Buona la Terza - Novembre
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A t’la dis la Pro Loco ^
Anno 2010 Novembre - Distribuzione gratuita - Redazione Pro Loco di Molinella - Tel. cell. 366-594.84.97 - e-mail [email protected]
Sito web www.prolocomolinella.it - Ringraziamo tutti gli sponsor e coloro che ci hanno inviato del materiale.
DI MATTEO MONTANARI
I francobolli con i loro simboli e i loro contorni sempre regolari sono un misto di bellezza, arte e perfezione, ma sono anch’essi una piccola parte di storia in quanto raffigurano spesso eventi o persone che hanno reso importante la nostra penisola italica. Animati da questa filosofia, ci è sembrato opportuno creare un annullo po-stale filatelico per storicizzare l’evento simbolo dell’annata 2010: il Bicentenario del Comune di Molinella. Il 17 ottobre all’interno dell’Auditorium, in abbinamento alla lettura dell’editto a pro-clamazione del Comune di Molinella, è stato presentato l’annullo postale che Poste
Italiane ha concesso alla Proloco e all’Amministrazione Comunale di Molinella.
L’annullo postale figurato è un timbro ovale delle dimensioni di 37.5x31 mm in cui spicca il logo dei 200 anni del Bicentenario a fianco di uno dei simboli della nostra comunità: il campanile pendente. Particolare architettonico singolare, il cam-panile pendente dell’ex chiesa di San Matteo in via Mazzini è riuscito nei secoli ad entrare nella memoria non solo dei residenti, ma anche di chiunque sia pas-sato almeno una volta per le vie del nostro paese. Ed è per questo motivo che il campanile compare anche sulla cartolina e sulle due buste celebrative del Bicen-
tenario create dalla Proloco.
Derivate da bozzetti degli artisti Patrizia Berardo e Paolo Montanari, la cartolina raffigura uno scorcio di via Mazzini di oggi, mentre le due buste raffigurano due scorci della Molinella dell’Ottocento in cui il campanile, ancora con la cella campa-naria sulla sua sommità, viene ritratto sia dal corso principale (ora via Mazzini), che dalla zona allora chiamata “Malborghetto” (ora via Andrea Costa). E’ infatti su que-ste due arterie tra loro ortogonali che si svilupperà Molinella dal 1810 ai giorni no-
stri.
Sono stati inoltre creati per l’occasione due kit filatelici diversi. Il primo è composto dalla cartolina e dalle due buste su cui è stato annullato il francobollo celebrativo del Bicentenario della nascita del Conte Camillo Benso di Cavour. Questa compo-sizione, che mette in relazioni due Bicentenari distinti, presenta la caratteristica più unica che rara di avere sul francobollo, sull’annullo postale e sulla cartolina o busta la dicitura 1810-2010. Il secondo kit, invece, presenta il francobollo di Cavour solo sulla cartolina, mentre sulle due buste vi sono i 4 francobolli del 150° anniversario della Spedizione dei Mille e il francobollo del 140° anniversario della breccia di Porta Pia che ha con-sentito a Roma di diventare capitale. In questo modo abbiamo voluto legare l’anniversario del Bicentenario di Molinella ad altri eventi del risorgimento italiano celebrati in questa annata. La Spedizione dei Mille, infatti, avvenne nel maggio del 1860, cioè poche settimane dopo che Molinella e tutta l’Emilia Romagna pas-sassero con un plebiscito sotto quel Re-gno di Sardegna che sarebbe diventato Regno d’Italia l’anno seguente, ma con la conquista della capitale Roma solo nel
1870.
L’ANNULLO FILATELICO PER IL BICENTENARIO DEL COMUNE DI MOLINELLA
RINGRAZIAMENTI
I ringraziamenti sono sempre la parte più noiosa dei discorsi, ciò che generalmente il lettore tralascia nelle note degli autori e il fruitore ascolta distrattamente.
Eppure tutti sentono il bisogno di ringraziare qual-cuno e, ogni tanto, lo fanno. Coloro che ricevono i ringraziamenti rischiano, per altro, un posto nella tragica enumerazione, spesso accompagnata da citazioni di ruoli e di mansioni svolte. Ebbene, con questo testo si ringrazia soltanto, senza altro poi, leggerà chi deve ricevere ringrazia-menti e chi vuole ringraziare, con buona pace degli altri. Il ringraziamento va comunque a coloro che hanno collaborato, alle autorità, ai presidenti e direttori, agli artisti e musicisti, critici, e soprattutto alle
persone che c’erano.
La cartolina e le buste affrancate e annullate con lo speciale annullo filatelico del bicentenario, la cartella
contenente l’editto e il sunto grafico sono acquistabili presso la Pro Loco di Molinella (BO).
tel cell.366-5948497 , E-mail:[email protected]
Elaborazione del testo dell’editto
del 1810. Ricerca storica di
Lino Gurioli
Sunto del materiale grafico
e filatelico prodotto per
il bicentenario
Sponsor uff iciale dell’ev ento
Consegna della cartella con l’editto e il sunto grafico al
Sindaco della Città di Molinella Bruno Selva da parte del
Presidente della Pro Loco Alfonso Maini.
IN CALENDARIO Per gli aggiornamenti visi onare il sito del comune di Molinella www.comune.molinella.bo.i t
Novembre 2010
Domenica 7 - Ritrovo: Parco La Torretta, Via Mazzini 8, dalle ore 8 - 32° Camminata La Vallazza - 14° Memorial Luca Licari a cura della Nuova Atletica Molinella,
con il patrocinio del Comune.
Lunedì 8 - Biblioteca comunale, Piazza Martoni 19/1, ore 20,30 - Ottobre piovono libri. Incontro con l'Autore - Emanuele Marfisi presenta Diario di classe
Ingresso libero. Mercoledì 17 - Sala teatro “La Torretta” Via Mazzini 2 Molinella, ore 20,00 - Festa della
Banda Molinellese. Per prenotazioni Sig. Cantelli Aderamo 051/882057
Sabato 20, Domenica 21, Sabato 27, - Torre Civica, Via Mazzini, ore 16 - 18 - Inaugurazione della mostra di
Roberta Denti “Il Sacro Evento”. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti. Ingresso libero.
Domenica 21 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 16,30 - Domenica non si va a scuola -
C'era una volta il panda - Gli Alcuni.
Martedì 30 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 20,30 - Presentazione del libro Trenta
giorni di nave a vapore. Storie d’emigrazione dalla Valle dell ’Idice (1880-
1912) di Lorenza Servetti. Ingresso libero.
Dicembre 2010
Mercoledì 1, Giovedì 2, Venerdì 3, Sabato 4, Domenica 5 - Auditorium, Via Mazzini 90 - Mostra I pittori della famiglia Ceracchini.
A cura del Circolo Amici dell'Arte con il patrocinio del Comune. Ingresso libero.
Sabato 4, Domenica 5, Mercoledì 8, Sabato 11, Domenica 12, Sabato 18, Domenica 19 - Torre Civica, Via Mazzini, ore 16 - 18 Mostra collettiva di pittura e scul-tura del Laboratorio d'Arte. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti.
Ingresso libero.
Mercoledì 8 - Selva Malvezzi, Piazza, da mattina a sera - Tradizionale Mercatino dello
scambio, artigianato e antiquariato.
- Auditorium Via Mazzini 90, ore 16 - Operazione Delta. Spettacolo di burat-
tini del Teatrino dell 'Es di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini. Ingresso libero.
Domenica 12 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Stagione teatrale - Una vita di paro-le con Vincenzo Cerami.
Giovedì 23 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Il Natale che vorrei - Concerto di
Natale con I Solisti del Bel Canto e Marcello Gottellini. Dirige Sandra Mongardi. Ingresso libero.
Giovedì 23 - Per le strade di Molinella - Giro degli Auguri con il Gruppo Bandistico
Molinellese.
Gennaio 2011
Gennaio 1 - CAPODANNO - Auditoriumo ore 16,30 - Concerto con la Grande Orchestra del Gruppo
Bandistico Molinellese
Sabato 6 - Stagione teatrale dialettale della
Pro Loco - Auditorium, Via Mazzini 90, ore
21 - Amedeo come me, Compagnia Teatro
Bolognese di Arrigo Lucchini.
11 Febbraio 2011 Stagione teatrale dialetta-
le della Pro Loco - Auditorium, Via Mazzini
90, ore 21 - Compagnia Lanzarini - Bologna
Mo che fata Idea, di Franco Fraboni con la resenza di Carla Astolfi
Lungo Via Mazzini dalle ore 8 alle ore 18 La Pro Loco sotto lo slogan di “Buona la Terza”, ha organizzato per la
terza domenica di Novembre l’evento “Odore d’Autunno” La via principale della città si animerà con il Mercato straordinario, La corte dei sapori con i prodotti del Mercato fuori porta, Arte, Musica
e Gastronomia, Polenta e Crescentine. In via Mazzini mostra alla Torre di Santo Stefano e alle ore 16,30 Teatro ragazzi in Auditorium.
21 NOVEMBRE “ODORE D’AUTUNNO”
IL NATALE CHE VORREI 2010
Stanno proseguendo i preparativi di " Il Natale che
Vorrei 2010" che vedono protagonisti, Pro Loco di Molinella, Commercianti, Associazioni del volontariato,
singoli Cittadini i l tutto con il patrocinio dell 'Ammini-strazione Comunale.
Attualmente sono in programma le seguente giornate:
8 Dicembre Lungo le strade del centro vi sarà la presentazione degli Alberi Natalizi addobbati dagli alunni delle scuole
di Molinella. La giornata prosegue con mercatini natalizi, giocolieri, animatori, mostre
culturali in Auditorium e nella Torre di S. Stefano
e poi ancora dolciumi e vin brulé per tutti .
12 Dicembre Il Mercato del 900. Il trenino del Gusto lungo le vie del centro. In Piazza
Martoni “Il Mercatino di Natale”, giocolieri, animatori, mostre culturali in
Auditorium e nella Torre di S. Stefano, dolciumi e vin brulé per tutti.
19 Dicembre Il Presepe Vivente, Il Mercato del 900, in Piazza Martoni “Il Mercatino di
Natale”, giocolieri, animatori, mostre culturali in Auditorium e nella Torre di S. Stefano, dolciumi e vin brulé per tutti.
PS: iI presente programma potrà subire
delle modifiche e/o degli annullamenti.
CRISTINA E FAMIGLIA TOSSANI
Ci sono momenti in cui la memor ia sembra avere contorni più nett i e quando c iò avviene l’alone dei
ricordi lontani si dissolve dando respiro ai racconti in un nuovo azzardo di tempo.
Un percorso emozionale, una r ievocazione poetica per un’ancestrale vocazione di una vita intensamente vissuta
la cui somma dei giorni riporta al presente.
Le pagine di questo libro si aprono come un sipario su un mondo che pareva essere perduto r ivitalizzandone le
azioni, i momenti. E’ un ritrovarsi nella terra condivisa, graff iare le cose che paiono non esserci più e che sono
più vere di quelle che pretendono esistere.
E’ un viaggio a ritroso in un passato che è anche presente e che non costringe il fruitore a uno spostamento
f isico nello spaz io.
E’ il tempo delle memorie, un artif izio della mente umana per vanif icare la crudeltà del momento di una f ine.
Il f luire del tempo cambia molti aspett i della vita e basta lo scatto di una lancetta a rendere remoto il presente,
facendo dell’attuale un ricordo che non si vorrebbe cancellare.
Questo è un libro interessante e generoso, è un gesto d’amore verso un’umana esistenza e un riconoscimento
all’universo bov ino della generosa e bella razza Romagnola.
Cristina Tossani nel libro “La mia bella Romagnola” ha ripercorso la vita dell ’amato zio Luciano detto ”Franco”, uno dei principali allevatori della razza bovina
Romagnola. Nella foto di copertina “Franco” con un bell ’esemplare di razza Romagnola.
LUCIANO TOSSANI E “LA MIA BELLA ROMAGNOLA”
C’è un fascino arcaico, antico, nella carne cruda.
Sapori che riconducono all ’infanzia del mondo. Piaceri animali nell ’addentare succulenti pezzi di ciccia. Certo, la carne deve essere ottima, eccelsa, pronta
da mangiare, proveniente da allevamenti fidati e conosciuti. E anche da razze bovine di pregio che sanno garantire il benessere degli animali e l ’esclusiva
bontà delle carni. Tra queste le carni bovine di razza Romagnola, ghiotte e profumate. Acquistate alcune fettine sottilissime di controfi letto di razza Roma-
gnola e servitele non troppo fredde, condite con un pizzico di sale, una macina-ta di pepe nero e un filo d’olio extravergine d’oliva toscano o romagnolo. Niente
limone. Se volete strafare coprite la carne con scaglie di Parmigiano Reggiano stagio-
nato. Se poi siete possessori fortunati di un bel tartufo bianco, scagliate sopra anche quello e siete arrivati in paradiso.
LA RICETTA - CARPACCIO DI RAZZA ROMAGNOLA
GLI ALUNNI DELLA CLASSE III B
MOLINELLA CAPOLUOGO
L'Autunno va e viene,
come le foglie al vento.
In autunno non c'è un bel tempo.
Le foglie degli alberi
cadono lievi sul terreno
e cambiano colore:
giallo, rosso e perfino arancione;
e, mentre vanno a terra,
il bosco non sembra più una serra.
L'inverno tra poco viene e si vede
sui monti c'è già molta neve.
L'inverno sta per arrivare,
e l'autunno il posto deve lasciare
se avanti si vuole andare .
AUTUNNO
Car issimi,
non sono ancora trascorsi 12 mesi da quando ho cercato, assieme al mio dirett ivo, di
riattivare il ruolo della Pro Loco all' interno della nostra comunità. Giunti quasi al termine del primo
anno di lavoro posso dire che tante e diverse sono state le iniziative svolte e alcune verranno ri-
proposte anche nel 2011. Purtroppo la stagione meteorologica non ci ha aiutato e questo c i ha
reso il tutto più diff icile ma, grazie alla tenacia di coloro che credono nella forza del volontariato,
abbiamo cercato sempre di svolgere al meglio le nostre iniz iative. Il percorso è ancora lungo e
intenso e, dovendo ripartire da zero, non avendo una sede operativa, dovendo coniugare idee
diverse, essendoci una situazione economia nazionale diff icile, tutto questo ci porta a dover ridi-
mensionare i nostri pensier i ma, con ottimismo, cerchiamo ugualmente di proseguire per la cresci-
ta della Pro Loco.
Le att ività svolte nel 2010 sono state: Estemporanea di Pittura con i bambini delle scuole di Moli-
nella (Aprile), I Cocktail d’Estate (Maggio), Il Maglio f ior ito e le Contesse di Maggio con il Borsino
nazionale della De.Co (Maggio), Molinella Terra di Sapori (Ottobre), L’Annullo Filatelico con la
Rievocazione Stor ica del Bicentenar io del Comune di Molinella (Ottobre), Odore d'Autunno
(Novembre), Il Natale che Vorrei (Dicembre), Due serate in Auditorium con le commedie dialettali,
la realizzazione del giornalino “Buona la Terza” e del sito w eb della Pro Loco e ancora tante altre
attività. Per realizzare tutto questo è doveroso rivolgere un grazie inf inito agli Sponsor,
all’Amministrazione Comunale, ai Volontar i dell'Associazione, ai singoli Cittadini, ai Commercianti,
ai Dipendenti Comunali che sempre sono comprensivi delle nostre diff icoltà e tanti altri. Con que-
sto mio breve scritto oltre a r ingraziare tutti coloro che ci hanno aiutato e compreso, desidero a
nome mio personale e del direttivo della Pro Loco porgere a tutti i più calorosi Auguri di un Sereno
Natale e che il 2011 c i port i maggiore tranquillità.
Il Presidente
MAINI ALFONSO
DAL PRESIDENTE DELLA PRO LOCO DI MOLINELLA
MATERIALI NOLEGGIABILI PER
EVENTI Sul sito della Pro Loco di Moli-
nella potete scaricare il file con
l’elenco del materiale noleggia-
bile per l’allestimento di fiere,
ev enti, manifestazioni sportive,
ecc...Contattare il personale
Pro Loco ai numeri di cell. 338-
8469828 oppure 366-5948497 o inviare
una e-mail a:
inf [email protected] per
av ere disponibilità e prezzi per il
noleggio del materiale.
150° anniversario
Unità d’Italia
1861 > 2011 >>
Bicentenario del
comune di Molinella
1810 > 2010 >>
DI PATRIZIA BERARDO
Un’affollata presenza di studi e di pubblicazioni contrassegna la conclusione di un periodo, figurarsi la chiusura di due secoli! Sono mesi di immersione in interpretazioni di ciò che è stato e della volontà di essere presenti in una fase epocale dai partico-lari significati. Duecento anni in cui si sono succedute immani tragedie legate alla guerra, grandi speranze, rivoluzioni, scoperte, ribaltamenti
di valori e il sogno di realizzare un futuro possibile a tutti.
Ora con l’avvicinarsi della data finale di questi mesi di evoca-zione, ci sentiamo ancora immersi in questo flusso storico al quale non chiediamo un bilancio di tante memorie secondo alchimie mentali, perché nulla è veramente concluso, il pensie-ro non ha regole di calendario e le idee continuano. Avviene però che, nel tentativo di catalogare dati e fatti, la mente rischi di perdersi nella voragine di un flusso storico ricco come non mai di avvenimenti, come lungo una strada senza segnaletica; così, l’archiviazione degli anni in diverse “cartelle” e in files ben distinti, ci consente di ripercorrere gli eventi del passato senza perderci. Quanto accaduto in questi duecento anni oltre ad essere storia e, in momenti anche grande storia, è fonte di pensieri che an-cora oggi si sviluppano e che potrebbero traghettare il tempo senza trovarne mai una fine, senza mai giungere a toccare quell’orizzonte degli eventi, cercato, immaginato degli scienzia-ti, dal quale poi non sarà più possibile un ritorno. Una data sul calendario non basta a fermare i contenuti di un’epoca, le immagini diventano promemoria che ci permettono di ripercorrere tappe rilevanti sull’evoluzione sociale e creativa della nostra comunità. Mai l’esistenza umana ha subito moti convulsi e accelerazioni come nei due secoli appena trascorsi. Fatti, tendenze e movimenti si sono accavallati fino a formare una grande e poliversa matassa incuneata, concatenata alle
nostre radici inestirpabili.
Ma lo scorrere delle acque richiama l’onirico scorrere del tempo che non permette il troppo fermarsi a guardare indietro, perché perderemo cosa accade nell’oggi e cosa potrà accadere nel
domani.
“O Severino dè tuoi canti il nido,
il covo dè tuoi sogni io ben lo so” Giosuè Carducci
In un vecchio libro ingiallito dal tempo con la copertina in r igido car-
tone e la rilegatura fatta a mano, ho trovato un delicato ricordo che
appunto inizia:
“Mi piace ricordare”
Era il giorno di Natale: giorno di r icordi, d’intimità, di tristezza.
Leggevo distratto la “Tribuna”, quando la mia distrazione fu improv-
visamente attratta da poche parole: la morte di Severino Ferrari. Io
lo sapevo malato, lo sapevo in una casa di salute. Ma i suoi quaran-
tanove anni mi erano quas i garanzia: Io non volevo credere, non
potevo credere la lugubre notizia. – E’ morto Severino Ferrari - Fra i
superstiti del cenacolo sommarughiano, Severino Ferrari fu il più
sfortunato. Gli amici sapevano che, oltre il D’Annunzio e il Carducci,
c’era un altro poeta...ma il nome di Severino Ferrari fu sempre na-
scosto dalla notorietà di altri: colpa del pubblico?.. Modestia del
Ferrari?..Destino?..Sorvoliamo.
Giosuè Carducci apprezzò, primo, questo suo discepolo e lo ebbe il
prediletto, fra tutt i. Come erudito, Severino Ferrari, fu prodigioso per
acume di ricerche e fortuna di trovare. Io lo ricordo, polveroso ed
affaticato, salite e scendere le scale, nelle aule della biblioteca
universitaria di Bologna, con libri pesantissimi. Mentre il Ferrari
moriva, i suoi versi, ordinati e raccolt i da mano pietosa, si presenta-
vano f iduciosi all’ammirazione degli studiosi e all’analisi della critica.
Severino Ferrari fu poeta delicatissimo: un po’ gaudente, un po’
sensuale, un po’ pagano, ottimista e scettico al tempo stesso.
Un r icordo personale. Severino Ferrari volle conoscermi ed io gli
venni presentato. Incoraggiandomi a proseguire nella “disastrosa
via delle lettere” (la definizione è del Ferrari) volle essermi prodigo
di consigli: “Lei scrive con spontaneità e naturalezza, ma non abba-
stanza italianamente. Nei suoi scritti si rivela tutta la fretta del gior-
nalista. Cerchi quindi di correggersi e di essere più federe alla lin-
gua italiana...e di non tradir la troppo, altrimenti...poverina!... E con
ragione, sarà costretta a chiedere il divorzio”.
Tratto da “Ricordi Bolognesi” di Ottorino Modugno ed.1921
- Severino Ferrari mor ì nel 1905. Aveva 49 anni -
1810 - 2010 UN BICENTENARIO GRANDI PERSONAGGI DI MOLINELLA “IL DISCEPOLO DEL POETA”
Il vecchio borgo dove nacque
Severino Ferrari.
Alberino, frazione di Molinella
DI FABIO BOSCO
La Danza Sportiva è una della ult ime discipline candidata ad entra-
re nel panorama Olimpico, e a Molinella, ormai da anni il Team
Diablo colt iva talenti, soprattutto nelle categorie giovanili, con
l’intento di eccellere nel mondo con atleti di alta qualità nelle due
discipline denominate Danze Standard e Danze Latino-
Americane.
Il progetto di preparazione delle coppie di atleti nasce molt i anni or
sono ad opera di Davide e Olga Cacciar i e la grande volontà di
sperimentare, unita ad una minuziosa codif ica delle esperienze
acquisite, permette loro dopo pochi anni di lavoro di ottenere i primi
successi, prima in campo nazionale e quasi immediatamente anche
in campo internazionale.
La formula sperimentazione-codif ica porta il Team Diablo nel giro
di vent’anni ai vert ici delle c lassif iche mondiali grazie ai risultati dei
suoi atlet i provenienti da tutto il globo.
Dodic i medaglie d’oro, quindici medaglie d’argento, dieci medaglie
di bronzo, sono il “palmares” maturato ai campionati mondiali, sen-
za contare gli innumerevoli t itoli continentali (Europei, Asiatici, ec-
cetera), e ovviamente anche in quelli naz ionali.
Il metodo Team Diablo era diventato una garanzia di successo e
quindi molte altre persone volevano conoscerne i segreti, era arri-
vato il tempo di creare uno strumento che potesse informare co-
stantemente i soci volenterosi su tutte le nuove metodologie di pre-
parazione della Danza da competiz ione. Cos ì, nel 2005, nasce uno
dei progetti stor ici del gruppo, la Dance Sport Academy.
Un corso speciale, aperto ai soci che operano nel settore, sia co-
me competitori e sia come trainer che si basa su un programma
giornaliero riguardando tutte le materie direttamente e anche indi-
rettamente legate alla Danza Sportiva. Il programma prevede lezio-
ni pratiche e teoriche operando sulle due sale del Paladanze Stu-
dio, ma anche all’esterno della struttura. “Simulazione di gara”,
“Rambo Training”, “ Pilates”, sono le lezioni pratiche fondamentali
per la preparazione f isica e coordinativa del danzatore. Ma quella
che ha veramente rivoluzionato la qualità di ballo del Team è il
“Coaching” tenuta direttamente dal direttore tecnico Davide Cac-
ciari, che insegna alle coppie di atlet i e ai trainer le regole di intera-
zione tra atlet i, insegnanti e ambiente della Danza. Tra le lezioni
teoriche quelle di Fisica, fondamentale materia per la conoscenza
delle regole empir iche relative alle leggi della Statica, Cinematica e
Dinamica. Continuando con quelle di inglese e italiano basilari per i
contatt i verso i soci stranieri e poi con quella di Anatomia, stretta-
mente legata con lo strumento principale del danzatore, il corpo
umano. La teor ia continua con il Planning, dove si insegnano le
basi per gestire al meglio il proprio stato d’animo r iferendosi a molt i
esempi di atlet i di alto livello sia della Danza che di altri Sport e con
la Medicina dello Sport, per una corretta preparazione in argomenti
quali nutrizione, infortuni, salute f isica in genere e normative relati-
ve al Doping.
Teoria o Pratica in una giusta proporzione in modo da educare il
danzatore ad avere una certa apertura mentale ev itando di diventa-
re solo abile nel gesto f isico, ma anche preparato ad affrontare
TEAM DIABLO, A MOLINELLA LA DANZA SPORTIVA DIVENTA ACCADEMIA
questo sport con attitudini manager iali, divenendo sempre più con-
sapevole che per tale scopo sono necessarie cultura ed educazio-
ne.
La parte teorica soprattutto è stata la vera innovaz ione della Dance
Sport Academy proprio per i motiv i sopracitati, e in particolar modo
per gli studenti più giovani questa è diventata l’opportunità per usa-
re questo sport in modo intelligente anche per la propria formazione
di vita. E così grazie a questi presupposti la DSA arrivata al suo
quinto anno decide di fare un passo avanti istituendo un secondo
livello, per soddisfare le innumerevoli richieste da parte dei nuov i
soci di avere un programma dove poter r ivedere ciò che era stato
studiato nelle precedenti annate. Nasce così nel 2009 il Dance
Sport Institute (DSI) un nuovo corso apposito per i nuov i studenti,
al quale già dalla prima stagione si iscrivono circa un centinaio di
nuovi partecipanti.
Il Tam Tam relativo al successo di DSA e DSI ha recentemente
attratto l’attenzione di molt i personaggi di spicco della Danza Spor-
tiva mondiale ed è cosi che recentemente sono stati ospit i e relatori
dell’Accademia il Presidente della Federazione Internazionale
(IDSF) Carlos Freitag, e in un'altra occasione anche il Presidente
della Federazione Nazionale (FIDS) nonché consigliere internazio-
nale IDSF Ferruccio Galvagno. Entrambi hanno elogiato il lavoro
svolto, e hanno voluto dare anch’essi un’importante contributo con
delle relazioni relative ai progett i futuri della FIDS e dell’IDSF.
Accademia ed Istituto sono ormai diventate un vanto per Team
Diablo, ma sicuramente anche per la c ittà di Molinella, che da molti
esperti del settore viene già definita da un po’ di tempo la Città
della Danza Sportiva.
I CAMPIONI DEL TEAM DIABLO DI MOLINELLA
Auditorium Domenica
17 Ottobre ora pomeridiana
Grandi e piccoli ballerini si sono esibiti in balli Standard e
Latino Americani.
Stilare qualche cosa di nuovo su Giuseppe Massarenti non è questione semplice in quanto testi e trattati sono già stati scritti da qualif icate ed autorevoli persone. Sessant'anni fa, esattamente il 31 marzo 1950, moriva Giuseppe Massarenti e sull'onda di questa
ricorrenza l'Amministrazione Comunale e le forze di Molinella che a lui si richiamano gli hanno recentemente attribuito un giusto riconoscimento. Anche noi della Pro Loco vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla sua memoria sul nostro giornalino.
A tal proposito abbiamo intervistato un appassionato di storia locale: la persona che meglio conosce la vita e l'opera di Massarenti.
Domanda. Su G.Massarenti è stato detto e scritto un po’ tutto ma ci piacerebbe tentare di ridisegnare alcuni tratti di questo grande "Maestro" e costruttore sotto
l 'aspetto dell'educatore e dell 'uomo. Cosa ci può dire di Massarenti educatore?
Risposta. Massarenti fu un grande educatore. Egli insegnò la cultura dei diritti e dei doveri e il rispetto dei contratti di lavoro al punto di multarne i trasgressori e
gli inadempienti sia che essi fossero braccianti che proprietari terrieri.
Domanda. A tal proposito quali erano le azioni che metteva in atto?
Risposta. Il richiamo verbale per prima cosa, e, appunto, la sanzione in caso di ripetuta inadempienza sul lavoro per le questioni singole o di natura personale. Ma
se i problemi vertevano su questioni di principio, giusta causa e violazione unilate-rale degli accordi, Massarenti apriva inevitabilmente una vertenza sindacale spes-so accompagnata da una agitazione sociale. A tutti raccomandava consapevolez-
za, senso di responsabilità, unità e disciplina e con chi barava al gioco si mostrava
inflessibile.
Domanda. E quali altre azioni ci può ricordare ?
Risposta. Un esempio significativo di "educazione sociale" che egli praticò è rac-chiuso nel seguente aneddoto. Un giorno due operai decisero di vendicarsi del padrone a fucilate per un torto subito. Messo al corrente di tale grave proposito,
Massarenti intervenne prontamente strappando i fucili dalle mani dei due malinten-zionati insegnando loro, in questo modo, che i problemi andavano risolti con forme non violente e non con la forza. E infatti il loro problema venne risolto attraverso
una pacifica trattativa sindacale condotta personalmente da Massarenti.
Domanda. Ci può raccontare altri aneddoti di Massarenti educatore?
Risposta. Alla sera, dopo una dura giornata lavorativa, molti braccianti solevano
trascorrere nelle osterie qualche ora di meritato riposo. Qualcuno finiva inevitabil-mente per lasciarsi andare a qualche bicchiere di vino in più ubriacandosi. Al fine di contrastare questo fenomeno, Massarenti istituì una ronda notturna con il compi-
to di vigilare nelle osterie e nelle bettole, prevenire gli eccessi del vino, e ammonire i recidivi che, dopo essere stati redarguiti a dovere, venivano forzatamente accom-
pagnati a casa in calesse.
Domanda. Massarenti educatore non si prodigò solo verso gli adulti ma anche
verso i bambini ?
Risposta. A tutti i bambini delle scuole, quindi anche ai figli dei ricchi, concesse,
in qualità di Sindaco di Molinella, la refezione scolastica gratuita, consistente in una panino, dimostrando in questo modo di non volere praticare tra i bambini alcu-na discriminazione sociale ed economica. Esiste un aneddoto che la dice lunga in
merito. Un giorno, al Malborghetto, dalla sua finestra del palazzo della Cooperati-va, Massarenti incominciò a lanciare ad un gruppo di bambini sottostanti alcune mele e grappoli di uva. Constatato che quasi tutta la frutta veniva intercettata dal
bambino più grande e i più piccoli rimanevano a mani vuote, Massarenti lo richia-mò invitandolo a tenersi solo il necessario e a dividere con altri la frutta raccolta. Il bimbo più grande comprese di avere peccato di egoismo e divise il tutto con gli
altri. Massarenti fu dunque un educatore che cercò in ogni modo di fare le cose
giuste senza paternalismi.
60 ANNI FA MORIVA GIUSEPPE MASSARENTI
Domanda. Sappiamo molto sulle sue opere e azioni sociali, ma poco sulla vita
privata.
Risposta. Era, come si dice oggi, un single. Rimase orfano della madre in teneris-
sima età mentre il padre morì prematuramente di malattia. Aveva tre fratell ini che assieme a lui furono allevati dai nonni e dagli zii. In seguito un fratello emigrò in America, un'altro si trasferì a Bologna mentre l 'unica sorella, dopo l 'avvento del
fascismo, si trasferì anch'essa a Bologna. Non essendosi mai sposato il suo ramo si estinse. I Massarenti ancor oggi residenti a Molinella sono gli ultimi discendenti
del famoso ceppo.
Domanda. Cosa ci può dire delle donne che gli furono vicine e che tanto lo hanno
giustamente amato e idolatrato?
Risposta. Il suo punto di forza furono le risaiole. Gli furono sempre fedeli e assie-
me a lui combatterono,senza mai deflettere, battaglie memorabili per l 'emancipa-zione sul lavoro. Le ragioni di questa totale devozione sono varie e riconducibili all 'opera sociale svolta da Massarenti a favore dell 'infanzia (realizzazione dello
“scaldatoio pubblico”, degli asil i, delle scuole, della refezione scolastica gratui-ta,ecc.) e delle masse più povere ed indigenti (costruzione di case popolari, esten-sione dell ' assistenza sanitaria-farmaceutica e dei sussidi economici pubblici,
ecc.). Per le donne tutto ciò significava più libertà dal bisogno, più giustizia sociale e più solidarietà. Massarenti instil lò nelle risaiole questi sentimenti che le resero
forti, compatte, fiere, uniche e famose in tutta Italia.
Domanda. Chi furono i più stretti collaboratori di Massarenti?
Risposta. Di certo, a Molinella, furono l 'Avvocato Luigi Ploner, i l cugino assessore comunale Luigi Massarenti, i capilega Giuseppe Bentivogli e Paolo Fabbri, e il
Maestro Renato Tega. Tra le donne Adalgisa Lipparini, per vari anni incontrastata leader delle risaiole di Molinella, Nazzarena Gualandi, ragioniera della Cooperati-
va Agricola e la cugina Zelimma Massarenti.
Domanda. Per concludere questo breve "viaggio" nel mondo di Massarenti cosa
ci può dire ancora di lui?
Risposta. Pur laureandosi in farmacologia non esercitò mai in proprio l 'attività di
farmacista pur avendone la possibilità concreta. Avrebbe potuto condurre una vita da benestante, invece scelse di stare dalla parte dei lavoratori e dei più deboli e
per tutta la vita questa fu la sua missione.
Domanda. C'è un motto che possa essere simbolico di tutta l 'opera di Massaren-
ti?
Risposta. Si, esiste un motto di Massarenti addirittura riportato sul suo orologio
a taschino :
"Vogliamo 8 ore per lavorare, 8 ore per studiare e 8 ore per riposare". Per saperne di più rimandiamo i nostri lettori all 'ultima "fatica" letteraria su Massarenti. Un bellissimo e dettagliato libro intitolato
"Giuseppe Massarenti, una vita peri più deboli". L'autore è Marco
Poli con la collaborazione di Giorgio Golinelli.
INTERVISTA ALLO STORICO GIORGIO GOLINELLI