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    Bolscevismo ed Anarchismo

    Bolscevismo edAnarchismo

    di

    Rudolf Rocker

    INTRODUZIONE (*)1

    La teoria per sua natura intransigente e la sua purezza, la sua etica, la suaincontaminazione e la sua forza sono determinate e garantite da questa intransigenza.Per questo motivo ogni ibrido ideologico immorale, quindi impensabile. Nella pratica altrettanto pericoloso, ma qualche volta pu essere necessario, costruttivo, specialmentequando persegue un obiettivo limitato, momentaneo e facile da definire.

    Michele Bakunin (1870)

    Allindomani del suo ritorno dalla Svizzera, il 4 aprile 1917, Lenin espose il suo programmain occasione di una riunione comune del partito operaio socialdemocratico di Russia(menscevico e bolscevico) tenuta a Pietrogrado. La sostanza di questo programma era:nessun sostegno alla Repubblica del febbraio 1917 e sua sostituzione con una Repubblicaoperaia e contadina; abolizione dellesercito ed armamento generale del popolo.

    Egli dichiarava quanto segue: Ci che vi di originale nella situazione attuale in Russia, il passaggio dalla prima tappa della rivoluzione, che ha dato il potere alla borghesia acausa del grado insufficiente di coscienza e di organizzazione del proletariato, alla suaseconda tappa, che deve dare il potere al proletariato e agli strati poveri dei contadini(...)Questa situazione originale esige che noi sappiamo adattarci alle condizioni speciali dellavoro del partito in seno alla innumerevole massa proletaria che sta per svegliarsi alla vitapolitica.Nessun sostegno al governo provvisorio; dimostrare il carattere completamentemenzognero di tutte le sue promesse (...). Smascherarlo, invece di esigere(...) che que-sto governo, governo di capitalisti, cessi di essere imperia-lista (...). Spiegare alle masseche i Soviet dei deputati operai sono la sola forma possibile di governo rivoluzionario (...).

    1 (*) E il testo della relazione, che il prof. A. Lehning ha tenuto aConvegno di studi suIlanarchismo, promosso dalla Fondazione Luigi Einaudi (Torino, 5-7 dic. 1969).

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    Finch saremo in minoranza, ci dedicheremo a criticare ed a spiegare gli errori commessi,affermando la necessit del passaggio di tutto il potere ai Soviet dei deputati operai(...).Non una repubblica parlamentare ritornare ad essa dopo i Soviet dei deputati operaisarebbe un passo indietro ma una repubblica dei Soviet di deputati operai, salariatiagricoli e contadini di tutto il paese, dalla base alla sommItt7

    Soppressione della polizia, dellesercito e del corpo dei funzionari.Il trattamento dei funzionari, eletti e revocabili in ogni momento, non deve superare ilsalario medio di un buon operaio (...).Confisca di tutte le terre nel paese e loro messa a disposizione dei Soviet locali di deputatidei salariati agricoli e dei contadini. Formazione di Soviet dei deputati dei contadini poveri(...).Il nostro compito immediato non quello di introdurre il socialismo, ma unicamente dipassare subito al controllo della produzione sociale e della ripartizione dei prodotti permezzo dei Soviet dei deputati operaiQuesto discorso, pubblicato e commentato da Lenin il 7 aprile nella Pravda e conosciutoin seguito sotto il nome di Tesi dAprile, fece una impressione sconcertante sul suo uditorio

    sui menscevichi non mno che sui partigiani dello stesso Lenin. Un vecchiosocialdemocratico, J.P.Goldenberg, gi membro della frazione bolscevica, rifiut largomentazione di Leningiudicandola completamente irreale e contraria alle opinioni sostenute fino a quel giornodai marxisti russi per quanto riguardava lo sviluppo del socialismo in Russia. Goldenbergdichiarava: Lenin pone la sua candidatura per un trono in Europa, vuoto da trenta anni(sic): il trono di Bakunin. Nei termini nuovi di Lenin si percepisce unaltra epoca, le veritsuperate dellanarchismo primitivo oggi abbandonato2.In seguito, questo tema doveva essere ripreso con numerose varianti nel corso della lottadei socialdemocratici contro i bolscevichi, ed il sociologo tedesco Heinrich Cunow potevascrivere: La teoria del bolscevismo o pi esattamente quella del leninismo non altro che una ricaduta nel bakuninismo3. In effetti, se si considera la teoria e la pratica delleninismo come derivante dal bakuninismo, si pu allora fare appello allautorit di Marxper dimostrare che Lenin si riferiva a torto alla sua dottrina e che Marx aveva, avant lettre,condannato il leninismo e nello stesso tempo il bakuninismo.In questo senso, due scritti marxisti bene conosciuti sono stati pubblicati di nuovo:lopuscolo dellAlleanza del 1873 ed il libello di Engels Die Bakunisten an der Arbeitdel1874 4. Il primo opuscolo, pubblicato allepoca in tedesco sotto il titolo sensazionale di EinCompiott gegen die Internationale Arbeiter-Assoziation, fu ristampato nel 1920 sotto iltitolo non meno sensazionale di Karl Marx o Bakunin? Democrazia o dittatura? Un pam- phlet contro i precursori del bolscevismo 5. Nellintroduzione, leditore e storico

    socialdemocratico Wilhelm Blos scrive che si scopre facilmente in questo documento siatutto il bolscevismo contemporaneo sia lo stile di Marx (bench questo scritto anti-bakuninista sia stato redatto quasi interamente da Engels e da Lafargue). La ristampa

    2 NIK. SUCHANOV, Zapiski o Revoljucii, Berlin-Petersburg-Mo. scou, 1922, t. III, p.40.3 H. CUNOW, Die Marxsche Geschich Is-, Geselschafts- und Staats Auffssung,Berlin, 1923, t. I, pag. 335.4 Kommunistnus und Pakuninisnius! Die Bakunisten an der Arbeitdi F. ENGELS, Hg.F. Diederich, Berlin, 1920.5 Karl Marx oder Bakunin? Demokratie oder Di/da/ar? Eint

    Kampsschrst gegen dcn Vorlduser des Bolschevismus. ZeitgemasstNeuausgabe dei Berichte an die Sozialistische Internationale ubeMichael Bakunin von Karl Marx und Friedrich Engels, Hg. W,BIos Stuttgart, 1920.

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    dellopuscolo di Engels raccolta di articoli apparsi nel Volksstaat del 1873 furaccomandata da Karl Kautsky in ragione della sua notevole intuizione circa il futuro delbolscevismo.Oggi queste citazioni possono sembrare bizzarre. Nondimeno noi esamineremo in questarelazione i rapporti tra bolscevismo ed anarchismo e vedremo ci che valgono queste

    citazioni tanto in teoria quanto in pratica.Per bolscevismo noi intendiamo la teoria marxista nella sua interpretazione e nel suosviluppo leninisti e lazione che ne risultata. Nel contesto di questa relazione ci atterremoalla storia della teoria e della pratica del bolscevismo leninista degli anni 1917-1924.Dopo la formazione, nel 1903, delle frazioni menscevica e bolscevica in seno al partitooperaio socialdemocratico di Russia, sorsero, nel 1912, due partiti distinti, che peraltrorestarono entrambi affiliai alla Seconda Internazionale. Malgrado lopposizione manifestataallinizio del 1917 dalla maggior parte dei seguaci di Lenin lex frazione bolscevica nontard a diventare il vero partito di Lenin, e al VII Congresso del partito operaiosocialdemocratico di Russia (bolscevico) tenuto nel marzo 1918, questultimo prese ilnome di partito comunista.

    La teoria di Lenin fu in parte determinata dagli avvenimenti storici dal febbraio allottobre enon si pu separarla dalla sua tattica dellepoca il cui scopo finale era la presa del potere.Daltra parte, conviene ricordare che quindici anni prima, nel suo opuscolo Che fare?Dedicato alle questioni scottanti del movimento socialdemocratico in Russia, Lenin avevaformulato gi delle concezioni poco conformi, mi pare, a quelle di Marx sul carattere delpartito rivoluzionario e sui rapporti con le masse. In questo scritto del 1902, Leninsosteneva che lo sviluppo spontaneo del movimento operaio finiva col subordinarlo allaideologia borghese, e che gli operai non potevano pervenire alla coscienzasocialdemocratica che dopo molto tempo e solo se essa proveniva loro dal di fuori LaStoria di tutti i)Paesi attesta che, con la sua sola forza, la classe operaia non pu che arrivare allacoscienza tradeunionista (..). Questo perch il compito della socialdemocrazia di com-battere la spontaneit e leconomismo. La coscienza politica di classe pu essere portataalloperaio solo dallesterno, cio dallesterno della lotta economica, dallesterno dellasfera dei rapporti tra operai e padroniFin dal 1902 Lenin insisteva sulla creazione di un partito davanguardia: Noi dobbiamoassumerci il compito di organizzare una ampia lotta politica sotto la direzione del nostropartito (...). Noi dobbiamo trasformare i militanti socialdemocratici in capi politici chesappiano dirigere tutte le manifestazioni di questa lotta dai molteplici aspetti, chesappiano, al momento utile, dettare un programma di azione positiva agli studenti ineffervescenza, agli zemsky scontenti, ai settori indignati, agli insegnanti danneggiati nei

    loro interessi, etc. Questa organizzazione di rivoluzionari dovr comprendere prima di tuttoe soprattutto degli uomini la cui professione lazione rivoluzionaria; essa non deveessere molto estesa, ma invece deve essere la pi clandestina possibile. Fin da questomomento, veniva creato il partito clandestino dei rivoluzionari professionali con lo scopo didirigere il proletariato e di conquistare il potere politico in suo nome6.Non il caso di approfondire fino a quale punto questa teoria e questa azione del partitoconcordano con la concezione del processo dialettico che, nelle teorie di Marx, conducealla dittatura del proletariato; del resto, in Marx, il ruolo del partito in questo svilupporesta assai vago. Ci sembra che questa teoria di Lenin pi vicina alla concezione delblanquista russo Tkachev, le cui concezioni furono criticate allepoca da Friedrich Engels(che lo riteneva peraltro completamente a torto un bakuninista).

    Gli stessi bolscevichi, del resto, non hanno mai contestato che si dovevano piuttostoparagonare ai blanquisti anzich ai bakuninisti, i quali ultimi, come ha affermato

    6 V. LENINE, Qque faire? in Oeuvres, Paris-Moscou, 1965, t.V, pp. 353-544.

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    Trotsky, non comprendevano limportanza del potere politico rivoluzionario 7. Come lui, ilcomunista francese Marcel Cachin ha scritto che la teoria dellinsurrezione e della dittaturasono state improntate alle concezioni blanquiste e giacobine 8. In ogni modo, evidenteche ci non ha nulla a vedere col bakuninismo e non si pu veramente considerare illeninismo come una sintesi del marxismo e del bakuninismo, come fanno talvolta alcuni

    rivoluzionari. La differenza tra i fini anarchici e quelli bolscevici non era solamente evidentefin dallinizio, ma era anche chiaramente sottolineata da Lenin.Nel suo discorso del maggio 1917 sulla questione agraria, Lenin dichiarava: Se sentiamodelle voci elevarsi contro i bolscevichi, se vediamo i grandi capitalisti attaccarli, af-fermando che noi siamo degli anarchici, noi respingiamo queste affermazioni con la pigrande energia e consideriamo questi attacchi come scientemente menzogneri ecalunniosi. Si definiscono anarchici coloro che negano la necessit del potere, delloStato; ora, noi diciamo che questo potere e assolutamente indispensabile non solamentealla Russia, in questo momento, ma ancora ad ogni paese che passer direttamente alsocialismo. E assolutamente necessario il potere pi solido9.Per farsi una idea delle vere concezioni di Lenin, necessario studiare i suoi discorsi e i

    suoi scritti dei mesi che precedettero la rivoluzione di Ottobre, discorsi e scritti che, a lorovolta, influirono sugli avvenimenti. Tutti questi documenti riguardano la tattica del partitorispetto ai Soviet, allo Stato borghese ed alla dittatura del proletariato.5e Lenin ha scritto Lo stato e la Rivoluzione prima della rivoluzione di Ottobre e lo hapubblicato nel novembre 1917, ci fece non solamente per portare un contributo storicoallinterpretazione della dottrina marxista dello Stato, ma certamente anche per dare unfondamento teorico alla sua tattica. In Stato e Rivoluzione, Lenin pretende di avere ripresola vera dottrina di Marx sullo Stato falsificata e dimenticata dagli opportunisti e dairiformatori:In primo luogo la teoria del deperimento dello Stato, in secondo luogo, il periodo ditransizione tra la societ Capitalista e la societ socialista. Secondo Lenin, Marx pensavache non lo Stato borghese che deve realizzare la socializzazione dei mezzi diproduzione, ma lo Stato proletario che nasce dopo la distruzione dello Stato borghese ela istituzione della dittatura del proletariato. Questa interpretazione, Lenin lattinseprincipalmente nella Guerra Civile in Francia, lindirizzo del Consiglio Generale dellaPrima Internazionale sulla Comune di Parigi scritta da Marx nel maggio 1871.Linterpretazione che Lenin d della Guerra Civile doveva quindi servire a provare chelinsegnamento autentico di Marx consiste in questo: 1) - Lo Stato borghese deve essereabolito: 2) - Bisogna creare un nuovo apparato di Stato centralizzato; questo Statoproletario deperisce e scompare . Tali sono le fasi principali del ruolo dello Statonellinterpretazione leninista del marxismo, ed i tre elementi essenziali della dottrina

    statalista del marxismo leninista.Questa interpretazione della Guerra Civile non soltanto strana, ma, stante alla teoria diLenin, ogni suo riferimento alla detta opera impossibile ed inadeguato, e ci perciascuno dei tre elementi della sua dottrina statalista Che la teoria dello Stato di Lenin siao non sia un insegnamento marxista che egli stesso ha ricreato, non si vede come laGuerra Civile potrebbe essere utilizzata a questo fine; essa resta un corpo estraneo nelladottrina leninista dello Stato proletario, allo stesso modo come resta un corpo estraneonel socialismo scientifico di Marx e di Engels. Questo fatto non potrebbe essere infirmatoda un gioco di prestidigitazione che non ha nulla di serio.Citiamo ancora la testimonianza di un marxista che non era un social-sciovinista; voglioparlare di Franz Mehring, il quale, a proposito della Guerra Civile, cos scriveva:

    7 L. TROTSKY, Terrorismus und Kommunisnws. Anii-Kautsky, Wien, 1920, pp. 18-19.8 LHumanit, 30 maggio 1926.9 V.LENINE,Oeuvres,t.XXIV,

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    Malgrado lo spirito che animava queste affermazioni nei particolari, esse erano in qualchemodo in contraddizione con le concezioni che Marx ed Engels difendevano da un quartodi secolo e che essi stessi avevano gi formulato nel Manifesto Comunista. Secondoqueste concezioni, la dissoluzione dellorganizzazione politica, designata col nome diStato, era certamente una delle conseguenze ultime della futura rivoluzione proletaria, ma

    questa dissoluzione doveva essere progressiva (...). Marx ed Engels sostenevano nellostesso tempo che per raggiungere il tale o il talaltro obiettivo pi importante ancora dellarivoluzione sociale a venire, la classe operaia doveva dapprima impadronirsi della potenzaorganizzata dello Stato (...). Questa idea espressa nel Manifesto Comunista noncorrisponde agli elogi che lindirizzo del Consiglio Generale faceva della Comune di Parigiche aveva cominciato col calpestare lo Stato parassita10.Questa critica del biografo di Marx dimostra una volta di pi che non possibileriallacciare queste affermazioni antistatalistiche di Marx e di Engels a proposito della Co-mune di Parigi con i loro altri scritti che parlano di un deperimento dello Stato.E una ironia della storia che nel momento stesso in cui la lotta delle due tendenze, quellaautoritaria e quella antiautoritaria, giungeva al suo apogeo in seno alla Prima In-

    ternazionale, Marx, sotto leffetto della formidabile impressione prodotta da] sollevamentorivoluzionario del proletariato parigino, abbia ripreso per conto suo le idee di questarivoluzione, diametralmente opposte a quelle che egli aveva sempre difeso, in modo che sipotrebbe quasi ritenerle come una difesa della tendenza antiautoritaria che,nellInternazionale, egli combatteva ferocemente nella persona di Bakunin. E certo che ilbrillantissimo Indirizzo del Consiglio Generale a proposito della Comune non si inseriscenel contesto del socialismo scientifico, in quanto sistema. La Guerra Civile sostanzialmente non marxista. La Comune di Parigi non aveva niente in comune colsocialismo di Stato di Marx; essa era invece ben pi conforme alle idee di Proudhon e alleteorie federalistiche di Bakunin. Il principio essenziale della Comune era -e Marx stessolo ammette che il centralismo politico dello Stato doveva essere rimpiazzatodallautogoverno dei produttori, dalla federazione delle comuni autonome alle qualisarebbe affidata liniziativa fino ad allora devoluta allo Stato. La Guerra Civile incontraddizione assoluta con gli altri scritti di Marx nei quali si parla del deperimento delloStato. La Comune di Parigi non ha accentrato i mezzi di produzione nelle mani delloStato. Lobiettivo della Comune di Parigi, questa negazione ormai storica dello Stato come scrisse Bakunin non fu quello di lasciare lo Stato deperire, ma di abolirloimmediatamente. Labolizione dello Stato non era pi il risultato finale e ineluttabile di unprocesso storico dialettico, di una fase superiore della societ, essa stessa determinata dauna forma di produzione superiore. La Comune d Parigi soppresse lo Stato senzarealizzare una sola delle condizioni definite anteriormente da Marx come preludio alla sua

    soppressione. La disfatta inflitta allo Stato borghese dalla Comune di Parigi non era direttaad installare un altro Stato al suo posto. Il suo scopo non era quello di fondare una nuovamacchina statale, ma di sostituire 16 Stato con una organizzazione della societ su basieconomiche e federalistiche.Labolizione dello Stato consisteva precisamente in questa sostituzione. Questo non erasolamente uno scopo, ma anche un mezzo. E ci perch non si tratt mai, per quantoconcerne la Comune, della necessit di un apparato oppressivospecialmente concepitoper la lotta contro la borghesia. Lannientamento del potere della borghesia tendeva astrappare ad essa tutte le leve essenziali del potere e, di conseguenza, ad annientare ilsuo apparato di Stato politico, militare, giuridico e burocratico. Peraltro, la difesa dellanuova societ esigeva che tutte le misure fossero prese per rendere impossibile la

    costituzione di un nuovo apparato di Stato burocratico, di un nuovo apparato oppressivo.Engels lo aveva compreso benissimo, quando nella sua Prefazione alla Guerra Civile

    10 F. MEHRING, Karl Marx. Geschicbte seines Lebcns, Berlin, 1923, p. 460.

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    scriveva che la Comune aveva fin dal primo momento preso coscienza del fatto che essanon poteva sostenersi col vecchio apparato di Stato e che essa doveva adottareimmediatamente due misure se non voleva perdere il potere: abolire lantico apparatooppressivo utilizzato fino ad allora contro la Comune; assicurarsi della lealt dei suoi stessideputati e funzionari dichiarandoli revocabili ad ogni istante 11. Lenin vuole la distruzione

    dello Stato borghese; per la Comune, si tratta dellannientamento dello Stato borghese.La dottrina secondo la quale il socialismo deve essere realizzato per mezzo di unastatalizzazione dei mezzi di produzione, essa stessa subordinata alla conquista del poterepolitico, marxista e non bakuninista . Questa conquista del potere politico, devefarsi annientando o non il vecchio apparato dello Stato? Questa dominazione politicadeve essere stabilita nel quadro del governo democratico dello Stato borghese o devesemplicemente risultare dalla funzione di uno Stato proletario? Deve essere conquistataper via parlamentare o per via insurrezionale con metodi blanquisti? Se queste domandesono importanti per rilevare la correlazione tra il marxismo ed il leninismo, per interpretaree ricostituire la dottrina di Marx, per definire la filiazione tra la socialdemocrazia e ilbolscevismo, esse per sono senza interesse per stabilire il rapporto fra bakuninismo

    (lanarchismo ed il sindacalismo) e il marxismo giacch la concezione che lega tra lorotutte quelle teorie, la necessit di uno strumento statale, della conquista del poterepolitico come conditio sine qua non della realizzazione del socialismo. Ed appuntoquesta concezione del ruolo dello Stato che costituisce la differenza fondamentale tra ilmarxismo ed il bakuninismo E su questo punto che si separano, molto prima dellappa-rizione del bolscevismo, le due vie divergenti che portano alla realizzazione del socialismo.E questo il punto di partenza di tutte le discordanze tra le due tendenze nella teoria enellazione. E questa la linea di demarcazione tra il socialismo autoritario e il socialismolibertario, ed anche tra i movimenti che si ispirano alluno e allaltro.Il leninismo concorda, vero, col marxismo ortodossoe ci in assoluta contraddizionecol revisionismo nellaffermare che lo Stato deperisce quando ha socializzato laproduzione, giacch, anche per Lenin, il socialismo una societ senza classi. E lo Statoessendo lespressione di una societ di classi, esso deve sparire con labolizione di quelle.Il proletariato ha bisogno di uno Stato solo per un certo periodo di tempo. Noi non siamoaffatto in disaccordo con gli anarchici riguardo allabolizione dello Stato, come fine12.Ma perch sia possibile questa societ senza Stato, bisogna innanzitutto creare un nuovoStato affinch i mezzi della potenza statale possano essere utilizzati contro gli sfruttatori.Per raggiungere labolizione delle classi, la classe oppressa deve esercitare unadittatura provvisoria. (Il proletariato ha bisogno dello Stato tutti gli opportunisti, isocialsciovinisti ed i Kautskisti lo ripetono assicurando che tale la dottrina di Marx, maessi dimenticano daggiungere, in primo luogo, che, secondo Marx, al proletariato

    occorre solo uno Stato in via destinzione, cio costituito in tal modo che cominciimmediatamente ad estinguersi e non possa non estinguersi. In secondo luogo, che ilavoratori hanno bisogno di uno Stato che sia il proletariato organizzato in classedominante13 .Lobiettivo dei bolscevichi sempre stato quello di conquistare il potere politico di Stato. Everosimile che Lenin abbia voluto sottolineare gli obiettivi ultimi degli anarchici perriguardo a quanti tra questi ultimi avevano svolto un ruolo importante ed attivo nellarivoluzione. E certo che laffermazione che si trattava solo di un periodo transitorio haindotto qualche anarchico (conquistato dalla dichiarazione secondo la quale questo statodel periodo transitorio era destinato a deperire) a cooperare con i bolscevichi. Molti diessi si adattarono anche alla famosa dittatura del proletariato, poich si trattava

    11 K. MARX, Der Burgerkrieg in Frankreich, Berlin, 1919, p. 14.12 V. LENINE, L Etat e//a rvolu/ion, in Oeuvres, Paris-Moscou, 1957, t. XXV, p. 471.13 Ibidenz, pp. 4 35-436.

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    apparentemente di un periodo di transizione che nellinteresse della rivoluzione, nonpoteva essere evitato. Non si voleva o non si poteva comprendere che lidea, secondo laquale la dittatura era uno stadio transitorio inevitabile e necessario, era quella chedissimulava il pi grande pericolo.Se la pratica revisionista, riformista della socialdemocrazia, lha indotta ad abbandonare,

    anche in teoria, labolizione dello Stato ed a considerare la societ senza Stato cio,secondo Marx, la societ socialista come unutopia astratta, la pratica bolscevica provaquanto ad essa che lo Stato bolscevico e proletario ha tanta poca tendenza a deperirequanto lo Stato democratico socialdemocratico. Cinquanta anni di periodo transitoriosono largamente sufficienti per dimostrare che la dittatura significa la morte dellarivoluzione. Questi cinquanta anni hanno confermato le parole di Bakunin: quando, innome della rivoluzione, si vuole creare uno Stato, fosse pure uno Stato provvisorio, siproduce la reazione. La creazione di uno Stato proletario ha provato, inoltre, che impossibile anche distruggere lantico apparato di Stato, poich si allora costretti arecuperare od a restaurare gli elementi essenziali dellantico Stato.Parallelamente alla falsa interpretazione leninista della Guerra Civile in Francia,

    latteggiamento verso i Soviet restava ambiguo in tutti gli scritti di Lenin del 1917.Lessenziale si trova in queste righe tratte dalle Lettere da lontano: Gli operai hannocompreso, grazie al loro istinto di classe, che in periodo di rivoluzione occorre loroun organizzazione del tutto differente, diversa da un organizzazione ordinaria; essi sisono impegnati a giusta ragione nella via indicata dallesperienza della nostra rivoluzionedel 1905 e dalla Comune di Parigi del 1871. Essi hanno creato il Soviet dei deputati operai(...). Noi abbiamo bisogno di un potere rivoluzionario, noi abbiamo bisogno (per un certoperiodo di transizione) di uno Stato. E ci che ci distingue dagli anarchici. La differenzatra marxisti rivoluzionari ed anarchici(...)poggia precisamente sulla questione del potere,dello Stato: noi siamo per lutilizzazione rivoluzionaria di forme rivoluzionarie dello Statonella lotta per il socialismo, gli anarchici sono contro14.Volendo, si troverebbero parole simili in tutti gli scritti di Lenin in questo periodo 15. Findallinizio la sua tattica era rivolta verso la conquista del potere. Quando il ministromenscevico Tseretelli, nel primo Congresso sovietico panrusso (cominciato a giugno),dichiar che non cera alcun partito politico in Russia che dicesse: Dateci il potere, sparite,noi prendiamo il vostro posto, Lenin linterruppe dicendo: Si, uno.Questo scopo determinava anche la sua tattica riguardo ai Soviet. Certamente, Lenindichiarava che i bolscevichi non erano dei blanquisti, n dei partigiani della presa delpotere da parte di una minoranza, e che il suo partito non avrebbe preso il potere fin tantoche i Soviet non lavrebbero conquistato; ma questo voleva dire: finch i bolscevichi nonavranno una influenza preponderante nei Soviet. Per Lenin e per il suo partito la parola

    dordine: tutto il potere ai Soviet non ha altro senso che: tutto il potere al partito. Inluglio, i Soviet erano in maggioranza tra le mani dei socialisti rivoluzionari e deimenscevichi; e quando dalla rivolta di luglio venne fuori una situazione rivoluzionaria, cheaggravava anche le contraddizioni scaturenti dalla dualit del potere, Lenin si pronunziper labbandono dello slogan tutto il potere ai Soviet perch questo corrispondeva ad unasituazione in cui il trasferimento del pacifico potere ai Soviet era divenuto possibile.E Leone Trotsky che ha meglio definita la dottrina bolscevica, dicendo: Tuttavia, il partitonon poteva con le proprie mani impadronirsi del potere, indipendentemente dal Soviet edietro le sue spalle. Sarebbe stato un errore le cui conseguenze si sarebbero manifestateanche nella condotta degli operai ed avrebbero potuto divenire estremamente spiacevolida parte della guarnigione. I soldati conoscevano il Soviet dei Deputati, conoscevano la

    14 V. LENINE, Oeuvres, cit., 1959, t. XXIII, pp. 352-353.15 Cfr. particolarmente: Letti-cs sur la tactique; Sur la duolit du pouvoir; Les taches duuproltariat dans no tre rvolution; Les bolcheviks garderont-iis le pouuoir?

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    E evidente che fin dallinizio, Lenin ha ben giudicato la situazione in Russia e compresoche la rivoluzione non era finita in febbraio e che la rivoluzione sociale era inesorabilmentein marcia. Egli ne traeva le sue conclusioni, cio che il suo partito doveva sfruttare losviluppo rivoluzionario per conquistare il potere politico. E a giusto titolo che Leninrilevava: Questo paese di operai e di contadini indigenti era mille volte pi a sinistra deiTchernov e dei Tseretellj e cento volte pi a sinistra di noi altri bolscevichi 17; e cheTrostky scriveva che se la tattica di Lenin non fossestata adottata dal partito,la rivoluzione sarebbe passata al di sopra della sua testa. Questedichiarazioni dei due principali capi bolscevichi danno la chiave che ci permette dicomprendere il rapporto tra il Partito e la rivoluzione, con la quale il Partito tiene adidentificarsi, ma di cui in definitiva esso si impadronir: il 24 ottobre fu un colpo di Stato in

    un processo rivoluzionario, cominciato in febbraio e proseguito dopo lottobre.Le persecuzioni dirette contro gli anarchici russi fin dal 1918, la liquidazione dellamakhnovjcina, lannientamento della Comune libera di Kronstadt da parte del potere bol-scevico, sono avvenimenti troppo conosciuti per parlarne in questa sede.Bench in generale gli anarchici, daccordo con i bolscevichi, si schierassero contro ilgoverno provvisorio e contro la guerra e bench facessero della propaganda in favore deiSoviet, la loro attivit pi importante venne spiegata nei Comitati di fabbrica. Questo fuappunto il caso, dopo il ritorno in massa a Pietrogrado degli anarchici emigrati, il cui primogrande gruppo arriv dalla Francia, da Londra, dagli Stati Uniti, ai primi di giugno. Tra loro,molti anarchici sindacalisti avevano militato nellIndustrial Workers of the World (L W. W.),lorganizzazione sindacalista rivoluzionaria americana.Sul piano agrario, la vera posizione dei contadini non era rispecchiata dal partito socialistarivoluzionario, ma dalle organizzazioni economiche dei contadini; ed i sentimenti delproletariato trovavano una migliore espressione nei comitati di fabbrica anzich nei Sovietdominati dai socialisti rivoluzionari e dai menscevichi. I comitati di fabbrica, creati aPietrogrado ed a Mosca sin dai primi giorni della rivoluzione, non tardarono a fare la loroapparizionein provincia. Poich i comitati venivano eletti da tutti gli operai di una fabbrica, i partitipolitici non avevano per conseguenza nessuna influenza sui voti. Fin dallinizio, questiSoviet di fabbrica si rivelarono pi radicali dei Soviet dei Deputati operai e soldati. Ilpadronato ed il governo furono costretti a riconoscere i comitati di fabbrica come degli

    organismi che rappresentavano gli operai. A Pietrogrado, la giornata di otto ore fu oggettodi un accordo, mentre a Mosca gli operai lavevano gi introdotta dautorit. Il 30 maggio,una prima conferenza dei comitati di fabbrica tenuta a Pietrogrado cre una associazionedi tutti i comitati e un consiglio generale. Le risoluzioni appoggiate dai comitati, cio ilcontrollo della produzione e la divisione dei beni, esprimevano linfluenza sempre pigrande degli operai sulle fabbriche.La parola dordine, un po vaga vero, del controllo operaio tende a far passareinteramente le officine e le fabbriche nelle mani delle organizzazioni operaie; ma, dopo lapresa del potere da parte dei bolscevichi e listituzione del loro controllo sui sindacati, iconsigli operai furono liquidati e fece la sua apparizione un capitalismo di Stato.Dunque, non furono i consigliche presero il potere ma il partito. Lo Stato controller ormai

    la vita economica. Allo stesso modo della parola dordine tutto il potere ai Soviet, lo slogan16 L. TROTSKY, Lnine, Paris, 1925, pp. 83-84.17 Ibidem , p. 66.

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    popolare del controllo operaio prese un significato particolare nel vocabolario bolscevico.Come disse Lenin, per controllo operaio i bolscevichi intendevano il controllo di Stato:Quando noi diciamo controllo operaio poich questa parola dordine sempre accom-pagnata da quella della dittatura del proletariato, che la segue sempre, spieghiamo conci di quale Stato si tratta. Lo Stato lorgano di dominazione di una classe. Di quale

    classe? (...). Se la dominazione del proletariato, si tratta dello Stato proletario, cio delladittatura de/proletariato, ed allora il controllo operaio pu divenire la verifica nazionale,generale, universale, pi minuziosa e pi scrupolosa della produzione e della ripartizionedei prodotti. Questa verifica potr essere fatta dalle istituzioni gi create da capitalismo.Poich, oltre alle istituzioni oppressive come lesercito permanente,la polizia ed funzionari, vi nello Stato moderno un apparato strettamente legato allebanche ed ai sindacati, e che compie un enorme lavoro per il controllo e la verifica, questoapparato non dovr essere distrutto, ma bisogna soltanto strapparlo ai capitalisti. Legrandi banche costituiscono lapparato dello Stato di cui noi abbiamo bisogno perrealizzare il socialismo e che no:togliamo immediatamente al capitalismo; il nostro soloCompito e allora di togliere da questo eccellente apparato di Stato ci che ne fa un mostro

    capitalista, di rinforzano ancora, di renderlo pi democratico, pi universale. La quantit sicambier in qualit. Una banca di Stato, unica e vasta tra le pi vaste, che avrebbe dellesuccursali in ogni cantone, vicino ad ogni fabbrica, ecco gi i nove decimi dellapparatosocialista. Ecco la contabilit su scala nazionale, il controllo su scala nazionale dellaproduzione e della ripartizione dei prodotti, qualcosa, potremmo dire, come lossatura dellasociet socialista. Di questo apparato di Stato (...) possiamo impadronircene e farlofunzionarecon un solo colpo, con un solo decreto (...). Non nella confisca dei beni deicapitalisti che sar in effetti il nododella questione, ma sar precisamente nel controllonazionale, esercitato dagli operai sui capitalisti e sui loro eventuali sostenitori 18.In un opuscolo di quel periodo (settembre 1917) La catastrofe imminente e i mezzi perscongiurarla, Lenin sviluppava il programma economico che intendeva realizzare,proponendo delle misure da prendere immediatamente le quali tendevano a preparare unsocialismo di Stato dittatoriale o semplicemente un capitalismo di Stato. Queste principalimisure erano le seguenti:1) - La nazionalizzazione delle banche, cio la fusione di tutte le banche in una Bancadi Stato,poich e solamente lo Stato che potr esercitare il controllo delle banche (centronevralgico, organo essenziale della circolazione del capitale) e, per mezzo di essa, di tuttala vita economica, della produzione e della ripartizione dei prodotti pi importanti. Cos loStato potr controllare le operazioni monetarie, regolare la vita economica e riceveremilioni e miliardi per le imprese dello Stato.2) - La nazionalizzazione delle banche comporta necessariamente la

    nazionalizzazione dei sindacati. Regolare la vita economica vuoI dire nazionalizzare lebanche ed indicati, Le banche ed i grandi settori del commercio e dellindustria sonointimamente legati. E dunque impossibile nazionalizzare le banche senza creare unmonopolio di Stato per i sindacati industriali e commerciali (zucchero, carbone. metalli.nafta, etc.), senza nazionalizzare questi sindacati, I grandi sindacati sono stati giassociati dallo sviluppo del capitalismo.

    3) - Il cartello obbligatorio, cio lassociazione obbligatoria in unioni, particolarmenteindustriali, quasi introdotta in Germania. Si tratta di una accelerazione da parte delloStato dello sviluppo capitalista, che porta a volte alla lotta delle classi. Lunificazioneobbligatoria la tappa preparatoria necessaria in vista del controllo della vita popolare e

    di tutto il suo risparmio. La cartellizzazione obbligatoria, cio lassociazione obbligatoria inunioni poste sotto il controllo dello Stato, ecco ci che il capitalismo ha preparato (...). ecco

    18 V. LENINE, Oeuvres, cit., 1958, t. XXVI, pp. 100-103.

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    ci che potranno perfettamente realizzare in Russia i Soviet e la dittatura del proletariato.ecco ci che ci dar un apparato di Statonello stesso tempo universale, completamentemoderno e senza burocrazia 19.

    4) - Lunificazione obbligatoria della popolazione in societ di consumo sotto ilcontrollo dello stato.Tutte queste misure che cosa hanno a vedere con il socialismo? Lenin risponde! Questemisure applicate in uno Stato borghese generano il capitalismo monopolistico di Stato. InGermania, esse hanno condotto al capitalismo monopolistico dello Stato militarista,prigione militare pergli operai, difesa armata per i profitti capitalistici. Ma applicate dallo Stato rivoluzionario,cio da uno Stato che ha abolito tutti i privilegi, il risultato di queste misure del tuttodiverso: Voi vedrete che in uno Stato veramente democratico e rivoluzionario ilcapitalismo monopolistico di Stato significa inevitabilmente, infallibilmente un passo o deipassi in avanti verso il socialismo! E ci perch se una grande impresa capitalistica

    diviene monopolio, perch essa serve per il popolo intero. Se essa divenuta mo-nopolio di Stato, e perch lo Stato dirige ogni impresa. Nellinteresse d chi? Onellinteresse dei grandi proprietari fondiari e capitalisti (...) oppure nellinteresse dellademocrazia rivoluzionaria; allora n pi n meno che un passo verso il socialismo 20.Perch il socialismo non altro che la prossima tappa che succeder al capitalismo mono-polistico di Stato. Oppure: perch il socialismo non nientaltro che un monopoliocapitalistico di Stato, introdotto per il bene di tutto il popolo.Ma non la classe operaia, cio la maggioranza della popolazione che monopolizza imezzi di produzione; secondo la teoria leninista, lavanguardia della classe operaia, e,altrimenti detto sotto il velame di questa terminologia, il partito bolscevico che esercita ladittatura. I mezzi di produzione appartengono dunque a questo partito che solo domina loStato e che, attraverso la mediazione della burocrazia, si serve di questa dominazionenellinteresse esclusivo del partito. Ecco perch fin dal 1925, il comunista Max Eastmanpoteva scrivere che il controllo integrale delle ricchezze e della produzione industriale dunsesto della terra era tra le mani di circa 18.000 funzionari del partito comunista russo 21.I fatti provano che si formata una nuova classe dominante che fa proprio ci checostituisce lessenza della dominazione di classe, cio lo sfruttamento della classe do-minante, sfruttamento che trova la sua espressione nella oppressione politica sulla quale poggiato il nuovo Stato, lo Stato) dei funzionari, lo Stato dei burocrati. E cos come tutti imezzi furono buoni per il partito bolscevico per conquistare il potere, tutti i mezzi sarannoparimenti buoni per conservarlo. La dittatura statale del partito bolscevico ha provato

    lesattezza delle parole di Bakunin secondo le quali lo Stato da sempre parte della ereditdella classe privilegiata, in fin dei conti, della burocrazia; ed un potere dittatoriale chesuccede alla rivoluzione, generer fatalmente un nuovo Stato ed una nuova classe, chericomincer a sfruttare il popolo.Gli scritti di Bakunin debbono leggersi oggi come un commento critico-storico dellaRivoluzione russa e delle sue conseguenze. E sufficiente citare uno di questi braniprofetici, peraltro pubblicato nel famoso opuscolo della Alleanza, destinata a provare ilrifiuto del marxismo bolscevico da parte dellanarchismo: Non bisogna stupirsi se iGiacobini ed i Blanquisti che sono divenuti socialisti pi per necessit che per convinzione,e per i quali il socialismo un mezzo, non lo scopo della Rivoluzione, poich essi voglionola dittatura, cio la centralizzazione dello Stato e che lo Stato li porter per una necessit

    19 lbideni, p. 103.20 V. LENINE, Oeuvres, cit., 1961, t. XXV, pp. 388-38921 M. EASTMAN, Depuis lo morI de Lizine, 1925, p. 14

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    logica ed inevitabile alla ricostituzione della propriet -- molto naturale, dician2o, chenon volendo fare una rivoluzione radicale contro le

    cose, essi sognano una rivoluzione sanguinaria contro gli uomini. Ma questa rivoluzionesanguinaria fondata sulla ricostruzione di uno Stato rivoluzionario potentemente

    centralizzato avr per risultato inevitabile la dittatura militare per (uso di un nuovo padrone.il trionfo dei Giacobini o dei Blanquisti sarebbe la morte della rivoluzione.Noi siamo i nemici naturali di questi rivoluzionari futuri dittatori, regolamentatori e tutoridella rivoluzione i quali, prima ancora che gli Stati monarchici, aristocratici e borghesiattuali siano distrutti, sognano gi la creazione di Stati rivoluzionari nuovi, altrettantocentralizzatori e pi dispotici degli Stati che esistono oggi (...). Ancor prima che unbuono e salutare disordine si sia prodotto a causa della rivoluzione, si sogna gi la fine ela mordacchia a mezzo dellazione di una autorit qualunque che avr solo il nome dirivoluzione, ma che, in effetti, non sar nientaltro che una nuova reazione poich essasar una nuova condanna delle masse popolari, governate da decreti, allobbedienza, allaimmobilit, alla morte, cio alla schiavit ed allo sfruttamento da una nuova aristocrazia

    quasi rivoluzionaria 1. Atliancc de la druoeratie socialiste cI lAssocia tion in/cina1w no/edc.s Travoi//curs. 1873, pp. 128-129.22 Lalliance de la dmocratie socialiste eI lAssociation internationale desTravailleurs.1873, pp. 128-129.

    La smentita della paternit bakuniniana del bolscevismo non poteva essere n picategorica n pi precisa.ARTHUR LEHNINGNOTE

    .

    Capitolo 1:IL PROBLEMA RUSSO

    La Russia da tempo in uno stato di crisi, le cui conseguenze avranno nel futuro unsignificato molto pi importante di quanto lo ebbero gli avvenimenti che sconvolsero ilpaese durante la rivoluzione.I compromessi economici del governo Russo con il capitalismo straniero, la rivolta di

    Kronstadt, la guerra aperta agli anarchici ed ai sindacalisti dichiarata da Lenin durante il XCongresso del Partito Comunista Russo, la persecuzione dei socialisti di tutte le tendenzeche non fossero bolsceviche, la crisi interna dello stesso partito comunista che gi avevadato luogo a certe differenze tra il governo sovietico e la Terza Internazionale, sonosintomi estremamente significativi, e quindi non va ignorata la loro incidenza nelmovimento operaio dei diversi paesi. Ci occuperemo quindi di questo problema, conscidelle difficolt che incontreremo non trattandosi di dare soltanto interpretazioni critiche adivergenze ideologiche, ma di problemi storici universali la cui soluzione in un modo od inun altro avr una incidenza enorme nella futura evoluzione di quella che chiamata lasociet civilizzata.

    22 1. Atliancc de la druoeratie socialiste cI lAssocia tion in/cina1w no/e dc.s Travoi//curs.1873, pp. 128-129.

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    Proprio per questo motivo cercher, come storico e socialista rivoluzionario, di analizzarele cause pi profonde degli avvenimenti nella maniera pi obiettiva possibile.La diatriba attuale, pro o contro Mosca, che si ha allo interno del movimento operaiointernazionale non tende a far luce sulla situazione, bens ad accrescere la confusione.Odio cieco, insulti personali si hanno al posto di ai~gQmentazioni concrete. N si cerca di

    interpretare limportanza singolare che questa lotta ha per lavvenire del movimentooperaio. In una certa misura ne sono colpevoli gli stessi dirigenti bolscevichi e leorganizzazioni comuniste nei paesi che sono sotto questa influenza.Mi sembra ci sia la tendenza a lasciarsi trasportare troppo dalle passioni politiche, usandomachiavellicamente tutti i metodi pur di raggiungere un determinato scopo. E sufficientedare unocchiata alla stampa comunista, soprattutto qui in Germania, per accertarsi che lanostra opinione del tutto esatta. Tutto quello che non si accorda perfettamente con leidee ed i metodi dei dirigenti russi o tedeschi definito controrivoluzionario e coloro chemuovono delle critiche sono definiti traditori del movimento operaio. La tattica deibolscevichi ha per obiettivo lavvelenamento morale dellopinione pubblica.E caratteristico che questi stessi signori che chiamano piccolo borghese ogni tendenza

    che non si accordi con la loro,si valgono essiin ogni momento delle stesse armi borghesi,perseguitando sistematicamente i loro oppositori politici, seppur rivoluzionari e comunisti.Quando Robespierre si risolse a mandare alla ghigliottina gli Hebertisti, questi furonoprima accusati dalla stampa giacobinadi essere agenti pagati dal primo ministro inglese Pitt. E questo stesso gioco si andatoripetendo nel trascorso della storia moderna.Lo abbiamo sperimentato durante lultima guerra: quando uno protestava in Inghilterra o inFrancia contro i massacri poteva essere certo che la stampa patriottica lo denunciavacome spia del Kaiser ed in Germania, conseguentemente, come agente inglese. Questometodo indegno che fino ad ora stato il privilegio triste del basso giornalismo dellastampa borghese divenuto oggi larma della stampa comunista. Gli anarchici ed isindacalisti sono controrivoluzionari. Coloro che non ci credono sono logicamente essistessi dei controrivoluzionari.E chiaro che questi argomenti non serviranno a delucidare il problema cos come pure gliargomenti addotti dalla lega antibolscevica, che vuole convincerci che ogni bolscevico un assassino ed un criminale con istinti sadici. Cercher dunque di sviscerare i motiviprofondi del fallimento della rivoluzione russa, senza lasciarmi andare ai miei istintipassionali, n dominare dallo spirito di parte.La rivoluzione del 1917 fu il segnale di riscossa di quella gran parte dellumanit cheusciva dal caos della guerra mondiale. Gli uomini cominciavano a respirare. I lavoratorisentivano che il momento della rivoluzione era vicino. Come la lotta dei coloni americani

    per lindipendenza dallInghilterra aveva avuto unenorme influenza sulla evoluzione dellarivoluzione francese, la rivoluzione russa influiva sui moti rivoluzionari in Germania ed inAustria e favoriva la caduta degli Asburgo e degli Hohenzollern. La rivoluzione russa fudunque salutata con enorme entusiasmo, non solo dai proletari ma anche da tutti coloroche vedevano in essa linizio di una nuova era in tutta lEuropa, e quando i bolscevichifurono al potere dopo la liquidazione del governo di Kerensky, nacque nella classelavoratrice di tutto il mondo il desiderio di liberarsi dal giogo del salario.Nei paesi latini, dove la tradizione del vecchio movimento bakuninista era ancora latentenelle masse, moltissimi lavoratori salutarono il bolscevismo scambiandolo come unanuova fase del vecchio bakuninismo. Questa visione del bolscevismo fu condivisa ancheda alcuni nostri compagni anarchici della Russia e di altri paesi.

    Uomini come Kropotkine, Domela Nieuwenhuis, Bertone, Sebastien Faure, Malatesta, cheallinizio erano contrari al bolscevismo, non esitarono a schierarsi con la Russia e a

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    difenderla dagli attacchi controrivoluzionari, non perch essi fossero daccordo con imetodi e le idee bolsceviche, ma perch erano anarchici e rivoluzionari. E fu proprio lastampa anarchica e sindacalista che non dichiar criticamente divergenze fondamentalicon i bolscevichi, temendo forse di servIre la causa controrivoluzionaria. Certe linee ditendenza governo bolscevico, che a nostro giudizio avrebbero potuto essere un pericolo

    per la rivoluzione non furono criticate dalla nostra stampa per la semplice ragione che nonci sembrava il momento adatto per considerazioni critiche.Noi comprendevamo quale peso e quali enormi difficolt la Russia si trovava ad affrontare,ed eravamo convinti che la Russia doveva vincere in ogni maniera, che era pi facilecriticare che agire e che perci era meglio rimandare le polemiche di fondo ad altreoccasioni. Fu il nostro senso di responsabilit ad impedirci di fare critiche alla Russia chestava portando avanti la sua lotta rivoluzionaria. Ma ora i bolscevichi giungono asospettare ed a tacciare col titolo di controrivoluzionari tutti coloro che non condividono leloro idee ed i loro metodi. Oggi non possiamo pi tacere.I 21 punti di Lenin ed il tentativo della Terza Internazionale di imporre le sue idee e metodia tutto il movimento operaio internazionale, la guerra aperta dichiarata da Lenin agli

    anarchici nel X Congresso del partito comunista e la persecuzione dei nostri compagni inRussia sono fatti troppo importanti. Oggi dobbiamo prendere una posizione:dobbiamoopporci al socialismo di stato

    Capitolo 2:IN CAMMINO VERSO DESTRA

    Coloro che speravano che il governo russo, che a causa della guerra era costretto adadottare certe risoluzioni pur non reputandole giuste in molti casi, avrebbe agito diversa-mente una volta terminata la guerra, sono stati disillusi. In Russia impera oggi unaspaventosa reazione che sopprime ogni segno di libert e di indipendenza.Che differenza tra ieri ed oggi! La maggior parte di ce-loro che prima ritornavano dallaRussia e con i quali avevamo loccasione di parlare, non trovavano parole per riferire tuttoci che avevano visto. Tutto pareva loro perfetto, eccellente e se qualcosa non apparivaloro come lavrebbero desiderato, lo attribuivano alle circostanze che si stavanoattraversando. Colui che avanzava dei dubbi era considerato un traditore della rivoluzione.In verit, il 90%, di coloro che andavano a Mosca non potevano rendersi conto della verasituazione della Russia.

    Stavano alloggiati allalbergo Lux o in altri alberghi altrettanto comodi, serviti da unesercito di fedelissimi al governo principalmente agenti della Ceka, pronti ad illustrare agliospiti che in genere non conoscevano la lingua. le delizie del paradiso comunista. Scortatida loro,gli ospiti visitavano teatri, fabbriche, scuole, ecc.; facevano gite in comodi autobuso in treni veloci. I delegati perci vedevano il lato migliore dello Stato comunista e non sirendevano conto di trovarsi sopra un abisso. Non riuscivano a sapere altro della realtrussa, non sapevano di essere ingannati.Ma ora le cose vanno mutando. Comincia a svanire lubriacatura. Ho incontrato personeche al momento di andare in Russia erano fanatici sostenitori dei

    bolscevichi e che al ritorno erano disillusi, senza speranza alcuna, senza fede. Non sonostate le circostanze economiche disastrose quelle che hanno fatto cambiare

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    lopinione a questa gente, malatmosfera soffocante del dispotismo insopportabile checopre come una nube la Russia intera. stata la repressione brutale di ogni forma di libero pensiero, la non accettazione dideterminate garanzie per la difesa della libert personale, laver spogliato la classelavoratrice di ogni diritto che le permetta di dire la propria opinione, come la libert di

    riunione, di sciopero, ecc, lo sviluppo di un sistema di spionaggio e di polizia peggiore diquello zarista, la corruzione dei signoricommissari e burocrati, che ha aperto gli occhi acoloro che erano prima letteralmente ipnotizzati dal socialismo di stato. Uomini che nonmolto tempo prima tacciavano con lappellativo di controrivoluzionario chiunque osavacriticare i metodi dei dittatori di Mosca, sono oggi in lotta aperta con loro.Un esempio sorprendente si ha nel Partito Comunista Operaio della Germania (K.A.P.D.).Questi eroi di stoppa, dai cervelli microscopici e dalle bocche grandi che hanno cercatofino ad ora di guadagnarsi le simpatie della Terza Internazionale e, cosa pi importante, gliaiuti finanziari di Mosca, oggi lanciano i loro strali avvelenati contro la Russia e contro ibolscevichi.Lenin non desidera la rivoluzione, La Terza Internazionale il peggior imbroglio,

    Trotzky, Zinoviev e Radeck sono imbroglioni politici, Il governo sovietico borghesedifende gli interessi del capitalismo. Questo quello che oggi scrive lorgano centrale delK.A.D.P.Questi sono fatti inevitabili, perch un partito che compra i partiti stranieri con forti sommedi denaro non pu in alcun modo contare su veri amici e veri compagni; al contrario:questa politica crea solo un pantano di corruzione che metter in pericolo la sua stessaesistenza. Quello che vediamo oggi in Russia il disastro di un sistema, la bancarotta delsocialismo statale nella sua forma pi ripugnante. Quando lo stesso Lenin dichiara che il50% dei commissari non sono competenti per i posti che occupano,la sua non che unaforma di criticismo democratico. Lenin si rende conto che gli intenti del suo partito si sonorisolti in un terribile fiasco; ma sa anche che non pu tornare indietro. Perci chiama in suoaiuto il capitalismo internazionale; egli non ha altre soluzioni.E ridicolo pensare che Lenin si moder e che questo suo mutamento di opinione lacausa della sua attuale politica di compromessi. Il fatto che il governo Russo in-tavolirelazioni con i capitalisti stranieri non avviene perch Lenin diventato pi moderato, maperch una ferrea necessit lo obbliga a questo passo; non che lultimo ricorso:approfitta cos come chi affoga cerca di aggrapparsi ad una pagliuzza. Le famose parole diLenin: Siamo disposti a realizzare qualsiasi compromesso sul piano economico ma nonne faremo alcuno su quello politico, sono chiare e non si prestano ad equivoci.Lattuale situazione spiega pure le persecuzioni contro gli anarchici, sindacalisti e socialistidi altre tendenze che avvengono in Russia. Sono gli unici che si oppongono al cammino

    verso la destra e perci la ragion di stato vuole che siano liquidati. Si impedisce la stampadi sinistra e la divulgazione di materiale anarchico.In Russia si ripete la parabola storica che si ebbe in Francia nel marzo del 1794. QuandoRobespierre e i Giacobini si incamminarono a destra soffocarono lopposizione dellasinistra. Mandarono gli Hhertisti e gli Arrabbiati alla ghigliottina, cos come oggi in Russiasi imprigionano e si assassinano i veri difensori del sistema sovietico: gli anarchici, isindacalisti e i massimalisti.

    La politica di Robespierre port la Francia al 9 Termidoro e alla dittatura di Napoleone. Dove

    condurr la politica di Lenin in Russia?

    Capitolo 3:

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    CAPITOLO 3UN ERRORE STORICO

    Dunque le circostanze che si ebbero durante la rivoluzione russa favorirono i bolscevichinel predominio del campo socialista; la situazione pericolosa in cui si venne a trovare laRepubblica Sovietica, durante le prime fasi del regime bolscevico, quando le bandecontrorivoluzionarie le si lanciarono contro con laiuto della reazione straniera, fecero sche la gente, fiduciosa nella rivoluzione e nel nuovo regime, prendesse come cosanaturale ogni atteggiamento dispotico del governo russo, persino loppressione brutaleverso ogni critica. Con la scusa della gravit del momento storico si arrivava a giustificaretutte le ingiustizie anche sul piano morale.Grave fu il riflesso che si ebbe nelle persone, che vennero mano a mano a perdere la lorocapacit di giudizio individuale e analitico e quindi la visione completa della realt. Unasupposizione momentanea diveniva un principio ferreo, una necessit fatale. Ecco perch,

    anche fra i nostri compagni vi furono coloro che difesero il modo di agire dei bolscevichipensando che fosse dettato da necessit ineluttabili.I nostri compagni si lasciarono ipnotizzare da questa idea fin quando la reazionebolscevica abbattendosi anche su di loro non li costrinse a cambiare parere. La mancanzadi obiettivit critica e un fideismo cieco facevano accettare le notizie di atrocit comenecessarie per la rivoluzione. E non impressionavano neppure le violazioni pi brutali deipi elementari diritti umani, e neppure il fatto che la repressione fosse talvolta rivoltacontro onesti rivoluzionari. Si diceva: Ce volete, le rivoluzioni non si fanno con i guantibianchi! Il governo russo obbligato ad agire in questo modo in un momento in cui lareazione internazionale si allea contro la Russia. Portavano lesempio della Rivoluzionefrancese per dimostrare che tutte le grandi lotte sociali sono legate a fatti come quelli chesta vivendo la Russia attuale.Lesperienza storica ci dimostra tutto il contrario. La dittatura di Robespierre e lapersecuzione di ogni vera tendenza rivoluzionaria cominci quando la Rivoluzione siavviava verso la sua fine e quando lo Stato centralizzato si andava sostituendo al governorivoluzionario. Ma c da aggiungere che la Francia rivoluzionaria, nei periodi pi critici,non soppresse la stampa rivoluzionaria di diverse tendenze. Dal momento critico in cui glieserciti stranieri entrarono in Francia e in cui si lev la controrivoluzione nella Vandea e inaltri punti del paese, non si soppresse la libert di opinione e di stampa come accade inRussia in questi anni. I giacobini avevano lintenzione di unificare tutte le forze dellarivoluzione in favore del governo, ma i loro intenti non ottennero esito alcuno mentre la

    rivoluzione seguiva il suo corso.Persino uomini ultrarivoluzionari come Jacques Roux, Varlet, Dolivier, Charlier odiati daRobespierre poterono realizzare la loro propaganda orale e scritta. Non si pensi che lapropaganda fosse allacqua di rose. Basta dare unocchiata alla stampa dellepoca dellaRivoluzione per sincerarsi del contrario. La libert di critica era di assoluta necessit per ilpopolo, per il proseguimento della Rivoluzione e se questa pot vincere e liberare laFrancia e tutta lEuropa dalla tirannia della Monarchia assoluta e dal giogo feudale, fuperch tutte le forze rivoluzionarie seppero difendere la loro autonomia e non sisottomisero ad alcuna dittatura di governo. Le sezioni

    rivoluzionarie di Parigi e della Francia tutta, dove si riunivano gli elementi rivoluziOnari chefurono il centro propulsore del movimento popolare, erario un mezzo sicuro contro il poterecentrale. Pi tardi, quando gli elementi rivoluzionari pi attivi

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    diminuirono considerevolmente, il governo dei giacobini incorpor le sezioni nellamacchina statale ed inizi la decadenza della rivoluzione.Il trionfo di Robespierre fu al tempo stesso il trionfo della controrivoluzione. Il 24 marzo edil 9 Termidoro furono i simboli della reazione trionfante. Se dunque ci viene ricordata larivoluzione francese per giustificare la tattica dei bolscevichi, vuol dire che si ignorano ifattori storici, poich la storia ci d un esempio assai preciso.In tutti i momenti decisivi della Rivoluzione Francese era il popolo che prendeva liniziativa.Ed in questa attivit creativa del popolo che sta il segreto della Rivoluzione. Fu proprioperch le forze rivoluzionarie poterono svilupparsi liberamente, che la rivoluzione potfarla finita con il sistema feudale. Ed proprio perch il governo bolscevico paralizz ogniattivit rivoluzionaria col terrore brutale e con lo strangolamento sistematico di ogniiniziativa veramente rivoluzionaria che oggi si vede obbligato a ritornare al capitalismo,dopo aver convinto i suoi sostenitori della impossibilit di realizzare lobiettivo iniziale.I soviet in Russia avrebbero potuto avere lo stesso ruolo delle sezioni della RivoluzioneFrancese; ma poich il potere centralizzato dello Stato sovietico tolse loro ogniindipendenza, essi esistono oggi solo di nome, e sono composti soltanto da organi

    designati dallo Stato e non hanno altra funzione che servirlo. I bolscevichi non sono maistati sostenitori del sistema dei soviet.Lo stesso Lenin spiegava nel 1905 al presidente dei Soviet di Pietrogrado che il suo partitonon poteva avere relazioni con il sistema dei Soviet, che a suo giudizio era unistituzionevecchia. Ma le prime fasi della Rivoluzione Russa si svilupparono sui Soviet e quando ibolscevichi giunsero al potere si videro obbligati a doverne accettare leredit. La loroattivit fu rivolta a cercare i mezzi idonei per togliere il potere ai Soviet e a sottometterli alpotere centrale. Laver raggiunto lo scopo , a mio avviso, aver tradito la Rivoluzione.In questo consiste la tragedia della rivoluzione russa.Con lopera sistematica di sottomettere tutte le istituzioni sociali al volere di un governocentrale onnipresente si giunti alla incongruente situazione del predominio sociale di una

    classe di impiegati e subalterni: stato questo il colpo mortale alla Rivoluzione Russa.Il fatto che ora Lenin dichiari che bisogna indirizzare il socialismo verso il capitalismo diStato, non getta che confusione e lui ben lo sa. Perci egli deve convincere i lavoratori chela politica del governo sovietico la migliore che ci sia.

    Capitolo 4:LATTIVITA CONTRORIVOLUZIONARIADEGLI ANARCHICI

    Nellultima sessione del Congresso dellInternazionale accadde un fatto caratteristico.

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    Buckarin, che si trovava al congresso come semplice ascoltatore, dimprovviso prese laparola attaccando acerbamente gli anarchici e lasciando stupefatti i delegati stranieri chenon si seppero spiegare la causa di questo sproloquio ostile. Quando i delegati stranierierano giunti a Mosca, avevano mandato una delegazione a Lenin per chiedere la libertper gli anarchici ed anarcosindacalisti che si trovavano in prigione. Fu loro promesso che

    sarebbe stato fatto tutto il possibile a condizione che essi non facessero parola del loropasso nelle sessioni del Congresso. La commissione stette ai patti e durante il periodo ditempo che dur il Congresso non si parl di prigionieri politici.E facile dunque immaginare lo stupore dei membri del Congresso, quando Buckarin misesul tappeto la discussione di questo argomento. Ma maggiore fu la sorpresa quando sialz a parlare Sirolle, il delegato francese e Losovsky gli neg la parola. Il fatto che ilpresidente non desse la parola ad un delegato, mentre lasciasse parlare uno spettatore eper giunta su di un argomento che non figurava nellordine del giorno, sollev un grandetumulto. Il Congresso termin in un caos generale. Per evitare lo scandalo, il presidente sivide costretto a dare la parola a Sirolle. Lintenzione di Buckarin era chiara. Volevaprendere il Congresso di sorpresa perch esso non molestasse pi il governo con petizioni

    richiedenti la libert dei prigionieri politici. Ma i delegati stranieri seppero capire il trucco epertanto non si produsse leffetto che Buckarin desiderava. Questi intendeva dimostrareche gli anarchici russi non erano come quelli degli altri paesi, e che il governo era costrettoa difendersi da questi. Gli anarchici prigionieri erano per Buckarin dei delinquenti comuni,simpatizzanti del bandito Mackhno, controrivoluzionari dichiarati. La maggior parte deglianarchici detenuti per non erano soltanto mackhnovisti, ma anarchici perseguiti solo perle oro idee.Se studiamo il ruolo degli anarchici nella rivoluzione Russa, ci rendiamo conto che leaccuse dei bolscevichi eraio prive di fondamento, erano solo calunnie con un chiaro mepolitico. Quando si inizi la rivoluzione gli anarchici esercitarono un ruolo molto importantee formarono parte degli elementi pi attivi del movimento rivoluzionario. possedevanomolti giornali e la loro propaganda era pene-rata profondamente nella massa. A Kronstadt,Odessa, Ekatherinburg e tantissime citt importanti la massa era con loro. Gli anarchicierano stati i primi ad opporsi al governo di Kerensky. Accadeva quando Lenin ed i bolsce-vichi erano a favore della Assemblea Costituente. Il loro slogan era tutto il potere aiSoviet! , quando i bolscevichi neppure sapevano quale atteggiamento prenderesullargomento. Quando inizi la lotta aperta contro Kerensky, gli anarchici furono i primiad imbracciare il fucile. Prima .del sollevamento di Pietrogrado e di Mosca, furono ilavoratori di Ekatherinburg a levarsi in rivolta.Fu lanarchico Anatol Grigorivich Zelesnikov che, davanti ai marinai di Kronstadt, entr nelparlamento e ne espulse i deputati. Zelesnikov, per la cui testa Denikin offriva 40.000 rubli,

    cadde nella lotta contro le guardie bianche nel governatorato di Ekatherinoslav nel giugno1919.E un fatto storico irrefutabile che senza la collaborazione degli anarchici e delle altretendenze di sinistra i bolscevichi non avrebbero potuto raggiungere il potere.

    Un compagno russo descrisse fedelmente gli avvenimenti di quel tempo nel giornale Lestemps nouveaux di Parigi. trascriviamo un estratto di questa interessante descrizione:Lenin si apprest a fare un decreto (il primo) in cui di~iiarava che il suo partito si decidevaad assumere il nome i Partito Comunista. Il decreto in questione fu pubblicato dalleIsvestia che allo stesso tempo rendeva pubblica la notizia che il governo risolveva di

    realizzare il comunismo in tutta la Russia. La federazione anarchica di Pietrogrado lointerrog su che cosa intendesse per comunismo e come pensasse di realizzarlo. Setenesse conto del comunismo anarchico o se si trattasse di un comunismo diverso,

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    scoperto dai bolscevichi, con il proposito di attrarre nel proprio partito i contadini e glioperai. La risposta di Lenin fu che egli pensava veramente al comunismo libertario, perche questo non si poteva realizzare in una sola volta, ma a gradi. Perci si appellava aglianarchici perch lo aiutassero a raggiungere lo scopo. Gli anarchici furono ingenui e loaiutarono.

    Questo accadeva quando i bolscevichi non si sentivano ancora abbastanza sicuri, quandoerano circondati dappertutto da nemici e i controrivoluzionari di ogni paese si preparavanoallattacco. A Pietrogrado soprattutto i reazionari non dormivano. Tentavano di provocaredisordini di massa. Fu un epoca molto critica per i bolscevichi. Solo gli anarchici erano perloro un buon appoggio. Nel dicembre 191 7, tutta Pietrogrado era occupata dagli esercitidei soldati che ritornavano dal fronte e da elementi sospetti. Queste bande erano armate esi lanciavano al saccheggio dei magazzini e dei depositi della citt.I bolscevichi mandarono le guardie rosse perch avessero ragione di questi delinquenti,ma con laria che tirava non c era da essere sicuri neppure delle guardie rosse. Manda-rono anche i marinai, ma anche di loro c era da fidarsi poco. I marinai fecero alcunitentativi deboli in verit per contenere i massacri, per allultimo si unirono alle file dei

    pogromisti saccheggiando tutta la citt. In questa situazione furono gli anarchici gli uniciad essere capaci di affrontare la lotta contro i pogromisti e ad acquietare i disordini.Calmato il pericolo furono i bolscevichi a guardare storto gli anarchici. Vedevano in loronemici pericolosi, pi pericolosi dei controrivoluzionari perch gli anarchici guadagnavanogiorno per giorno le simpatie dei contadini e degli operai ed organizzavano unioniindustriali e comuni agricole ovunque, secondo i loro principi. Ma il governo non siazzardava a procedere contro di loro: la sua posizione non era ancora ben salda.Dopo larmistizio con i tedeschi, la miseria del popolo era paurosa. I rispetta bilicommissari del popolo non trovavano di meglio che fare un decreto nuovo ogni giorno; glianarchici, cos come altri rivoluzionari sinceri, riconoscendo che questa politica delgoverno avrebbe condotto infallibilmente ad una catastrofe, non potevano rimanereindifferenti davanti a tali fatti. Insieme ai socialisti rivoluzionari crearono cucine popolari ecase per i poveri ed i miserabili. Nello stesso tempo tentarono di organizzare i lavoratoridella citt e della campagna per lamministrazione (iella produzione e fondai-ano comuniagricole a carattere comunista. Il conte von Mirbach, ambasciatore tedesco a Mosca, fececapire a Lenin che uno stato che si rispetti non deve tollerare assolutamente gente comegli anarchici. Per Lenin fu un buon pretesto per dettare un ordine di occupazione di tutti icircoli anarchici.La notte del 14 maggio del 1918 le case dove gli anarchici si riunivano furono circondatedi cannoni e mitragliatrici. Durante la notte le bombardarono ed il frastuono delle bombeera tanto spaventoso che la popolazione credete che un esercito nemico stesse

    prendendo Mosca. Il giorno seguente si vide uno spettacolo

    terribile. Le case erano squarciate, i morti ovunque. Dappertutto pezzi di carne umana,teste spiccate dal busto, braccia, intestini. Il sangue scorreva per le strade. Il capo delmassacro, Bela Kun, che in seguito sar dittatore in Ungheria, era il vincitore..La protesta della popolazione fu enorme tanto che Trotzky e Lenin si videro obbligati agiustificarsi davanti alla popolazione. Dichiararono che era loro scopo non perseguire tuttigli anarchici, ma solo coloro che non volessero sottomettersi alla dittatura. Pertranquillizzare I opinio-ne pubblica la Ceca mise in libert alcuni anarchici. Ma allo stessotempo si cominci a perseguire le organizzazioni anarchiche, confiscandone le biblioteche

    e bruciando la letteratura che vi trovavano, parecchi gruppi anarchici vennero sterminati.Oggi moltissimi compagni si consumano in carcere e gli altri sono divisi, sparsi in tutto ilmondo come ai tempi dello zarismo.

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    La veridicit di queste affermazioni stata confermata da diversi compagni russi. Inoltre interessante leggere le conclusioni del congresso Pan-Russo degli anarco-sindacalisti, pervalutare meglio i fatti. Queste sono le conclusioni:

    1 Lottiamo contro il potere statale e capitalista e aspiriamo ad unificare i soviet

    autonomi, le unioni delle organizzazioni indipendenti dei contadini e degli operai in unaforma federativa per la produzione comune.2 - Raccomandiamo ai lavoratori di formare soviet liberi e di combattere allo stesso tempoi consigli dei commissari del popolo, dato che queste istituzioni avranno una pessimainfluenza sulla classe lavoratrice.3 - Pretendiamo lo scioglimento dellesercito militarizzato e larmamento dei contadini edegli operai. E nostra intenzione chiarire bene che per gli sfruttati non ha alcun valore ilconcetto di patria socialista, essendo patria per loro il mondo intero.4 - ProseguiremO in questa lotta con tutti i mezzi, contro i cecoslovacchicontrorivoluzionari e contro ogni tentativo imperialistico, ma non vogliamo dimenticareneppure il partito bolscevico che sta diventando oggi controrivoluzionario.

    5 - Vogliamo che le organizzazioni operaie e contadine prendano possesso di tutti i mezziutili alla vita quotidiana.Esigiamo che non siano pi mandati reparti armati contro i contadini perch questovolger i contadini contro gli operai, e si incriner la solidariet tra contadini e operaifacilitando la controrivoluzioneE chiaro che le conclusioni che avete appena letto nonavevano un contenuto controrivoluzionario Anzi i nostri compagni facevano unanalisi dellasituazione e prevedevano, in un certo senso, ci che sarebbe avvenuto poi. Gli anarchicirussi furono sempre i primi a levarsi contro i veri controrivoluzionari dando sangue per lacausa del popolo. E uninfamia, una diffamazione astiosa commessa dallo statosocialista a fini politici. Quando i bolscevichi ebbero bisogno degli anarchici, allora non siaccorsero che essi erano controrivoluzionari Ma anzi furono proprio loro a lodarne ilcoraggio e a portarli desempio ai loro stessi compagni. Alcuni dirigenti bolscevichi cheoggi ricoprono un ruolo importante nel mondo comunista, poco prima del sollevamentodellottobre del 1917, cercarono con tutti i mezzi di impedirlo. Lo stesso Lenin scrisse con-tro Zinoviev e Kamenev accusandoli di essere codardo e senza carattere, e di averdimenticato i concetti essenziali del bolscevismo e dellinternazionalismo proletario e rivo-luzionario. Ma Zinoviev e Kamenev si pentirono e furono di nuovo accettati nella comunitdei santi.

    Per questi signori sono controrivoluzionari solo coloro che non vogliono ballare al suonodel loro flauto.La commedia sarebbe grottesca se purtroppo non avesse assunto toni spaventosamentetragici. Senza volere mi venuto alla mente un aneddoto storico: il famoso prefetto dellebarricate del 1848, Cosidiere, dava di Bakunin questo giudizio: E un uomo meraviglioso ilprimo giorno della rivoluzione, ma il giorno dopo bisognerebbe fucilano La politica che hanno impiegato i bolscevichi nei nostri confronti esattamente la stessa. Ilprimo giorno lodano, ma il secondo gridano di fucilarci. E sempre stata questa la tatticadei politici giunti al potere, in tutte le epoche ed in tutti i paesi. I bolscevichi non sonouneccezione alla regola.

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    Capitolo 5:NESTOR MACKHNO E I BOLSCEVICHI

    E necessario che mi soffermi a parlare di Mackhno e del suo ruolo rivoluzionario, dato chela stampa bolscevica lo ha attaccato cos violentemente. Oggi i bolscevichi usano contro dilui la stessa tattica che hanno usato per combattere gli anarchici in generale: lo elogiano elo condannano a seconda della necessit del momento. Ci furono periodi in cui la stampabolscevica attacc Mackhno come il peggiore controrivoluzionario, cooperatore di Denikine di Wrangel ed altri in cui la stessa stampa lo present come un buon rivoluzionario emembro della Repubblica Sovietica.Un compagno di Mosca mi ha spedito il seguente abbozzo biografico sul celebre capoucraino delle bande: Nestor Mackhno un contadino giovane di trentun anni. A partire daI

    1917 prese parte attiva al movimento rivoluzionario facendo parte di un gruppo dianarchici terroristi. Nel governatorato di Ekatherinoslav uccise un poliziotto e fucondannato a morte, per la sua giovane et la pena fu commutata nei lavori forzati a vita.Fu liberato nel 1917 dalla Rivoluzione e torn a prendere parte nellorganizzazionecontadina. Ai primi del 1918 inizi la reazione in Ucraina. Gli austriaci ed i tedeschisconvolsero il paese, intere legioni di operai e contadini furono fucilati. Mackhno insiemecon altri sei compagni formarono un distaccamento armato e combatterono contro le forzedi polizia capeggiate dal cosacco Skoropadsky uscendone vittoriosi. Questa azione valseloro una grande rinomanza ed il piccolo gruppo arrivo a contare venti persone.Una volta liberata lUcraina dai soldati stranieri e dalle bande armate del capo cosacco,Mackhno volse la lotta contro Petliura. Prima della fine dellanno egli comandava un interoesercito di mackhnovisti. Una volta sconfitto Petliura i bolscevichi occuparono lUcraina.Essendo Makhno un anarchico, egli non poteva trovarsi in accordo con i bolscevichi,nonostante che questi intendessero comprarlo in tutti i modi. Arrivarono a proporgli lanomina di comandante superiore di tutte le ripartizioni di guerra in Ucraina a condizioneche si ponesse sotto gli ordini d Trotzky.

    Mackhno rifiut lofferta poich non intendeva collaborare con coloro che avevano per fineunico la conquista del potere. Inizi in seguito unagitazione in tutto il paese i presto

    giunse a fronteggiare il potente esercito di Denikin. I bolscevichi dichiararono che nonpotevano riconoscere un esercito costituito da volontari, ma non sentendosi sicuri perintraprendere unazione contro Mackhno trovarono il modo di eliminarlo indirettamente,negando gli armi e munizioni. Trotzky dichiar che avrebbe mandato approvvigionamentise egli si fosse sottomesso al comando dellesercito russo.Mackhno era in una situazione critica. Aveva un esercito di 51.000 persone ma erasprovvisto di munizioni ed inoltre era minacciato da Denikin e dallesercito rosso. Quandoaveva combattuto contro Skoropadsky e Petliura i rossi lo avevano lasciato solo; ma alloralesercito bolscevico era male organizzato e debole. Per allora almeno i bolscevichiavevano mandato ai mackhnovisti armi e munizioni necessarie, perch egli agiva anchenel loro interesse, mentre ora gli negavano qualsiasi soccorso militare fintantoch non si

    fosse piegato agli ordini di Trotzky. Questi credeva cos di piegare lUcraina, ma vedendoche non otteneva nulla risolse di finirla con lui, costasse quel che costasse. In unaassemblea in Karkov, il 29 aprile, dichiar che Mackhno era un semplice avventuriero e

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    che era preferibile che lUcraina cadesse nelle mani dei bianchi che rimanere nelle manidegli anarchici, perch una volta che Denikin fosse divenuto il padrone del paese,sarebbero stati i contadini stessi a chiedere laiuto dei bolscevichi. Cos Mackhno fulasciato senza munizioni, e lesercito rosso non intervenne, e Denikin attacc imackhnovisti. Anche i rossi dovettero retrocedere, ma intanto avevano ottenuto il loro

    scopo: annientare i mackhnovisti. La sconfitta fu disastrosa e Mackhno riusc a stento afuggire con i pochi che gli rimanevano.Nello stesso tempo la stampa bolscevica dichiarava che Mackhno era un traditore e loincolpava anche della ritirata dei rossi. Poco dopo questi fatti i bolscevichi trovarono ilfratello di Mackhno in un ospedale e, scambiandolo per il capo ucraino lo fucilarono. Acausa della sconfitta di Mackhno, i soldati di Denikin inseguirono nellavanzata i soldatirossi attraversando vittoriosi la frontiera russa. In questa situazione critica, Mackhno riuscad organizzare i suoi partigiani ed ad attaccare le retrovie dellesercito di Denikin, siimpossess delle munizioni di Denikin facilitando cos loffensiva dei bolscevichi. Dopo untale atto la stampa bolscevica torn a riconoscere in Mackhno un rivoluzionario e ilgoverno ritir lordine di fucilarlo.

    Una volta sconfitto Denikin, Trotzky torn ad esigere che i mackhnovisti entrassero nel suoesercito e al loro rifiuto, Mackhno fu di nuovo considerato un traditore e denigrato dalgoverno. Da allora inizi la lotta disperata tra Mackhno ed i bolscevichi, ma non si giunsead una soluzione definitiva che pi tardi, quando a causa degli attacchi di Wrangel allaRussia sovietica, le relazioni tra il governo bolscevico ed i mackhnovisti cambiarono.Queste notizie del comando di Mosca mi sono state confermate totalmente da nuoveinformazioni da fonti dirette. Sono in possesso di un manoscritto di 112 pagine su questoargomento, che mi stato dato da alcuni compagni russi. Ai primi del 1920 Mackhno sivide obbligato a dover lottare nello stesso tempo contro i bolscevichi e contro Wrangel. Lasituazione si fece cos critica che i bolscevichi furono costretti a chiedere laiuto diMackhno. Lesercito rosso era stato duramente provato dalla guerra contro la Polonia enon poteva fronteggiare Wrangel. Sullorlo della catastrofe il governo rosso si risolse ad unpattocon il bandito Machkno, che ora la stampa chiamava socio del barone bianco, cio diWrangel.Il 16 di ottobre si firm tra Mackhno ed i bolscevichi il seguente patto:Trattato tra la repubblica Ucraina dei Soviet e lesercito rivoluzionario Mackhnovista, per lacollaborazione provvisoria delle operazioni militari.1 Lesercito rivoluzionario dei Mackhnovisti si fonde con i soldati dellesercitorepubblicano, rimanendo intero lesercito mackhnovista e riconoscendo soltanto il sovra-comando dellesercito rosso.

    2 Lesercito rivoluzionario dei Mackhnovisti che si trova nel territorio dei Soviet nonpu accettare nelle sue file unit dellesercito rosso o disertori.3 La fusione dellesercito rosso con quello rivoluzionario si fa allo scopo di distruggereil nemico comune, lesercito bianco. I Mackhnovisti sono concordi con il richiamo fatto allapopolazione dal comando dellesercito rosso affinch cessi ogni azione di resistenzacontro di esso.4 - Le famiglie dei soldati dellesercito rivoluzionario Mackhnovista che abitano nelterritorio della repubblica dei Soviet usufruiranno degli stessi diritti dei soldati rossi epercepiranno dal governo Ucraino i benefici accordati.Tra la repubblica Ucraina del Soviet e lesercito Mackhnovista, si stipula il seguente pattoper ci che riguarda le questioni politiche:

    1 Tutti i rivoluzionari Mackhnovisti ed anarchici che sono incarcerati nella repubblicadei Soviet, che non abbiano lottato in armi contro il regime bolscevico, saranno liberati edin seguito cesser ogni persecuzione.

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    2 - Libert di propaganda orale e scritta per tutti gli anarchici. Sar permessa solo lacensura militare. Il governo dei Soviet riconosce gli anarchici come reali rivoluzionari ed disposto a fornire il materiale necessario alle loro pubblicazioni, sulla base di accordigenerali, vigenti per tali pubblicazioni.3 - J Mackhnovisti e gli anarchici possono partecipare liberamente alle elezioni per i

    Soviet, ed hanno il diritto di essere membri degli stessi. Potranno partecipare al prossimoquinto congresso dei Soviet di Ucraina nel dicembre1920.Letto ed approvato dai rappresentanti dei partiti, nella conferenza del 16 ottobre 1920 IFirmato Bela Kun-Popof.Sulla base del citato documento gli anarchici lottarono alla pari dellesercito rosso controWrangel. Segu il successo pi completo: nella terza settimana di novembre il Baronebianco era completamente sconfitto ed i resti del suo esercito fuggivano verso il sudinseguiti dallesercito rosso. Ma che successe poi? Subito dopo la ritirata di Wrangel ilgoverno dei Soviet ruppe il trattato con Mackhno e lesercito rosso attacc repentinamentei suoi alleati uccidendone moltissimi. Mackhno riusc a fuggire e la stampa bolscevica lo

    chiam di nuovo traditore e bandito, inoltre tutti gli anarchici scarcerati in seguito al trattatofurono arrestati di nuovo insieme agli altri.Queste sono le fasi distinte che il movimento mackhnovista ha dovuto passare: dalle provecitate si pu vedere chiaramente che Mackhno in nessun modo un traditore econtrorivoluzionario e che ogni notizia che i bolscevichi hanno propagato contro di lui falsa e calunniosa. Il vero tradito stato proprio Mackhno, ed il tradimento non statoordito solo ai suoi danni ma a quelli della rivoluzione, sia quando nel 1919 lo lasciaronosolo contro Denikin, sia quando il governo rosso ruppe il trattato.Il governo dei soviet qualific Mackhno come controrivoluzionario davanti al mondo intero,dopo che con il trattato aveva riconosciuto che il suo movimento era rivoluzionario.Dichiara che Mackhno era un bandito, ma come possibile che abbia poco prima stipulatoun contratto ufficiale firmato da uno dei suoi pi eminenti collaboratori?E se Mackhno fosse stato veramente un bandito, come si qualificano coloro che stipulanoun patto con un individuo del genere? Che non si dica che il governo era in una situazionedisperata e che si vide obbligato a questo passo. Neppure questo motivo potrebbegiustificare una tale azione. Il governo rosso era nella stessa situazione quando fuattaccato da Denikin e abbandon Mackhno ed i suoi guerriglieri in una situazionedisperata, sapendo che la sconfitta di Mackhno era pericolosa anche per lesercito rosso.Poi si volle sacrificare Mackhno perch lo voleva Trotzky, perch lo voleva la ragion distato. Gli uomini di Mosca sanno bene che Mackhno non un bandito, sanno che lotta peruna causa che non si adatta alla loro linea politica. Sanno che luomo che salv due volte

    la Russia dalla catastrofe non pu essere un controrivoluzionario.Lo sapevano bene i capi bolscevichi, ma sapevano anche che bisognava eliminarlo comeun bandito, dato che non credeva nella bibbia bolscevica. E con lui bisognava eliminare irivoluzionari di diverse tendenze e gli anarchici.Le affermazioni dei bolscevichi sono false e coloro che le sostengono lo sanno bene, mache importa? La menzogna sempre stata un fattore decisivo in ogni opera diplomatica edi essa si avvalgono i difensori della diplomazia proletaria

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    Capitolo 6:LA RIVOLTA Dl KRONSTADT

    La stessa diplomazia proletaria, riusc a trasformare la rivolta di Kronstadt in unacongiura di bianchi preparata da elementi stranieri. Questa tergiversazione abile e astutafu propagandata da tutta la stampa comunista. Volendo fare oggi unanalisi delle causeinterne che causarono la rivolta di Kronstadt, dobbiamo convenire che i marinai erano

    controrivoluzionari cos come lo erano gli anarchici e i seguaci di Mackhno. Un giornale dichiara tendenza bolscevica come il Novi Put di Riga, ebbe limprudenza di dire tutta laverit sullinsurrezione e sul carattere del movimento; pare che la redazione non avessericevuto atempo le informazioni ufficiali.Nel numero del 19 marzo leggiamo infatti: i marinai di Kronstadt sono in maggioranzaanarchici. Sono alla sinistra dei comunisti, non alla destra. I loro ultimi notiziari radioripetono costantemente: Viva il potere dei soviet! Viva la convenzione nazionale! Perch sisono ribellati contro il governo dei soviet? Perch non sufficientemente sovietico. Essiscrissero sulla loro bandiera il motto semi-anarchico-semi-comunista che i bolscevichiadottarono tre anni fa, dopo la rivoluzione di ottobre. Nella loro lotta contro il governo

    sovietico i ribelli esprimono ripetutamente il loro odio verso i borghesi e verso tutto ci che politica. Sostengono che la repubblica sovietica si imborghesita e che Zinoviev si guastato. Dobbiamo aspettarci una rivolta estremista e non una sollevazione di destra.

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    Questa cronaca di Novi Put stata confermata fino ad oggi in ogni senso; tutti idocumenti ed i proclami dei ribelli di Kronstadt lo testimoniano.I marinai di Kronstadt sono sempre stati energici e disposti al sacrificio nel movimentorivoluzionario russo; ebbero un ruolo importante nel 1905. Quando scoppi la rivoluzionedel 1917 essi furono di nuovo primi nella lotta, dimostrando tutto il loro coraggio. Sotto il

    governo di Kerensky proclamarono la comune di Kronstadt e si opposero energicamenteallassemblea costituente, nella quale vedevano un pericolo per la rivoluzione. Quando pitardi inizi la rivoluzione ottobrista che diede il potere ai bolscevichi, furono ancora unavolta alla testa del movimento rivoluzionario. Il loro motto era: tutto il potere ai soviet!Nella lotta sanguinosa con Yudenich, i marinai di Kronstadt furono una muraglia di ferrocontro cui si dovettero battere tutti i reazionari. Linfluenza delle idee anarchiche fu lacausa della loro accanita difesa della propria autonomia, quando il governo di Mosca iniziaa coartare sempre pi i diritti dei soviet. Tutti i tentativi che Trotzky fece per piegare imarinai non ottennero esito alcuno.Nel febbraio del 1921 scoppiarono grossi tumulti tra i lavoratori di Pietrogrado, causati dainuovi ordinamenti per la razione dei viveri. Gli operai scesero in sciopero. Molti di loro

    furono arrestati. La situazione era grave. I marinai di Kronstadt inviarono una delegazionea Pietrogrado con il compito di studiare la situazione sul luogo e per vedere se fossepossibile unirsi ai lavoratori in unazione comune. Il primo di marzo del 1921 si tenne aKronstadt unassemblea dei lavoratori di tutte le linee fluviali, durante la quale ladelegazione present le informazioni che aveva raccolto a Pietrogrado. Risultatodellassemblea fu la seguente risoluzione:1) Considerando che oggi i soviet esistenti non interpretano lanelito degli operai e deicontadini, esigiamo che vengano indette nuove elezioni per i soviet, con voto segreto, eche tutti i contadini ed operai possano fare propaganda in libert per le elezioni.2) Libert di riunione per i sindacati industriali e per le organizzazioni dei contadini.3) Libert di parola e di stampa per icontadini e gli operai, per gli anarchici e i socialistirivoluzionari di sinistra4) Convocazione di unassemblea imparziale degli operai,soldati rossi e marinai di Kronstadt, Pietrogrado e della circoscrizione di Pietrogrado primadel 10 marzo 1921.5) Liberazione dei prigionieri politici di tutti i partiti socialisti, contadini, operai, soldatirossi e marinai arrestati per via delle rivolte dei contadini e degli operai.6) Nomina di una commissione speciale per controllare i processi dei prigionieri nellecarceri e nei campi di concentramento.7) Soppressione di tutte le ripartizioni politiche speciali, perch nessun partito godaprivilegi speciali per la sua propaganda e sia convenzionato dallo Stato. (Si riferisce a

    quelle organizzazioni, in tutte le istituzioni civili e militari della Russia, delle quali possonofar parte membri dei partito comunista).8) Soppressione del controllore nelle stazioni ferroviarie. (Si riferisce alle guardiemilitari nelle stazioni per proibire il trasporto d viveri che lo Stato n compra n vende).9) Razione uguale per tutti gli operai, ad eccezione di coloro che sono occupati inindustrie malsane.10) Soppressione di tutte le ripartizioni comuniste in tutte le corporazioni militari e delleguardie comuniste nelle fabbriche.11) Che tutti i cittadini abbiano il diritto di disporre dei loro prodotti e possanoautogestire la fabbrica senza che occupino salariati.12) Ci appelliamo ad ogni corporazione militare ed ai compagni delle scuole militari

    perch aderiscano al nostro movimento.13) Chiediamo a tutti di dare la pi ampia diffusione alla nostra risoluzione.14) Libert di lavoro e di domicilio, per tutto il tempo che non si impieghino s