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Brochure dei corsi

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Table of ContentsUniversità degli Studi di Parma

........................ 1Scienze Geologiche (lauree triennali classi 16, 34; lauree specialistiche 86/S, 74/M)

....................... 1

.......... 1Corsi di insegnamento: brochure creato il 11 luglio 2010

................. 1Analisi di Minerali e Rocce

............ 8Analisi strutturale delle coperture sedimentarie

................... 8Applicazioni GIS

................. 9Applicazioni Mineralogiche

................. 9Argille e Aspetti Applicativi

................... 10Calcolo Numerico

.............. 11Cambiamenti climatici globali (CL68S)

................ 11Chimica Generale ed Inorganica

................ 13Ciclostratigrafia astronomica

............. 13Complementi di Chimica per i beni culturali

............... 14Elementi di Geochimica delle Acque

................ 15Elementi di Geofisica Applicata

... 19Esercitazioni di Petrografia - 1°Modulo/Richiami di Ottica Microscopica - Rocce Intrusive

.......... 21Esercitazioni di Petrografia - 2° Modulo/Rocce vulcaniche

......... 22Esercitazioni di Petrografia - 3° Modulo/Rocce Metamorfiche

.............. 24Esercitazioni di Petrografia-3 MODULI

................... 25Fisica Terrestre

.................. 26Fluidi e petrogenesi

.................... 27Geochimica

................. 28Geochimica Ambientale

.................. 29Geochimica delle acque

................... 30Geografia Fisica

..................... 32Geologia

.................. 34Geologia Ambientale

................... 35Geologia Applicata

................ 36Geologia dei Sistemi Alluvionali

................ 37Geologia dei Sistemi Petroliferi

.................. 40Geologia del sottosuolo

.................. 41Geologia e territorio

................... 41Geologia Marina

.................. 41Geologia Regionale

................... 44Geologia Storica

.................. 45Geologia Stratigrafica

................ 47Geologia Strutturale - 1 Modulo

................ 47Geologia Strutturale - 2 Modulo

................... 50Geologia Tecnica

................... 51Geomorfologia

................. 53Geomorfologia Applicata

.................... 55Idrogeologia

................. 56Istituzioni di Matematiche

.............. 58Laboratorio di Geopedologia (CL LM 75)

................. 58Laboratorio di Mineralogia

............ 59Laboratorio tettonica delle coperture sedimentarie

................. 60Legislazione Ambientale

.................... 60Lingua inglese

................. 63Meccanica delle rocce A

................ 63Metodi di datazione in geologia

............... 64Metodi quantitativi in Paleontologia

i

.............. 64Micropaleontologia (Laurea Triennale /16VO

.................. 65Micropaleontologia (LM 74)

..................... 66Mineralogia

................... 68Mineralogia Applicata

.................. 68Paleoclimatologia (CL 68S)

..................... 69Paleoecologia

..................... 70Paleontologia

.................. 71Petrogenesi e Geodinamica

...................... 71Petrografia

................... 72Petrografia Applicata

.................. 73Petrografia del sedimentario

................ 75Petrografia delle rocce carbonatiche

................ 75Petrologia dei processi metamorfici

................... 77Prospezioni Geofisiche

................. 81Protezione idraulica del territorio

................... 82Rilevamento Geologico

................. 84Sistemi Informativi Geografici

................... 85Stabilità dei pendii A

................... 86Statistica Multivariata

................... 87Stratigrafia applicata

.................. 88Telerilevamento (LM 74)

.................... 90Telerilevamento I

..................... 93Topografia A

..................... 93Vulcanologia

ii

Università degli Studi di Parma

Scienze Geologiche (lauree triennali classi 16, 34;lauree specialistiche 86/S, 74/M)

Corsi di insegnamento: brochure creato il 11 luglio 2010

Analisi di Minerali e RocceAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Sandro Meli (Titolare del corso)Recapito: 0521 905376 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaAvvalenza: CL LM 11 Beni Culturali (insegnamento Tecniche analitiche petrografiche e LAB)

OBIETTIVIFornire agli studenti i fondamenti delle metodologie analitiche normalmente utilizzate nelle Scienze della Terra,specialmente nei campi della ricerca della petrologia. Portare a conoscenza degli studenti la terminologiaanalitica correntemente in uso e definire in modo molto accurato i limiti e le possibilità di ciascun metodo diindagine. Introdurre agli studenti i concetti di errore analitico e di teoria delle misure.

RISULTATI DELL’APPRENDIMENTOArrivare a formulare proposte appropriate approfondimenti di studi sulla petrogenesi di rocce ignee emetamorfiche. Avere una conoscenza di base dei metodi di daztazione radiometrica oggi all’avanguardia, sia suroccia totale che in situ. Mettere in luce i limiti di ciscuna metodologia analitica e gli errori ad essa legati

PROGRAMMA

Programma

1. Terminologia

a. Termini relativi a metodi analitici

b. Termini relativi a metodi di campionamento

c. Termini relativi alle misure

d. Termini relativi alla statistica inerente alle misure

2. Campionamento

a. Prelievi microinvasivi di campioni da beni di valore

b. rappresentatività del campione

c. campionamento di rocce anisotrope

1

d. campionamenti selettivi

3. trattamento dei campioni di intonaco

4. trattamento di campioni di dipinto (affreschi, tele,…)

5. Trattamento dei campioni di roccia

a. necessità di omogeneizzazione

b. prelievo di sub-campioni ed aliquote

c. introduzione al prelievo di campioni non rappresentativi del sistema

6. metodi di separazione dei minerali

a. separazione magnetica

b. definizione di suscettività magnetica

c. separazione gravimetrica col metodo dei liquidi pesanti

d. Hand picking

7. determinazione dei componenti volatili

a. perdita al fuoco (loss on ignition, LOI)

b. Metodo CHNS

8. elementi chimici a stato di ossidazione variabile

a. ferro, titanio, cromo, solfo

b. determinazione di Fe bivalente e Fe trivalente

titolazione

· spettroscopia Mössbauer

· cenni sulle tecniche ad alta energia per la determinazione puntuale di FeII/FeIII

9. raggi X

a. generazione di raggi X

b. caratteristiche ottiche dei raggi X

c. impiego dei raggi X nella diffrattometria

d. impiego dei raggi X nella spettrometria di fluorescenza dei raggi X

10. diffrazione a raggi X

a. Principi base sui fenomeni di diffrazione

b. Fondamenti del fenomeno di diffrazione

2

c. il reticolo cristallino come reticolo di diffrazione

d. approssimazioni del modello e loro significato

e. direzione delle radiazioni diffratte - condizioni di Laue

f. legge di Bragg

g. intensità delle radiazioni diffratte

h. effetti di diffrazione di un minerale e parametri che ne portano all'identificazione per viadiffrattometrica

i. potere risolutivo per osservazioni che utilizzano radiazioni elettromagnetiche (focalizzabili e nonfocalizzabili)

j. utilizzo del fenomeno della diffrazione nella diffrattometria, nella spettrometria XRF e nella microanalisi elettronica.

11 . Tecniche diffrattometriche

a. Scopi di un'analisi diffrattometrica

b. metodi con cristallo singolo

c. metodi che utilizzano polveri

d. Camera di Gandolfi

e. diffrattometria delle polveri con campione planare

f. cenni sul diffrattometro a quattro cerchi

g. procedure di identificazione di un singolo minerale

h. procedure di identificazione di minerali presenti in una miscela

i. tecniche particolari di identificazione dei minerali argillosi

j. cenni sulla diffrattometria quantitativa

12. Analisi granulometriche

a. Analisi granulometriche in sedimenti sciolti (sabbie e terreni)

b. Analisi granulometriche in malte

c. preparazione del campione

d. misurazione diretta

e. setacciatura

metria, nella spettrometria XRF e nella microanalisi elettronica.

11 . Tecniche diffrattometriche

a. Scopi di un'analisi diffrattometrica

3

b. metodi con cristallo singolo

c. metodi che utilizzano polveri

d. Camera di Gandolfi

e. diffrattometria delle polveri con campione planare

f. cenni sul diffrattometro a quattro cerchi

g. procedure di identificazione di un singolo minerale

h. procedure di identificazione di minerali presenti in una miscela

i. tecniche particolari di identificazione dei minerali argillosi

j. cenni sulla diffrattometria quantitativa

12. Analisi granulometriche

a. Analisi granulometriche in sedimenti sciolti (sabbie e terreni)

b. Analisi granulometriche in malte

c. preparazione del campione

d. misurazione diretta

e. setacciatura

f. fotosedimentometro e tecniche alternative

g. limiti di applicabilità dei vari metodi

h. analisi granulometriche in materiali litificati

i. espressione della distribuzione granulometrica di un campione

j. istogrammi

k. curve cumulative

13. spettrometria di fluorescenza a raggi X

a. preparazione del campione

b. dischi di vetro (perle)

c. compresse di polvere (pasticche)

d. caratteristiche e parametri variabili dello strumento

e. schema di ricalcolo del picco netto

f. rette di taratura

g. limiti analitici del metodo

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14. spettrometria di fluorescenza a raggi X portatile

a. differenze rispetto ad uno spettrometro tradizionale

b. limiti di impiego e limiti analitici

15. cenni su altre metodologie analitiche su campione "tal quale"

a. ICP-MS (Inductively Coupled Plasma and Mass Spectrometry)

b. ICP-OES (Inductively Coupled Plasma and Optical Emission Spectroscopy)

16. Analisi microchimiche puntuali

a. microscopio elettronico a scansione dotato di microanalisi

· principi di funzionamento

· sorgenti e rivelatori

· analisi chimica qualitativa

· analisi chimica quantitativa

· possibilità di eseguire analisi chimiche mediate

· possibilità di eseguire mappe di analisi chimica qualitativa

b. microsonda elettronica

· principi di funzionamento

· differenze di prestazioni rispetto al SEM-EDS

· sorgenti e rivelatori

· analisi chimica quantitativa

· impieghi

c. cenni su LA-ICP-MS (Laser Ablation – Inductively Coupled Plasma – Mass Spectrometer)

17. Analisi isotopiche

a. spettrometria di massa classica su isotopi radioattivi e radiogenici

b. spettrometria di massa in situ (SHRIMP) su isotopi radioattivi e radiogenici

c. analisi isotopiche dell'ossigeno su silicati e ossidi

d. cenni sulle analisi isotopiche puntuali dell'ossigeno su silicati e ossidi

18. il microscopio ottico con sorgente a raggi ultravioletti

a. principi di funzionamento

b. impieghi nello studio di sezioni sottili

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19. attività di laboratorio

a. trattamento di un campione di roccia: preparazione di una sezione sottile, macinazione, omogeneizzazioneed estrazione di un'aliquota per l'analisi chimica

b. trattamento dei campioni di intonaco

c. trattamento di campioni di dipinto (affreschi, tele,…)

d. preparazione di campioni per l'analisi in fluorescenza a raggi X

e. preparazione per campioni per l'analisi diffrattometrica standard

f. preparazione dei campioni per l'analisi diffrattometrica dei minerali argillosi

g. analisi diffrattometrica standard

h. analisi diffrattometrica di un campione di minerali argillosi

i. analisi al SEM-EDS di un campione di roccia (analisi qualitativa, analisi quantitativa, analisi media, mappeanalitiche qualitative)

j. analisi al SEM-EDS di un campione di intonaco (analisi qualitativa, analisi quantitativa, analisi media,mappe analitiche qualitative)

k. analisi al SEM-EDS di un campione di affresco (analisi qualitativa, analisi quantitativa, analisi media,mappe analitiche qualitative)

argomento solo per Scienze della Terra

argomento solo per Beni Culturali

Testi consigliati e bibliografia

AA.VV.: Intensità delle radiazioni X diffratte. Appunti dalle lezioni (Roma) (non indispensabile, solo di consultazione)

Armigliato A. & Valdrè U.: Microscopia elettronica a scansione e microanalisi. Laboratorio di Microscopiaelettronica, Facoltà di Scienze, Istituto di Fisica, Uniiversità di Bologna.

Bonatti S. & Franzini M. (1984): alcune indicazioni sul reticolo reciproco. Da: "Cristallografia mineralogica",Boringhieri, Torino (non indispensabile, solo di consultazione)

Rigault G. (1966): I alcune indicazioni sul reticolo reciproco. Da: "Introduzione alla cristallografia", Livrotto eBella, Torino (non indispensabile, solo di consultazione)

Currie L.A. (1995): Nomenclature in evaluation of analytical methods including detection and quantificationlimits. Pure & Applied Chemistry, 67(10): 1699-1723.

Droop. G.T.R. (1987): A general equation for estimating Fe3+ concentrations in ferromagnesian silicates andoxides from microprobe analyses, using stoichiometric criteria. Mineralogical Magazine, 51: 431-435.

Horwitz W. (1990): Nomenclature for sampling in analytical chemistry. Pure & Appl. Chem., 62(6): 1193-1208.

Lazzarini L. & Laurenzi Tabasso M. (1986): Il restauro della pietra. CEDAM, 320 pp.

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Matteini M. & Moles A. (1999): La chimica nel restauro – I materiali nell'arte pittorica. Nardini editore,379 pp.

Potts J. (1997): A glossary of terms and definitions used in analytical chemistry. Geostandard Newsletters, 21(1): 157-161.

Seccaroni C. & Moioli P. (2002): Fluorescenza X – prontuario per l'analisi XRF portatile applicata asuperfici policrome. Nardini editore, 161 pp.

Altre informazioni

http://www.geo.unipr.it/meli/downloads/analisi%20di%20minerali%20e%20rocce/index.html

TESTIAA.VV.: Intensità delle radiazioni X diffratte. Appunti dalle lezioni (Roma) (non indispensabile, solo diconsultazione) Armigliato A. & Valdrè U.: Microscopia elettronica a scansione e microanalisi. Laboratorio diMicroscopia elettronica, Facoltà di Scienze, Istituto di Fisica, Uniiversità di Bologna. Bonatti S. & Franzini M.(1984): alcune indicazioni sul reticolo reciproco. Da: "Cristallografia mineralogica", Boringhieri, Torino (nonindispensabile, solo di consultazione) Rigault G. (1966): I alcune indicazioni sul reticolo reciproco. Da:"Introduzione alla cristallografia", Livrotto e Bella, Torino (non indispensabile, solo di consultazione) CurrieL.A. (1995): Nomenclature in evaluation of analytical methods including detection and quantification limits.Pure & Applied Chemistry, 67(10): 1699-1723. Droop. G.T.R. (1987): A general equation for estimating Fe3+concentrations in ferromagnesian silicates and oxides from microprobe analyses, using stoichiometric criteria.Mineralogical Magazine, 51: 431-435. Horwitz W. (1990): Nomenclature for sampling in analytical chemistry.Pure & Appl. Chem., 62(6): 1193-1208. Lazzarini L. & Laurenzi Tabasso M. (1986): Il restauro della pietra.CEDAM, 320 pp. Matteini M. & Moles A. (1999): La chimica nel restauro I materiali nell’arte pittorica. Nardinieditore, 379 pp. Potts J. (1997): A glossary of terms and definitions used in analytical chemistry. GeostandardNewsletters, 21(1): 157-161. Seccaroni C. & Moioli P. (2002): Fluorescenza X prontuario per l’analisi XRFportatile applicata a superfici policrome. Nardini editore, 161 pp.

NOTACurriculum : Geomateriali

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 04/11/2009 al 29/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=a1f6

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Analisi strutturale delle coperture sedimentarieAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Prof. Massimo BerniniRecapito: 0521 905350 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/03 - geologia strutturale

NOTACurriculum "Dinamica geomorfologica e stabilità dei versanti",Geologia del sedimentario

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 9:30 - 11:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 9:30 - 11:30 Aula D Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 05/10/2009 al 30/10/2009

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=a93e

Applicazioni GISAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Aldo Clerici (Titolare del corso)Recapito: 0521 905362 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/04 - geografia fisica e geomorfologia

NOTACurriculum . Geologia Tecnica ed ambientale

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 11:30 - 13:30

Mercoledì 9:30 - 11:30

Giovedì 9:30 - 11:30

Lezioni: dal 08/03/2010 al 15/06/2010

Nota: LE LEZIONI SI SVOLGERANNO PRESSO IL LABORATORIO DI INFORMATICA (CORR.C)

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=1b75

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Applicazioni MineralogicheAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Mario Tribaudino (Titolare del corso)Recapito: 0521 905343 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/06 - mineralogia

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: ORARIO DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=9cdc

Argille e Aspetti ApplicativiAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Emma Salvioli Mariani (Titolare del corso), Dott. Alessandro Chelli (Titolare del corso)Recapito: 0521 - 905331 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

OBIETTIVILe argille sono materiali estremamente importanti in diversi settori dell’industria come additivi o comecostituenti fondamentali (refrattari, ceramiche), nella salvaguardia dell’ambiente come veicoli per il trasporto diioni e composti chimici in soluzione acquosa, nello studio della stabilità dei versanti perché responsabili deidissesti franosi. Il corso vuole fornire le informazioni di base sulle caratteristiche strutturali e chimiche deiminerali delle argille e i criteri per la loro identificazione attraverso le principali metodologie analitiche.

PROGRAMMA

1. Struttura e composizione dei minerali delle argille. Struttura dei minerali argillosi. Classificazione dei mineralidelle argille.

2. Metodi analitici per l’identificazione dei minerali argillosi. Cenni di diffrazione a RX. Identificazione deiminerali argillosi attraverso diffrazione a raggi X. Analisi termiche. Analisi di spettri agli infrarossi. Microscopia elettronica.

3. Origine delle argille. Processi genetici. Condizioni geologiche. Relazioni tra ambiente e processi genetici.

4. Proprietà chimiche e fisiche delle argille. Superfici di strato. Idratazione. Carica di strato. Capacità di scambiocationico e anionico. Morfologia. Superficie specifica. Densità di carica. Teoria del doppio strato. PZP. Solubilità.

5. Argille e alterazione. Processi di alterazione. Alterazione e clima. Profili di alterazione di alcune rocce.

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6. Le argille nell’industria. Industria dei refrattari. Industria delle ceramiche. Cenno per lo studio dei prodotticeramici antichi.

7. Argille e ambiente. Contaminazione chimica e inquinamento ambientale. Stoccaggio delle scorie radioattive.

8. Argille e stabilità dei versanti. Stabilità e composizione delle argille. Composizione delle argille in alcuneformazioni dell’Appennino settentrionale.

TESTIDurante il corso viene fornito materiale tratto da vari testi, tra cui in particolare: Alietti A., Dell’Anna L.,Lombardi G., Mattias P. (1979) Struttura e composizione dei minerali argillosi. Estratto da Geol. Appl. EIdrogeol., Bari, vol. 14, 71-103 Velde B. (1992) Introduction to clay minerals. Ed. Hapman & Hall, London,New York Thorez J. (1995) Dispense Corso di Formazione Avanzata tenutosi a Parma Thorez J. (1976) Practicalidentification of clay minerals. Ed. Lelotte Thorez J. (1989a) Between the crystals and the solutions. A graphicaloverview of the passage to, from and of the clay minerals in the lithosphere during weathering. In: Weathering:its products and deposits, I, Processes. Theophrastus Publ. S.A., Greece, 49-120 Thorez J. (1989b) Argilloscopyof weathering and sedimentation. Bull. Soc. belge de Geologie, 98-2, 245-267 Cremaschi M., Rodolfi G. (1991)Il suolo. Ed. La Nuova Italia Scientifica, Roma Drever J.I. (1988) The geochemistry of natural waters. PrenticeHall, Englewood Cliffs, New Jersey Meunier A. (2005) Clays. Springer, Berlin Vaughan D.J. & Wogelius R.A.(2000) Environmental mineralogy. EMU Notes in Mineralogy vol. 2, Eotvos University Press

NOTACurriculum . Geomateriali

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 9:30 - 11:30 Aula F Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 03/11/2009 al 29/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=855d

Calcolo NumericoAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Mauro Diligenti (Titolare del corso)Recapito: 0521-906918 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: MAT/08 - analisi numerica

NOTACurriculum : Geologia Tecnica e Ambientale-Geomateriali

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Martedì 16:30 - 17:30 Aula D Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 9:30 - 11:30 Aula D Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Venerdì 10:30 - 12:30

Lezioni: dal 03/11/2009 al 29/01/2010

Nota: LE LEZIONI DI VENERDI SI SVOLGERANNO PRESSO IL LABORATORIO DEL DIP.DI MATEMATICA

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=4af0

Cambiamenti climatici globali (CL68S) Anno accademico: 2009/2010Codice: 19374CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.), Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Prof. Marco RoveriRecapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° anno 5° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaAvvalenza: Corso di Laurea SCNat (CL68S)

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: CI SI AVVALE DEL (CL68S)SCIENZE NATURALI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=5928

Chimica Generale ed InorganicaAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche primo livello (34 N.O.)Docente: Prof. Giovanni PredieriRecapito: 0521905430 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: CHIM/03 - chimica generale e inorganica

OBIETTIVIacquisire i fondamenti della Chimica Generale a partire dalla composizione della materia per arrivare alle basimolecolari della reattività chimica e alle relazioni fra proprietà chimico-fisiche e struttura. La trattazione saràsostenuta da nozioni di Chimica fisica e completata con elementi di Chimica Inorganica e Chimica Organicadescrittive. Inoltre il corso sarà corredato da esercitazioni sulle principali metodiche di laboratorio chimico.Infine gli argomenti saranno trattati con adeguati riferimenti ai temi delle Scienze della Terra.

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PROGRAMMA

Radici storiche della Chimica. Materia ed energia. Grandezze fisiche e loro unità dimisura. Caratteristiche dellamateria. La massa. Le forze fondamentali dellanatura. La carica elettrica, le particelle elementari e gli atomi.Sostanze eloro proprietà. Sistemi fisici; fasi e componenti, miscele e soluzioni.

Energia, lavoro e calore. Energia cinetica interna. Temperatura assoluta, distribuzionedell'energia cinetica,zero assoluto. Capacità termica e calore specifico.Energia potenziale interna. Primo principio dellaTermodinamica. Entalpia.Introduzione agli stati di aggregazione della materia e ai passaggi di stato.Gli statiintermedi fra liquido e solido: le mesofasi.

Breve storia della teoria atomica. Gli atomi e gli elementi. Ioni e molecole. Gliisotopi. Radioattività, fissione efusione nucleare. Massa atomica (pesoatomico). Mole e numero di Avogadro. Esercizi di applicazione sulconcetto dimole.

Gli elementi. Caratteristiche dei metalli. Caratteristiche dei non-metalli.Valenza, composti e nomenclatura:composti binari, ternari, quaternari esuperiori.

Reazioni chimiche: definizioni e simbologia. Costante di equilibrio. Classificazionedelle reazioni chimiche:reazioni di scambio e di ossido-riduzione. Numero diossidazione. Trasferimento di energia durante le reazionichimiche. Legge diHess. Entalpie di formazione standard e loro uso per il calcolo del calore di reazione.

Modelli della struttura elettronica dell'atomo. Onde elettromagnetiche. Dualismo ondaparticella e lameccanica quantistica. Modello elettronico dell’atomo diidrogeno e degli atomi polielettronici. Aufbau. Ilsistema periodico e leproprietà periodiche. Proprietà degli elementi, in particolare dei primi treperiodi e deimetalli della prima serie di transizione.

Tipi di legame chimico. Il legame ionico. Il legame covalente. Modelli di Lewis.Regola dell’ottetto. Espansionedell'ottetto e risonanza. Modello VSEPR estruttura delle molecole. Legami sigma e pi-greco secondo ilmodello del legamedi valenza (V.B.). Ibridazione degli orbitali atomici. Acidi e basi di Lewis,legame dativo ecomposti di coordinazione.

Interazioni deboli e stati di aggregazione. Interazioni di van der Waals. Legame diidrogeno. Modello dello statodei gas. Gas perfetto e gas reali. Miscele di gase pressione parziale. Solidi cristallini e solidi amorfi. Solidi astrutturacovalente, molecolare, ionica e metallica. Caratteristiche peculiari dellostato liquido: tensionesuperficiale, tensione di vapore. Diagrammi di statodelle sostanze.

Soluzioni. Modi di esprimere le concentrazioni. Polarità dei solventi e solubilità di gas,liquidi e solidi. Leggi diHenry e Raoult. Proprietà colligative. Dissociazioneed associazione dei soluti. Pressione osmotica. Soluzioni colloidali.

Equilibri di solubilità in soluzione acquosa. Prodotto di solubilità dei sali. La naturadegli acidi e delle basi.Relazioni tra proprietà acido-basiche e struttura.Ionizzazione dell'acqua; pH. Equilibri idrolitici. Indicatoridi pH. Curve dititolazione acido-base. Soluzioni tampone. Sostanze anfotere.

Criteri di spontaneità delle reazioni chimiche. Entropia S; secondo e terzo principiodella Termodinamica.Energia libera di Gibbs G e sua relazione con H ed S.Equilibri chimici. Relazioni fra DG, DG°, Q e K.Dipendenza di K dallatemperatura. Influenza della pressione sugli equilibri.

Celle galvaniche. Lavoro elettrico ed energia libera. La serie elettrochimica. Celleelettrolitiche. Aspettiquantitativi dell’elettrolisi e applicazioniindustriali. Batterie. Corrosione.

Velocità di reazione e fattori che la influenzano. Meccanismi di reazione. Urti efficacied energia di attivazione.Catalisi omogenea, eterogenea ed enzimatica.

Esercitazioni di laboratorio: titolazione acido base con indicatore; determinazione delladurezza dell'acquacon EDTA; titolazione ossidimetrica con permanganato;elettrolisi del solfato di rame; dissoluzione dei metalli inacidi; saggi allafiamma.

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TESTIG. Predieri, Tracce delle lezioni, Libreria S.Croce, Edizione ridotta, 2007. Kotz - Treichel Weaver, Chimica,Edises, Napoli, 3a edizione, 2007 A. Manotti, A. Tiripicchio, Fondamenti di Chimica, CEA, Milano, 2a edizione,2005. P. W. Atkins, L. Jones Chimica generale, Zanichelli, Bologna, 1998. I. Bertini e F. Mani, Stechiometria,(4a edizione) CEA, Milano, 1998.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 16:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 06/10/2009 al 31/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=fd09

Ciclostratigrafia astronomicaAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Dott. Elena TurcoRecapito: 0521 905366 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologia

NOTACurriculum " Geologia del sedimentario"

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 9:30 - 11:30 Aula D Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 12/10/2009 al 30/11/2009

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=7893

Complementi di Chimica per i beni culturaliAnno accademico: 2009/2010Codice: 23655CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Antonella CasoliRecapito: 0521-905425 349 6616613 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 3

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SSD: CHIM/12 - chimica dell’ambiente e dei beni culturali

PROGRAMMA

La Chimica applicata allo studio dei Beni Culturali L'Archeometria Il manufatto artistico. Conservazione e restauro I materiali lapidei. Il marmo La quarzite La selce Basalto e arenaria La steatite Lepietre calcaree Il turchese La giada L'alabastro L'ossidiana Pigmenti inorganici I materiali vetrosiFormazione di materia vetrosa naturale La chimica del vetro Il colore del vetro Interesse allo studio del vetro Iprecursori del vetro Il vetro egiziano Il vetro romano Il vetro asiatico Il vetro post-romano in Europa Vetratecolorate I materiali ceramici Definizione di ceramica Le materie prime Le proprietà dell'argilla Il processodi cottura Classificazione della ceramica Classificazione tecnologica La cottura Il colore della ceramica Irivestimenti vetrosi Tecniche analitiche per lo studio della ceramica La ceramica nella storia dell'uomo Imateriali metallici. Interesse allo studio dei metalli. Tecniche analitiche per lo studio dei materiali metallici.Rame. Bronzo. Stagno. Piombo. Zinco. Ferro. Oro. Argento I materiali coloranti Tipi di materiali colorantiTecniche pittoriche Materiali coloranti I colori della preistoria Le civiltà del Mediterraneo I colori degli egizi Bluegiziano I colori del mondo greco-romano I colori delle civiltà precolombiane I colori nel Medioevo La pitturaad olio e il Rinascimento I pigmenti sintetici I materiali organici Datazione di un reperto Autenticazione di unreperto Informazioni tecnologiche Studi di provenienza

TESTIL. Campanella, A. Casoli, M.P. Colombini, R. Marini Bettolo, M. Matteini, L.M. Migneco, A. Montenero, L.Nodari, C. Piccioli, M. Plossi Zappala’, G. Portalone, U. Russo, M.P. Sammartino, Chimica per l’arte, Zanichellieditore , 2007 .

NOTACI SI AVVALE DEL CORSO DI "CHIMICA PER I BENI CULTURALI" DEL CORSO DI LAUREACLASSE 41

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Mercoledì 14:30 - 16:30

Lezioni: dal 07/10/2009 al 31/01/2010

Nota: IL CORSO SI SVOLGERA’PRESSO L’AULA G Edificio Chimico/ Scienze geologiche solo di mercolediCI SI AVVALE DEL CORSO DI CHIMICA dei BENI CULTURALI e Lab.(CL41)

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=f1c6

Elementi di Geochimica delle AcqueAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Lorenzo Toscani (Titolare del corso)Recapito: 0521-905332 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologia

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Giovedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Venerdì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 03/03/2010 al 15/04/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=cef1

Elementi di Geofisica ApplicataAnno accademico: 2009/2010Codice: 14888CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Roberto Francese (Titolare del corso)Recapito: 040/2140227 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 4SSD: GEO/11 - geofisica applicata

PROGRAMMA

Osservazioni introduttive.

Elementi di elaborazione dei dati geofisici

Prospezione gravimetrica

Principio di analisi per l'indagine gravimetrica.

Strumenti di misura.

Le correzioni della gravità.

L'interpretazione diretta ed indiretta dell'anomalia gravimetrica.

Esempi di interpretazione.

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Prospezione geomagnetica

Principio di analisi per l'indagine gravimetrica.

Campo magnetico terrestre. Il magnetismo. Tipi di rocce.

Le variazioni del campo magnetico terrestre.

Strumenti di misura: magnetometro a flusso e magnetometro a protoni.

L'anomalia geomagnetica e la sua interpretazione.

Ambiguità della soluzione del problema geomagnetico.

Interpretazione diretta ed indiretta dell' anomalia magnetica.

Esempi di interpretazione.

Prospezione geoelettrica.

Metodi geoelettrici attivi e passivi.

Tipi di conducibilità elettrica. Resistività elettrica.

Resistività effettiva (legge di Archie), resistività apparente.

Immissione di corrente elettrica nel sottosuolo.

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Il metodo elettrico di resistività. Coefficiente geometrico. Anomalia di resistività. Quadripolo elettrico:Wenner, Schulbenger, gradiente, dipolo-dipolo, dipolo-polo.

Sondaggi elettrici VES e CST. La rappresentazione dei risultati del sondaggio.

Le mappe di isoresistività. Le pseudosezioni.

La strumentazione del sondaggio elettrico resistivo.

L'interpretazione del sondaggio elettrico. Analogia ottica.

Interpretazione del sondaggio VES. Abaco di curve: 2 strati, 3 strati, fitting parziale. Interpretazione delsondaggio CST. Abaco di curve master.

La polarizzazione indotta IP. Il metodo (attivo) IP temporale e in frequenza.

La polarizzazione spontanea SP. Il metodo (passivo) SP.

Esempi di interpretazione.

Metodo elettromagnetico.

Principio generale (EM). Profondità di attenuazione.

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I metodi della trasmittente locale, VLF, AFMAG.

Metodi di misura.

Prospezioni EM in frequenza. Prospezioni EM in finestra temporale.

L'interpretazione del sondaggio EM. Pregi e limiti del sondaggio EM.

Esempi di interpretazione.

Prospezione sismica.

Elementi di sismologia. Curva sforzo-deformazione. Moduli di elasticità,

la legge di Hook (campo lineare).

Onde sismiche: la loro genesi e la loro velocità di propagazione.

La legge di Nafe –Drake. Fronte d'onda, raggio sismico, attenuazione (smorzamento

geometrico) e assorbimento (smorzamento materiale), la sismogramma.

Principio di Huygens, le leggi di Snell, angolo critico, la trasformazione delle onde.

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Diffrazione, coefficienti di riflessione e rifrazione.

Principio generale della prospezione sismica.

Dromocrone: tempo di percorso - offse

Sismica a riflessione. Principio generale. Vari metodi di interpretazione.

Sismica a rifrazione.Principio generale. Interpretazione.

Esempi di interpretazione per la sismica a riflessione e a rifrazione.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Giovedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Venerdì 9:30 - 11:30 Aula F Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 12/11/2009 al 29/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=52ba

Esercitazioni di Petrografia - 1°Modulo/Richiami di OtticaMicroscopica - Rocce IntrusiveAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Alessandra MontaniniRecapito: 0521 905342 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 5SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

OBIETTIVILo scopo della prima parte di questo corso è quello di fornire gli strumenti per il riconoscimento al microscopiodei principali minerali delle rocce intrusive e dei loro prodotti di alterazione. Nella seconda parte del corsoverranno invece fornite le basi per affrontare lo studio delle rocce intrusive in sezione sotttile (descrizionemineralogica, strutturale e classificazione IUGS). Sono inoltre previste due escursioni sul terreno giornaliere cheverranno effettuate nei mesi di ottobre-novembre.

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PROGRAMMA

Riconoscimento e determinazione dei minerali delle rocce ignee al microscopio

Il microscopio a luce trasmessa e le sezioni sottili per lo studio delle rocce. Le ossevazioni a luce parallelacon il solo polarizzatore, con nicol incrociati e a luce convergente con nicol incrociati.

Principali caratteristiche ottiche, cristallografiche e chimiche dei minerali fondamentali delle rocce ignee;metodi per il riconoscimento e la determinazione dei plagioclasi, microclino, ortoclasio, sanidino,anortoclasio, quarzo, feldspatoidi, melilite, miche, olivina, pirosseni, anfiboli.

STUDIO E RICONOSCIMENTO DI ROCCE INTRUSIVE IN SEZIONE SOTTILE

Concetto di struttura, tessitura e fabric

Descrizione della struttura Granularita' (osservazioni a occhio nudo e al microscopio) Dimensioni assolute dei cristalli Dimensioni relative dei cristalli Forma dei cristalli Relazioni spaziali tra le fasi Tessiture equigranulari Orientazione Ordine di cristallizzazione Origine e fattori di controllo della struttura delle rocce ignee Minerali zonati Implicazioni tra minerali Mirmechiti-Simplectiti Concrescimenti granofirici Fenomeni di smescolamento sub-solidus nei feldspati (feldspati alcalini, plagioclasi) e nei pirosseni Sovracrescita e sostituzione di minerali (cloritizzazione, sericitizzazione e sausurritizzazione,uralitizzazione, serpentinizzazione) Classificazione IUGS di terreno e di laboratorio delle rocce intrusive Caratteristiche petrografiche e microstrutturali delle rocce intrusive Charnockiti Rocce granitiche Sieniti, monzoniti, monzodioriti, monzogabbri Dioriti, gabbri, anortositi Rocce intrusive a feldspatoidi Rocce ultramafiche Cenni ad altri tipi di classificazione delle rocce granitoidi Cenni agli inclusi nelle rocce granitoidi Intrusioni basiche stratificate e strutture cumulitiche Osservazioni al microscopio di rocce intrusive in sezione sottile

TESTIW.A. Deer et al., An Introduction to the Rock-forming Minerals, Longman Higher Education (1992) W. S.MacKenzie, C. Guilford, Atlante dei minerali costituenti le rocce in sezione sottile, Zanichelli W. S. MacKenzie,C. H. Donaldson, C. Guilford, Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture, Zanichelli D. Shelley,Igneous and metamorphic rocks under the microscope, Chapman & Hall (1993)

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Martedì 8:30 - 11:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 8:30 - 11:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 14:30 - 17:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 05/10/2009 al 26/11/2009

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=5187

Esercitazioni di Petrografia - 2° Modulo/Rocce vulcanicheAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Teresa TruaRecapito: 0521-905311 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 2SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

OBIETTIVIfornire allo studente una panoramica sulle metodologie necessarie per una corretta descrizione e classificazionedelle rocce vulcaniche

PROGRAMMA

Meccanismi di cristallizzazione e strutture delle rocce vulcaniche:

genesi della struttura (nucleazione, diffusione e crescita cristallina) ordine di cristallizzazione e fenomeni di cumulo descrizione della struttura: cristallinità granularità forma dei cristalli relazioni spaziali tra le fasi interpretazione della struttura

Composizione chimica delle rocce vulcaniche:

concetto di saturazione in SiO2 concetto di saturazione in A2O3 alcalinità

Classificazione delle rocce vulcaniche su base chimica:

composizione normativa (norma CIPW) la classificazione di Irvine-Baragar classificazione secondo i criteri raccomandati dall’IUGS (diagrammi classificativi TAS, SiO2 vs K2O,A2O3 vs FeOtot)

Classificazione delle rocce vulcaniche su base modale:

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il diagramma QAPF e suoi limiti nella classificazione delle rocce vulcaniche : Le rocce vulcaniche rocce subalcaline (serie calcalcalina e serie tholeiitica) rocce alcaline (serie alcalina sodica e serie alcalina potassica) rocce fortemente alcaline rocce foiditiche rocce ultrapotassiche rocce peralcaline (trachiti comenditiche, comenditi, trachiti peralcaline, pantelleriti) lamprofiri

TESTIE.W. Heinrich, Microscopic identification of minerals, McGRAW-HILL BOOK COMPANY W. S. MacKenzie,C. Guilford, Atlante dei minerali costituenti le rocce in sezione sottile, Zanichelli W. S. MacKenzie, C. H.Donaldson, C. Guilford, Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture, Zanichelli

NOTAL’esame finale si tiene congiuntamente a quello del modulo "Rocce intrusive"-Dott.ssa Montanini; fare quindiriferimento alle date d’esame riportate per il modulo "Rocce intrusive".

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 8:30 - 11:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 8:30 - 11:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 14:30 - 17:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 01/12/2009 al 22/12/2009

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=daac

Esercitazioni di Petrografia - 3° Modulo/Rocce Metamorfiche Anno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Sandro MeliRecapito: 0521 905376 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 2SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

OBIETTIVIriconoscimento al microscopio da mineralogia dei principali minerali costituenti delle rocce metamorfiche.Classificazione delle rocce metamorfiche. Interpretazione genetica delle paragenesi mineralogiche e dellemicrostrutture metamorfiche

PROGRAMMA

I MINERALI NELLE ROCCE METAMORFICHE

Caratteri ottici

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Caratteri chimici e cristallochimici - relazioni con la composizione della roccia totale

Paragenesi metamorfica (ed eventualmente ignea) delle varie specie mineralogiche

FATTORI DI CONTROLLO SULLE PARAGENESI DELLE ROCCE METAMORFICHE

Grado metamorfico/facies metamorfica

Composizione della roccia totale

Fasi fluide

RICONOSCIMENTO AL MICROSCOPIO DEI MINERALI COSTITUENTI LE ROCCE METAMORFICHE

Cianite

Andalusite

Sillimanite

Cloritoide

Staurolite

Granato

Muscovite

Epidoto/clinozoisite

Cordierite

Wollastonite

Glaucofane/Riebeckite

Altri minerali minori

CONCETTO DI STRUTTURA, TESSITURA, FABRIC e MICROSTRUTTURA

Strutture mesoscopiche (isotrope, anisotrope, foliazioni, lineazioni, layering, scistosità, clivaggio)

Microstrutture (intergranulari, intragranulari, microstrutture di reazione)

FATTORI DI CONTROLLO SULLA MICROSTRUTTURA DELLE ROCCE METAMORFICHE

Composizione della roccia totale

Rapporti fra cristallizzazione e deformazione

Intensità e tipo di deformazione

Storia metamorfica di una roccia

RICONOSCIMENTO AL MICROSCOPIO DELLE PRINCIPALI MICROSTRUTTURE

CRITERI CLASSIFICATIVI DELLE ROCCE METAMORFICHE

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Criteri basati sulle (micro)strutture

Criteri basati sulla paragenesi

Criteri basati sulla natura del protolito

Criteri basati sul tipo di metamorfismo

CLASSIFICAZIONE AL MICROSCOPIO DELLE ROCCE METAMORFICHE

TESTID’AMICO C., INNOCENTI F., SASSI F.P. (1987) - Magmatismo e metamorfismo. UTET, Milano. DEERW.A., HOWIE R.A., ZUSSMAN J. (1993) - An introduction to the rock forming minerals . Longman, Harlow. DESMONS J., SMULIKOWSKI W., SCHMID R. (2004) - Towards a unified nomenclature ofmetamorphism: 4. High P/T and high-P rock terms. A proposal on behalf of the IUGS subcommission on thesystematics of metamorphic rocks, Web version of 14.10.2004 - http://www.bgs.ac.uk/scmr/docs/paper_4/p04_010114.pdf. DUDEK A., COUTINHO J.M.V., DESMOND J.,KRAUTNER H.G., SASSI F.P., SCHMID R., SEN S. (2004) - Amphibolite and granulite A proposal onbehalf of the IUGS subcommission on the systematics of metamorphic rocks, Web version of 14.10.2004 - http://www.bgs.ac.uk/scmr/docs/paper_6/scmr_paper_06.pdf. HEINRICH E. Wm. (1965) - Microscopicidentification of minerals. Mc Graw-Hill, New York. MAZZOLI C., SASSI R., SPIESS R. (1991) - Guida allaclassificazione e cenni di analisi microstrutturale delle rocce metamorfiche. Appunti dalle lezioni, Padova.SCHMID R., DAVIS E., DESMONS J., FETTES D., HARTE B., SIIVOLA J. (2004) - Towards a unifiednomenclature of metamorphism: 1. How to name a metamorphic rock. A proposal on behalf of the IUGSsubcommission on the systematics of metamorphic rocks, Web version of 14.10.2004 - http://www.bgs.ac.uk/scmr/docs/paper_1/p01_010129.pdf. SHELLEY D. (1993) - Igneous and metamorphicrocks under the microscope. Chapman & Hall, London. SMULIKOWSKI W., DESMONS J., HARTE B.,SASSI F.P., SCHMID R. (2004) - Towards a unified nomenclature of metamorphism: 3. Types, grade and facies. A proposal on behalf of the IUGS subcommission on the systematics of metamorphic rocks, Web versionof 14.10.2004 - http://www.bgs.ac.uk/scmr/docs/paper_3/scmr_paper_03_neu.pdf. YARDLEY B.W.D.,MACKENZIE W.S., GUILFORD C. (1990) - Atlas of metamorphic rocks and their textures. Longman, Harlow.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 8:30 - 11:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 8:30 - 11:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 14:30 - 17:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 07/01/2010 al 31/01/2010

Nota: ESAMI DELLE SESSIONI ESTIVA E AUTUNNALE DA DEFINIRE CON IL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=bba5

Esercitazioni di Petrografia-3 MODULIAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Sandro Meli, Dott. Alessandra Montanini, Dott. Teresa TruaRecapito: 0521 905376 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9

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SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

NOTACORSO ARTICOLATO IN 3 MODULI VEDI ROCCE METAMORFICHE-ROCCE VULCANICHE-ROCCEINTRUSIVE

ORARIO LEZIONI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=c070

Fisica TerrestreAnno accademico: 2009/2010Codice: 00432CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Maria SgavettiRecapito: 0521 905361 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 5SSD: GEO/10 - geofisica della terra solida

PROGRAMMA

Il campo gravitazionale terrestre Richiami di fisicaLegge di gravitazione universale; accelerazionegravitazionale; superficie equipotenziale.La rotazione della TerraAccelerazioni centripeta e centrifuga; le maree;accelerazioni di Eötvös e Coriolis.La forma della Terra e la gravitàLa figura della terra; potenziale gravitazionaledella Terra sferica; gravità e suo potenziale; gravità normale; il geoide.Anomalie di gravitàMisure assolute erelative di gravità; i gravimetri; correzione delle misure di gravità; densità; anomalie in aria libera e diBouguer.Interpretazione delle anomalie di gravitàAnomalie regionali e residue; separazione; modellizzazionedelle anomalie di gravità; alcune importanti anomalie regionali.Geodinamica: isostasiaModelli di isostasia;compensazione isostatica; anomalie isostatiche di gravità. Il campo magnetico Richiami di fisica delmagnetismoLegge di coulomb; dipolo magnetico; magnetizzazione e campo magnetico in un materiale; proprietàmagnetiche di un materiale.Magnetismo delle rocceProprietà magnetiche delle rocce; magnetismo rimanentedelle rocce.GeomagnetismoCampo magnetico di origine esterna; campo magnetico di origine interna; variazionisecolari; origine del campo di dipolo; origine del campo di non-dipolo.Rilievi magnetici Magnetometri erilevamento magnetico; riduzione delle misure di campo magnetico; anomalie magnetiche; anomalie magneticheoceaniche. Il campo termico Richiami di principi di termodinamica Temperatura e calore, proprietà termiche,entropia.Temperature all'interno della TerraGradiente di temperatura adiabatica; gradiente del punto difusione.Trasporto del calore nella TerraConduzione; convezione; radiazione; equazione dellaconduzione.Sorgenti di calore nella TerraProduzione di calore radioattivoTrasporto di calore nellerocceRaffreddamento di corpi rocciosi di diverse geometrieFlusso di calore terrestreFlusso continentale,oceanico, globaleModelli termiciModello del semi-spazio semi-infinito; modello della placcaStruttura termicadella crosta oceanica Sismologia dei terremoti e struttura interna della Terra Richiamo di teoriadell'elasticitàMatrice degli sforzi e delle deformazioni; costanti elastiche; elasticità interna dellaTerra.Onde sismicheOnde di volume; onde di superficie; oscillazioni libere della Terra.I sismografiPrincipi edequazione del sismografo; il sismogramma.I terremotiLocalizzazione dell'epicentro; sismicità globale;analisi dei meccanismi focali ed esempi; entità dei terremoti: magnitudo, intensità, frequenza; energia rilasciatain un terremoto.Propagazione delle onde sismichePrincipi di Huygens e di Fermat; conversione delle onde P e S;riflessione a un'interfaccia orizzontale e a un'interfaccia inclinata; rifrazione all'angolocritico.Struttura della TerraRifrazioni e riflessioni all'interno della Terra; variazioni radiali delle velocitàsismiche; variazioni di densità, gravità e pressione; esempi.

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TESTITesti consigliati Brown, G.C., and Mussett, A.E., La Terra inaccessibile. Scienze della Terra 2. Patron Editore,1985 Gasparini, P. e Montanari, M., Fisica della terra solida. Liguori, 1988 Note del corso

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 06/10/2009 al 29/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=b67d

Fluidi e petrogenesiAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.), Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Dott. Emma Salvioli MarianiRecapito: 0521 - 905331 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 4° anno 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

OBIETTIVIMettere in evidenza l’importanza dei volatili nella formazione e nelle evoluzione delle rocce magmatiche emetamorfiche, risalire alle condizioni di formazione delle rocce in base agli equilibri tra fasi solide e volatili,descrivere molto brevemente le metodologie analitiche necessarie per il riconoscimento e la determinazione deivolatili nelle rocce. Verranno forniti anche brevi cenni sulle relazioni tra volatili e alcuni depositi metallogenici.

PROGRAMMA

1. Ruolo dei volatili nei magmi

Presenza dei componenti volatili. Solubilità di alcuni componenti volatili (H2O, F e Cl, CO2, S). Effetto deivolatili su alcune proprietà fisiche dei magmi come densità e viscosità. Effetto dei volatili sui processimagmatici: H2O, CO2 e fusione di sistemi silicatici, H2O e cristallizzazione frazionata. Metodi dideterminazione dei volatili nei vetri silicatici.

2. Inclusioni fluide e di fuso silicatico

Considerazioni generali. Inclusioni fluide s.s.: riconoscimento e descrizione microscopica, misuremicrotermometriche, determinazione di temperatura e pressione di intrappolamento (equazioni di stato).Inclusioni di fuso silicatico: variazioni successive all'intrappolamento, misure microtermometriche,interpretazione dei dati. Cenni su alcune metodologie analitiche.

3. Geotermometria e geobarometria

Concetti fondamentali ed equazione generale. Geotermometri. Geobarometri: pressione di carico, fugacità deicomponenti volatili, fugacità di ossigeno. Buffers o reazioni tampone. Ruolo della fugacità di ossigeno negliequilibri di fase. Fugacità di altre fasi volatili.

4. Effetto dei fluidi sulle reazioni metamorfiche

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Equilibri tra fasi solide e volatili nelle reazioni metamorfiche. Cinetica delle reazioni metamorfiche. Trasporto dimateria durante il metamorfismo. Relazioni pressione-volume-tamperatura nei fluidi. Termodinamica dellereazioni in presenza di fluidi H2O-CO2

5. Composizione del fluido e reazioni metamorfiche

Relazioni tra composizione del fluido e associazioni metamorfiche. Tamponamento e controllo interno dellacomposizione del fluido. Infiltrazione e controllo esterno della composizione del fluido. Contemporaneocontrollo interno ed esterno della composizione del fluido.

6. Volatili e metallogenesi

Sistemi magmatici e fluidi mineralizzanti. Ruolo dei volatili nella dispersione dei metalli. Effetti della fugacità diossigeno sulla rimozione dei metalli dai magmi. Rocce sorgenti, volatili, e province metallogeniche.

TESTIDurante il corso viene fornito materiale tratto da vari testi, tra cui in particolare: Philpotts A.R. (1990) Principlesof igneous and metamorphic petrology. Shepherd T., Rankin A.K., Alderton D.H.M. (1985) A practical guide tofluid inclusion studies. Carroll M.R., Holloway J.R. (1994) Volatiles in magmas. Reviews in Mineralogy, vol. 30Rice J.M., Ferry J.M. (1982) Buffering, infiltration, and the control of intensive variables during metamorphism.In: Characterization of metamorphism through mineral equilibria (J.M. Ferry, editor), Reviews in Mineralogyvol. 10, 263-326 Rice J.M., Ferry J.M. (1982) Characterization of metamorphic fluid composition throughmineral equilibria. In: Characterization of metamorphism through mineral equilibria (J.M. Ferry, editor),Reviews in Mineralogy vol. 10, 207-262 Candela P.A. (1989) Magmatic ore-forming fluids: thermodynamic andmass-transfer calculations of metal concentrations. In: Ore deposition associated with magmas (J.A. Whitneyand A.J. Naldrett, eds.). Reviews in Economic Geology, 4, 203-221 Candela P.A. (1989) Felsic magmas,volatiles, and metallogenesis. In: Ore deposition associated with magmas (J.A. Whitney and A.J. Naldrett, eds.).Reviews in Economic Geology, 4, 223-233 Guilbert J.M., Park C.F. (1986) The geology of ore deposits. W.H.Freeman and Company, New York, 985 p.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: ORARIO DELLE LEZIONI DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=29d0

GeochimicaAnno accademico: 2009/2010Codice: 23630CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Lorenzo ToscaniRecapito: 0521-905332 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 7 SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologia

OBIETTIVIIl corso vuole fornire le basi che consentano di quantizzare e comprendere alcuni processi geologici di alta ebassa temperatura. Partendo dai concetti fondamentali della termodinamica si trattano i processi in soluzioneacquosa (solubilità, potenziale redox) e l’interazione acqua roccia (alterazione delle rocce). Dei processimagmatici si valuta il comportamento degli elementi in traccia durante i processi di fusione e di cristallizzazione,mentre della geochimica isotopica viene trattata l’applicazione degli isotopi a studi geocronologici, petrologici e

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climatico-ambientali.

PROGRAMMA

Termodinamica: parametri intensivi ed estensivi, funzioni di stato (Entropia, Entalpia, Energia Libera diGibbs), potenziale chimico. Equilibri in soluzione acquosa: indice di saturazione, prodotto di attività ionica, solubilità di CO2 eabbondanza delle specie del carbonio in soluzione (relazione con pH). Solubilità della calcite.Dolomitizzazione . Potenziale redox; campo di esistenza Eh vs. pH per le soluzioni acquose. Campi di stabilità Eh vs. pH difasi di Fe e Mn. Diagrammi di isoattività delle specie di S e N. Sequenze redox nelle acque di falda. Alterazione delle rocce: solubilità del Quarzo e della Gibbsite, alterazione delle rocce granitoidi (Quarzo,K-feldspato, Muscovite, Caolinite, Gibbsite) in sistemi aperti e chiusi. Bilanci di massa durante l’alterazione delle rocce. Sistemi ad alta T. Coefficienti di ripartizione: dipendenza da P, T e dalla composizione.Compatibilità/Incompatibilità di un elemento. Processi di cristallizzazione: cristallizzazione di Rayleigh,cristallizzazione con equilibrio totale. Processi di fusione: fusione parziale del mantello ed evoluzionecomposizionale di una sorgente peridotitica. Diagrammi binari, diagrammi normalizzati alle condriti (REE,spidergrams) e loro utilizzo in petrologia. Geochimica isotopica: gli isotopi, gli isotopi radiogenici, leggi del decadimento radioattivo. Datazione dellerocce: metodi K/Ar, Rb/Sr, U/Pb e metodi del Pb. Isotopi stabili: Generalità (caratteri generali degli isotopi, strumenti di misura, notazioni in uso e standard diriferimento).Frazionamento isotopico: reazioni di scambio isotopico, effetti cinetici, cambiamenti di stato. Gli isotopi stabili applicati a (i) studi idrologici, (ii) studi paleoclimatici e paleoambientali, (iii) processi diinquinamento, (iv) genesi magmatica (temperatura di cristallizzazione dei magmi, geotermometri isotopici).

TESTITITOLO - AUTORE - Aquatic Chemistry - Stumm & Morgan - Study and interpretation of the characteristics ofnatural waters - Hem - Solutions, minerals and equilibria - Garrels and Christ - Equilibres chimiques - Michard -The geochemistry of natural waters - Drever - Principles of isotopes geology - Faure Geochemistry, pathwaysand processes - Richardson and McSween - Geochimica e ambiente - Dongarrà e Varrica - Acque, minerali eambiente - Venturelli

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 14:30 - 16:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Aula D Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 05/10/2009 al 31/01/2010

Nota: DATE ESAMI DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=d127

Geochimica AmbientaleAnno accademico: 2009/2010Codice: 23650CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Paola IacuminRecapito: 0521 906413 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studente

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Anno: 3° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologia

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: SI AVVALE DELLA (CL 82S) SCIENZE AMBIENTALI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=5d99

Geochimica delle acqueAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Tiziano Boschetti (Titolare del corso)Recapito: 0521/905300 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale

PROGRAMMA

Unità di misura delle concentrazioni. Legislazione sulle acque: acque minerali, di sorgente e destinate alconsumo umano. Composizione e classificazione delle acque; diagrammi di caratterizzazione e comparazione.Proprietà, parametri chimici e chimico-fisici delle acque e loro determinazione (metodi analitici). Cenni ditermodinamica e chimica-fisica delle soluzioni: equilibri in soluzione acquosa, indice di saturazione, attività.Alterazione dei minerali silicatici (weathering) e diagrammi di attività. Processi redox. Cenni di geochimicadegli isotopi stabili (18O/16O, 2H/1H, 34S/32S) e radioattivi (3H) applicati all'idrogeochimica. Cennisull'utilizzo dei software per calcoli di speciazione e modellistica delle acque (PHREEQC). Eventualiesercitazioni concernenti l'utilizzo dei software di calcolo e/o i metodi analitici (alcalinità- metodipotenziometrici e colorimetrici, durezza, cationi e anioni principali).

TESTI

Appelo C.A.J., Postma D. (1994, 2007) Geochemistry, Groundwater and Pollution. BalkemaKehew A.E. (2001) Applied Chemical Hydrogeology. Prentice-HallFaure G. (1998) Principles and Application of Geochemistry. Prentice HallClark I., Fritz P. (1997) Environmental Isotopes in Hydrogeology. LewisSharp Z. (2007) Principles of Stable Isotope Geochemistry. Pearson Prentice HallPHREEQC: http://wwwbrr.cr.usgs.gov/projects/GWC_coupled/phreeqc/

NOTA

Curriculum : Geologia Tecnica e Ambientale- Geomateriali

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Lunedì 16:30 - 18:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 16:30 - 18:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 08/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=c432

Geografia FisicaAnno accademico: 2009/2010Codice: 00459CdL: Scienze Geologiche primo livello (34 N.O.)Docente: Prof. Aldo ClericiRecapito: 0521 905362 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/04 - geografia fisica e geomorfologia

OBIETTIVIUna prima parte del corso ha lo scopo di fornire la conoscenza di base dei fenomeni fisici che avvengononell’atmosfera per spiegare le diverse condizioni climatiche che caratterizzano la superficie terrestre. Vengonopertanto analizzati i moti astronomici da cui dipendono le condizioni di insolazione sulla superficie terrestre, lecaratteristiche strutturali dell’atmosfera, i principali fenomeni meteorologici e la loro distribuzione sullasuperficie terrestre. L’insieme di queste conoscenze permette quindi di analizzare i due sistemi di classificazioneclimatica più utilizzati: il sistema empirico-quantitativo di W.Koppen e il sistema genetico-descrittivo diA.N.Strahler. In una seconda parte del corso, sviluppata prevalentemente attraverso esercitazioni, vengonofornite le conoscenze di base per un proficuo utilizzo della Carta topografica, strumento fondamentale per ilgeologo.

PROGRAMMA

LEZIONI (a cura di A. Clerici, 6 CFU)

La forma della Terra; le prove della sfericità terrestre; la Terra come elissoide di rivoluzione; la Terra comegeoide; i circoli massimi e i circoli minori.

La rotazione terrestre; velocità angolare e lineare; le esperienze di Guglielmini e di Foucault.

La rivoluzione terrestre; caratteristiche dell’orbita; prima e seconda legge di Keplero.

L’inclinazione dell’asse terrestre; solstizi ed equinozi; i rapporti fra il dì e la notte; altezza e declinazione delsole; calcolo dell’altezza del sole a mezzogiorno alle varie latitudini; il percorso apparente del sole alle varielatitudini; il calcolo dell’inclinazione dell’orbita apparente sul piano dell’orizzonte; durata del dì e della notte aipoli; determinazione dell’ora dell’alba e del tramonto alle varie latitudini e nei vari momenti dell’anno; idiagrammi alba-tramonto; il crepuscolo.

Il tempo; tempo locale e tempo standard; i fusi orari; la linea del cambiamento di data. Giorno solare apparente;giorno solare medio; giorno siderale; l’equazione del tempo; l’analemma; orizzonte vero e orizzonte apparente;ore esatte dell’alba e del tramonto.

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Struttura e caratteristiche dell’atmosfera; composizione chimica, pressione, temperatura; principali processichimici e fisici. La magnetosfera; le aurore boreali.

La radiazione solare; spettro solare; costante solare; le variazioni dell’insolazione; il bilancio della radiazione.

La misura della temperatura dell’aria; le differenze di comportamento fra le terre e i mari; il ciclo annuo dellatemperatura dell’aria; le carte della temperatura dell’aria; la distribuzione delle temperature sulla Terra; il ciclogiornaliero della temperatura.

La pressione atmosferica; superfici isobariche, isobare, gradiente isobarico; le cellule di convezione.

I venti; azione della forza di Coriolis; il vento geostrofico; cicloni e anticicloni; l’effetto dell’attrito sulladirezione dei venti; la misura del vento; anemoscopi, anemometri, anemografi; la misurazione dei venti in quota;la rosa dei venti; la distribuzione dei venti sulla superficie terrestre; i monsoni; la circolazione in quota e lecorrenti a getto.

L’umidità atmosferica e le precipitazioni; gli stati fisici dell’acqua; la misura dell’umidità; le nubi; le forme diprecipitazione; la misura delle precipitazioni; le cause delle precipitazioni; i bilanci globali dell’energia e dell’acqua.

Le masse d’aria,i fronti e le perturbazioni cicloniche; i tipi di masse d’aria; fronti freddi e caldi; i cicloni frontali;le perturbazioni metereologiche tropicali ed equatoriali; i cicloni tropicali; i tornados.

I climi; sistemi di classificazione; il sistema di classificazione di W. Koppen; il sistema esplicativo-descrittivo di A.N.Strahler.

OCEANOGRAFIA (a cura di G. Villa, 1 CFU)

Introduzione: sviluppi della oceanografia e sue applicazioni alla paleontologia e paleoceanografia; la fisiografiadell’oceano.

Le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua marina: strato minimo dell’ossigeno; temperatura, salinità, densità;termoclino e picnoclino.

La circolazione oceanica: circolazione superficiale, circolazione termoalina, circolazione profonda.

I sedimenti oceanici: sedimenti biogenici; ciclo dei carbonati; isoclina e CCD; sedimenti autigeni; produttivitàprimaria e cicli del Carbonio.

ESERCITAZIONI DI CARTOGRAFIA ( acura di S. Perego, 2 CFU)

Classificazione delle carte; carte generali e carte tematiche.

Elissoidi di riferimento e proiezioni cartografiche azimutali; di sviluppo coniche e cilindriche; vere, modificate econvenzionali; interrotte.

Reticolato geografico e calcolo delle coordinate di un punto.

Triangolazioni e rilievo fotogrammetrico (cenni).

Organi cartografici di Stato e cartografia ufficiale italiana.

Reticolato chilometrico UTM e Gauss-Boaga e calcolo delle coordinate di un punto.

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Caratteristiche e modalità di utilizzo del sistema GPS (Global Positioning System).

Declinazione magnetica e convergenza rete.

Simboli cartografici.

Rappresentazione altimetrica del terreno, curve di livello, quota di un punto, pendenza di un versante.

Esecuzione del profilo topografico.

Delimitazione dei bacini idrografici..

Caratteristiche della Carta Tecnica Regionale.

Cenni di Cartografia numerica.

TESTIA.N. STRAHLER:"Geografia Fisica", PICCIN, Padova (1984). S.PEREGO:"Cartografia . Lettura delle CarteTopografiche (2003). TESTI DI CONSULTAZIONE A.N.STRAHLER:"The Earth Sciences",Harper&Row,(1971). L.ARUTA, P.MARESCALCHI:"Cartografia:lettura delle carte",Flaccovio, Palermo (1983).

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 10:30 - 12:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 06/10/2009 al 31/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=6c16

GeologiaAnno accademico: 2009/2010Codice: 00464CdL: Scienze Geologiche primo livello (34 N.O.)Docente: Prof. Renzo ValloniRecapito: 0521 905328 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

OBIETTIVIIl corso di Geologia, 6 CFU, fornisce le conoscenze geologiche di base e introduce agli insegnamenti impartitinel secondo anno, in particolare Petrografia, Geologia Stratigrafica e Geologia Strutturale. Il corso avvia allapratica dell’analisi e classificazione delle rocce nel campo basata sulla rilevazione dei caratteri strutturali,tessiturali e petrofisici.

PROGRAMMA

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Origine e interno della Terra

Le grandi tappe evolutive della Terra

Geocronologia relativa e assoluta, scala del tempo geologico

Interno della terra: esplorazione, distribuzione degli elementi, crosta, mantello e nucleo

Flusso geotermico, campo magnetico terrestre, paleomagnetismo.

Placche Litosferiche

La teoria della Tettonica delle Placche

Interazione fra Placche Litosferiche: margini convergenti, divergenti e trasformi, sismicità

Percorsi evolutivi di divergenza e convergenza, magmatismo, metamorfismo e sedimentazione

Ambienti geotettonici alla scala delle Placche Litosferiche, serie di rocce ignee, associazioni di roccemetamorfiche, sequenze di rocce sedimentarie.

Genesi e classificazione di terreno delle rocce

Ciclo della litogenesi, processo igneo, sedimentario e metamorfico

Livelli di dettaglio dell'analisi macroscopica, struttura, tessitura e composizione delle rocce

Riconoscimento macroscopico delle rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie terrigene e chimiche.

Ambienti deposizionali e processi sedimentari

Distribuzione del dominio carbonatico e non carbonatico

Ambienti, processi e depositi di piattaforma carbonatica

Ambienti, processi e depositi continentali, transizionali e marini

Struttura dei depositi trattivi, gravitativi e di pura caduta.

Cenni di stratigrafia

Lamine, strati, successioni e sequenze sedimentarie

Fattori di controllo delle sequenze trasgressive/regressive

Sequenze con evoluzione trasgressiva, stazionaria e regressiva.

Cenni di tettonica

Piegamento e fagliazione

Tipi di pieghe e terminologia base delle strutture da piega

Tipi di faglie e terminologia base delle strutture da faglia.

Uscita sul terreno di fine corso della durata di tre giorni coordinata col corso di Paleontologia

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TESTIAUBOIN J., BROUSSE R., 1977. Compendio di geologia: stratigrafia, tettonica e globo terrestre (edizione acura di F. Ippolito, B. D’Argenio, M. Gaetani, T.S. Pescatore). Casa Editrice Ambrosiana Milano, 654 pp.BOSELLINI ALFONSO, 1996. Introduzione allo studio delle Rocce Carbonatiche. Italo Bovolenta EditoreFerrara, 317 pp. CASATI POMPEO, 1996. Scienze della Terra: Volume 1 Elementi di Geologia Generale.CittaStudi Edizioni Milano, 615 pp. D’ARGENIO BRUNO, INNOCENTI FABRIZIO, SASSI FRANCESCOPAOLO, 1994. Introduzione allo Studio delle Rocce. UTET Torino, 162 pp. MACDOUGALL DOUGLAS J.,1999. Storia della Terra. Piccola Biblioteca Einaudi Scienza 22, 312 pp. McKNIGHT TOM L., HESS DARREL,2005. Geografia Fisica: Comprendere il Paesaggio (edizione a cura di F. Dramis). Piccin Nuova Libraria Padova,649 pp. PRESS FRANK, SIEVER RAYMOND, 2001. Capire la Terra (edizione a cura di E. Lupia Palmieri e M.Parotto). Zanichelli Editore Bologna, 648 pp.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 01/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=1987

Geologia AmbientaleAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Alessandro ChelliRecapito: 0521 905334 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/04 - geografia fisica e geomorfologia

OBIETTIVIConoscenza della gestione sostenibile delle georisorse nell’ambito della pianificazione territoriale.Individuazione, valutazione e tutela dei beni ambientali.

RISULTATI DELL’APPRENDIMENTOCapacità di valutazione e soluzione di problemi connessi alla gestione sostenibile delle georisorse ed alle rapidemodificazioni ambientali.

PROGRAMMA

Introduzione: concetti di sostenibilità applicati a problemi di geologia ambientale.Le georisorse: generalità, tipologie, studi quantitativi di disponibilità, casi di studio.Il paesaggio geologico: concetti generali e metodi di valutazione dei geositi; valorizzazione e tutela dei benigeologici e morfologici.Attività estrattiva (cave e miniera): cenni normativi, valutazione locale dell'impatto, metodologie direcupero ambientale.Discariche: tipologie, cenni normativi, metodi di confinamento controllato dei rifiuti. Cenni sul recupero ambientale.Valutazione di Impatto Ambientale ed attività di pianificazione territoriale.

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TESTIGisotti G. e Zarlenga F., "Geologia ambientale principi e metodi", Flaccovio ed., Palermo, pp. 735, 2004.

NOTAAlcune tematiche (pericolosità geomorfologiche, vulnerabilità delle falde, ecc.) derivano da argomenti svolti neicorsi di Geomorfologia applicata e Geologia applicata, che risultano, pertanto propedeutici. A completamentodel corso sono previste due escursioni didattiche.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: ORARIO DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=efae

Geologia ApplicataAnno accademico: 2009/2010Codice: 00465CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Claudio TelliniRecapito: 0521-905317 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 7SSD: GEO/05 - geologia applicata

OBIETTIVIConoscenza dei concetti fondamentali inerenti le caratteristiche geologico-tecniche ed idrogeologiche del mezzogeologico (terre, rocce ed ammassi rocciosi) in funzione degli sforzi applicati sia nell’ambito di vari tipi diinterventi antropici (costruzioni, opere di ingegneria civile ed infrastrutturale ecc.) sia in ordine allesollecitazioni naturali subite dal substrato geologico. Conoscenza delle tecniche e delle caratteristiche delleindagini di sito che si inseriscono nel quadro delle prove geologico-tecniche a sostegno dei vari tipi di aspettiapplicativi della geoingegneria ed alla loro fattibilità, nonché nello studio della stabilità dei versanti o dellescarpate artificiali e nella mitigazione di alcuni tipi di pericolosità idrogeologica.

PROGRAMMA

1. INTRODUZIONE

2. MECCANICA DEI TERRENI – 2.1 Introduzione; 2.2 Descrizione e classificazione; 2.3 La permeabilitànelle terre; 2.4 Sforzi efficaci; 2.5 La consolidazione; 2.6 La resistenza al taglio; 2.7 La natura dei terreni cheinfluenzano le proprietà geotecniche; 2.8 Caratteristiche geotecniche dei sedimenti; 2.9 Terreni particolari eproblemi geotecnici.

3. MECCANICA DELLE ROCCE - 3.1 Introduzione; 3.2 Proprietà fisico-meccaniche dei materiali lapidei; 3.3Tensioni e deformazioni nelle rocce; 3.4 Resistenza e deformabilità nelle rocce; 3.5 Discontinuità; 3.6 Resistenza degli ammassi rocciosi; 3.7 Le tensioni in natura; 3.8 Classificazioni geomeccaniche. 4. ANALISIDEGLI AMMASSI ROCCIOSI (A.R.) - 4.1 Metodologia d'indagine; 4.2 Descrizione ezonazione; 4.3 Caratterizzazione della roccia; 4.4 Descrizione delle discontinuità; 4.5 Parametri degliA.R.; 4.6 Classificazione geomeccanica. 5. CENNI DI IDROGEOLOGIA - 5.1 Comportamento delleformazioni geologiche; 5.2 Parametri idrogeologici; 5.3 Flusso e Legge di Darcy; 5.4 Metodi di valutazione deiparametri idrogeologici; 5.5 Metodi di risoluzione. 6. INDAGINI DI SITO - 6.1 Progettazione delle

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indagini; 6.2 Studi preliminari; 6.3 Sondaggi e pozzetti geognostici; 6.4 Prospezioni geofisiche; 6.5 Prove insito; 6.6 Strumentazione geotecnica; 7. TIPI DI APPLICAZIONI - 7.1 Fondazioni: dirette, indirette, su roccia,casi complessi, indagini geotecniche; 7.2 Scarpate: indagini di sito, fattori influenzanti la stabilità, meccanismi dirottura, analisi di stabilità, interventi di consolidazione, tecniche di monitoraggio, escavazioni; 7.3 Gallerie eminiere: indagini di sito, situazione geologica, parametri geotecnici di progetto, valutazione empirica deisostegni, metodi di scavo e sostegno in gallerie in roccia e terre, valutazioni geologico-tecniche in corsod'opera; 7.4 Dighe: tipologia e strutture associate, metodi di studio geologico-tecnici ed indagini di sito,materiali di costruzione, tenuta idraulica del bacino, stabilità delle sponde, caratteristiche geologiche del sito esismicità dell'area; 7.5 Strade: scelta del tracciato, classificazione e tipi di strade, studi ed indagini,modalità di costruzione, fattori di instabilità ed opere di difesa. 8. GEOLOGIA APPLICATA ePERICOLOSITA’ IDROGEOLOGICA - 8.1 concetto di rischio idrogeologico:pericolosità-rischio-vulnerabilità, criteri di sicurezza, prevenzione e mitigazione del rischio, carte tematiche; 8.2I movimenti di versante, indagine geologico-tecniche, misure di intervento, prevenzione e mitigazione delrischio da frana; 8.3 Rischio sismico: faglie e terremoti, analisi della sismicità e sua pericolosità, rispostasismica del sito, effetti indotti nel terreno dai scuotimenti, microzonazione sismica e pianificazione. A completamento del Corso sono previste visite a laboratori e/o cantieri ed escursioni didattiche.

TESTICASADIO M. e ELMI C. (1995) "Il Manuale del geologo", 2° ED. Pitagora Ed. Bologna, pp. 808. CASTANYG. (1985) "Idrogeologia, princìpi e metodi", Lib. Flaccovio D. Ed., Palermo, pp. 243. COLOMBO P.COLLESELLI F. (2004) "Elementi di Geotecnica", 3ª Ed., Zanichelli Ed., Bologna, pp. 465. DESIO A. (1973)"Geologia applicata all’ingegneria", Hoepli Ed., pp. 1193. HOEK E. & BRAY J.W. (1981) "Rock SlopeEngineering", Inst. of Min. and Metallurgy, E.&FN Spon Ed., London, pp. 358. Gonzales de Vallejo L.I. (a curadi) (2005) "Geoingegneria", Pearson Educ. Italia, Milano, pp. 715. LAMBE T.W. & WHITMAN R.V. (Trad.Prof. C. Valore) (1997) "Meccanica dei terreni", Flaccovio Ed., Palermo, pp. 595 LANCELLOTTA R. (2004)"Geotecnica", Zanichelli Ed., Bologna, pp. 481. Scesi L., Papini M., Gattinoni P. (2003) "Geologia Applicata -Applicazione ai progetti di ingegneria civile" vol. 2°, Casa Ed. Ambrosiana, Milano, pp. 349. Terzaghi K.- PeckR.B. (1974) "Geotecnica", UTET, Torino, pp. 643. TURNER A.K. & SCHUSTER R.L. (Editors 1996)"Landslides, investigation and mitigation", Nat. Acad. Press, Washington, D.C. pp. 565.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 14:30 - 17:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 05/10/2009 al 29/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=0ea4

Geologia dei Sistemi AlluvionaliAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Renzo Valloni (Titolare del corso)Recapito: 0521 905328 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

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NOTACurriculum : Geologia Tecnica e Ambientale

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 06/04/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=db3b

Geologia dei Sistemi PetroliferiAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.), Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Recapito: []Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 4° anno 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

OBIETTIVIIl corso si propone di introdurre gli studenti alla conoscenza delle varie branche della geologia applicate allricerca petrolifera, unificandole in un quadro di insieme teorico-pratico.

PROGRAMMA

Venerdì 3 Aprile

Giuseppe Cadel

Introduzione alla Geologia degli Idrocarburi

Giovedì 23 Aprile

Elisabetta Costa

INTERPRETAZIONE SISMICA DI SISTEMI GEODINAMICI

Venerdì 8 maggio

Angelo Riva (Senior Professional Organic Geochemistry)

La Geochimica nella Caratterizzazione Degli Idrocarburi In Una Compagnia Petrolifera

L'obbiettivo del modulo è quello di informare sulle potenzialità della Geochimica per quanto riguarda lacaratterizzazione degli idrocarburi (definizione di origine, maturità e grado di preservazione), allo scopo dimigliorare la probabilità di scoperta sia in aree già mature che in aree di nuova apertura all'esplorazione. Il programma prevede:

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Cenni sull'origine degli idrocarburi e sulla roccia madre (collegamento con la parte di Scotti) Definizione di Idrocarburi Liquidi ed Idrocarburi Gassosi Caratterizzazione geochimica di un gas Caratterizzazione geochimica di un olio Definizione dell'approccio geochimico alle correlazioni olio-olio ed olio-roccia madre Cinetica: una nuova frontiera nella source rock evaluation (opzionale) La biodegradazione: concetti base dell' alterazione dell'olio in reservoir ad opera dei batteri.Le cui ricadute della biodegradazione sulla qualità dell'idrocarburo. Criteri per un "Pre drillingBiodegradation Risk Assessment". Cenni di impiego della Geochimica a supporto della fase di produzione di un olio (opzionale).

Giovedì 14 maggio

Paolo Scotti

Le rocce madri degli idrocarburi e la calibrazione della storia termica per un bacino sedimentario

La definizione delle proprietà naftogeniche delle potenziali rocce madri presenti in una successione sedimentariae la comprensione dell'evoluzione termica di ognuna di esse è di fondamentale importanza percomprendere quale sistema petrolifero è/è stato attivo in un bacino sedimentario.In seguito, il modellogeochimico e quello termico preliminare costituiranno l'input per modellizzazioni più complesse a scala dibacino che contemplano generazione, espulsione, migrazione e intrappolamento degli idrocarburi. Gli argomentitrattati:

Contenuto, qualità e maturità della materia organica dispersa nelle rocce sedimentarie I processi di maturazione termica del kerogene (prodotto di diagenesi della materia organica) Il potenziale petrolifero residuo e le proprietà originarie di una roccia madre Esempi di rocce madri I parametri di maturità termica offerti dallo studio della materia organica, del kerogene e degli idrocarburigenerati, che permettono la calibrazione della storia termica per un bacino sedimentario Definizione della storia di seppellimento e dell'evoluzione nel tempo del flusso di calore Case history: calibrazione della storia termica della successione Mesozoica affiorante sulla spondaoccidentale del Lago d'Iseo Definizione del modello geochimico e del modello termico preliminare, come input alla modellizzazione, suscala di bacino, del sistema petrolifero

Venerdì 15 maggio (A San Donato)

Domenico Grigo

Petroleum system modelling

L'obbiettivo del modulo è quello di portare a conoscenza degli studenti le modalità di realizzazione di unmodello del sistema petrolifero e delle sue applicazioni nell'esplorazione di idrocarburi.Il programmaprevede:

Introduzione alla Modellistica del sistema Petrolifero Modello Geologico e ricostruzione della storia di seppellimento Definizione del Modello Sedimentologico, definizione dei Parametri Petrofisici principali Modello geologico della Roccia Madre Modellizzazione della deposizione e preservazione della Materia Organica Definizione del Modello Termico attuale, origine e controllo di qualità dei dati di Temperatura,ricostruzione della mappa di Flusso di Calore attuale Definizione del Modello Idrodinamico, studi di Pressione e definizione dei Regimi di Pressione, interazionetra regime idraulico ed assetto strutturale, Definizione della Tenuta Idraulica della Roccia di Copertura

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Modellizzazione numerica del Sistema Petrolifero, simulazione della Migrazione, Accumulo ePreservazione degli HC, calibrazione del Sistema Petrolifero, modellizzazione Probabilistica del Sistema Petrolifero

Venerdì 22 maggio

Giancarlo Davoli

The Karatau Mountains Jurassic succession (Western Kazakhstan): an outcrop analogue for the Kalamkasoffshore reservoir system (North Caspian Sea).

Outcrop analogues commonly represent a strong help in the building of geological models for exploration andreservoir studies. In particular, whenever the detail of the available subsurface dataset is inadequate to describethe complexity of the geological setting, the study of a proper outcrop analogue may help reducing considerablythe structural and reservoir architecture uncertainties.The Karatau Ridge outcrops (Western Kazakhstan) arelocated about 200 km South West of the Kalamkas offshore oil and gas field. The Jurassic paralic exposureshave been studied with the aim of building the geological model for the time equivalent Kalamkas reservoir.Stratigraphic, sedimentologic and structural data have been collected in order to frame both the Karatau and theKalamkas offshore strata within a common regional geological framework. At the same time, a detailed fieldwork approach, integrated with high resolution satellite imagery, allowed to obtain a semi-quantitativereservoir-scale model to be used for driving the Kalamkas offshore reservoir modelling. .

Venerdì 29 maggio

Paola Ronchi

Geologia dei Reservoir Carbonatici: Aspetti Diagenetici e Sedimentologici

L'intervento illustra come gli studi sedimentologici e diagenetici sono applicati nell' industriapetrolifera. Particolare attenzione viene data all'analisi dell'evoluzione delle proprietà petrofisichedei reservoir carbonatici in funzione delle facies sedimentologiche e dei fattori diagenetici. Sono descritti i variambienti diagenetici ed in particolare la dolomitizzazione con le relative metodologie di analisi geochimiche epetrografiche. Si accenna ad alcuni metodi di modellizzazione numerica per la predizione della qualità delreservoir. Gli argomenti saranno corredati da esempi di case-study reali

Venerdì 5 giugno

GiuseppeCadel

Play Analysis, Rischi e calcolo delle Riserve

Venerdì 12 maggio

Laboratori Bolgiano. Partecipanti ca 15 persone

Dario Sartorio

Biostratigrafia applicata all'Industria degli Idrocarburi

La stratigrafia, in particolare la biostratigrafia, viene applicata nell'industria petrolifera a partire dalle fasipreliminari di studio di un'area di interesse minerario. Essa trova soprattutto applicazione durante le fasidi perforazione in cui è necessario un costante e preciso controllo stratigrafico delle successioni attraversate. Labiostratigrafia inoltre rappresenta un ottimo supporto in differenti studi integrati in cui è richiesta una risoluzionedi dettaglio dei sistemi sedimentari al fine della caratterizzazione sia dei reservoir che delle source rock. Ilprogramma prevede:

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Introduzione e concetti generali di stratigrafia finalizzata alla ricerca degli idrocarburi : Bacini Sedimentari;Source rock e reservoir La stratigrafia dalla fase esplorativa a quella di produzione La biostratigrafia nella fase esplorativa e studi stratigrafici di superficie di supportoall'interpretazione di sottosuolo Principali categorie di microfossili utilizzati nell'industria La biostratigrafia nella fase operativa; la tecnica di perforazione ed il recupero dei campioni di sottosuolo;la stratigrafia di supporto alla fase di perforazione Studi stratigrafici: Preparazione dei campioni; Trattamento ed utilizzo dei dati stratigrafici ; Rapportistratigrafici La stratigrafia negli studi integrati Case History Eni.

Giancarlo Davoli

Core view

TESTISaranno fornite dispense

NOTAIl corso si avvale di seminari tenuti da ricercatori di Eni S.p.a e prevede visite guidate a laboratori e settori diricerca presso l’Azienda.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: ORARIO DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=4a59

Geologia del sottosuoloAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Luigi Torelli (Titolare del corso)Recapito: 0521 905319 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: ORARIO DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=2efc

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Geologia e territorio Anno accademico: 2009/2010Codice: 19244CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Paolo VescoviRecapito: 0521-905368 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/03 - geologia strutturaleAvvalenza: Corso di Laurea Magistrale LM 60 (ScNat)

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: SI AVVALE DELLA (CL LAUREA MAGISTRALE LM60) SCIENZE NATURALI/AMBIENTALI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=c94c

Geologia MarinaCdL: --- Nuovo Ordinamento ---Docente: Recapito: []Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

NOTAPER IL 2009/2010 IL CORSO NON è ATTIVATO

ORARIO LEZIONI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=3402

Geologia Regionale Anno accademico: 2009/2010Codice: 468CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Paolo VescoviRecapito: 0521-905368 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/03 - geologia strutturaleModalità di erogazione: TradizionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

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OBIETTIVI

Il corso si divide in due parti, la Prima parte fornisce una preparazione di base sulla geologia dell’Italia che vieneinquadrata nel più ampio contesto dell’area mediterranea. Partendo dall’illustrazione generale degli elementipaleozoici europei, sede di registrazione delle fasi orogeniche più antiche, si passa a delineare l’evoluzionegeodinamica e paleogeografica mesozoica che a sua volta costituisce l’eredità stratigrafico-strutturale su cui siimposta l’orogenesi alpina. Di quest’ultima vengono illustrate le principali tappe evolutive che hanno conferitoalle Alpi e all’Appennino l’attuale assetto tettonico. La Seconda parte del Corso intende fornire le conoscenzeindispensabili per comprendere la stratigrafia e l’architettura strutturale dell’Appennino settentrionale, conparticolare riferimento al settore ligure-emiliano e a quello tosco-emiliano che vengono illustrati con appositeescursioni. Questa parte del Corso fornisce inoltre le indicazioni indispensabili per comprendere l’evoluzionedeformativa della catena appenninica e le più recenti ricostruzioni paleogeografiche.

PROGRAMMA

Prima parte :

Schema generale dell’Europa paleozoica.

Elementi stabili precambriani e sistema orogenico caledoniano:

- cenni sull’evoluzione geodinamica paleozoica;

- orogenesi caledoniana nel paleocontinente Laurasia;

- cenni sulle Caledonidi dell’Europa.

Sistema orogenico ercinico europeo:

- schema strutturale generale;

- suture oceaniche erciniche;

- cenni sull’evoluzione tettonica paleozoica della Sardegna.

Il Sistema orogenico alpino.

Evoluzione geodinamica mesozoica:

- chiusura della Paleotetide;

- apertura e chiusura della Neotetide.

L’orogenesi alpina nell’area mediterranea:

- distribuzione delle ofioliti;

- lineamenti tettonici generali delle catene perimediterranee;

- evoluzione geodinamica neogenica del Mediterraneo.

Le Alpi e l’Appennino:

- modello di evoluzione tettonica e connessi processi metamorfici e magmatici;

- il bacino della Molassa alpina e l’avanfossa appenninica;

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- cenni sull’Appennino centro-meridionale.

Evoluzione stratigrafica delle coperture meso-cenozoiche delle Alpi Calcaree Meridionali:

- cenni sulla paleogeografia mesozoica;

- le successioni stratigrafiche più significative;

- la stratigrafia delle Dolomiti.

Programma Seconda parte :

La struttura geologica generale dell’Appennino settentrionale nel quadro dell’evoluzione geodinamica neogenicadell’area mediterranea.

L’assetto tettonico regionale dei segmenti appenninici ligure-emiliano e tosco-emiliano: i rapporti cheintercorrono tra le più importanti Unità e le principali strutture deformative.

Le caratteristiche stratigrafiche delle successioni che permettono di individuare i diversi Domini paleogeograficie che compongono l’edificio a falde.

L’evoluzione deformativa della catena: le evidenze di tettonica cretacica pre-Flysch ad elmintoidi, ledeformazioni del ciclo eocenico collisionale e quelle del ciclo post-collisionale che hanno prodotto lastrutturazione del prisma tettonico neogenico e il suo collasso.

Le ricostruzioni paleogeografiche proposte dalla letteratura più recente per le unità dell’Appennino settentrionale.

Costituiscono parte integrante di questa parte del Corso quattro escursioni giornaliere che offrono l’occasione diancorare sul campo le informazioni acquisite durante le lezioni.

TESTI

-G.GASPERI- "Geologia Regionale". Pitagora ed., Bologna 1995. -A. BOSELLINI- "Storia geologica d’Italia".Zanichelli ed., Bologna 2005. -G,B.VAI & I.P.MARTINI- "Anatomy of an Orogen". Kluwer AcademicPublishers 2001. -M.MARTHALER- "Le Cervin africain?". L.E.P. Loisirs et Pédagogie ed., Lausanne 2002.-A.BOSELLINI- "Geologia delle Dolomiti". Athesia ed., Bolzano 1996. -M.MATTAUER- "Messaggi di Pietra".Zanichelli ed., Bologna 2001. AA.VV. (1992)- Guide Geologiche Regionali: 1-4-6 -7 BE-MA Editrice, Milano

NOTA

Curriculum : Geologia Tecnica ed ambientale- Geomateriali-Applicazioni Geologiche

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 9:30 - 11:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Venerdì 9:30 - 11:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 01/03/2010 al 15/06/2010

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http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=554b

Geologia Storica Anno accademico: 2009/2010Codice: 06271CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.), Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Enrica Clementina MorlottiRecapito: 0521-905315 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° anno 4° annoCrediti/Valenza: 5TR / 6LM a sceltaSSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

OBIETTIVIfornire allo studente una panoramica generale della successione dei grandi eventi geodinamici, paleoclimatici epaleobiologicidella storia della Terra, dalla sua formazione fino ad oggi.

PROGRAMMA

1) Origine ed eta' del sistema solare e della terra; la Banded Iron Formation e l’origine dell’atmosfera; leprime forme di vita (dalle stromatoliti di Warrawoona alla fauna di Ediacara).

2) IL PRECAMBRIANO. Caratteri generali, distribuzione delle facies, problema delle suddivisioni stratigrafiche.

3) IL PALEOZOICO. Suddivisioni stratigrafiche, limiti assoluti di eta', cenni di geodinamica globale,evoluzione del clima. Paleogeografia e sviluppo delle facies soprattutto in Europa. Caratteri della vita: fauna eflora. Le estinzioni del Devoniano terminale. Il problema del limite Permo/Trias

4) Il MESOZOICO. Suddivisioni stratigrafiche, limiti assoluti di eta', cenni di geodinamica globale,evoluzione del clima.

4a) IL TRIASSICO. Paleogeografia e sviluppo delle facies soprattutto in Europa. Caratteri della vita: fauna e f!ora..

4b) IL GIURASSICO. Paleogeografia e sviluppo delle facies soprattutto in Europa. Caratteri della vita: fauna e flora..

4c) IL CRETACICO. Paleogeosrafia e sviluppo delle facies soprattutto in Europa. Caratteri della vita: fauna eflora. Le black shales. Il problema del limite Cretacico/Paleocene.

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5) IL CENOZOICO. Suddivisioni stratigrafiche, limiti assoluti di eta', cenni di geodinamica globale.

5a) PALEOCENE ED EOCENE. Caratteri della vita: fauna e flora. Eventi biotici al limite Eocene/Oligocene.Paleogeografia e sviluppo delle facies soprattutto in Europa.

5b) OLlGOCENE. Caratteri della vita: fauna e flora. Paleogeografia e sviluppo delle facies soprattutto in Europa

5c) MIOCENE. Caratteri della vita: fauna e flora. Sviluppo delle facies soprattutto in Europa. La crisi di salinitàdel Miocene terminale del Mediterraneo.

5d) PLIOCENE e PLEISTOCENE. Caratteri della vita: fauna e flora. Sviluppo delle facies soprattutto in Europa.Il limite Plio/Pleistocene. Dalle scimmie antropomorfe ad Homo sapiens. Le glaciazioni pleistoceniche.

TESTIDOTT R.H. & BATTEN R.L. (1981): Evolution of the Earth STANLEY S.M. (1999): Earth and life throughtime STANLEY S.M. (1987): Extinctions

NOTANELLA LAUREA MAGISTRALE è A SCELTA DATE E ORARI ESAMI DA CONCORDARE COLDOCENTE

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Venerdì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 09/11/2009 al 15/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=594c

Geologia StratigraficaAnno accademico: 2009/2010Codice: 00469CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Marco Roveri, Dott. Roberto TinterriRecapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

OBIETTIVIIl corso è principalmente inteso a introdurre lo studente interessato allo studio e alla interpretazione dellesuccessioni sedimentarie attraverso i concetti fondamentali della stratigrafia e dell’analisi di facies e delle loroapplicazioni pratiche più comuni. Nell’ambito del corso sono previste escursioni giornaliere e/o di circa una

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settimana in Appennino.

PROGRAMMA

Parte introduttiva

Origini, scopi e problemi della Stratigrafia L’importanza economica delle rocce sedimentarie Metodi di studio e scale fisiche e temporali Le unità stratigrafiche tradizionali: introduzione ai principali criteri di classificazione

Stratificazione

La stratificazione e i processi che la governano

Facies

Analisi di facies: concetto di facies, facies e attualismo; catastrofismo e uniformitarismo; dalle facies aprocessi e ambienti; limiti di facies diacroni e sincroni; associazioni e sequenze di facies; cenni sulle tracce fossili

Come si studia un affioramento

Analisi degli affioramenti: problemi, metodi di studio e rappresentazione dei dati

Sistemi deposizionali

Il concetto di sistema deposizionale Sistemi deposizionali alluviali, marino-marginali, di piattaforma e di mare profondo (scarpata e bacino);cenni sui sistemi carbonatici principali

Bacini sedimentari

Cenni su origine e classificazione dei bacini sedimentari

Datazioni

Datazioni relative e assolute

Correlazioni stratigrafiche

Concetti generali; correlazioni regionali; correlazioni intrabacinali; correlazioni locali di dettaglio;l’importanza delle superfici stratali, della loro corretta identificazione e del loro significato ai fini dicorrelazioni stratigrafiche; correlazioni a scala di linee sismiche, foto aeree e terreno; pannelli stratigrafici correlati

La dinamica delle successioni sedimentarie

Trasgressioni, regressioni e cicli sedimentari; variazioni relative del livello del mare; superfici diinconformità e loro origini; il concetto di sequenza deposizionale e le unità allostratigrafiche; le curveeustatiche; ciclicità sedimentaria e sue gerarchie; cenni di ciclostratigrafia

TESTIAllen Ph.A. and Allen J.R., 1990 - Basin Analysis : Principles and Applications, Blackwell ScientificPublications, Oxford Prothero D.R., 1990 - Interpreting the Stratigraphic Record - W.H. Freeman & Company,New York Reading H.G. (editor), 1996 - Sedimentary Environments: Processes, Facies and Stratigraphy (ThirdEdition) - Blackwell Science Ltd, Oxford

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ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 10:30 - 12:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 01/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=feaa

Geologia Strutturale - 1 ModuloAnno accademico: 2009/2010Codice: 02100CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Massimo BerniniRecapito: 0521 905350 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 10SSD: GEO/03 - geologia strutturale

NOTAESAMI DA CONCORDARE COL DOCENTE

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Venerdì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 06/10/2009 al 31/01/2010

Nota: IL CORSO E’ ANNUALE QUINDI C’è UNA PRIMA PARTE AL PRIMO SEMESTRE E UNASECONDA PARTE AL SECONDO SEMESTRE VEDI MODULO 2

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=7d9d

Geologia Strutturale - 2 ModuloAnno accademico: 2009/2010Codice: 02100CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Massimo BerniniRecapito: 0521 905350 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 10SSD: GEO/03 - geologia strutturale

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OBIETTIVIIl corso si propone di fornire le prime nozioni per riconoscere ed analizzare le deformazioni della parte piùsuperficiale della crosta terreste e di metterle in relazione con le cause che le hanno prodotte.

PROGRAMMA

Introduzione alla Geologia strutturale.

Nozione di deformazione e di struttura. I principali tipi di strutture. Livelli di studio e scala di lavoro.

- Nozioni elementari di sforzo e deformazione

Nozione di forza e di sforzo, unità di misura. Sforzo normale e di taglio. Gli assi principali dello sforzo.Ellissoide dello sforzo. Orientazione dei piani di massimo taglio rispetto alla croce assiale dello sforzo. Cerchiodi Mohr. Sforzi idrostatico e deviatorico. Effetto della pressione dei fluidi. Campo e traiettorie degli sforzi.Distorsione del campo di sforzi.

Natura della deformazione. Deformazione omogenea e deformazione eterogenea. Deformazione a corpo rigido edeformazioni a corpo non rigido (strain). Misura dello strain. Variazioni di volume. Ellisse, Ellissoide ed assidella deformazione. Tipi speciali di deformazione omogenea. Taglio puro e taglio semplice. Deformazione finita,infinitesima e progressiva.

Comportamento reologico dei materiali. Comportamenti ideali elastico, viscoso e plastico. Comportamentifragile e duttile. Relazioni fra sforzo, deformazione e tempo; creep. Fattori che controllano la reologia delle rocce.

- Faglie e Fagliazione

Criteri di rottura. Definizione e descrizione dei diversi tipi di fratture: giunti, fratture di tensione, giunti stiloliticie faglie. Il modello di Anderson. Modelli di fratturazione e metodi di studio. Relazioni fra grandi e piccolefratture. Fratture legate al piegamento isopaco.

Faglie, zone di faglia e zone di taglio. Geometrie e terminologia delle faglie. Classificazione delle faglie infunzione del movimento. Caratteri di superficie e di sottosuolo di una zona di faglia. Rocce di faglia.Ricostruzione del movimento: rigetto di marker planari e lineari, indicatori cinematici.

Zone di taglio. Geometria delle zone di taglio. Spostamento e deformazione entro la z. di t.

- Pieghe e Piegamento.

Geometrie e terminologia delle pieghe. Criteri di classificazione e classificazione delle pieghe.

Meccanismi di piegamento. Piegamento passivo: per appiattimento differenziale, per flusso differenziale e pertaglio obliquo eterogeneo. Piegamento attivo: per bending (pieghe di drappeggio) e per buckling (pieghe condeformazione in cerniera, pieghe con deformazione dei fianchi, pieghe per flessione e scivolamento). Kinking epieghe a chevron. Fattori che condizionano i meccanismi di piegamento e controllano la lunghezza d'ondadel piegamento. Accorciamento prodotto dalle pieghe.

Tipi particolari di pieghe. Piegamenti sovrapposti. Piegamenti connessi a faglie: Pieghe di trascinamento e dishear zone, pieghe connesse ai thrust (di scollamento, fault-bend folds e fault-propagation folds), pieghe di rollover.

- Associazioni strutturali)

Sistemi distensivi, Sistemi compressivi e Sistemi trascorrenti. Esempi a varie scale. Inversione tettonica.Strutture connesse con la gravità. Domi salini e diapiri (cenni)

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- Esercitazioni

Rilevamento ed elaborazione di dati meso-strutturali

Prove pratiche di misura dell'orientazione di faglie e di pieghe.

Proiezioni planosferiche, reticoli equiareali ed equiangolari.

Proiezione di elementi planari e lineari.

Determinazione dell'angolo di apertura e dell'asse di pieghe cilindriche o cilindroidi.

Analisi geometrica della distribuzione delle mesostrutture fragili e determinazione degli assi principali dellosforzo; il Modello di Anderson.

Rotazioni di elementi lineari e planari.

Elaborazione automatica di dati strutturali.

Esempi di applicazione delle metodologie di analisi della deformazione fragile.

Costruzione di sezioni geologiche di I° livello: esempi vari

TESTIBALLY A.W., CATALANO R., OLDOW J. - Elementi di tettonica regionale. Pitagora, Bologna 1985. BEN A.VAN DER PLUIJM, STEPHEN MARSHAK Earth structure: an introduction to structural geology and tectonics. WCB/McGrow-Hill, 1997. BLES J.L., FEUGA B. - La fracturation des roches. B.R.G.M. Manuels etMéthodes,1,1981. (è a disposizione la traduzione in italiano della 2a parte del volume) BOCCALETTI M.,TORTORICI L.- Appunti di Geologia Strutturale. Patròn Ed., Bologna 1987. CELLO G. - Fondamenti diGeologia Strutturale. Edimond Ed., Città di Castello (PG), 2004. DAVIS G.H., J. REYNOLDS - StructuralGeology of Rocks and Regions. John Wiley & Sons, 1996. FOUCAULT J., RAOULT J.F. Coupes et CartesGèologiques. Doin Ed. 1972. MERCIER J., VERGELY P.- Tettonica. Lezioni di Geologia Strutturale. PitagoraEd., Bologna, 1995. MARSHAK S. e MITRA G. Basic methods of structural geology. Prentice-Hall, 1988.PARK R.G.- Foundations of Structural Geology. Blackie, London, 2nd Ed. 1989. (è a disposizione la traduzionecompleta in italiano). RAMSAY J., HUBER M.I.- The techniques of Modern Structural Geology.Voll. 1 e 2.Academic Press, 1983, 1987. PRICE N.J., COSGROVE J.W.- Analysis of geological structures. CambridgeUniversity Press, 1990. SUPPE J.- Principles of Structural Geology. Prentice-Hall, 1985 (è a disposizione latraduzione sul diapirismo)

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 9:30 - 11:30

Martedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 01/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=3211

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Geologia TecnicaAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Giorgio NeriRecapito: 0521/942630 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicata

OBIETTIVIa. Approfondire la comprensione della meccanica delle terre e delle rocce. b. Approfondire le modalità diindagine diretta ed indiretta dei terreni e delle rocce, fornendo le basi per la progettazione e la gestione delleindagini geognostiche. c. Affrontare i principali metodi di verifica geotecnica con attenzione alle indicazioninormative italiane ed europee. d. Approfondire le principali applicazioni in campo geotecnico, con particolareattenzione al contributo del geologo e. Approfondire i temi del monitoraggio in campo geotecnico

PROGRAMMA

-

Il Corso è suddiviso in 4 moduli:

1° modulo: Comportamento dei terreni- Modello geologico e modello geotecnico- Caratteristichechimico-fisiche dei terreni e delle rocce- Forze, tensioni e sforzi- Comportamento dei terreni e dellerocce- Parametrizzazione geotecnica - Analisi statistiche in geotecnica- Indaginigeognostiche-Progettazione dell'indagine geognostica- Elaborazione, interpretazione erappresentatività dei risultati 2° modulo: Verifiche geotecniche- Norme di riferimento- Verifichegeotecniche in condizioni di stato limite ultimo- Verifiche geotecniche in condizioni di stato limite esercizio- Verifiche geotecniche in condizioni sismiche- Concetto di Fattore di sicurezza- Fondazioni: capacità portante ecedimenti- Stabilità di muri e paratie - Frane e stabilità dei versanti 3° modulo: Principali applicazioni in campogeotecnico- Interventi di miglioramento dei terreni di fondazione- Muri, paratie e tiranti- Geotecnicastradale- Gallerie- Ponti- Dighe e argini 4° modulo: Monitoraggio geotecnico- Misureinclinometriche- Piezometri- Assestimetri- Controlli in galleria- Controlli dei rilevati e delle dighe Esercitazioni pratiche: - forze, tensioni e sforzi e unità di misura- esercitazioni sul ciclo di mohr e sugli stresspath- esercitazioni sulle prove edometriche e sulle prove di taglio-interpretazione di prove penetrometrichestatiche e dinamiche- redazione di sezione geotecnica a pannello- esercitazioni sul calcolo della capacitàportante-esercitazioni sul calcolo dei cedimenti-analisi di un report geologico-geotecnico Escursioni didattiche:visita ad un cantiere durante l'esecuzione di indagini geognostiche- visita ad un cantiere di opere difondazione profonde- visita ad un cantiere stradale- visita al laboratorio geotecnico

TESTITesti consigliati: -Lancellotta R. (3a ed. 2004), ’Geotecnica’, Zanichelli Bologna -Lancellotta R. , Calavera J.(1999), ’Fondazioni’, McGraw-Hill -Colombo P., Colleselli F. (1996), ’Elementi di Geotecnica’, ZanichelliBologna -Bowles (1998), ’Fondazioni’, McGraw-Hill -Gonzalez de Vallejo L. (2004), ’Geoingegneria’, PearsonEducation Italia Materiale didattico: -Presentazioni in Power Point Fotocopie dei documenti di principaleinteresse Modalità di verifica dell’apprendimento: -esercitazioni pratico-numeriche durante il corso; -esameorale finale

NOTACurriculum Geologia Tecnica ed ambientale

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Martedì 14:30 - 17:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 14:30 - 17:30 Aula D Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 11/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=5579

GeomorfologiaAnno accademico: 2009/2010Codice: 05830CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Claudio TelliniRecapito: 0521-905317 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 7SSD: GEO/04 - geografia fisica e geomorfologia

OBIETTIVIConoscenza dei processi e forme dovute agli agenti esogeni ed endogeni responsabili del modellamento delpaesaggio in funzione delle condizioni lito-strutturali del substrato, delle variazioni climatiche nel tempo e nellospazio, della dinamica della crosta terrestre e dell’influenza antropica. Conoscenze multidisciplinari perl’interpretazione delle forme e la definizione della loro collocazione cronologica, nonché dei processiresponsabili dell’evoluzione geomorfologica a carattere regionale legata ai cambiamenti climatici globali ed auno o più cicli di modellamento.

RISULTATI DELL’APPRENDIMENTOInquadramento e distribuzione a livello globale delle varie morfogenesi e delle loro interrelazioni nel tempo enello spazio. Interpretazione delle principali forme del paesaggio.

PROGRAMMA

MODULO I 3 CFU ( utilizzato da Scienze Naturali V.O.)

Introduzione. Cenni sui princìpi e gli scopi della geomorfologia.

Cenni di morfologia extra-terrestre: i crateri d'impatto meteorico.

La degradazione meteorica delle rocce e la formazione dei suoli. I paleosuoli e la loro utilità in geomorfologia.

Le forme strutturali e la loro evoluzione.

Rapporti tra morfologia e struttura geologica; morfolitologia selettiva; superfici strutturali e superfici dispianamento. Forme influenzate dalla struttura e loro identificazione geomorfologica. Rilievi di tipo giurese,sub-alpino e appalachiano; antichi massicci spianati e riesumazione delle strutture; regioni di piattaforma, apieghe, complesse. Morfoneotettonica e forme relative; influenza della neotettonica sull'idrografia.

Fenomeni di denudazione dei versanti.

Aspetti generali, fattori e forme del dilavamento. Processi gravitativi sui versanti; cause, forme e classificazionedei movimenti lenti e rapidi.

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Morfogenesi fluvio-torrentizia

Cenni sui caratteri idrodinamici delle correnti; trasporto e sedimentazione; misure del trasporto fluviale; forme dideposito alluvionale. Processi, propagazione e forme dell'erosione fluviale. Creazione ed evoluzione delprofilo longitudinale dei corsi. Studio dei terrazzi fluviali.

Morfogenesi glaciale e periglaciale: - ambienti alpini d'alta quota e delle alte latitudini

Le variazioni climatiche plio-quaternarie; cenno alle principali glaciazioni pleistoceniche. Generalità e tipi dighiaccia; le principali forme glaciali. Classificazione dei depositi glaciali e studio degli apparati morenicisubalpini. Mountain permafrost e microforme periglaciali. Macroforme, lobi di geliflusso e rockglaciers.Fenomeni di nivazione e azione morfologica delle valanghe. Modellamento glaciale in aree di inlandsis; forme dierosione e di deposito; varve e datazione degli eventi glaciali, forme di deglaciazione; isostasia glaciale.Condizioni generali e forme del permafrost. Degradazione del permafrost e fenomeni di termocarsismo, dicrioturbazione e geliflussione.

Cenni di morfogenesi costiera. Le cause di variazione del livello marino. Fenomeno dell'ondazione.Processi di erosione marina: piattaforme, solchi di battente, terrazzi ecc. Processi di accumulo e ridistribuzionedei sedimenti costieri. Classificazione morfologica delle coste.

* MODULO II 3 CFU

Problemi della rete idrografica

Cenni introduttivi. Organizzazione dei reticoli e struttura del substrato; ordine gerarchico dei corsi d’acqua emorfometria della rete idrografica; tipi di deviazioni fluviali e loro cause. Sovraimposizione ed antecedenza.Rapporti tra forme vuIcaniche, forme non vulcaniche e idrografia. Genesi dei laghi e loro evoluzionenell'ambito della rete idrografica. influenza della neotettonica sull'idrografia.

Morfogenesi carsica

Tipi e caratteristiche delle rocce solubili; i processi di dissoluzione e precipitazione. Le forme carsiche disuperficie: le micro- e macroforme, cavità sotterranee e speleotemi. Deposizione calcarea e formecorrispondenti; cenni di idrologia carsica. Il clima e la morfogenesi carsica: i tipi di paesaggio carsico.

Morfologia vulcanica

Introduzione e cenni alle principali forme vulcaniche; rimaneggiamento di prodotti vulcanici sciolti. La tipologiadegli edifici vulcanici. Forme di erosione ed evoluzione geomorfologica dei rilievi vulcanici.

Cenni di morfologia eolica

L’azione del vento; forme di deflazione e di corrasione. Le condizioni di deposito; tipi di dune ed evoluzionedelle dune; il loess. Cenni sulla distribuzione delle forme eoliche.

L'evoluzione geomorfologica e morfocronologica del paesaggio. Metodi di definizione cronologica delleforme in geomorfologia.

La teoria del ciclo dell’erosione normale e i penepiani. La forma ed evoluzione dei versanti. L’arretramento deiversanti montuosi e la formazione di pediments. Processi di planazione. Antiche superfici di spianamento nellezone temperate. Pediment a più livelli sovrapposti.

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* n. 2-3 ESCURSIONI DI CAMPAGNA equivalenti a 1 CFU

TESTIBartolini C. - "I fattori geologici delle forme del terreno", Pitagora, Bologna, 1992. Bland W. & Rolls D.-"Weathering - a introduction to the scientific principles", Arnold Ed., Londra, 1998. Castiglioni G.B. -"Geomorfologia", UTET, Torino, 1991. Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L’atmosfera, l’acqua, i climi, isuoli", CittàStudi, Milano, 1991. Duff P.McL.D.- "Holmes’ principles of physical geology", IV Ed., Chapman &Hall, Londra, 1993. Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", Pitagora Ed., Bologna, 2000. Ollier C. -"Vulcani-attività, geografia, morfologia", Zanichelli Ed., Bologna, 1990. Panizza M. -"Geomorfologia", PitagoraEd.,Bologna, 1992. Smiraglia C. -"Guida ai ghiacciai e alla glaciologia", Zanichelli Ed., Bologna, 1992. SelbyM.J. "Earth’s changing surface", Clarendon Press, Oxford, 1985. Summerfield M.A.-"Global geomorphology",Longman, Essex, 1991. Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) "LANDSLIDES: investigation and mitigation",TRB special report 247, Nat. Acad.Press, Washington D.C., 1996.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 04/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=b31a

Geomorfologia ApplicataAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Alessandro ChelliRecapito: 0521 905334 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6

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SSD: GEO/04 - geografia fisica e geomorfologia

OBIETTIVIConoscenza dei campi di applicazione della geomorfologia. Apprendimento dei principi e metodi di rilevamentoe cartografia geomorfologici per la realizzazione di un elaborato di base per la gestione territoriale e per lavalutazione dell’impatto ambientale. Conoscenza delle principali pericolosità geomorfologiche e rischi connessi,per la corretta salvaguardia del territorio. Selezione, valutazione e protezione dei beni naturali di tipogeomorfologico (geositi).

RISULTATI DELL’APPRENDIMENTOPratica di rilevamento, lettura ed interpretazione delle Carte geomorfologiche. Conoscenza delle pericolositàgeomorfologiche in funzione della gestione e tutela del territorio antropizzato.

PROGRAMMA

Introduzione: i campi di applicazione della Geomorfologia I materiali rocciosi che formano il paesaggio: identificazione e descrizione delle rocce; metodi divalutazione della solidità dei materiali rocciosi; caratteri dei sedimenti sciolti; descrizione dei caratteri degliaffioramenti. Cartografia geomorfologica tradizionale e a vocazione applicativa: principi e metodi del rilevamento ecartografia geomorfologici; problemi di scala; le unità morfolitologiche del substrato; colori e processimorfogenetici; problemi di interpretazione delle forme; forme di deposito e simbologia relativa.Morfodinamica: stato e tipo di attività. Simbologia geomorfologica; campionamento e datazione deimateriali. Inserimento di dati geo-meccanici e spessore delle coperture. Lettura ed interpretazione delle carte geomorfologiche e pratica di campagna. La Cartografia della pericolosità ambientale: concetti e metodi; la carta di analisi integrata e la carta delladinamica geomorfologica; la carta di sintesi della pericolosità geomorfologica. Cenni di cartografia derivatae tematica. Geomorfologia applicata e gestione ambientale: concetti di pericolosità, vulnerabilità e rischio. Cenni sullebasi conoscitive della Pianificazione territoriale; Pericolosità dell'ambiente fluvio-torrentizio. Valutazione quantitativa dell'erosione nei baciniidrografici. Caratteristiche dei debris flow. Pericolosità dell'ambiente glaciale e crionivale. Pericolosità dell'ambiente vulcanico. Pericolosità per instabilità gravitativa dei versanti. Pericolosità sismica. Pericolosità dell'ambiente costiero. I beni geomorfologici come salvaguardia degli aspetti culturali dell'ambiente. Un metodo dirilevamento, cartografia e valutazione dei beni geomorfologici. Il contributo della Geomorfologia nella Valutazione dell'Impatto Ambientale (V.I.A.): casi di studio.

TESTIDackombe R.V. and Gardiner V. -"Geomorphological Field Manual", Allen & Unwin Ed., Londra, 1983. DramisF. e Bisci C. -"Cartografia geomorfologica", Pitagora Ed., Bologna, 1998. Giacomelli L. e Scandone R. "Vulcanie eruzioni", Pitagora Ed., Bologna, 2002. Gisotti G. e Benedini M. "Il dissesto idrogeologico", Serie Scienze eTecnica, Carocci Ed., Roma, 2000. Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", Pitagora Ed., Bologna, 2000.Marchetti M. & Rivas V. (Eds) "Geomorphology and environmental impact assessment", Balkema Pbs,Amsterdam, 2001. Panizza M. -"Geomorfologia applicata", NIS, Roma, 1988. Turner A.K. and Schuster R.L.(Eds.) "LANDSLIDES: investigation and mitigation", TRB special report 247, Nat. Acad. Press, WashingtonD.C., 1996.

NOTA1 CFU viene impegnato per le escursioni sul terreno. Curriculum Geologia Tecnica ed Ambientale

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ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 03/11/2009 al 29/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=705a

IdrogeologiaAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Dott. Laura GuadagniniRecapito: 059/761644 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicata

PROGRAMMA

Richiami su: conduttività idraulica, trasmissività, coefficiente di immagazzinamento e isotropia ed anisotropiadelle proprietà idrauliche di un acquifero.Equazione di conservazione della massa, equazione del flusso per faldeconfinate e a superficie libera, regime stazionario e transitorio.Reticolo di flusso: costruzione ed interpretazionedi carte piezometriche, analisi della superficie piezometrica, portata della falda, rapporti acquesuperficiali-sotterranee.Captazione delle acque sotterranee: tecniche di perforazione, rivestimento dei pozzi,filtri, protezione delle opere di captazione.Pozzi di emungimento: soluzioni analitiche ed analisi di prove diemungimento. Elementi di geostatistica: introduzione di concetti geostatistici, variabili regionalizzate, variabilitàspaziale, metodi di interpolazione.Applicazioni in campo idrogeologico-ambientale: stima della distribuzionespaziale di variabili idrogeologiche tramite l'impiego di software specifici.Contaminazione delle acquesotterranee: cenni sul trasporto e caratteristiche dei principali contaminanti.Implementazione di modellimatematici: metodi numerici di risoluzione delle equazioni di flusso e trasporto ed applicazione di codicicommerciali.Acquiferi fessurati: metodologia di studio, classificazione delle sorgenti, curva di esaurimento,protezione delle opere di captazione.Bilancio idrologico: metodi di misura delle componenti del bilancio, riservee risorse idriche, utilizzo sostenibile delle risorse idriche sotterranee.

TESTICelico P. (1986) "Prospezioni idrogeologiche". Vol. 1 e 2, Liguori Editore, Napoli. Freeze R.A., Cherry J.A.(1979) "Groundwater". Prentice-Hall, Inc. Englewood Cliffs, New Jersey. Bear J. (1979) "Hydraulics ofgroundwater". Mc Graw-Hill, New York. Fetter C.W. (1992) "Contaminant Hydrogeology". Mc Millan, NewYork.

NOTACurriculum " Dinamica geomorfologica e stabilità dei versanti"

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Giovedì 9:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 06/10/2009 al 31/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=77ad

Istituzioni di Matematiche Anno accademico: 2009/2010Codice: 08610CdL: Scienze Geologiche primo livello (34 N.O.)Docente: Prof. Paola VighiRecapito: 0521 906926 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: MAT/04 - matematiche complementari

OBIETTIVIRiprendere ed approfondire le nozioni matematiche di base, con particolare attenzione al significato deiconcetti.Fornire strumenti e metodi per descrivere, schematizzare ed interpretare quantitativamente situazioni edati.

PROGRAMMARichiami di calcolo numerico

Unità di misura e fattori di conversione; potenze di 10; notazioni scientifiche.

Calcoli numerici approssimati; cifre significative; arrotondamenti.

Richiami di calcolo algebrico

Equazioni e disequazioni di 1° e di 2° grado in una incognita. Sistemi di equazioni e di disequazioni in dueincognite.

Vettori

Nozione di vettore; addizione e sottrazione di vettori; scomposizione di un vettore; prodotto scalare e prodotto vettoriale.

Richiami di geometria analitica

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Coordinate cartesiane; rappresentazioni di una retta; parallelismo; perpendicolarità; fasci di rette; distanze.

Coniche come luoghi geometrici; equazioni canoniche.

Funzioni e loro grafici

Concetto di funzione; insieme di definizione; grafico; funzioni composte; funzioni inverse.

Funzioni elementari: funzione identica; funzioni costanti; funzioni lineari; funzioni polinomiali; funzionirazionali fratte; funzioni potenza; funzione valore assoluto; funzioni esponenziali e logaritmiche; funzioni trigonometriche.

Calcolo differenziale

Limiti e continuità; infiniti e infinitesimi; confronto di infiniti e infinitesimi.

Definizione di derivata; significato geometrico; retta tangente; derivabilità e continuità; derivate delle funzionielementari; calcolo delle derivate; crescenza e decrescenza; massimi e minimi; concavità; flessi.

Sviluppo di Taylor.

Calcolo integrale

Integrali indefiniti; integrali definiti; teorema fondamentale del calcolo integrale.

Differenziale; equazioni differenziali del primo ordine, equazioni differenziali a variabili separabili.

Funzioni di due variabili

Insieme di definizione; grafico; curve di livello: punti di massimo, di minimo, di sella.

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TESTIV. Villani, Matematica per le discipline bio-mediche, McGraw-Hill. J. Steward, Calcolo. Funzioni di unavariabile, Apogeo.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Mercoledì 9:30 - 11:30

Giovedì 9:30 - 11:30

Lunedì 14:30 - 16:30

Giovedì 14:30 - 16:30

Lezioni: dal 07/10/2009 al 15/06/2010

Nota:

LA PROVA SCRITTA DI GIOVEDI 11 MARZO ORE 14.30 E’ RINVIATA A LUNEDI 15 MARZO ORE14.30 LAB 2E LA LEZIONE DI GIOVEDI 11 E’ SOSPESA

MARTEDI POMERIGGIO DALLE ORE 14.30-16.30 CORSO DI RECUPERO DI ISTITUZIONI DIMATEMATICHE (INIZIO OTTOBRE 2009 DATA DA STABILIRE)Essendo annuale si divide in due periodi /MERCOLEDI E GIOVEDI MATTINO DAL 7/10/2009 al31/01/2010 AULA A(Primo Semestre)LUNEDI e GIOVEDI POMERIGGIO dal 1/03/2010 al 15/06/2010 (Secondo Semestre)AULA LAB 2

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=6ef1

Laboratorio di Geopedologia (CL LM 75)Anno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.), Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Dott. Cristina Menta (Titolare del corso)Recapito: 0521-033407 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° anno 5° annoCrediti/Valenza: 3SSD: AGR/14 - pedologiaAvvalenza: Corso di Laurea Magistrale LM 75

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: SI AVVALE DELLA LAUREA MAGISTRALE LM75/AMBIENTALI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=f307

Laboratorio di MineralogiaAnno accademico: 2009/2010Codice: 06633CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Mario Tribaudino

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Recapito: 0521 905343 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 2SSD: GEO/06 - mineralogia

OBIETTIVIApprendere le nozioni propedeutiche all’analisi dei minerali delle rocce

PROGRAMMA

Generazione e natura dei raggi X. La diffrazione nei cristalli: equazioni di Laue e di Bragg.Diffrattometria perpolveri: principi ed utilizzazione (il riconoscimento dei minerali). Cenni alla geometria di Debye e diBragg-Brentano. Il reticolo reciproco e la sfera di riflessione. L'intensità della diffrazione ed il fattore distruttura. Diffrattometria a cristallo singolo, metodi fotografici e diffrattometro a 4 cerchi. Limiti dellamicroscopia ottica e principi della microscopia elettronica a trasmissione. Tecniche di analisi dei minerali:microsonda elettronica e fluorescenza. Pera di eccitazione, correzioni ZAF e problemi analitici. Verranno inoltresvolte esercitazioni sugli argomenti del corso.

TESTIKlein C.(2004) Mineralogia, Zanichelli (cap. 7) Mazzi F. (in Carobbi G.), Fondamenti di cristallografia ed otticamineralogica, USES Firenze (prima parte del primo libro) Putnis A. (1992) An introduction to mineral sciences.Cambridge University Press, Cambridge.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 8:30 - 10:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 02/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=f8b5

Laboratorio tettonica delle coperture sedimentarieAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Prof. Massimo Bernini (Titolare del corso)Recapito: 0521 905350 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/03 - geologia strutturale

OBIETTIVIIl corso analizza la tettonica che interessa i bacini sedimentari, dove i processi deformativi e deposizionali sonostrettamente connessi tra loro e si condizionano reciprocamente. La conoscenza di questi processi èfondamentale per lo studio dei sistemi petroliferi.

PROGRAMMA

1.1 I margini passivi: strutture deformative e sistemi deposizionali 1.2 Cunei orogenici: strutture deformative e bacini associati1.3 Sistemi di inversione1.4 Erosione ed equilibrio dei sistemi tettono-deposizionali

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NOTACURRICULUM "GEOLOGIA DEL SEDIMENTARIO"

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 11:30 - 13:30 Aula E Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Aula E Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Nota: L’INIZIO DEL CORSO VERRA’ STABILITO A DATA DA DESTINARSI

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=1d85

Legislazione AmbientaleAnno accademico: 2009/2010Codice: 13536CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Stefano MagliaRecapito: 0523/315305 [stefano.maglia@unipr,it]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 3SSD: IUS/10 - diritto amministrativoAvvalenza: http://scienzeambientali.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=0ae4&sort=DEFAULT&search=&hits=88

NOTAAULA E CASCINA AMBOLANA

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 14:00 - 17:00

Lezioni: dal 06/10/2009 al 02/12/2009

Nota: LE LEZIONI SI TERRANNO PRESSO L’AULA ECASCINA AMBOLANA

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=b5ac

Lingua ingleseAnno accademico: 2009/2010Codice: 13259CdL: Scienze Geologiche primo livello (34 N.O.)Docente: Dott. Anila Scott-MonkhouseRecapito: 0521/905508 [[email protected]]Tipologia: Per la prova finale e per la conoscenza della lingua stranieraAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 3

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OBIETTIVIPortare gli studenti al livello B1 di conoscenza della lingua inglese in base all’European Framework ofReference.

PROGRAMMA

Argomenti principali

Grammatica

gli articoli e i dimostrativi

i possessivi e il genitivo sassone

i pronomi personali

some / any e composti

i sostantivi contabili e non-contabili

much / many / a little / a few

i comparativi e superlativi

i pronomi relativi

le principali preposizioni di tempo e di luogo

le domande indirette

le principali congiunzioni

i principali verbi + preposizioni

Present Simple e Continuous

Past Simple e Continuous

Present Perfect Simple

il futuro (going to, will, Present Simple, Present Continuous)

il Condizionale 1 e le subordinate temporali (when, after, etc. + Present Simple)

il Passivo (Present Simple, Past Simple, Present Perfect)

i verbi modali (can, could, must, will, would, should)

Lessico

spelling

numeri (prezzi, quantità, date, ecc.)

tempo libero

luoghi pubblici e negozi

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lavori e professioni

cibi e bevande

tempo atmosferico

abbigliamento

parti del corpo e problemi di salute

mezzi di trasporto

oggetti d'uso quotidiano

Funzioni

presentazioni e saluti

comunicare al telefono

descrivere persone (aspetto e personalità)

esprimere l'ora, date, appuntamenti, ecc.

descrivere abitudini, routine e azioni quotidiane

ordinare al ristorante o in albergo

comprendere cartelli, avvisi, etichette

fornire/comprendere indicazioni stradali

descrivere viaggi, vacanze, ecc.

descrivere oggetti (dimensioni, colore, forma, ecc.)

dare avvertimenti o divieti

esprimere obbligo o assenza d'obbligo

esprimere accordo/disaccordo

fare critiche e reclami

esprimere preferenze

descrivere sensazioni fisiche e emozioni

TESTISi rimanda alla pagina personale http://www.cla.unipr.it/cla/docentiPage.asp?ID=34

NOTARiconoscimento titoli in possesso dello studente: secondo il protocollo d’intesa firmato dal MIUR (Ministerodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), esulla base delle indicazioni del Concilio d’Europa, il titolo di Preliminar English Test (PET) è riconosciuto comeattestato di ‘‘idoneità’’ per gli esami di primo livello. Sono altresí riconosciuti, essendo titoli di livello superioreal suddetto, i seguenti: First Certificate in English (FCE), Certificate of Advanced English (CAE), Certificate ofProficiency in English (CPE) e Test of English as a Foreign Language (TOEFL). Gli studenti in possesso di unodei titoli suddetti possono ottenere l’idoneità presentandosi al Centro Linguistico con il certificato originale econsegnando una fotocopia dello stesso ed una fotocopia del frontespizio del libretto universitario: in tal modo i

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loro nominativi verranno automaticamente inseriti nell’elenco degli studenti idonei alla prima data di esamesuccessiva alla consegna della documentazione. Materiale per migliorare le proprie capacità di lettura eascolto è disponibile presso: Laboratorio Self-Access del Centro Linguistico Parco Area delle Scienze, 45/A -Campus www.unipr.it/arpa/cla Alcuni siti interessanti: www.unipr.it/arpa/cla/online-english.htmlwww.unipr.it/arpa/facecon/weblingue/newactivitypage.htm http://stream.cedi.unipr.it/main/index.phpwww.bbc.co.uk/worldservice/learningenglish http://www.learnenglish.org.uk/ www.ozzynews.it

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 14:30 - 16:30 Aula A Settore Abilità Linguistiche (S.A.L.)

Venerdì 10:30 - 12:30 Aula A Settore Abilità Linguistiche (S.A.L.)

Lezioni: dal 16/11/2009 al 30/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=d3af

Meccanica delle rocce AAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Dott. Mariarita MigliazzaRecapito: 0521/905926 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 5SSD: ICAR/07 - geotecnica

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: CI SI AVVALE DI INGEGNERIA AMBIENTE E TERRITORIO

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=630d

Metodi di datazione in geologiaAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Prof. Enrica Clementina MorlottiRecapito: 0521-905315 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 4 SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

NOTACurriculum "Geologia del sedimentario" DATE E ORARI ESAMI DA CONCORDARE COL DOCENTE

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Martedì 14:30 - 16:30 Aula E Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 16:30 Aula E Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 11:30 - 13:30 Aula E Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 09/11/2009 al 22/12/2009

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=8cb1

Metodi quantitativi in PaleontologiaAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.), Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Milena BiolziRecapito: 0521 905358 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° anno 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologia

OBIETTIVIIntroduzione ad alcune tecniche di Biostratigrafia Quantitativa

PROGRAMMA

Concetti e metodi di biostratigrafia Metodi biostratigrafici quantitativi e qualitativi Correlazione grafica Analisi multivariate Metodi probabilistici Grafici età/profondità Stratigrafia isotopica

TESTIM. Biolzi, Appunti del Corso di Paleontologia Stratigrafica Kauffman E.G. & Hasel, (eds) 1977 Concepts andmethods of Biostratigraphy. Agterberg F.P., 1990 Automated Stratigraphic correlation

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Mercoledì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 03/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=205e

Micropaleontologia (Laurea Triennale /16VOAnno accademico: 2009/2010Codice: 00720CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Giuliana Villa

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Recapito: 0521 905370 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 5SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologia

PROGRAMMA

Programma di Micropaleontologia

Oceanografia:

1. Introduzione: Sviluppi della oceanografia e sue applicazioni alla paleontologia e paleoceanografia. 2.L’oceano Caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua marinaStrato minimo dell'ossigeno Temperatura,salinità, densitàTermoclino e Picnoclino- 3. Atmosfera e Oceano Circolazione atmosferica, Circolazioneoceanica Circolazione termoalina Circolazione profonda- 4. Sedimenti oceanici Sedimenti biogenici, Ciclo deiCarbonati Lisoclina e CCD, Produttivita primaria

Biostratigrafia- concetti fondamentali: unità biostratigrafiche, schemi biostratigrafici, risoluzionebiostratigrafica. Correlazioni biostratigrafiche- Principali fossili utilizzati in biostratigrafia- Valore biostratigrafico relativo- Cronostratigrafia e Geocronologia- Metodi qualitativi,semiquantitativi e quantitativi in Biostratigrafia

Micropaleontologia - Microfossili: caratteri generali e loro applicazioni: Foraminiferi,Nannoplancton, Radiolari, Diatomee, Ostracodi, Altri

TESTIBrasier M. D. (1980): Microfossils Haq B.U and Boersma A. (1980): Introduction to marine micropaleontologyMurray J.W. (1973): distribution and ecology of living foraminiferids Iaccarino S.(1995): Elementi diMicropaleontologia

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Venerdì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 13/10/2009 al 18/12/2009

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=2aae

Micropaleontologia (LM 74)Anno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Giuliana Villa (Titolare del corso)Recapito: 0521 905370 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologia

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NOTACurriculum Applicazioni Geologiche

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 11:30 - 13:30

Mercoledì 14:30 - 16:30

Giovedì 14:30 - 16:30

Lezioni: dal 03/11/2009 al 31/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=2b46

MineralogiaAnno accademico: 2009/2010Codice: 00722CdL: Scienze Geologiche primo livello (34 N.O.)Docente: Prof. Ottavia ZedaRecapito: 0521 905329 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/06 - mineralogia

OBIETTIVIIl corso deve fornire una conoscenza chiara dei principali minerali delle rocce. Conoscenza che devecomprendere le proprietà fisiche e chimiche dei minerali al fine di permettere la loro caratterizzazione edidentificazione .

PROGRAMMA

a) Cristallografia strutturale e morfologica

Minerali e cristalli. Lo stato cristallino: periodicità omogenea discontinua (La teoria di Hauy e quella diBravais). Filari, piani reticolari (maglie elementari ) e reticoli spaziali( reticoli di Bravais). Vari tipi disimmetria nei cristalli: traslazione, rotazione, riflessione ed inversione. Elementi di simmetria composta: assielicogiri, slittopiani, assi giroidi di inversione e di riflessione. Regole di coesistenza degli elementi di simmetria.Gruppi spaziali, classi cristalline, sistemi cristallini. Leggi della cristallografia morfologica. Rappresentazione dicristalli. Proiezioni stereografiche.Forme semplici compatibili con le 32 classi cristalline. Abito. Tratto. Ricercadella vera simmetria. Associazioni di cristalli. I geminati.

b) Cristallochimica.

Vari tipi di strutture cristalline con particolare riguardo ai principali costituenti delle rocce ed ai minerali utili.

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Polimorfismo. Aspetti cristallografici e termodinamici delle trasformazioni di fasi solide: trasformazionienantiotrope e monotrope.

Isomorfismo. Isotipia. Soluzioni solide. Elementi isomorfogeni. Meccanismi di sostituzione isomorfa. Formule cristallochimiche.

Classificazione strutturale dei silicati.

c) Cristallofisica.

Principio di Neumann: simmetria fisica e simmetria cristallografica. Proprietà fisiche scalari e vettoriali deicristalli Densità, peso specifico, deformazioni, durezza, velocità di accrescimento, proprietà elettriche,magnetiche, termiche.

.

Proprietà ottiche dei minerali. Generalità sulle onde luminose. Riflessione e rifrazione della luce. Doppiarifrazione. Birifrangenza. Indicatrici ottiche. Il microscopio da mineralogia. Determinazione di un indice dirifrazione. Osservazioni al microscopio in ortoscopia con solo polarizzatore. Osservazioni al microscopio inortoscopia con polarizzatore ed analizzatore entrambi inseriti: i colori d' interferenza, tavola diMichel-Lévy. Lamine ausiliarie. Estinzioni periodiche: rette ed inclinate. Segno di una direzione di estinzione.Osservazioni al microscopio in conoscopia: figure di interferenza di cristalli uniassici e biassici. Determinazionisulle figure di interferenza.

Riconoscimento ottico in sezione sottile di quarzo, biotite, anfiboli, pirosseni rombici e monoclini, olivine,plagioclasi, feldspati alcalini.

Teoria della diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli: interazioni fra radiazioni e cristallo. Equazioni di Laue.Equazione di Bragg. Metodo di Laue, dei Bragg e delle polveri. Camera Debye. Il diffrattometro.Riconoscimento di minerali mediante il metodo delle polveri ( schede ASTM ).

d) Mineralogia descrittiva.

Caratteri generali e criteri diagnostici macroscopici dei principali minerali delle rocce

TESTIBonatti S., Franzini M., Cristallografia mineralogica, BORINGHIERI, Torino. Carobbi G., ( Mazzi F.,Bernardini G.P.), Fondamenti di cristallografia e ottica cristallografica, USES, Firenze. Carobbi G., ( Cipriani,C., Garavelli C.), Cristallografia chimica e mineralogia speciale, USES, Firenze. Deer W.A., Howie R.A.,Zussman J., Introduzione ai Minerali che costituiscono le Rocce, ZANICHELLI, Bologna. Gallitelli P., Elementidi Mineralogia, NISTRI e LISCHI, Pisa. Gottardi G., I minerali, BORINGHIERI, Torino. Klein C., 2004.

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Mineralogia, Zanichelli, Bologna Mottana A., Crespi R., Liborio G., Minerali e rocce, MONDADORI, Milano.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 18:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 01/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=276c

Mineralogia ApplicataAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Dott. Achille BonazziRecapito: 0521-905330 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/06 - mineralogia

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: ORARIO LEZIONI DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=3b63

Paleoclimatologia (CL 68S)Anno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Prof. Marco Roveri, Prof. Giuliana VillaRecapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 4SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologia

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: CI SIA AVVALE DELLA (CL68S)

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=27b8

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PaleoecologiaAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Elena Turco (Titolare del corso)Recapito: 0521 905366 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologia

OBIETTIVIIl corso si occupa di paleoecologia marina ed è rivolto all’approfondimento dei principi e dei metodi su cui sibasano le ricostruzioni paleoambientali. Obiettivo del corso è quello di illustrare come le informazioni di tipoecologico fornite dai fossili possano contribuire alla ricostruzione del mondo ecologico del passato considerandoi diversi livelli di organizzazione della vita (organismo, popolazione, comunità).

PROGRAMMA

- Introduzione (definizioni e suddivisioni della paleoecologia, relazioni tra paleoecologia ed ecologia);

- Concetti generali di ecologia ed ecosistema marino (ambiente fisico, modi di vita e strategie trofiche degliorganismi marini, flussi di energia e cicli di materiali);

- Controllo ambientale sulla distribuzione degli organismi negli ambienti marini;

- Uniformismo tassonomico e morfologia funzionale;

- Fossili come indicatori ambientali;

- Ricostruzioni paleoecologighe a livello di popolazioni e comunità;

- Metodi quantitativi di analisi delle associazioni fossili

- Applicazioni: ricostruzioni paleoambientali basate sulle associazioni fossili a foraminiferi (paleobatimetria,condizioni all'interfaccia acqua-sedimento, caratteristiche chimico-fisiche delle masse d'acqua) edimplicazioni paleoceanografiche e paleoclimatiche.

TESTI1)Brenchley P.J. & Harper D.A.T., 1998. Palaeoecology: ecosystem, environments and evolution. Chapman &Hall. 2)Goldring R., 1991. Fossils in the field. Information potential and analysis. Longman Scientific&Technical. 3)Raffi S. & Serpagli E., 1993. Introduzione alla Paleontologia. Utet. 4)Murray J.W., 1993.Ecology and paleoecology of benthic foraminifera. Longman Scientific &Technical. 5)Murray J., 2006. Ecologyand Applications of benthic foraminifera. Cambridge University Press. 6)Pinet P.R., 1998. Invitation toOceanography. Jones & Bartlett. 7)Odum E.P., 1988. Basi di Ecologia. Piccin Editore.

NOTACurriculum : Applicazioni Geologiche

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Martedì 9:30 - 11:30

Mercoledì 9:30 - 11:30

Giovedì 9:30 - 11:30

Lezioni: dal 09/03/2010 al 15/06/2010

Nota: LE LEZIONI SI TERRANNO PRESSO LO STUDIO

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=af66

PaleontologiaAnno accademico: 2009/2010Codice: 16578CdL: Scienze Geologiche primo livello (34 N.O.)Docente: Dott. Paola MonegattiRecapito: 0521 905367 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologia

OBIETTIVIFornire una visione generale sullo studio degli organismi fossili, delle loro tracce e dei fattori responsabili dellaloro origine, evoluzione ed interazione. Fornire cenni sulle possibili applicazioni della paleontologia alle ScienzeGeologiche. Dare conoscenze sugli aspetti sistematici, di morfologia funzionale, comportamentali o fisiologicidei principali gruppi di invertebrati marini nel loro contesto paleoecologico ed evoluzionistico

PROGRAMMAPaleontologia generale (4 cfu): Il metodo scientifico. Campi d’indagine della Paleontologia. Tafonomia (biostratinomia, fossilizzazione, diagenesi), icnologia. Il tempo in paleontologia. Principio dell’attualismo. Regole di nomenclatura zoologica. Concetti di specie (specie biologica, specie filogenetica, specie di riconoscimento, morfospecie, cronospecie).Classificazione, tassonomia e sistematica. Caratteri omologhi e analoghi. Gruppi monofiletici, parafiletici epolifiletici. Sistematica filogenetica, evoluzionistica e fenetica. Evoluzionismo classico e neodarwiniano. Genotipo e fenotipo. Cenni di genetica mendeliana. Fattori cheaumentano o diminuiscono la variabilità genetica di una popolazione (selezione naturale, deriva genetica,mutazioni, ricombinazioni, flusso genico). Speciazione: patterns e processi, barriere riproduttive, allopatria,simpatria, parapatria. Estinzioni. Biostratigrafia: concetti fondamentali, principali fossili utilizzati unità biostratigrafiche, risoluzionebiostratigrafica, correlazioni stratigrafiche. Cronostratigrafia e Geocronologia Paleoecologia: Ipotesi e regole in ecologia e paleoecologia. Interazioni tra organismi. Popolazioni e comunità.Fenomeni densità-dipendenti: strategia r e strategia K.. Ambienti biologici e fattori ambientali Trofismo e catenaalimentare. Autoecologia e sinecologia. Uniformismo tassonomico e morfologia funzionale. Paleobiogeografia: concetti e regole di base, biogeografia storica ed ecologica, rapporti con la geologia, esempi.Paleontologia sistematica (5 cfu): Anatomia morfo-funzionale, classificazione, stratigrafia e significatoecologico dei principali phyla e/o classi di:microfossili (Foraminiferi, Nannoplancton, Radiolari,Diatomee)invertebrati marini del Fanerozoico: Porifera e Archaeocyatha, Cnidaria, Arthropoda (con particolareriguardo alle classi Trilobita e Crustacea), Mollusca, Brachiopoda, Bryozoa, Echinodermata, Hemichordata (conparticolare riguardo alla classe Graptolithina)

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TESTIper la paleontologia generale: Raffi S., Serpagli E., 1992. Introduzione alla Paleontologia. UTET Ed., Torino.Ziegler B.,1983. Introduction to paleobiology: general paleontology. Ellis Horwood limited. per la paleontologiasistematica: Allasinaz A. ,1999. Invertebrati fossili. UTET Ed., Torino McKinney F.K., 1991. Exercises ininvertebrate paleontology. Blackwell Scientific Publications Boardman R.S., Cheetham A.H., Rowell, A.J.L..Fossil Invertebrates. Blackwell Scient. Public., Oxford-London-Edimburg Clarkson E.N.K. Invertebratepaleontology and evolution. Allen & Unwin Iaccarino S., 1995. Elementi di micropaleontologia Braisier M:D:,1980. Microfossils.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 14:30 - 17:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 02/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=4bb7

Petrogenesi e GeodinamicaAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Alessandra Montanini (Titolare del corso), Prof. Luigi Torelli (Titolare del corso)Recapito: 0521 905342 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

NOTACurriculum : Geomateriali - Applicazioni Geologiche

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Martedì 16:30 - 18:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 14:30 - 16:30 Aula D Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 24/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=fab7

PetrografiaAnno accademico: 2009/2010Codice: 00799CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Teresa TruaRecapito: 0521-905311 [[email protected]]Tipologia: Caratterizzante

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Anno: 2° annoCrediti/Valenza: 5SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

OBIETTIVIfornire conoscenze e concetti necessari per la caratterizzazione e classificazione delle rocce ignee emetamorfiche e per la comprensione del processo magmatico e del processo metamorfico

PROGRAMMA

Introduzione alla Petrografia Struttura e composizione della Terra Il ciclo delle rocce. Tettonica delle placche eprocessi petrogenetici. Il processo magmatico: il magma nomenclatura e criteri di studio delle rocce ignee isistemi magmatici i processi magmatici la cristallizzazione magmatica le serie magmatiche associazionimagmatiche e ambienti geodinamici. Il processo metamorfico: i fattori del metamorfismo le reazionimetamorfiche le facies metamorfiche i tipi di metamorfismo. Le rocce sedimentarie: sedimentazione, diagenesi elitificazione; composizione e classificazione delle rocce sedimentarie.

TESTID’Amico C., Innocenti F.& Sassi F.P. (1987): Magmatismo e metamorfismo. UTET, pp. 536. Morbidelli L.(2003): Le Rocce e i loro costituenti. BARDI EDITORE, pp. 453

NOTAAppelli sessione estiva: mercoledì 17/6, 8/7, 23/9

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 9:30 - 12:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 05/10/2009 al 31/01/2010

Nota: ESAMI DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=ffdf

Petrografia Applicata Anno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Achille BonazziRecapito: 0521-905330 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/09 - georisorse minerarie e applicazioni mineralogico-petrografiche...

NOTACurriculum . Geomateriali

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Martedì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 8:30 - 10:30 Aula F Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 8:30 - 10:30 Aula F Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 02/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=a65a

Petrografia del sedimentario Anno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Renzo Valloni (Titolare del corso)Recapito: 0521 905328 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

OBIETTIVIIl corso si propone come un’introduzione allo studio della tessitura, della composizione mineralogica edell’origine delle arenarie.

PROGRAMMA

Genesi dei materiali dei sedimenti

Tipi genetici di materiali: costituenti terrigeni, ovvero clastici e indigeni, ovvero allochimici e ortochimici,

Produzione dei costituenti terrigeni per detritismo fisico e alterazione chimica, ovvero erosione del substrato edei suoli

Erosione, trasporto e deposizione dei clasti: modificazioni tessiturali e composizionali e loro fattori di controllo.

Granulometria

Analisi granulometriche: scala dimensionale delle particelle clastiche

Analisi granulometriche dei depositi a taglia media e loro rappresentazione grafica

Parametri statistici delle distribuzioni granulometriche

Processi e ambienti deposizionali vs granulometrie

Applicazioni in campo geologico tecnico delle granulometrie

Esecuzione pratica di analisi di laboratorio sui sedimenti a taglia grossa, media e fine.

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Tessitura e fabric

Dimensione, forma e arrotondamento dei depositi a taglia grossa

Fabric isotropo e anisotropo dei depositi a taglia grossa

Misura e rappresentazione della condizione anisotropa

Esecuzione pratica di rappresentazioni su diagrammi direzionali.

Analisi e classificazione di terreno di sedimenti e rocce sedimentarie

Classificazione macroscopica delle ruditi e delle areniti non carbonatiche

Classificazione macroscopica dei carbonati

Descrizione di cuttings e carote di sedimenti e loro rappresentazione colonnare.

Morfoscopia e petrografia al microscopio dei sedimenti

Analisi dei sedimenti a taglia media al microscopio a luce riflessa

Analisi della frazione dei minerali pesanti al microscopio a luce polarizzata

Applicazioni in campo geologico tecnico dell'analisi composizionale dei sedimenti.

Composizione e petrofisica delle rocce sedimentarie

Costituenti tessiturali delle rocce sedimentarie

Matrice sin- e post-deposizionale, cemento primario e di sostituzione

Porosità primaria e secondaria, grado di addensamento (packing)

Esecuzione pratica di analisi petrografica delle areniti in sezione sottile.

TESTIBlatt, H.,1992, -Sedimentary Petrology- W.H. Freeman and Company; Friedman, G.M. and Kenneth,G.J.,1982,-Exercises in Sedimentology- John Wiley &Sons, Inc.; Tucker,M.E.,2003, -Sedimentary Rocks in the Field-John wiley & Sons Ltd.; Pettijohn,F.J.,Potter,P.E.and Siever,R., 1987, -Sand and Sandstone- Springer-Verlag,Berlin

NOTACurriculum . Geologia Tecnica ed ambientale

ORARIO LEZIONI

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Giorni Ore Aula

Lunedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 17/11/2009 al 31/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=335e

Petrografia delle rocce carbonaticheAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Dott. Achille BonazziRecapito: 0521-905330 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 3SSD: GEO/09 - georisorse minerarie e applicazioni mineralogico-petrografiche...

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: ORARIO LEZIONI DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=ff82

Petrologia dei processi metamorficiAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Dott. Sandro MeliRecapito: 0521 905376 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografia

OBIETTIVIfornire agli studenti un’approccio scientifico ai problemi legati alla petrologia, in particolare ai processi legatialla petrogenesi di rocce metamorfiche. Focalizzare l’attenzione sulla conoscenza di nozioni di termodinamicaindispensabili per la comprensione di tali fenomeni. Portare a conoscenza degli studenti la realtà delmetamorfismo italiano, con particolare riferimento al metamorfismo regionale delle Alpi orientali

RISULTATI DELL’APPRENDIMENTOcapacità di affrontare uno studio preliminare di un processo metamorfico, e proporne eventuali approfondimenti.Avere conoscenza sulle possibilità di cominare dati petrologici e geocronologici per arrivare a comprendere lericostruzioni tettoniche fatte sulle catene montuose

PROGRAMMA

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1. Introduzione al metamorfismo e ai processi metamorfici

2. Le facies metamorfiche

3. Metamorfismo e suoi legami col flusso di calore nelle rocce

4. Cristallochimica dei minerali che formano le rocce metamorfiche

5. Spazio composizionale: analisi grafica e algebrica

6. Equilibri di fase in sistemi omogenei

7. Modelli di attività di alcune fasi petrogeneticamente importanti

8. Equilibri di fase in sistemi eterogenei

9. Relazioni di fase nel sistema SiO2-Al2O3-CaO-Na2O-K2O-H2O (CKNASH)

10. Sistemi modello per lo studio di processi anatettici in metapeliti e in gneiss quarzo-feldspatici

11. Il metamorfismo di protoliti pelitici

12. Il metamorfismo di protoliti mafici

13. Il metamorfismo di protoliti calc-silicatici

14. Il metamorfismo di protoliti ultramafici

15. Calcolo di equilibri di fase metamorfica: geotermometria e geobarometria

16. Calcolo di equilibri di fase metamorfica: relazioni P-T-X-M

17. L'origine e l'interpretazione di minerali metamorfici zonati

18. Ricostruzione dell'evoluzione T-t di una roccia metamorfica: l'applicazione della geologia isotopica

19. Traiettorie P-T-t ed evoluzione tettonica crostale

20. Ricostruzione di pseudosezioni metamorfiche ed evoluzione tettonica crostale

21. Escursione didattica: Basamento Austroalpino e Sudalpino orientale (Val di Roja, Val Pusteria, Valle diAnterselva, Val Casies)

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lezioni: dal 02/03/2009 al 15/06/2010

Nota: ORARIO LEZIONI DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=ed1a

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Prospezioni GeofisicheAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Dott. Roberto FranceseRecapito: 040/2140227 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/11 - geofisica applicata

PROGRAMMA

1. Metodi sismici

La teoria dell'elasticita'

Le equazioni d'onda

Propagazione delle onde nei mezzi

Onde P ed onde S

Onde di superficie

Anisotropia

Divergenza geometrica, assorbimento, dispersione e diffrazione

Legge di Snell

Partizione dell'energia ad un interfaccia, equazioni di Zoepptriz e di Knott

Variazioni di ampiezza al variare dell'angolo di incidenza

Geometria delle onde sismiche

Le velocita' sismiche

La registrazione sismica

Caratteristiche degli eventi sismici

Risoluzione verticale ed orizzontale

Caratteristiche del rumore sismico

Elementi di teoria del segnale (analisi delle sequenze temporali)

Il segnale digitale

Teorema del campionamento (fenomeni di aliasing temporale e spaziale)

Analisi e trasfomata di Fourier

Trasformata di Fourier multidimensionale

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Autocorrelazione, crosscorrelazione

Deconvoluzione

La tomografia sismica (in attraversamento)

La tecnica a rifrazione

Progettazione del rilievo e modelli sintetici

Analisi ed elaborazione dei dati

Individuazione dei primi arrivi e definizione delle dromocrone

Tecniche di inversione (la tomografia a rifrazione)

La tecnica a riflessione ad alta risoluzione

Generazione di sismogrammi sintetici

Progettazione del rilievo ed acquisizione dei dati

Rilievi a copertura singola e multipla (profilaggio CMP)

Procedure di acquisizione di dati terrestri e dei dati marini

Cenni sull'elaborazione del dato a riflessione

Interpretazione geologica delle sezioni sismiche

Strumentazione

Amplificatori sismici

Cavi e geofoni ed idrofoni

Sorgenti sismiche (impulsive e vibrazionali)

Caratterizzazione sismica di un mezzo con le onde di Rayleigh

La tecnica SASW (Spectral Analysis of Surface Waves)

La tecnica MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves)

La tecnica LPSA (Linear Passive Seismic Arrays)

Cenni sull'acquisizione di misure sismiche in foro

Le tecniche dowhnole e crosshole

La tecnica VSP (Vertical Seismic Profiles)

Cenni sulla nuova normativa sismica italiana

L'Eurocodice 8 e la O.P.C.M 3274/2003

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2. Metodi elettrici

Il campo elettrico

Propagazione della corrente elettrica nei mezzi

La legge di Ohm

Linee isopotenziali

Densita' di corrente e resistenza

Proprieta' elettriche' dei mezzi

Quadripoli di misura

Resistivita' apparente e fattore geometrico

Parametri di Dar Zarrouck (Resistivita' longitudinale e trasversale)

Resistivita' dei terreni e delle rocce

Configurazioni quadripolari

Potenziali spontanei

Sondaggi elettrici verticali ed orizzontali

Elaborazione ed interpretazione dei sondaggi elettrici

Tomografie elettriche in corrente continua (ERT – Earth Resistivity Tomography)

Sequenze di misura e costruzione di pseudosezioni di resistivita'

Sensibilita' di una configurazione multi-elettrodica

Tecniche di acquisizione dei dati

Rilievi roll-along ed a copertura multipla

Elaborazione ed inversione dei dati

Interpretazione delle sezioni di resistivita'

Procedure di acquisizione 3D

Teoria della caricabilita'

Polarizzazione indotta e mappe di caricabilita'

Strumentazione

Georestivimetri mono- e multi-canale con controllo centrale

Georestivimetri a nodi intelligenti

Elettrodi per rilievi terrestri ed acquatici

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3. Metodi elettro-magnetici

Fenomeni elettrici e magnetici

Polarizzazione dielettrica

Conduzione elettrica

Magnetizzazione

Propagazione delle onde elettro-magnetiche nei mezzi

Equazione di Maxwell

Costanti di propagazione

Profondita' di penetrazione (skin depth)

Partizione dell'energia ad un interfaccia

Parametri elettro-magnetici dei materiali naturali

Resistivita' e conduttivita' elettrica

Costante dielettrica

Permeabilita' magnetica

Velocita' di propagazione delle onde

La tecnica radar (GPR – Ground Probing Radar)

Il dispositivo radar – principi funzionali

Capacita' del sistema radar

Le antenne

Risoluzione verticale ed orizzontale

Sistemi radar mono- e multi-antenna, sistemi multifrequenza

Acquisizione, elaborazione ed interpretazione di dati radar

Cenni sulle tecniche TDEM e FDEM

4. Cenni su altre tecniche geofisiche di prospezione

Il metodo magnetico

Il metodo gravimetrico

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5. Integrazione di metodi di esplorazione geofisica per la caratterizzazione di acquiferi

Elementi di petrofisica

Definizione di unita' idrogeologiche

Procedure di stima della porosita' degli acquiferi

Tecniche di individuazione e tracciamento di contaminanti

6. Attivita' sperimentali di campo e di laboratorio

Acquisizione, elaborazione ed interpretazione di una linea sismica a rifrazione con

tecnica classica e tomografica

Strumentazione: sismografo DMT Summit a 24 canali

Acquisizione, elaborazione ed interpretazione di tomografie elettriche in configurazione

Wenner, Wenner-Schlumberger e dipolo-dipolo

Strumentazione: georesistivimetro IRIS Syscal PRO a 48 elettrodi e 10 canali

Scansione di un'area con tecnica radar, elaborazione dei dati ed interpretazione dei

risultati

Strumentazione: radar GSSI Sir System 2000 con antenne da 200, 500 e 900 MHz

NOTACurriculum Dinamica geomorfologica e stabilità dei versanti

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Giovedì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Venerdì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 12/11/2009 al 31/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=9f85

Protezione idraulica del territorioAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Prof. Paolo MignosaRecapito: 0521/905925 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 5SSD: ICAR/02 - costruzioni idrauliche e marittime e idrologia

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ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: SI AVVALE DEL C.L.DI INGEGNERIA AMBIENTE E TERRITORIO-

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=856c

Rilevamento GeologicoAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Andrea ArtoniRecapito: 0521906314 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 7SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

OBIETTIVIIl corso si propone di preparare lo Studente al rilevamento e rappresentazione cartografica di successionisedimentarie affioranti e all’interpretazione della loro estensione in sottosuolo.

PROGRAMMA

Scopi e importanza del rilevamento geologico.

• Strumenti per il rilievo geologico di terreno e loro utilizzo.

• Pianificazione del rilievo geologico.

• Cenni di utilizzo delle foto aree nel rilevamento geologico.

• Mappatura delle superfici geologiche.

• Interpolazione ed estrapolazione di superfici geologiche:

note le giaciture della superficie;

nota l'intersezione della superficie con la topografia;

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noti tre punti della superficie (metodo dei tre punti);

• Esercizi di interpolazione ed estrapolazione di superfici planari, piegate e irregolari.

• Stratimetria:

metodi di misurazione dello spessore di unità sul terreno;

determinazione dello spessore di un'unità in funzione della sua

intersezione con la topografia;

determinazione della profondità di una superficie geologica.

• Contorno di superfici geologiche; costruzione di carte di contorno (contour map) e isobate

da giaciture (costruzione di linee di direzione);

dall'intersezione della superficie con la topografia;

da dati di sottosuolo (isobate).

• Contorno di volumi di unità geologiche; costruzione di carte di isocore/isopache

da dati di terreno

da dati di sottosuolo

• Escursioni giornaliere e pluri-giornaliere in cui verranno effettuati rilievi di successioni sedimentarie.

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• Esercizio, a gruppi, di mappatura di superfici geologiche e elaborazione di una semplice carta geologicarelativa ad un’area assegnata.

• Integrazione del rilievo di terreno con dati di sottosuolo.

L’esame finale consisterà in prove pratiche, e successiva discussione, relative a ciascuno degli argomentiaffrontati nel corso e in un giudizio complessivo sul rilevamento svolto.

TESTIBARNES J. 1995 Basic Geological mapping. Wiley & Sons. BENNISON G.M., MOSELEY K.A: 2003 -Geological structure & maps. 7th edition Hodder Arnold COMPTON R. 1985 - Geology in the field. Wiley &Sons. CREMONINI G. 1994 - Rilevamento geologico. Pitagora Editore, Bologna. DAMIANI A.V. - Geologiasul terreno e rilevamento geologico. Zanichelli, Bologna 1984. GROSHONG R. H. jr 2006 - 3-D structuralgeology. A practical guide to surface and subsurface map interpretation. 2nd edition Springer. ROWLANDS.M., Duebendorfer E.M., Schiefelbein I.M. 2007 - Structural analysis and synthesis. 3rd edition BlackwellPublishing. Altri testi suggeriti COMPTON R. - Geology in the field. Wiley & Sons, 1985. CORBELLINI G.2002 - Guida all’orientamento con la carta, la bussola, il cielo. Zanichelli, Bologna. McCLAY K.R. 1991 - Themapping of Geological Structures. Open University Press. SIMPSON B. 2002 - Lettura delle carte geologiche.Ediz. italiana a cura di Cusimano e Di Stefano. Flaccovio Editore, Palermo. WEIJERMARS R. 1998 Structuralgeology and map interpretation. Alboran Science Publishing.

NOTANote Sono richieste conoscenze di stratigrafia, geologia strutturale, tettonica e lettura di carte topografiche.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 14:30 - 16:30 Aula A Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 01/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=e7c9

Sistemi Informativi GeograficiAnno accademico: 2009/2010Codice: 14891CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Dott. Nicola CaldaRecapito: 0521-905364 [[email protected]]Tipologia: Altre attivitàAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 3

OBIETTIVIScopo del corso è quello di introdurre gli studenti all’utilizzo dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) eall’utilizzo dell’applicativo ARCGIS della ESRI. Verranno tenute lezioni frontali, in aula, ed esercitazioni sul PCmirate all’apprendimento del programma ARCGIS di ormai ampia diffusione tra gli enti Pubblici e gli studitecnici. Gli esercizi eseguiti in laboratorio sono finalizzati sia all’apprendimento del software sia all’illustrazione

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di applicazioni per le analisi territoriali comuni.

PROGRAMMA

Introduzione ai GIS

Sistemi di riferimento

I dati vettoriali e Raster

Programmi GIS e WEBGIS

Struttura del pacchetto ARCGIS:

Comandi base

Visualizzazione dei dati

Produzione e georeferenziazione di dati geologici

Query e interrogazione di banche dati geografiche.

Produzione di layout cartografici per la pubblicazione di carte tematiche.

Cenni sull'utilizzo dei moduli aggiuntivi del programma per la gestione dei dati tridimensionali.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 9:00 - 11:00

Martedì 9:30 - 11:30

Lezioni: dal 01/03/2010 al 15/06/2010

Nota: lE LEZIONI SI TERRANNO PRESSO IL LAB.INFORMATICO DENTE C SCIENZE DELLA TERRA

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=3056

Stabilità dei pendii AAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Prof. Anna Maria FerreroRecapito: 0521/906055 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 5SSD: ICAR/07 - geotecnica

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: CI SI AVVALE DI INGEGNERIA Ambiente e Territorio

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http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=4e55

Statistica MultivariataAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Orazio Rossi (Titolare del corso)Recapito: 0521/905698 -905615 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: SECS-S/01 - statistica

OBIETTIVIAcquisizione di competenze per progettare e analizzare in termini statistico quantitativi set di dati derivanti dasperimentazioni in ambienti naturali.

RISULTATI DELL’APPRENDIMENTOAbilità nell’analizzare set di dati ecologico-ambientali usando modelli statistici multivariati

PROGRAMMA

Statistica multivariata (docente: prof. Orazio Rossi)

1. Richiami di Algebra Matriciale: definizioni, addizione, sottrazione tra matrici; moltiplicazione e inversione dimatrici ecc.

2. Regressione Multipla: generalità sul metodo, esempi di calcolo, verifica del grado di adattamento del modelloecc.

Esempi di calcolo con applicazione al campo ambientale.

3. Analisi della Covarianza Multipla via Regressione Multipla. Metodologia con esempi di calcolo.

Esempi di applicazione alla Scienze Ambientali.

4. Analisi della Componenti Principali: teoria con esempi di calcolo delle Componenti.

Caratterizzazione delle Componenti e loro interpretazione.

Esempi di applicazione alle Scienze Ambientali.

5. La distribuzione multivariata normale: caratteristiche principali statistico campionarie.

Test di significatività multivariati: generalità e richiami univariati;

Tests su 1 campione multivariato;

Tests su 2 campioni multivariati;

Tests su K campioni multivariati: (K>2);

6. Analisi Discriminante: teoria e calcolo delle funzioni discriminanti cloro caratterizzazione.

7. Analisi delle Correlazioni canoniche: teoria con esempi di calcolo delle correlazioni canoniche.Caratterizzazione delle correlazioni e loro interpretazione.

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Esempi di applicazione in campo ambientale.

8. Analisi Multivariata della Varianza: generalità con richiami al caso univariato.

Il caso di 1 criterio di Classificazione. Esemppi di calcolo con applicazione alla ricerca ambientale.

9. Analisi Multivariata della Varianza.

Il caso di 2 criteri di classificazione. L’interazione: calcolo e sua interpretazione.

Esempi di applicazione al campo ambientale.

10. Tecniche di classificazione multivariata: generalità.

Metodi di clusterizzazione gerarchica. Altri metodi.

Esempi di clusterizzazione gerarchica nell’analisi del territorio.

TESTITesto adottato: O. Rossi, 2009. Metodi statistici multivariali per l’analisi di dati ecologici ed ambientali.Uni.Nova Ed.

NOTAAvvalenza C.L. SC Naturali e Ambientali Curriculum : Geomateriali- Applicazioni Geologiche

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 14:30 - 16:30 Aula F Cascina Ambolana

Martedì 8:30 - 10:30 Aula F Cascina Ambolana

Lezioni: dal 03/11/2009 al 26/01/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=9159

Stratigrafia applicataAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Marco Roveri (Titolare del corso), Dott. Elena Turco (Titolare del corso)Recapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologica

OBIETTIVIIl corso fornisce allo studente strumenti di analisi stratigrafica integrata avanzati per lo studio del riempimentodei bacini sedimentari, finalizzato a ricostruire le geometrie e le relazioni genetiche e fisiche dei corpisedimentari in funzione dell’evoluzione tettonica e climatica; questi elementi sono fondamentali in campoapplicativo nell’ambito dell’esplorazione e sfruttamento di risorse del sottosuolo; costituiscono inoltre unostrumento chiave nel campo delle ricostruzioni paleoclimatiche e paleombientali per la definizione degli scenaridi cambiamento climatico e ambientale globali.

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PROGRAMMA

- Ripasso dei concetti di stratigrafia generale

- Origine e utilizzo della ciclicità nelle successioni sedimentarie - Ciclostratigrafia astronomica -Magnetostratigrafia - Stratigrafia fisica e sequenziale: aspetti teorici e applicazione all’analisi di bacino -Stratigrafia sismica: teoria e interpretazione di profili sismici - Schemi e diagrammi stratigrafici - Rapporti fratettonica e sedimentazione alle varie scale fisiche e temporali - Il controllo climatico della sedimentazione -Esempi di applicazioni allo studio di bacini sedimentari: evoluzione del bacino sud-pirenaico durante l’Eocene,l’avanfossa appenninica nel Mio-Pliocene - Applicazione alla geologia di sottosuolo (ricerca e caratterizzazionedi serbatoi acquiferi e di idrocarburi)

TESTIAllen & Allen, Basin Analysis

NOTACurriculum : Applicazioni Geologiche

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 14:30 - 16:30

Martedì 14:30 - 16:30

Giovedì 11:30 - 13:30

Lezioni: dal 08/03/2010 al 15/06/2010

Nota: Pressp lo studio

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=0666

Telerilevamento (LM 74)Anno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74/M N.O.)Docente: Prof. Maria Sgavetti (Titolare del corso), Prof. Claudio Tellini (Titolare del corso)Recapito: 0521 905361 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6+3SSD: GEO/10 - geofisica della terra solida

PROGRAMMA

Argomenti: Spettroscopia e radiometria da remoto:Spettroscopia da remoto per analisi della composizione delle rocceSpettroscopia in emissioneEmittanza e proprietà termiche della superficie

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Spettroscopia da remoto per analisi composizionali nel Visibile-Infrarosso vicino

Richiamo dei principi fisici di base: radiazione elettromagnetica, teoria ondulatoria, costanti ottiche, teoria quantistica.La teoria del campo cristallino (CFT): splitting dei livelli di energia per diversi ambienti di simmetria; parametro D, energia di stabilizzazione;sistemi multi-elettronici, effetti della repulsione elettrone-elettrone e dell'interazione spin-orbita,probabilità della transizione e regole di selezione (La porte, molteplicità di spin); bande di assorbimento dovute al campo cristallino.Transizioni per trasferimento di cariche intervalenza (IVCT): transizioni metallo-metallo omonucleari e eteronucleari, transizioni metallo-legante.Applicazioni della teoria del campo cristallino e delle transizioni IVCT:(1) spettri di assorbimento, ordinamento dei cationi;schede spettroscopiche di minerali (granati, olivine, epidoti, pirosseni, anfiboli, feldspati, ossidi di ferro, spinelli);(2) analisi spettroscopiche delle bande di assorbimento, scomposizione con distribuzione di gaussiane, determinazione delle curve di correlazione:(3) analisi di miscele di minerali: effetti della natura particellare, effetti delle fasi neutre;approccio sperimentale; applicazione della decomposizione con gaussiane; modellizzazione;(4) analisi spettroscopica delle rocce: confronto tra rocce e minerali puri: relazione tra posizione delle bande diassorbimento e concentrazione del catione spettroscopicamente attivo; relazione tra posizione delle bande diassorbimento e contenuto della specie spettroscopicamente attiva nella roccia; relazione tra intensità delle bandee composizione della roccia; effetti delle fasi neutre.I processi di interazione vibrazionaliInterazioni della radiazione elettromagnetica nelle molecole, condizioni generali e tipi di vibrazione; modello dioscillatore armonico, energia della vibrazione, funzione dell'energia potenziale, momento di dipolo eregole di selezione; modello anarmonico per molecole diatomiche, anarmonicità meccanica e anarmonicitàelettrica; vibrazioni in molecole triatomiche e in gruppi anionici con più atomi; vibrazioni del reticolo cristallino,modi e frequenze delle vibrazioni.Applicazioni: (1) spettri di assorbanza e trasmittanza (vibrazioni fondamentali e overtoni-combinazioni di toni), bande diassorbimento e bande di Christiansen;schede spettroscopiche di minerali (quarzo, granati, olivine, pirosseni, anfiboli, feldspati, miche, mineraliargillosi, ossidi);(2) analisi spettroscopica delle rocce: relazione tra posizione delle bande di assorbimento (overtoni ecombinazioni di toni) e la composizione della roccia: in carbonati e rocce metamorfiche; relazione tra posizionedelle bande di assorbimento e processi geologici (esempio di rocce metamorfiche).

Spettroscopia di emissione

Richiamo del principi fisici di base: corpo nero, legge di Kirchkoff;Spettri in emissione:Emissione e assorbimento in materiali allo stato solido cristallino; effetti della temperatura, effetti delladimensione e addensamento delle particelle;spettri di emissività, trasmittanza e riflettanza; spettri di miscele di minerali di diversa granulometria; spettri dimiscele di minerali puri.Acquisizione dei dati da remoto:interferometri; correzioni atmosferiche: profili verticali, scattering, modellizzazione dell'atmosfera.Esempi di applicazione: immagini e profili spettrali da immagine, confronto con dati spettroscopici di laboratorio.

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Determinazione di proprietà termiche

Emittanza e proprietà termicheemissività e emittanza radiante, flusso termico e temperatura dei corpi, temperatura apparente e temperatura dicolore; processi all'interfaccia suolo atmosfera: calore sensibile e calore latente; trasporto del calore nelprofilo verticale del suolo; proprietà termiche e variazioni della temperatura nel tempo e nello spazio.Applicazioni: analisi di dati da remoto: determinazione della temperatura superficiale; determinazioni qualitative dellavariazione di emittanza; determinazione di proprietà termiche.

Laboratorio

Analisi di spettri in riflettanza spettri di laboratorio di minerali e rocce: analisi delle strutture di assorbimento;analisi di immagini iperspettrali da remoto: estrazione degli spettri-pixel, confronto con spettri di laboratorio,classificazione dell'immagine in unità spettrali con significato composizionale.Analisi di spettri di emissivitàTrasformazione a emissività di spettri di riflettanza, analisi delle strutture di minimo di emittanza.Analisi delle proprietà termiche Elaborazione e analisi di immagini multispettrali.

TESTIA. Beran e E. Libowitzky, ed., Spectroscopic methods in mineralogy, EMU, Eötvös University Press, 2004 (cap.1 e 3). R.G. Burns, Mineralogical applications of crystal field theory, Cambridge University Press, 1970. C.M.Pieters e P.A.J. Englert, Remote geochemical analysis: elemental and mineralogical composition, CambridgeUniversity Press, 1993. B.S. Siegal e A.B. Gillespie, Remote sensing in geology, John Wiley and Sons, 1980(Cap. 2 e 8). ENVI User’s guide e ENVI tutorial, Research Systems

NOTACuRRICULUM Applicazioni Geologiche

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 16:30 - 18:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Martedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 16:30 - 18:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 01/03/2010 al 15/06/2010

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=b7f7

Telerilevamento IAnno accademico: 2009/2010Codice: 18382CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Maria SgavettiRecapito: 0521 905361 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 4

90

SSD: GEO/10 - geofisica della terra solida

PROGRAMMA

Laurea Triennale in GeologiaAvvalenza per Corso di Telerilevamento, Laurea in Scienze NaturaliAvvalenza per Corso di Telerilevamento, Laurea in Scienze Ambientali Argomenti Testi

1 - I concetti e i metodi del Telerilevamento

2 - Principi fisici 2.1 -La radiazione elettromagnetica e la materia Lillesand & Kiefer 3.ed. cap. 1 natura della radiazione Rem. Sens. in Geol. cap. 2 radiazione elettromagnetica e materia Il Telerilevamento cap. 3 (1,2,3) 2.2 - Sorgenti sorgenti emittenti; sorgenti riflettenti 2.3 -Misura della radiazione quantita’ radiometriche 2.4 -Processi di interazione radiazione e.m./materia processi all’interfaccia superficie piana e levigata - riflessione - rifrazione geometria: ottica geometrica - diffrazione caratteristiche spettrali (legge di Fresnel) superficie irregolare (di mezzo omogeneo) - riflessione lambertiana processi in uno strato dz riflessione trasmissione bilancio, trasferimento di energia, assorbimento caratteristiche spettrali processi a livello atomico e molecolare elettronici, vibrazionali, rotazionali 3 - I processi di interazione indagati in Telerilevamento

3.1 -Interazioni nell’atmosfera Lillesand & Kiefer, 3a ed., cap. 1 composizione dell’atmosfera scattering e assorbimenti trasferimenti di energia modelli atmosferici, esempi 3.2 -Interazioni nel terreno (suoli, rocce, acqua, materiali accessori)VIS-NIR (400-2500nm) Rem. Sens. in Geol., cap. 2 riflettivita’ spettrale spettri di laboratorio transizioni elettroniche in elementi di transizione altri processi elettronicimoti molecolari scattering spettri di minerali, rocce, suoli, sedimenti; esempi AVIRIS e TM Esercitazioni: analisi di spettri di riflettanza di minerali e rocce.

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4 - I sistemi di acquisizione dei dati da remoto

4.1 – spettroradiometri: da laboratorio, da terreno, da remot Lillesand & Kiefer 3a ed, cap. 2.13;sensibilità e risoluzione spettrale; cap. 5 1,2,3,4,7,8,11) funzione di trasferimento e risoluzione radiometrica 4.2 – Spettroscopia a immagine 4..2.1 –Caratteristiche generali spettroradiometri, risoluzione spettrale, risoluzione e distorsioni radiometrichegeometria della scansione, distorsioni geometriche4.2.2 -I sistemi per Telerilevamento da satellite Lillesand & Kiefer, cap. 6; cap. 7 caratteristiche orbitali caratteristiche e risoluzione spettrale caratteristiche e risoluzione radiometriche, distorsioni4.2.3 -Elementi di elaborazione dei dati multispettrali telerilevati struttura dei dati trasformazione a riflettanza visualizzazione, elaborazioni complesse (con esempi)correzioni geometriche e geografiche5 - Laboratorio di analisi e classificazione dei datiAnalisi e interpretazione di dati multispettali e multitemporali: criteri ed esempi di discriminazione e interpretazione litologica criteri ed esempi di interpretazione di corpi deposizionali recentiElaborazione di dati digitali correzioni geometriche e geografiche correzioni atmosferiche visualizzazione dei dati: slicing, composizione di bande miglioramenti visivi: stretching, decorrelation stretching, filtraggianalisi spettrale: spettri RS e spettri di laboratorio, trasformazione della radianza a riflettanza, operazioni algebriche, statistiche, ecc.Classificazioni tematiche

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Lunedì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Mercoledì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 04/11/2009 al 31/01/2010

Nota: LA LEZIONE DI MERCOLEDI 16 E’ SOSPESA. SI RIPRENDE LUNEDI 21 DICEMBRE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=3e04

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Topografia AAnno accademico: 2009/2010CdL: Scienze Geologiche Laurea Specialistica (86/S V.O.)Docente: Prof. Gianfranco ForlaniRecapito: [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 5SSD: ICAR/06 - topografia e cartografiaAvvalenza: CL8 Ingegneria Ambiente e Territorio

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Nota: CI SI AVVALE DI INGEGNERIA AMBIENTE E TERRITORIO

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=5d10

VulcanologiaAnno accademico: 2009/2010Codice: 01072CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof. Lorenzo ToscaniRecapito: 0521-905332 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 3 (2 frontali + 1 terreno)SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologia

OBIETTIVIla natura e la molteplicità dei fenomeni vulcanici vengono affrontati partendo dai processi che determinano lagenesi e la risalita dei magma fino alla sua emissione in superficie; e quindi i meccanismi eruttivi e quelli dideposizione dei prodotti. Rilievo sarà dato alle morfologie vulcaniche e all’aspetto antropogeografico deivulcani.

PROGRAMMA

1. I vulcani sulla Terra

- Distribuzione dell’attività vulcanica in relazione alla tettonica. Vulcani di margini divergenti (litosfera concrosta oceanica, litosfera con crosta continentale). Vulcani di margini convergenti (subduzione tipo Marianne,subduzione tipo Andino). Vulcani intraplacca (in zolle di tipo oceanico, su litosfera continentale).

2. Il Magma

Formazione e risalita del magma nella crosta. Principali caratteristiche fisiche e chimiche dei magmi.

3. Eruzioni e strutture vulcaniche

Eruzioni effusive Vulcani centrali e vulcani lineari. Vulcani composti, vulcani monogenici, domi, caldere, vulcani a scudo,plateaux basaltici. Eruzioni esplosive

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Eruzioni magmatiche, eruzioni freatomagmatiche, eruzioni freatiche. Classificazione delle eruzioni Flussi e surges piroclastici (origine, forma e meccanismi di trasporto)

4. I prodotti delle eruzioni effusive

Colate di lava subaerea e subacquea Forme di consolidazione superficiale delle colate laviche

5. I prodotti delle eruzioni esplosive

Prodotti piroclastici: Classificazione dimensionale e genetica delle piroclastiti.

6. Depositi piroclastici

Depositi da caduta: meccanismi di trasporto e deposizione dei prodotti da caduta. Distribuzione e spessoredei depositi. Tessitura degli strati. Parametri dimensionali. Componenti.

Depositi da flussi piroclastici: tipologie e caratteristiche tessiturali dei depositi. Effetti delle dimensioni edella temperatura. Ignimbriti. Processi post-deposizionali.

Depositi da surge piroclastici

Tipologie e caratteristiche tessiturali dei depositi. Strutture pre- sin- e post-deposizionali. Caratteristichedelle diverse facies.

7. Flussi e depositi vulcanoclastici

Genesi. Debris flows e flussi iperconcentrati. Caratteristiche dei depositi.

8. Distribuzione dei vulcani in Italia

I vulcani laziali. I vulcani campani. L'Etna. Le isole Eolie

9. Escursione didattica trigiornaliera sul terreno

(Si devono considerare anche due giorni A/R di viaggio)

TESTIGIACOMELLI L.. & SCANDONE R. : Vulcani e Eruzioni. Pitagora Editrice. Bologna. 2002 CAS R.A.F. &WRIGHT J.V.: Volcanic Successions. Modern and ancient. Allen & Unwin, London 1987. FISHER R.V. &SCHMINCKE H.U. : Pyroclastic rocks. Springer-Verlag, Berlin 1984. WILLIAMS H. and MCBIRNEY A.R.:Volcanology. Freeman, Cooper & Co., San Francisco 1979. MAC DONALD G.A.: Volcanoes. Prentice-Hall,Inc. 1972. SCANDONE R. & GIACOMELLI L. : Vulcanologia. Liguori editore, Napoli 1998 SIGURDSON H.ed. : Encyclopedia of VOLCANOES. Academic Press, 2000 GREEN J; and SHORT N.M. eds.: Volcaniclandforms and surface features. Springer-Verlag,1971.

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NOTAIl corso avrà inizio mercoledì 14 aprile alle ore 14.30 presso il Laboratorio 2 del Dipartimento di Scienze dellaTerra. Durante il mese di aprile le lezioni saranno spostate al pomeriggio di mercoledì e giovedì (ore14.30-16.30) presso il Laboratorio 2 del Dipartimento di Scienze della Terra.

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore Aula

Mercoledì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Giovedì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della Terra (Dente B)

Lezioni: dal 21/04/2010 al 15/06/2010

Nota: ESAMI DA CONCORDARE COL DOCENTE

http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/corsi.pl/Show?_id=c33f

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