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BollettinoSalesiano SOMMARIO DI MAGGIO 1898 L'OSTENSIONE .DELLA SS . SINDONENEL 1898pag.. 113 FESTAE CONFERENZADiMARIA SS . AUSILIATRICE . 116 IL DECIMOANNIVERSARIODELLAMORTEDIDONBOSCO . 119 MISSIONI : - TERRADEL Fuoco :Ancoradellaproposta controicontinuifallimentidellebanche .-PAMPA CENTRALE : EscursioneapostolicadiMons .Cagliero (seguito) .- COLOMBIA : LeFigliediM .A .allacura deilebbrosidiContratacion . - CALIFORNIA : Pro- gressidellaMissionetragli.Italiani . - EGITTO : Porinostriemigrati . - Infascio 123 GRAZIEDIMARIAAUSILIATRICE 133 N ECROLOGIA 134 N OTIZIEVARIE ivi COOPERATORIDEFUNTI 131. ILLUSTRAZIONI :-S .E .ilCard.Parocchi,pag.117-La CappelladellaSS .Sindone,124-125-S .MicheleAr- cangelo,135 .

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Bollettino SalesianoSOMMARIO

DI

MAGGIO 1898

L'OSTENSIONE . DELLA SS . SINDONE NEL 1898 pag.. 113FESTA E CONFERENZA Di MARIA SS . AUSILIATRICE . 116

IL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON BOSCO . 119MISSIONI: - TERRA DEL Fuoco : Ancora della proposta

contro i continui fallimenti delle banche .-PAMPACENTRALE : Escursione apostolica di Mons . Cagliero(seguito) . - COLOMBIA : Le Figlie di M . A . alla curadei lebbrosi di Contratacion . - CALIFORNIA : Pro-gressi della Missione tra gli. Italiani . - EGITTO :Por i nostri emigrati . - In fascio123

GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE 133N ECROLOGIA 134N OTIZIE VARIE ivi

COOPERATORI DEFUNTI 131.

ILLUSTRAZIONI: - S . E . il Card. Parocchi, pag . 117- LaCappella della SS . Sindone, 124-125 - S . Michele Ar-cangelo, 135.

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L'OSTENSIONE DELLA SS. SINDONE NEL 1898

QUESTO faustissimo avvenimento,che ha luogo nella Metropolitanadi Torino dal giorno 11 al 19 dimaggio, torna sommamente caro

al cuore di tutti i cattolici, iquali già da trent'anni, cioè dal1868 in poi, sospirano ardente-mente il segnalato favore di po-tersi prostrare dinanzi alla SS .Sindone per ricavarne un risve-glio di fede, di confidenza, di

amore e di riconoscenza verso Gesù Cristo,che degnossi lasciarvi impresse le sembianzedel suo corpo fatto cadavere .

La SS. Sindone è una reliquia insigne, unmonumento sacro e celebratissimo, cui rendetestimonianza la sacra scrittura, la storia, la

tradizione di più miracoli, l'autorità dei Papie quella dei personaggi più rispettabili . Dessaè quel lenzuolo, in cui fu avvolto il Corpo sa-cratissimo di Gesù, quando, deposto dallacroce, fu seppellito .Tutti gli evangelisti ne parlano chiara-

mente, e ci raccontano come Giuseppe d'Ari-matea, nobile decurione e discepolo di Gesù,pregò Pilato che gli lasciasse prendere ilcorpo di Lui per seppellirlo, ed ottenutolo,comprò una sindone, venne al Calvario, e de-postolo dalla croce, in essa lo avvolse ed inaltre lenzuola. Indi insieme con Nicodemo,che aveva portato una gran quantità d'aromi,ne composero il corpo secondo i costumi diquei tempi e lo collocarono in un sepolcronuovo .

Dopo la risurrezione di Nostro Signore ilVangelo fa menzione ancora della Sindone,dicendoci, che al mattino della domenica il

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sepolcro fu trovato vuoto, essendo Gesù ri-sorto, ma che vi rimasero da una parte lelenzuola, nelle quali era stato avvolto, e dal-l'altra le fascie ed il sudario che gli avevaricoperta la testa .

Come si vede, le lenzuola ossia sindoni,che avvolsero il corpo del Redentore furonodiverse, e sono cose distinte dal sudario ofazzoletto, che ne ravvolse il capo. Il su-dario presentemente è posseduto dalla cittàdi Cahors in Francia : una sindone si vene-rava in Besançon e un'altra a Compiègne, matutte due scomparvero al tempo della terri-bile rivoluzione francese, ne se ne seppe piùnulla. Ora ne possiede una la chiesa di Ca-douin, nella diocesi di Périgueux, ma non hal'immagine di Nostro Signore .

Queste Sindoni nulla detraggono dalla ve-rità della nostra, poiché nessuna di essa portòimpressa le vestigia del Corpo di Gesù, la qualcosa è indizio certo esser la torinese quella chefu posta a contatto delle sue santissime carni ;quella stessa che fu comperata da Giuseppe, daNicodemo cospersa di aromi, dai due discepolidi Gesù distesa sopra e sotto la salma di Luie attorno ad essa avvolta e legata . Sopra diessa il Sangue divino e gli aromi impresserola venerata effigie del Re dolcissimo delleanime nostre ; sopra di essa sono delineatele piaghe delle mani e dei piedi ; vi spiccaancora di un color roseo oscuro la ferita delcostato ; vi sono segnate le punture della co-rona di spine che cinse quella fronte sacro-santa ; veggonsi i segni della barba e dellacapigliatura nazarena dell'Uomo-Dio e vi èimpressa intiera la figura del Corpo di NostroSignore, lungo metri 1,77 .

La tela poi della Sindone è formata di linofinissimo ed ingegnosamente lavorata, ma nondi cotone o di lana, oppure, come credetteroalcuni, di amianto, perché in mezzo ad ungrande incendio non restò consumata ; ha laforma di un parallelogramma lungo in tuttometri 4,10 e largo 1,40. Presentemente si vedeorlata con un nastro di color celeste, la qualeoperazione fu eseguita mentre regnava Vit-torio Amedeo II dal B . Sebastiano Valfrè afine di preservarla dalle sfilacciature .

Questa sacra tela venne certamente rac-colta dagli Apostoli e dalla Maddalena, dopola risurrezione di Gesù Cristo . Fu portata inluogo sicuro, forse in casa di Giuseppe d'A-rimatea, e non è a dubitare che si ponesseogni cura per conservarla e tramandarla aiposteri . Si racconta infatti che Nicodemo, se-greto seguace di Gesù, ricevuto che ebbe daGiuseppe d'Arimatea questo prezioso tesoroperchè presso di lui più sicuro, lo conservònascostamente per più tempo in casa sua, eche, scoperto quale seguace di G . C. e cometale cercato a morte, si rifugiò in una villa,

qualche miglio dìstante da Gerusalemme,presso un suo zio chiamato Gamaliele, por-tando seco il tesoro della SS . Sindone. Qual-che anno dopo, tanto Nicodemo quanto Ga-maliele subirono il martirio per amore diG. C., ed i cristiani si fecero premura di ri-tirare la SS . Sindone da loro ritenuta, e la ri-misero a s . Giovanni e questi poi a s . Simeonesecondo Vescovo di Gerusalemme . Allorchè iRomani assediarono la città santa dei Giu-dei, i cristiani si rifugiarono nei dintorniportando seco le sacre reliquie della passionedel loro divin Maestro, specie la Sindone, percollocarle in luogo dove non corressero ri-schio. Data da Costantino il Grande la pacealla Chiesa e cessato il pericolo di profana-zione, queste sacre reliquie furono rimesse inluce ed in venerazione, e sappiamo da sanGiovanni Damasceno che nel secolo VIII laSindone era conservata nella chiesa patriar-cale di Gerusalemme, dove rimase certo finoal secolo XI, quando fu pubblicamente e contutta solennità portata all'incontro dei primicrociati capitanati dal pio Goffredo di Bu-glione, il quale era riuscito a liberare la TerraSanta dai Musulmani .

Sul principio del secolo XII vediamo co-minciare per mezzo del Conte di SavoiaAmedeo III le relazioni tra queste Reliquiee la Casa Sabauda. Poichè a titolo di rico-noscenza dell'opera prestata a favore dei cri-stiani di Oriente, Amedeo III venne rega-lato dagli Ospitalieri di Gerusalemme dellaSS. Sindone, ed egli la portò seco con sommogaudio a Cipro, dove, caduto ammalato emorto nel 1148, la Sindone fu trattenutaper ben 100 anni. Ma correndo pericolo diricadere nelle mani dei Musulmani, nel 1331venne trasportata dal Cav. Gioffredo diCharny, valoroso guerriero francese, nel suocastello di Lirey in Borgogna. Stette circaun secolo in quella famiglia ; ma l'anno 1461,per causa di una fierissima guerra sorta inBorgogna, fu portata presso il Conte Lodovicodi Savoia in Chambery . Quivi Iddio dimostròla sua speciale provvidenza a riguardo dellapreziosissima Sindone. Due persone di serviziodel Conte Lodovico, credendo che la cassadove era conservata la Sindone contenesseoggetti preziosi, la involarono dal palazzo ;ma delusi nel trovarvi solo la Sindone, con-vennero di dividersela in due parti uguali .Uno di essi prende le forbici per operare iltaglio e l'altro si mette a lavarne le macchie disangue. Però il sacrilegio non fu consumato,perche il primo ladro restò sull'istante collemani storpie, ed il secondo fu acciecalo da unosplendore straordinario che uscì dalle macchiedi sangue . Esterrefatti a questo prodigio, idue ladri restituirono la cassa contenente laSindone al Conte, il quale manifestò il desi-derio di possederla, ma non l'avrebbe potuto ot-tenere senza un visibile intervento del Cielo .

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La fortunata posseditrice di questo preziosotesoro, la Contessa Margherita di Charny, in-fatti non volle mai saperne di privarsene, eritornando nel 1453 in Borgogna aveva de-ciso di ricondurvi pure la SS . Sindone. Mail giumento, su cui si trovava la S . Reliquia,arrivato alle porte del castello del Conte Lo-dovico, si arrestò e non fu più possibile farglidare un passo. Questo prodigio fu tenuto comeseguo del volere del Cielo : la Sindone fu re-galata al Conte Lodovico di Savoia. PapaPaolo III e Sisto IV permisero che le sierigesse una cappella, col titolo di Santa Cap-pella, e le si tributasse culto pubblico . L'11giugno del 1502 la Sindone, collocata dentrola cassa d'argento dorato, regalata da Mar-gherita d'Austria, consorte di Filiberto II,nipote al duca Lodovico, fu solennemente tra-sportata nella Santa Cappella del castello .

Trent'anni dopo questo trasporto, cioè il 4dicembre 1532, poco mancò che la SS . Sin-done andasse distrutta da un incendio, ma nefu portentosamente preservata. Poichè, seb-bene il fuoco avesse completamente invasa lasacrestia ov'era e divampasse con tanta vio-lenza, che persino la cassa d'argento, in cuiera rinchiusa, fosse in parte fusa, la Sindonerimase intatta: solo in dodici punti restò comeun po' affumicata e un po' bruciata. Questisegni dell'incendio scorgonsi tuttora a testi-monianza della divina Provvidenza, la qualepermise bensì che si constatasse la materiadella Sindone essere combustibile, ma vollein pari tempo con un vero miracolo conser-vare alla pietà dei fedeli il prezioso deposito.

In seguito a questo fatto prodigioso, sia perchiudere la via ad ogni dubbio riguardo allaconservazione della Sindone, sia, per far con-stare del prodigio, il duca Carlo III ed ilClero di Chambery supplicarono il Papa Cle-mente VII afiinchè procedesse alla verifica-zione. Il Papa, con bolla del 14 aprile 1533,destinò il Cardinale Gorrovedo per la veri-fica, il quale, esaminato accuratamente il lino,confrontatolo coi più minuti indizi, interro-gati i testimoni, lo dichiarò autentico . Ognicosa ebbe la conferma del Papa e del SacroCollegio dei Cardinali.Nell'anno 1536 Francesco I re di Francia,

dichiarata guerra al duca Carlo III, avan-zossi verso la Savoia . Questi, per togliere laSindone al pericolo di cadere nelle mani delnemico, fuggendo la trasportò seco a Torino ;nè ivi parendogli abbastanza sicuro il rifu-gio, la portò nel castello di Vercelli .

Dopo varie altre vicende, per cui fu ripor-tata in Savoia, nel 1578 Emanuele Filibertola fece trasferire nel suo castello di Lucentopresso Torino. Intanto, come gli antenati ave-vano preparato alla SS . Sindone la SantaCappella a Chambery, così i Duchi di Sa-voia da Emanuele Filiberto a Vittorio Ame-deo Il le fecero preparare una grandiosa

cappella tra il palazzo reale e la Metropoli-tana di Torino . Questa cappella ebbe il suocompimento nell'anno 1694, e Vittorio Ame-deo II, il 1° giugno di detto anno, con grandesolennità e pompa, da Lucento fece traspor-tare la SS. Sindone a Torino e la fece depo-sitare sotto l'altare che s'innalza nel centrodella Cappella . Dopo quest'epoca la dimoradella SS. Sindone non fu più disturbata finoal 1706, quando, per le invasioni dei Francesi,si dovette trafugare fino a Genova ; ma ces-sata la guerra fu tosto riportata a Torino .

Ecco le principali vicende, per cui Iddionella sua bontà dispose che questo prezio-sissimo tesoro passasse prima di potere de-finitivamente arricchire la nostra diletta To-rino. . . E Torino ben a ragione se ne gloriadi questo tesoro, perchè per esso le altre me-tropoli emular ben la potranno, raggiungernon mai. Qual nobile matrona assisa allesponde della Dora, sopra un lussureggiantetappeto di verdura tutto smaltato di pittore-sche e graziose scene, essa di questi dì at-tende tutti i popoli ad ammirare e venerarecon pubblico solenne culto l'augusta Sindone,la gloria sua più bella, il più prezioso tesoroche possegga .

Già dieci volte Torino diede al mondo que-sto grandioso e commovente spettacolo del-l'Ostensione della SS . Sindone, e tutte le voltegrande fu il concorso di popolo e di insignipersonaggi . . . Basti ricordare che alla primaOstensione fatta il 1578 S . Carlo Borromcovenne da Milano a piedi per visitarla ; che25 anni più tardi, il mitissimo nostro SanFrancesco di Sales la visitò e bagnò dellosue lagrime ; e che nel 1815 l'illustre prigio-niero di Fontainebleau, Papa Pio VII, pas-sando per Torino, volle adorare la preziosareliquia ed apporvi il suo sigillo .Ma quella, a cui assisteremo noi in questa

mese, riuscirà la più solenne, sia per il mag-gior tempo che rimarrà esposta ; sia per-chè tutti i fedeli, che arriveranno a Torinocol proprio Vescovo, nel giorno loro stabilito,potranno entrare nella Metropolitana di SanGiovanni, e facendo un giro determinato,passare, uno per volta, a poca distanza dellaSS. Sindone, vederne non solo la forma e latela, ma anche i lineamenti del corpo di Gesùtracciati col suo Sangue; e sia infine perchètutti i più illustri personaggi dei nostri giorni,anche quelli per cui la religione non èl'aroma della loro scienza, saranno mossi arecarsi a contemplare il portentoso ritrattodel morto Salvatore impresso sopra la Sin-done, non già da mano d'uomo con colorinaturali, ma dalle ultime stille di sangue chedal Corpo trafitto e svenato di Gesù venivanocadendo lente lente e omai rapprese tra i mol-teplici lini in cui era ravvolto ... La loroscienza dinanzi a questo portento sarà co-stretta ammutolire, perchè quelle stille non

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IL titolo di questa rubrica, che an-nualmente sì rinnova nel nostroBollettino, parrà forse a primavista una rìpetìzione di quellainserita lo scorso gennaio per lafesta di S . Francesco di Sales,non essendo altro infatti che ilsolito invito ai nostri Cooperatoridi festeggiare la solennità di MarìaAusiliatrice, l'Augusta nostra Pa-trona Celeste, nel miglior modo

possibile . Se però si penetra alquanto addentronello spirito del nostro periodico, che non solotende a far conoscere l'Opera di D . Bosco nellacarità, ma più di tutto cerca portare presso lefamiglie in cui entra un incremento sempre cre-scente di vita veramente cristiana, non sì potrànon iscorgere tosto l'importanza di quest'annualeappello a tutti i Direttorì, Decurioni, Zelatori eZelatrici dei nostri Cooperatori di voler tenerela Ila Conferenza prescritta dal Regolamento edì celebrare solennemente la festa di Maria Au-siliatrice . Imperocchè sappiamo per esperienzache queste conferenze e feste sogliono portaresalutari frutti alle anime che vi partecipano, enella festa gioconda della famiglia salesiana lafede si ravviva mai sempre, il culto si rianimae la pietà si ridesta con un meraviglioso intrecciodi gioia e di letizia immensa . Epperò per ilmaggior bene delle anime dei nostri Cooperatori,non dubitìamo di asserire che è cosa ottima esalutare tenere la prescritta Conferenza e cele-

brare la festa dell'eccelsa nostra Patrona dovunquevi sia anche solo un piccolo nucleo di ascrittialla nostra Pia Unione .

FESTA E C ONFERENZA DI M ARIA SS. A USILIATRICE

Sia quindì impegno generoso e costante di co-loro che presiedono a' nostrì Cooperatori per nullatrascurare di quanto debbono fare ed usino i mezzipiù efficacì per l'attuazione pratìca deglii statutidel nostro Regolamento . A questo fine è nostrocostume riferire ogni anno quanto facciamo nelsantuario di Valdocco, perche ciò tanto serve dinorma e di eccitamento ai lontani, come vale diutile orario a quelli che possono prender parteai nostri festeggiamenti .

Nel santuario di Maria Ausiliatrice la novenaavrà principio il 15 del corrente mese .

In ciascun giorno lungo il mattino, dalle ore 4,30sino alle 11, vi sarà celebrazione di Messe lette efacilità di accostarsi ai SS . Sacramenti della Confes-sione e Comunione .

Nel mattino dei giorni feriali alle 5,30, come nelmese, Messa letta con recita del S . Rosario, Comu-nione, canti e preghiere, quindi breve discorso e be-nedizione col SS. Sacramento ; alle 7,30 altra Messaletta colla recita del S . Rosario ed altre pie pra-tiche ; alle 19 canto di una lode, altro discorso ebenedizione col SS. Sacramento .

Assistendo a queste funzioni si può lucrare, perconcessione pontificia, l'indulgenza di tre anni . Chipoi, confessato nella settimana, s'accosterà anche allaS. Comunione, potrà acquistare l'indulgenza plenariaapplicabile alle S . Anime del Purgatorio .

Nei giorni festivi l'orario è modificato come segue :

caddero alla rinfusa e senza ordine seguendoil naturale impulso del loro peso, ma furono ,raccolte, disciplinate, distribuite in giusta mi-sura e proporzione dalla mano misericordiosadella divinità, come appunto il pittore fa deicolori della sua tavolozza. . . Veramente, nellaSS. Sindone, il colore è il sangue, e l'arte edil pennello dobbiamo ripetere dalla divinità ;laonde ben disse un poeta della Sindone :

Dall'arte non è nata,Non la formò natura ;Senz'ombra ombreggiataSenza pittor pittura .

Sì, Iddio stesso delineò la pittura dellaSindone, Iddio la pinse con sangue divino,Iddio la condusse a perfezione . Qual gloriaincomparabile!E tutti i nostri buoni Cooperatori e Coo-

peratrici ardono per certo del desiderio vi

-

vissimo di poter godere per alcuni istantiquesta ineffabile visione e noi a tutti diciamo :Venite a prostrarvi dinanzi a questo pegnodell'amore di Gesù benedetto a nostro ri-guardo, e , si risveglierà in cuor vostro la fedecon aumento di confidenza, di amore e di ri-conoscenza verso l' amabilissimo nostro Re-dentore. Venite! E per la felicissima circo-stanza del tempo in cui avviene quest'Osten-sione, che è appunto la novena di MariaSS. Ausiliatrice, la celeste Patrona di tuttii Salesiani, vi tornerà doppiamente caro poterdeporre ai piedi di Lei nel sito santuario diValdocco i vostri voti e le vostre speranze,pegno dell' amore vostro verso di Lei , Au-siliatrice del popolo cristiano ed in partico-lar modo di tutti coloro che sostengono, colleloro generose oblazioni, la grand'opera delnostro fondatore e Padre ll . Bosco .

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Domenica 15 Maggio .Primo giorno della novena .

Mattino . - Alle ore 5,30 ed alle 7,30 Messae Comunione generale . - Alle 10 Messa solenne .

Sera . - Alle 14,30 ed alle 16,30, Vespri solenni,discorso, canto delle Litanie Lauretane e benedi-zione col SS . Sacramento .

Giovedì 19 Maggio.Ascensione di Nostro Signore G . C .

Mattino . - Alle ore 5,30 ed alle 7,30 Messacon Comunione generale . - Alle 10 Messa solenne .

Sera . - Alle ore 15,30, Vespri solenni, discorsoe benedizione col SS . Sacramento .

Domenica. 22 Maggio.Antivigilia della festa di Maria Ausiliatrice .

Mattino . - Alle ore 5,30 ed alle 7,30 Messacon Comunione generale . - Alle 10 Messa solenne .

Sera . - Alle 14,30 ed alle 16,30, Vespri solenni,discorso e benedizione col SS. Sacramento .

Dopo le funzioni avrà luogo a Valsalice la solennecommemorazione popolare di D . Bosco .

Lunedì 23 Maggio .Vigilia della festa di Maria Ausiliatrice .

Sera . - Alle 15,30 si terrà la prescritta Con-ferenza ai Cooperatori ed alle Cooperatrici Salesiane,dopo la quale si impartirà la benedizione col SS .Sacramento . Notiamo che, intervenendo a, questa Con-ferenza, si può lucrare l'indulgenza plenaria appli-cabile alle Anime Sante del Purgatorio . - Alle ore18,30 primi Vespri solenni di Maria Ausiliatrice,discorso e benedizione col SS . Sacramento .

Martedì 24 Maggio .Solennità di Maria SS . Aiuto dei Cristiani .

Mattino . - Alle 5,30 ed alle 7, Messa e Co-munione generale con canto di sacri mottetti,

Alle 10,30 Messa solenne pontificale .Sera . - Alle 18, Vespri solenni, panegirico di

Maria SS . Ausiliatrice e benedizione col SS. Sa-cramento .

Mercoledì 25 Maggio .Alle ore 5,30 ed alle 7,30 Messa, Comunione ed

altre pratiche di pietà in suffragio dei defunti Coo-peratori e Cooperatrici Salesiane, Confratelli e Con-sorelle dell'Arciconfraternita di Maria Ausiliatrice .

NB. La musica che verrà eseguita in questi giornidalla Schola Cantorum del nostro Oratorio di Valdoccoè del seguente programma :Domenica 22 maggio . - Missa Salve Regina -

M. STELLE .Lunedì 23 . - (Primi Vespri) : Salmi in falso bordone

a 4 voci . Laudate pueri : Mons . GIOV. CAGLIERO -Magnificat : M° CORDANS -. Litanie : M° ATTILIOGARLASCHI - Tantum ergo : M° PIETRO BIANCHINI .

Martedì 24 :- Solennità di M. A .- Mattino : Mottettodi Mons . GIO . CAGLIERO (Messa della Comunità.)Ecce Sacer dos:M° GAETANO FOSCHINI-Messaso-lenne : M° IGNAZIO MITTERER - Ave Maria (Offer-torio) : P . L . da PALESTRINA - Exultate Deo (dopo laMessa) : Mottetto a 5 voci di P . L . da PALESTRINA .

Sera : Domine ad adjuvandum : M° G . FOSCHINI -Dixit Dominus : M° LORENZo DEVALLE - Lauda te

pueri: M° P . BIANCHINI-Laetatussum,NisiDominus e Lauda Jer usalem infalsi bordoni a4 voci - Inno, Saepe dum Christi : Sac . Gio. PA-GELLA - Magnificat : M°, P . RAYMONDI - Tota Pul-chra : M° ENRICO Bossi - Tantum ergo solenne :Mons . Gio . CAGLIERO .

A chi non potesse partecipare di presenza aqueste funzioni noi suggeriamo un apposito li-bretto di D . Bosco intìtolato : Nove giorni con-sacrati all'Augusta Madre di Dio, il qualecontiene una considerazione, un esempio ed unapratica per ogni giorno ed è molto acconcio perla circostanza (1) .

Infine richiamìamo l'attenzione dei nostri let-tori sopra i seguentì importantissimi avvisi

1 . Tutto l'anno il santuario di Maria Ausilia-trìce è visitato da divoti pellegrini ; ma il tempo,in cui questi pii pellegrinaggi sono più frequentie pìù numerosi, si è durante il bel mese dimaggio, e specialmente nella novena e nel giornodella festa di questa nostra tenerissima Madre .Orbene, mentre manifestiamo la nostra vivissimasoddisfazione per simili dimostrazìoni di fede edi pietà verso l'Aiuto dei Cristiani, vorrem pre-gare gli organizzatorì dì esse che vogliano pertempo avvìsare il Rettore del santuario dell'orain cui ìl pellegrinaggio entrerà nel santuario edelle sacre funzioni che vi intendono celebrare .

L'osservanza di questo avviso torna somma-mente necessaria specie in quest'anno, per evi-tare ogni confusìone tra i diversi pellegrinaggiche, dopo aver visitata la SS . Sindone, deside-rano recarsi a porgere i loro figliali ossequi allaMadonna di D. Bosco .

2 . Venendo a Torino, molti divoti prendonol'occasione per farsi inscrìvere nell'Arciconfrater-nita di Maria Ausiliatrice . Ottimamente ; nellasagrestia vi è persona appositamente incaricataper questo .

3. E questo pure il tempo, in cui molti di-voti vengono a sciogliere i loro pietosì voti allaGran Madre di Dio e Madre nostra Maria, e ciraccontano segnalatissìme grazie da Dio ricevutemediante la potentissima intercessione dell'Ausi-liatrice dei Cristianì. Noì vorremmo pregare tutticostoro a voler possibilmente portarci le loro rela-zioni per iscritto e munite della firma del relatore .

4. Per affari riguardanti il Bollettino Sale-siano vi saranno pure nella sacrestia persone in-caricate all'uopo . A quelle medesime persone chesederanno al tavolino per ricevere correzionì d'in-dirizzi o i nomi dì nuovi Cooperatori, sì potrannopure consegnare le offerte per la Pia Opera delS. Cuore di Gesù in Roma, per le MissioniSalesiane, per l'opera dei Figli di Maria, perle altre Opere nostre e per il Bollettino stesso .(1) Si può avere dalla Libreria Salesiana di Torino al prezzo di

cent. 15 .

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IL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON BOSCO

PIENI di gratitudine continuiamo a raccogliere i fatti e i documenti chea questa data si connettono. Perciò, dopo aver nei numeri precedentiparlato di religiose ed accademiche commemorazioni, ora ci pare do-veroso presentare a tutti i nostri buoni Cooperatori e zelanti Coope-ratrici quanto hanno ideato di compiere i Promotori di questa decen-

n ale commemorazione, affine di perpetuarne la memoria .A questo scopo essi, colla benedizione del S . Padre e sotto la

Presidenza dell'Arcivescovo di Torino, si costituirono in Comitato perpromuovere un Omaggio Internazionale all'Opera di D. Bosco, consistentenell'erezione d'una Chiesa, in sostituzione dell'attuale cappella, cadente inrovina, nel Seminario delle Missioni Salesiane in Valsalice presso Torino .Siccome però detto Omaggio è promosso dalla Stampa Cattolica di tutto

il mondo, così si pensò di farlo servire eziandio quale 1° Monumento che i gior-nalisti cattolici erigono al loro Patrono S . Francesco di Sales, col determinare chela nuova. Chiesa di Valsalice venga dedicata al Salesio, Patrono speciale dellabuona stampa. Per incarnar quest'idea si fece appello a tutta la stampa e si de-cretò di costituire un imponente ed universale Comitato Generale, cui tutti possonoaderire mediante la quota di UNA LIRA per le spese. Il Comitato Promotore infinechiamò anche il gentil sesso a condividere le fatiche dell'Opera, e stabilì una spe-ciale Commissione di Signore, le quali vengono in aiuto nel raccogliere le adesionie nel far conoscere l'opportunità di questo monumento al Salesio .

Ed ora riportiamo la Circolare, cui tien dietro una lettera di raccomandazionedel Rev.mo nostro Superiore D . Rua e l'approvazione e benedizione dell'Arcive-scovo di Torino .

Ill.mo Sig.r

Nella solenne ricorrenza del primo decennio dalla morte di D. Bosco, ilComitato sottoscritto, riunitosi ,per commemorarne l' Opera ,provvidenziale in

un' Accademia, che raccolse quanto di più eletto ha la Città nostra, deliberavadi costituirsi come primo nucleo di un Comitato Generale per un OmaggioInternazionale all'Opera Salesiana. E come parve rispondesse alla missionealtamente religiosa e nelle sue applicazioni pratiche largamente civile di donB osco l'erezione di una Chiesa là dove è ora la modesta Cappella del Semi-nario delle Missioni Salesiane in Valsalice, ormai inadatta e volgente a ruina,così sembrò naturale che la Chiesa dovesse sorgere per iniziativa popolare, comepopolare è l'Opera di D . B osco .

In questo intento il Comitato sottoscritto, costituito sotto la Presidenza di SuaE . Rev.ma Monsignor Richelmy, arcivescovo di Torino, si rivolge alla S . V Ill.maperchè voglia mandare la sua adesione a far parte del Comitato Generaleaugurandosi, come ne è certo, che da questo imponente plebiscito di migliaia emigliaia di ammiratori del nostro D. Bosco, tragga nuovo impulso l'o pera altis-sima religiosa e civile da lui iniziata e dal suo degno Successore indefessa-mente proseguita .

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ALLOATI Avv . Cav. ENRICO .ANSALDI Prof. GIORGIO .ARBORIO MELLA Cav . ALESSANDRO .AVOGADRO di CERRIONE NETRO Conte ALES-SANDRO .

AVOGADRO di COLLOBIANO e della MOTTA ConteEMILIANO .

BALBO di VINADIO Conte CESARE .BALBO DI VINADIO Cav . ENRICO .BECCARIA-INCISA Conte LUIGI Tenente Generale .BERRONE Can . Teol. ANTONIO .BETTAZZI Prof. RODOLFO .BIANCHETTI Cav. Avv. CARLO .BOIDI-TROTTI Prof. Comm. GIUSEPPE .BONELLI Dott. FRANCESCO .BONINO NATALE .BORELLI Notaio Cav. UMBERTO .BORIO Prof. AGOSTINO .BRICARELLI Avv. GIACINTO .CAISSOTTI di CHIUSANO Conte LUIGI .CALIGARIS Avv . GUSTAVO .CANEPARO GIOVANNI .CAPPA Avv. ETTORE .CATTANEO Avv. Prof. RICCARDO .CAZZOLA Avv. LUIGI .CEPPI Conte CARLO .CELEBRINI di S . MARTINO Barone FRANCESCO .CRISPOLTI March . FILIPPO .D'AGLIANO Cav. MICHELANGELO .D'AGLIANO Conte CALLISTO .D'AGLIANO Cav. CARLO .DEMATTEIS Dott. Coram. CARLO .DEMORRA Ing. VINCENZO .DI DONATO P . BONIFACIO .DI DONATO Conte PAOLODI LAMPORO Conte Prof. LUIGI AMEDEO .DUMONTEL Cav. FEDERICO .FERRARI d'ORSARA Conte Avv . ENRICO .FIGAROLO di GROPELLO Conte GIULIO .FIGAROLO di GROPELLO Conte OTTONE.FILIPELLO Dott. GIOVANNI.FRANCHI Prof. EVASIO .GAIDANO GIACINTO .GALLO Dott. VINCENZO .GARELLI Avv . FRANCESCO .GARIAZZO Cav. Avv. Prof. CARLO PLACIDO .

ARNALDI Contessa MARIA n. AVOGADRO di CASA-NOVA .

AVOGADRO della MOTTA Contessa IFIGENIA .BALBO di VINADIO Contessa MARIA .BARBAROUX Contessa AMALIA n . SCIOLLA .BERTONE ZITA n . CAVALLO .BETTAZZI MARIANNA n. BONDI .BORGNANA-PICCO GIOVANNA Ved . Bosco .BRUNENGHI Contessa VIOLANTE n. SALVAGO .CANDELLERO Damigella EMMA .CAPELLO Donna AMALIA,CATTANEO LUISA n . BIANCO .CELEBRINI di S . MARTINO Baronessa MARIA nataPELLETTA .

CRISPOLTI Marchesa FRANCESCA n. CORNERO .D'AGLIANO Contessa CELSINA .D' AGLIANO Contessa POLISSENA n . CINZANO .DELLA CROCE Cont . ELISABETTA n. SCARAMPI .DI COLLOBIANO e della MOTTA Contessa ANTONIAn. SCARAMPI del CAIRO .

Il Comitato Promotore .GHIRARDI Prof. GIOV. BATTISTA .GIRAUD Cav. DOMENICO .GROMIS DI TRANA Conte EMILIO .GUGLIELMONE GIOVANNI .GULLINO LUIGI .LANFRANCHI Prof. Cav. VINCENZO .LAURA Dott . Coram. SECONDO .LOSANA Avv . Cav. CESARE .MACCIOTTA Cav. ORESTE .MANNO Barone Comm . D. ANTONIO .MEDOLAGO ALBANI Conte STANISLAO .MOLLI Ing. STEFANO .MUSSO GIUSEPPE ANTONIO Banchiere .NASI Avv . CARLO .NEGRI Prof. Cav. PASQUALE .NICOLA Avv . ADOLFO .OREGLIA di S . STEFANO Cav. Avv. PIO .PAPA Can. Prof. VINCENZO .PESCE Avv. PIETRO .PEYRON Comm. Ing. AMEDEO .PIANO Teol. Gio. BATTISTA .POMA ANSELMO .REVIGLIO Teol. FELICE .RICCI des FERRES Barone CARLO.RICHELMY Avv . PIETRO .RONDOLINO Avv . FERDINANDO .ROVASENDA di ROVASENDA Cav. AMEDEO .ROVASENDA di ROVASENDA Cav . GIUSEPPE .SALIS Ing. GIUSEPPE .SCALA Canonico Dott . AMATO VINCENZO .SCALA Avv. STEFANO .SCARAMPI di PRUNETTO March . LODOVICO .SCATI di CASALEGGIO March . VITTORIO .SELLA Ing. RODOLFO .VANDONI Dottore PIETRO .VASCO P . ENRICO .VIANCINO di VIANCINO Conte FRANCESCO .VIGNOLO-LUTATI Cav . Dott. CELESTINO .VIGNOLO-LUTATI Avv . MARCELLO .VILLA GIOVANNI .SOLARO del BORGO Cav . PAOLO .SPANDRE Teol. LUIGI .TINETTI Canonico Teol . Prof. DOMENICO .VACCARINO Geom . Cav. GIOVANNI .VALLEGA Canonico EUGENIO .VALPERGA di MASINO Conte CESAl.E„

Commissione di Signore Patronesse .DI S . MARTINO Contessa ALESSANDRINA .DRAGO VITTORIA n . BROCCHI .FERRUA Donna OLIMPIAFIGAROLO di GROPELLO Contessa MARIA n .DE BRAY,FOLLIERI di MONTBEL MARIA TERESA .FRANCHI di PONT nobile Damigella MARIA .GHIRARDI VINCENZINA n. FABIANI .LANA FELICITA n. FRISETTI .MARTINI di CIGALA Contessa FANNY n. FERRARIARDICINI .

MONTERSINO Baronessa CECILIA n. GARELLI CO-LOMBO di CUCCARO .

NICOLIS di ROBILANT Contessa EDMEA n. CLARY .NOTARI Ved . NASI Baronessa FELICITA .OREGLIA di S . STEFANO Baronessa FILOMENA .PELLETTA di CORTANZONE Contessa GIUSEPPINA .PENSA di MARSAGLIA Contessa MARIA.RADICATI di PASSERANO Contessa LIDIA n . GALLINA .RICCI Contessa ADELE n . FAA di BRUNO .Ricci Baronessa AZELIA n . FASSATI .

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Chiar .mO Sig . Direttore

del Giornale Italia Reale - Corriere NazionaleSono profondamente grato alla S. V. Chiarissima ed al benemerito Comitato Promotore

per la tanto generosa e commendevole iniziativa presa di erigere nel Seminario delle Mis-sioni di Valsalice una Chiesa, come Omaggio internazionale all' Opera Salesiana, nellaricorrenza del i° Decennio della morte del nostro amatissimo Padre D . Bosco .

Mentre rendo le più vive grazie, faccio voti che tutti i Direttori e Condirettori dio-ccsani dei Cooperatori Salesiani, coi Decurioni, Zelatori e Zelatrici, gareggiando colGiornalismo Cattolico, raccolgano il più gran numero di adesioni alla magnifica idea nelmodo indicato nella presente circolare .

A tutti esprimo fin d'ora la più sincera riconoscenza ed assicuro per tutti gli aderentile più fervide orazioni dei Salesiani e specialmente dei giovani Leviti, che in quel sacrorecinto si formeranno alla vita del Missionario Cattolico .

Mi creda coi sentimenti della più alta considerazione della S . V. Chiar.maDev.mo Obbl .mo Servitore

Sac. MICHELE RUA .

Legati da forti vincoli di riverenza e di affetto al Venerando D. Boscoed all'Opera Salesiana, facciam plauso alla pia e sapiente delibera-zione, benediciamo di cuore a tutti i Promotori, e caldamente racco-mandiamo l'adesione al presente OMAGGIO .

Torino, dall'Arcivescovado, Marzo 1898 .+ AGOSTINO Arcivescovo.

Ogni Circolare poi ha cinque moduli di adesione così concepiti :

Io sottoscritt domiciliat a(Diocesi di.)Via Naderendo al Comitato Generale perl'Omaggio Internazionale all'Opera di D . Bosco nel decimo anniversario della sua morte,invio la relativa quota di adesione in Lire UNA .

Firma -------

A tergo di ciascun modulo son ripetute le seguenti osservazioni :1° La quota di adesione per far parte del Comitato è di UNA LIRA .2° Chi riceve il presente invito è pregato a diffonderlo alle persone di sua conoscenza per ottenere

il maggior numero possibile di adesioni.3° Anche le Signore possono far parte del Comitato Generale, costituite in apposita Commissione .4° Le adesioni si ricevono alla Sede del Comitato Promotore presso la direzione del Giornate

L'ITALIA REALE-CORRIERE NAZIONALE Via Pr incipe Amedeo, N. 26, Torino .5° I nomi degli aderenti saranno pubblicati sul giornale e questo servirà di ricevuta .

Il R.m° nostro Superiore D . Rua, nella sua lettera all'Avv . Scala fa voti che i Di-rettori e Condirettori dei nostri Cooperatori, coi Decurioni, Zelatori e Zelatrici,gareggiando col giornalismo, raccolgano il più gran numero di adesioni per questoComitato Generale e noi raccomandiamo a tutti i nostri lettori di voler dare il proprionome e la propria adesione, poichè si tratta di elevare un monumento anche alPatrono della nostra Pia Unione . Basta un po' di buona volontà ed i nostri Coo-peratori non saranno secondi agli altri nel promuovere quest'opera che rimarràimperituro ricordo del decimo anniversario dellaa morte di D . Bosco .

Coloro, che non avessero Circolari di adesione, le possono avere, dietro semplicerichiesta, anche presso la Direzione del Bollettino Salesiano .

VAGNONE GIUSEPPINA Ved . ALLIAUDI .VISONE S. E . Contessa AMALIA n . RASINI di MOR-TIGLIENGO .

VISCONTI Cont. CHIARINA n . CAVALLI D'OLIVOLA.ZAPPATA MARIA n . PuccI BAUDANA.

RONDOLINO ALBINA n . GIANOLI .ROSA di S. MARCO Contessa CELESTE n . FORNELLI .SCALA Damigella PAOLINA .SCARAMPI Marchesa CRISTINA n . MONTFORT .SOLA IRENE n . GARELLI .TRAGLIO GIUSEPPINA n . GIULIANI .

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La Commemorazione popolare di D . Bosco,che a causa dell'imperversar del tempo 'nonpotè aver luogo il 27 marzo, venne fissataper la domenica 22 del corr. maggio, giornoopportunissimo perchè intermedio fra la chiu-sura delle feste per l'Ostensione della San-tissima Sindone e l'apertura delle feste digiugno pei Centenari religiosi ed artistici delPiemonte; ed è inoltre l'antivigilia della festadi Maria SS . Ausiliatrice, a cui l'Opera diD. Bosco è particolarmente consacrata .

La Commemorazione si farà qualunquesiano le condizioni atmosferiche : e, in casodi pioggia, invece di tenersi all'aperto nelgran recinto presso alla tomba di D . Bosco,si terrà pur sempre a Valsalice, ma in localeriparato, benchè, naturalmente, ristretto a mi-nor numero di persone. Si spera però che iltempo favorirà questa volta la Commemora-zione, la quale, pel concorso che si avrà al-lora a Torino di molti forestieri, riuscirà ancorpiù solenne di quanto prevedevasi pel 27marzo ora scorso .PARMA (Ritardata).- Leggendo il Bol-

lettino Salesiano de' mesi scorsi trovo un lungoelenco di Case Salesiane, che hanno celebrato il10° anniversario della morte di D . Bosco, matra queste non veggo ricordata quella di Parma .Noi Parmigiani, avvezzi a considerare i figlidi D. Bosco come nostri fratelli, volentieriascriviamo a noi ed a nostro onore tutto ciòche di bello essi sanno fare ; perciò troppoci spiacerebbe che dovesse passare sotto si-lenzio una commemorazione che pel CollegioS. Benedetto assunse un carattere tutto spe-ciale e fu fatta con quella dignità che lacircostanza eccezionale richiedeva. Sarò quin-di grato a codesta Onorevole Direzione, sevorrà dare posto a questa mia.

Cito a memoria, perciò chiedo in antece-denza venia di tutte le dimenticanze ed ine-sattezze, che la fretta non mi permette dirilevare.Essendosi recata la Schola Cantorum col

suo Direttore a Bologna il giorno dell'anni-versario della morte di D . Bosco, a Parmala commemorazione fu fatta il giorno 3 feb-braio. Alla mattina solenni esequie : la vastaChiesa del Collegio ripiena di devoti inter-venuti : la musica a quattro voci, senza ac-compagnamento, del Fischer, con mottetti diPalestrina, Anerio, Arcadelt. Dirigeva DonBaratta : sedeva all'organo il maestro Galliera,Professore d'organo al nostro Conservatorio .L'esecuzione pari al nome della Schola Can-torum ; i pezzi per organo una conferma dellarara valentia del maestro . Dopo l'esequie, ilCan. Vallega d'Alassio commemorò D . Bosco .Durante la funzione, molta devozione suivolti di tutti.Corona di tutto fu la solenne accademia

della sera, per la quale erano stati distribuitiinviti di elegantissimo lavoro tipografico . LaChiesa trasformata in una sala, in mezzo a

cui campeggiava la buona, sorridente figuradi D . Bosco. Ben 700 persone risposero al-l'invito, e col loro contegno dimostraronod'essere compresi dell'importanza della cosa .Nel presbiterio erano disposte seggiole pelClero e per le notabilità cattoliche della cittànessuno mancò all'appello .

L'accademia, lunga piuttosto, ma seria molto,si cominciò e finì col canto dell'Inno Uni-versitario Cattolico del Maestro Mattioli, efu intercalata con musica de' principali nostriscrittori classici dell'arte sacra .Esordì D. Baratta applauditissimo con un

indovinato sermoncino: D. Bosco e la gio-ventù. Dopo lui seguirono recite di alunnìdel Collegio, parole di circostanza di parecchigiovani studenti del Circolo Universitario .tra i quali ricordo Micheli, Longinotti, Con-tini ; recite e parole spesso interrotte daapplausi . Degna di nota la bella gara tra iSuperiori del Collegio, i quali mentre mo-strarono il loro figliale amore verso D . Bosco .da bravi figliuoli ne misero in mostra le prin-cipali opere e virtù : se non tutti poteronoportare pubblicamente il loro contributo, fucolpa della ristrettezza del tempo riservatoad un'accademia .

I principali temi svolti sono i seguenti :D. Bosco e i Cooperatori (Dott. Micheli) -D. Bosco e S . Francesco di Sales (D. Mano-rati) - D . Bosco e il Papa (St. Contini) -D. Bosco e il lavoro (Ch. Mariani) - D.Bosco e il Catechismo (D. Focacci) - Lo spi-rito di D . Bosco nella Scuola di Religione diParma (Longinotti) - D. Bosco e la Carità(D. Cane) - L'uomo del cuore (D. Caviglia) .Ne mancarono le poesie, recitate con molto

garbo e con ispigliatezza : tra tutte non possopassare sotto silenzio una splendida canzonedi D. A. Caviglia « La Madonna di D . Bosco.»Avevamo già gustato in principio dell'acca-demia un'altra sua composìzione, una scenadelle Missioni «Araucania» ; ma questa reci-tata con quell'intensità d'affetto, con cui fuconcepita, portò all'entusiasmo . Di questapoesia fu distribuita, con gentile pensiero,una copia-ricordo a tutti i presenti .Dovrei ora una parola di elogio a tutti gli

altri Salesiani, a tutti coloro che parlarono,dovrei portare una nota di plauso agli ese-cutori della musica, sopratutto al M° . Galliera,che sonò in modo insuperabile il Concert fu-nèbre di Guilmant ; ma sono già stato ecces-sivamente lungo e forse non mi si concede-rebbe lo spazio per altre parole. Conchiudendodirò che tra le belle feste, che spesso ci re-galano i Salesiani, questa fu una delle bel-lissime e delle più sentite . Tutti partironodal Collegio maggiormente entusiasmati (sepure è possibile) dell'Opera di D . Bosco, cosìdegnamente continuata da' suoi figli diParma .

B. P .

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ALL'ESTERO .Se lo spazio ce lo permettesse, potremmo

anche dare bellissime relazioni di commemo-razioni del 10° anniversario di D . Boscotenute all'estero. Notiamo però alcuni nomicome : - Nizza Mare, Lilla, Montpellier, Ni-zas, Villa Sainte-Foy, Parigi ecc . in Francia;-

Sarrià, Barcellona, Utrera, Siviglia, Carmona,Malaga, Gerona, Ecija ecc . in Ispagna ; -Buenos Aires, Bernal, Montevideo, Rosario,Santiago, Valparaiso, Puntarenas, Lima, HojaRedonda, Arequipa, Bogotà, Fontibon, Cara-cas, Valencia ecc . in America. Le particolarirelazioni furono inserito nel Bollettino Fran-cese e Spagnuolo .

Il nostro Prefetto Apostolico dellaTerra del Fuoco abbisogna di provve-dere molto bestiame per dare convenienteoccupazione all'ognor crescente numerodegli Indii dell'isola Dawson e procacciarloro il necessario alla vita . Il terrenonon manca, ed egli è sicuro di poterentro cinque o dieci anni restituire i di-versi mutui assunti presso i nostri bene-meriti Cooperatori, affine di effettuare ilsuo progetto, perchè il capitale non vieneconsumato nel mantenimento degli Indii,ma solo i prodotti ed i vantaggi chevarranno ad assicurare l'avvenire di quel-l'incipiente paese .

A tutti raccomandiamo caldamentequesta proposta, ed abbiamo fiducia chenon sia difficile trovare un duecento fa-miglie disposte ad imprestare per alcunianni un migliaio di lire, rimborsabile conqualche utile, se pur non si desidera chei frutti del proprio denaro servano intie-ramente per la conversione di nuoviselvaggi.

Coloro che desiderassero maggiorischiarimenti, non hanno che a richiederlio personalmente o per lettera al R .m° D .Michele Rua, Torino .Tutti i nostri buoni Cooperatori poi

preghino il Signore perchè voglia realiz-zare al più presto questo progetto per ilmaggior bene di tanti poveri Indii, cheda noi attendono la vita, la religione ela civiltà . Nel nome dolcissimo dell'Au-gusta nostra Patrona Maria Ausiliatrice,le persone ardenti di fede e dal cuormagnanimo iniziino questa banca dinuovo genere, perché ne ritrarranno,secondo la promessa del Divin Salvatore,il cento per uno in questa e nell'altravita, Lo faccia Iddio!

TE RRA DE L FUOCO

Ancora della proposta contro i continui fallimentidelle banche .

E commoventi domande, chedalla Terra del Fuoco con-tinuamente riceve il vene-ratissimo nostro SuperioreD. Michele Rua per ottenereaiuti, ci obbligano a ritornaresu questa proposta fatta nelBollettino dello scorso feb-braio in favore dei poverifueghini .

Varie generose persone lavollero tosto effettuare, e fe-cero pervenire al R .mo D. Rua

in imprestito per un po' d'anni, con osenza interesse, quella somma di cui po-tevano disporre, acciocchè venisse im-piegata per provvedere i mezzi necessaridi mantenere, vestire, calzare, assistere,istruire gli infelici Onas raccolti nell'isolaDawson . Ma per sopperire al bisogno efar sì che il bene sia proprio reale nonbastano ancora i mutui ricevuti : è neces-sario che altri cuori generosi si aggiun-gano a quelli che hanno già abbracciatala nostra proposta .Qui non si tratta di fare un' offerta

qualsiasi, ma solo di imprestare, anchea tenue interesse, una qualche sommadi denaro, e non v'ha chi non vegga chedetta somma è assai più sicura di tuttele barcollanti banche dei nostri tempi .Il prestigio morale della nostra Pia So-cietà e la somma che viene, non distruttain speculazioni, ma soltanto commutatain enti reali e produttivi, costituisconola miglior garanzia e la miglior firma perla sicurezza del proprio denaro .

MISSIONI

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PAMPA CENTRALE

Escursione Apostolica di S . Ecc. Rev.maMons. Giovanni Cagliero .(Relazione del Sac . Bernardo Vacchina)

(Seguito - Ved. mese di Aprile)

A Toay - Nuova Chiesa a Maria Ausiliat .

Il giorno 4 novembre eravamo aspettati inToay. Toay è una borgata di quasi quattro-cento anime, con via ferrata, importante sta-ziono e di sicuro avvenire . Noi vi ci recammosu d'un break, in meno d'un'ora da Santa Rosa,e fu un'amena passeggiata, essendo i dintornidi Santa Rosa e di Toay ridenti, floridi epieni di varietà. Le case del paesetto sonotutto alla moderna, graziose, circondate da o-scuri gruppi di pioppi e le trovammo tutte benimbandierate. Annunziati a fragor dei mor-taretti, tutta quanta la popolazione ci si feceincontro, e preceduti dalle armonie d'una in-cipiente banda d'Italiani, ci avviammo versola casa del Signor Jhon Brown, gerente dellaSocietà Ferroviaria, che unisce Toay con BahiaBianca. Il Signor Brown è protestante, manon lontano dal regno di Dio, e Monsignorespera nella sua conversione . Del resto, uomointraprendente, di criterio pratico e giustonon può supporre vera civiltà senza religione ;quindi, scelta una spaziosa area, in situazionespettabile, vi delineò le fondamenta d' unaChiesa, che con delicato pensiero volle dedi-cata a Maria Ausiliatrice e chiamò Monsignoreper benedirne la prima pietra . Perciò ci tro-vavamo in Toay.Fatti i primi convenevoli, mentre Monsi-

gnore in casa Brown sbrigava le visite d'uso,noi ci recammo nella scuola della piccola bor-gata, dove s'era improvvisata da Don Rog-gerone una Cappella per le funzioni del culto .D. Roggerone è il Missionario ambulante dellaPampa. Gira nelle campagne per portare gliaiuti della Religione agli ammalati ed ai saniche non possono recarsi alla Chiesa, e poiogni due mesi va a confortare ed a confor-tarsi alle Residenze degli altri Missionari .

Come? dirà lei, amato Padre, solamente ognidue mesi possono trovarsi fra di loro i nostripoveri Missionari!? Sì, carissimo Sig. D. Rua,e non si può fare diversamente per la scar-sità del personale e per le distanze immense .Del resto, lo posso assicurare che, se in quelleMissioni si trova della polvere, è solamentequella materiale portata dal soffiar continuodei venti . . . Io stesso nel Chubut dovetti stareun anno intero senza poter vedere un Sacer-dote; ma quando ci capitò D . Milanesio e cipotemmo rallegrare a vicenda, come S. An-tonio o San Paolo nel deserto, mi confessaieffusive et diffusive coram populo, maravigliato,compunto e contento di poter vedere il loro

povero Pastore battersi il petto e dire il meamaxima culpa sicut et caeteri peccatores .Ah! caroPadre, quanta consolazione provai allora! Maè certo che, quando Iddio ci mette in questecircostanze, Egli sta con noi e tanto ci basta .

Ma tornando all'improvvisata Chiesa, DonRoggerone vi celebrò Messa : poi subito con-fessammo una settantina di cresimandi . Mon-signore fece la solita predica di preparazione,cresimò, e, data la benedizione episcopale,ci avviammo a prendere un po' di refezione.Qui discussioni, brindisi, amabilità squisitanei commensali e specialmente nell'anfitrione,vero tipo de' gentiluomini inglesi . Alle due,mortaretti, razzi , musica. Arriva il treno daGeneral Acha, annunziandoci la venuta delPadrino e della Madrina della nuova Chiesa,il sunnominato Sig. Governatore provvisoriol'Ecc.mo Sig. de Chapeaurouge colla distintaSignorina sua figliuola, ed un'eletta di SignoriDeputati della Capitale per riverire Monsi-gnore ed accompagnarlo alla Capitale . Hopresenti i nomi di due ; il signor Aguilar,Avvocato fiscale, ed il signor Artigas Jons,direttore del giornale « La Capitale » .

Si incominciò tosto la funzione, che coi di-scorsi del Celebrante e del Governatore duròcirca un'ora e mezza ; s'amministrò un' altravolta la S. Cresima ; ed alle quattro in trenoapposito, su vagone riservato, con molti con-fortabili eravam già in moto verso GeneralAcha, sede del Governatore locale, ed ultimatappa dell'evangelica escursione nella Pampa .Alla Capitale della Pampa - Una vera apo-teosi - Si lascia Dio per Dio - L'esempio

dei maggiori - Istanze del Missionario -Addio a General Acha .Giungemmo alla stazione di General Acha

a notte fitta, ma splendida e senza un alitod'aria ; e vi trovammo agglomerata tutta quantala popolazione . Gli evviva al Vescovo, loscoppio dei mortaretti producevano un fragoresimile a quello del tuono. Fu un' apoteosi .Dalla stazione al paese vi ha un buon tratto,che si percorse in vetture, incedendo adagio,con un'illuminazione a giorno, sotto bellissimiarchi trionfali, e da' tetti, finestre e balconisventolavano ogni bellezza di bandiere . Ognicento metri, due gendarmi in brillante divisa,su briosi cavalli, ci si facevano innanzi pre-sentando l'arma, poi formavano ala daccantoa noi e ci venivano scortando . Arrivati difronte alla Chiesa, se n'era formato un vistososquadrone d'ambo i lati, e unitisi con rapidaevoluzione, ci salutarono militarmente insieme .Fu un bellissimo colpo di vista, e dovemmorallegrarci col Capo di Polizia per la sua sin-golare abilità .

Sotto i parecchi archi trionfali, che fron-teggiavano la Chiesa, Monsignore ricevette gliossequii della nobile Dama Dolores Chapeau-rouge, sposa al Governatore, e di altre distinteSignore. Una bambina disse un complimento,scoppiò un uragano d'applausi e si spalanca-rono le porte del tempio . . . Che bella visione!

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Ornato magnificamente, risplendente di millee mille faci , risuonando d'un bel Laudatepueri a voci bianche, rigurgitante di fedeli,ricordava propriamente la CoelestisUrbs Je-r usalem!Monsignore, sorpreso ed incantato, c'in-

cantò alla sua volta tutti coll'opportunità edeloquenza del suo discorso d'apertura . NellaCasa del Missionario si ricevettero successi-vamente le differenti deputazioni presentateda D. Pietro Orsi, Parroco di Acha, e s'andòa dormire oltre alle undici . Queste feste sonobellissime, piaciono tanto, risvegliano la fede,ma finiscono per affaticare lo spirito ed anchepiù il corpo ; ed il Manzoni ha ragione di an-noverare fra le fatiche apostoliche del Car-dinale Federico Borromeo i festeggiamenti,di cui era circondato nelle sue visite pasto-rali. Per convincersene bisogna provarle conqualche frequenza .

Anima e vita di quest'allegria fu lo stessoSig. de Chapeaurouge, che seppe con intelli-gente attività porre in movimento le differentiCommissioni, lasciando scolpita in ogni attol'impronta del suo carattere colto, amabile,cristiano e popolare. Affinchè Monsignore po-tesse affratellarsi colla popolazione, ideò unbanchetto popolare, all'aria libera, in un om-broso boschetto, che si potrebbe chiamare ilB oulogne di Acha. S'arrostirono allo spiedouna mezza dozzina di giovenche, montoni,agnelli ; s'allestì qualche cosa di particolareper Monsignore e le Autorità ; e tutta la po-polazione vi si sarebbe trovata, tant'era l'en-tusiasmo . . . Ma il vento, levatosi d'improvviso,l'impedì a molti. Tuttavia Monsignore fu cir-condato da una larga corona di distinte per-sone, da moltissimi poveri, cui il vento portòfortuna, da una turba di ragazzi, scoppiandodi clamorosa allegria, da poveri Indii, che,timidi e quasi paurosi in principio, finironoper far allegramente baldoria con tutti glialtri . . . Quanta gioia e dolce espansione ! Ohcome sono belle le feste ispirate dalla fede edalla carità! Ma sul più bello, al rumor gen-tium, ecco Eolo soffiar gagliardo e farci scap-pare tutti dalle nostre campestri mense, chicon un piatto e chi con un coltello in mano,chi con una bottìglia, chi con una coscia ditacchino od un'enorme fetta di torta dolce . . .Lepidissimo il riffa-raffa de' ragazzi sul bendi Dio abbandonato sopra le tavole ; fu pro-prio la nota allegra del giorno !Non vorrei però credesse che la scampa-

gnata turbasse l'ordine della Missione o neimpedisse il frutto : Monsignore, accettando,credè di lasciar Dio per Dio, e quando le cosesi fanno così, riescono egualmente colla be-nedizione della Divina Misericordia. In Achasi fece tanto e più che nelle altre Missioni,e si è soddisfatti di quella cortese popola-zione. Quando le Autorità precedono nel buonesempio le popolazioni, è difficile che il Mis-sionario non raccolga dolci frutti di confortoe salute .

Malgrado l'ora intempestiva, molti amicici aspettavano il giorno 12 alla stazione peraccommiatarci . . . Monsignore e tutti avremmovoluto stringere al nostro seno in abbraccioimmenso di carità tutta quella gente ! Oh noila ricorderemo sempre con affetto : sono cor-tesi, generosi, fratelli a' poveri Salesiani! Dioli rimuneri !Anche il povero D. Orsi presentò le sue

pressanti istanze : si trova solo, alla testa dellaParrocchia, del Collegio e d'un vastissimodistretto : è pallido, dimagrito e non ne puòproprio più. Ha veramente necessità d'unsublevantem se, altrimenti soccomberà certa-mente e presto . Monsignore non sa dove darela testa, e mi dice : « scrivi, insta opportuneet importune presso al signor D . Rua », ed iolo faccio, come vede. Oh volesse il Cielo ch'iovenissi ascoltato presto!

Eravamo già installati, per gentilezza delsignor Green, direttore della Compagnia fer-roviaria, in un posto riservato con ogni co-modità ; ci abbracciamo un'ultima volta conD. Orsi, la vaporiera fischia, addio, Acha !Voglia Dio farti tosto grande nella religionee civiltà, prospera, degna Capitale del nuovoStato redento della Pampa nella gran Repub-blica Argentina !

(Continua) .

COLOMBIA

Le Figlie di Maria Ausiliatrice alla cura dei lebbrosidi Contratacion (Dip . di Santander) .

REV.mo SIGNOR Don RUA,

Bogota, 12 Febbraio 1898 .

EccoLE una bella notizia che faràpiacere a lei, ai figli di D . Bosco,ai Cooperatori e Cooperatrici Sa-lesiane ed ai lettori tutti del Bol-lettino Salesiano.

Nel prossimo passato gennaio le Figlie diMaria Ausiliatrice, venute a Bogotà fin dal-l'anno 1896, fecero i loro primi esercizi spiri-tuali in Colombia . Nei rendiconti di regola,mi feci a interrogarle separatamente se aves-sero paura di quella che qui si usa chiamarere degli spaventi, rey de los espantos, e se an-drebbero volentieri e spontaneamente al Laz-zaretto di Contratacion nel dipartimento diSantander. La risposta fu quasi una stessaper tutte : - Sì, vi andremmo volentieri, secosì giudicassero i Superiori .- Ma non avrete poi paura, trovandovi fra

tanti pericoli di contagio ?- Se ci assaltano timori, rispondevano an-

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cora, li vinceremo colla grazia divina, comeseppero vincerli i Salesiani che hanno stanzafra i lebbrosi di Agua de Dios e di Contra-tacion .- Ma, e se per disgrazia v'incogliesse il

terribile male, che fareste allora?- Pregheremo tanto il Signore e la Vergine

Ausiliatrice nostra Patrona, che questo nonsucceda e che liberi noi pure dal malore, comefinora ha preservati i Salesiani ; ma se mai ilSignore disponesse altrimenti, fiat voluntasDei, siamo pronte a tutto .

Queste ed altre risposte fatte ad altre mieosservazioni, risposte franche, senza alcunaesitazione, con volto ilare e col sorriso sullelabbra mi riempirono di ammirazione ; e lafondazione della prima Casa delle Figlie diMaria Ausiliatrice fra i lebbrosi di Contrata-cion fu decisa ipsofacto, ben inteso, d'accordocolle Superiore di questa Congregazione .Ma venne il meglio. Naturalmente non pote-

vano partire tutte, dovendo alcune restare nellaCasa loro di Bogotà; di sette, se ne scelserotre ; ma tre sole, per 700 e più lazzarini cheabbisognano dell'opera loro, erano troppo po-che . Si pensò allora alle novizie, e si tastò ilterreno. È bene sapere che qui in generale siha un vero terrore della lebbra, e non sola-mente fra le donne, ma anche fra gli stessiuomini. Temevasi quindi che, trattandosi digiovanette delicate di salute, riceverebberocon orrore ogni proposta di simil genere. In-vece non fu così ; tutte, senza eccezione, s'of-frirono a partire quando che fosse, e prestarel'opera loro ai loro disgraziati connazionalilazzarini, e ciascheduna voleva avere il privi-legio di essere preferita.. Che bei trionfi perla nostra santa Religione!Pertanto il giorno 7 del corrente febbraio

partivano per quella destinazione, dove, laDio mercé, arriveranno il 14, se durante illungo viaggio, sul dorso delle mule, per istrademontagnose, non succederanno disgrazie. LaMadonna Ausiliatrice vi accompagni e vi be-nedica, o valorose Figlie di D . Bosco!

E che vanno a fare a Contratacion? Quale laloro principale missione? - Attendere alleScuole delle bambine ; stabilire l'Oratorio fe-stivo ed assistere i moribondi a domicilio .

Hanno casa conveniente? Sì e no ; la casaloro destinata per adesso è quella stessa cheoccupai io nel 1894, quando fui a dare la primamissione ai lebbrosi, e che l'anno scorso oc-cupò un medico mandato dal Governo perfare l'applicazione della sieroterapia . Noncredo che sia mai stata abitata da ammalati,e quindi è fra tutte la meno pericolosa . Èisolata affatto e dista circa 300 metri dalcentro della popolazione ; con poca spesa, puòessere ingrandita facilmente .Dissi che assisteranno gli ammalati a do-

micilio ; e perché non in un ospedale? Vera-mente ospedale non vi è, se pure non si vuol

chiamare con questo nome tutta la popola-zione che conta da 700 a 800 lebbrosi . Ma unedifizio che serva per raccogliere i più ag-gravati dal male, veramente non vi è . Coltempo è probabile che vi si possa erigere ; eColombia che ha dato al nostro D. Unia mi-lioni di cuartillos (centesimi), coi quali potéedificare il magnifico e grandioso ospedale diAgua de Dios, ne darà altrettanti e più an-cora, se fosse il caso, per procacciare un buonospedale ai miseri lebbrosi di Contratacion .Ma frattanto la missione delle Suore per adessosarà difficilissima, trovandosi nella necessitàdi assistere gl' infermi a domìcilio, il qualeconsiste per la maggior parte in un luridotugurio o casupola di paglia, molte volte apertaai venti ed alle pioggie, e nella più squallidamiseria. Quanti ne ho visti sdraiati sul nudosuolo, senza avere un misero letto, su cui gia-cere moribondi ! Poverini ! Che consolazioneproveranno nel vedersi a fianco, almeno nelleore estreme, l'angelo consolatore di una Suorache li sollevi e nel corpo e più nello spirito,e li conforti e li sorregga nel gran passo, conparole di speranza, di fede e di amore ! Iocredo che, come sei anni fa entrando D . Unianel Lazzaretto di Agua de Dios entrò pureil benessere materiale, anche a Contratacioncollo stabilirvisi del Prete e della Suora in-comincierà pure un'era di prosperità mate-riale per quei poverini, che ne han tanto bi-sogno .L' Oratorio festivo poi salverà tante po-

vere bambine dalla lebbra spirituale, assaipiù contagiosa e pericolosa che la corporale .Non è raro il caso, che povere bambine,già infette di lebbra, o perchè orfane o perchéle autorità non giudicano conveniente lasciarleframmezzo a sorelle e fratelli sani, sieno ob-bligate a rifugiarsi nel Lazzaretto . Quantipericoli per esse, al trovarsi sole, lontanedalla casa paterna, senza la mano di unamadre che le sorregga nel pericolo o le rialzinella caduta! E di queste povere bambinepiù o meno abbandonate e bisognose di guida,di consiglio, di appoggio in quel Lazzarettodi Contratacion ve ne sono non meno di uncentinaio. Ecco l'opera salvatrice delle Suoredi D. Bosco ; esse saranno per quel centinaiodi povere anime, madri, consigliere, tutrici ;e non potendo salvarle dalla lebbra del corpo,le salveranno almeno da quella più schifosadell'anima.

Ecco la triplice missione delle Figlie diMaria Ausiliatrice nel Lazzaretto di Contra-tacion . Il Signore dia loro forza e costanzaper compierla in tutte le sue parti, alla mag-gior gloria di Dio ed a bene delle anime !

Prima di finire, aggiungerò che contempora-neamente partì pure il Diac . Gerolamo Cera, pertener compagnia al caro D. Garbari, e, ordi-nato poi sacerdote, sarà il suo primo aiutantedi campo. Essi faranno in Contratacion quelloche altri Salesiani fecero e fanno in Aguade Dios ; vale a dire faranno da padri,

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consiglieri, amici dei poveri lebbrosi e daangeli salvatori di tanti giovani colla Scuolae l'Oratorio festivo.Amatissimo Padre, li raccomandi tanto al

Signore quei cari Confratelli e Suore e liraccomandi pure alle preghiere di tutti i Coo-peratori, Cooperatrici dell'Opera Salesiana . Ohlquanto bisogno hanno di essere sorretti nelleloro dure fatiche e nella loro pericolosissimamissione! Contratacion ha un grande svantaggiosul Lazzaretto di Agua de Dios ; il secondo haclima ardente e secco, rifrattario al contagio,dicono i medici ; mentre il primo ha climatemperato, assai umido e quindi contagioso .È certo che essi prenderanno tutte le pre-cauzioni che la scienza suggerisce, perchè nonabbia da incoglierli il brutto male ; ma tuttele precauzioni non potranno nulla, se il Si-gnore non mette la sua santa mano per sal-varli da ogni pericolo .Mi benedica; benedica tutti i suoi figli

Americani, in particolare quelli che sono piùcari al suo cuore di padre, i Salesiani e leFiglie di Maria Ausiliatrice di Agua de Diose di Contratacion.Tutto suo nel Signore

Devotissimo FiglioSac . EVASIO RABAGLIATI.

P. S . - Grande consolazione mi ha portatola sua lettera, colla bella notizia che un me-dico nostro connazionale, il Dott. DomenicoFornara di Taggia, ha ottenuto già su questoterribile male della lebbra dei bei trionfi,riconosciuti pur da tutte quelle celebrità me-diche raccolte nel passato ottobre nel Con-gresso di Berlino. Faccia il Signore che riescaappieno nella sua umanitaria e nobile impresa .Che gloria per la nostra Italia se così fosse!Già da anni qui si parla con onore del Dott .Maragliano di Genova, che scoperse, pare, ilrimedio contro la etisia . Ultimamente si parlòe si scrisse molto e bene del Dott . Sanarelli,italiano pure, quegli che in Montevideo sco-perse il rimedio contro la febbre gialla, chefa tante vittime anche sulle coste colombiane ;e perchè non potrebbe toccare a un Italianola gloria di trovare il secreto di distruggereil più fiero male che esista nel mondo, lalebbra? Amatissimo Padre ; scriva al Dott.Fornara, lo preghi e lo scongiuri in nome di30 mila lebbrosi colombiani, a continuare neisuoi studi, a perseverare nelle sue ricerce,nelle sue applicazioni fino ad ottenere il pienotrionfo che ambisce .

Che gloria per lui e per la patria allora !Il nostro D . Unia si avrà la sua bella statuadi marmo nella piazza di Agua de Dios, perchèsi fece amico di alcune centinaia di lebbrosi ;oh che bella statua preparerebbe Colombia acolui che giungesse ad essere il salvatore deisuoi trenta mila ammalati ! Allostesso tempoquante lagrime di madri, di padri., di fratellie sorelle asciugherebbe ! e quanti cuori op-

pressi dal dolore risanerebbe! Ma la gloriapiù bella, il guiderdone più ambito e preziosolo riceverebbe poi nel cielo dalle mani di Coluiche disse : Beati misericordes, quoniam ipsi mi-sericordiam consequentur . Fiat. Fiat .

CALIFORNIA

Progressi della missione tra gli Italiani emigrati .Una nuova Chiesa - L'Oratorio festivo .

AMATISSIMO PADRE DON RUA,S. Francisco, 22 Febbraio 1898 .

ILgiorno 17 del corrente mese è arri-vato in mezzo a noi sano e salvo,il carissimo confratello Don CarloRedahan, non senza aver sofferto dei

contrattempi nel suo viaggio. Un campo im-menso gli si apre innanzi per far del bene aquesta povera gioventù italiana per mezzo diun ben organizzato Oratorio festivo ; bene-detto sia Dio e Vostra Signoria, che ci hannomandato in persona di lui un buon rinforzo !I lavori parrocchiali non ci permettevano po-ter fare un bene solido ai giovanetti della Co-lonia ; era quasi fisicamente impossibile . UnaColonia di 15 mila e più Italiani sparsi dap-pertutto, in una città di 300 mila abitanti,assorbe il nostro tempo sia in andare at-torno per l'amministrazione dei SS. Sacra-menti agli ammalati nelle loro famiglie e ne-gli ospedali, sia in attenderli in chiesa .

Coll' aiuto del nuovo sacerdote avremo,spero, quest'anno una Prima Comunione assainumerosa. Già cominciarono le istruzioni ca-techistiche dirette a questo scopo . Al cate-chismo della domenica assistono circa 700 fraragazzi e ragazze.Ma per la Santa Pasqua ci troveremo già

ancora pochi e insufficienti al lavoro, perchèper detta epoca si benedirà e si aprirà alculto la nuova Chiesa, che ho promosso si fab-bricasse nei così detti Giardini degli Italiani,luogo nel quale risiede una colonia di circaduemila di essi . Là era di urgente necessità laChiesa; perchè per la distanza che vi è pervenire a questa parrocchiale, e pel lavoro alquale essi sono eccessivamente dedicati ancheil giorno di festa, non sono praticati i SS . Sa-cramenti e quasi perfettamente abbandonatigli esercizi di pietà cristiana. Colla inaugura-zione della Chiesa vi è pur bisogno di un Mis-sionario per tenerla aperta al culto ; ed eccoche, come diceva, il lavoro aumenta, e siamosolamente tre a sopportarlo . Come vede, caroPadre, pel prossimo autunno nutro speranzache ci manderà ancora un nuovo rinforzo . Lanuova Chiesa dista da questa, dove siamo,un'ora di cammino per carro elettrico . È in-caricato di vigilare ai lavori di costruzione il

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caro confratello Don Valentino Cassini . Oltrealla Chiesa, si fabbrica a lato anche la mo-desta Casa pel Missionario .Dopo la Santa Pasqua apriremo pure, spero,

solennemente l' Oratorio . L'affluenza dei gio-vinetti promette di essere numerosa assai . Sa-remo allora obbligati a trasportare le nostretende altrove, come avvenne più volte al no-stro caro Padre Don Bosco, perche il luogoche abbiamo disponibile per oggi, è non troppocomodo, nè vasto abbastanza. Dio provvederà!Da cosa nasce cosa, e secondo le circostanzedi tempo e luogo faremo il bene possibile .Abbiamo celebrato colla maggior solennità

possibile la festa del nostro Santo ProtettoreSan Francesco di Sales, il giorno 30 gennaio .Fu preceduta da una novena, alla quale con-corse molto popolo . Il panegirico del Santofu detto dal zelante P . Sardi della Compa-gnia di Gesù .

Il giorno dopo, lunedì 31 di gennaio, cele-brammo pure il decimo anniversario dellamorte del nostro venerato Padre Don Bosco .Cantò la Messa Don Cassini ; ed io tenni laConferenza salesiana conchiudendo coll'invitartutti i presenti a venirci in aiuto per apriree sostenere l'Oratorio, unica àncora di sal-vezza per la povera gioventù italiana di SanFrancisco. Erano presenti varii Reverendi Sa-cerdoti rappresentanti delle loro rispettive Co-munità religiose, come dei Padri Paolisti, deiPadri Gesuiti, dei Padri Francescani, ecc ., aiquali tutti porgiamo i sensi della nostra ve-nerazione e sentita riconoscenza per l'appog-gio e l'incoraggiamento che ognora ci dannonella nostra Missione.

Non ci dimentichi nelle sue fervorose ora-zioni a Maria SS . Ausiliatrice e ci benedicain Corde Jesu .

Seco Obb.mo FiglioSac. RAFFAELE M.a PIPERNI .

EGITTO

Per i nostri emigrati .

A una corrispondenza all'ItaliaReale-Corriere Nazionale di Torino- in data 2 aprile - stralciamoil seguente cenno intorno all'I-stituto d'arti e mestieri apertosì,

come i nostri lettori sanno, da poco più diun aiuto in Alessandria d'Egitto, sul vialeBod Sidra, dai Figli di D . Bosco .

« Premetto anzitutto (così il corrispon-dente) che avvi qui, in Alessandria d'Egitto,una colonia numerosa d'Italiani, oltre 20,000,che da molto invocavano un Istituto profes-sionale a base religiosa pei figli del popolo .Non mancano, è vero, Istituti d'educazione

e d'istruzione, ma... quid inter tantos, cioècon una popolazione di oltre 200,000 abitanti,quanti ne conta attualmente Alessandria?D'altronde gli uni di siffatti Istituti s'indi-rizzano di preferenza alle classi elevate e perun alto corso di studi, gli altri alla gioventùdi una data nazionalità ; taluno poi non is-pira troppa fiducia alle famiglie cattoliche,perché fa divorzio dall'istruzione religiosa .

» Mancava un Istituto che, avendo assolu-tamente per base la fede e la morale catto-lica, mirasse ad accogliere giovanetti di qual-siasi nazionalità, sopratutto poveri o disagiatidi fortuna, per avviarli alle arti e ai mestieri,un Istituto che educasse nella fede cattolicae nella lingua e nelle tradizioni italiane i figlidei nostri connazionali. Ed a questo provvideil successore di D . Bosco, D. Rua, invitatoe incoraggìato dalla benemerita AssociazioneNazionale pei Missionari italiani. E, cosa mi-rabile! vi provvide col trasformare niente-meno che un'antica carcere (e che carcere!)in Istituto educativo. Così D. Bosco, checominciò costì in Piemonte, anzi in Torino,la sua missione sublimemente religiosa, mo-rale e civile nelle carceri e tanta poveragioventù salvò dalla prigione e dalla morte,cominciava per mezzo de' suoi figli l'operasua qui in Egitto col rendere luogo di pacee di riabilitazione quel che prima era unantro di spasimi e di bestemmie . BenedettoD. Bosco

» Non è che poco più di un anno che siamoqui stabiliti ; e pure quanto si è operato conla grazia di Dio e con la cooperazione deibuoni ! L' Istituto conta già oltre settantaalunni, gli uni gratuitamente accolti, gli al-tri con tenuissima retta, e tutti ricevonoqui educazione cristiana ed istruzione pro-fessionale conforme ai bisogni della vita. Vis'insegna anzi tutto la lingua italiana cheoccupa, insieme con la religione, il primoposto fra le varie materie di studio : vengonoquindi l'arabo, il francese, l'inglese, con l'a-ritmetica e contabilità, storia e geografia,disegno e calligrafia. Cinque poi sono i la-boratori già impiantati, cioè sarti, calzolai,falegnami, legatori di libri e fabbri ferrai .

» Ma vi ha assai di più a fare . . . Voglia ilSignore venirci in aiuto e muovere a nostrosoccorso quanti hanno a cuore la salvezzadella gioventù e il nome e l'onore d'Italia,troppo compromesso in questi paesi da pochianticlericali che nuociono ad un tempo allareligione e alla patria .» Dobbiamo però ringraziare il Signore

della gentilissima accoglienza che abbiamoin tutti trovato e dell'entusiasmo, con cui èveduta e apprezzata l'opera nostra. Anchequi è conosciutissimo D . Bosco ; anche quiil nome di lui ci apre le porte di tutti ; an-che qui al nome di D . Bosco accorrono datutte le parti. Ne fu prova - per parlare diun fatto solo - l'accademia musico-letterariain italiano, francese, inglese, greco, arabo e

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latino tenutasi il due marzo u. s. e onoratada un uditorio scelto e numeroso .» Tutti si domandavano come mai avesse

potuto un Istituto, nato or ora, dare di sè inbreve tempo un così lodato saggio. Nulla poidirò dell'attenzione, del religioso entusiasmocon cui fu ascoltato ìl discorso del prof. D .Cerutti, reduce dalla visita agli . Istituti sa-lesiani della Palestina . La sua parola dolcee persuasiva, il ricordo che egli, uno de' piùantichi figli di D. Bosco, evocava, interrottodalla commozione, della vita e delle grandiopere dell'amato Padre, tutto produsse un'im-pressione la più viva e la più profonda nelnumeroso uditorio, che proruppe in ripetutiapplausi .

» Di tutto sia lode a Dio, che cotanto ciha favoriti finora, e dal. quale, rappresentatonella persona dei facoltosi, soccorsi maggioriaspettiamo per continuare ed ingrandire que-st'Istituto a vantaggio sopratutto de' figli de-gli Italiani qui emigrati. »

S. PAOLO (BRASILE) . - Movimento religiosonel santuario del S. Cuore . - Leggiamo nella Pic-cola Rivista Cattolica di S. Paolo, del 23 gennaio,quanto segue: « Di molta consolazione ci tornapoter qui registrare che nell'anno passato 1897,nel devoto e frequentatissimo santuario del SacroCuore, diretto dai Salesiani di Don Bosco, si sonodistribuite 41,200 Comunioni (delle quali più di300 prime Comunioni), e si celebrarono quasi 4000Messe, assistite sempre da numerosi fedeli . Nelledomeniche e feste di precetto più di 500 fanciulli,divisi in varie classi, ricevono spiegazione catechi-stica sopra le principali verità di N . S. Religione .Queste cifre, mentre sono una prova irrefraga-bile dello zelo e dei frutti abbondanti che raccol-gono i figli di Don Bosco nel santuario del SacroCuore, sono pur una prova evidente del risvegliodello spirito religioso in quest'importante capi-tale, che prende il nome dell'Apostolo delle genti .

» Ci consta che nel detto santuario a princi

-

piare dal venturo febbraio, nelle domeniche efeste di precetto vi sarà celebrazione di Messe atutte le ore, dalle 5 fino alle 10 del mattino, conomelia o spiegazione del Vangelo in portoghesenell'ultima e con breve istruzione religiosa in lin-gua italiana durante la Messa delle 6, per como-dità della numerosa Colonia italiana stabilita inquesta città .

» Le nostre cordiali congratulazioni agli attiviSalesiani, ed i nostri sinceri voti perche il di-voto santuario del S . Cuore continui a produrresempre maggiori frutti a gloria di Dio ed a salutedelle anime! »

S . FRANCISCO (CALIFORNIA) . - Resocontodell'anno . - Il giorno 11 marzo scorso si compiva

un anno, dacchè i figli di Don Bosco entraronoa reggere la Parrocchia degli Italiani residenti inS. Francisco . Da calcoli fatti risulta che udirono5000 Confessioni, amministrarono circa 12000 Co-munioni, fecero circa 500 visite ad ammalati, am-ministrarono in chiesa 490 Battesimi ed altri 55a bambini ammalati nelle proprie abitazioni, fe-cero 130 Matrimonii, tennero più di 400 predichetutte sopra distinti argomenti e sostennero con losplendore loro possibile le funzioni ed il servizioreligioso della Parrocchia . Di tutto sia lode e glo-ria al Signore ! Benedica Egli gli umili sforzi deifigli di Don Bosco e faccia sì che vada semprepiù aumentando il bene tra quei nostri cari con-nazionali! Noi lo speriamo, specialmente ora chea quei nostri Confratelli s'è aggiunto un altrosacerdote, che collo slancio di un apostolo s'ègettato tosto all'istruzione religiosa di quella gio-ventù, preparando per Pasqua una numerosissimaPrima Comunione. Frattanto, come per inaugu-rare i lavori del secondo anno, ai 13 di marzo inquella Parrocchia si diede principio ad una santamissione, che portò a quelle anime frutti copio-sissimi di vita eterna . Deo gratias !

CHOSMALAL (PATAGONIA) -In Missione -Da una letterina di D. Matteo Gavotto al nostroSuperiore apprendiamo con piacere come questonostro caro Confratello, in una missione data dal26 ottobre al 22 dicembre dello scorso anno, invarii punti della vastissima zona delle Cordiglierechilene e dei fiumi Neuquen, Agrio e Norquin,ha riportati i seguenti frutti : 230 Confessioni,210 Comunioni, 131 Battesimi, 12 Matrimoni edun centinaio tra prediche ed istruzioni catechi-stiche .Egli dà grazie al Signore per averlo fatto de-

gno di soffrire qualche cosa per amor suo . Fusempre accompagnato da venti gagliardi e fred-dissimi ed anche dal gelo ; contuttociò dovettepassare più notti a ciel sereno in mezzo al campo .La miseria che regna in quei paraggi è estrema,tanto che più volte egli ed il giovine suo com-pagno ebbero a soffrir la fante per non trovareove provvedersi del pane . Attraversando poi ilterribile Neuquen, poco mancò che non venissetravolto da quelle vorticose acque, come avvenneal compianto D . Agosta .

Scampato da tanto pericolo, D . Gavotto pregaD . Rua a volersi a lui unire nel ringraziare Iddioe la Vergine Ausiliatrice, che ognora si mostraMadre tenerissima verso de' Missionari Salesiani.E noi preghiamo i nostri lettori che si voglianosempre ricordare nelle loro preghiere dei nostricari Missionari, i quali del continuo si trovanoesposti a gravi pericoli e passano i loro giorniin mezzo a disagi d'ogni genere .

In fascio

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Guarigione istantanea .Era il giorno 31 maggio dell'anno 1897,

quando la nostra cara mamma Agata Semi-nara, che, sebbene settantenne, godeva di undiscreto grado di salute, fu colta all'improv-viso da un gravissimo e violento malore, ilquale seguìto dalla prostrazione totale delleforze con movimento convulso di nervi, feb-bre, lingua arida e rossa, delirio inarticolato,polsi capillari ed intermittenti, inconscienzaed insensibilità completa, la ridusse in mend'un'ora agli estremi .

Questo stato di prossima catastrofe, nelquale i medici non trovarono una formola didiagnosi, ed i farmaci provarono la loro im-potenza, e che durò sino alle ore 18, ispiròa noi e famiglia di ricorrere con viva fedealla protezione di Maria SS . Ausiliatrice.Non fu vana la nostra speranza. Dopo circa

mezz'ora, la paziente cominciò ad esser piùcalma, poscia riacquistò l'intelligenza e laparola, avvertì il colpo mortale ricevuto emigliorò così rapidamente, che la domenicadi Pentecoste 5 giugno successivo sedette connostra grande consolazione alla mensa comune .

Sia lodata e glorificata pertanto ognorpiù la SS. Vergine Maria, Aiuto dei Cri-stianì, mentre noi, protestando la nostra vivariconoscenza offriamo L. 100 per una Messadi ringraziamento .

Catania, 1 Marzo 1898 .

GIUSEPPINA ed ANGELINASorelle SANTACROCE .

Misericordia di Maria .Evviva sempre e dovunque la nostra buona

Mamma Maria SS. Ausiliatrice ! Avevo biso-gno di una grazia speciale a favore di un miocaro zio. Già da circa 20 anni non si era piùconfessato, ed ora, trovandosi quasi in finedi vita, ricusava di ricevere i SS . Sacramenti,adducendo per pretesto, che sarebbe andatoegli stesso a confessarsi quando fosse guarito .Priva di ogni speranza di guarigione, mi ri-volsi a Maria SS. Aiuto dei Cristiani, certadi ottenere all'ammalato la grazia di ben mo-rire. A questo fine, il giorno di S. Francescodi Sales, mi recai in chiesa a fare la S. Co-munione ed invocai di cuore l'aiuto dellapotente nostra Avvocata, promettendo di farcelebrare una Messa nel suo santuario di To-rino e render pubblica la grazia sul Bollettino

GRAZIE DI MARIA ÀUSILIATRICE

Salesiano . Recatami poscia a trovare l'amma-lato, gli feci baciare un'immagine di MariaSS. Ausiliatrice, e lo esortai con altre piepersone a raccomandarsi alla Madonna . -Troppo lunga sarei se volessi riportare tuttele parole che gli rivolgemmo e quelle che eglici rispondeva : il fatto sta che, prima di sera,la grazia tanto sospirata era giunta, e quandoritornai a casa, il mio caro zio aveva giàfatta la sua confessione ad un prete salesianodi questa città . La sera del 2 febbraio, festadella Purificazione della Beata Vergine, siriconfessò, e mentre stava aspettando con ar-dente desiderio l'alba del nuovo giorno perpotersi cibare (dopo tanti anni che nol faceva)del Pane dei forti, fu colto da una grandedebolezza. Venne in fretta il sacerdote, e siebbe ancora tempo a dargli l'Estrema Un-zione e la Benedizione Papale. Circa trequarti d'ora dopo il mio caro zio era già an-dato a vedere Colei, nella quale non invanoavevamo confidato . Sia dunque lode, amore,gloria, riconoscenza alla Beatissima VergineMaria Ausiliatrice. Quantunque alquantotardi, adempio la promessa fatta, inviando latenue offerta di L . 5 per la celebrazione diuna Messa all'Altare di Maria Ausiliatrice,e pregando di voler pubblicare la seguenterelazione sul Bollettino Salesiano, affinchètutti possan conoscere quanto sia buona Ma-ria anche verso quei figli che, dopo d'averlaoffesa e disgustata, a Lei si rivolgono conpentimento e con fede .

Spezia, 17 Marzo 1898 .ANNA BELLO .

Innocenza riconosciuta .Adempio al voto fatto di far pubblicare la

grazia che la SS . Vergine degnossi concedermi .Da 26 mesi trovavami in carcere, vittimad'una infame calunnia ordìtami per ispìritodi partito. Abbattuto, ma non confuso, positutta la mia fiducia in Maria SS ., che si diceed è l'Aiuto de' Cristiani . Ed ecco che fi-nalmente, il giorno 15 marzo ., dopo 11 gìornidi accanito dibattimento nell'Assìse di Cal-tanisetta, fui restituito all'affetto della miafamiglia, trionfante della mia innocenza . Ri-conoscente, le invio la tenue offerta di L . 5,con preghiera di far celebrare una Messa al-l'altare della SS. Vergine Ausiliatrice .Calascibetta, 23 Marzo 1898 .

TITA ANTONINO BILLOTTI.

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Da morte a vita .Scrivo col cuore ebbro di gioia. La novena

di preghiere a Maria SS . Ausiliatrice ha im-petrata la guarigione della mia dilettamamma. La fiera polmonite, che l'aveva ri-dotta agli estremi, fu miracolosamente supe-rata. Già aveva ricevuto il SS . Viatico e giàil Sacerdote colla stola ed il libro alla manoaveva incominciato a recitare le preci degliagonizzanti ; quando migliorò come per in-canto. Tutti ne sono stupiti ed attribuisconoalla potente intercessione di Maria SS . Au-siliatrice, che sempre abbiamo invocata confiducia, se non abbiamo perduta la mamma .Invio la tenue offerta di L. 15 perchè si celebriuna S. Messa al suo altare ; ed ora sto facendouna tovaglia di altare che spero io stessaportare a Torino . Sarei riconoscente, se questastrepitosa grazia fosse pubblicata nel Bollet-tino Salesiano, perchè sento che mancherei adun debito di riconoscenza verso Maria SS .,se la tenessi celata ; imperocchè molte per-sone erano presenti e poterono vedere co'loro occhi operarsi questo miracolo dellaguarigione di mia mamma. Oh ! sì, tutti co-loro che sono oppressi dal dolore, nelle mi-serie di questa vita, si rivolgano a questabuona Madre Maria, che certo rimarrannoconsolati! L'abbiamo sperimentato noi la po-tenza di Maria, e possiamo assicurare che aLei non si ricorre mai invano . Viva ! VivaMaria SS. Ausiliatrice !

Milano, 12 Aprile 1898 .ADELAIDE CARONES-PORTA .

Cassolnovo (PaVIa) . - . Quanto mai io debboa Voi, o Celeste Ausiliatrice, per le molteplicigrazie ricevute, per sì amoroso patrocinio versodi me e di tutta la carissima mia famiglia!Egli è coll'animo compreso dalla più viva rico-noscenza che invio una tenue somma al vostrosantuario di Torino per la celebrazione d'unaMessa, e che prego sia ciò inserito nel Bollet-tino Salesiano, affinche sempre più si conosca ilvostro valido patrocinio .16 marzo 1898 .

ENRICO COVA .Catania . - La signora Marietta Isaja, avendoletto nel Bollettino Salesiano i molti prodigioperati da Maria Ausiliatrice, fece ricorso a Lei,promettendo che, se la sua figlia si fosse ristabi-lita dal male che aveva, avrebbe fatto inserireil fatto in detto periodico . La Madonna le con-cesse la grazia domandata ; pertanto prega vo-lere registrare tra gli altri questo portento dellaintercessione di Maria Ausiliatrice ed invia l'of-ferta di L. 10 per la celebrazione di una s . Messaal suo altare in Valdocco .

Cavalese (TIROLO ITALIANO) . - Quanto è buonaMaria! Da più d'un mese il nostro buon padresoffriva acuti dolori nervosi, senza che le piùassidue cure dei medici potessero calmarli . Chefare? « Rivolgetevi alla potente Ausiliatrice deiCristiani, » pareva ci suggerisse una voce . Sì,o Maria ! Rivolgiamoci a Maria Ausiliatrice con

una novena ! Mirabile bontà ! Non l'avevamoancora finita, che Maria, pronta, ci esaudiva,facendo poco a poco scomparire i dolori al caronostro padre! Memori pertanto della promessa,ci affrettiamo a spedir all'Oratorio di Torino latenue offerta di L. 3 ed a far annunziar la gra-zia nel Bollettino Salesiano, affinchè si conoscauna volta più che non indarno Maria è chia-

mata: « l'Aiuto dei Cristiani! »1° febbraio 1898 .

Sorelle e fratelli FELICFTTI .

Faenza. - Un'ottima famiglia della Diocesi diFaenza vivissimamente ringrazia la VergineSS.ma Ausiliatrice per una singolarissima graziaricevuta ed offre in riconoscenza L. 1000,chiedendo che si preghi per essa .14 aprile 1898.

Sac . GIO. BATTISTA RINALDI .

Faenza.-NelBollettino Salesianodell' apriledello scorso anno 1897 fra le grazie di MariaAusiliatrice compariva pure quella concessa nelfebbraio precedente al sottoscritto in favore diun suo nipotino per nome Aldo, di mesi tredici .Ed ora, precisamente un anno dopo, nel febbraiopassato, altro mio carissimo nipote dell'età dianni sedici, colpito prima dall'influenza, a cuis'aggiunse più grave malore, aveva messa ladesolazione nell'intera famiglia . Ma il nonno,non dimenticando quanto in vita l'amatissimopadre Don Bosco gli aveva detto : In tutti i vo-stri bisogni rivolgetevi alla Madre di quel Dioche affanna e che consola ; corse al Collegio Sa-lesiano e prostratosi ai piedi dell'altare pregò ela sua preghiera venne ascoltata, ottenendoneal suo Francesco la guarigione . Ne sia bene-detto e lodato sempre il Signore e la sua granMadre Maria Ausiliatrice .

FRANCESCO NESSOLI .Fossano . - Giovenale Pettiti ringrazia dicuore la SS . Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani,per la guarigione ottenuta a sua moglie affettada una malattia grave e pericolosissima, ed in-via una piccola offerta per la celebrazione diuna Messa di ringraziamento, invocando in paritempo da Maria SS . quella cristiana perseve-ranza nel bene operare e nel continuo adempi-mento de' suoi doveri .

Ottennero pure grazie da Maria SS . Ausilia-trice, e pieni di riconoscenza inviarono offerteal sito santuario di Torino o per la celebrazione diS. Messe di ringraziamento, o per le MissioniSalesiane, o per le altre Opere di D. Bosco, iseguentiGiovannina Pantiero Ved . Verda, che inviò l'offerta

di L . 20 . - Vizzini (Catania): La Sig. Guzzardi, 5.-Torino : Z . B . C ., una collana di corallo ; L . G ., 2 perla celebrazione d'una Messa ; Carolina Ponchia ; Er-nestina Biino Mosca . 8 . - G are,ssio-Borgo : D. Fran-cesco Pelleri, Vice Curato, per la guarigione di suamadre e di un'altra pia persona, 10 . -Giuditta Fe-drigo, 6 . - Ivrea : Raffaele Iberto . - Messina : CosmoVento, 2 . - Bologna : D. Gaetano Azzarani, Parroco,per la famiglia di Napoleone Mazzetti . - Darfo (Val-camonica) : M . Luigia Azzi, Figlia del. S . Cuore, 7 .- Cilaregn.a : Giuseppe Rampi, 4 . - Cortazzone : Do-menico Goria, per l'ottenuta guarigione a DelfinaPeira-Goria travagliata da un forte e lungo mal ner-voso, 5 . - Vercelli : Ch. Pio Bobba, 6, per l'ottenutaguarigione di due fratelli . - Vedegheto : GelsominaLolli . - Castagnito : Eleonora Allora, per la guari-

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gione di sua cognata, 7 . - Champdepraz : Amato Fran-cesco Obert, 5,75 . - Chiusa di I'esio : Catterina Pelu-tiero, per due madri di famiglia, 12 . - Calciavacca :Giuseppe Bertolina, 5 . - Collesano (Palermo) : N . Va-lenza, 5 . - Bianzè : Maria Carletta . - Riva di Chieri :T. A ., con generosa offerta per segnalatissima grazia ;Marianna Gorgerino n . Gamba . - Genova: S. M .Eletta Ponte C.a, Superiora del Monastero delle Cro-cifisse . - Alserio (Como): Sac. Domenico Parravicini,5 . - Bassignana (Alessandria) : Marcello Garavelli, 10 .- Cascina Vergnana (Pavia) : Camilla Sacchi, 10 . -Verolengo : Rosa Marcella, 10 ; Natalina Fontana, 6 ;Giovanna Benedetto, 5 . - Vialfrè : M . Baratono, Mae-stra, 5 . - Sassello : Giov. Battista ilavera . - Ronta :Vittorio Nosotti, 5 . - Bondanello (Bologna) : ErcolanoRoveri, 5 a mezzo del Sac . Filippo Monzini Cappel-lano. - Morozzo (Cuneo): N. N ., 5. - Carignano : Te-resa Bellino, 10. - Vallelunga-Pratameno : Sac. LoretoOgnibene, 5 . - Cavedine (Trentino) : Remigio Roncher

NECROLOGIABartolomeo Vallarino.

FRA i Cooperatori defunti nel mese di marzoscorso, non possiamo non ricordare l'anima

eletta di Bortoloneo Vallarino che si segnalò perun sincero attaccamento a Don Bosco e alla PiaSocietà Salesiana, alla quale non mancò di portarl'obolo della sua carità, zelando come meglio po-teva a vantaggio delle Opere di Don Bosco .Nè si contentò di sole preghiere e di offerte,

ma alla Pia nostra Società consacrava, con effu-sione di cuore, varii fra i suoi figli, felice repu-tandosi di potere in tal modo contribuire al benedella gioventù povera ed abbandonata . E questispecialmente furono per lui sempre durante lavita e in modo particolare al punto di morte og-getto di consolazione e di conforto, di tenerezzae di pianto . Oh come era contento in quell'ultimopunto, di vedersi aiutato a prepararsi a ben mo-rire dalle due figlie Suore, non meno che dal figlio

NUOVO ORATORIO FESTIVOa Catania .

Leggiamo nella Luce di Catania del 3 aprile« Era desiderio vivissimo del compianto Card .

Benedetto Dusmet, che accanto al Santuario di N .S. della Salette, meta di devoti pellegrinaggi,sorgesse pure una palestra di virtù, un'arca disalute pei giovanetti di quel popoloso quartiere .L'opera da lui iniziata sei anni or sono, e dallozelo dei benemeriti Salesiani e loro Cooperatorifelicemente condotta, prese in quest'anno un im-portante sviluppo . Mercè l'aiuto di pie e gene-rose persone si potè fare acquisto di una area diterreno molto adatto all'uopo, e domenica scorsatra gli evviva festanti di più di 500 fanciulli ve-niva solennemente inaugurato . Un triduo di pre-dicazione servì a preparare tutti alla simpaticafesta .

per una grazia segnalatissima ringrazia vivamenteMaria Ausiliatrice . - Nunziata di Mascali : D . Salva-tore Patanè . - Verona : Una persona devota di Maria -Ausiliatrice, 3 . - Canellí : B . C. T. - Rancio : Gio-vanni e Liberata Pisciui, 7 . -Roccacigliè (Cuneo) :Se-rafica Gallesio, 5. - Torremenapace D . GiovanniGamadei, Parroco, 7 . - S. Nazario (Cuneo) : LeodagarioSanino fu Antonio, 2. - Caíro-Montenotte: Giulio Mas-sarotti. - Casalino (Novara) : F. Cantoni, 5. - Montedi Talamello (Pesaro) : Emma Tomasetti . - Molare(Alessandria) : Maddalena Bonaria in Ferrando, 2,50 .- Cologne : Bernardino Mazzotti, 2. - Savigno (Bolo-gna) : Claudia Pallotti-Zacconte . - Carciadi (Catan-zaro) : Teresa Lazzaro fu Antonio per aver Maria Au-siliatrice salvata dal fuoco una sua bambina . - Ca-salcermelli (Alessandria) : Clotilde Boidi . - Borgo S .Dalmazzo (Cuneo) : Ermelinda Fenoglío n . Torti ; Ma-ria Maddalena Bessone . - Alassio : Michele Giribaldi .- Porto Valtravaglia : Germano Martignoni, 5 . -

Sacerdote e dagli altri che a gara lo preparavanoal gran passo . Per tempo ricevette con edificantepietà tutti i conforti di N . S. Religione e con-servò fino all'ultimo istante quell'ammirabile se-renità d'animo e tranquillità di spirito che è pro-pria delle anime giuste, a cui sta aperta la gloriadel Paradiso .

In Arenzano (Genova), sua terra natale, fu ac-colta con immenso dolore la notizia della sua per-dita : generale fu il compianto tributatogli neifunerali e grandissimo il concorso di quanti loconoscevano nell' accompagnamento alla sua ul-tima dimora .Mentre raccomandiamo caldamente questo ze-

lante nostro amico alla carità dei suffragi di tuttii nostri buoni Cooperatori e pie Cooperatrici, fac-ciamo voti che sorgano altre anime simili a que-sta, le quali con eguale impegno s'adoperino albene della crescente generazione e della Pia no-stra Società .

NOTIZIE VARIE,

» Il giorno 20, al suono della banda dell'IstitutoSalesiano, gentilmente concessa, il numerosodrappello dall'antico locale sfilava ordinatamentealla chiesa per assistere alla S . Messa. La navatadel santuario ne fu quasi intieramente ripiena .Edificante fu il loro contegno e la recita dellepreghiere ; devoto il canto dei sacri mottetti . Maquel che più riempì l'animo di consolazione fuil vederli numerosi accostarsi alla Santa Comu-nione. La gioia provata da quei cuori giovanilinon passerà sì presto .

» Finita la Messa, la banda per la porta attiguaentrò nel nuovo cortile e fe' sentire le sue armo-nioso melodie , quasi invitando i nuovi inquilinia prenderne possesso . Ma questo primo ingressonon doveva essere come quello degli altri giorni .Alla porta venne distribuita ai ragazzi un'abbon-dante colazione di pane, cacio e frutta, che riuscìtanto gradita a tutti e fu accolta al grido di

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« Viva i nostri benefattori, Viva Don Bosco pa-dre della gioventù! » .

» Il cortile era tutto imbandierato e ornato dimolte inscrizioni, su cui si leggevano i nomi deiprincipali benefattori . A un lato del nuovo cor-tile era stato preparato il palco per la piccolarappresentazione che dovevasi dare alla sera . Ilconcorso dei giovanetti al teatrino fu numerosis-simo e il successo non potevasi sperar migliore .Una lode sincera a tutte quelle persone che con-tribuirono a render cara quella festa ; alla gen-tile marchesa di Sant'Alfano che volle condivi-

deme la gioia intervenendo alla S . Messa edassistendo alla distribuzione, ma più di tutti al-l'infaticabile Sac. Francesco Savini, Direttoredell' Oratorio, vero amico di quella gioventù,al quale auguriamo da Dio la più larga ricom-pensa. »

FESTA SCOLASTICAnella Casa Salesiana di Lisbona .

Ci scrivono dalla Casa Salesiana di Lisbona (Por-togallo) : «La solenne distribuzione dei premi que-st'anno riuscì imponentissima e per gli alti perso-naggi che si degnarono onorare di loro presenzaquesta festa-quali S . E . il Nunzio Pontificio Mons .Andrea Ajuti, Arcivescovo Titolare di Damietta,

accompagnato da' Monsignori Auditore e Segre-tario di Nunziatura, S . E . l'Arcivescovo di Evora .S. E. il Sig . Conselheiro Barros Gomes, Ministrodegli Esteri, l'Ill .m° Signor Governatore Civile diLisbona e moltissimi signori e signore della piùeletta aristocrazia portoghese - e pel programmacontenente, direi, il fior fiore della musica dei piùcelebri Maestri e vani componimenti letterari,classici nella forma e vivissimi nell' esposizione ;e pel numero e ricchezza dei premi, di cui veni-vano regalati i giovani alunni di questa Casa diD. Bosco . Terminata l'accademia, si passò a vi-sitare nel grandioso salone attiguo l'Esposizionedei lavori eseguiti con fino gusto artistico daglialunni dell' Istituto, rimanendone i numerosis-simi visitatori meravigliati ed entusiasmati peirapidi progressi fatti in ogni genere di lavori .

» La festa non terminò qui, ma con grata memo-ria continua movendo i cuori degli ottimi bene-fattori a soccorrere e sostenere col loro potenteaiuto ogni giorno più una istituzione, che, appenasorta ieri, già si è legata tanta simpatia e dàsegni delle più belle speranze per l'avvenire dellagioventù povera ed abbandonata di Lisbona. »

PEL SANTUARIO DELLA S. FAMIGLIAin Firenze .

L' Unità Cattolica di Firenze, nel suo numero 18gennaio scorso annunziava con viva gioia l'appari-zione del periodico : - La Sacra Famiglia, Bollettinomensile dell'Opera e del Santuario della Sacra Fa-miglia in Firenze, Via Aretina - « il quale è ca-parra che il desiderio vivissimo di S . E . il Card.Arcivescovo Bausa e di tutti i Cattolici Fiorentini,di vedere in quella parte popolosa della cittàsorgere una Chiesa, sarà presto un fatto compiuto .» Il periodico, ricco di begli articoli ed illu-

strato, esce mensilmente, e si spedisce gratis agliascritti all'Associazione della Sacra Famiglia ed aiPatroni dell'Opera

» Ascritto è chi offre in danaro od in altro modolire 2 annue : Patrono chi ne offre 10 .

» Noi non dubitiamo che il numero degli ascrittie dei patroni sarà tale da permettere ai figli diDon Bosco di proseguire alacremente i lavori giàcominciati, per il bene materiale e spirituale dellacapitale toscana . »

CASA OSPITALIERApresso il santuario di Maria Ausiliatrice .A pochi passi di distanza dal santuario di Maria

Ausiliatrice, in via Cottolengo, 31, si sono prepa-rati ed ampliati alcuni modesti appartamenti, ovepotranno avere vitto ed alloggio a modico prezzole pie persone che vengono a Torino per le lorodivozioni nel sullodato santuario . Ciò si è fattoper aderire alle replicate istanze che ci furonofatte in proposito da molti nostri Cooperatori .

Per informazioni rivolgersi al portinaio dell'Ora-torio, via Cottolengo, 32 .

LEZIONI D'APICOLTURA IN JESI.

Nell' Oratorio Salesiano di quella città vennerecentemente costrutto un apiario con arnie a favomobile e dal 1° maggio alla metà di giugno sitiene un corso teorico-pratico di lezioni quoti-diane d'apicoltura. Segnaliamo questo ai nostribuoni Cooperatori di Jesi e dintorni, perchè pos-sano valersene, mentre sarà una notizia conso-lante pure per tutti gli altri .

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1 Arrighi D. Luigi, Canonico- Bus-setto (Parma) .

2 Balestro Anna n. Canotto - Mon-tecchio Magg . (Vicenza) .

3 Berruti Maddalena - Mollare (Ge-nova.

4 Bianchi Don Francesco, Parr. Can .Onor. - Sizzano (Novara) .

5 Boasi Giovanni - Genova.6 Bonaudi Carlo di Carlo - Torino .7 Buglio Giuseppina- Costigliole (A-

lessandria) .8 Centore Mons. Antonio, Vescovo -

Capua (Casera) .9 Chiantore D . Luigi Michele - Avu-

glione (Torino) .10 Chiodi Caterina - Corteno (Brescia) .11 Coriasso Teresa - Ozegna (Torino) .12 Davitto Giacomo - Rivoli (Torino) ..13 Do Giacomi Giuseppe Teobaldo -

Alba (Cuneo) .14 De Lutterotti N . - Caldaro (Tren-

tino) .15 De Magistris Contessa Matilde -

Monforte (Cuneo) .16 De Martin Can . Romano - Belluno .17 Doria Marchesa Natalia n . Goutier

- Torino .18 Dominici Maria - Carignano (To-

rino)19 Faccio Dionisia-Strambino (Torino) .20 Faussone di Germagnano Cont.aEmma

n. do Souza d'Holsthein - Torino .21 Ferrante Vegezzi Teresa - Torino .22 Ferrante Teresa - Casalbordino

(Chieti) .23 Franchi Giovanni - Gravago di Bardi

(Piacenza) .24 GariniGerolamo-Bussetto(Parma) .25 Gemme Domenico - Vignola (Ales-

sandria) .26 Giuli Clorinda ved . Onofri - S . Lucia

di Cesena (Forlì) .27 Giuliani Don Paolo, Parroco - Fol-

garia (Trentino) .

28 Grandi Beatrice - Casteldidone (Cre-mona) .

29 Invernizzi Pietro fu Rocco - Moggio(Como) .

30 Liprandi Pietro - Torino.31 Marengo Martelli Emilia - Torino .32 Minassi Don Giuseppe - Cherasco

(Cuneo) .33 Moriondo D. Giuseppe, Priore, Vie.

For . - None (Torino) .34 Morra Giacinta- Isolabella (Torino) .35 Oddi-Baldeschi Contessa Lavinia al

secolo - Suor Lavinia delle Doro-teo - Genova .

36 Oliva D . Giovanni - Lavalle (Bel-luno) .

37 Orsenigo Dott. Pompeo - Como .38 Pes di S . Vittorio Giovanna Vedova

March .a Delitala di Manca - Vil-lanova Monteleone (Sassari) .

39 Pettiti Giovanni - Pancalieri (To-rino) .

40 Pizzorni Suor Teresa delle Figliedella Carità - Tortona (Alessan-dria) .

41 Poggi Martino - Samolaco (Sondrio) .42 Pozzi Don Francesco, Prevosto -

Zanco (Alessandria) .43 Ravizza Andrea - Milano .44 Ricci-Curbastro Ing . Cav . Antonio

- Lugo (Ravenna) .45 Ricciardelli Cont. Maria Ved . Tisse .

rand - Rimini (Forti) .46 Rosmino Felice di Pietro - Calliano

(Alessandria) .47 Rosi Can . Don Francesco - Fioren-

zuola d'Arda (Piacenza) .48 Rossi Candida - Vignola (Alessan-

dria) .49 Rubini D . Luigi - Schio (Vicenza).50 Sabbadini Ch . Giacomo - Costeno

(Brescia) .51 Savoia Luigia Ved . Padrani - Gar.

gagnago (Verona) .52 Sorrivi D . Giuseppe - Reggio Em .

53 Stefanini Lucia - Corteno (Brescia) .54 Storni D . Giocondo, Parroco - Ponte

Capriasea (Svizzera l'io.) .55 Strola D . Giovanni - Colazza (No-vara) .56 Taglietti Luigia- Volta Bresciana

(Brescia) .57 Tartara Ilario - Cornalo (Pavia) .58 Testorelli D . Gio . Batta - Cividate

(Brescia) .59 Togni Battista - Castelletto Bren-

zone (Verona) .60 Tommasini D. Natale - Selva (Tre-

viso) .61 Torchio Luigia - Tigliole (Ales-

sandria) .62 Tosi doti. Antonio - Rimini (Forlì) .63 Torre Giacinta Ved. Musso - To-

rino .64 Trivella Lucia - Schignano (Como) .65 Turinelli Amalia -Lograto (Brescia) .66 Vaccarino Cav . Pietro, Notaio - To-

rino .67 Viazzi Cristina - Ponzone (Ales-

sandria) .68 Vico D . Tommaso, Arciprete - Ce-

stellinaldo (Cuneo) .69 Vignola Benedetta - Fumane (Ve-

rona) .70 Vigoni Donna Norata - Blevio

(Como) .71 Zacchia Rondinini Marchesa Emilia

n. Castagnola - Castel Bolognese(Bologna) .

72 Zampiva Angelo - Arzignano (Vi-cenza) .

73 Zanetti D . Alessandro - Bovolone(Verona) .

74 Zapellono D . Bartolomeo - Borgo .inanno (Novara) .

75 Zerbini Can . D. Bartolomeo - Bus-setto (_Parma).

76 Zoi-Tosi Signora - Tempagnano(Lucca) .

Cooperatori defunti in Marzo ed Aprile 1898.

MISSIONI SALESIANE .

Il Bollettino Salesiano riporta mese per mese .lettere che i nostri cari Confratelli ci scrivono dailontani paesi ; ma per la natura stessa della cosa,lo fa a sbalzi e separatamente. Mancava un rac-conto riunito in un sol libro di tutte le MissioniSalesiane .

Esso doveva necessariamente riuscire interes-sante e piacevole per varietà di racconti, per im-portanza di fatti ; ed il nostro D . Pentore lo scrissecon stile facile ed elegante, sì che noi lo racco-mandiamo a tutti i nostri Cooperatori .

Egli s'attenne scrupolosamente a quello che nefu scritto dai Missionarii ed a quanto sentì dallaloro bocca stessa .

Il volumetto, ricco di graziose illustrazioni, escein un momento assai propizio, avendo tra brevea Torino l'Esposizione delle Missioni Cattoliche .Tutti potranno vedere quello che compirono inquesto campo i figli di D . Bosco .

IL GIORNALE « L'Arte Sacra. »L'Esposizione d'Arte Sacra e delle Missioni ed

Opere Cattoliche riuscirà un vero e grande av-venimento mondiale . A degnamente illustrarla sipubblica in Torino il giornale L'Arte Sacra .Questo giornale è il solo riconosciuto ufficialmentedal Comitato Esecutivo dell'Esposizione d'ArteSacra, il quale ha delegato a rappresentarlo, perquanto concerne questo giornale, il suo stesso Se-gretario Generale, il Prof. G. B. Ghirardi . - Ilgiornale esce con la revisione e con l'approva-zione dell'Autorità Ecclesiastica . È una pubblica-zione di lusso, riccamente illustrata, con articoliscritti da chiari letterati laici ed ecclesiastici . Neè editrice la Casa Roux-Frassati e C. di Torino .Per l'Arte Sacra vi è un Comitato artistico com-posto di V. Avondo, M. Calderini, A . Cugliereroe C. Turletti . - L'abbonamento a 20 numeri costaL. 5,00 (estero 7,00) ; a 40 numeri costa L . 10(estero 14,00) .

L'altare della Sindone ed il ritratto del Cardi-nal Parocchi che riproduciamo in questo numeroci furono gentilmente favoriti dall'Amministratoredell'Arte Sacra il Sig . Barone Augusto Ferrero,cui porgiamo i nostri più vivi ringraziamenti .