Buone prassi III anno acc 4217 - marzo 2011 · - Ridurre la disparità di cui le donne, soprattutto...

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0 Sede operativa di Rosarno Reggio Calabria Buone prassi Progetto CORSO TRIENNALE ”ACCONCIATORE” Progetto n. 4217 Percorso triennale integrato relativo all’obbligo formativo (diritto-dovere) in applicazione all’art. 68 L. 17/5/199 n. 144 e dell’art. 2. comma 1 Legge 28/3/2003 n. 53 – Bando 2006 2008/2011

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INDICE

1.Il Progetto 1.1 Finalità 1.2 Profilo Professionale 1.3 Competenze in uscita 1.4 I Partner: 1.4.1 I partner istituzionali 1.4.2 Le aziende dello stage

2. Erogazione 2.1 Il ruolo del Tutor 2.2 Le Metodologie didattiche

2.2.1 Le prove interdisciplinari 2.2.2 Le Unità Di Apprendimento

2.2.3 Il recupero/accompagnamento/approfondimento 2.3 Il Piano didattico 2.4 Lo Stage 2.5 L’ Esame di Qualifica professionale 3. Altre azioni 3.1 L’Orientamento e la Consulenza Orientativa 3.2 La Valutazione degli apprendimenti e la Certificazione delle competenze

4. Valutazione del progetto 5. Formazione Formatori 6. I Protagonisti del percorso

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1. IL PROGETTO

1.1 Finalità

Il Progetto “Acconciatore” ha avuto l’obiettivo di: - Fornire ad un gruppo di giovani della Piana di Gioia Tauro, strumenti idonei per affrancarsi da una situazione di disagio e di lavoro nero. - Ridurre la disparità di cui le donne, soprattutto in Calabria, sono oggetto nell’accesso al lavoro, favorendo l’espressione delle capacità proprie della donna: l’intuizione, la creatività, la laboriosità. - Favorire la diversificazione delle scelte professionali anche attraverso l'Orientamento che ha permesso una scelta professionale il più possibile adeguata alle attitudini dei soggetti coinvolti. Il progetto “Acconciatore” si è proposto quindi di realizzare un’azione integrata di orientamento, formazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo puntando sulla qualificazione delle risorse umane coinvolte e sul coinvolgimento attivo degli attori pubblici e privati dello sviluppo locale. La scelta del profilo professionale proposto: “ACCONCIATORE” deriva da: * l’ elenco dei profili professionali pubblicati dalla Provincia di Reggio Calabria con delibera n.18 della Giunta Provinciale del 20.02.2007.

* l’esperienza nel settore del CIOFS-FP di Rosarno che nell’ambito del Bando Multimisura 2003 della Regione Calabria ha realizzato il progetto “Acconciatore uomo donna”.

* l’enorme richiesta dell’utenza sia per il precedente percorso circa 180 domande, sia per la continua e costante domanda dell’utenza che fa riferimento alla sede accreditata del CIOFS-FP per avere formazione nel settore, a riprova che nel territorio di riferimento questo settore e in particolare questo profilo rimane uno dei pochi altamente richiesti e di sicuro inserimento lavorativo.

Il CIOFS/FP di Rosarno ha pertanto inteso attraverso questo percorso: - favorire l’acquisizione delle competenze di base, trasversali e professionali in relazione alla professionalità individuata;

- inserire nel mondo del lavoro o reintrodurre nei percorsi scolastici i destinatari anche proponendo azioni orientative specifiche;

- consentire ai partecipanti l’acquisizione di una qualifica professionale spendibile nel Mercato del lavoro; - rafforzare la partecipazione delle famiglie in modo da giungere ad una vera corresponsabilità all’interno della comunità formativa;

- costruire una rete di azioni atte al monitoraggio continuo dell’iniziativa, per garantirne il corretto e organico funzionamento sia a livello di erogazione che di organizzazione.

L’obiettivo prioritario del progetto è stato quindi quello di realizzare un’azione integrata di orientamento, formazione e accompagnamento all’inserimento scolastico e/o lavorativo puntando sulla qualificazione dei giovani. In particolare il progetto ha previsto lo sviluppo di un percorso formativo triennale della durata complessiva di 3.200 ore. 1.2 Il Profilo professionale

L’ Acconciatore è un professionista che è in grado di proporre alla clientela prestazioni conformi e funzionali alle caratteristiche dell’aspetto, secondo i canoni della moda e del costume e alle esigenze igieniche. Esegue permanenti con capelli corti e lunghi con diversi sistemi in uso. Applica tinture nelle varie gamme di colori e decolora, se necessario con miscela da lui stesso preparata, per sopperire alle necessità derivanti da specifiche qualità fisiche dei capelli. Esegue mèches, pettinature fantasia, ondulazioni a ferro ed a phon. Conosce ed applica le tecniche di taglio dei capelli in qualunque foggia compreso il taglio scolpito a rasoio. Lava la testa ed applica il trattamento igienizzante del cuoio capelluto, e possiede cognizioni di acconciature storiche. Presta la sua opera in qualità di dipendente presso le imprese di acconciatura o in forma autonoma.

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Conoscenze L’ Acconciatore conosce: - elementi di anatomia e patologia del capello - nozioni di chimica - materiali e strumenti di lavoro - teoria e applicazione delle tecniche di lavoro - marketing dei servizi - tecnica amministrativa - gestione del budget - contratto di lavoro e principali normative regolanti il rapporto di lavoro - igiene del lavoro, prevenzione, pronto soccorso Capacità operative e abilità pratiche L’ Acconciatore è in grado di: - eseguire il lavaggio del capello tenendo conto del cliente e delle sue esigenze - scegliere il taglio secondo la configurazione del viso - eseguire il taglio, la colorazione, la decolorazione e la pettinatura tenendo conto della fisionomia e delle - esigenze del cliente - gestire i rapporti interpersonali a monte e a valle e con i livelli di responsabilità - gestire le scorte dei prodotti - riassettare e gestire il locale, le attrezzature e gli strumenti del proprio lavoro Capacità relazionali L’ Acconciatore è in grado di: - Diagnosticare e promuovere la propria realtà personale - Comunicare e gestire relazioni - Lavorare in modo cooperativo

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1.3 Competenze in uscita Al termine del percorso triennale, l’ Acconciatore sarà in grado di: Competenza 1: * Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività * Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo.

* Individuare strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste.

* Applicare procedure e tecniche di approntamento e impostazione strumenti, attrezzature. Competenza 2: * Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato

* Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo. * Eseguire diverse tipologie di piega con phon, bigodini * Eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa. Competenza 3: * Eseguire permanenti su capelli corti e lunghi. Competenza 4: * Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato per la colorazione e decolorazione dei capelli

* Eseguire in modo corretto tinture e colorazioni –méches Competenza 5 * Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli * Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli e acconciature L’ Acconciatore può lavorare come dipendente presso aziende del settore o creare una propria impresa. In Italia solo negli ultimi anni sono state previste nella classe 3.04.02 “Parrucchieri ed assimilati”, oltre 10.000 assunzioni di cui 57,5% con necessità di ulteriore formazione di cui il 31,2 % con corsi esterni, 30,4% con corsi interni, 27,3% con affiancamento. E’ richiesta per il 13,2 la conoscenza di una Lingua straniera e l’8,4% deve saper utilizzare un P.C. .

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1.4 I Partner: 1.4.1 I Partner istituzionali

ENTE

INDIRIZZO

01 Scuola Media Statale “Nicholas Green”

Via Sottotenente Gangemi – Rosarno (RC)

02 Istituto d’ Istruzione Superiore “R.Piria” di Rosarno.

Via Modiglioni – Rosarno (RC).

03 Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Melicucco

Piazza I° maggio – Melicucco (RC)

04 Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Rosarno

Via Della Pace - Rosarno

1.4.2 Le Aziende dello stage Tipo Nominativo Località

Micro Fazio Patrizia ROSARNO Micro Staltari Santina ROSARNO Micro Albertino Maria Carmela ROSARNO

Micro Pisano Antonio ROSARNO Micro Cannatà Natalina ROSARNO Micro Versace Loredana ROSARNO Micro Gullace Grazia GIOIA TAURO Micro Porretta Emanuela ROSARNO

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2. EROGAZIONE

2.1 Il ruolo del Tutor L’attività di Tutoring è stata presente lungo tutto il percorso formativo. In ogni attività Formativa è una funzione portante per il raggiungimento di quello che deve essere l’obiettivo principale di ogni azione di questo tipo. Nel ruolo del Tutor infatti si concentrano quelle azioni che se ben condotte rendono efficace ed efficiente ogni azione formativa. Il Tutor infatti è responsabile della: gestione dell’aula e gestione dello Stage in Azienda.

* Gestione dell’aula: il tutor mette in atto tutte le strategie possibili per strutturare un contesto efficace di interazione formativa, nell’ottica di offrire un valido supporto all’attività dei docenti; conosce le modalità per costruire un rapporto produttivo e soddisfacente con i docenti, conosce le tecniche e gli strumenti per effettuare un corretto monitoraggio del percorso formativo, in particolare delle attività di aula.

* Gestione dello Stage in Azienda: il tutor è in grado di progettare, strutturare e lo stage. Cura i rapporti con le aziende, supporta i soggetti in formazione in questa fase, si occupa del monitoraggio in itinere e della valutazione finale .

In generale il suo compito è stato quello di:

Diagnosticare i bisogni e la domanda individuale di formazione; Analizzare la domanda sociale o organizzativa di formazione; Animare e facilitare l’apprendimento individuale e di gruppo; Realizzare azioni di socializzazione e di sviluppo del clima d’aula; Sorvegliare le dinamiche d’aula instauratesi tra i partecipanti e i formatori, al fine di evidenziare eventuali problematiche o miglioramenti da apportare al servizio e comunicarli al responsabile e al coordinatore didattico del progetto/corso ;

Supportare i formatori nello svolgimento delle proprie attività con un compito di affiancamento individualizzato agli allievi che più ne hanno bisogno;

Assistere e accompagnare gli utenti nel proprio percorso di apprendimento e nell’elaborazione di un progetto personale, professionale e se richiesto di inserimento lavorativo;

Fotocopiare, distribuire, registrare la consegna e archiviare in copia, il materiale didattico consegnato dai docenti/formatori, secondo le indicazioni del responsabile e del coordinatore didattico del progetto/corso;

Collaborare con la Direzione nell’individuazione di eventuali nuovi inserimenti in aula, nella gestione della dispersione e degli abbandoni degli allievi;

Partecipare alle attività ed agli incontri extra aula, secondo le indicazioni della Direzione, essendo queste attività parte integrante e imprescindibile dell’incarico ricevuto e sottoscritto

Somministrare ed elaborare strumenti per la rilevazione del gradimento degli allievi e sull’andamento dell’attività formativa dei docenti/formatori(cfr. P07);

Sintetizzare gli esiti dandone informazione adeguata al Valutatore, al Coordinatore e al Direttore; Fondamentale è stata la comunicazione costante tra il tutor, il coordinatore e il Direttore del Centro, favorendo il confronto continuo e l’opportunità di individuare soluzioni e strategie di intervento sempre più convergenti e adeguate al percorso personale professionale degli allievi.

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2.2 Le metodologie didattiche Le metodologie didattiche utilizzate lungo tutto il percorso formativo per “Acconciatore” sono state centrate sulla scoperta e sull’aiuto alla realizzazione del progetto personale di ogni destinatario intorno ad un’identità lavorativo-professionale e sulla base di una proposta educativo-formativa tesa a formare la persona. L’opzione metodologica di fondo è stata finalizzata a sviluppare una metodologia attiva, centrata sulle competenze, intorno alle quali si realizzano nuclei di apprendimento comprendenti saperi, abilità e capacità. Pertanto sono stati utilizzati:

• momenti di auto - riflessione guidata, svolta con l’ausilio di esercitazioni e materiali strutturati e con il supporto del docente e del tutor d’aula;

• attività di gruppo finalizzate al confronto e alla creazione di un clima positivo che ha facilitato il coinvolgimento e la libera espressione di tutti i partecipanti;

• momenti di sintesi e di sistematizzazione concettuale da parte del docente/formatore. Le attività realizzate attività hanno previsto metodologie quali:

* tecniche di “problem solving”, cioè tecniche e metodologie adottate per raggiungere in modo ottimale la soluzione di determinati problemi. Sono stati utilizzati due approcci cioè il “top down”, affrontando il problema dall’origine e cercando tra le possibili soluzioni quella ottimale, o “bottom up, partendo dalla soluzione per poi risalire all’origine del problema.

* Tecniche di “ brain storming”, attività di gruppo finalizzata allo sviluppo di idee creative. La tecnica si è basata sulla libera espressione di ogni persona che, su un argomento proposto, esprime ua idea senza che altri la possano commentare o censurare.

* Tecniche di problem setting, cioè stimolare la capacità di diagnosticare i problemi nell’ambito del contesto in cui si svolge la propria azione ai fini di una migliore e più efficiente performance.

Per ogni attività è stato previsto in particolare l’utilizzo di metodologie che potessero aiutare i partecipanti ad acquisire capacità di autovalutazione, autodiagnosi, autoanalisi, utili affinché esse potessero autonomamente analizzare le competenze possedute in modo tale che in questa logica il rapporto tra chi accompagna nel percorso e il cliente/utente non è solo unidirezionale (dall’operatore al cliente/utente) ma bidirezionale, dove l’operatore ricopre una funzione di “specchio”. Nel triennio sono state realizzate : esercitazioni sul campo, visite guidate ed in particolare il percorso si è caratterizzato per le “prove interdisciplinari” , le “Unità di apprendimento” e i “moduli recupero/approfondimento/ accompagnamento”. 2.2.1 Prove interdisciplinari Esempio: Prova interdisciplinare - 13 dicembre 2010 - Verifica intermedia della III annualità

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PROGETTO DI RIFERIMENTO: Piano per l’obbligo formativo anno 2006 – L.144/1999 art.68 e L.52/2003 art. 2 comma 1 - Progetto n 4217 - CORSO TRIENNALE”ACCONCIATORE” – Terza annualità 2010-2011. L’allieva/o: 1. Dovrà eseguire un taglio scalato e quindi descriva le diverse fasi del taglio, avendo cura di scegliere in funzione delle richieste della cliente il taglio più adatto, indicando in maniera dettagliata le attrezzature e i prodotti necessari. (Competenze Tecnico Professionali) 2. Spiegherà alla cliente: - le modalità per mantenere la salute del cuoio capelluto. - l’anatomia del capello - i rimedi per l’alopecia (Igiene – Tricologia - Anatomia) 3. Potrebbe avere una cliente che parli solo la Lingua Inglese e quindi componga una semplice conversazione per mettere la cliente a proprio agio utilizzando would like(to), would like verses like, what about/how about+ ing. 4. Potrebbe poi descrivere brevemente alla stessa cliente la sua regione o se preferisce la sua cittadina. (Italiano) 5. Potrebbe avere una richiesta di assunzione. Descriva brevemente le diverse tipologie del contratto subordinato e le sue caratteristiche ( Diritto del Lavoro) 6. Utilizzerà Excel per creare una fattura (all.A) (Informatica) 7. Dovrà garantire la sicurezza sul lavoro e quindi descriva quali sono le principali norme di igiene e sicurezza per l’attività di “acconciatore”. (Sicurezza sul lavoro) 8. Potrebbe dover compilare il suo Piano d’impresa e quindi indichi che cosa è un “Piano d’impresa” e quali sono le caratteristiche e i vantaggi di una ditta individuale. (Organizzazione Aziendale ed Economia di base).

2.2.2 Le Unità di apprendimento

Costruire Unità di Apprendimento significa: * Identificare un argomento generativo e creare una rete di idee ad esso legate;

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* Definire gli Obiettivi formativi dell'Unità; * Definire il titolo dell'Unità * Definire il compito di prestazione autentica che dovrà mettere in evidenza il raggiungimento degli obiettivi da parte degli allievi (competenze)

* Definire con lo staff i criteri di qualità del compito di prestazione * Definire le metodologie da utilizzare * Andare in classe con titolo e compito di prestazione * Realizzare con la classe un brainstorming con l'obiettivo di stimolare tutte le domande che titolo e compito di prestazione fanno nascere

* Definire con la classe una rubrica di valutazione del compito di prestazione * Sulla base di titolo, compito di prestazione, domande e rubrica progettare l'Unità di Apprendimento che deve essere vista dai ragazzi come una risposta alle domande che essi stessi si sono posti

* Impostare le varie lezioni dell'unità (lavori di gruppo, lezioni tradizionali, studio di materiali, esercitazioni, test) in modo tale che vengano viste come una risposta alle domande che la classe si è fatta in partenza e come dei momenti di acquisizione di quelle conoscenze e abilità identificate all'interno della rubrica di valutazione

* Realizzazione del compito di prestazione * Revisione dell'attività svolta, valutazione e autovalutazione

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Esempio: UDA 1 – Dicembre 2009/Gennaio 2010 Piano per l’obbligo formativo anno 2006 – L.144/1999 art.68 e L.52/2003 art. 2 comma 1 - Progetto n 4217- CORSO TRIENNALE”ACCONCIATORE” – Seconda annualità 2009.

CIOFS/FP Calabria sede di Rosarno

in collaborazione con

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “R. PIRIA” DI ROSARNO

Presenta

UNITA’ DI APPRENDIMENTO N. 1

Realizzazione di una “Ricerca e di un book fotografico”

DATI IDENTIFICATIVI

PROGETTO: Progetto n 4217-CORSO TRIENNALE”ACCONCIATORE” – Seconda annualità 2009. TITOLO: L’acconciatura e il colore nei secoli II° ANNO: 2009/2010 DESTINATARI: allievi del secondo anno del corso “Acconciatore” del CIOFS-FP di Rosarno DOCENTI IMPEGNATI NELL’UA: Area recupero delle Competenze di base (30h), Area recupero delle competenze specialistiche (30h), Area professionale: Estetica (20h).

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OBIETTIVO GENERALE Alla fine del percorso formativo relativo alla U.D.A. “L’acconciatura e il colore nei secoli”, gli allievi saranno in grado di: - Utilizzare strumenti, materiale, attrezzature basilari per un compito definito - Utilizzare le varie competenze di base e specialistiche sviluppate nel secondo anno di percorso formativo. - Collaborare, utilizzando le competenze professionali e integrando con fantasia e creatività - Saper organizzare un evento che coinvolga gli allievi degli altri corsi, docenti/formatori, staff di progetto, Istituto scolastico partner, famiglie, Aziende. - Presentare in pubblico: “L’acconciatura e il colore nei secoli” - Realizzazione di una “Ricerca e di un book fotografico”

OBIETTIVI SPECIFICI

* Saper organizzare una ricerca ed un evento a partire delle competenze sviluppate nel secondo anno di percorso formativo.

* Individuare le varie fasi di produzione della Ricerca e di organizzazione dell’evento * Saper coinvolgere tutte le risorse: compagni, docenti/formatori, staff di progetto, Istituto partner, famiglie, Aziende.

* Collaborare mettendo in campo le migliori energie. * Socializzare le competenze per il raggiungimento di un unico fine. * Saper scegliere i locali, le modalità di esposizione e presentazione della Ricerca e del book fotografico.

RISULTATO ATTESO Produzione e presentazione pubblica di una ricerca e di un book fotografico sulla “Acconciatura e il colore nei secoli” con riferimenti dal punto di vista storico, letterario, culturale. Il Prodotto/Risultato dell’UDA può essere: ▪ Un elaborato individuale organico e interdisciplinare. ▪ Una mostra aperta al pubblico (Famiglie- Scuola partner- allievi e docenti degli altri corsi – aziende – soggetti pubblici e privati).

OBIETTIVI FORMATIVI e SPECIFICI di APPRENDIMENTO

Area recupero delle Competenze di base: Obiettivi formativi: - Acquisire padronanza nell’utilizzo di un linguaggio appropriato alle differenti situazioni e nella redazione di diverse tipologie di documenti.

- Favorire lo sviluppo di conoscenze relative alla storia dell’acconciatura in generale e della colorazione dei capelli in particolare

Obiettivi specifici di apprendimento: • Nell’orale e nello scritto è in grado di produrre brevi testi sulla “storia dell’acconciatura e della colorazione dei

capelli nei secoli”. • Ha un’idea precisa della natura, della struttura della frase semplice e complessa (analisi logica) • Riconosce le principali caratteristiche comunicative di testi diversi. • Legge la realtà e risolve problemi impiegando forme verbali o iconiche. • Osserva la realtà per riconoscervi relazioni tra oggetti. • Conosce la storia dell’acconciatura e della colorazione dei capelli. • E’ in grado di descrivere in modo corretto le diverse metodologie di colorazione nei secoli e nella nostra epoca

in particolare. • E’ in grado di cogliere il cambiamento e le diversità che hanno fatto la storia dell’acconciatura e della

colorazione dei capelli in particolare. Tempi: 20 h

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Area del recupero delle “competenze specialistiche” Obiettivi formativi: - Potenziare nei ragazzi la consapevolezza dell’utilità delle conoscenze relative alle I.C.T. - Stimolare i ragazzi ad acquisire la terminologia e la conoscenza degli strumenti e delle attrezzature relative alle I.C.T. - Fornire conoscenze di base delle I.C.T. Obiettivi specifici di apprendimento: • Ricerca e gestisce informazioni orali e documentali • Utilizza gli strumenti informatici e quelli tradizionali per la ricerca delle informazioni. • E’ in grado di elaborare in modo corretto il testo della Ricerca: “Storia dell’acconciatura e della colorazione dei

capelli” arricchendolo con immagini e fotografie. Tempi: 20 h Area professionale: Estetica Obiettivi formativi: - Fornire le conoscenze di base relative ai diversi metodi di colorazione dei capelli. Obiettivi specifici di apprendimento: • Conosce le diverse tecniche di colorazione dei capelli e le sa applicare in funzione delle richieste della clientela,

della moda e delle caratteristiche fisiche e anatomiche della cliente. Tempi: 20 h + 5h visita guidata Preparazione e realizzazione dell’evento Obiettivi formativi: - Sviluppare la conoscenza del settore di riferimento. Obiettivi specifici di apprendimento: • Conosce il contesto produttivo relativo al settore “Estetica”. • Legge la realtà ed è in grado di rappresentarla. Tempi: 15 h

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SVILUPPO DELL’ UNITA’ DI APPRENDIMENTO N. 1:

L’acconciatura e il colore nei secoli Realizzazione di una “Ricerca e di un book fotografico”

TEMPI: Dicembre 2009/Gennaio 2010

Obiettivo Generale

Alla fine del percorso formativo relativo alla U.D.A. “L’acconciatura e il colore nei secoli”, gli allievi saranno in grado di: - Utilizzare strumenti, materiale, attrezzature basilari per un compito definito - Utilizzare le varie competenze di base e specialistiche sviluppate nel secondo anno di percorso formativo. - Collaborare, utilizzando le competenze professionali e integrando con fantasia e creatività - Saper organizzare un evento che coinvolga gli allievi degli altri corsi, docenti/formatori, staff di progetto, Istituto scolastico partner, famiglie, Aziende. - Presentare in pubblico: “L’acconciatura e il colore nei secoli” - Realizzazione di una “Ricerca e di un book fotografico” .

Attività

AZIONE N 1 - Presentazione dell’ Unità di Apprendimento a cura della responsabile, della coordinatrice e dei formatori coinvolti nella U.D.A.

AZIONE N 2 - Recupero delle competenze specialistiche. Lavoro collaborativo

- Presentazione degli obiettivi e dei contenuti - Individuazione degli strumenti e delle attrezzature da utilizzare. - Definizione della traccia di lavoro - Individuazione delle possibili risorse da coinvolgere. - Costituzione dei gruppi per il reperimento delle informazioni - Reperimento delle informazioni - Studio del materiale cartaceo e informatico. - Scelta del materiale significativo - Recupero materiale fotografico e/o illustrativo - Redazione bozza della “ricerca e del book fotografico” - Stesura finale del prodotto

AZIONE N 3 - Recupero Competenze di base. Lavoro collaborativo

- Presentazione degli obiettivi e dei contenuti - Definizione della traccia di lavoro - Costituzione dei gruppi per l’elaborazione delle informazioni - Elaborazione dei contenuti e scelta del materiale fotografico e/o illustrativo in funzione

dei contenuti - Redazione bozza della “ricerca e del book fotografico” - Stesura finale del prodotto

AZIONE N 4 - Estetica. Lavoro collaborativo:

- Presentazione degli obiettivi e dei contenuti - Attività pratica sulle differenti metodologie di colorazione - Registrazione dell’attività pratica. - Realizzazione di un archivio fotografico sugli step necessari per la realizzazione di

differenti tipologie di colorazione. - Visita guidata in un “Centro Estetico”: registrazione dell’evento

AZIONE N 5 - Preparazione dell’evento Lavori di gruppo:

- Preparazione della scaletta - Preparazione dei volantini per la pubblicizzazione dell’evento - Preparazione dei biglietti di invito - Visita guidata in un “Centro Estetico”: registrazione dell’evento

AZIONE N 6 - Realizzazione dell’evento: presentazione “L’acconciatura e il colore nei secoli” - Realizzazione di una “Ricerca e di un book fotografico”.

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Materiale didattico da preparare

- Griglia per la stesura del progetto-evento (con tutte le fasi) - Griglia per la preparazione del volantino ( cosa è indispensabile per la comunicazione

dell’evento: Tema, data ora, luogo, destinatari, soggetto invitante ecc) - Griglia per la stesura del biglietto di invito ( vedi sopra) - Griglia per didascalie ( brevità, incisività, aderenza al contesto ecc) - Griglia con caratteristiche della ricerca e del book fotografico ( adeguato al tema, al

modello, ecc) - Griglia di osservazione degli allievi ( cosa vogliamo valutare e cosa dobbiamo osservare

mentre lavorano: capacità di collaborare, creatività, padronanza delle discipline, ecc)) Strumenti da revisionare per verificare la corretta utilizzazione

- Sala informatica con software grafico ( per volantini pubblicitari, biglietti di invito, redazione “Ricerca”)

- Macchina fotografica digitale - Videoproiettore con PC portatile

Per dimostrare il risultato atteso

Competenze da sviluppare: Capacità di cooperare con competenza e creatività alla realizzazione di una “ricerca” e di un “evento” mettendo in evidenza la professionalità raggiunta nel percorso formativo.

Il soggetto deve: • Conoscere e individuare il

materiale e le attrezzature. • Riconoscere le

caratteristiche degli strumenti e i prodotti da utilizzare per preparare l’evento.

• Possedere gli elementi base della Comunicazione.

• Avere dimestichezza con i programmi del PC

• Saper lavorare in gruppo in

maniera coinvolgente.

• Organizzare le varie fasi di un evento definito

• Abbinare le componenti in

modo da avere un prodotto finito gradevole

Gli indicatori sono: - Sa riconoscere le attrezzature adeguate al compito - Sa individuare la funzione del materiale e di ogni attrezzatura - Sa utilizzare correttamente il materiale e gli strumenti con professionalità - Sa scegliere i contenuti e le immagini più significative - Sa produrre con correttezza formale i testi relativi alla Ricerca, i volantini ed i biglietti di invito - Sa utilizzare il software adatto per dare un aspetto estetico ai volantini e ai biglietti di invito - Dà il suo apporto positivo nel lavoro di gruppo - Sa mettere in sequenza logica le varie fasi del progetto - Abbina con gusto i contenuti e le immagini.

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Risorse umane

* Responsabile CIOFS/FP di Rosarno

* Coordinatore CIOFS/FP di Rosarno

* Tutor * Formatori: Area del recupero delle Competenze di base; Area del recupero delle competenze specialistiche; Area professionale: Estetica

Metodologie: - Lezione frontale interattiva - Lavoro collaborativo - Lavori di gruppo - Lavoro d’insieme - Simulazione dell’evento - Realizzazione dell’evento

Strumenti

Aula teorica Aula multimediale

Verifiche: In itinere Osservazioni sul campo in un’ottica di: - Partecipazione alle attività - Collaborazione - Scelte e utilizzo del materiale - Manualità - Produzione Revisione di: - Volantini - Biglietti di invito - Contenuti per area - Scelte del materiale cartaceo e multimediale - Ricerca - Book fotografico Valutazione: Si utilizza tassonomia in uso al CFP Si valuta tutto ciò che è stato verificato e il prodotto finale

METODOLOGIE Per la realizzazione delle attività si farà ricorso preferibilmente a:

didattica laboratoriale per una attività formativa che non si limita alla trasmissione dei saperi, ma diventa un luogo dove operare, un luogo di esperienze concrete dove si produce conoscenza e si sviluppa la logica della scoperta.

Gruppi di lavoro poiché le attività saranno spesso svolte per piccoli gruppi di allievi all’interno del gruppo classe per favorire da un lato la personalizzazione del lavoro, permettendo a ciascuno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, dall'altro la capacità di collaborare (nel gruppo e tra i gruppi) per un obiettivo comune.

Costruttivismo per progettare un ambiente in cui gli allievi costruiscono la propria conoscenza lavorando insieme ed usando una molteplicità di strumenti comunicativi ed informativi (i nuovi strumenti tecnologici in particolare) significa creare un ambiente di apprendimento costruttivista nel quale si costruisce il sapere collaborando e cooperando.

Cooperative learning all’interno del gruppo e tra i gruppi, l’impegno di allievi e docenti, finalizzato al raggiungimento di nuove abilità e conoscenze attraverso la condivisione del proprio lavoro, porterà a modalità di apprendimento collaborativo caratterizzato dai seguenti elementi: - superamento della rigida distinzione dei ruoli tra insegnante/ allievo - docente che diventa un facilitatore dell’apprendimento - superamento del modello trasmissivo della conoscenza - sapere che si costruisce insieme in una “comunità di apprendimento” - sviluppo delle competenze organizzative

Forte interattività fra i Formatori coinvolti nel percorso formativo. Creazione di un clima di convergenza verso un obiettivo comune. Distribuzione di lavori cadenzati per obiettivi parziali. Simulazione della presentazione della “Ricerca”. Analisi del filmato per segnalare eventuali criticità e quindi sviluppo del senso critico.

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SUSSIDI/ STRUMENTI: Aula attrezzata Laboratorio informatico con PC collegati ad internet Macchina fotografica Digitale Video-proiettore/ filmati Filmati CD

MATERIALI DIDATTICI DA UTILIZZARE: Glossario Manuali e campionari Fogli A4 a colori per volantini Cartoncini per inviti Griglia per la stesura del progetto-evento (con tutte le fasi) Griglia per la preparazione del volantino ( cosa è indispensabile per la comunicazione dell’evento: Tema, data ora, luogo, destinatari, soggetto invitante ecc)

Griglia per la stesura del biglietto di invito ( vedi sopra) Griglia per didascalie ( brevità, incisività, aderenza al contesto ecc) Griglia di osservazione degli allievi ( cosa vogliamo valutare e cosa dobbiamo osservare mentre lavorano)

MODALITA’ VERIFICHE: Per la tipologia di lavoro da espletare le verifiche saranno così articolate Verifiche parziali su:

Schema progetto evento Volantini Biglietti di invito Didascalie

Verifiche in itinere mediante osservazioni sul campo riferite a : Partecipazione alle attività Collaborazione Scelte e utilizzo del materiale Manualità Produzione

Verifica finale sul prodotto finito: Presentazione “Ricerca” e del “Book fotografico” Visione del filmato

VALUTAZIONE Per la valutazione si utilizzerà la tassonomia in uso al CFP. Si valuta tutto ciò che è stato verificato in itinere e il prodotto finale. La valutazione delle competenze trasversali si baserà sull’osservazione degli atteggiamenti adottati in fase di:

Definizione e distribuzione del lavoro Lavori di gruppo Lavoro in simulazione Evento Analisi del filmato

OUTPUT DA GENERARE Capacità di organizzare i propri apprendimenti per contribuire alla costruzione di un prodotto finale. Rinforzo della motivazione Sviluppo delle capacità collaborative Rafforzamento delle conoscenze Sviluppo della capacità di armonizzare efficacia ed efficienza. Affinamento del gusto estetico Miglioramento delle capacità relazionali Capacità di affrontare il pubblico

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RUBRICA PER LA VALUTAZIONE

LIVELLI Indicatori

Insufficiente

Medio

Buono

Eccellente

Valorizzazione degli apprendimenti

Distingue appena le diverse conoscenze e finalità degli apprendimenti

Individua le conoscenze da utilizzare, e la funzione delle attrezzature

Conosce e individua facilmente le conoscenze e competenze cui fare riferimento.

Organizza bene conoscenze e abilità per raggiungere le finalità e gli obiettivi prefissati dall’evento

Organizzazione delle fasi di lavoro

E’ caotico/a nella organizzazione del lavoro

Riesce quasi sempre a mettere in sequenza logica le fasi di lavoro

Mette in sequenza logica le fasi di lavoro

Organizza con correttezza logica e cronologica le varie fasi dell’evento. Riesce ad essere creativo e sistematico insieme

Scelta degli strumenti adatti

E’ molto titubante nella scelta degli strumenti

Sceglie con qualche perplessità gli strumenti adatti

Sceglie gli strumenti congruentemente al lavoro da svolgere

Sceglie gli strumenti con consapevolezza , utilizzandoli con competenza

Capacità collaborative

Ha serie difficoltà a collaborare

E’ sufficientemente collaborativo nel lavoro

E’ collaborativo, ma anche propositivo e coinvolgente

Dà il suo apporto positivo nel lavoro di gruppo, lavora piacevolmente con i compagni concordando il lavoro da svolgere e ricordando le consegne da rispettare.

Armonizzazione dell’efficacia efficienza

Non riesce a scegliere secondo un criterio di efficacia-efficienza.

Non sempre l’efficacia è abbinata all’efficienza .

Sa motivare le scelte con criteri di efficacia ed efficienza .

Armonizza bene le scelte raggiungendo l’efficacia ed efficienza desiderata.

Motivazione al lavoro

Scarsa motivazione nelle attività

E’ sufficientemente motivato al suo lavoro

Trova sempre motivi per appassionarsi al lavoro da fare

E’ fortemente motivato nel suo lavoro e coinvolge anche chi lavora con lui

Rosarno, 30.11.2009

2.2.4 Il recupero/approfondimento/accompagnamento Il percorso ha inoltre previsto alla fine di ogni annualità un Modulo di RECUPERO/APPROFONDIMENTO/ACCOMPAGNAMENTO utile per un target di questo tipo per:

* Aiutare i partecipanti a raggiungere livelli di performance accettabili per l’esecuzione dei compiti lavorativi

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* Aiutare i partecipanti nel raggiungimento degli standard formativi minimi o all’approfondimento dei contenuti trattati nell’annualità.

* Aiutare i partecipanti nella terza annualità all’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze utili per il conseguimento della “qualifica professionale ed eventuali passaggi al percorso scolastico tradizionale.

Tale Modulo ha avuto la durata di 90h (4 settimane) per ciascuna annualità.

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2.3 Il piano didattico Il nostro Progetto “ACCONCIATORE” ha previsto lo sviluppo in 3 anni formativi, della durata complessiva di 3.200 ore così distinte:

� percorso comune al gruppo classe nella misura di 1150 ore nel triennio gestito dall’Istituto scolastico partner del progetto e relativo all’acquisizione delle competenze di base e trasversali ;

� interventi professionalizzanti nell’ambito dei laboratori attivati dalle realtà formative, con frequenza obbligatoria e con contenuti che hanno mirato all’acquisizione delle competenze tecnico professionali per un totale di 1.450 ore.

� stage professionalizzante: 600h. Nell’ambito della prospettiva metodologica propria della istruzione e formazione professionale, centrata su piani formativi personalizzati ed unità di apprendimento con al centro compiti reali, l’iter formativo si è sviluppato nelle seguenti tappe: I ANNO (1.000h) Competenze di Base e trasversali – 550 h – Istituto Scolastico Competenze tecnico professionali – 300h – Agenzia Formativa Stage – 150h – Impresa Le 1.000 ore del primo anno hanno avuto il seguente sviluppo:

* Macroarea delle competenze di base e trasversali: 550 ore di cui 50 di recupero ed approfondimento; * Macroarea dello stage: 150 ore * Macroarea delle competenze tecnico professionali , 300 ore di cui:

- Modulo di Accoglienza/Orientamento, 10ore; - Modulo di accompagnamento al lavoro, 20 ore; - Modulo del recupero/approfondimento, 40 ore; - Modulo di sostegno all’inserimento, 42 ore;

II ANNO (1.100h) Competenze di Base e trasversali – 350 h – Istituto Scolastico Competenze tecnico professionali – 550h – Agenzia Formativa Stage – 200h – Impresa Le 1.100 ore del secondo anno hanno avuto il seguente sviluppo:

* Macroarea delle competenze di base e trasversali: 350 ore di cui 50 di recupero ed approfondimento; * Macroarea dello stage: 200 ore * Macroarea delle competenze tecnico professionali , 550 ore di cui:

- Modulo di Accoglienza/Orientamento, 10ore; - Modulo di accompagnamento al lavoro, 20 ore; - Modulo del recupero/approfondimento, 40 ore; - Modulo di sostegno all’inserimento, 42 ore;

III ANNO (1.100h) Competenze di Base e trasversali – 250 h – Istituto Scolastico Competenze tecnico professionali – 600h – Agenzia Formativa Stage – 250h – Impresa Le 1.100 ore del terzo anno hanno avuto il seguente sviluppo:

* Macroarea delle competenze di base e trasversali: 250 ore di cui 50 di recupero ed approfondimento; * Macroarea dello stage: 250 ore * Macroarea delle competenze tecnico professionali, 600 ore di cui: - Modulo di Accoglienza/Orientamento, 20ore; - Modulo di accompagnamento al lavoro, 24 ore; - Modulo del recupero/approfondimento, 40 ore; - Modulo di sostegno all’inserimento, 46 ore;

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2.4 Lo stage

Il 20% dell’attività formativa è stata riservata allo stage, 600 h delle 3.200 h. complessive. Lo stage nel percorso formativo “Acconciatore” va distinto in due tipologie, ciascuna con i suoi obiettivi e le sue modalità di svolgimento:

* Stage conoscitivo Stage conoscitivo il cui obiettivo è stato quello di aiutare la persona che ha scelto uno specifico percorso formativo: - a migliorare la sua comprensione del profilo professionale in termini di conoscenze, capacità e competenze necessarie per l’esecuzione dei compiti lavorativi; - a conoscere il settore di riferimento del profilo professionale; - a conoscere il processo lavorativo e i ruoli professionali di riferimento; - a prendere coscienza delle reali possibilità di inserimento lavorativo o reinserimento scolastico.

* Stage formativo Stage Formativo il cui obiettivo è stato quello di favorire l’acquisizione di nuove competenze professionali e sviluppare e consolidare le competenze già esistenti ed acquisite in aula nella prima , nella seconda e nella terza annualità

Il consistente periodo di stage, nelle 3 annualità, ed il contatto con l’impresa reale, ha facilitato normalmente il raggiungimento di quello che dovrebbe essere l’obiettivo principale e fondamentale di ogni attività formativa. Spesso, infatti, lo stage in azienda diventa l’equivalente di un periodo di prova, cui, qualche volta, segue l’assunzione. L’attività formativa e soprattutto il periodo di stage, devono quindi agire secondo una logica di mercato, cercando il più possibile di contattare e coinvolgere nell’azione formativa stessa, quel mondo dell’impresa che potenzialmente necessitano di personale rispondente alla propria tipologia formativa. Presso ciascuna azienda che ha accolto gli allievi, è stata attivata la figura di un referente aziendale che oltre che condividere con lo staff e con il tutor stage, il piano individuale di stage, ha avuto il compito di avviare l’attività giornaliera degli allievi, sostenerli nei compiti assegnati, valutarne le prestazioni e fornire l’informazione ai referenti del progetto relativamente al percorso di ciascuno. Durante la prima annualità l’acquisizione delle conoscenze, dei saperi teorici e soprattutto le competenze tecnico professionali relative al lavaggio, trattamento igienizzante del cuoio capelluto, massaggio drenante, pettinature e ondulazione a ferro e phon sono stati sperimentati presso le aziende nel periodo di Stage. La permanenza presso l’azienda ha avuto una durata di 150h., e scopo del periodo trascorso in azienda è stato quello di mettere in pratica le conoscenze acquisite in aula. Durante la seconda annualità la permanenza presso l’azienda ha avuto una durata di 200h. e nella terza annualità una durata di 250h.. Le attività di stage sono state regolamentate da una “convenzione di stage”, che definiva nel dettaglio obiettivi dello stage, ruoli e compiti dei diversi stakeholder coinvolti:

* CIOFS/FP di Rosarno * Azienda/Amministrazione Comunale * Genitore/tutore * Allievi

Lo stage è stato realizzato in alternanza con le attività di aula, l’attività è stata costantemente monitorata dal tutor che nella terza annualità ha assunto il duplice ruolo di referente aziendale e tutor di stage, in quanto esperto del settore. Per ogni periodo di stage è stato previsto e realizzato un momento di preparazione in aula, curato dalla psicologa/orientatrice e allo stesso modo al ritorno in aula è stato realizzato un momento di verifica, feedback sull’esperienza realizzata.

Gli strumenti utilizzati l’attività di stage sono stati i seguenti: Convenzione con l’azienda sottoscritta da CIOFS/FP di Rosarno, Azienda/Amministrazione Comunale, Genitore/tutore, Allievi.

Registro di stage in cui sono state registrate: orario e firma di ingresso e di uscita dello stagista, firma del referente aziendale, firma per presa visione del tutor di stage, firma della responsabile del CIOFS/FP.

Questionario di gradimento dello stagista. Questionario di valutazione del referente aziendale Questionario di valutazione del tutor di stage.

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Nel nostro progetto e all’interno delle 600 ore di stage previste dal triennio l’alternanza ha rappresentato una strategia metodologica che ha permesso di realizzare un percorso coerente e compiuto nel quale si sono integrate reciprocamente attività formativa di aula, di laboratorio ed esperienze svolte nella concreta realtà dell’organizzazione di lavoro e di impresa. In accordo con le aziende è stato utilizzato un approccio pedagogico tipico della F.P. cioè valorizzazione delle esperienze lavorative, approccio induttivo, ecc. all’interno del quadro degli standard formativi definiti per il percorso formativo. L’alternanza in accordo con le aziende si è basata su:

* una attenzione ai processi di apprendimento del soggetto; * una considerazione di come il soggetto sviluppa e consolida le proprie competenze; * una idea di apprendimento come elaborazione e costruzione dell’esperienza; * un riconoscimento del ruolo formativo della situazione di lavoro; * un’enfasi sulle funzioni diverse dalla docenza (progettazione, tutoring, ecc.)

In tale processo Agenzia Formativa, Istituto Scolastico e Imprese sono intervenute portando ciascuno le proprie peculiarità. Le attività previste all’interno dell’esperienza di stage possono essere così riassunte:

- visita orientativa; - conoscenza dell’impresa e dei ruoli - micro-realizzazione - laboratorio di simulazione - apprendimento sul compito - project work

I partner del progetto hanno concordato rispetto allo stage le seguenti linee guida: tenere conto delle caratteristiche e dei bisogni dell’allievo, emersi nella fase di accoglienza/orientamento; predisporre per ogni allievo un piano di stage; documentare tutto ciò che avviene anche soprattutto se si trattasse di attività, iniziative, acquisizioni di competenze non previste dal progetto;

predisporre materiale di verifica della attività svolta.

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2.5 L’esame di Qualifica professionale L’esame finale di qualifica rappresenta la modalità attraverso la quale si riscontra nella persona la presenza di requisiti educativi, culturali e professionali che attestino l’assolvimento del diritto-dovere e nel contempo consentano il conseguimento di una qualifica professionale. L’esame di qualifica, interamente normato dalla Provincia di Reggio Calabria, prevede ex ante l’ammissione degli allievi che abbiano i seguenti requisiti:

* raggiungimento degli standard formativi minimi previsti da progetto e dal profilo professionale; * non aver superato il 30% delle assenze * non aver compiuto durante il percorso formativo i 19 anni d’età, norma peraltro abrogata per le attività

successive alla presente. Gli allievi in possesso dei suddetti pre-requisiti sono stati ammessi a sostenere le seguenti prove d’esame: Prova pratica professionale: in essa è stato richiesto agli allievi di realizzare un compito/prodotto professionale significativo per il profilo tale da poter valutare conoscenze, capacità e competenze tecnico-professionali acquisite durante l’iter formativo. Prova teorico/pratica: in essa è stato richiesto agli allievi di dimostrare attraverso un elaborazione informatica di aver acquisito le competenze di base previste dal percorso formativo. Colloquio: in esso è stato richiesto all’allievo di saper argomentare su contenuti appresi durante il percorso formativo, sulle esperienze di stage e di formazione vissute e sulle attese e le riflessioni riguardanti il proprio futuro e in particolare sui contenuti di 5 discipline significative del profilo professionale. I criteri di valutazione finali sono fissati dalla Provincia di Reggio Calabria e prevedono l’acquisizione della “qualifica professionale” ottenendo un giudizio finale che va da sufficiente a ottimo che è il risultato della media delle prova pratica professionale, della prova teorico/pratica e delle 5 discipline del colloquio . L’allievo consegue la qualifica con un punteggio minimo di 60 punti.

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3. Altre azioni

3.1 L’ Orientamento e la consulenza orientativa L’ Orientamento

Azioni Contenuti N. ore Attività di accoglienza

“ACCOGLIENZA” del primo anno * La conoscenza della realtà formativa in cui gli allievi si sono inseriti (ambiente, laboratori, regolamento, personale educativo, ecc.).

* La conoscenza delle caratteristiche personali, delle proprie possibilità e dei propri limiti, per valutare il proprio inserimento nella comunità professionale in vista di una conferma della scelta.

* l’interesse, la sensibilità e la curiosità verso la professione anche attraverso l’Orientamento con visite in aziende dove si potrebbe inserire il ruolo professionale di riferimento. “ACCOGLIENZA” del secondo anno

* gli allievi e la scelta formativa * la collaborazione degli allievi tra loro * le capacità di ascolto, di dialogo e di confronto, la giusta misura di prudenza e di rispetto su quanto dicono gli altri.

* la presa di coscienza delle proprie dinamiche personali che portano all’affermazione della propria identità attraverso rapporti costruttivi con adulti di riferimento e coetanei.

“ACCOGLIENZA” del terzo anno * la conoscenza del settore lavorativo in cui si va ad inserire il ruolo professionale anche attraverso la realizzazione di una visita guidata (orientamento conoscitivo).

* la riflessione sul processo lavorativo in cui il ruolo professionale si va da inserire.

* la riflessione sul futuro scolastico o professionale. * i bilancio di competenze in funzione del profilo professionale in uscita

40 (10 ore nelle prime due annualità e 20 nella terza.)

Attività di orientamento in itinere

* Consulenza orientativa individualizzata: * assistenza e aiuto in rapporto alla costruzione del progetto personale, del curricolo e del percorso formativo di ogni allievo

120 ore

Attività di orientamento in fase di accompagnamento/ inserimento.

Nel primo anno: * le caratteristiche di personalità rispetto a specifiche situazioni. * l’utente nell’individuazione dei propri interessi professionali, con particolare riferimento alla comunità professionale”Estetica”

Nel secondo anno : * l’individuazione dei valori professionali che possono rappresentare elementi di riuscita e realizzazione professionale.

* la propria immagine del futuro in quanto scenario in cui collocare e realizzare il proprio progetto professionale.

* la consapevolezza e la determinazione, con particolare riferimento alla comunità professionale”Estetica”.

* le qualità che si possiedono e quelle che potrebbero servire per affrontare le sfide future.

* le modalità individuali di apprendimento e comportamento rispetto a specifici compiti e di elaborazione dell’informazione

Nel terzo anno: * la propria capacità di prendere decisioni

194 ore (62 il primo, 62 il secondo e 70 il terzo anno)

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* la ricerca di informazioni per definire un percorso scolastico- formativo attraverso intervista.

* il progetto professionale realistico e fattibile perché basato su un bagaglio di competenze disponibili quanto più ampio possibile.

* il CV in formato Europeo, la compilazione di una lettera di accompagnamento, la preparazione di un colloquio di selezione.

* l’acquisizione dei crediti formativi e in eventuali passaggi nel percorso scolastico tradizionale anche attraverso attività di riorientamento.

* l’ingresso nel mondo del lavoro (tirocini formativi, borse lavoro, apprendistato, ecc)

La Consulenza Orientativa La definizione di consulenza orientativa ci riporta ad un percorso di assistenza, di aiuto rivolto principalmente ai giovani per l’individuazione degli ambiti professionali di maggiore interesse e per la costruzione del proprio progetto formativo/professionale. La consulenza orientativa si differenzia dal counseling perché il percorso è di durata medio-breve finalizzato alla ricerca di soluzioni nel contesto orientativo. La consulenza orientativa, operativamente, può essere differenziata fondamentalmente in tre tipologie di aiuti:

* consulenza breve mirata alla risoluzione del compito orientativo; * counseling orientativo, counseling di carriera per la risoluzioni di situazioni più complessi; * bilancio competenze rivolto a persone adulte per eventuali riqualificazioni professionali o riconversioni.

Le modalità d’intervento, le teorie di riferimento e le scelte metodologiche possono essere diverse, anche se, in linea generale, il modello di riferimento a cui si fa riferimento in questo ambito è quello è quello della “career guidance” in cui l’orientatore guida il ragazzo all’acquisizione di strategie di fronteggiamento di un compito riguardante l’esperienza formativa e lavorativa dello stesso. In ambiente scolastico e formativo, data l’omogeneità del gruppo target, alcune parti della consulenza orientativa possono essere sviluppate anche nel gruppo-aula. L’analisi dei colloqui effettuata con gli allievi del corso “Acconciatore”, ha avuto l’obiettivo dell’individuazione di possibili problematiche comuni e delle consequenziali strategie di risoluzione attraverso l’ausilio del gruppo, data la difficoltà del gruppo target. Il percorso di consulenza orientativa è stata d’aiuto ai partecipanti per:

* acquisire maggiore consapevolezza delle loro risorse utilizzabili per il superamento di tutti i momenti di transizione.

* analizzare le opportunità/vincoli di ciascuno con le opportunità/vincoli del contesto * rafforzare le abilità e le competenze per il fronteggiamento di un determinato compito orientativo.

L’obiettivo principale della consulente è stato quello di facilitare il processo di mobilitazione interna della persona che ha permesso alla stessa di gestire in maniera autonoma il problema. A fronte di ciò, la consulenza orientativa ha previsto una partecipazione attiva da parte della persona che chiede aiuto e la capacità del consulente è stata quella, innanzitutto, di far emergere le abilità/competenze che la persona poteva attivare per affrontare il suo problema orientativo e nello stimolare l’attivazione e la riorganizzazione delle energie personali per il superamento del compito orientativo. Da quanto illustrato precedentemente, il requisito principale per l’efficacia della consulenza orientativa è che la persona sappia in maniera autonoma gestire e fronteggiare la problematica orientativa in atto. Tutto ciò presuppone quindi, da parte dell’utente delle buone abilità cognitive e, quindi, laddove l’utente aveva un livello cognitivo molto basso per poter affrontare i vari compiti orientativi, è stata necessaria un’azione di sostegno molto più articolata e complessa. Obiettivi specifici La consulenza si è focalizzata, soprattutto, nel continuare a sostenere gli allievi durante il percorso formativo e aiutarli a cominciare a riflettere sul loro progetto formativo/professionale. A fronte di ciò l’obiettivo prioritario dell’intervento di consulenza orientativa è stato:

* sostenere gli allievi nella partecipazione al percorso formativo e motivarlo allo stesso; * sostenere gli allievi nell’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie risorse; * monitorare l’andamento del percorso in termini di analisi aspettative e livello di soddisfazione

relativamente all’attività formativa e di stage; * sostenere gli allievi nell’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie rappresentazioni mentali

rispetto al futuro. A tale risultato si è mirato attraverso colloqui strutturati che si sono focalizzati sull’analisi dei seguenti aspetti:

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* analisi del livello di motivazione al percorso; * analisi delle difficoltà incontrate; * analisi delle motivazioni dell’eventuale ipotesi di abbandono; * verifica delle competenze orientative acquisite durante il percorso formativo di aula ; * verifica delle competenze orientative acquisite durante l’attività di stage ; * analisi delle proprie rappresentazioni mentali rispetto al futuro.

Risultati Le riflessioni e analisi emerse dai colloqui sono state oggetto di discussione e confronto con lo staff organizzativo/didattico per uno sviluppo dell’attività formativa più aderente alle esigenze degli allievi. Si sono analizzate, infatti, le varie metodologie didattiche utilizzate dai vari docenti e si è cercato di individuare quella più adeguata al livello cognitivo del gruppo classe, sia rispetto agli obiettivi da raggiungere in termini di contenuti e tempi di attuazione degli stessi. I colloqui hanno avuto anche la finalità di analizzare le rappresentazioni mentali rispetto al futuro per cominciare a ragionare sul progetto formativo/professionale di ciascun allievo. Tale attività ha permesso di specificare meglio, per ciascun allievo, l’ambito di specializzazione che vorrebbe approfondire in relazione al proprio futuro formativo/professionale.

In particolare il colloquio di Consulenza Orientativa finale si è focalizzato, soprattutto, nel fare un bilancio finale del percorso formativo frequentato e nella definizione del progetto formativo/professionale. Per tale obiettivo sono stati utilizzati due strumenti di cui uno costruito ad hoc e l’altro preso dalla letteratura del settore (format di progetto professionale tratto da : Selvatici A., D’ Angelo M.G., 1999, Il Bilancio di competenza, Milano, Franco Angeli). L’analisi dei contenuti di entrambi gli strumenti si è focalizzata, soprattutto, su due aspetti: la valutazione del bilancio finale e la loro capacità progettuale. Relativamente al primo aspetto è risultata un’ottima valutazione del percorso formativo, in quanto, percorso non solo di acquisizione di nuove conoscenze e competenze, ma ,soprattutto, di percorso di crescita personale. Valutato positivamente anche l’ambiente e l’organizzazione didattica e ciò fa riflettere perché, nonostante le molte regole che sono tenuti ad osservare, nel bilancio finale dell’esperienza formativa non hanno fatto cenno a questo aspetto. Ciò, a conferma che con questa tipologia di utenza è più adeguato non imporre le regole ma co-costruirle insieme e condividerle, lavoro che, generalmente, viene fatto durante le prime giornate di accoglienza di inizio attività. Per quanto riguarda, invece, la loro capacità progettuale si è rilevato che tutti hanno una buona capacità di prefigurarsi il loro futuro ma che solo la metà è riuscito a valutare in maniera realistica sia le risorse personali sia le risorse materiali necessarie per l’avvio di un’attività imprenditoriale. Per tale motivo, con parte di loro si è ragionato sul loro progetto professionale ma ancor di più sulla fattibilità di successo dello stesso. Nel complesso, comunque, sicuramente tutti hanno acquisito una buona capacità di ascolto, di relazione con gli altri e di ragionamento come loro stessi hanno evidenziato.

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3.2 Verifiche degli apprendimenti e certificazione delle competenze

Le difficoltà incontrate negli ultimi anni nel lavorare con i ragazzi di obbligo formativo ha portato ad una riflessione sui fattori di insuccesso a cui spesso si va incontro durante l’erogazione dell’attività formativa. Questa riflessione ha posto l’attenzione su vari aspetti tra i quali l’importanza ai fini del successo formativo dell’univocita’:

� dei messaggi trasmessi agli allievi da parte di tutto lo staff didattico; � della metodologia di insegnamento; � della valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze.

Nell’ambito del percorso formativo la coordinatrice didattica del CIOFS/FP e una esperta hanno cercato, relativamente alla valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze che, comunque, sono consequenziali, secondo l’ottica della valutazione autentica, di costruire un modello applicabile e sperimentabile con questa tipologia di utenti, partendo dall’esperienza di altri realtà similari. L’obiettivo del lavoro è stato, quindi, quello di provare a costruire un modello di valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze adeguato alla tipologia di utenza a cui si rivolge. A fronte di ciò, in continuità con il lavoro iniziato e sperimentato in parte nella prima annualità e nella seconda, si è cercato di definire e dettagliare meglio il sistema di autovalutazione ed eterovalutazione che si fonda sulla valutazione autentica con la finalità di mettere a punto un sistema di valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze utilizzabile nella terza annualità, a fine percorso formativo. Per valutazione , in generale, si intende “ dar valore a qualcosa, che sia un prodotto, un’azione, una manifestazione di ciò che si sa e si sa fare” . In altre parole, rilevare il livello di conoscenza, capacità e competenze acquisite dall’allievo. La certificazione, invece, è il dispositivo attraverso il quale è possibile riconoscere e attestare l’acquisizione di tali competenze. Tra la valutazione e la certificazione esiste un legame strettissimo tanto da poter considerare la seconda come il prolungamento e il completamento delle attività valutative: non può esistere certificazione senza valutazione in quanto essa non è altro che la formalizzazione legale del giudizio di valutazione. Come dice Domenico Lipari (1992) : “ la certificazione costituisce il momento finale della valutazione. Nel momento in cui si certifica che un soggetto, dopo aver sostenuto una prova d’esame, ha conseguito una determinata qualifica non si fa altro che valutare quello che un soggetto ha imparato: si verifica cioè che le conoscenze che ha acquisito corrispondono al profilo formativo che si intendeva fornirgli e che era stabilito dall’inizio. Quindi, l’atto del valutare è preliminare a quello del certificare e costituisce una condizione essenziale per il suo espletamento “. La Valutazione degli apprendimenti Prima di parlare di valutazione degli apprendimenti è necessario focalizzare l’attenzione su cosa significa sviluppo personale e formativo dell’allievo. Oggi è necessario puntare:

all’apprendimento come costruzione progressiva del sapere; all’autonomia; alla responsabilità; alla consapevolezza; alle abilità trasversali (metacognitive, relazionali, di pensiero critico e creativo); alla sicurezza in sé.

Secondo il pensiero costruttivista le linee guida relativamente all’apprendimento che dobbiamo tenere presente quando prendiamo in considerazione il nostro ruolo di educatori sono:

* L'apprendimento è un processo attivo: l'apprendimento non è l'accettazione passiva di una conoscenza che esista "là fuori" ma l'apprendimento implica l’interazione del discente con il mondo.

* Le persone “imparano a imparare” intanto che imparano: l'apprendimento è fatto sia di costruzione del significato sia di costruzione di sistemi di significato. Per esempio, se impariamo la cronologia delle date di una serie di eventi storici, impariamo contemporaneamente il significato di cronologia.

* L'azione cruciale della costruzione del significato è mentale: dobbiamo far svolgere attività che impegnino sia la mente, sia le mani.

* L'apprendimento coinvolge la lingua: la lingua che usiamo influenza l'apprendimento. * L'apprendimento è un'attività sociale: il nostro apprendimento è intimamente associato con i nostri legami con

altri esseri umani, i nostri insegnanti, i nostri pari, la nostra famiglia oltre che le nostre conoscenze casuali.

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* L'apprendimento è contestuale: non impariamo teorie e fatti isolati in uno spazio astratto ed etereo della mente, separato dal resto della nostra vita, ciò che impariamo sta in relazione con tutto ciò che sappiamo già, con ciò in cui crediamo, con i nostri pregiudizi e le nostre paure, non possiamo separare il nostro apprendimento dalla nostra vita.

* Per imparare ci vuole conoscenza: non è possibile assimilare nuova conoscenza senza avere una struttura sviluppata da una precedente conoscenza sulla quale costruire, ogni sforzo fatto per insegnare deve essere collegato con lo stato in cui si trova il discente, deve mettere a disposizione del discente un percorso basato sulla conoscenza che quel discente possiede già in modo che lo porti verso l'argomento da apprendere.

* Ci vuole tempo per imparare: l'apprendimento non è istantaneo. Per un apprendimento significativo abbiamo bisogno di rivisitare le idee, di pensarci su, di metterle alla prova, di giocarci e di usarle.

* La motivazione è una componente chiave dell'apprendimento, non solo nel senso che la motivazione aiuta l'apprendimento, essa è essenziale per l'apprendimento. Questa concezione della motivazione come viene descritta qui va intesa in senso lato tanto da comprendere anche i modi in cui la conoscenza può essere usata. Se non sappiamo i "perché", può darsi che non ci sentiamo molto coinvolti nell'utilizzo della conoscenza che qualcuno ci ha trasmesso, anche con metodi di insegnamento molto severi e diretti.

* La valutazione può aiutare a sviluppare questo tipo di apprendimento se tiene in considerazione le abilità e le conoscenze disciplinari e le abilità trasversali, se coinvolge lo studente nel processo di valutazione, se propone allo studente prove motivanti e sfidanti e se si “demitizza” la valutazione. La valutazione secondo l’ ottica tradizionale, infatti, è considerata il processo attraverso il quale si giudica quanto l’allievo è stato in grado di imparare; mentre la valutazione autentica è il processo attraverso il quale l’allievo diventa consapevole delle competenze acquisite e delle aree da migliorare. La differenza tra i due tipi di valutazione può essere riassunta nel seguente specchietto riepilogativo.

MODELLI A CONFRONTO

� I CONTENUTI VENGONO TRASMESSI DALL’INSEGNANTE E GLI STUDENTI LI ASSIMILANO. � LA VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO PORTA ALLA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO

� L’INSEGNANTE, GUIDA, MODELLA, STRUTTURA � LO STUDENTE È ATTIVAMENTE COINVOLTO NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO PER SVOLGERE LA PRESTAZIONE RICHIESTA � LA VALUTAZIONE AVVIENE ATTRAVERSO RUBRICHE DI VALUTAZIONE CONDIVISE � L’ESITO DELLA PRESTAZIONE PERMETTE ALLO STUDENTE DI AUTOVALUTARSI

VALUTAZIONE TRADIZIONALE VS VALUTAZIONE AUTENTICA � È AFFIDATA QUASI ESCLUSIVAMENTE ALL’INSEGNANTE. � I CRITERI DI VALUTAZIONE NON SONO

COMUNICATI E SONO UTILIZZATI A DISCREZIONE DELL’INSEGNANTE.

� ACCERTA PREVALENTEMENTE SOLO LA CORRETTEZZA DELLE RISPOSTE. CERTIFICA SE LO STUDENTE SA RIPORTARE LA CONOSCENZA CHE ERA DA APPRENDERE. � È VISSUTA E PERCEPITA DA COLORO CHE SONO COINVOLTI CON FINI “SELEZIONE”. � DIMOSTRA SE LO STUDENTE HA APPRESO CIÒ CHE GLI È STATO INSEGNATO. � SI APPLICA A COMPITI E PRESTAZIONI

È GESTITA ANCHE DALLO STUDENTE.

I CRITERI DI VALUTAZIONE SONO PUBBLICI, ORDINATI IN RUBRICHE CONSEGNATE ALLO STUDENTE

PRIMA DI UNA PRESTAZIONE.

ACCERTA SE LO STUDENTE PUÒ SPIEGARE, APPLICARE E GIUSTIFICARE LE RISPOSTE. IN ALTRE PAROLE, SE LO STUDENTE HA UNA COMPRENSIONE PROFONDA DI CIÒ CHE HA APPRESO COSÌ DA ESSERE CAPACE DI APPLICARLO A SITUAZIONI NUOVE.

SOTTOLINEA IL MIGLIORAMENTO E LO SVILUPPO NEI COMPITI

È “PREDITTIVA” DI CIÒ CHE LO STUDENTE “SA FARE CON CIÒ CHE FA”.

SI APPLICA A SITUAZIONI SIMILI O

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ESTRANEI AI CONTESTI REALI.

� SI SVOLGE CON COMPITI SEMPLICI E PRECISI (PER LO PIÙ PROVE OGGETTIVE) PER CONTROLLARE CON ESATTEZZA LA CONOSCENZA APPRESA. � INFORMA LO STUDENTE SUL RISULTATO CONSEGUITO, SE IL RISULTATO È POSITIVO, PONE TERMINE AL PROCESSO DI APPRENDIMENTO.

ANALOGHE A QUELLE REALI.

SI SVOLGE CON COMPITI COMPLESSI CHE RICHIEDONO L’INTEGRAZIONE DI NUMEROSE ABILITÀ E CONOSCENZE.

LA PROVA È PROGRAMMATA NON SOLO PER VERIFICARE LA PRESTAZIONE, MA ANCHE PER MIGLIORARE PRESTAZIONI SUCCESSIVE. LO STUDENTE PUÒ RICONOSCERE IL RISULTATO CONSEGUITO E IL PROGRESSO COMPIUTO.

In altre parole la valutazione autentica è “una metodologia valutativa – collocata entro un approccio formativo coerente – che mira a verificare non solo ciò che un allievo sa, ma ciò che < sa fare con ciò che sa> fondato su una prestazione reale e adeguata dell’apprendimento che risulta così significativo, perché riflette le esperienze reali ed è legato ad una motivazione personale. Lo scopo principale consiste nella promozione di tutti offrendo opportunità al fine di compiere prestazioni di qualità. Tale valutazione, coinvolgendo gli allievi, le famiglie ed i partner formativi, mira pertanto alla dimostrazione delle conoscenze tramite prestazioni concrete, stimolando l’allievo ad operare in contesti reali con prodotti capaci di soddisfare precisi obiettivi. Particolarmente rilevante è ‘ il capolavoro ‘ che l’allievo esegue al termine del percorso formativo e che documenta nelle forme e linguaggio proprio della comunità professionale la sua preparazione, giustificando il rilascio della relativa qualifica professionale. “ Questo tipo di valutazione comporta, naturalmente, uno sforzo maggiore all’equipe dei formatori in quanto si tratta di valutare prestazioni reali che per portarle a termine l’allievo deve mettere in campo abilità, conoscenze e modi di fare che riguardano più discipline. Lo strumento che permette di valutare le prestazioni reali è ‘la rubrica’ ovvero matrice delle competenza che è in grado di coniugare l’univocità dei riferimenti e la varietà dei percorsi possibili. La rubrica è un insieme ordinato di indicazioni operative e metodologiche a carico dell’equipe di educatori-formatori che ha la finalità di descrivere le acquisizioni dell’allievo indicandone anche il livello di padronanza. La rubrica per la valutazione delle competenze ci permette di individuare il legame che si instaura tra le sue componenti che sono: a) gli indicatori/evidenze cioè i comportamenti osservabili che costituiscono il riferimento concreto della competenza; b) i livelli (es. parziale, basilare, adeguato, eccellente) cioè il grado di abilità, conoscenza di soluzione di un determinato compito/prestazione. I livelli si differenziano in base a quattro criteri: autonomia; complessità; consapevolezza; efficacia. c) le conoscenze ed abilità che l’allievo mette in campo nel corso dell’azione di apprendimento. A fronte di ciò, la rubrica delle competenze, sulla base della scelta degli obiettivi formativi ritenuti significativi per quel determinato gruppo classe, consente all’equipe dei formatori di utilizzarla per:

� l’individuazione delle situazioni di apprendimento ritenute significative e per la cui strutturazione è necessario un lavoro prevalentemente interdisciplinare; � la verifica e la valutazione delle competenze acquisite dagli allievi in modo adeguato ed efficace; � la rielaborazione degli obiettivi e dei percorsi di apprendimento in modo tale che l’azione formativa possa valorizzare le acquisizioni e affrontare/migliorare le aree di criticità.

E’ chiaro, dunque, come in quest’ottica “la rubrica” diventa uno strumento di supporto all’azione didattica nella logica della costruzione del percorso formativo, in modo condiviso tra i docenti che compongono l’equipe.

La Certificazione delle competenze La “certificazione delle competenze” indica il processo mediante il quale l’organismo pubblico, o altro soggetto da esso specificamente abilitato, rilascia, a seguito di verifica mediante prove, un attestato formale relativo al possesso di determinate competenze da parte dell’individuo; tale garanzia ha validità nell’ambito del sistema di education ai fini del riconoscimento di eventuali crediti formativi, e nell’ambito dei servizi al lavoro ai fini del miglioramento dell’incrocio tra domanda e offerta. La certificazione deve riferirsi sia ai saperi, cioè le conoscenze e abilità, ovvero le risorse che la persona ha acquisito che ha mobilitato per la risoluzione dei compiti/problema in questione; sia alle competenze intese come fattori che indicano il grado di autonomia e di responsabilità dell’allievo a fronte di specifiche categorie di compiti/problema. Nella certificazione, inoltre, così come nella valutazione devono essere indicati il grado di padronanza delle competenze in termini progressivi (es. parziale, basilare, adeguato, eccellente).

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Il concetto di certificazione degli apprendimenti è in stretto rapporto con il concetto di credito formativo che rappresenta quel documento che attesta il possesso di un determinato saper/abilità da parte dell’allievo valevole come parte di una meta formativa più ampia oppure utile per accelerare l’acquisizione di una qualifica in un percorso di inserimento lavorativo. Affinché, il credito formativo sia effettivamente valevole, è necessario che l’ente ricevente riconosca la certificazione fatta dall’organizzazione inviante e le attribuisca un valore tale che possa essere utile per progredire o accedere al percorso formativo o lavorativo senza ulteriore verifica da parte dell’allievo. Per la certificazione degli apprendimenti e i crediti formativi, oltre al certificato finale dei percorsi IFP o al certificato delle competenze che può valere sia per l’obbligo di istruzione sia per ogni attività formativa, si può far riferimento ad uno strumento che può accompagnare la persona nella sua crescita in termini di esperienze e di competenze: si tratta del Libretto Formativo. Di seguito si riporta un approfondimento sul documento: “il libretto formativo del cittadino” tratto dal libro Dario Nicoli (a cura di) CNOS-FAP CIOFS/FP , Linee guida per i percorsi di istruzione e formazione professionale – II edizione, Dicembre 2008.

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La Valutazione degli apprendimenti e la Certificazione delle competenze nell’ambito del corso “Acconciatore” La presente proposta, partendo dal voler applicare una metodologia valutativa di tipo autentica, vuole creare un modus operandi comune in modo tale che gli allievi non vengano disorientati da messaggi, metodologie e valutazioni diverse a seconda del formatore che si trovano davanti. Inoltre, c’è da sottolineare che spesso le aspettative di un ragazzo che lascia la scuola e si scrive ad un corso di formazione sono proprio quelle di poter imparare in maniera diversa e di riuscire ad avere successo in quello che andrà a fare. Il successo formativo diventa ancora più difficile da raggiungere

LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO

Il Libretto Formativo del cittadino definito in sede istituzionale nazionale ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 18 febbraio 2000 rappresenta “ il libretto personale del lavoratore……in cui vengono registrate le competenze acquisite durante la formazione in apprendistato, la formazione in contratto di inserimento, la formazione specialistica e la formazione continua svolta durante l’arco della vita lavorativa ed effettuata da soggetti accreditati dalle regioni, nonché le competenze acquisite in modo non formale e informale secondo gli indirizzi della Unione europea in materia di apprendimento permanente, purché riconosciute e certificate” ( Decreto Legislativo 10 settembre 2003 n.276, art.2 comma i). Si tratta di un documento che si aggiunge, qualificandolo, al Libretto di lavoro, e mira a raccogliere, sintetizzare e documentare le diverse esperienze di apprendimento dei lavoratori nonché le competenze da essi comunque acquisite: nella scuola, nella formazione, nel lavoro, nella vita quotidiana. Ciò al fine di migliorare la leggibilità e la spendibilità delle competenze e l’occupabilità delle persone. La realizzazione di questo documento trae origine dalla limitatezza delle declaratorie professionali basate sulle qualifiche come fonte per precisare la padronanza professionale del titolare; esso si presenta quindi come uno strumento dinamico in grado di accompagnare la persona in tutto l’arco della sua esperienza formativa e lavorativa in coerenza con il concetto di lifelong learning. Questa concezione è coerente con le strategie e le azioni dell’unione europea finalizzate alla trasparenza delle competenze alla mobilità delle persone tanto che il Libretto può essere considerato il corrispettivo italiano di EUROPASS, il passaporto delle qualifiche e delle competenze che favorisce la “portabilità” delle stesse in Europa, con la differenza che il Libretto rappresenta la carta d’identità per muoversi sul territorio nazionale, sia attraverso le diverse esperienze di apprendimento e lavoro. E’ infine coerente con la Borsa Continua del Lavoro per favorire l’incontro domanda- offerta di lavoro. Il Libretto fornisce informazioni sul soggetto e sul suo curriculum di apprendimento formale, non formale e informale, per la ricerca di un lavoro,per la mobilità professionale e per il passaggio da un sistema formativo all’altro; rende riconoscibili e trasparenti le competenze comunque acquisite e sostiene in questo modo l’occupabilità e lo sviluppo professionale; aiuta gli individui a mantenere consapevolezza del proprio bagaglio culturale e professionale anche al fine di orientare le scelte e i progetti futuri. Il documento proposto dal CNOS-FAP e dal CIOFS/FP consente di registrare i seguenti elementi: - dati personali - esperienze scolastiche e formative - esperienze d lavoro e apprendistato - altre esperienze significative (la persona può essere dotata di competenze che sono state acquisite in maniera informale oppure per attività significative, ma non oggetto di rapporto di lavoro). - competenze possedute: vanno inserite quelle acquisite formalmente a seguito dei percorsi formativi e relative valutazioni, ed anche quelle riconosciute e quindi certificate.

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quando il gruppo classe parte svantaggiato rispetto alle competenze di base e alla consapevolezza delle proprie risorse personali. In questa casi, dunque, diventa ancora più indispensabile utilizzare dei metodi che puntano su un apprendimento di tipo pratico, co-costruito, consapevole, motivante. Tutto ciò, come già detto, necessita una disponibilità maggiore da parte dei docenti che sono chiamati a lavorare gomito a gomito per costruire in maniera interdisciplinare tutto il sapere che intendono trasmettere ai ragazzi. La finalità della presente proposta è potenziare il successo formativo degli allievi attraverso un apprendimento che coinvolgendoli li fa diventare protagonisti attivi del loro sapere e li responsabilizza rispetto alla loro crescita personale e professionale. Non bisogna, infatti, dimenticare che quando si “fa formazione”, che non corrisponde ad insegnare secondo l’ottica tradizionale, si devono tener presente alcuni principi fondamentali che scaturiscono dall’analisi dei fattori che portano lo studente all’insuccesso scolastico. Riprendiamo quindi, per l’importanza che ricoprono tali principi, accennati in parte nella valutazione, che sono: a) l’apprendimento è più efficace quando l’allievo è coinvolto in prima persona nel processo perché ciò sostiene il ragazzo a mantenere alto il livello di attenzione richiesto; b) l’apprendimento è più efficace quando l’allievo co-costruisce il suo sapere perché ciò lo aiuta a capire meglio quello che impara in quanto, sperimentandolo praticamente, via via riesce a dissipare tutte le incertezze e le domande su quanto sta imparando. c) l’apprendimento è più efficace quando l’allievo possiede conoscenze pregresse su cui sviluppare le nuove. d) l’apprendimento è più efficace se scaturito da discussioni di gruppo, da riflessioni su ciò che si è appreso, sul perchè e sul come; e) l’apprendimento è più efficace quando ritenuto dall’allievo raggiungibile e quando, assume per un lui, un significato ben preciso; f) l’apprendimento è più efficace quando l’allievo è consapevole della trasferibilità dello stesso in vari contesti diverso da quello in cui si è sviluppato.

Di conseguenza gli obiettivi specifici che la proposta intende realizzare, con la collaborazione dell’equipe dei formatori, al fine della messa a punto di un modello comune per la valutazione degli apprendimenti e la certificazione delle competenze, sono: 1. condividere il concetto di apprendimento, di valutazione e di successo formativo dell’allievo secondo la mission salesiana; 2. condividere e uniformare metodi, strumenti e stili comunicativi utilizzati; 3. acquisire un modello comune di valutazione degli apprendimenti che intende, questo processo, non come l’aspetto finale e valutativo di un percorso fine a se stesso, ma come processo che accompagna l’allievo nel monitoraggio del proprio apprendimento. In quest’ottica la valutazione diventa orientativa perché permette al ragazzo di capire cosa sa fare e cosa non sa fare come risorsa per migliorare; 4. monitorare l’apprendimento degli allievi attraverso prove interdisciplinari iniziali, intermedie e finali; 5. valutare gli apprendimenti e certificare le competenze secondo il modello costruito ad hoc e che fa riferimento alla valutazione autentica.

La proposta progettuale prevede una strutturazione dell’intervento valutativo in quattro fasi e la metodologia che si prevede di utilizzare è di tipo attiva basata sulla teoria di Kolb relativamente all’apprendimento di tipo esperienziale. Secondo tale teoria, l’apprendimento viene considerato come un processo circolare che attua un trasferimento dell’esperienza in concetti, che, a loro volta, vengono impiegati come guida nella scelta e nell’interpretazione di nuove esperienze. Pertanto, con tale metodologia ci sarà un pieno coinvolgimento anche dei formatori con i quali si farà un lavoro di co-costruzione dei vari strumenti valutativi e della progettazione ‘ a ritroso’ degli obiettivi formativi che si intendono raggiungere. FASE 1 Questa fase prevede:

- la socializzazione dei formatori coinvolti nella sessione d’esame finale e degli stessi con la proposta progettuale e gli obiettivi della stessa . - il confronto e la condivisione di tutte le possibili metodologie didattiche che si adeguano meglio alla tipologia di utenza in questione partendo dal presupposto che rifiutano, a priori, il metodo prettamente scolastico perché è quello che ha procurato loro le frustrazioni derivanti dai loro insuccessi scolastici. - il confronto sul concetto di valutazione e la condivisione dei metodi e strumenti della valutazione autentica. Ciò al fine di arrivare alla costruzione di una rubrica esemplificativa (allegato1) come strumento di valutazione, ma soprattutto di autovalutazione intesa come momento di verifica delle aree da potenziare in termini di apprendimento (allegato 2). L’idea è quella di proporre questo strumento che valuta il ragazzo su cinque dimensioni di cui quattro valutano il comportamento e una il rendimento, la produttività che sarà dettagliata per ogni singola materia

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Infatti, in questa fase, oltre ad illustrare il concetto di valutazione nella formazione professionale, a definire il concetto di rubrica e come si costruisce, si chiederà ai formatori di riflettere sul cosa vogliono valutare in termini di rendimento nella propria materia e di inserirlo nella griglia costruita ad hoc (allegato3-4). - La condivisione del lavoro di ciascun formatore per arrivare a definire uno strumento comune di valutazione da co-costruire insieme ai ragazzi ad inizio percorso e per utilizzarlo in itinere per valutare quali sono le aree che il ragazzo deve rinforzare e alla fine per valutare gli obiettivi raggiunti. FASE 2 Questa fase prevede la co-progettazione da parte dell’equipe di formatori del sistema di valutazione partendo

dalla riflessione su ciò che ci si propone di conseguire. Nella valutazione autentica, la progettazione è detta “ a ritroso” cioè parte dalla fine e seguendo un determinato iter:

decidere i risultati che si attendono (gli obiettivi di abilità e conoscenza e gli obiettivi formativi); allineare ai risultati i prodotti o le prestazioni che si vogliono valutare (presentazioni, materiali scritti, i modelli, relazioni). La domanda da farsi è “quali prodotti forniscono l’evidenza adeguata dell’apprendimento dello studente e del suo successo?”

Valutare tutti i risultati dando l’opportunità agli studenti di dimostrare, attraverso i prodotti, ciò che era richiesto loro di sapere e saper fare.

identificare i prodotti finali; costruire gli strumenti necessari per la valutazione dei prodotti.

PROGETTAZIONE A RITROSO

1 2 Identificare Determinare i risultati desiderati evidenze di apprendimento

3

Pianificare esperienze e istruzione

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1. Identificare i risultati desiderati: per raggiungere i risultati desiderati ovvero per realizzare ciò che viene richiesto di quali conoscenze/abilità avranno bisogno gli allievi? 2. Determinare evidenze d apprendimento: quali possono essere le attività che forniranno agli allievi le conoscenze/abilità necessarie? 3. Pianificare esperienze e istruzione: cosa, quindi, bisogna insegnare agli allievi e con quale metodo considerata la prestazione da raggiungere?

FASE 3

Questa fase prevede: - la co-progettazione da parte dell’equipe di formatori di prestazioni /prove interdisciplinari da far svolgere ai ragazzi all’inizio della terza annualità e relative agli apprendimenti trasmessi nelle due annualità precedenti per verificare se ci sono, da parte dei ragazzi, tutte le conoscenze pregresse per poter affrontare ‘le prove interdisciplinari’ e il ‘capolavoro’ individuate nella seconda fase per la terza e ultima annualità. - la somministrazione della prova interdisciplinare ex ante sulle conoscenze pregresse; - la valutazione della stessa in termini di autovalutazione ed eterovalutazione per singolo allievo e attraverso l’ausilio di una rubrica costruita ad hoc. FASE 4 Questa fase prevede: - la somministrazione delle prove interdisciplinari intermedie sulle conoscenze in itinere. - la realizzazione da parte degli allievi del ‘capolavoro’ finale - la valutazione delle prove interdisciplinari e del capolavoro attraverso una rubrica costruita ad hoc al fine di poter certificare le competenze acquisite. A fronte di ciò, la valutazione degli apprendimenti verrà fatta attraverso una serie di strumenti che permetteranno di verificare i progressi dell’allievo sia dal punto di vista personale, sia dal punto di vista professionale coinvolgendolo in prima persona durante tutto lo svolgersi del processo. Nel dettaglio, per la valutazione degli apprendimenti in termini anche orientativi per le aree da potenziare si potranno utilizzare:

* Rubrica sulla partecipazione al percorso (all.1); * Sintesi scheda di valutazione allievo (all.2) * Sintesi valutazione allievi (all.3) * Rubrica delle competenze per allievo (all.4) * Scheda di autovalutazione competenza (all. 5); * Rubrica sull’attività di stage (all. 6); * Scheda di autovalutazione alla rubrica sull’attività di stage (all.7); * Scheda di valutazione delle abilità comportamentali (all.8); * Scheda di autovalutazione delle abilità comportamentali (all.9); * Per quanto riguarda, invece, la certificazione delle competenze all’allievo a fine percorso può essere rilasciato: * Il certificato attestante la qualifica professionale acquisita * Una scheda di certificazione delle competenze (all. 10 - 11) * Il libretto formativo del cittadino

Sono stati inoltri costruiti due strumenti utili per la certificazione: * Scheda valutazione della prova professionale (all.12) * Scheda valutazione della competenza professionale per lo stage (all.13)

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TABELLA RIEPILOGATIVA ATTIVITA’/STRUMENTI

ATTIVTA’

STRUMENTO

ALLEGATO

- rubrica partecipazione al percorso 1

- valutazione allievo 2

- sintesi valutazione allievi 3

- rubrica competenze 4

Valutazione delle competenze

- autovalutazione competenze 5

- rubrica stage 6 Valutazione stage

- autovalutazione stage 7

- valutazione abilità comportamentali 8 Valutazione dei comportamenti

- autovalutazione abilità com. 9 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Valutazione delle conoscenze - prove interdisciplinari

- Scheda di registrazione delle

competenze acquisite

10

- Scheda di certificazione delle

competenze acquisite

11

CERTIFICAZIONE

DEGLI APPRENDIMENTI

Certificazione delle competenze

- Libretto Formativo del cittadino

Strumenti per la

Certificazione degli

apprendimenti

- Scheda valutazione prova professionale

- Scheda valutazione prova professionale

durante lo stage

12

13

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BBIIBBLLIIOOGGRRAAFFIIAA

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Calabria

Sede di Rosarno (RC)

ACCONCIATORE

COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI I – II – III anno

Competenza 1: Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo. Individuare strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste. Applicare procedure e tecniche di approntamento e impostazione strumenti, attrezzature.

Competenza 2: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo. Eseguire diverse tipologie di piega con phon, bigodini Eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa. Competenza 3: Eseguire permanenti su capelli corti e lunghi. Competenza 4: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato per la colorazione e decolorazione dei capelli Eseguire in modo corretto tinture e colorazioni –méches Competenza 5 Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli e acconciature

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Calabria

Allegato 1 Sede di Rosarno (RC)

Acconciatore - COD. 4217 Rubrica sulla valutazione della partecipazione al percorso

Elementi di prestazione

Livello 4 obiettivo raggiunto

Livello 3 obiettivo quasi raggiunto

Livello 2 obiettivo parzialmente raggiunto

Livello 1 obiettivo non raggiunto

Presenza Puntualita’ rispetto al compito assegnato Rendimento Rispetto delle regole

E’ sempre presente e puntuale sia rispetto all’orario di inizio della lezione sia a quello di chiusura Consegna il compito rispettando i tempi assegnati e approfondendo in maniera esaustiva tutte le consegne date dal docente Interviene durante la lezione per chiedere spiegazioni e/o chiarimenti su quanto si sta facendo e/o dice la sua opinione in merito e produce il compito secondo le indicazioni date dal docente non tralasciando alcun punto e curando la forma dello stesso Accetta ciò che gli viene richiesto dal tutor senza borbottare e anticipando la richiesta (depositare il telefonino, rientrare dalla pausa) e avendo chiaro cosa può fare e non può fare sia rispetto al contesto formativo sia rispetto agli altri e si comporta in maniera adeguata

E’ quasi sempre presente e puntuale sia rispetto all’orario di inizio della lezione sia a quello di chiusura Consegna il compito rispettando i tempi assegnati e approfondendo in maniera esaustiva solo alcune consegne date dal docente Interviene durante la lezione per chiedere spiegazioni e/o chiarimenti su quanto si sta facendo e/o dice la sua opinione in merito e produce il compito secondo le indicazioni date dal docente tralasciando solo alcuni punto e curando in parte la forma dello stesso Accetta ciò che gli viene richiesto dal tutor senza borbottare ma solo su richiesta (depositare il telefonino, rientrare dalla pausa) e avendo chiaro cosa può fare e non può fare sia rispetto al contesto formativo sia rispetto agli altri e si comporta quasi sempre in maniera adeguata

E’ presente in maniera discontinua ed è puntuale solo rispetto all’orario di inizio della lezione ma non a quello di chiusura Consegna il compito rispettando i tempi assegnati ma non approfondendo in maniera esaustiva tutte le consegne date dal docente Interviene durante la lezione per chiedere spiegazioni e/o chiarimenti non sempre riferito a quanto si sta facendo e/o dice la sua opinione in merito non sempre coerente alla situazione e produce il compito secondo le indicazioni date dal docente tralasciando gran parte dei punti e curando poco la forma . Accetta ciò che gli viene richiesto dal tutor borbottando e solo su richiesta (depositare il telefonino, rientrare dalla pausa) e avendo chiaro cosa può fare e non può fare sia rispetto al contesto formativo sia rispetto agli altri e si comporta adeguatamente in maniera discontinua

E’ presente raramente ed è sempre in ritardo sia rispetto all’orario di inizio della lezione sia a quello di chiusura Non consegna il compito rispettando i tempi assegnati e non rispetta le consegne del docente Non interviene durante la lezione per chiedere spiegazioni e/o chiarimenti su quanto si sta facendo e/o non dice la sua opinione in merito e non produce il compito Non accetta ciò che gli viene richiesto dal tutor, borbotta e risponde alla richiesta dopo varie sollecitazioni (depositare il telefonino, rientrare dalla pausa) e non ha chiaro cosa può fare e non può fare sia rispetto al contesto formativo sia rispetto agli altri comportandosi in maniera scorretta

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Autocontrollo

Esegue il compito con atteggiamento di disponibilità all’apprendere pur non essendo interessato all’argomento in oggetto; parla con un tono di voce basso, non interrompe quando gli altri parlano, ma aspetta che finiscano e poi risponde e modula il suo modo di relazionarsi non utilizzando le mani o la parola in maniera inadeguata rispetto alle regole di convivenza civile

Esegue quasi sempre il compito con atteggiamento di disponibilità all’apprendere pur non essendo interessato all’argomento in oggetto; parla quasi sempre con un tono di voce basso, non interrompe quasi mai quando gli altri parlano, ma aspetta che finiscano e poi risponde e modula quasi sempre il suo modo di relazionarsi non utilizzando le mani o la parola in maniera inadeguata rispetto alle regole di convivenza civile

Esegue qualche volta il compito mostrando insofferenza perché non interessato all’argomento in oggetto; parla qualche volta con un tono di voce basso, e interrompe spesso gli altri quando gli altri parlano,, senza aspettare che finiscano e modula poche volte il suo modo di relazionarsi non utilizzando le mani o la parola in maniera inadeguata rispetto alle regole di convivenza civile

Non esegue il compito mostrando insofferenza perché non interessato all’argomento in oggetto; parla con un tono di voce alto, e interrompe sempre gli altri quando parlano,, e non aspettar che finiscano e non modula il suo modo di relazionarsi utilizzando le mani o la parola in maniera inadeguata rispetto alle regole di convivenza civile

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Allegato 2 Calabria

Sede di Rosarno (RC)

Acconciatore - COD. 4217

III anno

“Sintesi SCHEDA di VALUTAZIONE ALLIEVO”

Nome: ______________________________________ Cognome: __________________________________

VALUTAZIONE FINALE

ELEMENTI di PRESTAZIONE

AUTO

ETERO

Presenza

1 2 3 4 1 2 3 4

Puntualita’ rispetto al compito assegnato

1 2 3 4 1 2 3 4

Rendimento 1 2 3 4 1 2 3 4

Rispetto delle regole

1 2 3 4 1 2 3 4

Autocontrollo

1 2 3 4 1 2 3 4

LLIIVVEELLLLOO 11 OOBBIIEETTTTIIVVOO NNOONN RRAAGGGGIIUUNNTTOO

LLIIVVEELLLLOO 22 OOBBIIEETTTTIIVVOO PPAARRZZIIAALLMMEENNTTEE RRAAGGGGIIUUNNTTOO

LLIIVVEELLLLOO 33 OOBBIIEETTTTIIVVOO QQUUAASSII RRAAGGGGIIUUNNTTOO

LLIIVVEELLLLOO 44 OOBBIIEETTTTIIVVOO RRAAGGGGIIUUNNTTOO

DDAATTAA__________________________________________________

FFIIRRMMAA

____________________________________________________

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Allegato 3 Calabria

Sede di Rosarno (RC) Acconciatore - COD. 4217 - III anno

“Sintesi VALUTAZIONE ALLIEVI”

Cognome Nome Presenza Puntualità Rendimento Rispetto delle regole Autocontrollo TOTALE

Auto Etero Tot. Auto Etero Tot. Auto Etero Tot. Auto Etero Tot. Auto Etero Tot.

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Allegato 4 Calabria Sede di Rosarno (RC)

Acconciatore - COD. 4217 - III anno

Nome: ______________________________________ Cognome: __________________________________

Rubrica della competenza

Competenza 1: Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo. Individuare strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste. Applicare procedure e tecniche di approntamento e impostazione strumenti, attrezzature. Asse Culturale: Tecnico- professionali

Livelli Di Padronanza Indicatori/ evidenze 1

parziale 2

basilare 3

adeguato 4

eccellente Usa in sicurezza gli utensili e le attrezzature richieste per l’ asciugatura e l’acconciatura dei capelli.

Organizza il suo posto di lavoro

DDAATTAA__________________________________________________

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Rubrica della competenza

Competenza 2: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo. Eseguire diverse tipologie di piega con phon, bigodini Eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa. Asse Culturale: Tecnico- professionali

Livelli Di Padronanza Indicatori/ evidenze 1

parziale 2

basilare 3

adeguato 4

eccellente Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia , igiene.

Conosce le diverse tipologie di cuoio capelluto,

Conosce le diverse tipologie di lavaggi e prodotti da utilizzare in funzione delle caratteristiche del cuoio capelluto

Conosce le varie tipologie di massaggi in funzione della necessità del cliente.

E’ in grado di eseguire il lavaggio, il trattamento igienizzante del cuoio capelluto.

E’ in grado di eseguire il brushing (piega a phon)

E’ in grado di eseguire la piega con bigodini ed altri tipi di piega con tecniche di tendenza

E’ in grado di eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa.

DDAATTAA__________________________________________________

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Rubrica della competenza

Competenza 3: Eseguire permanenti su capelli corti e lunghi.

Asse Culturale: Tecnico- professionali

Livelli Di Padronanza Indicatori/ evidenze 1

parziale 2

basilare 3

adeguato 4

eccellente Usa in sicurezza i prodotti, gli utensili e le attrezzature richieste per le permanenti

Organizza il suo posto di lavoro

Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia, igiene relative ai compiti da eseguire (permanenti)

E’ in grado di scegliere tra le differenti tipologie di permanenti in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del cliente.

E’ in grado di eseguire permanenti su capelli corti e lunghi.

DDAATTAA__________________________________________________

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Rubrica della competenza

Competenza 4: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato per la colorazione e decolorazione dei capelli Eseguire in modo corretto tinture e colorazioni –méches Asse Culturale: Tecnico- professionali

Livelli Di Padronanza Indicatori/ evidenze 1

parziale 2

basilare 3

adeguato 4

eccellente Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia, igiene relative ai compiti da eseguire (tinture e colorazioni –méches)

E’ in grado di scegliere tra le differenti tipologie di tinture e colorazioni – méches in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del cliente.

E’ in grado di individuare ed utilizzare tutte le nuances di colore, preparando e miscelandole tra loro per ottenere nuances personalizzate secondo le leggi della colorimetria della stella di Oswold

E’ in grado di eseguire tinture e colorazioni

E’ in grado di eseguire le méches in stagnola, in cartina termica, ecc.

Conosce le innovazioni di processo e di prodotto relative alla realizzazione di tinture e colorazioni – méches

DDAATTAA__________________________________________________

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Rubrica della competenza

Competenza 5 Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli e acconciature Asse Culturale: Tecnico- professionali

Livelli Di Padronanza Indicatori/ evidenze 1

parziale 2

basilare 3

adeguato 4

eccellente Conosce le tecniche di taglio dei capelli in qualunque foggia compreso il taglio scolpito a rasoio.

Eseguire con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio dei capelli in forma piena.

Eseguire con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio dei capelli in forma graduale

Eseguire con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio e acconciatura dei capelli in forma piena.

Eseguire con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio e acconciatura dei capelli in forma graduale

DDAATTAA__________________________________________________

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Allegato 5

Calabria

Sede di Rosarno (RC)

Acconciatore - COD. 4217 - III anno

“SCHEDA di AUTOVALUTAZIONE COMPETENZA”

Nome: ______________________________________ Cognome: __________________________________

Competenza 1: Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo. Individuare strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste. Applicare procedure e tecniche di approntamento e impostazione strumenti, attrezzature.

VALUTAZIONE COMPETENZA Indicatori / Evidenze

AUTOVALUTAZIONE

MI VALUTO COSI’ PERCHE’…………………………..

ETEROVALUTAZIONE

Usa in sicurezza gli utensili e le attrezzature richieste per l’ asciugatura e l’acconciatura dei capelli.

1

2

3

4

1

2

3

4

Organizza il suo posto di lavoro

1

2

3

4

1

2

3

4

Livello 1 obiettivo non raggiunto Livello 3 obiettivo quasi raggiunto Livello 2 obiettivo parzialmente raggiunto Livello 4 obiettivo raggiunto

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Competenza 2: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo. Eseguire diverse tipologie di piega con phon, bigodini Eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa.

VALUTAZIONE COMPETENZA Indicatori / Evidenze

AUTOVALUTAZIONE

MI VALUTO COSI’ PERCHE’…………………………..

ETEROVALUTAZIONE

Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia , igiene.

1

2

3

4

1

2

3

4

Conosce le diverse tipologie di cuoio capelluto, 1

2

3

4

1

2

3

4

Conosce le diverse tipologie di lavaggi e prodotti da utilizzare in funzione delle caratteristiche del cuoio capelluto

1

2

3

4

1

2

3

4

Conosce le varie tipologie di massaggi in funzione della necessità del cliente.

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di eseguire il lavaggio, il trattamento igienizzante del cuoio capelluto.

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di eseguire il brushing (piega a phon) 1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di eseguire la piega con bigodini ed altri tipi di piega con tecniche di tendenza

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa.

1

2

3

4

1

2

3

4

Livello 1 obiettivo non raggiunto Livello 3 obiettivo quasi raggiunto Livello 2 obiettivo parzialmente raggiunto Livello 4 obiettivo raggiunto

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Competenza 3: Eseguire permanenti su capelli corti e lunghi.

VALUTAZIONE COMPETENZA Indicatori / Evidenze

AUTOVALUTAZIONE

MI VALUTO COSI’ PERCHE’…………………………..

ETEROVALUTAZIONE

Usa in sicurezza i prodotti, gli utensili e le attrezzature richieste per le permanenti

1

2

3

4

1

2

3

4

Organizza il suo posto di lavoro

1

2

3

4

1

2

3

4

Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia, igiene relative ai compiti da eseguire (permanenti)

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di scegliere tra le differenti tipologie di permanenti in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del cliente.

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di eseguire permanenti su capelli corti e lunghi.

1

2

3

4

1

2

3

4

Usa in sicurezza i prodotti, gli utensili e le attrezzature richieste per le permanenti

1

2

3

4

1

2

3

4

Livello 1 obiettivo non raggiunto Livello 3 obiettivo quasi raggiunto Livello 2 obiettivo parzialmente raggiunto Livello 4 obiettivo raggiunto

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Competenza 4: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato per la colorazione e decolorazione dei capelli Eseguire in modo corretto tinture e colorazioni –méches

VALUTAZIONE COMPETENZA Indicatori / Evidenze

AUTOVALUTAZIONE

MI VALUTO COSI’ PERCHE’…………………………..

ETEROVALUTAZIONE

Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia, igiene relative ai compiti da eseguire (tinture e colorazioni –méches)

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di scegliere tra le differenti tipologie di tinture e colorazioni – méches in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del cliente.

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di individuare ed utilizzare tutte le nuances di colore, preparando e miscelandole tra loro per ottenere nuances personalizzate secondo le leggi della colorimetria della stella di Oswold

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di eseguire tinture e colorazioni

1

2

3

4

1

2

3

4

E’ in grado di eseguire le méches in stagnola, in cartina termica, ecc.

1

2

3

4

1

2

3

4

Conosce le innovazioni di processo e di prodotto relative alla realizzazione di tinture e colorazioni – méches

1

2

3

4

1

2

3

4

Livello 1 obiettivo non raggiunto Livello 3 obiettivo quasi raggiunto Livello 2 obiettivo parzialmente raggiunto Livello 4 obiettivo raggiunto

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Competenza 5 Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli e acconciature

VALUTAZIONE COMPETENZA Indicatori / Evidenze

AUTOVALUTAZIONE

MI VALUTO COSI’ PERCHE’…………………………..

ETEROVALUTAZIONE

Conosce le tecniche di taglio dei capelli in qualunque foggia compreso il taglio scolpito a rasoio.

1

2

3

4

1

2

3

4

Esegue con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio dei capelli in forma piena.

1

2

3

4

1

2

3

4

Esegue con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio dei capelli in forma graduale

1

2

3

4

1

2

3

4

Esegue con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio e acconciatura dei capelli in forma piena.

1

2

3

4

1

2

3

4

Esegue con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio e acconciatura dei capelli in forma graduale

1

2

3

4

1

2

3

4

Livello 1 obiettivo non raggiunto Livello 3 obiettivo quasi raggiunto Livello 2 obiettivo parzialmente raggiunto Livello 4 obiettivo raggiunto

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Calabria

Allegato 6 Sede di Rosarno (RC)

Acconciatore - COD. 4217 - III anno

Rubrica di valutazione dello stage Cognome_________________________________________ nome__________________________________________ Azienda/e _____________________________________________ Data____________________________________________________

gradi di valutazione fattori

descrittori sintetici 1 2 3 4 55

applicazione

Interesse, partecipazione e costanza

Non è interessato alle attività proposte. Non partecipa. Non è attento �

Scarso interesse alle attività proposte. Poco partecipativo, frequentemente disattento �

Sufficientemente interessato alle attività proposte. Qualche problema di costanza nella partecipazione e nell’impegno �

Buoni l’interesse, la partecipazione, l’impegno e la costanza. Tende ad essere propositivo �

Ottimi l’interesse, la partecipazione, l’impegno e la costanza. Buona la propositività �

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relazione

collaborazione

Capacità di entrare in relazione e di collaborare con gli altri

Nessuna capacità di entrare in relazione e di collaborare con gli altri �

Scarsi i rapporti all’interno del gruppo. Preferisce lavorare da solo �

Media abilità relazionale e capacità di collaborazione all’interno del gruppo �

Buone le relazioni coni colleghi e con i docenti/tutor. Buona la capacità di collaborazione �

Ottime le relazioni coni colleghi e con i docenti/tutor. Elevata capacità di collaborazione �

frequenza

Puntualità Presenza

Ritardi e assenze molto frequenti �

Frequenti ritardi Frequenti assenze �

Ritardi e assenze accettabili �

Ritardi e assenze poco significativi �

Ritardi e assenze non significativi �

lavoro/ autonomia

Qualità del lavoro svolto Autonomia e affidabilità

Impreciso, confusionario nell’utilizzo delle informazioni e/o degli strumenti. Non autonomo . Non affidabile �

Qualche imprecisione, tende a fare confusione nell’utilizzo delle informazioni e/o degli strumenti. Poco o non sempre autonomo. Qualche problema sull’affidabilità �

Precisione e abilità operative nella norma. Sufficientemente affidabile ed autonomo �

Buon livello di precisione e di abilità operativa. Buona autonomia operativa. Affidabile �

Ottimo livello di precisione e di abilità operativa. Ottimo grado di autonomia operativa. Molto affidabile �

profitto

Risultati conseguiti

Non ha conseguito un livello accettabile di professionalità �

Risultati e professionalità appena accettabili �

Risultati e professionalità discreti �

Risultati e professionalità buoni �

Risultati e professionalità ottimi �

FFOONNTTEE:: COMOGLIO MARIO ( a cura di), Il portfolio nella formazione professionale – Una proposta per i percorsi d Istruzione e Formazione Professionale, Collana dell’ATS.

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Calabria

ALLEGATO 7 Sede di Rosarno (RC)

Acconciatore - COD. 4217 - III anno

“SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE ALLIEVO DELLO STAGE”

Nome: ______________________________________ Cognome: __________________________________ Azienda/e_____________________________________________

VALUTAZIONE FINALE ELEMENTI DI PRESTAZIONE

ETERO

AUTO

APPLICAZIONE: Interesse, partecipazione e costanza

1 2 3 4 1 2 3 4

RELAZIONE COLLABORAZIONE: Capacità di entrare in relazione e di collaborare con gli altri

1 2 3 4 1 2 3 4

FREQUENZA: Puntualità, presenza

1 2 3 4 1 2 3 4

LAVORO/AUTONOMIA: qualità del lavoro svolto, autonomia e affidabilità 1 2 3 4 1 2 3 4 PROFITTO: risultati conseguiti

1 2 3 4 1 2 3 4

Livello 1 obiettivo non raggiunto

Livello 2 obiettivo parzialmente raggiunto

Livello 3 obiettivo quasi raggiunto

Livello 4 obiettivo raggiunto

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Calabria

ALLEGATO 8 Sede di Rosarno (RC)

Acconciatore - COD. 4217 - III anno

ABILITA’ COMPORTAMENTALI NEI TRE ANNI (a cura del Tutor)

Nome: ______________________________________ Cognome: __________________________________

Puntualità e Preparazione

III° annualità ex a int fin

Frequenza

1.Arriva puntuale alle lezioni

� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

2. Porta con sé il materiale necessario � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

3. Completa il compito assegnato � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

Rispetto dei compagni

III° annualità ex a int fin

Sempre Spesso A volte mai

1. Rispetta le proprietà degli altri

� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

2. Ascolta i compagni � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

3. Risponde ai compagni in modo educato � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

4. Rispetta le opinioni degli altri � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte Mai

5. Si trattiene dall’usare un linguaggio offensivo e ingiurioso

� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

Rispetto degli insegnanti

III° annualità ex a int fin

Sempre Spesso A volte mai

1. Segue consigli e suggerimenti

� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

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57

2. Assolve le richieste degli insegnanti � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

3. Accetta con responsabilità le azioni e le attività � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

Rispetto del contesto e dell’ambiente

III° annualità ex a int fin

Sempre Spesso A volte mai

1. Rispetta le norme e il regolamento del Centro � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

2. Ha un comportamento educato e adeguato all’ambiente in cui si trova

� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

3. Ha cura delle suppellettili e degli strumenti di lavoro

� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

Impegno nel processo di apprendimento

III° annualità ex a int fin

Sempre Spesso A volte mai

1.Costanza nell’impegno

� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

2. Collaborazione per il miglioramento � � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

OSSERVAZIONI FINALI ___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

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Calabria

ALLEGATO 9 Sede di Rosarno (RC)

Acconciatore - COD. 4217 - III anno

AUTOVALUTAZIONE DELLE ABILITA’ COMPORTAMENTALI NEI TRE ANNI

Nome: ______________________________________ Cognome: __________________________________

Puntualità e Preparazione

I ° annualità ex a int fin

II° annualità ex a int fin

III° annualità ex a int fin

Frequenza

1. Arrivo puntuale alle lezioni

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Sempre Spesso A volte mai

2. Porto con me il materiale necessario

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Sempre Spesso A volte mai

3. Completo il compito assegnato � � � � � � � � � � � �

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Sempre Spesso A volte mai

Rispetto dei compagni

I ° annualità ex a int fin

II° annualità ex a int fin

III° annualità ex a int fin

Sempre Spesso A volte mai

1. Rispetto le proprietà degli altri

� � � � � � � � � � � �

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Sempre Spesso A volte mai

2. Ascolto i compagni � � � � � � � � � � � �

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Sempre Spesso A volte mai

3. Rispondo ai compagni in modo educato

� � � � � � � � � � � �

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Sempre Spesso A volte mai

4. Rispetto le opinioni degli altri

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� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

5. Mi trattengo dall’usare un linguaggio offensivo e ingiurioso

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Sempre Spesso A volte mai

Rispetto degli insegnanti

I ° annualità ex a int fin

II° annualità ex a int fin

III° annualità ex a int fin

Sempre Spesso A volte mai

1. Seguo consigli e suggerimenti

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Sempre Spesso

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� � � � � �

A volte mai

2. Assolvo le richieste degli insegnanti

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Sempre Spesso A volte mai

3. Accetto con responsabilità le azioni e le attività

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Sempre Spesso A volte mai

Rispetto del contesto e dell’ambiente

I ° annualità ex a int fin

II° annualità ex a int fin

III° annualità ex a int fin

Sempre Spesso A volte mai

1.Rispetto le norme e il regolamento del centro

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� � � � � � � � � � � �

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Sempre Spesso A volte mai

2. Ho un comportamento educato e adeguato all’ambiente in cui si trova

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Sempre Spesso A volte mai

3 Ho cura delle suppellettili e degli strumenti di lavoro

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Sempre Spesso A volte mai

Impegno nel processo di apprendimento

I ° annualità ex a int fin

II° annualità ex a int fin

III° annualità ex a int fin

Sempre Spesso A volte mai

1.Ho costanza nell’impegno

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� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

2. Collaboro per il miglioramento � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � �

Sempre Spesso A volte mai

Riguardando la scheda ho capito che____________________________________________________________

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______________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

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Calabria

Sede di Rosarno (RC)

Allegato 10 Acconciatore - COD. 4217

CCEERRTTIIFFIICCAAZZIIOONNEE DDEELLLLEE CCOOMMPPEETTEENNZZEE

Scheda di certificazione delle competenze

Nome: _________________________________________________________ Cognome: __________________________________________________________ COMPETENZA

LIVELLO di PADRONANZA (Parziale, basilare, adeguato, eccellente)

SITUAZIONE di APPRENDIMENTO

NOTE

Competenza 1: Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo. Individuare strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste. Applicare procedure e tecniche di approntamento e impostazione strumenti, attrezzature

Competenza 2: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo. Eseguire diverse tipologie di piega con phon, bigodini Eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa.

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Competenza 3: Eseguire permanenti su capelli corti e lunghi.

Competenza 4: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato per la colorazione e decolorazione dei capelli Eseguire in modo corretto tinture e colorazioni –méches

Competenza 5 Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli e acconciature

DDAATTAA________________________________________________________ FFIIRRMMAA

______________________________________________________________________________________

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AALLLLEEGGAATTOO 1111

Calabria

Percorso Formativo 2008 -2011

NOME COGNOME

COMPETENZE ACQUISITE

da

CIOFS-FP CALABRIA

Sede di Rosarno

“ACCONCIATORE – COD. 4217”

Interventi di formazione professionale per l’obbligo formativo – art. 68 legge 144/99 – annualità 2006

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SCHEDA ANAGRAFICA

Nome, Cognome

Codice fiscale

Data di nascita

Nazionalità

Indirizzo

Titolo di studio

Telefono

e-mail

Altro*

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COMPETENZE TECNICO - PROFESSIONALI ACQUISITE

AMBITO

Modulo di riferimento

Competenze acquisite

Conoscenze/Abilità/Capacità Livello di

acquisizione/ padronanza

Usa in sicurezza gli utensili e le attrezzature richieste per l’ asciugatura e l’acconciatura dei capelli.

Organizza il suo posto di lavoro

Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia , igiene.

Conosce le diverse tipologie di cuoio capelluto,

Conosce le diverse tipologie di lavaggi e prodotti da utilizzare in funzione delle caratteristiche del cuoio capelluto

Conosce le varie tipologie di massaggi in funzione della necessità del cliente.

E’ in grado di eseguire il lavaggio, il trattamento igienizzante del cuoio capelluto.

E’ in grado di eseguire il brushing (piega a phon)

E’ in grado di eseguire la piega con bigodini ed altri tipi di piega con tecniche di tendenza

Lavaggio, asciugatura e acconciatura

Competenza 1: Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo. Individuare strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste. Applicare procedure e tecniche di approntamento e impostazione strumenti, attrezzature. Competenza 2: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo. Eseguire diverse tipologie di piega con phon, bigodini Eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa.

E’ in grado di eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa.

Usa in sicurezza i prodotti, gli utensili e le attrezzature richieste per le permanenti

Organizza il suo posto di lavoro

Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia, igiene relative ai compiti da eseguire (permanenti)

Permanenti

Competenza 3: Eseguire permanenti su capelli corti e lunghi.

E’ in grado di scegliere tra le differenti tipologie di permanenti in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del cliente.

N.B.: Livello di acquisizione/padronanza: 1/parziale; 2/basilare; 3/adeguato; 4/eccellente.

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COMPETENZE TECNICO - PROFESSIONALI ACQUISITE

AMBITO

Modulo di riferimento

Competenze acquisite

N. ore impegnate Conoscenze/Abilità/Capacità

Livello di acquisizione/ padronanza

Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia, igiene relative ai compiti da eseguire (tinture e colorazioni –méches)

E’ in grado di scegliere tra le differenti tipologie di tinture e colorazioni – méches in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del cliente.

E’ in grado di individuare ed utilizzare tutte le nuances di colore, preparando e miscelandole tra loro per ottenere nuances personalizzate secondo le leggi della colorimetria della stella di Oswold

E’ in grado di eseguire tinture e colorazioni

E’ in grado di eseguire le méches in stagnola, in cartina termica, ecc.

Conosce le innovazioni di processo e di prodotto relative alla realizzazione di tinture e colorazioni – méches

Ha conoscenze di base relative a : patologia del capello, anatomia, igiene relative ai compiti da eseguire (tinture e colorazioni –méches)

Competenze tecnico - professionali

Tinture e colorazioni

Méches

Competenza 4: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato per la colorazione e decolorazione dei capelli Eseguire in modo corretto tinture e colorazioni –méches.

E’ in grado di scegliere tra le differenti tipologie di tinture e colorazioni – méches in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del cliente.

N.B.: Livello di acquisizione/padronanza: 1/parziale; 2/basilare; 3/adeguato; 4/eccellente.

AMBITO

Modulo di riferimento

Competenze acquisite

N. ore impegnate Conoscenze/Abilità/Capacità

Livello di acquisizione/ padronanza

Conosce le tecniche di taglio dei capelli in qualunque foggia compreso il taglio scolpito a rasoio.

Eseguire con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio dei capelli in forma piena.

Eseguire con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio dei capelli in forma graduale

Eseguire con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio e acconciatura dei capelli in forma piena.

Competenze tecnico - professionali

Taglio

Competenza 5 Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli e acconciature

Eseguire con sicurezza utilizzando idonei strumenti e differenti tecniche il taglio e acconciatura dei capelli in forma graduale

N.B.: Livello di acquisizione/padronanza: 1/parziale; 2/basilare; 3/adeguato; 4/eccellente.

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ALLEGATO 12 Per la valutazione della prova professionale si useranno i seguenti criteri:

Livello 0 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 ATTIVITÀ Descrittori

Non realizza il compito

Realizza il compito in modo incompleto

Realizza il compito in modo completo

Realizza il compito in modo completo e preciso

Realizza il compito in modo completo, preciso e in autonomia, adottando anche soluzioni personali

Sceglie in maniera appropriata le attrezzature e i materiali più adatti rispetto ai compiti da svolgere. Determina e organizza l’esatta sequenza delle fasi di lavoro

0 2 4 6 8

Realizza le operazioni seguendo le diverse fasi del processo lavorativo Realizza le operazioni rispettando i tempi preventivati e le tabelle del Manuale operativo

0 2 4 6 9

Verifica la funzionalità del prodotto realizzato intervenendo nella gestione di eventuali anomalie

0 2 4 6 8

Punteggio finale

………./25

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Per la valutazione del colloquio si useranno i seguenti criteri:

Livello 0 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Criteri

Non realizza la prova orale

Realizza la prova orale in modo incompleto

Realizza la prova orale in modo completo

Realizza la prova orale in modo completo e preciso

Realizza la prova orale in modo completo, preciso e in autonomia, adottando anche soluzioni personali

Dimostra padronanza nel gestire una situazione di comunicazione orale

0 0,5 1 2 3

Dimostra padronanza nella conoscenza degli argomenti e capacità espositiva

0 0,5 2 3 4

Dimostra conoscenza di sé e una chiara progettualità personale maturata durante il percorso formativo

0 0,5 1 2 3

………./10 Il giudizio finale che determina la valutazione finale di qualifica comprende, inoltre, la valutazione della crescita educativa, culturale e professionale degli allievi, dell’autonoma capacità di giudizio e del grado di responsabilità personale e sociale.

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ALLEGATO 13

Competenze tecnico - professionali acquisite durante lo stage

CCOOMMPPEETTEENNZZAA

LLIIVVEELLLLOO DDII PPAADDRROONNAANNZZAA

PPEERRIIOODDOO EE AANNNNUUAALLIITTAA’’ AAZZIIEENNDDAA EE RREEFFEERREENNTTEE

AAZZIIEENNDDAALLEE

Competenza 1: Utilizzare procedure e istruzioni per predisporre le diverse fasi di attività Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell'ambiente lavorativo. Individuare strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste. Applicare procedure e tecniche di approntamento e impostazione strumenti, attrezzature.

AANNNNUUAALLIITTÀÀ ________

DDAALL __/ ___/ ______AALL __/ ___/ _______

AAZZIIEENNDDAA

____________________________________________

TTUUTTOORR AAZZIIEENNDDAALLEE

____________________________________________

Competenza 2: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato Applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo. Eseguire diverse tipologie di piega con phon, bigodini Eseguire acconciature da giorno, da sera, da cocktail e da sposa.

AANNNNUUAALLIITTÀÀ ________

DDAALL __/ ___/ ______AALL __/ ___/ _______

AAZZIIEENNDDAA

____________________________________________

TTUUTTOORR AAZZIIEENNDDAALLEE

____________________________________________

Competenza 3: Eseguire permanenti su capelli corti e lunghi.

AANNNNUUAALLIITTÀÀ ________

DDAALL __/ ___/ ______AALL __/ ___/ _______

AAZZIIEENNDDAA

____________________________________________

TTUUTTOORR AAZZIIEENNDDAALLEE

____________________________________________

Competenza 4: Applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato per la colorazione e decolorazione dei capelli Eseguire in modo corretto tinture e colorazioni –méches.

AANNNNUUAALLIITTÀÀ ________

DDAALL __/ ___/ ______AALL __/ ___/ _______

AAZZIIEENNDDAA

____________________________________________

TTUUTTOORR AAZZIIEENNDDAALLEE

__________________________________________

Competenza 5 Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli Applicare tecniche di base per l’esecuzione di tagli e acconciature

AANNNNUUAALLIITTÀÀ ________

DDAALL __/ ___/ ______AALL __/ ___/ _______

AAZZIIEENNDDAA

____________________________________________

TTUUTTOORR AAZZIIEENNDDAALLEE

____________________________________________

N.B.: Livello di acquisizione/padronanza: 1/parziale; 2/basilare; 3/adeguato; 4/eccellente.

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1. Valutazione del progetto

Le attività di valutazione sono stati presenti lungo tutto l’iter progettuale. Il modello di analisi ha valutato l’efficacia complessiva dell’attività formativa e i risultati raggiunti sia a breve che a medio termine, attraverso:

* La valutazione dell’efficacia/efficienza delle diverse attività, cioè il raggiungimento degli obiettivi e le risorse impiegate;

* La valutazione del livello di apprendimento degli allievi; * La rilevazione dell’impatto in termini di cambiamenti a breve e medio termine determinati dalla

realizzazione dell’attività formativa e di soluzione dei problemi che hanno indotto la realizzazione del progetto.

Il modello ha teso pertanto, nella sua attuazione, da un lato a misurare il soddisfacimento dei bisogni formativi dei partecipanti e lo sviluppo e i cambiamenti che il processo stesso ha determinato e dall’altro a verificare la qualità dell’attività formativa nel suo complesso. In particolare le attività di Valutazione hanno tenuto conto delle Procedure di QUALITA’ utilizzate dall’ENTE CIOFS - FP Calabria, certificato UNI EN ISO 9001:2000. Il prodotto risultato di tale attività è costituito dalla documentazione derivante dall’implementazione della procedura di monitoraggio e dal report di valutazione. La responsabile della valutazione ha avuto il compito di monitorare tutto l’iter progettuale e di verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi in termini di: - trasmissione dei contenuti previsti; - efficacia delle metodologie utilizzate nelle diverse discipline; - efficienza in termini di tempi e risultati; - soddisfazione dei partecipanti, - corrispondenza dell’azione formativa teorica e quella pratica; - corrispondenza tra l’azione formativa di aula e le esercitazioni sul campo; - efficace coinvolgimento delle aziende nell’accoglienza dei partecipanti; - efficacia dell’azione in termini di possibili inserimenti professionali. La Valutazione nell’ambito del Progetto ha mirato quindi a:

* Individuare punti di forza e di debolezza del Progetto nella sua realizzazione; * Identificare azioni di miglioramento su precisi aspetti, componenti e metodologie di lavoro; * Validare (dopo eventuali modifiche) le metodologie e gli strumenti utilizzati per la realizzazione dell’intero

Progetto. La Valutazione ex ante ha mirato a verificare che l’intervento sia stato coerente con: - il bando di gara di riferimento sia esso regionale, nazionale o europeo, risponda cioè a quei requisiti indispensabili per essere ammesso a finanziamento. - i fabbisogni dei destinatari dell’intervento - le risorse, le professionalità e la mission dell’Organismo proponente - il contesto sociale e territoriale di riferimento La Valutazione in itinere ha mirato a: - controllare la qualità del percorso realizzato in termini di obiettivi raggiunti al fine di apportare eventuali correzioni e modifiche gestionali. - controllare la qualità del processo di docenza/tutoring - verificare l’acquisizione da parte dei partecipanti della capacità di autovalutarsi In questa fase è stata elaborata l’architettura delle prove intermedie o finali/sommative che doveva essere: - coerente con gli obiettivi/risultati dell’intervento alla luce dei prerequisiti dei destinatari - standardizzata ai fini delle conoscenze, abilità, competenze e padronanza L’ elaborazione di tale architettura è stata realizzata attraverso le seguenti fasi/operazioni: - rilettura del profilo professionale e quindi della qualifica in uscita in termini di compiti, competenze e risultati - rilettura del percorso didattico e definizione delle tipologie formative: aula, esercitazioni sul campo, ecc. - definizione del tipo di prova da applicare: test, colloqui, prove pratiche ecc….e dei tempi di applicazione: in ingresso, intermedia o finale - selezione delle conoscenze, dei compiti, delle competenze che si vogliono verificare nell’ambito di una unità di analisi ( una singola fase o uno spezzone di processo formativo o l’intero percorso formativo) in funzione soprattutto della spendibilità della qualifica. - definizione delle prove formative attraverso la costruzione di items atti a verificare lo spezzone di processo. - definizione della prova sommativa attraverso la costruzione di un caso didattico.

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- definizione dei criteri/modalità per la somministrazione della prova in termini di: strumenti, supporti cartacei e multimediali, tempi e organizzazione - definizione del punteggio massimo, della tipologia di errori, delle penalità da attribuire agli errori, del livello di accettabilità per ogni prova formativa o prova sommativa. Dopo la definizione della architettura si è passati alla somministrazione, correzione e valutazione della prova attraverso le seguenti fasi/operazioni:

* Somministrazione della prova agli allievi esplicitando le consegne da rispettare in sede di esecuzione * Correzione della prova con individuazione degli errori, soprattutto di quelli che si sono manifestati più

frequentemente * Analisi degli errori al fine di verificare se imputabili a:

- Allievo (fattore emotivo, mancanza di prerequisiti,…) - Processo didattico (carenza di esercizio, mancanza di chiarezza e di approfondimento del

tema trattato……) - Prova ( linguaggio, tempi, strumentazione, ….).

La Valutazione ex post ha mirato inoltre a controllare la qualità del processo di insegnamento/ apprendimento attraverso:

* La misurazione dell’efficienza dell’intervento utilizzando quali indicatori le attrezzature, il personale coinvolto, i costi.

* La misurazione del servizio erogato in termini di risorse strumentali utilizzate, caratteristiche della situazione di lavoro/processo attivata, tipologia degli utenti coinvolti, risultati raggiunti dagli allievi in quanto a conoscenze, abilità, comportamenti etico/professionali.

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5.La formazione formatori

L’equipe formativa in questi tre anni è stata inserita in un percorso di formazione formatori con l’obiettivo di creare professionalità specializzate e qualificate. I percorsi di formazione progettati ed effettuati sono stati diversi, ma tra i principali evidenziamo: 1. Progetto FondER 2008/09 “La valutazione nella Formazione Professionale” Il percorso di 50 ore è stato articolato come segue: MODULO 1 “Valutazione dell’apprendimento” - Il concetto di valutazione; - La valutazione e le ricadute sui processi di apprendimento; - La tassonomia della valutazione.

MODULO 2 “Predisposizione di strumenti: la rubrica” - Metodi e strumenti di valutazione; - La costruzione delle rubriche - Gli indicatori della Valutazione

MODULO 3 “Il Project work” Realizzazione di un progetto concreto di valutazione dell’apprendimento. Verifica e valutazione finale 2. Progetto “Ristrutturazione” 2009/10 Formazione dell’Equipe psico-pedagogica Il percorso di 32 ore è stato articolato come segue: Contenuti: - Le diverse tipologie dei servizi orientativi specificandone le differenze per utenze, età e status sociale; - I servizi e gli strumenti di orientamento (informazione e consulenza orientativa); - Gli interventi di eccellenza nella pratica del Bilancio di Competenze (Bil.co di Torino e Centri di bilancio delle competenze di Chambéry e Parigi) - Il servizio di consulenza psicologica “Punto ascolto famiglie” Risultati Realizzazione di Project work individuale e di gruppo con l’obiettivo di verificare le prospettive di riorganizzazione ed implementazione dei servizi educativi, orientativi e psicologici, in un’ottica di proiezione verso il futuro. Progettazione dei contenuti didattici delle competenze chiave e loro elaborazione multimediale.

Obiettivi

- Omogeneizzazione delle conoscenze del gruppo dei partecipanti attraverso l’utilizzo della metodologia del benchmarking e grazie all’utilizzo di esperti provenienti da altre regioni che utilizzano con successo metodologie innovative per favorire l’apprendimento di utenti che vivono situazione di disagio e di insuccesso scolastico e formativo.

- Elaborazione dei contenuti didattici delle competenze chiave e loro elaborazione multimediale: - Italiano - comunicazione nella madre lingua - Inglese - comunicazione nelle lingue straniere - Matematica e Fisica - competenza matematica - Scienze - competenze di base in scienza - Informatica - tecnologia, competenza digitale - Competenze trasversali - imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e

imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale

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Sviluppi

Sviluppo 1 Seminario 1 - 4: L’esperienza della piattaforma dell’e.learning del CIOFS-FP Sicilia - I contenuti dell’e.learning del CIOFS-FP Sicilia –

Sviluppo 2 Seminario 1 - 4: Metodologie didattiche innovative –

Sviluppo 3 Attivazione dei laboratori monotematici per “competenza chiave” e avvio delle attività di definizione delle Unità di apprendimento relative alla competenza chiave, prevedendo l’utilizzo della metodologia del Learning objects (L.O.) che rappresentano un nuovo modo di concepire l’apprendimento. – Verifica dello stato dell’arte del lavoro di ciascun laboratorio monotematico

Sviluppo 4 Presentazione plenaria dei lavori di ciascun laboratorio monotematico Sviluppo 5 Sperimentazione del modello in percorsi di obbligo formativo. Sviluppo 6 Verifica della sperimentazione. Sviluppo 7 Definizione del modello e messa a sistema.

Risultati

Modelli di acquisizione delle competenze chiave per l’utilizzo in vari ambiti e nelle diverse filiere formative: obbligo formativo, formazione iniziale, continua, permanente e per utenze particolari.

Partecipanti I gruppi di lavoro per “competenza chiave” avranno la seguente composizione: Italiano - comunicazione nella madre lingua: 3 docenti formatori e 1 tutor proveniente dal Sistema scolastico; Inglese - comunicazione nelle lingue straniere: 3 docenti formatori e 1 tutor proveniente dal Sistema scolastico; Matematica e Fisica - competenza matematica: 3 docenti formatori e 1 tutor proveniente dal Sistema scolastico; Scienze - competenze di base in scienza: 3 docenti formatori e 1 tutor proveniente dal Sistema scolastico; Informatica - tecnologia, competenza digitale: 3 docenti formatori e 1 tutor consulente esterno del CIOFS-FP; Competenze trasversali - imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale; 3 docenti formatori e 1 tutor consulente esterno del CIOFS-FP;

Modalità di realizzazione della fase

Consulenza/affiancamento, incontri seminariali, lavoro individuale e di gruppo, FAD.

Tempi

Ottobre 2009- Giugno 2010

Risorse umane

Staff di progetto: Responsabile, coordinatore, responsabile amministrativo, esperti.

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6. I PROTAGONISTI DEL PERCORSO 1. AMANTE MERILIN 2. CALOGERO MARIA LETIZIA 3. CIRICOSTA NICOLA 4. GRASSO ANGELA 5. GRASSO CARMELA 6. GRASSO LILIANA 7. LOMBARDO ALESSIA 8. LOMBARDO SERENA 9. OLIVERIO ROBERTA 10. PRONESTI’ MARIA TERESA 11. SALERNO SABRINA 12. VALERIOTI GESSICA Direzione Angela Baldo (2008-2009) Maria Germanò (2009-2010) Maria Tersa Pellegrini (2010-2011) Coordinamento CIOFS/FP Rosarno Vittoria Inuso Coordinamento Istituto d’ Istruzione Superiore “R.Piria” di Rosarno. Maria Rosaria Russo Tutoring d’aula e di stage

Valeria Esposito Carmen Bellocco