BINDER WORLD · musica hindi. Da quanto tempo lavora per BINDER? Lavoro per l’azienda oramai da...

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BINDER WORLD 2017 BINDER nel mondo BINDER INDIA A colloquio con: Kulkarni Ravi Kumar Da pagina 3 Case study BIX GmbH Test di resistenza per auto Da pagina 6 Dentro BINDER Innovazioni di prodotto, Accessori, interviste e gioco a premi Da pagina 8 COMPETENCE FACTORY Da pagina 11 IT

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BINDER WORLD2017BINDER nel mondoBINDER INDIAA colloquio con: Kulkarni Ravi Kumar Da pagina 3

Case study BIX GmbHTest di resistenza per auto Da pagina 6

Dentro BINDERInnovazioni di prodotto,Accessori, interviste e gioco a premiDa pagina 8

COMPETENCE FACTORYDa pagina 11

IT

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BINDER nel mondoBINDER nel mondo

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Indice

02 Prefazione: Peter M. Binder, CEO

03 Parte 2 della serie "BINDER nel mondo" BINDER India

04 Cultura indiana

05 India: luoghi da visitare

06 Case Study BIX: test di resistenza per auto

08 Accessori: barre luci LED

09 Incubatore refrigerato con nuovo regolatore

09 Informazioni prodotto: rivestimento TIMELESS

10 Accessori: agitatore a rotazione

11 BINDER COMPETENCE FACTORY

12 Trasloco nella COMPETENCE FACTORY

14 Premio per l’innovazione BINDER Intervista con la Dott.essa Ric.

Melina Schuh

16 Il mercato in Medio Oriente

17 Presentazione: Uwe Werner, direttore del personale

18 La Casa della storia Baden-Württemberg

19 Gioco a premi estivo

20 Colofone

PREFAZIONE DI PETER M. BINDER

Cari lettori di BINDER WORLD,

Dopo soli 27 mesi di progettazione e costruzione, a fine marzo 2017 la BINDER COMPETENCE FACTORY è stata completata con successo. Nella nuova fabbrica si lavora già febbrilmente per l’installazione degli impianti di produzione. In futuro troveranno posto in questa fabbrica l’intera lavorazione delle lamiere, nonché la costruzione grezza dei nostri apparecchi. Su di una superficie di 8.300 m2 nasce una struttura produttiva modernissima e in gran parte automatizzata. Le operazioni di trasloco, iniziate a maggio, dureranno fino ad agosto. Già a fine agosto le linee produttive nel nuovo edificio saranno disponibili con tutta la loro capacità. A fine settembre, con una grande festa d’inaugurazione per dipendenti, ospiti del mondo politico e d economico, nonché partner ed amici di BINDER GmbH, questo progetto troverà la sua provvisoria conclusione. All’inizio del 2017 anche l’integrazione SAP è stata terminata con successo. Dopo due mesi di fase iniziale, da marzo tutti i processi aziendali funzionano senza problemi e sono disponibili anche tutti i rapporti per la gestione dell’azienda. Vorrei qui ringraziare tutti i dipendenti coinvolti nel progetto. Grazie al loro grande impegno è stato possibile effettuare la procedura di migrazione in un solo anno. La società di consulenza SAP ci ha premiato per la particolare rapidità ed efficienza della procedura di introduzione.Siamo pronti ad affrontare con gioia le molte nuove sfide che ci attendono. Faremo in modo di rendervene partecipi nelle forme consuete. In conclusione Vi auguro buon divertimento nella lettura della nostra nuova edizione di BINDER WORLD.

Grazie mille per l'interesse dimostrato verso la nostra azienda.Amichevolmente,

il Vostro Peter M. Binder CEO

CURRICULUM VITAEPrima di entrare in BINDER, Ravi ha occupato diverse posizioni come direttore vendite per produttori importanti nel settore medicale quali Becton Dickinson, USA, la società giapponese Terumo Penpol e quella svizzera DKSH. Ha conseguito un diploma di laurea presso la Omanisa University di Hyderabad, in India. Inoltre, può vantare alcuni riconoscimenti nel campo delle vendite e del marketing. Ravi ha 53 anni, è sposato ed ha una figlia e un figlio. Guarda volentieri serie umoristiche e film, e ascolta musica hindi.

Da quanto tempo lavora per BINDER? Lavoro per l’azienda oramai da più di cinque anni.

Quali sono state le sfide più grandi in questo periodo?Il maggiore impegno è stato certamente quello di fronteggiare la concorrenza locale ma anche quella a livello internazionale. In particolare per quanto attiene alla formazione dei prezzi e alle condizioni di pagamento.

Potrebbe raccontarci una particolare storia di successo?Sono due i successi di cui sono particolarmente orgoglioso. Nel 2014 ci siamo aggiudicati l’appalto di Ferring relativo a camere climatiche per test di stabilità, imponendoci contro aziende del calibro di Memmert, Vötsch e Thermo. Anche altri grandi appalti di fornitura si sono risolti a nostro favore. Il capitolato riguardava incubatori a CO2 da utilizzare in laboratori per cellule staminali. Alla fine, grazie ai dettagli tecnici e a una presentazione dell’applicazione molto strutturata, abbiamo saputo essere più convincenti di concorrenti quali, ad esempio, Thermo, NBS e Nuaire.

Quale tra le molte caratteristiche di un apparecchio BINDER l’ha impressionata maggiormente? Per quanto concerne gli incubatori a  CO2, particolarmente nell’ambito della

fertilizzazione in vitro, possiamo vantare un’ottima crescita cellulare rispetto alla concorrenza, e anche le nostre camere climatiche per test di stabilità convincono con le loro prestazioni eccezionali nelle prove di stabilità.

Lavoro da BINDER perché …

Vendo molti apparecchi BINDER direttamente agli utenti finali, grazie all’ottima qualità "Made in Germany" BINDER gode di una eccellente fama in India. Per me è motivo di gioia contribuire ad accrescere il livello di notorietà del marchio BINDER in India.

Quali sono le particolarità culturali del Suo Paese?Culturalmente l’India è un Paese assai variegato e multiforme. In particolare con riguardo al cibo, all’abbigliamento, all’architettura, al ballo, ai festival, alle lingue e alle convinzioni religiose. In nessun altro Paese convivono così tante religioni: induismo, islamismo, cristianesimo, ebraismo, buddismo, giainismo, ecc. Quello che tutti gli indiani condividono è il particolare significato della famiglia: è questo che viene prima di tutto. Non è affatto insolito che i figli, dopo il college o anche dopo essersi sposati,

Parte 2 della serie "BINDER nel mondo": BINDER INDIAA colloquio con: Kulkarni Ravi Kumar, direttore sviluppo commerciale presso BINDER

> A colloquio con Kulkarni Ravi Kumar

...sono con passione della partita!

Immagine: skr.de

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BINDER IndiaCultura

BINDER IndiaLuoghi e cose da vedere

restino a vivere con i loro genitori. Per noi indiani il secolarismo e la nonviolenza sono molto importanti.

Che cosa dovrebbero evitare i visitatori in viaggio nel Suo Paese?Gli indiani amano le loro spezie e mangiano volentieri cibi assai piccanti. Al ristorante bisognerebbe assolutamente dire al cameriere quanto piccante deve essere il cibo, altrimenti si rischia di avere dolorose sorprese. Benché l’inglese sia una delle due lingue ufficiali sovraregionali insieme all’indi, bisognerebbe essere preparati al fatto che non tutti gli indiani padroneggiano l’inglese.Oggi l’India è un Paese moderno e inter­nazionale, e nondimeno alcune società, spesso quelle in zone rurali, sono ancora molto tradizionali e conservatrici. Ne dovrebbero tenere conto soprattutto le donne nella scelta dell’abbigliamento. Nelle grandi città o visitando i monumenti famosi non c’è bisogno di prendere nessuna precauzione al riguardo. Se un uomo saluta una donna, particolarmente se tra i due vi è un livello di conoscenza superficiale, è importante limitarsi a una semplice stretta di mano. Gli abbracci vanno assolutamente evitati.

Qual è la maggiore differenza culturale tra il suo Paese e la Germania?

Grandi differenze ci sono per quanto concerne l’abbigliamento. In India le donne vanno al lavoro con l’abito tradizionale, cioè con il sari.La cultura indiana prevede che in occasione di incontri di lavoro si faccia volentieri anche un poco di small talk, mentre in Germania si affrontano subito le questioni d’affari. Anche le trattative da noi durano piuttosto a lungo, mentre in Germania si dà la preferenza a decisioni rapide e modi di procedere molto diretti.

In India le persone sono molto sensibili in fatto di religione o politica. Pertanto, il visitatore dovrebbe mostrare sempre rispetto nei confronti dei simboli religiosi. In luoghi religiosi si deve assolutamente entrare scalzi. Accedervi con le scarpe viene considerata una grave mancanza di rispetto.

Ogni parte dell’India ha qualcosa da offrire. In Kaschmir e nel Ladakh vi sono bellissimi paesaggi naturali: valli verdeggianti e impressionanti catene montuose con vette innevate. I monumenti storici da ammirare abbondano particolarmente a Delhi ed Agra (parecchi siti patrimonio culturale dell’umanità UNESCO): Qutb Minar, una delle torri più alte del mondo islamico, il forte rosso, fortificazione e insieme palazzo, e naturalmente il Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo, tanto per citarne solo alcuni. Per chi preferisce il trambusto della

vita cittadina, la meta giusta è Mumbai. Anche qui i visitatori hanno molto da vedere: il Gateway of India, le grotte di Elephanta con le sculture di Shiva scolpite nella roccia al loro interno, il Sanjeev Gandhi National Park, il tempio Siddhi Vinayak. La città di Lonavla, nei pressi di Mumbai, è nota soprattutto come punto di partenza per visite ai templi buddisti nelle grotte di Karli, Bhaja e Bedsa.

Testimonianze dello splendore reale si trovano nelle città di Jaipur e Udaipur. Per il colore prevalentemente rosato degli edifici nel centro storico Jaipur viene anche chiamata "pink city". Tra le attrazioni si contano il palazzo cittadino Hawa Mahal, l’osservatorio "Jantar Mantar" del

18  secolo, nonché il Fort Nahargarh. La città di Udaipur è una delle mete turistiche preferite dai turisti in India. Grazie ai molti antichi palazzi e alle haveli edificati in marmo, viene anche chiamata "the white city". Si affaccia in tutta la sua bellezza sul tranquillo lago Pichola. Degni di essere visitati sono il grande palazzo del Maharaja, il tempio Jagdish e il Saheliyon Ki Bari, detto "Giardino delle Damigelle d’onore". Ambedue le città sono conosciute per la loro squisita tradizione culinaria. Spiagge da sogno si trovano nelle isole Andamane e Nicobare. Nell’India del Sud, poi, si dovrebbero visitare le città tempio nel Tamil Nadu e la città di Mysore. Le testimonianze degli antichi Maharaja di Mysore, comprendenti diversi templi e palazzi, attirano nella città molti visitatori indiani e stranieri. Da consigliare assolutamente è anche la squisita cucina dell’India del Sud.

Mumbai: luogo di lavoro di Kulkarni Ravi

India• Superficie: 3.287.263 km²

• Abitanti:

1.266.884.000

• Lingua nazionale: hindi

Immagine:urlaubsguru.deImmagine:jaipur-ka.de

Immagine:heimatlinks.de

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Relazione utente BIXRelazione utente BIX

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Vantaggi della camera climatica di simulazione ambientale MKF

• Finestra di controllo riscaldata con illuminazione

del vano interno a LED

• Protezione anticondensa programmabile per

i campioni

• Serbatoio di accumulo d'acqua integrato da 20 L

(modello 115, 240, 720)

• Condizioni costanti di test

• Elevata qualità e affidabilità

automobilistica. I test avvengono in base alle prescrizioni OEM e a standard validi a livello mondiale, ad esempio la VW TL 226, la Daimler DBL 7384, ecc. In camere climatiche per test di stabilità e stufe di essiccazione BINDER i componenti verniciati o rivestiti vengono sottoposti a verifica con riguardo a diversi criteri: resistenza alla temperatura e agli agenti atmosferici, durata operativa di vita in differenti intervalli di temperatura e climatici, nonché resistenza all'invecchiamento. Vengono stabilite, però, anche le interazioni con diversi fluidi, quali ad esempio sudore, creme solari, o sostanze per la pulizia e la manutenzione. In questo modo possono essere riconosciuti già in anticipo possibili danni, ad esempio, effetti negativi sulla brillantezza o effetti cromatici, oppure problemi di aderenza delle vernici. L’obiettivo delle simulazioni ambientali è di scoprire rapidamente e in modo efficace i punti deboli dei prodotti, evitando così l'insorgenza di reclami.

Stoccaggio a caldoPer lo stoccaggio a caldo e la verifica della resistenza alla temperatura vengono impiegate stufe di essiccazione BINDER della serie ED. Gli apparecchi dispongono di un ampio intervallo di temperatura compreso tra 5 °C sopra la temperatura ambiente e 300 °C. Grazie alle elevate temperature è possibile determinare il comportamento dei componenti da testare sotto il profilo della durata, del distacco e della formazione di screpolature, delle modifiche di colore e brillantezza.

test nel vano di prova, nonché precisione e affidabilità assolute. BINDER è proprio il partner giusto per noi. "A tutto ciò si aggiunge un ulteriore vantaggio: "Visto che gli alloggiamenti delle camere BINDER vengono verniciati da noi, abbiamo già da molti anni un ottimo rapporto di lavoro e teniamo in grande considerazione il buon servizio di assistenza clienti. Era quasi ovvio che avremo scelto le camere di simulazione di BINDER", afferma in conclusione il signor Scherer. Dal 2013 la società Bix si occupa dei rivestimenti per BINDER con l’ausilio di un impianto di rivestimento a polvere completamente automatizzato e robotizzato, concepito in base alle esigenze di BINDER, al fine di rivestire anche gli alloggiamenti di maggiori dimensioni.

L’aziendaLa società Bix è stata fondata nel 1887. La storia aziendale, che si snoda lungo un arco di 130 anni, copre l’intero sviluppo che porta dalle dorature, attraverso le pitturazioni e le verniciature di carrozze, fino alla tecnologia industriale altamente automatizzata di oggi.

Test di simulazione climaticaNelle camere climatiche di simulazione ambientale della serie MKF i componenti verniciati e rivestiti vengono testati in presenza di condizioni dinamiche. Con un intervallo di temperatura compreso tra ­40 °C e 120 °C, un intervallo di umidità che va dal 10% al 98% di umidità relativa, e una durata di stoccaggio che arriva a 30 giorni, vengono simulati profili climatici impegnativi. Mediante test di simulazione climatica ciclici, o anche test rapidi di breve durata con effetto accelerante viene stabilita la durata operativa di vita dei campioni con il 90°C / 96% di umidità relativa entro 3 ­ 7 giorni, nonché caratterizzata la loro resistenza all’invecchiamento a fronte di influssi climatici mutevoli. Le temperature e la durata di un test climatico vengono adattate sulla base delle condizioni d’impiego e dell’aspettativa di vita operativa del prodotto. Il signor Wolfgang Scherer, responsabile del controllo qualità / QMB presso Bix, spiega perché la sua azienda ha scelto le camere di simulazione di BINDER.

"Il grande vano interno, con un volume di oltre 720 litri, per noi è l’ideale, consentendoci di testare anche componenti interi. Poiché lavoriamo in modo riproducibile, sono molto importati anche le condizioni costanti di

> I componenti vengono sottoposti a test in una stufa di essiccazione BINDER.

> Camera climatica di simulazione ambientale MKF 56

Contatto per i clienti:Lothar BIX GmbHIndustriestraße 5 | 88605 MeßkirchWolfgang Scherer - Responsabile controllo qualità E-mail: [email protected]

Poiché lavoriamo in modo riproducibile, sono molto importanti condizioni costanti di test, nonché precisione e affidabilità assolute. BINDER è proprio il partner giusto per noi.

Wolfgang Scherer, responsabile controllo qualità / QBM presso Bix

auto i requisiti sempre crescenti e i termini di garanzia sempre più lunghi rappresentano un vera e propria sfida. Inoltre, molte aziende hanno stabilito proprie norme di prova. Allo stesso modo i produttori automobilistici di componenti verniciate e rivestite hanno sviluppato tutta una serie di speciali procedure di prova. In fondo anche all’interno della vettura oramai quasi tutti i componenti in plastica sono verniciati.

Verificare la resistenza delle verniciatureLa società Lothar Bix GmbH di Messkirch è  specializzata in procedure di rivestimento innovative e in verniciature di pregio. Per verificare la resistenza e la stabilità di verniciature e rivestimenti , la società effettua nel proprio laboratorio interno di prova i più diversi test di simulazione ambientale per clienti dell’industria

Compito

• Test di resistenza per componenti di veicoli

• Procedura di test in base a norme di prova• Resistenza all’invecchiamento e durata

operativa di vita di componenti verniciati e rivestiti

• Determinazione di durata, distacco e formazione di screpolature, modifiche di colore e brillantezza

• Stoccaggio a caldo per verifica della resistenza alla temperatura

• Sicurezza di processo ottimale• Precisione e affidabilità

Soluzioni BINDER

• Camera climatica di simulazione ambientale MKF

• Intervallo di temperatura: da ­40 °C a 180 °C• Intervallo di umidità: dal 10 fino al 98 %

di umidità relativa.• Test di simulazione climatica ciclici• Prove a misura di norma • Profili di temperatura complessi

• Stufa di essiccazione ED• Ampio intervallo di temperatura da 5 °C

sopra la temperatura ambiente a 300 °C• Elevata accuratezza della temperatura

Nel laboratorio di prova della Lothar Bix GmbH di Messkirch componenti auto verniciati e rivestiti vengono sottoposti a severi test.Caldo cocente, freddo siberiano, umidità tropicale o semplicemente solo vento e pioggia: la maggior parte dei componenti auto durante il loro intero ciclo di vita operativa vengono a contatto con una pluralità di agenti atmosferici, capaci di incidere sulla loro funzionalità e il loro aspetto, riducendone così la longevità. Inoltre, nell’uso quotidiano vanno soggetti a molteplici carichi meccanici e devono funzionare in modo sicuro ed affidabile anche in condizioni estreme. Pertanto, i diversi componenti auto e materiali vengono sottoposti a test di resistenza molto severi, per stabilire il loro livello di resistenza sotto il profilo dell’influsso degli agenti atmosferici e della temperatura. Per i fornitori di componenti

Test di resistenza per l’auto

> Verniciature Bix a Meßkirch

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News prodotto BINDERAccessori BINDER | Barre luci LED

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Kit di barre luci LEDBarre luci LED per attività di ricerca a bassa intensità luminosa

Incubatore refrigerato con nuovo regolatore Gli incubatori refrigerati della serie KB sono facilissimi da utilizzare e del 30% più efficienti sotto il profilo dell’energia

Rivestimento TIMELESS per prevenire la corrosione del vetroCamere climatiche per test di stabilità con l’innovativo rivestimento TIMELESS per prevenire la corrosione del vetro

Esse vengono offerte con lunghezze di 30 cm, 50 cm e 90 cm. Le barre luci sono protette contro spruzzi d’acqua (IP 65), e possono funzionare con temperature comprese tra –5°C e 60 °C. La loro luminosità ammonta a 600 Lux. Le barre luci vengono impiegate nei casi in cui le applicazioni in campo biologico richiedono basse intensità di luce.

"In special modo nell’ambito della ricerca di base, della biologia dello sviluppo e  dell’evoluzione, o della genetica, per la crescita di molti organismi modello, come ad esempio la Drosophila, il Caenorhabditis o il Danio zebrato, ma anche per muschi o per la germinazione di semi di piante superiori, si rende necessario un basso dosaggio di luce", spiega il biologo Dott. Ric. Jens Thielmann, manager di prodotto presso BINDER. Inoltre, al fine di creare condizioni simili a quelle naturali, in attività di ricerca con tali organismi è  spesso vantaggioso un ritmo giorno­notte. Quest’ultimo può essere programmato mediante il relativo dispositivo di controllo

con timer integrato. Con l’ausilio di un regolatore luminoso, l’intensità della luce viene impostata in un intervallo compreso tra lo 0 % e il 100 %. A un dispositivo di controllo possono essere collegate fino a quattro barre luci. Mediante magneti, il dispositivo viene applicato alla parete esterna del corpo alloggiante. Le barre luci vengono offerte come accessorio in due pacchetti. Il pacchetto base consiste in due barre luci, un dispositivo di controllo e il materiale di fissaggio. Il pacchetto di ampliamento consiste in due barre luci, nonché materiale di fissaggio.

Le barre luci consistono in pregiati moduli LED bianchi, con colore luce 6.500 K (cool daylight), che sono fissati in una guida profilata in alluminio. Possono essere posizionate in modo flessibile nel vano interno delle camere, e vengono collegate via cavo al dispositivo di controllo. I cavi vengono posati preferibilmente attraverso un foro di accesso, potendo però anche essere condotti attraverso la guarnizione sportello.

Come ulteriore novità BINDER GmbH presenta

la gamma ottimizzata degli incubatori refrigerati della serie

KB. Ora sono tutti equipaggiati con un nuovo regolatore programmatore BINDER. Le modalità d’uso intuitive e le innovative caratteristiche garantiscono maggiore efficienza in sede di applicazione. Sul monitor LCD da 5,7" a colori, dalla chiara

strutturazione, tutte le funzioni necessarie all’uso quotidiano sono riconoscibili a un semplice sguardo. L’intelligente struttura del menù è autoesplicativa e di facile uso. Mediante il regolatore possono essere programmati anche cicli di temperatura, nonché programmi settimanali e temporali. La nuova maniglia sportello, rivolta verso il basso in stato di chiusura, è stata modificata sotto il profilo ergonomico e in

base a ragioni di sicurezza. Il meccanismo di chiusura rivisto garantisce un’apertura e una chiusura assai semplici dello sportello. Inoltre, grazie all’orientamento verso il basso della maniglia viene evitata l’eventualità di un’apertura involontaria. Il nuovo regolatore rende, inoltre, gli apparecchi fino al 30 per cento più efficienti sotto il profilo energetico rispetto al modello precedente.

Tutte le camere climatiche per test di stabilità BINDER, equipaggiate con regolazione dell’umidità in combinazione con una porta interna in vetro, sono ora dotate del nuovo rivestimento TIMELESS. "Nel corso del tempo le porte in vetro delle tradizionali camere climatiche subiscono di solito un opacamento lattiginoso che non può più essere rimosso. Un tale opacamento insorge a causa di modifiche strutturali della superficie del vetro, dovute a influssi chimici o fisici," ci spiega la manager di prodotto BINDER

Miriam Faude. "Il nuovo rivestimento TIMELESS impedisce che tali opacamenti possano generarsi. Il vetro viene durevolmente protetto da fenomeni corrosivi. La lastra di vetro mantiene costantemente la sua trasparenza con una superficie liscia. Residui o sporcizia eventuali aderiscono con assai maggior difficoltà alla superficie rivestita, semplificando così la pulizia della porta interna in vetro rispetto a quella in vetro non trattato. "Sarà anche vero che oggigiorno si assiste ad un uso eccessivo

del termine ‘premium’, BINDER, però, offre fatti al di là delle parole. Grazie a molteplici innovazioni di prodotto e sviluppi tecnici abbiamo definito nuovi standard di riferimento sul mercato: esattamente come nel caso del rivestimento TIMELESS", afferma la manager di prodotto Miriam Faude. Il rivestimento delle porte in vetro di BINDER viene realizzato dalla società Saint­Gobain Glass, attiva a livello mondiale e  uno dei maggiori produttori di vetro piano in Europa.

> Per ulteriori informazioni cliccare qui

Da subito tutti gli incubatori refrigerati, gli incubatori e tutte le camere climatiche BINDER sono disponibili a scelta con barre luci LED inseribili in modo flessibile.

Gli incubatori refrigerati con compressore BINDER vengono da subito comandati mediante un controller con programmazione in tempo reale

e per fasce orarie, nonché con monitor LCD a colori.

> Barra luci di 50cm, fissata con Tesa Powerstips® alla parete superiore della camera

> Volume di fornitura kit base

Grazie a molteplici innovazioni di prodotto e sviluppi tecnici abbiamo definito nuovi standard di riferimento sul mercato:

esattamente come nel caso del rivestimento TIMELESS

Manager di prodotto Miriam Faude

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BINDER COMPETENCE FACTORYNews prodotto BINDER

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Agitatori a rotazione tagliati su misura Agitatore a rotazione per colture cellulari in sospensione in incubatore a CO2

La BINDER COMPETENCE FACTORY è terminata!La costruzione della nuova e modernissima fabbrica è stata terminata a tempo di record in meno di dodici mesi.

> Agitatore a rotazione universale con cavo a nastro piatto

Per incubatori a CO2 a partire da 150 L di volume interno BINDER offre dal primo aprile 2017 come accessorio l’agitatore per CO2. Tale genere di agitatore viene utilizzato per l’incubazione di cellule non aderenti, cosiddette colture cellulari in sospensione. A differenza delle cellule aderenti, che crescono solo su superfici, per le cellule in sospensione deve essere garantito che non precipitino sul fondo mediante agitazione

costante del mezzo liquido. Gli agitatori a rotazione per CO2 tagliati su misura per BINDER vengono acquistati direttamente dalla Edmund Bühler GmbH, rinomata azienda produttrice di apparecchi da laboratorio. La piattaforma dell’agitatore, che misura 375 mm x 375 mm, si adatta a tutti gli incubatori a CO2 della serie CB a partire da un vano interno di 150 litri. L’agitatore per CO2, collocato nella camera

Con l’ampliamento in grande stile della propria sede aziendale a Tuttlingen, BINDER ha tracciato il corso per il futuro, e posto una pietra miliare per la sua ulteriore crescita. Nella nuova fabbrica, la BINDER COMPETENCE FACTORY, in futuro troveranno posto l’intera lavorazione delle lamiere, nonché la costruzione grezza degli apparecchi. Su di una superficie di circa 8.300 m² è sorta una fabbrica modernissima – un mega progetto realizzato a tempo di record in meno di dodici mesi di tempo. Nel suo insieme l’intera fase realizzativa del progetto è avvenuta entro i tempi previsti. Dalla progettazione all’attribuzione dell’appalto e alla costruzione del primo lotto sono stati necessari ventisette mesi. La cerimonia del primo colpo di vanga si è tenuta l’11 maggio 2016, e già ai primi di marzo del 2017 è avvenuto il collaudo ufficiale finale per mano della città di Tuttlingen. A fine marzo l’edificio è stato consegnato ufficialmente dal responsabile di progetto della BINDER COMPETENCE FACTORY, Thomas Luippold al direttore della fabbrica Jörg Nauel, che sovrintende al trasferimento delle macchine nel nuovo capannone di produzione.

Nella realizzazione di un progetto edilizio di tali dimensioni il successo dipende in modo decisivo da un team di progettisti professionale e competente. "Il fatto che il progetto sia stato condotto a termine senza grandi difficoltà e in anticipo sui tempi previsti, dipende dall’incredibile

interna, viene alimentato con corrente e comandato mediante un controller posizionato al di fuori dell’incubatore. Di norma i due componenti vengono collegati tra di loro mediante un cavo tondo. "Ci siamo trovati davanti al problema di come posare il cavo senza fare ricorso alla soluzione classica tramite foro passante, con conseguente aumento del rischio di formazione di condensa nel vano interno, e quindi elevato rischio di contaminazione", ci spiega il biologo Dr. Ric. Jens Thielmann, manager di prodotto presso BINDER. Al fine di ridurre al minimo un tale rischio, BINDER offre due soluzioni speciali: nel caso della variante universalmente utilizzabile, l’agitatore e il controller vengono collegati tra loro mediante uno speciale cavo a nastro, fatto passare tra guarnizione e porta, evitando l’insorgenza del problema sopra citato. Nel caso della variante "professional", l’agitatore viene praticamente integrato nell’incubatore: i cavi del controller e dell’agitatore sono dotati di spine LEMO, che vengono collegate elettricamente attraverso un foro per cavo elettrico a tenuta di gas. Un tale foro per cavo elettrico è disponibile quale opzione per la serie CB BINDER e comprende prese LEMO collegate elettricamente nella camera interna e sulla parete posteriore del corpo alloggiante.

Grazie all’utilizzo esclusivo di materiali di pregio e componenti in acciaio inossidabile l’agitatore per CO2 non va soggetto a  corrosione anche in presenza di acido carbonico con elevata umidità dell’aria nell’apparecchio. Con una cessione di calore di massimo 4 Watt, le condizioni nell’incubatore a CO2 permangono costanti anche con agitatore in funzione.

Per mantenere la superficie di contamina­zione e il volume degli interventi di pulizia il più limitati possibili, la camera interna degli incubatori a CO2 BINDER consiste in acciaio inox imbutito con angoli arrotondati e le superfici interne della camera sono state ridotte al minimo. Inoltre, gli incubatori a  CO2 di BINDER, sono praticamente in grado di auto­sterilizzarsi nottetempo mediante una procedura con aria calda a 180 °C .> Agitatore a rotazione in incubatore a CO2 BINDER

CB 160

forza del team di progettazione", dice Thomas Luippold, "Qui erano richieste competenza specialistica e le necessarie capacità." Il team di progettazione di base era composto da 15  persone: architetti, esperti di statica, progettisti specializzati, il manager di progetto e il team di progettazione di BINDER. Tutti i soggetti coinvolti nel progetto hanno saputo muoversi sempre a un livello molto elevato, la collaborazione non ha comportato quasi nessun problema ed è stata estremamente strutturata.

Nell’ambito di un complesso masterplan, nei prossimi anni è prevista la costruzione di ulteriori edifici. Il progetto di grande respiro che va sotto il nome di "COMPETENCE CAMPUS" prevede interventi edilizi in diverse fasi esecutive sull’intera superficie dell’area aziendale. Per due ulteriori fasi costruttive già state presentate le relative richieste e ottenute le necessarie autorizzazioni. Il prossimo

passo prevede il collegamento del Centro di ricerca e  sviluppo (CRS) con la COMPETENCE FACTORY. Qui è stato progettato un edificio lungo e stretto, che costituisce l’accesso principale al "COMPETENCE CAMPUS". In esso troveranno posto l’area reception, spazi espositivi e ulteriori sale per riunioni. Tale edificio costituirà l’elemento edilizio unificante di tutte le possibilità future di sviluppo, già progettate nell’ambito del masterplan. Per tale motivo esso sarà particolarmente curato e di pregio. Una seconda fase prevede, poi, l’ampliamento della COMPETENCE FACTORY. Non è ancora disponibile una tempistica precisa al riguardo. In ogni caso, anche per tali fasi costruttive vi sono determinati intervalli temporali che vanno rispettati in base all’autorizzazione edilizia.

> Passaggio di consegna della BINDER COPMPETENCE FACTORY: da sinistra Frank Heilemann, Jörg Nauel e Thomas Luippold

> Per ulteriori informazioni cliccare qui

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Dentro BINDERDentro BINDER

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Trasloco nella COMPETENCE FACTORY A colloquio con Jörg Nauel

Siamo nell’immediata viglia del trasloco in grande stile dei macchinari nella nuova COMPETENCE FACTORY. Quante macchine troveranno posto nel capannone e quali sono i tempi previsti per il loro trasloco?A fine marzo abbiamo iniziato con i lavori di montaggio e messa in servizio del nuovo sistema di stoccaggio delle lamiere. Il tutto richiederà due mesi interi. Da fine maggio a inizio agosto, avverrà, passo a passo, lo smontaggio, il trasporto e l’installazione di otto grandi macchine del reparto punzonatura e curvatura, costruzione camere e alloggiamenti. Oltre a ciò, nella COMPETENCE FACTORY devono essere trasportate diverse macchine più piccole. Va anche ricordato che, oltre ai costi edilizi, abbiamo investito un ulteriore milione in una nuova macchina e in un sistema automatizzato di stoccaggio (robot).

Quali mezzi ausiliari si rendono necessari per il trasloco? Di questo compito non proprio ordinario abbiamo incaricato una ditta esterna. Si tratta di un’azienda specializzata in questo tipo di interventi che provvede a coordinare il trasloco dalla progettazione, allo smontaggio e rimontaggio delle macchine fino al loro trasporto.

Da un punto di vista logistico il trasloco costituisce un vero e proprio atto di forza. Qual è per lei la sfida maggiore da affrontare?L’impegno più gravoso è certamente quello di mantenere in essere la produzione in due siti separati. Temporaneamente ci troveremo ad avere due sedi di produzione che devono essere rifornite contemporaneamente. Al fine di rispettare le date di consegna prestabilite con i nostri clienti, ambedue le localizzazioni produttive devono funzionare senza problemi.

Nell’ambito del trasferimento il montaggio viene modificato secondo i principi della lean production. Quali sono i vantaggi offerti dalla lean production? Vi sono anche degli svantaggi? Non appena i capannoni della LEAN FACTORY si sono svuotati, possiamo iniziare con la preparazione per la lean production e riorganizzare le linee di montaggio. Lean production significa che le linee di montaggio vengono equipaggiate con un sistema di rifornimento del materiale. Il materiale necessario viene predisposto direttamente accanto alle catene di montaggio. Il fabbisogno di materiale si basa qui sugli ordini di produzione. In generale la lean production ha effetti positivi su tutti gli ambiti produttivi. Il turnover di materiale (basse giacenze di materiale) e la produttività

subiscono un miglioramento, con contemporaneo incremento dell’affidabilità di consegna e riduzione dei nostri tempi di esecuzione. Oltre a questo, la produzione di tipo lean presenta il vantaggio di una estrema flessibilità. Vale a dire, su una catena di montaggio possiamo passare in brevissimo tempo a differenti varianti di prodotto. In tal modo, anche gli ordini di BINDER INDIVIDUAL possono essere evasi secondo i requisiti richiesti, riducendo notevolmente i loro tempi di esecuzione. Volendo proprio andare alla ricerca di uno svantaggio, questo potrebbe essere il cambio di mentalità richiesto ai dipendenti. Quello che finora ha funzionato in modo spontaneo, casuale e senza sistema, non sarà più possibile in futuro. I nostri dipendenti devono lavorare in modo molto disciplinato e nel rispetto delle scadenze.

Come vi siete preparati all’introduzione della lean production? Fin dall’inizio è stata coinvolta nel progetto la società di consulenza Staufen AG. Si tratta di una società specializzata in questo processo di produzione. I nostri dipendenti sono stati addestrati intensivamente negli ultimi mesi alla lean production e si tengono regolarmente workshop al riguardo. A fine marzo abbiamo iniziato con il layout di massima e a fine giugno dovremmo avere terminato. A partire dal primo maggio abbiamo al nostro fianco un esperto in lean production. Il signor Fabien Schnoering è uno specialista in questo campo e ci supporterà al meglio nell’elaborazione del progetto complessivo.

Per quando pensa che la produzione possa funzionare a pieni giri? Prevediamo che al più tardi a metà agosto la produzione avrà raggiunto le sua piena capacità.

Presentazione personale Jörg Nauel:

• Età: 57 anni

• Posizione: vicepresidente Manufacturing

& Sourcing

• Professione: laurea in ingegneria

• Da sette anni in azienda

• Stato civile: sposato

due figli

Aprile 2016

Giugno 2016

Settembre 2016

Novembre 2016

Febbraio 2017

Maggio 2016

Luglio 2016

Settembre 2016

Dicembre 2016

Marzo 2017

Giugno 2016

Agosto 2016

Ottobre 2016

Gennaio 2017

Aprile 2017

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Intervista con la Dott.essa Ric. Melina SchuhVincitrice del premio BINDER per l’innovazione 2016

Nel 2016 Lei ha ricevuto il premio BINDER per l’innovazione. Potrebbe farci un breve resoconto del Suo lavoro?Studiamo come si generino ovuli capaci di essere fecondati, e come i possibili errori verificatisi in tale processo possano comportare sterilità, aborti e malattie quali la sindrome di Down. Inoltre, svolgiamo ricerche sulle ragioni della diminuzione della qualità degli ovuli in correlazione con l’invecchiamento della donna. Gli ovuli umani si formano già nell’embrione femminile per poi essere immagazzinati. Solo con l’inizio della pubertà gli ovuli immagazzinati vengono via via attivati. Una volta per ciascun ciclo mestruale, un ovulo capace di fecondazione giunge a maturazione, e viene rilasciato dall’ovaia nella tromba uterina. In sede di maturazione, l’ovulo deve escludere esattamente la metà dei cromosomi, in modo che l’embrione dopo la fecondazione non abbia troppi o troppo pochi cromosomi. È qui che spesso si verificano degli errori. Siamo stati noi ad avere effettuato il primo studio sulla divisione dei cromosomi in ovuli umani viventi. A tale scopo marchiamo i cromosomi e il cosiddetto fuso, una macchina consistente in fibre di proteine, che provvede a separare i cromosomi, con

proteine fluorescenti. Poi facciamo uso di potenti microscopi con cui realizziamo sezioni ottiche attraverso l’ovulo e osserviamo il processo di maturazione dell’ovulo, la meiosi, per due giorni. A tale scopo gli ovuli vengono coltivati in un medium speciale in incubatori sul microscopio, per simulare l’ambiente corporeo naturale.Mediante i nostri studi abbiamo scoperto che il fuso negli ovuli umani si sviluppa assai più lentamente rispetto ad altre cellule corporee. Per disporre correttamente i cromosomi nel fuso, esso deve essere subire modifiche per molte ore. Nondimeno, i cromosomi spesso non sono disposti correttamente nel fuso, cosa che potrebbe contribuire all’insorgenza dei frequenti errori in sede di divisione dei cromosomi. Abbiamo anche approfondito differenti ragioni che potrebbero spiegare la riduzione della qualità degli ovuli con l’invecchiamento della donna. Quando una donna invecchia, la struttura dei cromosomi nell’ovulo subisce delle modifiche. I  cromosomi col passare del tempo si disgregano e si separano troppo presto. Inoltre, anche i cinetocori modificano la loro struttura. Si tratta dei punti in cui il fuso viene a contatto con i cromosomi.

Attraverso la modifica della struttura dei cinetocori anche i cromosomi possono disporsi e separarsi in modo errato nel fuso, senza che la cellula possa rilevarlo mediante dei meccanismi di controllo.

Come si è sviluppato questo lavoro di ricerca nell’ultimo anno? Dall’inizio del 2016 sono direttrice dell’Istituto Max Planck per la chimica biofisica di Gottinga. Qui mi occupo di sviluppare il reparto dedicato alla meiosi, che si occupa della generazione degli ovuli. Con la crescita del reparto emergono anche molte possibilità nuove e interessanti di ricerca. Abbiamo allestito anche un laboratorio satellite a Cambridge, in Inghilterra. Si trova all’interno della Bourn Hall Clinic, la prima clinica per la fecondazione in vitro del mondo. La clinica è stata fondata da Robert Edwards e Patrick Steptoe, che hanno contribuito all’affermazione della fecondazione in vitro per esseri umani e, quindi, creato il presupposto per la nascita di milioni di bambini. Siamo molto felici di continuare a collaborare con questa clinica speciale per approfondire lo studio degli ovuli umani.

Quali sono stati i maggiori successi da Lei conseguiti nella Sua carriera?In concomitanza con la redazione della mia tesi di dottorato ho sviluppato dei metodi per la microscopia confocale ad alta risoluzione di ovuli di topo. Fono ad allora gli ovuli di topo venivano osservati solo mediante microscopia a campo ampio con bassa risoluzione. La qualità decisamente migliore delle immagini ad alta risoluzione ci ha permesso di ottenere conoscenze importanti sulla meiosi dei mammiferi, e i metodi utilizzati a tale scopo nel frattempo vengono impiegati in modo simile in molti laboratori di tutto il mondo. Grazie a tali ricerche, direttamente dopo il dottorato ho avuto la possibilità di creare un mio proprio gruppo presso il MRC Laboratory of Molecular Biology a  Cambridge, in Inghilterra. Lì abbiamo sviluppato ulteriormente queste ricerche e per la prima volta le abbiamo estese anche agli ovuli umani viventi, della cui crescita ancor oggi comprendiamo assai poco. Per me è un grande onore avere

la possibilità di ampliare e proseguire tali studi nelle vesti di direttrice presso l’Istituto Max Planck per la chimica biofisica.

Qual è il Suo attuale progetto di ricerca/impegno?Abbiamo molti progetti in laboratorio, il cui obiettivo è comprendere come i cromosomi vengano separati tra di loro durante la meiosi, e come possano verificarsi degli errori in tale processo. Un punto centrale è costituito dal fuso e dal citoscheletro di actina, che ha un importante significato anche per la vera e propria divisione dell’ovulo durante la meiosi. Inoltre, cerchiamo di sviluppare

dei metodi per potere rilevare e correggere meglio possibili errori nell’ovulo in fase di sviluppo. Oltre a ciò, indaghiamo su ulteriori meccanismi che contribuiscono all’invecchiamento dell’ovulo.

Quali progetti si propone ancora di realizzare in futuro?Il mio sogno è quello di sviluppare a lungo termine metodi per aiutare le coppie che non possono avere figli a coronare il loro desiderio di genitorialità.

La Dott. essa Ric. Melina Schuh ha studiato biochimica all’università di Bayreuth. Per la sua tesi

di dottorato ha lavorato presso l’European Molecular Biology Laboratory e si è addottorata nel

2008 all’università di Heidelberg. Successivamente si è trasferita a Cambridge (Gran Bretagna),

dove ha lavorato dal 2009 fino al 2015 come responsabile di gruppo presso l’MRC Laboratory

for Molecular Biology. Da gennaio 2016 è direttrice presso l’Istituto Max Planck per chimica

biofisica ed è alla guida del reparto di meiosi.

Per le sue ricerche ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il John Kendrew Young Scientist

Award, il Biochemical Society Early Career Award, il Lister Research Prize, l’EMBO Young

Investigator Award e il premio per l’innovazione BINDER.

Premio per l'innovazione BINDER:

Insieme alla Società tedesca per la biologia cellulare (DGZ), dal 1998 la BINDER GmbH conferisce

ogni anno il premio per l’innovazione BINDER. Il premio, dell’ammontare di 4.000 euro, viene

conferito ogni anno per studi di eccellenza nel settore della ricerca di base della biologia cellulare.

> Conferimento del premio per l’innovazione BINDER 2016 Da sinistra Marian Schott, BINDER GmbH, Prof. Dott. Ric. Ralph Graf, Dott.essa Ric. Melina Schuh

URKUNDEDieDeutsche Gesellscha�

für Zellbiologie

verleiht den

BINDER Innovations-Preis 2016

an

Dr. Melina Schuh

Martinsried, 14. März 2016

Prof. Dr. Ralph Gräf

Präsident

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BINDER in Medio OrienteA colloquio con Adrian Stanton, direttore vendite, mercati medio-orientali

BINDER vende i suoi prodotti in Medio Oriente da più di 35 anni. Come si sono sviluppati nel corso degli anni gli affari per BINDER? Il Medio Oriente è una delle zone a maggiore rapidità di crescita e dobbiamo essere in grado di tenere il passo di questo sviluppo. Già da anni assistiamo a una rapida crescita di questi mercati. Le nostre attività economiche in Medio Oriente costituiscono una molla essenziale per il conseguimento dei nostri obiettivi strategici di crescita. Perciò BINDER continua ad investire in questa regione, offrendo ai propri clienti, attraverso un forte management del canale di vendita in Germania, prodotti finiti e soluzioni di qualità superiore ­ con notevole successo: in Medio Oriente infatti BINDER rappresenta da molti anni il marchio di alta qualità. Il Medio Oriente offre un contesto economico estremamente variegato con un crescente numero di segmenti di mercato. Si tratta di un mercato molto dinamico con brillanti prospettive future. Insieme ai suoi partner regionali, BINDER punta a una stretta collaborazione con i clienti e, a tale scopo, mette a disposizione continue offerte

di corsi di addestramento e formazione, nonché una gamma differenziata di prodotti.

Di quali particolarità locali bisogna tenere conto nello svolgere attività commerciali in Medio Oriente?I Paesi della regione sono molto diversi tra di loro. Pertanto non esiste un unico approccio adatto a tutti. Come azienda dobbiamo seguire un approccio capace di comprendere rapidamente i segnali del mercato, reagendo in modo flessibile. Considerando l’instabilità dei mercati medio­orientali, la quale oltre che da numerosi altri fattori è condizionata da prezzi oscillanti del petrolio e sanzioni statali, un tale approccio è particolarmente importante.

Per i produttori tedeschi qual è il maggiore ostacolo da superare nella vendita dei propri prodotti su questo mercato? Date tali condizioni, sembra che i marchi a basso prezzo asiatici conquistino sempre più terreno in Medio Oriente. Si combatte accanitamente per progetti sovvenzionati dallo stato, cosa che va ricondotta soprattutto ai prezzi in discesa del petrolio. Un problema ulteriore per aziende tedesche come BINDER è rappresentato dall’incerta situazione del mercato condizionata dalle sanzioni imposte. In quanto azienda dell’UE siamo molto dipendenti dal corso dell’euro.

Perché vivere a Dubai è così vantaggioso? Nelle sue vesti di metropoli economica, Dubai attira un numero sempre maggiore di aziende

multinazionali, che vi insediano la loro sede principale in Medio Oriente. La posizione centrale e una rete di trasporti ad alta efficienza rendono possibile raggiungere in poche ore l’intera regione mediorientale. Perciò la città costituisce l’ubicazione ideale sotto il profilo economico.

Perché per un europeo è difficile vivere a Dubai? Il problema principale per gli europei sembra essere il clima molto caldo. È difficile abituarsi a temperature che arrivano fino a 49 °C. Anche le differenze culturali e nel modo di vivere possono rappresentare un ostacolo, considerando anche che la settimana lavorativa si differenzia da quella europea.

Perché è così importante presentare i nostri prodotti alla fiera ARAB LAB? L’ARAB LAB è l’unica fiera dell’industria analitica, capace di raggiungere compratori dai mercati in crescita del Medio Oriente, dell’Africa e del subcontinente indiano. L’ARAB LAB fa entrare in contatto persone provenienti da ogni parte della terra e presenta i dispositivi più moderni di laboratorio e di misura dei produttori leader mondiali.

Nuovo direttore del personale BINDERUwe Werner, responsabile delle risorse umane presso BINDER GmbH

Uwe Werner, responsabile delle risorse umane presso BINDER, indica la rotta per una moderna struttura del personale"Sono una persona amichevole, ma non necessariamente amabile!" Così si descrive Uwe Werner, responsabile delle risorse umane presso BINDER. Il 55enne laureato in economia aziendale commenta questa affermazione con una cordiale risata, dando l’impressione di una persona dotata di molta autoconsapevolezza. Descrive un buon manager delle risorse umane come una combinazione di "durezza e cuore". Empatia e un forte senso della giustizia, sono altre due importanti caratteristiche che vengono citate dal capo del personale. Da ultimo Werner ricopriva l’incarico di manager delle risorse umane presso un fornitore di componentistica automobilistica. Dall’ottobre 2016 è il nuovo capo del reparto personale di BINDER. Uno stimolo importante nell’accettare questo incarico è stata la possibilità di partecipare attivamente a plasmare il futuro dell’azienda. Anche l’impegno sociale dell’azienda ha rappresentato un ulteriore argomento a favore di un rapporto lavorativo con BINDER. "Vorrei smuovere qualcosa

e accompagnare l’azienda sulla via che porta a trasformarla in una realtà moderna all’avanguardia", riferisce Werner. "Secondo me l’azienda BINDER è un tipico ‘hidden champion’ con un enorme potenziale. Nei prossimi anni vorrei contribuire a tradurre in realtà tale potenziale." BINDER a suo giudizio è un ottimo datore di lavoro che offre ampi margini di intervento. La futura struttura del personale di BINDER si orienta decisamente in base al corso espansivo dell’azienda. Werner prevede, quindi, di plasmare l’organizzazione, in base alle esigenze attuali, sviluppandola concretamente in direzione di un’azienda moderna e attiva a livello internazionale. Per conseguire tale obiettivo in parte è  necessario lasciarsi alle spalle vecchi e  consolidati modi di pensare a favore di nuovi e più strutturati approcci e di processi definiti. Per motivare a lungo termine i dipendenti di BINDER, il direttore del personale intende creare strutture chiare e moderne, mettendo a disposizione posti di lavoro flessibili. Inoltre, Werner insiste sulla necessità di mantenere un equilibrio tra recruitig e posti da occupare.

A suo giudizio il gruppo più difficile al momento sul mercato è rappresentato da personale specializzato in possesso dei cosiddetti "middle skills". Si tratta di personale qualificato molto radicato nella propria regione. "Qui da noi la richiesta di personale qualificato con "middle skills” è  superiore all’offerta presente sul mercato", afferma Werner. Per fare fronte a tale carenza, sono molto importanti le forme di cooperazione con università e scuole, al fine di avvicinare e legare all’azienda il prima possibile questo gruppo di persone. Sempre secondo Werner il personale specializzato dotato di "high skills", al contrario, è più facile da reclutare. Si tratta per lo più di ingegneri, ben disposti a trasferirsi o a lavorare da pendolari.

La sua risposta alla nostra domanda su dove si vede tra cinque anni, gli viene spontanea e con un leggero ammiccamento: "Le posso dire dove mi piacerebbe essere tra cinque anni. E cioè sulla mia moto a fare un giro del mondo. Ma che resti tra noi."

> Adrian Stanton, direttore vendite di BINDER, Medio Oriente

> Il direttore del personale Uwe Werner > Team personale BINDER da sinistra Sylvia Buhl, Uwe Werner e Olivia Wetzel

> Fiera internazionale Arab Lab a Dubai

BINDER WORLD | 2017 BINDER WORLD | 2017

BINDER nel mondo BINDER nel mondo

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BINDER supporta il museo regionale "Casa della storia"L’ex governatore Erwin Teufel immortalato nel museo

Tra l’altro, BINDER è uno dei fondatori dell’associazione promotrice della "Casa della storia " del Baden-Württemberg.

Con le nostre camere di simulazione ambientale supportiamo complesse attività di ricerca e di laboratorio. Anche al di là di questo, però, intendiamo dare il nostro contributo al bene comune. Non solo con il nostro durevole impegno a favore dell’ambiente e della ricerca, ma anche con l’assunzione di responsabilità sociali, offrendo il nostro supporto a diversi progetti nel campo della salute, dell’istruzione, dell’educazione e della formazione di personale specializzato. Allo stesso modo ci sta a cuore la promozione di progetti in ambito sportivo, artistico e culturale. Ad  esempio, BINDER rientra tra i soci fondatori dell’associazione di sostegno alla Casa della Storia del Baden­Württemberg a Stoccarda. In quanto primo museo storico­politico regionale della Germania, la Casa della storia ha svolto un ruolo di pioniere. Ha saputo imporsi come interlocutore per tutto ciò che concerne le tematiche della storia regionale. I molteplici progetti del museo consentono ai visitatori di guardare con una prospettiva diversa le vicende storiche.

Una mostra permanente, realizzata in ambienti ricostruiti con notevole impegno, fa rivivere la storia del Baden­Württemberg dal 1790 ad oggi. Il punto di partenza del percorso di grande effetto attraverso la storia regionale è costituito da una cartina calpestabile. In essa viene mostrato come sotto l’egida di Napoleone si sono formati i confini dell’attuale Baden­Württemberg, partendo da un mosaico composti di 200 territori. Il visitatore viene guidato attraverso l’instabilità dell’incerto periodo rivoluzionario fino all’epoca dell’impero. Si immerge negli anni fatali delle guerre mondiali e del nazionalsocialismo per procedere, poi, con la discussa creazione della regione, giungendo fino all’epoca moderna dei media.

La casa della storia è stata fondata nel 1987. Il museo ha funzionato dapprima in modo decentralizzato. Nell’edificio di nuova costruzione nella Konrad Adenauer Straße a Stoccarda, dal 2002 viene esposta la mostra permanente "La Germania sud­occidentale dal 1790 ad oggi” su una superficie di 2.100 metri quadrati, nonché sempre nuove esposizioni speciali, su 500 metri quadrati. Nello stesso anno è  nata

a anche l’associazione promotrice che ha festeggiato l’inizio delle sue attività a dicembre. Già dal luglio 2002 BINDER ha preso parte al progetto ed è stata una delle forze motrici della sua realizzazione. Il gruppo dei promotori comprende una serie di personalità, aziende e fondazioni della regione, che supportano la Casa della storia non solo con i loro consigli, ma anche mettendo a disposizione mezzi finanziari di notevole entità. Ciò rende possibile effettuare importanti acquisizioni e il mantenimento dell’elevato livello delle mostre, nonché la ricchezza tematica. Il cerchio dei promotori ha finanziato, tra l’altro, lo sviluppo del Media Guide, oggetti quale il dipinto "Scontri di piazza" del periodo della Repubblica di Weimar, nonché una notevole parte della grande mostra regionale "Carnevale dell’inferno ­ La prima guerra mondiale e i sensi".

Nello scorso mese di febbraio è stato donato alla Casa della storia un busto dell’ex governatore Erwin Teufel. Nelle sue vesti di presidente della regione fu lui a iniziare e realizzare la costruzione del museo nella Konrad Adenauer Straße a Stoccarda. Inoltre, egli è uno dei fondatori e presidente onorario dell’"Associazione registrata degli amici della Casa della storia.", fondata all’inizio del 2014. Il circolo di amici si impegna nella raccolta di denaro per dispendiosi pezzi da esposizione, nel supporto a livello di idee del museo, e nel contribuire al suo radicamento nella coscienza della popolazione. "L’ex governatore Erwin Teufel ha combattuto a lungo per il museo, ed è riuscito a inserirlo nel bilancio regionale in occasione del cinquantennale del Baden­Württemberg", ci dice Peter M. Binder. "Siamo molto felici del fatto che ora il padre spirituale del museo sia stato immortalato con un busto. Vale davvero la pena visitare il museo!"

Lo speciale estivo BINDERGioco a premi

Evviva - l’estate è alle porte! Con l’arrivo delle giornate calde aumenta anche la voglia di godersi una rinfrescante bevanda estiva. Avete già una bevanda favorita per l’estate del 2017? No? Allora provate il nostro cocktail BINDER 2017!

Bahama BINDER2 cl di liquore di fragole4 cl di succo di ananas2 cl di succo di limette2 cl di rum bianco Spumante per riempire

Consigli per il cocktailDecorare con frutta fresca. Particolarmente rinfrescante e gustoso nei caldi giorni estivi con una pallina di gelato di fragole.

> Erwin Teufel con il suo busto in bronzo Foto: Joachim Rueck, Schwarzwälder-Bote

Partecipate al nostro gioco a premi estivo. È facilissimo. Scattare un selfie con il cocktail BINDER 2017 e inviarlo a marketing@binder­world.com oppure postarlo sulla nostra pagina BINDER su Facebook: facebook.com/BINDERGmbHIndicate il vostro nome completo, l’indirizzo e il recapito e­mail. Verrà premiata la foto più divertente e ingegnosa. Le tre migliori foto riceveranno un set di pregio per cocktail.

Vi auguriamo una bella estate, restando in trepida attesa delle vostre foto.

Il team marketing BINDER

Immagine:magazin.deine-tierwelt.de

­ Scuotere gli ingredienti, eccetto lo spumante, nello shaker­ Versare il tutto in un bicchiere da cocktail­ Riempire con cautela con lo spumante­ Applicare sul bordo fragole e ananas

Colofone

BINDER Central Services GmbH & Co. KGIm Mittleren Ösch 578532 Tuttlingen, Germany

Dorothea Fichter­FechnerTel.: +49 7462 / 2005 ­ 632Fax: +49 7462 / 2005 ­ 93 632

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Edizione: maggio 2017

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