Brochure Bergamo Provincia

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B BERGAMO PROVINCIA PROVINCIA DI BERGAMO

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Brochure informativa della Provincia di Bergamo

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BBERGAMO

PROVINCIA

PROVINCIA DI BERGAMO

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Bergamo e la sua provincia possono essere a ragione considerate unoscrigno d’arte, natura e cultura. Posseggono, infatti, monumentistraordinari, oggetti artistici di singolare bellezza, importantitestimonianze storiche e culturali, incastonate tra colli, montagne,paesaggi di pianura, fiumi e laghi.Una continuità armonica e suggestiva che ben si sposa col dinamismoeconomico-industriale che ha reso il nostro territorio competitivo con lepiù avanzate regioni europee.A tutti coloro che sull’esempio di Sthendhal amano essere turisti percaso passeggiando in città o girando in provincia, senza un itinerariopredefinito, scoprendo e tracciando di volta in volta il percorso, questapiccola guida potrà essere un utile punto di riferimento.Chi, invece, preferisce essere accompagnato per mano, potrà trovarealcuni itinerari, suggerimenti, nuove idee per trascorrere uno o piùgiorni tra chiese, palazzi, musei, antichi borghi, castelli, cascine, e unatra le più belle città fortificate d’Italia, Bergamo, dove l’oriente veneto simescola alla severità meditativa del paesaggio lombardo, alla scopertadi quel grande patrimonio d’arte che secoli di storia ci hannotramandato.Ma potrà anche scoprire parchi, incantevoli luoghi di soggiorno, oasinaturalistiche, centri termali, stazioni sciistiche, pittoresche sponde dilaghi e fiumi, solenni panorami alpini, per rigenerarsi in benefiche cure,nelle più svariate attività sportive o nell’incantevole silenzio della natura.Nella nostra provincia, dalla preistoria ad oggi, natura e cultura si sonointrecciate offrendo così una molteplicità di occasioni turistiche cheaccompagnate dalla riscoperta di sapori antichi, dalla ricerca dei tipiciprodotti enogastronomici ancora legati ai ritmi delle stagioni e dellaterra, portano il visitatore lontano dal travolgente flusso della vitacontemporanea e gli consentono a tratti di ricevere un’atmosfera che sadi tempi passati, dove lo scorrere dei giorni e l’azione dell’uomoriacquistano appieno il loro significato.

Tecla Rondi Valerio BettoniAssessore alla Cultura Presidente

PROVINCIA DI BERGAMO

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Natura, ambiente e paesaggi

il TERRITORIO

La pianura bergamasca

Qual è il paesaggio più tipico della provincia di Bergamo?Quello della pianura punteggiata da popolosi centri urbani oquello delle valli prealpine? Quello delle cascine isolate o quel-lo dei centri attrezzati per lo sci? Lo scenario dei fiumi o quellodei morbidi colli attorno al capoluogo, quello della campagnao quello delle industrie? Certo tutti questi insieme e altri anco-ra. Perché il territorio bergamasco è davvero un mosaico com-posito di ambienti diversi, dove la natura è stata pazientemen-te modificata dalla presenza e dalle attività dell’uomo.

Natura, ambiente e paesaggi

il TERRITORIO

Si chiama «strada Francesca» l’as-se viario che attraversa il territo-rio bergamasco collegando Canò-nica d’Adda a Palazzolo sull’Oglio.L’antica strada, tracciata dai Ro-mani e ripresa nel IX secolo daiFranchi – ai quali deve il nome –segna una sorta di confine tra la fa-scia settentrionale e quella meri-dionale della pianura, che presen-

tano aspetti diversi. A nord si sten-de infatti l’alta pianura, o pianuraasciutta, caratterizzata da terrenimorenici e perciò permeabili. Quila presenza dell’attività agricola èlimitata a rari settori, in cui predo-minano i campi di cereali (frumen-to e mais) e la piccola azienda agri-cola, ancora organizzata in casci-ne isolate. Evidenti sono i caratte-

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il TERRITORIO

ri urbani e industriali del paesag-gio, con una diffusione a macchiad’olio intorno ai più popolosi cen-tri di residenze, fabbriche e capan-noni. A sud della «strada Fran-cesca» lo scenario cambia: siamonella bassa pianura, o pianura irri-gua, caratterizzata da terreni argil-losi, impermeabili, ricchi di risor-give e fontanili. E proprio questenaturali ‘sorgenti di pianura’, chesgorgano dove la superficie delterreno è tanto bassa da raggiun-gere la falda acquifera, assicuranouna buona irrigazione dei campi,con acqua a temperatura presso-ché costante in ogni stagione. In questa fascia l’agricoltura è an-cora diffusa e predominano legrandi aziende agricole, circonda-te da estese colture foraggere perl’allevamento del bestiame. I fiumiche attraversano longitudinal-

mente la pianura bergamasca dise-gnano poi ambienti e paesaggi deltutto particolari. Se l’Adda el’Oglio tracciano rispettivamente isuoi confini occidentale e orienta-le, il Serio ne segna quasi la linea

Le cascate del Serio a Valbondione

Baite Laghi Gemelli in Alta Valle Brembana

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natura, ambiente e paesaggi

mediana. A tutela delle fasce adia-centi a questo fiume la RegioneLombardia ha istituito nel 1985 ilParco naturale del Serio, che sistende su 7500 ettari da Seriate aMontòdine, alla confluenza del fiu-me nell’Adda. Un settore a parte èquello tradizionalmente denomi-nato Isola, piccola regione di for-ma triangolare che s’incunea tral’Adda e il Brembo. Delimitato anord da una fascia di colline checulmina nel monte Canto, il terri-torio deve alla posizione ‘periferi-ca’ rispetto ai principali assi di

comunicazione e di commercio lapermanenza di caratteri tradizio-nali, mentre il fascino tutto parti-colare del paesaggio si deve allapresenza dei fiumi – dell’Adda so-prattutto – che scorrono incassatiin profondi alvei.

I colli di Bergamo

La fascia di morbide colline che sistende a nord-ovest del capoluogofino al monte Canto Alto è statacompresa dal 1977 nel Parco regio-nale dei Colli di Bergamo. L’area

Oggetti domestici di uso quotidia-no, attrezzi per il lavoro nei cam-pi, nei boschi e nei vigneti, stru-menti per la produzione casearia,per la lavorazione del legno, perla tessitura della lana, del lino,della canapa. Un modo per conoscere i mestieri,l’artigianato, le tradizioni popolaridei contadini delle valli bergama-sche è quello di visitare i piccolimusei che raccolgono documentie testimonianze della vita di untempo. Come il Museo etnograficodella Valle a Zogno, ospitato in uncinquecentesco palazzo, il Museodella Valle di Schilpario, allestitoin un’ex segheria ad acqua del XIX

secolo, o il Museo dell’Alta ValBrembana di Valtorta, nel cinque-centesco palazzo dell’ex Preturaveneta.Interessanti anche il Museo della

Valle del Lujo ad Albino, nella chie-sa del S. Cuore, e il Museo dellaCiviltà Contadina di Verdello, alle-stito nel Palazzo comunale. Unico in Europa è poi il Museo delFalegname di Almenno San Barto-lomeo, che offre una rara e com-pleta testimonianza della culturalegata alla lavorazione del legno.

I musei etnografici

Museo del falegname

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presenta non pochi valori paesisti-ci, ambientali e culturali, ma ciòche più colpisce è l’immediata tra-sformazione del paesaggio subitofuori le mura cittadine. Se infatti lacittà si prolunga a sud e a est conperiferie che mantengono fortitratti urbani, questi sembrano quiimprovvisamente dissolversi.Così, ancora a ridosso della città,si scoprono angoli appartati, val-lette discoste, piccoli centri rac-colti e silenziosi.

Forse si deve cercare proprio lun-go il corso dell’Adda l’immagineideale del paesaggio lombardo.Morbide colline, macchie di ver-de a specchiarsi in acque tran-quille, costruzioni isolate cometestimonianze di una natura ad-domesticata dall’uomo: un pae-saggio di singolare bellezza, ri-preso da Leonardo da Vinci comesfondo per la Gioconda e altrisuoi celebri dipinti. Straordi-nariamente intatto è l’ambientefluviale che si scopre seguendo lerive fortemente incassate del fiu-me o percorrendo in biciclettasentieri sterrati. Ciò che più sor-prende è che a pochi chilometri

da fabbriche, strade e grossi cen-tri urbani il paesaggio mantiene isuoi caratteri naturali, con unafolta vegetazione arborea di onta-ni, salici bianchi, pioppi neri e ro-binie, mentre non è raro incontra-re aironi cinerini nascosti tra lecanne o bianche garzette ai bordidel fiume. Non mancano i segnidell’uomo lungo questo impor-tante corso d’acqua, confine geo-grafico e storico tra una Lombar-dia occidentale, soggetta a Mila-no, e una Lombardia orientale, lacui parte bergamasca ricorda l’e-stremo lembo della dominazioneveneta. Non solo antiche chiuse,conche e canali, ma anche centra-li elettriche realizzate alla fine delXIX secolo. In un paesaggio dovepredomina la natura, sono ele-menti ‘costruiti’ che vivono inperfetta armonia con l’ambientestesso.

In bicicletta lungo l’Adda

Il traghetto sul fiume a Villa D’Adda

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il TERRITORIO

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Il lago d’Iseo a Predore

Le valli prealpine

Se l’industria è il fattore che più diogni altro ha modificato il voltodella fascia pedemontana, il turi-smo è stato in tempi più recenti l’e-lemento di trasformazione dellemedie e alte valli bergamasche.Così anche nel settore più setten-trionale della provincia il territo-rio è segnato dalla prevalenza dimoderni elementi turistico-resi-denziali, favoriti dalla presenza divasti ripiani adatti allo sci. Nonmancano però angoli e paesi chemantengono i caratteri originari diquesto sistema di valli dispostoperpendicolarmente alla catenadelle Alpi Orobie. Lasciando i per-corsi più battuti si scoprirannopaesaggi ancora intatti e suggesti-vi, dove torrenti formano alte ca-scate e boschi di abeti circondano

villaggi con case di pietra e legno.Una gita nei vecchi rifugi è l’occa-sione per riscoprire i sapori tradi-zionali e le atmosfere più sinceredella montagna bergamasca. Danon perdere la spettacolare goladell’Enna: nel punto in cui la stra-da della val Taleggio scende nellaverde conca di San GiovanniBianco, in val Brembana, il torren-te scorre per circa tre chilometritra alte e strette pareti di roccia,solcate da canaloni verticali.I panorami alpini più conosciutidell’intera provincia sono peròquelli del possente gruppo dellaPresolana, con rupi e pareti dolo-mitiche di aspra bellezza. Basi dipartenza per passeggiate ed e-scursioni, sono Castione dellaPresolana e il passo della Pre-solana, oggi frequentate località diturismo sia estivo sia invernale.

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natura, ambiente e paesaggi

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I primi centri del turismo

Una tradizione solida quella delturismo nelle valli bergamasche,come conferma la presenza distrutture alberghiere e ricettiverisalenti ai primi decenni del ’900.Proprio in quegli anni nascevanoinfatti centri climatici e di villeg-giatura che trasformarono l’eco-nomia di molti abitati,dando avvio alle piùrecenti fortune turi-stiche. Certo all’inizioerano principalmantele stazioni termali adessere frequentatecome località per ri-generanti soggiorni.Così a Sant’OmbonoImagna ancora si rico-noscono le linee ele-ganti di alberghi co-struiti negli anni ’20 e’30 del ’900 per una

clientela raffinata, richiamata quidalla presenza di una fonte di ac-que curative. Vera regina delle lo-calità turistiche ‘fin de siècle’ èperò San Pellegrino Terme (vedianche riquadro), distesa in unaverde conca, sulle due rive delBrembo. Mantiene l’impronta li-

Naturalmente è la montagna protagonista di un itinerario de-dicato allo sport, sinonimo di salute e benessere totale. Centridi vacanza attrezzati per i patiti della neve, ma anche luoghidove ritemprarsi con distensive passeggiate nei boschi, escur-sioni alla scoperta di angoli dove la natura è ancora intatta,oppure con il sempre piacevole relax del dolce far niente. Millei percorsi possibili, tra i quali non sarà certo difficile trovareuna dimensione che risponda a personalissime attitudini epassioni.

Sport e salute

il TERRITORIO

San Pellegrino, vetrata liberty del Casinò

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sport e salute

berty di una raffinata ‘ville d’eau’il centro dell’abitato, la cui fama èlegata alle sorgenti di acque mi-nerali, già conosciute nel XIII se-colo ma sfruttate solo a partiredal ’700. Anche Trescore Balne-ario, capoluogo della val Ca-vallina, è conosciuto per le anti-che sorgenti fredde di acqua sal-so-sulfurea, che alimentano sta-bilimenti termali.

I centri dello sci nelle vallidel Brembo

Le alte cime del pizzo dei TreSignori, del Corno Stella e del piz-zo Arera dominano maestose il

paesaggio alpestre dell’alta valleBrembana. Questa, solcata daidue rami principali del Bremboche confluiscono a Lenna, si aprea ventaglio in una serie di pitto-resche vallette discendenti dalleAlpi Orobie. Tra i centri invernaliil più frequentato è Fòppolo, dis-teso in una conca della valBrembana, tra il crinale delleOrobie e i contrafforti del pizzodel Vescovo.

Il fastosi saloni del Grand Hôtel,le passeggiate lungo il fiume, iportici, i giardini, le feste e ipomeriggi musicali: c’erano tutti icaratteri di un’elegante ‘villed’eau’ a San Pellegrino Terme,che tra la fine dell’800 e gli inizidel ’900 divenne una nota e fre-quentata stazione termale. Docu-menti di questa felice stagione epreziosa testimonianza del gustodel tempo sono i villini liberty cir-condati dal verde e il palazzodella Fonte, con un lussuososalone per la bibita di gusto pom-peiano. Un portico unisce in ununico complesso questo edificioal Casinò municipale, che con i

suoi esuberanti decori rappre-senta uno più significativi episodidi stile floreale in Lombardia.

San Pellegrino, signora del Liberty

S. Pellegrino, Casinò, particolare dello scalone d’ingresso

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Impianti di risalita, alberghi e unproliferare di seconde case han-no trasformato profondamenteil volto originario dell’abitato,che ha ormai dimenticato le tra-

Regina della tavola in tutta laprovincia bergamasca è certo lapolenta, gialla e compatta, datagliare a fette come vuole latradizione. Possibilmente cuci-nata sul fuoco di legna, neicaratteristici paioli di rame cherendono il sapore più deciso,può essere condita con burro eformaggio fuso, oppure accom-pagnare degnamente brasati e«codeghì», gustosissime salsic-ce di maiale. Persino un dolceriprende la forma di questopiatto, con una ciambella giallacome la polenta, guarnita da uc-celletti di cioccolato. Se per lecarni è il «polsetto» di vitellobollito uno dei piatti più tipici,tra i primi non possono manca-re i «casonsei», ravioli di magroresi più gustosi da un condi-mento di burro fuso. Il taleggioè solo il più conosciuto tra inumerosi formaggi che, con sa-

pienza antica, ancora si produ-cono nelle valli di Bergamo. Nonsi dimentichino però le formag-gelle della val di Scalve e ilBranzi, utilizzato anche per lapreparazione della polenta tara-gna. Anche se meno rinomata dialtre terre lombarde, la provin-cia di Bergamo vanta una pro-pria zona vinicola, nella fasciadi rilievi pedemontani che ab-braccia il capoluogo da Almen-no a Sàrnico, sul lago d’Iseo.Vini doc di questa terra sono ilValcalepio bianco, vino seccoche si propone come aperitivo oper piatti leggeri, e il Valcalepiorosso, di colore rubino, profu-mo intenso, sapore asciutto epersistente. È il compagno idea-le per piatti robusti, formaggistagionati e l’immancabile po-lenta.Vino da dessert è il rosso Mo-scato di Scanzo, dolce e armo-nico, con un leggero retrogustodi mandorla. Conosciute in tut-to il mondo sono poi le acqueminerali delle valli bergama-sche, nelle quali si produceanche ottimo miele.

Antichi sapori

Formai de mut

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il TERRITORIO

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dizionali vocazioni agricole e ar-tigianali. Da qui, con una deviazione dallastrada che sale da Branzi, si rag-giunge facilmente la piccola lo-calità sciistica di San Simone.Dalla strada che risale la valle diMezzoldo, formata dal ramo oc-cidentale dell’alto Brembo, siraggiunge Piazzatorre, altro fre-quentato centro di vacanze esti-ve e sulla neve. Anche Cusio, inval Bindo, è frequentato per glisport invernali, ma il recente svi-luppo turistico non ha del tuttocancellato il tradizionale artigia-nato dell’intaglio del legno. Trale vecchie costruzioni si notal’ex Dogana veneta, edificio diorigine quattrocentesca che te-stimonia il ruolo di questa vallecome luogo di transito commer-ciale.

Vacanze in val Serianae val di Scalve

Da Nembro, grosso centro indu-striale nella parte bassa della val-le, una deviazione raggiungeSelvino, disteso sul contrafforte

Schilpario, Cimon della Bagozza

Orobie Bergamasche, Pizzo del Diavolo

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sport e salute

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Portici di Averara

che divide la valle del fiume Serioda quella formata dal Brembo.Polo di turismo estivo e invernalein val Seriana è Gromo, che nellaparte alta dell’abitato ancoraconserva l’aspetto di un borgomedievale; una strada panorami-ca sale al piano degli Spiazzi, fre-quentato per lo sci e per le pas-seggiate. La strada dell’alta val Seriana siconclude a Lizzola, sede del co-mune sparso di Valbondione, ilpiù esteso della provincia. Metadi soggiorno estivo e invernalel’abitato non ha però cancellato ilsuo volto tradizionale, tanto chele moderne costruzioni convivo-no con vecchie case dai tetti inardesia. Da Clusone, ‘capoluogo’della media e alta val Seriana, la

strada conduce al passo dellaPresolana, centro di sport inver-nali ma anche base per escursio-ni e ascensioni nel gruppo dellaPresolana. Superato Rovetta, dis-teso su un altopiano morbida-mente ondulato, si raggiungeCastione della Presolana, checon i vicini centri di Bratto eDorga e la zona sciistica di MontePora forma uno dei comprensorisciistici più conosciuti e frequen-tati della provincia. Dal passouna strada scende ripida e pano-ramica nella val di Scalve, sortadi ‘corridoio’ tra la valle Seriana ela Valcamònica. Un tempo cono-sciuta per i giacimenti di ferro e iboschi, si è progressivamenteconvertita al turismo, come di-mostrano anche le case, gli alber-

il TERRITORIO

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ghi e le attrezzature sportive diSchilpario, maggiore centro dellavalle.

I laghi di Endine e d’Iseo

Un paesaggio naturale per moltiaspetti ancora inalterato attorniail lago di Èndine, piccolo spec-chio d’acqua (km2 2,3) formatodal fiume Cherio nell’aperta e pia-neggiante val Cavallina. Monaste-rolo del Castello, sulla spondameridionale del lago, deve il pro-prio nome al vicino maniero, risa-lente all’anno Mille ma più voltericostruito. Caratterizza il piace-vole borgo lacustre un’interes-sante costruzione settecentescache unisce le due piazze del nu-cleo medievale. In territorio bergamasco è anchela sponda occidentale del lagod’Iseo – o Sebino – che il fiumeOglio forma nel tratto terminaledella Valcamònica. All’estremità

del lago due cittadine interessan-ti: a nord Lóvere, ancora con par-ti medievali e un’importantePinacoteca, fondata nel 1828 dalmecenate cremasco Luigi Tadini;a sud Sàrnico, il cui compatto nu-cleo antico ha suggestivi vicoli,con sottopassaggi, loggiati e casea portico.

Lago di Endine

Lago di Gaiano in Val Cavallina

sport e salute

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Il cuore antico di Bergamo

Dove oggi si apre piazza Vecchia,lo spazio più rappresentativo diBergamo alta, erano case e botte-

ghe medievali, di cui rimane un ri-cordo ai piedi dell’alta torre delComune. Ornata da una fontanasettecentesca, la piazza è infattiuno spazio rinascimentale, rica-vato nel XV secolo demolendo lecostruzioni vicine al palazzo dellaRagione, eretto alla metà del XIIsecolo, ma ricostruito nel ’400 enel ’500. Definiscono la piazza an-che il palazzo Nuovo, progettatonel 1593 e ridisegnato nel 1611, eil palazzo del Podestà, originariodel 1340 ma trasformato nel XVsecolo. La loggia del palazzo dellaRagione immette nell’intatta eraccolta piazza del Duomo, unadelle più belle piazze di Lom-bardia. Vi prospettano il Duomo,risalente al vi secolo, ristruttura-to nel 1459 dal Filarete, ma rifattonel 1688 e completato solo nel1886, la notevole basilica di S.Maria Maggiore, preceduta da un

Chiese romaniche, palazzi rinascimentali, edifici barocchi, vil-le neoclassiche, episodi liberty. La straordinaria ricchezza delterritorio bergamasco certo impedisce di concentrare in pocospazio un itinerario alla ricerca delle testimonianze dell’arte.Meglio allora – partendo dal cuore di Bergamo alta – segnalaresolo alcune tappe fondamentali, lasciando il piacere di scopri-re altri ‘percorsi ideali’, secondo il proprio gusto e le personalipassioni.

Capolavori da conoscere

ARTE e CULTURA

Bergamo, S. Maria Maggiore e Duomo

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protiro romanico, e l’elegantecappella Colleoni, uno degli epi-sodi più alti del rinascimento lom-bardo, voluta da BartolomeoColleoni come personale mauso-leo. Solo dal 1898 il piccolo Bat-tistero ottagonale si trova davantiai giardini dell’Arcivescovado:quando fu costruito – nel 1340 –era infatti all’interno di S. MariaMaggiore, e lì rimase fino al 1660,quando fu interamente smontato.

Gli altri centri della pianura

Non esistono più le mura che rac-chiudevano Treviglio, che allasua posizione – a metà strada traBergamo e Milano e all’incrociodei percorsi viari diretti a Cremae Brescia – deve il tradizionaleruolo di centro di commerci.Nella piazza centrale la collegia-ta di S. Martino racconta peròuna storia antica, iniziata con lasua fondazione nel secolo X-XI,continuata nel ’400 con un primorifacimento e ancora nel ’700,quando venne dotata della mos-sa facciata barocca. Al suo inter-no merita attenzione il politticodi Bernardino Butinone e Bernar-dino Zenale (1485), custodito al-l’estremità della navata destra.Anche Romano di Lombardia de-ve la funzione di polo commer-ciale e la tradizionale vocazionecittadina al fatto di sorgere nelpunto in cui s’incrociano impor-tanti assi viari.

Oltre al Castello visconteo, testi-monianza della sua antica storiaè il medievale palazzo della Co-munità, modificato dai Veneziani

Bergamo, Cappella Colleoni

Bergamo, Piazza Vecchia

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capolavori da conoscere

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ARTE e CULTURA

Sono davvero molte le opere dipregio che si ammirano nellapinacoteca dell’Accademia Car-rara di Bergamo, fondata nel1795 e considerata una delle piùricche raccolte museali d’Italia.Tra i circa 1700 dipinti italiani estranieri dal XV al XVIII secolo,netta è la predominanza dellescuole bergamasca, lombarda eveneta, a testimoniare i forti le-gami tra i vari ambienti cultura-li del tempo. Perciò, se l’atmo-sfera raffinata del gotico inter-nazionale vive ancora nelle car-te da tarocco dipinte da Boni-facio Bembo per Filippo MariaVisconti e il passaggio di Leo-nardo si riconosce in molti pit-tori lombardi del ’400, gli accen-

ti della Serenissima sono evi-denti in diverse opere dipinte aBergamo e in provincia. Traqueste si segnalano, oltre a im-portanti dipinti di LorenzoLotto, tele di G.B. Moroni (ri-tratti dagli anni giovanili allamaturità), Evaristo Baschenis(quattro dipinti con strumentimusicali) e un ampio repertoriodi ritratti eseguiti da fra’ Galga-rio. L’Accademia Carrara pre-senta anche due interessantiritratti di Carlo Ceresa: permeglio conoscere questo pitto-re del ’600 bergamasco si puòseguire l’Itinerario Ceresiano,con 16 tele in otto chiese di SanGiovanni Bianco, suo paesenatale.

I tesori dell’Accademia

Accademia Carrara, dipinto di Evaristo Baschenis

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capolavori da conoscere

nel ’400; nel cuore dell’abitato èanche la settecentesca parroc-chiale di S. Maria Assunta che cu-stodisce dipinti di G.B. Moroni.L’alto campanile della chiesa di S. Maria dell’Incoronata, eretta nel-

la seconda del XV secolo e ornatadi affreschi quattro-cinquecente-schi, annuncia da lontano Marti-nengo, la cui notevole piazzaMaggiore, definita da edifici aportici, accoglie il seicentescopalazzo del Comune.

La val Seriana

Le case a portici di Alzano Lom-bardo erano quelle dei ricchimercanti di lane e sete, che neisecoli XV-XVI resero prospero

La Pieve romanica di San Tomé

Gli studiosi concordano nel rite-nere la pieve di S. Tomé non solouno degli episodi artistici piùrilevanti dell’intera provincia, maanche una delle più belle costru-zioni romaniche a pianta centra-le di tutta la Lombardia. Costrui-ta nell’XI o agli inizi del XII seco-lo in conci di pietra, la piccolachiesa si staglia nella campagnaai piedi di Almenno San Barto-lomeo, in valle Imagna. L’edi-ficio, dal corpo principale ci-lindrico sul quale s’innesta ilpresbiterio con abside semicir-colare, propone anche all’inter-no il ripetersi di linee circolari,nei due livelli del deambulatorio,

nel matroneo, nelle nicchie allepareti e nel presbiterio, comenella bella cupola a volte anulari.

Almenno S. Bartolomeo, S. Tomé

Clusone, oratorio dei Disciplini, particolare della danza macabra

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questo centro all’imbocco dellaval Seriana. La sua imponentebasilica di S. Martino fu iniziatanel 1659 ma venne ultimata soloagli inizi dell’800; al suo internosono racchiusi importanti dipin-ti (G.B. Piazzetta, Palma il Vec-chio, Jacopo Tintoretto) e unmonumentale pulpito in marmodi Andrea Fantoni (1712), autoreanche degli intagli lignei in unadelle tre fastose sacrestie. Ri-salendo la valle del Serio, in unpaesaggio ancora intensamenteurbanizzato, si arriva ad Albino:la sua piazza centrale accoglie lachiesa di S. Bartolomeo, di ori-gine duecentesca ma rifatta neisecoli XV e XVII, e l’ottocentescaparrocchiale di S. Giuliano checustodisce due tele di G.B.Moroni, nato intorno al 1523 inuna frazione dell’abitato. Si raggiunge poi Gandino, dovel’imponente basilica di S. MariaAssunta, dal ricco interno baroc-

co, è la ricostruzione seicente-sca di una chiesa preesistente.L’opera più conosciuta e prezio-sa si trova però a Clusone, cheper la sua posizione all’incrociodi strade tra il lago d’Iseo e la Val-camònica, già in epoca romanaera un importante borgo com-merciale. Si tratta del ciclo di af-freschi sotto il portico del quat-trocentesco oratorio dei Disci-plini, realizzato nel 1485 daGiacomo Borlone e dalla sua bot-tega.

La val Cavallinae il lago d’Iseo

Gli appassionati di pittura sco-priranno nei centri della valCavallina, formata dal fiume

Accademia Carrara, Giovan Battista Moroni, Bambina di casa Redetti

S. Paolo d’Argon, il chiostro del monastero

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ARTE e CULTURA

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Cherio, opere di tutto rispetto.Oltre agli affreschi di LorenzoLotto a Trescore Balneario, tap-pa fondamentale è la Galleriadell’Accademia Tadini a Lóvere,che vanta importanti dipinti discuola veneta e lombarda dal XIVal XIX secolo. Nell’abitato si visiti anche la ba-silica di S. Maria in Valvendra,eretta nella seconda metà del XVsecolo forse per mano di maestricomacini. All’altare maggiorespicca una cinquecentescaAnnunciazione di Pietro Morone,racchiusa in una monumentaleancona lignea. L’itinerario prose-gue poi in val Calepio, compresatra i fiumi Cherio e Oglio. Tramosse colline si raggiungeCredaro per visitare, nella picco-la chiesa di S. Giorgio, un ciclo diaffreschi di Lorenzo Lotto; affre-schi del Romanino si ammirano

poi nel comune di Villongo: di-pinti per la cinquecentesca cap-pella di S. Rocco, sono oggi espo-sti nell’attigua casa Bonduri.L’itinerario può concludersi aSàrnico, sul lago d’Iseo. Qui nonsi segnalano tele preziose, ma lavilla Faccanoni, disegnata nel1912 da Giuseppe Sommaruga, èun raffinatissimo esempio del-l’arte liberty.

Sarnico, Villa Faccanoni (Foto Giuseppe Zanchi)

Lovere, Accademia Tadini

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capolavori da conoscere

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Nei dintorni del capoluogo

Il monastero di Astino, immerso nel verde del Parco dei Colli di Bergamo

Disteso sul fondo di una silenzio-sa valle poco fuori Bergamo, ilmonastero di Astino si raggiun-ge per una strada che ripida estretta scende il fianco orientaledel colle San Vigilio. Lo fondaro-no all’inizio del XII secolo i mo-naci di Vallombrosa per custodi-re una sacra reliquia che i primi

crociati portarono da Gerusa-lemme, ma il monastero (oggi inabbandono) venne fortementeristrutturato nel 1515 per far po-sto a un complesso più grande esontuoso: i lavori, che si protras-sero per oltre un secolo, aggiun-sero alla chiesa un profondo co-ro rinascimentale e un chiostro

In una terra in cui lo spirito religioso si unisce saldamente al-la cultura tradizionale sono molti i luoghi legati alla fede e al-la devozione popolare. Santuari visitati da moltitudini di fede-li, monasteri silenziosi e raccolti, chiese che costituiscono ilfulcro dei centri abitati e antiche, solitarie abbazie diventanocosì tappe di un viaggio nel territorio. Un viaggio alla ricercadelle sue radici più sincere, ma anche di alcuni tra i momentipiù importanti nel cammino dell’arte.

Santuari, Monasteri e Abbazie

ARTE e CULTURA

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porticato, collegato da un’ele-gante loggia. Il contrasto tra ilpaesaggio agrario della piccolavalle e le periferie cittadine ècerto forte, come forte è quellotra l’antico monastero e la singo-lare chiesa di Maria SantissimaImmacolata, costruita nel 1962-65 a Lònguelo, frazione del ca-poluogo.

L’abbazia di Pontida

Il giuramento di Pontida è unadelle pagine più celebrate dai li-bri di scuola. Eppure la storianon conferma la tradizione, se-

condo la quale proprio in questaantica abbazia, il 7 aprile 1167, irappresentanti della LegaLombarda strinsero un patto perimpedire all’imperatore Fede-rico I Barbarossa di mettere a re-

Bergamo, città di Donizetti

Musicisti, amanti della buona mu-sica, melomani appassionati pos-sono percorrere a Bergamo un iti-nerario sulle tracce di GaetanoDonizetti, qui nato nel 1797. Se lasemplice casa natale del composi-tore si trova al n. 14 di borgo Ca-nale, l’edificio in cui morì nel 1848– palazzo Scotti – è una bella ar-chitettura barocca nella via a luidedicata. Da non perdere il MuseoDonizettiano, allestito nell’ex pa-lazzo della Misericordia Mag-giore, di origine quattrocentescama rifatto in età barocca: cu-stodisce manoscritti autografi,prime edizioni a stampa, do-cumenti e oggetti personali, tra iquali gli arredi dell’ultima camerada letto e due pianoforti apparte-

nuti al maestro. Il percorso puòconcludersi al teatro Donizetti,fondato nel 1786 e sede del Festi-val Donizettiano, importante ras-segna musicale che ogni anno lacittà dedica all’illustre composi-tore, celebrato anche da un vicinomonumento di Francesco Ierace(1897).

Sotto il Monte, abbazia di S. Egidio a Fontanella

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santuari, monasteri e abbazie

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pentaglio la libertà dei Comuni.È certo invece che il monasterodi S. Giacomo Maggiore, fondatonella seconda metà dell’XI seco-lo e meglio conosciuto come ab-bazia di Pontida, fu nel medioe-vo centro economico e culturaledi un vasto territorio nella valledell’Adda. Distrutto dai Visconti nel 1373, furicostruito a più riprese a partiredal 1485; della struttura cinque-centesca conserva pressoché in-tatti due chiostri (nel portico diquello superiore, affreschi di pa-pi dell’ordine benedettino e dipersonaggi che rinunciarono adalti onori per l’abito monacale),la sala capitolare (con affreschi

del primo ’500) e tre sale, che og-gi ospitano il Museo abbaziale.Una scalinata moderna sale allabasilica, rifatta nella facciata enel campanile agli inizi del XIXsecolo. L’interno del monasteroconserva però, almeno nel corpocentrale, le forme ogivali dell’ar-chitettura trecentesca, mentrealla prima chiesa risalgono duepannelli in pietra scolpita di arteborgognona (fine XI – inizi XII se-colo) inseriti nel moderno altaremaggiore.

Nel paese del ‘papa buono’

Pochi chilometri separano Pon-tida da Sotto il Monte GiovanniXXIII, centro rurale conosciuto

Sotto il Monte, casa natale di Papa Giovanni XXIII

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ARTE e CULTURA

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perché luogo di nascita di Gio-vanni XXIII – al secolo AngeloRoncalli – papa dal 1958 al 1963.La sua casa natale è meta di pel-legrinaggi e molti fedeli visitanoanche il museo commemorati-vo, allestito in quella Ca’ Maitinoche fu residenza estiva del prela-

Sulle tracce di Lorenzo Lotto

Di una vita lunga e irrequieta, itredici anni che Lorenzo Lotto tra-scorse a Bergamo furono proba-bilmente i più felici. Apprezzatodalle più potenti famiglie locali, ilpittore di origine veneta – oggiconsiderato uno degli artisti piùaffascinanti del Rinascimento –produsse opere importanti, nellequali traspare un animo profonda-mente religioso e un’attenzionetutta particolare ai dettagli, chespesso assumono valore di meta-fore. Delle pale d’altare custoditenel capoluogo la più celebre èquella Madonna col Bambino esanti della chiesa di S. Bartolo-meo, meglio conosciuta come«pala Martinengo»; da non perde-re anche il ciclo di affreschi sullavita di Maria nella chiesa di S. Mi-chele al Pozzo Bianco e le prezio-se tarsie lignee disegnate per ilcoro di S. Maria Maggiore. Un iti-nerario cittadino sulle tracce delLotto non può prescindere da unavisita all’Accademia Carrara, do-

ve sono esposte le predelle dellapala Martinego, il dipinto con leNozze mistiche di S. Caterina el’intenso Ritratto di Lucina Brem-bati. Dipinti di Lotto si trovanoanche nel territorio bergamasco:una pala d’altare nella parroc-chiale di Sedrina, un polittico nel-la quattrocentesca parrocchialedei SS. Vincenzo e Alessandro diPonterànica, affreschi in una cap-pella della chiesa di S. Giorgio aCredaro. Vero capolavoro sonopoi, nella chiesa di S. Barbara aTrescore Balneario, gli affreschicon le storie della santa, le cuiinvenzioni narrative immediate ericche di particolari confermanol’adesione del pittore al tradizio-nale naturalismo lombardo.

Trescore, affreschi di Lorenzo Lotto all’oratorio Suardi

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santuari, monasteri e abbazie

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Santuario della Madonna di Caravaggio

to durante il periodo cardinali-zio. Nella frazione Fontanella lachiesa di S. Egidio, dalla sempli-ce facciata romanica e con af-freschi cinquecenteschi nell’in-terno, è l’unico resto dell’abba-zia di Fontanella, fondata nell’XIsecolo da monaci cluniacensi.

I santuari di Caravaggio e Treviglio

Sarebbe nato qui, nel lontano1571, Michelangelo Merisi, l’irre-quieto e geniale maestro, notoproprio con il nome di Caravag-gio, che sottolineava con luci eombre la drammatica intensitàdei suoi dipinti. Ma la fama diquesto antico borgo a sud-est diTreviglio si deve soprattutto al

santuario della Madonna diCaravaggio, costruito intorno al-la metà del XVI secolo nel luogoin cui la Vergine sarebbe apparsaa un’umile contadina. Meta di pellegrinaggi, il grandio-so complesso presenta però l’a-spetto della ricostruzione volutada Carlo Borromeo che, iniziatanel 1575, fu ultimata solo agli ini-zi del XVIII secolo. Anche nellavicina Treviglio la religiosità po-polare racconta un miracolo an-tico: nel 1522 le lacrime uscite daun’immagine della Madonnaavrebbero salvato il centro dellapiana bergamasca dal saccheg-gio dei soldati francesi. Nel luo-go in cui avvenne il prodigio fuiniziato nel 1594 il santuario del-

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ARTE e CULTURA

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Clusone, S. Lucio

la Beata Vergine delle Lacrime,ampliato e trasformato agli inizidel ’900.

Un santuario delle valli bergamasche

Sebbene derivi da una chiesa ple-bana dell’XI secolo, è cinquecen-tesco l’impianto del santuariodella Madonna del Castello diAlmenno San Salvatore, anticocentro disteso sopra un poggioalla destra del Brembo, nel puntoin cui la valle Imagna sbocca nel-la Brembana. Se all’esterno deltempio spicca il marmoreo por-tale, realizzato nel 1578, partico-lare è l’interno, diviso in due cor-pi da una parete affrescata: nel

corpo anteriore è un ciborio delXVI secolo; nell’ambiente inter-no, più antico e decorato di affre-schi dei secoli XI-XVI, è custoditoun ambone romanico in pietrascolpita.

Fraggio in Val Taleggio

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santuari, monasteri e abbazie

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Vecchie filande, centrali elettriche, villaggi operai costruiti se-condo modelli di stampo inglese. Alle origini dell’Italia indu-striale è un capitolo interessante quello scritto nella pianura enelle basse valli bergamasche dove, a partire dalla metà delXIX secolo, si gettarono le basi per un progressivo potenzia-mento delle strutture produttive. Per quel decollo industrialeche, affermandosi in alcune aree in maniera sempre più deci-sa, ha profondamente trasformato l’economia e il volto stessodel territorio.

Percorsi di archeologia industriale

Alle radici dell’industria

Le origini dell’industrializzazio-ne di questo territorio risalgonoal periodo in cui esso era annes-so alla Repubblica di Venezia,

che lo inserì in un più ampio cir-cuito economico, incentivandola tradizione artigiana localenella filatura e nella tessitura.

La centrale Esterle sulla sponda destra del fiume Adda

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i SEGNI DELL’UOMO

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Uno dei ricordi più significatividi questa vocazione all’indu-stria si coglie a Vèrtova, nellabassa val Seriana: il nucleo piùantico dell’abitato conserva an-cora caratteristici porticati inlegno, detti «ciodére» dalla lun-ga fila di chiodi utilizzati per ap-pendere i panni-lana. Si dovràperò aspettare il XIX secolo perun vero e precoce decollo indu-striale, certo favorito dall’ab-bondanza di manodopera e dal-

la presenza di corsi d’acqua, dinotevole portata e a pendenzacostante.

Manifatture in val Seriana

Proprio sulle sponde del Serio, aRànica, l’industriale svizzeroGioachino Zopfi impiantò nel1869 un filatoio, che in poco più

L’antica “Via Priula”

Si deve a questa strada, volutanel 1590 dal podestà AlvisePriuli (da cui prende il nome),lo sviluppo economico dell’altaval Brembana, che da area peri-ferica e isolata divenne nel XVIIsecolo un’importante via ditransito e comunicazione tra laLombardia veneziana e i dominivaltellinesi delle Leghe grigione-si. Ancora oggi si può ri-percorrere il cinquecentescotracciato, risalendo da Lenna ilramo occidentale dell’altoBrembo e percorrendo la valledi Mezzoldo. L’abitato di Mez-zoldo era l’ultima postazioneveneta lungo la «via Priula» e ilseicentesco edificio che si vedea sinistra all’inizio del paese èun esempio delle tante doganecostruite dalla Serenissimalungo i transiti commerciali.

Superata la casa cantoniera diCa’ San Marco, sulla quale anco-ra si riconosce il leone alatosimbolo di Venezia, si giunge alpasso di San Marco (m. 1985),valico dal quale si scende versoMorbegno, in Valtellina.

Mezzoldo, leone alato su Ca’ San Marco

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percorsi di archeologia industriale

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di un decennio si trasformò inun importante complesso mani-fatturiero, con 5.600 fusi e 640telai. Il fabbricato che ospitavala tessitura è ancora visibile al-l’ingresso dell’abitato, ac-compagnato da un comparto di

edifici di servizio e di case ope-raie a ballatoio. Nel tessuto edi-lizio si riconoscono poi costru-zioni produttive, residenziali edi rappresentanza legate allapresenza del cotonificio Zopfi,che trasformò l’antico borgo inuna sorta di ‘moderno’ villaggioindustriale. Percorrendo la valSeriana s’incontrano altre testi-monianze di archeologia in-dustriale, come gli impianti del-la manifattura Crespi pressoNembro, i fabbricati del cotoni-

L’attività mineraria

Le miniere di ferro in valSeriana, le cave di marmo, i gia-cimenti di piombo e zinco in valBrembana e in val Serina: già inetà romana erano conosciute lericchezze minerarie delle vallibergamasche, certo uno dei

motori del precoce sviluppoindustriale. Oggi dell’attivitàestrattiva restano solo docu-menti e testimonianze in alcuniinteressanti musei: nel Museoetnografico di Ardesio, in valSeriana, che illustra la storiadella miniera d’argento qui sco-perta nell’XI secolo, e il Museodei Minerali e della Miniera diOltre il Colle, in val Serina, cheraccoglie attrezzi dei minatori eminerali provenienti dai gia-cimenti locali. Strumenti e at-trezzi utilizzati nelle miniere diferro sono esposti anche aSchilpario, nel Museo etnografi-co della Valle. Il museo, che illu-stra la vita e le attività tradizio-nali delle popolazioni locali, èallestito in un’ex segheria adacqua del XIX secolo.

Il Museo di Schilpario

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i SEGNI DELL’UOMO

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ficio Honneger (1878) all’ingres-so di Albino e quelli del co-tonificio Cantoni (già Bergama-sco e dal 1910 De Angeli Frua) aPonte Nossa. Anche se alteratida rifacimenti, non mancanoepisodi di vecchie manifatturenemmeno nella parte alta dellavalle. Come a Villa d’Ogna, dovesulla riva destra del fiume si dis-pongono gli edifici della mani-fattura Festi Rasini e lo stabili-mento Pozzi Electa, con struttu-re risalenti al 1889.

I centri industriali nell’altae nella bassa pianura

Più che in ogni altro centro dellaprovincia bergamasca si cogliea Dàlmine il forte nesso tra indu-stria e territorio, ma anche il pe-sante impatto che le struttureproduttive hanno spesso sul-l’ambiente. Il grande complesso siderurgi-co, nato nel 1906 con apporto dicapitali stranieri e acquistato daindustriali italiani nel 1916, dila-ta una lunga sequenza di capan-noni ai bordi della statale e del-l’autostrada. Fondata nel 1965come risposta al decentramen-to produttivo e terziario di Ber-gamo e Milano, Zingònia è unasorta di ‘città nuova’, che nelprogetto originario riprendeval’idea dei villaggi operai otto-centeschi. Un altro interessanteepisodio nella pianura bergama-

sca ci riporta ancora alle originidell’industria: è quello di FaraGera d’Adda, dove il LinificioCanapificio Nazionale vennerealizzato a partire dal 1870 suuna superficie totale di quasi50.000 metri quadrati. La crea-zione del vasto complesso pro-duttivo mutò radicalmente il ca-rattere rurale dell’abitato, che sitrasformò in un tipico villaggiooperaio, dotato di servizi, opereassistenziali e case per le mae-stranze.

L’ingresso al cotonificio di Crespi d’Adda

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percorsi di archeologia industriale

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Crespi d’Adda, una ‘città ideale’

Un viale alberato separa la zonaproduttiva dalle abitazioni, affac-

ciate su strade disposte a scac-chiera. Da una parte il Cotonificio(1875), segnalato da un’alta cimi-niera in cotto, il Castello (1849-97), eclettica villa padronale, e gliedifici destinati a ospitare gli ope-rai non ammogliati (1880); dall’al-tra i villini per le famiglie operaie(1889-94), con orto e giardino, e,in posizione più esterna, le resi-denze per impiegati e dirigenti.Poi la chiesa, il lavatoio pubblico,il teatro, la scuola, la cooperativadi consumo e, oltre la zona desti-nata allo sport, il cimitero. Sullasponda bergamasca dell’Adda sitrova quello che a pieno titolopuò essere considerato uno deipiù interessanti e meglio conser-vati esempi di villaggio operaio,che unisce modelli anglosassonia chiari riferimenti alle utopie so-cialiste di allora. Nato fra il 1890 eil 1910 da intenti filantropici di im-

Crespi d’Adda, il Castello

Crespi d’Adda, finestre della fabbrica

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i SEGNI DELL’UOMO

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prenditori tessili, Crespi d’Adda èancora oggi uno straordinario do-cumento non solo della prima in-dustria in Italia, ma anche di quelfilone di pensiero che mirava a co-struire una comunità ideale, nellaquale realizzare un equilibrio per-fetto tra i bisogni dei lavoratori egli interessi dell’imprenditore.

Lungo il corso dell’Adda

Un percorso che ha come temal’archeologia industriale non puòrinunciare a risalire il corsodell’Adda. Da Porto d’Adda (fra-zione di Cornate d’Adda) si scen-de alla centrale idroelettricaBertini, costruita nel 1898. La cen-trale, per anni una delle più poten-ti in Europa, fu poi affiancata nel1914 dalla centrale idroelettricaEsterle, nella vicina località Re-sega. L’Adda incontra poi il navi-

glio di Paderno, ideato agli inizidel XVI secolo per migliorare lanavigazione tra Milano e il lago diComo, ma realizzato solo nell’ulti-mo quarto del ’700. A monte delnaviglio scavalca il fiume l’immen-so arco in ferro del ponte diPaderno, realizzato nel 1887-89.

Il ponte di Paderno sull’Adda

Gromo S. Marino, particolare dell’ingresso alla centrale idroelettrica

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percorsi di archeologia industriale

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Le mura di Bergamo

Punto di partenza possono esse-re le mura che racchiudono Ber-gamo alta, costruite dai Venezianinel XVI secolo per difendere il nu-cleo antico della città. Con portemonumentali, piattaforme cheracchiudono camere di manovrae cannoniere, baluardi e gigante-schi bastioni, costituiscono non

solo un significativo esempio dicinta muraria rinascimentale maanche un elemento fondamentalenel paesaggio urbano. Ancora og-gi la complessa e ben conservatacerchia fortificata racchiude inuna sorta di cornice la parte altadella città, quasi isolandola in unadimensione senza tempo che hapreservato intatto il fascino me-dievale dell’abitato. Il punto mi-gliore per cogliere la complessageometria bellica delle mura è ilbaluardo di S. Giovanni: dallaspianata la vista corre fino al ba-luardo di S. Giacomo, che delcomplesso fortificato costituiscelo sperone più meridionale.

I castelli dei Visconti

Anche nella pianura a sud del ca-poluogo non mancano esempidell’arte militare, costruiti in un’a-rea in cui dall’alto medioevo si av-vicendarono diverse domi-

Le lotte che in età comunale contrapposero i guelfi ai ghibellini,gli scontri in età signorile tra i Visconti di Milano e i Veneti, il de-siderio della Repubblica di Venezia di proteggere i possedimentidi terraferma con una sorta di baluardo fortificato. Nascono co-sì, da esigenze di controllo e difesa delle terre, le alte mura cheracchiudono città, i severi castelli per le guarnigioni militari, lefortificazioni che disegnano nel territorio bergamasco un itine-rario di tutto rispetto, tra splendidi esempi di ingegneria militare.

Mura, castelli e borghi medievali

Bergamo, Porta S. Giacomo

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i SEGNI DELL’UOMO

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nazioni: quella dei Milanesi pri-ma, poi dei Veneziani, dei Fran-cesi, degli Spagnoli, degli Au-striaci. Si devono alla domi-nazione dei Visconti i castelli nelterritorio a nord di Treviglio, com-preso tra l’Adda e il Serio. È anco-ra circondato da un fossato il sug-gestivo castello di Pagazzano, conpianta rettangolare e alte mura in

cotto; pochi chilometri più a nordil castello di Brignano Gerad’Adda, ha perso il suo aspettooriginario per trasformarsi nelXVIII secolo in una fastosa re-sidenza di campagna, con giardi-no all’italiana e ambienti ricchi didecorazioni barocche. SeCologno al Serio conserva soloparte delle fortificazioni medieva-

Un borgo medievale

All’origine era un maniero, di quelligrigi e severi che nel XIV secoloerano soliti costruire sull’alto di uncolle. Poi il castello degli Angeli,che domina il piccolo centro di Ca-robbio degli Angeli, situato pochichilometri a sud di Trescore Bal-neario, venne trasformato in un

convento per l’ordine monasticodei Carmelitani. Attorno al nucleooriginario crebbe via via un rusticoborgo, con case di pietra strette leune alle altre e tortuose stradine,che a distanza di secoli ancora oggicompongono uno scenario di par-ticolare e intatta suggestione.

Castello di Pagazzano

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mura, castelli e borghi medievali

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li, rinforzate nei secoli XV-XVI edemolite nel XIX, è ancora intattala rocca di Urgnano, severo castel-lo dalle alte cortine merlate erettonel 1354 da Giovanni Visconti, ar-civescovo di Milano, e passata nel1465 a Bartolomeo Colleoni. Si de-ve ancora ai Visconti il maestosocastello di Romano di Lombardia,dalle quattro possenti torri ango-lari, ma il leone di S. Marco nellacorte grande conferma la succes-siva presenza veneziana.

La reggia di BartolomeoColleoni

Trecentesca è l’origine del castel-lo di Malpaga che, poco fuori l’a-bitato di Ghisalba, è incorporatoin una vasta tenuta agricola neipressi del Serio. L’attuale aspettodel complesso si deve però a Bar-tolomeo Colleoni, che nel 1456 ac-quistò il maniero per adibirlo apersonale dimora. L’illustre con-dottiero, tornato al servizio dellaRepubblica di Venezia, sentiva l’e-sigenza di un rifugio che fosse alcontempo reggia e fortezza. Perquesta ragione, se da una parterafforzò le strutture esistenti, dal-l’altra decise interventi per ren-dere più gradevoli la vita in quellesevere stanze, con insegne e de-corazioni che celebrassero anchele sue imprese guerresche. Cosìsotto il portico del cortile centra-le un grande affresco eseguito dalRomanino illustra la battaglia del-la Riccardina, sua ultima impresa

militare, mentre alle pareti del-l’ampio salone d’onore si dipanacome un lungo racconto la visitache Cristiano re di Danimarca fe-ce al Colleoni il 12 marzo 1474.Autore di questo prezioso ciclo diaffreschi è probabilmente Mar-cello Fagolino, anche se molti cri-tici hanno ravvisato anche qui lamano del Romanino.

Il castello Suardo

Divenute strategicamente impor-tanti come collegamento tra laSerenissima e il cuore dell’Europae, nel contempo, ultima difesaverso i possedimenti di terrafer-ma, le valli bergamasche videroaffermarsi durante la dominazio-ne veneta una nuova struttura distrade e abitati, molti dei quali di-venuti centri di mercato e sediamministrative dell’autorità ve-neta. Tra le ‘opere di pace’ voluteda Venezia nel XV secolo anche losmantellamento dell’apparato di-fensivo della val Cavallina, risa-lente all’epoca medievale.Una delle poche fortificazioni ri-

Cascinali ad Olda in Valle Taleggio

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i SEGNI DELL’UOMO

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maste è il castello Suardo di Bian-zano, sulla sponda occidentaledel lago d’Èndine. Risalente al XIIo XIII secolo, richiama nel quadra-to perfetto, nella doppia cortinamuraria, nel ponte levatoio e nel-l’imponente torre centrata sulfronte d’ingresso l’architettura‘colta’ dei castelli lombardi.

Il castello Camozzi-Vertova

Mura di epoca medievale, scorcirinascimentali, decori di gustoneoclassico. Si leggono le tappedi una storia complessa sui muridel castello Camozzi-Vertova chedomina Costa di Mezzate, borgoancora agricolo di quel territoriocollinare denominato val Cale-

pio, compreso tra i fiumi Cherio eOglio. Lo scenografico comples-so si compone infatti di edifici ecorpi di fabbrica realizzati a piùriprese, a partire dal XIII secolo fi-no al XVIIi, e restaurati nell’800.Sulla collina che sovrasta il ca-stello, una torre duecentesca ri-corda una scomparsa fortezzamedievale.

Cornello, angolo di medioevo

Bastano pochi minuti di cammino eil sentiero che si dirama dalla stata-le della val Brembana poco a norddi San Giovanni Bianco ci trasportadi colpo in pieno medioevo. Stra-ordinariamente intatto è infatti ilborgo di Cornello, celebre per averdato origine a quella famiglia Tassoche annovera tra i suoi più illustriesponenti il poeta Bernardo e ilfiglio Torquato, autore della Gerusa-lemme Liberata. La tradizione rac-conta poi che l’antica casata già nelXIV secolo fondò una società di cor-rieri, ottenendo per lunghi secoli ilmonopolio del servizio postale inEuropa. Più che i ricordi della storiasono però le suggestive atmosfere a

colpire il visitatore: tra case di pie-tra, piccole corti lastricate, passag-gi coperti, palazzetti ornati di stem-mi, Cornello sembra avvolto da unsortilegio sottile, che annulla tempoe rumori. Dominato dalla romanicachiesa dei SS. Cornelio e Cipriano(XII secolo), il silenzioso borgo siarticola attorno a un doppio trac-ciato viario: la strada a valle, coper-ta da portici, attraversa una succes-sione di corti rurali, la via a monteaccoglie invece le dimore dei signo-ri locali.

Cornello dei Tasso

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mura, castelli e borghi medievali

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Schilpario, Cimon della Bagozza

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Luoghi di interesse turistico

Castelli

Località termali

Località di sport invernali

Uffici e indirizzi turistici

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Accademia Carrara - Piazza dell’Accademia, 82/ATel. Biglietteria 035/399643 - Tel. Book Shop 035/399677www.accademiacarrara.bergamo.it

BERGAMO

Orario: dal 01/10 al 31/03: 09.30-13.00 / 14.30-17.45;dal 01/04 al 30/09: 10.00-13.00 / 15.00-18.45.Giorno di chiusura: lunedì, 1 gennaio, Pasqua e 25 dicembre.Servizio guide su prenotazione.Ingresso gratuito: scolaresche con foglio di presentazione, militari,accompagnatori, insegnanti, pensionati (dai 60 anni in su), ragazzi fino ai 18 anni.Ingresso a pagamento:€ 2,58 singoli adulti - € 1,55 ridotti, oltre 15 persone, soci TCI.

Note: L’Accademia Carrara, una delle più importanti pinacoteche nazionali, include circa1400 dipinti, fra i quali spiccano opere di Raffaello, Mantegna, Pisanello, Bellini,Botticelli, Carpaccio, Tiepolo.Inoltre ritratti di G. B. Moroni, di Vittore Ghislandi (Fra Galgario), di Lorenzo Lotto.Presenti anche Palma il Vecchio, Palma il Giovane, Cariani Baschenis, Cavagna, ecc.

Basilica di Santa Maria Maggiore - Piazza Duomo - Tel. 035/223327

Orario: dal 01/11 al 31/03 feriale: 09.00-12.30 / 14.30-17.00; sabato: 09.00-12.30 / 14.30-18.00 domenica e festivi: 09.00-13.00 / 15.00-18.00;

dal 01/04 al 31/10 tutti i giorni: 09.00-12.30 / 14.30-18.00.domenica e festivi: 09.00-13.00 / 15.00-18.00.

Aperta anche il lunedì pomeriggio.Durante le funzioni religiose non sono ammesse visite.Ingresso libero.

Note: Basilica romanica iniziata nel 1137 e terminata intorno al 1200; protiri di Giovanni daCampione del 1353; arazzi fiamminghi; monumento a G. Donizetti di V. Vela; tarsie delfrontale del presbiterio su disegno di L. Lotto; confessionale in legno di A. Fantoni.

Cannoniera di S. Michele - Viale delle Mura - Gruppo Speleologico BergamascoLe Nottole - Tel. 035/251233

Orario: Visite gratuite da giugno a settembre (programma “Estate vivi la tua città”).Visite guidate infrasettimanali previa prenotazione. Durata della visita 1 ora, gruppo minimo 15 persone, visite a pagamento.

Note: La perfetta conservazione delle parti interne permette di cogliere la consistenzadifensiva dell’intero baluardo.

Cappella Colleoni - Piazza Duomo - Tel. 035/210061

Orario: da marzo a ottobre: 09.00-12.30 / 14.00-18.30; da novembre a febbraio: 09.00-12.30 / 14.00-16.30 (chiuso il lunedì).Ingresso libero.

Note: Rinascimentale, realizzata da G.A. Amadeo tra il 1472 ed il 1476 come cappellafuneraria di Bartolomeo Colleoni. All’interno: statua di Sisto da Norimberga dell’inizio del 1500, tomba di Colleoni edella figlia Medea; dipinti ed affreschi del Tiepolo.

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LUOGHI DI INTERESSE TURISTICO

Page 39: Brochure Bergamo Provincia

località di interesse artistico • culturale • turistico

Casa Colleoni - Via Colleoni, 9/11 - Tel. 035/210061

Orario: Visita su prenotazione: custode tel. 035/217185.Ingresso libero.

Note: Dimora cittadina di Bartolomeo Colleoni, sede dell’istituzione benefica dallo stessofondata. Sale con affreschi del 1400, tra cui ritratto di B. Colleoni.

Chiesa di Santo Spirito - Via Tasso - Tel. 035/220518

Orario: feriali: 07.00-11.45 / 16.00-18.30;festivi: 08.00-12.00 / 16.00-18.45.

Note: La Chiesa era parte di un complesso conventuale di cui rimangono due chiostri;venne ricostruita negli anni 1530-35 da Pietro Isabello.All’interno, opere del Lotto, Borgognone, Previtali.

Chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco - Via Porta Dipinta - Tel. 035/247651(Parrocchia di S. Andrea)

Orario: prenotazione obbligatoria per gruppi. 08-12.00 / 14.00-18.00Note: Del sec. VIII, rinnovata nel sec. XV. Interno particolarmente interessante con una

struttura di archi medioevali. Affreschi dal XIII al XVI secolo; notevoli quelli delLotto nella cappella della Madonna a sinistra del presbiterio.

Chiesa di S. Alessandro in Colonna - Via S. Alessandro, 35 - Tel. 035/248022

Orario: tutti i giorni 07.00-12.00 / 15.00-19.00il campanile è visitabile solo in occasione di solennità.

Note: La Chiesa fu fondata da S. Grata nel Vico Crotacio ed edificata nel luogo in cui S.Alessandro fu martirizzato. L’edificio subì diverse trasformazione nel corso deisecoli. All’interno della sagrestia è possibile vedere il dipinto di Lorenzo Lotto“Compianto su Cristo Morto”.

Chiesa di S. Bartolomeo - Largo Belotti, 1 - Tel. 035/242705

Orario: tutti i giorni, escluso la domenica 10.30-12.00 / 15.30-17.30Note: La Chiesa dedicata ai Santi Bartolomeo e Stefano, alla quale è annesso il convento

dei Padri Domenicani, fu edificata fra il 1603 e il 1642 dopo la distruzione dell’ori-ginaria chiesa dei Domenicani nel 1561 ad opera dei veneziani per la costruzionedelle mure venete. All’interno è possibile ammirare l’opera di Lorenzo Lotto denominata “PalaMartinengo”, dal nome del committente, raffigurante “L’incoronazione della BeataVergine e la gloria dei Santi”.

Chiesa di S. Bernardino - Via Pignolo, 59 - Tel. 035/230037

Orario: tutti i giorni feriali 08.00-11.00 / 16.00-18.00festivi 09.00-12.00; sabato e vigilia festività 08.00-11.30; prefestivi apertura 08.00.Sono possibili visite fuori previa prenotazione.

Note: La Chiesa è stata costruita nella seconda metà del XV secolo sulla scia di devozio-ne che il Santo suscitò in terra bergamasca grazie alla sua predicazione. All’internodella chiesa, sull’altare maggiore, è possibile ammirare la pala di Lorenzo Lotto“Madonna in trono e Santi”.

Casa Natale di G. Donizetti - Via Borgo Canale, 14Fondazione Donizetti - Tel. 035/244483 - Fax 035/233488

Orario: Chiusa per restauri.

Note: Si compone di una serie di stanze restaurate fedelmente che propongono unambiente tipico bergamasco nel Borgo Canale, così come si presentava tra la finedel sec.XVIII e l’inizio del XIX.

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Fontana del Lantro - Via Boccola - Gruppo Speleologico Bergamasco Le NottoleTel. 035/251233

Orario: Visite guidate da giugno a settembre la prima domenica del mese (programma“Estate vivi la tua città”). In altri periodi sono possibili visite a pagamento previaprenotazione.

Note: La Fontana altomedievale, citata già nel 928, è dotata di una grande cisterna.Restaurata nel 1991, fu utilizzata fino agli anni Cinquanta per usi pubblici.

Galleria d’Arte Moderna e ContemporaneaVia S. Tommaso, 53 Tel. 035/399528-9 - www.gamec.it - [email protected]

Esposizioni temporaneeOrario: variabile secondo le diverse manifestazioni.

Chiusa il lunedì - aperta 15/08 e 26/08.Prezzi e orari possono variare. Possibilità visite guidate per gruppi.

Note: Inaugurata nel 1991, organizza esposizioni temporanee, in attesa di assolvere apieno titolo al suo ruolo di istituzione del nuovo mecenatismo privato.Collezione permanente: Spajani - Manzù

Orario: dal 01/10 al 31/03: 09.30-13.00; 14.30-17.45dal 01/04 al 30/09: 10.00-13.00; 15,00-15.45Chiusa il lunedì. Ingresso libero.

Museo Civico di Scienze Naturali “E. Caffi” - Piazza della Cittadella, 10Tel. 035/286011 - Fax 035/233154 - e-mail: [email protected]

Orario: Aperto tutto l’anno escluso il lunedì. Chiuso: 25/12 e 01/01.Orario invernale (da ottobre a marzo): 09.00-12.30 / 14.30-17.30.Orario estivo: da martedì a venerdì 09.00-12.30 / 14.30-18.00;

sabato, domenica e festivi 09.00-19.00.Aperto: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 15 e 26 agosto.Presso il museo è attivo un servizio di visite guidate a pagamento rivolto a scolaresche. Ingresso libero.

Note: Intitolato al naturalista Enrico Caffi, il museo dispone di 1800 mq. di esposizione.Viene trattata la sistematica dei principali gruppi zoologici viventi.Il settore dedicato alla paleontologia espone campioni di importanza mondiale reperitinella nostra provincia. Tra questi il più antico rettile volante: l’Eudimorphodon ranzii.

Museo Civico Archeologico - Piazza della Cittadella, 9 - Tel. 035/242839

Orario: da ottobre a marzo, da martedì a domenica: 09.00-12.30 / 14.30-18.00;da aprile a settembre, da martedì a venerdì: 09.00-12.30 / 14.30-18.00;sabato e domenica 09.00-19.00. Chiuso il lunedì.Ingresso libero.

Note: Al piano terra della Cittadella, già sede del Capitano veneto, fu sistemato nel 1960il museo Archeologico. Il museo comprende collezioni preistoriche, romane, paleo-cristiane e d’arte longobarda, provenienti soprattutto dal territorio bergamasco.

Museo Diocesano d’Arte Sacra Adriano Bernareggi - Via Pignolo, 76 - Tel. 035/248772 Fax 035/215517 - www.museobernareggi.it - e-mail: [email protected]

Orario: 09.30-12.30 / 15.00-18.30. Chiuso il lunedì.Ingresso: € 3,00 intero; € 1,50 ridotto (scolaresche, accompagnatori, militari, pensionati dai 60 anni,ragazzi fino a 12 anni, gruppi da un minino di 12 a un massimo di 25 persone conprenotazione obbligatoria).

Note: Il museo ha sede nello splendido palazzo Bassi Rathgeb.Il materiale esposto, quadri, oggetti e paramenti sacri, proviene dalla raccoltadell’Arcivescovo monsignor Adriano Bernareggi e da successive donazioni.

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Torre Civica - Piazza Vecchia - Tel. 035/247116 (Museo Storico)

Orario: da novembre a marzo: su prenotazione (minimo 5 persone); sabato e festivi 09.30-16.30.da aprile a ottobre 09.30-19.00; sabato e festivi 09.30-21.30.Chiuso il lunedì.Ingresso: biglietto comulativo con Museo Storico

Note: Fatta erigere dalla nobile famiglia bergamasca del Suardi-Colleoni intorno al XIIsec., subì diverse modificazioni ed abbellimenti. Il campanone alle 22.00 di ogni sera fa udire 180 rintocchi, a ricordo dell’anticocoprifuoco.

Museo storico Sezione Ottocento Rocca - Piazzale Brigata Legnano, 12Tel. 035/247116

Orario: da ottobre a maggio: 9.30-13.00 / 14.00-17.30da giugno a settembre: 9.30-13.00 / 14.00-17.30; sabato e festivi 9.30-19.00Chiuso il lunedìIngresso: biglietto comulativo con Museo Storico

Note: La Rocca è un sistema difensivo voluto da Giovanni di Lussemburgo e ultimatosotto i Visconti, con l’aggiunta in periodo veneziano del torrione cilindrico, ha glispalti adibiti a Parco della Rimembranza.

Museo Storico - Piazza Mercato del Fieno, 6/A - Convento di S. FrancescoTel. 035/247116 - Fax 035/219128 - www.bergamoestoria.org

Orario: da ottobre a maggio: 9.30-13.00 / 14.00-17.30da giugno a settembre: 9.30-13.00 / 14.00-17.30; sabato e festivi 9.30-19.00 Chiuso il lunedì Ingresso: € 3,00; gruppi € 2,00; gratuito fino a 18 anni.

Note: Il nuovo Museo è l’erede del Museo del Risorgimento e della Resistenza; l’attenzio-ne dell’esposizione è centrata non solo sugli eventi del Risorgimento, ma anchesulla storia economica, urbanistica e sociale.Il museo è attrezzato con schede didattiche asportabili, una sezione video sul voltodella Città e strumenti multimediali.

Museo del Monastero di Matris Domini - Via Locatelli, 77 - Tel. 035/3884885www.matrisdomini.org

Orario: giovedì e domenica 09.30-11.30;sabato 16.00-17.30Sono possibili visite in altri giorni ed orari previo preavviso e prenotazione telefonica Ingresso: offerta libera.

Museo Donizettiano - Via Arena, 9 - Tel. 035/399269-247116 - Fax 035/219128

Orario: da ottobre a maggio: 9.30-13.00; sabato e festivi 9.30-13.00 / 14.00-17.30da giugno a settembre: 9.30-13.00 / 14.00-17.30Chiuso il lunedìBiglietto comulativo con museo storico

Note: Nel palazzo della Misericordia Maggiore, sede dell’Istituto Musicale, dal 1903 è collo-cato il museo Donizettiano.In una vasta sala elegantemente decorata, sono esposti manoscritti, autografi, pubbli-cazioni musicali e teatrali, lettere, documenti, ritratti e cimeli appartenuti a G. Donizetti.

località di interesse artistico • culturale • turistico

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Page 42: Brochure Bergamo Provincia

Orto Botanico L. Rota - Scaletta Colle ApertoTel. 035/286060 - Fax 035/270318www.comune.bergamo.it/ortobotanico

Orario: tutti i giorni da marzo ad ottobre; marzo: 09.00-12.00 / 14.00-17.00; da aprile a settembre: 09.00-12.00 / 14.00-18.00.(sabato domenica e festivi: orario continuato 09.00-19.00) ottobre: 09.00-12.00 / 14.00-17.00;chiuso da novembre a febbraio.È attivo un servizio di visite guidate a pagamento rivolto a scolaresche o a gruppi.Ingresso libero.

Note: Il giardino botanico di Bergamo ospita oggi in soli 1357 mq. Più di 600 specie.Un’attenzione particolare è riservata alle specie che caratterizzano il territorio flori-stico lombardo. Altre collezioni sono dedicate alla flora mediterranea, alle piante utilizzate dall’uo-mo, alle succulente etc.Il giardino è parte integrante del Museo Civico di Scienze Naturali.

Museo Etnografico La Torre - Via S. Maria, 10 loc. ComendunoTel. 035/753710

ALBINO

Orario: Aperto la domenica 10.00-12.00.Possibili visite in altri giorni e orari previa prenotazione.Ingresso libero.

Museo della Valle del Lujo - Parrocchia di Casale di Albino Tel. 035/770035-770104

Orario: Visite su prenotazione: tel. 338/9746012

Tempio di S. Tomé - Tel. 035/610241 (Biblioteca)

ALMENNO S. BARTOLOMEO

Orario: da ottobre ad aprile: solo la domenica e i festivi 10.00-12.00 / 14.30-17.00.da maggio a settembre: il sabato 14.30-18.00, la domenica e festivi 10.00-12.00/14.30-18.00.Per visite fuori orario prenotare al numero telefonico dell’Associazione Amici delRomanico 335/7238605 - 340/5281132 - 035/548617Ingresso libero.

Antenna Europea del Romanico Centro Internazionale di Studi Tel. 035/553205.

Note: Costruzione a pianta circolare del XII secolo.Interno con ambulacro e matroneo, collegati tra loro da scalette in spessore di muroe separati, mediante otto colonne ed archi, dal vano centrale coperto a cupola.

Km. 13 da Bergamo

Km. 11 da Bergamo

Museo del falegname di Tino Sana - Via Papa Giovanni XXIII, 3 - Tel. 035/554411

Orario: sabato: 15.00-18.00; domenica: 09.30-12.00 / 15.00-18.00.Per gruppi possibilità di visita fuori orario previa prenotazione.Ingresso: intero € 6,00 - ridotto (fino a 14 anni) € 3,00.

Note: Esposti attrezzi, utensili e macchine per la lavorazione del legno.Bottega tradizionale del falegname e dell’artigiano scultore; torni del ‘600, ‘700 e ‘800. Antichi mestieri rurali. L’angolo dei burattini.

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Page 43: Brochure Bergamo Provincia

Museo d’Arte Sacra S. Martino e Sagrestie FantonianeBasilica di S. Martino - Piazza Italia, 8 - Tel. 035/516579www.museosanmartino.org - [email protected]

Orario: Visita guidata: ore 16.00 della domenica.Apertura: festivi 15.00-18.00. Per altri periodi visita su richiesta.Ingresso: € 4,00 per gruppo compresa la guida - € 5,00 singolo.

Note: Le tre sacrestie, costituiscono un trionfo di figure allegoriche, di grande potenzaespressiva. Intarsi e intagli eseguiti dalle botteghe dei Fantoni e dei Caniana.

ALZANO LOMBARDO

Center Park - Tel. 0363/905194 - www.centerparkantegnate.come-mail: [email protected] - [email protected]

Orari e prezzi d’ingresso da verificare ad inizio stagione

Note: Parco acquatico con piscine e giochi d’acqua.

ANTEGNATE

Km. 6,5 da Bergamo

Km. 28 da Bergamo

Museo Etnografico dell’Alta Valle Seriana - Tel. 0346/33035 - 33232P.zza del Santuario

Orario: giugno-settembre: feriale 16.00-18.00; festivi 10.00-12.00 / 16.00-18.00;ottobre-maggio: sabato 16.00-18.00; festivi 10.00-12.00 / 16.00-18.00.Chiuso il lunedì. Per comitive visite su prenotazione, qualsiasi giorno e ora.Ingresso: € 2,00 intero - € 1,00 ridotto.

Note: Raccolte di attrezzi che documentano la lavorazione della lana, seta, canapa.Testimonianze sulle miniere, i carbonai e i mestieri scomparsi.

ARDESIO Km. 38 da Bergamo

Museo dei Tasso - Tel. 0345/43543 (Municipio) - Tel. 0345/43329 (custode)

Orario: Aperto tutto l’anno.

Visite su prenotazione.

CAMERATA CORNELLO Km. 33 da Bergamo

Orario: Per informazioni o visite guidate contattare il Comune di Capriate S. Gervasio, telefono 02/920991231 e l’Associazione Culturale Villaggio Crespi al mattino telefono 02/90987191. www.villaggiocrespi.it - e-mail: [email protected]

Note: Crespi d’Adda rappresenta l’esempio più interessante di Villaggio Operaio in Italiasia per il suo perfetto stato di conservazione sia per l’esemplarità dell’impostazioneurbanistica. Sorto nel 1878 sulla riva dell’Adda in territorio bergamasco dall’operadei Crespi una famiglia di industriali cotonieri di Busto Arsizio. È inserito dal 1985 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

CAPRIATE S. GERVASIO

Villaggio Operaio di Crespi d’Adda

Km. 16 da Bergamo

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località di interesse artistico • culturale • turistico

Page 44: Brochure Bergamo Provincia

Orario: Apertura: da marzo a settembre tutti i giorni escluso il lunedì.Agosto: aperto tutti i giorni incluso lunedì, apertura anche serale.Da ottobre a febbraio: aperto solo sabato e domenicaIngresso a pagamento.

Note: Su una superficie di 200.000 mq. sono allestiti: un parco di divertimenti ed unaricostruzione in miniatura dell’Italia con le principali città, con i più significativimonumenti, i mari e le catene montuose. Possibilità di colazione al sacco.

Fantasy World - Minitalia - Via V. Veneto, 52 - Tel. 02/9090169-9091341Fax 02/90963469 - www.fantasyworld.it

Orario: estivo feriale: 06.30-12.00 / 14.00-19.00; festivi 06.30-19.00;invernale feriale: 06.30-12.00 / 14.00-17.00; festivi 06.30-18.00.

Note: Datato del sec. XV e ricostruito nei secc. XVII - XVIII, ad opera di Pellegrino Tibaldi,è meta di ferventi pellegrinaggi, in particolare il 26 maggio, ricorrenza dell’appari-zione miracolosa.L’interno contiene opere dello Juvara, Cavenaghi, Moriggia e Cavedoni.

CARAVAGGIO

Santuario S. Maria del Fonte - Portici Santuario, 10 - Tel. 0363/3571

Orario: Aperto tutti i sabati 15.00-18.00 tranne il mese di agosto. Per gli altri giorni e orariprenotazione obbligatoria.Ingresso libero.

Note: Lascito collezione del dott. ing. Ottorino Zibetti. Il museo, si compone di modelli dinavi celebri, di strumenti nautici e cimeli storici di grande valore, conchiglie, fossi-li marini.

Museo Navale Ottorino Zibetti - Viale Papa Giovanni XXIII (Viale del Santuario), 17c/o Centro Civico di S. Bernardino - Tel. 0363/51226

Km. 26 da Bergamo

Km. 24 da Bergamo

Orario: Il museo è visitabile mercoledì, sabato e domenica ore 15.00-18.30; per gruppi escolaresche è disponibile il servizio di visite guidate.

Note: Il Museo raccoglie, cataloga, studia i materiali che si riferiscono alla storia, all’am-biente e alla gente della Valle, favorendo la conservazione e la ricerca scientifica suimateriali che fanno parte della tradizione locale.

CASAZZA

Museo della Val Cavallina - Via Nazionale, 67 - Tel. 035/810640www.museocavellas.it - e-mail: [email protected]

Orario: giugno, luglio, agosto e settembre aperto sabato e domenica 10.00-13.00 / 14.00-18.00 da novembre a febbraio chiuso; da marzo si riapre ma solo la domenica pomeriggio14.00-18.00;

CENE

Parco Paleontologico - Via Bellora - Tel. 035/751686 - 729318 - Fax 035/755185 www.triassico.it - e-mail: [email protected]

Km. 17 da Bergamo

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Page 45: Brochure Bergamo Provincia

aprile, maggio e ottobre sabato e domenica pomeriggio 14.00-18.00.Possibilità di visite guidata e laboratori didattici per gurppi e scolaresche previa pre-notazione e solo nei giorni feriali (gruppi max 25pp/45€/h. per gruppo)

Note: Nelle sale del Museo sono collocati i reperti più significativi di Cene e fra questi alcu-ni fossili unici al mondo.La grande ricostruzione paleoambientale nella sala “Bergamo...220 milioni di anni fa”È dedicata alla fisionomia del territorio e dei suoi abitanti del lontano triassico.

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Orologio astronomico di Pietro Fanzago - P.zza dell’Orologio - Tel. 0346/21113 (Pro Loco)

CLUSONE

Orario: a luglio e agosto, un giorno alla settimana visita guidata a:Orologio astronomico, Palazzo Comunale, Oratorio dei Disciplini, Basilica S. MariaAssunta e, a richiesta, chiesa del Paradiso (Visita gratuita).Per altri periodi visita a pagamento; contattare Turismo pro Clusone.

Note: L’Orologio è collocato sulla facciata sud del Palazzo Comunale, già “Palazzo dellaRagione”. Autentica opera d’arte meccanica, ideata e costruita nel 1583 da PietroFanzago ingegnere, meccanico e fondatore di Clusone.

Oratorio dei disciplini - Sagrato dei Disciplini

Orario: Per visite guidate contattare Turismo pro Clusone 0346/21113

Note: Affreschi del 1470-1471.Sulla parete esterna affresco del 1485 con Trionfo della Morte e Danza Macabra.

Km. 34 da Bergamo

Santuario di S. Patrizio - Tel. 035/711512 (Parrocchia)

COLZATE

Orario: Apertura: tutti i giorni dalle 14.00 alle 17.30 e la domencia mattina funzioni religiose.Aperto il 17 marzo festa di San Patrizio, 2a domenica di settembre omaggio delpaese di Vertova al santo. Dalla seconda domenica di Pasqua alla seconda domenica di settembre apertoanche tutte le domencche dalle 9.00 alle 12.00.

Note: Meta di frequenti pellegrinaggi e luogo di devozione, a 10 minuti d’auto dalpaese, il Santuario sorge su un promontorio in posizione incantevole che domi-na l’abitato.L’Edificio si è sviluppato, intorno al nucleo centrale costituito dal sacello risalenteal XIV sec.. Degni di nota gli affreschi.

Km. 21 da Bergamo

Km. 9 da Bergamo

Orario: Sabato 09.30-12.30 / 14.30-18.30; domenica 09.30-12.30Per visite fuori orario è necessaria la prenotazione.Ingresso libero.

COMUN NUOVO

Museo Storico Militare - Cascina La Nuova - Tel. 035/594623

Museo del Presepio - Via XXV Aprile, 179 - Tel. e Fax 035/563383www.museodelpresepio.com - e-mail: [email protected]

DALMINE località Brembo

Orario: da febbraio a novembre: solo festivi 14.00-18.00

Km. 9 da Bergamo

località di interesse artistico • culturale • turistico

Page 46: Brochure Bergamo Provincia

Km. 34 da Bergamo

Museo della Basilica - Piazza Emancipazione - Tel. 035/745425-746115

GANDINO

Orario: Aperto su prenotazione; la prima e la terza domenica di ogni mese ( orari 15.00-18.00); in occasione delle principali festività.Nel perido natalizio esposizioni di presepi da tutto il mondo. Ingresso: € 3,00 / 5,00

Note: Il Museo raccoglie oggetti della Basilica e delle altre chiese di Gandino.La collezione più specifica e preziosa è costituita dai parametri sacri con vesti litur-giche del XVI sec. in seta con ricami in oro e argento.

Chiesa di S. Bernardino - Piazza Vittorio Veneto, 2 - Tel. 035/691078 (Parrocchia)Tel. 035/691065 (Municipio)

LALLIO

Orario: sabato e domenica: da aprile a settembre 15.30-18.00; da ottobre a marzo 15.00-17.00.

Per visite di gruppi in altri orari rivolgersi all’associazione “Amici di S. Bernardino”Tel. 035/200822-690830.Visite guidate 1ª e 3ª domenica di ogni mese:estivo ore 16.00 - invernale ore 15.30.Ingresso libero.

Note: Datata 1450, è riconosciuta come monumento nazionale. La chiesa presenta trecicli di affreschi dei sec. XV - XVI in parte opera di Cristoforo Baschenis il Vecchio.Cappelle laterali del 1532 e campanile del 1606.

Km. 5 da Bergamo

Accademia delle Belle Arti “Tadini” - Piazza Garibaldi, 3 - Tel. 035/961787

LOVERE

Orario: dal 25 aprile al 25 ottobre:festivo 10.00-12.00 / 15.00-18.00; feriale 15.00-18.00. Chiuso il lunedì.Ingresso: intero € 5,00 - ridotto € 3,00.

Note: L’Accademia ha sede nel palazzo neoclassico prospicente il lago. Fu fondata nel 1828 dal conte Luigi Tadini (1745-1829) e comprendePinacoteca, Museo e scuole di disegno e musica.

Basilica di S. Maria Assunta in Valvendra - Via F.lli Pellegrini, 7Per informazioni: Tel. 333/2796975 Sig. Belotti

Orario: Tutti i giorni da lunedì a sabato 10.00-12.00 / 16.00-18.00.

Note: Costruita fra il 1473 e l 1483, ha l’abside rivolta al Sebino e la facciata ripartita dalesene verso l’antica via di comunicazione con la Val Camonica.L’interno è scandito da dodici altari, con affreschi prospettici e tele di Carpinoni,Barbelli, Cavagna e Moretto.

Km. 43 da Bergamo

dicembre e gennaio: feriale 14.00-18.00; festivi 09.00-12.00 / 14.00-19.00.Visite fuori orario per gruppi turistici, associazioni, scuole e parrocchie previa pre-notazione telefonica: 035/563383 o via e-mail.Ingresso: intero € 3,50 - ridotto € 2,50.

Note: Il Museo si estende su 1200 mq. di superficie e raggruppa circa 800 presepi e cen-tinaia di figure di ogni dimensione e stile.Fra gli esemplari più preziosi, il grande presepio ispirato al Settecento napoletano.

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Museo dei Minerali della Miniera - Via Perletti, 4 - Tel. 0345/95313

OLTRE IL COLLE

Orario: Attualmente in restauro. Solitamente aperto: festivi dalle 15.00 alle 17.00.Agosto: tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00.

Km. 37 da Bergamo

Museo d’arte contemporanea - Donazione Meli - Castello GiovanelliVia Castello - Tel. 035/822829 - Fax 035/822860www.museoluzzana.it - e-mail: [email protected]

LUZZANA

Orario: domenica 15.00-18.00:Per gruppi ed altri orari tel. 035/940547 (Giocoarmonia), 035/944777 (IAT Trescore)

Note: Il Museo è frutto della donazione dello scultore luzzanese Alberto Meli e della pitti-trice Ester Gaini Meli. Espone anchhe opere di Arp, Richter, Valenti.

Km. 18 da Bergamo

Museo dei magli - Via dei Magli - Tel. 035/704473 - Fax 035/704682 (Comune)e-mail: [email protected] - web.tiscali.it/associazione_magli

PONTE NOSSA

Orario: Visitabile su prenotazione; apertura anche nei mesi di luglio e agosto in giorni defi-niti. INGRESSO: € 0,52.

Note: In edificio originale, è dedicato agli antichi magli ad acqua per la lavorazione delferro. Un maglio è funzionante. Esposti attrezzi in ferro realizzati con il maglio.

Km. 25 da Bergamo

Museo dell’Abbazia Benedettina - Tel. 035/795025

PONTIDA

Orario: Il Monastero di S. Giacomo è visitabile tutti i giorni 09.00-12.00 / 16.00-18.00previo preavviso telefonico.

Note: Luogo abitato da monaci benedettini.

Km. 16 da Bergamo

Museo G. Battista Rubini - Via Comelli, 2 - Tel. 0363/910810

ROMANO DI LOMBARDIA

Orario: Aperto la domenica 10.00-12.00Possibili visite fuori orario su prenotazione e previo accordo.ingresso libero.

Km. 25 da Bergamo

Raccolta Memoria della Comunità - Piazza della Rocca - Tel. 0363/912373Orario: Lunedì, giovedì, sabato e domenica 10.00-11.30

Possibili visite fuori orario su prenotazione al numero 0363/912186ingresso libero.

Collezione “Anita e Rinaldo Pigola” - Palazzo della Comunità - Tel. 0363/910662

Orario: Domenica, giorni festivi e ogni primo sabato del mese 10.00-12.00ingresso libero.

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località di interesse artistico • culturale • turistico

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Casa di Arlecchino, Oneta - Tel. 0345/43262 (Biblioteca), 0345/42458 (Taverna di Arlecchino)

S. GIOVANNI BIANCO (fraz. Oneta)

Orario: novembre-marzo: 19.00-12.00/14.00-17.00; aprile-ottobre:10.00-12.00/15.00-18.00 aprile-ottobre:10.00-12.00/15.00-18.00Ingresso libero. Lunedì chiuso.

Note: Severo edificio quattrocentesco in posizione privilegiata nel borgo medievale diOneta a controllo dell’antica “Via Mercatorum”.Casa originaria della famiglia Grataroli che nel ‘400 vantava grande potenza e ricchezza.

Km. 29 da Bergamo

Museo Etnografico - Via dei Goi, 6 - Tel. 0346/55393

SCHILPARIO

Orario: tutti i giorni: 09.00-12.00 / 14.00-18.00.Chiuso il lunedì. Luglio e agosto aperto anche il lunedì.Possibilità di guida su prenotazione.Ingresso a pagamento: intero € 2,50 - ridotto € 1,50.

Note: Il Museo conserva oggetti di cultura materiale e strumenti di lavoro, documenti e foto-grafie che illustrano la storia, la vita, le consuetudini e le tradizioni della popolazione dellaValle di Scalve.

Museo della MinieraMiniera Berbera - Località Fondi

Orario: Apertura (salvo mal tempo) luglio e agosto: tutti i giorni 09.00-18.00; altri periodi:domenica 09.00-12.00 / 13.00-18.00È possibile effettuare visite (per gruppi superiori a 10 persone) in giorni ed oraridiversi prenotando presso il Museo Etnografico tel. 0346/55393, oppure sig.Capitanio tel. 0346/55367.Ingresso: € 5,50 adulti - € 4,50 per gruppi e ragazzi.

Miniera Gaffione (utilizzo del trenino)Orario: Aperta tutto l’anno sabato e domenica: 09.30-12.00 / 13.30-18.00

Ingresso: intero € 6,00; ridotto € 5,00; comulativo € 10,00

Km. 66 da Bergamo

Fondazione Fantonum de Rascarolo «I Fantoni» - Via Fantoni, 1 - Tel. 0346/73523

ROVETTA

Orario: dal 01/7 al 30/09: 15.30-17.30.Per gruppi la visita è possibile anche in altri orari ed altri periodi su prenotazione.Chiuso lunedì.Ingresso: intero € 3,00 - ridotto e per gruppi € 1,50.

Note: Il Museo ha sede nella casa per secoli appartenuta alla famiglia Fantoni,celebri scultori lombardi attivi dal secolo XV.Numerosi locali sono stati conservati a testimonianza della vita quotidianadella bottega; vastissima collezione di disegni, bozzetti e modelli.

Km. 37 da Bergamo

Pinacoteca Gianni Bellini - Via S. Paolo, 8 - Tel. 035/912165

SARNICO

Orario: giugno-settembre: sabato 09.30-12.30 / 17.00-19.00 / 21.00-23.00;domenica 10.00-12.00 / 17.00-20.00.

ottobre-maggio: sabato 09.30-12.30 / 15.30-19.00; domenica: 10.00-12.00 / 15.30-19.00Ingresso: intero € 3,00; ridotto € 1,50Possibilità di visite guidate su prenotazione anche per ragazzi in età scolare e prescolare.

Km. 27 da Bergamo

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Page 49: Brochure Bergamo Provincia

Museo Brembano di Scienze Naturali - Via S. Carlo (Villa Speranza - Biblioteca)per informazioni e prenotazioni Tel. 0345/22141

Orario: visite su prenotazionePossibilità di visite guidate a pagamento.Ingresso libero.

Note: Il Museo custodisce una collezione di reperti fossili del periodo Triassico (da 250 milio-ni a 200 milioni di anni fa). Oltre al reparto paleontologico, nel Museo si può ammirareuna stupenda collezione di farfalle della Valle Brembana ed una esposizione permanen-te di pannelli didattici con documentazione fotografica della Flora Alpina Bergamasca.

Casinò Municipale - Via B. Villa, 16 - Tel. 0345/21404

S. PELLEGRINO TERME

Orario: Visite effettuabili solo su prenotazioneIngresso: € 1,60; ridotto € 1,00.

Note: Il Casinò di S. Pellegrino Terme venne inaugurato nel 1907.Opera dell’architetto Romolo Squadrelli, coadiuvato dall’ingegnere Luigi Mazzocchiè una pregevolissima opera in puro stile “Liberty” e si è affermata negli ultimi annicome sede ideale per meeting, convegni, spettacoli e ricevimenti nuziali.

Km. 24 da Bergamo

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Museo di Papa Giovanni XXIII - Tel. 035/792956 - Località Camaitino

Casa Natale di Papa Giovanni XXIII - Missionari del PIME - Via Colombera, 5Tel. 035/791101

SOTTO IL MONTE

Orario: tutti i giorni: 08.30-11.30 / 14.30-17.30.In estate la chiusura è posticipata di un’ora; (chiusura 18.30).Chiuso il lunedì. - Ingresso offerta libera.

Note: Il Museo è situato poco lontano dalla casa natale di Papa Giovanni XXIII ed è distri-buito su due piani. Raccoglie vari oggetti, fra i quali anche preziosi doni, appartenuti al Santo Padre.

Orario: tutti i giorni: da ottobre a marzo 08.30-17.30;da aprile a settembre 08.30-18.30Ingresso libero.

Km. 14 da Bergamo

Cappella di Villa Suardi - Via Suardi, 20 - Tel. 035/944777 (Ufficio I.A.T. - Pro Loco)

TRESCORE BALNEARIO

Orario: Visite guidate alla cappella previa prenotazione obbligatoria.Da martedì a sabato 09.00-12.00 (mecoledì anche il pomeriggio).Ingresso: € 6,00; oltre 15 persone (con o senza guida) € 3,00.

Note: Nella Cappella di Villa Suardi si trova un intero ciclo di affreschi di Lorenzo Lottodedicati a Santa Barbara (sec. XVI).

Km. 14 da Bergamo

Basilica di S. Martino e S. Maria AssuntaPiazza Manara - Tel. 0363/49348 - Parrocchia

TREVIGLIO

Orario: feriali 7.30-12.00; sabato e domenica 7.30-12.00 e 18.00-18.30ingresso libero.

Km. 21 da Bergamo

località di interesse artistico • culturale • turistico

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Parco Faunistico «Le Cornelle» - Via Cornelle, 16 - Tel. 035/527422 - Fax 035/528285

VALBREMBO

Orario: da ottobre a marzo: aperto tutti i giorni 09.00-17.00;da aprile a settembre: aperto tutti i giorni 09.00-19.00.Ingresso: intero € 9,00 - ridotto € 6,00.

Note: In una zona ricca di verde, il parco copre una superficie di 90.000 mq. con decinedi specie animali di tutti i continenti.L’ambientazione è molto curata ed i visitatori hanno largo spazio per osservare davicino gli animali che godono di ampia libertà.

Km. 7 da Bergamo

Museo Etnografico Alta Valle Brembana - Via Torre, 1 - Tel. 0345/87713-87847

VALTORTA

Orario: luglio-agosto: da martedì a domenica 10.00-12.00 / 15.00 18.00. Altri mesi visita su prenotazione.INGRESSO: adulti € 2,00, con opuscolo guida € 3,00ridotto € 1,50, con opuscolo guida € 2,50.

Note: Dedicato alla storia, agli antichi mestieri, alle culture ormai scomparse della popo-lazione dell’alta Valle Brembana.

Km. 52 da Bergamo

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Note: Fra le pregevoli opere pittoriche si segnala il polittico di San Martino e dellaMadonna con Santi (1485) di B. Butinone e B. Zenale.

Museo Civico Teresa ed Ernesto Della Torrec/o Centro Civico - Vicolo Bicetti, 11Tel. 0363/317510-317506-317509

Orario: martedì e giovedì 15,30-17,30.domenica 15.30-18.30. ingresso libero.

Note: Nato nel 1963 quando il Comune ha dato attuazione alla volontà testamentaria delprof. Pier Luigi Della Torre. Il museo - pinacoteca è costituito sulla base di dona-zioni private che comprendonoe mobili, arazzi, vasi, miniature, dipinti raccolti coninteresse da amatore. È stata accorpata al museo la raccolta archeologica con reperti in parte di proprie-tà comunale (ritrovamento fino al 1929) e in parte statale.

Museo d’Arte e Cultura africana Villaggio Africano - Via G. Peruzzo, 142 (fraz. Basella)Tel. 035/894670 - Fax 035/894819 - www.museoafricano.it

URGNANO

Orario: da lunedì a venerdì 09.00-17.00; domenica 14.00-18.00.Chiuso il sabato. Possibilità di visita fuori orario previa prenotazione telefonica pergruppi e scuole. Ingresso: € 5,00 intero, € 2,50 ridotto (ragazzi dai 3 ai 14 anni).

Note: Il museo illustra storia, geografia, fauna e cultura dell’Africa. Interessante la raccol-ta di maschere, bronzi, oggetti rituali.

Km. 12 da Bergamo

Page 51: Brochure Bergamo Provincia

Museo della Civiltà Contadina e Artigiana - Via XI Febbraio - Fabbrica BonalumiTel. 035/870261 (Municipio).

VERDELLO

Ingresso libero.

Km. 7 da Bergamo

Km. 9 da Bergamo

Museo Civico Naturalistico “Severo Sini” - Via Roma, 20www.museosini.it; e-mail: [email protected]

VILLA D’ALMÈ

Orario: il primo e il terzo sabato di ogni mese dalle ore 09.00 alle 12.00. Per i gruppi e le scolaresche prenotazioni presso il Comune Tel. 035/6321111e-mail: [email protected] libero.

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Museo della Valle - Via Mazzini, 3 - Tel. 0345/91473 - Fax 0345/50866

ZOGNO

Orario: tutti i giorni: 09.00-12.00 / 14.00-17.00.Chiuso il lunedì, Capodanno, Pasqua, 1° Maggio, 15 agosto, Natale e 26 dicembre.Per le scolaresche visita su prenotazione con possibilità di guida a pagamento.Ingresso: intero € 2,58 - ridotto € 1,55.

Note: Il Museo contiene una raccolta originale ed interessante di oggetti, arnesi, suppel-lettili, utensili, appartenuti alla gente della valle.Il Museo è una viva testimonianza della vita e della civiltà contadina locale.

Museo della Vicaria - Parrocchia di Zogno - Chiesa di S. Lorenzo - Tel. 0345/91083

Orario: giovedì e sabato 15.00-18.00. Previa prenotazione. Ingresso libero.

Note: Il Museo raccoglie le testimonianze della religiosità locale, legate alle celebrazionidelle principali cerimonie della religione cattolica.

Km. 18 da Bergamo

Fuipiano Imagna, Arnosto

località di interesse artistico • culturale • turistico

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CASTELLI

La RoccaLa Rocca è un sistema difensivo voluto da Giovanni di Lussemburgo e ultimato sotto i Visconti,con l’aggiunta in periodo veneziano del torrione cilindrico, ha gli spalti adibiti a Parco dellaRimembranza.

Informazioni: Museo Storico tel. 035/247116

Castello di San VigilioVisatabile orari: da aprile a settembre 9.00-20.00; ottobre e marzo 10.00-18.00; da novembre a febbraio 10.00-16.00.

BERGAMO

BIANZANO

BRIGNANO GERA D’ADDA

CASTELLI CALEPIO

Castello dei SuardiPrivato visitabile mesi luglio e agosto giovedì e sabato 17.30-18.30. Gruppi e scuole su prenotazione - tel. 035/814086. Ingresso: € 3,00 adulti - € 2,00 studenti.

Palazzo VisconteoPalazzo Visconteo (sec. XVI e XVIII). Sorto sulle rovine di una rocca del ‘200, in stile barocco, sidivide nel cosiddetto "Palazzo Vecchio" che risale al ‘500-‘600 e il "Palazzo Nuovo" la cui costru-zione venne affidata all’arch. G.M. Ruggeri verso il 1710. Il Palazzo, di proprietà della famigliaVisconti fino al 1892, si trova attualmente in buono stato di conservazione e costituisce un ottimoesempio di villa di campagna lombarda con cortili, parco di grande effetto scenografico e saleinterne completamente decorate. Si segnalano pitture di F. Meda (1615), dei fratelli Galliari (‘700),G.A. Colpani (‘600), Magnasco. Di notevole interesse anche la cappella di casa Visconti, e il Teatrino. (La parte comunale è visita-bile previa richiesta scritta da indirizzare al sindaco di Brignanotel.0363/815011, Fax 0363/382263 e-mail: [email protected].

Castelli Conti Calepio(Visitabile tutto l’anno su richiesta - tel. 035/4494111 - Municipio)

CAVERNAGO

Castello Martinengo - ColleoniDivenne nel 1470 proprietà di Bartolomeo Colleoni dopo che era stato ricostruito su una preesi-stente struttura. Alla morte del condottiero passò alla figlia che lo portò così alla famigliaMartinengo che nel ‘500 trasformò il castello in una residenza signorile. A pianta quadrata conquattro torri e fossato con ponte levatoio che dava l’accesso attraverso un portale di foggia vene-ziana. Il cortile è circondato da un porticato sovrastato da un loggiato con colonne binate di ordi-ne ionico. Le volte del porticato sono completamente affrescate. Il castello è oggi di proprietà deiGonzaga di Vescovato. Privato - Non visitabile.

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castelli

CAVERNAGO MALPAGA

Castello ColleoniCostruzione quattrocentesca a pianta quadrata era originariamente cinta da due cerchie di mura edue fossati. Oggi le mura esterne non esistono più, rimane solo un fossato e il ponte levatoio.All’interno il cortile d’onore con un elegante loggiato su cui si aprono le sale con cicli di affreschidel XV, XVI, XVII secolo. Nel 1456 le rovine del castello vennero acquistate da Bartolomeo Colleoniche decise di farlo diventare sua residenza di cui si può ancora visitare la camera da letto. Oggi laproprietà è della Società Agricola Castello di Malpaga.Visitabile: da febbraio a novembre: domenica 14.30-18.30.Gruppi su prenotazione giorni feriali. Ingresso: e 5,00 adulti - e 2,50 ridotti - tel. 035/840003 in orari d’ufficiowww.castellomalpaga.it

CLANEZZO

CastelloInformazioni 035/641567.

COLOGNO AL SERIO

Borgo fortificato e Rocca Medievale

COSTA MEZZATE

CHIUDUNO

Castello Conti VertovaVisite gruppi guidati max 20 persone, su prenotazione con congruo anticipo. Ingresso pagamento. tel. 035/243866

Non visitabile.

FILAGO

Castello di MarneCostruzione medioevale sul Brembo, ben conservata e di notevole interesse architettonico.Info: 035/4938011

GROMO

Castello dei GinamiVisite su richiesta previo preavviso telef. al ristorante Posta Castello - Tel. 0346/41002

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CastelloPrivatoVisitabile torre, cappella e cantine: aprile - ottobre domenica 15.00-18.00; ultima domenica di mag-gio e terza domenica di settembre e novembre. La cantina è aperta al pubblico tutto il giorno.Aperto su prenotazione in altri giorni e orari per gruppi superiori alle 10 persone. Tel./Fax 035/4420817 - www.castellodigrumello.it - [email protected]

MONASTERLO DEL CASTELLO

PAGAZZANO

CastelloPrivato, visitabile solo su prenotazione - contattare Pro Loco di Monasterolo tel. 035/814552 - fax 035/814526.

Castello VisconteoSi hanno notizie certe su questo castello nell’XI secolo ma sembra risalga al VI. Sui resti della roccamedioevale è stato ricostruito dai Visconti nella seconda metà del Quattrocento l’attuale castello a pian-ta parallelepipeda con fossato con cinque torri di cui ne rimangono solo tre. Dopo i Visconti, fu di pro-prietà di famiglie nobili e ora ospita un’azienda agricola ed è in buono stato di conservazione.Visitabile su prenotazione - Tel. 0363/814629oppure e-mail: [email protected]

PUMENENGO

Castello VisconteoVisitabile su prenotazione - Tel. 0363/994021 - Municipio

ROMANO DI LOMBARDIA

La RoccaDa pianta quadrangolare con torri ai lati ha due corti interne, quella grande con un pozzo al centroe resti di affreschi.Costruito nel 1100 fu fortificato dai Visconti nel ‘300, passò sotto il dominio della Repubblica diVenezia nel ‘400 per poi essere conquistato dagli Sforza e in seguito da Bartolomeo Colleoni. IlCastello è in buono stato di conservazione e ospita la Biblioteca Comunale.Visitabile - tel. 0363/912301. Per gruppi necessaria prenotazione. Visite a pagamento.

SOVERE

Castello del ForestiNon visitabile.

GRUMELLO DEL MONTE

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Malpaga di Cavernago, Castello Colleoni

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castelli

TORRE PALLAVICINA

TRESCORE BALENEARIO

Torre e Palazzo PallavicinaPrivato, visitabile previa prenotazione - tel. 0363/996522 - Municipio

URGNANO

Castello e Rocca del Niardo

Castello dei Conti AlbaniDetto anche Rocca Viscontea fa risalire le sue origini a 1354, data di ricostruzione del castello supreesistenti rovine.Fu trasformato in seguito in residenza signorile e si presenta a pianta quadrata con due torri d’in-gresso, circondato da fossato e con merlatura ghibellina.Le sale interne presentano affreschi seicenteschi raffiguranti varie divinità.Visitabile previa prenotazione - tel. 035/898250 - bibliotecaIngresso: adulti € 1,55 - ridotti € 0,52.

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S. PELLEGRINO TERME

Località: turistico-termale in Valle Brembana a 24 Km. da Bergamo.Dispone di 1 hotel e 1 bed & breakfast , di cui uno, il “Pellegrino” è chiuso momen-taneamente, con 550 posti letto, 435 abitazioni ad uso turistico, 1 medical hotel perla riabilitazione di post-infartuati e per la valutazione di malattie cardiocircolatorie.

Terme: acque solfato-bicarbonato-alcaline.Cura idropinica, inalatoria, irrigatoria, bagni, idromassaggi e fanghi. Indicata permalattie dei reni e delle vie urinarie, del ricambio, dell’apparato digerente, del fega-to, delle vie biliari e delle vie respiratorie.

alt. m. 354

BRACCA

Località: di villeggiatura in Valle Serina a 25 Km. da Bergamo.Dispone di un albergo con 17 posti letto e circa 100 posti letto in abitazioni ad usoturistico.

Terme: acque oligominerali, alcalino litiose.Cura idropinica indicata per le malattie dell’apparato digerente, nella calcolosi rena-le e nelle alterazioni del ricambio in genere.

alt. m. 620

TRESCORE BALNEARIO

Località: turistico-termale in Valle Cavallina a 14 Km. da Bergamo.Dispone di 5 esercizi alberghieri con 248 posti letto.

Terme: acqua sulfurea-clorurato-sodica ricca di idrogeno solforato.Utilizzata per inalazioni e fanghi.Indicata nelle affezioni delle vie respiratorie, mentre il fango è indicato per curareforme artritiche e reumatiche.

alt. m. 271

GAVERINA TERME

Località: turistico-termale in Valle Cavallina a 26 Km. da Bergamo.Dispone di 4 esercizi alberghieri con 100 posti letto e di altri 450 posti letto in abi-tazioni ad uso turistico.

Terme: acqua, bicarbonato-alcalino-sulfuree. Cura idropinica per malattie gastro intestina-li, disfunzioni delle vie biliari e renali, gotta.Usata anche per la cura delle bronchiti croniche.

Le terme rimarranno chiuse sino a data da destinarsi.

alt. m. 511

S. OMOBONO IMAGNA

Località: turistico-termale della Valle Imagna a 23 Km. da Bergamo.Dispone di 4 hotel con 139 posti letto: “Villa Ortensie” n. 63, “Locatelli Bigiù” n. 42,“Locanda Fonti” n. 18, “Ponte” n. 16e di abitazioni ad uso turistico.

Terme: acque sulfuree ad uso idropinico, inalatorio ed irrigatorio.Indicate per la cura di malattie dell’apparato digerente, del fegato e delle vie urina-rie, affezioni respiratorie e dermopatie.

alt. m. 462

LOCALITÀ TERMALI

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LOCALITÀ

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BRANZI m. 900●

CARONA Comprensorio Brembo Ski m. 1100/2140con Foppolo e S. Simone ● ● ● ● ●

CASTIONE DELLA PRESOLANA m. 1200/2140Loc. Cantoniera e M. Pora ● ● ● ●

CLUSONE m. 650/1150●

COLERE m. 1020/2200SKI Area 2200 ● ● ● ●

COSTA IMAGNA m. 1000/1400● ●

CUSIO m. 1650/1800Loc. Monte Avaro

FOPPOLO Comprensorio Brembo Ski m. 1500/2000con Carona e S. Simone ● ● ● ● ● ●

GANDINO m. 552Loc. Montagnina ● ●

GROMO m. 1200/2100Loc. Spiazzi ● ● ● ● ● ●

OLTRE IL COLLE e SERINA m. 1100/2000● ● ● ● ● ●

ONORE m. 750● ●

PIAZZATORRE m. 900/1900Loc. dotata di Palazzo del ghiaccio ● ● ● ●

RONCOBELLO m. 1000●

SCHILPARIO m. 1134/1800● ● ●

SELVINO m. 1000/1400Loc. Monte Poieto ● ● ●

VALBONDIONE m. 1250/1930Loc. Lizzola ● ● ● ● ●

VALLEVE Loc. San Simone m. 1650/2200Comprensorio Brembo Ski con Carona e Foppolo ● ● ● ● ● ●

VALTORTA PIANI DI BOBBIO m. 1350/1993● ● ● ● ● ●

COLLI SAN FERMO m. 1.300Comune di Grone ●

ZAMBLA ALTA m. 1.250● ● ● ● ●Comune di Oltre il Colle

Chiusura temporanea

Chiusura temporanea

LOCALITÀ DI SPORT INVERNALI

SNOW PARK

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BERGAMO UFFICIO I.A.T. - CITTÀ BASSAViale V. Emanuele, 20 - 24121 BergamoTel. 035/210204-213185 - Fax 035/230184www.provincia.bergamo.ite-mail:[email protected]

BERGAMO UFFICIO I.A.T. - CITTÀ ALTAVicolo Aquila Nera, 2 - 24129 BergamoTel. 035/232730-242226 - Fax 035/242994e-mail: [email protected]

ALMENNO UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCOS. BARTOLOMEO Via Papa Giovanni XXIII - 24030 Almenno S. Bartolomeo

Tel./Fax 035/548634 - e.mail: [email protected]

LOVERE UFFICIO TURISTICOPiazza XIII Martiri - 24065 LovereTel. 035/962178 - Fax 035/962525e-mail: [email protected]

MARTINENGO UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO Via Tadino - 24057 MartinengoTel. 0363/986006-987771 - Fax 0363/987765e-mail: [email protected]

S.PELLEGRINO UFFICIO I.A.T. - VALLE BREMBANATERME Viale Papa Giovanni XXIII, 18 - 24016 San Pellegrino Terme

Tel./Fax 0345/23344 - e-mail: [email protected]

SARNICO UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO Via Lantieri, 6 - 24067 SarnicoTel. 035/910900 - Fax 035/4261334e-mail: [email protected]

SELVINO UFFICIO I.A.T. DELL’ALTOPIANO DI SELVINO - AVIATICOCorso Milano, 19 - 24020 SelvinoTel. 035/763362 - Fax 035/761707e-mail: [email protected]

SOTTO IL MONTE UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCO GIOVANNI XXIII Via IV Novembre, 1 - 24039 Sotto il Monte

Tel./Fax 035/790902e-mail: [email protected]

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UFFICI E INDIRIZZI TURISTICI �

Page 59: Brochure Bergamo Provincia

BERGAMO GRUPPO GUIDE CITTÀ DI BERGAMOPresidenza Tel. 035/249553 - Tel. e Fax 035/344205www.bergamoguide.ite-mail: [email protected]

BERGAMO GUIDE A.G.I.A.T.Tel. 035/262565-252021 - Fax 035/262566e-mail: [email protected]

REGIONE LOMBARDIADirezione Generale IndustriaPiccola e Media Impresa - Cooperazione TurismoVia Taramelli, 20 - MilanoTel. 02/67656296 - Fax 02/6765-6255

PROVINCIA DI BERGAMOServizio TurismoVia Borgo S. Caterina, 19 - BergamoTel. 035/387621-622 - Fax 035/387606www.provincia.bergamo.ite-mail: [email protected]

AGENZIA PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE TURISTICA DELLA PROVINCIA DI BERGAMOVia Torquato Tasso, 8 - 24121 Bergamo Sede operativa: Via Milazzo, 12 - 24124 BergamoTel +39-035/230640 - Fax +39-035/230960www.turismo.bergamo.it - e-mail: [email protected]

UFFICIO AEROPORTO ORIO AL SERIOVia Aeroporto,13 - 24050 Orio al Serio (Bg)Tel. 035/320402 - Fax 035/312369www.turismo.bergamo.it - e-mail: [email protected]

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ASSOCIAZIONI GUIDE TURISTICHE

TRESCORE UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCOBALNEARIO Via Suardi, 20 - 24069 Trescore Balneario

Tel./Fax 035/944777 - e-mail: [email protected]

TREVIGLIO UFFICIO A DENOMINAZIONE I.A.T. PRO LOCOVia F.lli Galliari, 6 - 24047 Treviglio Tel. 0363/45466 - Fax 0363/595559e-mail: [email protected]

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Cartografia del Touring Club Italiano. Autorizzazione del 6 ottobre 2004.

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Fraggio in Val Taleggio

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Lovere, Accademia Tadini, Lorenzo Veneziano, Madonna dell’umiltà

Natura, ambiente e paesaggi.............................................................3

Sport e salute.......................................................................................................8

Capolavori da conoscere ...................................................................14

Santuari, Monasteri e Abbazie ....................................................20

Percorsi di archeologia industriale .......................................26

Mura, castelli e borghi medievali ............................................32

Luoghi di interesse turistico..........................................................38

Castelli.......................................................................................................................52

Località termali ..............................................................................................56

Località di sport invernali ................................................................57

Uffici e indirizzi turistici......................................................................58

Il Territorio

Arte e Cultura

I segni dell’uomo

Informazioni turistiche

INDICE

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Fuipiano Imagna, I tre faggi

TestiTouring Club Italiano, tratti da “La Provincia di Bergamo - carta 1:175.000 e guida turistica”, Touring Editore, 2000

Fotografie Circolo Fotografico Marianese (Dalmine)

Informazioni Turistiche Uffici I.A.T. del territorio

Coordinamento editorialeSandro Ghezzi

Redazione Roberto Belotti, Liliana Moretti, Rosalisa Paris, Giuseppe Zambaiti

Progetto grafico e impaginazione Videocomp, Bergamo

Stampa Litostampa Istituto Grafico, Bergamo

© Provincia di Bergamo - 2005

In copertinaLago d’IseoBergamo, S. Maria Maggiore e DuomoBergamo, Piazza Vecchiafotografie di Tino Rovetta

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PROVINCIA DI BERGAMOCultura & Turismo

Via Borgo S. Caterina, 19 - 24124 BergamoTel. 035 387604/621 - Fax 035 387606

[email protected]