brochure Generali 2...ta come sede del monumento a Vittorio Emanuele II, Padre della Patria, per...

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QUADERNI dell’ACS

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ILIL PPALAZZO DELLEALAZZO DELLEASSICURAZIONI GENERALIASSICURAZIONI GENERALI

AA PIAZZAPIAZZA VENEZIAVENEZIAI DOCUMENTII DOCUMENTI

DELLDELL’ARCHIVIO CENTRALE DELLO ST’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STAATTOO

2006

ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO

Il fascicolo "A.555. Piazza Venezia. Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatorie fornitori" (ACS, archivio Società Generale Immobiliare - Sogene, Serie A - Proprietà fondiaria e operazio-ni finanziarie, 1862-1961, b. 88) è stato inventariato e interamente riprodotto in formato digitale. La scan-sione dei documenti, dei disegni e delle fotografie è stata curata dal Centro di fotoriproduzione, legatoria erestauro degli Archivi di Stato. Il DVD realizzato è a cura di Paola Puzzuoli (Archivio Centrale dello Stato) e Maria Teresa Tanasi (Centrodi fotoriproduzione legatoria e restauro degli Archivi di Stato, Servizio di riproduzione digitale), con la colla-borazione di Fiorano Pizzi e Otello Pica (Centro di fotoriproduzione legatoria e restauro degli Archivi diStato, Servizio di riproduzione digitale).Il progetto è stato realizzato d’intesa tra le Assicurazioni Generali, l’Archivio Centrale dello Stato e il Centrodi fotoriproduzione, legatoria e restauro degli Archivi di Stato.Si ringrazia per la sua disponibilità Gigliola Fioravanti Fattorosi Barnaba, direttrice del Centro di fotoriprodu-zione legatoria e restauro degli Archivi di Stato.

© 2006 Archivio Centrale dello Stato

quaderno a cura di Paola Puzzuoliredazione: Cristina Mosillotrascrizioni: Pasquale Ruda

segreteria: Antonella Alberini, Rita di Genova, Enrico Lipartiti, Marisa Santoni, Orlando Simeone, Nicoletta Eufemia Vernillo

AA P I A Z Z AP I A Z Z A V E N E Z I AV E N E Z I Ai documenti dell’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STi documenti dell’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STAATTOO

ILIL PPALAZZO DELLE ALAZZO DELLE ASSICURAZIONI GENERALIASSICURAZIONI GENERALI

Piazza Venezia è sicuramente la piazzaa più alto contenuto simbolico del nostroPaese, ed è l'unica che potrebbe affian-care al glorioso nome di Venezia, che lederiva dall'antico palazzo che ne delimi-ta un lato, quello di piazza dellaNazione. Questo ruolo simbolico, comespesso succede, è cresciuto, stratifican-dosi nel tempo, a partire dall'Unitàd'Italia, quando la piazza venne prescel-ta come sede del monumento a VittorioEmanuele II, Padre della Patria, perriconoscimento unanime, quando anco-ra era nel pieno delle sue funzioni.Fin dalla sua morte, ma soprattutto dagliimponenti funerali organizzati per l'oc-casione, che rappresentarono una verae propria sacralizzazione della Nazionerinata, si mise in moto il percorso legi-slativo e progettuale per la costruzionedel monumento al Re defunto, destina-to ad accogliere poi, dopo la prima guer-ra mondiale, anche la tomba del Militeignoto e ad assurgere infine a vero eproprio Altare della Patria, un altarelaico, ma destinato ad ospitare i riti diuna nuova religione civile. Questa reli-gione nella seconda metà del Novecentoha conosciuto alterne fortune, al puntoche per anni il monumento ha potutorestare chiuso nell'indifferenza generale,e solo negli ultimi tempi ha cominciato ariacquistare le passate fortune.Questa lunga premessa per spiegare imotivi che fanno di quella piazza unluogo altamente simbolico, destinato acondizionare e plasmare tutto quelloche ad essa si riferisce. Da qui le pre-scrizioni dettate dall'architetto GiuseppeSacconi, vincitore nel 1884 del progettoper il monumento, per la sistemazionedell'intera piazza, e in particolare per ilpalazzo delle Assicurazioni Generaliche, previsto nell'area di proprietàTorlonia, era destinato a delimitarne illato collocato di fronte all'antico Palazzodi Venezia.Le prolungate trattative tra GiuseppeSacconi e la Società GeneraleImmobiliare, che aveva rilevato l'area esi era assunta l'onere della nuova

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ioni costruzione per conto delle Generali,

dopo l'approvazione del Ministero deilavori pubblici, portarono infine al via libe-ra del luglio 1902 al nuovo progetto, chevenne ultimato nel 1906, per il 75° dellafondazione della gloriosa Società.Sacconi aveva ben chiaro l'obbiettivofinale: dare al palazzo destinato a costi-tuire una delle quinte della piazza, dellemasse architettoniche "equilibrate, edimprontate a quella forma squisita digusto, di chiarezza, eleganza e sempli-cità che distingue il Palazzo Veneziache gli sta di fronte, ed in armonia conle sue linee, con la sua altezza e con lasua tinta locale", come aveva scrittorespingendo un progetto del 1901. Ilrisultato corrispose alle aspettative e ilPalazzo delle Generali, con il leone diSan Marco sulla facciata, simbolo di ita-lianità oltre che della Repubblica vene-ta, delimitò nel modo migliore un'areadestinata ad essere sempre al centrodella scena, diventando esso stessomonumento.Questa storia qui telegraficamente sin-tetizzata è in realtà ricca di una docu-mentazione affascinante, fatta di lettere,polemiche, proposte, disegni che si rin-corrono lungo un arco di vari anni, con-tenuti nelle serie del Ministero dei lavoripubblici e della Società GeneraleImmobiliare, conservate, come tantealtre, presso l'Archivio Centrale delloStato, custode della memoria storicadella Nazione. Una convenzione tral'Archivio Centrale dello Stato e leAssicurazioni Generali, fortunata perentrambi i protagonisti, utilizzando laprofessionalità e il rigore scientifico diPaola Puzzuoli, archivista di Stato, haconsentito di recuperare e proporre unaselezione significativa di questa docu-mentazione che rappresenta un capito-lo poco noto ma di primo piano dellastoria urbanistica di Roma Capitale.

Aldo G. RicciSovrintendente all’Archivio Centrale dello Stato

L'edificio più rappresentativo delvasto patrimonio immobiliare delleAssicurazioni Generali a Roma èquello che sorge in Piazza Venezianell'area delimitata di fronte dalPalazzo di Venezia e sullo sfondo dal"Vittoriano", il monumento dedicato alRe Vittorio Emanuele II che celebral'unità nazionale.L'attrazione che esercitava una siste-mazione delle Generali in quel luogotrovò espressione nella volontà dell'allo-ra Presidente Marco Besso di "insedia-re la Venezia - nome con il quale leGenerali erano note in Italia a queltempo - in Piazza Venezia, di fronte alPalazzo di Venezia", ma più in generaledi avere "sede propria da essa e peressa costruita nei maggiori centrid'Europa scegliendone le più cospicueposizioni, decorate tutte del nostro caroLeone".Per edificare il Palazzo delleAssicurazioni Generali ed ottenere unarmonico effetto d'insieme prevalse l'i-dea dell'architetto Giuseppe Sacconi,già autore del monumento al Re, secon-do cui le linee della nuova costruzionedovevano essere analoghe a quelle del-l'antico Palazzo di Venezia che sorge difronte.L'edificio, eretto in soli tre anni e ufficial-mente inaugurato nel dicembre del1906 in occasione del 75° anniversariodella Compagnia, è diventato nel corsodei decenni simbolo delle AssicurazioniGenerali a Roma, nonché uno degli ele-menti più riconoscibili del paesaggiourbano. Dotato di un grande cortile cen-trale, dall'aspetto e funzione di corted'onore come nei palazzi rinascimenta-li, impreziosito sulla facciata principaledal cinquecentesco leone di San Marco,dono della città di Padova, il Palazzo,che è sede tra l'altro dell'Ufficio di rap-presentanza della Compagnia, ha datoagli uomini delle Generali la possibilitàdi vivere al centro degli interessi com-merciali e culturali della città, rendendo-li al contempo testimoni degli eventi piùsignificativi del Paese.

Giovanni PerissinottoAmministratore Delegato Assicurazioni Generali

Il leone di San Marco collocato sulla facciata delPalazzo delle Generali.

Simbolo di forza, di coraggio e di autori-tà, il leone di San Marco campeggiasulle polizze delle AssicurazioniGenerali dalla metà dell'Ottocento,quando fu scelto dalla Compagniacome emblema societario.Espressione di glorie e fortune conqui-state, il leone marciano, che nel corsodei secoli ha accompagnato laRepubblica di Venezia, sembra fatto perdare fiducia alla gente: a difesa di ognipericolo, a garanzia del presente, atutela del futuro.Già emblema della Serenissima, testi-monianza secolare di attività imprendito-riale e di solidi sistemi economici, diven-tò l'emblema di un'impresa che sin dallesue origini aveva dimostrato grandeoperosità e forte solidità patrimoniale.Austero e mite allo stesso tempo, seve-ro e sereno, il leone di San Marco è l'e-spressione solenne della fiducia benriposta e continua ad accompagnare levicende di un'impresa che da 175 annioffre sicurezza a milioni di persone ed èorgoglio dell'imprenditorialità italiana nelmondo.

Alberto TiberiniDirettore dell'Ufficio di Rappresentanza di Roma

Assicurazioni Generali

La selezione documentaria che qui sipresenta illustra in modo inedito l'iterdella costruzione del palazzo delleAssicurazioni Generali in piazzaVenezia a Roma. La ricerca ha preso lemosse da un fascicolo, appartenenteall'archivio della Società GeneraleImmobiliare, relativo alla costruzionedel palazzo e contenente, accanto alcarteggio e al materiale grafico, un cen-tinaio circa di fotografie. Dal fascicolo laricerca si è poi estesa anche ad altriarchivi nell'intento di tracciare una sto-ria, attraverso i documenti, di un palaz-zo che è ormai parte dell'iconografia tra-dizionale della città di Roma.I documenti selezionati sono tratti siadall'archivio della Società GeneraleImmobiliare - una delle imprese piùimportanti attive dalla fine dell'Ottocentoe per tutto il Novecento in Italia e ancheall'estero, e che partecipò da protagoni-sta allo sviluppo edilizio di Roma capita-le - sia dall'archivio del Ministero deilavori pubblici: entrambi gli archivi sonoconservati presso l'Archivio Centraledello Stato. Così, documenti apparte-nenti ad archivi diversi e, all'interno diuno stesso fondo, a serie diverse, per-mettono, in un fecondo intreccio dirimandi e in una ricca e diversificata tipo-logia, di ricomporre il quadro nella suainterezza come nella sua complessità.Iniziando questo excursus dalle carteistituzionali, e appunto da quelle delMinistero dei lavori pubblici, vediamoche rivestono una importanza centralealcuni fascicoli riguardanti la "sistema-zione di piazza Venezia", appartenentialla serie denominata Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo delParlamento, sistemazioni urbanistichediverse (1871-1928) della Direzionegenerale edilizia e porti, Divisione V. Ladocumentazione contenuta nei fascicoliconsente di seguire le vicende che por-tarono alla nuova sistemazione urbani-stica della piazza e delle aree adiacen-ti. La corrispondenza intercorre tra ilMinistero dei lavori pubblici da unaparte e i diversi interlocutori coinvoltidall'altra: dal Comune di Roma ai princi-pi Torlonia, dalla Commissione reale peril monumento nazionale al Re VittorioEmanuele II, al direttore dei lavori delmonumento, architetto Sacconi, fino allastessa Società Generale Immobiliare.Elemento prezioso di questa documen-tazione sono alcune lettere dell'architet-to Giuseppe Sacconi sui vari progettipresentati dall'Immobiliare relativamen-te al nuovo edificio da costruirsi al

posto del demolito palazzo Torlonia. Lelettere costituiscono un chiaro manife-sto delle intenzioni artistiche di Sacconie della sua concezione di soluzionearchitettonica e urbanistica da dare allapiazza Venezia, in funzione si può direesclusiva del Monumento a VittorioEmanuele.Sempre all'interno della serie archivisti-ca che stiamo considerando sono con-servati i verbali della Commissionereale per il Monumento dove trovanospazio anche le discussioni relative allasistemazione di piazza Venezia. Inoltrericordiamo, per la prima fase riguardan-te le trattative portate avanti dalMinistero dei lavori pubblici nei confron-ti di Casa Torlonia per l'esproprio delpalazzo, la documentazione presente inun fascicolo dell'archivio privatoTorlonia, pure conservato pressol'Archivio Centrale.Se nelle carte del Ministero dei lavoripubblici è rappresentato l'aspetto istitu-zionale e amministrativo della questio-ne, nell'archivio della Società GeneraleImmobiliare è naturalmente prevalentel'aspetto tecnico. La documentazione contenuta nel fasci-colo sui lavori di costruzione del palaz-zo delle Generali (fasc. "A.555. PiazzaVenezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogliappaltatori e fornitori"), appartenentealla serie Proprietà fondiaria e operazio-ni finanziarie (1862-1961), copre unarco cronologico che va dal 2 maggio1900, data della convenzione stipulatatra il Ministero dei lavori pubblici e laCasa Torlonia per l'esproprio del palaz-zo in piazza Venezia e la costruzionedel nuovo edificio, fino al 1906, quandoil nuovo palazzo di proprietà delleAssicurazioni Generali è ormai ultimato.Il fascicolo comprende una tipologia didocumentazione molto varia (corrispon-denza, relazioni, appunti preparatori,documenti di carattere tecnico, piante edisegni architettonici) e costituisce unesempio unico soprattutto per la pre-senza di più di 100 fotografie che testi-moniano le diverse fasi di costruzionedel palazzo.Insieme a questo nucleo centrale sonougualmente necessarie alla ricomposi-zione del quadro altre serie documenta-rie dello stesso archivio della SocietàGenerale Immobiliare. Parliamo in primoluogo dei Verbali del Consiglio di ammi-nistrazione che ci accompagnano lungotutto il tragitto a partire dall'assunzionedella convenzione Torlonia da parte

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dell'Immobiliare, che vi individua un pro-ficuo affare, fino alla conclusione deilavori di costruzione del nuovo palazzo,passando attraverso le difficili trattativeper l'approvazione del progetto. La let-tura dei verbali costituisce una tracciache ci permette da una parte di non per-dere il filo della vicenda, e dall'altra cifornisce il punto di vista privilegiato eufficiale dell'organo decisionale dellaSocietà. Altrettanto notevole è la messedi informazioni che ci offre la lettura deiCopialettere della Segreteria generale edella Direzione, i quali ci consentono diassumere sulla vicenda una visione piùravvicinata e più quotidiana.Concludiamo infine sottolineando l'im-portanza del nucleo di fotografie conte-nute nel fascicolo sui lavori del palazzo.

Si tratta di 107 fotografie in bianco enero (in maggioranza di formato 12x17circa), dotata ognuna di data e di dida-scalia esplicativa scritte a matita sulverso. La prima fotografia è del 2 aprile1903. Il periodo più documentato èquello relativo agli anni 1903 e 1904,quando furono effettuate le ultimedemolizioni, lo scavo delle fondamentae le opere murarie del nuovo edificio.Accanto alle fotografie che testimonianol'avanzamento dei lavori troviamoanche fotografie più genericamente diambiente, alcune delle quali dotate dinotevole potere evocativo. L'ultima foto-grafia è del 14 maggio 1906 e ci presen-ta il palazzo delle AssicurazioniGenerali ormai quasi terminato.

Paola PuzzuoliArchivio Centrale dello Stato

Estratto del piano regolatore del 1883: zona dipiazza Venezia e adiacenze del Monumento aVittorio Emanuele II. Cm. 42x40.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, Palazzo del Parlamento, sistema-zioni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 240.

L'approvazione del progetto

La costruzione del palazzo delleAssicurazioni Generali si inserisce nel piùampio progetto di sistemazione dell'interapiazza Venezia. Già nel primo piano regola-tore di Roma capitale del 1873, approvatodal Consiglio comunale e mai tradotto inlegge, erano previsti interventi di demolizio-ne da attuarsi nella zona adiacente al Collecapitolino e in particolare nell'isolato occu-pato da Palazzo Torlonia a piazza Venezia.Tali interventi furono poi confermati dal suc-cessivo piano regolatore approvato con r.d.8 marzo 1883. Alle innovazioni urbanistichestabilite dai piani regolatori si aggiunsero inseguito gli ulteriori interventi di demolizioni ericostruzioni connessi alla edificazione delmonumento a Vittorio Emanuele II destinato,nell'ideazione del suo architetto GiuseppeSacconi, ad avere un impatto concretamen-te visivo nel tessuto urbano e a costituire,insieme alla piazza antistante, il nuovo verocentro cittadino, anche da un punto di vistasimbolico.Lo stesso Sacconi, vincitore nel 1884 delconcorso per il monumento, presentò nel1897 un progetto di sistemazione di piazzaVenezia che fu poi approvato dal Consigliosuperiore dei lavori pubblici nel 1898. Essoprevedeva su un lato della piazza la demoli-zione dell'isolato occupato dalla proprietàTorlonia e da quelle contigue, al posto dellequali doveva essere costruito un nuovo edi-ficio, e sull'altro lato la demolizione e rico-struzione del palazzetto Venezia a filo delprospetto principale di Palazzo Venezia. Il Ministero dei lavori pubblici iniziò tempesti-vamente le trattative nei confronti della CasaTorlonia per l'esproprio del palazzo: nonpochi studi e valutazioni furono dedicati,come ci attestano le carte, alla stima dei fab-bricati e alle spese di indennizzo ai proprie-tari. L'anticipazione dello stanziamento nelbilancio del Ministero dei lavori pubbliciapprovato con legge 25 febbraio 1900 n. 56,relativamente ai fondi occorrenti per la pro-secuzione di via Cavour e la sistemazione dipiazza Venezia, rese finalmente possibile lafirma della convenzione che venne stipulatail 2 maggio 1900 e sottoscritta dal ministrodei Lavori pubblici Pietro Lacava e dallaprincipessa Anna Maria Torlonia. La convenzione prevedeva che la CasaTorlonia assumesse l'onere della demolizio-ne, oltre che del palazzo e degli altri edifici disua proprietà, anche dei confinanti palazziMereghi e del Pio Sodalizio dei Fornari, chedovevano ugualmente essere espropriati dalMinistero dei lavori pubblici e quindi conse-gnati ai Torlonia. La principessa Torlonia siimpegnava formalmente a "costruire ungrandioso e decoroso edificio" sulle areerisultanti dalle demolizioni. I disegni dei pro-spetti del palazzo dovevano essere presen-tati entro quattro mesi dalla data della con-venzione e approvati dal ministero, comequalsiasi variazione che dovesse in seguito

essere apportata. Nel termine di quattro annidoveva essere ultimata la costruzione delnuovo edificio. Le difficoltà di far fronte all'onere dell'impe-gno preso suggerirono ben presto alla CasaTorlonia la convenienza di affidare a unasocietà imprenditoriale il complesso deilavori previsti dalla convenzione del 2 mag-gio 1900. I Torlonia entrano così in trattativecon la Società generale immobiliare che inquegli anni si stava trasformando in unadelle maggiori società attive nel mercato del-l'edilizia a Roma. Con atto stipulato il 6 novembre 1900l'Immobiliare acquista dunque dai Torlonial'area con gli edifici da demolirsi, assumendoanche gli obblighi già contratti con il Ministerodei lavori pubblici per la costruzione delnuovo edificio. Inizia a questo punto il trava-gliato iter del progetto del palazzo che lecarte conservate nei fondi archivistici delMinistero dei lavori pubblici e della SocietàGenerale Immobiliare ci permettono di segui-re quasi passo dopo passo. Il progetto dovet-te essere presentato per ben quattro volteprima della definitiva approvazione.Il 19 novembre 1900 il rappresentante diCasa Torlonia, unico interlocutore ufficial-mente riconosciuto dal Ministero dei lavoripubblici, invia i disegni dei prospetti delnuovo edificio redatti a cura della SocietàGenerale Immobiliare. Il 22 novembre i dise-gni vengono trasmessi dal ministero all'ar-chitetto Sacconi perché dia il suo parere inqualità di architetto direttore dei lavori delmonumento a Vittorio Emanuele II e di esten-sore del piano di sistemazione di piazzaVenezia. La risposta di Sacconi viene formu-lata in toni accesi in una lettera indirizzata alministro dei Lavori pubblici in data 6 dicem-bre. Sacconi si rammarica per non esserestato interpellato in occasione della stesuradella convenzione con la Casa Torlonia,convenzione della quale dunque egli ignorai termini, e ugualmente di non essere statoconsultato per il progetto del nuovo palazzo,che deve naturalmente a suo parere rientra-re nella concezione più ampia e complessi-va dell'assetto dell'intera piazza Venezia. Ilprogetto viene respinto, oltre che per talimotivi, anche perché, come scrive Sacconi,il prospetto del palazzo sulla piazza si pre-senta "di maggiore altezza e minor lunghez-za" rispetto al Palazzo Venezia e lo squilibriodelle masse che si sarebbe venuto a creareavrebbe deturpato "l'euritmia delle lineearchitettoniche del monumento stesso". LaSottocommissione tecnico-artistica nellaseduta del 10 gennaio e la Commissionereale per il monumento a Vittorio Emanuelenella seduta del 5 febbraio 1901 conferma-no il parere negativo. Il 26 marzo 1901 ilministro dei Lavori pubblici Giusso può quin-di sciogliere le riserve e restituire i disegni alrappresentante di Casa Torlonia. L'Immobiliare si pone quindi al lavoro perpresentare (agosto 1901) un secondo pro-getto che si definisce "ispirato [allo stile

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architettonico] dei classici monumenti delperiodo michelangiolesco". Un album con leriproduzioni dei disegni viene inviato aSacconi perché possa formulare il suo parere.Nella sua lettera di risposta del 16 settembreSacconi motiva dettagliatamente il nuovorifiuto e ribadisce la necessità di adottare perl'edificio un'architettura "che armonizzi conquella del Palazzo Venezia".Un terzo progetto, presentato nel febbraio del1902, è ugualmente rigettato in quanto giudi-cato identico al precedente con l'unica modifi-cazione introdotta della riduzione dell'altezzadell'edificio. Sulla scorta del giudizio di Sacconiil progetto viene respinto dalla Commissionereale per il monumento e dalla Giunta capitoli-na perché "privo di meriti artistici".Per superare la situazione di stallo si comin-ciano ad intrattenere rapporti più diretti tra ilMinistero dei lavori pubblici e la SocietàImmobiliare. I diversi incontri che il direttoregenerale dell'Immobiliare riesce ad averecon i dirigenti del ministero, con l'architettoSacconi e con lo stesso ministro dei Lavoripubblici nel corso dei primi mesi del 1902conducono finalmente a una più chiara com-prensione di quelle che erano "le opinionidel Conte Sacconi" relativamente alla"opportunità di riprodurre, sull'area da costruire, un edificio che tanto nei suoi con-torni quanto nei suoi dettagli architettoniciriproducesse esattamente il PalazzoVenezia"1, e quindi dei criteri di massima daseguire nella redazione del progetto. Nel giugno 1902 l'Immobiliare presenta ilnuovo progetto (il quarto) redatto in base alleindicazioni di Sacconi2. Il progetto del palaz-zo viene approvato, sulla scorta di Sacconi,dalla Sottocommissione tecnico-artistica peril Monumento (5 luglio 1902). Vengonorichieste soltanto alcune modifiche riguar-danti, tra l'altro, il coronamento di merli chesi preferiscono ghibellini invece di guelfi.Infine con deliberazione del 23 luglio 1902la Giunta comunale fa proprio il giudizioespresso dalla Commissione edilizia capi-tolina nella seduta del 16 luglio 1902 e con-cede il rilascio delle licenze per le fondazio-ni. L'avvenuta approvazione viene comuni-cata alla Società Generale Immobiliare conlettera del Ministero dei lavori pubblici del 9agosto 1902.

La costruzione del palazzo

Ottenuta finalmente l'approvazione del pro-getto, si predispone che i lavori possano ini-ziare immediatamente. La direzione vieneaffidata all'ingegnere capo dell'ImmobiliareAlberto Manassei. Contemporaneamentevengono stabiliti i contatti tra la SocietàGenerale Immobiliare e le AssicurazioniGenerali di Venezia e Trieste, e vengonoavviate le trattative per la compravenditadell'area. Nei Copialettere della Direzione,conservati nell'archivio della SocietàImmobiliare, si può seguire con una certa

puntualità lo svolgersi delle trattative.Durante i mesi di luglio e agosto 1902 la cor-rispondenza tra Raoul Pantaleoni, direttoredell'Immobiliare, e Marco Besso, direttoredelle Generali ma anche membro delConsiglio di amministrazione dell'Immo-biliare, si concentra soprattutto sulla defini-zione delle modalità di compravendita e sullaricerca di un accordo sul prezzo dell'area esui costi di costruzione del nuovo edificio. Il contratto di compravendita del terreno fab-bricabile situato in piazza Venezia prove-niente dalla proprietà Torlonia e pari a mq3450, sul quale dovrà essere costruito ilnuovo palazzo, viene stipulato a Venezia il 4novembre 1902. I firmatari sono per leGenerali Marco Besso, "direttore", GiacomoLevi, "vicedirettore", e Arturo Kellner, "segre-tario", e per l'Immobiliare il direttore genera-le Raoul Pantaleoni. L'atto viene autorizzatodai rispettivi Consigli di amministrazione indata 7 ottobre 1902 per la Società GeneraleImmobiliare (in questo caso si astiene dallediscussioni e dall'espressione del votoMarco Besso, a causa della sua dupliceveste di membro del Consiglio di ammini-strazione dell'Immobiliare e di direttore delleGenerali), e in data 14 ottobre per leGenerali. Il prezzo viene stabilito di comuneaccordo nella somma di £ 1.400.000.Rimane esclusa dalla vendita una porzionedell'area per la quale non è stata ancoradecisa la destinazione e per la cui alienazio-ne sono in corso trattative tra la SocietàImmobiliare e il Ministero dei lavori pubblici.Con questo atto inoltre le Generali subentra-no all'Immobiliare negli obblighi dell'esecu-zione della costruzione del palazzo secondoil progetto già approvato.Con un secondo contratto di pari data e sti-pulato dai medesimi firmatari, le Generalidanno mandato alla Società GeneraleImmobiliare di "eseguire e condurre a termi-ne l'edificio da costruirsi sull'area acquistataconformemente al progetto approvato dalMinistero dei lavori pubblici". Alle Generali siriconosce facoltà di apportare modifiche,sempre nei limiti dettati dalla convenzione 2maggio 1900, ai piani che l'Immobiliaredovrà redigere sulla base del progettoapprovato e che dovrà sottoporre all'appro-vazione delle Generali stesse. Alle Generalisi riconosce inoltre la facoltà di impartiredirettive relativamente all'esecuzione dell'o-pera e di effettuare tutti i controlli e i sopral-luoghi al cantiere ritenuti opportuni. LaSocietà Generale Immobiliare si impegna aconsegnare l'edificio ultimato entro tre anni adecorrere dal 31 dicembre 1902.Dopo la firma dei contratti si dà nuovo impul-so ai lavori per il palazzo. Nei primi mesi del1903, concluse le demolizioni sull'areaTorlonia, si pone mano allo scavo delle fon-damenta. Nel marzo 1903 viene concessodal Comune il permesso di superare l'altez-za massima prevista dal regolamento edili-zio. La licenza di costruzione viene rilascia-ta il 31 marzo 1903.

Sempre nel corso del 1903 proseguono lelaboriose trattative tra l'Immobiliare e ilMinistero dei lavori pubblici per arrivare a unaccordo per l'alienazione della porzione resi-dua dell'area ex Torlonia fronteggiante ilmonumento a Vittorio Emanuele. La questio-ne è collegata alla decisione che si viene dalungo tempo dibattendo in merito alla destina-zione delle aree prospicienti i lati del monu-mento, legata a sua volta alla soluzioneriguardante la ricostruzione del palazzettoVenezia. Per le due aree viene per altro pre-valendo la decisione di lasciarle non costruitee di trasformarle in giardini. La convenzionetra Società Generale Immobiliare e Ministerodei lavori pubblici sull'alienazione dell'areaviene firmata il 14 novembre 1903. Come espressamente formulato nel contrat-to sulla costruzione del palazzo, alleGenerali è attribuita facoltà di intervenire suipiani di costruzione e sulla scelta dei mate-riali che devono però essere fornitidall'Immobiliare. Inoltre l'Immobiliare ha l'ob-bligo di impiantare per i lavori una contabili-tà speciale che deve essere sempre a dispo-sizione delle Generali per tutti i controlli delcaso. Un preventivo generale, frutto dell'ac-cordo tra le parti, viene firmato il 31 gennaio1904 dall'ing. Manassei, direttore dei lavori,e dall'ing. Geiringer delle Generali.La costruzione viene portata avanti nel corsodel 1904 e del 1905. I contratti, la corrispon-denza e alcuni disegni dimostrativi dei progetti

sono contenuti sempre nel fascicolo sullacostruzione del palazzo conservato nell'ar-chivio dell'Immobiliare; inoltre le fotografietestimoniano puntualmente e con ricchezzadi particolari l'avanzamento dei lavori. Nell'autunno del 1904 il palazzo ha raggiun-to, per quanto riguarda la costruzione dell'os-satura, "il piano d'imposta del cornicione dicoronamento". Devono invece essere anco-ra iniziate le parti decorative dei prospetti. Idettagli decorativi della facciata vengono stu-diati da Sacconi, cui compete la responsabi-lità artistica del progetto. Le varianti propo-ste, e approvate dalla Commissione realeper il Monumento nella seduta del 9 gennaio1905, riguardano le finestre della facciata, leaperture delle botteghe al pianterreno, e unasoluzione "più grandiosa" per il balcone cen-trale, per conferire maggiore importanza atutto l'ingresso su piazza Venezia. La stessamaggiore dimensione prevista per il leone diVenezia che deve campeggiare sulla faccia-ta viene accolta per venire incontro allerichieste delle Generali per una più prestigio-sa collocazione.Il peso che le due società hanno nelle deci-sioni riguardanti la costruzione del palazzo èvenuto per altro progressivamente mutando,in seguito alla morte nel 1904 del direttoregenerale dell'Immobiliare, a favore delleAssicurazioni Generali, le quali assumonouna responsabilità più diretta nel merito deilavori. Viene costituito un comitato in cuiintervengono i tecnici delle Generali: questo comitato "decideva sulle proposte della dire-zione dei lavori ed in merito a quanto sidoveva fare; ed i tecnici delle Assicurazioninon solo s'interessavano dei lavori, ma sioccupavano direttamente di parecchie forni-ture [...] dibattendone spesso essi stessi iprezzi"3.Le variazioni volute da Sacconi, come purele modifiche richieste dalle Generali, com-portano per l'Immobiliare sia maggiori spesesia un tempo maggiore nell'esecuzione del-l'opera. I lavori vengono conclusi dunquecon alcuni mesi di ritardo rispetto alla datastabilita. Nel luglio del 1906 "il palazzo delleGenerali è ormai finito, mancandovi soltantoalcune sistemazioni all'ingresso e nei sotter-ranei. I piani superiori per altro sono ultimatida diverso tempo..." e, a quanto risulta, giàoccupati (l'edificio era stato concepito perospitare, oltre agli uffici delle Generali,anche appartamenti di lusso)4. Il palazzo viene infine inaugurato nel dicem-bre 1906, data coincidente con il settanta-cinquesimo anniversario delle AssicurazioniGenerali.

Planimetria generale della sistemazione di Piazza Venezia, s.d. Cm.60x90.Si notano la pianta del nuovo palazzo delle Generali e i lati della piaz-za prospicienti il Monumento a Vittorio Emanuele II lasciati liberi dacostruzioni.Società Generale Immobiliare - Sogene (d’ora in poi SGIS), Serie A - Proprietà fondiariae operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. CostruzionePalazzo Assicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

1. Relazione non firmata [1902]. ACS, Società GeneraleImmobiliare - Sogene, Serie A - Proprietà fondiaria e ope-razioni finanziarie (1862-1961), b. 88, fasc. "A.555.Piazza Venezia. Costruzione palazzo AssicurazioniGenerali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 1.2. I disegni del progetto, firmati dal direttore generaledell’Immobiliare Raoul Pantaleoni e dall’ingegnere capodella Società Alberto Manassei, sono conservati pressol’Archivio Storico Capitolino, Roma.3. Promemoria s.d. ACS, Società generale immobiliare -Sogene, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finan-ziarie (1862-1961), b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori". s.fasc. 3.4. ACS, Società Generale Immobiliare - Sogene, Verbalidel Consiglio di amministrazione, b. 2, reg. 6, seduta del23 luglio 1906.

Relazione di Giuseppe Sacconi sul progetto per la sistema-zione definitiva di piazza Venezia. Roma 6 maggio 1897.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento a Vittorio Emanuele II,palazzo del Parlamento, sistemazioni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74,fasc. 240.

Progetto di sistemazione di piazza Venezia e sue adiacenze, firmato da Giuseppe Sacconi. Roma,6 maggio 1897. Cm. 35x45.Archivio Torlonia, b. 268, fasc. 132.

Il piano Sacconi, che si rifà, modificandolo, aquello redatto nel 1893 dall'Ufficio specialeper le opere edilizie di Roma, viene approva-to dal Consiglio superiore dei lavori pubblicinell'adunanza del 15 aprile 1898.

Dalla relazione di Giuseppe Sacconi, 6 mag-gio 1897:"(...) È difatti imprescindibile necessità che lavista dell'intero monumento possa aversidallo sbocco del Corso a piazza di Venezia eda chi traversi la detta piazza dalla via delPlebiscito alla via Nazionale e viceversa, dalperché da un qualunque punto più innanziverso il monumento l'angolo visuale mai piùpotrebbe abbracciarlo per intero: da ciò nesegue che il taglio del Palazzetto dell'Am-basciata d'Austria debba essere fatto sul pro-lungamento del fronte del Palazzo grande, eche per rispetto all'asse del monumentodebba simmetricamente procedersi all'espro-priazione ed al taglio dei palazzi Torlonia e[Mereghi] sulla sinistra di chi guarda il monu-mento in rapporto all'esistente Palazzo diVenezia ed al Palazzetto annesso".

L’approvazionedelprogetto

Convenzione tra il Ministero dei lavori pub-blici e la Casa Torlonia: si stabilisce la ces-sione delle proprietà Torlonia in piazzaVenezia e la costruzione di un nuovo edificiosull'area espropriata. Roma, 2 maggio 1900.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 1.

Pianta dell'area Torlonia compresa tra piaz-za Venezia, via Nazionale e via dei Fornari,s.d. [ottobre 1900]. Scala 1:500, cm. 38x56.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Contratto con cui la Società GeneraleImmobiliare acquista dalla Casa Torlonia l'a-rea con gli edifici da demolirsi, assumendoanche gli oneri riguardanti la costruzione delnuovo edificio. Roma, 6 novembre 1900.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 1.

Planimetria "indicante la delimitazione dellenuove costruzioni da erigersi sulle areeTorlonia, Mereghi ed altri prospicienti inPiazza Venezia, Via Nazionale e Via ForoTraiano". Roma, 27 dicembre 1900. Scala1:400, cm. 56x47.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 1.

Lettera del presidente dell'Associazione arti-stica fra i cultori di architettura di Roma,Giovan Battista Giovenale, al ministro deiLavori pubblici, Ascanio Branca: si comunicail voto espresso dall'Associazione affinché lacostruzione del nuovo palazzo in piazzaVenezia corrisponda all'importanza artisticadel luogo. Roma, 3 dicembre 1900.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Lettera di Giuseppe Sacconi al ministro deiLavori pubblici, Ascanio Branca, con laquale respinge il progetto presentato dallaSocietà Generale Immobiliare. Roma, 6dicembre 1900.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Lettera del ministro dei Lavori pubblici,Girolamo Giusso, al rappresentante di CasaTorlonia: si respingono i disegni per il proget-to del nuovo palazzo in quanto non rispon-denti al "concetto di grandiosità artistica"richiesto dalla convenzione del 2 maggio1900. Roma, 26 marzo 1901.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Lettera del rappresentante di Casa Torlonia,avv. Colino Kambo, al ministro dei Lavoripubblici, Ascanio Branca, con cui si trasmet-te il primo progetto del nuovo edificio dacostruirsi in piazza Venezia, "redatto a curadella rispettabile Società GeneraleImmobiliare". Roma, 19 novembre 1900.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Il primo progetto

Roma, [16] settembre 1901

Già prima che io ricevessi da codesta onore-vole direzione generale il progetto comunica-tomi con la lettera controdistinta, presentatodal signor comm. Pantaleoni, per la ricostru-zione del nuovo edificio in piazza Venezia,progetto che ho il pregio di restituire insiemealla relazione che lo accompagna, lo stessosig. comm. Pantaleoni, nell'inviarmi un albumcontenente in piccola scala i prospetti dell'e-dificio che vorrebbe costruire, esprimeva il

Lettera di Giuseppe Sacconi al Ministero deilavori pubblici, con la quale respinge il nuovoprogetto. Roma, [16] settembre 1901.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Lettera del direttore della Società GeneraleImmobiliare, Raoul Pantaleoni, al ministrodei Lavori pubblici, Girolamo Giusso, con laquale si presenta il secondo progetto dell'e-dificio da costruirsi in piazza Venezia. Roma,8 agosto [1901].Lo stile architettonico dell'edificio, si dicenella lettera, "è ispirato a quello dei classicimonumenti del periodo michelangiolesco".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 1.

Il sec

ondo

pro

getto

desiderio di avere meco una conferenza perdiscutere sul progetto stesso.Risposi al prelodato sig. commendatore cheio per mia parte non avrei mai consentito cheil nuovo palazzo potesse avere altezza diffe-rente di quella che ha il Palazzo Venezia chegli sta di fronte, e che del resto non dipen-dendo da me, ma dal Ministero lavori pubbli-ci di dare o meno l'approvazione a quel pro-getto, sembravami del tutto superflua unaconferenza fra noi su tale argomento.Replicò il signor Pantaleoni dicendo pressoa poco quanto ha poi ripetuto nella relazionecon la quale ha trasmesso a cotesta onor.direzione generale il progetto della ricostru-zione sull'area Torlonia del nuovo edificio inpiazza Venezia. [...]Mi sia quindi permesso anzitutto di ripeteree di lamentare quanto altre volte già dissi elamentai, che cioè non siasi creduto neces-sario il mio intervento, da me ripetutamentesollecitato, quando nella convenzione inter-ceduta con la Casa Torlonia dovevanoappunto discutersi e sancirsi le condizionialle quali una tale ricostruzione dovevaessere vincolata. Così è che nella convenzione 2 maggio1900, all'infuori di quanto è detto in terminitroppo generali nella premessa [...] nulla èspecificato né detto sullo stile d'architetturache sarebbesi dovuto adottare pel prospettoalmeno sulla piazza Venezia, né dell'altezzache avrebbe dovuto avere il nuovo edifizioda costruirsi, condizioni queste essenzialis-sime per la razionale ed artistica sistemazio-ne di una piazza come quella di Venezia,che dovrà diventare, artisticamente parlan-do, il centro più grandioso, il più nobile, il piùmonumentale di Roma.Ora il progetto o meglio i prospetti del nuovoedificio che vorrebbesi erigere in detta loca-lità dal sig. direttore gen.le della SocietàImmobiliare, e che, non mi è permessotacerlo, si dicono con buona dose di audaciaispirati allo stile architettonico dei classicimonumenti del periodo michelangiolesco,laddove invece, non presentando nellemasse e nei dettagli che un'accozzaglia dilinee e di piani senza regolari rapporti, deco-rati con affastellamento di modanature e diornati di forme machinose, rappresentanonell'assieme niente altro che una assolutadeformità. [...]

L'asserzione quindi del sig. comm.Pantaleoni, che la decorosa adottata archi-tettura a grandi linee conserva alla piazzal'attuale carattere ed armonizza con l'am-biente architettonico della città, asserzioneche dipende a suo dire dal fatto che in piaz-za Venezia evvi il Palazzo Doria eBonaparte, che in via del Plebiscito sonovi iPalazzi Grazioli ed Altieri, che infine anchesulla piazza SS. Apostoli trovisi il PalazzoValentini, non regge assolutamente, perché iprimi dei detti palazzi sono a tergo dellapiazza e gli altri tanto lontani da non influirein alcun modo nella sistemazione della piaz-za stessa.Il solo nuovo edificio Torlonia ed il PalazzoVenezia si trovano a mo' di quinte nella scenail cui fondale è il Monumento a VittorioEmanuele, i due fabbricati quindi non solodevono essere alti ugualmente, ma quellonuovo da ricostruirsi non ha bisogno, peressere decoroso ed artistico, di essere nésontuoso, ricco e di forme mastodontichemachinose, ma deve avere soltanto le suemasse equilibrate, ed improntate a quellaforma squisita di gusto, di chiarezza, elegan-za e semplicità che distingue il PalazzoVenezia che gli sta di fronte, ed in armoniacon le sue linee, con la sua altezza e con lasua tinta locale, cosa davvero che non si veri-ficherebbe con il progetto presentato [...]Sistemare la piazza Venezia è, come dissi,tale un soggetto che richiama l'attenzione ditutto il ceto artistico ed intelligente, e meritan-do perciò la massima considerazione, deveporsi ogni cura perché tale sistemazione nonsia resa deforme. Non mancano a Roma esempi di sistema-zione di piazze, quali la piazza del Popolo, la piazza S. Ignazio, la piccola piazza della

Pace, l'ingresso alla scalinata della Trinitàdei Monti in piazza di Spagna, e tante altre,come ancora quelle di recente costruzione,quali la piazza Vittorio Emanuele, l'Exedra diTermini etc.; sistemazioni tutte ottenute confabbricati armonizzanti fra loro nello stile edisposti simmetricamente ad uguali altezzerelative.Benché dunque nella convenzione interce-duta fra cotesto ecc.mo Ministero e la CasaTorlonia non siano state esplicitamenteaffermate le condizioni principali alle qualiavrebbe dovuto essere vincolata la costru-zione del nuovo edificio, pure a me sembrache il patto espresso nelle premesse dellaConvenzione stessa, della corrispondenzacioè per le nuove costruzioni "alle esigenzeedilizie e monumentali della piazza" siatanto che basti per pretendere che pel pro-getto almeno del nuovo edificio sulla piazzaVenezia sia adottato tale un tipo di architet-tura che armonizzi con quella del PalazzoVenezia, la cui altezza sia uguale a quelladel Palazzo stesso e della stessa intonazio-ne di colore, e ciò perché chiunque, sia pureprofano dell'arte, non potrà mai differente-mente intendere la sistemazione della piaz-za Venezia.Io poi per mia parte, quando ciò non fossepossibile ottenere, declino qualunqueresponsabilità, non potendo permettere cheneppure si supponga possa aver io contri-buito, sia pure con tacito assenso, a detur-pare la piazza Venezia con una sistemazio-ne insensata e deforme.

Con perfetta osservanzaL'architetto direttore

G. Sacconi

Album che riproduce i disegni del progetto presentato con lettera dell'8 ago-sto 1901, poi non approvato. Copertina dell'album e pagina interna raffigu-rante il prospetto del palazzo su piazza Venezia.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. PiazzaVenezia. Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 6.

Lettera di Giuseppe Sacconi al Ministero deilavori pubblici con la quale si restituisce ilterzo progetto. Roma, 8 marzo 1902.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Roma, 8 marzo 1902

Nella pregiata nota controindicata si diceche la Casa Torlonia ha affermato di avertenuto conto di tutte le osservazioni e rilieviprecedentemente fattile. Ora se tali osserva-zioni e rilievi sono quelli che io svolsi nellalettera del 16 settembre 1901 n. 7003 laCasa Torlonia o chi per Essa non ha tenutoaltro conto che di quello riguardante l'altezzadel nuovo edificio da costruirsi, altezza chenei prospetti ora presentati ha ridotto sensi-bilmente, quantunque risulti ancora maggio-re di quella del Palazzo Venezia che devestargli a fronte.In tutto il resto rimangono le stesse se nonmaggiori le deformità, e tali ad ogni modoche non è prezzo dell'opera lo addivenireancora ad altro esame particolareggiato del-l'attuale progetto che neppure merita l'onoredi essere discusso.E così si ha il pregio di restituirlo a cotestaon. direzione generale.

Con perfetta osservanzaL'architetto direttore

Giuseppe Sacconi

Lettera del rappresentante di Casa Torlonia,avv. Colino Kambo, al ministro dei Lavoripubblici, Girolamo Giusso, con la quale sipresentano i disegni del nuovo progetto,redatto “tenuto conto di tutte le osservazionie rilievi fatti dall’Ecc.mo Ministero”. Roma, 1febbraio 1902.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Lettera del sindaco di Roma, ProsperoColonna, al ministro dei Lavori pubblici,Nicola Balenzano: si comunica il parerenegativo della Giunta comunale in merito alprogetto presentato nel febbraio 1902.Roma, 15 maggio 1902.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

Il ter

zo p

roge

tto

Roma, 2 luglio 1902Preso in esame il nuovo progetto presenta-to dalla Ecc.ma Casa Torlonia, trasmessomicon la pregiata lettera controindicata, iodebbo senza alcuna reticenza esprimere lamia pienissima soddisfazione per esserestato finalmente compresa dalla CasaTorlonia quale debba essere la sistemazio-ne da farsi nella piazza Venezia, e debboper coscienza dichiarare che il nuovo pro-getto rappresenta quanto di meglio si puòdesiderare sia per armonia di masse cheper concezione di dettaglio per la ricostru-zione del nuovo edificio sull'area del giàPalazzo Torlonia.E siccome il progetto in parola deve consi-derarsi come il risultato di uno studio serio eprofondo anche nel senso di conciliare leesigenze artistiche eccellentemente ottenu-te, con quelle economiche che non possonocerto disinteressare chi si accinge alla ese-cuzione di tale nuova opera, io faccio voti emi auguro, che né per zelo eccessivo né peraltra qualsiasi ragione, venga in mente adalcuno di proporre al progetto siano pureparziali modifiche, che mentre scomporreb-bero facilmente l'armonico insieme del pro-getto stesso, potrebbero anche, se nonaccettate dalla Casa Torlonia, compromette-re la definizione della già troppo lunga con-troversia e le buone disposizioni ora manife-state da quella amministrazione.Credo quindi interesse assoluto anche dicotesto ecc.mo ministero che il progetto orapresentato venga approvato tale quale egliè, e che cotesto stesso ministero esercitipure tutta la propria influenza perché ciòavvenga anche da parte della Commissioneedilizia municipale, la quale d'altrondedovrebbe a mio avviso essere più che sod-disfatta dell'interesse posto da cotesto mini-stero e da me per ottenere in piazzaVenezia una sistemazione eminentementeartistica e tale che con l'insieme del monu-mento e delle due arterie laterali di viaCavour e via del Campidoglio rappresenteràquanto di più bello e di più scenico possamai immaginarsi.Tale è il mio voto assoluto sul progetto cheho il pregio di restituire.

Con perfetta osservanzaL'architetto direttore

G. Sacconi

Lettera del rappresentante di CasaTorlonia, avv. Colino Kambo, al ministro deiLavori pubblici, Nicola Balenzano, con laquale si trasmettono i disegni del nuovoprogetto (quarto) redatto dalla SocietàGenerale Immobiliare. Roma, 23 giugno1902.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumentoa Vittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, siste-mazioni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc.241.

Roma 23 giugno 1902

A Sua Eccellenza il ministro dei Lavoripubblici.

Ho l'onore d'inviare alla Eccellenza Vostra,in doppio esemplare, i nuovi disegni per l'e-difizio da erigersi in piazza di Venezia sul-l'area del demolito palazzo Torlonia.Questo nuovo progetto è stato studiatosecondo le intelligenze precorse, senzatener conto dell'area che fronteggia ilpalazzetto di Venezia, e dalla relazionedell'Ufficio tecnico che ha compiuto i dise-gni, apprenderà l'E.V. il concetto generalea cui essi sono informati.Raccomando rispettosamente e vivamentea cotesto onorando Ministero una sollecitaapprovazione, affinché non riescano piùgravose le conseguenze del ritardo nellamessa in valore dell'area, mentre dall'altrocanto intendendosi porre mano al lavoronon appena l'approvazione sia data, è pia-cevole pensare che un buon numero dioperai avrà pronto lavoro.

Mi confermo con sincero rispettodev.mo

avv. Colino Kamborappresentante la Casa Torlonia

Il quarto progetto

Lettera di Giuseppe Sacconi al Ministero dei lavori pubbli-ci nella quale esprime "pienissima soddisfazione" per ilnuovo progetto. Roma, 2 luglio 1902.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento a Vittorio EmanueleII, palazzo del Parlamento, sistemazioni urbanistiche diverse (1871-1928),b. 74, fasc. 241.

Verbale dell'adunanza del 5 luglio 1902 della Sottocommissione tecnico-arti-stica per il Monumento nazionale al Re Vittorio Emanuele II, nella quale vieneapprovato il progetto per il nuovo palazzo in piazza Venezia.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento a Vittorio Emanuele II, palazzo delParlamento, sistemazioni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 50, fasc. 127.

"Schizzo schematico della pianta del piano terreno" del nuovo palazzo secondo il progetto approvato,s.d. [1902]. Scala 1:200, cm. 50x45.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

Verbale della seduta 7 ottobre 1902 del Consiglio diamministrazione della Società Generale Immobiliare incui si dà notizia delle trattative avviate con leAssicurazioni Generali di Venezia e Trieste.SGIS, Verbali del Consiglio di amministrazione, b. 2, reg. 5. La

costruzionedelpalazzo

Contratto di compravendita fra le Assicurazioni Generali ela Società Generale Immobiliare. Venezia, 4 novembre1902.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b.88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione Palazzo AssicurazioniGenerali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 3.

Con questo contratto le Assicurazioni Generali acquistanodalla Società Generale Immobiliare l'area provenientedalla proprietà Torlonia.Con un secondo contratto stipulato in pari data dai mede-simi firmatari le Generali danno mandato all'Immobiliare di"eseguire e condurre a termine l'edificio da costruirsi sull'a-rea acquistata conformemente al progetto approvato dalMinistero dei lavori pubblici".

Volantino delle Assicurazioni Generali nel quale si dà notizia della firma del contratto con la SocietàGenerale Immobiliare per l'acquisto dell'area in piazza Venezia e dell'avvenuta approvazione del pro-getto per il nuovo palazzo.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s. fasc. 6.

"Pianta dell'area ceduta dalla Società Generale Immobiliare al Ministero dei lavori pubblici" con con-venzione del 14 novembre 1903. Scala 1:1000, cm. 35x32.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 2. Pianta allegata al verbale del 30 marzo 1904 dell'Ufficio delGenio civile di Roma.

L'area ceduta è quella colorata in rosso. A seguito dell'orientamento, delineatosi già nel corso del1902, di non costruire sulla porzione dell'area ex Torlonia prospiciente il Monumento a VittorioEmanuele II e simmetrica al Palazzetto Venezia e di lasciarla libera per uso pubblico, il Ministero deilavori pubblici decide di riacquisire parte dell'area. Il 14 novembre 1903 viene stipulata la convenzio-ne con la Società Generale Immobiliare: quest’ultima "aliena e cede a favore dell'amministrazione deilavori pubblici, per il prezzo a corpo di Lire quattrocentosettantacinquemila (£ 475.000) l'area dell'e-stensione di mq 1.477,56, confinante a nord con l'area residua ora appartenente alla Compagnia delleAssicurazioni Generali, ad est con la via dei Fornari, a sud con l'ampliata via del Foro Traiano, adovest con la piazza Venezia" (Convenzione 14 novembre 1903 tra il Ministero dei lavori pubblici e laSocietà Generale Immobiliare. SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie (1862-1961), b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 2).

"Visita del com. Besso e com. Romanin-Jacur al cantiere". Da sinistra: Alberto Manassei (primo),Raoul Pantaleoni (secondo), Marco Besso (quarto), Romanin-Jacur (quinto), Eugenio Geiringer (ulti-mo a destra).SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 21.

"Preventivo generale del costo della costruzione del nuovo palazzo in Piazza Venezia". Roma, 31gennaio 1904.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 3.

Il preventivo riporta le seguenti voci: preventivo delle ossature (sottosuoli, elevazione); preventivodelle spese di finimento (pavimenti, infissi, decorazione esterna e cortile principale, scale, decorazio-ni interne, tinteggiatura, lavori diversi, portico completo, lavori accessori).

Lettera dell'ing. Eugenio Geiringer delleAssicurazioni Generali al direttore generaledell’Immobiliare Raoul Pantaleoni, con cui sisollecita la presentazione del preventivo deilavori. Trieste, 23 novembre 1903.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 3.

"Demolizioni Palazzo della Catena e casa[menti] adiacenti sulla via dei Fornari, vista della colonnaantica ivi trovata. 2 aprile 1903".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 1.

"Istanze e offerte diverse". Elenco contenente nominativi di imprese e artigiani.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. PiazzaVenezia. Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 4.

"Dal monte di tegolozza verso l'angolo del Corso Umberto. Vista delle demolizioni verso il PalazzoValentini con l'arco dell'androne del Palazzo della Catena. 10 giugno 1903".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 4.

"Pavimento antico trovato nello scavo per le fondazioni del muro parallelo alla fronte sulla viaNazionale. 21 novembre 1903".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 31.

"Scavo nell'ultimo tratto sull'angolo di via dei Fornari e via x [sic] ove si trovarono vari blocchi di tra-vertino e peperino nel sottosuolo antico e scavo dei medesimi. 22 gennaio 1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 44.

"Il castello per la battitura dei pali visto dalle demolizioni in angolo SS. Apostoli verso l'arco di S. Marco.11 luglio 1903".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 8.

"Dal piano dello scavo verso il Palazzo Venezia. Vista dell'armatura della torre con il maglio nelmomento che batte il palo. 23 luglio 1903.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 12.

"Dalla loggia dell’ufficio. Situazione della battitura dei pali e della costruzione delle murature in ango-lo via Nazionale e via dei Fornari. 27 novembre 1903".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 32.

Dal preventivo generale del 31 gennaio1904: "Preventivo delle ossature. Scavo generaledal piano di campagna al piano delle cantinee trasporto: m.c. 24.036 ... £ 38.457,60.Demolizione dei muri rinvenuti nei cavi; pie-tra e tegolozza che rimane all'impresa, esti-mo m.c. 10.000 ... £ 12.000. Scavi di terraper fondazione dal piano delle cantine alfondo dei cavi compreso il trasporto m.c.5297,10 ... £ 9799,63. Compenso per legna-me posto in opera ad armatura dei cavi, sipresumono £ 15.000. Pali di pino da 4 a 6mt. forniti di punta ed anello battuti conmaglio a vapore m.c. 1000 ... £ 100.000.Nolo centrifuga diametro cent. 18 e relativamacchina a vapore da 8 cavalli, ogni fornitu-ra e spesa compresa, giornata di 24 ore, n.200 ... £ 7000. Calcestruzzo composto dipietrisco, travertino e scaglione di selci, m.c.2648,55 ... £ 37.079,70. Calcestruzzo com-posto di tegolozza e peperino m.c. 2648,55... £ 30.458,32".

Dato il carattere del sottosuolo (strati di argil-la non consistenti, presenza di falda acquife-ra, resti di costruzioni più antiche), si dovet-te adottare per l'intero fabbricato un sistemadi fondazione che impiegava pali di pinoinfissi con battipali a vapore fino a raggiun-gere, senza dover effettuare uno scavo trop-po profondo, lo strato più compatto delsuolo. Cfr. in proposito ROBERTO LUCIANI, IlPalazzo delle Assicurazioni Generali, in IlPalazzo delle Generali a Piazza Venezia,Roma, Editalia 1993, pp. 107-196, e in par-ticolare p. 176 e ss.

"Dal piano dello scavo verso PalazzoVenezia. Viste del battipalo a catena senzafine situato nel cavo centrale del passaggiotrasversale: visto normalmente di fianco. 22agosto 1903".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 15.

Appunto con misure e schizzi delle finestre, delle colonne e dei capitelli.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555.Piazza Venezia. Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori efornitori", s.fasc. 5.

"Palazzo Assicurazioni Generali, Roma. Tipo dello zoccolo". Roma, 21 giugno 1903. Cm. 44x31.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

La pianta è allegata all’impegno per fornitura di materiale e assunzione lavori dell’impresa AdrianoDell’Aquila, Roma 21 giugno 1903: "[...] Nell'unito disegno, da me firmato, è riportato il tipo di basa-mento, nel quale sono indicate le altezze massime e minime che potrà raggiungere lo zoccolo stes-so data la diversità delle quote delle strade che circondano il palazzo, la ripartizione schematica deisingoli blocchi, la sagoma della cornice. Prendo nota che la cornice potrà essermi ordinata o comedel tipo A o più ricca come del tipo B. [...]".

"Laboratorio di scalpellini. 30 aprile 1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 69.

"Tiro in orizzontale di un blocco di travertino per il piantato sul lato di via Nazionale. Istantanea nelmomento del tiro. 23 gennaio 1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 46.

"Progetto di copertura del cortile con volta in cemento armato", s.d. Scale diverse, cm. 147x32 (par-ticolare: sezione A-B, scala 1:50).SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

"Armatura in legname della volta del cortile con sopra il reticolato sdoppio per la gettata di cementoarmato. Fatto dalla ditta Odorico. 23 aprile 1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 59.

"Progetto di copertura del cortile con volta incemento armato", s.d. Scale diverse, cm.147x32 (particolare: pianta generale del cor-tile al sottosuolo. Scala 1:100).SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

"Dalla loggia dell'ufficio. Muratura del cortile edel lato sulla via dei Fornari dopo tolte le arma-ture per la battitura dei pali. 28 dicembre 1903".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 37.

Lettera della Ditta G. Vianini al direttore dellaSocietà Generale Immobiliare. Roma, 4aprile 1904. Invio di una copia firmata di"sagoma al vero del fascione di coronamen-to" del palazzo.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

"Cornice di coronamento al 1° piano sullaVia dei Fornari", tav. firmata G. Vianini. Scalaal vero, cm. 30x52. Roma, 4 aprile 1904. SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

"Campione della decorazione delle finestredel 1° piano. 28 settembre 1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 90.

"Tipo della finestra del 1° piano. Fronte", tav.firmata Odoardo Fedeli, s.d. Scala 1:10, cm.50x74.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanzia-rie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia.Costruzione Palazzo Assicurazioni Generali. Contratticogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

"Le case sull'angolo del Foro Traiano e la targhetta d'angolo. Fatta dalle finestre dell'ufficio dell'ing.Manassei. 2 luglio 1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 84.

"Il cantiere verso la Piazza Venezia visto dalla casa Desideri sulla via del Foro Traiano. 12 agosto 1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 86.

"Imposto dei travi di ferro per la copertura del 2° piano e 2° ammezzato e Colonna Traiana. 18 ago-sto 1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 89.

Roma, 30 novembre 1904

Eccellenza.

All'esame dell'Eccellenza Vostra e degli illu-stri componenti la Commissione reale delMonumento a Vittorio Emanuele, io mi onorosottoporre i disegni dimostranti la soluzioneartistica definitiva portata ai prospetti delnuovo palazzo delle Assicurazioni Generaliin piazza Venezia. Soluzione definitiva chedel resto non altera né il carattere primitivodato in progetto al palazzo stesso, né le pro-porzioni approvate per esso.Nello studio dei disegni che furono presenta-ti antecedentemente a codesto Ministerodalla Società Immobiliare per la necessariaapprovazione, la parte artistica fu limitata alconcetto generale soffermandosi principal-mente sulla necessità di armonizzare lanuova costruzione con la esistente delPalazzo Venezia in rapporto alla grandiosamassa del Monumento a Vittorio Emanuele.Nello studio definitivo, dal momento che laresponsabilità artistica veniva riversata sume, salvo il parere della eccellentissimaCommissione reale per quanto riguarda ilbalcone da collocarsi nel prospetto su piaz-za Venezia e le chiudende dei negozi, hocreduto portare alcune varianti le quali, miauguro, troveranno buon accoglimento,inquantoché gioveranno di molto alla esteti-ca generale del palazzo.E per ciò ho creduto dare una maggioredecorazione alle aperture dei negozi alpiano terreno anche per togliere quella trop-pa eguaglianza tra il pieno dei piloni ed ilvuoto delle aperture stesse. E così perché la nuova costruzione acquisti l'aspetto vero di

Lettera di Giuseppe Sacconi al ministro deiLavori pubblici e presidente della Commis-sione reale per il monumento a VittorioEmanuele II, Francesco Tedesco, sullevarianti decorative da apportare al prospettodel palazzo. Roma, 30 novembre 1904.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento aVittorio Emanuele II, palazzo del Parlamento, sistemazio-ni urbanistiche diverse (1871-1928), b. 74, fasc. 241.

palazzo, ho trovato conveniente legare lafinestra del primo piano con quella del mez-zanino superiore, per modo che ne risultas-se una massa maggiore e più decorativa.Come pure ho voluto rendere bifora la fine-stra del secondo piano per armonizzarla conquella del primo e per non fare cosa troppoeguale a quanto venne fatto nel palazzo diVenezia.Ho aggiunto poi al piano terreno, sulla piaz-za Venezia, delle targhe le quali, oltre checostituire una decorazione sobria ed incarattere con lo stile del fabbricato, racchiu-desse l'utilità pratica per le iscrizioni deinegozi; perché queste non vadano, un gior-no, ad invadere senza ordine né concetto lepareti della fabbrica.Queste varianti, come un accenno di policro-mia dato dai medaglioni robbiani al pianoterreno, richiamata dagli stemmi sotto gliarchetti del coronamento superiore al palaz-zo e dai graffiti, aggiungeranno al caratterequattrocentesco del grandioso fabbricatoquella gaiezza che, meglio di una austeritàtroppo marcata, si accorderà ai nostri tempi,alle nostre esigenze.I disegni acclusi*, specialmente quello acolori che mi onoro allegare ad essi, servi-ranno a chiarire il mio concetto ed a porre inevidenza la soluzione da me data al balconeche prospetta su piazza Venezia. Esso èsorretto non più da semplici mensole, comenel progetto primitivo, ma da quattro colon-ne: perché legato con la finestra centralesuperiore e con il leone di Venezia, formimotivo principale del prospetto in piazzaVenezia e tolga quella uniformità troppomonotona delle aperture a piano terreno,non dimenticando che servirà viemmeglioad accusare l'ingresso più importante delpalazzo stesso.Ed a proposito del leone di Venezia sopraaccennato e le cui dimensioni potrebberosembrare non in accordo con quelle deglialtri elementi decorativi, io debbo dichiarareche ho creduto accogliere le vive insistenzefattemi dalle Assicurazioni Generali per ilsuo migliore collocamento esterno, perché aprescindere da qualsiasi ragione speciale diquelle, la sua autenticità perché vera affer-mazione della grandezza della Repubblicaveneta sulle mura di Padova, costituisce perme la più vera e la più giusta giustificazione.Per mostrare poi ancor meglio quale sarà ilnuovo palazzo ho creduto far eseguire uncampione al vero nel suo prospetto su piaz-za Venezia, il quale correndo dal piano ter-reno sino alla merlatura di coronamentomeglio che qualunque altra cosa, porrà inevidenza alla Eccellentissima Commissionequanto io intenderei fare.Come accennava più sopra e come da lette-ra n. 4815 in data 9 agosto 1902 che code-sto Ministero rimetterà alla amministrazionedi Casa Torlonia, mi riserberò a tempoopportuno di presentare all'esame dellaeccellentissima Commissione reale anche idisegni riguardanti le chiudende dei negozi.Ed ora nell'attendere il giudizio della compe-tente Commissione mi sia permesso di por-gere all'Eccellenza Vostra, suo Presidenteed agli illustri componenti di essa i miei piùvivi e doverosi ossequi.

G. Sacconi Architetto

*Mancanti nel fascicolo.

Roma 21 Aprile 1906

In adempimento allo incarico dato con Nota1766 del 7 marzo scorso, un ingegnere diquesto ufficio ha eseguito una nuova visita ailavori di costruzione dell'edificio che la SocietàImmobiliare sta ultimando a piazza Venezia.

"Preventivo per la decorazione a graffiti del cortile delpalazzo", Roma 6 aprile 1905.SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

Il cortile del palazzo."L’illustrazione italiana", A. XXXIV, n. 7 del 17 febbraio 1907.

Elenco delle "sentenze latine" per le iscrizioni da eseguir-si nel fregio di coronamento del cortile centrale, con l'indi-cazione delle frasi prescelte.SGIS,Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b.88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione Palazzo AssicurazioniGenerali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 5.

Colla scorta dei disegni che cotesto on.leMinistero ha trasmesso dichiarando cheerano stati approvati nell'aprile 1905, l'inge-gnere suddetto sopra luogo ha potuto con-statare che in massima la parte decorativadei prospetti corrisponde ai dettagli indicatinei disegni stessi. Solamente sono statesoppresse od attenuate alcune decorazionisia delle facce, sia dei fregi delle finestre edel portico centrale a pian terreno, sia deipilastri e delle colonne del portico stesso, eciò con evidente vantaggio dell'insieme delladecorazione. È stata alquanto variata la decorazione diattacco della finestra del primo piano conquella dell'ammezzato soprastante. Comedisposizione generale questo attacco corri-sponde a quello progettato, ed è solo il detta-glio che ha subito qualche variazione.In merito alle modificazioni che erano stateproposte ai disegni che si sono approvati, siè constatato che:1°) i medaglioni fra gli archi del pian terrenoe nel balcone del primo piano sono stati sop-pressi.2°) non esistono policromie nelle decorazio-ni non potendosi realmente dare tal nome aigraffiti delle fasce e dei sott'archi del corni-cione merlato.3°) il vano centrale di accesso al balcone èstato allargato da metri due a metri due ecinquanta.4°) i sostegni del leone di San Marco nonsono ancora definitivamente studiati.Restituisco tutti i documenti inviatimi.

L'Ingegnere CapoAmerico Pullini

Relazione dell'ingegnere capo del Genio civile di Roma alMinistero dei lavori pubblici. Roma, 21 aprile 1906.Min. ll.pp., Dir. gen. Edilizia e porti, Div. V, Monumento a Vittorio EmanueleII, palazzo del Parlamento, sistemazioni urbanistiche diverse (1871-1928),b. 74, fasc. 241.

"Caldaie dell'asfalto e relativi operai che lavorano per la copertura generale del palazzo. 23 dicembre1904".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 95.

"1° trave grosso per la copertura a tetto della parte centrale del palazzo nel momento che sta oriz-zontale, ed è tirato dentro le pontate. 9 marzo 1905".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc. 7, foto n. 100.

"L’illustrazione italiana", Anno XXXIV, n. 7 del 17 febbraio 1907.

"Prospetto del Palazzo sulla via x [sic] veduto dallecase in demolizione sulle vie Foro Traiano e Maceldei Corvi [verso il Monumento a Vittorio Emanuele II].14 maggio 1906".SGIS, Serie A - Proprietà fondiaria e operazioni finanziarie, 1862-1961, b. 88, fasc. "A.555. Piazza Venezia. Costruzione PalazzoAssicurazioni Generali. Contratti cogli appaltatori e fornitori", s.fasc.7, foto n. 107.