Buon Anno...IL BACIO SOTTO IL VISCHIO A mezzanotte, il bacio sotto al vi-schio con la persona amata...

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Anno XXIV • n. 293 venerdì 30 dicembre 2016 Supplemento allegato al numero odierno del Buonasera Taranto non vendibile separatamente Tariffa R.O.C.: Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, S1/TA Buon Anno * * * * * * * * * * * Buon Anno Usanze e credenze * * * * * * * * * * * L’Epifania La Dodicesima notte * * * * * * * * * * * Le tradizioni La Calata dei Magi a Lama * * * * * * * * * * * Capodanno a km zero Scelti per voi * * * * * * * * * * * Movida di Capodanno Tutti gli appuntamenti * * * * * * * * * * * “Essere superstizioso è da ignoranti, ma non esserlo porta male” (Eduardo De Filippo) da

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Anno XXIV • n. 293venerdì 30 dicembre 2016

Supplemento allegato al numero odierno del Buonasera Taranto non vendibile separatamenteTariffa R.O.C.: Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, S1/TA

Buon Anno

* * * * * * * * * * * Buon Anno

Usanze e credenze* * * * * * * * * * *

L’EpifaniaLa Dodicesima notte

* * * * * * * * * * *Le tradizioni

La Calata dei Magi a Lama* * * * * * * * * * *

Capodanno a km zeroScelti per voi

* * * * * * * * * * *Movida di CapodannoTutti gli appuntamenti

* * * * * * * * * * *

“Essere superstizioso è da ignoranti, ma non esserloporta male” (Eduardo De Filippo)

da

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Gerenza

ISSN 2531-4602 (Testo stampato)

Supplemento al numero odierno da vendersi esclusivamente con il quotidiano Buonasera

Contributi diretti Legge 7 agosto 1990 n. 250 Registrazione n. 7/2012 Tribunale di Taranto (già tribunale di Santa Maria Capua Vetere)

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Direttore responsabileENZO FERRARI

Coordinamento editorialeCATERINA BAGNARDI

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Hanno collaborato GABRIELLA ESPOSITO

ANTONIO FORNAROGIOVANNI GRAVINESE

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Redazione di Taranto e amministrazione: Piazza Giovanni XXIII, 13 - 74123 Taranto

tel. 099 4008322 - fax 099 4008199e-mail [email protected]

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EDITORE: SPARTA società cooperativa a r.l.

Via Parini, 51 - 74023 Grottaglie (TA)

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STAMPA: Stabilimento Tipografi co

De Rose s.n.c. di Umberto De Rose & c. Contrada Pantoni - Montalto Uffugo (CS)

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PUBBLICITA’:[email protected]

Piazza Giovanni XXIII, 13 - 74123 Tarantotel. 099 4592783 - fax 099 4008199

Nessuna ricorrenza speciale, non è un solstizio, nessun rito propiziatorio… perfi no la sua data per molto tem-po è stata inaffi dabile.

Ma lo scoccare della mezzanotte ogni anno segna un attimo di euforia, di speranza, di rinnovato ottimismo. Si cerca di mandar via i cattivi ricordi, si buttano via le vecchie cose e ognu-no di noi si libera delle amarezze.I fuochi d’artifi cio illuminano un nuo-vo anno e promette abbondanza e prosperità mangiare lenticchie e uva. La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici che pos-sono essere più o meno considerati come quello di vestire biancheria in-tima di colore rosso o di mangiare le lenticchie come auspicio di ricchez-za per l’anno nuovo o il baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio.Tutti desideriamo che l’anno nuo-vo sia migliore di quello che sta per chiudersi. Perfi no le persone più ra-zionali e quelle meno inclini alle su-perstizioni cedono alla tentazione di mettere a tavola lenticchie ed uva per non correre il rischio che soldi e fortuna non arrivino.Ma proviamo a conoscere il signifi ca-to di questi rituali scaramantici:LA PRIMA PERSONA CHE SI INCONTRA PER STRADA Incontrare un vecchio o un gobbo è di buon augurio; incontrare un bam-bino o un prete, invece, si avrà disgra-zia. La ragione di queste credenze è nel principio dell’analogia: il vecchio vuol dire che si vivrà a lungo; il gob-bo porta bene sempre, tanto più nel giorno in cui tutte le forze hanno il massimo potere. LE LENTICCHIEUno dei riti più conosciuti in tutta Ita-lia è quello di mangiare le lenticchie la sera della vigilia. Come auspicio di

Aiutaci a scoprire i posti più belli segnalandoli all’indirizzo e-mail: [email protected]

abbondanza e di ricchezza. Infatti,le lenticchie, con la loro forma ton-da e appiattita ricordano le monetee perciò sulla tavola di Capodannonon possono mancare come auspi-cio di fortuna e ricchezza nell’annoche sta per iniziare. Ogni chicco dilenticchia corrisponde a una mone-ta, quindi più se ne mangiano più sol-di arriveranno. IL BACIO SOTTO IL VISCHIOA mezzanotte, il bacio sotto al vi-schio con la persona amata vi porte-rà amore per tutto l’anno. Il vischio èuna pianta benaugurale segno di fe-condità sia materiale che spirituale. BIANCHERIA INTIMA ROSSAPer il cenone è d’obbligo un intimocolor rosso sia per gli uomini che perle donne. Gli antichi romani lo in-dossavano come simbolo di sanguee guerra per allontanare la paura.Oggi è diventato un auspicio di for-tuna per il nuovo anno. MANGIARE 12 CHICCHI D’UVASecondo alcune tradizioni, ogni aci-no d’uva rappresenta un mese di-verso, quindi se, per esempio, il terzochicco d’uva è un po’ acido, marzopotrebbe essere un mese compli-cato. In Spagna il rito portafortunaper l’anno che inizia prevede che simangino 12 chicchi d’uva al ritmodei dodici rintocchi delle campanea mezzanotte, chi riesce a mangiarliseguendo i rintocchi avrà soldi e for-tuna.I CHICCHI DI MELAGRANALa mitologia greca narra che il melo-grano sia una pianta sacra per Giu-none e per Venere. Simbolo di fertili-tà e ricchezza, i suoi gustosi “grani”rossi oggi in cucina possono essereimpiegati in numerosi modi. GETTARE LE COSE VECCHIEIn segno di cambiamento con l’arri-vo del nuovo anno è di buon auguriogettare le cose vecchie.

BUONBUONANNO ANNO

“Essere superstizioso è da ignoranti, ma non esserloporta male”

(Eduardo De Filippo)

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LA DODICESIMA NOTTELA DODICESIMA NOTTE

Con la dodicesima notte dopo il “solstizio d’inverno”, si chiu-de il ciclo delle feste. Ancora una notte soffusa di magia. Dopo il solstizio d’inverno, il popolo romano festeggiava l’E-pifania che chiudeva un ciclo di feste caratterizzate dal ca-

povolgimento delle regole; così come ai tempi della dinastia dei Tudor, “Lord of Misrule” simboleggiava un mondo sottosopra. Il giorno dell’Epifania, il re o chi era ad un rango sociale elevato, cam-biava ruolo. Chi aveva una posizione sociale alta scendeva in basso e viceversa. Inoltre, era in uso, mettere nel “dodicesimo” dolce un fagiolo. La per-sona che trovava questo fagiolo diventava “re del fagiolo” e avrebbe comandato la festa. Alla mezzanotte concludeva il suo comando e il mondo ritornava nor-

male. Ma mentre nelle grandi cit-tà dell’impero si festeggiava l’Epifania Saturnaliium, i con-tadini accendevano i fuochi in onore della Madre Terra.La storia racconta che la Madre Terra, in questo perio-do dell’anno, giunge stanca e vuota per aver dato tutti i suoi frutti all’umanità.Vuole riposarsi e lasciarsi in-cenerire dal fuoco nascente dopo il massimo dell’oscu-rità, ma prima di andarse-ne lascerà un dono in ogni casa vicino al focolare. Così alla Madre Terra venne-ro date le sembianze di una vecchietta che a cavallo di una scopa fatta da rami ora-mai secchi, girava di casa in casa lasciando frutta e altri cibi in dono, soprattutto ai più piccini.

Nelle varie culture la celebrazione dell’Epi-fania si accompagna a simboli e tradizionidiverse di derivazione molto antiche (cultisolari) frammiste a contaminazioni più re-centi come:• la stella cometa che guida i Re Magi, ri-proposizione artistica di Giotto nell’affrescodella Cappella degli Scrovegni della stellacitata nel Vangelo secondo Matteo al ca-pitolo 2;• l’accensione di fuochi augurali (culti so-lari);• lo scambio di doni come quelli associatiin Italia dalla Befana:• le feste popolari;• la tradizione dei regali ai bambini e allebambine (nella calza dove possibile messaal camino), soprattutto nei paesi di tradizio-ne cattolica. In Italia, i doni sono portati dal-la Befana (personifi cata da una vecchiabrutta ma buona, legata secondo la tradi-zione all’adorazione dei Magi). In Spagna, iregali sono portati dai Re Magi.• l’uso, nella maggior parte dell’Europa, dipreparare un dolce al forno con dentro lafi gurina di uno dei tre Re Magi: spesso si na-sconde la fi gurina e la persona cui capiteràil re, diventerà il re della giornata con parti-colari privilegi ed obblighi (Galette des rois).• la tradizione nei paesi dell’Europa Orien-tale di ripescare una croce di legno in ac-qua gettata da un pope.

Fonte: Wikipedia

Aspetti folcloristicie culturali dell’Epifania

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LA CALATAdei Magi a LamaS

opravvive al tempo la singolare usanza di celebrare, il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, il viaggio dei Re Magi attraverso una sacra rap-presentazione.

Quello vissuto dagli abitanti di Lama è, da tempo, uno dei momenti più coinvolgenti legati al periodo natalizio.Tradizione ed innovazione animano questa attesa manifestazione che s’ispira, da sempre, ai vangeli dell’infanzia e ai testi apocrifi sulla nascita di Gesù.“Lama - Terra dei Re Magi”, è il titolo del li-bro fotografi co che racchiude gli splendidi scatti di Carmine La Fratta.Nella prefazione al volume, il prof. Massimo Oldoni traccia i momenti salienti di una giornata vissuta dai lamesi con intensità e devozione: «Un gatto che aspetta di vedere se preludono a qualcosa i musi-canti: sono poveri e chiedono un’offerta mentre intorno alla chiesa si preparano gli arredi, la paglia per la mangiatoia ed i pifferi provano la marcia che sembra aver bisogno d’assistenza.Una bimba madonna benedice e si mette alla fi nestra e tutti accorrono a vedere: un’altra bambola in foggia di madonna affi anca la Vergine Maria ora che piove.Adesso torna i l sole e molta gente s’organizza al corteo: il piedistallo, una grande croce, i paramenti sacri e poi la stella, le ali d’angioletti, una corona….Ha problemi di regia la processione.L’abbigliamento ed il trucco già fanno i personaggi: c’è il pastore con le pelli ad-dosso, un altro ha il cappellaccio, i cavalli hanno bisogno di gualdrappe per far bella fi gura nel corteo. Tranquilla sulla scala sta seduta una giovane Maria senza sapere da dove cominciare per vestirsi.I fi guranti, intanto, sono pronti. Un re dei Magi prende il suo caffè.Ecco: Maria e Giuseppe sono pronti ed

accanto a loro stanno gli uomini di Erode e niente posson fare gli angioletti perché non è venuto il loro turno ancora d’apparire.Le case dei pastori coi padroni fanno da quinte ed aspettan di vedere in lontananza gli scudieri che introducono i Magi. Il vento tra le palme scuote l’aria: sullo sfondo degli alberi si muove il corteo dei tre Re. I bimbi del paese stupefatti vanno felici dietro, un po’ perplessi, incerti se gioire o preoccupati perché non sanno bene chi sono quei tre Re che arrivano tranquilli.La gente guarda i magi: i tre Re ignorano la strada che porta alla capanna. Lungo il percorso stanno fermi i pastori, res-tano muti ad aspettare che poi qualcosa accada.Si raduna e s’infi ttisce gente: passa il corteo ed in fondo sui cavalli i tre Re sembrano certi adesso di quale giusta sia la direzi-one. Tutto il paese è pronto. Si pigiano all’incontro le comparse: sono vestite per la processione e per l’accoglienza».La festa inizia nelle prime ore del mattino con il lancio di numerosi petardi e il giro della banda per le vie delle contrade. Nel pomeriggio si svolge la processione di Gesù Bambino al cui rientro segue la S. Messa che precede la “Recita”. Nella tarda serata i fuochi d’artifi cio con-cludono la festa.

LAMAterra dei re magi...tre Re in cammino nella tradizionedi Carmine La Fratta

Nato a Lama (Taranto) nel 1951, è fotografo professionista. Da tempo si occupa di spettacolo. Con una sua foto de “Il miracolo” di Edoardo Winspeare, suo primo fi lm seguito come fotografo di scena ha vinto il premio alla settima edizione di CliCiak: Ha documentato anche i cortometraggi Assrum di Leo Pantaleo, “Scilla non deve sapere” di Bruno Colella, il lungometraggio “Marpiccolo” di Alessandro di Robilant, i corti “Alle corde” di Andrea Simonetti e “Oltre le nubi” di Marcella Mitaritonna. Diverse le mostre ed i libri pubblicati legati ai vari aspetti di cultura e del territorio tarantino.

CARMINE LA FRATTA

Nato a Roma nel 1944, studioso della storia e della cultura franca, sassone, longobarda e normanna, è autore di saggi e libri sulla cultura del Medioevo in Europa e sulla storia della letteratura italiana delle origini.Signifi cativi contributi su letteratura di viaggio, teatro medioevale, tradizioni scolastiche, della storia della scienza e della medicina medioevali, culture orali e popolari del Medioevo. Importanti studi sulla fantasia e l’immaginario storiografi co dei secoli X-XIV e sull’eredità classica nella cultura delle società comunali di XII e XIII secolo. Ha pubblicato con Mondadori, Fondazione Valla, Adelphi, La Nuova Italia, Salerno Editrice, Rizzoli-Motta, Electa, Jaca Book, Liguori, Donzelli, Avagliano ed altri editori in Francia e Germania. Nel 1986 gli è stato conferito il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri

MASSIMO OLDONI

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Via della Scala, 13Crispiano (TA)tel. 099 994 47 86cell. 392 56 303 47

STORICO 13Ristorante

PACCHERI CON SALSA DI MELANZANE, SALSICCIA DI BOVINO, CACIOCAVALLO E POMODORINI PACHINO CONFIT

INGREDIENTI8 paccheri lisci150gr di salsiccia bovino2 melanzane300gr di pachino100gr di caciocavalloMezzo bicchiere di panna fresca1 cucchiaio di zuccheroMezzo bicchiere di vino biancoOlio di arachidi q.b.Sale, olio, basilico, pepe q.b.brodo PROCEDIMENTOIniziate cuocendo una melanzana in forno, tagliandola a metà, incidendola e condendola con olio, sale, il tutto per circa 20 minuti a 180°. Scavate con un cucchiaio la polpa e frullatela con olio, mezzo mestolo di brodo e la panna. Passatela al setaccio, avrete così una crema vellutata.Disponete su una teglia i pomodorini pachino, conditeli con olio, sale e zucchero. Cuocete per 120 minuti a 95°. Otterrete così i pomodorini confi t che metterete da parte al caldo. Pelate una melanzana e tagliate la buccia a strisce che friggerete in abbondante olio bollente per 1 minuto. Avrete così delle bucce croccanti.Spezzettate a mano la salsiccia di bovino ottenendo dei pezzetini di circa mezzo centimetro. Rosolateli senza condimento in una padella antiaderente, bagnandoli con del vino bianco. Una volta cotte tenetele al caldo. Tagliate a scaglie del caciocavallo. Cuocete in abbondante acqua salata i paccheri e nel frattempo frullate 100gr di pachino con olio e sale. Passate al setaccio e mettete da parte la salsa. Scolate la pasta e impiattate.Utilizzate un piatto largo con un anello di impiattamento più basso.Versate un mestolino di salsa di melanzane come base, adagiate 4 paccheri a distanza regolare e inserite sia nel pacchero che di lato la salsiccetta e i pomodorini confi t. Adagiate le scaglie di caciocavallo e le bucce croccanti di melanzana. Aggiungete poi qualche germoglio e un po’ di gocce di salsa di pomodorini. Infi ne un fi lo di olio evo.

Buon appetito

La ricetta

SCELTI PER VOI

Storico 13 si trova in pieno centro storico a Crispiano, le volte in pie-tra di carparo sono d’ispirazione alla nostra cucina, un luogo in cui tradizione è innovazione.

Gamberi viola, scampi, carpacci di pe-sce, tartare, frutti di mare, sono solo al-cuni dei prodotti che potrete degustare nel crudo di mare.E poi antipasti, primi e secondi di mare, oppure di terra, in base alle esigenze e necessità del cliente. Le etichette della cantina sono state accuratamente scel-te fra i migliori vini italiani.L’ obiettivo è portare in tavola prodotti sempre freschi e selezionati, mantenen-do il giusto rapporto qualità/prezzo.

Menu di Capodanno

ANTIPASTITagliere di salumi e formaggiParmigiana di melanzaneSalsiccia e funghi cardoncelliPolipo ArrostoSeppiolina ripiena Cozza gratinata

PRIMA PORTATAPaccheri con salsa di melanzane, salsiccia di bovino, caciocavallo e pomodorini pachino confi t

SECONDA PORTATACostolette di agnello con patate e carciofi o

FRUTTA - DESSERT

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Viale Ludovico Ariosto, 65Grottaglie (TA)tel. 099 561 15 20www.ilpizzicagnolo.info

Il PizzicagnoloSecret Restaurant

SCELTI PER VOI

L’Azienda nasce nel 1999 dalla geniale intuizione del Patron Antonio Turrisi, grazie alla sua grande passione per il buon cibo

e per il buon vino.Il suo particolare slancio è volto a soddisfare le esigenze di un pubblico raffi nato, pervicace nella individuale ricerca del particolare.A conduzione familiare, è animata da persone giovani e dinamiche che grazie alla loro esperienza e passione contribuiscono a consolidare ciò che il titolare nel tempo ha creato; “non è suffi ciente soddisfare buona parte delle aspettative dei clienti, bisogna impegnarsi per soddisfarle tutte”, è il loro motto.Soddisfare i propri clienti è l’obiettivo primario di questa piccola azienda.Oltre 1500 etichette tra vini, distillati, bollicine e champagne; superano il migliaio gli articoli gastronomici dalla pasta ai formaggi ai salumi.Il centro di questa piccola azienda è il punto vendita di viale Ariosto n. 65 a Grottaglie (TA) dove è possibile acquistare prodotti di alta qualità enogastronomica annessa vi è una accogliente sala degustazione. Sovente, teatro di serate di degustazione delle più rinomate e ricercate aziende enogastronomiche d’Italia e del mondo.

TAGLIOLINO AL RAGU’ BIANCO DI AGNELLO E ZAFFERANOINGREDIENTI (per 4 persone)per il ragù di agnello400g di polpa di agnellotimo q.b.rosmarino q.b.basilico q.b.salvia q.b.2 spicchi di aglio2 cucchiai di maizena;olio q.b.sale e pepevino bianco1 lt circa di brodo vegetale PROCEDIMENTOPreparazione ragù: Ricavare il magro dalla polpa di agnello eliminando le eventuali presenze di grasso e nervature della carne. Tritare fi nemente circa una metà della polpa; la restante polpa, tritata, in maniera più grossolana. Sminuzzare fi nemente insieme le erbette aromatiche amalgamando le stesse con l’aglio ridotto in crema e la polpa tritata correggendola di sale e pepe. A questo punto procediamo con la cottura. Ungere con poco olio il tegame, rosolare la polpa condita con le erbette aromatiche, sfumare con del vino bianco ed aggiungerci la maizena.Portare a cottura per 4/5 minuti, aggiungendo del brodo vegetale, aggiustando di sale se necessario.Per la fi nitura: 280g di tagliolini; 100g di pecorino fresco a scaglie; 1 bustina di zafferano; 1 noce di burro; 100 g di pecorino stagionato; concassé di 8 pomodorini ciliegino; 4 rametti di rosmarino.Lessare i tagliolini in abbondante acqua salata; quando ancora al dente, mantecare la pasta a fuoco spento, prima con lo zafferano poi con il ragù di agnello e per fi nire con il burro ed il pecorino fresco in scaglie. Lasciare il tutto abbastanza cremoso. Procedere con l’impiattamento cercando di ottenere un nido al centro del piatto aiutandosi con un mestolo e delle pinze; guarnire l’apice del nido di tagliolini con la concassé di pomodorini ed il rametto di rosmarino, fi nire il tutto con il pecorino stagionato grattuggiato.

Buon appetito

La ricetta

Menu di Capodanno

ANTIPASTIFilettino di Patanegra con lardo di patanegra su crema affumicata di melanzane,Tortino di rape con croccante di acciughe profumato al tartufoRotolino di pancetta di Patanegra con cicoria gratinata al forno

PRIMA PORTATATagliolino con ragù bianco di agnello e zafferanoRisotto con carciofi e caprino

SECONDA PORTATAAgnello cotto a bassa temperatura su salsa di sedano rapae puntarelle croccanti

DESSERTPanettone con gelato al vinsantoCannolo destrutturato

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Masseria Potenti

SCELTI PER VOI

Ha una lunga storia di tradizioni e umanità. Il suo nome, che deriva dal latino Potens, indica una fami-glia o una persona capace e ricca oppure l’imponente estensione

territoriale e la produttività della terra. Durante il periodo Natalizio la Masseria Poten-ti si illumina come un presepe con addobbi natalizi all’insegna della tradizione salentina. Le antiche luminarie prendono vita assieme al presepe artistico con pupi di cartapesta leccese e le ceramiche di Grottaglie. Le giornate saranno scandite da ritmi più lenti, facendoci dimenticare la frenesia delle nostre città, alternando il piacere di stare in-sieme davanti a un camino acceso a quello della buona tavola. L’ospite sarà coinvolto nella vita della Mas-seria, invitato a partecipare alle numerose degustazioni enogastronomiche, assag-giando tutti i prodotti di tradizione locale e di produzione propria tra cui il pane e le frise cotte nell’antico forno a legna, il vino e l’olio.L’ospite potrà anche prendere parte alla preparazione del menù natalizio, affi ancan-do in cucina la padrona di casa Maria Gra-zia Di Lauro e su prenotazione partecipare ai numerosi corsi di cucina in Masseria.Per il periodo festivo il Pacchetto Speciale Buone Feste offre per due persone il cenone di Capodanno, una notte in Suite con Happy lunch per il 1 gennaio

MASSERIA POTENTIContrada PotentiManduria (TA)tel. 099 973 54 08tel. 02 49 81 385cell. 339 307 2960www.masseriapotenti.it

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Capodanno:gli eventi in Puglia

TARGHETTAMOVIDAFine anno riccodi appuntamenti per “tutti i gusti” con artisti di livello nazionale

FIORELLA A OTRANTOOTRANTO - Sul grande palco della XVIII edizione dell’Alba dei Popoli, ospite d’eccezione sarà Fiorella Mannoia: l’interprete di “Combattente” si esibirà questa sera, in Largo Porta Terra, in quello che è uno fra i più attesi concerti dell’anno in Puglia.

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FEDEZ E J-AX A BARIBARI - È iniziato il conto alla rovescia per il concertone gratuito di Capodanno nel capoluogo pugliese, in piazza della Libertà. Tanti gli artisti attesi sul palco. Su tutti spiccano i nomi di Fedez e J-Ax, special guest della notte più lunga dell’anno barese.

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MR EVERETT A GINOSAGINOSA - Festa di Capodanno, in piazza Orologio, con l’esibizione del collettivo cross mediale Mr Everett, capitanato dal gruppo composto da Rupert, Mr Fox, Mr Bear e Mr Owl. Nello spettacolo suoni miscelati e una voce che canta brani pop e dance. Start ore 23.

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CAPODANNO A LECCE LECCE - Nella centralissima Piazza Sant’Oronzo, la notte di San Silvestro vedrà protagonisti, a partire

dalle 21, gli “Après la classe” (nella foto) e “La municipàl”. Sarà una festa a cielo aperto tra musica

dal vivo e dj set. Sul palco salirà anche Manu Funk. > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > >

OLLY RIVA AL VILLANOVA PULSANO - Sarà “Olly Riva & The soul rockets” il primo artista a calcare il palco del Villanova: il

Capodanno del club in via Basento, infatti, inizia con il live del cantaautore e produttore che del

“cambiamento” ha fatto il suo punto di forza.> > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > >

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