Bollettino di Medicus Mundi Italia - n. 1/2012

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Molti e di grande rilevanza i pro- getti realizzati nei nove anni di mandato presidenziale del prof. Francesco Castelli: Africa ed Ame- rica Latina sono i continenti in cui MMI ha principalmente operato. Non si può non citare il progetto Esther (Lotta all’AIDS) in Burkina Faso, avviato nel 2003, progetto che ha segnato l’inizio di una impor- tante collaborazione con l’Univer- sità e gli Spedali Civili di Brescia, in una sinergia di intenti volta ad un alto livello di formazione profes- sionale e di ricerca scientifica (31 te- si di laurea italiane e 14 estere). Non intendo stilare bilanci precisi. – ha detto il prof. Castelli - Certamente avrei potuto fare di meglio e di più. Ho fatto quello che ho potuto e saputo fare con l’aiuto dei consiglieri e di tutti voi. I nuovo incarichi ai quali sono chiamato mi impediscono di continuare con la necessaria disponibilità di tempo la presidenza di Me- dicus Mundi. E’ giusto così. Sono necessarie idee nuove, nuove prospettive. Una nuova let- tura delle strategie di cooperazione locali, nazio- nali ed internazionali, sempre più complesse e difficili. Certamente uscirò questa sera dalla se- de di Medicus Mundi con un poco di tristezza, perché si chiude una fase importante della mia vita, ma con la consapevolezza di aver fatto ciò che era nelle mie capacità e possibilità. Come di- ceva Padre Alberto: “para servir”. Anche il mondo delle ONG sta cambiando rapidamente. Io credo che anche Medicus Mundi debba saper cambiare nel rispetto dei propri principi ispirativi e continuando a considerare nel massimo grado le attività di formazione e di ricercaIo spero che Medicus Mundi Italia sappia trovare la sua terza generazione, di cui qualcuno già siede in Con- siglio, con uno sguardo al Sud del Mondo, ma anche uno sguardo ai disa- gi di casa, così prepotenti negli ultimi mesi. Da ultimo vorrei ringraziare tutti gli i membri del Consiglio Direttivo, nessuno escluso, che hanno ben supportato il meccanismo di delega operativa. Un ringraziamento parti- colare a Massimo Chiappa, progettista di assoluto rilievo tecnico ed uma- no. Grazie anche a Cinzia Ferrante, Giovanni Zoppi e Mario Bina per la preziosa opera di segreteria. Al nuovo Consiglio l’augurio di sfruttare la nuova piattaforma operativa offerta dal nostro nuovo Statuto per poter individuare nuove strade e nuove progettualità per continuare l’opera or- mai consolidata di Medicus Mundi Italia di “promozione della dignità dell’uomo”. Il timone dell’Associa- zione passa ora nelle mani del prof. Giampiero Carosi, già Professore ordinario di clinica delle malattie infettive e tropicali dell'Università degli Studi di Brescia e Presidente della Società Italiana di Malattie In- fettive e Tropicali, da qualche mese in pensione. E’ opportuno che raccon- ti qualcosa di me - ci ha detto il prof. Carosi. La mia carriera accademica si è dipanata a Pavia fino alla Cattedra di Malattie Tropicali, quando venni chia- mato all’Università di Brescia come Professore di Malattie Infettive con il mandato di fondare l’Istituto di Malattie Infettive e Tropicali presso gli Spedali Civili. Mi avevano seguito da Pavia Francesco Castelli, Silvio Caligaris e Alberto Matteelli, allora giovani dottori ma già brillantemen- te formati come tropicalisti. Fra le prime persone che conobbi a Brescia ri- cordo la dott.ssa Inzoli, il dott. Cavalli e il dott. Andreis, che vennero a illustrarmi Medicus Mundi Italia (MMI) gloriosa ONG internazio- nale con sede nazionale a Brescia. Nacque da su- bito fra noi un sodalizio fondato sulla reciproca simpatia umana e motivazione solidaristica. Mi venne offerto di entrare a far parte della dirigen- za di MMI, nell’intento di saldarne le attività culturali e assistenziali con l’Università e l’Ospedale. Di fronte ai gravosi obiettivi che mi attendevano a Brescia mi parve opportuno all’epoca proporre di avvalersi dell’opera dei miei collaboratori, senz’altro all’altezza dei compiti richiesti da MMI. Sono trascorsi da allora 25 anni e tutti hanno potuto apprezzare quanto avevo visto giusto: la Presidenza di Francesco Castelli e la Vice-Presidenza di Silvio Caligaris hanno gran- demente arricchito le attività formative e assistenziali di MMI portando- le ad un alto livello di professionalità. Adesso è venuto il momento della mia successione e mi fa molto piacere invertire i ruoli con il prof. F. Ca- stelli accettando di succedergli nella carica di Presidente da lui brillante- mente illustrata. E’ nel segno di una continuità di intenti, dunque, il cambio della guardia di Medicus Mundi: professionalità e impe- gno continueranno a contraddistinguere le scelte operative dell’Associazione, al fine di portare progetti socio-sanitari sempre più rilevanti nei paesi economicamente svantaggiati. Cambio della guardia ai vertici di MMItalia Con l’assemblea generale del 28 aprile, si è concluso il terzo mandato di Presidenza del prof. Francesco Castelli Periodico Sped. in abb. post. - 70% - Filiale di Brescia Prof. Francesco Castelli Prof. Giampiero Carosi Campagna “Nonmangiaredasolo” Donate il vostro 5x1000 a MEDICUS MUNDI ITALIA C.F. 98011200171 certificata dall’Istituto Italiano della Donazione

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Giornale di informazione delle attività di MMI

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Molti e di grande rilevanza i pro-getti realizzati nei nove anni dimandato presidenziale del prof.Francesco Castelli: Africa ed Ame-rica Latina sono i continenti in cuiMMI ha principalmente operato.Non si può non citare il progettoEsther (Lotta all’AIDS) in BurkinaFaso, avviato nel 2003, progetto cheha segnato l’inizio di una impor-tante collaborazione con l’Univer-sità e gli Spedali Civili di Brescia, inuna sinergia di intenti volta ad unalto livello di formazione profes-sionale e di ricerca scientifica (31 te-

si di laurea italiane e 14 estere). Non intendo stilare bilanci precisi. –ha detto il prof. Castelli - Certamente avrei potuto fare di meglio e dipiù. Ho fatto quello che ho potuto e saputo fare con l’aiuto dei consiglieri edi tutti voi. I nuovo incarichi ai quali sono chiamato mi impediscono dicontinuare con la necessaria disponibilità di tempo la presidenza di Me-dicus Mundi. E’ giusto così. Sono necessarieidee nuove, nuove prospettive. Una nuova let-tura delle strategie di cooperazione locali, nazio-nali ed internazionali, sempre più complesse edifficili. Certamente uscirò questa sera dalla se-de di Medicus Mundi con un poco di tristezza,perché si chiude una fase importante della miavita, ma con la consapevolezza di aver fatto ciòche era nelle mie capacità e possibilità. Come di-ceva Padre Alberto: “para servir”. Anche ilmondo delle ONG sta cambiando rapidamente.Io credo che anche Medicus Mundi debba saper cambiare nel rispetto deipropri principi ispirativi e continuando a considerare nel massimo gradole attività di formazione e di ricercaIo spero che Medicus Mundi Italiasappia trovare la sua terza generazione, di cui qualcuno già siede in Con-siglio, con uno sguardo al Sud del Mondo, ma anche uno sguardo ai disa-gi di casa, così prepotenti negli ultimi mesi. Da ultimo vorrei ringraziaretutti gli i membri del Consiglio Direttivo, nessuno escluso, che hanno bensupportato il meccanismo di delega operativa. Un ringraziamento parti-colare a Massimo Chiappa, progettista di assoluto rilievo tecnico ed uma-no. Grazie anche a Cinzia Ferrante, Giovanni Zoppi e Mario Bina per lapreziosa opera di segreteria. Al nuovo Consiglio l’augurio di sfruttare lanuova piattaforma operativa offerta dal nostro nuovo Statuto per poterindividuare nuove strade e nuove progettualità per continuare l’opera or-

mai consolidata di Medicus MundiItalia di “promozione della dignitàdell’uomo”. Il timone dell’Associa-zione passa ora nelle mani del prof.Giampiero Carosi, già Professoreordinario di clinica delle malattieinfettive e tropicali dell'Universitàdegli Studi di Brescia e Presidentedella Società Italiana di Malattie In-fettive e Tropicali, da qualche mesein pensione. E’ opportuno che raccon-ti qualcosa di me - ci ha detto il prof.Carosi. La mia carriera accademica si èdipanata a Pavia fino alla Cattedra diMalattie Tropicali, quando venni chia-mato all’Università di Brescia come Professore di Malattie Infettive con ilmandato di fondare l’Istituto di Malattie Infettive e Tropicali presso gliSpedali Civili. Mi avevano seguito da Pavia Francesco Castelli, SilvioCaligaris e Alberto Matteelli, allora giovani dottori ma già brillantemen-te formati come tropicalisti. Fra le prime persone che conobbi a Brescia ri-

cordo la dott.ssa Inzoli, il dott. Cavalli e il dott.Andreis, che vennero a illustrarmi MedicusMundi Italia (MMI) gloriosa ONG internazio-nale con sede nazionale a Brescia. Nacque da su-bito fra noi un sodalizio fondato sulla reciprocasimpatia umana e motivazione solidaristica. Mivenne offerto di entrare a far parte della dirigen-za di MMI, nell’intento di saldarne le attivitàculturali e assistenziali con l’Università el’Ospedale. Di fronte ai gravosi obiettivi che miattendevano a Brescia mi parve opportuno

all’epoca proporre di avvalersi dell’opera dei miei collaboratori, senz’altroall’altezza dei compiti richiesti da MMI. Sono trascorsi da allora 25 annie tutti hanno potuto apprezzare quanto avevo visto giusto: la Presidenzadi Francesco Castelli e la Vice-Presidenza di Silvio Caligaris hanno gran-demente arricchito le attività formative e assistenziali di MMI portando-le ad un alto livello di professionalità. Adesso è venuto il momento dellamia successione e mi fa molto piacere invertire i ruoli con il prof. F. Ca-stelli accettando di succedergli nella carica di Presidente da lui brillante-mente illustrata. E’ nel segno di una continuità di intenti, dunque, ilcambio della guardia di Medicus Mundi: professionalità e impe-gno continueranno a contraddistinguere le scelte operativedell’Associazione, al fine di portare progetti socio-sanitari semprepiù rilevanti nei paesi economicamente svantaggiati.

Cambio della guardia ai vertici di MMItaliaCon l’assemblea generale del 28 aprile, si è concluso il terzo mandato di Presidenza del prof. Francesco Castelli

PeriodicoSped. in abb. post. - 70% - Filiale di Brescia

Prof. Francesco Castelli Prof. Giampiero Carosi

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2 Bollettino della Medicus Mundi Italia

Medicus Mundi Italia e Spedali Civili di Brescia hanno promossola Campagna umanitaria “Nonmangiaredasolo”, lanciata il 22febbraio 2012, per far fronte alla grave crisi alimentare che, que-st’anno sta già segnando e continuerà a segnare drammaticamen-te il Burkina Faso in particolare, fra tutti gli stati del Sahel, analo-gamente colpiti. La carestia è dovuta a molteplici fattori, primofra tutti la siccità, il cui picco è previsto tra i mesi di aprile-ottobre.

Il territorio del Sahel consiste, prevalentemente, in deserto e si esten-de dall’Oceano Atlantico fino al Corno d’Africa, passando dagli sta-ti d’Africa Centro Settentrionale quali: Mauritania, Mali, BurkinaFaso, Niger, Ciad, Sudan, Eritrea.

La crisi alimentare conseguente andrà ad innestarsi su una situa-zione di deficit nutrizionale cronico: mesi di fame, dunque, soste-nibili forse per gli adulti, non per i bambini piccoli, completamen-te dipendenti da una mamma a sua volta denutrita.Medicus Mundi Italia e Spedali Civili di Brescia promuovono laCampagna umanitaria “Nonmangiaredasolo” per preveniregravi forme di malnutrizione negli strati più fragili della popola-zione, ossia donne in gravidanza e bambini piccoli.Una riflessione ulteriore si impone. Se in Burkina Faso la situazio-ne alimentare ha assunto questi drammatici segni negativi, unacampagna umanitaria come questa assume pure un senso nel no-stro mondo occidentale, in quanto può divenire veicolo per lacomprensione di valori che nelle nostre società si danno per scon-tato o non sono più considerati tali. Riflettere sul valore del ciboche noi quotidianamente assumiamo, diviene, quindi, un mo-mento di formazione ed educazione alimentare per adulti e bam-bini che non può e non deve essere disgiunta dall’appello dellaCampagna “Nonmangiaredasolo”.Referenti della campagna in Burkina Faso: Dott. Gigi Pietra e Ma-rina Martinetto.

CONTESTOCrisi alimentare in Burkina Faso

a cura di Marina Martinetto

A. Situazione climatica/stagione agricola 2011-2012La stagione agricola 2011-2012 è stata disastrosa nei dipartimentidel Distretto Sanitario di Nanoro (Burkina Faso), dove MedicusMundi opera da dieci anni in collaborazione con i Padri Camillia-ni e le autorità sanitarie. Il raccolto di miglio e sorgo – i cereali di

base - è stato scarsissimo e le leguminose (soprattutto fagioli earachidi, principale fonte di proteine per le popolazioni rurali)sono state bruciate dalla siccità. Si calcola che il cibo prodotto ba-sterà ai contadini fino a gennaio 2012, poi sarà la fame, fino alprossimo raccolto (ottobre-novembre 2012). Inoltre, i laghi artifi-ciali che permettono le colture irrigue di stagione secca e l’abbe-verata degli animali non si sono riempiti a sufficienza e l’acqua siesaurirà molto prima delle prossime piogge. Quindi, anche la re-sa delle colture irrigue sarà scarsa, e il bestiame soffrirà la sete.

B. Contesto sociale/Popolazione 2011-2012La crisi alimentare che si prepara per il 2012 si innesta su una si-tuazione di deficit nutrizionale cronico. Il Burkina Faso ha 16 mi-lioni di abitanti in un paese che, con le risorse e le tecniche agrico-le attuali, potrebbe nutrirne a stento la metà, ed un tasso di cresci-ta di quasi il 3% annuo. Ogni donna ha sei figli in media e ci sono

circa 3,5 milioni di bambini sotto i 6 anni. Occupazione principaledegli uomini, a partire dai 14 anni: l’emigrazione. Una minimaparte emigra verso l’Europa, alcuni altri nelle città del Burkina,ma quasi tutti partono per le piantagioni di caffè e di cacao dellacosta, dove la manodopera burkinabé – grandi lavoratori, comeconfermano gli imprenditori italiani che ne hanno assunti – èmolto apprezzata. A coltivare i campi restano donne, vecchi ebambini. Si può disquisire a lungo sulle ragioni e le responsabilità di que-sta situazione. Il risultato è comunque che, dai 6 mesi i poi, quan-do il latte di mamma non basta più a nutrirli, tutti gli indicatorinutrizionali dei bambini, soprattutto nelle zone rurali, sono alrosso. L’avanzata della desertificazione fa diminuire progressiva-mente il cibo disponibile, con picchi negli anni di scarsa pluvio-metria, come quest’anno.

Con 30 euro puoi garantire 3 mesidi supporto alimentare per unbambino malnutrito del Burkina Faso.

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“Nonmangiaredasolo”Campagna umanitariapromossa da

Medicus Mundi ItaliaeSpedali Civili di Brescia

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Il contributo di 30 € per dare sostegno alimentare ai bambinimalnutriti del Distretto Sanitario di Nanoro in Burkina Faso, potràessere versato a Medicus Mundi Italia con le seguenti modalità:❤ Direttamente all’Accettazione Pediatrica, presso il Pronto

Soccorso Pediatrico degli Spedali Civili di Bresciadal lunedì al venerdì dalle 7 alle 16

❤ Direttamente all’Accettazione delle Malattie Infettivedegli Spedali Civili di Bresciadal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16

❤ Bonifico bancario IBAN IT 53 C 03500 11202 000000013162Banco di Brescia Ag. 2

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Campagna “Nonmangiaredasolo”

Campagna “Nonmangiaredasolo”Donazioni ricevute al 31 maggio 2012

Donazioni su conto corrente bancario € 10.570Donazioni in contanti € 3.553Donazioni online € 1.530Donazioni su conto corrente postale € 745

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Bollettino della Medicus Mundi Italia 3

C. Situazione alimentare in Burkina FasoLa situazione varia un po’, ma non in modo significativo, da unanno all’altro e da un periodo dell’anno all’altro. E’ raro che lescorte dell’anno precedente permettano di arrivare al raccolto se-guente e quindi i mesi più difficili sono gli ultimi prima del rac-colto nuovo, quando le scorte di cibo sono quasi esaurite, il nuovoraccolto è ancora erba nei campi ed inoltre bisogna fornire lo sfor-zo fisico del lavoro agricolo. Sui mercati, i prezzi delle derrate ali-mentari – sui quali lo Stato non esercita nessun controllo - tripli-cano. E’ il periodo in cui la gente mangia una volta al giorno,quando va bene, altrimenti ogni due giorni - e intanto deve colti-vare. Il medico di Medicus Mundi Italia che lavora a Nanoro sti-ma che i suoi pazienti perdano in media 4-6 chili tra maggio e ot-tobre, per recuperarli in seguito. E’ il periodo in cui all’ospedaledi Nanoro arrivano i giovani cardiopatici, che “tirano avanti” tut-to l’anno ma proprio in questo periodo dell’anno, provati dallosforzo fisico del lavoro nei campi e dalla scarsa alimentazione,non ce la fanno più. E in chirurgia arrivano le occlusioni intestina-li da “uva selvatica”: i contadini vanno al campo, non hannomangiato la mattina e non mangeranno fino a sera e allora siriempiono la pancia di frutti selvatici con poca polpa e molti gros-si semi, che talvolta bloccano il loro intestino vuoto. In genere, il periodo di crisi alimentare tra un raccolto e l’altro du-ra circa 4 mesi; ma nel 2012, i mesi saranno 8, secondo le stime deitecnici di settore. Otto mesi di fame, sostenibili forse per gli adul-ti, non per i bambini piccoli, completamente dipendenti da unamamma a sua volta denutrita. Comperare cibo è quasi impossibi-le per i contadini. I prezzi delle derrate non sono scesi dopo il rac-colto, come avrebbe dovuto succedere: il sacco di miglio è vendu-to a 25 euro, mentre normalmente dopo il raccolto avrebbe dovu-to scendere a 10-15 euro. I prezzi saliranno ancora, perché il mer-cato è totalmente fuori controllo ed in mano a commercianti po-tenti, che fanno degli stock, li spostano da un paese all’altro delSahel e aspettano a vendere quando e dove il prezzo sia più remu-nerativo. La gente, per mangiare, si venderà quello che può (ca-pre, polli, biciclette, attrezzi agricoli) e rinuncerà ad altre spese,come quelle sanitarie. Le famiglie piu’ povere (circa il 20% dellapopolazione), quando si esauriranno anche le possibilità di soc-corso da parte dei vicini, adotteranno strategie di sopravvivenzaad alto rischio, quali il consumo di vegetali tossici, che normal-mente non sono ad uso alimentare.

D. Intervento del Governo del Burkina FasoUn’unica nota positiva in questo quadro nero: il Governo burki-nabé si è mosso molto rapidamente, segnalando la situazione,identificando le zone a più grave rischio – tra cui il distretto diNanoro - e chiedendo aiuto alle Agenzie internazionali. Insieme,grandi agenzie di cooperazione e governo burkinabé stanno cer-cando di mettere in opera interventi d’urgenza per tenere basso ilprezzo dei cereali e fare arrivare del cibo agli strati più deboli del-le popolazioni. Da parte nostra, nel Distretto di Nanoro, dove lavoriamo, vor-remmo soprattutto sostenere la salute e la nutrizione delle donneincinte e dei bambini.

E. ObiettiviPer le donne incinte, il nostro obiettivo è garantire la gratuità ef-fettiva delle prestazioni prenatali, compresa la distribuzione diferro e l’acido folico contro l’anemia e i farmaci per la malaria, an-ch’essa anemizzante. Teoricamente, la Consultazione Prenatale ègratuita, compresi i farmaci e il materiale medico di consumo: vi-tamina A, ferro, acido folico, sulfadoxina-pirimetamina per lamalaria, guanti, kits per il test dell’albumina… Altre terapie, co-me quelle per le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) sonovendute alla paziente a prezzi forfettari molto scontati. Di fatto, lagratuità è aleatoria, perché le somme iscritte a budget dello Statoper garantirla coprono meno della metà dei bisogni. Così, la don-na che va alla consultazione non sa mai se sarà gratuita, o se do-vrà pagare farmaci e materiali di consumo. Il costo della consulta-zione può non sembrare molto elevato (circa 80 centesimi di eu-ro), ma 80 centesimo corrispondono al prezzo di 2 chili e mezzo dimiglio: il cibo della famiglia per un giorno. E’ allora possibile – eprobabile – che la donna rinunci alla consultazione o alle terapieper spese più urgenti.Per i bambini, soprattutto quelli in fase di svezzamento, pensia-mo a due interventi. In primo luogo, acquistare e distribuire allemamme, attraverso la rete del sistema sanitario, delle farine dicomplemento in quantità sufficiente per evitare la malnutrizione.Si tratta di farine prodotte in Burkina Faso, a base di cereali, soja earachide (quindi ricche di grassi e proteine) ed arricchite in vita-mine e sali minerali. Vorremmo inoltre garatire la gratuità del ri-covero in ospedale ai bambini malnutriti che vengono identificatinei dispensari e che non possono essere curati a casa o al dispen-sario stesso, perché hanno bisogno di terapie disponibili solo inospedale.

Distretto Sanitario di Nanoro – Popolazione target dei comuni del distretto

Fonti dei dati: Proiezioni dei dati del censimento Generale della Popolazione del 2006,sulla base del tasso di crescita della popolazione della Regione del centro-OvestInchiesta SMART 2011

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4 Bollettino della Medicus Mundi Italia

Dal 10 al 28 ottobre 2011, si è svolta, a Brescia, la 24a edizione delCorso di Aggiornamento in Malattie Tropicali di Medicus MundiItalia. Ecco alcune delle impressioni raccolte al termine delle le-zioni fra i 12 iscritti.

Il Corso può essere definito “una finestra sul mondo”, il mondo dellacooperazione internazionale di cui, a mio avviso, si parla e si conosce an-cora troppo poco. Volontà, collaborazione, motivazione, rispetto e di-gnità: sono queste le qualità principali che ho percepito nelle personestraordinarie e “talentuose” che mi hanno accompagnato nel percorsoformativo. Non, dunque, un mero percorso didattico fine a sé stesso, maanche un’importante esperienza personale che mi ha fatto apprezzareancora di più le potenzialità del mio lavoro. Approfondire le tematichesanitarie relative ai PVS ed ascoltare tutti i giorni i racconti dei miei in-segnanti, mi ha permesso di comprendere quanto sia fondamentale lavo-rare per garantire sanità di alta qualità ed efficacia anche a coloro che ap-partengono a quella fetta di mondo che troppo spesso viene facilmente di-menticata o disprezzata. Sono, dunque, grata a tutti coloro che, con de-dizione e impegno, mi hanno permesso di arricchire il mio bagaglio for-mativo e umano. Enrica, infermiera

Mi sono iscritta a questo corso perché, ormai da molti anni - direida quando sono diventata infermiera -, ho sentito una spinta ver-so le missioni nei Paesi più poveri. Ho iniziato con missioni brevi,in Paesi cosiddetti sicuri” (es: Romania), per poi “buttarmi” inuna zona difficile come Haiti: proprio in quell’occasione, ho sen-tito l’esigenza di una formazione più estesa, non limitata all’am-bito pediatrico e neonatologico. Ho compreso la necessità di mag-giori conoscenze relativamente anche a patologie più diffuse,condizionanti la vita di moltissime persone: una consapevolezzaindispensabile per lavorare in contesti tanto diversi dal nostrodove, ad esempio, l’elevata mortalità neonatale si potrebbe dimi-nuire anche con semplici interventi di nursing; una consapevo-lezza che richiede un po’ di preparazione per non “fare danni” e,al tempo stesso, per non uscire demoralizzati da queste esperien-ze… Per me il bilancio di queste 3 settimane di corso è assoluta-mente positivo, nonostante abbia bruciato 3 settimane di ferie,abbia lavorato nei week end e sostenuto le spese di vitto e allog-gio; le lezioni sono state tutte interessanti, alcune – proprio grazie

a docenti dall’entusiasmo e dalla passione contagiosi - addirittu-ra esaltanti! E con una classe affiatata, si è aggiunto anche il diver-timento del dopo lezioni (peccato qualche chilo di più per ottimicasoncelli, malfatti…) e, dulcis in fundo, ho scoperto Brescia con isuoi: musei, chiese, siti archeologici, il castello... un centro storicostupendo! Sara, infermiera

Il corso mi è piaciuto molto e penso che mi sarà utile. Mi ero iscritta alcorso perché pensavo che un medico che va al lavorare nei paesi in via disviluppo, debba necessariamente avere una preparazione almeno teoricarelativamente a patologie molto diverse da quelle che si è soliti incontra-re in un paese occidentale. Non credo che la buona volontà possa esseresufficiente per fare un buon lavoro, anzi spesso è dannosa. Spero di riu-scire a partire in tempi brevi, ma non è semplice. Patrizia, medico

Motivazioni? Da parte mia, come medico di famiglia, la voglia dipartire per un breve periodo senza lasciare però il mio lavoro chemi soddisfa. Inoltre, come pensavo, ampliare le conoscenze clini-che che, in parte, ho visto comunque utili nel mio lavoro di tutti igiorni. Se posso fare un appunto: mi sarebbe piaciuto avere piùtempo per approfondire la antropologia e discussioni riguardo lacooperazione in generale (ambizioni, progetti, problemi etc..),proprio per un discorso di cultura generale, anche per chi non èstrettamente del settore. Giovanni, medico

Ho frequentato il Corso di formazione in malattie tropicali di MedicusMundi Italia. Come medico psichiatra di lungo corso, attualmente inpensione, a lungo discente e docente in corsi di aggiornamento e forma-zione a vari livelli, voglio dire che il corso frequentato è stato di ottimo li-vello: interessante e coinvolgente, bene organizzato, con un mix di lezio-ni teoriche ed esercitazioni pratiche.Il coinvolgimento è sempre stato vivo, grazie alla competenza non soloscientifica dei docenti che hanno saputo trasmetterci il senso vero delleloro esperienze vissute sul campo, affascinanti, emozionanti e fonte di ri-flessioni su molteplici aspetti: professionali, sociali, culturali ed econo-mici. La disponibilità e generosità dei docenti è, per me, stata esemplare.Il clima complessivo del corso è stato sereno, fattivo, collaborativo fratutti. Particolarmente grato a quelli che oltre che docenti sono stati i no-stri premurosi tutor : la dott.ssa Myriam Brunelli e i tecnici dott. PaolaRossini ed Osvaldo Martelli. Andrea, medico

“Voci” dal Corso di Aggiornamento in Malattie Tropicali(XXIV Edizione)

- Vaccinazioni- Malnutrizione- Emergenze chirurgiche e ostetriche- Lebbra e Tubercolosi- Malaria- HIV- Malattie sessualmente trasmesse

- Parassitologia- Dermatologia- Anemie in zone tropicali- Oculistica- Farmaci di base- Tecniche di laboratorio di base- Cooperazione e sviluppo

Le adesioni dovranno pervenire entro il giorno 1 settembre 2012. E' in corso la pratica per l'ottenimento dei crediti E.C.MPer ogni ulteriore informazione: www.medicusmundi.it

Corso di Aggiornamento in Malattie Tropicali - 1/19 ottobre 2012ARGOMENTI TRATTATI

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Bollettino della Medicus Mundi Italia 5

STATUTO. L’Assemblea generale ordinaria e straordinaria di Medicus Mundi Italia, convocata per sabato 28 aprile 2012 alle h. 15.30ha approvato all’unanimità il nuovo Statuto dell’Associazione (verbale assembleare di convalida: atto n. 195168 del 28 aprile 2012, no-taio Gabriella Boletti di Brescia). Lo Statuto viene pubblicato come inserto del presente Bollettino.

ELEZIONI. L’Assemblea, inoltre, sulla base del nuovo Statuto, ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo nelle persone del prof. Giampie-ro Carosi (Presidente), del dott. Silvio Caligaris (Vice Presidente), dei dottori Roberto Marzollo, Fausta Prandini, Giuliana Marzella,Fabian Schumacher e Monica Franchi (Consiglieri). L’Assemblea ha altresì votato all’unanimità la nomina di un Direttore Generalenella persona del dott. Massimo Chiappa, ed ha proceduto alla elezione del Collegio dei Probiviri nelle persone della dott.ssa Maria-rosa Inzoli, della dott.ssa Myriam Brunelli e del dott. Giuseppe Andreis.

BILANCI. Nel corso dell’Assemblea, che ha confermato il Collegio dei Revisori nelle persone dei dottori MarioValenti, Flavio Gnecchie Antonio Vrenna, sono stati approvati il Bilancio 2011 e il Bilancio preventivo 2012. I grafici sotto riportati evidenziano la ripartizionedelle entrate, l’utilizzo dei contributi ricevuti e la parte di contributi destinata ai progetti di cooperazione. Il rendiconto gestionale al31.12.2011 si è chiuso con un avanzo di € 14,74. Per verificare ogni dettaglio, i bilanci sono consultabili sul sito di Medicus Mundi Ita-lia www.medicusmundi.it. Di seguito, vengono pubblicati tre grafici, riassuntivi del bilancio 2011:

Assemblea generale ordinaria e straordinariadi Medicus Mundi Italia

Grafico 1 - Contributi complessivi ricevuti nel 2011.

Grafico 2 - Suddivisione ed utilizzo dei contributi complessivi ri-cevuti nel 2011 rispetto alla attività dell’associazione.

Grafico n. 3 - Specificadell’impiego dei contri-buti ricevuti nel 2011 ri-spetto ai progetti di coo-perazione internazionale.

Medicus Mundi Italia desidera esprimere i propri sentimenti di sincera gratitudine al notaio Gabriella Boletti ed a tutte le personedel suo Studio che, con autentica generosità, hanno messo a disposizione la loro professionalità per la registrazione notarile delloStatuto a titolo gratuito.Un altro sentito ringraziamento va all’avvocato Giuseppe Mondini e a tutto lo staff legale del CSV Centro Servizi Volontariato diBrescia che ci ha aiutato nel lungo, difficile periodo di composizione e stesura degli articoli statutari.

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6 Bollettino della Medicus Mundi Italia

Gennaio 2012, Burkina Faso - L’infermiera Alessandra Ricchini e ilnostro socio dott. Alberto Villani sono partiti per una missione a Oua-gadougou, nell’ambito del progetto di formazione e sostegno allaNeonatologia in Burkina Faso.

Gennaio-febbraio 2012, Burkina Faso - Presenza del dott. FabianSchumacher come Consulente nell’ambito dei progetti di sostegnopediatrici in Burkina Faso.

Gennaio-marzo 2012, Burkina Faso - Presenza della dott.ssa GemmaCattaneo specializzanda della Pediatria al Centro St Camille di Oua-gadougou per raccogliere i dati dei primi 8 anni di terapia antiretro-viarle pediatrico in Burkina Faso per la sua tesi di specialità.

Gennaio-aprile 2012, Burkina Faso - Continua la presenza delladott.ssa Ilaria Parissenti, specializzanda della Pediatria presso lestrutture pediatriche della delegazione Camilliana a Ouagadougou.

Marzo 2012, Ecuador - La dott.ssa Chiara Poppi, bioteconologa, si èstabilita nel villaggio di El Paraiso La Catorce nel territorio della Man-ga del Cura (Ecuador), dove presterà servizio per un anno come re-sponsabile delle attività del progetto “Rafforzamento dei servizi dianalisi, formazione e prevenzione in ambito di salute di base per le Co-munità della “Manga del Cura” (Ecuador). L’hanno accompagnata inloco il dott. Massimo Chiappa e la nostra socia Renata Farina che coor-dina il gruppo ”De Angeli” di sostegno e finanziamento al progetto.

Marzo 2012, Burkina Faso - L’infermiera Emanuela Baratti è partitaper il Burkina Faso dove svolgerà per 10 mesi un servizio civile vo-lontario nell’ambito del Progetto “Caschi Bianchi” – Volontari nelmondo FOCSIV.

Aprile 2012, Burkina Faso - La dott.ssa Federica Bruni specializzan-da della Pediatria è partita per Ouagadougou, dove sarà presente fi-no al 30 maggio nell’ambito di un progetto sulle nuove formulazioniindividualizzati di antiretrovirali per bambini HIV-positivi.

Aprile 2012, Haiti - Il dott. Alessandro Pini ha partecipato quale rap-presentante di Medicus Mundi Italia ad un viaggio per lo studio difattibilità di un eventuale progetto in partenariato con l’ONG Fonda-zione SIPEC e l’Associazione GRIMM.

Maggio 2012, Burkina Faso - Il dott. Virgilio Pietra, presente a Oua-gadougou, ed il dott. Alessandro Pini, iniziano una nuova collabora-zione con Medicus Mundi Italia, sino a fine 2012, nell’ambito del Pro-getto co-finanziato da ECHO – Commissione Europea dal titolo “Pro-getto di urgenza contro la malnutrizione acuta severa nella Regionedel centre-Ouest”.

Maggio 2012, Mozambico - Inizio dell’attività dell’infermiera Lucia-na Resconi nell'ambito del progetto “Brescia per il Mozambico - For-mazione agrozootecnica multilivello e promozione della sanità co-munitaria per lo sviluppo rurale del Distretto di Morrumbene (Pro-vincia di Inhambane - Mozambico )”, co-finanziato dal Ministero de-gli Affari Esteri (n.aid 9523, in consorzio con l’ONG SCAIP).

Maggio 2012, Mozambico - Missione di consulenza tecnica dei dott.Anna Cristina Carvalho, Rossella Peruzzi e Fabio Uxa in Mozambico,nell'ambito dei progetti “Brescia per il Mozambico - Formazione agro-zootecnica multilivello e promozione della sanità comunitaria per losviluppo rurale del Distretto di Morrumbene (Provincia di Inhambane

- Mozambico )”, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri (n.aid9523) e del progetto “Brescia per il Mozambico - Progetto integrato disviluppo multisettoriale a Mongue e Mocodoene” co-finanziato dalldella Conf.Episcopale Italiana (in consorzio con altre 4 ONG bresciane).

Maggio-agosto 2012, Burkina Faso - La dott.ssa Chiara Gorio specia-lizzanda della Pediatria, dà il cambio alla dott.ssa Ilaria Parissenti co-me pediatra di riferimento presso le strutture pediatriche della dele-gazione Camilliana a Ouagadougou.

Presenze a convegni e incontri30/31 gennaio 2012 - Si è svolto a Rezzato (BS), presso il Convento deiPadri Francescani, il Corso di Fine Servizio per volontari in ServizioCivile anno 2010-2011, realizzato in comune con altre ONG di Brescia(Fondazione Tovini, Scaip e SVI). Hanno partecipato le nostre volon-tarie rientrate dal Burkina Faso, Arianna Andreoli e Alessia Melzani.

Gennaio-febbraio 2012 - Il dott. R. Fabian Schumacher partecipa alle"Journées de Formation des médecins du Burkina sur la Drépanocyto-se" con una relazione sulle infezione dei pazienti con anemia falciforme.

8 febbraio 2012 - Si è svolto a Brescia presso lo Scaip il Corso di inizioServizio per volontari in Servizio Civile anno 2011-2012, realizzato incomune con altre ONG di Brescia (Fondazione Tovini, Scaip eSVI).Ha partecipato la nostra volontaria Emanuela Baratti, in parten-za per il Burkina Faso.

22 febbraio 2012 - Presso l’Aula Didattica Malattie Infettive Diparti-mento Malattie Infettive e Tropicali degli Spedali Civili di Brescia,lancio della Campagna “Nonmangiaredasolo”, promossa da Medi-cus Mundi Italia e Spedali Civili di Brescia.

15-16 marzo 2012, Basilea - Il dott. Fabian Schumacher rappresentaMedicus Mundi Italia all’Assemblea annuale di Medicus Mundi In-ternational.

28 aprile 2012, Brescia - Si è svolta in sede, l’Assemblea generale ordi-naria e straordinaria di Medicus Mundi Italia.

7 maggio 2012, Mantova - Presso MAMU Mantova MultiCentre, ilnostro consigliere Dott. Roberto Marzollo promozione partecipa alConvegno "Cure Neonatali nei Paesi in via di sviluppo. Formazione,reti e progetti", presentando una propria relazione sulle esperienzeneonatologiche di Medicus Mundi Italia.

9 maggio 2012, Milano - La dott.ssa Monica Franchi partecipa all’As-semblea generale ordinaria dell’Istituto Italiano della Donazione,nonché all’incontro, promosso sempre dall’IID, per la stesura dellanuova Guida alla verifica.

14 maggio, Milano - La dott.ssa Monica Franchi partecipa al conve-gno “Coesione sociale, crisi e nuove forme di welfare”, svoltosi in oc-casione del Sodalitas Social Award 2012.

25 maggio, Ginevra - ll nostro Consigliere dottor R. Fabian Schuma-cher, delegato per Medicus Mundi Italia presso MM International, èstato eletto nel Consiglio Direttivo del medesimo organismo in occa-sione dell’Assemblea annuale di Medicus Mundi International, svol-tasi a Ginevra il 25 maggio 2012.

PRESENZE NEI PVS

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PROGETTI DI MEDICUS MUNDI ITALIA

IN CORSO

AFRICA

Burkina Faso Projet d’Urgence contre la malnutrition Aigue Sévère au Burkina Faso» Commissione Europea-ECHOin consorzio con LVIA-Associazione Internazionale Volontari Laici (capofila) (Dir.Gen. Aiuti Umanitari

e protezione civile)

Burkina Faso Acqua, salute, igiene e sviluppo socio-economico nell'area rurale di Béguédo Comune di BresciaMMI capofila, in consorzio con Fon.Sipec e Fon.Tov Rotary Milano Sempione

Burkina Faso Lotta all’AIDS pediatrico nel centro medico S.Camillo di Ouagadogou Fondi privati

Burkina Faso Miglioramento delle prestazioni prenatali nel Distretto sanitario di Nanoro Fondazionedella Comunità Bresciana

Burundi Progetto integrato per la promozione della donna e lo sviluppo delle Comune di Bresciacomunità rurali a Ngozi e Muyinga e Kirundo - in consorzio con SVI Consulta per la Cooperazione,(capofila), Fon.Tov, Fon.Sipec, Centro Missionario Diocesano di Brescia la Pace, la Solidarietà

Internazionale e i Diritti Umani

Mozambico Progetto integrato di sviluppo multisettoriale a Mocodoene e Mongue Conf.Episcopale ItalianaProvincia di Inhambane - In consorzio con Fon.Tov (capofila), SCAIP, / Comune di BresciaSVI e Fon.Sipec - programma "Brescia per il Mozambico" Consulta per la Cooperazione,

la Pace, la SolidarietàInternazionale e i Diritti Umani

Mozambico Formazione agrozootecnica multilivello e promozione della salute Ministero degli Affari Estericomunitaria per lo sviluppo rurale del Distretto di MorrumbeneIn consorzio con SCAIP - Programma "Brescia per il Mozambico"

AMERICA LATINA

Ecuador Rafforzamento dei servizi di analisi, formazione e prevenzione Fondi privatiin ambito di salute di base per le Comunita’ della “Manga del Cura”

PROGETTI IN ISTRUTTORIA

Burkina Faso Sviluppo della produzione locale, della promozione e commercializzazione Fondazione Cariplo/di farine di complemento alimentare per la lotta la malnutrizione infantile Regione Lombardianelle Provincie di Kadiogo, Boulkiemdè e Oubritenga (Burkina Faso)MMI capofila, in consorzio con LVIA-Associazione Internazionale VolontariLaici e Mani tese

PROGETTI IN PREPARAZIONE

Ecuador Rafforzamento dei servizi di analisi, formazione e prevenzione in ambito Conf.Episcopale Italianadi salute di base per le Comunita’ della “Manga del Cura”

Brasile Sostegno al miglioramento della salute, accesso all’acqua potabile Fondazione Cariverona (in istruttoria)e generazione di reddito per le comunità quilombole di e Conf.Episcoplae Italiana (in stesura)sant'antonio-penalva (Maranhao) - In consorzio con Aquilone onlus

Paese Progetto Co-finanziatore

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8 Bollettino della Medicus Mundi Italia

STATUTO DELL’ASSOCIAZIONEALLEGATO A) AL N. 195168/10397 DI REP.

STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE “Medicus Mundi Italia”TITOLO I. DISPOSIZIONI GENERALI

ARTICOLO 1. CostituzioneE' costituita l’Associazione denominata “Medicus Mundi Italia” di seguito semplice-mente Associazione, che aderisce a Medicus Mundi International – IOMC (Internatio-nal Organisation for Medical Cooperation – Organisation Internationale pour la Coo-peration Médicale – OICM)L’Associazione è apolitica, apartitica, aconfessionale, senza scopo di lucro ed inten-de operare nel pieno rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne per lo svolgi-mento di attività di cooperazione socio-sanitaria allo sviluppo in favore dei Paesi in viadi sviluppo e/o delle popolazioni economicamente svantaggiate.L’Associazione fissa la propria sede in Brescia (BS). L’Associazione ha durata illimitata; è disciplinata dal presente Statuto e agisce ai sen-si e per gli effetti degli Articoli 36 e seguenti del Codice Civile, della disciplina specia-listica di settore e dei principi generali dell’ordinamento giuridico.L’Associazione potrà istituire sedi secondarie in Italia o all’estero. L’organizzazione edil funzionamento delle sedi secondarie, di seguito semplicemente Sezioni, sarà disci-plinato da apposito Regolamento.

ARTICOLO 2. Oggetto e scopoFinalità dell’Associazione è contribuire alla promozione integrale della persona uma-na mediante la realizzazione di programmi sanitari di sviluppo strutturale, ritenendo lasalute un diritto umano fondamentale (Dichiarazione di Alma Ata, 1978). L’Associa-zione, quindi, si impegna a promuovere attività di cooperazione socio-sanitaria allosviluppo nel mondo e particolarmente nei Paesi e presso le popolazioni economica-mente svantaggiati.L’Associazione rifiuta ogni rapporto di dipendenza con enti con finalità di lucro e/ocollegamenti, anche indiretti, agli scopi di lucro di enti pubblici o privati, italiani o stra-nieri.In particolare, l’Associazione svolgerà attività di:• Assistenza sanitaria • Formazione del personale locale nei Paesi in via di sviluppo• Gestione e tutela dell’ambiente e delle risorse naturali • Educazione allo sviluppo in Italia• Ricerca operativa finalizzata all’avanzamento delle conoscenze, anche in collabora-zione con enti universitari e di ricerca.L’elenco delle attività sopra citate non ha una finalità esaustiva ma unicamente esem-plificativa. Per il raggiungimento delle proprie finalità, l’Associazione potrà avvalersi di quantoesplicitamente citato nell’Art. 17 del presente Statuto.

TITOLO II. SOCI ARTICOLO 3. Ammissione dei Soci

Possono essere Soci dell’Associazione tutte le persone fisiche di maggiore età o giu-ridiche che ne condividano le finalità, e che abbiano versato la quota annua fissata dalConsiglio Direttivo entro la data dell’Assemblea Generale. Chi intende aderire all’Associazione deve rivolgere espressa domanda al ConsiglioDirettivo recante la dichiarazione di condividere le finalità che la stessa si propone el’impegno ad approvarne e osservarne lo Statuto e l’eventuale Regolamento. Il Consiglio Direttivo è competente a deliberare in ordine alle domande di ammissionedei nuovi aderenti. Esso deve provvedervi in occasione della prima riunione di Consiglioo comunque entro il termine improrogabile di giorni centoventi, decorso il quale la do-manda si intende senz’altro accolta.

ARTICOLO 4. Adesione dei SociL’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta perun periodo temporaneo, fatto salvo il diritto di recesso.L’adesione all’Associazione comporta per l’associato il diritto di voto per l’approva-zione e le modifiche dello Statuto e per la nomina degli organi direttivi dell’Associazio-ne. Tra i Soci vige una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità asso-ciative intese ad assicurare la tutela dei diritti inviolabili della persona. Ogni Socio ha diritto a un voto; tutti i Soci godono del diritto di elettorato attivo e pas-sivo. Nel caso il socio sia una persona giuridica il diritto di elettorato attivo e passivo saràesercitato dal legale rappresentante o da persona nominata ad hoc.I Soci prestano volontariamente e gratuitamente il proprio sostegno allo svolgimentodelle attività sociali ed esercitano la propria attività in cariche associative direttive informa gratuita, salvo il solo rimborso delle spese sostenute per l’esclusivo espleta-mento delle funzioni istituzionali esercitate per conto dell’Associazione, come disci-plinato da apposito Regolamento.

ARTICOLO 5. Perdita della qualifica di SocioLa qualifica di Socio si perde per decesso, recesso e per esclusione secondo le nor-me del presente Statuto.Chiunque aderisca all’Associazione può in qualsiasi momento comunicare al ConsiglioDirettivo la propria volontà di recedere dal novero dei partecipanti. Il recesso non compor-ta alcun onere per il Socio.Qualora il Socio violi le norme statutarie, non ottemperi ai doveri che gli derivano dalloStatuto, dal Regolamento e dalle deliberazioni degli organi sociali, può essere esclusocon deliberazione del Consiglio Direttivo. L’escluso può ricorrere al Collegio dei Probivi-ri contro il procedimento di esclusione del Consiglio Direttivo entro trenta giorni dallasua pronuncia.L’esclusione ha effetto dal trentesimo giorno successivo alla comunicazione delprovvedimento adeguatamente motivato.

TITOLO III. ORGANIARTICOLO 6. Organi dell’Associazione

Sono organi dell’Associazione:a) l’Assemblea dei Socib) il Consiglio Direttivoc) il Collegio dei Revisorid) il Collegio dei Probiviri

ARTICOLO 7. Composizione dell’Assemblea dei sociL’Assemblea è composta da tutti i Soci dell’Associazione ed è l’organo sovrano dellastessa. E' presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo o, in sua assenza, dal VicePresidente, o in mancanza di entrambi, da un Socio nominato dall’Assemblea cheprovvede inoltre ad eleggere il Segretario dell’Assemblea fra i Soci presenti.

ARTICOLO 8. ConvocazioneL’Assemblea si riunisce su convocazione del Presidente del Consiglio Direttivo almenodue volte all’anno: entro il mese di aprile per l’approvazione del bilancio consuntivo, edentro il mese di dicembre per l’approvazione del bilancio preventivo dell’anno succes-sivo.L’Assemblea è convocata mediante avviso affisso nella sede sociale almeno quindicigiorni prima della data stabilita per la riunione e con comunicazione scritta (anche viaemail) da inviarsi a tutti i Soci iscritti nel Libro dei Soci, almeno dieci giorni prima dellariunione. L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione del luogo, del giorno e dell’oradella riunione sia di prima che di seconda convocazione e l’ordine del giorno.L’Assemblea può anche essere convocata su domanda motivata e firmata da almenoun decimo dei Soci.L’Assemblea può riunirsi anche in un luogo diverso dalla sede sociale, purché in Italia.

ARTICOLO 9. Validità dell’AssembleaL’Assemblea è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza dimetà più uno dei Soci, in proprio o a mezzo delega scritta da conferirsi esclusiva-mente ad altri Soci. Ogni Socio non può avere più di due deleghe, come meglio pre-cisato nell'articolo 11. In seconda convocazione, l’Assemblea è validamente costi-tuita qualunque sia il numero dei Soci presenti in proprio o per delega nei limiti sopraspecificati.

ARTICOLO 10. Oggetto delle delibere assembleariL’Assemblea:a) Approva i bilancib) Provvede alla elezione dei membri del Consiglio Direttivoc) Provvede alla elezione del Collegio dei Revisorid) Provvede alla elezione del Collegio dei Probivirie) Delinea gli indirizzi generali dell’attività dell’Associazionef) Delibera sulle modifiche allo Statutog) Delibera lo scioglimento e la liquidazione dell’Associazione e la devoluzione delsuo patrimonio.

ARTICOLO 11. VotazioniL’Assemblea delibera a maggioranza dei voti dei presenti.I Soci, regolarmente iscritti e in regola con il pagamento della quota associativa, han-no diritto di intervenire all’Assemblea e di votare. Ogni Socio ha diritto ad un voto per-sonale e ad un massimo di due deleghe scritte. Non è ammesso il voto per corrispon-denza. Le deleghe non possono essere date a membri del Consiglio Direttivo, delCollegio dei Revisori e del Collegio dei Probiviri.L’Assemblea, costituita in prima convocazione con la presenza di metà più uno deiSoci e in seconda convocazione valida qualunque sia il numero dei presenti, approvale modifiche statutarie a maggioranza dei voti dei componenti presenti.Delle riunioni dell’Assemblea sarà redatto, su apposito libro, il relativo verbale debita-mente sottoscritto dal Presidente e dal Segretario dell’Assemblea. I verbali dell’Assemblea sono a disposizione di tutti coloro che abbiano motivato inte-resse alla loro lettura.

ARTICOLO 12. Il Consiglio DirettivoL’Associazione è diretta da un Consiglio Direttivo composto da cinque a sette membrieletti dall’Assemblea dei Soci per la durata di quattro anni. I membri del Consiglio Diret-tivo sono rieleggibili.Il Consiglio elegge nel proprio seno un Presidente e un Vicepresidente.Le cariche del Consiglio Direttivo sono gratuite.Le funzioni del Consiglio Direttivo sono:1. Definire strategie ed obiettivi del proprio mandato quadriennale, nel rispetto delloStatuto, del Regolamento e delle indicazioni emerse dall’Assemblea Generale.2. Mantenere i rapporti istituzionale.3. Nominare il Direttore Generale e approvare l’Organigramma.4. Controllare la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione.5. Deliberare i bilanci da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea.6. Proporre all’Assemblea le modifiche dello Statuto.7. Redigere Regolamento ed annesso Codice Etico dell’Associazione.Il Consiglio Direttivo può nominare procuratori, anche estranei al Consiglio stesso,per singoli atti o singole categorie di atti o progetti di intervento.Il Consiglio si riunisce dietro convocazione del Presidente almeno quattro volte all’an-no per deliberare in ordine al compimento degli atti fondamentali della vita associati-va. Inoltre si riunisce quando ne sia fatta richiesta da almeno la metà dei suoi membri;in tal caso il Consiglio è obbligato a riunirsi entro trenta giorni dalla richiesta. Per la va-lidità delle deliberazioni occorre la presenza effettiva della maggioranza dei membridel Consiglio ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in caso di paritàprevale il voto di chi presiede.Il Consiglio è presieduto dal Presidente, in sua assenza dal Vicepresidente, in assen-

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za di entrambi dal più anziano di età dei presenti.Delle riunioni del Consiglio è sempre redatto, su apposito libro, il relativo verbale esau-stivo di tutti gli argomenti trattati, sottoscritto dal Presidente e da uno dei consiglieri pre-scelti al ruolo di Segretario.Alle riunioni del Consiglio, può partecipare senza diritto di voto il Direttore Generalesu invito del Consiglio stesso o del Presidente.I verbali del Consiglio Direttivo sono a disposizione di tutti coloro che abbiano motiva-to interesse alla loro lettura. La richiesta di copie è soddisfatta dall’Associazione aspese del richiedente.In caso di recesso, decesso o revoca di un consigliere, il Consiglio provvede alla suasostituzione alla prima riunione, chiedendone la convalida alla prima Assemblea an-nuale.Il Presidente del Consiglio Direttivo stipula contratti di lavoro e determina eventualiretribuzioni.

ARTICOLO 13. Il Presidente del Consiglio DirettivoIl Presidente dura in carica quattro anni ed è rieleggibile solamente una volta. Il Presidente del Consiglio Direttivo rappresenta legalmente l’Associazione nei con-fronti di terzi ed in giudizio. Al Presidente compete l’espletamento degli atti di ordinaria amministrazione; in casieccezionali di necessità ed urgenza egli può compiere atti di straordinaria ammini-strazione, che dovranno essere ratificati dal Consiglio Direttivo appena possibile.Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea ed il Consiglio Direttivo, sorveglia ilbuon andamento amministrativo dell’Associazione e verifica l’osservanza dello Sta-tuto e del Regolamento.Il Presidente sottoscrive il verbale dell’Assemblea e garantisce l’idonea pubblicità de-gli atti, dei registri e dei libri associativi per tutti i Soci.Il Presidente può delegare il compimento di singoli atti o funzioni del proprio ufficio adaltri consiglieri, previa delibera del Consiglio Direttivo.Il Presidente cura la predisposizione dei bilanci preventivo e consuntivo, corredando-li di idonee relazioni.L’Assemblea, con il voto favorevole dei due terzi più uno degli aderenti, può revocare ilPresidente.

ARTICOLO 14. Il Vicepresidente del Consiglio DirettivoIl Vicepresidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione qualora questi siaimpedito all’esercizio delle proprie funzioni. Il solo intervento del Vicepresidente co-stituisce prova dell’impedimento del Presidente.

ARTICOLO 15. Il Collegio dei RevisoriIl Collegio dei Revisori e il suo Presidente sono eletti dall’Assemblea dei Soci e il Colle-gio si compone di tre membri effettivi. I Revisori durano in carica quattro anni e sono rie-leggibili.Il Collegio dei Revisori controlla l’amministrazione dell’Associazione, accerta la rego-lare tenuta della contabilità e la corrispondenza del rendiconto economico-finanziarioalle risultanze dei libri e delle scritture contabili. Ogni membro può provvedere, ancheindividualmente, ad effettuare ispezioni e controlli, e comunque il Collegio provvede averificare almeno una volta all’anno la consistenza della cassa e della tesoreria, e re-dige la relazione annuale di accompagnamento del consuntivo per l’approvazionedell’Assemblea.

ARTICOLO 16. Il Collegio dei ProbiviriL’Assemblea provvede, contestualmente all’elezione del Consiglio Direttivo, alla nominadel Collegio dei Probiviri, organo di garanzia interno, composto da tre componentidell’Associazione, con il compito di dirimere le controversie che dovessero sorgere tra iSoci o tra alcuni di essi e l’Associazione.I componenti del Collegio dei Probiviri durano in carica quattro anni.L’incarico di componente del Collegio dei Probiviri è incompatibile con la carica diconsigliere.I Probiviri giudicano ex bono et aequo, senza formalità di procedura alcuna.Delle riunioni e delle decisioni del Collegio dei Probiviri devono essere redatti i relativiverbali, trascritti su apposito libro e sottoscritti da tutti i membri del Collegio stesso.

TITOLO IV. PATRIMONIO E BILANCIOARTICOLO 17. Risorse economiche

L’Associazione trae le proprie risorse da:a) quote e contributi dei Soci;b) eredità, donazioni e legati;c) contributi dello Stato, delle Regioni, di Enti locali, di Enti o Istituzioni pubblici e pri-vati, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzatinell’ambito dei fini statutari;d) contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali;e) entrate derivanti da prestazioni di servizi ai Soci;f) erogazioni liberali dei soci e di terzi;g) entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al finanziamento delle proprieattività, comprese feste e sottoscrizioni anche a premi; h) ogni altra entrata compatibile con le finalità sociali dell’Associazione.Tutti i beni appartenenti all’Associazione sono elencati in apposito inventario, tenutopresso la segreteria, depositato presso la sede dell’Associazione stessa e consulta-bile, su richiesta dai Soci .

ARTICOLO 18. ContributiI contributi dei Soci sono costituiti dalla quota associativa il cui importo è stabilito an-nualmente dal Consiglio Direttivo in carica.

ARTICOLO 19. BilancioGli esercizi dell’Associazione chiudono il 31 dicembre di ogni anno. Per ogni esercizioè predisposto un bilancio preventivo e un bilancio consuntivo.Entro i primi tre mesi di ciascun anno il Consiglio Direttivo è convocato per la predi-sposizione del bilancio consuntivo dell’esercizio precedente da sottoporre all’appro-vazione dell’Assemblea.Durante gli ultimi tre mesi di ciascun anno, il Consiglio Direttivo è convocato per la pre-disposizione del bilancio preventivo dell’esercizio successivo, da sottoporre all’appro-vazione dell’Assemblea.I bilanci, accompagnati dalle relazioni del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revi-sori, debbono restare depositati presso la sede dell’Associazione nei dieci giorni cheprecedono l’Assemblea convocata per la loro approvazione, a disposizione di tutticoloro che abbiano motivato interesse alla loro lettura. La richiesta di copie è soddi-sfatta dall’Associazione a spese del richiedente.

ARTICOLO 20. Avanzi di gestioneAll’Associazione è vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestio-ne comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Asso-ciazione stessa, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte perlegge.L’Associazione ha l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione, nonché ogniprovento, anche derivante da attività accessorie o da altre forme di autofinanziamen-to, per la realizzazione dei fini istituzionali.

TITOLO V. DISPOSIZIONI FINALIARTICOLO 21. Scioglimento

Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato a maggioranza dei tre quarti dei Sociaventi diritto dell’Associazione sia in prima che in seconda convocazione di Assem-blea straordinaria dedicata e all’uopo convocata.Il patrimonio sociale non può essere ridistribuito tra i Soci e, in caso di scioglimento perqualunque causa, il patrimonio che residua deve essere devoluto, sentito l’Organismo dicontrollo del Terzo Settore, ad altra associazione con analoghe finalità, e salvo diversadestinazione imposta dalla legge.

ARTICOLO 22. Legge applicabilePer quanto non previsto dal presente Statuto, si rinvia alla disciplina, in materia di En-ti, contenuta nel Libro I del Codice Civile e, in subordine, alla normativa specialisticadi settore.

F.to FRANCESCO CASTELLIF.to DR. GABRIELLA BOLETTI NOTAIO IN BRESCIA SIGILLO

IL REGOLAMENTOArt. 1 – Validità del regolamento internoIl presente Regolamento, derivante dai principi espressi dallo Statuto (Art. 1 eArt. 2) della Associazione Medicus Mundi Italia - “MMI”, (successivamente indi-cata semplicemente come Associazione oppure MMI), costituita con atto delnotaio Dott. Ange-lo Boletti del Collegio Notarile di Brescia in data 18 giugno1980 (Rep. N. 85745, raccolta N. 11700) illustra le modalità di concreta applica-zione dello Statuto.Art. 2 – Durata e modifica del regolamento internoIl presente Regolamento decorre dalla data di approvazione del Consiglio Diretti-vo dell’Associazione e rimane in vigore sino all’approvazione di eventuali modifi-che apportate dal Consiglio Direttivo stesso. Qualora almeno dieci associati fac-ciano e-spressa richiesta per iscritto di modifica del Regolamento, il Consiglio Di-rettivo deve valutare e deliberare nel merito delle modifiche proposte.Art. 3 – Diffusione del Regolamento internoIl Regolamento viene portato a conoscenza di tutti i soci, dipendenti e collabo-ratori dell’Associazione mediante pubblicazione in apposita sezione del sito In-ternet dell’Associazione.

L’ASSOCIAZIONEArt. 4 - MissionMMI si propone di contribuire con prospettiva di servizio e senza fini di lucro:

- all’affermazione dei valori di pace, di giustizia e di solidarietà internazionaleper il diritto al miglior livello possibile di salute;-alla promozione integrale della persona umana mediante la realizzazione diprogrammi di cooperazione sanitaria allo sviluppo nei Paesi meno avanzati,atti a migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi socio-sanitari locali, promuo-vendo la medicina di base e comunitaria, realizzando adeguate infrastrutture econtribuendo alla formazione del personale sanitario, tecnico ed educatore lo-cale.Art. 5 - AttivitàPer raggiungere le proprie finalità MMI promuove e attua tutte le iniziative cheritiene opportune ed adeguate allo scopo. In particolare essa s’impegna a svol-gere attività di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di edu-cazione allo sviluppo, di progettazione e realizzazione di programmi di coope-razione sanitaria e socio-sanitaria, di formazione e aggiornamento, in Italia eall’estero, delle risorse umane, di studio e ricerca sui problemi della salute edello sviluppo nei Paesi meno avanzati.Art. 6 - Norme di leggeMMI opera come Organizzazione Non Governativa (ONG) ai sensi e per gli ef-fetti della Legge 49/87 e delle altre leggi in ma-teria di cooperazione allo svilup-po.Art. 7 – Libri statutariL'Associazione é dotata dei seguenti libri verbali e registri:

REGOLAMENTO DI MEDICUS MUNDI ITALIA approvato dal Consiglio Direttivo in data 28/04/2012

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1. Libro dei Soci2. Libro delle Adunanze e Deliberazioni dell’Assemblea Soci3. Libro della Adunanze e Deliberazioni del Consiglio Direttivo4. Libro delle Adunanze e Deliberazioni del Collegio dei RevisoriArt. 8 – Assemblea generale ordinaria1. L'Assemblea generale ordinaria é costituita da soci aventi diritto al voto, se inregola con il pagamento della quota associativa annuale. La quota deve essereversata dai soci entro il 30 aprile di ogni anno o al momento della iscrizione nelLibro Soci.2. La riunione annuale della Assemblea Generale Ordinaria dovrà avvenire en-tro il mese di aprile. Qualora l'Assemblea non possa deliberare in prima convo-cazione per mancanza del numero legale, la circostanza dovrà essere registra-ta nel Libro delle Adunanze e Deliberazioni. La seconda convocazione non po-trà avvenire nello stesso giorno.Art. 9 – Consiglio Direttivo e cariche sociali1. Il Consiglio Direttivo si riunisce, ogni qualvolta lo ritenga opportuno e comun-que almeno quattro volte l’anno.2. Alle riunioni del Consiglio Direttivo, partecipa senza diritto di voto il Past Pre-sident.3. Tutte le cariche sociali e le relative funzioni sono gratuite, fatto salvo il rimbor-so delle spese anticipate per conto dell'Associazione.4. Il Consiglio Direttivo nomina un Direttore Generale, il cui ruolo viene definitonell’Art. 16 del presente Regolamento.5. Il Consiglio Direttivo, al fine di operare in concreto per realizzare gli scopidell’Associazione (Statuto, Art. 10, 3-4) definisce ed approva il Codice Etico(Allegato A), nonché l’Organigramma (Allegato B) e relative funzioni, entrambiposti in calce al presente Regolamento.6. Nel Libro delle Adunanze e Deliberazioni del Consiglio Direttivo saranno regi-strate tutte le riunioni con l’elenco degli argomenti trattati, per ciascuno deiquali verranno indicati i contenuti oggetto di dibattito.Art. 10 – Certificazione di bilancioIl bilancio della Associazione è sottoposto a certificazione, da parte di profes-sionisti autorizzati e abilitati allo scopo.Art. 11 – SociTutte le prestazioni dei Soci per MMI sono gratuite e non costituiscono alcunrapporto di lavoro dipendente o professionale con l’Associazione stessa. AiSoci compete unicamente il rimborso delle spese vive da essi eventualmenteanticipate, nello svolgimento di attività a beneficio dell’Associazione.I rimborsi di cui sopra saranno effettuati su richiesta di chi ha anticipato le som-me, mediante compilazione di apposito prospetto, accompagnato da opportu-na documentazione in originale, entro l’anno di esercizio.Art. 12 – Rapporto con i dipendentiPer la tenuta del Libro-paga e per tutti i rapporti retributivi con i dipendenti e gliistituti previdenziali ed assicurativi così come per la quota annua di indennità difine rapporto, nonché per la quota relativa ai ROL (Riduzione Orario di Lavoro)prevista dal contratto di lavoro in essere, MMI potrà avvalersi di un ufficio diconsulenza del lavoro debitamente autorizzato.Art. 13 – Attività dei volontariI volontari non devono trovarsi in situazioni di conflitto di interessi con l’Asso-ciazione, al pari dei soci, dipendenti e collaboratori. In particolare non devonoprestare la propria opera a favore di associazioni e/o organizzazioni che perse-guano finalità in pieno contrasto con quelle perseguite dall’Associazione. Ai vo-lontari viene impartita una specifica formazione circa la “mission” e l’attivitàdell’Associazione nonché su quant’altro possa essere ritenuto rilevante per losvolgimento dei loro compiti e la partecipazione alla vita dell’Associazione.L’Associazione riconosce il valore dell’attività svolta dai volontari come appor-to importante per il raggiungimento dei fini sociali.Art. 14 – Attività di raccolta fondiL’attività di raccolta fondi deve essere destinata agli scopi istituzionali per cui èstata avviata. l’Associazione fornisce ai donatori informazioni complete e veri-tiere sulla propria organizzazione, rendendo anche disponibile sul sito Internetdell’Associazione il proprio rendiconto annuale.Art. 15 – Segreteria OperativaPer il funzionamento della Segreteria Operativa, MMI si avvarrà di uno o più di-pendenti che saranno assunti con retribuzione riferita alle vigenti indicazioni dilegge in materia di inquadramento contrattuale. L'Associazione potrà ancheavvalersi di collaboratori con rapporto di consulenza nei termini che risulteran-no dalla lettera di incarico o da altra forma contrattuale.Art. 16 - Ruolo del Direttore GeneraleNell’espletamento di tutte le attività gestionali, Medicus Mundi Italia può nomi-nare un Direttore Generale, il cui ruolo viene definito come di seguito:1. L’operatività del Direttore Generale dovrà attuarsi in sintonia con le finalitàdell’Associazione (Art. 2 dello Statuto) le cui linee guida vengono tracciate dalConsiglio Direttivo.2. Nell’espletamento del proprio ruolo, il Direttore Generale gode di piena auto-nomia organizzativa, rispondendone al Consiglio Direttivo che può revocarlo.3. Egli può partecipare al Consiglio Direttivo senza diritto di voto, su richiestadel Consiglio Direttivo o del Presidente (Art. 13 dello Statuto). A sua volta, il Di-rettore Generale può fare motivata richiesta di partecipazione al Consiglio Di-rettivo stesso.4. Egli è il responsabile organizzativo e gestionale di tutte le attività di MedicusMundi Italia definite nell’organigramma dell’Associazione e stabilisce un rap-porto di strategia operativa con i responsabili delle funzioni previste.5. Per assicurare una buona operatività dell’associazione, il Direttore Generalesi incontra almeno 1 volta al mese con almeno uno o più Consiglieri. Di tali in-contri verrà data notizia in occasione del successivo Consiglio Direttivo.

ALLEGATO ACODICE ETICOArt. 1 – Indipendenza dell’AssociazioneL’Associazione non accetta atti di liberalità o donazioni che possano condizio-nare in alcuna maniera la propria libertà di scelta ed indipendenza. A tale sco-po, il donatore potrà unicamente, se lo desidera, indicare il Paese e/o il proget-to cui destinare la donazione stessa, senza influire in alcun altro modo sullescelte strategiche e gestionali dell’associazione. Allo stesso modo l’Associa-zione si impegna a ricercare la massima diversificazione dei donatori in mododa non creare situazioni di dipendenza.Art. 2 – Indipendenza dei membri del Consiglio DirettivoI membri del Consiglio Direttivo nello svolgimento delle loro funzioni nell’ambi-to dell’Associazione sono indipendenti e autonomi da qualsivoglia potere o in-dirizzo esterno all’Associazione stessa.Art. 3 – Conflitto di interesseI membri del Consiglio Direttivo dell’Associazione, i soci, nonché i dipendenti ei collaboratori, non devono avere interessi personali – di natura economica o diqualsivoglia altra natura – in conflitto con quelli dell’Associazione. Devono al-tresì astenersi dall’accettare donazioni che possano condizionare l’indipen-denza dell’Associazione stessa.In particolare devono essere privi di interessi personali nei confronti delle im-prese che hanno rapporti di fornitura di beni e servizi con l’Associazione, sia di-rettamente che per il tramite di interposte persone.Gli stessi soggetti non devono prestare a qualsiasi titolo la propria opera in or-ganizzazioni che perseguano finalità in pieno contrasto con quelle contenutenello Statuto dell’Associazione.Art. 4 – Rispetto della dignità dei beneficiari dell’AssociazioneNei messaggi promozionali dell’Associazione non devono essere impiegateinformazioni suggestive o lesive della dignità e del decoro della persona dei be-neficiari dell’associazione. Parimenti, l’Associazione si impegna a non rappre-sentare in modo distorto o alterato lo stato di bisogno dei beneficiari dei propriprogetti.La comunicazione circa l’effettivo impatto della propria attività sui beneficiaridei progetti deve avvenire in maniera il più possibile realistica.Art 5 – Partecipazione dei beneficiari all’attività dell’AssociazioneL’Associazione accoglie con favore ogni suggerimento e/o indicazione volto amigliorare l’attività dell’Associazione stessa.Art 6– Codice di trasparenzaAderendo alla “Carta della Donazione” fissata nel Summit della Solidarietà del1999 e nella volontà di aderire al Codice di trasparenza, l’Associazione si impe-gna a render conto delle proprie attività sociali a tutti i “portatori di interesse” (o“stakeholders”): donatori, destinatari, beneficiari del progetto allo sviluppo,etc., evidenziando la relazione tra finalità annunciate e l’utilizzo effettivo deifondi raccolti. L’Associazione garantisce il rispetto dei principi di imparzialità enon discriminazione nei confronti di tutti i portatori degli interessi statutari.Art. 7 – Diritto alle informazioniL’Associazione si impegna a far sì che il personale esterno all’organizzazione,al quale siano eventualmente demandate attivi-tà di raccolta fondi, si attengaalle indicazioni stabile da Statuto e Regolamento.Tutti i “portatori di interesse” hanno diritto di ottenere dall’Associazione le infor-mazioni che la riguardano, purché queste ultime non siano protette da privacy(Art. 13 D. Lgs. 196/2003) e siano effettivamente disponibili. L’Associazione ètenuta a rispondere entro 90 giorni dalla richiesta purché i richiedenti si dichiari-no disponibili a rimborsare all’associazione stessa le eventuali spese di produ-zione.

ALLEGATO BORGANIGRAMMA

RAPPORTIISTITUZIONALI

PROGETTIDIRETTOREGENERALE

CONSIGLIODIRETTIVO

ASSEMBLEAGENERALE

FORMAZIONECOMUNICAZIONE

ERACCOLTA FONDI

AMMINISTRAZIONEE

SEGRETERIA

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Bollettino della Medicus Mundi Italia 11

LA STORIA DI MOUSTAPHA,“UNO DEI TANTI”“Moustapha” è uno dei tantibambini che vivono in AfricaSub-Sahariana. Ha 4 anni e vivecon la sua famiglia compostadai genitori, 3 fratelli più piccolie il cuginetto di 2 anni orfano dimadre morta di AIDS.Tutti abitano in un villaggio a 40km dalla capitale a cui è collega-to da una pista non asfaltata chenella stagione delle piogge di-venta impraticabile se non conun potente fuoristrada.La sua casa è fatta d’argilla e pa-glia e lui dorme sopra unastuoia spesso all’aperto perchéfa molto caldo e dentro si stastretti.Un giorno Moustapha ha avutoun’improvvisa diarrea e poifebbre elevata, ma la sua mam-ma non se ne è accorta subitoperché stava coltivando i campidall’alba e i suoi fratelli sono an-cora tutti piccoli.Inoltre il papà è emigrato in unaltro stato per cercare lavoro,ma ancora non ha mandato nes-sun soldo a casa e quindi Mou-stapha è rimasto solo.Aveva sete ma non poteva bereperché la mamma non avevaancora portato l’acqua del poz-zo e lui era troppo debole percamminare per 5 km ed andarlaa prendere.Già prima il bambino non gode-va di ottima salute perché eramalnutrito e anemico a causadei parassiti intestinali.Quando la mamma è arrivata acasa si è accorta che Moustaphastava molto male e quindi è an-data a cercare qualcuno che conun fuoristrada potesse accom-pagnare il figlio in ospedale.Dopo aver cercato per moltotempo e avere pagato molti sol-di per il mezzo di trasporto,Moustapha è arrivato in ospe-dale; era anemico e disidratatoma è stato visitato solo dopo 5ore perché c’erano tantissimepersone più gravi d i lu i

all’ospedale e c’era solo un in-fermiere disponibile, mentrel’unico medico di guardia inservizio da 36 ore stava facendoun’operazione chirurgica moltoimportante.Alla fine dopo altre 3 ore il bim-bo ha ricevuto una sola sacca disangue e alcune flebo perché lamamma non aveva abbastanzasoldi per pagare tutto questo (inAfrica la maggior parte dei ser-vizi sanitari sono a pagamento).Moustapha aveva anche la ma-laria perché durante le nottipassate a dormire fuori era statopunto tantissime volte dallezanzare, ma la mamma nonaveva soldi per farlo ricoverare.Alla fine Moustapha non ce l’hafatta ed è morto.

Dagli obiettivi del millennioalla realtà“Bambini e donne stanno morendoperché coloro che hanno il potere diprevenire quelle morti hanno sceltodi non agire”

(R. Horton, The Lancet)

Tra gli otto obiettivi del Millen-nio, il quarto, quello cioè di mi-gliorare la salute infantile haprevisto di ridurre la mortalitàdei bambini con età inferiore ai5 anni fra il 1990 e il 2015 e, pari-menti, il quinto, quello di mi-gliorare la salute materna, di ri-durre di 3/4 il tasso di mortalitàmaterna sempre tra il 1990 ed il2015 e di raggiungere nel 2015l’accesso universale ai serviziper la salute riproduttiva.Nonostante ciò sia stato sancitonel 2000 dai 191 Paesi membridell’ONU firmatari della di-chiarazione del Millennio,350 .000 donne a l mondomuoiono ogni anno durante lagravidanza o di parto.Nove milioni di bambini nonsuperano i 5 anni di vita. I dati dell’Organizzazione mon-diale della sanità parlano chia-ro: la salute materno-infantile èun tema di enorme importanza

sanitaria e richiede investimen-ti, progetti, energie e impegno.Molte di queste morti sono evi-tabili, migliorando l’approccioe l’accesso alle cure, e rendendopiù disponibili assistenza quali-ficata, trattamenti farmacologi-ci e formazione degli operatori,ma anche semplici interventipreventivi nel corso della gravi-danza, del parto e dei primi an-ni di vita del bambino. A ripro-va di ciò il fatto che il 99% dellemorti materne e infantili si veri-ficano nei Paesi in Via di Svilup-po, 50% in Africa Sub-Saharia-na, 30% in Asia, e la mortalità èpiù elevata nelle aree rurali enelle comunità più povere e me-no istruite dove quindi sonoscarse le informazioni e le possi-bilità di accesso ai servizi sani-tari di base.Negli anni fra il 1990 e il 2008 viè stata una riduzione delle mor-ti materne al Mondo il cui nu-mero è sceso di 1/3 (da500.000/anno a 350.000/anno),comunque lontano dagli obiet-tivi prefissati così come si è pas-sati dagli undici milioni di mor-ti nei bambini al di sotto dei 5anni di vita a nove milioni. Il ri-schio di morire durante o a se-guito di una gravidanza è anco-ra alto nei Paesi poveri e si aggi-ra attorno ad una possibilità su31, mentre nei Paesi ricchi que-sto rischio è 1:4300.Le principali cause di morte deibambini al di sotto dei 5 anni so-no rappresentate dalle patolo-

gie neonatali (in particolare:prematurità, asfissia, infezionigravi), e da diarrea, polmonitee malaria.Queste voci spiegano piùdell’80% dell’intera mortalità diquesta fascia di popolazione.Le principali cause di mortematerna sono rappresentate daemorragie, infezioni, eclampsiae parto ostruito.Per affrontare questi problemi,così comuni, la strada è chiaraed è quella di rafforzare il siste-ma sanitario nel suo complessoa partire dal livello delle cureprimarie. Quello che serve è lapresenza capillare di strutture epersonale in grado di garantireuna continuità di assistenza a li-vello di comunità (per trattareuna diarrea o una polmonite,per assistere un parto e per sor-vegliare la salute di un neona-to), con la possibilità di accederea servizi di riferimento in casigravi e di emergenza (esecuzio-ne di un taglio cesareo o di unatrasfusione).

S. Caligaris, A. Pini,S. Bigoni, V. Bennato

Rubrica del medico

La salute materno-infantile

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12 Bollettino della Medicus Mundi Italia

Medicus Mundi Italia è Socio Aderente dell'Istituto Italiano della Dona-zione - IID, associazione senza fini di lucro, fondata nel 2004, in sintoniacon i principi guida della Carta della Donazione, primo codice etico di au-toregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi nel Non profit -realizzata da Forum Nazionale del Terzo Settore, Fondazione Sodalitas eSummit della Solidarietà nel 1999. www.medicusmundi.it

COME SOSTENERE LE ATTIVITÀ DI MEDICUS MUNDI ITALIA:

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A TUTTII SOSTENITORI

MMI intende ringraziare tut-ti - i tanti generosi amici,entied istituzioni - che, in modi emisure differenti, hanno of-ferto il loro prezioso contri-buto per la realizzazione deinostri progetti nei Paesi inVia di Sviluppo. Per salvarela vita di molte persone oc-corre la generosità di altret-tante persone.

CCOOMMEE FFAARREE PPEERR RRIICCEEVVEERREE IILLBollettino della Medicus Mundi

Per ricevere il bollettino, può sottoscrivere un sostegno annualedi € 15,49 (ordinario), oppure di € 25,82 (straordinario).

SI RICORDA A TUTTI I SOCI DI RINNOVARE LA QUOTA ANNUALE CHE PER IL 2012 RIMANE DI € 55,00.

Edito con il contributo della

Medicus Mundi Internationalè una Associazione sorta nel 1963. Si impegna per lapromozione della salute nel terzo mondo; opera gratui-tamente. È costituita da branche nazionali (Belgio, Ger-mania, Italia, Olanda, Spagna e Svizzera) e da altre isti-tuzioni dedite alla cooperazione sanitaria.Normativa Onlus: Con il decreto legislativo 4/10/97n. 460 relativo a “riordino della disciplina tributariadegli enti non commerciali e delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale” pubblicato sulla gaz-zetta ufficiale n.1 del 2/1/98 la Medicus Mundi Italiaè automaticamente diventata ONLUS.

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Progetto Béguédo - Medicus Mundi ItaliaScegliendo il “progetto Béguédo”, sostieni il progettoMedicus Mundi Italia, ONG senza fini di lucro, specia-lizzata nella cooperazione sanitaria internazionale, vol-to a rafforzare la prevenzione della diffusionedell’AIDS e delle principali malattie endemiche locali,nonché volto a migliorare le condizioni di igiene fami-liare e comunitaria favorendo l’accesso all’acqua pota-bile e promuovendo servizi igienici familiari nei villag-gi di Béguédo, Fingla e Dairra in Burkina Faso. Basta unclic per saperne di più su www.medicusmundi.it

FORMULA UBI. Degna di particolare rilievo,l’iniziativa che ci rende partecipi del circuitomarketing e punti premi correlati al programmaFormula UBI di UBI BANCA, riservato a tutti i ti-tolari di carta di credito Enjoy e Libra su circuitoMastercard. Nel nuovo catalogo premi 2011-2012,si troveranno indicate le modalità per girare i puntiaccumulati con gli acquisti fatti con la carta di credi-to Enjoy o Libra a favore del Progetto Béguédo inBurkina Faso, idealizzato e sostenuto da MedicusMundi Italia con il co-finanziamento della Consul-ta per la Pace del Comune di Brescia e del RotaryClub Milano Sempione.

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Brescia - Anno 21° - n. 1 - 2012Distribuzione gratuitaDirezione Redazione e Amministrazione:Segreteria Medicus Mundi ItaliaVia Martinengo da Barco, 6/a - 25121 BresciaTel. 030/3752517 - Fax 030/43266Codice fiscale 98011200171e-mail: [email protected]://www.medicusmundi.itDirettore Responsabile:Dott. Adalberto MiglioratiRegistrazione Tribunale di Brescia N. 7/1989del 18 febbraio 1989Stampa: GraficaCM - Bagnolo Mella (BS)

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