Boccaccio

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Giovanni Boccaccio La vita e le opere

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Giovanni Boccaccio

La vita e le opere

Vita 1313 nasce da una relazione extraconiugale

1327 si trasferisce a Napoli e inizia l’apprendistato bancario

1327-40 periodo napoletano: esperienze mondane e frequentazione della corte (è consigliere e ciambellano del re). Studia molto e viene a conoscenza della produzione romanzesca francese

1336-39 scrive il Filocolo

Vita 1339-40 scrive la Teseida

1340-41 la banca dei Bardi (per cui lui lavora) fallisce e Boccaccio torna a Firenze

1342 scrive la Commedia delle Ninfe

1343-44 scrive l’Elegia di Madonna Fiammetta

1344-46 scrive il Ninfale fiesolano

Vita Inizia a viaggiare per varie corti:

1345-46 Ravenna

1347-48 Forlì

1348 Firenze

1349-51 compone il Decameron

1351 soggiorna qualche settimana ad Arquà dal Petrarca. Viene inviato come ambasciatore di Firenze presso Ludovico di Baviera per trattare un intervento contro la politica espansionistica di Giovanni Visconti

Vita 1352 compie una missione diplomatica in Romagna

1354 ambasciatore di Firenze ad Avignone

1355 scrive il Corbaccio

1359 fa istituire presso lo Studio di Firenze una cattedra di Greco

1361 si stabilisce a Certaldo

1362-63 continua i suoi rapporti con il Petrarca; scive il De genealogiis deorum gentilium e il De bucolicum carmen

Vita 1365 viene mandato per conto di Firenze ad

Avignone per persuadere (con una grossa cifra) il papa a tornare in Italia

1370 soggiorna qualche mese a Napoli

1373 inizia, benché malato, le pubbliche letture della Commedia nella chiesa di Santo Stefano di Badia

1375 muore a Certaldo

Vita e influenze FIRENZE: le vicende della sua città natale lo

influenzano moltissimo

ROBERTO D’ANGIÓ: favorisce un clima culturale ricco a Napoli

FALLIMENTO DEI BARDI: riflessioni

PESTE: evento molto importante. Osservazione cruda della realtà

Attenzione sempre maggiore per le humanae litterae, per i classici

Vita e opere Scopre alcuni testi latini (Varrone, Cicerone, Tacito,

Apuleio)

Attività filologico-erudita

PERIODO NAPOLETANO: ravvisabili gli entusiasmi letterari del giovane Boccaccio;

Sperimentalismo

Sollecitazioni autobiografiche

Suggestioni derivate dalla letteratura precedente riguardate il tema amoroso (es. produzione provenzale)

Vita e opere PERIODO NAPOLETANO

Opere composite, non omogenee

Filostrato (“vinto d’amore”) è un poema in ottave ispirato al ciclo troiano. Protagonista è Troiolo, figlio di Priamo, che, abbandonato e tradito da Criseide, muore ucciso da Achille

Filocolo (“fatica d’amore”): romanzo in prosa; racconta dell’amore tra Florio e Biancifiore. Derivazione popolare della storia e frequenti interferenze autobiografiche + anticipazioni formali e tematiche del Decameron

Vita e opere Modelli: narrativa francese; Ovidio; Stazio (per

Teseide); Dante

Commedia delle Ninfe: parte in prosa e parte in terzine dantesche

Amorosa visione: 50 canti di terzine dantesche

Elegia di Madonna Fiammetta: prosa; protagonista analizza l’itinerario della passione con il distacco di chi l’ha già vissuta

Vita e opere Ninfale fiesolano: poemetto in 473 ottave; si

rifà alle suggestioni delle Metamorfosi di Ovidio. Pastore Africo e Ninfa Mensola sono trasformati in due torrenti che si incontrano>realizzazione dell’amore

Teseida: poema in 12 libri (come Eneide) in ottave; guerra di Teseo contro le Amazzoni e contro Tebe. Storia dell’amore di Palemone e Arcita (amici, poi rivali) per Emilia

DECAMERON Ambientato a Firenze nel 1348

Chiesa di Santa Maria Novella

Dieci giovani (7 donne e 3 uomini) si incontrano e per sfuggire alla peste si rifugiano in una villa in campagna

Ogni giorno viene eletta a turno la regina (o il re) della giornata che assegna un tema al quale gli altri giovani si devono attenere nei racconti

In ogni giornata è ammesso un solo racconto libero

DECAMERON Per due giorni alla settimana i racconti sono sospesi

La prima e la nona giornata non sono vincolate a un tema

Fra una novella e l’altra si collocano i commenti degli ascoltatori e ogni giornata è conclusa da una ballata

Proemio: dedica alle donne

Introduzione: descrizione di Firenze colpita dalla peste; incontro e decisione dei giovani di allontanarsi

DECAMERON Altri interventi dell’autore: all’inizio della IV

giornata e alla fine dell’opera

Nomi dei giovani (tradizione medievale che identificava uno stretto rapporto tra nomi e cose): carichi di significati e rimandi letterari e autobiografici

DECAMERONGiornate Tema Giovane

I Libero Pampinea

II Fortuna avversa ma successo Filomena

III Ingegno per ottenere ciò che si vuole

Neifile

IV Amori infelici Filostrato

V Amori felici dopo peripezie Fiammetta

VI Scampati pericoli Elissa

VII Beffe delle donne ai mariti Dioneo

VIII Beffe reciproche Lauretta

IX Libero Emilia

X Atti compiuti per amore Panfilo

DECAMERON Godette di molta fortuna e influenzò Chaucher

(fine Trecento) con i racconti di Canterbury

Grande varietà di luoghi, personaggi, situazioni

Boccaccio rappresenta tutto, anche temi che prima non venivano raccontati

Non c’è un secondo fine (es. edificazione morale come nell’exemplum)

Ogni personaggio o vicenda funzionano in sé

DECAMERON Spesso rappresentato il mondo mercantile

Realismo di Boccaccio > realtà sempre in movimento

Molle dell’agire umano sulle quali più spesso si sofferma Boccaccio:

1. AMORE (in tutte le sue forme): novità; concezione naturale e terrena

2. INTELLIGENZA: intesa come capacità dell’uomo di comprendere bene una situazione e di scegliere, tenuto conto dei dati che la compongono, il comportamento a lui più idoneo o utile; prontezza d’intuito; sagacia nell’agire

3. FORTUNA: concepita però in termini laici; dà luogo ad una contesa uomo/natura in cui l’intelligenza può esprimersi

DECAMERON Aspetti tipicamente medievali di Boccaccio:

1. Esigenza di simmetrie architettoniche

2. Celebrazione di virtù e qualità cortesi

La poetica di Boccaccio (fa molte dichiarazioni di poetica all’interno dell’opera):

1. Arte come diletto

2. Coscienza che anche un genere “minore” come la novella potesse ambire a dignità letteraria

DECAMERON Modalità narrative:

Presenza di una cornice che genera 2 diversi livelli di narrazione:

1. C’è il narratore della cornice (I grado) che descrive la peste, l’incontro dei dieci giovani, scrive il prologo, epilogo e introduzione alla IV giornata

2. Dieci giovani sono narratori di II grado