Bollettino S.Giacomo Quaresima 2011

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Bollettino della Parrocchia di S.Giacomo per la Quaresima 2011

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SOMMARIO

Carissimo pag. 3Messaggio del Papa pag. 4Quaresima 2011 pag. 7Dal Gruppo Missioni-Caritas pag. 8Incontro con i nostri missionari pag. 9

Dal CPP pag. 11Cronaca fotografica pag. 12Gruppo Sportivo pag. 13Una comunità in dialogo pag. 14Nuove forme di comunicazione pag. 15

ORARIO DELLE S.MESSE dalla domenica 10 Ottobre

FESTIVO Ore 9,00 al monastero

ore 10,00 – 11,15 e 18,30 in parrocchia

FERIALE dal lunedì al venerdì: ore 8,30

Sabato: ore 8,30 e 18,30 in parrocchia

In copertina: (Ponte sul fiume Mella – visto da via dell’argine)

Quaresima: un ponte verso la Pasqua; un ponte che conduce al centro che è Cristo Gesù e ci avvicina fa-cendo di noi una comunità.Un fiume d’ acqua che purifica e porta vita: il nostro Battesimo.

IL BATTESIMO

E’ notte; non una notte però maligna, senza strade, ma buona, ricolma della vici-nanza di Dio, e la sua parola ci conduce. La seguiamo e ci guida alle origini della nostra esistenza…ci porta a quel principio in cui non è più consentito dire “noi”, ma “io”: ciascuno deve dire con serietà e gioia:…io sono scaturito a nuova vita dalla grazia creatrice di Dio; ci porta al Battesimo!Quando lo si celebrò per me, la luce è sbocciata in me. Quella vita che deve durare per tutta l’eternità è iniziata in me. Quando venni portato al fonte della rinascita ero un bambino: “ Che cosa chiedi?” “Rinunci?” “ Credi?”- altri, per necessità, dovettero rispondere per me. Ora io voglio confermare quanto essi pronunciarono allora e dire: “ Così sia; io mi impegno”. Allora ho accolto la vita di Cristo…Ora assumo ciò che ne consegue: essere una persona che vive come chi ha ricevuto il sigillo del Signore.

Romano Guardini

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CARISSIMO

Scrivo a te, personalmente, all’inizio di questa Quaresima; mi rivolgo a te che un giorno sei stato Battezzato.

Entro nel tuo tempo e nella tua atten-zione non in forza di un mio diritto, ma in forza di un dovere che mi è stato assegna-to: Annunciare il Vangelo di Gesù Cristo! Non ti chiedo come stai vivendo! E non sono autorizzato a giudicare il tuo modo di vivere; ma ti chiedo di considerare il fatto che un giorno, e per sempre, ha se-gnato la tua vita: sei stato battezzato! E questo lo sai senza averne un ricordo; lo sai perché chi ti ha voluto bene ha deside-rato che tu condividessi questa loro scelta e accogliessi il Battesimo come un dono, un puro dono; infatti non ti sei battezza-to da solo, non hai detto: io mi battezzo! Purtroppo, forse, non conosco il tuo volto, e questo è per me una colpa, ma sento di essere legato a te perché anch’io, come te, ho ricevuto lo stesso dono: il Bat-tesimo:“ siamo battezzati in un solo Spi-rito per formare un solo corpo” ( 1 Cor.) E questo mi permette di porre un’unica do-manda: che cosa ne abbiamo fatto del no-stro Battesimo?Il Battesimo non è il ricordo di qualcosa che è avvenuto nel passato, è un seme che cresce o che inaridisce… adesso cresce o inaridisce! Se dici “Padre nostro” anche solo nel-la tua coscienza, o ad alta voce , questo è il Battesimo che stai vivendo e senti che la tua vita non è in mano a uno spietato destino. Ti auguro di essere ancora capace di dire “Pa-dre!” di dire che Dio ti ama di un amore infinito. Ogni volta di fronte ad una scelta mo-rale, libera, seria, entra il richiamo al tuo essere cristiano; è nel Battesimo la sorgen-te di questa forza.Prova a chiederti in base a quali criteri stai facendo le tue scelte.

Se sei più attirato dalla speranza del domani piuttosto che inseguito dal pensie-ro del passato è il Battesimo che ti proietta nel domani; è la libertà di correre avanti. Sei una persona di speranza?Quanto ti prende il pessimismo? Il tuo Battesimo è anche il mio e il nostro Battesimo, sei parte di una comuni-tà: cosa vuol dire per te fare parte della co-munità cristiana di San Giacomo? Quando è stata l’ultima volta che sei entrato nella nostra chiesa? Sarebbe bello che il tuo, il mio, il Battesimo di ogni battezzato che vive oggi, in questa parte della nostra città, si potesse toccare con mano in una comuni-tà viva, unita, dove ciascuno trova uno spa-zio di servizio all’altro nella carità. Ma se ti sto scrivendo è perché, forse, c’è bisogno che il dono che hai ricevuto non rimanga sepolto nel terreno della indifferenza. Non ti dice niente il fatto che oggi nel mondo

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ci sia gente che rischia la vita per il Bat-tesimo che ha ricevuto? C’è una comuni-tà che si sta impoverendo, e questo mi fa pensare e mi porta a scriverti queste righe. Te lo devo ricordare: Il Battesimo che ti ha rigenerato non può essere smentito da niente, rimane sempre, Dio non ver-rà meno nella sua fedeltà, siamo sem-pre suoi figli, qualunque cosa facciamo. Stiamo entrando nel tempo della Quaresima, non ti piacerebbe riprendere un cammino di fede o di approfondimento della tua fede? Non credo sia venuta meno nella tua coscienza una preghiera che si rivolge al cielo e non credo tu abbia rin-

negato questa comunità (a meno che que-sta comunità ti abbia ferito, allora ti devo solo chiedere scusa ) ma non pensi pos-sibile riprendere anche una preghiera detta con tutta la comunità in particolare nella Messa domenicale? A volte la lontananza è solo pigrizia o la mancanza di uno spunto per riprendere: ecco lo spunto che ti offro: la gioia di celebrare la Pasqua con te in questa comunità di San Giacomo, ravvi-vando il dono del Battesimo che è in te. La tua fantasia troverà certamente il modo per esprimere una risposta che sarà, a me, particolarmente gradita.

Don Fulvio

“Con Cristo siete sepolti nel Battesimo, con lui siete anche risorti” (cfr Col 2,12)

MESSAGGIO DI PAPA BENEDETTO XVI

PER LA QUARESIMA 2011

Cari fratelli e sorelle,

la Quaresima, che ci conduce alla ce-lebrazione della Santa Pasqua, è per la Chiesa un tempo liturgico assai prezioso e importante, in vista del quale sono lieto di rivolgere una parola specifica perché sia vissuto con il dovuto impegno. …. 1. …nel giorno del nostro Battesimo, quan-do, “divenuti partecipi della morte e risur-rezione del Cristo”, è iniziata per noi “l’av-ventura gioiosa ed esaltante del discepolo” San Paolo, nelle sue Lettere, insiste ripetu-tamente sulla singolare comunione con il Figlio di Dio realizzata in questo lavacro. Il fatto che nella maggioranza dei casi il Battesimo si riceva da bambini mette in evidenza che si tratta di un dono di Dio…

comunicata all’uomo gratuitamente. ….Il Battesimo, quindi, non è un rito del pas-sato, ma l’incontro con Cristo che informa tutta l’esistenza del battezzato, gli dona la vita divina e lo chiama ad una conversione sincera, avviata e sostenuta dalla Grazia, che lo porti a raggiungere la statura adulta del Cristo.….Questo dono gratuito deve essere sempre ravvivato in ciascuno di noi e la Quaresima ci offre un percorso analogo al catecumenato, che per i cristiani della Chiesa antica, come pure per i catecumeni d’oggi, è una scuola insostituibile di fede e di vita cristiana: davvero essi vivono il Battesimo come un atto decisivo per tutta la loro esistenza.

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2. … la Chiesa, nei testi evangelici delle domeniche di Quaresima, ci guida ad un incontro particolarmente intenso con il Si-gnore, facendoci ripercorrere le tappe del cammino dell’iniziazione cristiana.

La prima domenica dell’itinerario qua-resimale evidenzia la nostra condizione dell’uomo su questa terra. Il combattimento vittorioso contro le tentazioni, che dà inizio alla missione di Gesù, è un invito a prendere consapevolezza della propria fragilità per accogliere la Grazia che libera dal peccato e infonde nuova forza in Cristo, via, verità e vita: Cristo ne esce vittorioso, per aprire anche il nostro cuore alla speranza e guidarci a vincere le seduzioni del male.

Il Vangelo della Trasfigurazione del Signore pone davanti ai nostri occhi la gloria di Cri-sto, che anticipa la risurrezione e che annun-cia la divinizzazione dell’uomo. La comunità cristiana prende coscien-za di essere condotta, come gli apo-stoli Pietro, Giacomo e Giovanni, “in disparte, su un alto monte” (Mt 17,1), per accogliere nuovamente in Cristo, quali figli nel Figlio, il dono della Grazia di Dio. E’ l’invito a prendere le distanze dal rumore del quotidiano per immergersi nella presenza di Dio.

La domanda di Gesù alla Samari-tana: “Dammi da bere” (Gv 4,7), che viene proposta nella liturgia della terza domenica, esprime la passione di Dio per ogni uomo e vuole suscitare nel nostro cuore il desiderio del dono dell’ “acqua che zampilla per la vita eterna” (v. 14): è il dono dello Spirito Santo, che fa dei cristiani “veri adoratori” in grado di pregare il Padre “in spirito e verità” (v. 23). Solo quest’acqua

può estinguere la nostra sete di bene, di verità e di bellezza!

La “domenica del cieco nato” presenta Cristo come luce del mondo. Il Vangelo interpella ciascuno di noi: “Tu, credi nel Figlio dell’uomo?”. “Credo, Signore!” (Gv 9,35.38), afferma con gioia il cieco nato, fa-cendosi voce di ogni credente. Egli illumina tutte le oscurità della vita e porta l’uomo a vivere da “figlio della luce”.

Quando, nella quinta domenica, ci viene proclamata la risurrezione di Lazzaro, siamo messi di fronte al mistero ultimo della nostra esistenza: “Io sono la risurrezione e la vita… Credi questo?” (Gv 11,25-26). Per la comu-nità cristiana è il momento di riporre con sincerità, insieme a Marta, tutta la speranza in Gesù di Nazareth: “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che

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viene nel mondo” (v. 27). La comunione con Cristo in questa vita ci prepara a superare il confine della morte, per vivere senza fine in Lui….. Privo della luce della fede l’universo intero finisce rinchiuso dentro un sepolcro senza futuro, senza speranza.

Il percorso quaresimale trova il suo compi-mento nel Triduo Pasquale, particolarmente nella Grande Veglia nella Notte Santa: rinnovando le promesse battesimali, riaffer-miamo che Cristo è il Signore della nostra vita, quella vita che Dio ci ha comunicato quando siamo rinati “dall’acqua e dallo Spirito Santo”, e riconfermiamo il nostro fermo impegno di corrispondere all’azione della Grazia per essere suoi discepoli.

3. Il nostro immergerci nella morte e risurre-zione di Cristo attraverso il Sacramento del Battesimo, ci spinge ogni giorno a liberare il nostro cuore dal peso delle cose materiali, da un legame egoistico con la “terra”, che ci impoverisce e ci impedisce di essere dispo-nibili e aperti a Dio e al prossimo…..

In tutto il periodo quaresimale, la Chiesa ci offre con particolare abbondanza la Parola di Dio. Meditandola ed interiorizzandola per viverla quotidianamente, impariamo una forma preziosa e insostituibile di preghiera, perché l’ascolto attento di Dio, che continua a parlare al nostro cuore, alimenta il cammi-no di fede che abbiamo iniziato nel giorno del Battesimo. …..

In sintesi, l’itinerario quaresimale, nel quale siamo invitati a contemplare il Mistero della Croce, è “farsi conformi alla morte di Cri-sto” (Fil 3,10), per attuare una conversione profonda della nostra vita: lasciarci trasfor-mare dall’azione dello Spirito Santo, come san Paolo sulla via di Damasco; orientare con decisione la nostra esistenza secondo la volontà di Dio; liberarci dal nostro egoismo, superando l’istinto di dominio sugli altri e aprendoci alla carità di Cristo. Il periodo quaresimale è momento favorevole per ri-conoscere la nostra debolezza, accogliere, con una sincera revisione di vita, la Grazia rinnovatrice del Sacramento della Penitenza e camminare con decisione verso Cristo.

Cari fratelli e sorelle, mediante l’incontro personale col nostro Redentore e attraverso il digiuno, l’elemosina e la preghiera, il cammino di conversione verso la Pasqua ci conduce a riscoprire il nostro Battesimo. Rinnoviamo in questa Quaresima l’acco-glienza della Grazia che Dio ci ha donato in quel momento, perché illumini e guidi tutte le nostre azioni. Quanto il Sacramento significa e realizza, siamo chiamati a viverlo ogni giorno in una sequela di Cristo sempre più generosa e autentica. In questo nostro itinerario, ci affidiamo alla Vergine Maria, che ha generato il Verbo di Dio nella fede e nella carne, per immergerci come Lei nella morte e risurrezione del suo Figlio Gesù ed avere la vita eterna.

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INIZIATIVE SETTIMANALI PER TUTTA LA COMUNITA’VENERDI’ 18 MARZO ore 20,30 – in Oratorio“ANNUNCIAMO CRISTO CROCIFISSO E RISORTO SALVEZZA DEL MONDO” Annuncio di un cammino di catechesi per gli adulti ( I^ serata)

SABATO 26 MARZO CENA POVERA Appuntamento annuale

VENERDÌ 1 APRILE ore 20,30 - in Oratorio ANNUNCIO E CATECHESI NELLA COMUNITA’ CRISTIANA Perché la catechesi nella chiesa? ( II^ serata)

DOMENICA 3 APRILE ore 10,30 S.MESSA celebrata dal Vescovo Luciano

GIOVEDI’ 7 APRILE SERATA EUCARISTICA Ore 20,30 in chiesa parrocchiale Adorazione Eucaristica guidata

MERCOLEDI’ 13 APRILE VIA CRUCIS PER LE VIE DEL QUARTIERE

Il Vescovo DiocesanoMons. Luciano Monari

celebra per la prima volta l’Eucaristia nella nostra Chiesa parrocchiale

DOMENICA 3 APRILE alle ore 10,30

Una celebrazione che si colloca nel cammino Quaresimale; una tappa verso la Pasqua,

alla riscoperta del nostro Battesimo e nel cammino di formazione

della comunità cristiana di San Giacomo

che pone al centro l’Eucaristia.

SORGENTE INESAURIBILE PER PURIFICARE E PER EDIFICARE LA FRATERNITÀ

DIGIUNO E ASTINENZARicordo a tutti che in Quaresima la Chie-sa chiede ai fedeli questi due segni forti di rinuncia; appartengono, da sempre, alla vita e alla prassi penitenziale della Chie-sa, segni del bisogno permanente del cri-stiano di conversione al regno di Dio. - l’obbligo del digiuno il Mercoledì delle Ce-neri e il Venerdì Santo- astinenza dalla carne il mercoledì delle Ce-neri e tutti i venerdì di Quaresima.Non è una richiesta facoltativa; è vincolata la nostra coscienza!

QUARESIMA 2011

MERCOLEDI’ DELLE CENERI 9 Marzo

Un invito a tutta la comunità, dai più grandi ai più piccoli: abbiamo tutti bisogno di conver-tire il cuore !Giornata di digiuno e astinenza S.Messa e imposizione delle ceneri ore 8,20 e ore 20,30

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Quaresima con i ragazzi

VIA CRUCIS SETTIMANALE Tutti i venerdì di Quaresima alle ore 15,00

in Chiesa parrocchiale si tiene la pratica della Via Crucis

Animazione S.Messa domenicale:

13 Marzo - Cresimandi (I e II media) 20 Marzo – III e IV anno 27 Marzo: Cresimandi del V° anno (nuova iniziazione)3 Aprile: S. Messa con il Vescovo Luciano; impegno per tutta la comunità nelle sue va-rie espressioni10 Aprile: II anno

Preghiera settimanale:

dal lunedì al venerdì ore 18,00aperta a tutti – con la partecipazione in par-ticolare di:I settimana (14-18 MARZO)Cresimandi I e II mediaII settimana ( 21 – 25 Marzo)Cresimandi V annoIII settimana (28 marzo – 1 Aprile)IV annoIV settimana ( 4 – 8 Aprile) III media e I e II superiore

QUARESIMA DI SOLDARIETA’ DALLA DOMENICA 27 MARZO

Raccolta di solidarietà per le missioni di don Bruno e don Marco e iniziative Caritas nella nostra parrocchia

DAL GRUPPO MISSIONI-CARITAS

Delusioni, soddisfazioni e certezze di un Gruppo Missionario

Come in tutti i gruppi che si rispettano, purtroppo, ci sono alti e bassi e così da un eccezionale Ottobre Missionario siamo arrivati a Dicembre, con la tradizionale bancarella natalizia, ma l’affluenza è stata veramente scarsa; forse perché si è tenuta nel sottochiesa, dove è poco visibile (probabilmente se fosse un altro tipo di scantinato con appesi salami e un buon vino, l’affluenza sarebbe diversa ….ci penseremo per l’anno prossimo).A Gennaio e Febbraio abbiamo avuto la fortuna di avere con noi i nostri Missionari che ci hanno fatto riflettere sui temi della preghiera e della comunità.La preghiera non deve mai mancare perché è l’unica vera fonte di sostentamento del Cristiano. Sulla parola “comunità” abbiamo ancora tanto da imparare visto che il significato è:“Aggregato di persone che hanno comuni origini, idee e interessi”e ci aggiungerei rispetto reciproco!Ringraziamo di cuore il Gruppo Calcio che è sempre attento e vicino ai nostri bisogni:

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ha contribuito con una donazione di 750€, ricavato della lotteria di Natale, a sostegno dell’Emergenza Freddo.A tale proposito ringraziamo i volontari e soprattutto quei giovani che quest’anno si sono uniti a noi rendendo più agevole questa iniziativa.Ricordiamo che da anni il Gruppo Missionario sostiene l’ “Adozione a distanza” di una bimba in Etiopia; chi volesse saperne di più ci può contattare.Ma…. non ci stanchiamo di sollecitarvi e allora ecco i prossimi appuntamenti:

- vi aspettiamo alla “CENA POVERA” momento di condivisione di un piatto povero, di esperienze, canti e riflessioni e preghiera che si terrà il 26 MARZO in preparazione alla Quaresima.

- il 9-10 APRILE con “FAI FIORIRE LA MISSIONE” acquistando una pianta potrai fare rifiorire il tuo giardino, non solo quello di terra, ma anche quello della tua anima che si aprirà agli altri.

- il 30 APRILE poi sarete attesi per la RACCOLTA ALIMENTARE per il Centro d’Ascolto.

Se pensate che aspetteremo fino all’anguriata estiva per farci risentire vi sbagliate, perché nel frattempo cercheremo di trovare nuovi stimoli per farvi stare vicino a noi, ma soprattutto a quelli che per molti di noi tante volte contano poco più di niente e per i quali a volte può bastare anche una semplice preghiera per avere la certezza di avere fatto qualche cosa di buono!

Vi aspettiamo G.M.C.S.G.

INCONTRO CON I NOSTRI MISSIONARI

Il gruppo missionario ha invitato nella nostra parrocchia Don Bruno Moreschi, missionario in Mozambico e Don Marco Marelli, missionario in Brasile, a parlarci del confronto, del dialogo e del rispetto fra le religioni nella comunità in cui hanno operato.DON BRUNO : C’è il desiderio di un confronto che porta alla consapevolezza che Gesù è l’unico vero salvatore. Maometto si considerava il profeta che avrebbe dato unità politica e religiosa al popolo arabo, nessuno aveva preannunciato la sua venuta. Gesù entra in modo ben diverso nella storia dell’uomo. Gesù ha radice in centinaia di profezie e il suo arrivo e la sua missione sono preannunciati già nell’Antico Testamento. C’è la necessità di dialogo:

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ciò presuppone un confronto con gli altri, rispetto per le religioni e per le persone, per crescere come cristiani. A Morrumbene un piccolo gruppo della popolazione è cattolico; la Chiesa è stata molto perseguitata e solo nel 1992 sono giunti da Roma accordi di pace. C’è, tuttavia , una buona convivenza con i protestanti, che riconoscono il sacramento del Battesimo, con i mussulmani disponibili a qualsiasi richiesta di collaborazione e con altre sette che vengono e spariscono. Le religioni tradizionali africane, che ancora ricorrono allo stregone, hanno motivazioni di fede forte nel mondo degli spiriti e nutrono molto rispetto per il mondo degli antenati.. La fede è la base su cui l’uomo costruisce i suoi rapporti con il villaggio, con la sua donna, con gli altri e non mostra indifferenza . La religione buona porta amore, la religione non buona porta odio. Ci sono punti molto diversi fra le religioni, ma c’è qualcosa in comune come il culto dei morti, l’essere credenti…Don Bruno ha instaurato un buon rapporto con la sua gente, grazie alla sua opera di evangelizzazione ed all’aiuto dato alla comunità. E’ desiderio suo e della popolazione che gravita intorno alla parrocchia di costruire una nuova chiesa, che possa accogliere più persone per un cammino di fede verso Gesù, il nostro unico SalvatoreDON MARCO : L’amore di Dio raggiunge qualsiasi situazione. La Chiesa ha il compito di rendere le persone consapevoli di questo amore, di liberarle dai sensi di colpa di far capire che sono amate. In Brasile la Chiesa ha cristianizzato quel popolo dalla convivenza pacifica, dalla cultura legata in prevalenza alla natura.Aspetto religioso: la religiosità in America Latina può sembrare a prima vista molto esteriore, poi si nota che pervade la vita, la

dimensione, le scelte di quel popolo. Don Marco ha dovuto mettersi a guardare ad osservare, ad accogliere ed accettare quella cultura, prima di raggiungere dei risultati. Là è necessario guardare e poi camminare, e ci si abitua ad aspettare, a farsi guardare ed a scambiarsi esperienze. L’incontro di religiosità che sembra superficiale, invece, aiuta ancora ad incontrare il mistero di Cristo.La religiosità ha una struttura che obbliga i laici a diventare protagonisti: a Castanao c’è un prete con trentamila persone, c’è una parrocchia centrale e ci sono tante comunità, “piccole chiese”, dislocate nei villaggi, raggiungibili dal prete in due o tre ore, con mezzi vari, dopo aver attraversato la foresta o la boscaglia o strade sterrate. Le “comunità” sono gestite da un coordinatore, da un vicecoordinatore, aiutati da un catechista per il culto domenicale (lettura della Parola di Dio, distribuzione della Eucaristia) e da qualche catechista per la catechesi dei ragazzi. Il coordinatore ha un ruolo molto interessante, rappresenta il parroco, frequenta gli incontri culturali di formazione. Così le persone si sentono Chiesa.Anche in Brasile c’è l’invasione di sette evangeliche che si diffondono, toccando l’aspetto emotivo e creano confusione. I laici perciò devono essere sempre più formati, per rinsaldare la loro fede e poter testimoniare ed evangelizzare. Lo Spirito Santo aiuta il cammino in crescita. Aspetto politico: molte sono le difficoltà per la diffusa mancanza di giustizia. C’è il pericolo che l’indigeno continui ad accettare senza reagire, che i giovani provino disincanto nei confronti della vita, che subiscano una persuasione occulta che non libera le coscienze, ma le condiziona.Don Marco ora andrà in una nuova missione in Venezuela.

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DAL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE “La parrocchia unisce più famiglie e le raccoglie attorno alla medesima Eucaristia” così recita la lettera pastorale “Tutti siamo una cosa sola” del Vescovo Monari.Nel C.P.P. si è sottolineata la centralità dell’Eucaristia che porta all’unità della comunità. L’annuncio della Parola di Dio, la preghiera condivisa, la comunione sacramentale inducono ad una forma di vita cristiana, all’amore fraterno, all’unione fra le persone.Si è fatto una verifica sulla prima parte dell’anno pastorale: c’è un calo di attenzione verso la comunità, ci troviamo di fronte alla necessità di sollecitare per una partecipazione viva alla vita della comunità. Molti sono i compiti che possono essere assolti anche dai laici che si cercherà di coinvolgere ad una maggiore partecipazione, cercando strategie diverse. I catechisti rilevano che risulta difficile comunicare su temi religiosi con alcuni genitori dei bambini dell’iniziazione cristiana; dopo aver ricevuto i Sacramenti della Comunione e della Cresima, sono pochi quelli che hanno seguito un cammino di approfondimento religioso; ci sono trentenni, quarantenni con una conoscenza bloccata ai quattordici anni di età, con una competenza religiosa di un preadolescente. Manca una catechesi di fondo, perciò sarebbe opportuno che al più presto la Parrocchia provvedesse ad istituire per gli adulti un corso di formazione basilare che rinfreschi e rinnovi alcune conoscenze sulla dottrina cristiana o sulla Bibbia e che integri alcuni temi trattati durante gli incontri proposti dalla diocesi,A San Giacomo non mancano espressioni positive: ad esempio il gruppo caritas-missioni, che si va consolidando, ha aderito alla marcia della pace, coinvolgendo più persone…Il gruppo sportivo si è impegnato nelle celebrazioni del Natale dello sportivo: ha preparato con i ragazzi l’ animazione della S. Messa, ha promosso una lotteria di beneficenza ed ha offerto il ricavato per le opere del gruppo missionario.Si auspica che in tutti i gruppi oratoriali ci sia una attività formativa che porti alla crescita spirituale delle persone, alla ricerca della Verità, all’imitazione di Gesù, che, con la sua venuta, con la sua morte e resurrezione ci ha portato la salvezza. La Quaresima sarà una occasione importante per tutti; i catechisti potrebbero essere presenti, con tutti i loro ragazzi, alla Messa domenicale, gli adulti, liberi da impegni, sono invitati alla Via Crucis del venerdì, alle ore 15; piccoli gruppi di giovani potrebbero partecipare a qualche incontro formativo in Duomo con il loro catechista… sarà importante predisporre bene questo tempo di grazia.Nella nostra parrocchia sarà invitato il Vescovo e tutti dovremmo essere presenti alla Messa da Lui celebrata per percepire l’Eucaristia come comunità. Altre iniziative per la Quaresima: una serata di adorazione eucaristica, una Via Crucis serale per adulti, una cena povera (26 marzo), una catechesi per un cammino di fede…Il consiglio pastorale è stato poi informato circa le opere realizzate in oratorio e sul relativo onere economico; a tutti si chiede attenzione nell’utilizzare le strutture e nell’evitare sprechi.

La segretaria: Marisa Bertola Cappelli

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CRONACA FOTOGRAFICA

Celebrazione del 40° di costruzione della chiesa parrocchiale. Domenica 12 DicembreLa comunità cristiana di San Giacomo si è raccolta, con il Vescovo Bruno Foresti, don Gino, don Fausto, don Etto-re, don Raffaele e don Fulvio, per ringraziare il Signore nell’Euca-ristia. E’ stata un’oc-casione per ricordare don Nicola e quanti con lui ci hanno pre-ceduto nel lavoro per edificare questa chiesa.

Le celebrazioni per il 40° sono state precedute da un riuscito concerto del coro Gospel “The Golden Guys” la sera di sabato 11 dicembre...

...e dal momento con-viviale aperto a tutta la comunità e orga-nizzato dal gruppo cucina dell’oratorio.A tutti un doveroso grazie!

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DOMENICA 20 MARZO FESTA DI PRIMAVERA

Pranzo in oratorio aperto in particolare alle famiglie animazione in oratorio nel pomeriggio

Brevi notizie dal Gruppo SportivoSolo poche righe per informare i parrocchiani sulle attività in corso. Dopo il Natale dello Sportivo dello scorso 19 dicembre 2010, che ha visto una nutrita partecipazione di giovani sportivi e sportive, genitori, allenatori e dirigenti, l’attività delle nostre squadre prosegue tra alti e bassi nei vari campionati di calcio e pallavolo. Ricordiamo che sul sito parrocchiale (www.parrsangiacomo.it) trovate alla voce Sport tutte le notizie sulle attività del gruppo (calendari partite, squadre, eventi).I nostri organizzatori stanno già preparando i tornei di primavera che si terranno come al solito nel mese di maggio, sia per il calcio che per la pallavolo. Ulteriori notizie seguiranno sul prossimo bollettino e sul sito parrocchiale. Vi aspettiamo numerosi anche alle partite delle nostre squadre che hanno sempre bisogno di incoraggiamento.

ROGO DI META’ QUARESIMAGiovedì 31 Marzo - in oratorio - ore 20,30

tradizionale rogo di metà Quaresima occasione per stare insieme, per assaporare il clima di primavera Cosa bruceremo????

... ci stiamo pensando e…purtroppo…..non dovremo sforzarci troppo!

Il presepio allestito nella chiesa par-rocchiale: un invito a fare comunità entrando in comunione con Dio Tri-nità che in Cristo Gesù si è manife-stato a noi.

Una vacanza inver-nale a Brunico… è sempre piacevo-le stare insieme, grandi e piccoli anzi piccolissimi (meno di un mese come Giorgia)

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UNA COMUNITÀ IN DIALOGO (ANCHE SULLA RETE…)La centralità dei mezzi di comunicazione nella nostra società è evidente in tutti gli aspetti della vita quotidiana; in particolare, è sempre più presente nei nostri rapporti sociali la comunicazione digitale, vale a dire tutti quegli strumenti che, basati sulla rete Internet, ci consentono di scambiare messaggi (posta elettronica), cercare informazioni e/o servizi (siti web) o di intessere rapporti “virtuali” (social networks). Come presentato nell’articolo che segue “Nuove forme di comunicazione digitale”, di recente anche il Papa ci esorta a considerare questa nuova realtà che consente nuove forme di «condivisione», e di «dialogo, scambio, solidarietà e creazione di relazioni positive».

Da anni la nostra parrocchia (grazie soprattutto all’impegno di Antonello Mazzuca), ha un proprio sito web (www.parrsangiacomo.it). Negli ultimi tempi l’onere e la responsabilità della gestione dei contenuti sono stati distribuiti tra diversi componenti dei vari gruppi parrocchiali, in modo che le varie attività della parrocchia potessero avere eco sulla rete. Tuttavia l’uso del sito non è decollato, salvo che per alcuni specifici usi: pubblicazione fotografie di vari eventi, distribuzione canzoni del coro, risultati sportivi.

Come redazione del bollettino parrocchiale e su suggerimento di Antonello, vorremmo tentare di realizzare un maggior coordinamento tra i due mezzi di diffusione delle informazioni in parrocchia. In particolare, pur conservando il bollettino in forma cartacea, si vuole provare a rimandare l’approfondimento di alcuni argomenti sul sito (dove si possono indicare link verso ulteriori notizie rintracciabili in rete), oppure viceversa rimandare al bollettino per approfondimenti di notizie solo abbozzate sul sito parrocchiale. Ad esempio, si potrebbe pubblicizzare in anticipo il sommario del bollettino in uscita sul sito web. Altre iniziative per ottenere un uso più efficace del sito web come mezzo di diffusione di informazioni (anche se non esclusivo) potrebbero nascere per eventi che coinvolgono buona parte dei parrocchiani: tornei sportivi primaverili, grest, ecc..

Se questa iniziativa avrà successo si potrebbe anche organizzare in modo più stabile rispetto a oggi una struttura (una segreteria del sito web) per poter consentire al parroco e ai vari gruppi della parrocchia di alimentare il sito web con informazioni aggiornate sulle attività in corso. Sarebbe un ulteriore modo di rendere tutti più partecipi delle iniziative che i vari gruppi parrocchiali mettono in campo, consentendo un maggior coordinamento e una maggior condivisione, in modo che “Tutti siano una cosa sola”.

L’articolo della sezione “Internet Cafè” è un esempio di collegamento sito/bollettino.

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NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE DIGITALEIl Papa parla di Facebook e delle nuove forme di comunicazione digitale. Lo ha fatto il 24 gennaio scorso alla 45esima Giornata mondiale delle Comunicazioni, incentrata quest’anno sul tema “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”. Il Pontefice definisce i social network come nuove forme di «condivisione», e di «dialogo, scambio, solidarietà e creazione di relazioni positive». Un’opportunità di crescita, non esente da rischi di fronte ai quali il Papa mette in guardia: occorre, infatti, «evitarne i pericoli» - dice, quali «il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l’eccessiva esposizione al mondo virtuale».

Rivolgendosi ai giovani, principali fruitori delle nuove tecnologie, invitata a «fare buon uso della loro presenza nell’arena digitale», contesto che li mette «di fronte alla sfida dell’essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere, nella ricerca di condivisione, di amicizie, all’illusione di costruire artificialmente il proprio profilo pubblico».

Sono loro i principali protagonisti del cambiamento dei modi di comunicare, «con tutte le ansie, le contraddizioni e la creatività proprie di coloro che si aprono con entusiasmo e curiosità alle nuove esperienze della vita». Secondo Benedetto XVI, i social network «permettono alle persone di incontrarsi oltre i confini dello spazio e delle stesse culture, inaugurando così un intero nuovo mondo di potenziali amicizie».

Tuttavia «è importante ricordare sempre – sottolinea - che il contatto virtuale non può e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della nostra vita». Un nuovo mondo, che incide sulla struttura della persona in misura integrale, molto più di quanto non si sia indotti a pensare: «Il coinvolgimento sempre maggiore nella pubblica arena digitale, quella creata dai cosiddetti social network – spiega, infatti, il Papa -, conduce a stabilire nuove forme di relazione interpersonale, influisce sulla percezione di sé e pone quindi, inevitabilmente, la questione non solo della correttezza del proprio agire, ma anche dell’autenticità del proprio essere».

Ecco perché «la presenza in questi spazi virtuali – conclude - può essere il segno di una ricerca autentica di incontro personale con l’altro se si fa attenzione ad evitarne i pericoli, quali il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l’eccessiva esposizione al mondo virtuale».

UNA PRIMA IDEA VERSO L’ESTATE Si comincia ad abbozzare la proposta estiva. Non mancheranno le tre settimane di Grest

subito dopo la conclusione dell’anno scolastico; a questo proposito c’è una novità da vedere nel sito internet della parrocchia.

E poi il campo estivo concentrato in una settimana che coinvolgerà dai più piccoli ai più grandi a Falzes- Brunico(ci siamo stai nell’estate 2009…una casa e un posto splendido)

e per i giovani? Un po’ tutto da inventare.

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copertina non fare lastra