Box Salute n. 3

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BOX SALUTE® è un nuovo magazine di qualità a distribuzione gratuita, tutto a colori, che tratta argomenti relativi alla prevenzione, alla salute, all’attualità e all’ambiente. Nasce in seguito alla volontà dell’editore di migliorare la comunicazione divulgativa, in modo semplice ma comunque accurato, di problemi medici avvalendosi della collaborazione di svariati specialisti del settore scientifico. Il progetto svolge sicuramente un servizio di utilità pubblica e sociale. Infatti la rivista si propone di facilitare la ricerca mirata di una struttura sanitaria o di uno specialista. Oltre agli spazi “informativi”, dedicati ai professionisti e alle strutture private, sulla rivista sono presenti articoli a tema sulle principali norme generali di tutela della salute. Infine, ma non meno importanti, gli elenchi di servizi e strutture pubbliche ed un pratico e semplice dizionario di terminologie mediche. La tiratura mensile di BOX SALUTE® è di 20.000 copie distribuite sul territorio di Napoli e provincia. I periodici locali rappresentano lo strumento più efficace per comunicare con il cittadino. Per cui è certo il vantaggio di acquistare uno degli spazi “informativi”, in quanto, la capillare distribuzione di BOXSALUTE consente la visione e la fruizione da parte di un vasto pubblico mirato. In questo modo ai cittadini si offrono informazioni utili e puntuali e i soggetti che producono servizi hanno la possibilità di incontrare una gran quantità di persone che possono diventare utenti consapevoli.

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALESEZIONE SAN TOMMASO D’AQUINO - NAPOLI

A che serve una Facoltà Teologica?Riflettere sulla funzione e sulle finalità di una Facoltà di Teologia equivale a chiedersi anche: a chi serve una Facoltà Teologica? Essa, mentre èimpegnata nella ri fles sione della fede, ponendosi prima di tutto a servizio della verità, serve alla Chiesa, al magistero come a tutto il popolo di Dio.Non è fatta per coltivare accademismi, ma per offrire un servizio ecclesiale autentico. Il Concilio Vaticano II invita, infatti, i teologi «a ricercaremodi sempre più adatti di comunicare la dottrina cristiana agli uomini della loro epoca, perché altro è il deposito stesso o le verità della fede,altro è il modo con cui vengono an nun ciate» (Gaudium et spes 62). Questo servizio che la Facoltà Teologica offre alla Chiesa è importante ene cessario. Vieni a trovarci a Napoli, presso la bella sede di Ca po di monte, dedicata a quel grande studioso e pensatore che è stato Tommasod’Aquino. Troverai, oltre a una moderna e ben fornita Biblioteca, una comunità ac co gliente, aperta al dialogo e al confronto, che por ta avantila tradizione dell’Almo Collegio dei Teologi esistito nel capoluogo campano fin dal XIII secolo.Per contattarci:Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - Sezione San Tommaso d’AquinoViale Colli Aminei, 2 - 80131 Napoli • Tel 081 7410000 • E-mail [email protected]

E SE IL “BUON SAMARITANO” AIUTASSE A MORIRE?Per la Giornata del malato 2013 (11 febbraio), Benedetto XVI ha riproposto l’icona evangelica del buon sa-maritano, ripensandola nella situazione dei malati, dei sofferenti, di coloro che sono provati nel dolore fisico,percepito attraverso le terminazioni nervose (nocicezione), e nella sofferenza fisio-psichica (carico emotivo,peso esercitato dai dolori fisici e non fisici sull’intero assetto dell’esistente umano). Benedetto XVI si è rivolto particolarmente agli ammalati che, nei luoghi di assistenza e di cura o anche acasa, vivono un difficile momento di prova a causa dell’infermità e della sofferenza. Molti di essi, dal puntodi vista bioetico, rappresentano dei soggetti di rilevante interesse, a motivo di tutti gli aspetti collegati allacosiddetta “bioetica di uscita dalla vita”, il cui inventario è vasto: questioni etiche su malattia gravissima,situazione terminale di malattia, lenimento della nocicezione, cura psico-spirituale della sofferenza, terapiadel dolore e trattamenti di palliazione, accanimento terapeutico estremo, decisioni consapevoli – si ricordi ilcaso di Piergiorgio Welby – di abbreviazione delle sofferenze finali, hospice…).E se la riflessione di Benedetto XVI, in linea con il testo sacro, insiste giustamente sulla cura e solidarietà coni malati, la collettività civile s’interroga su quelli gravissimi, quelli in stato di minima coscienza (fino a qualchetempo fa, si diceva “vegetativi persistenti”), coloro che hanno fatto chiaramente capire, in quanto non cor-rispondenti alla propria visione del mondo, di non voler più essere sottoposti a terapie farmacologiche e chi-rurgiche giudicate ormai “eccessive” o “sproporzionate”…Di fronte a ciò, nella società pluralistica e complessa, non manca chi riesce a configurare la soluzione dell’“aiutoa morire” in pace, ovvero senza insistere con vessazioni strumentali, chirurgiche farmacologiche, quasi con-

figurando un atto di aiuto solidale, appunto, che sarebbe da compiere da parte dei nuovi samaritani postmoderni. Non si tratta di affrontare laquestione soltanto nei termini di eutanasia o non, ma di delicate questioni cliniche ed etiche che implicano non soltanto decisioni sociali (aiutarea morire?), ma anche personali ( come educarsi e prepararsi a morire? ). Esse diventano drammatiche, soprattutto se poste nella situazione dimalattia che una diagnosi medica, basata sia sull’arte che la scienza e la strumentazione, oltre che sulle evidenze conclamate, ha giudicato ir-reversibilmente inguaribile. Singoli morenti (tutti noi in quanto contingenti) e collettività (tutti noi in quanto decisori) so no chiamati in causa,insieme con le prospettive etiche e religiose, le leggi vigenti o da mettere in cantiere (in Italia esiste già una legge sulla terapia del dolore e lapalliazione, ma non si è ancora riusciti a promulgarne una sulle direttive anticipate di trattamento medico-sanitario). Ma lo sono, sul pianoteorico, anche i concetti di dignità, autonomia e di libertà della persona; sul piano politico e sanitario, lo sono i limiti dell’assistenza ospedaliera(alla quale, sempre nel nostro Paese, sovrintendono due legislazioni concorrenti, quella nazionale e quelle regionali), i dilemmi suscitati daiprogressi della medicina, le prospettive future. Il viandante non può più limitarsi a passare e osservare distaccatamente tutto ciò che va capitandonell’universo della malattia estrema e dei morenti, ma deve decidere con chi stare e, soprattutto, verso chi essere buon samaritano.

Pasquale Giustiniani

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SOMMARIO

Numeri Utili

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Numero 3 • Aprile 2013

numeri utili ospedale

“A. Cardarelli”

SITO INTERNET: www.ospedalecardarelli.it

CENTRALINO (SELEZIONE PASSANTE):

081 747 11 11

CENTRO UNICO PRENOTAZIONI/CUP (PRESTAZIONI AMBULATORIALI):

800 01 97 74

UFFICIO RELAZIONI COL PUBBLICO E MARKETING SANITARIO:

081 747 30 07 - 081 747 31 30

081 747 30 61 (fax)

E-MAIL: [email protected]

PRENOTAZIONE VISITE IN A.L.P.I.:081 747 31 10 - 081 747 63 23 (fax)

SOCCORSO DI URGENZA CON PRELEVAMENTO

DEL PAZIENTE A DOMICILIO: 118

CORE/COT (Centrale operativa territoriale):

081 7474052

DIREZIONE GENERALE: 081 747 30 11 - 081 747 30 12

DIREZIONE SANITARIA: 081 747 39 21

DIREZIONE AMMINISTRATIVA: 081 747 3950

DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO: 081 747 26 22 - 081 747 26 23

Dizionario della Salute - Parte terza

ANGIONEUROSIAffezione vasale determinata da di-

sturbi funzionali del sistema neurove-

getativo.ANGIOPATIATermine generico per indicare tutte le

malattie dei vasi sanguigni.ANGIOSPASMOContrazione di tipo spastico di un vaso,

in particolare di un'arteria; può manife-

starsi nelle sedi più diverse. ANIDROSIAssenza o diminuzione patologica

della sudorazione.ANISICONIAFenomeno per cui le immagini degli

oggetti trasmesse al cervello dagli

occhi sono leggermente differenti fra

loro.ANISOCORIADifferenza del diametro pupillare tra i

due occhi, in identiche condizioni d'illumi-

nazione.ANISOGAMETICellule germinali (gameti) che differi-

scono tra loro per dimensioni e, molto

spesso, anche per comportamento.ANISOMETROPIADifferente capacità di rifrazione degli

occhi; si ha quando un occhio è più

miope o più ipermetrope dell'altro, o

quando uno è ipermetrope e l'altro

miope.ANNESSI CUTANEIOrgani che appartengono alla cute e

sono compresi nel suo spessore senza

però farne parte direttamente. Sono il

pelo, il muscolo erettore del pelo, i vasi

sanguigni e linfatici, i corpuscoli sensi-

tivi e le terminazioni libere, le ghiandole

sebacee, le ghiandole sudoripare, l'un-

ghia e la ghiandola mammaria.ANNESSITEO salpingovarite, stato infiammatorio

degli annessi uterini.

ANNESSOOgni struttura che abbia rapporti ana-

tomici o funzionali con l'organo princi-

pale di un apparato.ANNIDAMENTO DELL'UOVOSerie di fenomeni attraverso i quali

l'uovo fecondato dei mammiferi, rag-

giunto lo stadio di blastocisti, si scava

una cavità d'impianto nello spessore

della mucosa dell'utero. ANOOrifizio per mezzo del quale l'intestino

retto sbocca all'esterno a livello del pe-

rineo posteriore.ANO PRETERNATURALEAno artificiale, aperto chirurgicamente

in caso di occlusione. ANONIMA, ARTERIAIl ramo più voluminoso che nasce dal-

l'arco dell'aorta. ANONIME, VENESi originano dietro l'articolazione ster-

noclavicolare dall'unione delle vene

succlavie e delle giugulari interne.ANOPSIAPerdita della vista non determinata da

malattie della retina o del nervo ottico.

ANORCHIDIAMancanza di testicoli, congenita o ac-

quisita.ANORESSIAO inappetenza, mancanza di appetito.

ANOSMIADiminuzione o perdita dell'olfatto; può

essere transitoria o permanente.ANOSSIADiminuzione o scomparsa dell'ossigeno

a livello cellulare.ANOSSIEMIADiminuzione dell'ossigeno nel sangue,

per cause diverse. ANSIAStato di inquietudine accompagnato

da senso di insicurezza.Numero 3 • Aprile 2013

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30 Numeri Utili

31Dizionariodella salute

3 Piccole Notizie

Alimenti & Salute

4 Verdura&Frutta di Stagionepiù vitamine e meno chimica

6 Gli Asparagiproprietà & benefici

Prevenzione & Salute

9 Eiaculazione Precocecome fare l’amore più a lungo

12 Disturbi da Attacchi di Panico (DAP)la paura di avere paura

14 Aprile Dolce Dormirecolpa della primavera?

Mente & Salute

18 Correre all’aria apertafitness ecosostenibile per tornare in forma

Focus Ginecologia

24La pillolanon solo contraccezione

Focus Fisioterapia

26La postura e i dentiil loro “forte” legame

NOVITA’

28Health Literacypresentazione della nuova rubrica

1Numero 3 • Aprile 2013

““16 Dipendenzada giochid’azzardo

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BOX SALUTE® è un nuovo magazine di qualità a distribuzione gratuita, tutto a colori,

che tratta argomenti relativi alla prevenzione, alla salute, all’attualità e all’ambiente.

Nasce in seguito alla volontà dell’editore di migliorare la comunicazione divulgativa, in

modo semplice ma comunque accurato, di problemi medici avvalendosi della colla-

borazione di svariati specialisti del settore scientifico.

Il progetto svolge sicuramente un servizio di utilità pubblica e sociale. Infatti la rivista si

propone di facilitare la ricerca mirata di una strut-

tura sanitaria o di uno specialista.

Oltre agli spazi “informativi”, dedicati ai professionisti

e alle strutture private, sulla rivista sono presenti ar-

ticoli a tema sulle principali norme generali di tutela

della salute. Infine, ma non meno importanti, gli

elenchi di servizi e strutture pubbliche, quali ASL e

Ospedali, ed un pratico e semplice dizionario di ter-

minologie mediche. La tiratura mensile di BOX SA-

LUTE® è, almeno in fase di start-up, nell’ordine di

20.000 copie distribuite sul territorio di Napoli e pro-

vincia.

I periodici locali rappresentano lo strumento più ef-

ficace per comunicare con il cittadino.

Per cui è certo il vantaggio di acquistare uno degli

spazi “informativi”, in quanto, la capillare distribu-

zione di BOXSALUTE consente la visione e la frui-

zione da parte di un vasto pubblico mirato.

In questo modo ai cittadini si offrono informazioni

utili e puntuali e i soggetti che producono servizi

hanno la possibilità di incontrare una gran quantità

di persone che possono diventare utenti consape-

voli.

Buona lettura

Benvenuti EDITORIALE

Free Magazine di Informazione alla Prevenzione, Salute, Ambiente e Attualità

Pubblicazione periodica mensile N. 3 - Anno Iwww.boxsalute.it

Direttore responsabileFrida PenninoRedazione:Andrea Giassa, Cristina Mariani, Rita F inizio, TinaCanistro.Hanno collaborato:Giacomo De Stefano, Rosario Florio, Marco Musella,Pasqualina Sica, Cristina Stradella, Luigi StradellaSegreteria di redazioneAnna Errico

Via A. Gramsci, 37 - 83022 Baiano (AV)Tel./Fax: 081 759 37 08

Concessionaria esclusiva per la pubblicitàLa Creazione EdizioniFranco GuerrasioEmail: [email protected] DirectorAnna FlorioStampaL.A.C. sasVia Palmarola snc - 80026 Casoria (NA)

Pubblicazione Registrata Tribunale di NapoliN. 57 del 9/10/2012

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ANIMALI: ARRIVA L'ARCA PER SOSTENERE CANI E GATTI IN DIFFICOLTÀ Aiutare cani e gatti in difficoltà e sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del-l'abbandono. Questi sono gli obiettivi principali di “Arca degli animali”. “È un'Arca vir-tuale - ha spiegato Marco Tombolesi, responsabile marketing di Arcaplanet - alvaro su www.arcadeglianimali.it, sulla quale vengono fatti salire cani e gatti chevivono in strutture di accoglienza temporanea e che per merito di questo progettoavranno opportunità di trovare una famiglia".Dal lunedì al venerdì i dj di Radio 105 sensibilizzeranno gli utenti sull'adozione e letestimonial dell'iniziativa Kris Kris in due appuntamenti quotidiani racconterannonei dettagli la storia di un amico a quattro zampe".Tombolesi inoltre ha sottolineato che "i canili e gattili di tutta Italia che hanno aderitoall'iniziativa (al momento sono i 170 di Prontofido.net) stanno inviando all'Arca leschede degli animali che necessitano d'aiuto. I cani e i gatti saranno divisi in trecategorie: vetrina radio, adozione del cuore e adozione". Tutti gli ascoltatori interes-sati ad adottare "dovranno proporre la candidatura attraverso la compilazione di

una scheda che metta in evidenza motivazioni e requi-siti personali. I canili e i gattili sceglie-ranno il candidato più idoneo"."Tutti gli animali - continua Tombo-

lesi - avranno un dote messa a di-sposizione di Arcaplanet ovvero un

carnet di 6 buoni del valore di 25 euroda spendersi nei nostri punti vendita.

Le foto e le storie dei gatti e dei canisaranno a disposizione sul sito primae dopo l'adozione".

3Numero 3 • Aprile 2013

INFLUENZA: BIMBI PIÙ COLPITI, PERCHÈMANGIANO MENO CIBI “SCUDO”

I più piccoli sono infatti le vittime preferite dei microbidi stagione, ma sono anche i meno protetti a tavola.Rispetto a gli adolescenti e a gli adulti, consumanoquantità inferiori - pari a circa la metà - di cibi protettivicome frutta e verdura, e introducono meno ingredienti“scudo” come le vitamine.

VERONESI: LA DISPERAZIONEPORTA ALLE STAMINALI

"La disperazione porta spesso a cercare deiguaritori". Lo ha detto Umberto Veronesi,oncologo e direttore scientifico dell'Ieo (Isti-tuto europeo di oncologia) di Milano, com-mentando i l “ caso S tamina” a m arginedella consegna dei Grant della FondazioneVeronesi, in Campidoglio a Roma."Quando un malato o la famiglia di un pa-ziente non trovano cure - ha spiega to l oscienziato - ci rendiamo conto che si va acercarle altrove: a Lourdes, nei santuaridella Croazia o dai guaritori". Per Veronesi,comunque, "le cellule staminali sono uncampo di ricerca che dà speranza perchéhanno una grande notorietà positiva.Tuttavia - ha avvertito - dobbiamo conside-rare che in realtà si tratta di un campo di ri-cerca ancora molto complesso".

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Perché fa bene mangiare verdura& frutta di stagione? È davvero

così importante per la nostra salute?

Varietà è la parola d’ordine in unadieta sana ed equilibrata. Consumareverdure di stagione ci aiuta a rispet-tare questo principio.

Nutrirsi di ciò che la natura ci offre inuna determinata stagione, significhe-rebbe seguire un’alimentazione piùsana e più varia; mangiare verdura distagione, infine, fa bene anche al pa-lato: è infatti uno stimolo a provaresempre sapori e ricette diversi.

Al giorno d’oggi l’uomo, grazie alla tec-nologia, può potenzialmente man-giare sempre ciò che vuole, anchesenza rispettare la stagionalità deicibi che porta in tavola; pure la specieumana, però, possiede ritmi biologicie seguirli aiuta a mantenersi sani.

Rispettare i ritmi biologici vuol direanche rispettare la stagionalità deicibi che si scelgono. C’è poi anche un altro aspetto da nonsottovalutare: mangiare verdure distagione aiuta l’ambiente e l’econo-mia, e questo, ancora una volta, si

t r a -duce inun van-taggio perl’uomo. So-prattutto se siscelgono prodottiitaliani o addiritturalocali, impiegano moltopoco ad arrivare sulle nostretavole e mantengono, quindi,un contenuto più elevato

Alimenti & Salute

Verdura & Fruttadi STAGIONE:

4 Numero 3 • Aprile 2013

a cura della redazione.

Page 7: Box Salute n. 3

Alimenti & Salute

d ivita-

mine ri-s p et to

alle ver-dure che,

fuori stagione,devono fare

molta stradaprima di raggiungerci.

Il contenuto di vitamine, in-fatti, non rimane sempre inva-

riato e si riduce con il tempo; quindi

più lontani siamo dalla raccolta,meno vitamine conterranno la verdure.

Inoltre se acquistiamo prodotti fuoristagione, coltivati in serra, di sicuroconterranno un quantitativo di pesti-cidi; infatti, poiché per far crescere leverdure nelle serre le temperatureelevate non bastano, si fa spesso ri-corso a pesticidi e ad altre sostanzechimiche.

Molto meglio, quindi, affidarsi ai prodotti di stagione: più gusto e piùvitamine.

Verdura di questa stagione: barba-bietola, broccolo, carciofo, cardo, ca-talogna, carota, cavolfiore, cavolocappuccio, cavolo verza, cavolini diBruxelles, cicoria e cicorino, cima dirapa, cipollotti, coste, crauti, crescione,erbette, finocchio, indivia, lattuga, lup-polo, porro, radicchio rosso, rapa, rava-nello, scorzonera, scorzobianca,spinaci, tarassaco, valerianella, zucca.

Frutta di questa stagione: actinidia(kiwi), arancio, mandarino, mandaran-cio, limone, pompelmo, cedro, mela,pera, frutta secca.

più vitamine emeno chimicavitam

ina A

vitamina E

vitamina C

vitamina KCalci

o

Ferro

5Numero 3 • Aprile 2013

Page 8: Box Salute n. 3

Gli asparagi nel periodo che và daaprile a giugno sono un alimento

di stagione molto apprezzato, sonoricchi di clorofilla che oltre a donargli ilcolore verde, gli concedono proprietàinteressanti per l’organismo ed un sa-pore molto apprezzato e genuino.Gli asparagi sono ricchi in potassio epoveri di sodio, per questo motivo ri-sultano avere eccellenti proprietà diu-retiche e depurative, indicati in caso diipertensione e di ritenzione idrica.Contengono molte fibre, necessarieper il buon funzionamento del tran-sito intestinale.

Gli asparagi sono ipocalorici (24kcal/100 gr), e per questo mol-toutilizzati nelle diete. Inoltre svolgono un'azionedisinfiammante sullamilza; sono utili in casi diastenia, anemia, contro idolori mestruali e pos-sono essere consumati da soggetti diabetici,in quanto l'asparagina ab-bassa il livello di glicemia.La presenza di rutina aiutaa rinforzare le pareti deicapillari, mentre l'acido fo-lico svolge un'azione be-

nefica sul cuore ed è molto utile per ledonne in gravidanza.

Gli asparagi si possono consumarecrudi, lessi, fritti, alla piastra, alla brace,gratinati, stufati e se ne possono tro-vare di diverse dimensioni, da quellifini a quelli extralarge, ognuno risul-terà ideale per un tipo di cottura.Gli asparagi sono composti da circa il90% di acqua, ricchi di fosforo, potassio,acido folico e rutina, anche calcio, ma-gnesio, ferro, vitamina A, vitamina C evitamine del gruppo B.

L'assunzione alimentare ideale del-l'asparago consiste nel grattugiare lepunte dei germogli crude e consu-

marle con insalate varie; ottimeanche le proprietà del suo

succo estratto tramitecentrifuga elettrica.

GLI ASPARAGIProprietà & Benefici

6 Numero 3 • Aprile 2013

Alimenti & Salute

a cura della redazione.

Page 9: Box Salute n. 3

Prova le ricette della salute

Ingredienti per 4 persone:250 g di asparagi - 4 uova fresche - 100 g di formaggio parmigiano o pecorino - 2 cucchiai di olio extra-vergine di oliva - sale q.b. - pepe q.b.

RICETTATagliate gli asparagi a pezzetti piccoli e scottateli in acqua sa-lata per pochi minuti. In un recipiente a parte sbattete leuova, il formaggio, aggiustate di pepe e di sale e amalgamateil tutto. Mettete l'olio sul fondo della padella, versate gli aspa-ragi e fateli insaporire, quindi unite il composto di uova eformaggio mescolando il tutto per un momento. Appiattite lafrittata con la paletta dei fritti e quando sarà ben cotta voltarlaaiutandovi con un piatto largo e ultimate la cottura. Farla sci-volare su una carta di tipo assorbente asciugandola dall'olio,sistematela su un piatto di portata e servitela calda.

N.B: Se volete potete ridurre le calorie cuocendo la frittataal forno, in questo modo non sarà necessario girarla.

FRITTATA DI ASPARAGI

Alimenti & Salute

Page 10: Box Salute n. 3

PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALESEZIONE SAN TOMMASO D’AQUINO - NAPOLI

A che serve una Facoltà Teologica?Riflettere sulla funzione e sulle finalità di una Facoltà di Teologia equivale a chiedersi anche: a chi serve una Facoltà Teologica? Essa, mentre èimpegnata nella ri fles sione della fede, ponendosi prima di tutto a servizio della verità, serve alla Chiesa, al magistero come a tutto il popolo di Dio.Non è fatta per coltivare accademismi, ma per offrire un servizio ecclesiale autentico. Il Concilio Vaticano II invita, infatti, i teologi «a ricercaremodi sempre più adatti di comunicare la dottrina cristiana agli uomini della loro epoca, perché altro è il deposito stesso o le verità della fede,altro è il modo con cui vengono an nun ciate» (Gaudium et spes 62). Questo servizio che la Facoltà Teologica offre alla Chiesa è importante ene cessario. Vieni a trovarci a Napoli, presso la bella sede di Ca po di monte, dedicata a quel grande studioso e pensatore che è stato Tommasod’Aquino. Troverai, oltre a una moderna e ben fornita Biblioteca, una comunità ac co gliente, aperta al dialogo e al confronto, che por ta avantila tradizione dell’Almo Collegio dei Teologi esistito nel capoluogo campano fin dal XIII secolo.Per contattarci:Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - Sezione San Tommaso d’AquinoViale Colli Aminei, 2 - 80131 Napoli • Tel 081 7410000 • E-mail [email protected]

E SE IL “BUON SAMARITANO” AIUTASSE A MORIRE?Per la Giornata del malato 2013 (11 febbraio), Benedetto XVI ha riproposto l’icona evangelica del buon sa-maritano, ripensandola nella situazione dei malati, dei sofferenti, di coloro che sono provati nel dolore fisico,percepito attraverso le terminazioni nervose (nocicezione), e nella sofferenza fisio-psichica (carico emotivo,peso esercitato dai dolori fisici e non fisici sull’intero assetto dell’esistente umano). Benedetto XVI si è rivolto particolarmente agli ammalati che, nei luoghi di assistenza e di cura o anche acasa, vivono un difficile momento di prova a causa dell’infermità e della sofferenza. Molti di essi, dal puntodi vista bioetico, rappresentano dei soggetti di rilevante interesse, a motivo di tutti gli aspetti collegati allacosiddetta “bioetica di uscita dalla vita”, il cui inventario è vasto: questioni etiche su malattia gravissima,situazione terminale di malattia, lenimento della nocicezione, cura psico-spirituale della sofferenza, terapiadel dolore e trattamenti di palliazione, accanimento terapeutico estremo, decisioni consapevoli – si ricordi ilcaso di Piergiorgio Welby – di abbreviazione delle sofferenze finali, hospice…).E se la riflessione di Benedetto XVI, in linea con il testo sacro, insiste giustamente sulla cura e solidarietà coni malati, la collettività civile s’interroga su quelli gravissimi, quelli in stato di minima coscienza (fino a qualchetempo fa, si diceva “vegetativi persistenti”), coloro che hanno fatto chiaramente capire, in quanto non cor-rispondenti alla propria visione del mondo, di non voler più essere sottoposti a terapie farmacologiche e chi-rurgiche giudicate ormai “eccessive” o “sproporzionate”…Di fronte a ciò, nella società pluralistica e complessa, non manca chi riesce a configurare la soluzione dell’“aiutoa morire” in pace, ovvero senza insistere con vessazioni strumentali, chirurgiche farmacologiche, quasi con-

figurando un atto di aiuto solidale, appunto, che sarebbe da compiere da parte dei nuovi samaritani postmoderni. Non si tratta di affrontare laquestione soltanto nei termini di eutanasia o non, ma di delicate questioni cliniche ed etiche che implicano non soltanto decisioni sociali (aiutarea morire?), ma anche personali ( come educarsi e prepararsi a morire? ). Esse diventano drammatiche, soprattutto se poste nella situazione dimalattia che una diagnosi medica, basata sia sull’arte che la scienza e la strumentazione, oltre che sulle evidenze conclamate, ha giudicato ir-reversibilmente inguaribile. Singoli morenti (tutti noi in quanto contingenti) e collettività (tutti noi in quanto decisori) so no chiamati in causa,insieme con le prospettive etiche e religiose, le leggi vigenti o da mettere in cantiere (in Italia esiste già una legge sulla terapia del dolore e lapalliazione, ma non si è ancora riusciti a promulgarne una sulle direttive anticipate di trattamento medico-sanitario). Ma lo sono, sul pianoteorico, anche i concetti di dignità, autonomia e di libertà della persona; sul piano politico e sanitario, lo sono i limiti dell’assistenza ospedaliera(alla quale, sempre nel nostro Paese, sovrintendono due legislazioni concorrenti, quella nazionale e quelle regionali), i dilemmi suscitati daiprogressi della medicina, le prospettive future. Il viandante non può più limitarsi a passare e osservare distaccatamente tutto ciò che va capitandonell’universo della malattia estrema e dei morenti, ma deve decidere con chi stare e, soprattutto, verso chi essere buon samaritano.

Pasquale Giustiniani

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9Numero 3 • Aprile 2013

Anche se l’eiaculazione precoce è la di-sfunzione sessuale maschile più co-

mune, essa è ancora poco conosciuta. I pazienti sono spesso riluttanti a discuterei loro sintomi e molti medici non cono-scono trattamenti efficaci.

L’eiaculazione precoce è definita una eia-culazione che sempre o quasi sempre siverifica prima o entro un minuto di pene-trazione vaginale; l’incapacità di ritardarel’eiaculazione durante la penetrazione va-

ginale; e con conseguenze personali ne-gative come disagio, fastidio, frustrazionee privazione dell’intimità sessuale.

Viene distinta in primaria o secondaria ri-spettivamente se è manifestata fin dal-l’inizio dell’attività sessuale del soggetto ose è intervenuta in un secondo momento,dopo un periodo di attività sessuale sod-disfacente. La prevalenza della forma pri-maria è del 2-5%; la prevalenza della formasecondaria è del 20-30%

Si parla inoltre di disturbo generalizzato osituazionale a seconda che sia semprepresente nell’attività sessuale dell’uomo osoltanto per determinate situazioni, atti-vità o partner.

Le cause dell’eiaculazione precoce pos-sono essere di tipo organico o di tipo psi-cologico ed emotivo, riguardando la storia,le caratteristiche individuali e in alcuni casile dinamiche relazionali della coppia.

Le cause organiche possono essere uro-logiche, neurologiche, sistemiche e iatro-gene (essenzialmente da assunzione difarmaci).Tra le cause urologiche vi è l’ipersensibilitàdel glande eventualmente accentuata daanomalie anatomiche esterne come la fi-mosi e il frenulo corto, oppure a processi in-fiammatori come prostatite e vescicolite.

EIACULAZIONEPRECOCE

Prevenzione & Salute

a cura di Giacomo De StefanoSpecialista in Urologia

[email protected]

Come fare l’amorepiù a lungo

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Altre possibili cause neurovascolari sonola sclerosi multipla, alcolismo, tumori delsistema nervoso, diabete arteriosclerosi,abuso di droghe e assunzione di alcunifarmaci.In altri casi l’origine è di tipo psicologico eriguarda spesso un’errata abitudine psico-fisiologica acquisita attraverso un’attivitàautoerotica condotta con fretta e frenesianell’epoca adolescenziale, spesso per viadi sensi di colpa latenti o della necessità dicelare tale pratica agli adulti. Molti pazientisono psichicamente normale ma vivonoconflitti interiori che alterano la loro cogni-zione sensitiva sessuale fino a perdere ilcontrollo volontario sul riflesso eiaculatorio.Alla difficoltà nel controllo dell’eiaculazionepuò inoltre contribuire il fenomeno dell’an-sia da prestazione e una più generale dif-ficoltà a gestire ed esprimere le emozioni.

La diagnosi è basata su anamnesi gene-rale, urologica, andrologica e sessuologica,esame obiettivo, indagini di laboratorio (gli-cemia,emocromo), tests (test alla prosta-glandina) ed esami strumentali (ecografiaprostato-vescicolare trans-rettale).

La terapia varia a seconda della diagnosi.Può richiedere una terapia farmacologicanel caso si riscontrino patologie organicheurologiche, neurologiche, endocrinologiche,etc.. Terapie chirurgiche come circoncisionee frenuloplastica. Nelle forme psicologicheè fondamentale un consulto psicosessuo-logico che consente lo sviluppo di unamaggiore competenza nel gestire i tempidell’orgasmo attraverso esercizi progressivicome lo “stop and start”, tecniche di rilas-samento e strumenti psicoterapeutici inun percorso strutturato e personalizzatocon il supporto di uno psicologo-sessuolo-gico. I trattamenti farmacologici non of-frono invece una soluzione definitiva eprevedono attualmente l’utilizzo di aneste-tici locali o l’assunzione di un farmaco appartenente alla categoria degli SSRI, de-nominato dapoxetina.

L’eiaculazione precoce non è una malattia,anzi è la prova che il meccanismo dell’ec-citazione funziona bene, anche troppo. Il problema è dato dalla soddisfazione del partner, che può avere tempi moltodiversi.

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Riconvertire il concetto di salute da cura a prevenzione. L’intuizione di Arturo Improtaè alla base del progetto di Medicina Futura. Un’idea che all’inizio degli anni novanta,quando Improta diede vita all’attività del centro pilota di Acerra, era in netto anticiposui tempi. A poco meno di venti anni di distanza Medicina Futura ha consolidato lapropria presenza sul territorio, portando a nove il numero di strutture operanti sulterritorio, ma soprattutto non ha abbandonato la propria mission: essere all’avan-guardia nel concetto di tutela della salute. Una progettualità che passa attraverso in-vestimenti mirati e di grande spessore, per fornire i propri centri di ricerca dimacchinari in grado di aiutare il compito dei clinici in ogni momento della loro pro-fessione. Ma anche strumenti di diagnostica che inseriti in un contesto di equipe me-dico chirurgiche di spessore internazionale fanno di Medicina Futuro uno dei fioriall’occhiello della sanità campana, pubblica e privata. In particolar modo è da sotto-lineare l’impulso dato nel corso dell’ultimo anno alla nascita dell’Istituto Oncologicodel Sud, da cui l’acronimo IOS. “Lo IOS nasce da un’esigenza ben precisa: il cancrosi può prevenire, attraverso la diagnostica precoce e curare sia chirurgicamente chefarmacologicamente. Al momento solo poche strutture ospedaliere pubbliche in Cam-pania sono in grado di offrire il ventaglio completo di attività di assistenza a 360gradi. Noi attraverso la nostra struttura lo facciamo – spiega Simone Improta, ammi-nistratore delegato del gruppo Medicina Futura – Nel corso degli anni avevamo datovita a un polo di eccellenza nella diagnosi oncologica. A questo abbiamo affiancatouna serie di equipe di livello internazionale nella chirurgia oncologica e macchinariin grado di eseguire Radioterapie e cure post operatorie. E’ prevista nelle prossimesettimane l’apertura, presso la clinica San Felice di Pomigliano d’Arco, una dellenostre strutture presenti sul territorio, di un reparto specializzato nella somministra-zione dei protocolli chemioterapici.” Si tratta di un passaggio atteso da centinaia dimigliaia di cittadini campani, ma anche provenienti da altre regioni quali il Lazio e ilMolise, verso quel concetto di nuova salute da sempre al centro del progetto di Me-dicina Futura. Un progetto che abbraccia nove strutture dislocate tra Napoli, Acerra ePomigliano d’Arco e che ha come fiore all’occhiello lo IOS, ma che vede anche altricentri di assoluta eccellenza riconosciuti a livello nazionale. Un esempio in questosenso è rappresentato dal centro di cardiologia chirurgica, dotato di unità di terapia

intensiva coronarica e di rianimazione. “Strutture simili in Cam-pania sono pochissime – sottolinea Simone Improta – per-

ché necessitano di investimenti continui e di equipespecializzate di altissima professionalità. In mo-

menti di crisi come quella attuale sonopochi gli imprenditori che hanno il

coraggio di voler investire inquesto senso. Noi lo ab-biamo fatto. D’altronde èquesto il nostro spiritoda sempre”. Preven-zione, diagnostica,chirurgia e cura sonoi capisaldi un’attivitàrivolta a un unico

bene: la salute.

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Il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) co-stituisce un serio problema di ansia che

colpisce una persona su 75 circa.La caratteristica essenziale del Disturboda Attacchi di Panico è la presenza di at-tacchi di panico ricorrenti e inaspettati.Un attacco di panico si manifesta con breviepisodi di paura intensa e in genere è ac-compagnato da una serie di sintomi fisici(come sudorazione, capogiri, tachicardia,respiro corto) e psicologici (paura di morire,di perdere il controllo, di impazzire) che in-sorgono in modo inaspettato e in assenzadi una reale minaccia esterna. Una crisi dipanico generalmente dura pochi minuti ei sintomi si riducono progressivamente inmeno di un’ora. L’intensità e la rapidità del-l’insorgenza del panico sono le caratteri-stiche che più debilitano e spaventano l’in-dividuo, lasciando al soggetto una sensa-zione fisica di spossatezza, quasi come seavesse compiuto uno sforzo.

Il primo attacco di panico può manifestarsinelle situazioni più comuni, mentre si fa laspesa, in macchina, al lavoro, generandonel soggetto la paura di stare male nellastessa situazione o in altre simili.Chi soffre di attacchi di panico può svilup-pare timori irrazionali, ovvero fobie nei con-fronti delle situazioni nelle quali l’attacco siè verificato. Le persone che sviluppanoqueste fobie tenderanno ad evitare le

situazioni che potrebbero scatenare altriattacchi. La conseguenza è una minore li-bertà personale e una maggiore difficoltànelle relazioni sociali, fino ad arrivare aduna totale compromissione delle attivitàquotidiane.La paura persistente di avere altri attacchinel futuro costituisce la caratteristica prin-cipale del disturbo.Nonostante la sua elevata incidenza, solouna piccola parte di individui che hanno

DISTURBODA ATTACCHIDI PANICO (DAP)La paura di avere “paura”

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a cura di Pasqualina SicaPsicologo/Psicoterapeuta

[email protected]

12 Numero 3 • Aprile 2013

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questa esperienza sviluppa in seguito un di-sturbo d’ansia, come il disturbo di panico. Lamaggior parte delle volte gli attacchi restanoinfatti episodi isolati, che non comportanoconseguenze dal punto di vista clinico.

Se, tuttavia, si ripetono con una certa fre-quenza possono evolvere in un disturboclinicamente significativo.Generalmente, gli attacchi di panico appa-iono soprattutto durante l’adolescenza ola prima età adulta e, sebbene le causeprecise non sono chiare, come tutti i sin-tomi presenti nei disturbi psicologici, l’at-tacco di panico costituisce soltanto lapunta dell’iceberg.Studi clinici infatti, mettono in evidenzia lastretta relazione esistente tra le manife-stazioni di panico con le più importanti fasidi transizione della vita perché compor-tano una certa quantità di stress e ansia:gli esami scolastici e universitari, il matri-

monio, il primo figlio, cambiare lavoro o po-sizione lavorativa, lutti, separazioni.Tuttavia, nonostante la violenza, con cuitale disturbo si presenta molti temonoche i sintomi siano dovuti a gravi malattieo possibili pericoli per la vita, anche se icontrolli medici ne evidenziano l’inesi-stenza. Il risultato è che spesso chi soffredi DAP contatta numerosi specialisti e sisottopone ad una serie di indagini cliniche,cercando una cura per quella che credonoessere una malattia cardiaca, un pro-blema respiratorio o un disturbo neurolo-gico. Senza che venga curato, il disturbo dipanico può portare a conseguenze moltoserie. La psicoterapia, talvolta associata adun supporto farmacologico, rappresenta iltrattamento d’eccellenza.

Solo evitare di “evitare” può consentire all’essere umano di diventare realmentelibero.

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Con il cambio di stagione, è normaleavvertire una sensazione di sonno-

lenza e stanchezza diffusa.Clinicamente, tale condizione si defini-sce con il termine di astenia (dal greco“stenos” ovvero “mancanza di forze”) ecolpisce in media due persone su dieci.Il periodo più a rischio di questo stato diaffaticamento generalizzato è propriol’inizio della primavera, periodo in cui siha un cambio importante di stagionedeterminato dal sensibile allunga-mento delle ore di luce.

Per molte persone questa “stranastanchezza” (“strana” in quanto appa-rentemente instancabile) può durarepochi giorni od un paio di settimane,per altre invece può protrarsi per parec-chio tempo e sembrare non diminuireneppure con il riposo.Paradossalmente più si dorme, più ci sisente stanchi, svogliati e privi di energia.

I SINTOMI DELL’ASTENIA• Sonnolenza diurna• Sensazione di affaticamentocontinuo

• Mancanza di energia• Svogliatezza• Difficoltà di concentrazione• Difficoltà a comunicareconcetti complessi

• Facilità a dimenticarsinomi, luoghi, impegni

• Predisposizione a piccoliincidenti

• Perdita di appetito• Perdita generale degliinteressi

• Inclinazione all’isolamento• Problemi di deambulazione e coordinamento

PERCHÉ SUCCEDELe cause dell’astenia possono esserediverse e non prettamente legate al

APRILE DOLCE DORMIREColpa della primavera?

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Numero 3 • Aprile 2013

a cura della redazione.

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cambio di stagione od a particolari pro-blemi di salute. La stanchezza è uncampanello d’allarme che non va igno-rato: ci avvisa che è in atto uno stressfisico, psicologico od emotivo. Spesso,correggendo le abitudini della nostravita, la stanchezza se ne va e tutto ri-

torna come prima. Solo in pochi casi in-fatti la stanchezza è legata ad una ma-lattia organica (come l’anemia ol’ipertiroidismo) o costituisce una verae propria sindrome: quella da affatica-mento cronico. In questi casi è consi-gliabile consultare uno specialista.

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15Numero 3 • Aprile 2013

Posizione FetaleQuesta posizione risulta preferita dalla gran parte delle per-sone (circa il 40%) ed indica la nostalgia del grembo ma-terno ed il bisogno di raccogliersi in un bozzolo che isolidal mondo esterno. Chi dorma in questa posizione tenda aregredire, nel sonno, al mondo dell’infanzia. La sua perso-nalità risulta emotivamente fragile ed insicura, egli ha inol-tre ha bisogno di protezione ed il suo sonno può esseretalvolta disturbato da incubi.

Posizione SemifetaleChi dorme in questa posizione risulta dotato di una perso-nalità equilibrata e bilanciata.Egli risulta capace anche di adattarsi, senza difficoltà, allesituazioni e vicende della vita che riesce spesso ad affron-tare con coraggio.

Posizione a TroncoQuesta postura che ricorda quella di un soldato sull’attenti,indica una natura tendenzialmente estroversa, parte di unapersonalità che predilige stare fra la gente. Chi dorme in que-sta posizione tende ad essere troppo fiducioso negli altri ed avolte anche credulone.

Posizione SupinaDormire in questa posizione evidenzia una struttura men-tale rigida, con difficoltà ad abbandonare il controllo delleproprie emozioni; colui che la assume risulta spesso moltosicuro di sè ed ostentano elevata autostima, risulta inoltreriservato e non ama la confusione.

Posizione PronaChi dorme in questa posizione risulta avere una personalitàprecisa e meticolosa, che talvolta può assumere compor-tamenti ripetitivi.A livello fisico questa posizione alimenta il rischio di rus-sare, soprattutto nei soggetti predisposti con possibile ri-schio di apnea.

Posizione a StellaLe persone che sono solite dormire in questo modo risul-tano spesso persone sicure di sè, estroverse, razionali e tal-volta anche invadenti.A livello pratico questa posizione alimenta il rischio di rus-sare, soprattutto nei soggetti predisposti.Nei bambini questa posizione indica un rapporto positivocon i genitori e soprattutto con la madre.

Dimmi come dormi e...ti diro’ chi sei!

Seguire una dieta sana ed equilibrata,a base di cibi ad alto valore biologicoe ricchi di proteine.

Bere molta acqua, preferibilmente mine-rale per il contenuto di calcio e ma-gnesio che “rienergizzano” le cellule.

Consumare una colazione calibrata abase di carboidrati, latte o yogurt,frutta fresca. La mattina è infatti lafase della giornata in cui si ha bisognodi energie immediatamente disponibili.

Consumare preferibilmente cibi crudimolta frutta e verdure fresche.

Come condimento, privilegiare l’oliod’oliva a crudo, ricco di acidi grassi mo-noinsaturi, dalle proprietà antiossidanti

Utilizzare spezie come timo, salvia,noce moscata e origano.

Consumare alimenti integrali, ricchi difibre e magnesio.

Evitare il più possibile caffé, ciocco-lata, sigarette, i cibi grassi ofritti.

Evitare il sonnellino pomeridiano:rende sonnolenti nel pomeriggio e po-sticipa il sonno serale. Evitare anchedi dormire troppo: troppo sonno nonaiuta a recuperare e rende spesso svo-gliati e stanchi.

Nell’arco della giornata, concedersibrevi pause per “staccare” con la mentee con il corpo.

10 REGOLE PER ESSERE PIMPANTI QUANDO OCCORRE

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Giocare ai giochi d'azzardo può es-sere molto divertente, ma sol-

tanto fino a quando potete con-trollarvi, quando invece è il giocod'azzardo a controllare voi, allora è ilcaso di fare qualcosa.

COME SI FA A SAPERESE SI HA UN PROBLEMA?Quando giocate ai giochi d'azzardo do-vete stare particolrmente attenti a certisegnali, dei veri e propri campanelli d'al-larme che possono stare ad indicareche il gioco d'azzardo è diventato unproblema. Se riconoscete alcuni di que-sti segnali nel vostro modo di compor-tarvi, allora dovete seriamente rifletteresul vostro rapporto col gioco.

PRIMO PASSO:AMMETTERE IL PROBLEMASe negate di avere un problema, nonve ne libererete mai.La dipendenza non è qualcosa che sisceglie e anche per questo motivonon è qualcosa che possiamo farscomparire soltanto con la nostra vo-lontà. Se fosse facile togliersela didosso, allora non sarebbe affatto unproblema. Soltanto ammettendo di

avere un problema si può incomin-ciare a fare qualcosa per risolverlo.

SECONDO PASSO: FARSI AIUTARENon sieti soli. E non siete così uincicome pensate, dal momento che iproblemi legati al vizio del gioco sonovecchi come il gioco stesso. Imparatequindi ad approfittare dell'esperienzadi altre persone per risolvere anche ivostri problemi.Ci sono buone probabilità che potetetrovare un centro dell'associazioneGiocatori Anonimi che si occupano dipersone dipendenti dal gioco d'az-zardo non lontano dalla città in cui vi-vete. Date un'occhiata all'elenco, unasemplice telefonata può milgiorare lavostra vita.

Molti casinò online hanno delle opzioniche vi consentono di stabilire il limitemassimo che siete disposti a spen-dere. È inoltre anche possibile deci-dere di rendere inaccessibile il casinòdal vostro account durante un periododi tempo più o meno lungo.Rendere difficile l'accesso ai giochid'azzardo può essere una manieraper aiutarvi a restarne lontani.

Mente & Salute

DIPENDENZA DA

16 Numero 3 • Aprile 2013

a cura della redazione.

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Mente & Salute

FREE MAGAZINE DIINFORMAZIONE ALLAPREVENZIONE, SALUTEAMBIENTE E ATTUALIT¸

FREE MAGAZINE DIINFORMAZIONE ALLAPREVENZIONE, SALUTEAMBIENTE E ATTUALIT¸

SPAZIO PUBBLICITARIO 9,5 X 16,5 CMInfo: 081 759 37 [email protected] box salute

Trascorrete più tempoa giocare di quantoavevate programmato.

Perdete la cognizione deltempo mentre giocate.

Non smettete di giocare quandostate vincendo, ma continuate invece a gio-care fino a quando avete perso i soldi guadagnati.

Vi infastidite facilmente se qualcosa o qualcuno vidisturba mentre state giocando.

Continuate spesso a giocare cercando di rivincere isoldi che avete perso in una partita.

Passate sempre più tempo giocando e pensando algioco d'azzardo

Dovete giocare conposte s empre p iùalte p er p rovare l o

stesso senso d'eb-brezza.

Siete fortemente convinti chefarete grandi vincite.

Pensate che perdete perché non giocate abbastanzabene.

Spendete di più al gioco di quanto non rivelate aivostri amici.

Non dite la verità alle persone che vi sono vicine.

Il gioco d'azzardo viene prima della famiglia, degliamici o del lavoro.

Alcuni campanelli d'allarmeAlcuni campanelli d'allarme

Per un aiuto online si consiglia di visitare i siti della ALEA (Associazione per lo studio del gioco d’azzardo edei comportamenti a rischio) www.gambling.it e della A.N.D. Azzardo e Nuove Dipendenze www.andinrete.it

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Con l’arrivo della primavera final-mente dopo tante giornate fredde ebuie si incomincia ad assaporare l’ariapiù mite e qualche ora di luce in più.È il periodo ideale per dedicarsi agli sportall’aria aperta e, in particolare, la corsaè un ottimo modo per prendersi curadi sé, per mantenersi attivi, per valoriz-zare il proprio corpo, per rigenerarsi eanche per sfogare in modo positivo lepiccole tensioni quotidiane.Questa attività fisica, se praticata al-l’aria aperta, è uno sport assoluta-mente eco-compatibile: bastano unatuta, un paio di scarpe da jogging euna strada o ancora meglio, uno deiparchi della nostra città. In poche pa-role l’unica cosa da fare è cominciarea correre! Ricordate solo che non bisogna maistrafare: nel tempo che dedicate allacorsa lo sforzo, la durata e il ritmovanno calibrati sulla base della vostracondizione fisica e del vostro livello diallenamento, procedendo gradual-mente, senza mai esagerareIn questo modo trarrete dal tempoche dedicherete alla corsa tutti i bene-fici fisici e psichici associati alla praticadi questa attività. Vediamo quali sono!

BENEFICI FISICIDimagrimentoLa corsa è un’attività fisica di tipo ae-robico e richiede un rilevante impegnofisico. Questo si traduce in un impor-

tante dispendio calorico, difficilmenteraggiungibile con altri sport nel mede-simo intervallo di tempo. Possiamoanche calcolare, in modo approssima-tivo, con una semplice formula il con-sumo di calorie in base al nostro pesoe ai km percorsi:

KCal = km percorsi x kg di peso corporeo

Ma non è tutto: l’aumento del con-sumo calorico continua anche nelleore successive all’allenamento.

Apparato cardio-circolatorioLa corsa, specie se praticata a mediaintensità, migliora l’efficienza cardiaca,rendendo il cuore più forte, riduce i ri-schi di infarto, diabete, ictus e trombosi.

Apparato muscolo-scheletricoLa corsa permette di ridurre drastica-mente la perdita di massa muscolareche comincia dopo i 30 anni e inoltrestimola l’attività degli osteoblasti, lecellule preposte alla formazione ditessuto osseo con conseguente ridu-zione dei rischi di osteoporosi (specienella donna).

InvecchiamentoGli sport di media/alta intensità sem-brano ridurre sensibilmente il calo di pro-duzione dell’ormone della crescita (HGH),processo che inizia dopo i vent’anni edaumenta sensibilmente dopo i 40 e

CORREREALL'ARIA APERTA

Mente & Salute

18 Numero 3 • Aprile 2013

Fitness ecosostenibile per tornare in forma a cura della redazione.

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considerato uno dei uno dei principalifattori che influenza l’invecchiamento.

Difese immunitariePraticare la corsa all’aria aperta au-menta le risposte del sistema immu-nitario, sia nel breve che nel lungoperiodo. Il jogging adatta il si-stema immunitario alle solleci-tazioni dell’ambiente esternodurante la corsa e sembrache questo effetto, con lapratica costante, rimangainalterato anche a riposo.

StitichezzaLa corsa rimette in movi-mento il vostro intestinoin breve tempo e con unmetodo assolutamentenaturale senza ricorrerea farmaci o integratori.

BENEFICI MENTALIAutostimaCorrere comporta in-nanzitutto un au-mento della capacitàdi sopportare la fatica e ildisagio attraverso la forza divolontà e un conseguenteaumento dell’autostima.

StressCorrere, come altre attività fisi-che intense, comporta un de-ciso aumento nel rilascio diendorfine, che comportanouna decisa riduzione dellostress e delle tensioni. Moltiterapeuti arrivano a prescri-vere la corsa come coadiu-vante per combattere ledipendenze.

Numero 3 • Aprile 2013 19

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SERVIZIO PUBBLICO E QUALITÀ PRIVATAIl centro diagnostico Igea di Sant’Antino è una struttura d’avanguardia, convenzionata

col servizio sanitario nazionale. «Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissialla fondazione, nel 1997» spiega l’amministratore Antimo Cesaro

“Offrire un servizio pubblico paragonabile a quello di una realtà pri-vata, per curare bene e v ivere meglio”. Sotto questi presupposti ènato nel 1997 il centro Igea Sant’Antimo. “In pochi anni siamo di-ventati un centro diagnostico e polispecialistico di primo livello perstrutture e personale operativo, e poss iamo dire di aver raggiuntopienamente gli obiettivi che ci eravamo prefissati alla fondazione”,spiega Antimo Cesaro, amministratore della struttura che ha sede aSant’Antimo, comune di 30.000 abitanti in provincia di Napoli. “Oggisiamo un punto d i riferimento nel settore : la posizione strategicapermette al centro di essere facilmente raggiungibile da tutti i puntidella regione, e la nostra offerta copre tutte le necessità della po-polazione del territorio campano. Inoltre, nonostante sia strutturatosu quattro differenti livelli, non ci sono barriere architettoniche. E’soprattutto da questi aspetti che s i dimostra l’attenzione nei con-fronti dei pazienti”.Igea è un centro diagnostico e polispecialistico convenzionato con il servizio sanitario na-zionale e dot ato di laboratori per le analisi cl iniche, di radiologia e mammografia digitale,ecografia 4D, Tac multislices a 640 strati, risonanza magnetica 1.5 tesla, dentalscan e me-dicina nucleare. All’interno della struttura è possibile trovare anche un centro antidiabete,un servizio di cardiologia ed un laboratorio per le analisi cliniche. Infine c’è la possibilità diprenotare visite ambulatoriali private oltre che di sfruttare un moderno centro di riabilitazionee fisiokinesiterapia con p iscina. A breve arriverà anche l’“imagination experience”, appa-recchiatura in grado di alleviare tensioni e preoccupazioni ai pazienti più agitati durante de-terminati tipi di esami. “Assicuriamo ai nostri pazienti la massima attenzione durante tutto il cammino all’interno

della struttura: chi entra nel centro v iene seguito scrupolosamente dall’inizio alla fine delpercorso effettuato. La loro permanenza viene curata nei minimi dettagli”, evidenzia ancoraCesaro. “I nostri punti di forza sono diventati consuetudine per la realtà campana: sicurezza,attenzione verso le persone, qualità del servizio. Il paziente è sempre in primo piano, per of-frire un servizio di qualità che accontenti le esigenze della persona, ancora prima del malato.Proprio per questo motivo la nostra caratteristica principale è l’annullamento dei tempi diattesa per ciò che riguarda analisi, lavori di laboratorio, Tac e medicina nucleare e Risonanzamagnetica. In un’Italia che richiede mesi per fare un semplice test, vale la pena esaltare que-sto aspetto, frutto degli investimenti e dell’attenzione verso le grandi novità che la tecnologiaoffre”. Un sofisticato sistema informatico gestisce tutte le attività del centro, a partire dalle prenotazioni degli esami radio-logici, ecografici, cardiologici fino alle visite specialistiche, passando attraverso la refertazione dei risultati e le attività del-l’amministrazione. “Tra i t anti f iori all’occhiello – r imarca ancora l ’amministratore – mi preme ev idenziare il centroantidiabete. Esso offre al paziente tutte le prestazioni specialistiche di cui ha bisogno per la valutazione delle complicanzecardiologiche, neurologiche, angiologiche, nefrologiche ed ocul istiche. Attraverso programmi di educazione sanitaria silavora sul cambiamento degli stili di vita, agendo mediante la prevenzione, la cura del diabete e delle sue complicanze alfine di poter vivere un futuro sereno”. Risultati possibili grazie alla strategia del centro, che investe buona parte degli utili in attrezzatura moderna e strumentisticadi ultima generazione: “Solo così – illustra Cesaro - è possibile offrire un servizio pubblico al livello di una realtà privata. Imacchinari presenti all’interno del centro Igea Sant’Antimo, infatti, sono sostituiti dopo un tempo massimo di cinque anni:ciò garantisce un servizio di alta qualità e di assoluta sicurezza nell’analisi delle questioni cliniche in gioco”.Particolare importanza viene poi data alla qualità del personale: “I nostri dipendenti, tanto medici quanto paramedici,vengono formati all’interno della struttura, mettendoli in condizione di agire nella maniera più corretta in ogni situazione.Siamo un luogo in cui, attraverso professionalità, serietà e cortes ia, è possibile diagnosticare, lavorare e r isolvere le p iùsvariate problematiche legate alla sanità umana”.

Tel. 081.0030315 - 081.0030316 - 081.0030317 - Fax 081.0030318 - www.igeasantimo.it

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UNA SALA TRUCCO NELLA SALA D'ATTESA DEL REPARTO DI CHEMIOTERAPIA

Una sala trucco nella sala d'attesa del reparto di Chemioterapia. Accade al Pascale: ogni mercoledì e venerdì dalle10 alle 14, il visagista delle dive, René Bonante e la sua assistente Maria Rosaria Aversa, dispensano consigli su comecontinuare a guardarsi allo specchio, nonostante la malattia, a donne affette da tumore. Le creme da usare contro lemacchie, le rughe e l'in vecchiamento precoce della pelle, provocati dagli antiblastici, ma anche pic coli trucchi sucome sistemarsi i foulard, le parrucche e i turbanti quando i capelli cadono e le sopracciglia spariscono sotto l'effettodei farmaci chemioterapici.

«Si chiama effetto camouflace», dice René: «camuffare le occhiaie, la mancanza di luminosità della pelle; per gli oncologidell'istituto dei tumori di Napoli: camuffare il proprio stato d'animo, la paura di non sentirsi più donna e forse più niente».

L'idea, subito accolta dal direttore generale dell’Istituto dei tumori di Napoli, Tonino Pedicini, è nata alcuni mesi fadall'incontro (casuale) del visagista, not o anche al pubblic o televisivo, e i dirigen ti dei reparti di Chemioterapia ePsicologia del Pascale, Sandro Pignata e Francesco de Falco. «La mia filosofia è basta un'ora per farti bella e sonosicuro che può funzionare anche al Pascale. – dice Bonante – Nella mia esperienza trentennale mi è capitato spessissimodi incontrare donne affette da tumore, in cerca di consigli su come trattare la pelle rovinata dagli effetti della chemiote-rapia. Con i ragazzi del mio staff Rd Replay sono qui, a tit olo ovviamente gratuito, per portare un supporto psicologicoe il più grande monito: sorridete alla vita nonostante la malattia. Alle donne che si rivolgono a noi io dico soprattutto diavere la forza di guardarsi allo specchio, di non trascurarsi. Giocare con i colori, i foulard, le parrucche, ridisegnarsi le so-pracciglia può essere un modo per liberare la mente, almeno per un pò».

L'iniziativa rientra in un progetto molto più vasto volto alla qualità della vita dei pazienti sottoposti a cure chemio-terapiche avviato al Pascale due anni fa con l'apertura del centro ascolto, di una libreria nelle sale d'attesa e con l'ac-quisto di un t elevisore per ogni poltr ona di chemioterapia dotato di lettore dvd che consente la visione di film econcerti ai pazienti durante il trattamento.

«La necessità di guardare alla qualità della vita delle pazienti ora è più sentita che in passato. – spiega il responsabiledella Chemioterapia, Sandro Pignata – L’oncologia può ottenere grandi risultati attraverso una strategia di cura in cuiè fondamentale un team oncologico che oltre all'oncologo vede coinvolte altre figure professionali che vanno dallo psi-concologo al riabilitatore ai volontari, tutti insieme in grado di accompagnare la paziente durante le terapie».

L’istituto Pascale ha attivato, su indicazione della Regione Campania, un Dipartimento sulla Qualità della vita, repartoin cui si svolge la riabilitazione fisica delle pazien ti e attività di rilassamento pisco-fisico, come i massaggi shiatsu.Inoltre il percorso psicologico è affidato all’Unità di Psiconcologia, che crea gruppi di ascolto per sostenere le ammalate.

«Il nostro obiettivo – spiega il responsabile della Psiconcologia, Francesco de Falco – è di rendere migliore la permanenzanella nostra struttura. Per questo motivo, su indicazione delle pazienti che t emono molto il distacco dai figli qu andodevono sottoporsi ai trattamenti, abbiamo aperto all'interno dell'Istituto anche una ludoteca, dove i bambini giocano evivono in un ambiente sereno».

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a cura di Gennaro D’AmatoDirettore della UOSC di Pneumologia

ed Allergologia Respiratoriadell’Azienda Ospedaliera

“A. Cardarelli”

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“ANTONIO CARDARELLI”Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale

Napoli

22 Numero 3 • Aprile 2013

ALLERGIEFiato corto col temporaleUno studio ha permesso di eviden-ziare come chi soffre a causa dei pol-lini rischi di andare incontro a crisid’asma se esce di casa durante unacquazzone.

Se soffrite d’asma o di rinite allergicae credete che un bel temporale è quelche ci vuole per ripulire l’aria da pollinie allergeni, vi state sbagliando: i tem-porali possono addirittura aggravarela malattia, provocando crisi d’asmaassai severe.

Lo riferisce una ricerca condotta in Ita-lia e pubblicata sul British MedicalJournal, la prima a segnalare questamisconosciuta correlazione tra pato-logia ed ambiente per l’area del Medi-terraneo. Episodi simili, infatti, si sono già regi-strati in Australia e a Londra, dovequalche tempo fa in un solo giorno ditemporale ben 150 persone sono finitein ospedale per attacchi gravi di asma.Qualcosa di simile, sebbene di propor-zioni più modeste, si è verificatoanche a Napoli durante e dopo untemporale notturno: tanti i ricoveri diasmatici quasi in fin di vita e di per-sone affette da rinite allergica che al-l’improvviso hanno dovuto fare i conticon un attacco d’asma.

LE CAUSE DELL’AUMENTODELLE CRISI DI ASMA ALLERGICOCHE SI VERIFICANOIN CONCOMITANZA CON I TEMPORALI

Nelle fasi iniziali di un temporale cheinsorge durante la stagione dei polliniallergenici (in genere primavera-estate) i soggetti con allergia respira-toria da pollini possono avere unpeggioramento anche notevole dellasintomatologia nasale o bronchiale(crisi di asma).

Se l’effetto serra e l’incremento dellatemperatura del globo stanno modifi-cando gradualmente talune caratte-ristiche del nostro pianeta, c’è forse da augurarsi che almeno vengano giù piogge abbondanti che possano “lavare l’aria” ed irrigare la terra?

In altri termini è tuttora giustificato l’as-sioma “pioggia = lavaggio dell’aria” conconseguente abbattimento al suolo ditutte le componenti sospese in atmo-sfera e quindi anche del particolato, siaquello di tipo chimico che quello biolo-gico,tra cui quello allergenico caratte-rizzato dai pollini di talune piante?

Ciò è sostanzialmente vero tranneche per le prime fasi dei temporali.

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Numero 3 • Aprile 2013

Se la pioggia intensa perdura può ef-fettivamente esercitare il lavaggiodell’atmosfera mentre per gli allergo-patici il rischio esiste nelle fasi inizialidel temporale.

Durante queste fasi l’acqua piovanapuò indurre infatti la rottura per scop-pio da shock osmotici dei granuli polli-nici. Ne consegue una liberazione inatmosfera del loro contenuto citopla-smatico, tra cui particolare impor-tanza hanno i granuli di amido chetrasportano gli allergeni pollinici. Tali granuli, che veicolano le proteineallergeniche caratteristiche del polline,essendo molto piccoli e rientrandoquindi nel contesto del particolato re-spirabile (quello cioè con un diametromedio inferiore a 10 micron) possonopenetrare con l’aria inalata anchenelle vie aeree periferiche.

Ne deriva che soggetti “pollinosici” chein assenza di pioggia presentano solosintomi coinvolgenti il naso (starnuti,prurito ecc), allorché si trovino nellecondizioni suindicate possono avere

anche asma o suoi equivalenti, cometosse intensa.L’elevato contenuto allergenico pre-sente in atmosfera durante i tempo-rali può indurre infatti l’insorgenza disintomi clinici anche in soggetti conuna soglia elevata di sensibilizzazione,nei quali cioè in altre condizioni me-teorologiche la sintomatologia al-lergica è più modesta o addirittura assente. Il ridestarsi dei sintomi in taluni e l’aggravamento dei sintomi in altri può avvenire anche in modo esteso,coinvolgendo un numero elevato dipersone con caratteristiche quindi ditipo “epidemico”.Epidemie di questo tipo sono statedescritte a Londra, Melbourne, Wag-ga-Wagga e Napoli.

È opportuno precisare che l’esempiodelle graminacee è stato quello piùstudiato, ma eventi analoghi si pos-sono determinare anche con altre fa-miglie vegetali come le Urticaceae(Parietaria judaica) o miceti (muffe)come l’Alternaria.

Salute

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24 Numero 3 • Aprile 2013

PET THERAPYconosci i benefici?

Una data molto importante per la sto-ria della contraccezione è il 1916, annoin cui l’americana, Margaret Sanger,aprì a Brooklyn il primo consultorio peril controllo delle nascite, sfidando aper-tamente lo stato. Nel 1953 MargaretGranger e la sua amica e compagna dilotta per l’emancipazione della donna,Katherine McCormick si rivolsero al dot-tor Pincus affinché studiasse una pil-lola che impedisse la fecondazione.Egli certo di poterla realizzare e con uncontributo di 40.000 dollari stanziatidalla società McCormick, dimostrò,negli animali, che ripetute iniezioni diprogesterone provocavano il bloccodell’ovulazione. La prima pillola contrac-cettiva fu resa disponibile in Europanel 1961 sotto il nome commerciale diAnovlar e in Italia nel 1972. Nel ’71, infatti,l’associazione Italiana per l’educazioneDemografica (AIED) ottenne l’abroga-zione dell’articolo del codice penale chevietava la propaganda e l’utilizzo diqualsiasi mezzo contraccettivo. Nel ’76il Ministro della Sanità abrogò le normeche vietavano la vendita della pillolaanticoncezionale. Quindi, dopo 11 anni,la pillola arrivò nelle farmacie ripor-tando l’indicazione “contraccettivo” sulfoglietto illustrativo. Il suo uso varia inbase all’età, all’educazione, allo stato ci-vile, alle tradizioni culturali ed alla na-zione di appartenenza. Nei paesisviluppati la prevalenza d’uso è di circail 18% delle donne, rispetto ad un 7%delle donne nei paesi in via di sviluppo.In Italia il 16,2% delle donne tra i 15 e i 44anni la utilizza.

Si tratta di un confetto da assumersiper 21, 24 o, come per le pillole di ultimagenerazione per 28 giorni. I farmaci an-ticoncezionali sono costituiti da due or-moni, un estrogeno, l’etinilestradiolo, eun progestinico, e sono in grado di ini-bire l’ovulazione, provocando anchel’ispessimento della mucosa cervicalecioè quella del collo dell’utero. Le quantità dei due ormoni sono stateman mano ridotte con il passare deglianni, ma è aumentata la sicurezza.La pillola può avere anche una fun-zione terapeutica.Può regolarizzare il ciclo ovarico, ridurrela dismenorrea cioè il dolore che com-pare durante le mestruazioni.Diminuisce la perdita di sangue me-struale e per questo può essere usatain donne che sono affette da gravianemie. Può essere assunta per farriassorbire cisti ovariche.Le recenti formulazioni con progestinicicon proprietà anti-androgenizzantipossono essere utilizzate per ridur-re acne e irsutismo sintomi particolar-mente evidenti nella sindrome del-l’ovaio policistico (PCOS).È il disturbo endocrino più comune checolpisce circa il 5-10% di tutte le donnein età riproduttiva.La pillola viene anche usata, per gli ef-fetti benefici, nelle donne affetteda endometriosi sintomatica e adeno-miosi cioè zollature di endometrio al difuori della sede abituale o indovate nelmuscolo uterino. Ma la pillola presentaanche degli effetti indesiderati come ilfavorire o peggiorare l’ipertensione

LA PILLOLANON SOLOcontraccezione

a cura diCristina e Luigi StradellaDottore in Ginecologia e Ostetricia

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FOCUS - Ginecologia

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Numero 1 • Gennaio 2013

FOCUS - Ginecologia

arteriosa e le malattie cardiocircolato-rie. Può dare effetti collaterali spiace-voli, soprattutto all’inizio dell’assun-zione: nausea, tensione mammaria,sensazione di gonfiore, lieve aumentodi peso, leggere perdite di sangue al difuori delle mestruazioni, prive di qual-siasi significato patologico, depres-sione, calo della libido e inoltre alcune

pillole possono aumentare la fre-quenza degli episodi emicranici.

È importante sottolineare che la suafunzione è solo anticoncezionale, enon di protezione dalle malattie ses-sualmente trasmissibili, il cui contagiodeve essere scongiurato solo con l’usodel preservativo.

Mercoledì 20 Marzo presso il teatro “Newton” della Cittàdella S cienza s i è t enuta l a m anifestazione “ Buona sanità 2013” organizzata dall’ associazione presiedutadalla dott.ssa Maria Rosaria Rondinella. Non a caso lamanifestazione si è tenuta alla Città della Scienza. Il se-gnale è forte, infatti il fuoco non è riuscito ad annullarela grande voglia di ricostruzione che arde nelle pieghedell’animo della nostra bella città. La cerimonia orga-nizzata anche dal comando dei vigili del fuoco e patro-cinata dalla Regione Campania, dall’Ordine dei Medicidi Napoli, dalla Provincia e dalla Curia Arcivescovile, hapremiato numerosi professionisti del settore sanitario,che si sono distinti per meriti professionali. Tanti i bigdella medicina che hanno ricevuto il premio, scienziati,ricercatori, direttori sanitari, manager. Dal prof. Persico,Prof. Muto, Prof. Calise, Prof. Cartenì, il Prof. Malzoni,Prof. Tarro, il Prof. D’Amora e tanti altri.Per la ginecologia è stato premiato il dott. Luigi Stradellacon la seguente motivazione: “ginecologo di grande lu-stro che si adopera con grande impegno ed umanità inprogetti a favore della popolazione di Haiti, diffondendoed educando alla cultura della prevenzione all’assi-stenza della gravidanza e del parto in quelle zone doveportare alla luce una vita è altamente rischioso a causadella mancanza di idonea assistenza”.“Un premio per chi opera secondo scienza e coscienza,ricordando quanti s i operano quotidianamente l avo-rando per distruggere il male per fare del bene”, comeha dichiarato la dott.ssa Rondinella.

Il dott. Stradella ha dedica to il premio , una bellissimastatuetta di una donna alata, alla sua famiglia che lo hasempre supportato, ai tanti bambini che nascono ognigiorno nella sofferenza e nella povertà ma, soprattuttoalle 260.000 vittime di un sisma che ha messo in ginoc-chio Haiti. Ha anche ricordato, però, che a distanza di treanni 350.000 persone secondo una stima di Amnesty In-ternational vivono ancora in 496 campi distribuiti sul ter-ritorio Haiti ano. Non c’è acqua , luce elettrica, ser viziigienici, circostanze che fanno diffondere gravi malattiecome il colera. Il dott. Stradella quindi ha lanciato un ap-pello affinché i riflettori non si spengano su tale tragediaintervenendo con finanziamenti e assistenza continua.

“Premio Buona Sanità 2013”

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Qual è il legame che hanno i denti conla postura?È opportuno precisare più che i dentiè l’Articolazione Temporo Mandibolare(A.T.M.) ovvero l’articolazione tra il con-dilo della mandibola e l’osso tempo-rale del cranio, o meglio ancora labiomeccanica di quest’articolazionead essere in relazione con la posturadella persona.L’A.T.M. possiamo noi stessi eviden-ziarla posizionando le dita davanti alforo uditivo dell’orecchio esterno esuccessivamente aprendo e chiu-dendo la bocca effettuiamo così, unsemplice autotest, durante il quale seavvertiamo un click come un piccoloscatto oppure notiamo che il movi-

mento è asimmetrico, come se lamandibola dondolasse, questo ci indi-rizzerà verso la possibile presenza diun’alterazione dell’articolazione, consuccessive conseguenze posturali.I principali segnali che osserviamo che ci conducono alla disfunzionedell’A.T.M. sono: un’eccessivo spazio libero quando la mandibola è in posi-zione di riposo, questo a sua volta puòdipendere dal fatto che i denti sono“troppo corti” oppure una diminuzionedello spazio libero o addirittura del tuttoassente.

Queste differenze provocano un’adat-tamento del corpo, come arretrare oportare in avanti il capo, elevazione

delle spalle e elevazionee/o inclinazione del bacinoed altro ancora, tali dacompromettere lo sposta-mento del baricentro cor-poreo e innescando così,dei sistemi di compensa-zione muscolari che neltempo possono generareuna problematica di tipoposturale facilitando l’in-sorgenza di patologie di in-teresse ortopedico, qualiscoliosi, cifosi, cervicalgie,etc.

Ci tengo a precisare chetali comportamenti nonsono l’unica causa di unacattiva postura, ma ele-

LA POSTURAE I DENTIIl loro “forte” legame

a cura di Rosario FlorioDottore in Fisioterapia

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FOCUS - Fisioterapia

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FOCUS - Fisioterapia

Numero 1 • Gennaio 2013

mento di una serie di concause benpiù complesso e globale.

Dopo aver effettuato l’autotest primadescritto è bene chiedere una consu-lenza dal vostro Dentista di fiducia, ilquale approfondirà con le sue compe-tenze specialistiche l’esame obiettivoed effettuerà dei test clinici atti a valu-tare la rilevanza della componente sto-matognatica nei disturbi del distrettoscheletrico-posturale.

Di seguito, potrà risultare utile l’applica-zione da parte dello specialista stoma-

tognatico di un Bite di scarico di questetensioni muscolari.

Complementare alla terapia stomato-gnatica, la terapia manuale applicandometodiche di decontrazione e mobiliz-zazione del condilo mandibolare maanche a tutto il sistema muscolo-schetrico interessato e con terapia po-sturale globale che agisce in visionetotale della persona ottenendo in talmodo un beneficio sia distrettuale,quindi locale che un beneficio globalecon un miglioramento psico-fisico dellapersona.

In ultimo, competenza dello specialistastomatognatico, nei casi in cui la di-sfunzione dell’A.T.M. è di grado elevato,sarà di valutare l’indicazione chirurgicaquindi di interesse maxillo-facciale.

Le informazioni contenute in questo articolonon devono in alcun modo sostituire il rap-porto dottore-paziente; si raccomanda alcontrario di chiedere il parere del propriomedico prima di mettere in pratica qualsiasiconsiglio od indicazione riportata.

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Page 30: Box Salute n. 3

Da questo mese BOXSALUTE apre una nuova rubrica dedicata all’Health Literacy o alfabe-

tizzazione sanitaria. L’Health Literacy è un nuovo approccio in Sanità che vede il paziente al

centro del sistema di cure e si occupa di studiare le nostre capacità di ricercare, compren-

dere ed utilizzare informazioni relative alla salute. In questo modo l’Health Literacy ci aiuta

ad avere piena conoscenza delle nostre condizioni psico-fisiche, comprendere le differenti

opzioni di cura, compiere scelte efficaci e lavorare a fianco di Medici, Infermieri, Fisioterapisti

e Farmacisti per avere un migliore controllo del nostro benessere e della nostra salute. Su

ogni numero di BOXSALUTE troverete articoli, inserti staccabili e approfondimenti di Health

Literacy per conoscere meglio la salute, le patologie e come dialogare efficacemente con il

personale e le strutture sanitarie.

Come trarre il massimo per la nostra salute da una visita medicaL appuntamento con il proprio medico è un momento importante per ottenere informazioni e risposte sul nostro stato di salute. Eppure molto spesso ci rechiamo ad una vista medica senza alcuna preparazione, certi che tutto quello che dobbiamo fare sia farci esaminare ed eseguire le istruzioni che riceveremo. Durante la visita, spesso ci sembra di comprendere le indicazioni del medico ma poi tornando a casa ci ritrovia-mo pieni di dubbi e domande senza risposta. Se lasciamo uno studio o un ambulatorio medico senza:

• ricevere risposte a tutte le nostre domande• conoscere i dettagli del nostro problema di salute• comprendere tutti i passaggi della terapia che ci è stata prescritta

allora ci troviamo di fronte ad un problema che i ricercatori defi niscono di Health Literacy o Alfabetizzazione Sanitaria. Si tratta della diffi coltà di comprendere informazioni sulla salute e prescinde dalla nostra età, grado di istruzione, reddito o status sociale. Secondo una recente indagine della Commissione Europea più del 46% dei pazienti ha problemi di Health Literacy ossia non riesce a ricercare, ottenere, comprendere e utilizzare infor-mazioni sanitarie per prendere delle scelte effi caci per la propria salute. Eppure la salute è il bene più prezioso che possediamo e tutelarla è prima di tutto un nostro interesse e una nostra responsabilità.Ecco cinque step per aiutarci a trarre il massimo da una visita medica ricordando sempre che una buona comunicazione si traduce in un vantaggio per la nostra salute.

STEP 1. PIANIFICARE LA VISITA MEDICAFissiamo gli obiettivi che vogliamo raggiungere pensando in anticipo a cosa vorrem-mo che accadesse durante la visita medica. Portiamo con noi esami e referti medici recenti e, possibilmente, i farmaci che assumiamo abitualmente. Prepariamo una lista di dubbi e domande sulla nostra salute dando priorità a quelle che riteniamo più importanti ricordando che non sempre avremo tempo a suffi cienza per parlare di tutto ciò che ci preoccupa in una sola visita.Potremo ritornare su alcuni punti nelle visite successive.

a cura di Marco MusellaHealth Literacy Specialist

[email protected]

Page 31: Box Salute n. 3

STEP 2. PARLARE DELLE NOSTRE PREOCCUPAZIONI DI SALUTERaccontiamo al medico di come ci sentiamo e di ogni cambiamento che abbiamo riscontrato nella nostra salute dall ultima visita medica. Assicuriamoci che il nostro medico sappia:• Quando è cominciato il problema• Che sintomi abbiamo e quanto spesso li avvertiamoFornire dettagli chiari sul nostro problema di salute aiuta il medico a curarci meglio. Può essere utile pensare in anticipo a come spiegheremo il nostro problema di salute durante la visita in modo da essere preparati nel modo migliore.

STEP 3. PORRE LE GIUSTE DOMANDE CHE POSSONO AIUTARCI A COMPRENDERE IL NOSTRO STATO DI SALUTEPoniamo domande sul nostro problema di salute. Più conosciamo della nostra salute più saremo preparati a prendere delle decisioni informate. Possiamo utilizzare tre semplici domande che ci aiuteranno a comunicare in modo effi cace con il medico:• Qual è il mio problema di salute?• Cosa devo fare?• Perché è importante che io lo faccia?È fondamentale che il medico sappia se non abbiamo compreso qualcosa o se non siamo sicuri delle indicazioni ricevute. Ripetiamo al medico, a parole nostre, cosa pensiamo ci sia stato detto di fare. Questo ci aiuterà ad essere sicuri di aver compreso le sue indicazioni, darà al medico la possibilità di correggere i passaggi che non ci sono chiari e ci aiuterà a ricordare cosa dovremo fare dopo aver lasciato lo studio medico o l ambulatorio.Prendiamo nota di quello che il medico ci ha detto e assicuriamoci di aver compreso tutto quello di cui abbiamo parlato. In caso contrario chiediamo al medico di spiegarcelo nuovamente.

STEP 4. RACCONTARE AL MEDICO IL NOSTRO “STILE DI VITA”Parliamo al medico degli aspetti della nostra vita come, stress, problemi economici o lavorativi e abitudini alimentari che possono essere d ostacolo alla cura della nostra salute. Ad esempio, se abbiamo avversione per l esercizio fi sico o non riusciamo ad inserirlo nella nostra routine quoti-diana dobbiamo parlarne con il medico per trovare delle soluzioni alternative più adatte a noi.Prendiamo nota delle idee e dei suggerimenti del medico per modifi care il nostro stile di vita

STEP 5. PRIMA DI ANDAR VIA FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SULLE COSE DI CUI ABBIAMO PARLATO E SU CIÒ CHE DOVREMO FARERiassumiamo brevemente quello di cui abbiamo discusso e ciò che dovremo fare una volta tornati a casa.Se la diagnosi che ci è stata comunicata riguarda qualcosa di cui non abbiamo mai sentito parlare, prendiamo degli appunti in modo da fare delle ricerche su internet sull argomento: questo ci preparerà per le prossime visite.

Con pochi, semplici accorgimenti saremo pronti a trarre il massimo dalla prossima visita medica per la nostra salute!

Sul prossimo numero di BOXSALUTE del mese di Maggio, troverete un prezioso

inserto da staccare e conservare che vi aiuterà a pianificare con efficacia la

visita medica e a prendere nota delle informazioni più importanti.

Page 32: Box Salute n. 3

Numeri Utili

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numeri utili ospedale“A. Cardarelli”

SITO INTERNET: www.ospedalecardarelli.it

CENTRALINO (SELEZIONE PASSANTE):

081 747 11 11

CENTRO UNICO PRENOTAZIONI/CUP (PRESTAZIONI AMBULATORIALI):

800 01 97 74

UFFICIO RELAZIONI COL PUBBLICO E MARKETING SANITARIO:

081 747 30 07 - 081 747 31 30 081 747 30 61 (fax)

E-MAIL: [email protected]

PRENOTAZIONE VISITE IN A.L.P.I.:

081 747 31 10 - 081 747 63 23 (fax)

SOCCORSO DI URGENZA CON PRELEVAMENTODEL PAZIENTE A DOMICILIO: 118

CORE/COT (Centrale operativa territoriale):

081 7474052

DIREZIONE GENERALE:

081 747 30 11 - 081 747 30 12

DIREZIONE SANITARIA:081 747 39 21

DIREZIONE AMMINISTRATIVA:081 747 3950

DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO:081 747 26 22 - 081 747 26 23

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Dizionario della Salute - Parte terza

ANGIONEUROSIAffezione vasale determinata da di-sturbi funzionali del sistema neurove-getativo.

ANGIOPATIATermine generico per indicare tutte lemalattie dei vasi sanguigni.

ANGIOSPASMOContrazione di tipo spastico di un vaso,in particolare di un'arteria; può manife-starsi nelle sedi più diverse.

ANIDROSIAssenza o diminuzione patologicadella sudorazione.

ANISICONIAFenomeno per cui le immagini deglioggetti trasmesse al cervello dagliocchi sono leggermente differenti fraloro.

ANISOCORIADifferenza del diametro pupillare tra idue occhi, in identiche condizioni d'illumi-nazione.

ANISOGAMETICellule germinali (gameti) che differi-scono tra loro per dimensioni e, moltospesso, anche per comportamento.

ANISOMETROPIADifferente capacità di rifrazione degliocchi; si ha quando un occhio è piùmiope o più ipermetrope dell'altro, oquando uno è ipermetrope e l'altromiope.

ANNESSI CUTANEIOrgani che appartengono alla cute esono compresi nel suo spessore senzaperò farne parte direttamente. Sono ilpelo, il muscolo erettore del pelo, i vasisanguigni e linfatici, i corpuscoli sensi-tivi e le terminazioni libere, le ghiandolesebacee, le ghiandole sudoripare, l'un-ghia e la ghiandola mammaria.

ANNESSITEO salpingovarite, stato infiammatoriodegli annessi uterini.

ANNESSOOgni struttura che abbia rapporti ana-tomici o funzionali con l'organo princi-pale di un apparato.

ANNIDAMENTO DELL'UOVOSerie di fenomeni attraverso i qualil'uovo fecondato dei mammiferi, rag-giunto lo stadio di blastocisti, si scavauna cavità d'impianto nello spessoredella mucosa dell'utero.

ANOOrifizio per mezzo del quale l'intestinoretto sbocca all'esterno a livello del pe-rineo posteriore.

ANO PRETERNATURALEAno artificiale, aperto chirurgicamentein caso di occlusione.

ANONIMA, ARTERIAIl ramo più voluminoso che nasce dal-l'arco dell'aorta.

ANONIME, VENESi originano dietro l'articolazione ster-noclavicolare dall'unione delle venesucclavie e delle giugulari interne.

ANOPSIAPerdita della vista non determinata damalattie della retina o del nervo ottico.

ANORCHIDIAMancanza di testicoli, congenita o ac-quisita.

ANORESSIAO inappetenza, mancanza di appetito.

ANOSMIADiminuzione o perdita dell'olfatto; puòessere transitoria o permanente.

ANOSSIADiminuzione o scomparsa dell'ossigenoa livello cellulare.

ANOSSIEMIADiminuzione dell'ossigeno nel sangue,per cause diverse.

ANSIAStato di inquietudine accompagnatoda senso di insicurezza.

Numero 3 • Aprile 2013 31

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ANSIOLITICIO tranquillanti minori, farmaci in gradodi ridurre l'ansia.

ANTAGONISTASi dice di ogni muscolo che, in un de-terminato segmento corporeo, eser-cita funzioni opposte a quelle di unaltro muscolo.

ANTALGICIO antinevralgici, farmaci che agisconoin sede mesodiencefalica e impedi-scono la trasmissione degli impulsi do-lorifici in sede corticale.

ANTAZOLINAAntistaminico, antiallergico e antiset-tico del sacco congiuntivale e dellasfera otorinolaringoiatrica.

ANTIACIDISostanze deputate a neutralizzare o ri-durre l'acidità gastrica; agiscono conmodalità sintomatica.

ANTIALLERGICISostanze che si oppongono alle reazionianomale caratteristiche dell'allergia.

ANTIANAFILATTICISostanze usate a scopo terapeuticoper combattere l'anafilassi. .

ANTIANEMICISostanze impiegate per la terapiadelle anemie.

ANTIANEMICO, PRINCIPIOO fattore intrinseco di Castle..

ANTIASMATICIFarmaci impiegati nella terapia del-l'asma bronchiale.

ANTIBIOSIIn biologia, inibizione dello sviluppo odella riproduzione di un organismo aopera di un altro.

ANTIBIOTICISostanze organiche naturali che in so-luzione diluita, sono capaci d'inibire losviluppo di altri microrganismi o anchedi distruggerli.

ANTICOAGULANTISostanze che inibiscono la coagula-zione del sangue.

ANTICOLINERGICIO parasimpaticolitici, farmaci aventiazione opposta a quella dell‘acetilco-lina, di cui contrastano gli effetti eccita-tori sui nervi parasimpatici.

ANTICORPISostanze proteiche a carattere reat-tivo difensivo, prodotte dall'organismoper la presenza di un antigene.

ANTIDEPRESSIVI, FARMACIClasse eterogenea di farmaci com-prendente gli antidepressivi triciclici.

ANTIDOTIMezzi impiegati per neutralizzare l'ef-fetto di sostanze tossiche.

ANTIDROTICOO antidiaforetico, medicamento controla sudorazione eccessiva sia locale siagenerale.

ANTIELMINTICIFarmaci che possono provocarel'espulsione o la morte di vermi paras-siti intestinali.

ANTIEMETICIFarmaci atti a bloccare la nausea e ilvomito.

ANTIEMORRAGICIFarmaci che frenano le emorragie.

ANTIEPILETTICIO anticonvulsivanti, farmaci usati nellaterapia sintomatica dell'epilessia.

ANTIFECONDATIVIO anticoncezionali o contraccettivi,mezzi capaci di impedire l'instaurarsidella gravidanza.

ANTIFLESSIONEDeviazione dell'utero caratterizzatadallo spostamento del fondo in avantimentre il collo mantiene la sua posi-zione normale.

Dizionario della Salute - Parte terza

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CENTRO DI RIFERIMENTO PER LA RETEONCOLOGICA NAZIONALE E REGIONALEL'Istituto Nazionale Tumori "F on-dazione Pascale" è il maggiore Isti-tuto di Ricovero e Cura a CarattereScientifico (IRCCS) Oncologico delMezzogiorno ed è Centro di Riferi-mento per la r ete oncologica na -zionale e regionale. L'Istituto per-segue finalità di ric erca prevalen-temente clinica, e di ricerca applicatanel campo biomedic o e in quellodell'organizzazione e gestione dei ser vizi sanitari, dedicando gr ande impegno alle pr oblematiche più ampie delpaziente oncologico, che v anno dall'assistenza psicologica ai pr oblemi nutrizionali, alla t erapia del dolor e, alle cur epalliative in genere, fino alle fasi più delicate della malattia. La missione dell'Istituto è di raggiungere l'eccellenza nelcampo dell'oncologia e l'individuazione di nuo vi ed idonei indirizzi in ma teria di pr evenzione, diagnosi e cur a dellepatologie tumorali attraverso la ric erca clinica e l'inno vazione tecnologica e gestionale , spostando la c entralità dallamalattia al mala to. La ric erca pre-clinica e clinica c ondotta nell’Istituto è orien tata prevalentemente sulle neoplasieosservate con maggior frequenza nell’Italia Meridionale. L’utente-cittadino prima di essere inserito in un protocollo diricerca viene adegua tamente e dettaglia tamente informato dai medici e poi rilascia il pr oprio libero e consapevoleconsenso a par tecipare allo studio o sperimen tazione. All’interno dell’Istituto è oper ante un C omitato Etico che ha ilcompito di valutare la liceità e l’eticità di ogni studio o sperimentazione clinica, nonché della ricerca clinica sperimentalenel suo complesso, per evitare che tali attività possano essere lesive o dannose per i pazienti.L’Istituto offre al cittadino-utente i seguenti servizi assistenziali erogati nell'ambito del SSN: visite specialistiche ambu-latoriali e prestazioni ambulatoriali raggruppate (Day Service); esami di Laboratorio; esami di diagnostica per immagini:radiografia, TAC e RMN (limitatamente ai pazienti oncologici), esami di medicina nucleare: scintigrafie e PET; ricoveri inregime ordinario e in Day Hospital; radioterapia; terapia antalgica; riabilitazione; consulenze dietetiche; nutrizione ar-tificiale. I Medici Specialisti dell'Istituto dedicano il loro impegno nell'attività di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori.Un eventuale ricovero può essere prenotato solo dopo aver effettuato una visita con un medico dell'Istituto, che provvederàa verificarne l'indicazione clinica e , in caso di v alutazione positiva, ad avviare tutte le procedure necessarie. L'Unità diDay Surgery è una struttura organizzativa in grado di provvedere in un solo giorno all'in tervento chirurgico ed alla di-missione del paziente, garantendo la massima sicurezza e qualità assistenziale. In regime di Day Surgery si eseguonointerventi in anestesia locale, in analgesia e sedazione ed in anestesia generale per alcune patologie selezionate. In pa-zienti ad alto rischio di carcinoma mammario, al fine di formulare tempestivamente la diagnosi, è stato predisposto unpercorso diagnostico con erogazione ambulatoriale di indagini cliniche e strumen tali multidisciplinari. Il per corso èattivato dal senologo, o da altro medico dell'Istituto, che, in occasione di esecuzione di una prestazione ambulatoriale,rilevino elementi clinici suggestivi di patologia oncologica mammaria ad alto rischio.

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