BollSNO 15 2015 - BOLLETTINO SNO · soci o gruppi di soci, d’accordo ed in collaborazione con il...

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La SNO è una Società Scientifica che già nel suo spirito costitutivo è im- prontata alla trasversalità: tutto il mondo delle neuroscienze è coinvolto con pari dignità al di là della preva- lenza numerica nella realtà lavorativa. Di pari passo il Consiglio Direttivo SNO non è a carattere presidenziale, ma una “testa vale un voto”. Quindi, al pari dei Consiglieri, anche il Presi- dente vale per “uno” ed ha quindi bi- sogno di un Consiglio coeso e parte- cipe. Certo, il Presidente può avere un ruolo propositivo e di indirizzo o es- sere dirimente nei casi di parità di vo- tazione delle delibere, ma solo nella collegialità il tutto può trovare attua- zione. Consci di questi “limiti democratici” siamo però convinti che nell’imme- diato futuro la SNO debba cercare una profonda innovazione pur nel solco della propria tradizione multidi- sciplinare. Alcuni spunti: - attualizzare lo Statuto; - riconcepire il modo di realizzare il Congresso Nazionale; - dare slancio ai Gruppi di Studio SNO; - essere più incisivi a livello Ammi- nistrativo dando ruolo e voce alla SNO in difesa delle Neuroscienze ospedaliere. La SNO deve essere elemento presente ed essenziale ai vari tavoli tecnici; - perseverare ed essere propositivi nella pubblicistica targata SNO; - studiare e realizzare servizi per i Soci; - riorganizzare la Segreteria. Non ultimo, recuperare e cercare di attuare nella sua interezza i buoni pro- positi SNO che sono protesi alla dife- sa della professione e del ruolo delle neuroscienze in Italia. Il Segretario SNO Nazionale Bruno Zanotti SOMMARIO SNO Lo statuto SNO III Meeting toscano SNO Aeroplani in bicicletta EDITORIALE SNO NO NOTIZIARIO UFFICIALE DELLA SNO TIZIARIO UFFICIALE DELLA SNO SOCIETÀ DEI NEUROLOGI, NEUROCHIRURGHI E NEURORADIOLOGI OSPEDALIERI N. 15 - APRILE 2015 ISSN 1124-1403 Bollettino - periodico di informazione Nuova Serie N. 15 - APRILE 2015 Comitato Redazionale CONSIGLIO DIRETTIVO SNO PRESIDENTE: Giuseppe Neri PAST PRESIDENT: Massimo de Bellis vICE PRESIDENTI: Salvatore Mangiafico, Maurizio Melis, Angelo Taborelli PRESIDENTE ELETTO: Enrico Cotroneo SEGRETARIO: Bruno Zanotti TESORIERE: Davide Zarcone CONSIGLIERI: Marco Aguggia, Mauro Campello, Carmine Carapella, Erminio Costanzo, Massimo Del Sette, Franco Galati, Roberto Marconi, Stefano Ricci, Marina Rizzo, Luca Valvassori CDA SNO SERVICE PRESIDENTE: Domenico Consoli CONSIGLIERI: Massimo de Bellis, Maurizio Melis, Gian Andrea Ottonello, Bruno Zanotti Autorizzazione del Tribunale di Trento del 31.05.82 - Iscrizione Registro della Stampa n. 379 e Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n. 3810 - Bimestrale. Editore: new MAGAZINE s.r.l., via dei Mille 69, 38122 Trento. Direzione, Redazione, Pubblicità: new MAGAZINE edizio- ni, viale Rovereto 51, 38122 Trento. www.newmagazine.it Stampa: Nuove Arti Grafiche, via dell'Òra del Garda 25, ZI settore A, 38121 Gardolo (TN). Numero singolo: 1,00 euro. Direttore Responsabile: Angelo Gaccione Responsabile Redazione: Angela Verlicchi Redazione: [email protected] Il materiale ricevuto anche se non pubblicato non ver- rà restituito. Il contenuto degli articoli pubblicati non ri- specchia necessariamente la posizione dell’Editore. Gli Autori scrivono e sviluppano liberamente le loro opi- nioni, delle quali assumono ogni responsabilità legale e morale. Utilizzazione libera dei testi, citando la fonte. Il Bollettino è stampato su carta ecologica che non contiene acidi, cloro ed imbiancante ottico. Periodico riservato ai soci. Distribuito agli iscritti alla SNO in regola con la quota sociale. © Copyright 2015 by new MAGAZINE s.r.l.

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La SNO è una Società Scientifica chegià nel suo spirito costitutivo è im-prontata alla trasversalità: tutto ilmondo delle neuroscienze è coinvoltocon pari dignità al di là della preva-lenza numerica nella realtà lavorativa.Di pari passo il Consiglio DirettivoSNO non è a carattere presidenziale,ma una “testa vale un voto”. Quindi,al pari dei Consiglieri, anche il Presi-dente vale per “uno” ed ha quindi bi-sogno di un Consiglio coeso e parte-cipe.Certo, il Presidente può avere unruolo propositivo e di indirizzo o es-sere dirimente nei casi di parità di vo-tazione delle delibere, ma solo nellacollegialità il tutto può trovare attua-zione.Consci di questi “limiti democratici”siamo però convinti che nell’imme-diato futuro la SNO debba cercareuna profonda innovazione pur nelsolco della propria tradizione multidi-sciplinare.Alcuni spunti:- attualizzare lo Statuto;- riconcepire il modo di realizzare il

Congresso Nazionale;- dare slancio ai Gruppi di Studio

SNO;- essere più incisivi a livello Ammi-

nistrativo dando ruolo e voce allaSNO in difesa delle Neuroscienzeospedaliere. La SNO deve essereelemento presente ed essenziale aivari tavoli tecnici;

- perseverare ed essere propositivinella pubblicistica targata SNO;

- studiare e realizzare servizi per iSoci;

- riorganizzare la Segreteria.Non ultimo, recuperare e cercare diattuare nella sua interezza i buoni pro-positi SNO che sono protesi alla dife-sa della professione e del ruolo delleneuroscienze in Italia.

Il Segretario SNO Nazionale

Bruno Zanotti

SOMMARIO

■ SNO

■ Lo statuto SNO

■ III Meeting toscano SNO

■ Aeroplani in bicicletta

EDITORIALE

SNO

NONOTIZIARIO UFFICIALE DELLA SNOTIZIARIO UFFICIALE DELLA SNOSOCIETÀ DEI NEUROLOGI, NEUROCHIRURGHI E NEURORADIOLOGI OSPEDALIERI

N. 15 - APRILE 2015 ISSN 1124-1403

Bollettino - periodico di informazioneNuova Serie N. 15 - APRILE 2015

Comitato Redazionale

CONSIGLIO DIRETTIVO SNO

PRESIDENTE: Giuseppe NeriPAST PRESIDENT: Massimo de BellisvICE PRESIDENTI: Salvatore Mangiafico,

Maurizio Melis,Angelo Taborelli

PRESIDENTE ELETTO: Enrico CotroneoSEGRETARIO: Bruno ZanottiTESORIERE: Davide ZarconeCONSIGLIERI: Marco Aguggia,

Mauro Campello,Carmine Carapella,Erminio Costanzo,Massimo Del Sette,Franco Galati,Roberto Marconi,Stefano Ricci,Marina Rizzo,Luca Valvassori

CDA SNO SERVICEPRESIDENTE: Domenico ConsoliCONSIGLIERI: Massimo de Bellis,

Maurizio Melis,Gian Andrea Ottonello,Bruno Zanotti

Autorizzazione del Tribunale di Trento del 31.05.82 -Iscrizione Registro della Stampa n. 379 e Registro degliOperatori di Comunicazione (ROC) n. 3810 - Bimestrale.Editore:new MAGAZINE s.r.l., via dei Mille 69, 38122 Trento.Direzione, Redazione, Pubblicità: new MAGAZINE edizio-ni, viale Rovereto 51, 38122 Trento. www.newmagazine.itStampa: Nuove Arti Grafiche, via dell'Òra del Garda 25, ZIsettore A, 38121 Gardolo (TN). Numero singolo: 1,00 euro.Direttore Responsabile: Angelo GaccioneResponsabile Redazione: Angela Verlicchi

Redazione: [email protected]

Il materiale ricevuto anche se non pubblicato non ver-rà restituito. Il contenuto degli articoli pubblicati non ri-specchia necessariamente la posizione dell’Editore.Gli Autori scrivono e sviluppano liberamente le loro opi-nioni, delle quali assumono ogni responsabilità legalee morale. Utilizzazione libera dei testi, citando la fonte.

Il Bollettino è stampato su carta ecologica chenon contiene acidi, cloro ed imbiancante ottico.

Periodico riservato ai soci. Distribuito agli iscrittialla SNO in regola con la quota sociale.

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della Salute, le Regioni, le Azien-de Sanitarie e gli altri organismied istituzioni sanitarie pubbliche;

d) la elaborazione di Linee-Guida, incollaborazione con la Agenzia peri Servizi Sanitari Regionali (ASSR),con la FISM, con le Agenzie diSanità Regionali; la promozionedi trias e studi clinici e di ricerchescientifiche finalizzate e rapportidi collaborazione con altre societàed organismi scientifici;

e) adoperarsi per il miglioramentodelle strutture in cui operano i socie per la creazione di nuove ove oc-corra;

f) promuovere e favorire iniziativeperché i medici ospedalieri assu-mano funzioni d’insegnamento;

g) facilitare la formazione di rapportidi conoscenza personale ed amici-zia tra tutti i soci e rinforzarne ivincoli;

h) provocare e favorire la collabora-zione con le Università e con altreAssociazioni mediche e laiche afini scientifici e assistenziali.

ART. 3. - SEDE

La SNO non ha fini di lucro ed èespressamente esclusa ogni finalitàsindacale. La SNO non potrà esercita-re attività imprenditoriali o partecipa-re ad esse, salvo quelle necessarie perle attività di formazione continua. LaSNO ha sede nel Comune di ReggioEmilia, in via Gandhi, 18. La Sede po-trà essere in qualunque momento mo-dificata, con delibera del ConsiglioDirettivo, che dovrà essere ratificatadalla prima Assemblea straordinaria,con relativa modifica dello statuto.

ART. 4. - ATTUAZIONE

DEGLI SCOPI

Gli scopi sociali sono attuati:a) mediante un Congresso Nazionale

annuale, la cui organizzazioneviene affidata dal Consiglio Diret-tivo (CD) ad un socio che ne abbiafatto domanda, e che cura la orga-nizzazione del Congresso in stret-ta collaborazione con il CD. I temisono scelti concordemente dal CDe dal socio organizzatore, deve es-sere tenuto conto dei suggerimentiespressi dai soci in Assemblea edal CD. Il Congresso Annuale vie-ne organizzato con un bilancio au-tonomo e di regola senza contribu-ti finanziari da parte della Società;

b) mediante Riunioni programmatesu argomenti di carattere scientifi-co ed organizzativo, anche su baselocale o regionale, organizzate dasoci o gruppi di soci, d’accordo edin collaborazione con il CD;

c) attraverso la costituzione di SezioniRegionali ed Inter-Regionali dellaSNO, fondate sui principi di cui al-l’art. 2 dello Statuto, in accordo ecollaborazione con il CD. Esso ela-bora un regolamento delle attivitàdelle Sezioni Regionali della SNO,ne autorizza la costituzione e ne ra-tifica il coordinatore eletto su baseregionale, ogni due anni;

d) mediante il sito internet della SNOed un Notiziario, diffuso gratuita-mente a tutti i soci, quali strumen-ti periodici di informazione, a curadel Segretario; ed altri mezzi, cheil CD stabilirà di volta in volta;

e) mediante pubblicazione in più fa-scicoli annuali della Rivista che èl’organo ufficiale della Società. UnaRedazione nazionale e locale no-minate dal CD ogni due anni, col-labora con il Direttore della rivista;

f) mediante l’aggiornamento profes-sionale attraverso attività volte adadeguare le conoscenze dei soci alcontinuo evolvere delle neuro-scienze cliniche;

g) mediante la concessione del patro-cinio ad iniziative scientifiche, diaggiornamento e didattiche, di ade-guato livello e coerenti con i finiistituzionali della SNO;

h) mediante il costante impegno delConsiglio Direttivo SNO. Per la at-tuazione della “mission” scientificadella Società, il Consiglio Diretti-

2 Periodico di informazione

STATUTO

dell’Associazione “Società dei Neu-rologi, Neurochirurghi e Neuroradio-logi Ospedalieri” (acrostico: SNO –Scienze Neurologiche Ospedaliere).Modifiche approvate dalla AssembleaStraordinaria del 12/2/2011.

ART. 1. - DEFINIZIONE

È costituita la Associazione denomi-nata “Società dei Neurologi, Neuro-chirurghi e Neuroradiologi Ospeda-lieri” (acrostico: SNO - Scienze Neu-rologiche Ospedaliere).La SNO è Associazione di rilevanzanazionale, che accoglie, con le moda-lità previste nel presente statuto, i me-dici che operino in ambito neurologi-co, neurochirurgico, neurororadiolo-gico, neuroriabilitativo e neuroriani-matorio all’interno di Strutture delServizio Sanitario Nazionale (Azien-de Ospedaliere, Aziende USL, Azien-de Universitarie, IRCCS, Ospedaliclassificati, Case di Cura private ac-creditate, ecc.) o specialisti in neuro-logia, neurofisiopatologia, neurochi-rurgia o neuroradiologi, operanti inambito libero-professionale, che nefacciano richiesta.

ART. 2. - SCOPI

Le finalità istituzionali della SNOsono:a) il miglioramento continuo degli

standard di qualità professionalenella diagnosi e nel trattamentodelle malattie del sistema nervosoe nella assistenza ai pazienti chene sono colpiti;

b) la attività di aggiornamento pro-fessionale e di formazione perma-nente nei confronti degli associati,con programmi annuali di attivitàformativa ECM;

c) la collaborazione con il Ministero

DOCUMENTI

LO STATUTO SNO

vo della SNO si può avvalere dellaconsulenza di un Comitato scienti-fico, nominato ad hoc dal Consi-glio Direttivo;

i) il perseguimento delle finalità e lavalutazione dei risultati sarà effet-tuato con adeguati sistemi di veri-fica del tipo e della qualità delleattività svolte.

Art. 5. - PATRIMONIO

ED ESERCIZI SOCIALI

Le attività sociali sono finanziate soloattraverso i contributi degli associatie/o di enti pubblici nonché di sogget-ti privati, con esclusione di finanzia-menti che configurino conflitto di in-teresse con il SSN, anche se forniti at-traverso soggetti collegati.Le attività ECM saranno finanziate at-traverso l’autofinanziamento e i con-tributi degli associati e/o enti pubblicie privati, ivi compresi i contributi delleindustrie farmaceutiche e di dispositi-vi medici, nel rispetto dei criteri e deilimiti stabiliti dalla Commissione na-zionale per la formazione continua.II Patrimonio è costituito:a) dai beni mobili ed immobili, per-

venuti a qualsiasi titolo, che diver-ranno proprietà della SNO;

b) da eventuali fondi di riserva costi-tuiti dalle liberalità;

c) da eventuali crediti, disponibilitàliquide, erogazioni, donazioni e la-sciti, pervenuti qualsiasi titolo;

d) da ogni altro bene materiale ed im-materiale acquisito con i mezzidella SNO.

Le entrate della SNO sono costituite:a) dalle quote sociali;b) da liberalità e rimborsi derivanti

da manifestazioni culturali e scien-tifiche o partecipazioni ad esse;

c) da ogni altra entrata che concorraad incrementare l’attivo sociale, nelrispetto delle normative vigenti inmateria ed in specie relative a fi-nanziamenti che possano configu-rare conflitto di interesse con ilSSN anche se forniti attraversosoggetti collegati;

d) dalle rendite dei beni facenti partedel patrimonio sociale.

L’esercizio finanziario chiude al 31

dicembre di ogni anno. Entro novantagiorni dalla fine di ogni esercizio ver-ranno predisposti dal Consiglio Diret-tivo il Bilancio Consuntivo e quellopreventivo del successivo esercizio.

Art. 6. - SOCI

Possono diventare Soci Ordinari dellaSNO, senza limitazioni personali oinerenti il luogo di lavoro, i mediciche operino in ambito neurologico,neurochirurgico, neurororadiologicoe neuroriabilitativo all’interno di Strut-ture del Servizio Sanitario Nazionale(Aziende Ospedaliere, Aziende USL,Aziende Universitarie, IRCCS, Ospe-dali classificati, Case di Cura privateaccreditate, ecc.) o specialisti in neu-rologia, neurofisiopatologia, neuro-chirurgia o neuroradiologi, operantiin ambito libero-professionale, che nefacciano richiesta.Per diventare socio il medico deve ri-volgere domanda scritta al Presidente,precisando la sua qualifica ed indiriz-zo, e dichiarando di accettare il pre-sente Statuto. Il CD ne delibera la am-missione nella prima riunione succes-siva.Sono “Soci Onorari”, accettati dal-l’Assemblea su proposta del CD, per-sonalità del mondo delle Scienze edella Cultura che hanno acquisito altiriconoscimenti in campo neurologicoe Soci in trattamento di quiescenzache abbiano particolari benemerenze.Questi non sono tenuti al pagamentodella quota, mantenendo il diritto alvoto.La qualifica di socio si perde:a) per decesso;b) per recesso, con dimissioni scritte;c) per morosità nel pagamento delle

quote associative, raggiunta unamorosità di due quote annuali eprevia diffida scritta o per mailcertificata all’interessato;

d) per decadenza, nel caso di perditadei requisiti richiesti per l’ammis-sione;

e) per espulsione, deliberata dal Con-siglio Direttivo nei seguenti casi:inosservanza degli obblighi previ-sti dal presente statuto; inosser-vanza di deliberazioni adottate

dagli Organi della SNO; compi-mento di atti suscettibili di recaregrave pregiudizio agli interessimorali o materiali della SNO; perevidente protratto disinteresse; peraltri gravi motivi;

f) nei casi per i quali, ai sensi delprecedente comma e, è prevista laespulsione nonché nel caso di vio-lazione degli obblighi derivanti dalpresente Statuto o delle delibera-zioni ed istruzioni emanate dallaSNO, il Consiglio Direttivo ha fa-coltà, in considerazione della gra-vità e rilevanza degli addebiti con-testati al Socio, di irrogare al So-cio, in alternativa alla espulsione,la sanzione della sospensione dal-l’esercizio dei diritti sociali, perun periodo non inferiore ad unanno e non superiore a tre anni. Laespulsione e la sospensione sonodeliberate dal CD a maggioranzasemplice dei presenti. I deliberatidi espulsione, di decadenza permorosità protratta e di sospensio-ne devono essere comunicati al-l’interessato con lettera raccoman-data o mail certificata del Presi-dente della SNO;

g) avverso i deliberati di sospensioneed espulsione è ammesso, entro 30giorni dalla loro comunicazione, ilricorso con lettera raccomandata omail certificata al Comitato deiProbiviri, che si esprimerà entrotrenta giorni;

h) i soci receduti, decaduti o esclusi oche, comunque, abbiano cessato di

N. 15 - Aprile 2015 3

www.eventiecongressi.net

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appartenere alla SNO, non posso-no richiedere la restituzione deicontributi versati e non possonovantare alcun diritto sul patrimo-nio dell’Associazione.

Art. 7. - ASSEMBLEA DEI SOCI

L’Assemblea dei Soci è l’organo so-vrano della Società e ad essa parteci-pano con diritto di voto tutti i sociiscritti da almeno sei mesi.L’Assemblea è presieduta dal Presi-dente della Società o da uno dei Vice-Presidenti. Possono partecipare allevotazioni soltanto i soci in regola conil pagamento delle quote sociali. Ècompito del Tesoriere e del Segretarioprocedere a tale verifica all’iniziodell’Assemblea.L’Assemblea viene convocata in se-duta ordinaria dal Presidente ogni an-no, in occasione del Congresso annua-le; la convocazione avviene a cura delSegretario che provvede a inviare av-viso scritto ai soci almeno 30 giorniprima.L’Assemblea, sia ordinaria che straor-dinaria, è valida in prima convocazio-ne se sono presenti, in persona o perdelega, almeno la metà dei soci aven-ti diritto al voto, in seconda convoca-zione quando sia presente almeno undecimo dei soci aventi diritto al voto.L’Assemblea decide a maggioranzadei votanti.È ammesso il voto per delega scritta,con un massimo di una delega persocio. Il Segretario controlla la rego-larità delle deleghe.L’Assemblea ordinaria:a) approva l’indirizzo della Società

sulla base delle relazioni del Pre-sidente, Segretario e Tesoriere;

b) approva i bilanci presentati su ba-se annuale dal Tesoriere;

c) elegge il Consiglio Direttivo;d) elegge il Comitato dei Provibiri su

proposta del Consiglio Direttivo trai soci;

e) delibera su ogni questione che levenga sottoposta dal Presidente odal Consiglio Direttivo.

L’Assemblea straordinaria viene con-vocata dal Presidente, su decisione delConsiglio Direttivo o su richiesta scrit-

ta e motivata da almeno un quinto deisoci che avevano diritto al voto nellaprecedente Assemblea ordinaria. Laconvocazione avviene a cura delSegretario mediante invito inviato aiSoci almeno venti giorni prima.L’Assemblea straordinaria decide su-gli argomenti posti all’ordine del gior-no dal Presidente, che devono com-prendere quelli relativi alla richiestadi convocazione.Le modifiche di Statuto e lo sciogli-mento della Società sono votati dal-l’Assemblea in seduta straordinaria.La Assemblea straordinaria, compre-sa quella chiamata a deliberare sullemodifiche di Statuto, è valida in pri-ma convocazione se sono presenti, inpersona, almeno la metà dei sociaventi diritto al voto, in seconda con-vocazione quando sia presente alme-no un decimo dei soci aventi diritto alvoto. L’Assemblea decide a maggio-ranza dei votanti. Non sono ammessivoti per delega. In caso di scioglimen-to della Società, eventuali attivi ver-ranno devoluti, a giudizio della As-semblea straordinaria, a favore di entiod associazioni onlus attivi nel campodelle neuroscienze cliniche.

Art. 8. - CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo dirige ed ammi-nistra la SNO e coordina gli indirizziespressi dall’Assemblea. È espressa-mente esclusa la retribuzione delleCariche Sociali.a) Esso è composto da sedici mem-

bri: il Presidente, tre Vice Presi-denti (uno per la Neurologia, unoper la Neurochirurgia ed uno perla Neuroradiologia), il Segretario,il Tesoriere e dieci Consiglieri,tutti aventi diritti al voto. Il Presi-dente uscente, in qualità di PastPresident, limitatamente al bien-nio successivo ed il Presidente E-letto entrano di diritto a far partedel Consiglio Direttivo con dirittodi voto, in aggiunta ai membri or-dinari.

b) Il CD viene eletto ogni due annidall’Assemblea ordinaria, tra i so-ci iscritti da almeno 1 anno, ed isuoi componenti sono rieleggibili

per non più di tre mandati conse-cutivi, con un intervallo di almenodue mandati.

c) I Consiglio Direttivo è costituitoda dieci Neurologi, quattro Neuro-chirurghi e due Neuroradiologi.

d) La elezione avviene, a scrutinio se-greto, su tre distinti elenchi di Neu-rologi, Neurochirurghi e Neuro-radiologi.

e) Almeno tre dei Neurologi, uno deiNeurochirurghi ed uno dei Neuro-radiologi non devono essere Diret-tori di Struttura Complessa al mo-mento della elezione.

f) Il Presidente Eletto ogni due anniè successivamente un Neurologo,un Neurochirurgo e un Neurora-diologo e viene eletto direttamen-te dalla Assemblea dei soci a scru-tinio segreto e su lista apposita. Sipossono candidare a Presidente iSoci con almeno dieci anni di an-zianità di iscrizione. Nella primaapplicazione dello Statuto cosìmodificato si procederà conte-stualmente alla elezione del Pre-sidente per il biennio ed al Presi-dente Eletto per il biennio succes-sivo.

g) Il Presidente presiede le Assem-blee ed il CD e ha la rappresentan-za legale della Società. Non puòessere eletto per più di due manda-ti.

h) I Vice Presidenti, in numero di tre,rappresentano le tre specialità. Inassenza del Presidente il Vice Pre-sidente con maggiore anzianità dipresenza nel Consiglio Direttivolo sostituisce a tutti gli effetti.

i) Il Segretario cura i rapporti tra ilCD ed i Soci, redige i verbali delleAssemblee e del CD, e ne diffon-de il contenuto tra i soci, cura ilsito Internet della SNO ed il No-tiziario, provvede alla esecuzionedelle delibere del CD e mantieneaggiornato l’elenco dei soci.

l) Il Direttore della Rivista ed il Se-gretario del Comitato Editorialeentrano di diritto nel CD, ma solocon parere consultivo.

m) I componenti il CD eleggono nellaprima riunione i Vice Presidenti. IlSegretario ed il Tesoriere vengono

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eletti dal CD tra i suoi componen-ti, su indicazione del Presidente.

n) Il CD si riunisce su proposta delPresidente o su richiesta scrittapresentata a quest’ultimo da alme-no quattro componenti. La convo-cazione viene effettuata dal Segre-tario per iscritto o via fax, e-mailalmeno 5 giorni prima; in casi ur-genti - a giudizio del Presidente - ilCD può essere convocato via fax,e-mail o telefono entro 48 ore.Ogni convocazione deve precisaregli argomenti all’ordine del giorno.Su proposta del Presidente è possi-bile svolgere riunioni del Direttivomediante conferenza telefonica ovideoconferenza. La riunione è va-lida in prima convocazione se sonopresenti almeno nove componenti,in seconda convocazione qualun-que sia il numero dei presenti. Ledecisioni vengono adottate a mag-gioranza dei presenti; in caso di pa-rità prevale il voto del Presidente.

o) Il Tesoriere amministra i fondidella Società, cura la riscossionedelle quote sociali e ne risponde alCD; ha piena disponibilità - essen-done personalmente responsabile -dei fondi a lui affidati.

Art. 9. - COMITATO DEI PROBIVIRI

a) Il Comitato dei Probiviri è compo-sto da tre Soci eletti dalla Assem-blea ordinaria tra gli iscritti allaSNO da almeno dieci anni, dura incarica per due anni ed i suoi mem-bri sono rieleggibili per un massi-mo di tre mandati.

b) Qualsiasi vertenza tra i soci e laAssociazione, comprese quelle re-lative all’impugnazione delle deli-berazioni dell’Assemblea, sarà de-ferita al Comitato dei Probiviri. IlComitato giudica come amichevo-le compositore senza alcuna for-malità di procedura.

c) Le disposizioni di cui al presentearticolo sono applicabili anche aqualsiasi controversia promossada - o nei confronti di - consiglie-ri, revisori e liquidatori, che abbia-no ad oggetto diritti disponibili re-lativi al presente Statuto ovvero ai

Il 27 e 28 marzo 2015 si è tenuto a Pra-to il III Meeting toscano della SNO.L’evento, organizzato da Pasquale Pa-lumbo (UO di Neurologia, Prato) incollaborazione con il coordinatore re-gionale SNO Gaetano Zaccara (UO diNeurologia, Firenze) si è rivelato ungrande successo. Ha visto la presenzadi circa 250 partecipanti, giunti datutte le sedi ospedaliere ed universita-rie della Toscana, che hanno animatole diverse sessioni sugli argomentiche proiettano il mondo delle neuro-scienze toscane verso il domani everso il futuro. Il titolo dell’eventoera “Innovazione e high technology

nelle neuroscienze toscane - il contri-

buto delle nuove generazioni”.Il Congresso si è svolto presso il PIN(Polo Universitario, Città di Prato),che è stato scelto in quanto luogo sim-bolico della città, dedicato alla cultu-ra, allo studio, alla ricerca. Le autorità intervenute all’aperturadel meeting, Matteo Biffoni (Sindacodi Prato), Maurizio Fioravanti (Presi-de del PIN), Luigi Biancalani (Asses-sore alla Salute del Comune di Prato),Simona Carli (Direttore Sanitario del-l’ASL 4 di Prato) e Giuseppe Neri(Presidente Nazionale SNO), hannoqualificato il congresso, portando i sa-luti ai presenti e sottolineando l’im-portanza dell’evento.La lettura magistrale della Prof.ssaMaria Chiara Carrozza, dell’Univer-sità degli Studi di Pisa, già Rettoredella Scuola “S. Anna” e già Ministrodella Pubblica Istruzione, si è artico-

lata sul tema “Human-machine sym-biosis and social robotics”, mettendoin evidenza gli straordinari progressidella biorobotica e come questi si svi-lupperanno e stanno già rivoluzionan-do il nostro modo di vivere.Le diverse sessioni, che hanno inte-ressato tutti i principali settori di inte-resse delle neuroscienze (ictus, epi-lessia, disturbi del movimento, scle-rosi multipla, neuroradiologia, neuro-chirurgia, sistema nervoso periferico),sono state affidate a giovani colleghi,coadiuvati ognuno da un singolo dis-cussant; questa formula si è rivelataefficace, contribuendo ad arricchire ladiscussione.Una parte del congresso è stata poi ri-servata ai problemi organizzativi del-le neuroscienze toscane, in una fase di

rapporti associativi. Le disposizio-ni di cui al presente articolo sonoinoltre applicabili anche a qualsia-si controversia relativa alle delibe-razioni dell’Assemblea.

d) Tutte le eventuali controversie so-ciali tra Soci e tra questi e la SNOo suoi Organi, saranno sottoposte

alla competenza del Collegio deiProbiviri; essi giudicheranno exbono et aequo senza formalità diprocedura.

Per quanto non contemplato dal pre-sente Statuto valgono le norme delCodice Civile.

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RESOCONTO

III MEETING TOSCANO SNO

Quando un fante apriva gli occhi e ve-deva un medico erano dolori. Quandoun fante apriva gli occhi e vedeva uncarabiniere, anzi un “aeroplano” comeli chiamavano per via del loro cappel-lo a lucerna, erano guai. In ogni casoerano “rogne”. In occasione del primo centenario dellaGrande Guerra, ricordiamo la parteci-pazione dei carabinieri, figure impie-gate anche nell’assistenza ai feriti enella vigilanza sanitaria. Apriamo una parentesi in merito allacommemorazione della Grande Guer-ra. Lo Stato italiano ha deciso di cele-brare questo avvenimento ad iniziaredal 2014. Il logo del Comitato per ilCentenario, nato in seno alla Presi-denza del Consiglio dei Ministri, reci-ta infatti: “Commemorazione PrimaGuerra Mondiale 2014-2018”. Unadecisione nata dall’intento di ricorda-re che una parte di popolazioni oggiitaliane, seppur numericamente ridot-ta, all’epoca era suddita dell’ImperoAustro-Ungarico ed iniziò la guerranel 1914. Una decisione giusta dalpunto di vista culturale e della memo-ria, che vuole ricordare il sacrificio di

profonda trasformazione del sistemasanitario regionale, in cui la SNO to-scana sta svolgendo da anni un ruolodi protagonista, tanto da essere indivi-duata, da tutta la comunità scientificaregionale, come l’unico riferimento so-

cietario in grado di rappresentare leproprie istanze.Lo spazio dedicato alle comunicazio-ni ed ai poster ha registrato un totale di73 contributi scientifici, giunti da tuttii territori della Toscana. Per valorizza-re questa sezione del congresso, sonostate organizzate 64 brevi comunica-zioni orali e 9 poster, svolte in 4 ses-sioni parallele e protratte fino al tardopomeriggio di sabato, che hanno su-scitato grande partecipazione, con-fronto e discussione dei molti presenti.Diverse le aziende sponsor intervenu-te, che hanno tutte espresso apprezza-mento, ed ottimo il supporto della Se-greteria Organizzativa More Comuni-cazione.

In sintesi, questo congresso è statouna ulteriore conferma della presen-za, iniziativa e ruolo leader della SNOToscana, che rappresenta una comu-nità scientifica viva, partecipe e pro-positiva.

trentini, sud-tirolesi e triestini, che giànell’agosto del 1914 partirono nellefila dell’esercito imperiale per i campidi battaglia della Galizia. Una deci-sione condivisibile dal punto di vistaumano ma, a nostro parere, errata daun punto di vista storico. La Repub-blica Italiana quale oggi la conoscia-mo è erede del Regno d’Italia cheentrò in guerra il 24 maggio 1915. Perchiunque abbia frequentato le scuolenei lontani decenni scorsi o abbiaavuto un nonno o un bisnonno in casache fece la guerra, quella guerra è il“15-18”. Nella memoria collettivadella stragrande maggioranza degliitaliani queste due date sono scolpitecome nella pietra. Il “quindici-diciot-to” è diventato quasi una locuzione,una parola, una categoria storica. Par-lare di “14-18” per noi italiani suonainevitabilmente estraneo.Ritornando all’Arma dei Carabinieri,ricordiamo che fu costituita nel 1814,sul modello della gendarmeria france-se, da Vittorio Emanuele I di Savoianello Stato Sabaudo contro qualsiasiminaccia all’ordine sociale. Il nomederivò dal fatto che i carabinieri erano

muniti di carabina, arma allora carat-teristica dei reparti scelti di cavalleria.Un altro elemento che contraddistin-gueva i carabinieri era l’alfabetizza-zione: dovevano sapere leggere e scri-vere. Inoltre, la loro istituzione era altempo stesso corpo di polizia e com-battente.La storia dell’Arma dei Carabinieri ècoronata da molti comportamenti al-truistici, che le hanno garantito neltempo una grande popolarità presso lapopolazione civile, tanto da guada-gnarsi l’appellativo di “Benemerita”.Tuttavia durante la prima guerra mon-diale ai carabinieri fu richiesta una at-tività tutt’altro che beneamata e cheanzi li rese invisi alla maggior partedei militari. Una antipatia che resteràradicata per molto tempo. Infatti, uno dei loro specifici compitidi istituto, in qualità di polizia milita-re, era di dover far rispettare il codicepenale militare di guerra. Un codicerisalente addirittura al 1869 e di con-seguenza assai poco adatto ad un mo-derno esercito. Durate il ventennio fa-scista andrà addirittura peggio, perchéessendo l’Arma dei Carabinieri partedell’organizzazione di polizia delloStato italiano, si ritroverà a dover ap-plicare e a far rispettare le rigide leggirazziali emanate all’epoca (va comun-

6 Periodico di informazione

STORIA DELLA MEDICINA

AEROPLANI IN BICICLETTA

mento dell’ordine interno dei centri a-

bitati, la sicurezza delle comunicazio-

ni, la prevenzione e la repressione

dello spionaggio, la vigilanza sanita-

ria e l’assistenza ai feriti.

A onor di giustizia dobbiamo anche

riportare che i carabinieri operanti nel

corso della prima guerra mondiale

non si limitarono solo all’attività di

polizia militare e a quelle sopramen-

zionate, ma, confermando la loro più

antica tradizione, si distinsero nelle

battaglie dell’Isonzo, del Carso, del

Piave, sul Sabotino, sul San Michele

ed in particolare nei combattimenti

sulle pendici del Podgora entrando

per primi a Gorizia, il 9 agosto 1916.

E ugualmente, il 2 novembre 1918,

circa 200 militari del Battaglione Ca-

rabinieri Mobilitato presso il Coman-

do Supremo furono tra i primi a toc-

care il suolo di Trieste liberata. Il loro

comandante, capitano Umberto Rus-

so, fu addirittura il primo a sbarcare.

Durante il primo conflitto mondiale

caddero circa 1.400 carabinieri; i feri-

ti furono circa 5.000.

A reparti e singoli militari, operanti in

patria e all’estero, furono conferite le

seguenti decorazioni: una croce del-

l’Ordine Militare di Savoia, 4 meda-

glie d’oro, 304 d’argento, 831 di bron-

zo, 801 croci di guerra e 200 encomi

solenni, tutti al valor militare.

Insomma come spesso succede nella

storia, una medaglia, tanto per restare

in tema, ha sempre anche un’altra fac-

cia.

FONTI CONSULTATE

- De Simone C. L’Isonzo mormorava. Fanti e gene-

rali a Caporetto. Mursia, Milano, 2005.

- Gibelli A. La grande guerra degli italiani 1915-

1918. Sansoni, Firenze, 1998.

- Isnenghi M., Rochat G. La grande guerra 1914-

1918, La Nuova Italia, Firenze, 2000.

- Pittalis E. La guerra di Giovanni (l’Italia al fron-

te: 1915-1918). Biblioteca dell’Immagine, Por-

denone, 2006.

- Romano S. I carabinieri 200 anni dopo. Qualche

riflessione sulla loro storia. In G. Governale: Ac-

canto agli italiani. Carabinieri e nazione. Due se-

coli di fedeltà e servizio. Mondadori, Milano, 2014.

Angelo Nataloni

(Società Storica per la Guerra Bianca)

Angela Verlicchi

(Associazione SOS Cervello)

Bruno Zanotti

(Segretario Nazionale SNO)

que ricordato che, in quei difficili mo-

menti per tutto il nostro Paese, circa

2.700 carabinieri subirono la deporta-

zione a vario titolo per essersi rifiutati

di soggiacere alle disposizioni delle

forze militari nazifasciste, soprattutto

dopo l’8 settembre 1943, e che 10 ca-

rabinieri furono vittime dell’eccidio

delle Fosse Ardeatine).

Ai carabinieri fu richiesta la rigida ap-

plicazione delle norme del codice pe-

nale militare di guerra a tutti quei com-

battenti che si rendevano responsabili

di reati militari consumati “in zona di

guerra e di fronte al nemico” (come

codardia, diserzione e simili).

Un esempio di questo è raccontato da

Cesare De Simone, scrittore e gior-

nalista, nel suo libro “L’Isonzo mor-

morava”: “Tutte le volte che c’era un

attacco arrivavano i carabinieri. Entra-

vano nelle nostre trincee, i loro uffi-

ciali li facevano mettere in fila dietro

di noi e noi sapevamo che - quando

sarebbe stata l’ora - avrebbero spara-

to addosso a chiunque si fosse attar-

dato nei camminamenti invece di an-

dare all’assalto. Questo succedeva

spesso. C’erano dei soldati, ce n’era-

no sempre, che avevano paura di usci-

re fuori dalla trincea quando le mitra-

gliatrici austriache sparavano all’im-

pazzata contro di noi. Allora i carabi-

nieri li prendevano e li fucilavano. A

volte era l’ufficiale che li ammazzava

a rivoltellate.”. Comportamenti que-

sti, che non potevano renderli simpa-

tici alla truppa combattente, ma che in

ogni caso ed in egual misura erano

frutto di una obbedienza al dovere ri-

chiesta, troppo spesso, in maniera cie-

ca e disumana. Presso i reparti com-

battenti i carabinieri agirono non solo

come poliziotti, ma anche nelle posi-

zioni di prima linea, ai posti di medi-

cazione, agli sbocchi dei cammina-

menti, nei punti di passaggio obbliga-

to, lungo le strade e le direttrici di

marcia delle truppe operanti. In più

avevano compiti, per così dire, meno

combattenti, come l’esecuzione dei

bandi per i militari e per le popolazio-

ni civili, il recapito di ordini, i servizi

di sicurezza in sosta ed in marcia,

l’attività di polizia giudiziaria per i

reati militari e comuni, il manteni-

N. 15 - Aprile 2015 7

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Figura 1. Carabinieri durante la Grande Guerra.

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