BRAIN CARE E INVECCHIAMENTO - docente.unicas.it · cibo –e quindi i vari tipi di alimentazione...
Transcript of BRAIN CARE E INVECCHIAMENTO - docente.unicas.it · cibo –e quindi i vari tipi di alimentazione...
BRAIN CARE E INVECCHIAMENTO
2
La nostra società sta invecchiando rapidamente ed è evidente l'aumento in percentuale delle malattie che colpiscono le funzioni cognitive (ed in
particolare la memoria) per gran parte legate all'allungamento della vita media.
Le previsioni demografiche dell’ISTAT 2005-2050 indicano una tendenza
all’invecchiamento della popolazione italiana: la percentuale di anziani over 65
passerà dal 19,5 al 37,6%, e quella over 85 dal 2 al 9,8%.
C’è anche un impatto economico: secondo il Censis (Anno 2012), tra i costi diretti e indiretti in Italia la spesa globale annua media per singolo paziente demente è pari a circa 65.000 euro ed il costo medio annuo complessivo per la cura cresce in modo
diretto con la gravità della malattia.
PREMESSA
OMS dal 2009 ha dichiarato la demenza una priorità sanitaria mondiale
3
CHE VUOL DIRE ESSERE VECCHI ?
Per convenzione la “terza età” comincia dopo i 65 anni, ma in realtà esiste una grande diversità fra individui con notevoli
differenze fra età anagrafica ed età biologica (sia in negativo che in positivo)
Che cosa cambia nel nostro organismo e quando comincia il cambiamento?
Non c’è una risposta univoca, tuttavia c’è concordanza sul fatto che l’invecchiamento è un processo continuo, graduale, lento ed
eterogeneo, con diverse velocità di invecchiamento fra organi apparati e sistemi dello stesso organismo
4
TEORIE SULL’INVECCHIAMENTO
ORGANICAPerdita di funzioni organiche regolata dal sistema immunitario e
neuroendocrino
FISIOLOGICADeterioramento cellulare da accumulo di radicali liberi e da
inabilitazione di meccanismi neuroprotettivi
GENOMICAConseguenza di mutamenti somatici , di errori genetici multipli o di
morte cellulare (durata della vita >>> 35% ereditarietà >>>65% fattori ambientali)
5
Aspettativa di vita per i nati dopo il 2010103 Anni per le femmine
97 Anni per i maschi.
L’aspettativa di vita alla nascita, in continuo aumento, è maggiore di circa 6 anni nel sesso♀.Agli inizi del XX secolo la differenza tra ♂ e ♀ era
nettamente inferiore
Andiamo verso una società di anziani. E’ormai in atto una “transizione demografica”
per cui la nostra popolazione diventeràsempre più “ vecchia”
Dobbiamo quindi confrontarci con una vera e propria rivoluzione antropologica che necessita di un approccio
efficace e innovativo
6
La demenza è un decadimento intellettuale severo, acquisito, irreversibile, derivante da un disturbo
cerebrale di tipo organico Esquirol 1814
Demenza Alzheimer
Demenza Alzheimer
Demenza vascolareDemenza vascolare
Demenza fronto - temporale
Demenza fronto - temporale
“La barca dei pazzi” -1500 Hieronimus Bosh
Parigi “Il Louvre”
7
8
I rimedi sin qui posti in essere per affrontare il tema devastante delle demenze
non hanno, nonostante gli sforzi, portato a grandi risultati.
Le speranze riposte nella farmacoterapia ( inibitori della colinesterasi:
Donezepil, Rivastigmina , Galantamina, o sostanze di blocco del glutammato:
Memantina - largamente usate nei Centri UVA (Progetto Cronos in Italia) –
sono andate in gran parte deluse dall’esperienza clinica.
Il problema vero che oggi il mondo scientifico e le società più avanzate si pongono a questo riguardo è come prevenire - per quanto possibile – le
demenze
Per questo si stanno effettuando studi molteplici sulle diagnosi precoci dei disturbi iniziali della memoria e di altri domini cognitivi, che spesso
conducono nel tempo ad una forma di demenza
DIFFICOLTA’ NELLA CURA DELLE DEMENZE AVANZATE
9
PREVENZIONE DELLE DEMENZE E POSSIBILITA’ DI DIAGNOSI PRECOCI
- Mantenimento del benessere psicofisico
- Prevenzione dei fattori di rischio vascolari e metabolici
- Utilizzo di stili di vita appropriati
- Incremento della “riserva cognitiva”
- Utilizzo di procedure diagnostiche adeguate
- Utilizzo di interventi terapeutici mirati nelle fasi iniziali del declino cognitivo e del MCI
- Utilizzo delle tecnologie più avanzate sia per la diagnosi che per le cure
10
L’IMPORTANZA DEL MANTENIMENTO E DEL MIGLIORAMENTO
DEL BENESSERE PSICOFISICO
E’ necessario attuare misure idonee a ricercare e mantenere un benessere ottimale sia al fine della conservazione della salute, sia al fine di prevenire e contenere i danni biologici età correlati
I cambiamenti delle abitudini sociali, dello stile di vita familiare e di quello lavorativo, lo stress cronico e ripetuto hanno modificato le abitudini legate al cibo (generando i cosiddetti disturbi acquisiti dell’alimentazione),
alla gestione del tempo, alla pratica dell’attività sportiva, ecc.
Inoltre sempre più persone, nella ricerca dell'eccellenza in campo lavorativo, sportivo o artistico, hanno bisogno di coaching, per
ottenere le massime performances dalla loro mente e dal loro corpo.
Per questi motivi bisogna attuare misure idonee - in tutti i campi -per il mantenimento e il miglioramento del proprio benessere psicofisico
11
Un’area nella quale la prevenzione può avere un ruolo importante è quella
dei fattori di rischio vascolari e metabolici. Gli studi sui rapporti
tra ipertensione, malattia arteriosclerotica, fibrillazione atriale, diabete, sindrome
metabolica e demenza dimostrano con sicurezza che vi è un
aumento del rischio di malattia quando l’individuo è portatore di alcune
condizioni che compromettono la funzione metabolica, cardio e
cerebrovascolare.
Vanno quindi attuate tutte le misure necessarie per preservare quanto meglio e
più a lungo queste funzioni.
PREVENZIONE SUI FATTORI DI RISCHIO
La più grande conquista della nostra epoca, l’allungamento della vita
media, è accompagnata da un evento in controtendenza, cioè la diffusione
di una malattia che provoca la devastazione di quegli anni di vita in più
faticosamente guadagnati.
12
LA MEDICINA PREVEDE L’USO SAPIENTE DEL CIBO
Sin dall’antichità, sia in oriente - con l’Antica Medicina Cinese -sia in occidente - con Ippocrate nel trattato Antica Medicina -
si sostiene che l’alimentazione costituisce la base dell’Arte Medica.
Acquisizioni scientifiche recenti hanno dimostrato come il cibo – e quindi i vari tipi di alimentazione - influenzano i geni,
l’invecchiamento, il sistema immunitario, la prevenzione delle malattie.Un corretto e razionale utilizzo di diverse risorse nutrizionali gioca un
ruolo chiave, di concerto con fattori genetici e ambientali, nel controllo e forse nella cura delle disfunzioni del cervello e della salute mentale
Vi sono già numerose evidenze del ruolo che particolari tipi di alimentazione hanno nella terapia di diverse malattie: depressione,
malattie psicotiche, cefalee, epilessie, m. di Parkinson, demenze, malattie autoimmuni, neoplasie
13
MENTE SALUTE E ALIMENTAZIONE
14
L’ATTIVITA’ FISICA MIGLIORA LA MEMORIA E ATTIVA I GENI DEL CERVELLO
Molti studi hanno dimostrato che l’attività fisica determina effetti positivi sull’ippocampo e sui circuiti della memoria nei
soggetti sani, ma anche in quelli con AD “Exercise plus behavioral management in patients
with Alzheimer disease. A randomized controlled trial”JAMA, 2013
Altri lavori recenti hanno confermato che l’attività fisica (specie di tipo aerobico) ha un’azione protettiva sul cervello, favorisce la
produzione di nuove cellule ( Neurogenesi) ed è un potente fattore antinvecchiamento
L’incremento del BDNF conseguente all’attività fisica aumenta la “plasticità cerebrale” e cioè la capacità di creare nuove
connessioni ( sinapsi) e ciò anche in soggetti con danni cerebrali ( da ictus, traumi, deterioramento biologico , ecc)
15
MODELLO ATTUALE DELL’ATTIVITA’ CEREBRALEIl cervello è plastico (poiché l’esperienza è capace di modificare le connessioni cerebrali)
ed è in grado di rinnovarsi parzialmente producendo nuove cellule (neurogenesi)
Non c’è una separazione netta fra emozioni, apprendimento e cognizione anzi la modalità normale del suo funzionamento prevede un costante intreccio fra emozioni,
apprendimento, ricordi, memoria e coscienza
La comunicazione mente-cervello è una comunicazione integrata, che èinfluenzata dalla genetica, dall’età , dall’ambiente naturale e sociale, dagli stili
di vita
Le nostre esperienze ci rimodellano continuamente. Le memorie siaccumulano e questa collezione di scenari passati che immagazziniamo
nel cervello ci permette di porre in prospettiva le senzazioni e gliaccadimenti di ogni giorno.
Edelmann pensa ad una serie di connessioni continue che vengono attivatedagli stimoli
“ Il darwinismo delle sinapsi sostituisce il darwinismo dei geni”
16
SALVAGUARDIA DELLA MEMORIA(strategie di difesa)
L’eccesso di informazioni rischia di produrre “idioti”acculturati
Ciò che minaccia la verità èl’insignificante più che la falsità
La memoria come arte di dimenticanza
IMPARARE A DIMENTICARE
(Learning to forget) Science 2004, 304, 34-36.
17
The sport of the mind, creativity, curiosity increasethe cognitive reserve and mental abilities
A research of the Albert Einstein College of Medicine ofNew York, about 469 elder people - edited in “New
England Journal of Medicine” in june 2013, demonstratesthat the activities as playing bridge, chess, or playingan musical instrument improves mental performances
lowering the risk of dementia
18
Il declino cognitivo è spesso il segnoiniziale di una forma di demenza
Danno conoscitivo delicato
Moderato deterioramento
Cognitivo (MCI))
Demenza
Petersen R., Neurology,
Marzo 2000
Tra le prime e più autorevoli linee guidavi sono quelle dell’American Accademy of Neurology (Doody RS
et al., 2001; Knopman DS et al., 2001; Petersen RC et al., 2001)
19
Una recente revisione sistematica della letteratura (Jean L et al., 2014) evidenzia la rilevanza degli interventi di stimolazione cognitiva sui soggetti con MCI (
Moderato Deterioramento Cognitivo)
In particolar modo i dati hanno evidenziato un miglioramento statisticamente significativo sulle misure della memoria, qualità della vita e umore (beneficio
osservato nel 49% circa di soggetti sottoposti a procedure di stimolazione
cognitiva).
Perciò la malattia di Alzheimer e le altre demenze dovrebbero
essere diagnosticate e trattate nelle fasi più precoci possibili
IMPORTANZA DELLE DIAGNOSI PRECOCI
La demenza e � spesso misconosciuta nelle fasi iniziali e nelle persone molto anziane. Invece, una diagnosi precoce potrebbe permettere di intervenire tempestivamente sulle cause delle demenze reversibili, avviare terapie in
grado di ritardare la progressione della malattia, agire piu � incisivamente sulle capacita� cognitive residue, organizzare al meglio la vita del malato e dei suoi
familiari. (DeKosky, S, T., et al., 2013).
20
Procedure diagnostiche per le diagnosi precoci nelle demenze
Visita clinico-anamnestica generale e neurogeriatrica
Somministrazione – a pazienti precedentemente selezionati - di batteria di test psicometrici standardizzati mirati alla stadiazione dei disturbi
della memoria, ma anche dei disturbi di altri domini cognitivi.
Tecniche di neuroimmagine : functional MRI - Risonanza Magnetica funzionale - PET ( Tomografia ad emissione di positroni) SPECT (
Tomografia ad emissione di fotoni singoli).
Indagine interferometrica biomolecolare mediante apparecchio
Bio-explorer , con individuazione di eventuali sostanze integrative utili
Esami genetici.
OTC ( Optical coherence tomography) per lo studio
della retina e del nervo ottico.
Esami di laboratorio, compresi i markers per la demenza
21
PET - SPECT - MRI nelle diagnosi precoci delle demenze
PET - con gli studi del metabolismo cerebrale ( soprattutto della captazione del glucosio) con 18F-DG nel MCI
SPECT - con gli studi sulle alterazioni neurotrasmettitoriali, sulla trasmissione dopaminergica striatale, sui marcatori
dell’amiloide in fase preclinica con il Pittsburg compound-b(PIB14), sulle modificazioni del metabolismo del glucosio nell’ippocampo e nella corteccia temporo-parietale, in fasi
iniziali di Ad
Functional MRI - con gli studi volti ad evidenziare non solo le modificazioni dell’ippocampo e delle aree perippocampali, ma
anche nell’esecuzione di funzioni
22
PET BRAIN
23
BRAIN Functional MRI
24
Retinal nerve fiber layer structure abnormalities in earlyAlzheimer's disease: Evidence in optical coherence
tomographyYan Lua, , , Zhen Lia, Xinqing Zhangb, Baoquan Mingb, Jianping Jiab,
Rong Wangc, Daqing Neuroscience Letters, August 2010
Perspectives of an innovative ophthalmological technology: Optical coherence tomography (OCT)
What should be of interest to the neurologistTjalf Ziemssena, , , Focke Ziemssenb
Clinical Neurology and NeurosurgeryDecember 2013
Optical coherence tomography (OCT) nelle diagnosi precoci delle demenze
25
Eye cells could help diagnoseAlzheimer's disease
Melissa Hogenboom Science reporter, BBC News 13 November 2013
Patients with Alzheimer's show shrunken brain sizes (L) compared
with healthy individuals
26
PROCEDURE TERAPEUTICHE NEL MCI
Stili di vita appropriati
AlimentazioneIdratazione
Attività fisicheAttività ludiche
Gestione dello stressIntimismo e religiosità
Utilizzo mirato di integratori
Tecniche di potenziamento e riabilitazione motoria e cognitiva
Terapie farmacologiche
Terapie assistenziali e psicologiche
27
28
29
BUONI GENI E AMBIENTE SALUTARE
La longevità è programmata geneticamente con un networkdifensivo adeguato: motori mitocondriali sani, sistemi anti-
ossidanti potenti, meccanismi di riparazione del DNA efficaci
Ma il programma genetico dev’essere supportato dall’ambiente: scarso inquinamento, qualità di vita,
idonei stili di vita individuali
Cibo controllato qualitativamente e quantitativamente,attività fisica, tecniche di controllo dello stress, stili di vita adeguati, consentono di arrivare “in salute al gran finale”
evitando di costruire una società piena di invalidi
30
Per invecchiare bene…Ripartiamo dall’infanzia
Paul Klee - Pumpkins