Bruno Brazil Integrale 2
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i n t e g r a l e 2
william vance - greg
i n t e g r a l e 2
Sotto i capelli bianchi di Bruno Brazil si
nasconde un agente dei servizi di
informazione americani. Agli inizi, Brazil
lavora da solo, alla maniera di James
Bond. Ma con il passare del tempo le sue
missioni diventano sempre più complesse
e pericolose, e finisce così con l’essere
affiancato da un team affiatatissimo di
collaboratori, il “Commando Caimano”.
Tra il 1967 e la fine degli anni ’70, Michel
Greg, dietro lo pseudonimo di Louis
Albert, e William Vance hanno immaginato
e disegnato delle storie dal ritmo
stupefacente e di una qualità grafica
eccezionale e innovativa, qui riunite per
la prima volta sotto la forma di un’edizione
integrale in tre volumi.
9 7 8 8 8 9 7 0 6 2 7 3 8
ISBN 978-88-97062-73-8€ 29,90
w w w . n O n a - a r t e . c O m
BED
E
BEDE
La notte degli sciacalli
E con questo dannato tempaccio, a nessuno verrà mai in mente di lanciarsi in un piccolo ecces-so di velocità o in qualche
altra bravata…
Sean Quincannon (al secolo) ha scelto di entrare nella polizia di stato della California per vocazione. Oggi si domanda se non si debba parlare piuttosto di apostolato...
C’è da chiedersi cosa
ci faccio io qui...
E nel dolce paese di Amaaaaa-rilloooo-
O-O...
...ognuno fa quel che gli pare... Corazon, corazon, bum, bum!
Questo! Questo vale dieci
giornate di sole!
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Toh! Ecco lo sceriffo! Chiaro! Evidentemente, in
polizia non ci sono poeti!
Dieci pagine! Ci vorranno dieci
pagine, per scrive-re tutte le in-
frazioni!
BAH...
Okay, furbone. Tanto per cominciare,
nome, cognome e indirizzo!
Felipe Morales, ma gli amici mi chiamano Gaucho. Ultimo domicilio conosciuto, prigione di stato del Kansas. Però i miei genitori vivono
a Sacramento, ed è laggiù che sto andando, generale...
GAUCHO MORALES!
OH, NOOO! NON TU!
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Non parlava tanto per dire...
Che cosa significa “non t’impic-
ciare”?
BAH! Le ferie sono ferie! Per quindici giorni,
l’unico crimine a interessarmi sarebbe il furto delle
crostate di mamita Morales! Ah ah ah!
adios,ciccione...
Ora devo tornare a dare la caccia a pirati della strada che non sono miei compagni
d’infanzia. in città, mi trovi al Sesto Distret-to, nel caso tu abbia bisogno di aiuto...
Uhm... e anche fuori servizio. Ci vediamo, Gaucho...
così. Se vuoi un consiglio, sbafati la crostata di tua madre, sciroppati le bottiglie di tuo padre, e non t’im-picciare di nient’altro, Morales. Sarà meglio
per tutti!
Quanto ai tuoi nervi... Ehm... Conti di rimanere in
città, Gaucho?
Quindici giorni... Le mie ferie.
Perché?
Direi. A scuola mi fregavi le
biglie!
Ci conosciamo? QUiNCAnnON! Sean Quincannon, quello che chiamavamo
“il ciccione”! Ma che bella sorpresa,
muchacho!
Dipende dai punti di vista! E non chiamarmi più con quell’orrendo soprannome!
Mi perdoni la piccola corrida sulla strada, vero? Avevo bisogno di distendere un
po’ i nervi... Prendi un sigaro, cic... ehm... amigo mio.
No, grazie. Sono in servizio.
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EHi! Salve, Buffalo
Bill!
io non sono Buffalo Bill!
Cretino!Caspita, che tuffo nel passato! CARAi! Solo
ieri ero un apprendi-sta duro...
AH, NO? Chiedo scusa. Chi sei,
allora?
Derringer Smith, quello della tele. Buffalo Bill andava bene nel medioevo!
Medioevo. Medioevo! Stupido ragazzino! Ti
faccio vedere io come se la cavano ancora
i matusa come me!
Gaucho, presto, prima che arrivi tuo padre... Sorridi! E non fare domanda, soprattutto questa
sera... Hai capito, Felipe?
SOPRAttUttO, NiENTE DOMANDE!
Ehm... Buenos dias,
mamita!
FELiPE! Piccolo mio! Finalmente! Rimettiti subito
in piedi, ti sporcherai i vestiti! Padre, vieni a vedere, è
tornato il nostro Felipe!
È cascato perché è un
matusa...
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Non parlare di tua sorella, questa sera. Non abita più qui... Ti spiegherò dopo. Che Dio la protegga!
Brindiamo al tuo ritorno, Gaucho... E domani mi racconterai cosa fai adesso
nella vita...Anche
questa sera, se vuoi...
Ehm... No, non questa sera. Sono spiacen-te, ma questa sera devo assolutamente
uscire, figliolo. Una... una specie diconvocazione. Tu non capiresti...
Oh, sì, mi ricordo
sì...
Ai tuoi ordini, mamita! Per due intere settimane, la famiglia prima
di tutto... Ti ricordi, padre? A Laredo, quando io avevo dieci anni e
Concepcion quattro...
Questa sera si fa festa, caballeros! i vicini passeranno a salutarti più tardi, Felipe. Nel frattempo, aiutami ad apparecchiare la tavola!
Molto bene, fi-gliolo... Molto bene...
Guarda! Biglietto da visita ufficiale! Sono il primo Morales a essere
pagato dal governo! Ah! Ah! ah!
GAUCHO, HIJO MIO!
Esteban Morales, padre geniale del più bel giovanotto al mondo,
tuo figlio è qui!
Figlio mio! Questo è un giorno felice! Tu... non hai più commesso
sciocchezze, vero?
Stai tranquillo, padre! Quei tempi sono lontani!
Sono cambiato.
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Carai! Quincannon aveva ragione! Qui succedono cose strane! Ma prendiamola alla larga...
Al tuo successo, Felipe...
Al prossimo ampliamento del-
l’alimentari Morales e figli, caro di-
rettore!
Gaucho! Non avresti dovuto dirlo!
EH? io? Ma...
Tieniti il tuo denaro, figliolo. Qui le cose sono cambiate parecchio. Ma non chiedermi niente, non vo-
gliamo rovinare il tuo soggiorno. Alcune contrarietà passeggere,
tutto qui... SCORDiAMOCENE!
Ah, no? Be’, io invece credo di sì. Ho messo da
parte dei risparmi, ti annuncio che voglio investirli nei tuoi
affari, e tu la prendi come una catastrofe! Tutto ciò esige
una spiegazione!
No, lascia stare! Va... Va già meglio! Non
parliamone più!
Prendi un po’ della tua medicina, Esteban...
Ah! Bussano... Saranno i Lopez venuti ad ammirarti,
Gaucho... Arrivo, arrivo!
ESTEBAN! Non vada al loro
appuntamento. Loro... loro mi hanno...
hmm... provvisoria-
mente!
DOMINGO!
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Per quello che mi racconterebbe! Niente, ovviamente. io sono il figlio di
Morales, ma pur sempre un estraneo. La gente di qui, io la conosco da un mucchio di tempo... i suoi
problemi personali se li tiene stretti. Magari muore, ma
in silenzio!
il problema è che la mia deformazione professionale si aggrava se è coinvolto il vecchio... E ho l’impressione che anche
lui sia nei guai fino al collo...
Esteban! Vuoi andare comunque? Ma
lo hai visto anche tu: sono degli sciacalli! Sciacalli rabbiosi! Un giorno ti uccideranno, Esteban! Ti PiCCHiERANNO
A MORTE!
Fare domande? A che
proposito?
Ehm... Veglia un momento sul nostro ospite, Gaucho. io devo dire due parole a tua madre! E non stare a fare troppe
domande a Domingo. Ha bisogno di riposare.
Esteban le darà uno dei suoi pigiami. Questa notte dormirà qui. io andrò a tranquillizzare la sua povera moglie, Doña ines. E do-
mani tutto andrà meglio!
Si riposi, Domingo Sanchez! Adesso è già più presentabile.
si tolga questa camicia, piuttosto malridotta…
Capiscono un solo linguaggio: pagare! E io non posso, Esteban!
NON POssO PiÙ! Taci, amigo... Calma! Sei al sicuro.
Adesso ci prenderemo cura di te.
CARAi! Quest’uomo è stato picchiato a sangue. A Sacramento non si
scherza! Avverti la polizia, padre?
Ehm... è inutile, Gaucho. Domingo si rimetterà presto. È più la paura che il
dolore...
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Questa volta io non corro alcun pericolo, mamita... Sai bene che sto portando loro quello che voglio-
no. Noi abbiamo più disponibilità di Domingo.
Sì, ma ci sarà una prossima volta... E poi un’altra... E altre
ancora!
Troveremo una soluzione. D’altronde, prenderò le mie pre-cauzioni. Ma Gaucho non deve sa-perne niente. Giurami che non gli
dirai nulla!
Sì, Esteban.
Come vuoi...
Adesso devo andare. Prendo in camera quello che mi serve. Se
passano i vicini, accoglili con Gaucho, come se
niente fosse...
Ma no, ma no! Sarà questione di un’oretta al massimo... Una formalità... Tu devi rimanere qui per accogliere i Lopez e i Sanmarco, che pas-
seranno a fare un brindisi in tuo onore. io vi raggiungerò presto.
Ah, no... Domingo si è addormentato. Non
vuoi che ti accompagni, per la visita che devi fare
questa notte?
Ehm... Niente di speciale, Felipe?
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Pedinare il proprio padre! Sono diventato un vero sbirro!
Bruno Brazil, come mi hai ridotto?!
E anche un vero esperto! il vecchio Morales non si è accorto di
nulla... Devo solo sperare che l’agente Quincannon abbia terminato il suo servizio. Non gli piacerebbe
vedermi circolare a fari spenti...
Ha svoltato di là... Ehi! Ma io questo quartiere lo
conosco...Ma a che serve la
vendetta, se si ha già perduto ogni cosa?... No, decisamente,
prima di tutto occorre sopravvivere...
Mamita ha ragione, questi delinquenti finiranno per
avere la mia pelle... Eppure, cosa posso fare, se non ob-
bedire? Senza prove, la polizia come potrebbe proteggermi? Forse arriverebbe a punirne
qualcuno dopo l’irreparabile, se si dovesse arrivare
a quel punto...
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il suo negozio di alimentari! il suo appuntamento
è qui? Non ci capisco più niente!
Ma non sarà così ancora per molto. hMm... Ecco perché è sempre meglio portare gli attrezzi del mestiere
anche in vacanza...
in ogni caso, “loro” sono entrati di qua... E se ricordo
bene, l’ufficio si trova in fondo a destra...
BUENO...
E quelle? Semplici auto parcheg-
giate per la notte... Oppure i visitatori
di papà?
Specchio Nero a Famiglia. Avete un visitatore di troppo, bambini! il vecchio
deve aver assunto un “occhio privato”! DiVERTiTEVi!
Niente nomi, nemmeno fra noi,
bottegaio! Noi siamo una società anonima...
Può anche contarli, Saratello. È tutto in...
Ehi! Giuseppe! Dovresti ascol-tare un momento
la musica. C’è un’aria di casa
nostra...
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Allora, giochiamo a terrorizzare la gente nei retrobottega, eh? Siamo proprio dei duri,
EH?
GAUCHO! Attento! il terzo! Ha...
Sì, ma si riesce ancora a lavorare a
mani nude, bello!
EHi! Oggi in un alimentari si usano attrezzi
davvero curiosi!
...quello del signore del quale ci hanno appena annunciato l’arrivo!
Che volete dire? Che succede, Saratello? io sono
a posto, avete ottenuto il denaro...
Già, bella invenzione, la radio... ti avverte in tempo
reale di quanto avviene nel
mondo!
Riconosci la voce? È Francesco che sussurra... Shh! Ho detto
niente nomi, mio caro Esteban. Niente nomi...
A parte, forse...
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william vance - greg
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Sotto i capelli bianchi di Bruno Brazil si
nasconde un agente dei servizi di
informazione americani. Agli inizi, Brazil
lavora da solo, alla maniera di James
Bond. Ma con il passare del tempo le sue
missioni diventano sempre più complesse
e pericolose, e finisce così con l’essere
affiancato da un team affiatatissimo di
collaboratori, il “Commando Caimano”.
Tra il 1967 e la fine degli anni ’70, Michel
Greg, dietro lo pseudonimo di Louis
Albert, e William Vance hanno immaginato
e disegnato delle storie dal ritmo
stupefacente e di una qualità grafica
eccezionale e innovativa, qui riunite per
la prima volta sotto la forma di un’edizione
integrale in tre volumi.
9 7 8 8 8 9 7 0 6 2 7 3 8
ISBN 978-88-97062-73-8€ 29,90
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