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BORSA: GUADAGNA TRANQUILLO SENZA STRESS Il metodo segreto per costruirsi un patrimonio solo con la pazienza e senza stress

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BORSA: GUADAGNA TRANQUILLO SENZA STRESS

Il metodo segreto per costruirsi un patrimonio solo con la pazienza e

senza stress

TITOLO

BORSA: GUADAGNA TRANQUILLO SENZA STRESS

Il metodo segreto per costruirsi un patrimonio solo con la pazienza e senza stress

A CURA DI

Brancozzi & Partners Consulting srl

SITO WEB

www.mioebook.com www.controlloaziendale.it

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DISCLAIMER: Il documento deve essere inteso come fonte

d'informazione e non può, in nessun caso, essere considerato

un'offerta o una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di

prodotti finanziari. Qualsiasi decisione di investimento che venga

presa in relazione all'utilizzo di informazioni ed analisi presenti

nell'e-book è di esclusiva responsabilità dell'investitore, che deve

considerare i contenuti come strumenti di informazione, analisi e

supporto alle decisioni. Inoltre, si tiene a precisare che i

rendimenti passati non sono garanzia di uguali rendimenti in

futuro. Inoltre, tutti i nomi di prodotti o aziende citati nel testo

sono marchi registrati appartenenti alle rispettive società, e sono

usati a scopo illustrativo e a beneficio delle relative società.

SOMMARIO GIORNO 1. Perché la borsa può diventare un vizio e rovinarti

GIORNO 2. Gli errori dell'investitore inesperto

GIORNO 3. Cosa dovrebbe fare un bravo trader

GIORNO 4. Decidi di risolvere i tuoi problemi

GIORNO 5. Sfruttare il grande ciclo economico del lungo periodo

GIORNO 6. Come trovare 100,00 € al mese

GIORNO 7. Cercare di massimizzare i profitti con il Money Management

o il metodo della “scimmia”?

GIORNO 8. Alcuni buoni consigli per te

Conclusione

Introduzione

Immagina di tornare bambino, e ripensa a quante volte ti sei

detto: “Da grande farò…”. Avrai cambiato idea mille volte: il

medico, l’avvocato, la maestra, il giornalista. Nel 90% dei casi

questi sogni di bambino non si realizzano mai e finisci per fare

l’impiegata, l’operaio, la casalinga...

Di sicuro però c’è un sogno, un desiderio, che accomuna tutte le

persone fin dai primi anni di vita, e che perdura nel tempo:

“Da grande avrò TANTI SOLDI, sarò RICCHISSIMO, ed avrò

tante case, tante macchine, la donna delle pulizie e farò tanti

viaggi”.

Bene, alcune persone riescono effettivamente a realizzare questo

sogno. La maggior parte ci riesce con tanti sacrifici, lavorando

sodo giorno e notte (e non tutte le persone fanno un lavoro che

amano). C’è chi svolge una sola attività, che dà molti guadagni, e

chi si divide fra tanti lavori.

Fra le attività che “potrebbero” far guadagnare molto c'è n'è una

un po' particolare: quella del trader.

Il trader è un commerciante un po’ diverso dagli altri. Lui non

allestisce un negozio comprando le solite merci per poi

rivenderle, ma se ne sta comodo a casa o in ufficio, davanti al PC,

col telefono in mano, a fare compravendita di strumenti

finanziari: azioni, obbligazioni, fondi comuni, futures, opzioni...

Hai presente quel tuo amico che fa un lavoro part-time, va in giro

con la BMW, ti dice che investe in Borsa...che è facile e ci

guadagna pure tanto?! Bene, quello fa il trader!

Quante volte hai desiderato essere come lui...dì la verità!

Guadagnare un sacco di soldi e poi comprare la BMW...fare la

crociera, o la settimana bianca...andar vestito tutto griffato...

Poi però, più responsabilmente, hai preferito destinare i tuoi

risparmi alla creazione di un “gruzzoletto di riserva”, utile alla

copertura delle necessità future e degli imprevisti della vita

(mantenimento dei figli all'università, ristrutturazione della casa,

una vecchiaia più agiata...)

Come fare allora a godersi la vita senza perdere di vista il

futuro??? L’idea di buttare in Borsa i risparmi di dieci o venti

anni di lavoro, come fa il tuo amico, ti lascia perplesso, vero?!!

Hai ragione!!! Non fare come lui!

E’ probabile che il tuo amico sia solo un ciarlatano, che parla dei

suoi successi di trader senza citare le tante volte in cui ha preso

delle “legnate” in faccia, perdendo un sacco di soldi.

Probabilmente starà ancora cercando di recuperarli adesso,

perdendo sempre di più, e rischiando di rovinarsi.

Investire in Borsa col sistema del trading non è cosa per niente

facile: pochissimi ci sono riusciti con successo!

Chi racconta di avercela fatta o è stato molto fortunato, o è un

ciarlatano.

Una soluzione però c'è! Smetti di tormentarti, fra poco saprai

come conciliare tutte le tue esigenze di uomo e di capofamiglia.

Devi sapere che esiste un modo sano d'investire in Borsa,

alternativo al trading (che non lo è affatto), con il quale crearti un

gruzzoletto per il domani, ma anche toglierti qualche sfizio.

Sai quanti soldi potresti avere investendo mensilmente 25,82 €,

per 36 anni, in Borsa…anche ai prezzi di mercato rilevati dopo i

crolli?…51.645,70 €. Pensa che alla quotazione del 29 Agosto

2008 avresti ottenuto 59.392,54 €, valore che, come scoprirai,

sarà inevitabilmente di nuovo raggiunto, non si sa quando ma

sarà raggiunto.

Immagina di fare tutto questo senza stress, senza rischi e con

molto più tempo per te.

Questo e-book ti svelerà i SEGRETI per fare tutto ciò!

Riuscirai a guadagnare più del tuo amico e a dormire sonni

tranquilli.

Sei sulla strada buona, acquistando questo e-book hai già fatto un

ottimo investimento, perché i segreti che contiene valgono

TANTISSIMO DENARO. Allora, Buon Viaggio nel mondo del

RISPARMIO INTELLIGENTE!

Simone Brancozzi

INDICE GIORNO 1

Perché la borsa può diventare

un vizio e rovinarti

La Borsa ha sempre esercitato un forte fascino su certi tipi di

persone. Il richiamo della Borsa è come il canto delle sirene:

qualcosa di apparentemente bello, piacevole, carico di promesse,

ma ignoto. Seguire il canto di queste sirene, invece che una rotta

calcolata, può portare il navigante inesperto a commettere gravi

errori.

Quando il mercato va giù, le persone che fino ad allora si sono

disinteressate di trading e mercati continuano ad esserlo. Quando

il mercato va su, magicamente agli occhi di queste persone si

spalanca un mondo tutto rose e fiori, sconosciuto, ed esse si

dicono: “Ma come faccio ad essere rimasto l’ultimo cretino sulla

faccia della terra a tenere ancora i soldi nei Bot dal 2-3% lordo

l’anno?”.

Tutto ha inizio un giorno per caso…

I neofiti iniziano ad interessarsi alle azioni quando un giorno,

casualmente, scoprono dal telegiornale o da Internet che “oggi il

Mib30 chiude con un rialzo del 2%”.

È qui che il novellino viene attratto dal richiamo di questa

“sirena” chiamata Borsa, ed è qui che realizza di essere l’unico

sulla faccia della terra ad essere rimasto fuori dal gioco.

Mettiamoci per un momento nei suoi panni (forse anche tu ci sei

passato).

All’inizio vediamo la Borsa come una grande festa, dove tutto è

bello, facile e possibile. La prima volta in Borsa è come tutte le

prime volte: siamo tesi ed emozionati, temiamo di fare un passo

falso, una brutta figura …eppure dobbiamo fare anche noi

quest’esperienza. Arriviamo al grande momento preparati e

carichi di aspettative, e finalmente compriamo le nostre prime

azioni.

Il gioco ha inizio

Tre secondi dopo, inizia l’altalena delle gioie e dei dolori.

La quota scende...è il panico! Per fortuna l’allarme rientra poco

dopo. A fine giornata la quota è salita e le azioni comprate hanno

guadagnato. Ci sentiamo (o vorremmo che gli altri ci vedano)

come un guerriero, un gladiatore…vorremmo attorno a noi una

folla festante ed adorante.

Siamo fortunati. Il periodo rose e fiori continua, infatti la Borsa è

in fase di crescita: compriamo tante azioni! A fronte di piccole

perdite facciamo buoni guadagni. Complessivamente la

situazione va benone.

Quello che era iniziato come un hobby, un semplice sfizio,

finisce col tempo per diventare il nostro secondo lavoro.

Ci armiamo di un foglio Excel per calcolare le plusvalenze fatte.

Le azioni invadono piano piano lo spazio mentale fino ad allora

occupato dal lavoro abituale, quello fatto per tirare a campare.

Già ci vediamo per tutto il resto della nostra vita a vivere

esclusivamente con il nostro nuovo lavoro di trader.

Davanti agli amici, non ci conteniamo più. Ci sentiamo fighi, e ce

ne vantiamo, e non perdiamo occasione di far vedere quanto noi

siamo furbi e loro arretrati.

La batosta

La Borsa continua a salire, e noi continuiamo imperterriti ad

acquistare azioni: l’idea che la salita non può durare per sempre

non ci sfiora neanche l’anticamera del cervello. Quello che per

noi sembra “rose e fiori”, in realtà sta per rivelarsi un disastro.

La botta prima o poi arriva. E infatti, quando stiamo già

pensando alla crociera da fare con la famiglia la prossima estate,

con i soldi guadagnati grazie al nostro nuovo lavoro, la batosta ci

scuote come un fulmine a ciel sereno. È come un brutto incubo e

la cosa peggiore è che lo facciamo ad occhi aperti. Quando ci

accorgiamo della inversione di tendenza, ci sembra che la Borsa

sia impazzita: - 5%, -7%, -11%, ...

Ora le cose cominciano ad apparire con una luce diversa, a

mostrarsi per quello che realmente sono, e nella mente prende

forma l’amara consapevolezza di aver tirato troppo la corda, fino

a spezzarla. Il “destino” sembra voler punire la nostra avidità e

spavalderia.

All’inizio dicono che si tratta di una semplice correzione… allora

resistiamo, preoccupati, sperando in una prossima ripresa.

Sappiamo che la soluzione sarebbe vendere, ma non cediamo.

Non vogliamo mica uscire un secondo prima che la Borsa risalga,

no?! Mica siamo disposti a fare la figura del pollo, dopo che

abbiamo fatto vedere a tutti gli altri quanto siamo stati bravi.

Per noi ormai è panico, la tendenza sembra non volersi ristabilire

in positivo. Sappiamo che prima o poi l’inversione ci

sarà, ma non sappiamo quando e il panico ci fa rimanere

paralizzati, indecisi, sospesi fra la voglia di vendere prima che ci

rimettiamo anche l’osso del collo e la speranza di una ripresa.

“Mmmh???...Si, resisto ancora un po’!” (stoicamente, per non

fare la figura del pollo)

Il destino però è beffardo e cattivo. Proprio quando sfiniti da una

lunga agonia, e certi che la tendenza nefasta ne avrà ancora per

molto, decidiamo di vendere (a prezzi da regalo)… zac!

La Borsa va su! Ci abbiamo proprio rimesso l’osso del collo! (e

abbiamo dimostrato proprio di essere dei polli).

Vorremmo rientrare nel gioco, per recuperare le perdite, ma ci

siamo svenati e non abbiamo più i soldi.

Che finale triste, eh?! Questa è la storia che accomuna tutti i

neofiti della Borsa, ognuno con la sua sconfitta, più o meno

grave, ed è così da sempre, da quando esiste la Borsa.

Ti ci sei rivisto? Sei ancora interessato al trading?!

Bene, questo è l’e-book giusto per te, quindi prosegui pure con

la lettura!

La Borsa è la rovina di molte persone che, una volta perso tutto,

continuano a rimanere nel gioco per cercare (invano) di

recuperare le perdite. Quello che ha fatto il neofita della storiella

di poco fa (prendendo spunto da un autorevole esperto del

settore) è il cosiddetto day trading.

Mascherato da “metodo scientifico”, il day trading non è che

puro gioco d'azzardo, per niente diverso dalle carte, dalle

scommesse sui cavalli, sul calcio…o comunque da tutti quei

giochi in cui è impossibile indovinare il risultato, ma solo

pronosticarlo con tecniche scientifiche di base (calcolo della

probabilità, previsione del trend), di riscontro pratico non sempre

positivo. Quindi la sana speculazione è un conto, mentre il day

trading è un altro paio di maniche.

Come tutti i giochi di sorte fatti col denaro, il day trading prima o

poi conduce alla rovina. Difficilmente, però, riuscirai a far

ammettere ad un daytrader di essere un biscazziere:

ti risponderà di essere uno studioso che applica al mercato un

"metodo scientifico" basato sulla statistica.

La stessa, identica, risposta che otterresti intervistando tutti i tipi

di giocatori abituali. Basta andare in un ippodromo, dove troverai

centinaia di persone che, se avessero applicato l’impegno profuso

nello studio dei comportamenti dei cavalli ad altri campi della

conoscenza, sarebbero diventati dotti studiosi.

Basta domandare ai professionisti dell’azzardo, come quelli che

scommettono in maniera sistematica sui pronostici del calcio o

sulle estrazioni del lotto, o i giocatori di carte o di roulette.

Tutti daranno la stessa risposta. Tutti i professionisti dell'azzardo,

infatti, si considerano degli studiosi che applicano dei "metodi

scientifici" basati sulla statistica.

SEGRETO n. 1: il day trading non è una forma di sana

speculazione, bensì un gioco d’azzardo, ed in quanto tale crea

una dipendenza che conduce all’azzeramento del capitale.

Nella Borsa, come negli altri giochi d’azzardo, alla lunga viene a

crearsi un vizio, una dipendenza.

Come in tutte le dipendenze, ci si aggrappa a qualcosa per

colmare un vuoto interiore. Nel caso dei “borsa-dipendenti”, essi

cercano di colmare, con il miraggio di un guadagno facile, un

vuoto interiore causato da avidità oppure da senso di inferiorità.

Ammettiamolo, a chi non piacerebbe far soldi senza faticare 8

ore al giorno in ufficio o in fabbrica, ma standosene

“semplicemente” alle Maldive, seduti comodamente su una

sdraia in riva all’oceano...col portatile per seguire il listino su

Internet ed il cellulare per comandare le operazioni?

Visto che tu, come tutti i comuni mortali, non riesci a fare questo

(perché generalmente ci vogliono ore ed ore di lavoro per portare

a casa uno stipendio decente), evidentemente è qualcosa

d’impossibile da fare (a meno che tu non sia Warren Buffett, uno

degli uomini più ricchi del mondo, che comunque non è un

daytrader).(vedi il nostro e-book su W. Buffet).

Come nella maggior parte dei casi, la dipendenza non lascia

scampo. Una volta che si è entrati nel gioco, bisogna giocare fino

in fondo, nel bene o nel male.

Nella Borsa come negli altri giochi d’azzardo, prima giochi

perché devi assolutamente vincere, poi (siccome ci hai rimesso

anche le mutande) giochi per recuperare quello che hai perso.

In pratica, collezioni una perdita dopo l’altra.

Magari all’inizio il day trader potrà riuscire ad avere un saldo

positivo, fra i piccoli guadagni realizzati e le piccole perdite

conseguite, ma poi tenderà ad un aumento del numero

e del peso delle puntate, perché l’essere umano è avido e non si

accontenta. In questa fase il giocatore acquista un senso di

onnipotenza e una fiducia quasi cieca nel metodo scientifico

applicato, che tenderà anzi ad affinare e ad seguire con ferrea

disciplina.

Anche quando in seguito le perdite cominciano a superare i

profitti, quasi sempre la fiducia nel metodo scientifico non viene

intaccata. Anzi, le giocate aumentano a dismisura al solo fine di

rifarsi delle perdite.

Questa per lo meno è la giustificazione morale che il giocatore dà

a se stesso, per spiegare il suo irrefrenabile accanimento

operativo.

In conseguenza dell'aumentata esposizione al rischio, prima o

poi, inarrestabile come uno Tsunami, arriva la madre di tutte le

perdite, che finisce per azzerare il capitale residuo.

Come tutti dovrebbero sapere, nel gioco il banco vince sempre!

Se poi il banco contro cui si gioca è rappresentato dall'intero

mercato, il risultato finale è assicurato.

In pratica, tutti i neofiti della Borsa cadono facilmente nella

trappola del day trading, diventando “speculatori alla giornata”.

Paradossalmente, la logica che sostiene lo speculatore alla

giornata è quella di evitare il rischio insito nelle operazioni di

medio lungo periodo, contentandosi di piccoli, ma immediati

guadagni.

In realtà, non esiste alcuna certezza di realizzare i piccoli

guadagni di cui si parla come di un fatto scontato, e non esiste

nessuno più avido di chi trascorre le sue giornate sfidando la

sorte.

SEGRETO n. 2: ciò che nel day trading, come in qualsiasi

gioco d’azzardo, conduce alla rovina, è il fatto di giocare per

vincere a tutti i costi e poi per rifarsi delle perdite subìte.

Se vuoi veramente vincere con la Borsa, è meglio che lasci stare

il day trading e ti concentri su filosofie di investimento più serie

e soprattutto sane, come cercheremo di spiegarti in questo libro,

ma ancor prima è meglio che ti fermi un attimo e ti chieda: ù

“Quali sono le motivazioni che mi spingono ad investire nella

Borsa?”

“Quale è il mio atteggiamento mentale con il quale opero nella

Borsa?”

Le motivazioni sottostanti al tuo desiderio d’investire soldi nella

Borsa possono essere tante. Alcune sono latenti, cioè inconsce

(non ne hai consapevolezza, ma esistono), altre sono consce e

sono quelle che razionalmente adduci come motivazione (queste

ultime sono normalmente delle razionalizzazioni che mascherano

le motivazioni inconsce).

Tieni sempre a mente che le motivazioni inconsce, poiché sono

quelle più profonde, sono la vera ragione dell’agire umano, ma

esse sono anche quelle più pericolose.

Per ogni azione c’è sempre un motivo!

Se tu fai una cosa e qualcuno ti chiede il motivo per cui la fai, gli

darai svariate motivazioni razionali, delle quali tu sei veramente

convinto. Quello di cui non ti rendi conto è che le vere

motivazioni sono diverse da quelle che hai dato, e risiedono in

profondità, dentro di te, dunque non te ne accorgi.

Le vere motivazioni, quelle inconsce, sono solitamente dei

meccanismi perversi e quindi pericolosi, solo che la mente umana

le “censura” con le spiegazioni razionali. Sono queste

motivazioni inconsce le prime a determinare scelte ed azioni.

Trasportando questo ragionamento sulla Borsa, vogliamo dire

che l’uomo non ha consapevolezza delle vere ragioni per le quali

si dedica alla speculazione finanziaria.

Le vere motivazioni sono dannose e quindi “censurabili”: la

voglia di guadagno facile, l’avidità, l’emulazione. Le false

motivazioni, quelle razionali, sono solo delle coperture alle

prime: perché voglio far lavorare e proteggere il mio capitale,

perché c’è un metodo scientifico da seguire, perché con la Borsa

si guadagna, e così via…

SEGRETO n. 3: spesso i comportamenti finanziari hanno un

esito negativo perché vi sottostanno delle motivazioni

inconsce perverse che non hanno nulla a che vedere con la

sana e saggia speculazione.

Oltre alle motivazioni, fondamentale è l’atteggiamento mentale

con il quale affrontiamo il mondo e quindi anche la Borsa.

Il risultato del nostro trading è il riflesso dell’atteggiamento

mentale con cui giochiamo.

Se pensi che per vincere in Borsa sia sufficiente una solida

conoscenza del sistema di trading, ti sbagli.

Gann ed i più grandi traders del passato sostenevano infatti che i

fattori di un trading di successo si dividono in:

30% di un buon trading system;

70% di fattori psicologici.

Questo non significa che il trading system non conti nulla

(se fai un'operazione con lo stato mentale più positivo possibile e

comunque non ci capisci un'acca di quello che stai facendo,

allora l’insuccesso è assicurato), solo che conta molto meno di

quanto uno pensi. Ci sono persone che nella vita hanno un

atteggiamento mentale positivo. Ciò non significa che le cose a

loro vanno sempre bene (i brutti eventi capitano a tutti), ma

queste persone, essendo ottimiste ed avendo fiducia nelle proprie

capacità, creano una “predisposizione” affinché le cose vadano

nel verso giusto.

Al contrario, ci sono persone che hanno un atteggiamento

mentale negativo, e quindi creano il terreno fertile affinché le

cose prendano inevitabilmente la piega sbagliata.

Le persone che nella vita hanno un atteggiamento mentale

negativo sono destinate a perdere in tutti i campi, Borsa

compresa. Per lo più, queste persone nel trading come

negli altri aspetti della vita, si comportano in modo da

rinforzare le proprie convinzioni negative di base.

Ognuno di noi ha delle convinzioni negative di base, cioè delle

idee su di sé e/o sugli altri che non derivano da una razionale ed

oggettiva valutazione dei fatti, ma da messaggi largamente

inconsci trasmessi dai nostri genitori o comunque dalle persone a

noi più vicine fin dai primi giorni di vita.

Derivando da messaggi inconsci trasmessi, queste convinzioni

negative sono anch’esse inconsce. Nonostante ciò svolgono una

funzione fondamentale nell’interpretare la realtà e prendere le

decisioni della vita.

A cosa servono le convinzioni di base?

Un fatto che accade non lo attribuiamo alla causa obiettiva e

razionale che in realtà lo ha determinato, ma lo colleghiamo ad

una spiegazione che sta solo nella nostra mente e che è appunto

la convinzione di base. Questo perché la convinzione di base

serve a metterci al riparo dall’affrontare le cose per quello

che sono davvero.

Ovviamente questo ragionamento resta in larga parte inconscio.

Ecco perché talvolta sarebbe meglio ascoltare il parere degli altri

prima di agire, o affidarsi ad un consulente, soprattutto se si

gestisce qualcosa di complesso, come ad esempio un'impresa (a

questo proposito, per i tuoi problemi aziendali, ti segnalo il sito

www.controlloaziendale.it ).

Se la mia convinzione di base è quella di essere perseguitato

dalla sfortuna (= sono uno sfigato), i miei insuccessi nel trading li

attribuisco al fatto che la sfortunate l’ha con me, e non magari al

fatto che ho compiuto un'operazione senza la dovuta cognizione

di causa, oppure che ero talmente ansioso di vincere

da ottenere l’esatto contrario.

Inoltre, non solo interpreterò ogni fatto alla luce delle mie

convinzioni di base fondamentali (tutti ne abbiamo più di una):

farò anche in modo che i fatti vadano proprio nel modo che alla

fine riconfermerà e riaffermerà le mie convinzioni.

Tornando all’esempio di poco fa, se sono convinto che la sfortuna

mi perseguiti, cercherò sempre di remare contro me stesso e i

miei obiettivi (per esempio, non studiando la tecnica, non

lavorando sulla mia ansia …), il tutto per poter dire, alla

prossima operazione negativa, che: “Sì, è vero, la sfortuna mi

perseguita e io non ci posso fare nulla!”

In questo modo le convinzioni di base si rinforzano e formano un

“guscio” ogni volta più spesso, che ci protegge dalle verità che

non vogliamo accettare (per esempio: la verità è che io non sono

un bravo trader, perché mi sono comportato come un

biscazziere).

Segreto n. 4: per un trading di successo, il fattore

atteggiamento mentale è molto più importante rispetto ad un

buon trading system.

RIEPILOGO DEL GIORNO 1:

SEGRETO n. 1: il day trading non è una forma di sana e saggia

speculazione, bensì un gioco d’azzardo, ed in quanto tale crea una

dipendenza che conduce all’azzeramento del capitale.

SEGRETO n. 2: ciò che nel day trading, come in qualsiasi gioco

d’azzardo, conduce alla rovina, è il fatto di giocare per vincere a tutti

i costi e poi per rifarsi delle perdite subite.

SEGRETO n. 3: spesso i comportamenti finanziari hanno un esito

negativo perché vi sottostanno delle motivazioni inconsce perverse

che non hanno nulla a che vedere con la sana e saggia speculazione.

SEGRETO n. 4: per un trading di successo, il fattore atteggiamento

mentale è molto più importante rispetto ad un buon trading system.

L’ebook completo puoi acquistarlo su Amazon,

accedendo alla pagina di Simone Brancozzi:

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