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2 Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 2 Creazione Creazione costituita nel Dicembre 2002 e operativa da Settembre 2003 Natura Natura fondazione privata senza fini di lucro, espressione dello sforzo comune nel settore ICT dei principali attori impegnati nello sviluppo regionale: enti nazionali e locali, centri di ricerca, imprese, banche La Fondazione Torino Wireless Soci fondatori Soci fondatori Missione (primo quinquennio) Missione (primo quinquennio) “(…) creare e sostenere lo sviluppo del Distretto tecnologico piemontese, aumentando il peso dell’ICT sull’economia regionale e posizionando il Piemonte come uno dei distretti più innovativi a livello internazionale”. (art. 3.2, Statuto Fondazione Torino Wireless)

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2Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 2

CreazioneCreazionecostituita nel Dicembre 2002 e operativa da Settembre 2003

NaturaNaturafondazione privata senza fini di lucro, espressione dello sforzo comune nel settore ICT dei principali attori impegnati nello sviluppo

regionale: enti nazionali e locali, centri di ricerca, imprese, banche

La Fondazione Torino Wireless

Soci fondatoriSoci fondatori

Missione (primo quinquennio)Missione (primo quinquennio)

“(…) creare e sostenere lo sviluppo del Distretto tecnologico piemontese, aumentando il peso dell’ICT sull’economia regionale e posizionando il Piemonte come uno dei distretti più innovativi a livello internazionale”. (art. 3.2, Statuto Fondazione Torino Wireless)

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3Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 3

Torino Wireless: il secondo quinquennio

Giunta Regionale del 24 Novembre 2008: “Su proposta dell'assessore alle Politiche

per l'Innovazione, Andrea Bairati, è stato approvato il programma strategico a

sostegno del distretto tecnologico dell'ICT…”

Primo quinquennio Secondo quinquennio

Azioni principali (semplificazione)

R & D

ACCELERAZIONE IMPRESA

VENTURE CAPITAL

Vision e mission: creare e sostenere lo sviluppo del Distretto ICT piemontese…

Proprietà Intellettuale

Networking, Clustering

Grandi progetti e Bandi

Progetto PMI e GAP Evoluzione

Vision e Mission: essere driver per lo sviluppo del territorio- Focus sulle imprese e sulla costruzione di

filiere

- Forte indirizzo e integrazione con le politiche regionalipolitiche regionali

InnovazioneInnovazione InvestimentiInvestimentiCompetenzeCompetenze

Azioni principali (semplificazione)

ProgrammaProgramma di

sostegno per lo

sviluppo del

distretto ICTdistretto ICT

POLO ICTPOLO ICT

Altri Altri progettiprogetti

• Think up• Valle Cauca

Spin offPiattaforma Piattaforma

regionale per regionale per IPRIPR

Innogest Innogest CapitalCapital

Venture Capital

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4Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 4

Torino Wireless: Vision e Mission

Vision:

essere driver per lo sviluppo del territorio driver per lo sviluppo del territorio e mediatore (cernieracerniera) tra le imprese e le politiche di innovazione regionali

Mission:

Consolidare e potenziare il Distretto Piemontese delle ICTConsolidare e potenziare il Distretto Piemontese delle ICT attivando programmi di innovazione e progetti di filiera capaci di aumentare:

• la competitivitàcompetitività delle imprese

• il Prodotto Regionale Lordo Prodotto Regionale Lordo (fatturato, nuove imprese,…)

• l’occupazioneoccupazione

Focus sulle tre leve strategicheFocus sulle tre leve strategiche

InnovazioneInnovazioneInnovazioneInnovazione InvestimentiInvestimentiInvestimentiInvestimentiCompetenzeCompetenzeCompetenzeCompetenze

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5Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 5

Torino Wireless: obiettivi strategici

1)domini tecnologici ad alto potenziale di sviluppo per

a) aggregare imprese e investimenti

b) indirizzare risorse pubbliche

2)adozione d’innovazione a) individuando opportunità

di mercato e di sviluppo di vantaggio competitivo

b) favorendo lo sviluppo di conoscenze su tecnologie innovative

3)processi innovativi anche in altri settori

a) progetti e programmi di innovazione basati sullo sfruttamento delle ICT

1) Supporto alle imprese nela) valutare e conoscere

proprie competenzeb) definire piani di crescita e

sviluppo di processi innovativi

2) “coaching” su a) capacità progettuale,

vision tecnologica, strategia di business e commerciale

b) capacità di dialogo con il capitale di rischio

3) Collaboration e co-opetitiona) progetti di filiera su aree

di innovazione di interesse comune

b) programmi mirati al sostegno della competitività dell’intero distretto

1)Veicolare risorse per innovazione sul territorio

a)bandi MiUR (dlg 297)b)bandi tematici TW

2)Aumentare l’efficacia della partecipazione a bandi

a)qualificazione di proposte progettuali e ricerca partner

3)Aumentare il capitale di rischio disponibile per le iniziative ad alto potenziale e contenuto di innovazione

a)Sostenendo le politiche di seed capital per il settore ICT attraverso Piemontech

InnovazioneInnovazione InvestimentiInvestimentiCompetenzeCompetenze

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6Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 6

Attività per le imprese: Assistenza tecnica su bandi

ObiettivoObiettivo: supportare le PMI del Distretto nella partecipazione efficace ai

bandi di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo.

Accesso e modalitàAccesso e modalità: call in occasione di bandi con modulo on-line per la richiesta di supporto

Tipologia di intervento:Tipologia di intervento: 1) Supporto allo sviluppo delle proposte progettuali:

attraverso incontri di approfondimento, gli esperti di Torino Wireless potranno aiutare le imprese nella strutturazione di una proposta progettuale in linea con gli obiettivi e i requisiti del bando.

2) Supporto alla creazione di partenariati: Torino Wireless supporta le imprese nell'individuazione di partner per la costituzione di un team di progetto qualificato e completo di tutte le competenze necessarie allo sviluppo del progetto.

Il supporto è orientato all'interpretazione del bando e ai contenuti della proposta, ma non riguarda gli aspetti procedurali e formalinon riguarda gli aspetti procedurali e formali, né la predisposizione e trasmissione della proposta stessa.

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7Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 7

Distretti “Tradizionali” e Distretti Tecnologici

Distretti tradizionali Molteplicità di attori omologhi, in genere piccole aziende

manufatturiere, con dimensione sottocritiche per affrontare autonomamente processi di innovazione

Creazione di strutture trasversali per R&D, accesso a competenze di alta qualificazione, marketing ....

Distretti tecnologici Pluralità di tipologie di attori “strongly committed”

(industria, finanza, ricerca, decisori politici) in un settore economico/industriale per accelerare processi di crescita

Identificazione di strategie condivise e presidio della loro implementazione attraverso l’attivazione di un processo di creazione crescente di conoscenza e di trasformazione della stessa in business

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8Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 8

Definizione di distretto

Interagiscono in modo virtuoso: la ricerca ad alto contenuto tecnologico lo sviluppo imprenditoriale ed industriale sul territorio.

Presenza in una certa area geografica di una massa critica di attori industriali ed istituzioni, i quali beneficiano tutti insieme di particolare successo in un determinato settore.

“A cluster is a geographically proximate group of companies and associated institutions in a particular field, linked by commonalities and complementarities.“ Michael F. Porter. On Competition. Page 199

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9Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 9

Toscana: ICT, Tecnologie Sicurezza processi prodotti

Puglia III Micro e Nanotecnologie

Trentino Alto Adige:Tecnologie per l’edilizia sostenibile

Umbria:Edilizia sostenibile

LazioDistrettoAereospaziale

I 24 distretti italiani sono stati creati in aree strategiche e sono i seguenti:Applicazioni wireless (Piemonte), Biomedicina molecolare (Friuli Venezia Giulia), Biotecnologie, ICT, Materiali avanzati (Lombardia), Materiali polimerici e compositi (Campania), Meccatronica (Emilia Romagna), Microelettronica (Sicilia), Nanotecnologia (Veneto), Sistemi intelligenti integrati (Liguria), Aerospazio (Lazio), Energie rinnovabili (Trentino), ICT e sicurezza (Toscana), Innovazione Sicurezza e Qualità degli Alimenti (Abruzzo), Agro-industria (Molise e Puglia), High-Tech (Puglia), Tutela dei rischi idrogeologici (Basilicata), Logistica, Beni culturali (Calabria), Biomedicina e delle Tecnologie per la Salute (Sardegna), Trasporti navali, Agro-bio e pesca eco-compatibile (Sicilia), Nanomicrotecnologie e materiali speciali (Umbria).

Italia: la situazione

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10Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 10

Nel 2006 nasce ADiTe , che si propone come associazione aperta volta a migliorare la capacità dei Distretti Tecnologici di lavorare in rete. Gli attuali distretti aderenti sono:

CBM - Technology District for Molecular Biomedicine - Trieste

DHITECH - High Tech Technology District - Lecce IMAST - Technology District for Polymeric and Composite

Materials Engineering and Structures - Naples SIIT - Technology District for Integrated Intelligent Systems -

Genoa Torino Wireless - ICT Technology District - Turin Veneto Nanotech - Technology District for Nanotechnologies

– Padua R&D.LOG - Technology District of Logistics and

Transformation – Gioia Tauro

L’associazione

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11Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 11

Trend tecnologici ICT in relazione al M2M

“Ubiquitous” o “Pervasive” computing, “ambienti intelligenti”

La disponibilità di dispositivi elettronici miniaturizzati e di basso consumo in grado di sentire, elaborare e comunicare permette di realizzare ambienti sensorizzati con elevata densità.

In tali ambienti è possibile osservare un insieme di fenomeni che vanno dalle comuni condizioni atmosferiche a situazioni più sofisticate quali presenza di persone e loro comportamento, monitoraggio della loro posizione (e conseguenti azioni quali generazione di allarmi qualora si allontanino dall’edificio).

Dispositivi di questo tipo possono essere annegati nell’ambiente o indossati dai soggetti in esso presenti

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12Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 12

Trend tecnologici ICT in relazione al M2M

La presenza di dispositivi in numero elevato, in grado di rilevare e trasmettere informazioni, genera una elevata quantità di dati, che necessitano di sofisticate tecniche di elaborazione, sintesi e presentazione per poter essere utilizzate.

I dispositivi presenti nell’ambiente operano in modo completamente autonomo. Devono essere in grado di comprendere il cosiddetto “contesto” nel quale operano, senza intervento dell’uomo. E’ il concetto della “context awareness”, un settore della ricerca molto attuale.

In alcuni casi i dispositivi (ad esempi quelli indossabili) devono anche interagire con l’utente. Si pone quindi il problema di studiare interfacce uomo macchina particolarmente semplici ed efficaci e prestare particolare attenzione a usabilità e accessibilità.

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13Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 13

Trend tecnologici ICT in relazione al M2M

Miniaturizzazione, nanotecnologie, Internet delle cose

Le comunicazioni di breve raggio sono una delle componenti delle reti del futuro (“Internet of things”). Un dispositivo in miniatura tenuto in tasca può autonomamente interagire quando chi lo porta con sè si avvicina ad un oggetto o ad un altra persona che porta con sè un dispositivo simile.

La interazione tra un utente e il mondo che lo circonda può in questo modo essere migliorata e semplificata, ad esempio informando l’utente stesso su qualcosa che si trova (o sta succedendo) vicino a lui.

Esempio: RFID, carrello della spesa, etc. In questo caso l’intelligenza dell’ambiente è ottenuta mediante i tag RFID, che portano informazioni di tracciabilità che possono essere raccolte ed elaborate (es. per transizione di pagamento)

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Trend tecnologici ICT in relazione al M2M

Cloud computing , Social networking: dal web 2.0 al 3.0, Security

Mentre il Web 1.0 era fatto di documenti testuali, il Web 2.0 è realmente multimedialemultimediale, cioè composto di suoni, immagini, realtà virtuali, filmati maggiori problemi di accessibilità superabili però con la nuova generazone di interfacce vocali. Il web 3.0 richiede maggiore eleborazione semantica.

L'utente non è più solo ma al centro di reti e conversazioni e non è più passivo fruitore ma anche creatore di contenuti, cioè prosumer prosumer molto utile per i molto utile per i disabili che non hanno possibilità di socializzazione disabili che non hanno possibilità di socializzazione reale.reale.

La sicurezza diventa dominante e l’interoperabilità e’ La sicurezza diventa dominante e l’interoperabilità e’ richiesta a tutti i livelli di protocolli usati.richiesta a tutti i livelli di protocolli usati.

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15Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 15

Case history di successo M2M per e-Health

Fondazione Torino wireless dal 2003 ha iniziato ad investire in questo ambito attraverso il progetto DREAM

Prodotto ingegnerizzato presentato ufficialmente ad Handimatica 2008.

Da febbraio 2009 e’ utilizzato in un servizio di teleassistenza attivato su 1500 anziani dalla Regione Piemonte (gara europea vinta da Telecom in Ats con imprese che hanno sviluppato sistema).

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16Sintesi struttura e attività di Distretto - ottobre 2008 © Torino Wireless 2008. All rights reserved 16

La soluzione ingegnerizzata dell’orologio assistivo: da DREAM ad ADAMO™

• Valore 1,8M€ finanziato al 70%. • Partner: TOWL, ISMB, Polito, 3 ASL e Comune

TO (Ass. politiche sociali).• Attivata una filiera produttiva nelle soluzioni

tecnologiche per servizi di tele-assistenza domestica (Consoft Sistemi SpA, Prima Electronics SpA, Etica Srl)

DREAMADAMO