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I tanti sondriesi che si sono radunati ieri per accogliere l’arciprete, don Christian Bricola, e i suoi collaboratori, don Alessan- dro Di Pascale e don Valerio Livio, hanno dimostrato quanto fosse grande l’attesa della Comunità pa- storale cittadina di avere nuove figure che la guidassero. La pioggia, che ha bagnato piaz- za Campello proprio nel momen- to dei saluti ufficiali del sindaco, Alcide Molteni, e del prefetto, Giu- seppe Mario Scalia, seguiti da quelli dei moderatori del Consi- glio pastorale, Loretta e Riccardo Speziale, non ha scoraggiato gli intervenuti, che hanno atteso che il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, conducesse don Christian alla porta della collegia- ta per poter entrare nella chiesa e riempirla come in rare occasioni. GIANOLI ALLE PAGINE 8-9 Una collegiata gremita ha salutato la prima Messa di don Christian Treni soppressi, proteste a Chiavenna Il treno per Colico non è partito. I viaggiatori – alcune decine di studenti e turisti – che ieri alle 17.26 erano pronti a salire sul convoglio sono rimasti a piedi. La stessa sorte è toccata al 18.04 da Colico e al 19.36 da Chiavenna. In mezzo, e questa almeno è una buona notizia, c’è stato quello che alle 18,05 ha lasciato la stazione della città della Mera per dirigersi verso Milano Porta Garibaldi. Trenord, per andare incontro al- le esigenze degli utenti, ha dispo- sto fermate straordinarie lungo la tratta Colico-Chiavenna - nei paesi dove era prevista per il con- voglio delle 17.26 - per il treno delle 18.05. Ha chiesto anche ser- vizi bus sostitutivi alla società competente, ma non sono stati messi a disposizione autobus. Tutto lascia pensare che all’origi- ne della domenica difficile ci sia stato un guasto a uno dei treni della linea. In attesa dei nuovi treni, che Regione Lombardia ac- quisterà nei prossimi anni , da Colico in su si spera di non dover affrontare troppi disagi. BARBUSCA A PAGINA 11 L’annuncio Don Romano, addio ai fedeli di Grosotto Andrà a Villa e Piuro SERVIZI A PAGINA 10 Campovico Auto davanti a scuola Via al volantinaggio ROCCA A PAGINA 17 La rassegna Cavallo avelignese In 5mila a Somaggia SERVIZIO A PAGINA 19 Villa di Chiavenna La minoranza lascia Dimissioni in blocco SERVIZIO A PAGINA 19 Rogo in casa, un ferito a Trepalle Tetto e sottotetto di una casa distrutti dalle fiamme ieri nel primo pomeriggio a Trepalle, ma il proprietario che era all’in- terno se l’ècavata fortunatamen- te con un grande spavento ed una ferita ad una mano, che si è pro- curato mentre tentava di spe- gnere le fiamme che hanno deva- stato la sua abitazione a Pila, lo- calità della frazione livignasca. Il rogo, a quanto riferiscono i carabinieri di Tirano, si è spri- gionato da una stufa a legna mal funzionante. GHILOTTI A PAGINA 15 Ingenti i danni, la causa è da attribuire a una stufa a legna 9 771590 588032 71023 di ALBERTO KRALI A Praga ha vinto il Trump ceco. Occorre chiedersi perché popoli che hanno lottato contro il comunismo per la democrazia adesso lascino i partiti tradizionali e si affidino a uomini di dubbia reputazione. Il miliardario Andrej Babis, 63 anni, ex agente della polizia comunista, implicato in diverse inchieste con accuse anche di frode ha fondato un partito antisistema e euroscettico e al primo colpo alle elezioni di sabato scorso nella Repubblica Ceca ha sfondato con oltre il 30%. È bastato un nome “Azione dei Cittadini scontenti” per mobilitare gli elettori.La cosa interessante è che l’altro CONTINUA A PAGINA 7 Sondrio, il nuovo arciprete «Qui vedo persone operose» Una folla saluta l’ingresso di don Bricola e dei suoi due collaboratori LA STRANA MOSSA DI RENZI CONTRO VISCO di ANTONIO DOSTUNI L a mozione di sfiducia del Pd nei confronti del Governatore della Banca d’Italia è stata accolta dalla stampa italiana con grande sconcerto. Nessuno si sarebbe mai aspettato che Matteo Renzi, da sempre additato dai suoi oppositori come un rappresentante dell’establishment, potesse scagliarsi con tanta veemenza contro il vertice di una delle istituzioni di garanzia più autorevoli dello Stato. Siamo CONTINUA A PAGINA 7 Filo di Seta Bonucci sposta davvero gli equilibri. A gomitate ANNO 126 . NUMERO 292 • www.laprovinciadisondrio.it LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017 • EURO 1,30 CALCIO ECCELLENZA Vittoria e primato per il Sondrio Il secondo successo stagionale in trasferta colto sul campo del Mariano per 2-1 ha regalato al Sondrio il primo posto in solitaria nella classifica del girone B di Eccellenza. Una vittoria autoritaria grazie alla rete iniziale di Pontiggia su punizione e quella decisiva di Zenga DANIELI A PAGINA 27 Il successo dell’Atletica Valli Bergamasche ha riportato il Trofeo Vanoni nelle mani di una squadra italiana dopo tre anni di dominio francese. Ma la corsa morbegnese ha fatto anche registrare il titolo italiano ottenu- to dalla beniamina di casa Alice Gaggi, nonché quello Master colto proprio dal Csi. Sono stati 1200 gli atleti al via di un’edizione storica SERVIZI ALLE PAGINE 24-25 Corsa in montagna Il Trofeo Vanoni scrive la storia e torna italiano EUROPA A RISCHIO SE LA GERMANIA NON CAMBIA /ygjpah1i0FMnZRcZnTIDNyFRMx2+hZAJU/KJlX/v3c=

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I tanti sondriesi che si sono radunati ieri per accoglierel’arciprete, don Christian Bricola,e i suoi collaboratori, don Alessan-dro Di Pascale e don Valerio Livio,hanno dimostrato quanto fosse grande l’attesa della Comunità pa-storale cittadina di avere nuove figure che la guidassero.

La pioggia, che ha bagnato piaz-za Campello proprio nel momen-to dei saluti ufficiali del sindaco,

Alcide Molteni, e del prefetto, Giu-seppe Mario Scalia, seguiti da quelli dei moderatori del Consi-glio pastorale, Loretta e RiccardoSpeziale, non ha scoraggiato gli intervenuti, che hanno atteso cheil vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, conducesse don Christian alla porta della collegia-ta per poter entrare nella chiesae riempirla come in rare occasioni.GIANOLI ALLE PAGINE 8-9Una collegiata gremita ha salutato la prima Messa di don Christian

Treni soppressi, proteste a ChiavennaIl treno per Colico non

è partito. I viaggiatori – alcunedecine di studenti e turisti – cheieri alle 17.26 erano pronti a saliresul convoglio sono rimasti a piedi.La stessa sorte è toccata al 18.04da Colico e al 19.36 da Chiavenna.

In mezzo, e questa almeno è unabuona notizia, c’è stato quello chealle 18,05 ha lasciato la stazionedella città della Mera per dirigersiverso Milano Porta Garibaldi. Trenord, per andare incontro al-le esigenze degli utenti, ha dispo-

sto fermate straordinarie lungola tratta Colico-Chiavenna - neipaesi dove era prevista per il con-voglio delle 17.26 - per il trenodelle 18.05. Ha chiesto anche ser-vizi bus sostitutivi alla societàcompetente, ma non sono stati

messi a disposizione autobus.Tutto lascia pensare che all’origi-ne della domenica difficile ci siastato un guasto a uno dei trenidella linea. In attesa dei nuovitreni, che Regione Lombardia ac-quisterà nei prossimi anni , daColico in su si spera di non doveraffrontare troppi disagi. BARBUSCA A PAGINA 11

L’annuncioDon Romano, addioai fedeli di GrosottoAndrà a Villa e PiuroSERVIZI A PAGINA 10

CampovicoAuto davanti a scuolaVia al volantinaggioROCCA A PAGINA 17

La rassegnaCavallo aveligneseIn 5mila a SomaggiaSERVIZIO A PAGINA 19

Villa di ChiavennaLa minoranza lasciaDimissioni in bloccoSERVIZIO A PAGINA 19

Rogo in casa, un ferito a TrepalleTetto e sottotetto di una

casa distrutti dalle fiamme ierinel primo pomeriggio a Trepalle,ma il proprietario che era all’in-terno se l’ècavata fortunatamen-te con un grande spavento ed unaferita ad una mano, che si è pro-curato mentre tentava di spe-gnere le fiamme che hanno deva-stato la sua abitazione a Pila, lo-calità della frazione livignasca.Il rogo, a quanto riferiscono icarabinieri di Tirano, si è spri-gionato da una stufa a legna malfunzionante.GHILOTTI A PAGINA 15 Ingenti i danni, la causa è da attribuire a una stufa a legna9

771590

588032

71023

di ALBERTO KRALI

APraga ha vinto ilTrump ceco. Occorrechiedersi perchépopoli che hanno

lottato contro il comunismo per la democrazia adesso lascino i partiti tradizionali e si affidino a uomini di dubbia reputazione. Il miliardario Andrej Babis, 63 anni, ex agente della polizia comunista, implicato in diverse inchieste con accuse anche di frode ha fondato un partito antisistema e euroscettico e al primo colpo alle elezioni di sabato scorso nella Repubblica Ceca ha sfondato con oltre il 30%. È bastato un nome “Azione dei Cittadini scontenti” per mobilitare gli elettori.La cosa interessante è che l’altro CONTINUA A PAGINA 7

Sondrio, il nuovo arciprete«Qui vedo persone operose»Una folla saluta l’ingresso di don Bricola e dei suoi due collaboratori

LA STRANAMOSSADI RENZICONTRO VISCOdi ANTONIO DOSTUNI

La mozione di sfiduciadel Pd nei confronti delGovernatore della Banca d’Italia è stata

accolta dalla stampa italiana con grande sconcerto. Nessuno si sarebbe mai aspettato che Matteo Renzi, da sempre additato dai suoi oppositori come un rappresentante dell’establishment, potesse scagliarsi con tanta veemenza contro il vertice di una delle istituzioni di garanzia più autorevoli dello Stato. Siamo CONTINUA A PAGINA 7

Filo di Seta

Bonucci sposta davvero gli equilibri. A gomitate

ANNO 126 . NUMERO 292 • www.laprovinciadisondrio.it LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017 • EURO 1,30

CALCIO ECCELLENZA

Vittoria e primato per il SondrioIl secondo successo stagionale in trasferta colto sul campo del Mariano

per 2-1 ha regalato al Sondrio il primo posto in solitaria nella classifica

del girone B di Eccellenza. Una vittoria autoritaria grazie alla rete iniziale

di Pontiggia su punizione e quella decisiva di Zenga

DANIELI A PAGINA 27

Il successo dell’Atletica Valli

Bergamasche ha riportato il

Trofeo Vanoni nelle mani di una

squadra italiana dopo tre anni di

dominio francese. Ma la corsa

morbegnese ha fatto anche

registrare il titolo italiano ottenu-

to dalla beniamina di casa Alice

Gaggi, nonché quello Master colto

proprio dal Csi. Sono stati 1200 gli

atleti al via di un’edizione storica

SERVIZI ALLE PAGINE 24-25

Corsa in montagnaIl Trofeo Vanoniscrive la storiae torna italiano

EUROPAA RISCHIOSE LA GERMANIANON CAMBIA

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8 LA PROVINCIA

LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

L’ingresso dei sacerdotiUn grandissimo abbraccioCerimonia. L’arciprete, don Bricola, ha chiesto «il dono dello stupore»La pioggia caduta, attesa da tempo, è stata salutata come un buon segno

Il momento dell’entrata in collegiata

ve ciascun orchestrante è coin-volto in una medesima sinfo-nia. Sinfonia, come dice papa Francesco - ha aggiunto -, “vuoldire accordo, armonia, diversi strumenti suonano insieme; ognuno mantiene il suo timbro inconfondibile e le sue caratte-ristiche di suono si accordano su qualcosa di comune. Poi c’è chi guida, il direttore, e nella sinfonia che viene eseguita tuttisuonano insieme in armonia, ma non viene cancellato il tim-bro di ogni strumento; la pecu-liarità di ciascuno, anzi è valo-rizzata al massimo!”». Da qui l’augurio perché «ogni membrodel popolo di Dio si inserisca re-sponsabilmente, con i doni pro-pri, a formare un’unica sinfo-nia». A.Gia.

ALBERTO GIANOLI

I tanti sondriesi chesi sono radunati ieri per acco-gliere l’arciprete, don Chri-stian Bricola, e i suoi colla-boratori, don Alessandro DiPascale e don Valerio Livio,hanno dimostrato quantofosse grande l’attesa della Co-munità pastorale cittadina diavere nuove figure che la gui-dassero. La pioggia, che ha ba-gnato piazza Campello pro-prio nel momento dei salutiufficiali del sindaco, AlcideMolteni, e del prefetto, Giu-seppe Mario Scalia, seguitida quelli dei moderatori delConsiglio pastorale, Lorettae Riccardo Speziale, non hascoraggiato gli intervenuti,che hanno atteso che il vesco-vo di Como, monsignor OscarCantoni, conducesse donChristian alla porta della col-legiata per poter entrare nellachiesa e riempirla come in ra-re occasioni.

Anzi, in un anno in cui leprecipitazioni non sono stateabbondanti, l’acqua dal cielo èstata vista da molti come unabenedizione, come un buonsegno per un nuovo inizio an-che nella Comunità pastora-le.

Applausi scroscianti

Anche gli applausi, scroscian-ti a più riprese, hanno espres-so il desiderio dei credenti diaccogliere i tre sacerdoti chemonsignor Cantoni ha invia-to in città perché collaborinocon don Ferruccio Citterio,amministratore parrocchialenelle ultime settimane, mon-signor Valerio Modenesi e la

comunità salesiana. Tanti se-gni esterni, a cominciare dalgrande striscione di benvenu-to sulla torre campanaria,hanno voluto dimostrare ainuovi arrivati che nella co-munità ci sono persone chesanno darsi da fare e voglionoimpegnarsi per il bene comu-ne.

Fede e opere concrete

Di fede, che si traduce in ope-re concerete, ha voluto parla-re anche l’arciprete nella suaprima omelia rivolta ai nuoviparrocchiani della città. Ri-prendendo la seconda letturaproposta dalla liturgia, trattadalla lettera di San Paolo aiTessalonicesi, il sacerdote ha

poi aggiunto che una fatica èanche quella di «costruire lacomunione, per amarci gli unigli altri. Per questo occorronoil dialogo, la fatica e tempilunghi».

Di fronte a tutto però, se-condo la riflessione del nuovoarciprete, non deve mai man-care la speranza, il «confidarenella potenza di Dio. Perché -ha affermato - il bene vincesempre. Dobbiamo semprerialzarci perché il Risorto hagià vinto».

Quindi, concludendol’omelia, don Christian hachiesto «il dono dello stupore.A Sondrio ci sono già tantepersone operose nella fede,che fanno fatica nella carità eferme nella speranza. Io nonso quanto starò qui, ma chie-do al Signore che ogni giornomi faccia incontrare qualcu-no che mi testimoni la fede, lasperanza e la carità».

L’incontro a San Rocco

La conoscenza con i nuoviparrocchiani, già cominciatanel primo pomeriggio, nel-l’incontro con i giovani al-l’oratorio San Rocco, è poiproseguita per i tre sacerdotiarrivati in città con il buffetproposto all’oratorio SacroCuore al termine della cele-brazione in collegiata. DonChristian, don Alessandro edon Valerio hanno salutato ifedeli delle parrocchie in cuisono stati negli ultimi anni,ma hanno stretto mani e rice-vuto sorrisi da tanti sondriesiche ieri hanno visto conclu-dersi l’attesa di avere nuovipastori.

sottolineato l’importanza diessere «operosi nella fede».

«Uno pensa - ha aggiunto -che la fede sia soltanto qual-cosa di spirituale, quando inrealtà ci fa agire e pensare inmaniera diversa, ci rendeoperosi. Perché se uno vuolebene a Gesù, non può fare al-tro che parlare di lui. Anchecon le proprie azioni».

Don Christian Bricola harichiamato anche il tema del-la «fatica della carità». Ed haspiegato che «fare la caritànon è facile».

Riferendosi ai bisogni deipoveri e dei migranti, ha ri-marcato che questi «ci co-stringono ad uscire dal nostroegoismo e da noi stessi». Ha

Il vescovo Oscar: «Questa comunità sia un’orchestra»Da quando ha fatto il

suo ingresso in diocesi, il vesco-vo Oscar Cantoni si è assunto l’impegno di essere presente, quando altri impegni non glieloimpediscono, ad ogni ingresso in parrocchia di un nuovo par-roco.

E ieri è giunto in città perpresiedere il rito della presa di possesso canonica delle parroc-chie dei Santi Gervasio e Prota-sio e della Beata Vergine del Ro-sario da parte di don Christian Bricola. Monsignor Cantoni ha sottolineato che l’occasione erapropizia per «benedire e ringra-ziare il Signore per la sua fedeltànell’amore. Egli si prende cura

del suo popolo, lo sostiene e lo accompagna, non lasciandolo mai privo di pastori, che invia nel suo nome, con grande solle-citudine».

I ringraziamenti

Dopo aver rinnovato un ringra-ziamento a monsignor Marco Zubiani, che da domenica 15 ottobre è prevosto di Ardenno, dopo essere stato arciprete in città per sette anni, monsignor Cantoni ha spiegato che l’arrivodei nuovi sacerdoti «non è da considerare come un semplice cambiamento di gestione o co-me un normale ricambio del personale, dal momento che la

Chiesa non è una ditta, ma una famiglia, il cui clima però di-pende dall’apporto responsabi-le di ciascuno».

Per questo, il vescovo ha invi-tato ad accogliere i tre sacerdotiperché la comunità viva con lo-ro un’avventura comune, svi-luppando uno «stile di famiglia,che permetta a tutti di sentirsi acasa, un clima di famiglia dove nessuno è escluso, dove tutti sperimentano di essere accolti con misericordia, perdonati e incoraggiati a vivere secondo lavita buona del Vangelo».

Presentando don Christian,don Alessandro e don Valerio, che «entrano umilmente in Il vescovo Oscar Cantoni

questa comunità parrocchiale, quasi “in punta di piedi”, forse anche con un po’ di trepidazio-ne, ma col desiderio sincero, ge-neroso e appassionato di condi-videre l’impegno comune di an-nunciare il Vangelo», monsi-gnor Cantoni ha sottolineato che sono invitati «come pastori.E in quanto tali si impegnano a rappresentare al vivo l’immagi-ne di Gesù, buon pastore, mite eumile di cuore, inviato dal Pa-dre non per farsi servire, ma perservire i fratelli, dando loro la vita».

Infine, il vescovo Oscar havoluto paragonare la Comunitàpastorale «a una orchestra, do-

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

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LA PROVINCIA 9LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

«Nessuno sta in panchina»Non esistono riserve, nessuno sta in panchina - ha detto ieri il sindaco Alcide Molteni -. Tutti devono lavorare e quindi ringrazio tutti coloro che lo faranno insieme a voi tre»

«Come disse papa Francesco»La proficua collaborazione tra le prefetture, le diocesi e le parrocchie, merita di essere confermata, valorizzata e approfondita», ha detto il prefetto Giuseppe Mario Scalia

Il sindaco Molteni ha parlato di gioco di squadra tra laici e credenti

L’impegno dei cittadiniper un gioco di squadraI discorsi. Così si è espresso il sindaco Alcide Molteninel salutare i nuovi arrivati: «Non esistono riserve»

sguardo verso l’alto. Ci ri-mandano al cielo, alla luce, cichiamano ad elevarci rispettoall’orizzonte in cui siamo im-mersi quotidianamente».

Da qui l’augurio affinché ilcammino che i sacerdoti con-divideranno con la comunitàpermetta di «scoprire paesag-gi nuovi» e spinga «a condivi-dere sempre più i nostri ta-lenti, facendo sì che, cammi-nando in cordata, con lo stes-so passo, le nostre diversitàdiventino ricchezza per co-struire una comunità semprepiù salda ed unita».

Un dono simbolico

Un augurio poi simboleggiatocon il dono a don Christian,don Alessandro e don Valeriodi moschettone, «usato lad-dove c’è necessità di unire dueelementi in maniera rapida esicura», di una corda, che«rappresenta la gioia di con-dividere responsabilità e fati-ca», e della fotografia del piz-zo Meriggio, con la sua crocesulla vetta, «la meta da rag-giungere». Alberto Gianoli

mento di Cristo». Quindi, haespresso di voler operare «inquesta direzione, con la di-sponibilità di tutte le forzedell’ordine e dei miei collabo-ratori, ponendo attenzioneper ogni eventuale esigenzache dovrà essere congiunta-mente ed armoniosamentedefinita per il compimento diun reciproco bene».

«Scoprire nuovi paesaggi»

Il saluto da parte dei fedeli ètoccato ai coniugi Loretta eRiccardo Speziale, moderato-ri del Consiglio pastorale.«Grazie don Christian - han-no affermato -, perché hai ac-colto l’invito del vescovoOscar di diventare la nostraguida. Grazie anche a voi donAlessandro e don Valerio per-ché avete deciso di condivide-re questo cammino».

Richiamando le peculiaritàgeografiche della città, cir-condata dalle montagne, Lo-retta e Riccardo hanno sotto-lineato che queste «hanno unvalore simbolico universale.Le loro cime - hanno aggiunto- ci costringono ad alzare lo

L’impegno dei citta-dini, sia credenti che non cre-denti, religiosi e laici, è statodescritto dal sindaco AlcideMolteni, come un gioco disquadra. Nell’accogliere ilnuovo arciprete, don Chri-stian Bricola, e dare il benve-nuto anche a don AlessandroDi Pascale e don Valerio Livio,il primo cittadino ha detto diessere certo che da tutti rice-veranno una mano. «Non esi-stono riserve, nessuno sta inpanchina - ha aggiunto Mol-teni -. Tutti devono lavorare equindi ringrazio tutti coloroche lo faranno insieme a voitre».

Dal prefetto, Giuseppe Ma-rio Scalia, è giunto poi un rin-graziamento ai sacerdoti ac-colti ieri, ma anche a don Fer-ruccio Citterio e a monsignorValerio Modenesi.

«Vi ponete con sacrificio alservizio di questa comunitàche il vescovo Oscar vi affidaper la cura delle anime in ab-bandono alla volontà del Si-gnore e sull’esempio del bea-to Nicolò Rusca, che fu arci-prete di Sondrio», ha sottoli-neato il prefetto, richiaman-do poi le parole che papaFrancesco rivolse ai prefettiitaliani in un incontro del 6febbraio 2015.

«Collaborazione proficua»

«La proficua collaborazionetra le prefetture, le diocesi e leparrocchie, nel rispetto delledistinte competenze, meritadi essere confermata, valoriz-zata e approfondita - ha sotto-lineato Scalia, citando il Pon-tefice -. La Chiesa opera nellasocietà a servizio delle perso-ne sulla base dell’insegna-

Il saluto di Don Valerio: «Voglio stare con voi»Don Alessandro: «Inizio con gioia il cammino»

La collegiata dei Santi Gervasio e Protasio ieri era gre-mita non soltanto da fedeli dellaComunità pastorale cittadina. In tanti hanno voluto accompa-gnare don Christian Bricola dal-le parrocchie di San Bartolomeoe San Rocco a Como, don Ales-sandro Di Pascale da Tavernerioe Solzago, don Valerio Livio da Monteolimpino. Per loro, al ter-mine della Messa solenne, ani-mata dalla corale Rusca, sono stati i primi ringraziamenti espressi dall’arciprete e dai suoi

collaboratori. «Vogliamo rin-graziare queste comunità - ha affermato don Christian - che cihanno voluto bene e ci hanno accompagnato con presenze numerose».

Don Valerio ha voluto ripren-dere il motto cardinalizio del be-ato John Henry Newman, “Cor ad cor loquitur” (il cuore parla alcuore). «Questo - ha spiegato - mi ricorda che attraverso rap-porti sinceri, vissuti nella verità della vita e non per astrazioni, cisi comunica la vita e Cristo che è

verità viva e vera. Questo l’ho vissuto nella comunità di Mon-teolimpino, mio “primo amo-re”, che voglio ringraziare. Gra-zie anche a voi, comunità viva diSondrio. Altro non desidero chestare con voi e camminare insie-me verso Cristo».

Anche don Alessandro Di Pa-scale ha voluto ringraziare le suecomunità di provenienza. «Il se-gno che mi avete voluto bene lo si vedrà - ha aggiunto - quando accoglierete il vostro nuovo par-roco e continuerete a ricercare

l’unità nelle diversità per abbat-tere le differenze».

Quindi, il sacerdote ha volutorimarcare, come è stato descrit-to dai suoi ex parrocchiani sul notiziario “Il Campello di Son-drio”, di essere molto schietto. «E per questo devo confidarvi che al Signore chiedevo non mi capitasse di andare a fare il pretein Valtellina. Ma il Signore fa sempre quello che vuole e allorasono qui per iniziare con gioia un nuovo cammino». A. Gia. Don Christian Bricola con alcuni volontari al Sacro Cuore

«Una grande sinfonia»«Che ogni membro del popolo di Dio si inserisca responsabilmente, con i doni propri, a formare un’unica sinfonia», questo l’auspicio rivolto alla comunità dal vescovo Oscar

Numerosi i momenti di

incontro che hanno scandito

l’ingresso del nuovo arciprete

e dei suoi collaboratori,

una giornata di festa e di forti

emozioni FOTO GIANATTI

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10 SondrioLA PROVINCIA

LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

Don Romano Pologna lascia Grosotto La conferma. Il religioso è stato nominato parroco di Piuro e Villa di Chiavenna. Prenderà servizio a dicembreLo ha riferito il vicario Necchi. Fino al suo arrivo la pieve valchiavennasca sarà guidata da don Marco Maesani

Don Romano, sul campo sportivo di Grosotto, con don Gianluca Dei Cas in uno dei tanti momenti dedicati ai più giovani

Annuncio ai parrocchianicon due bimbi al suo fianco

Il parroco di Gro-sotto, don Romano Pologna,lascia dopo quasi dieci annidi permanenza la parrocchiadi Sant’Eusebio.

L’annuncio l’ha dato luistesso ieri mattina al terminedella Messa domenicale delle10,30 nella chiesa parroc-chiale. Per dare la notizia,che era nell’aria, il sacerdoteha utilizzato un modo moltosimpatico, scendendo fra i fe-deli in chiesa e convocandovicino a sé due bambini, Ric-cardo e Thomas, che sono na-ti nei giorni del suo arrivo aGrosotto il 28 settembre del2008. «Mi servono due testi-

moni, l’avete già capito. Neigiorni scorsi il vescovo OscarCantoni mi ha chiesto la di-sponibilità di lasciare la par-rocchia di Sant’Eusebio. Ioho tentato di dire di no, mal’operaio deve andare dovec’è il lavoro. Le parrocchie so-no tante, i preti sono pochi eanziani. In Val Bregaglia miattende una situazione cheho già vissuto in Valgerola,con più parrocchie. In questocaso saranno quattro - ha ag-giunto il sacerdote -. Voi (ri-ferendosi a Thomas e Riccar-do, ndr), siete diventati gran-di durante la mia permanen-za a Grosotto. Mi ricordo

quando piccini piangevate inchiesa. Siamo diventati gran-di insieme, insieme abbiamocamminato». Poi ha parlato atutti: « Non “vogliate male” alvescovo che mi sposta, èun’esigenza, non lo fa per al-tri motivi. Voi crescerete lostesso, io diventerò grandealtrove. Non siate troppo tri-sti, ma continuate a prega-re».

L’annuncio ha un po’ rovi-nato la festa dell’oratorio chesi è svolta ieri, intitolato a Pa-pa Giovanni Paolo II. L’inti-tolazione dell’oratorio è statauna delle opere maggiori didon Romano, che nei quasidieci anni a Grosotto si è tro-vato a gestire la comunità indue gravissimi eventi di cro-naca che hanno sconvoltoGrosotto. Dapprima l’effera-to omicidio di Veronica Bal-

samo e il ferimento di Gian-mario Lucchini, ridotto instato vegetativo, reati per iquali è stato condannato ilgiovane grosottino Emanue-le Casula. Un periodo non fa-cile quello della scoperta delbarbaro omicidio, contrasse-gnato dall’assalto dei mediadi tutta Italia a caccia dellaverità.

Due anni fa, poi, la tragicascomparsa in un incidentestradale del giovane MircoRobustelli Della Cuna, unodei ragazzini cresciuti condon Romano nell’oratorio.Poche settimane fa Grosottoha visto partire le suore, orava via anche il parroco.

Anche se ci sarà ancoratempo per festeggiarlo, perdirgli grazie per tutto quelloche ha fatto. Paolo Ghilotti

nDon Romanoha guidato la comunità in momenti drammatici

DANIELE PRATI

Don Romano Polo-gna sarà il nuovo parroco diPiuro e Villa di Chiavenna. Éarrivato ieri con un certo an-ticipo rispetto a quanto pre-visto, l’atteso annuncio sulnome del religioso che andràa sostituire don FrancescoCrapella alla guida delle par-rocchie di Prosto, Borgonuo-vo e Santa Croce a Piuro e acoprire il posto da tempo va-cante a Villa.

Il messaggio èstato portato dalvicario episcopaled o n CorradoNecchi, presentealle funzioni do-menicali.

Figura di spicco

Don Romano, 53anni, provenienteda Grosotto maoriginario di Bu-glio in Monte, si è fatto cono-scere nel corso degli anni perle sue doti di grande umanità.Nato a Morbegno è stato or-dinato sacerdote nel 1995.

Fino al 1999 è stato vicarioparrocchiale nella parroc-chia della Beata Vergine As-sunta di Berbenno.

Quindi parroco, prima aCosio Valtellino, Rasura eGerola alta fino al 2008,quando è arrivato l’incaricodi prevosto nella parrocchiadi Sant’Eusebio di Grosotto.

Qui si è trovato a gestire

due momenti sicuramentedifficili per la comunità. Ilprimo il delitto di VeronicaBalsamo dell’estate del 2014.Il secondo la polemica inne-scata da alcuni cittadini chehanno lanciato un movimen-to di opinione per chiedere dinon ospitare una famiglia dimigranti profughi all’internodella casa parrocchiale comeproposto dal parroco e dallaCaritas.

La transizione

Don Romano nonarriverà subito.Come spiegato dalvicario ci sono duedate da segnare sulcalendario comepossibili per l’arri-vo, che dovrebbeavvenire il 10 o il 17dicembre. Moltoprobabile che il re-ligioso sarà ac-

compagnato nel suo arrivo inValchiavenna dal vescovoOscar Cantoni.

Il nuovo parroco, comespiegato solo pochi giorni fadal vicario foraneo don An-drea Caelli sarà affiancatoda un collaboratore, che saràprobabilmente don AldoPasserini, che attualmenteda Chiavenna amministraanche la parrocchia di SanSebastiano a Villa di Chia-venna.

Fino a quel momento la fi-gura a cui fare riferimentosarà quella di don MarcoMaesani, collaboratore aChiavenna. Fino all’arrivodel nuovo parroco non cam-bierà nulla per quanto ri-guarda orari delle messe e al-tri dettagli della vita parroc-chiale.

Per Piuro, che ha appenasalutato a malincuore donFrancesco, ci saranno duemesi di transizione.

Don Romano

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LA PROVINCIA

Sondrio 11LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

in Regione Lombardia è stata pari al 31,77%. Il dato più alto è stato quello di Bergamo, dove il sindaco del Pd Giorgio Gori ha sostenuto il “sì”.

In provincia di Sondrio ave-vano votato 56.796 cittadini, pa-ri al 34,41% degli aventi diritto. Valtellina e Valchiavenna si so-no attestate a metà classifica frale province lombarde. Quello più basso si è osservato nella cit-tà metropolitana di Milano, do-ve poco più di un quarto degli elettori era andato alle urne. Po-co dopo le 19 sono arrivati anchei primi dati dal Veneto, dove il 50% necessario per il quorum è stato superato abbondante-mente. La news è stata subito ri-portata, oltre che dai siti, anche sui profili social dei sostenitori valtellinesi, dove nel corso dellagiornata centinaia di elettori hanno dato notizia del proprio passaggio dalle urne dei 77 co-muni. S.Bar.

Primi datiAlle 19 di ieri erano il 34,41%i cittadini valtellinesi che si erano presentati ai seggiper esprimersi sull’autonomia

Nessun problema ai seggi. Valtellinesi e valchiaven-naschi hanno votato senza ma-tita e scheda, ma non hanno in-contrato troppi disagi.

La novità determinata dal-l’utilizzo dei tablet non ha com-portato particolari disagi per glielettori, che ieri hanno deciso dipartecipare all’iniziativa pro-mossa da Regione Lombardia per chiedere ai cittadini di esprimere la propria idea sul-l’autonomia.

«Tutto si è svolto senza disagieccessivi», ha confermato il pre-sidente della Provincia Luca Della Bitta, convinto sosteni-tore del “sì”.

In Lombardia ieri c’è stata laprima consultazione elettroni-ca in Italia che ha coinvolto mi-lioni di persone, visto che la scheda cartacea è stata sostitui-ta da tablet sul quale c’è stata la possibilità di votare “sì”, “no” o scheda bianca.

In realtà però non è la primis-sima esperienza di voto elettro-nico in provincia di Sondrio, perché nel 2001 a Novate Mez-zola era stato sperimentato questo metodo elettronico, toc-cando un monitor per rivotare dopo averlo fatto con la classicascheda.

Tornando al referendum diieri, alle 19 l’affluenza alle urne

Il referendum ieri in provincia

L’iniziativa

Dalla progettazionealla realizzazione, interpre-tando il tema “La neve: simbo-logia, fiabe, storie e leggende”con la possibilità di vincere1.500 euro. Questo è il premioper la classe che vincerà “Idro-elettricamenteneve”, concor-so promosso dal Bim di Son-drio e rivolto alle scuole prima-rie e secondarie di Valtellina eValchiavenna, che hanno tem-po sino al 3 novembre per iscri-versi.

Giunta all’edizione numerocinque, l’iniziativa in realtà siarticola in una serie di step. Siinizia in classe, dove, guidati daun esperto in materia messo adisposizione dal Bacino imbri-fero montano, che terrà dei la-boratori sino al 21 dicembre,gli alunni disegneranno coor-dinati dai loro docenti il bozzi-no della “creatura di neve” ide-ata; dopodiché si andranno arealizzare dei modellini in sca-la, per arrivare alla tappa con-clusiva con la costruzione dellascultura sul campo. La giorna-ta sulla neve – in programma il30 gennaio - sarà una festa dacondividere con coetanei pro-venienti da diverse zone di Val-tellina e Valchiavenna.

La scultura è con la neveConcorso Bimper le scuole

6 ottobre si sono goduti ilsoggiorno in appartamento“sardo”. In breve: «Siamopartiti (con le Vespe ovvia-mente) - hanno iniziato araccontare i quattro - da Ti-rano direzione Livorno, pas-sando da Brescia, Parma, lastatale del passo della Cisa(visita veloce alla torre di Pi-sa), Livorno. Sardegna GolfoAranci, Palau».

Neanche il tempo di siste-marsi nell’appartamento esubito, da Palau, sono riparti-ti in direzione delle isole del-la Maddalena e Caprera. Neigiorni successivi non sonomancate le visite ad altre ma-gnifiche perle dell’isola, na-turalistiche e non solo: unasagra a Onanì (Autunno inBarbagia) vicino a Nuoro, vi-sita nell’entroterra di Alà deiSardi con le sue querce da su-ghero, la grotta di Ispinigoli,la costa Smeralda, Porto Cer-vo, Alghero (con gita in barcaalla grotta di Nettuno e avvi-stamento di un delfino). Sa-bato 14 rientro a Tirano dopocirca 2100 km di “ronzii”. B.Vio.

Il raccontoAl raduno di luglio avevano vinto un soggiorno messo in palio da Gino Cattaneo del ristorante “La Brace”

Una sessantina diattempate “signorine” aveva-no dato vita, lo scorso 9 lu-glio, a “Vespaincontro” al ri-storante “La Brace” di Forco-la. Organizzazione del Valtel-lina Vespa Club del presiden-te Romano Borellini.

«Andare in Vespa è bellis-simo» ci aveva detto una Gre-ta a bordo di una Px125 e,guarda caso, una Greta è fini-ta, in Vespa, dalla Valtellinain una “inebriata” di Sarde-gna.

C’era in palio, in quel Ve-spaincontro, un soggiorno aPalau (messo in palio dal ge-store della Brace, Gino “bar-zelletta” Cattaneo, «cui va ilnostro caloroso ringrazia-mento» ha sottolineato Ro-mano Borellini) e, baciatidalla fortuna in quel 9 luglio,quattro tiranesi, Mario conGreta e Andrea con Pamela, il

Quattro vespistisi godono viaggioin Sardegna

Il gruppo in Sardegna, una vacanza da ricordare

Numerose le tappe toccate

Sulla spiaggia in Vespa

STEFANO BARBUSCA

Il treno in partenza perColico non è partito. I viaggiato-ri – alcune decine di studenti eturisti – che ieri alle 17.26 eranopronti a salire sul convoglio cheli avrebbe portati nel Comunedella provincia di Lecco sonorimasti a piedi fino a quello suc-cessivo. Non è stata l’unica cor-sa cancellata. La stessa sorte ètoccata al 18.04 da Colico e al19.36 da Chiavenna.

In mezzo, e questa almeno èuna buona notizia, c’è statoquello che alle 18,05 ha lasciatola stazione della città della Meraper dirigersi verso Milano PortaGaribaldi.

Ma i disagi, come anticipato,non sono mancati. Una comiti-va di turisti brianzoli, compostasoprattutto da giovani coppiecon figli, ha perso non solo iltreno cancellato, ma anche lecoincidenze successive da Lec-co alla propria città. Le proteste,sia al personale presente sulposto, come sempre cordiale,sia agli operatori dei servizi te-lefonici, non sono mancate. Unabella scocciatura ed un bel bi-glietto da visita per una città“slow” che promuove la mobili-tà sostenibile.

Appena sono venuti a cono-scenza del problema, i viaggia-tori hanno chiesto di poter con-tare su un autobus sostitutivo,ma non hanno ricevuto comu-

Ai passeggeri del treno che non è partito non è rimasto che aspettare

Il voto con i tabletper il referendumnon crea difficoltà

Disagi sulla Colico-ChiavennaTre corse soppresse e protesteForse un guasto. Fermi i treni delle 17.26, 18.04 e delle 19.36Malumori di studenti e turisti. Trenord chiede invano un servizio bus

nicazione di una soluzione diquesto tipo.

Niente servizio bus

Anche vari universitari direttia Milano e Pavia hanno dovutofare i conti con la cancellazionedella corsa delle 17.26, ma alcunidi loro hanno trovato un passag-gio da parenti e amici fino aColico. Coloro che non hannoavuto quest’opportunità sonorimasti in stazione e hanno at-teso. Trenord, per andare in-contro alle esigenze degli uten-

ti, ha disposto fermate straordi-narie lungo la tratta Colico-Chiavenna - nei paesi dove eraprevista per il convoglio delle17.26 - per il treno delle 18.05.

Ha chiesto anche servizi bussostitutivi alla società compe-tente, ma non sono stati messia disposizione autobus. Tuttolascia pensare che all’originedella domenica difficile ci siastato un guasto a uno dei trenidella linea. In attesa dei nuovitreni, che Regione Lombardiaacquisterà nei prossimi anni ein alcuni casi saranno destinatianche alle linee della provinciadi Sondrio, da Colico in su sispera di non dover affrontaretroppi disagi.

nAnchela Valchiavenna resta in attesa dei nuovi treni promessi da Trenord

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12 SondrioLA PROVINCIA

LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

NELLO COLOMBO

L’arrembante sim-patia di Jerry Calà, mattato-re della cine-commedia al-l’italiana, ha conquistato ilTeatro Sociale, gremito, in uneffervescente viaggio nell’ul-timo quarantennio targato“Gsmile”, associazione capi-tanata da Antonio Grimaldi& Family con Daniele Ursini“event manager”.

“Il ragazzo del pianobar”,accolto da un fragoroso ap-plauso del pubblico, ha subitoesordito con le scene di “Va-canze di Natale ‘83” a Cortinacon “la monumentale figaggi-ne” di una bellissima StefaniaSandrelli abbordata con un“Non sono bello…ma piac-cio!” e quelle eterne canzoni“strappamutande” che Calàha avviato con la malevola se-duzione di “Ancora” di DeCrescenzo, in versione swing,cantata in un sol coro dal pub-blico in sala sorretto dalla su-per band “Concert Show”.

Carrellata di canzoni

In un crescendo vertiginoso,l’artista catanese ha avviatoun’inebriante carrellata nellacanzone d’autore degli anni’70-’90 da “Aria” di MarcellaBella a “quella voglia di liber-tà” di Sammy Barbot, infarci-ta da una “Si può dare di più” euna monumentale “Caruso”dell’indimenticato Lucio Dal-la.

L’azione si è poi spostata almare, a Forte dei Marmi, alla

“Il ragazzo del pianobar” è stato accolto da un fragoroso applauso FOTO GIANATTI

Calà mattatoreDolci ricordi e grandi risateSerata a Teatro. Al Sociale regala un divertente viaggio tra battute, frasi diventate tormentone, canzoni e film Pubblico coinvolto con l’aiuto della band “Concert Show”

mitica “Capannina” dove Ca-là da 21 anni continua tutti imercoledì estivi a proporre ilsuo frizzante show. Tutto perintrodurre l’esagerato suc-cesso di “Sapore di mare” e ri-vangare le gesta dell’incor-reggibile pirla di Luca stra-cotto di Marina (una splendi-da Suma tutta da conquista-re), alias Calà travestito da in-guaribile sognatore.

E giù l’affondo su Nico Fi-denzo, «sosia del Berlusca»,con la sua “Ti voglio cullare” ePiero Focaccia con un’appas-sionata “Stessa spiaggia stes-so mare”, prendendosela con“un immenso Gino Paoli” che,però, aveva posto il suo vetosul titolo del film che da “Sa-pore di sale” era diventato“Sapore di mare”.

In un crescendo rossinia-no, pubblico sempre più im-

beccato e complice delle scor-ribande canore di un Calà inprogressione che, per evitareiatture, invita tutti al gestoscaramantico delle palme infibrillazione e colloquia ama-bilmente in un racconto a piùvoci. Poi le rimembranze toc-cano il mitico “lento” pergiungere al “dunque” a fineserata, mentre oggi i giovani sifidanzano su whatsapp e si la-sciano su facebook per mette-re i panni stesi davanti almondo intero.

La “carrambata”

Nuova carrambata canagliapoi con film “Abbronzatissi-mi” mentre l’azione si spostaa Riccione tra l’arrivo di unJovanotti che gli frega le bat-tute con «…è una libidine»imitata dal mondo del Socialecon maestria. «Ora posso an-che morire!», recita da copio-ne un Jerry copioso di gag im-prevedibili, riprendendo il«Ciao, mamma come mi di-verto!».

Si passa poi dal “Cielo inuna stanza” al Paradiso” diPatty Pravo per ricordare conun pizzico di malinconia chenella Riccione dell’epoca luicompiva i suoi primi 40 anni(ora ne ha 66, ma non li dimo-stra), raggiunto da un indeci-frabile Vasco di “Voglio unavita spericolata”, rimpallatoda “Certe notti” di Ligabue.Poi Calà sbeffeggia le vette ca-nore che può raggiungere ilgruppo “Il Volo”, inerpican-

dosi d’emblée su una vertigi-nosa scala ascendente primadi inseguire i successi di AlanSorrenti e Fiordaliso sconfi-nando poi nelle “califfate” dellatin lover Califano in tiro conla sua “Tutto il resto è noia”.

«La mia storia, però, co-mincia a Verona con “I Gattidi Vicolo Miracoli””, butta giùall’improvviso il coniatore dibattute irresistibili come “Ca-pito?” o l’esilarante “Proooo-va!”. E non era solo cabaret,come quello di due grandi co-me Cochi e Renato con “La vi-ta l’è bela” e “L’uselin de la co-mare” in salsa tartara.

“La canzone del sole”

Pubblico in visibilio che par-tecipa al “No tu no” di Jannac-ci, poi lo sconfinato ardore diun Battisti, asso pigliatutto,con “La canzone del sole” gio-cata su tre semplici accordicondita dai ricordi un pull-man per le gite scolastiche al-la Reggia di Caserta o al sacra-rio di Redipuglia, con i suoisedili d’anteguerra della codasu cui tutti ambivano rifu-giarsi, meno lo sfigato di tur-no che con la chitarra ammi-nistrava il buonumore gene-rale.

Il Sociale si è riempito di

lucciole vagabonde con i tele-fonini che ondeggiavano albuio prima dell’abbordo fina-le al grido di “Maracaibo” cheha scatenato il pubblico in unfantastico “trenino”. Tutti inscena, infine, con le coreogra-fie di un balletto che ha rica-mato sulle varie performancedi Calà che ha invitato l’intra-prendente Antonio Grimaldia ringraziare tutti gli sponsorche hanno permesso un even-to davvero riuscito che cade aun anno da quello di “Teo Teo-coli”, e che apre le porte al-l’impegno benefico al fiancodei più bisognosi.

nNon potevano mancare Forte dei Marmi e la mitica “Capannina”

n “Sapore di mare”è stato un “esagerato” successo al botteghino

nale dell’evento», ad esempioper le feste patronali e le cele-brazioni religiose, o l’impegnoa servire prodotti alimentaritradizionali: al momento distilare il calendario, infatti, incaso di sovrapposizioni di dateil Comune accoglierà le istan-ze seguendo una serie di crite-ri. Hanno la precedenza, adesempio, le sagre con «finalitàdi valorizzazione del territo-rio, del turismo, dei prodottienogastronomici tipici, dellacultura e dell’artigianato loca-le», basate su prodotti agroali-mentari tipici, le feste tradi-zionali, le manifestazioni chesi svolgono da un maggior nu-mero di anni, quelle che coin-volgono di più «gli operatori insede fissa» della zona interes-sata, calcolando eventual-mente anche l’ordine cronolo-gico di presentazione delle ri-chieste. Per maggiori infor-mazioni, il riferimento è ilServizio eventi.

Manifestazioni

I criteri e le prioritàPalazzo Pretorio poi dovrà inviare l’elenco alla Regione

Scade il 30 ottobre iltermine fissato dal Comune diSondrio per raccogliere le se-gnalazioni degli eventi da in-serire nel “Calendario dellefiere e delle sagre”, che poi pa-lazzo Pretorio dovrà inviarealla Regione. In parole povere,se per il prossimo anno si vuo-le organizzare in città una ma-nifestazione pubblica con ser-vizio bar e ristorazione biso-gna comunicarlo al municipio,utilizzando un apposito mo-dulo per le istanze che l’ammi-nistrazione ha messo a dispo-sizione anche in formato elet-tronico sul sito comune.son-drio.it. Nell’istanza si puòinoltre segnalare l’eventuale«forte connotazione tradizio-

Il calendario delle sagreScadenza il 30 ottobre

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LA PROVINCIA 13LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

ordine e pulizia. Quanto alle scuole, da tempo il salone del-l’orientamento è un appunta-mento da non perdere, i primi anni dovevamo convincere le scuole a partecipare, adesso ri-spondono all’appello sempre tutte. Merito dei tavoli per l’orientamento e degli enti che siimpegnano su questo tema». E Young nel 2018? «Vogliamo tro-vare delle nuove idee – aggiungeil presidente Giovanni Ciceri –c’è chi ha proposto di aggiungerela domenica per attrarre più fa-miglie, chi invece vorrebbe al-largare il bacino d’utenza, non solo da Como e da Lecco. Guar-dando anche al Milanese». S.Bac.

tare entrambi i padiglioni». Il primo padiglione era dedicato alle scuole dopo la terza media e il secondo a cosa fare dopo il di-ploma. «Tutta l’organizzazione di Lariofiere ha notato una mag-giore attenzione dei ragazzi – spiega ancora Oldani – erano piùseri. In passato Young era presa da molti come un gita, fuori il sa-lone era pieno di cartacce e siga-rette. Quest’anno invece c’era

nendo il sabato per le famiglie – dice Silvio Oldani, – e abbiamo separato i due mondi, scuole medie e scuole superiori. Da unaprima indagine mi sembra che tutti abbiano gradito questa di-stinzione, perché il salone è più ordinato, meno confuso. Vero è che tra scuole, università e pro-fessioni ci sono dei punti di con-tatto e magari alunni e studenti avrebbero avuto piacere di visi-

I promotori«Ragazzi più interessati

e scuole più convinte».

Il bilancio di Silvio Oldani

su questa edizione è positivo

Secondo il direttore di Lariofiere, il decimo anno ha trovato «ragazzi più interessati e scuole più convinte». «Abbia-mo aggiunto due giorni, mante-

Idea per l’anno prossimo Apertura anche la domenica

Da sinistra Giovanni Ciceri e Silvio Oldani

Anche quest’anno gli studenti hanno presentato le attività delle scuole. Qui, i ragazzi del Giovio BARTESAGHI

Young supera i 21milavisitatori, il salone dell’orien-tamento 2017 è stato più ordi-nato e meno caotico. Si è con-clusa sabato a Lariofiere la de-cima edizione della fiera dedi-cata alle scuole e alle universi-tà per i territori di Como e diLecco, con cinque giorni inve-ce di tre e con una netta separa-zione tra gli alunni delle mediee gli studenti delle superioriYoung è stato meglio organiz-zato e meno confusionario, ilvero tallone d’Achille delle pre-cedenti edizioni. I promotoridell’appuntamento per l’orien-tamento scolastico stanno fa-cendo i calcoli per stimarel’esatto numero di studenti egenitori giunti a Lariofiere perfarsi un’idea sul futuro percor-so formativo da intraprendere.

Il confronto

Di sicuro però è stata superatal’asticella dei 20mila ingressi,numero toccato nel 2015 e nel2016, i visitatori potrebberoaggirarsi tra i 21mila e i 22mila.Insegnanti e orientatori hanno

L’evento. La rassegna dell’orientamento a LariofiereDivisione tra gli alunni delle medie e delle superioriGli operatori: «Edizione più ordinata rispetto al passato»

apprezzato la nuova organiz-zazione di Young. «Dividereper età gli alunni è stata un’ot-tima idea – commenta MariaMaimone, docente delegataall’orientamento per la DaVin-ci-Ripamonti – I primi duegiorni del salone infatti eranopensati solo per gli alunni chedevono scegliere la scuola su-

periore, mentre nei due giornisuccessivi Young ha accolto glistudenti vicini al diploma.

Più tempo per scegliere

C’erano meno persone con-temporaneamente, menochiasso, i ragazzi potevano conpiù tranquillità raccogliere leinformazioni e seguire glieventi». Oltre agli stand dellesingole scuole, degli atenei edelle professioni, c’erano tantiappuntamenti per fare il puntosu altri aspetti: l’alternanzascuola lavoro, il bullismo, laviolenza contro le donne.

«Per le scuole Young è unapasserella straordinaria –spiega Matteo Monti, refe-rente per la Fondazione Mino-prio, scuola agraria che avevauno stand colorato in posizio-ne centrale – Noi avevamo ilconta persone, sono venuti achiederci informazioni ben3000 tra genitori e alunni». Ol-tre 150 realtà formative in unsolo luogo, questa è la vera for-za di Young. «Certo, nello stes-so momento a Young è possibi-

le trovare una valida informa-zione su qualsiasi scuola – ra-giona Luca Monti, responsa-bile di MeetOrienta – non capi-ta altrove, non succede nei sin-goli open day degli istituti, chesono invece mirati su una solarealtà. Questa edizione ha se-parato le medie dalle superiori,era più vivibile. Se devo fareun’appunto resta il lato fieristi-co e commerciale della rasse-gna, ci sono scuole con standbellissimi e altre con punti in-formativi sfortunati. Orienta-mento e promozione non van-

no d’accordo, gli alunni devonoricevere consigli seri per pren-dere la strada giusta».

Scuole e università devonosempre fare i conti con le iscri-zioni, anche gli istituti pubblicihanno interesse a promuover-si. «È vero – riflette EleonoraCini, responsabile del centrodi formazione Cias – c’è di sicu-ro il tentativo di pubblicizzar-si, di incassare iscrizioni. Al sa-bato con le famiglie l’atmosfe-ra è davvero quella della fiera, èlontana dalla scuola. PeròYoung offre un’importante pa-

noramica generale, poi ragazzie genitori devono approfondi-re, interessarsi e visitare unnumero più ristretto di istituti.Da noi è passata davvero tan-tissima gente, è una vetrina po-tente ed il salone di quest’annoè stato molto più ordinato».Anche l’area dedicata all’in-contro tra scolaresche e orien-tatori era silenziosa. A tutti glialunni sono state date le cuffieper ascoltare i preziosi consiglicosì da non aumentare il vocia-re. S. Bac.

nDurata di 5 giornirispetto ai tredegli anni scorsie partecipazionepiù tranquilla

n In crescitagli ingressialla fiera che raggruppatutte le scuole

In 21mila per sceglierela scuola del futuroYoung supera l’esame

La rassegna Decima edizione Il bilancio

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LA PROVINCIA 15LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

VALDIDENTRO

DANIELA GURINI

Un’accoglienza carat-terizzata da grande affetto e ri-conoscenza quella ricevuta sa-bato dalla delegazione dellaValdidentro ospite del comu-ne di Crognaleto, in provinciadi Teramo, paese prima colpitodal terremoto e poi dalle co-piose nevicate dello scorso in-verno.

Tanti gli aiuti ricevuti e, perquesto, le istituzioni e la popo-lazione hanno voluto dire gra-zie agli angeli del sisma e dellaneve. Alla presenza del capodipartimento della protezionecivile Angelo Borrelli sabato,a Senarica di Crognaleto, sonostate consegnate le beneme-renze a tutti quelli che hannoportato soccorso alla popola-zione.

La tavola rotonda

Il momento dei ringrazia-menti per i soccorritori è giun-to al termine della mattinata incui, nell’ambito della primagiornata della “festa della ca-stagna”, si è svolta una tavolarotonda all’aperto, nella piazzadi Senarica, il cosiddetto “la-boratorio di pensiero” che haavuto come tema: “La Prote-zione Civile: una grande risor-sa”.

Dopo i saluti istituzionali, La delegazione guidata dal sindaco Massimiliano Trabucchi, al suo fianco il collega di Crognaleto

Tirano e Alta Valle

La solidarietà premia ValdidentroTrasferta in Abruzzo. Delegazione ricevuta in pompa magna a Crognaleto, località colpita da sisma e nevicateCinque le benemerenze per l’Alta Valle che nel gennaio scorso si è profusa ad aiutare la popolazione colpita

portati anche dai sindaci deicomuni laziali di Castel Gan-dolfo e Marino e dal sindaco diValdidentro MassimilianoTrabucchi, alla tavola roton-da sono intervenuti MauroVannoni, Franco Gizzi e Ma-rio Mazzocca, sottosegreta-rio alla presidenza della regio-ne Abruzzo con delega allaprotezione civile.

Ben cinque le benemerenzeconsegnate a Valdidentro: al-l’amministrazione comunale,alla Pro Loco, al gruppo Pede-nosso 2000 (alpini, anziani,gioventù, mamme del paese) ead Andrea Valgoi e NicolaBradanini che, lo scorso in-verno, sono scesi a Crognaletocon i mezzi spalaneve per libe-rare strade e contribuire a ri-pristinare i collegamenti.

All’aiuto ricevuto nell’im-mediatezza del sisma e dellefitte nevicate ha fatto seguito,nel settembre scorso in occa-sione della festa del boscaiolo aRasin, la consegna di un mezzo

spalaneve da parte del comunedi Valdidentro unitamente aduna fresa, idea portata avantidal gruppo Pedenosso 2000.

La motivazione

“A testimonianza dell’enco-miabile solidarietà profusacon umana sensibilità e gene-roso altruismo a favore dellapopolazione di Crognaletofortemente colpita dall’emer-genza neve e sisma del 18 gen-naio 2017”: questo l’attestatodi benemerenza consegnato aigruppi di Pedenosso dal sinda-co di Crognaleto Giusepped’Alonzo, con grande stima egratitudine. A capitanare lafolta delegazione dei rappre-sentanti del gruppo, che da an-ni non solo si impegnano nel-l’organizzazione di grandieventi, ma hanno sempre unocchio di riguardo nei con-fronti della solidarietà, il re-sponsabile Massimo Brada-nini. «Come amministrazionecomunale – ha sottolineato ilsindaco Trabucchi – abbiamovoluto accompagnare gli amicidi Pedenosso che si sono fattipromotori di questa bella ini-ziativa. Come maggioranzal’abbiamo portata avanti e col-laboreremo con il gruppo percoprire le spese. A Crognaletoabbiamo ricevuto un’acco-glienza eccellente».

nL’Abruzzoprima fece i conti con il terremoto, poi con la grande nevicata

Tirano

Un uomo di 36 annidel Tiranese ha avuto bisognodi cure mediche ieri all’albadopo essere stato aggreditotra via Calcagno e Primo Mag-gio.

Sull’episodio indagano ora icarabinieri di Tirano anche sevista la prognosi stabilita daimedici del pronto soccorso diSondalo - parliamo di 15 gior-ni - il reato è perseguibile aquerela, quindi occorrerà at-tendere l’eventuale denunciada parte del malcapitato.

A quanto è dato sapere, pe-rò, l’uomo non sembra ricor-dare molto di quello che gli ècapitato la sera prima. Ha rife-rito ai carabinieri di esserestato aggredito da alcuni tiziscesi da un’auto ma non ha sa-puto descriverli e nemmenoha dato indicazioni circa ilmovente dell’aggressione.

Non è dato sapere se l’am-nesia sia dovuta allo choc su-bito o alle condizioni di alte-razione in cui l’uomo si trova-va sabato sera (pare abbia al-zato il gomito) e quindi - inogni caso - non sarà facile risa-lire agli autori di quel pestag-gio.

Aggreditoa TiranoNon ricorda chi è stato

l’intero appartamento. Canto-ni non si è fatto prendere dalpanico e ha cercato immedia-tamente di spegnere le fiam-me, ma nel tentativo si è scot-tato. L’uomo è riuscito da soload uscire all’esterno dell’abita-zione evitando che fiamme e ilfumo lo intrappolassero all’in-terno della tea. Il rogo in pochiminuti ha divorato la casa, rag-giungendo il tetto in legno.

I danni sono ingenti e la ca-sa è inagibile. Sul posto sonointervenuti i vigili del fuocovolontari di Livigno che in unpaio di ore sono riusciti a do-mare le fiamme. Sul posto an-che i carabinieri di Livigno.L’incendio è stato del tutto ac-cidentale ed è stato causato dalcattivo funzionamento dellastufa. Il padrone di casa ha do-vuto far ricorso alle cure delpronto soccorso di Livigno. Lefiamme hanno attirato in zonaanche molti abitanti di Tre-palle per vedere cosa fossesuccesso. Nella località di Pila,che è la parte bassa di Trepalle,vivono una sessantina di abi-tanti. P. Ghi.

LivignoL’incendio si è sviluppato

a causa del cattivo

funzionamento

di una stufa a legna

Tetto e sottotetto diuna casa distrutti dalle fiam-me ieri nel primo pomeriggio aTrepalle, ma il proprietarioche era all’interno se l’è cavatafortunatamente con un gran-de spavento ed una ferita aduna mano. L’uomo di Trepalle,Arno Cantoni, sulla quaran-tina, si è ferito mentre tentavadi spegnere le fiamme chehanno devastato la sua abita-zione a Pila, località della fra-zione livignasca.

Il trepallino poco dopo le 14stava riposando nella casa si-tuata in aperta campagna, casache lui stesso ha sistemato enella quale vive tutto l’anno(mentre in quelle vicine i pro-prietari vengono solo in esta-te), quando è stato svegliatodal pungete odore di fumo cheormai aveva invaso l’abitazio-ne, dopo essersi sprigionato dauna stufa a legna, che riscalda

Fiamme a PilaCasa distruttae un ferito

Prontamente sul posto i vigili del fuoco

I pompieri non sono riusciti a salvare nulla

Tetto e sottotetto della casa sono andati praticamente distrutti

Bormio La stagione invernale

è vicina e in Alta Valle

porta con sé

una montagna di novità

Una fun area a Bor-mio 2000, all’interno dellaquale si troveranno due nuoveattrazioni: la funslope, unasorta di tracciato da cross adat-to alle esigenze di tutti e il fa-milypark, uno snowpark pro-gettato per i bambini e i princi-pianti.

Queste le novità per i piùgiovani amanti dello sci nelBormiese. La prima, lunga 700metri, è una sorta di tracciatoda cross progettato per il diver-timento di tutti, in particolaredelle famiglie. Lungo il percor-so si trovano degli ostacoli si-mili a quelli che caratterizzanogli snowpark, come box e pic-coli salti. A fianco della funslo-pe, si trova il familypark, dove èpossibile fare i primi passi difreestyle su elementi non trop-po impegnativi come flat box,rainbow box o piccoli kicker sudue linee separate. Non è ne-cessario essere esperti del fre-estyle, basta tanta creatività. D. Gur.

Al 2000con la neveè garantitoil divertimento

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16 TiranoLA PROVINCIA

LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

LIVIGNO

NELLO COLOMBO

Imponente rievoca-zione storica della “Missione Spokane” a Livigno nella VI edizione del “Raduno dei vei-coli storici militari” con oltre 40 automezzi provenienti da tutto il Nord Italia tra cui un maestoso carro blindato “Wf 432 Trojan” per trasporto truppe con rombante motore Rolls-Royce.

Commemorazione

Una vibrante manifestazione organizzata dal “Club 105 Frec-ce Tricolori” capitanata da Re-nato Verona e il “Motors Club” livignasco di Sergio Cantoni, con la partecipazioneappassionata di oltre 160 soci ela Fanfara “G. Colombo” dei Bersaglieri di Lecco per ricor-dare la tragica sorvolata nei cie-li del Piccolo Tibet di un qua-drimotore “Liberator” B24” precipitato in Valle delle Mine per le proibitive condizioni at-mosferiche nell’aprile del 1945,quando le forze dell’aviazione statunitense cercavano di pa-racadutare armi e vivere per le prime formazioni partigiane inAlta Valle. In quel gelido pome-riggio del 25 aprile 12 giovani aviatori persero la vita, inghiot-titi in una bufera che li seppellìsotto un metro e mezzo di neve,i cui corpi con grande fatica vennero recuperati dalla fami-glia Cusini, che diede loro de-gna sepoltura in un loro terre-no, prima di essere traslati nel

Entusiasmo a Livigno per la parata dei mezzi militari della Seconda guerra mondiale

Missione SpokaneLivigno ricordai militari cadutiRicostruzione storica. Il Piccolo Tibet ha ospitatoi paracadutisti veterani statunitensi e i mezzi militari Una spettacolare parata, che ha entusiasmato i turisti

l’Inno d’Italia, “Il Piave” e un commosso “Silenzio”.

Gli scambi di doni

Chiusura festosa infine al risto-rante “Aquagranda” tra piatti della gastronomia locale e un variegato menù di pesce, con Luca Moretti, direttore del-l’Apt, perfetto anfitrione di unaserata in armonia con il rituale scambio di doni. Una targa arti-stica in pietra ollare è stata con-segnata al Comune di Livigno che ha ospitato la manifesta-zione, alla Fanfara dei Bersa-glieri di Lecco e ai veterani sta-tunitensi che a loro volta hannoconsegnato dei quadri-ricordo a tutti gli artefici della kermes-se commemorativa. Anzitutto al “Club 105 Frecce Tricolori” con un commosso Renato Ve-rona, anima pensante e fattiva dell’evento, al consorzio “Alpi-Carni” dell’onnipresente Ser-gio Cantoni, detentore della migliore “brisaola d’alta quo-ta”, all’ingegnere Peppino Vil-lella della omonima “Aerospa-ce” di Sesto Calende, all’im-prenditore Edoardo Proser-pio, al collezionista di veicoli storici tiranese William Maz-za, al sindaco cittadino Damia-no Bormolini, alla “Fanfara dei Bersaglieri” lecchese, alla famiglia del socio “Frecce Tri-colori” Luigi Bormolini, scom-parso anzitempo con AlbertinoGalli, a Luca Moretti direttore APT e all’imprenditore livigna-sco Giovanni Cusini. Adunatafestosa nel segno del ricordo.

cimitero cittadino. Per questo, alla cerimonia commemorati-va nel centro cittadino di Livi-gno non poteva mancare una delegazione di veterani paraca-dutisti statunitensi che insie-me alla colonna di veicoli mili-tari storici è salita fino a “Caro-sello 3000”, sul tracciato “Livi-gno-Val Federia” nel ricordo dei caduti dell’ultima guerra.

L’entusiasmo del pubblico

Sorprendente l’entusiasmo della popolazione locale e dei numerosi turisti che affollano Livigno in questo magico au-tunno dai mille colori, che han-no assistito alla trionfale sfilatadei veicoli militari per le vie cit-tadine, banda della Fanfara dei bersaglieri in testa, per rendereomaggio ai caduti statunitensi sul suolo italico e a quelli di tut-te le guerre con un’artistica tar-ga-ricordo splendidamente re-alizzata in rame sbalzato e ser-pentino dalla nota azienda ae-rospaziale “Villella” di Sesto Calende.

Un appuntamento toccantein piazza “Ostaria” per la solen-ne commemorazione e la depo-sizione della targa mentre la Fanfara “G. Colombo” eseguiva

n In piazza Ostaria commemorazione dei caduti e deposizionedella targa

Foto di gruppo dei paracadutisti statunitensi e degli organizzatori della manifestazione

Livigno ha accolto con affetto i veterani colleghi dei dodici aviatori che morirono il 25 aprile del ’45

gliere. Nello spazio temporale fra il ritrovamento della lapide ela cerimonia il Comune di Gro-sio ha cercato i parenti di EnricoRobustelli ma ormai non ci so-no più se non figli di cugini. Fi-glio di Stefano Robustelli, il ber-sagliere Enrico nacque a Grosionella casa di Rivolo 7. Era cuginodell’ex sindaco di Grosio degli anni 60 Domenico Robustelli e cugino di un altro Robustelli de-ceduto, Guerrino. Altri due ber-saglieri grosini morti nella Grande Guerra facevano parte dello stesso reggimento. Erano Matteo Baiteri e il caporale maggiore Giacomo Ghilotti. «Gli altri bersaglieri grosini de-ceduti nel primo conflitto sono Martino Cecini (VIII reggi-mento), la medaglia di bronzo alvalor militare Giorgio Pini (V reggimento) e Giuseppe Varen-na del IV reggimento.

La commemorazione del 12novembre inizierà alle 10 col ri-trovo in piazza del monumentoai caduti. Alle 10,15 il corteo si dirigerà verso San Giuseppe perla messa. Al termine alle 11,15 il corteo tornerà in piazza per la cerimonia civile. P. Ghi.

presenza a Grosio della fanfara dei bersaglieri di Morbegno slit-ta da domenica 5 novembre a quella successiva 12 novem-bre», afferma il sindaco Anto-nio Pruneri.

L’idea di omaggiare i bersa-glieri grosini è un’estensione della proposta nata lo scorso au-tunno dalla sezione provinciale di Sondrio dell’associazione na-zionale bersaglieri per ricorda-re il bersagliere grosino Enrico Robustelli, nato nel 1898 e mor-to nella Prima Guerra Mondialeil 19 aprile del 1918 del quale lo scorso anno era stata trovata la lapide in un cimitero di soldati italiani a Wroclaw in Polonia. «Visto che nel 2016 via Roma era interessata dai lavori di rifa-cimento della pavimentazione non era possibile poter ospitareuna cerimonia con la presenza della fanfara dei bersaglieri e quindi abbiamo aspettato la fi-ne dei lavori per permettere allafanfara di potersi esibire nel cuore del paese», spiega il sin-daco . Robustelli era un bersa-gliere del IX Reggimento. La la-pide è stata trovata da Mario Turis, che aveva auspicato la commemorazione del bersa-

GrosioSlitta al 12 novembre

la commemorazione proprio

per permettere la presenza

del gruppo di Morbegno

Domenica 12 novem-bre in occasione della giornata delle Forze Armate quest’anno il paese ricorderà i suoi bersa-glieri, che persero la vita difen-dendo la patria in occasione della Prima guerra mondiale. «Grazie ai dati che ci ha fornito la sezione valtellinese dell’asso-ciazione bersaglieri abbiamo scoperto che siamo il Comune della provincia di Sondrio che ha avuto più bersaglieri morti nel primo conflitto mondiale e quindi ci sembra giusto e dove-roso ricordarli in occasione del-la festa delle Forze Armate, che quest’anno per consentire la

Tributo ai bersaglieriArriva anche la Fanfara

Il sindaco Pruneri e i rappresentanti dei corpi militari al IV Novembre

I caduti

La lunga listadi giovani vite spezzate

Ecco l’elenco completo dei bersa-

glieri grosini che hanno perso la

vita nel primo conflitto mondiale.

Matteo Baitieri, 9° Reggimento, era

nato il 6 settembre 1898 ed è morto

il 28 febbraio in prigionia. Martino

Cecini, 18° reggimento, nato il 7

gennaio 1898 e morto il 28 ottobre

1918. Giorgio Cimetti,4° reggimen-

to, nato il 24 agosto 1883 e morto

l’11 dicembre 1917 per le ferite.

Caporale maggiore Giacomo Ghilot-

ti, 9° reggimento, nato il 30 ottobre

1894 e morto il 26 giugno 1917 sul

Monte Ortigara in un combattimen-

to. Giorgio Pini, 5° reggimento, nato

il 10 aprile 1882 e morto il 16 no-

vembre del 1917 nell’ospedale da

campo per le ferite. Enrico Robu-

stelli, 9° reggimento, nato il 1 mag-

gio 1898 e morto il 19 aprile 1918 in

prigionia. Giuseppe Varenna, nato il

5 novembre 1882 e disperso il 10

dicembre del 1917 sull’altopiano di

Asiago. P.GHI.

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LA PROVINCIA 17LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

di servizi per ottenere i parerinecessari all’elaborato defini-tivo, predisporre la documen-tazione necessaria per la par-tecipazione ai bandi di finan-ziamento e portare alle dueamministrazioni comunalil’approvazione dei progettiesecutivi.

Il comune di Rogolo si im-pegnerà a rendere disponibileil materiale cartografico e pro-gettuale esistente e ad agevo-lare operazioni di rilievo e so-pralluoghi. Decorsi due annidall’approvazione del proget-to definitivo, i Comuni po-tranno recedere dall’accordose non sarà ancora avviata lafase esecutiva delle opere. Ilcosto complessivo della pro-gettazione sarà ripartito equa-mente in quota del 50% tra idue enti locali. A. Acq.

AndaloAssieme a Rogolo il progetto di agro-silvo-pastoraletra Fistolera e Avert,località tra i due paesi

I Comuni di Andalo eRogolo uniscono le forze perrealizzare un nuovo percorsoagro-silvo-pastorale di colle-gamento tra le località di ver-sante e lo fanno sottoscriven-do una convenzione allo scopodi concorrere a finanziamentie contributi sovraccomunali.

L’accordo riguarda in parti-colare l’affidamento dell’inca-rico per la progettazione diuna strada di competenza ter-ritoriale dei due enti per il col-legamento tra le località Fi-stolera in comune di Rogolo eAvert in comune di Andalo ealla successiva predisposizio-ne della progettazione esecu-tiva.

Lo scopo è di poter parteci-pare a bandi di finanziamentoper reperire le risorse neces-sarie all’opera e a questo fine,il comune di Andalo sarà capo-fila dell’iniziativa per indivi-duare il professionista al qualeaffidare l’incarico di progetta-zione, proporre alle giuntel’approvazione del progetto,indire l’eventuale conferenza

Morbegno e Bassa Valle

A scuola andiamo soliMercoledì i bambinichiederanno attenzione

MORBEGNO

DANILO ROCCA

Non vogliono essere fi-gure marginali, non “essere vi-sti”, chiedono a tutta la popola-zione, alla gente delle frazioni diaiutarli a muoversi in autono-mia e con tranquillità esercitan-do il diritto a una mobilità sem-plice e rispettata quando entra-no ed escono da scuola.

Il volantinaggio

A Morbegno all’istituto com-prensivo Damiani si fa il punto sui risultati del programma per l’autonomia di movimento ur-bano degli alunni. Per ricordare che i percorsi casa-scuola, come spiegano i dirigenti, «fanno par-te del contesto di vita non solo dei minori, ma di tutti, ci si pre-para per una azione dimostrati-va».

Questo mercoledì maestre ebambini saranno attivi in ester-no a Campovico davanti alla Gianolo. «Usciamo sul territo-rio per una sorta di volantinag-

L’iniziativa. Assieme alle loro maestre gli alunnidi quarta e quinta classe terranno un volantinaggio«Gli automobilisti devono rispettare le regole»

gio - ha spiegato sabato il diri-gente della scuola, Marco Vani-netti - puntiamo a sensibilizza-re la popolazione, ci troviamo al-le 9 e facciamo una “comparsa-ta” richiamiamo l’attenzione, in modo che tutti possano sapere, essere responsabilizzati sui no-stri spostamenti nella frazione prima e dopo le lezioni, anche chi non ha bambini». Il progetto“A scuola andiamo da soli” è un punto distintivo dell’attività di-dattica annuale nel Morbegne-se, coinvolge più istituti, più plessi scolastici. La Damiani ha attivato questo tipo di esperien-za legata all’autonomia dei mi-nori nel percorso casa-scuola solo per le quarte e quinte classi,«ma già in passato - ha anche chiarito il preside - noi per que-ste fasce di età ci orientavamo così, dalla prima alla terza ci si sposta con i genitori. Sarà pre-sente la polizia locale, ci sarà un vigile». In realtà, come spiega la dirigenza di Prati Grassi, molti bambini arrivano alla Gianolo

con lo scuolabus, ma chi arriva ed esce in modo autonomo devepoterlo fare «in grande sicurez-za».

Qualche appunto ai genitori

Dal preside Vaninetti non man-cano anche appunti critici a “ge-nitori automobilisti” e inviti a ri-spettare le regole. «Colgo l’occa-sione - ha precisato - per chiede-re la massima attenzione da par-te dei genitori a non violare le re-gole sulla sosta nei dintorni del-l’edificio scolastico di Campovi-co. Nel piazzale della scuola, conle auto, nel momento dell’entra-ta ed uscita delle classi non si può e non si deve entrare né so-stare. Chiedo che si adotti sem-pre un comportamento conso-no, tutti si devono sentire re-sponsabilizzati, quando si è in auto, quando si vedono bambinicamminare. Che siano i figli pro-pri o di altri, si deve avere la mas-sima attenzione e vigilare sulla loro incolumità, sviluppare un controllo condiviso».

Due Comuni alleatiper una nuova strada

vie del paese, raggiungendo i300 partecipanti. Un segnaleimportante di vicinanza alproblema e attenzione versoun tema di prevenzione che ri-teniamo molto importante».Unica richiesta ai partecipan-ti, quella di indossare qualcosadi rosa per percorrere insiemei 4 chilometri della cammina-ta che partendo dalla localitàGera è salita da via Strecce fi-no a Torrazza dove si è attra-versato il vecchio ponte perraggiungere il lungo Lesinasul lato di Andalo Valtellino,tornare all’altezza della stata-le 38 e risalire il torrente nellavia che costeggia il confine diDelebio, attraversare la con-trada di Badia, scendere pervia Roma, raggiungere via Lu-cini e tornare nuovamente al-la Gera. Non solo delebiesi, maanche numerosi abitanti deipaesi limitrofi hanno presoparte al pomeriggio che è statopossibile anche grazie al con-tributo dei volontari delle di-verse associazioni del paeseche hanno presidiato le vie at-traversate dai camminatori. A. Acq.

DelebioL’iniziativa di promozione della prevenzionedel tumore al senoha avuto un grande seguito

Grande partecipa-zione alla camminata in rosanel pomeriggio di ieri a Dele-bio. Il paese della Bassa Valleche per il primo anno ha aderi-to all’invito dell’Ats dellaMontagna che ha organizzatoil “Mese in rosa”proponendoappuntamenti e iniziative perla sensibilizzazione alla pre-venzione del tumore al seno,ha registrato un grande suc-cesso.

Il tempo incerto della mat-tinata di ieri non ha frenato i300 che hanno scelto di esserepresenti per dare un segnale divicinanza alla causa: «Siamopiù che soddisfatti - spiega ilsindaco di Delebio, Marco Io-li, che aveva caldeggiato lapartecipazione dei delebiesiall’evento - le iscrizioni sonostate più di 240 e all’ultimominuto in molti si sono aggre-gati alla camminata lungo le

Un corteo allegroe pieno di rosaBella camminata

In trecento, soprattutto donne, hanno preso parte alla camminata

I volontari hanno aderito con il presidio della manifestazione

In realtà qualche problema di

viabilità per spostamenti non

consoni di autovetture intorno alla

scuola Gianolo a Campovico, con

parcheggi non corretti, soste

vietate viene segnalato da più

persone nella frazione. Il volanti-

naggio dei bambini per i “tragitti

pedonali sicuri” che verrà organiz-

zato mercoledì trova consenso e

accende altre note critiche. «A

Campovico - afferma Raffaele

Sciani, presidente del Comitato di

zona di Morbegno, delle frazioni

retiche - abbiamo più di un proble-

ma sull’entrata e uscita da scuola.

Quest’anno lo scuolabus che arriva

da Morbegno è di dimensioni

maggiori rispetto allo scorso anno

e nel piazzale della Gianolo al

mattino talvolta non riesce ad

entrare, ci sono spesso diverse

auto in sosta. Mezzi che parcheg-

giano all’imbocco dello spiazzo e

non consentono all’autobus di fare

manovra. Tanto che ci sono geni-

tori che propongono di farlo

sostare sulla Valeriana, all’ester-

no. E ci sono - aggiunge - molti

genitori che non se la sentono di

fare arrivare i propri figli a scuola

“in autonomia”. In mezzo a questo

caos, aggiungono, non si sentono

di mandarlo. Ci sono lamentele -

sottolinea il referente della zona -

mi vengono portate, c’è chi ha

fatto presente il problema alla

polizia municipale ma non ha

avuto nell’immediato risposte

esaustive e chiede maggiore

presenza, che si sia “più sul pezzo”.

I nonni vigili - dice anche Sciani -

non ci sono più, come comitato

siamo attenti a queste situazioni e

l’iniziativa della Damiani di mer-

coledì sarà sicuramente un’occa-

sione per riflettere». D. ROC.

Gli alunni di quarta e quinta mercoledì faranno un volantinaggio per sensibilizzare gli automobilisti

Il Comitato di zona

«Davanti a scuola è il caosBisogna intervenire»

Juri Girolo, sindaco di Andalo

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Page 11: Bonucci sposta davvero gli equilibri. A gomitate «Qui vedo ... · Una folla saluta l'ingresso di don Bricola e dei su oi due collaboratori ... con don Ferruccio Citterio , ... l'omelia,

18 Morbegno e bassa valleLA PROVINCIA

LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

COSIO VALTELLINO

ANNALISA ACQUISTAPACE

Una piazza rinnovata,che valorizzi i lavori di restau-ro conclusi da poco sull’anticachiesa di San Martino e resti-tuisca la zona ai pedoni, pursalvaguardando la viabilità. Èun progetto che supera i200mila euro quello che l’am-ministrazione comunale di Co-sio Valtellino affiderà a giorniall’impresa che risulterà vinci-trice della gara d’appalto inscadenza questa settimana.

Il recupero della piazza

«Si tratta di un intento che siporta avanti da anni - spiega ilprimo cittadino Alan Vani-netti - fin dalle precedenti am-ministrazioni. Il progetto è in-fatti stato inserito dai progetti-sti, architetto Alberto Gavaz-zi e geometra Renzo Pace, inquello complessivo di realizza-zione del restauro della chiesadi San Martino, opera di pregiostorico e architettonico cherisale all’XI secolo e che inquesti anni è stata completa-mente sistemata sia all’internosia all’esterno».

Nell’ambito di queste opereè stata studiata anche la rivisi-tazione di tutta la zona, cheriguarda l’intorno della piazzadella chiesa delimitato ad ovestdall’area ex Geronomi cheospita la scuola dell’infanzia,

La piazza antistante la chiesa medievale di San Martino sarà totalmente rivisitata FOTO SANDONINI

Cosio Valtellino. Sarà attuato il progetto proposto dall’architetto Gavazzi e dal geometra PaceIl sindaco Vaninetti: «Il porfido sarà riposizionato e rialzato attorno alla chiesa per valorizzarla»

il tempietto, via Stelvio versonord fino a raggiungere la casaparrocchiale e l’oratorio.

«Abbiamo affidato la pro-gettazione a Gavazzi proprioperchè l’obiettivo primario eradi dare continuità all’impor-tante opera svolta sulla chiesa- prosegue il primo cittadinodi Cosio Valtellino - interve-nendo anche sulla piazza, laviabilità e l’area intorno al luo-go sacro che rappresenta ilcentro della frazione di Cosio.I lavori previsti riguardano an-che via Stelvio, dal restringi-mento della carreggiata finoalla casa parrocchiale.

Nuova pavimentazione

Tutta l’intera area sarà ripavi-mentata, mantenendo la profi-datura ma realizzando un’isolarialzata rispetto al piano attua-le che delimiti e caratterizzitutta la zona intorno alla chie-sa. Lo stesso avverrà per lapiazza, così da completare an-che con particolari geometriee colori della porfidatura chesarà posata, uno spazio che siinserisce e valorizza ulterior-mente il restauro della chiesa».Lungo la via Stelvio, la princi-pale strada che attraversa lafrazione collegandola con Re-goledo, in prossimità dellachiesa sarà creato un sensounico alternato con la delimi-tazione del percorso riservato

ai pedoni, a sottolineare ulte-riormente l’idea di centro sto-rico e luogo di pregio di Cosio.Sul lato ovest della piazza, dovesi ha accesso alla scuola dell’in-fanzia, sarà creato un attraver-samento pedonale rialzato atutela di bambini e famiglieche hanno accesso al servizio.

Sarà mantenuto anche lo spa-zio riservato all’attuale par-cheggio.

«Gli obiettivi sono due - sot-tolinea il sindaco Vaninetti -valorizzare la chiesa dell’XIsecolo e privilegiare i pedoniche frequentano la zona tute-landone il transito».

n nTuteleremoi pedoni e daremo alla chiesa appena restaurataun degno contorno

MorbegnoProgetto interdisciplinareper stimolare degli alunniprocesso logicie capacità di analisi

Ore 10, lezione di scac-chi. Parte alla primaria Damianiil progetto di “Avviamento al gioco degli scacchi, apprenden-do le regole di base e alcune tec-niche di gioco”, progetto inter-disciplinare, coinvolte le sfere diapprendimento di geometria, tecnologia, logica. Le scacchiereentrano in classe e la scuola si apre al grande gioco da tavolo di strategia, che vede opposti due avversari, secondo un approcciograduale.

«Ci sarà una prima fase - spie-gano le insegnanti - dedicata ai contatti tra l’esperto istruttore di scacchi e il personale docente con la presentazione del proget-to ai genitori», poi si realizze-ranno cinque incontri per classededicati agli scacchi, con caden-za settimanale. Tra gli obiettivi del percorso formativo, «allena-re l’impegno e la concentrazio-ne, sviluppare le capacità di ri-flessione, creatività e immagi-nazione, le capacità di “problemsolving”, di autocontrollo fisico e psichico degli alunni». Contri-buendo alla «formazione dei processi di socializzazione e di rispetto dell’altro». E magari scoprendo passioni . «È una pro-posta a cui teniamo - commen-tano dalla dirigenza - gli scacchi servono a comprendere il ri-spetto delle regole». D. Roc.

La chiesa di San Martino è restaurataOra il Comune rivisita tutta la piazza

A scuolasi imparanole tattichedegli scacchi

ce cosa siano i “friend”, i “nut”, attrezzatura che si posiziona nelle fessure e nei buchi della roccia come punti di protezione intermedia durante la salita. I tutorial sono stati realizzati nonin Valtellina ma in Piemonte, Val d’Ossola nelle falesie di Ca-darese e Baceno, “mecca” del-l’arrampicata in fessura di tutta Europa e zona che come la Val diMello ha caratteristiche simili come tipo di roccia alla Yosemi-te Valley, parco nazionale cali-forniano e storica “climbing area”. «Esperienza interessante- precisa Davide Spini, giovane guida in crescita rapida nel mondo della arrampicata italia-na, dal 2016 istruttore nazionaledelle Guide alpine - e dai risvolti divulgativi. I video che sono pubblicati anche sul portale na-zionale della associazione, www.guidealpine.it presentano delle piccole introduzioni ai variaspetti della arrampicata in fes-sura. E ci sono altri tutorial su al-tri tipi di scalata, su roccia, su ghiaccio. L’arrampicata in fessu-ra - aggiunge - è sempre stata praticata in Italia. L’arrampica-ta ad incastro, di diffusione più moderna consente una salita più sicura e soprattutto meno faticosa». D. Roc.

MorbegnoDavide Spini, Giovanni Ongaro e Camilla Cerrettihanno realizzatodei tutorial sul campo

Fanno capolino dal web, dai collegamenti iperte-stuali dei portali specializzati di montagna, da Youtube, sono le guide alpine della Bassa Valle, Davide, Giovanni, Ragni di Lec-co, Guide della Val di Mello, i professionisti della montagna interpreti dei nuovi tutorial lan-ciati dalla associazione Guide Alpine italiane. Davide Spini, morbegnese, e Giovanni Onga-ro, di Delebio, insieme a Camil-la Cerretti, climber genovese trasferitasi da qualche tempo in Valle, compaiono nelle vesti di formatori online e spiegano in otto “puntate”, otto videoclip che vengono diffuse in rete, vi-deo “open source”, liberamente scaricabili, aspetti della arram-picata su roccia “clean” in fessu-ra. La scalata “ad incastro”, uti-lizzando protezioni rimovibili, salendo lungo linee della parete sulle quali non sono presenti an-coraggi fissi. Spiegano tecniche di progressione, di assicurazio-ne, materiali.

Chiariscono in modo sempli-

Otto lezioni per aspiranti climberLe guide alpine vanno sul web

Spini mostra alcune tecniche di arrampicata nel video sul web

Giovanni Ongaro Davide Spini

tenze per utilizzarlo. Per questoabbiamo posato il secondo vici-no al negozio lungo la strada provinciale in un punto dove è sempre disponibile e che si tro-va nei pressi di scuole, campo sportivo, bar, casa vacanze». Percompletare l’intervento Rasura si è appoggiata alla Croce rossa di Morbegno che ha formato seipersone - volontari di pro loco, protezione civile e amministra-tori - all’utilizzo del Dae.

«Si tratta di un provvedimen-to preso anche sull’onda della sempre maggiore distanza di Rasura da un presidio ospeda-liero - spiega il sindaco Rava - alla luce delle difficoltà vissute da quello di Morbegno e dallo stesso punto di primo interven-to. Riteniamo prioritaria la sa-lute pubblica e in quest’ottica stiamo anche valutando la pos-sibilità di attrezzare la piazzola dell’elicottero, già esistente sul nostro territorio, per l’atterrag-gio in caso di volo notturno. Allostesso tempo, si stanno valutan-do le forme possibili per dare unservizio di disponibilità dei far-maci, pensando alla creazione di un punto di raccolta delle ne-cessità o a una soluzione simile che abbatta il problema dell’as-senza di una farmacia che oggi manca nell’intera Val Gerola». A. Acq.

RasuraDopo la posa del secondo defibrillatore il sindaco pensa a un prontuario farmaceutico e all’elisoccorso notturno

Un secondo defibril-latore posato in centro paese in uno spazio di libero accesso, la volontà di approfondire la pos-sibilità di fornire un servizio perla distribuzione di medicinali e l’intento di attrezzare la piazzo-la di emergenza per l’elicottero idonea al volo notturno. L’am-ministrazione comunale di Ra-sura punta l’attenzione sulla sa-lute pubblica e lo fa con inter-venti concreti sul territorio a partire dalla posa avvenuta in questi giorni del secondo dispo-sitivo Dae per il progetto “Salu-te prima di tutto”.

«Il primo - spiega il sindacoDiego Rava - è stato posiziona-to alcuni mesi fa al polifunzio-nale di Rasura, con un interven-to a carico della Pro loco. Era do-veroso dotare la struttura di uno strumento di questo generevista l’organizzazione di eventi di ampio richiamo, ma abbiamopensato come amministrazioneche fosse giusto anche posizio-narne un altro all’aperto in un’area accessibile a tutti e a di-sposizione di chi ha le compe-

Avviato un progettodi sanità pubblica

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LA PROVINCIA 19LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

SAMOLACO

STEFANO BARBUSCA

Cinquemila presen-ze alla mostra del cavallo Ha-flinger di Samolaco. Adessonel Comune delle Valchiaven-na c’è un obiettivo ben preci-so: creare opportunità lavora-tive per i giovani puntandoproprio sul binomio alleva-mento-turismo. Per questomotivo nel paese degli aveli-gnesi sono in arrivo le targheper le carrozze e si punta sullacostruzione di una via dedica-ta a quest’attività. Ieri, nel-l’area dell’iniziativa, per cat-turare l’attenzione di appas-sionati e semplici curiosic’erano i bambini a spasso coni pony, i giovani e gli adulti nelring del concorso e persinouna mucca bardata a stelle estrisce proveniente da Pado-va. Un ruolo da protagonista èstato assunto ancora una voltadal giovane allevatore del po-sto Jonny Fallini, che da annioffre al pubblico la possibilitàdi applaudire un saggio spet-tacolare.

La proposta

Proprio da lui è arrivata unaproposta finalizzata alla valo-rizzazione dello storico lega-me fra Somaggia e i cavalliavelignesi. «L’apprezzamentoraccolto da questi animali èevidente, soprattutto in que-sta tradizionale giornata di fe-sta – ha raccontato Jonny Fal-lini, cresciuto con la passioneche gli è stata trasmessa dalpadre Mario -. Credo che ci sialo spazio anche per crearenuove iniziative, per coinvol-gere non solo gli appassionatiche già conoscono i cavalli, maanche nuove persone, a co-minciare dai turisti. Ora non èagevole uscire con i cavalli. Ènecessaria la realizzazione diappositi percorsi sui quali nonpassino i veicoli a motore».

Una richiesta che non hatrovato impreparato il sinda-

Il sindaco Michele Rossi, a destra Jonny Fallini con papà Mario e a sinistra Lorenzo Sala

Valchiavenna

In cinquemila per l’avelignese«Ora servono sentieri ad hoc»La mostra provinciale. Tantissima gente alla due giorni dedicata alla razza HaflingerDai giovani allevatori la proposta di creare opportunità di lavoro legate al turismo

co Michele Rossi. «Il bilanciodi questa mostra, con il tra-scorrere degli anni, è semprepiù positivo sia per la qualitàdei capi esposti, sia per la par-tecipazione di addetti ai lavorie pubblico, con più di cinque-mila persone presenti in pae-se. Questa tradizione, legata alradicamento nel territorio delcavallo samolicano e degliavelignesi, merita di esserevalorizzata, perché è semprepiù una componente preziosadella nostra offerta turistica.Noi abbiamo intenzione dimettere a disposizione degliappassionati un percorso cheriqualifichi la via Francisca,nel tratto compreso fra l’anti-ca chiesetta di san Fedelino e icrotti di San Pietro. Un itine-rario da percorrere in sicurez-za, immersi nella natura, perscoprire il territorio partendoda un antico tracciato. Voglia-mo partire presto nell’ambitodelle strategie delle Aree in-terne».

Le potenzialità del settore

Al momento non ci sono veri epropri posti di lavoro legati al-le escursioni con gli aveligne-si. Ma Rossi punta su un rapi-do sviluppo delle attività, an-che per creare delle occasioniimportanti a livello occupa-zionale. «Stiamo per rilascia-re delle targhe da applicaresulle carrozze, in modo da re-golamentare quest’attività dasvolgere nell’ambito di inizia-tive turistiche o eventi comematrimoni e feste di altro ti-po».

nMolti i ragazzini con i loro pony a spasso nell’area della mostra

consiglio comunale convocataper approvare essenzialmen-te il nuovo statuto.

Il punto all’ordine del gior-no era stato rinviato pochesettimane fa per la decisionedella minoranza di non votar-lo, pur avendo contribuito allasua stesura. Erano mancati inumeri, visto che in prima vo-tazione sono necessari i 2/3dei consiglieri.

Un ostacolo che spariràstasera, visto che in secondavotazione basta la maggioran-za assoluta. Completerannol’ordine del giorno del consi-glio l’approvazione del regola-mento del consiglio stesso e ilpiano per il diritto allo studio. D. Pra.

l’ambito della revisione delPgt».

Grande incertezza su quan-to accadrà ora. Bisogna capirese ci sarà la possibilità di pro-cedere alla surroga attingendoai cinque nomi ancora dispo-nibili tra i non eletti della lista.Oppure se la scelta è di tutto ilgruppo. Se così fosse a quelpunto il consiglio comunalecontinuerà con la sola maggio-ranza. Una situazione mai vi-sta, almeno in Valchiavenna.Se ne saprà di più nei prossimigiorni, quando il segretariosonderà i membri non elettidella lista Issä. Dovranno pas-sare massimo dieci giorni pri-ma del consiglio comunale disurroga, intanto stasera è inprogramma una seduta del

miliano Tam: «Ho appresosabato mattina la notizia e,francamente, sono rimastomolto sorpreso. Pur nell’am-bito della normale dialetticatra maggioranza e minoranzain questi mesi non sono man-cati i momenti di collabora-zione, che intendevamo pro-seguire coinvolgendo l’oppo-sizione nel nuovo regolamen-to di polizia mortuaria e nellemodifiche da apportare allostrumento urbanistico nel-

do sconfitta, ha rassegnato ledimissioni durante la matti-nata di sabato. Paolo Maraf-fio, Mirko Mascetti e PaoloGiacomini non faranno piùparte del consiglio comunale.Contattato ieri il capogruppoPaolo Maraffio non ha volutodare spiegazioni sulla scelta:«Per il momento preferiamodi no. Seguirà una lettera in cuichiariremo le nostre motiva-zioni». Giudizio duro, invece,da parte del sindaco Massi-

Villa di ChiavennaStasera c’è consiglio

e se anche l’argomento

non è all’ordine del giorno

se ne parlerà di certo

Colpo di scena a Villadi Chiavenna. I tre consigliericomunali della minoranza di“Issä, un paese nel cuore”, lalista che lo scorso anno avevaproposto la candidatura di Sil-vana Snider a sindaco uscen-

La minoranza si dimetteIl sindaco: «Esterrefatto»

Il municipio

Sharon (a sinistra) e Michelle Scaramella con Quercia e Princessin

Plinio Vanini, Agostino Pedroncelli con Uhu e Gianmario Tramanzoli

È stata la festa di tutti

Giovane cavaliere con il suo pony

Uhu e Welani miglioritra i sessantanel ring

Sessanta parteci-panti alla mostra interpro-vinciale del cavallo Haflinger,trentasei al campionato na-zionale puledri.

Le due manifestazioni so-no state vinte dalla cavallaUhu di Milena Tarca di No-vate Mezzola e dal puledroWelan di Norbert Rier diBolzano.

Nel pomeriggio di ieri l’ap-plauso ai due capi “best inshow” ha preceduto un’ap-plaudita esibizione di ErickLazzarotto nel ring. Secon-do i giudici che hanno valuta-to gli animali, la qualità delsettore è in crescita e Gian-mario Tramanzoli, diretto-re dell’Associazione provin-ciale allevatori, ha rilevatoche negli ultimi anni la mo-stra è rilevante soprattuttoperché «rappresenta unachiara testimonianza del la-voro svolto dagli allevatorianche in Valchiavenna e inValtellina».

In occasione delle premia-zioni, il sindaco di SamolacoMichele Rossi ha ringraziatoAurelio Sala, allevatore delposto, per l’impegno messo incampo nella sezione equini diApa, rappresentata ieri anchedal presidente Plinio Vanini,e in particolare nella promo-zione dell’evento di Somag-gia. Una festa che, anche gra-zie alla giornata di sole, ha ri-chiamato l’attenzione di visi-tatori in varie zone del paese.

Una è stata l’area della mo-stra, l’altra il campo sportivocon il tendone per il pranzo. Ivolontari hanno preparatopiatti tipici della cucina val-chiavennasca per ben millepersone. «Trent’anni fa que-sta manifestazione era statapromossa per celebrare la de-vozione alla Madonna, poiabbiamo pensato di unirla al-la mostra degli avelignesi - haspiegato Marusca Copes anome dei cinquanta compae-sani al lavoro nei pressi dellachiesa - . Abbiamo aggiunto lafiera nelle vie della frazione eil bilancio è senza dubbio po-sitivo. Tutto il ricavato vieneutilizzato per supportare leattività della parrocchia». S. Bar.

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20 LA PROVINCIA

LUNEDÌ 23 OTTOBRE 2017

Laglio

Domenica a Torriggia alta, frazione di Laglio, tradizio-nale appuntamento con la “festad’autunno”, giornata organizza-ta dal Comune di Laglio e dedi-cata ai sapori di stagione e allo shopping.

Saranno oltre 50 le bancarel-le di hobbistica e artigianato chea partire dalle 10 animeranno tutte le piazzette e le vie del bor-go, che conserva ancora la magiadi un tempo con case e vie in pie-tra, con il lago a fare da sfondo.

Gastronomia, oggettistica,abbigliamento e bigiotteria so-no solo alcuni dei prodotti pre-senti agli stand, raggiungibili at-traverso un percorso guidato da frecce. Cuoppo napoletano, pa-nini caldi, trippa, dolci casereccie l’immancabile castagnata nel pomeriggio a cura del gruppo al-pini di Laglio, oltre alla vasta scelta di birre artigianali grazie alla presenza del “Barilott”. La frazione di Torriggia è raggiun-gibile dalla Regina, poco prima del bivio che conduce alla Regi-na Vecchia. Per informazioni e per poter partecipare con la pro-pria bancarella, Valeria al 3391525283. D. Col.

LAGLIO

DANIELA COLOMBO

Incubo Regina defi-nitivamente archiviato. Maproprio quando è arrivata lasoluzione, è mancato il pro-blema.

Pochi infatti i comaschi cheieri hanno intrapreso la stradaverso l’alto lago e così, sia inmattinata che la sera al rien-tro, non si sono create le chilo-metriche code per via del can-tiere Anas tra Laglio e Brien-no, come accaduto nelle pre-cedenti domeniche.

Tutto regolare

Nemmeno l’intervento deimovieri è stato necessario ieri,nonostante gli uomini fosserosul posto, pronti ad interveni-re in caso di bisogno.

Così come sabato, ancheper tutta la giornata di dome-nica sulla Statale Regina la si-tuazione è stata sotto control-lo; quel semaforo “intelligen-te” che le scorse domenicheaveva inchiodato in strada perore migliaia di automobilistiper via del senso unico alter-nato, ieri ha funzionato bene.Certo, il week-end appena tra-scorso non ricordava per I movieri hanno lavorato tutto il giorno ma non c’era traffico

Laglio. Il freddo e la nebbia di prima mattina hanno evitato l’assalto domenicale sulla ReginaLa strategia messa in atto dopo le lunghe code dei weekend passati, comunque, ha funzionato

niente i due precedenti, caldi esoleggiati.

Il panorama, ieri, era bendiverso, con nebbia fitta e ariafresca fino al primo pomerig-gio. E così gli automobilistiche si sono avventurati sul la-go sono stati pochissimi. Nellagiornata di sabato il traffico èstato decisamente più inten-

se del flusso veicolare. In casodi ulteriore tilt – vuoi per letroppe macchine, vuoi per ifurbetti che passano con il ros-so, come aveva sottolineatoAnas tra le possibili cause dimalfunzionamento – gli ad-detti sarebbero stati subitopronti a spegnere gli impiantie regolare direttamente la cir-colazione.

Opera quasi finita

E così i disagi delle ultime set-timane sembrano finalmentesuperati; l’autunno è definiti-vamente arrivato ed è preve-dibile che nei prossimi week-end il traffico sarà meno in-tenso; l’impresa Edil Tran-sport Viscomi, di Botricello,impegnata sul cantiere, ha co-municato tramite il responsa-bile Francesco Viscomi chein settimana si procederà conuna gettata di cemento a co-prire lo scavo realizzato neigiorni scorsi, così da poter ria-prire la Statale Regina nel piùbreve tempo possibile, magarigià nel prossimo week-end.

Se così fosse, nemmenoun’altra anomala giornata disole potrebbe creare ulterioridisagi.

n In settimanaci sarà una colatadi cementoper coprire lo scavoe finire i lavori

MENAGGIO

Festa degli anzianiMessa e pranzo

Occorre iscriversi entrooggi alla festa degli anzia-ni organizzata dalla com-missione comunale an-ziani per domenica prosi-sma, sarà celebrata lamessa alle 10.30 e poi se-guirà il pranzo all’hotelBellavista. Possono aderi-re i nati fino al 1947. Ilnumero telefonico di rife-rimento è 0344/364300.G. RIV.

MENAGGIO

Cinema d’autoreFilm di Melfi

La rassegna Cine d’autorepropone, per oggi, Il dirit-to di contare, film dram-matico di Theodore Melfi.Appuntamento alle 21 alCinelario, con ingresso a5 euro. Un film destinatoagli appassionati del ge-nere drammatico. G.RIV.

MENAGGIO

CaporettoSerata storica

Domani alle 20.45, nel-l’ambito della rassegna Lastoria da ricordare, in salaconsiliare è in program-ma un serata dedicata a“Caporetto, la sconfitta eil riscatto”; relatore saràErcole Spaggiari, padredell’attuale sindaco, Mi-chele Spaggiari. Una se-rata per chi ama la sto-ria. G. RIV.

Movieri tutto il giorno al semaforoCi pensa il meteo a eliminare il traffico

Lago e Valli

so, complice il Rally Aci Como,e così l’intervento dei movieriè stato richiesto fino al tardopomeriggio per evitare altriincolonnamenti. I semaforiintelligenti hanno potuto ge-stire la situazione molto me-glio di quanto fatto in passato;risale allo scorso lunedì l’ulti-mo intervento per cercare diregolare ulteriormente i sen-sori che leggono il traffico e diconseguenza stabiliscono itempi di rosso e verde sulla ba-

Torna la festad’autunnoa TorriggiaIl programma

dichiarato soddisfatto il sin-daco di San Fedele SergioLanfranconi- la realizzazio-ne della nuova sede dellaCroce Rossa Italiana- rap-presenta la maggiore operapubblica di questi ultimi dueanni in tutta la Valle d’Intel-vi». Un intervento molto at-teso davvero necessario perfar fronte alle emergenze e alsoccorso in un territorio cosìdecentrato.

Grande soddisfazione

«Siamo felici- aggiunge il sin-daco - di aver contribuito conla donazione del terreno allarealizzazione dell’opera. Sitratta di un importante pre-sidio sanitario di pronto in-tervento a valenza sovra co-munale che riveste un ruolofondamentale per tutta laValle d’Intelvi e la sponda oc-cidentale del lago di Como».

«Una sinergia costruttiva- conclude Lanfranconi - traenti ed associazioni che portasempre ottimi risultati a be-neficio dell’intera collettivi-tà». Francesco Aita

mento del territorio. La sedeè stata costruita su un terre-no di proprietà del comune diSan Fedele con una conces-sione di diritto di superficieper 99 anni.

Nell’area sovrastate l’im-mobile sarà ricavato un cam-po per calcetto che resterà acompleta disposizione delcomune.

La nuova sede è costata700 mila euro con capitalimessi a disposizione dallastessa Croce Rossa.

Tante sono state in questidue anni le iniziative di soli-darietà del comitato locale edei volontari per la raccoltadi fondi da destinare allanuova casa. Molti anche ledonazioni e gli oboli di priva-ti e benefattori.

Il nuovo presidio d’inter-vento d’emergenza servirà unbacino di popolazione resi-dente di oltre 10 mila abitan-ti.

Durante la stagione turi-stica estiva con l’arrivo deivilleggianti, la popolazionepuò raggiungere anche le 50mila unità. «Sicuramente- ha

San Fedele IntelviL’inaugurazione fissataper sabato 18 novembreNell’area sovrastanteci sarà un campetto

Dopo due anni dalgiorno della posa della primapietra, in questi giorni si sonoconclusi i lavori di costruzio-ne dell’immobile che ospite-rà la sede della Croce RossaItaliana della Valle d’Intelvi.

Opera molto attesa

Il presidio sanitario d’urgen-za e d’emergenza si trasferiràdalla storica sede di Villa So-maini a breve dopo il traslocoiniziato in questi giorni.L’inaugurazione ufficialedella nuova casa è stata pro-grammata per sabato 18 no-vembre alla presenza dei ver-tici della Croce Rossa, autori-tà associazioni civiche e divolontariato locali.

L’immobile è stato realiz-zato nella zona sportiva adia-cente la piscina comunitariain una zona strategica con leprincipali arterie di collega-

Nuova sede Croce rossaDopo due anni di lavorifinalmente c’è il trasloco

La nuova sede della Croce Rossa

La scheda

Edificio in una zona strategica

La collocazioneCollegamenti con il territorio

L’immobile è stato realizzato

nella zona sportiva adiacente la

piscina comunitaria in una zona

strategica con le principali arte-

rie di collegamento del territo-

rio.

Il terrenoLa concessione

La sede è stata costruita su un

terreno di proprietà del comune

di San Fedele con una concessio-

ne di diritto di superficie per i

prossimi 99 anni.

Il calcettoNuovo campo

Nell’area sovrastate l’immobile

sarà ricavato un campo per

calcetto che resterà a completa

disposizione del comune.

I costiSpesio 700mila euro

a nuova sede è costata 700 mila

euro con capitali messi a disposi-

zione dalla stessa Croce Rossa.

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