BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

21

description

BLUENOCTURNE ISSN 2035 - 486X Periodico quindicinale n. 13 del 13/4/2010 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi Registrazione Tribunale di Milano n. 118 del 16/3/2009 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 1 5 6 7 8 9 10 11 12

Transcript of BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

Page 1: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE
Page 2: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE
Page 3: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE
Page 4: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Embrace the Twilight

MIRA Books © 2003 Margaret Benson

Traduzione di Gigliola Foglia

Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma.

Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale.

© 2010 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

Prima edizione Bluenocturne aprile 2010

Questo volume è stato impresso nel marzo 2010 da Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (Pd)

BLUENOCTURNE ISSN 2035 - 486X

Periodico quindicinale n. 13 del 13/4/2010 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi

Registrazione Tribunale di Milano n. 118 del 16/3/2009 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale

Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione

Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti

contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171

Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano

Page 5: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

5

1

Il gadjo lasciò cadere tre pezzi d'argento nel palmo della donna. Era una bellissima mano, notò Will mentre lei la chiudeva a pugno. Bruna e affusolata, ma forte, non fragi-le come tendevano a essere le mani snelle. Portava anelli a ogni dito, e bracciali d'oro e d'argento ai polsi che tintin-navano ogni volta che lei si muoveva. «Grazie» disse la zingara al cliente dalla pelle pallida. «Quando le predizioni si avverano, dillo ai tuoi amici. E assicurati che chiedano di Sarafina quando verranno.» L'uomo arretrò annuendo, ringraziandola profusamen-te, ma senza mai voltarle le spalle mentre usciva. Non ap-pena i suoi piedi toccarono terra fuori dal carrozzone, si segnò e corse via. I gadjè potevano anche negarlo, pensò Sarafina, ma e-rano in tutto e per tutto superstiziosi come i gitani. A Will sembrava strano poter udire ciò che le passava per la men-te come quello che diceva ad alta voce. Era come se, per sfuggire al dolore, si fosse ritirato dentro la mente di lei anziché dentro la propria. Poi il suo sorriso lo distolse da quella bizzarra idea. Il viso scuro, arcigno ed esotico di Sarafina si trasformò d'incanto in pura, radiosa bellezza. E Will l'amò. Ogni

Page 6: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

6

cosa di lei, dalla liscia pelle olivastra alla cascata di capelli corvini che le scendevano sulla schiena in ricci selvaggi. Amò le sue labbra piene e mature; i suoi occhi, lucide gemme d'onice incastonate sotto folte sopracciglia che la maggior parte delle donne avrebbero depilato riducendole a niente. Sarafina infilò le monete nel pesante borsellino con i lacci che pendeva da una delle coloratissime fusciacche che portava in vita. «Già dieci questa settimana» mormo-rò, sporgendosi sul tavolo per lasciar cadere un fazzoletto di seta nera sopra la sfera di cristallo che teneva corte al centro. Il tavolo era una cassa di legno capovolta, coperta da altri foulard di seta, come la sedia. La seggiola all'altro capo del tavolo, quella per i clienti, era anch'essa una cas-sa, ma non rivestita: lei non era disposta a far sedere uno di quelli sulle sue sete. Andre. Adesso stava pensando ad Andre. Will avvertì una fitta amara nel rendersene conto, nel sentire il piccolo tuffo al cuore che lei provava pensando a quell'uomo, ma rimase con lei ugualmente, come un'om-bra celata dentro la sua. Sarafina lasciò il carrozzone, i for-ti piedi nudi che affondavano nella fredda terra bruna mentre attraversava il campo. Will adorava starle alle cal-cagna quando usciva, perché l'accampamento era uno spettacolo affascinante: cerchi concentrici di carrozzoni dipinti e di tende, e bizzarre combinazioni delle due cose. Campanelle e prismi di cristallo erano appesi alla maggior parte di essi. Al centro c'era un fuoco comune, anche se molti altri più piccoli ardevano qua e là, e intorno a esso la gente si incontrava. Spesso c'erano musica, danze. Le donne nelle loro gonne a colori vivaci, con gli innumere-voli foulard che le seguivano come code di comete quan-

Page 7: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

7

do piroettavano. Gli uomini con i loro calzoni aderenti, e giacche rosse e oro. I musici con i loro violini e tamburelli e flauti. Erano un popolo bellissimo, vibrante. Will non sapeva dove fossero, e non era sicuro nemmeno di quan-do fossero. Non che importasse, dal momento che erano creazioni della sua immaginazione, troppo vivide e detta-gliate per essere vere. Molti salutarono Sarafina mentre passava, camminando con la testa alta e i fianchi ondeggianti, orgogliosa di chi era. I più giovani si inchinavano con rispetto, mentre gli adulti la guardavano come una loro pari. Era una dotata veggente – proprio come la sua assai meno preziosa sorel-la – e usava quel dono per portare ricchezza alla tribù, co-sa che le fruttava l'onore e il rispetto del gruppo. Will era preoccupato per lei. Ultimamente non si era sentita bene, e i suoi doni profetici rifiutavano di dirle perché. Il fuoco al centro del campo balzava e danzava, le fiamme creavano una pozza di luce dorata nel cuore del-l'oceano di pece della notte, e il fumo di legna diffondeva un buon odore, caldo e aromatico e familiare. Molte per-sone si erano raccolte attorno al fuoco quella sera, e ascol-tavano gli anziani raccontare storie di avventure e i misfat-ti di quando erano giovincelli, che strappavano di volta in volta esclamazioni e risate. Sarafina amava quella gente. Erano la sua famiglia, e la famiglia era tutto ciò che aveva importanza per lei. E loro ricambiavano il suo affetto. Tutti tranne sua sorella. Kate-rina era del suo stesso sangue, eppure l'aveva odiata da quando lei aveva tratto il suo primo respiro. A Sarafina piaceva fingere che il sentimento fosse reciproco, ma non lo era: l'odio di sua sorella la divorava come un cancro. Il vurdón di Katerina stava sul lato opposto del campo

Page 8: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

8

rispetto a quello di Sarafina, come sempre succedeva quando la tribù piantava il campo. Quando lei si avvicinò, allontanandosi dalla luce del fuoco, una forma scura e-merse dal carro, si voltò e corse via nelle tenebre. Un uo-mo, pensò Will, ma se n'era andato senza darle più di una breve occhiata. Sarafina salì i gradini e scostò il tendaggio che faceva da porta, facendo suonare le campanelle attaccate alla stoffa. Sua sorella alzò lo sguardo su di lei con un sorriso colmo di aspettativa che si mutò in una smorfia nell'istan-te in cui vide chi era. Erano così diverse, pensò Will. I neri capelli di Katerina erano lunghi e lisci; gli occhi, piccoli, ravvicinati e tondi, sembravano freddi ciottoli. Occhi da squalo. «Pensavi che il tuo amante fosse tornato, Katerina?» chiese Sarafina con un che di tagliente nella voce. «Spia-cente di deluderti.» «Non hai fatto altro che deludermi dal giorno in cui no-stra madre morì dandoti alla luce, sorellina. Perché comin-ciare a scusarsene adesso?» Le parole punsero. Will poté sentire il dolore di Sarafina con la stessa intensità con cui lo sentiva lei. Ma il suo cuore si era indurito e incallito nel corso degli anni, grazie ai costanti attacchi della sorella, e non soffriva più come un tempo. Sorridendo, Fina fece saltellare nel palmo la borsa con il denaro, in modo che le monete tintinnassero. «Dieci gadjè sono venuti a trovarmi questa settimana. Dieci, Katerina. Il doppio di quelli che hanno cercato te per farsi predire il futuro.» Sua sorella fece spallucce. «Il tuo carro è più vicino del mio alla strada.»

Page 9: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

9

«Chiedono di me per nome» ribatté Sarafina. «Vengono da me perché sono la più esperta veggente in questo campo, e perché la voce sulle mie capacità si è diffusa per tutta la città. Ne avrò ancor di più a segnarmi il palmo con l'argento, la settimana prossima. E predico che tu ne avrai ancor meno.» «Bah! Entro la prossima settimana, quando nessuna delle tue false predizioni si sarà avverata, capiranno che il tuo unico talento sta nell'imbroglio e cominceranno a cer-care me.» Katerina scrollò il capo. «Sappiamo entrambe la verità. Non solo sono io l'indovina più dotata, io sono la legittima Shuvani di questa tribù, Sarafina.» Will trasalì intimamente, sapendo che ben poco poteva far infuriare di più Sarafina. Nessuno poteva mettere in discussione il suo dono, o il fatto che era una delle due donne sagge della tribù e passarla liscia. La maggior parte delle tribù ne aveva una sola, e senza alcun dubbio anche la loro non sarebbe stata diversa, se Sarafina fosse stata la primogenita. «Grazie alle tue false predizioni, i bianchi probabilmen-te marchieranno tutti i gitani come bugiardi e imbroglioni» proseguì Katerina. «E noi saremo costretti a partire, a cau-sa tua, un'altra volta.» «Le mie predizioni non sono bugie! Io sono una veg-gente molto migliore di te, e lo sai.» «Non sei poi così in gamba, a quanto pare. Altrimenti conosceresti l'identità dell'uomo che ha appena lasciato il mio vurdón.» Quelle parole lasciarono Sarafina senza fiato. Guardò in giro per il carro coperto di tendaggi di sua sorella, mentre Will le bisbigliava di stare calma, di resistere alla provoca-zione della sorella, pur sapendo che lei non poteva sentir-

Page 10: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

10

lo. Non succedeva mai. Il pagliericcio era in disordine, le coperte ammucchiate e di traverso. Sul tavolo nell'angolo – non una cassa come quello di Sarafina, bensì un vero tavolo che era appartenuto alla loro madre – non c'era al-cun cristallo, né carte, solo una lampada a olio accesa, due tazzine e una fiasca di vino stappata e rovesciata. La morbida risata di Katerina fece girare di scatto la te-sta a sua sorella. «Lui è di gran lunga troppo per te, sai. Ma adesso sa che una vera donna lo desidera.» «Stai dicendo che era Andre quello che ho visto sgu-sciare via di qui mentre mi avvicinavo?» Will pensò che se Katerina aveva cara la vita l'avrebbe negato. Invece lei rispose: «Ma certo che era Andre. È l'uomo più bello, più forte, più ricco del campo. Non pos-so certo lasciare che lo abbia tu». «Cagna bi lacho!» urlò Fina tuffandosi in avanti con le mani protese verso la faccia della sorella. Le unghie che le squarciarono la guancia. Katerina non badò neppure al dolore. Si scagliò avanti, gli occhi fiammeggianti, agitando le braccia. Le due cozza-rono, capitombolarono al suolo e rotolarono in un grovi-glio di sottane e foulard, mani coperte di anelli e braccia cinte di bracciali. Urtarono il tavolo, che si rovesciò. La lampada si infranse sul pavimento e l'olio si allargò in una pozza di fiamme azzurre. Il panico balzò nel petto di Will mentre le due lottavano, mordendosi e artigliandosi a vi-cenda. Will cercò di gridare un avvertimento. Concentrò tutto il proprio essere su Sarafina e urlò un'unica parola: Fuoco! Sarafina allontanò da sé la sorella con un potente spin-tone, guardandosi attorno come se avesse udito qualcosa. Will si rese conto che si era radunata una folla fuori dalla

Page 11: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

11

tenda, probabilmente attirata dal trambusto della lotta. Anche loro stavano urlando, e lui non aveva modo di sa-pere quale voce lei avesse udito. Non importava… non in quel momento. Vide la sua espressione mutare quando si rese conto che l'intero carrozzone era in fiamme. «Guarda che cosa hai fatto!» urlò Katerina. «Bruceremo vive a causa tua!» Sarafina cercò con gli occhi una via d'uscita, ma il fuo-co stava lambendo i lati del tendone tutt'attorno a loro. Poi, all'improvviso, qualcuno si tuffò dentro attraverso le fiamme. Una forma avvolta in coperte lasciò cadere il mantello improvvisato. Era Andre, i neri occhi fiammeg-gianti. «Avvolgetevi nelle coperte» ordinò. «Presto!» Entrambe si affrettarono a obbedire, mentre l'uomo af-ferrava la brocca d'acqua accanto al letto di Katerina e con essa le innaffiava. Poi recuperò dal pavimento la propria coperta. «Uscite da questa parte» disse. «Dovete correre più in fretta che potete. Un attimo di esitazione e siete morte.» Afferrò Katerina con il braccio sinistro, Sarafina con il destro. Will si fece forza, trattenendo il fiato. «A-desso!» urlò Andre. Sarafina chiuse gli occhi e si tuffò nella muraglia di fuo-co. Will avvertì un calore bruciante sulla sua faccia e sui suoi piedi, ma durò solo una frazione di secondo. Un i-stante di tortura, e poi lei cadde sulla fredda terra. Atterrò duramente. Sbarazzandosi della coperta bagna-ta, si rizzò a sedere, il fuoco che le divampava alle spalle. Will si afflosciò per il sollievo che lei stesse bene. I membri della tribù la circondavano, guardando lei e la sorella, che le era atterrata vicino, con severa disapprova-zione mentre le fiamme illuminavano i loro visi striati di fuliggine. Will capì che la dignità di Sarafina era profon-

Page 12: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

12

damente ferita, come lo era forse la sua posizione presso la tribù. «È stata tutta colpa sua!» urlò Katerina trascinandosi in piedi. «Mi ha accusato di cercare di rubarle l'uomo e mi ha aggredito. Per gli dèi, tutto ciò che avevo è distrutto!» gri-dò, agitando un braccio impotente verso le fiamme. I presenti trattennero il fiato, borbottarono, scossero con pietà la testa mentre la tenda di Katerina e ogni suo bene si riducevano in cenere davanti ai loro occhi. «Mente» affermò Sarafina. «È stata lei a cominciare.» Andre si chinò per aiutarla ad alzarsi, fermandosi un momento a scrutarla in viso, per poi attirarla a sé. Le sue braccia la cinsero, tenendola stretta. Will arse di gelosia. «Oh, Sarafina, dimmi che non credi che io potrei essere tentato da un'altra. È te che amo. Te che prenderò in mo-glie. Nessun'altra.» Sarafina lo fissò, e comprese che sua sorella le aveva mentito. Katerina stava solo cercando di piantare semi di dubbio che crescessero per distruggere l'amore tra lei e Andre, si disse. Qualcuno era sgattaiolato via dal vurdón di Katerina quella sera, ma non era Andre. Will scosse lentamente il capo, bisbigliando nella pro-pria mente, nella sua mente: «Oh, Sarafina, non essere co-sì stupida». Sarafina lanciò alla sorella un'occhiata di trionfo, alla quale Katerina rispose con uno sguardo freddo, ferreo e mortale, che la raggelò. Prima che avesse il tempo di capire il significato di quel-lo sguardo, un urlo terrificante squarciò la notte da qual-che parte oltre il campo. Tutti si fecero immobili e muti per un breve istante, come se il grido li avesse mutati tutti in pietra.

Page 13: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

13

«No. Per l'amor di Devel, non di nuovo» mormorò qualcuno. Will pensò fosse Gervaise, il capotribù in carica. Non sapeva che cosa intendesse Gervaise e si chiese se l'avrebbe scoperto. Ma prima che potesse apprendere altro, fu strappato a quella fantasticheria dalla sensazione dei polmoni che len-tamente si riempivano d'acqua ghiacciata. Una mano lo afferrò per i capelli e gli tirò la testa fuori dalla vasca d'acqua gelida. Will trasse un disperato, bra-moso respiro, prima che quella mano gli ficcasse di nuovo la testa dentro la vasca, tenendolo sotto. Aveva i polsi ammanettati dietro la schiena, le caviglie legate. Il corpo gli urlava di dolore, dolore a cui era riuscito a sfuggire solo qualche istante prima. Ma tutto ciò impal-lidiva al confronto della fame straziante dei suoi polmoni che spasimavano in cerca d'aria. Minuscole esplosioni rosse gli danzavano dietro gli occhi serrati. Stava per sve-nire, e allora sarebbe affogato. La mano lo tirò di nuovo fuori dall'acqua, e mentre Will succhiava avide, rumorose boccate d'aria, lo sbatté su una sedia dallo schienale a stecche di legno. L'acqua gli colò dai capelli e dalla faccia, inzuppandogli la camicia la-cera e sudicia. Un uomo barbuto che portava una cuffia bianca alzò il mento di Will e lo esaminò, poi parlò a una delle guardie, usando uno dei dialetti tribali che Will parlava corrente-mente, anche se era riuscito a nasconderlo ai suoi aguzzi-ni… per il momento. «È tornato nel suo corpo. Adesso potete riprendere la tortura.» «Perché dovremmo sprecare tempo? Non farà che andar

Page 14: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

14

via di nuovo quando il dolore diventa troppo per lui. Co-me ci riesce? Dove va?» Il primo uomo si strinse nelle spalle, attraversando la grotta verso quello che prima era stato un fuoco acceso. Adesso era un letto di braci rosseggianti. Avevano infilato tra i carboni lunghe verghe di ferro, e fu una di quelle che l'uomo tirò fuori, usando un pezzo di stoffa per non scot-tarsi. L'estremità arroventata era arancio fluorescente e a Will rammentò l'insegna della birra appesa nel suo bar preferito, vicino a casa. «Ora, Colonnello Stone» disse l'uomo, parlando in in-glese con un marcato accento straniero. «Lei mi dirà ciò che desidero sapere.» «Ve l'ho già detto» rispose lui piano, anche se parlare con le labbra gonfie e spaccate e la gola arida faceva un male d'inferno. «Non ci sono spie americane nei vostri campi d'addestramento.» C'erano, in realtà. Erano tredici, e Will sapeva chi era-no, quali nomi stavano usando e in quali campi erano in-filtrati. Ormai dovevano aver avuto notizia della sua cattu-ra, e in base all'addestramento ricevuto avrebbero saputo cosa fare, dove e quando presentarsi al rendez-vous per essere recuperati. Sarebbero occorse loro altre quarantotto ore per togliersi dai guai, pensò. Valutare lo scorrere del tempo era rischioso, date le circostanze. Doveva tenere duro finché gli uomini non fossero stati al sicuro fuori dal paese. «Se non ci sono spie, come mai gli americani sembrano sempre al corrente dei nostri piani?» Will non scrollò le spalle. Quel movimento gli avrebbe fatto troppo male. «Tecnologia?» L'uomo appoggiò l'estremità color ciliegia della barra di

Page 15: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

15

ferro sul torace di Will. Il dolore fu insopportabile, e lui rovesciò la testa all'indietro e digrignò i denti, mentre l'o-dore della sua stessa carne bruciata lo soffocava. Anche quando la barra venne allontanata, il dolore ri-mase. Bruciante. Rovente. Chiuse gli occhi, cercò di trova-re quel luogo dentro la sua mente dove si era nascosto prima. Quel luogo dove il dolore non riusciva a raggiun-gerlo. Vide la donna stagliarsi nei lontani recessi del suo subconscio. Sarafina, l'oscura, esotica donna che viveva le proprie storie dentro la sua mente in modo così vivido da strapparlo alla tortura, alla sofferenza. Si era imbattuto in lei per caso, quando l'avevano pic-chiato fino a farlo quasi svenire. Sospeso sull'orlo dell'o-blio, l'aveva vista con l'occhio della mente. Soltanto gli occhi di lei, neri e luminosi. Si era trovato a concentrarsi su quegli occhi, restandone catturato, sprofondando len-tamente nelle loro profondità d'acqua nera, nell'oscurità. Si era sentito affondare più in profondità, mentre il dolore svaniva, ed era riemerso dall'altra parte, in un altro luogo e tempo, come un silenzioso, invisibile osservatore della vi-ta della donna. Fin da quella prima volta, aveva scoperto che poteva usare il dolore per ritrovare quel posto. Il trucco era cedere al tormento, non combatterlo ma abbracciarlo. Dopodiché chiudeva gli occhi e cercava quelli di lei. Tutto ciò che do-veva fare era trovarli, guardarvi dentro, e sarebbe sprofon-dato di nuovo nel suo mondo, dove il dolore non poteva raggiungerlo. Lei era pura fantasia, come lo era la sua storia, Will questo lo sapeva. Ma lei era anche la sua salvezza. E di quei tredici americani che sarebbero stati torturati a morte se lui non avesse tenuto segreti i loro nomi.

Page 16: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

16

Così chiuse gli occhi quando gli posarono le verghe ar-roventate sulla pelle. Rilassò la mascella e cercò di non combattere il dolore. Lasciò che la sofferenza lo traspor-tasse più vicino a Sarafina, sempre più vicino, finché lei si voltò a guardarlo. I suoi occhi si spalancarono mentre lui vi fissava i propri e precipitava di propria volontà nei loro freddi neri abissi, lasciando il proprio corpo molto, molto indietro. Nuotò, e ogni bracciata lo portava più oltre. Si chiese se una di quelle volte i suoi aguzzini gli avrebbero fatto il fa-vore di ucciderlo e basta, così che potesse restare in quel posto. Ma avrebbe continuato a esistere, aprendosi, acco-gliendolo in sé? Avrebbe continuato a essere il suo perso-nale paradiso immaginario? O sarebbe svanito mentre le sue cellule cerebrali lentamente morivano? A quel punto, non era sicuro che gliene importasse.

Page 17: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE
Page 18: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE
Page 19: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

Strip Clubdi Shayla Black

Mark Sullivan si tuffa nelle notti bollenti di Las Vegas per inca-strare un mafioso con cui ha un conto in sospeso. La sua co-pertura? Lavorare come spogliarellista in un locale notturno per sole donne la cui proprietaria, Nicki, è una seducente bellezza esotica dai penetranti occhi a mandorla e dal corpo mozzafiato.Ben presto Nicki irretisce Mark con il suo fascino e si trova a sua volta conquistata dai muscoli possenti, dalle movenze feline e dal sorriso ammaliatore del suo ultimo acquisto. Ma i due fanno a gara a chi nasconde più segreti. Nella caccia a un pericoloso delinquente, tra colpi di scena ad alto tasso adre-nalinico e incontri piccanti, l’attrazione che divampa tra loro è ancora più incandescente dell’atmosfera torrida dello strip club, più esplosiva delle armi puntate sulla coppia...

Bionda Samuraidi Jina Bacarr

Siamo alla fine dell’Ottocento, e già si preannunciano sentori di scandalo: a scatenare un vero putiferio sono le memorie di Katie, una fascinosa e spregiudicata signora americana deci-sa a raccontare ogni dettaglio, dal più elettrizzante al più mor-boso, della sua vita movimentata da appetiti insaziabili. Poi la scena si sposta in Giappone e non è che l’inizio di un lungo viaggio nei meandri più scabrosi e vibranti dell’erotismo. Ecco l’atteso ritorno della più stuzzicante e provocatoria firma della sensualità. E si tratta di un ritorno di gran classe, per-ché Jina Bacarr mette in campo, con la consueta maestria che non ha eguali e che ha saputo conquistare milioni di lettori in tutto il mondo, i suoi temi più cari, audaci e suggestivi, le si-tuazioni più scabrose e piccanti venate, però, di romanticismo.

Dal 13 maggio

Page 20: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

I Nuovi Special

Hannah Shay, futuro magistrato, ha un talento per le investi-gazioni che le torna utile quando a Black Falls si sviluppa una pericolosa rete di killer a pagamento. E i sospetti ricadono su un uomo che appartiene al suo passato.Al futuro di Hannah appartiene invece Sean Cameron, che è ritornato nel Vermont per indagare sulla morte del padre. Le sue idee, però, sono diverse da quelle di Hannah. Attratti l’uno dall’altro, entrambi non intendono cedere e si dichiarano aperta ostilità. Ma nel silenzio dei boschi, qualcuno è pronto ad appro-fittarsi della situazione.

Un intreccio ad altissima tensione. Un evento destinato a entrare nella Storia. Un uomo e una donna uniti in una strenua lotta contro il terrore.Irak. Una donna salva la vita di un americano. Credendo che lui possa aiutarla nel suo desiderio di vendetta, lo accompagna nel suo ritorno a casa, negli Stati Uniti. California. Una madre va a prendere il figlio a scuola, ma sco-pre che suo marito è arrivato prima ed è scomparso senza la-sciare notizie.Montagne Rocciose. Un poliziotto, spinto dalle parole miste-riose di una bambina, si lancia in un’indagine che lo conduce in una scuola dove è iniziato il conto alla rovescia per un evento che riscriverà la Storia... Tre sconosciuti intrappolati in un disegno destinato a cambiare il mondo in solo sei secondi...

SEI SECONDIRick Mofina

OMBRE SULL’ACQUACarla Neggers

Dall’8 maggio

Page 21: BN13_PREDATORI DELLA NOTTE

• Scoprire tutte le trame in anteprima

• Acquistare ben 4 mesi di catalogo

• Prenotare in anticipo le prossime uscite

• Ricevere i romanzi comodamente a casa

• Approfi ttare di promozioni e regali esclusivi

• Commentare i romanzi che hai letto

• Iscriverti alla newsletter

• Leggere novelle gratis

• Partecipare alla community

• Abbonarti alle tue collane preferite

ECCO 10 MOTIVI PER CLICCARE SUBITO:

Vola subito su www.eHarmony.it

è ONLINE!