Buon Natale e un 2008 di Pace - acli.ch fileBuon Natale e un 2008 di Pace vi augurano la Presidenza...

1
Una buona idea per un regalo utile a parenti e amici: un abbonamento al Dialogo! (fr. 20.- per sei numeri) Buon Natale e un 2008 di Pace vi augurano la Presidenza e il Consiglio delle ACLI Svizzera Maria I pastori parlano tra loro e poi raccontano, infine glorifica- no Dio con parole loro, un po’ impacciate, dal momento che non hanno mai imparato le espressioni dei Salmi. Gli ange- li parlano e cantano. Attorno alla grotta c’è indubbiamente un certo brusìo. Il silenzio della notte (...Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso... Sap 18,14) è rotto da frasi smozzicate e da una musica mai udita sulla terra. Dentro, tuttavia, nel cuore del presepe, c’è un nucleo com- patto e inviolabile di silenzio adorante, che dev’essere rispet- tato da tutti. Anche i Magi, quando arriveranno nel luogo dove si trovava il bambino (Mt 2,9), dopo aver scambiato alcune battute con Erode - lui, sì ciarliero; e non a caso le sue sono parole menzognere, traditrici - compiranno i loro gesti di adorazione e di offerta senza spiccicare una parola:... e prostratisi lo adorano. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono... (Mt 2,11). La loro è una liturgia fatta di silenzio, accordata a quella di Giuseppe e Maria. D’altra parte in quale lingua avrebbero potuto esprimersi per farsi com- prendere? Quando si tratta di Lui, tutte le lingue risultano «straniere», sfasate rispetto al mistero. Meglio farsi capire attraverso il silenzio. Nel presepe comunque solo Maria e Giuseppe non dicono una parola. Il Vangelo almeno non ne segnala alcuna. (...) Direi che nel presepe Maria e Giuseppe custodiscono il silenzio. Avvolgono il Bambino nel silenzio, ed è questo il loro modo per custodirlo. Fosse oggi, sbarcherebbero schie- re di devoti loquaci, «pastori» in testa, armati di fogli e libric- cini, e darebbero il via a una di quelle che loro chiamano «ore di adorazione», in cui i canti e le orazioni e le litanie e le prediche si susseguono frenetiche senza soluzione di continuità, non cencedendo un attimo di respiro, elimi- nando dal programma la minima sosta silenziosa. Profanazioni, più che dorazioni. (...) Tratto da «La novena di Natale davanti al presepe» di Alessandro Pronzato (ed. Gribaudi, 2002)

Transcript of Buon Natale e un 2008 di Pace - acli.ch fileBuon Natale e un 2008 di Pace vi augurano la Presidenza...

Page 1: Buon Natale e un 2008 di Pace - acli.ch fileBuon Natale e un 2008 di Pace vi augurano la Presidenza e il Consiglio delle ACLI Svizzera Maria ... Alessandro Pronzato (ed.Gribaudi,2002)

Una buona idea per un regalo utile a parenti e amici:

un abbonamento al Dialogo!(fr. 20.- per sei numeri)

Buon Natale e un 2008 di Pacevi augurano la Presidenza e il Consiglio delle ACLI Svizzera

MariaI pastori parlano tra loro e poi raccontano, infine glorifica-no Dio con parole loro, un po’ impacciate, dal momento chenon hanno mai imparato le espressioni dei Salmi. Gli ange-li parlano e cantano. Attorno alla grotta c’è indubbiamenteun certo brusìo. Il silenzio della notte (...Mentre un profondosilenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso...Sap 18,14) è rotto da frasi smozzicate e da una musica maiudita sulla terra.Dentro, tuttavia, nel cuore del presepe, c’è un nucleo com-patto e inviolabile di silenzio adorante, che dev’essere rispet-tato da tutti. Anche i Magi, quando arriveranno nel luogodove si trovava il bambino (Mt 2,9), dopo aver scambiatoalcune battute con Erode - lui, sì ciarliero; e non a caso lesue sono parole menzognere, traditrici - compiranno i lorogesti di adorazione e di offerta senza spiccicare una parola:...e prostratisi lo adorano. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono indono... (Mt 2,11). La loro è una liturgia fatta di silenzio,accordata a quella di Giuseppe e Maria. D’altra parte inquale lingua avrebbero potuto esprimersi per farsi com-prendere? Quando si tratta di Lui, tutte le lingue risultano«straniere», sfasate rispetto al mistero. Meglio farsi capireattraverso il silenzio.Nel presepe comunque solo Maria e Giuseppe non diconouna parola. Il Vangelo almeno non ne segnala alcuna. (...)Direi che nel presepe Maria e Giuseppe custodiscono ilsilenzio. Avvolgono il Bambino nel silenzio, ed è questo illoro modo per custodirlo. Fosse oggi, sbarcherebbero schie-re di devoti loquaci, «pastori» in testa, armati di fogli e libric-cini, e darebbero il via a una di quelle che loro chiamano

«ore di adorazione», in cui i canti e le orazioni e le litaniee le prediche si susseguono frenetiche senza soluzione dicontinuità, non cencedendo un attimo di respiro, elimi-nando dal programma la minima sosta silenziosa.Profanazioni, più che dorazioni. (...)Tratto da «La novena di Natale davanti al presepe» diAlessandro Pronzato (ed. Gribaudi, 2002)