Bios giugno

16
RAVENNA via Panfilia, 66 - Tel. 0544 66658 via Faentina, 121 - Tel. 0544 502490 FORLÌ viale Italia, 22 - Tel. 0543 36560 CESENA via G. Marinelli, 27/31 - Tel. 0547 26897 NaturaSì Romagna www.naturasi.it dal 3 al 14 giugno *S o l o su ciliegi e, alb ic o c ch e, m eloni, po m o do ri, m e lan z an e e c ar ot e. Non hai trovato la tua copia gratuita? Il mese prossimo mi trovi abbinato a il Fe - il Ro - la Pulce - il Rigattiere, in tutte le edicole, da Padova a Pesaro GIUGNO 2014 mensile anno 5 numero 6 A cuore la salute Il mondo ha bisogno di noi per stare bene, noi abbiamo bisogno del mon- do per lo stesso motivo: ne parliamo in questo numero di Biosfera. Partiamo dal Mondo: prima di tutto, sono stati resi pubblici i dati di produ- zione di biossido di carbonio (CO2) in Italia e in Europa per il 2013. L’Italia sta lentamente diminuendo la sua pro- duzione, grazie a politiche mirate sia locali che nazionali, ma manca all’ap- pello dei primi della classe la Germania (con una produzione costante). Nel frattempo la quantità di questo gas aumenta nell’atmosfera aumenta di anno in anno e c’è già chi aspetta la catastrofe; pare che a questi ritmi, nel 2030 passeremo il punto di non ritor- no e il riscaldamento globale potrebbe sciogliere i ghiacci polari ed innalzare il livello del mare di circa un metro.... Quindi sarebbe meglio andare in bici- cletta! Uno studio ha dimostrato che una svolta “ciclabile” delle nostre città, su modello di Copenhagen, portereb- be enormi vantaggi a livello ambien- tale, occupazionale ed economico – anche a livello di sanità pubblica. In Italia dal 21 maggio vige l’obbligo per le aziende ferroviarie di mettere i viag- giatori in condizione di poter portare al seguito le proprie biciclette, che di- ventano sempre più mezzo di traspor- to: perché non approfittarne? Passiamo alla nostra salute. Abbiamo deciso di raccontarvi delle iniziative in corso nel nostro Paese per sensibi- lizzare sempre più i cittadini ad una sana alimentazione e ad uno stile di vita più consapevole. Ci siamo sotto- posti al Test della Salute di Federfarma per sapere se abbiamo delle abitudini alimentari corrette, ci siamo aggiorna- ti sulle nuove frontiere della cura alla cellulite e abbiamo cominciato per voi a fare i conti sulla prova costume. Lo sapete che sulle spiagge italiane il 46% dei vacanzieri sarà fuori forma? Sareb- be il caso di riuscire ad abbassare un po’ questa percentuale, noi vi sugge- riamo come. [email protected]

description

 

Transcript of Bios giugno

RAVENNAvia Panfilia, 66 - Tel. 0544 66658

via Faentina, 121 - Tel. 0544 502490FORLÌ

viale Italia, 22 - Tel. 0543 36560CESENA

via G. Marinelli, 27/31 - Tel. 0547 26897

NaturaSì Romagna www.naturasi.it

dal 3 al 14giugno

*Solo su ciliegie, albicocche, meloni, pomodori, melanza

ne e ca

rote

.

NaturaSì Romagna

Non

hai

tro

vato

la t

ua c

opia

gra

tuita

? Il

mes

e pro

ssim

o m

i tro

vi a

bbin

ato

a il

Fe -

il R

o -

la P

ulce

- il

Rig

atti

ere,

in t

utte

le e

dico

le, d

a Pa

dova

a P

esar

o

GIUGNO 2014 mensile anno 5 numero 6

A cuore la saluteIl mondo ha bisogno di noi per stare bene, noi abbiamo bisogno del mon-do per lo stesso motivo: ne parliamo in questo numero di Biosfera.

Partiamo dal Mondo: prima di tutto, sono stati resi pubblici i dati di produ-zione di biossido di carbonio (CO2) in Italia e in Europa per il 2013. L’Italia sta lentamente diminuendo la sua pro-duzione, grazie a politiche mirate sia locali che nazionali, ma manca all’ap-pello dei primi della classe la Germania

(con una produzione costante). Nel frattempo la quantità di questo gas aumenta nell’atmosfera aumenta di anno in anno e c’è già chi aspetta la catastrofe; pare che a questi ritmi, nel 2030 passeremo il punto di non ritor-no e il riscaldamento globale potrebbe sciogliere i ghiacci polari ed innalzare il livello del mare di circa un metro.... Quindi sarebbe meglio andare in bici-cletta! Uno studio ha dimostrato che una svolta “ciclabile” delle nostre città, su modello di Copenhagen, portereb-

be enormi vantaggi a livello ambien-tale, occupazionale ed economico – anche a livello di sanità pubblica. In Italia dal 21 maggio vige l’obbligo per le aziende ferroviarie di mettere i viag-giatori in condizione di poter portare al seguito le proprie biciclette, che di-ventano sempre più mezzo di traspor-to: perché non approfittarne?Passiamo alla nostra salute. Abbiamo deciso di raccontarvi delle iniziative in corso nel nostro Paese per sensibi-lizzare sempre più i cittadini ad una

sana alimentazione e ad uno stile di vita più consapevole. Ci siamo sotto-posti al Test della Salute di Federfarma per sapere se abbiamo delle abitudini alimentari corrette, ci siamo aggiorna-ti sulle nuove frontiere della cura alla cellulite e abbiamo cominciato per voi a fare i conti sulla prova costume. Lo sapete che sulle spiagge italiane il 46% dei vacanzieri sarà fuori forma? Sareb-be il caso di riuscire ad abbassare un po’ questa percentuale, noi vi sugge-riamo come.

[email protected]

Le più comuni.Come proteggersi

e prevenirle

Le micosi sono infezioni della pelle non pericolose ma che, se trascurate, possono risultare mol-to fastidiose e diffi cili da trattare. Sono causate dalla proliferazio-ne di un fungo sull’epidermide e classifi cate secondo il livello dei tessuti organici colpiti: si parla di ‘micosi superfi ciali’ quando sono limitate allo strato superfi ciale della pelle e dei capelli, mentre le ‘micosi cutanee’ si estendono all’interno dell’epidermide.

Le micosi più comuni

Tra le micosi su-perfi ciali più comuni fi gura la pitiriasi ver-sicolor, una micosi causata dal fungo Malassezia furfur, caratterizzata dalla presenza sulla pelle di chiazze tondeg-gianti scure e chiare, di solito concentrate nel tronco (dorso, spalle e braccia). Tra

quelle cutanee sono molto diffuse le tinee, che possono colpire vari distretti cutanei, dagli spazi interdigitali dei piedi ai capelli, fi no alle unghie (la tinea pedis o piede d’atleta, con macerazione della pelle, la tinea capitis più frequente negli uomini, la tinea unguium, che provoca l’ispessimento e la sfaldatura dell’unghia).

Ambienti a rischio Si tratta di affezioni la cui diffusione è legata alla frequentazione di

piscine, saune e palestre, dove possono proliferare con maggiore fa-

cilità. Gli ambienti caldi e umidi in-fatti favoriscono la riproduzione del fungo, che trova il suo habitat ideale quando la temperatura è compresa tra i 20° e i 25°.

Come prevenirle Specialmente d’estate è bene at-

tenersi ad una scrupolosa igiene personale indossando biancheria di cotone da lavare a 90° e da stirare con il ferro caldo per uccidere spore e miceti. “Dopo il bagno o la doc-cia è importante asciugare bene il corpo, soprattutto negli spazi inter-digitali dove l’acqua ristagna come pieghe tra mani e piedi, ascelle e

inguine – spiega la dottoressa Annalisa Vespignani della Farmacia comunale n. 3 a Porto Corsini -. In palestra e in piscina è importante non camminare scalzi ma utilizzare ciabatte di plastica e indossare calzettini di cotone quando si portano scarpe da ginnastica. Infi ne è bene non scambiarsi indumenti e biancheria ma utilizzare sempre il proprio asciugamano”.

Un aiuto contro le micosi può arrivare anche dai prodotti cosmetico-farmaceutici in grado di proteggere la cute esposta. Si tratta di deter-genti che contengono un disinfettante antimicotico di origine naturale (timo o rosmarino) o sintetico (ciclopiroxolamina). “Hanno un ph leg-germente acido e prevengono l’asportazione del fi lm idrolipidico della pelle creando una vera e propria barriera contro l’insediamento delle spore – chiarisce Vespignani-. Dopo che si è frequenta-to un ambiente ‘a rischio’ si utilizza il prodotto su tutto il corpo. Non hanno controindicazioni e sono arricchiti con vitamina E che ne consente l’uso quotidiano anche in caso di pelle secca”.

PISCINA E PALESTRA: attenzione alle micosi

i ricetta medica

La dr.ssa Annalisa Vespignani della farmacia comunale n. 3 a Porto Corsini

La farmacia comunale n.3 a Porto Corsini

Per la prevenzione è possibile ricorrere ai prodotti cosmetico-farmaceutici antimicotici

T.R.

.3ambiente

Bando ai mozziconiSu seimila miliardi

di sigarette vendute ogni anno nel mondo,

4.500 miliardi di mozziconi vengono

abbandonati nell’ambiente insieme

agli inquinanti che contengono, dalla nicotina alle

tossine, agli agenti cancerogeni.

Il dato è citato in uno studio pubblicato sulla rivista Current Environmental Health Reports in cui vengono proposte alcune mi-sure per ridurre l’inquinamento da tabacco, in primis il divieto di usare i filtri. 

Cicche e altri rifiuti del tabacco, come i pacchetti e gli accendini, sono tra i materiali più raccol-ti durante le pulizie di strade e

spiagge. I mozziconi possono ri-lasciare sostanze chimiche fino a 10 anni dopo il loro utilizzo, andando a inquinare l’ambien-te. Nicotina, arsenico e piombo, si legge nell’articolo scritto da Thomas Novotny dell’università statale di San Diego, possono contaminare mari, fiumi e laghi, ed essere estremamente tossici per i microrganismi acquatici e i pesci. Per ridurre l’impatto del fumo sull’ambiente, Novotny pro-pone di vietare l’uso dei filtri, che sarebbero ‘’una farsa’’ in termini di maggiore sicurezza per i con-sumatori.

Altra richiesta è quella di ren-dere i produttori di sigarette re-sponsabili dei costi sostenuti per la raccolta delle cicche, anche fissando una tassa anticipata sul riciclo dei mozziconi, o di inca-ricarli direttamente del ritiro di questi rifiuti. Si ipotizza poi l’ob-bligo di riportare informazioni sui pacchetti in merito alla tossicità dei mozziconi. Ultima idea è l’isti-tuzione di un deposito cauziona-le, come per le bottiglie di vetro,

volto a incentivare i fumatori a riconsegnare i filtri usati.

Accendere una sigaretta signifi-ca immettere in ambiente più di 4000 sostanze chimiche ad azio-ne irritante, nociva, tossica, mu-tagena e cancerogena. Una parte di queste sostanze chimiche resta nel filtro e va a contaminare quel-la parte di sigaretta non fumata che comunemente chiamiamo cicca o mozzicone. Nelle cicche, quindi, è possibile trovare moltis-simi inquinanti: nicotina, benze-ne, gas tossici quali ammoniaca e acido cianidrico, composti radio-attivi come polonio-210, e aceta-to di cellulosa, la materia plastica di cui è costituito il filtro. Uno stu-dio ENEA – AUSL di Bologna ha messo in evidenza il potenziale nocivo delle cicche di sigarette: il lavoro valuta il carico inquinante delle cicche di sigaretta sul terri-torio italiano, argomento sul qua-le esiste un vuoto culturale e nor-mativo. Sebbene il carico nocivo di ogni cicca sia basso (dell’ordi-ne di milligrammi), il fattore che  amplifica il problema è l’elevato

numero di cicche prodotte.

La valutazione si basa su: il nu-mero di fumatori (13 milioni), il numero medio di sigarette fu-mate da ciascuno (15 sigarette al giorno), i quantitativi di alcuni agenti chimici presenti in ogni cicca e il numero complessivo di cicche immesse in ambiente ogni anno (72 miliardi di cicche/anno).

Tenuto conto del potere filtran-te dell’acetato di cellulosa (filtro) è comunque possibile affermare che il carico nocivo immesso in ambiente con i mozziconi di siga-retta è alquanto rilevante.

Lo studio sottolinea inoltre che non esistendo normative nazio-nali che ne limitino la dispersione in ambiente, ma solo singole ini-ziative da parte di alcuni comuni più attenti, la maggior parte delle cicche imbrattano il suolo o fini-scono nelle fogne e nelle acque superficiali contaminandole. Da tutti questi fattori emerge la ne-cessità di  classificare le cicche come un rifiuto tossico per l’am-biente e trattarle come tale.

4. corpo e salute

Prova costumeGli italiani bocciati

alla prima “prova costume”.

A raccontarlo un’analisi della Coldiretti, che ha studiato le con-dizioni fisiche delle persone in vi-sta delle prime giornate al mare.

Secondo i dati forniti, quasi la metà degli italiani (46%) che risul-tano sovrappeso (35,6%) o addi-rittura obesi (10,4%). Gli uomini sono più auto-indulgenti delle donne: in particolare i maschietti sono fuori forma nel 55,5% dei casi, mentre le signore lo sono per il 37,1%. La situazione è dunque

drammatica anche perché - come ha osservato la Coldiretti - i segna-li non sono incoraggianti neanche nelle giovani generazioni, con il 26,9 per cento di ragazzi italiani tra i 6 e i 17 anni in eccesso di peso.

Va segnalata peraltro - continua la Coldiretti - una maggiore con-sapevolezza del proprio peso da parte degli italiani tanto che, in vi-sta della prova costume, il 20 per cento è già a dieta, mentre il 27 per cento lo farà presto, secondo una indagine on line sul sito www.coldiretti.it dalla quale si eviden-zia inoltre che il 22 per cento non ha alcuna intenzione di mettersi a

dieta e il 31 per cento ritiene di essere già in forma.

Insieme alla dieta si registra in questa stagione - continua la Col-diretti - una impennata delle pre-senze in centri sportivi e palestre. Coloro che, pur non praticando uno sport, svolgono una attività fisica (come passeggiare per al-meno 2 km o nuotare o andare in bicicletta) sono il 29,2 per cento della popolazione, mentre i se-dentari sono circa 23 milioni, pari al 39,2 per cento.

Se - conclude la Coldiretti - è scontro tra le diverse proposte dei dietologi per affrontare il so-vrappeso, tisanoreica, dissociata, a zona, del minestrone e Dukan,

sono invece unanimemente rico-nosciuti i benefici della dieta me-diterranea. I suoi prodotti base, a partire dal consumo di frutta e verdura, possono aiutare a recu-perare la forma perduta ma sono anche essenziali per garantire una buona salute soprattutto per la crescita nelle giovani generazioni. Pane, pasta, frutta, verdura, extra-vergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli ita-liani di conquistare fino ad ora il record della longevità con una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo.

.5corpo e salute

La buccia d’arancia.Inestetismo democraticoConosciamo davvero

il “fenomeno cellulite”?

Figlia del benessere economico, viene spesso associata all’idea di una donna in sovrappeso e – vi-sta la bella stagione incipiente – le signore tentano tutte le carte per debellare questo inestetismo del corpo che coglie quasi la totalità della popolazione femminile adul-ta.

Gli studi in materia e le speri-mentazioni per nuovi rimedi co-smetici non conoscono sosta: il 94% delle donne adulte pensa di avere la cellulite e ha acquistato un flacone di prodotto apposito per “attaccarla”, l’industria della cosmesi farmaceutica sa dunque che si tratta di un business e sfor-na anno dopo anno principi, mo-lecole e veicolatori nuovi e più ef-ficaci per lanciarli sul mercato. Per tenerla a bada occorre far ricorso a trattamenti estetici, massaggi,

creme ‘adipocinetiche’ e la pratica dello sport - che restano le strate-gie più efficaci.

Del ‘vero e il falso’ sulla pelle a buccia di arancia ne hanno discus-so ricercatori e farmacisti in occa-sione del meeting dedicato ai più comuni disturbi estetici del corpo, organizzato dal Gruppo Cosmeti-ci in farmacia di Cosmetica Italia, associazione nazionale delle im-prese cosmetiche e svolto in oc-casione del Cosmofarma, fiera del mondo delle farmacie tenutasi in maggio alla fiera di Bologna.

Un dato avallato dagli studiosi è che la cellulite non va mai via, ne-anche quando gli ormoni estroge-ni, ritenuti i principali responsabili della ritenzione idrica femminile, calano la loro attività per l’arri-vo della menopausa. Piuttosto si trasforma e può farsi sentire pro-vocando dolore al tatto, se non è stata ridotta negli anni preceden-ti. Leonardo Celleno, dermatologo dell’Università Cattolica e respon-sabile dermatologia al Complesso integrato Columbus, ha spiegato

che invecchiando i tessuti non ri-cevono più l’apporto degli ormoni estrogeni e tendono a indurirsi: quella che in gioventù era una cel-lulite morbida diventa un pannico-lo più duro , alla lunga, il difetto si consolida virando verso la patolo-gia fibrotica che può anche spesso dare dolore al tatto.

Gli esperti riuniti a Bologna han-no promosso i macchinari per l’a-dipoclasia ad ultrasuoni, a base di ultrasuoni, elettrolipolisi e ionofo-resi. Secondo gli studi più recenti questi distruggerebbero le pareti degli adipociti, riducendo la ri-tenzione di grasso. L’applicazione di campi magnetici permette di stimolare i tessuti sottocutanei e migliorane il profilo. Anche la ra-diofrequenza migliorare la lassità che spesso accompagna l’aspetto delle gambe in presenza di celluli-te, soprattutto dopo dimagrimenti e in menopausa.

Secondo i dati presentati a Bolo-gna da Cosmetica Italia, il fattura-to dei prodotti per il corpo, inclusi

gli anticellulite, i rassodanti e gli emollienti, ha raggiunto i 444 mi-lioni di euro nel 2013, pari al 25% di tutti i cosmetici venduti nelle farmacie. Le creme anticellulite contribuiscono a ridurre la lassità dell’epidermide e stimolano una maggiore attività fisiologica del tessuto. Se spalmate ogni giorno con un massaggio alle gambe dal basso verso l’alto di almeno 10 minuti, danno effetti più apprez-zabili. Le nuove creme sono dette ‘adipocinetiche’ perché conten-gono ingredienti che stimolano il metabolismo endogeno dei grassi e la microcircolazione nei tessuti, come la caffeina, ippocastano e centella asiatica.

Bocciate le diete drastiche, me-glio eliminare i grassi di troppo e muoversi di più: l’attività fisica sa-rebbe più efficace della dieta per-ché è uno stimolo maggiore per il tessuto cutaneo. Fare le scale o lo step sono dunque gli esercizi più stimolanti.

www.ravenna24ore.it ››› www.cervia24ore.it ››› www.faenza24ore.it ››› www.lugo24ore.it

tutte le notizie della tua città - 24 ore su 24.

www

anche su Tablet - Iphone - Smartphone

SCARICA LE APP GRATUITE

• Farmaci senza prescrizione• Farmaci di automedicazione • Farmaci veterinari• Dermocosmesi • Omeopatia – Fitoterapia • Erboristeria – Integratori

PARAFARMACIA GALILEIDott.ssa Rossi PaolaFarmaci senza prescrizioneRAVENNA - Via Galilei 63 - Tel. 0544 407170

SERVIZI IN PARAFARMACIA• Laboratorio Galenico• Misurazione Pressione Arteriosa• Noleggio Elettromedicali

.7ambiente

Amico PlanctonE’ partito il 17

maggio dal Porto di San Benedetto

del Tronto il viaggio del “Mediterranea”,

l’imbarcazione dell’omonimo

progetto che opererà come laboratorio

galleggiante per la Scienza.

Su Mediterranea saranno effet-tuate attività di ricerca finalizzate allo studio della biodiversità lungo tutta la rotta di 5 anni per il Medi-terraneo, Mar Nero e Mar Rosso settentrionale. Per oltre un terzo di quest’ampia area di mare, so-prattutto nel Nord Africa, si trat-terà dei primi dati raccolti nella

storia.Il progetto ha ricevuto il patro-

cinio del Ministero Affari Esteri che si aggiunge all’Adesione del Presidente della Repubblica e alle tante attestazioni già ricevute dal-la spedizione italiana a vela per le sue finalità culturali, sociali e scientifiche.

Mediterranea raccoglie il grido di allarme degli scienziati portan-doli a bordo per studiare come sta cambiando la biodiversità del Mediterraneo, uno dei più im-portanti serbatoi di biodiversità marina e costiera, con il 18% di specie marine macroscopiche di tutto il mondo, eppure sottoposto a pressione antropica costante e crescente che ne sta alterando si-gnificativamente le caratteristiche.

La nave ospiterà a bordo, tra gli altri, i ricercatori britanni-ci di SAHFOS (Sir Alister Hardy Foundation for Ocean Science), organizzazione che svolge il mo-

nitoraggio del plancton dal 1931 con il campionatore Continuous Plankton Recorder (Cpr).

Per la prima volta nella storia sarà infatti effettuato un cam-pionamento in alcune regioni del Mediterraneo in cui non esistono ancora dati sul plancton (ad esem-pio costa del Nord Africa) e si po-tranno effettuare comparazioni di dati nelle zone in cui le informa-zioni sul plancton sono disponibili su scala regionale grazie a prece-denti spedizioni oceanografiche (ad esempio Mediterraneo nord - occidentale).

I campioni di plancton, raccolti in superficie trainando in continuo un piccolo indicatore di plancton a poppa della barca e, in alcune stazioni di riferimento, anche sulla colonna d’acqua utilizzando un re-tino, saranno conservati a bordo e periodicamente inviati a SAHFOS per l’analisi di fito e zooplancton, in modo che l’elenco delle specie

registrate sia regolarmente ag-giornato e messo a disposizione della comunità scientifica, di isti-tuzioni coinvolte nel progetto e del pubblico in un “bollettino sul plancton”.

Al termine del progetto saranno individuate le principali eco-regio-ni e gli hot spots della biodiversità di plancton marino del Mediterra-neo e dei mari adiacenti.

Il confronto delle comunità di plancton e dei loro ambienti, negli anni recenti e passati, contribuirà ad identificare le regioni mediter-ranee in cui la biodiversità marina è più a rischio, a causa dei cam-biamenti climatici, dell’urbaniz-zazione intensiva, dell’eccessivo sfruttamento delle risorse, della proliferazione di specie introdotte tramite il trasporto marittimo o at-traverso il Canale di Suez e dell’in-quinamento in generale dovuto alle attività antropiche.

8. muoversi

Mobilità dolce, Promuovere e

incoraggiare l’uso della bicicletta come

mezzo di trasporto nelle principali città europee, potrebbe

creare 76.000 posti di lavoro e

circa 10.000 decessi in meno all’anno.

E’ quanto emerge dal  rappor-to  dell’Organizzazione Mondiale della Sanità  (OMS) e della Com-

missione Economica delle Nazio-ni Unite per l’Europa (UNECE), presentato ad aprile a Parigi, in occasione del  Fourth High-level Meeting on Transport, Health and Environment.

Durante questo importante ap-puntamento europeo, che vede riuniti i ministri europei dei Tra-sporti, della Salute e dell’Ambien-te, gli esperti della salute a livello mondiale hanno messo per la pri-ma volta nero su bianco i vantag-gi dell’uso della bicicletta, sia dal punto di vista individuale che eco-nomico e pongono al centro della discussione l’importanza dell’uso della bicicletta come mezzo di spostamento urbano.

Come riferimento ideale è stato suggerito il modello urbano di Co-penhagen, dove il 26% di tutti gli spostamenti viene fatto in biciclet-ta, una percentuale molto più ele-vata rispetto a quella delle altre città europee.

A queste soglie di penetrazione dell’uso della bicicletta, i benefici non sarebbero solo per la salute dei cittadini ma anche per l’eco-nomia. La promozione dell’uso della bicicletta consentirebbe in-fatti la creazione in tutta Europa di 76.600 nuovi posti di lavoro, molti dei quali nella vendita al dettaglio di biciclette e nella loro manutenzione, o nella fornitura di abbigliamento e accessori per

ciclisti. Soltanto in  Italia, si stima un potenziale di oltre 3.200 nuovi posti di lavoro afferenti al compar-to biciclette.

Dal punto di vista della salute pubblica, investire nella ciclabilità potrebbe voler dire anche salvare circa 10.000 persone: ossia ridur-re la mortalità per inquinamento atmosferico, pari a 500mila de-cessi ogni anno, e diminuire il nu-mero di incidenti stradali mortali che producono la cifra considere-vole di 90.000 vittime annuali.

In Italia proprio in questi giorni si realizza un passo in avanti per la promozione dell’utilizzo della bicicletta come mezzo di traspor-to. Dal 21 maggio sarà in vigore

.9muoversi

un nuovo decreto legge relativo ai diritti e agli obblighi dei pas-seggeri nel trasporto ferroviario (d.l.n.70), che riguarda anche il trasporto delle biciclette, discipli-nato dall’art. 5 del regolamento europeo. Nel decreto, all’articolo 6, viene esplicitato l’obbligo per le imprese ferroviarie di consen-tire il trasporto di cicli al seguito dei passeggeri. In caso di inosser-vanza la sanzione varia dai 200 ai 1.000 euro.

Giulietta Pagliaccio, presidente della FIAB, si è detta soddisfatta: “Adesso il trasporto delle biciclet-te non è più un servizio aggiuntivo ma è la regola, salvo comprovate ragioni di esclusione che devono

essere espresse. Questo obbliga anche Regioni e Imprese di tra-sporto ferroviario a concludere contratti (e prima ancora ad alle-stire bandi) di servizio che lo pre-vedono”.

Giacomo Scognamillo, respon-sabile FIAB per Bici+treno  ha aggiunto: “Non posso che esse-re d’accordo anche se non sono nuove le penalità per le aziende; sono previste sia nella carta dei servizi che nei relativi contratti. L’articolo 6 comma 1 apre la stra-da ad eventuali ricorsi, nelle sedi opportune, in caso di disservizio”.

investimento sicuro

LA CHIUSA DELLE LEGGENDEE DEI MISTERI

dal 30/05/2014 alle 18:30 al 30/08/2014 alle 18:30

cancello della Chiusa in via Porrettana 187Casalecchio di Reno (BO)

Giorgio Comaschi, attore e giornalista, conduce gli ospiti a originali ed esclusive visite alla Chiusa di Casalecchio,

una delle opere idrauliche più importanti mai realizzate, fra storie, racconti, strani personaggi, tesori nascosti,

origini e un tocco di comicità.

Un piccolo viaggio attraverso i segreti di un mondo passato ma anche presente, con sorprese, approfondimenti, e affascinanti

leggende sul mondo delle acque che hanno determinato col loro fluire i destini di Bologna e della sua crescita.

In compagnia di Comaschi, guida d’eccezione, anche il cantautore Fausto Carpani che veste i panni del Custode della

Chiusa e gli attori Roberta Nanni e Silvano Cavallina.

La visita spettacolo parte dal cancello della Chiusa in via Porrettana 187 e termina all’ingresso del Parco Talon.

Le visite si terranno nelle seguenti date:

Sabato 07 giugno, ore 17:30

Venerdì 04 luglio, ore 18:30

Sabato 30 agosto, ore 18:30

Per info e prenotazioni:Ass. Ponte della Bionda 334/3787219

tutti i giorni dalle 08:00 alle 11:00 e dalle 16:00 alle 19:00Costo 10,00 euro a persona

Evento promosso dal Consorzio della Chiusa di Casalecchioe del Canale di Reno.

DIECI ANNI DEL SENTIERO DELL’ATMOSFERAdal 07/06/2014 alle 10:00

al 08/06/2014 alle 18:00Rocca di Sestola, Pian Cavallaro, Monte Cimone (MO)

Si celebrano il 7 e l’’8 giugno i 10 anni dalla nascita del Sentie-ro dell’Atmosfera al Monte Cimone.

Per l’occasione l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale, il CNR, Apra Emilia-Romagna, il Servizio Mete-

orologico dell’Aeronautica organizzano due giorni sul tema “4 passi nel clima che cambia”.

La mattina del 7 giugno di terrà un convegno per illustrare i dati e le attività di questi dieci anni.

Si svolgeranno poi anche esperimenti e laboratori per bambini sul clima; la proiezione del documentario l’Alta Via dei Parchi;

un’escursione sul Monte Cimone e un concerto per il clima.

APPUNTAMENTI

10. ambiente

Ripuliamo l’EuropaMaxi-operazioni di

pulizia di strade, piazze, spiagge e

parchi il 10 maggio scorso in 28 Paesi

europei, in occasione del primo ‘European

Clean Up Day’. In Italia sono stati circa cinque-

mila i volontari armati di guanti, pinze e paletta impegnati a rac-cogliere tonnellate di rifiuti ab-bandonati. Tutto questo per una settimana di attenzione (dal 10 al 17 maggio) nata nell’ambito del-

la campagna ‘Ripuliamo l’Europa’ lanciata da Bruxelles.

“È un’iniziativa pratica, quindi infiliamoci guanti e stivali. Tutti vogliamo vivere in un quartiere pulito e dunque ripuliamo insieme l’Europa” aveva detto il commis-sario europeo all’ambiente, Janez Potocnik, annunciando l’evento.

A dare il via alla manifestazione in Italia il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, a Bologna in-sieme al sottosegretario Barbara Degani e ai volontari di Legam-biente.

‘’Giornate come questa - ha det-to il ministro - sono un segnale im-portante per i cittadini. Tenere la città pulita è un obiettivo e con la raccolta dei rifiuti riusciamo a con-

sumare meno risorse e ad avere più energia, ma anche più rispar-mi di costi’’. Galletti - che ha rac-colto rifiuti insieme ai volontari di Legambiente - ha anche spiegato che ‘’per il semestre europeo met-teremo al centro il tema di come l’ambiente può diventare fonda-mentale per accrescere lo svilup-po e l’occupazione. Oggi iniziamo questo percorso e vorrei che il gesto simbolico di questa mattina sia da esempio per tutti i cittadini. Non sporchiamo le città, mante-niamole pulite, ci viviamo meglio e risparmiamo risorse’’.

28 i Paesi, regioni ed enti locali partecipanti. L’Ungheria è stata la nazione che più si è prodigata per

dare visibilità ed attuazione all’ini-ziativa, con 2.000 manifestazioni organizzate su tutto il territorio, staccando nettamente le 200 della Scozia, poi le 137 dell’Italia, le 94 della Catalogna, le 76 fra Francia e Paesi Baschi in Spagna. Grandi assenti i tedeschi, mentre fanno capolino partecipazioni da Bosnia Erzegovina, Serbia e Tur-chia.

In Italia a fare la parte del leone sono stati i piccoli comuni e tanti volontari, non solo di Legambien-te e Wwf, che per l’occasione ef-fettua pulizie straordinarie nelle oasi di Valle Averto (Veneto), Scivu (Sardegna), Padule Orti - Bottago-ne (Toscana), Persano (Campania) e Macchiagrande (Lazio).

.11natura

Riserve in festaRiserve naturali dello

Stato in festa. Il Corpo forestale in occasione

di “RiservAmica” 2014, la Festa Nazionale

delle Riserve Naturali dello Stato, ha aperto al pubblico domenica

11 maggio ben 130 preziosi “tesori verdi”.Obiettivo: far conoscere ed ama-

re le aree protette gestite dalla Forestale come “luoghi speciali, che rappresentano uno scrigno di biodiversità, ambiente e cultura, dove è possibile immergersi pie-

namente nella natura”.  Tema di quest’anno la biocomplessità, per sottolineare l’importanza della protezione della natura sotto tutti i punti di vista. 

All’interno di 40 Riserve Natu-rali e tre Luoghi speciali (Selva di San Francesco ad Assisi, Tenuta di Castel Fusano a Roma e Cen-tro Nazionale per lo studio e la conservazione della Biodiversità Forestale a Pieve Santo Stefano in provincia di Arezzo) sono state organizzate iniziative per scoprire foreste e biodiversità “con la testa, il cuore e le mani”, in compagnia dei Forestali. Famiglie, comitive, gruppi, associazioni, ma anche singoli visitatori hanno potuto scoprire che in tutta Italia esiste una rete di Riserve Naturali dello

Stato che va dalla Foresta di Tar-visio all’Aspromonte e che tutela e gestisce una rara e importante biodiversità. 

Numerose le attività a cui è sta-to possibile partecipare presso le Riserve, come in quella Naturale Statale “Foresta demaniale del Circeo”, all’interno del parco Na-zionale che proprio quest’anno fe-steggia l’ottantesimo anniversario: visite guidate nel Giardino Botani-co storico nato alla fine dell’800 come giardino esotico della fami-glia Caetani e laboratori sensoriali di educazione ambientale che a seconda delle età dei partecipan-ti sono stati finalizzati al contatto interattivo con la natura. Possibile, inoltre - spiega la Forestale - veri-ficare l’opera di depurazione delle

acque inquinate svolta da alcune piante quali l’Iris, la Cannuccia e la Tifa all’interno del laghetto speri-mentale Rewetland, nato in colla-borazione con Enti anche europei per lo studio proprio della fitode-purazione. 

Rinnovata anche l’iniziativa del-la speciale tessera “Cercatori di Riserve”, distribuita in occasione della Festa dagli Uffici Territoriali per la Biodiversità (Utb) del Corpo forestale. Grazie a questo “passa-porto” dove è stato apposto un timbro come testimonianza del passaggio nella riserva, il visitato-re potrà fregiarsi del titolo di “Cer-catore di Riserve” e con il diritto ad un particolare riconoscimento se avrà collezionato i timbri di tut-te le Riserve.

12.alimentazione

Liberare l’Italia dal mito che nel bel Paese

si mangia sempre bene rendendo i

cittadini consapevoli delle proprie

‘cattive’ abitudini e dell’importanza di una

sana alimentazione. Secondo il Ministero della Salute,

un’alimentazione sana ed equili-brata può contribuire attivamente alla prevenzione di patologie lega-te all’avanzare dell’età. Da una re-cente indagine GfK Eurisko emer-ge però la poca consapevolezza degli italiani sulle corrette abitu-dini alimentari, in particolare tra gli over 50. Se sulle tavole italiane

non mancano mai alimenti come frutta e verdura, ricchi di vitamine e minerali, solo il 15% circa ne consuma le cinque porzioni gior-naliere raccomandate dall’Oms, con il rischio di un apporto insuffi-ciente di micronutrienti essenziali.

Per guidare la popolazione all’auto consapevolezza rispetto alle proprie necessità alimentari e le proprie abitudini, quasi sempre in conflitto fra loro, sono numero-se le attività e le campagne orga-nizzate da Amministrazioni, Enti e Associazioni.

Una di queste è ‘Curare la salu-te’, patrocinato anche da Fede-razione ordine farmacisti italiani, Società italiana di medicina gene-rale, della società oftalmologica italiana, della Società italiana di gerontologia e geriatria e dell’As-

sociazione nazionale medici car-diologi ospedalieri. Questa cam-pagna parte dal principio che, prima ancora che da un cambio di abitudini, per mantenersi in forma c’è bisogno dalla consapevolez-za di quali sono i comportamenti alimentari da evitare. Per questo nelle farmacie (ma anche in rete all’indirizzo www.curarelasalute.com) è possibile fare un test con il quale raccontare le proprie abi-tudini e farle poi analizzare in se-renità da un medico, che valuterà con il suo assistito quali correzioni apportare al suo stile alimentare.

Il “test della salute” chiede ai cit-tadini di rispondere a diverse ca-tegoria di domande, che riguarda-no la conoscenza e consapevolez-za in tema di sana alimentazione e corretti stili di vita, conoscenza e consapevolezza rispetto alla ap-

propriatezza delle proprie abitudi-ni : dalle classiche domande sulle vitamine a quelle sulla sedentarie-tà, affrontare il test po’ essere uti-le anche per chi crede di saperla lunga e di avere uno stile di vita più che sano.

Guru della gastronomia e del mangiar sano, anche il cuoco Gualtiero Marchesi, è impegnato in prima fila per la sensibilizzazio-ne degli italiani alla “cucina che previene”. Nel corso di un incontro sullo scompenso cardiaco tenuto-si a Ferrara, Marchesi ha spiega-to che : “La nostra è una cucina semplice, che non fa ricorso a tanti grassi e sale per amplificare i sapori. Quello che conta, per cucinare bene e restare in salute, è fare attenzione alla scelta degli ingredienti e alla cottura, che non deve mai bruciare gli alimenti.”

Mangiar beneper vivere meglio

.13ambiente

L’Italia che brucia menoL’Italia risulta essere

il quarto Paese dell’Unione Europea

per emissioni di CO2.Il nostro Paese, con 342 milioni

di tonnellate prodotte nel 2013, è dietro alla Germania – in pole po-sition in questa “sporca” classifica con 760 milioni di tonnellate, alla Gran Bretagna con 455 milioni di tonnellate e alla Francia, che ne produce 346 milioni di tonnellate.

Italia, Polonia, Spagna e Olanda seguono a ruota ma il data più al-larmante è che questi sette Paesi insieme totalizzano il 77% delle emissioni di CO2 di tutta l’Unione europea. A dirlo le prime stime di Eurostat per il 2013, secondo cui a livello comunitario le emissioni

di CO2 da consumo di energia l’anno scorso sarebbero scese del 2,5% rispetto al 2012, aumentan-do la riduzione dell’1,6% segnata nel 2012.

L’Italia diventa anno dopo anno più brava: rispetto al 2012 l’ani-dride carbonica emessa è stata ta-gliata del 6,6%. In Gran Bretagna è calata del 2,4%, mentre Germa-nia e Francia, al contrario, han-no registrato una crescita (+2% e +0,6%), insieme alla Polonia (+0,3%).

Nel 2013 secondo Eurostat le emissioni di CO2 sono diminuite in 22 Stati membri, ad eccezione della Danimarca, che ha visto un aumento record del +6,8%, poi di Estonia (+4,4%) e Portogallo (+3,6%), oltre a Germania, Fran-cia e Polonia. A registrare invece

i tagli maggiori di CO2 prodot-ta l’anno scorso risultano Cipro (-14,7%), Romania (-14,6%), Spa-gna (-12,6%), Slovenia (-12%), Bulgaria e Grecia (-10,2%). 

Ma c’è sicuramente bisogno di fare meglio: nel marzo 2013 la concentrazione di biossido di carbonio nell’atmosfera terrestre era di circa 399 ppm, non troppo lontano alla “soglia di non ritor-no” di 450 ppm, come indicato nel protocollo di Kyoto. In questo accordo le nazioni si impegnano a limitare e ridurre le emissioni di biossido di carbonio, affinché la sua concentrazione resti al di sot-to della soglia più sopra indicata.

Si ipotizza che la concentra-zione atmosferica di biossido di carbonio prima della rivoluzione industriale fosse 280 ppm, e che

quindi sia aumentata del 35% dai tempi della rivoluzione industriale e del 20% dal 1958. La combu-stione dei combustibili fossili (car-bone, petrolio) sarebbe la causa di questo aumento per il 64%, mentre la deforestazione sarebbe la seconda con il 34%.

Fra il 1999 e il 2009 il livello di biossido di carbonio nell’aria è au-mentato di 2 ppm all’anno, ed è in costante accelerazione: a que-sto ritmo, se le emissioni non sa-ranno ridotte secondo gli accordi, la soglia verrà superata nel 2030 circa. Secondo i modelli climato-logici più seguiti il superamento di questa soglia porterebbe la temperatura media della terra ad aumentare di due gradi, e il livello dei mari a innalzarsi di almeno un metro entro il 2040.

14. turismo

Il turismo ecologico nei parchi, nelle oasi,

nelle riserve e nelle aree verdi raggiunge

in Italia il record storico di sempre.

E’ infatti arrivato a 12 miliardi di euro, in lenta ma progressiva crescita, il fatturato del compar-to, così come in crescita il numero delle presenze anche negli anni della crisi, in controtendenza ri-spetto alle vacanze tradizionali.

L’Italia può contare su ben 871 i parchi e aree protette presenti che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale. A spinge-re un numero maggiore di turisti verso la natura secondo Ecotur sono prevalentemente  la voglia

di fare attività sportive come trek-king, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing (47%) e il relax (20%), ma anche l’enoga-stronomia (15%) e la riscoperta delle tradizioni (10%). La vacan-za verde è infatti spesso abbinata all’enogastronomia locale grazie alla presenza in Italia della più grande varietà di percorsi turisti-ci legati all’enogastronomia con oltre a più’ di ventimila agrituri-smi, 1200 mercati degli agricol-tori di Campagna Amica “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici.

 Per la prima volta nel 2013 l’in-

cidenza di turisti stranieri ha rag-giunto il 40,2% del totale nel tu-rismo natura nei parchi, nelle oasi e nelle riserve (era il 38% l’anno precedente), e questo genera un incremento del giro d’affari, in

quanto un turista straniero spen-de mediamente 100 euro al gior-no a fronte dei 65 di un turista italiano, secondo Ecotur.

 Una capacità di attrazione dovu-

ta anche alle opportunità “estre-me” offerte dall’agriturismo che in Italia può contare su un crescente di strutture diversificate. L’ agritu-rismo Poggio alle Ville, Via di Muc-ciano, Mugello, Firenze offre ad esempio la possibilità di dormire “appesi” su un albero con vista sulla natura e  quella di dondolarsi con l’altalena nel vuoto ma in al-tre strutture della Toscana si può anche sentire l’ebbrezza di scoc-care frecce a 1300 metri di altez-za come Robin Hood o effettuare escursioni a bordo di “trattori pa-noramici”, fare un tour tra stalle per vedere dal vivo come si lavo-rano le carni suine o la cinta se-

nese, passeggiare nel bosco, fare corsi di pittura, cucina ed equita-zione, ma anche le più classiche degustazioni di prodotti aziendali e le visite in cantina.

 Il numero degli agriturismi in Ita-

lia negli ultimi dieci anni è aumen-tato del 57 per cento ed ha rag-giunto la cifra record di 20474, il piu’ alto di sempre. Il maggior nu-mero di aziende si trova in Tosca-na (4185) ed in Trentino (2996) ma nel tempo la diffusione è di-ventata capillare su tutto il terri-torio nazionale anche se il 47 per cento si trovano al nord, il 34 per cento nel centro e il 19 per cento nel mezzogiorno. Anche l’offerta di servizi è sempre più diversifica-ta con 16906 strutture che offro-no l’alloggio in 217946 posti letto e 8363 piazzole di sosta per l’a-gricampeggio.

Il turismo ecologicoimpenna

.15ambiente

Mensile omaggio in abbinamento a La Pulce Il Fè Il Rò Il Rigattiere in edicola - Biosfera,mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l a Socio Unico - Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail [email protected] - Concessionaria: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Ferrara, Viale Cavour n.21-Tel.0532.200033 - Mail: [email protected] – Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’ 11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà.La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. a Socio Unico precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventualepubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito.Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è [email protected] - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti sono riservati ad Edit Italia S.r.l. a Socio Unico.

Gas e acqua, la tutela dell’ambiente

Cinque anni di campagna di

controlli congiunti tra l’Autorità per l’Energia e la Guardia di Finanza

hanno dato risultati importanti.

Oltre 500 i controlli effettuati per recuperi amministrativi supe-riori ai 14 milioni di euro, circa 20 denunce penali e più di 60 avvii di procedimenti penali.

La collaborazione su ispezioni e verifiche tecniche a tutela dei con-sumatori è quindi stata positiva e per il 2014 autorità e Guardia

di Finanza lanciano un piano che prevede 140 controlli, con un au-mento del 30% rispetto allo scor-so anno. Per la prima volta la len-te sarà anche puntata sul settore dell’acqua, soprattutto in merito alla correttezza nella gestione di contatori e fatturazione.

Tra i sistemi che saranno utilizza-ti anche le cosiddette telefonate civetta e i controlli a sorpresa. In-sieme al nucleo speciale Tutela dei Mercati della G.dF. saranno posti sotto osservazione diversi aspet-ti: dalla qualità del servizio gas al corretto utilizzo degli incentivi pagati con le bollette dei consu-matori. E la vigilanza proseguirà anche sulla Robin Hood Tax, ovve-ro sul divieto di traslazione della maggiorazione d’imposta Ires, che

ha fruttato 6 milioni di euro a van-taggio dell’erario.

Anche quest’anno il maggior numero di controlli (60 in tutto), fa sapere l’Autorità per l’Energia, riguarderà un settore particolar-mente rilevante per la sicurezza dei consumatori, ovvero il rispetto da parte delle imprese della rego-lazione su potere calorifico, pres-sione e grado di odorizzazione del gas, indispensabile per individua-re eventuali fughe. Nel mirino pure il servizio di pronto intervento gas, che deve essere gratuito, attivo 24 ore su 24 e tempestivo nella risposta. E anche in questo caso le verifiche saranno effettuate senza preavviso.

Il presidente dell’Autorità per l’E-nergia, Guido Bortoni, ha definito

‘’storico’’ il piano di controlli pro-grammato per il 2014, visto che non solo estende la vigilanza ‘’a una dozzina di altri fronti’’, ma so-prattutto, spiega, sposta l’atten-zione sempre ‘’più verso il cliente, il consumatore, finale’’. Insomma per Bortoni si tratta ‘’di un salto di qualità’’ rispetto al passato.

Alla presentazione del nuovo pia-no ha partecipato anche il coman-dante dei reparti speciali delle Fiamme Gialle, generale di corpo d’armata Giorgio Toschi, che ha evidenziato come dietro le ispe-zioni ci sia ‘’un lavoro di indagine, non casuale ma frutto di interventi mirati’’. Inoltre Toschi ha precisato come l’intento delle verifiche sia più che altro ‘’preventivo’’.

Via D’Azeglio 3/C - Ravenna - Tel. 0544 217700 - www.giancarloceccolini.itAPERTO TUTTI I GIORNI dalle 6,30 alle 19,30 - chiuso la domenica

BAR - CAFFETTERIA - PASTICCERIA

PANETTERIA - FOCACCERIA

GASTRONOMIA VEGETARIANA

RISTORANTE VEGETARIANO��� �fi cat� �i�lo�ic�

Per una sana colazione e dolci pausePer una sana colazione e dolci pausePer una sana colazione e dolci pausecon centrifughe, succhi e tutta la nostra pasticceriacon centrifughe, succhi e tutta la nostra pasticceriacon centrifughe, succhi e tutta la nostra pasticceria

da sempre genuina per passioneda sempre genuina per passioneda sempre genuina per passione