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Archivio del sito http://www.trio-lescano.it/ Paolo Piccardo Le Boswell Sisters versus il Trio Lescano Marzo 2016

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Archivio del sito

http://www.trio-lescano.it/

Paolo Piccardo

Le Boswell Sisters versus

il Trio Lescano

Marzo 2016

2Era l’ora che si arrivasse allo scontro finale tra questi due gruppi di

“colossi” della storia della musica leggera. E quindi si impone un parallelo, tanto più calzante quanto necessario, per

sfatare miti e falsità che sono state scritte dai vari “santoni”, quelli che passano il tempo a sproloquiare su cose di cui non sono informati.

Innanzi tutto inquadriamo il periodo.

IL PERIODO DI ATTIVITÀ

Le Boswell producono circa 305 facciate, tra il 23 Marzo 1925 e il 9 Giugno 1936, fra trasmissioni radio, dischi Victor, Brunswick e Okeh. In seguito Connee Boswell proseguirà l’attività da sola fino agli anni ’50.

Le Lescano ne producono circa 350 tra il 22 Febbraio 1936 e il 20 Aprile 1943, esclusivamente per la Cetra.

Vien quindi naturale affermare che tra le due formazioni c’è un passaggio di testimone, almeno in senso figurato.

LE CANZONI

Mentre le Lescano eseguono esclusivamente musica commerciale, salvo rare eccezioni, le Boswell hanno un repertorio decisamente più jazzistico, che va dalla tradizione del Dixieland alle pagine più impegnative di Ellington. Questo principalmente per il fatto che parlare di Jazz in Italia fascista era impensabile. Quanta valenza jazzistica avessero le Lescano lo sappiamo bene.

LO STILE

Una premessa fondamentale è che le Boswell avevano una solida preparazione musicale, essendo valide strumentiste prima ancora che cantanti. Praticamente in ogni loro incisione la pianista è Martha Boswell, e questo anche in presenza di Orchestre di grande fama. Ciò significa che prendevano parte alla scrittura degli arrangiamenti, contrariamente alle Nostre. Connee Boswell è sicuramente accreditata come l’arrangiatrice di tutte le musiche eseguite dal trio. Essa riferì a un cronista che solitamente provavano una canzone come era scritta, con Martha al pianoforte, e da quel punto iniziavano a lavorare sulle armonie.

Diamo dunque la parola a Martha: «Se cantassimo secondo le regole dell’ortodossia armonica Vet sarebbe il

soprano, io il mezzo soprano e Connie il contralto; tuttavia non lavoriamo in questo modo, utilizziamo invece un metodo inusuale e non ortodosso, abban-donando il nostro ruolo naturale e utilizzando altri registri. Lo definiamo “blen-ding”.

Se conoscete un po’ la musica saprete che difficilmente un soprano esegue dei Do bassi, ma Vet è in grado di farlo quando cantiamo come un trio, producendo un effetto fuori dell’ordinario che ci contraddistingue.

3Il mix e remix delle voci, con ciascuna voce che canta al di fuori del suo

registro naturale è un importante fattore nella produzione di quello che viene definito il “Boswell Rhythm”. Questo mix prende varie forme. A volte noi tre eseguiamo un crescendo con lo stesso registro vocale. Altre volte otteniamo un effetto quando il soprano canta da contralto ed il contralto da soprano. Se lo facessimo come soliste il risultato sarebbe discutibile, ma eseguendolo in trio si ottiene l’effetto particolare voluto».

Martha, con il suo favoloso piano jazz, la sua mano sinistra potente e l’abi-lità di condurre il trio con i movimenti del corpo può ben essere detta la vera mente del gruppo.

Le Lescano invece si attengono alle indicazioni del Maestro, principalmente Prato, come ricordato da Isa Bellini, che racconta come ciascuna apprendesse la parte quasi “meccanicamente”, seppure con grande facilità.

I GRUPPI MUSICALI

È bene notare che le Boswell agiscono principalmente con orchestre dall’organico più ridotto rispetto alle Lescano, ma questo è dovuto all’uso dell’e-poca.

Fino almeno al 1934 le formazioni erano composte da tre trombe, due tromboni e tre saxofoni.

Solo attorno al 1936 gli organici si arricchiscono di più voci, almeno un altro trombone e uno o due sax, fino al 1940 quando viene adottata la cosiddetta 5/4/4, ovvero 5 sax, 4 tromboni e 4 trombe, più la sezione ritmica.

Ecco perché gli arrangiamenti sono più ricchi e più ascoltabili (molti avrebbero però da dire qualcosa in merito).

Ad un esame della discografia si rimane strabiliati leggendo i nomi delle orchestre e dei loro componenti.

Virtualmente le Boswell si sono esibite col meglio delle orchestre dell’e-poca, bianche o di colore. Principalmente appare la Dorsey Brothers Orchestra, che allineava oltre ai fratelli Tommy e Jimmy gente del calibro di Glenn Miller, o formazioni dirette da Victor Young, con Joe Venuti, Bunny Berigan, Eddie Lang, Red Nichols, l’Orchestra Casa Loma, Don Redman, Jimmy Grier, Benny Good-man: insomma un vero parterre de roi.

I PARALLELI

Disgraziatamente il raffronto Lescano Boswell può essere direttamente effettuato solo su due canzoni, ovvero The Music Goes Round, Decca 671 A versus Girotondo della musica, GP 92223 (in questo caso gli stili sono completamente diversi, e francamente le Lescano perdono di gran lunga la partita. La loro versione sembra una “lettura”, quasi non fossero entrate nello spirito del pezzo) e Saint Louis Blues versus Le Tristezze di S. Luigi, AA 361.

4In questo secondo caso il discorso è diverso. Le Boswell cantano un blues

con il giusto feeling “del profondo Sud”, mentre le Lescano, penalizzate dall’ese-cuzione troppo marziale, dimostrano di aver colto il pensiero boswelliano nono-stante l’esecuzione abbia un tempo troppo veloce, col disgraziato intermezzo a tempo doppio

Sia detto una volta per tutte. Il primo disco delle Andrews Sisters per la Decca esce il 18 Marzo 1937 (There’s a Lull In My Life, Brunswick 7872, matrice B20840): è qui che cade definitivamente l’affermazione che le Lescano si siano ispirate alle Andrews.

Documenti

5

Dorsey Brothers

Don Redman

6

Le Boswell Sisters

Martha Vet Connee 09.07.1905/02.07.1958 20.05.1911/12.11.1988 03.12.1907/12.10.1976

Le Andrews Sisters

Patti Maxene Laverne 16.02.1918/30.01.2013 03.01.1916/21.10.1995 07.06.1911/08.05.1967

Le Sorelle Lescano

Caterina Giuditta Sandra 23.11.1919/03.10.1965 08.08.1913/?? 29.07.1910/01.02.1987

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Tre gruppi di sorelle, sorridenti, graziose, accomunate da una grande maestria nel canto, tre differenti stili che hanno ad ogni modo lasciato un segno. Nate all’incirca nello stesso periodo, si sono comunque evolute nella loro arte secondo diverse direttrici. Cerchiamo di capirne di più.

Le Boswells hanno una preparazione musicale classica a livello professio-nistico, il che senz’altro le avvantaggia da un punto di vista strettamente musi-cale. È noto che esse stesse provvedevano a creare gli arrangiamenti o a indicare ai compositori come sviluppare una canzone. Connee, in particolare, fornì in più occasioni le linee guida ad un mostro della scrittura musicale come Glenn Miller. Al contrario, Le Lescano dipendevano quasi esclusivamente da Carlo Prato, benché sia evidente che con la loro maturità musicale fossero in grado di armonizzarsi indipendentemente da lui. Di certo, però, non erano capaci di scrivere una partitura d’orchestra.

Lo stesso dicasi per le Andrews. Maxene, intervistata da Fred Hall nel 1986, spiega che «Non fummo mai in grado di leggere la musica, ma quando ascoltavamo una canzone la ascoltavamo in armonia» (l’autore aggiunge che, con rammarico, tale armonia musicale non coincideva con altrettanta armonia nella loro vita privata: non si parlarono per anni). Ostacolate dal padre, che le voleva studentesse normali, iniziarono la loro carriera «imitando o cercando di imitare le Boswell, come facevano tutti».

Maxene ammette candidamente che «le uniche cose che potevamo copiare dalle Boswell erano gli arrangiamenti, in quanto ci muovevamo molto e cantava-mo forte. I Gruppi di armonia non si muovono in scena. In effetti eravamo un trio di attrici,e volevamo diventare un trio vocale».

Pian piano, ascoltando la sezione trombe dell’orchestra di Ted Mack, le Andrews impararono ad armonizzarsi proprio come tre trombe.

All’ascolto, in effetti, le Andrews cantano proprio come una sezione di strumenti a fiato: intervalli ravvicinati e grande potenza. Si ascolti una qualunque delle canzoni incise da Benny Goodman nel 1937/1938; per farsene un’idea suggerisco Bei Mir Bist Du Schoen https://www.youtube.com/watch?v=Xe2UXccid40 versione Andrews e Bei Mir Bist Du Schoen https://www.youtube.com/watch?v=awvNwuZaqjQ versione Benny Goodman: l’esposizione del tema é l’esempio migliore di ciò che affermo.

Il parallelo con le Lescano si può effettuare con più facilità, in quanto sono disponibili più canzoni cantate dai due trii.

Tulipan è il raffronto più comodo. Si tratta evidentemente di un disco pervenuto dagli USA direttamente nelle mani di Barzizza, che ne ha ricopiato fedelmente la struttura e la strumentazione. Che dire? Le Andrews, fedeli alla loro preparazione nata in orchestra, cantano con uno swing naturale, e direi che le Lescano sono equivalenti, sebbene più delicate nell’esecuzione. Caterina e sorelle hanno ascoltato il disco, e svolgono il loro compito con eleganza. Tuttavia, al di

8là della facile affermazione di essersi ispirate alle loro colleghe d’oltreoceano, trovo che le nostre beniamine diano alla canzone un loro tocco delicato che Patti Maxene e Laverne non hanno (e non avranno mai) in alcuna delle loro oltre 600 incisioni.

Schematizzando in poche parole affermerei che: ● Boswell = jazz e tecnica

● Andrews = potenza e stile personalissimo ● Lescano = grazia e disciplina

Ovviamente ognuno può serbare il proprio giudizio in base alle sue sensa-zioni, ma trovo che non si possa in senso assoluto stabilire quale gruppo abbia influenzato gli altri. Troppo diverse sono le strade percorse dalle ragazze, e ognuna di loro ha portato nella musica qualcosa di nuovo e di unico.

E noi, proprio per questo, le amiamo tutte in egual misura.