B&M_11

76
1 stile FInna morarsi di Lugano, perché si storie di business Cedacri / Bassilichi / Banca Marche speciale Social Media n. 11 / maggio - giugno 2012 arte Basel Art Fair 2012: la crisi che non c'era editoriale IlGrecia: piano A e piano B

description

Banca & Mercati - Il magazine on line su banche e dintorni

Transcript of B&M_11

  • 1stileFInna morarsi di Lugano, perch si

    storie di businessCedacri / Bassilichi / Banca Marche

    specialeSocial Media

    n. 11 / maggio - giugno2012

    arteBasel Art Fair 2012: la crisi che non c'era

    editorialeIlGrecia: piano A e piano B

  • 2www.bancaemercati.com

  • 3Direttore resp

    onsabile: An

    drea Bigi

    Testi a cura d

    i: Andrea Bi

    gi e Elena G

    iordano Bell

    ini

    www.bancae

    mercati.com

    Top News

    Previsioni Ab

    i: le banche e

    lo scenario ec

    onomico del

    prossimo bien

    nio

    LItalia risente

    ancora delle i

    ncertezze cong

    iunturali, perc

    i la crescita e

    conomica del

    Paese nel 201

    0 dovrebbe att

    estarsi attorno

    all1%, nel 20

    11 allo 0,9%

    e nel 2012 all

    1,3 per cento

    . E il quadro t

    racciato dal R

    apporto di Pre

    visione Afo-F

    inancial Outlo

    ok

    2010-2012 de

    llAbi. Negat

    ivi invece i da

    ti per il 2011

    del mercato d

    el lavoro, con

    un tasso di dis

    occupazione a

    ll8,5%, che p

    otrebbe

    scendere all8

    % nel 2012. Q

    uanto al tasso

    dinflazione,

    dovrebbe stab

    ilizzarsi all1,

    5% nel bienni

    o 2010-2011,

    con un lieve

    incremento ne

    l 2012. In que

    sto scenario d

    ifficile, sottol

    inea Abi, le b

    anche restano

    solide continu

    ando a fornire

    credito a fami

    glie e

    imprese. Gli i

    mpieghi al set

    tore non finan

    ziario dovrebb

    ero crescere n

    el 2010 a un ta

    sso del 2,2%,

    simile a quel

    lo del 2009, pe

    r poi

    crescere poco

    meno del 5%

    nel biennio 20

    11-2012. In p

    articolare, pres

    enta variazion

    i positive e in

    accelerazione

    il flusso di pr

    estiti

    alle imprese:

    da una riduzio

    ne annua del

    2,3% nel 2009

    a tassi di esp

    ansione del 4

    ,9% nel 2012.

    In ogni caso,

    il ciclo econo

    mico

    attuale determ

    iner un ulteri

    ore increment

    o del 10% del

    le sofferenze b

    ancarie per il

    2011 (dopo la

    crescita di olt

    re il 20% nel 2

    010)

    per poi attenu

    arsi nel 2012

    stabilizzandos

    i al -1.7 per c

    ento. Dopo un

    a riduzione de

    l 29% nel 2009

    , lutile netto d

    elle banche p

    otr

    segnare una l

    ieve ripresa pa

    ri a 5,5 miliar

    di di euro nel 2

    011-2012, me

    ntre il Roe ra

    ggiunger nel

    2012 un livell

    o del 3,3%, v

    alore

    comunque an

    cora inferiore

    ai livelli pre-

    crisi.

    Solvency II, q

    uanto mi cos

    ti

    Il traguardo de

    l 2012 per Sol

    vency II, che

    impone alle c

    ompagnie di a

    ssicurazione d

    i tutta Europa

    di adottare un

    insieme comu

    ne di

    norme in mat

    eria di solvibi

    lit, verr cert

    amente raggiu

    nto, quanto a

    tempistica, da

    lle compagnie

    europee. Ma a

    un prezzo ina

    tteso e

    superiore, risp

    etto alle previ

    sioni, per pi d

    ella met delle

    assicurazioni

    . Lo indica un

    indagine Acc

    enture su 29 c

    ompagnie eur

    opee

    (appartenenti

    soprattutto ai

    rami vita e da

    nni), che segna

    la anche che u

    n terzo delle s

    ociet intervi

    state si aspetta

    di spendere p

    i di

    25 milioni di

    euro per adegu

    arsi alla dirett

    iva. Tra quest

    e, il 7 % preved

    e di spendere

    pi di 100 m

    ilioni di euro.

    Si pensi che

    solo tre

    anni fa, in un

    sondaggio ana

    logo di Accen

    ture, solo il 4%

    delle compag

    nie prevedeva

    di superare i

    26 milioni di

    spesa.

    Gli Atm itali

    ani sono semp

    re pi evolu

    ti

    Presso gli Atm

    non si prelev

    a solo pi il c

    ontante: i disp

    ositivi sono d

    iventati evol

    uti e offrono

    al cliente num

    erosi servizi,

    che comprend

    ono, oltre al s

    aldo e ai mov

    imenti di cont

    o corrente,

    anche la disp

    onibilit resid

    ua di prelievo

    su conto corr

    ente, la verific

    a della situazi

    one assegni e

    la

    consultazione

    della posizion

    e mutui e fina

    nziamenti. Sec

    ondo lAbi, ch

    e ha fotografa

    to la

    situazione de

    i 46mila Atm

    italiani, gli sp

    ortelli automa

    tici sono di su

    pporto anche

    per le

    operazioni ro

    utinarie, com

    e il pagamento

    di bollette e m

    ulte, le ricaric

    he telefoniche

    o le

    donazioni. Ne

    l corso del 20

    09 sono state

    usate agli spo

    rtelli automatic

    i 37 milioni di

    carte, per un

    totale di un mi

    liardo di oper

    azioni e un am

    montare delle

    transazioni p

    ari a 131 milia

    rdi di euro (di

    questi, 121,8

    miliardi di pre

    lievi). Va pre

    cisato che orm

    ai la met deg

    li Atm a dispo

    sizione presso

    gli istituti ban

    cari web base

    d, dunque in g

    rado di garant

    ire alti livella

    di efficienza

    e aggiorname

    nto dati.

    Flash News

    Domanda di m

    utui: +1% ne

    l 2010

    La newsletter

    di Banca&Me

    rcati / n.13

    interviste Marco Boni, Zurich Italia

    Federica Alletto, Genertel

    storie di business

    Oberthur / Sia-Ssb / Ipc

    editorialeForziere Italia

    n. 3 / dicembre - gennaio 2011

  • Speciale: Social Media

    Social media: limportante esserci. Baster? / Iulm: Guido Di Fraia 40

    Focus corner

    I nuovi miliardari / Didier Le Menestrel di Financire de lEchiquier 16

    Oro: cosa sta succedendo? / Andrea Gentilini di Union Bancaire prive 17

    Healthcare, tempo di M&A / Nathalie Flury di Swiss & Global Asset Management 18

    In Cina servono riforme per continuare a crescere / Kristina Sandklef di East Capital 19

    Ai mercati serve pi chiarezza / Chris Iggo di Axa Investment Managers 20

    L'oro e la manipolazione del prezzo: mito o verit? / Doug Casey di Casey Research 22

    La cautela d'obbligo / Thomas Hrter e Andrea Ferrante di Swisscantu 24

    Il rischio politico impone prudenza / Thomas Hrter e Andrea Ferrante di Swisscantu 25

    News&Eventi

    Il ritorno della pressione 26

    La gestione Green di UniCredit e iShare 28

    La qualit si paga 29

    A C-Card la gestione delle carte di credito di Credem 30

    Il credito cooperativo contro la crisi 31

    Cos investono le famiglie italiane 32

    Banche e customer experience, si pu migliorare 34

    Banche e green economy, binomio vincente 36

    Flash News 08

    Editoriale 07

    Spot

    Oro usato, lingotti, gettoni e monete: da 8853 SpA la guida per convertirli in denaro 38

  • 5 Un telefono rosso esplora i social media / Direct Line: Barbara Panzeri 42

    Cos Intesa Sanpaolo accompagna i clienti su FB / Gruppo Intesa Sanpaolo: Peter Caiazzi 43

    Banca Mps, social ante litteram / Banca Mps: Gabriele Ferrante 45

    Tradizionali, ma proiettati verso i nuovi media / Sara Assicurazioni: Marco Brachini 46

    Lutente? trasversale, come i fan della Champions / UniCredit: Silvio Santini 48

    La comunicazione bidirezionale / Webank: Carlo Panella 49

    IBL Banca e i fan del cane bassotto / IBL Banca: Simone Lancioni 50

    Carriere 62

    Banca&Mercati un periodico on lineRegistrazione presso il Tribunale di Milano, n. 291 del 26/05/2010Banca&Mercati una testatadi Business Gallery di Andrea Bigi, P.Iva IT07041300968C.F. BGINDR69H16E897M

    Anno III numero 11maggio - giugno 2012

    Banca&MercatiBlend Tower, Piazza IV Novembre 720124 Milano

    Tel. +39 02 87 34 30 19Fax +39 02 87 34 44 44www.bancaemercati.com

    BG Business Gallerydi Andrea BigiP.Iva IT07041300968C.F. BGINDR69H16E897M

    Viale Montello 5, 46100 Mantova

    Direttore responsabileAndrea Bigi

    Testi a cura di Andrea Bigi e Elena Giordano Bellini

    Grafica e webCarlo Ghelfi

    per informazioni e [email protected]

    per informazioni commercialiValeria Rossana Volpe [email protected]

    hanno collaborato Rosaria Barrile, Doug Casey, Andrea Ferrante, Nathalie Flury, Andrea Gentilini, Thomas Hrter, Chris Iggo, Didier Le Menestrel, Kristina Sandklef

    Storie di business

    Cedacri cresce con il facility management 64

    Bassilichi: punto di svolta 66

    Banca Marche verso lo sportello evoluto 68

    n.11 maggio - giugno 2012

    Performance 52

    Stile Innamorarsi di Lugano, perch s 70

    Arte Basel Art Fair 2012: la crisi che non cera 72

  • 6Uomini e Tecnologie

    A serviziodel clienteLavoriamo insieme

    con passione e determinazionecondividendo valori e obiettivi

    www.bassilichi.itFirenze Siena Bologna Cagliari Milano Padova Pisa Palermo Roma Sassari Torino

  • 7Editoriale

    Andrea Bigi, direttoredi Banca & Mercati

    Piano A e piano BChi avrebbe detto, allinizio dellanno, che dei molti e importanti appuntamenti elettorali previsti in tutto il mondo nel 2012 il pi decisivo, per lItalia e lEurozona, sarebbero state le elezioni-bis in Grecia del prossimo 17 giugno?In realt, a gennaio cera gi qualcuno che sosteneva questa tesi, ma si trattava di una minoranza di pessimisti che ipotizzava seriamente la disgregazione dellEuro. Ora questa minoranza aumentata, anche a Bruxelles. Nonostante lo scenario macroeconomico non sia cambiato poi di molto da allora a oggi, lEuropa stata costretta a preparare un piano B che prevede il riassetto dellUnione dopo luscita della Grecia. O forse si tratta ormai del piano A? In effetti, dal punto di vista prettamente economico, lEurozona potrebbe sopportare senza colpo ferire luscita della Grecia, cos come ad esempio quella del Portogallo. Ma dal punto di vista simbolico la tegola che si abbatterebbe sui mercati finanziari sarebbe molto difficilmente attutibile, dando spazio quasi in automatico a nuove, lunghissime settimane di speculazione a tamburo battente su spread e indici di borsa. In altri termini, ci significherebbe danni da parecchie decine, se non (pi probabilmente) centinaia di miliardi di euro per il sistema finanziario europeo, obbligando ancora una volta gli Stati membri, in primis il nostro Paese, a sanguinose manovre di recupero per restare a galla. A questo punto le opzioni per Bruxelles sono due: o si annuncia la disponibilit a rinegoziare gli accordi con Atene, assicurandosi quindi lappoggio del Parlamento greco qualsiasi siano i risultati elettorali, o si accetta il rischio di subire un colpo durissimo. Come per qualsiasi altra competizione elettorale, il popolo greco si trova di fronte al dilemma fra le proprie autentiche prerogative e una scelta dettata dal realismo. Uno scenario simile a quello che in questi giorni, di converso, stanno prendendo in considerazione i leader dellEurozona. Teniamo comunque presente che sempre pi spesso, visti i venti di crisi che affliggono le economie mature di tutto il mondo, le elezioni politiche si giocano sulla richiesta di cambiamento che proviene quasi istintivamente dalla gente. Il che significa un handicap di partenza significativo per chi governa. Inoltre, pi grave la situazione del Paese, pi forte

    la spinta alla radicalizzazione dellelettorato. Quasi altrettanto spesso, capita per che chi ha saputo intercettare quella richiesta di cambiamento non sia poi in grado di soddisfare gli auspici dei propri elettori, perpetuando cos una sorta di circolo vizioso apparentemente irrisolvibile. In realt, la debolezza intrinseca della politica, soprattutto a causa della sua incapacit strutturale di intervenire in maniera incisiva sulleconomia, che sta drammaticamente venendo a galla in questi anni di crisi mondiale. E un altro effetto della globalizzazione. La sua principale energia propulsiva, ovvero la finanza, ha preso il sopravvento da tempo sulleconomia reale, ne guida i trend e le aspettative, ma soprattutto in grado di aggirare senza troppe difficolt tempi e modi di reazione della politica. Di qualsiasi politica, e di qualsiasi politico. Ecco perch, di fronte al piano A rappresentato dai propri desideri di cambiamento, che magari potrebbe farti decollare (ma anche pi verosimilmente precipitare al suolo), a volte meglio accontentarsi del pragmatico piano B, quello che perlomeno consente di restare in piedi.

    Andrea Bigi

  • 8Flash news

    Sia lancia la piattaforma e-Convergence Permetter laccesso al servizio paneuropeo Mybank di Eba Clearing

    Permetter a esercenti e istituzioni finanziarie italiane e straniere di accedere a MyBank, liniziativa pan-europea di Eba Clearing per fare acquisti on line pagando direttamente dal proprio home banking. Sia ha lanciato la nuova piattaforma e-Convergence, che avr il compito di mettere in comunicazione gli esercenti on line e le banche aderenti a MyBank, minimizzando i costi di sviluppo e di gestione delle applicazioni di accesso e i tempi di implementazione, e consentire ai clienti di effettuare pagamenti su Internet in modo semplice e sicuro. In particolare, Eba Clearing ha affidato a Sia la gestione della directory centralizzata che nellambito di MyBank contiene le informazioni relative alle banche convenzionate e ne garantisce linteroperabilit e la raggiungibilit. Per utilizzare MyBank i clienti dei negozi virtuali avranno a disposizione unapposita icona da cliccare per avviare il pagamento, scegliendo in seguito il proprio istituto di credito e collegandosi direttamente al sistema di home banking. Unapplicazione di Pos virtuale sviluppata da Sia e integrata alla piattaforma e-Convergence consentir agli esercenti on line di accettare questa modalit innovativa oltre a quelle tradizionali, come carte di credito e PayPal. Linfrastruttura tecnologica di Sia provveder poi, attraverso un sistema chiamato Routing Service, alla trasmissione delle richieste di pagamento dalla banca dellesercente verso quella dellacquirente. Sar quindi un secondo sistema (Validation Service), una volta elaborate e autorizzate tali richieste, a dialogare con lapplicativo di home banking della banca dellacquirente. A quel punto il cliente dovr solo completare il pagamento autenticandosi tramite il proprio account con i codici di sicurezza previsti dalla sua banca ma senza inviare on line ulteriori dati personali e sensibili. Dopo aver verificato importo e

    destinatario, la transazione viene eseguita con linvio di un bonifico a favore del merchant. Con il lancio di questa infrastruttura tecnologica a supporto di MyBank, ha commentato Nicola Cordone, direttore divisione Financial Institutions e vicedirettore generale Sia, proseguiamo nel nostro percorso di innovazione volto a offrire strumenti di pagamento allavanguardia in Europa. La nostra consolidata esperienza nei pagamenti elettronici garantisce i massimi livelli di sicurezza nella gestione delle transazioni e pu certamente contribuire a incrementare anche i volumi delle operazioni di e-commerce. Permetter a esercenti e istituzioni finanziarie italiane e straniere di accedere a MyBank, liniziativa pan-europea di Eba Clearing per fare acquisti on line pagando direttamente dal proprio home banking. Sia ha lanciato la nuova piattaforma e-Convergence, che avr il compito di mettere in comunicazione gli esercenti on line e le banche aderenti a MyBank, minimizzando i costi di sviluppo e di gestione delle applicazioni di accesso e i tempi di implementazione, e consentire ai clienti di effettuare pagamenti su Internet in modo semplice e sicuro. In particolare, Eba Clearing ha affidato a Sia la gestione della directory centralizzata che nellambito di MyBank contiene le informazioni relative alle banche convenzionate e ne garantisce linteroperabilit e la raggiungibilit. Per utilizzare MyBank i clienti dei negozi virtuali avranno a disposizione unapposita icona da cliccare per avviare il pagamento, scegliendo in seguito il proprio istituto di credito e collegandosi direttamente al sistema di home banking. Unapplicazione di Pos virtuale sviluppata da Sia e integrata alla piattaforma e-Convergence consentir agli esercenti on line di accettare questa modalit innovativa oltre a quelle tradizionali, come carte di credito e PayPal. Linfrastruttura

    tecnologica di Sia provveder poi, attraverso un sistema chiamato Routing Service, alla trasmissione delle richieste di pagamento dalla banca dellesercente verso quella dellacquirente. Sar quindi un secondo sistema (Validation Service), una volta elaborate e autorizzate tali richieste, a dialogare con lapplicativo di home banking della banca dellacquirente. A quel punto il cliente dovr solo completare il pagamento autenticandosi tramite il proprio account con i codici di sicurezza previsti dalla sua banca ma senza inviare on line ulteriori dati personali e sensibili. Dopo aver verificato importo e destinatario, la transazione viene eseguita con linvio di un bonifico a favore del merchant. Con il lancio di questa infrastruttura tecnologica a supporto di MyBank, ha commentato Nicola Cordone, direttore divisione Financial Institutions e vicedirettore generale Sia, proseguiamo nel nostro percorso di innovazione volto a offrire strumenti di pagamento allavanguardia in Europa. La nostra consolidata esperienza nei pagamenti elettronici garantisce i massimi livelli di sicurezza nella gestione delle transazioni e pu certamente contribuire a incrementare anche i volumi delle operazioni di e-commerce.

    Nicola Cordone, direttore divisione Financial Institutions e vicedirettore generale Sia

  • 9Flash news

    Un recente report di Trend Micro segnala la diffusione di un Automatic Transfer System (Ats) che consente ai cybercriminali di infrangere le moderne misure per la sicurezza dei circuiti bancari, ripulendo i conti correnti delle vittime senza lasciare traccia di alcuna attivit illegale. Si tratta di un attacco del tipo Man in the Browser, che in pratica non richiede al criminale di essere on line nello stesso momento della sua vittima ed esegue automaticamente un trasferimento di fondi sfruttando le credenziali della vittima stessa, senza che questa ne sia consapevole. Il report, Automatic Transfer System, a New Cybercrime Tool, documenta attacchi che hanno colpito istituti bancari che utilizzano misure di sicurezza rafforzate, come ad esempio limiti giornalieri sulle somme trasferibili e autenticazione a due fattori mediante notifiche Sms. La maggior parte degli attacchi si verificata in Germania,

    Regno Unito e Italia. Gli attacchi sono particolarmente preoccupanti, ha dichiarato Gastone Nencini, senior technical manager Trend Micro, dal momento che aggirano i tradizionali metodi di sicurezza adoperati per lon line banking e anche le misure rafforzate. A causa del modo pressoch impercettibile con cui questo tool Ats modifica i record, occorre utilizzare soluzioni endpoint per evitare infezioni fin dallinizio o per rilevare la minaccia una volta insinuata allinterno di una macchina. Gli utenti dovrebbero aggiornare anche i loro sistemi per la sicurezza endpoint con una certa frequenza in modo da garantirsi le migliori chance di prevenire questi attacchi. Il tool Ats colpisce attualmente solo i conti correnti ai quali gli utenti accedono mediante Pc dotati di sistema operativo Windows. A differenza di precedenti tool che interagiscono con i malware SpyEye e ZeuS, il tool non apre pop-up informativi ed esegue automaticamente varie attivit come controllare il saldo del conto, impartire ordini di bonifico e modificare le transazioni del conto per nascondere la propria presenza.

    Man in the Browser, lattacco che automatizza le frodi bancarieTrend Micro segnala la diffusione di un nuovo potente Automatic Transfer System

    Il Gruppo Cariparma Crdit Agricole ha rinnovato lofferta di prodotti e servizi dedicati ai giovani under 28 raggruppata sotto il brand VYP - Very Young Person. Lofferta comprende il conto corrente, le carte e lInternet banking e un programma di agevolazioni e sconti extrabancari cui i giovani possono accedere attraverso il sito interattivo vypclub.it. Il sito stato rinnovato nella grafica e nei contenuti e arricchito di nuove funzionalit e collaborazioni puntando su partner come Apple iTunes, Panasonic e Feltrinelli, che si sono aggiunti ad altri marchi noti come Expedia, Cisalfa, bol e Volagratis. Anche la modalit di fruizione degli sconti e delle offerte riservate stata modificata: possibile usufruire di sconti immediati per acquisti on line, sconti maturati e fruibili in modalit cash back (con importo accreditato direttamente sul conto corrente ogni mese) e sconti applicati dai negozi convenzionati

    presenti sul territorio nazionale a chi presenta la VYP Card, il pass personale per accedere a tutti i vantaggi VYP che il nuovo sito permette di richiedere e scaricare direttamente on line. Inoltre, grazie a un accordo con Europ Assistance, il Gruppo Cariparma Crdit Agricole ha ampliato la proposta di servizi del conto Vyp con Vyp Travel, linea assicurativa che comprende tre prodotti su misura per i giovani che intendono intraprendere un viaggio di studio, di lavoro o una semplice vacanza. Media digitali, nuove tecnologie e social network sono una parte fondamentale della vita quotidiana dei giovani, ha dichiarato Nicola Generani, direttore Marketing Retail di Cariparma Crdit Agricole, e diventano quindi sempre pi importanti anche nella relazione con la banca. Per questo abbiamo completamente rinnovato il sito VYP, la nostra vetrina dedicata ai giovani, rendendolo interattivo e

    totalmente integrato con i social media. In pi, oltre allofferta di servizi bancari dedicata al target abbiamo arricchito la nostra proposta di valore con importanti vantaggi extrabancari con pi di 40 partner in linea con le esigenze dei giovani e con un servizio di consulenza telefonica gratuita su vari temi di interesse come la consulenza sul lavoro. Un modo nuovo per presentarci ai giovani, un target per noi strategico e su cui il Gruppo Cariparma vuole continuare a investire.

    Cariparma Crdit Agricole rafforza lofferta per gli under 28Il sito interattivo vypclub.it stato rinnovato e arricchito di nuove funzionalit e collaborazioni. Un accordo con Europ Assistance ha reso disponibile la linea assicurativa Vyp Travel

  • 10

    Flash news

    Permetter ai consumatori di avviare unoperazione di prelievo di contanti dai propri dispositivi mobili, per poi completarla successivamente presso un qualsiasi sportello automatico eseguendo una semplice scansione di un codice a barre 2D. E la principale funzionalit del nuovo software Ncr Mobile Cash Withdrawal. Grazie alla nuova soluzione, che non richiede linstallazione di hardware aggiuntivo presso lo sportello automatico, i consumatori avranno la possibilit di autenticarsi tramite unapplicazione di mobile banking e prenotare una transazione attivando la funzione Ncr Mobile Cash Withdrawal incorporata

    da qualsiasi smartphone iOS o Android. Il consumatore seleziona anticipatamente la somma di denaro che desidera prelevare e una volta di fronte allo sportello automatico potr eseguire la scansione del codice a barre 2D sullo schermo dellAtm e vedersi consegnare la somma prenotata. Viviamo in un mondo mobile in cui il consumatore si aspetta di poter gestire qualsiasi transazione utilizzando i mezzi pi diversi, ha commentato Giovanni Bandi, amministratore delegato di Ncr in Italia. Ncr da sempre pioniere in una variet di ambienti multicanale, a partire dallutilizzo del cellulare come carta dimbarco da utilizzare per i controlli di sicurezza. Ora Ncr Mobile Cash Withdrawal aiuter gli istituti finanziari a soddisfare le esigenze dei clienti nel canale mobile proponendo unesperienza convergente, pi rapida e al tempo stesso differenziata. La soluzione include inoltre una ricevuta elettronica integrata che viene trasferita allapplicazione dellutente eliminando la necessit della versione stampata e permettendone larchiviazione per una consultazione successiva.

    Il software che prenota il bancomat via cellulareNcr Mobile Cash Withdrawal non richiede linstallazione di hardware aggiuntivo presso lAtm e funziona con qualsiasi smartphone iOS o Android

    Punta a generare rendimenti attraenti e costanti anche in un contesto caratterizzato da forte incertezza come quello attuale. Ubp Asset Management presenta al mercato italiano il nuovo fondo azionario europeo Ubam - Europe Equity Dividend +, comparto della Sicav lussemburghese Ubam che gestito dal team azionario Europa di Londra della societ affiancato da Cristiano Migliorini, specialista quantitativo basato a Ginevra. Il fondo combina un portafoglio concentrato di titoli a capitalizzazione e qualit creditizia elevate a una strategia opzionale che prevede la vendita sistematica di opzioni call su ciascuna delle posizioni in portafoglio. Lo scopo ridurre la sensibilit del fondo alle oscillazioni di mercato nonch la volatilit connessa con linvestimento sottostante. Ai dividendi forniti dalle azioni sottostanti si sommano quindi i premi incassati dalla vendita delle opzioni, creando un flusso cedolare

    atteso di circa il 10% annuo, corrisposto trimestralmente. Abbiamo progettato questo fondo, ha detto Scott Meech, co-responsabile del team Azionario Europa di Ubp Asset Management, avendo ben presenti le prospettive

    dincertezza del mercato. Lintensa attivit di backtest che abbiamo realizzato ci rende ottimisti sulle possibilit di generare rendimenti interessanti anche in uno scenario caratterizzato da scarsa visibilit, grazie alla combinazione tra la stretta focalizzazione su societ che dispongono della solidit finanziaria idonea a generare dividendi interessanti e la copertura attraverso luso di opzioni. Per converso, un fondo cos concepito non capace di sovraperformare il mercato in ipotesi di forte rialzo dello stesso. Secondo Luca Trabattoni, responsabile per lItalia e il Mediterraneo di Ubp Asset Management, le modalit con cui gli investitori prendono esposizione al mercato azionario devono cambiare. Negli ultimi trentanni lattenzione si concentrata soprattutto sui prezzi delle azioni e sulle relative plusvalenze, mentre nel contesto attuale linvestimento azionario deve guardare al dividendo periodico.

    Luca Trabattoni, responsabile per lItalia e il Mediterraneo di Ubp Asset Management

    Da Ubp un nuovo fondo azionario europeo ad alto dividendoUbam - Europe Equity Dividend + un comparto della Sicav lussemburghese Ubam

  • 11

    Flash news

    CartaSi e Global Blue supportano gli acquisti in valutaAttraverso un dispositivo touchscreen in dotazione agli esercenti

    Gli stranieri titolari di carte Visa e MasterCard, in visita in Italia, potranno fare acquisti in valuta, con tasso di cambio garantito al momento dellacquisto, attraverso un dispositivo touchscreen in dotazione agli esercenti. E quanto offre il nuovo servizio lanciato da CartaSi e Global Blue con lobiettivo di incrementare lutilizzo del servizio di acquisto in valuta (Dcc - Dynamic Currency Choice) e di far crescere ulteriormente lo speso con carte straniere in Italia. Lintegrazione di un dispositivo touchescreen sui Pos rende pi semplice e immediato usufruire del servizio. In pratica, appena lesercente inserisce limporto sul Pos, questo si connette al server Global Blue per ottenere il cambio da applicare: in pochi secondi il dispositivo touchscreen propone al titolare la scelta euro/valuta attraverso due simboli grafici (la bandiera dellEuropa e quella della Nazione del titolare) che, una volta toccati, avviano la transazione. Abbiamo deciso di lanciare questo nuovo servizio, dice Marco Rizzoli, responsabile Vendite di CartaSi, perch le spese di carte straniere in Italia sono in crescita. Del resto i dati dellOsservatorio Acquisti CartaSi confermano che, nel 2011, aumentato del 25,8% limporto speso da carte straniere nel nostro Paese. Laccordo tra CartaSi e Global Blue punta a offrire il servizio, in prima battuta, agli esercenti presso i quali pi consistente la spesa degli stranieri: su tutti, i negozi che commercializzano beni di lusso e prodotti legati al fashion made in Italy, ma non solo. I dati dellOsservatorio CartaSi, continua Rizzoli, evidenziano come le categorie merceologiche legate al turismo coprano il 75,8% delle spese straniere in Italia. E quindi fondamentale diffondere il servizio anche presso gli alberghi (41,9% della spesa straniera in Italia), i servizi di noleggio (7,9%), e presso tutte le attivit commerciali che intendono godere dei vantaggi offerti da questo servizio.

    Andamento delle spese in Italia di acquirenti stranieri con carta di credito

    Il nuovo fondo Pictet sui mercati emergentiSi focalizza sulle azioni che distribuiscono dividendi elevati e sostenibili

    Pictet Asset Management ha lanciato il fondo Pictet-Emerging Markets High Dividend, focalizzato sulle azioni dei mercati emergenti che distribuiscono dividendi elevati e sostenibili. Il processo dinvestimento del fondo, i cui gestori sono Mark Boulton e Stephen Burrows, ha un orientamento di tipo value e mira a trarre vantaggio dalle opportunit dinvestimento nelluniverso emerging markets high dividend yield. Utilizziamo uno scoring di sostenibilit dei dividendi, dice Boulton, e ci avvaliamo dellanalisi fondamentale per avere la certezza di selezionare solo i titoli con livelli di dividendi elevati e sostenibili ed evitare le azioni in cui il tasso di dividendo elevato non sostenibile a causa delle deboli prospettive della societ emittente. In un contesto in cui la diversificazione su mercati lontani dallepicentro dalla crisi europea diventa fondamentale, commenta Luca Di Patrizi, responsabile di Pictet Asset Management in Italia, siamo felici di poter offrire ai nostri partner distributivi un prodotto che permette di acquisire unesposizione sui mercati azionari emergenti con un livello di volatilit pi contenuto rispetto a quanto tipicamente associato a questi mercati. La componente dividendi consente infatti di stabilizzare la performance complessiva del portafoglio.

  • 12

    Flash news

    Engineering, fra i principali system integrator e outsourcer italiani, ha ampliato la collaborazione con Aci Worldwide per lo sviluppo di un nuovo progetto che riguarda lemissione di un milione di carte prepagate per acquisti on line. Grazie al nuovo accordo, Engineering ha deciso di ottimizzare le soluzioni Aci Issuer e Aci Interchange relative allemissione di carte di credito e servizi di processing per piattaforma Unix, in modo da emettere carte prepagate per i nuovi clienti in modo pi efficiente e a un minor costo. Basare Aci Issuer su piattaforma Unix, ha affermato Paolo Olivieri, project manager di Engineering, ci premette di avere un sistema pi efficiente e a un minor costo, per ampliare i nostri servizi di processing di carte prepagate. Avendo maturato una notevole esperienza con la soluzione Aci Issuer in ambiente mainframe, ci sentiamo pronti a migrare verso Unix come nuova piattaforma. Sono sicuro che continueremo a ottenere ottimi risultati, come abbiamo fatto fino a oggi, e il nuovo sistema ci permetter di supportare i nuovi clienti e di controllare i nostri costi operativi.

    Come cresce la domanda di credito delle impreseIl Barometro Crif conferma il trend positivo degli ultimi tre mesi: +12% a maggio e +3,4% dallinizio del 2012

    Ripartono a doppia cifra i finanziamenti richiesti dalle imprese con un +12% a maggio e un +3,4% dallinizio del 2012. Lo segnala il Barometro Crif della domanda di credito delle imprese. Si conferma cos il trend positivo degli ultimi tre mesi (marzo e aprile avevano segnato entrambi +3%), ma significativo che per trovare il precedente incremento a doppia cifra occorra risalire fino al settembre 2009, quando lincremento era stato del +10 per cento. Allo stesso modo, anche la crescita del 3,4% per quanto riguarda la domanda aggregata

    di finanziamenti nei primi cinque mesi del 2012 fa segnare un ritorno al segno positivo che non si registrava dal 2009. Analizzando la domanda di credito da parte delle imprese in funzione dellimporto emerge che nei primi cinque mesi del 2012 il 33,6% delle richieste si concentrato nella fascia fino a 5mila euro (nel 2011 in questa classe si collocava quasi il 44,5% delle richieste), seguite da quelle comprese tra 20 e 50mila euro (21,1% del totale, erano il 17,9% nel 2011) e da quelle oltre i 50mila euro (19,6%, era il 12,7% nel pari periodo 2011) e tra 10 e 20mila euro (17

    per cento). Infine, relativamente allimporto medio dei finanziamenti complessivamente richiesti, nei primi cinque mesi del 2012 si registrato un incremento del +15% rispetto al 2011, assestandosi a 44.082 euro. Limporto medio dei finanziamenti richiesti dalle imprese individuali stato pari a 23.736 euro contro una media di 57.086 euro richiesti dalle societ. Dopo molti mesi in cui la domanda di finanziamenti dalle imprese risultata sostanzialmente piatta, commenta Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services, nellultimo trimestre si sono consolidati i primi segnali di ripresa, sintomo che i bisogni di approvvigionamento da parte degli operatori economici stanno cominciando a trovare sfogo. Inoltre, la richiesta di finanziamenti di importo medio superiore rispetto al recente passato potrebbe rappresentare unulteriore conferma delle esigenze delle imprese italiane, pur in una fase ancora caratterizzata da una sostanziale debolezza del quadro congiunturale e dallincertezza sulle prospettive di ripresa.

    Andamento della domanda Imprese ponderata sui giorni lavorativi

    Engineering punta sulle soluzioni Aci WorldwideLe soluzioni Aci Issuer e Aci Interchange saranno ottimizzate per piattaforma Unix

  • 13

    Flash news

    Abbonati gratuitamente al servizio feed RSS per ricevere le Flash News in tempo reale

    I volumi di spesa per i consumi in Unione Europea registrano una contrazione nel primo trimestre 2012, riportando una perdita dello 0,2% del totale dei 27 paesi dellUe rispetto al 2011. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di stagnazione dei consumi e del risultato pi debole da quando, verso la fine del 2009, lUe ha iniziato il recupero dalla recessione. Lo segnala il rapporto di Visa Europe EU Consumer Spending Barometer, che aggiunge comunque che 15 stati membri

    rilevano una crescita dei consumi. Per quanto riguarda le maggiori economie dellUnione, la Francia registra una crescita anno su anno del 2%, mentre Germania e Italia registrano un calo rispettivamente dell1% e dell1,2%, e il Regno Unito fa segnare un -0,1 per cento. I paesi pi colpiti dalla crisi del debito continuano a registrare i peggiori risultati: la Grecia riporta il risultato peggiore (-12,7%), mentre Irlanda e Portogallo continuano la discesa con -5,1% e -4,1% rispettivamente. In controtendenza, e in linea

    con i recenti risultati, il tasso di crescita della spesa per i consumi nellEuropa Orientale ancora una volta in rialzo con dato percentuale a due cifre per Lituania e Slovenia, mentre Estonia, Lettonia, Polonia e Slovacchia registrano tutti robusti incrementi di spesa. Inoltre nel primo trimestre 2012, con leccezione della Lettonia, tutti i paesi dellarea orientale della Ue registrano i pi elevati aumenti di spesa rispetto a quelli del precedente trimestre. Sebbene la maggior parte dei paesi Ue abbia registrato una crescita dei consumi nel primo trimestre del 2012, dichiara Philip Symes, chief financial officer di Visa Europe, il trend generale quello di un rallentamento della spesa. Un secondo trimestre senza crescita evidenzia le pressioni che i consumatori stanno vivendo attualmente, ma il quadro che emerge quello di significative divergenze nello scenario economico dei singoli stati dellUnione Europea.

    Ue, i consumi sono in stagnazioneSecondo il rapporto di Visa Europe EU Consumer Spending Barometer si tratta del secondo trimestre consecutivo con consumi in calo

    Visa Europe- EU Consumer Spending Barometer & Household Expenditure

  • 14

    Flash news

    Da Ubi Pramerica Sgr due nuovi comparti di Ubi SicavSi tratta dei due comparti obbligazionari Ubi Sicav Focus Italia e Ubi Sicav Cedola Mercati Emergenti

    Ubi Pramerica Sgr distribuisce due nuovi comparti di Ubi Sicav: Ubi Sicav Focus Italia e Ubi Sicav Cedola Mercati Emergenti. Il primo un comparto obbligazionario che investir principalmente in titoli governativi italiani e in obbligazioni societarie di emittenti italiani e si propone come soluzione

    alternativa rispetto allinvestimento in singoli titoli obbligazionari. Oltre a garantire diversificazione e accessibilit anche a strumenti tipicamente preclusi ai singoli risparmiatori, grazie alla gestione attiva di Ubi Pramerica punta a ottimizzare il profilo di rischio/rendimento del portafoglio e ottenere un posizionamento migliore sulla curva dei tassi, contrastando cos i rischi di tasso, reinvestimento e inflazione. In aggiunta a tutto ci, continua Andrea Pennacchia, direttore generale di Ubi Pramerica, il nuovo comparto prevede una cedola semestrale minima dell1,5% per i primi quattro anni, calcolata sul capitale iniziale, e consente di mantenere laliquota fiscale del 12,50% per buona parte del portafoglio, in considerazione della sua composizione. Il secondo invece un comparto obbligazionario che investir in titoli a reddito fisso di paesi emergenti, denominati in valute locali, e in valute dei

    paesi emergenti. Offre ai clienti una strategia attiva sui mercati obbligazionari e permette allinvestitore di beneficiare del possibile apprezzamento delle valute locali per mezzo dei cambi aperti. Distribuisce una cedola annuale minima del 4,5% per quattro anni, calcolata sul capitale iniziale, e ha un orizzonte dinvestimento di medio/lungo termine. Le obbligazioni dei mercati emergenti, sottolinea Suzanne Rohe, vicedirettore generale e direttore commerciale di Ubi Pramerica, hanno un profilo rischio/rendimento medio-alto e mostrano una bassa correlazione con le altre attivit finanziarie. Questo comparto costituisce, quindi, un ottimo strumento di diversificazione del portafoglio complessivo del cliente pur rimanendo comunque rivolto a investitori con unadeguata tolleranza alla volatilit, in parte legata allesposizione alle valute locali.

    Andrea Pennacchia, direttore generale di Ubi Pramerica Sgr

    Il nuovo fondo Pictet sui mercati emergentiSi focalizza sulle azioni che distribuiscono dividendi elevati e sostenibili

    Pictet Asset Management ha lanciato il fondo Pictet-Emerging Markets High Dividend, focalizzato sulle azioni dei mercati emergenti che distribuiscono dividendi elevati e sostenibili. Il processo dinvestimento del fondo, i cui gestori sono Mark Boulton e Stephen Burrows, ha un orientamento di tipo value e mira a trarre vantaggio dalle opportunit dinvestimento nelluniverso emerging markets high dividend yield. Utilizziamo uno scoring di sostenibilit dei dividendi, dice Boulton, e ci avvaliamo dellanalisi fondamentale per avere la certezza di selezionare solo i titoli con livelli di dividendi elevati e sostenibili ed evitare le azioni in cui il tasso di dividendo elevato non sostenibile a causa delle deboli prospettive della societ emittente. In un contesto in cui la

    diversificazione su mercati lontani dallepicentro dalla crisi europea diventa fondamentale, commenta Luca Di Patrizi, responsabile di Pictet Asset Management in Italia, siamo felici di poter offrire ai nostri partner distributivi un prodotto che permette di acquisire

    unesposizione sui mercati azionari emergenti con un livello di volatilit pi contenuto rispetto a quanto tipicamente associato a questi mercati. La componente dividendi consente infatti di stabilizzare la performance complessiva del portafoglio.

  • 15

    Da oggi, scegliere il tuo

    Mutuo semplice...

    Come andare alSupermercato

    -30%

    *

  • 16

    Focus corner

    I nuovi miliardari

    Didier Le Menestrel, presidente di Financire de lEchiquier

    Mentre lEuropa arranca, nel mondo la classe media dovrebbe aumentare di pi di un miliardo di individui entro il 2020, e di oltre tre miliardi entro il 2030. Una crescita tanto eccezionale non pu non rappresentare un fattore di primo piano dal punto di vista dellinvestitore

    La crisi economica colpisce in pieno le classi medie europee. Disoccupazione elevata, potere di acquisto depresso, crescita asfittica, delocalizzazioni le loro difficolt costituiscono una sfida notevole per i governi dellEurozona. Alcuni arrivano addirittura a evocare la scomparsa della classe media, come conseguenza di una globalizzazione che lavrebbe fatta evolvere verso la classe superiore oppure regredire verso la cosiddetta classe popolare (Christophe Guilluy, Fractures franaises).

    Il boom della classe media

    Questa realt locale maschera invece una realt mondiale ben diversa: a livello planetario, infatti, il numero di individui che compongono la classe media dovrebbe aumentare di pi di un miliardo entro il 2020 e di oltre tre miliardi entro il 2030. Una crescita tanto eccezionale non pu non rappresentare un fattore di primo piano dal punto di vista dellinvestitore. In base allo studio dellInstitute for Securities Studies (Global Trends 2030 - Citizens in an Interconnected and Polycentric World, marzo 2012), i prossimi ventanni saranno caratterizzati da veri e propri terremoti demografici. Mentre gi sappiamo che nel 2030 la popolazione indiana sorpasser, con pi di 1,5 miliardi di abitanti, quella cinese per 130 milioni di individui, sar la struttura stessa della popolazione mondiale a subire una vera e propria rivoluzione. Il miglioramento generale del tenore di vita sar particolarmente spettacolare in Asia, continente per il quale la ricerca annuncia unesplosione delle classi medie che raggiungeranno 3,2 miliardi di persone. In Africa o in Medio Oriente, i tassi di crescita (inferiori a quelli dellAsia) faranno sognare i nostri dirigenti europei, mentre tra poco meno di due decenni la classe media del Sud America conter pi di 300 milioni di individui, tanti quanti quelli di tutto il Nord America.

    Inseguire la crescita nel mondo

    Ecco allora che la globalizzazione, tanto deplorata dalle nostre parti, un beneficio per le popolazioni del mondo emergente. Un miglior accesso allistruzione e al sapere deve in particolare permettere una riduzione della popolazione analfabeta nel mondo (10% nel 2030 vs 27% nel 1990). Laccesso allinformazione attraverso la generalizzazione di internet (un abitante del pianeta su due sar collegato al web tra ventanni) sar naturalmente un vettore importante di questa evoluzione.E allora come si pu approfittare di questo boom? Le Figaro, in un recente articolo (Ces socits qui comptent plus dun milliard de clients, Le Figaro 25/04/2012), pone laccento sulle aziende di prodotti di largo consumo che

    servono pi di un miliardo di clienti nel mondo. LOral, Procter & Gamble, Nestl o Coca-Cola hanno sviluppato nel tempo una gamma di prodotti declinabili sia sul piano locale che su quello globale. Nessun dubbio che questi super leader siano pronti ad approfittare dellespansione delle classi medie. Laccelerazione della Storia fa s che siano gi disponibili nuovi strumenti per raggiungere ancora pi rapidamente questi miliardi di nuovi consumatori. Facebook, creato appena otto anni fa, conta gi un miliardo di utenti e permette ai marchi di avvicinarsi ulteriormente ai propri clienti: Coca-Cola vanta 41 milioni di fan nella sua pagina mentre Danette (gruppo Danone) ha 1,2 milioni di aficionados Non un caso che queste aziende dal potenziale planetario e miliardario figurino tra le scelte di investimento dei nostri fondi e in particolare di Echiquier Global! Nel momento in cui ritorna in auge in Europa il tema di come stimolare la nostra debole crescita, ricordiamoci che queste aziende hanno deciso gi molto tempo fa di andare a scovare nuovi clienti a livello planetario. Il mondo in crescita, non dimentichiamolo!

  • 17

    Focus corner

    Loro ha riportato un rendimento inferiore allindice S&P 500 per il secondo trimestre consecutivo, portando gli investitori a preferire il mercato azionario e a mettere in dubbio la tesi sullinvestimento nel metallo giallo. Cosa sta succedendo e cosa probabile che succeder in futuro? Dato che i fondamentali per loro non sono cambiati, ci aspettiamo che il suo prezzo possa salire oltre i 2mila dollari alloncia nei prossimi dodici mesi. Il recente andamento del mercato azionario potrebbe rivelarsi positivo per loro. Ci sono state solo tre occasioni dallinizio del secolo (e tutte negli ultimi tre anni), nelle quali lindice S&P 500 ha riportato rendimenti a due cifre per due trimestri consecutivi, come appena avvenuto. Negli ultimi due casi, loro ha poi registrato una performance positiva per i tre trimestri successivi, sovraperformando il mercato azionario in due dei tre seguenti trimestri.

    Il peso di India e Cina

    In particolare, nellultimo trimestre India e Cina sono state assenti sul mercato e ci ha contribuito ad indebolirne il prezzo. Dopo aver aumentato i dazi di importazione per loro, le autorit per la regolamentazione indiane hanno annunciato lintroduzione di ulteriori aumenti delle imposte doganali, lintroduzione di unimposta di consumo e la riduzione della quantit massima di oro che potr essere acquistata senza lapplicazione di dazi di importazione. Se laumento delle imposte di importazione potrebbe essere preoccupante per la domanda di oro, sono per le altre due proposte a generare pi agitazione (sui mercati). Per poter ottemperare alle nuove norme, i gioiellieri dovranno sopportare un onere amministrativo molto pi alto, con la conseguente riduzione della loro redditivit. Di conseguenza, i gioiellieri indiani hanno indetto uno sciopero durante uno dei periodi pi critici per la domanda interna di oro (prima del festival di Akshaya Tritiya). Il ministro delle Finanze ha accettato cos di riesaminare la proposta di legge. Agli inizi di maggio si dovrebbe giungere a una decisione. Se le autorit rivedranno laccisa e i dazi di importazione, gli investitori dovrebbero attendersi unimpennata della domanda sui mercati, un fattore positivo per loro. Se invece le autorit ridurranno il dazio, ci aspettiamo che la domanda rester in sospeso fino allentrata in vigore di unimposta ridotta. Allo stesso modo si registrata una significativa diminuzione della domanda cinese. Mentre la richiesta di lingotti fisici cresciuta del 40% su base annua nel 2011, le importazioni di oro da Hong Kong hanno registrato una forte flessione nel primo trimestre di questanno. I compratori cinesi hanno ridotto gli acquisti, perch si prevede che linflazione rester al di sotto del 4% nel 2012 rispetto al 5,4% del

    2011. La domanda di oro del paese rester probabilmente robusta, data la continua mancanza di alternative di investimento. La crisi irrisolta nellArea Euro ha continuato a rafforzare il dollaro, pesando quindi sul prezzo delloro. Un sondaggio pubblicato recentemente su 54 banche centrali, che rappresentano complessivamente il 49% delle riserve globali, ha evidenziato che oltre un terzo degli intervistati ritiene che il futuro delleuro come valuta di riserva sia a rischio. Al contrario, l81% degli intervistati ha dichiarato o di aver aumentato lesposizione sul dollaro o di non aver modificato la propria posizione. Tra gli aspetti positivi per i metalli preziosi, il 70% degli intervistati considera loro pi interessante persino rispetto al 2010.

    Oro: cosa sta succedendo?Nonostante loro abbia riportato rendimenti inferiori allo S&P 500 per due trimestri consecutivi, i suoi fondamentali non sono cambiati. Anzi, lecito attendersi che il suo prezzo possa salire oltre i 2mila dollari loncia nei prossimi dodici mesi

    Andrea Gentilini, senior Portfolio manager di Union Bancaire Prive

  • 18

    Focus corner

    Il flusso di notizie non accenna a interrompersi. Glaxo Smith Kline ha recentemente lanciato unofferta dacquisto non favorevole per la societ del settore biotecnologico Human Genome, Novartis ha rafforzato la sua posizione nel comparto dei farmaci generici con lacquisizione di Fougera Pharmaceuticals, mentre Roche ha intenzione di acquistare Illumina. Lattivit globale di acquisizione e riorganizzazione societaria (M&A) ha registrato una ripresa nel 2011 e, se si tiene conto del numero e delle dimensioni delle transazioni gi annunciate nelle prime settimane di gennaio, nel 2012 potrebbe essere stabilito un nuovo record. Nel corso del 2011, secondo i dati forniti da Bloomberg, sono stati destinati in totale 211 miliardi di dollari per finanziare operazioni di M&A di societ operanti nel settore dellhealthcare. Per quanto riguarda il valore totale delle transazioni, quello registrato nel 2011 stato il terzo pi elevato dal 2000. Negli ultimi dieci anni il mercato del M&A nel settore healthcare ha generato circa 2000 transazioni lanno, per un valore medio di circa 100 milioni di dollari.

    I fattori di crescita

    Prevediamo che la dinamica dellattivit di M&A mantenga la propria solidit negli anni a venire, sostenuta dagli stessi fattori sui quali si fondano le prospettive di crescita nel settore: dati demografici, mercati emergenti e innovazione. Le societ che saranno in grado di trarre vantaggio da questi trend sono quelle che possono vantare uno o pi dei seguenti asset: forte innovazione, presenza globale, forte riconoscimento del marchio, solida base clienti e bassi costi di produzione. Poich questi fattori di successo non possono essere sviluppati interamente in modo organico, lattivit di M&A continuer a svolgere un ruolo essenziale nel plasmare le aziende del settore healthcare. Nonostante la situazione economica stagnante e unaccresciuta volatilit del mercato, riteniamo pertanto che le prospettive dellattivit di M&A rimangano promettenti come non mai, grazie anche al supporto di un saldo di cassa elevato e di condizioni finanziarie favorevoli.

    Perch investire nel settore

    Il settore sanitario, immeritatamente evitato dagli investitori per diversi anni, pu essere considerato oggi una delle opportunit di investimento pi interessanti. Le valutazioni si aggirano ancora intorno ai minimi storici, mentre le prospettive di crescita appaiono eccellenti. I ritorni di investimento registrati negli ultimi venti, dieci e cinque anni sono stati costantemente al di sopra della

    media del mercato. Un dollaro investito nel 1990 ha prodotto un rendimento del 10,2% ogni anno, ossia due interi punti percentuali in pi rispetto al mercato globale. Noi vediamo questa eccellente performance di investimento nel contesto della generazione di un forte flusso di cassa, alimentato dallinnovazione di prodotti e processi in tutti i segmenti del settore. Il settore healthcare non soltanto un settore dinvestimento difensivo: offre possibilit di crescita sostenibile a lungo termine che continuer a tradursi in eccellenti ritorni sugli investimenti.

    Il settore sanitario, immeritatamente evitato dagli investitori per diversi anni, oggi pu essere considerato una delle opportunit di investimento pi interessanti. Le valutazioni si aggirano ancora intorno ai minimi storici, mentre le prospettive di crescita appaiono eccellenti

    Healthcare, tempo di M&A

    Nathalie Flury, gestore del JB Health Opportunities Fund di Swiss & Global Asset Management

  • 19

    Focus corner

    In Cina servono riforme per continuare a crescereGrazie al traino della costante crescita economica e del crescente benessere, la Cina pu riuscire a intraprendere un cammino di riforme dolorose ma necessarie per agevolare lo sviluppo del Paese

    A fine aprile il premier cinese Wen Jiabao ha visitato la Svezia, in quanto la sua tabella di marcia prevedeva la partecipazione alla conferenza sullo sviluppo sostenibile Stockholm +40. Lo sviluppo sostenibile sar altres una priorit nellagenda del premier Wen una volta tornato in Cina, soprattutto considerando che il paese sta affrontando numerose sfide per proseguire nella crescita economica ed evitare la stagnazione. Comunque in questo momento la Cina ancora lontana dalla paralisi, nonostante abbia registrato una crescita soltanto dell8,1% nel primo trimestre. Il rallentamento delleconomia cinese se non altro indicativo del suo livello di crescita senza il rischio di surriscaldamento. Allo stesso tempo , sta proseguendo pi rapidamente del previsto il processo di transizione della Cina verso uneconomia maggiormente basata sui consumi.

    Un percorso difficile

    A inizio marzo, la Banca Mondiale ha presentato un rapporto sulla Cina nel 2030, scritto in collaborazione con un istituto di ricerca cinese vicino al consiglio di stato cinese. Il rapporto elenca una serie di riforme che devono essere adottate per consentire alla Cina di continuare a crescere ed evitare quella che si pu definire la trappola del medio reddito, gi sperimentata da molti paesi in via di sviluppo caduti in una fase di stagnazione economica dopo un periodo di rapida crescita. Vale la pena di notare che molte delle proposte avanzate nel rapporto fanno gi parte del 12 piano quinquennale dellanno scorso, mentre altre sono gi state scartate tempo fa, come i massicci investimenti in ricerca e sviluppo. Molte delle riforme saranno difficili da adottare. Per esempio, il piano suggerisce una radicale riorganizzazione delle societ statali che devono adeguarsi al mercato; una sfida impegnativa, poich molte delle grandi societ statali sono gestite da dirigenti con forti legami con lelite del partito, o i principini, ovvero i figli dei leader di partito. Il caso del principino Bo Xilai servir nella migliore delle ipotesi a fermare lascesa dei principini in futuro, soprattutto se la Cina comincer a liberalizzare seriamente il sistema bancario affinch le societ private con un maggiore potenziale di crescita possano accedere con pi facilit al credito. Nonostante i rapporti su come stia rallentamento leconomia cinese, non ci sono segnali di un hard landing e del resto non neppure su questo che dovremmo concentrarci. Dovremmo invece prepararci seriamente su come gestire la Cina nel momento in cui sar a tutti gli effetti la pi grande economia al mondo. In base alle previsioni dellFmi, il Pil della Cina in termini di parit del

    potere di acquisto superer quello degli Stati Uniti entro il 2016. In realt, si tratta di un risultato che uno studio cino/svedese in collaborazione col ricercatore economico Christer Ljungwall ha mostrato sarebbe gi stato grosso modo raggiunto nel 2009, quando nei calcoli precedenti del Pil era stato sottovalutato il settore dei servizi.

    Il pragmatismo cinese

    Cosa significa quindi per noi laccresciuta forza economica della Cina? Spesso affermo che dovremmo avere tutti una strategia sulla Cina, sia riguardo gli investimenti nei fondi pensione, che nellimparare la lingua o nellinserire la Cina nei piani strategici. Una strategia potrebbe essere quella di saperne di pi sulla Cina per essere in grado di formulare un giudizio e sfruttare le potenzialit che essa offre, in entrambi i casi per creare un mercato e per quanto concerne gli investimenti cinesi in Europa. Unaltra strategia potrebbe essere quella di nascondere la testa sotto la sabbia e perdere questa opportunit. Sebbene la Cina si trovi di fronte a sfide impegnative relativamente al suo persistente sviluppo economico, non improbabile che il paese sar in grado di superarle. Una delle forze trainanti del paese la costante crescita economica e un maggiore benessere, il che rende probabile anche lintroduzione di riforme dolorose. Inoltre, le recenti turbolenze politiche in Cina potrebbero probabilmente aprire la strada alle riforme, incluse le riforme politiche che lo stesso Wen Jiabao ha auspicato in numerose occasioni, ma anche un miglioramento del sistema legale e una maggiore libert di stampa che limiti la diffusione di voci e pettegolezzi tra i social media. Dopo ogni grave crisi politica, la Cina solitamente stata costretta a intraprendere cambiamenti radicali e probabilmente sar cos anche questa volta. Non possiamo aspettarci una veloce rivoluzione di qualche tipo, ma quando tra dieci anni riguarderemo alla Cina probabile che il paese sar drammaticamente cambiato.

    Kristina Sandklef, macroeconomista Asia di East Capital

  • 20

    Focus corner

    E difficile credere che il resto dellEuropa star a guardare mentre la Grecia collassa, considerati i potenziali rischi sociali e politici associati a una simile eventualit. E tuttavia altrettanto difficile prevedere che la Grecia possa continuare a ricevere finanziamenti senza tenere fede ai propri obblighi verso il resto dellUnione

    Ai mercati serve pi chiarezza

    Chris Iggo, chief investment officer Global Fixed Income di Axa Investment Managers

    I mercati hanno reagito negativamente ai recenti eventi politici in Europa che hanno riacceso le incertezze riguardo alle modalit di risoluzione della crisi del debito sovrano nel Vecchio Continente. Negli ultimi mesi, il cambio di governo in Spagna, la vittoria del candidato socialista Franois Hollande in Francia e le inconcludenti elezioni generali in Grecia hanno creato dubbi sul fatto che lausterit fiscale prevista dallaccordo di fiscal compact raggiunto nel dicembre 2011 sia la strada giusta da intraprendere per risolvere la crisi del debito. E diventato meno chiaro se gli obiettivi di riduzione del deficit dei governi saranno raggiunti in tempo, se verranno eseguite le pianificate riforme strutturali e se la unit politica creata a dicembre riuscir a resistere a fronte della crescente domanda di allentamento delle misure di austerity e di nuove politiche di crescita economica. La crescente incertezza ha comportato un incremento dei premi di rischio del credito sovrano in Europa. Lo spread tra i titoli di Stato tedeschi e quelli spagnoli salito a quasi 500bp dopo i soli 300bp del 1T, quando i mercati avevano beneficiato della massiccia operazione repo di lungo termine della Bce. Lo spread sui titoli di Stato italiani ha seguito un percorso analogo, mentre si sono ampliati gli spread sul debito delle banche europee, le azioni europee hanno sottoperformato e leuro ha perso terreno contro il dollaro Usa, la sterlina e lo yen giapponese sui mercati di cambio. Anche se le banche hanno cercato di ridurre i propri debiti, restano significativamente esposte al debito sovrano e al deterioramento della qualit degli asset in molte parti dEuropa nel caso in cui il clima economico dovesse peggiorare. Mentre i valori dei Tier 1 Capital ratio sono saliti, il pricing del debito bancario indica che, in extremis, le azioni e gli utili trattenuti potrebbero non essere sufficienti a coprire eventuali perdite derivanti da unimportante crisi dei pagamenti sovrani o bancari.

    I timori sulla Grecia

    La Grecia ritornata al centro delle preoccupazioni sia dei mercati sia delle autorit politiche. Il risultato inconcludente delle elezioni greche il 6 maggio ha reso pi realistico lo scenario di uninterruzione o sospensione del programma di salvataggio del Paese. La mancanza di un governo credibile o lelezione di un governo anti-Ue in seguito a un secondo ritorno alle urne potrebbe implicare lincapacit di Atene di proseguire con le riforme strutturali e fiscali e indurre la troika (Ue, Fmi e Bce) a sospendere i pagamenti alla Grecia. Il governo si troverebbe quindi a dover coprire rapidamente il deficit di bilancio con drastici

    tagli alla spesa pubblica - il che comporterebbe la possibile interruzione dei pagamenti ai dipendenti pubblici, ai pensionati e ad altri destinatari della previdenza sociale, oltre che ai fornitori del settore pubblico. In Grecia lattivit economica crollerebbe. Tuttavia, se la Grecia rester o meno nellUe dipender da ci che la Bce disposta a fare in merito. Potrebbe continuare a fornire liquidit alle banche elleniche, consentendo cos un minimo funzionamento delleconomia. Ma in definitiva la decisione sar soprattutto politica e, forse, i leader dellUnione decideranno - spazientiti - dimpedire che la Bce fornisca altra liquidit. Luscita della Grecia quindi ha maggiori probabilit di verificarsi oggi rispetto a prima delle elezioni.

    Le opzioni per la Ue

    Le conseguenze di un simile evento sono difficili da quantificare. E possibile che si verifichi un default sui debiti nei confronti dellUe e della Bce e delle rimanenti obbligazioni greche ancora detenute dal settore privato (principalmente banche greche). Inoltre altri paesi periferici potrebbero subire il contagio, in particolare Portogallo, Irlanda, Spagna e Italia. Nel breve termine, infine, i recenti trend di spread, rischio bancario ed Euro potrebbero accelerare. Tuttavia, bisogna evidenziare che leventuale uscita della Grecia dalleuro una decisione che dipende essenzialmente dalle autorit politiche del Paese e da come queste ultime riterranno di dover rispondere alle necessit e alle aspirazioni della popolazione locale. LUe sanzioner unuscita ellenica unicamente se dovesse apparire evidente che la Grecia non pronta a rispettare i termini del programma. Tuttavia, un simile evento potrebbe scatenare linizio di una nuova fase della crisi, a seconda della reazione dei governi degli altri Paesi. Nel caso in cui i governi di altri Paesi periferici dovessero ribadire il proprio impegno verso le riforme - e si sono tutti dimostrati pi volenterosi in termini di sforzi per raggiungere gli obiettivi fiscali - allora la troika potrebbe in realt mobilitare ancora il suo firewall per finanziare governi e sistemi bancari in quel che rimane dellArea Euro. La Bce potrebbe ancora fornire finanziamenti di lungo periodo alle banche, ripristinare gli acquisti di titoli di Stato europei sul mercato secondario e tagliare i tassi dinteresse. Un tale scenario potrebbe inoltre porre una maggiore enfasi sulle politiche orientate alla crescita e sulluso di alcuni dei fondi strutturali dellUe per finanziare la creazione di posti di lavoro e progetti dinfrastrutture. In conseguenza, gli spread di rischio si ridurrebbero drasticamente. Le azioni europee migliorerebbero e i rendimenti sui titoli

  • 21

    Focus corner

    di Stato core salirebbero. Unaltra considerazione che i Paesi creditori potrebbero essere meno motivati a fornire ulteriore sostegno ai restanti membri dellUe, a causa delle pressioni derivanti dai loro stessi elettori. Questa unaltra eventualit.

    La reazione dei mercati

    E probabile che i mercati rispondano positivamente a un variazione del policy mix austerity/crescita se questo riduce il rischio dimplementazione della correzione fiscale. Il problema al momento che per alcuni Paesi sar praticamente impossibile raggiungere gli obiettivi concordati di riduzione del deficit, quando la crescita del Pil cos fiacca e la Bce ancora pi falco della Fed o della Banca dInghilterra. Pertanto, unestensione del periodo temporale entro il quale consentire ai governi di ridurre il deficit potrebbe in realt comportare una riduzione dei rendimenti sul debito sovrano - in un certo senso contro-intuitivamente - poich gli investitori considererebbero maggiori le probabilit di un ripristino della stabilit fiscale in presenza di una certa crescita e di tabelle di marcia meno draconiane per lirrigidimento fiscale. Dal punto di vista del mercato obbligazionario, tali questioni prevalgono su qualunque altra. I Treasury Usa, i Bund tedeschi, i rendimenti obbligazionari di

    Giappone e Regno Unito hanno toccato minimi storici, che gli indici Cds hanno ampliato (non aiutati dalle perdite di trading di JP Morgan). Le valorizzazioni sono estreme, ma sar necessario che si verifichino alcuni eventi per invertire i recenti trend. Sul fronte macro, lo scenario gi fragile per la debole crescita globale, con divergenze regionali significative, a rischio a causa della costante reticenza di consumatori, investitori e imprese ad abbandonare un atteggiamento di estrema cautela. E stato incoraggiante osservare una crescita del Pil tedesco all1,7%, mentre la crescita del Pil dellintera Area Euro nel 1T stata pari a zero. La Germania pu fare molto per sostenere la crescita nella regione, ma non pu portare avanti lEuropa da sola, dovendosi inoltre preoccupare della forza delleconomia cinese e di quella statunitense; anche la crescita tedesca a rischio fino a quando non ci sar un miglioramento della fiducia. E difficile credere che il resto dellEuropa star a guardare mentre la Grecia collassa, considerati i potenziali rischi sociali e politici associati a una simile eventualit. E tuttavia altrettanto difficile prevedere che la Grecia possa continuare a ricevere finanziamenti senza tenere fede ai propri obblighi verso il resto dellUnione. E ancora possibile che la Grecia riesca in qualche modo a cavarsela, ma per fare ci necessario che venga eletto un governo il prima possibile. I mercati hanno bisogno di maggiore chiarezza.

    E probabile che i mercati rispondano positivamente a un variazione del policy mix austerity/crescita se questo riduce il rischio d implementazione della correzione fiscale. Il problema al momento che per alcuni Paesi sar praticamente impossibile raggiungere gli obiettivi concordati di riduzione del deficit, quando la crescita del Pil cos fiacca e la Bce ancora pi falco della Fed o della Banca d Inghilterra. Pertanto, unestensione del periodo temporale entro il quale consentire ai governi di ridurre il deficit potrebbe in realt comportare una riduzione dei rendimenti sul debito sovrano - in un certo senso contro-intuitivamente - poich gli investitori considererebbero maggiori le probabilit di un ripristino della stabilit fiscale in presenza di una certa crescita e di tabelle di marcia meno draconiane per lirrigidimento fiscale

  • 22

    Focus corner

    Loro e la manipolazione del prezzo: mito o verit?Cosa c di vero, e soprattutto di sensato dal punto di vista squisitamente economico, nella ipotesi di complotto da pi parti sostenuta circa la manipolazione del prezzo delloro e dellargento sul mercato?

    Doug Casey, chairman di Casey Research

    Da anni si legge da diverse fonti che il prezzo delloro e dellargento sono manipolati da attori non precisamente identificati. Laffermazione di per s non irragionevole, perch certamente vero che chi detiene il potere monetario non gradisce stare a guardare mentre il prezzo delloro sale vertiginosamente, un evento che sarebbe un campanello dallarme che porterebbe il panico in tutto il mondo e spingerebbe ad uscire dal dollaro. Coloro che credono nella teoria della manipolazione delloro ritengono infatti che il Tesoro americano sia il protagonista di tale progetto, con la complicit di alcune bullion bank che commerciano i metalli con regolarit. Laffermazione rafforzata dal fatto che i governi in generale, e in particolare quello degli Stati Uniti, intervengono in molti tipi di mercati: manipolano esplicitamente il prezzo del credito (attraverso i tassi di interesse), mantenendolo oggi estremamente basso per evitare il collasso finanziario. Le banche centrali intervengono (quindi manipolano) nei tassi di cambio delle valute, quindi non cos irragionevole ritenere che compiano unoperazione simile anche con il prezzo delloro. C un precedente storico: gli Stati Uniti insieme ad altri governi cercarono di contenere il prezzo delloro dal 1961 al 1968 attraverso quello che oggi viene chiamato il London Gold Pool. Gli Stati Uniti cercarono di andare avanti con questa iniziativa fino a quando Nixon svalut il dollaro mettendo fine allo standard aureo. Se mai un tentativo del genere avrebbe potuto avere successo, era in quel periodo. Per quanto non si possa conoscere con esattezza quanto oro esista al mondo al giorno doggi, una stima ragionevole di 6 miliardi di once. Al tempo del London Gold Pool cera la possibilit di controllare il prezzo delloro perch a quel tempo cerano solo 3 miliardi di once e tutto loro del mondo valeva 105 miliardi di dollari (considerato il prezzo di 35 dollari a oncia).

    Il valore del mercato

    Oggi il valore delloro equivale a circa 1.000 miliardi ($1.650 per 6 miliardi di once) ovvero quasi 100 volte tanto. I governi ne possiedono oggi solo il 16% del totale mentre quanto tentarono di controllarne il prezzo lultima volta la percentuale era ben pi alta, al 35 per cento. Oltretutto oggi governi, banche centrali e quasi tutte le grandi banche commerciali sono sullorlo della bancarotta, e hanno quindi molto meno potere finanziario di quanto ne avessero al tempo del London Gold Pool. Perch tentare di vincere una sfida persa in partenza?Sono incline a ritenere che i mercati siano manipolati dai governi, una cosa che mi aspetto, e siccome sono uno speculatore ne gioisco. Ho per bisogno di prove. Ho letto

    per anni quello che viene scritto da coloro che credono nella manipolazione del prezzo delloro e dellargento, e non ho difficolt a credere che le banche centrali siano capaci di qualsiasi cosa, ma vorrei avere prove empiriche. Leggo affermazioni sul fatto che tali forze misteriose si muovono sul mercato sempre precisamente alla stessa ora (luna o le due del pomeriggio) e, senza alcun scopo di lucro, decidono di abbassare il mercato delloro o dellargento, o di entrambi. Nel frattempo per loro non ha fatto che inanellare record per 12 anni. Conosco molte delle persone che credono a tali teorie, e posso contattarle liberamente via telefono o e-mail. Io sono una persona curiosa, e mi piace porre domande. Loro per (che pure sono intelligenti, informati e con un certo grado di sofisticatezza) finora non hanno saputo darmi risposte soddisfacenti. In passato ci sono state ragioni piuttosto ovvie per cui un governo avrebbe voluto manipolare loro, oppure perch, al giorno doggi, abbia interesse a mantenere i tassi di interesse bassi, oppure alti i prezzi degli immobili o del mercato azionario. Ma perch spendere miliardi per mantenere basso il prezzo delloro? O dellargento? Sarebbe stato pi logico fare qualcosa di simile per il prezzo delluranio, quando qualche anno fa raggiunse i 140 dollari, o per lo zucchero che venne a costare 28 centesimi lanno scorso. In fondo tutti usano lo zucchero. Nonostante il fatto che loro possa fungere da campanello dallarme, pochi americani medi sanno o si curano del fatto che loro esista. Contenere il prezzo delloro non solo estremamente pi difficile, ma anche tutto sommato di scarsa importanza.

    Domande e risposte

    Ecco quindi alcune domande a cui mi piacerebbe ricevere risposta. D. Perch non saltata fuori nemmeno una parola dai trader su quanto siano stupidi i loro capi che da dieci anni tentano di battere un bull market? I trader si conoscono tra loro, e amano fare gossip almeno quanto le adolescenti. difficile mantenere segreta a lungo termine una cospirazione illegale. Se ci fossero due elementi in gioco sarebbe possibile, ma sei/otto banche commerciali che agiscono alla luce del giorno? Wall Street probabilmente la fonte di pettegolezzi pi prolifica del mondo, e non c stata mai nemmeno una chiacchiera sul fatto che le bullion bank agiscano segretamente a nome di Tim Geithner.

    D. Se, come si sostiene, queste banche hanno shortato loro dal 2001, quando loro era a $244 e largento a $4,25, come hanno assorbito le decine di centinaia di miliardi di perdite? Si aspettavano di portare il prezzo

  • 23

    Focus corner

    ancora pi in basso dei minimi del 1971?Chi fa trading compie degli errori. Ma non si continua a shortare in uno dei bull market storici, non cos che i trader si guadagnano i bonus. Quanto deve essere stupido chi vende sapendo di non ricavare un profitto?

    D. Dove e come vengono reperiti i capitali per coprire queste perdite?Nessuna banca pu permettersi di impiegare miliardi di capitale remando contro il mercato per dieci anni.

    D. Chi ha avuto in primis questa idea di reprimere il prezzo delloro sul mercato dei futures?Un autore conosciuto ha risposto a questa mia domanda cos: Le grandi banche commerciali, circa 25 anni fa, hanno scoperto che avrebbero potuto dominare il mercato e costringere i trader tecnici a entrare e uscire dal mercato, ricavandone grandi profitti. Ma fecero male i conti, rimanendo in posizioni long troppo a lungo e ora sono in trappola. La spiegazione non mi convince per diverse ragioni. ovvio che i player pi grandi, come le grandi banche, si approfittano dei piccoli speculatori. I player pi piccoli utilizzano sistemi di trading che rendono semplice capire se stanno vendendo o comprando. I trader pi piccoli sono sempre interi minuti indietro rispetto al mercato, e usano sempre un margine troppo ampio, quindi sono facili da spremere e da mandare in panico. Questo sempre stato vero, non solo negli ultimi 25 anni. parte della ragione per cui i piccoli trader perdono: dallaltra parte ci sono le grandi banche commerciali, che invece guadagnano. Eppure una cosa certa: nessuno, e di certo non le banche commerciali, pu permettersi di rimanere intrappolato per 12 anni in uno dei bull market pi importanti della storia.

    D. Perch solo oro e argento? Perch non cercano di reprimere anche il prezzo del rame, del platino e del palladio? Di tutte le materie prime?Non credo che chi a capo delle banche centrali o i ministri del tesoro abbiano un particolare acume finanziario: sono politici, hanno frequentato le scuole giuste, comprano gli abiti giusti e si sentono importanti nella loro nicchia burocratica. Ma non vogliono perdere il loro lavoro facendo lo stesso errore troppo a lungo.

    D. Perch il governo americano (che secondo la teoria il primo responsabile della cospirazione per reprimere il prezzo delloro) dovrebbe facilitare la vita a cinesi, russi, indiani e alle numerose economie in sviluppo, che traggono vantaggio dalla repressione del prezzo perch possono comprarne in maggiori quantit?

    Le argomentazioni a favore della repressione del prezzo delloro perdono la loro validit se vengono esaminate con attenzione. Le argomentazioni relative allargento non hanno proprio alcun senso, perch il mercato cos ridotto che nessuno ci bada se non i fanatici dellargento, che lo considerano alla stregua di unicona religiosa. Ci detto, la mia posizione bullish sullargento cos come sulloro, ma questo un altro discorso. Se qualcuno vuole rispondere a queste domande, il benvenuto. Suggerisco ai miei lettori di comprare oro, anche al prezzo attuale, ma mi piacerebbe che lo facessero per le ragioni corrette. E sembra che le argomentazioni sulla manipolazione del prezzo delloro abbiano pi il sapore di un credo religioso che di un coerente ragionamento economico.

  • 24

    Focus corner

    La cautela dobbligo

    Il peggioramento degli indicatori congiunturali per lEurozona e in particolare la difficile situazione della Spagna richiedono un posizionamento pi cauto, consigliando pertanto una riduzione della ponderazione azionaria in Europa

    La crisi del debito europea tornata a essere un tema centrale sui mercati. Lattenzione degli operatori di mercato rivolta soprattutto alla Spagna, la cui situazione peggiorata in seguito al recente declassamento di rating operato da Standard & Poors. A preoccupare il sistema bancario spagnolo, attualmente sottocapitalizzato a causa della crisi immobiliare. Secondo le nostre stime, tuttavia, la Bce dovrebbe riprendere a operare acquisti di sostegno solo quando il tasso dinteresse dei titoli di Stato spagnoli a dieci anni superer il 7 per cento. A influire sui mercati potrebbe essere anche lesito del ballottaggio delle presidenziali in Francia. La vittoria di Hollande potrebbe infatti generare divergenze di opinione con la Germania in merito alle misure di risparmio dei bilanci statali, cosa che influirebbe negativamente sui mercati. Riduciamo pertanto la ponderazione azionaria in Europa.

    Maggiore cautela nei confronti delle obbligazioni societarie

    Nel segmento delle obbligazioni societarie, le valutazioni rimangono piuttosto interessanti anche nella fascia high-yield, tuttavia si registra un lieve peggioramento complessivo della qualit degli emittenti. Inoltre anche alcuni fattori tecnici, quali il numero delle nuove emissioni o la liquidit sul mercato, appaiono meno favorevoli, inducendoci ad assumere una posizione leggermente pi difensiva e a realizzare parte delle plusvalenze. Relativamente ai titoli di Stato, confermiamo una netta sottoponderazione dei titoli spagnoli e italiani. Nei portafogli obbligazionari denominati in euro, sterlina, dollaro e franco svizzero puntiamo su una duration leggermente pi breve. A trattenerci da una riduzione ancora maggiore dei rischi complessivi sono soprattutto le valutazioni interessanti dei mercati azionari europei. Molte delle notizie negative attese dovrebbero gi essere scontate nei corsi dei titoli. Inoltre, dalle revisioni degli utili emersa una tendenza ancora positiva. Prediligiamo i titoli value rispetto ai titoli growth. Anche se la quota azionaria dellEurozona viene ridotta, insieme agli Usa e ai mercati emergenti rimane sovraponderata. A livello settoriale, prediligiamo fra gli altri i settori beni alimentari e voluttuari, sanit, banche, software ed energia, mentre sottoponderiamo assicurazioni, telecomunicazioni e utility. Non si registrano variazioni di rilievo nella strategia valutaria. Manteniamo pertanto la sovraponderazione

    di USD e NOK rispetto a CHF. La valuta americana sottovalutata e beneficia della fuga verso i beni rifugio, una situazione che perdurer fintanto che la Banca nazionale svizzera manterr il limite inferiore del cambio dellEUR a CHF 1,20. La NOK dovrebbe apprezzarsi in caso di ulteriore incremento dei prezzi del petrolio.

    Thomas Hrter, responsabile strategie di investimento di Swisscanto, e Andrea Ferrante, responsabile mercato Italia

  • 25

    Focus corner

    Il rischio politico impone prudenzaLincertezza correlata agli sviluppi nellUnione monetaria europea, sottolinea lInvestment Update di giugno a cura di Swisscanto, continua a gravare pesantemente sui mercati. Lattuale sovrappeso sullazionario dellEurozona viene ulteriormente ridotto e i rischi nei portafogli obbligazionari vengono arginati

    Le decisioni politiche relative alla situazione del debito in diversi Paesi dellEuropa meridionale continuano a monopolizzare lattenzione dei mercati finanziari. Il prossimo evento atteso con trepidazione dai mercati la nuova tornata elettorale per lelezione del Parlamento

    greco, che si svolger questo mese. Poich prevediamo che il risultato elettorale non decreter una posizione chiara nei confronti degli altri paesi europei, riteniamo che le probabilit di unuscita della Grecia dallUnione monetaria siano divenute pi concrete. Analogamente non chiaro come verrebbe risolto il problema principale dellUnione monetaria, ossia le grandi differenze di performance economica fra gli Stati membri. Troppo diversi sono i fronti di opinione fra la Germania e gli altri stati orientati al risparmio e i paesi dellEuropa meridionale che beneficerebbero di eventuali Eurobond. Poich anche il nuovo presidente francese Franois Hollande un sostenitore degli Eurobond, non chiaro in quale direzione si muover lUnione monetaria nel prossimo futuro.

    Marcato sottopeso nei titoli di Stato spagnoli e italiani

    A fronte di cos tanta incertezza, opportuno perseguire una strategia di investimento improntata a una maggiore prudenza. Assumiamo una posizione neutrale sulle azioni dei paesi dellEurozona, nonostante le valutazioni siano molto favorevoli. Di contro, manteniamo il sovrappeso sulle azioni nordamericane poich, nonostante le battute darresto, la ripresa delleconomia americana sta proseguendo. Giudichiamo positivamente i settori dei generi alimentari e voluttuari, del software, dellenergia e, da oggi, anche quello farmaceutico. Prevediamo un andamento dei corsi inferiore alla media nei segmenti assicurazioni, telecomunicazioni, materie prime, immobiliare e utility. Nel comparto obbligazionario, le quote delle obbligazioni societarie e high yield rimangono pressoch invariate; riduciamo tuttavia i rischi allinterno dei portafogli. Confermiamo il nostro marcato sottopeso sui titoli di Stato spagnoli e italiani. Sul fronte valutario annulliamo il sovrappeso della corona norvegese rispetto al franco svizzero. In seguito al ribasso delle previsioni relative alla crescita economica, nel prossimo futuro non prevediamo incrementi del prezzo del greggio e, quindi, nessun contributo positivo della NOK come valuta legata alle materie prime. Apriamo inoltre una posizione di sovrappeso della sterlina rispetto alleuro. Prevediamo infatti che le notizie negative sullUnione monetaria indeboliranno leuro nei confronti della sterlina.

    Thomas Hrter, responsabile strategie di investimento di Swisscanto, e Andrea Ferrante, responsabile mercato Italia

  • 26

    News

    Il Global Outlook di Allianz Global Investors si focalizza sulle rinnovate tensioni nellEurozona, augurandosi una soluzione collaborativa fra i paesi membri. Intanto restano incerte le prospettive di crescita degli Stati Uniti

    Il ritorno della pressione

    NellEurozona le attese di miglioramento economico non si sono ancora concretizzate, e cos ritornata immediatamente la pressione sui paesi periferici dopo una pausa di soli tre mesi dovuta alle operazioni di rifinanziamento a lungo termine della Bce. In questo quadro, gli appuntamenti elettorali pi recenti e prossimi rappresentano fattori di rischio che contribuiscono a mantenere elevata la tensione. E lo scenario europeo tracciato dal recente Global Outlook a cura di Allianz Global Investors. Nei prossimi mesi, prevede il report, assisteremo a una costante volatilit, con uno scontro potenzialmente assai dannoso sul tema del fiscal compact tra Germania e Francia. Il momento della verit per lArea Euro, e in particolare per la Germania, si sta infatti avvicinando. Inizialmente cera la speranza che una politica monetaria aggressiva, abbinata alle riforme strutturali e alla stretta fiscale gi avviate, accompagnate da una ripresa economica coordinata a livello globale, sarebbe stata sufficiente per ripristinare la crescita nellArea Euro, nonch una dimostrazione di buon senso per i mercati. Queste speranze si sono rivelate infondate e, proprio come il Giappone, lArea Euro si trova in una trappola dalla quale sar difficile scappare se si perseguir nellattuale politica.

    La Germania (e lEuropa) al momento della verit

    In pratica, sostengono gli esperti di Allianz Global Investors, servono maggiori incentivi fiscali da parte dei paesi che possono permetterselo (ovvero Germania, Paesi Bassi, Finlandia e forse Francia) a sostegno dellimpegno alle riforme nei paesi periferici dellArea Euro. Lo stato patrimoniale della Bundesbank sta incorporando rapidamente le attivit di Target 2, mentre le imprese tedesche accumulano decine di migliaia di crediti commerciali dalle imprese dei paesi periferici dellEurozona, pertanto un tracollo dellunione monetaria costerebbe alla Germania pi di mille miliardi di euro, senza calcolare il costo derivante da uninterruzione degli scambi, le conseguenze negative sugli scambi commerciali dovuti a una rivalutazione di un nuovo euro core o persino un nuovo marco tedesco come moneta unica, oltre allimmenso costo politico. Ancor pi alla luce dei significativi appuntamenti elettorali appena conclusi e prossimi, una soluzione collaborativa tra i paesi membri la migliore per lEuropa: una soluzione che possa dare allEurozona il tempo di affrontare le problematiche strutturali e di avviare la crescita.

    Incertezza sugli Usa, Cina verso la stabilizzazione

    Se la situazione dellEuropa torna a preoccupare, resta incerto lo scenario degli Stati Uniti. I dati congiunturali pi recenti tracciano infatti un quadro contrastante. Da un lato, i dati del primo trimestre sono stati incoraggianti: a fine aprile l80% delle societ appartenenti allindice

    Standard & Poors 500 aveva infatti superato le stime degli analisti. Dallaltro lato, nel mese di marzo il mercato del lavoro apparso pi debole delle aspettative e i dati dei prossimi mesi dovrebbero poter fornire indicazioni pi chiare sullo stato di salute delleconomia Usa. Il continuo rialzo del prezzo della benzina e il picco fiscale sono certamente fattori contrari al miglioramento delle prospettive economiche. Il secondo semestre 2012 vedr inoltre una forte attenzione rivolta verso le elezioni di novembre, un fattore chiave alla luce del crollo della fiducia nella politica del governo statunitense. Leconomia cinese, dopo i segnali di debolezza congiunturale dei mesi passati, sembra invece in via di stabilizzazione. Lindice dei responsabili degli acquisti calcolato da Hsbc ha infatti registrato un lieve miglioramento e in marzo anche il ricorso al credito aumentato. Un ottimo dato viene anche dal trend dei consumi privati, che crescono di oltre il 15% rispetto allo scorso anno, eliminando il rischio di un hard landing. Il mercato immobiliare resta invece fonte di preoccupazione: i prezzi continuano a scendere, per quanto tale trend non sia del tutto indesiderato, dal momento che si vuole evitare una bolla. Infine, la recente decisione di ampliare la fascia di oscillazione del renminbi rispetto allUsd, con la possibilit di un conseguente ulteriore apprezzamento della valuta cinese, potrebbe allettare gli investitori esteri. Il calo delle pressioni inflazionistiche nei Paesi emergenti consente alle autorit un maggior margine di manovra e in India e Brasile le banche centrali hanno operato un ampio taglio dei tassi ufficiali. Le politiche monetarie espansive potrebbero contrastare la debolezza congiunturale. Al contempo, i consumi del nuovo ceto medio sembrano ancora elevati, come si evince dal recente incremento delle vendite al dettaglio in Cina, Brasile e Russia, rispettivamente pari a +15,2%, +9,6% e +7,3% rispetto allo scorso anno. Le prospettive dei Paesi emergenti restano tuttavia eterogenee: gli stati dellEuropa orientale appaiono pi deboli e vulnerabili rispetto gli shock.

    Azioni e obbligazioni

    Le valutazioni nellasset class azionaria, sottolinea il report, rimangono molto interessanti, in particolare in relazione ai rendimenti dei mercati obbligazionari, ma prevale la cautela. In particolare, lindice Prezzo/Utili in Europa pari a circa 11 volte, rispetto ad una media superiore a 16 volte negli ultimi venti anni. Anche la valutazione relativa rispetto ai mercati obbligazionari risulta favorevole. Tuttavia le incertezze sulla tenuta della crescita economica mondiale, e quindi sulla crescita degli utili, ci portano a mantenere un atteggiamento sostanzialmente cauto. Allinterno di un posizionamento neutrale sullequity globale, continuiamo per il lungo termine a preferire i mercati emergenti, le cui economie stanno crescendo in modo costante, allontanando nello stesso tempo i rischi inflazionistici. Per quanto riguarda le obbligazioni, dopo un periodo di elevata positivit

  • 27

    News

    che aveva spinto gli investitori a preferire le attivit pi rischiose, come credito e titoli di stato dei paesi periferici, i mercati hanno assunto un atteggiamento pi cauto. I rendimenti decennali Usa e Germania sono di nuovo ai minimi storici. I timori di rallentamento delleconomia hanno ricondotto le scadenze decennali su valori prossimi ai minimi storici. Riteniamo che questa fase di incertezza sia destinata a durare fino a che non emerger con maggiore chiarezza levoluzione dello scenario macroeconomico americano. Allo stesso tempo, la situazione nellEurozona rimane in continua evoluzione. Lindubbio sostegno al mercato fornito dalle operazioni di rifinanziamento della Bce risulta in parte vanificato dallaumento delle tensioni politiche. Le recenti e prossime scadenze elettorali influiranno in misura significativa sulle future modalit di intervento da parte dellUnione Europea a sostegno dei paesi periferici in difficolt.

    Il mercato del credito

    Il primo trimestre dellanno si chiuso con una performance particolarmente positiva per il mercato delle obbligazioni corporate, favorita soprattutto dallaumento della propensione al rischio degli investitori dopo le misure adottate dalla Bce a sostegno del sistema bancario. I segmenti di mercato che nelle fasi acute

    della crisi erano stati pi penalizzati, come finanziari e high yield, da inizio anno hanno registrato la migliore performance. Nei primi giorni di aprile iniziata una nuova fase di volatilit anche pe