/2020 chequest’aqnno ha un titoloche induce allo stupore econtemporaneamenteall’attesa di un pubblico divedere cosa succederà sullascena :” MeravigliosiInganni” che come affermalo stesso Direttore è il giocomillenario del teatro, ilgioco dei bambini del :”facciamo finta che io ero”, lameraviglia si ripete nellarelazione sempre nuova trail corpo vivo dell’attore cheparla e ascolta ed i corpivivi in platea.Il PresidenteSaggio ringrazia i lavoratori

del teatro, il pubblico, leIstituzioni, i Soci, icollaboratori del C. D. A.tutti coloro che con grandisacrifici ma con entusiasmopermmettono di tutelarequesto patrimonio, semmaiincrementarlo e se èpossibile riconsegnarlo inbuona salute; poi spiega imotivi del perchè questoprogramma gli è subitopiaciuto perchè nonpropone un teatro delcompiacimento del nullama un teatro che vuoletrasmettere la passione perla vita, per le grandidomande , per i temi socialicome è giusto che faccia unteatro come questo, dibattaglia e di voglia divivere. Dichiara i motivi chegli permmettono di averesperanza malgrado tutte ledifficoltà economiche efinanziarie che devonoaffrontare che sono leforzze che muovono ilcuore dell’uomo e la storia,

se queste forzze hannomosso il cuore e la mente ditutti noi, me per primo,hanno fatto tornarel’entusiasmo a tantepersone che hannorifreqentato la vita delteatro in modo partecipatochissà se le forzze dellastoria non si commuovano eseguano con più attenzioneil nostro teatro e quelloBellini che come lo Stabile èil teatro della città e deicittadini e non si deveprendere assolutamente inconsiderazione l’idea dimortificarlo o addiritturachiuderlo perchè la culturaè una cosa seria significa :buone relazioni tra lepersone, buoneinterpretazioni delle cose,capacità di prendere ledecisioni in manierainformata e nonestemporanea infatti io hopotuto portare al Verga lacultura d’impresa perchètutte le persone che mi

I "MERAVIGLIOSIINGANNI" DELLOSTABILE DI CATANIA

TEATRO

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tutte le persone che micircondano mi hannopermesso di avere unastruttura solida alle spalle edi produrre vera cultura seno non avrebbe avutosenso. L. Scalisi esalta labravura della Sicignano(primo direttore donna adessere eletto in un teatro)che ha saputo assecondarele attese degli abbonatistorici e coinvolgere unpubblico più giovane distudenti e di bambinitenendo d’occhio anchequello che succede a livelloNazionale ed Europeofacendo in modo di poterraggiungere determinatiobiettivi, superare lecriticità e poter proseguirela necessaria opera dirasserenamento dell’Ente. IlDirettore dice che questoCartellone guarda al futuroma con le radici benpiantate nel passato, saràuna Stagione piena dicontraddizioni quindi unatradizione ma guardata conocchi contemporanei cisaranno spettacoliseriamente divertenti, il filoconduttore è la qualità,quello che di meglio ilTeatro Italiano e non solopropone nel 2019/20spaziando dai 5 ai 100 anni.Gli spettacoli proposti intutto saranno 13. Si Iniziacon una Produzione del T.Stabile Regia della stessaSicignano :”ANTIGONE”diSofocle che vede il ritornosul palco del Verga di ungrande mattatore S. LoMonaco, un’altra

produzione nostrana sarà:”L’UOMO DAL FIORE INBOCCA” di L. Pirandellointerpretato da V. Pirrottache prima di arrivare aCatania debutterà a BuenosAires ci sarà :”ROMEO EGIULIETTA” di Shakespearecon Romeo Giulietta eMercuzio che avranno l’etàvera dei personaggi, cioèsaranno dei ragazzini, sceltiattraverso appositi provini ,perchè un’altra novità èquella che si ritornano afare i provini e a costruire lescenografie in casa nostra.L’ultima produzionenostrana sarà”:MARTOGLIO” con la R. Di E.De Brano e S. Raddisi 2registi siciliani moltoraffinati. Ci sarà il ritorno diG. Lavia con l’ultimospettacolo incompiuto diPirandello che vede inscena la nostra NellinaLaganà e che si svolgerà alT. Bellini.Ci sarà M.Guerritore con :” L’ANIMABUONA DI SEZUAN”diBrecht, avremo M.Venturiello con :” MISURAPER MISURA” diShakespeare, ci sarà :”ILGIARDINO DEI CILIEGI”conla REG. Di A. Serra, unregista che ha fatto mioltoparlare in Italia e non solofra gli addetti ai lavori, cisarà P. DELBONO con :”LAGIOIA”, ci sarà A. CELESTINIcon :”PUEBLO”, ci sarà unacreazione Italo-Francese:“NAUFRAGATA”(Circocontemporaneo). FuoriAbbonamento avremo l’exdirettore di Repubblica e

della Stampa E. Mauro con :”BERLINO, CRONACA DELMURO” . Ci saranno 2commedie una Francese el’altra Inglese :” LA CENADELLE BELVE” di VahèKatcha e le :”REGOLE PERVIVERE” di Sam Holcroft(spettacolo interattivo con ilpubblico), ci sarà unaCoProduzione con Trieste :”L’ONORE PERDUTO”diKatharina Blum(trattodall’ultimo Romanzo di H.Boil), condiviso con ilPiccolo Teatro di Milano cisarà:”LA DONNALEOPARDO” di A. Moraviacon ReG. E drammaturgia diM. Cescon, Prodotto dal T.Stabile di Genova e diParma è :” MISERY” tratto daMisery non deve morire di S.King Reg. F. DINI che ne èanche interprete insieme aA. Scommegna. Per i Bimbici saranno :” Hans e Gret”Reg. Di E. Dante ed :”OPERASTRACCI” . Per la serata diSan Valentino ci sarà ilcuoco stellato C.Chiaramonte per raccontarcida par suo di cucina eamore. La Sicignanoconclude dicendo:” L’idea èquella di valorizzare isiciliani che sanno parlarealla città ma anche almondo, ricordiamo chesiamo un Teatro d’interesseRegionale quindi dobbiamoparlare all’italia e se èpossibile all’Europa e noicon questa stagione stiamocercando di farlo.”

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Leggende napoletane a fumetti

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Leggende napoletane (pagg 46 – euro6,00), scritto da Emanuele Pellecchia eFrancesco Saverio Tisi, con leillustrazioni di Gianluca Testaverde, èun libro a fumetto il primo di una serieche ha come protagonista la Napoliammantata di mistero. Sono tante,sparse nei secoli, le leggende cheaffollano le sue strade, i vicoli, i palazzie i sotterranei, e che accompagnano icittadini come ombre silenziose. Inquesta prima raccolta si incontrano gliappassionati e maledetti amantiStefano Mariconda e Catarinella Frezza,dal cui amore, breve e osteggiato, hatratto origine la storia del “Munaciello”;poi, all'interno dei Girolamini, si viene aconoscenza del novizio Carlo MariaVulcano, perseguitato dal diavolo;infine, con un salto nei pressi diCapodichino, s’incrocia una dolceragazza con un segreto inquietante.Il volume sarà presentato a Napolimartedì 21 maggio alle ore 18 allalibreria di via Kerbaker 35. Con gliautori dialogherà l’artista illustratore edocente alla scuola italiana di Comix,Paco Desiato, e la rappresentantedell’Iplac per la Campania, la scrittriceNunzia Gionfriddo. La Phoenix Publishing, sita a viaMorghen a Napoli, è diretta daEmanuele Pellecchia. Gli altri membrisono Gianluca Testaverde, editor eillustratore; Luna Cecilia Kwok, viceeditor, grafica e art director; FrancescoSaverio Tisi, sceneggiatore.“Il processo di scrittura, per me, è statolungo e articolato”, precisa Tisi.“Essendo la mia una formazioneprevalentemente teatrale, ho dovutoinnanzitutto imparare a governare imetodi di scrittura dapprimacinematografica e in seguitofumettistica. Inoltre, era fondamentaleche i testi risultassero fedeli alle storieoriginali, ma fruibili a tutte le fasce dipubblico”.“Il mio tratto è decisamente

realistico e dettagliato”, aggiungeTestaverde, “e pretendo molto da mestesso in termini di qualità, anche se iltempo a volte non lo consente (ma ciprovo lo stesso). Di conseguenza, hocercato di riprodurre in maniera fedeletutte le strade di Napoli, affinchéfossero riconoscibili dal lettore, così dafarlo sentire ancora più immerso nellalettura e coinvolgerlo maggiormente”.Ma come è nato questo volume? Lo silegge nella misteriosa prefazione altesto, firmata Anonimo napoletano: “Percomprendere le peculiarità alla basedel progetto, bisogna fare un saltoindietro nel tempo, a quel giornofreddo e piovoso di metà novembre2016 in cui Emanuele Pellecchiatelefonò a Francesco Saverio Tisi.All'epoca il progetto era fatto di pochiappunti scritti a penna su un taccuino.Mentre Emanuele descriveva la sua ideacon passione, Francesco sentiva unbrivido percorrergli la schiena. A partiredal giorno dopo, i due appassionatiautori passarono pomeriggi a scrivere,pensare, ideare, e in poco tempobuttarono giù l'ossatura di una webserie, da sviluppare in cinque o seiepisodi, ciascuno imperniato su unaleggenda specifica. La primasceneggiatura fu basata sulla storiatragica e arcana del Munaciello di cuiesistono, tra l’altro, svariate versioni.Dopo qualche mese impiegato trariprese dei primi episodi e revisioni disceneggiatura, il progetto fu convertitoin un cortometraggio comprendentedue leggende principali e vari elementidi altre storie, con inserti in motioncomics ideati e realizzati da GianlucaTestaverde, amico di vecchia data diEmanuele. Il contributo, fondamentale,del talento di Gianluca, fece maturaregradualmente la determinazione diampliare il concept di “LeggendeNapoletane”, introducendo l'idea di unalbo a fumetti”.

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#bloccadegradoa Catania

CITTÀ

«Come collaborare per superare ledifficoltà legate alla progettualitàdelle opere pubbliche, inparticolare quelle inserite nel“Patto per Catania”? L’Ance etneaè disponibile a fare la propriaparte affinché l’Amministrazionecomunale possa avviare neitermini i previsti i cantieri e nonrischiare la perdita dei relativifinanziamenti». Questa lamotivazione del presidenteGiuseppe Piana che ha spintol’Associazione territoriale deiCostruttori a incontrare l’assessoreai Lavori Pubblici GiuseppeArcidiacono, e il direttore adinterim dell’Ufficio BiagioBisignani.«L’impegno del Comunesul Patto per Catania è concreto,fermo restando che non c’è alcunrischio di perdere i finanziamenti» ha sottolineato l’assessoreArcidiacono ricordando alcuni tragli interventi già affidati, quali leopere di urbanizzazione nelquartiere Moncada-Spina Verde, lapista ciclabile per Librino, e quellilegati alla mitigazione del rischioidrogeologico. Il direttoreBisignani ha invece riproposto –previa verifica di fattibilità – lapossibilità di «avviare, con ilcontributo economico di AnceCatania, nuovi tirocini a supportodell’Ufficio Lavori Pubblici, comegià avvenuto per quello diUrbanistica che ha consentito ilrilascio di 12.600 titoli abilitativi».Nell’occasione il presidente Pianaha presentato la campagnanazionale promossa dall’Ance daltitolo “#BloccaDegrado”. «Sitratta – ha detto – di unostrumento per reagire a unaburocrazia asfissiante che bloccatutto e peggiora le condizioni divita di ognuno di noi. Vogliamodire basta all’incuria eall’abbandono di infrastrutture ededifici nelle città e nei territori,segnalando con appositi nastrigialli le situazioni di degrado chene derivano. Non è quindi soltantouna semplice campagna didenuncia, ma una vera grandemobilitazione civile daEV

ENTI

La Casa del Cinema di Taormina riapre ibattenti per ospitare dal 18 maggio al 1settembre , la mostra Le stelle di Taormina acura di Ninni Panzera, organizzata dallaFondazione Taormina Arte Sicilia.L’esposizione è un vero e proprio viaggio inquasi cento anni di storia del cinema italianoe straniero attraverso locandine, manifesti,cineromanzi e foto di scena dei film giratiinteramente o in parte a Taormina. Dalperiodo del muto, quando il regista franceseLouis Mercanton vi diresse nel 1919 il primofilm L’appel du sang, fino ai nostri giorni.L’avventura di Michelangelo Antonioni, Legrand bleu di Luc Besson, Il piccolo diavolodi Roberto Benigni, Il padrino-parte III diFrancis Ford Coppola, La dea dell’amore diWoody Allen sono solo alcune delle tantepellicole che hanno scandito la presenza diTaormina nella storia del cinema.In mezzo ai quarantasei film, italiani estranieri, anche gli attori, le attrici e i registiche hanno popolato i set: tra i tanti AnnaMaria Pierangeli, Stewart Granger, MonicaVitti, Marcello Mastroianni, Jean Renò e UgoTognazzi. Non soltanto personaggi ma anchesimboli di Taormina: il Teatro Antico, ilfascino e il lusso del San Domenico, ilsuggestivo Corso Umberto e i suoi tantivicoli, la Villa Comunale, la stazioneferroviaria, Isola Bella, Capo Taormina e lagrandezza dell’Etna che fa da sfondo a tantifotogrammi. Manifesti italiani ma non solo.Numerosi quelli provenienti dall’estero, aconsolidare l’idea di quanto il cinema e i suoimateriali pubblicitari siano stati anche unostraordinario mezzo di promozione turistica.La mostra è un evolversi delle precedenti giàapprezzate ed è stata realizzata grazie allacollaborazione con il Comune di Taormina,l’Assessorato Turismo, Sport e Spettacolodella Regione Sicilia, laSiciliaFilmCommission, Sensi Contemporaneie il progetto la Sicilia il Paradiso in terra.

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Alla Casa del cinemale Stelle di Taormina

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Di fausta Testaj Il Premio CineMigrare 2019al Miglior Film è statoassegnato al cortometraggioHady di Riccardo DiGerlando. Ad esprimere lapreferenza è stato ilpubblico, giuriainsindacabile, composta daglistudenti universitari e daglistudenti liceali dell’IstitutoTurrisi Colonna di Catania.Lamattina si è snodata traincontri e proiezioni chehanno animato l’Aula L delDipartimento di ScienzePolitiche e Socialidell’Ateneo catanese.PremioCineMigrare 2019 è statoassegnato al regista CarloFracanzani per il messaggioche ha saputo veicolare nelsuo corto L’ultima Rima,perché è l’amore perqualcosa o qualcuno il veromotore che spinge lepersone a rompere certebarriere e trovare unarisposta concreta a qualcosadi irrisolto. L’incontro è statoravvivato dal dibattito con glistudenti e moderato daicomponenti del direttivoCineMigrare Cirino Cristaldi e

Giampiero Gobbi.CineMigrareè anche letteratura e cultura:a Brigida Proto, autrice di Almercato con Aida. Una donnasenegalese in Sicilia è statoconsegnato il premioCineMigrare -Pronto SoccorsoLetterario. Un incontroinsolito, in quanto ha visto lapartecipazione dellaprotagonista del libro, AidaFall, e coadiuvato dallaresponsabile editoriale delPronto Soccorso LetterarioDiana Anastasi, la quale haestrapolato le cure letterarietrovate all’interno delvolume.CineMigrare ritorna il10 giugno (sempre a Cataniandr) e il pubblico vedrà comeprotagonista, tra gli altri, ilregista etneo AlessandroMarinaro, che presenterà ilsuo cortometraggio The bathe riceverà il PremioCineMigrare al termine di unincontro dal titolo che è tuttoun programma: “Innovazionee tematiche di rilievo,connubio possibile?”Unringraziamento va a coloro iquali sostengono questoprogetto e collaborano allarealizzazione.

CINEMIGRAREIL PREMIOVA AD "HADY"

Non solo riccia o frollaNon solo riccia o frollaOra la sfogliatella è frittaOra la sfogliatella è fritta Dopo la riccia e la frolla nasce a Napoli una nuova sfogliatella, inDopo la riccia e la frolla nasce a Napoli una nuova sfogliatella, inuna versione golosissima e mai immaginata prima: La Fritta. Launa versione golosissima e mai immaginata prima: La Fritta. Laricetta esclusiva è di Cuori di Sfogliatella, il brand che ha fatto delricetta esclusiva è di Cuori di Sfogliatella, il brand che ha fatto deldolce tradizionale partenopeo la propria bandiera. La Fritta, dadolce tradizionale partenopeo la propria bandiera. La Fritta, damangiare calda, preserva il gusto e tutti gli ingredienti dellamangiare calda, preserva il gusto e tutti gli ingredienti dellasfogliatella napoletana: ricotta, scorzette d’arancia candita, semolasfogliatella napoletana: ricotta, scorzette d’arancia candita, semolae vaniglia racchiuse in uno scrigno di pasta a cui la fritturae vaniglia racchiuse in uno scrigno di pasta a cui la fritturaconferisce un twist di croccantezza. Servita calda, con unaconferisce un twist di croccantezza. Servita calda, con unaspolverata di zucchero a velo, al palato è gustosa e fragrante.spolverata di zucchero a velo, al palato è gustosa e fragrante.Frutto dell’instancabile ricerca di Antonio Ferrieri che da trent’anniFrutto dell’instancabile ricerca di Antonio Ferrieri che da trent’anniinnova proprio il più classico dei dolci napoletani, la Fritta èinnova proprio il più classico dei dolci napoletani, la Fritta èinnovazione nel metodo di lavorazione e nella cottura.innovazione nel metodo di lavorazione e nella cottura.“Inutile girarci intorno: tutto è più buono se è fritto – sostiene“Inutile girarci intorno: tutto è più buono se è fritto – sostieneAntonio Ferrieri, fondatore di Cuori di Sfogliatella – ma la messa aAntonio Ferrieri, fondatore di Cuori di Sfogliatella – ma la messa apunto di questa sfogliatella apparentemente semplice è statapunto di questa sfogliatella apparentemente semplice è statatutt’altro che breve. Al pari di uno chef di alta cucina chiamato atutt’altro che breve. Al pari di uno chef di alta cucina chiamato aconfrontarsi con i piatti più semplici, i nostri pasticcieri hannoconfrontarsi con i piatti più semplici, i nostri pasticcieri hannolavorato a lungo per perfezionare la ricetta tradizionale e adattarlalavorato a lungo per perfezionare la ricetta tradizionale e adattarlaalla frittura. Da trent’anni rielaboriamo la ricetta della sfogliatella inalla frittura. Da trent’anni rielaboriamo la ricetta della sfogliatella inalmeno trenta gusti e molteplici varianti, e siamo i primi a proporlaalmeno trenta gusti e molteplici varianti, e siamo i primi a proporlafritta”.fritta”.

Le buonenotizie

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Nell’ambito della “Settimanadelle Culture BCsiciliapropone il progetto diValeria Di Chiara e MariaCatena Sardella “Palermo dalmare”: osservazione,illustrazione della costa erealizzazione di diari diviaggio eseguiti con tecnichea piacere. Costituito da unlaboratorio di tre giorni, dalgiovedì pomeriggio al sabatosera, prevede la narrazionecon immagini e parole inmodo assolutamentepersonale del rapporto dellacittà con il suo mare; siarticolerà in tre fasi: una fasepropedeutica dipresentazione del progettopresso l’atelier in Via Alloron. 64, sede privata delleartiste; due momenti diillustrazione e narrazione inbarca e la successivaesposizione degli elaboratialla Libreria del MareLe escursioni in imbarcazionia vela in compagnia delleartiste, prevedono unadurata di almeno 4 ore a

partire dalle 14:00 delvenerdì e dalle 9:00 delsabato, tempo sufficiente enecessario per rappresentarela città con luce diprovenienza diversa perillustrare tranquillamente ilgolfo, la città, le suemontagne, i palazzi, lecupole, i giardini, lebanchine, le marine, le navi,la costa da vicino e dalontano, il cielo, il mare e laterra.La produzione dei duelaboratori verrà esposta allaLibreria del Mare, via Cala n.50 a partire da sabato 18maggio 2019 fino al sabatosuccessivo 25 maggio.Il progetto è aperto anche acoloro che volesserorappresentare la città dalmare con strumentazionefotografica. Anche in questocaso ognuno dei partecipantisceglierà una immagine daproporre all’esposizione informato 30x45.Per informazioni eprenotazioni telefonare a:

PALERMO DAL MAREFOTO E DIPINTI

Non solo riccia o frollaNon solo riccia o frollaOra la sfogliatella è frittaOra la sfogliatella è fritta Dopo la riccia e la frolla nasce a Napoli una nuova sfogliatella, inDopo la riccia e la frolla nasce a Napoli una nuova sfogliatella, inuna versione golosissima e mai immaginata prima: La Fritta. Launa versione golosissima e mai immaginata prima: La Fritta. Laricetta esclusiva è di Cuori di Sfogliatella, il brand che ha fatto delricetta esclusiva è di Cuori di Sfogliatella, il brand che ha fatto deldolce tradizionale partenopeo la propria bandiera. La Fritta, dadolce tradizionale partenopeo la propria bandiera. La Fritta, damangiare calda, preserva il gusto e tutti gli ingredienti dellamangiare calda, preserva il gusto e tutti gli ingredienti dellasfogliatella napoletana: ricotta, scorzette d’arancia candita, semolasfogliatella napoletana: ricotta, scorzette d’arancia candita, semolae vaniglia racchiuse in uno scrigno di pasta a cui la fritturae vaniglia racchiuse in uno scrigno di pasta a cui la fritturaconferisce un twist di croccantezza. Servita calda, con unaconferisce un twist di croccantezza. Servita calda, con unaspolverata di zucchero a velo, al palato è gustosa e fragrante.spolverata di zucchero a velo, al palato è gustosa e fragrante.Frutto dell’instancabile ricerca di Antonio Ferrieri che da trent’anniFrutto dell’instancabile ricerca di Antonio Ferrieri che da trent’anniinnova proprio il più classico dei dolci napoletani, la Fritta èinnova proprio il più classico dei dolci napoletani, la Fritta èinnovazione nel metodo di lavorazione e nella cottura.innovazione nel metodo di lavorazione e nella cottura.“Inutile girarci intorno: tutto è più buono se è fritto – sostiene“Inutile girarci intorno: tutto è più buono se è fritto – sostieneAntonio Ferrieri, fondatore di Cuori di Sfogliatella – ma la messa aAntonio Ferrieri, fondatore di Cuori di Sfogliatella – ma la messa apunto di questa sfogliatella apparentemente semplice è statapunto di questa sfogliatella apparentemente semplice è statatutt’altro che breve. Al pari di uno chef di alta cucina chiamato atutt’altro che breve. Al pari di uno chef di alta cucina chiamato aconfrontarsi con i piatti più semplici, i nostri pasticcieri hannoconfrontarsi con i piatti più semplici, i nostri pasticcieri hannolavorato a lungo per perfezionare la ricetta tradizionale e adattarlalavorato a lungo per perfezionare la ricetta tradizionale e adattarlaalla frittura. Da trent’anni rielaboriamo la ricetta della sfogliatella inalla frittura. Da trent’anni rielaboriamo la ricetta della sfogliatella inalmeno trenta gusti e molteplici varianti, e siamo i primi a proporlaalmeno trenta gusti e molteplici varianti, e siamo i primi a proporlafritta”.fritta”.

Le buonenotizie

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