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BINDER WORLD 2016 BINDER nel mondo BINDER HONG KONG A colloquio con: Karyo Ariizumi Da pagina 3 Case study Cocoa USA Semi di cacao solleticano senso del gusto Da pagina 8 Dentro BINDER COMPETENCE FACTORY Da pagina 10 Triathlon alle Hawaii Da pagina 14 IT

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Case study Cocoa USASemi di cacao solleticanosenso del gusto Da pagina 8

Dentro BINDERCOMPETENCE FACTORYDa pagina 10Triathlon alle HawaiiDa pagina 14

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BINDER WORLD | 2016

Contenuto e prefazione BINDER

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Indice

02 Prefazione del Signor Binder

03 Presentazione delle filiali

04 A colloquio con Karyo Ariizumi

06 Una storia di successo pluriennale

07 A tutto gas in "Down under"

08 Case Study Cocoa

10 News prodotto BINDER

11 COMPETENCE FACTORY

A colloquio con Thomas Luippold

13 Il senatore onorario Binder

14 Il nostro ironman alle Hawaii

15 BINDER ottiene il certificato BG ETEM

16 La stella di Natale BINDER

Istruzioni fai da te

17 Modello di stella di Natale

18 Colofone

PREFAZIONE BINDER GMBH

Cari lettori di BINDER WORLD,

Il 2016 è stato un anno ricco di successi e svolte decisive per la nostra azienda. Il volume di affari si è sviluppato in modo decisamente positivo, e abbiamo potuto conseguire una crescita significativa del fatturato.

Le nostre innovazioni di prodotto, presentate per la prima volta al pubblico specializzato nel luglio 2015 all’ACHEMA , sono state accolte con successo dal mercato, riuscendo ad imporsi in tempi brevissimi. In generale, il 2016 è stato un anno di scelte strategiche per il futuro dell’azienda. Abbiamo dato il via a tre grandi progetti, che insieme pongono le fondamenta per l’ulteriore crescita nella sede aziendale di Tuttlingen. È proprio vero che fermarsi significa regredire: ma per BINDER è accaduto esattamente il contrario. Con l’avvio dei lavori di costruzione della BINDER COMPETENCE FACTORY, a maggio, è iniziata una nuova era nella storia della nostra azienda. Il suo completamento è previsto già per marzo 2017, mentre a settembre si terrà una grande festa in occasione della sua inaugurazione.

La nuova COMPETENCE FACTORY è orientata in ogni sua componente al conseguimento della massima efficienza. Essa si basa sull’approccio della cosiddetta “lean production”, che dispiegherà pienamente i suoi effetti nei prossimi tre anni, consentendo un significativo incremento della produttività a fronte di un livello costantemente elevato della qualità, e processi di produzione snelli con lavorazioni orientate alle commesse.

Tali processi vengono supportati mediante impiego di sistemi SAP, grazie a i quali potremo disporre di una nuova soluzione software integrata e trasparente, che renderà possibili processi efficienti nell’intera azienda.Colgo l’occasione per augurare a Voi e alle Vostre famiglie un anno felice e in salute, e Vi auguro buon divertimento nella lettura della nostra edizione di BINDER WORLD.

Amichevolmente,

il Vostro Peter M. Binder

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BINDER nel mondo

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BINDER NEL MONDOPoiché per noi la vicinanza al cliente è importante, oltre alla nostra sede principale di Tuttlingen, siamo presenti a livello mondiale tramite quattro organizzazioni di vendita e di assistenza internazionali.

Hong Kong

New York

TuttlingenMosca

Shanghai

BINDER Inc.

• Fondata nel 2002

• Presidente: Uwe Ross

• Dipendenti assistono

l’America del Nord e del Sud

Representative Office for CIS• Fondata nel 2005• Sotto la guida di Alexander Godopolov

• Dipendenti che si occupano

dell’Est Europa

BINDER Asia Pacific (Hong Kong)

Limited

• Fondata nel 2008

• Viene guidata da

Karyo Ariizumi

• Dipendenti nel distretto

di Kwun Tong si

prendono cura dell’area

asiatica

BINDER Environmental Testing Equipment (Shanghai) Co., Limited

• Fondata nel 2015• Sotto la guida di Shen Wanyun• Dipendenti curano il mercato cinese

NEW YORK

HONG KONGSHANGHAI

MOSCA

Un incontro personale con Karyo Ariizumi (BINDER Hong Kong) nella pagina successiva >

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BINDER WORLD | 2016

BINDER nel mondo

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CURRICULUM VITAEPrima del suo ingresso in BINDER,

Karyo Ariizumi ha lavorato per

diverse aziende quotate in borsa,

tra cui Sony. Negli ultimi 15 anni

ha ricoperto diversi incarichi

nella posizione di senior sale nel

settore elettronico. La sua laurea

triennale in sistemi informatici

l’ha conseguita presso il Royal

Melbourne Institute of Technology

(RMIT), in Australia.

Possiede un eccellente livello

di conoscenza e una profonda

comprensione della cultura e

dell’economia asiatiche.

Karyo ha 47 anni, è sposato ed ha

una figlia di 16 anni. Nel tempo

libero si occupa di fotografia ed

ama praticare il nuoto.

Da quanto tempo lavora per la ditta

BINDER?

Sono alle dipendenze dell’azienda dal 2011.

Come si è sviluppata la società affiliata

dalla sua fondazione?

Con BINDER Asia Pacific (Hong Kong)

Limited, nota anche come Binder Hong

Kong Office, nel 2008 abbiamo aperto

la nostra prima filiale in Asia. Nel 2015,

poi, abbiamo inaugurato a Shanghai una

seconda filiale, la BINDER Environmental

Testing Equipment (Shanghai) Co.Ltd. La

nostra area di competenza comprende

l’intera Asia, che ora abbiamo suddiviso

in Cina e Asia del Pacifico. L’area Asia del

Pacifico comprende, però, anche l’intero

Sud-est asiatico, India inclusa.

Quali sono state le sfide più grandi che

avete affrontato in questo periodo?

L’impresa più complessa è stata la creazione

della società affiliata di Shanghai. Per

allargare la nostra presenza in Cina è

importante andare oltre lo standard di

mercato attualmente dominante. Su uno dei

mercati di maggiori dimensioni del mondo un

tale obiettivo è conseguibile esclusivamente

ricorrendo a partner di assistenza di assoluto

livello. Il nostro obiettivo resta quello di

essere più vicini ai clienti, mediante lo

sviluppo ulteriore dell’assistenza tecnica e

della consulenza sul posto.

Lavoro da BINDER perché …?

Potrebbe raccontarci una particolare

storia di successo?

Di successi possiamo vantarne già non

pochi. Il maggiore è stato certamente essere

riusciti a consolidare la presenza di BINDER

in Asia. Già nel corso del primo anno

siamo riusciti ad ampliare il nostro team

dalle due persone iniziali ad otto. Grazie

all’allargamento dei canali di vendita, alla

copertura a livello nazionale del mercato

cinese e alla focalizzazione su determinate

serie di prodotti, abbiamo potuto estendere

notevolmente la nostra rete di distribuzione

nel Nord, nell’Est e nel Sud della Cina. Un

altro successo conseguito in questo breve

arco di tempo è rappresentato da diversi

ordini di cospicua entità. Con una sola

commessa, ad esempio, abbiamo potuto

vendere più di 80 incubatori a CO2.

Parte 1 della serie "BINDER nel mondo": BINDER Hong KongA colloquio con: Karyo Ariizumi, Direttore vendite per l’area ASEAN, l’India e il Pacifico

> A colloquio con Karyo Ariizumi

...sono già membro della famiglia BINDER!

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BINDER nel mondo

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BINDER Hong KongCultura

C’è qualche applicazione veramente speciale degli apparecchi BINDER che Le è capitato di vedere?

Una volta abbiamo venduto una stufa di essiccazione a vuoto per solventi infiammabili della

serie VDL a un ristorante dell’hotel Mandarin Oriental di Hong Kong, che è specializzato in cucina

molecolare. Questo tipo di cucina si occupa di processi biochimici e fisico-chimici per la preparazione

e la degustazione di cibi e bevande. Una stufa di essiccazione a vuoto per riscaldare e aspirare in

questo campo è davvero una soluzione sensata!

Quali sono le particolarità culturali del

Suo Paese?

Durante la settimana la gente lavora

veramente sodo, spesso fino alla sera

tardi, mentre nel fine settimana o nei

giorni festivi si gode appieno la vita.

Ad esempio, andando alla scoperta di

specialità culinarie, oppure svolgendo

particolari attività nel tempo libero, come

fare gite a piedi su sentieri impegnativi o

intraprendere viaggi speciali.

Rispetto alla cultura occidentale, dove le

persone attribuiscono molta importanza

a un equilibrio armonico tra lavoro e vita,

quella orientale appare piuttosto limitata

sotto questo aspetto. La differenza che si fa

tra lavoro e vita privata è molto più rigida.

Qual è la differenza culturale più

rilevante tra il suo Pese e la Germania?

Nelle culture orientali le persone amano

intraprendere attività comuni di gruppo, ad

esempio mangiare insieme o partecipare a

viaggi con un gran numero di altra gente.

Soprattutto in ambito economico è

importante, dopo avere concluso un

incontro d’affari, partecipare insieme a un

banchetto. È così che si manifesta ai propri

partner d’affari rispetto e considerazione.

Nelle culture orientali, poi, le trattative

tendono a durare molto a lungo. Le persone

preferiscono coltivare un rapporto per un

periodo più lungo di tempo, per poi allacciare

anche una durevole relazione d’affari.

In Cina una componente importante delle

relazioni d’affari interne è rappresentata

dal "guanxi" (letteralmente rapporto). Nella

cultura occidentale, invece, si preferisce

prendere decisioni rapide in occasione di

trattative, secondo il motto, sì o no!

I visitatori in viaggio nel Suo paese che

cosa dovrebbero evitare?

Certamente dovrebbero cercare di

mantenere la calma nelle nostre strade

assai affollate, altrimenti potrebbero

rischiare di perdersi nella massa pullulante.

Quale attrazione costituisce un "must"

assolutamente da vedere per un

visitatore?

• La collina Peak - vista notturna

• L’isola di Lantau -

Il grande Buddha e la funivia

• Mongkok - cucina di strada

• Lang Kwai Fong - bevande e relax

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BINDER nel mondo

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Una storia di successo pluriennale 40 anni di rapporti d’affari di successo con il rivenditore cinese Kou Hing Hong

L’azienda cinese Kou Hing Hong Scientific

Supplies Limited e BINDER hanno alle

spalle un rapporto d’affari di successo da

quasi 40 anni.

Kou Hing Hong Scientific Supplies Limited

(KHH) è specializzata nella rivendita

di prodotti e servizi nei settori delle

biotecnologie e delle life and food sciences.

KHH offre oltre 60 marche di prodotti

provenienti da USA., Canada, Giappone,

Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna,

Svezia, Australia, Corea, Taiwan e Malesia.

Tra i suoi clienti rientrano:

università e istituzioni educative, ospedali

e laboratori governativi, istituzioni

assistenziali pubbliche, le più diverse

organizzazioni, laboratori di ricerca e

ambientali, industrie farmaceutiche ed

elettriche, nonché l’industria tessile,

alimentare e dei giocattoli.

L’avvio dei rapporti tra Kou Hing Hong e

BINDER risale al lontano 1979. In quel

periodo, Peter M. Binder lavorava ancora

nell’azienda familiare Wilhelm Binder

Medizinische und Chirurgische Instrumente

(WTB), alla cui guida si trovava la madre.

Quando, nel corso di quell’anno, James

Chiu di Kou Hing Hong e Peter M. Binder

ebbero modo di incontrarsi in occasione

dell’Achema a Francoforte, prese il via

una collaborazione che si sarebbe rivelata

oltremodo proficua, e un legame di amicizia

di lunga data vivo ancor oggi. Quell’anno

stesso pervenne a WTB BINDER il primo

ordine per un impianto di sterilizzazione

ad aria calda. Per ambedue le aziende

tale collaborazione ha comportato la

possibilità di sondare il mercato asiatico e

di scambiare esperienze quanto ai prodotti

e alle conoscenze ad esso relativi. Quando

Peter M. Binder, nel 1983, è subentrato

alla guida dell’azienda, ed è stata fondata

la WTB BINDER Labortechnik GmbH, la

collaborazione con KHH è divenuta ancora

più intensa e durevole. Ciò ha permesso,

nel 1984, di inserire nel portafoglio

prodotti di KHH la prima serie di stufe

e incubatori  BINDER. In occasione del

sessantesimo anniversario aziendale di

Kou Hing Hong, nel 2000, tra gli invitati ai

festeggiamenti vi era anche Peter M. Binder

quale ospite d’onore.

Oggi BINDER rientra tra i maggiori e

più significativi protagonisti nel campo

delle stufe, delle camere di prova e degli

incubatori sul mercato di Hong Kong, e

fornisce alla maggioranza dei laboratori

governativi, delle università, degli ospedali,

dell’industria elettronica, tessile, dei

giocattoli e farmaceutica, nonché dei

laboratori di prova, le sue camere di

simulazione per laboratori scientifici e

industriali.

> Camere WTB BINDER all’Achema di Francoforte

> Camion KHH con scritta BINDER

> Kou Hing Hong Scientific Supplies Limited (KHH)

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BINDER WORLD | 2016

BINDER nel mondo

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A tutto gas in "Down under"A unire Brightside Scientific e BINDER non è semplicemente una collaborazione di grande successo, ma anche un’amicizia di lunga data.

Sul mercato australiano la società Brightside

Scientific distribuisce apparecchi criotecnici

scientifici di prima qualità, per lo stoccaggio

di campioni biologici, nonché incubatori a

CO2 per complessi laboratori di coltura

cellulare nell’ambito scientifico e della

ricerca. Gli incubatori a gas provengono

tutti dalla casa BINDER.

La storia comune di Brighside e BINDER

ha avuto inizio nel maggio del 2009.

“La collaborazione tra le nostre due aziende

ha conosciuto un notevole successo fin da

subito, poiché condividiamo un interesse

centrale. La chiave è rappresentata dal

know-how dovuto alla specializzazione

per quel prodotto a consulenza

intensiva che sono gli incubatori a CO2”,

afferma Adrian Heazlewood, CEO di

Brightside Scientific. Adrian Heazlewood

è la forza trainante della collaborazione

d’affari; egli lavora fin dall’inizio a stretto

contatto con BINDER.

“Siamo vecchi amici e lavoriamo

ininterrottamente a nuove soluzioni”,

queste le sue parole. Negli incontri a

intervalli regolari, che rientrano nella

collaborazione tra le due aziende, avviene

un ricco scambio di idee. Un fattore

decisivo del successo per lui: “Valutiamo in

modo decisamente positivo l’impegno che

BINDER riserva al mercato australiano.

Il Dott. Jens Thielmann di BINDER è venuto

dalla Germania, ha investito molto tempo

qui in Australia, trasferendo a noi il suo

know-how”. La combinazione tra la vasta

mole di conoscenze accumulate da BINDER

nel campo degli incubatori e il supporto

distributivo di Brightside sarà foriera di

sempre nuovi successi futuri, Adrian ne è

certo: “I ricercatori australiani devono sapere

che noi supporteremo le loro preziose

ricerche con strumentazioni e assistenza

di qualità. Brightside e BINDER possono

conseguire tale risultato insieme: la soluzione

perfetta per qualsiasi ricercatore!”

Intanto in Australia sono già stati installati

più di 400 incubatori a CO2 di BINDER. “I più

rinomati istituti di ricerca dell’Australia, tra

cui la Monash University, il CSIRO, l’Istituto

Garvan per la ricerca medica, il SAHMRI

(South Australian Medical Research

Institute), l’QUT, il CMRI, nonché il WMI,

per citarne solo alcuni, dispongono tutti di

incubatori installati nei loro centri di ricerca”,

ci riferisce con soddisfazione Adrian. Gli

incubatori a CO2 BINDER occupano una

posizione consolidata tra gli apparecchi di

punta nel mercato della ricerca australiano.

DETTAGLI IMPORTANTI DA SAPERE:

L’Australia è un mercato minuscolo se

rapportato al numero di abitanti, ma si

colloca in sesta posizione a livello mondiale

per quanto attiene la ricerca medica.

Il continente australe dispone di parecchie

università che si piazzano tra le prime

100 nel mondo per la ricerca medica.

Siamo vecchi amici e lavoriamo ininterrottamente a nuove soluzioni

> Adrian Heazlewood CEO di Brightside Scientific

> Kelly Lenton, coordinatrice colture tissutali e il Dott. Jens Thielmann

Adrian Heazlewood CEO di Brightside Scientific

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Case Study BINDER | Cocoa

Semi di cacao solleticanosenso del gusto

La società americana Seguine Cacao Cocoa

& Choclate Advisors conduce approfondite

ricerche per analizzare e valutare i semi

(detti anche fave) di cacao e i loro aromi.

Una vita dedicata al cacao: Ed Seguine

è una delle massime autorità nel campo

della valutazione di qualità e gusto dei

semi di cacao e del cioccolato. Presidente

di diverse organizzazioni internazionali

di produttori ed importatori di cacao, Ed

Seguine è anche membro di molti comitati.

Al fine di coprire la forte richiesta di

consulenza proveniente dall’intera industria

del cacao e dai produttori di cioccolato, egli

ha fondato nel 2013 la Seguine Cacao

Cocoa & Choclate Advisors, con sede ad

Hanover, in Pennsylvania. La società si è

specializzata nell’analisi e valutazione dei

semi di cacao e dei loro aromi. I risultati

delle sue ricerche vengono utilizzati da

produttori (agricoltori), commercianti,

esportatori e acquirenti finali del cacao.

Alle conoscenze raccolte da Cacao Cocoa

ricorrono anche commissioni internazionali.

Inoltre, la società offre i suoi servizi per la

valutazione della qualità di campioni di

semi di cacao di piccole aziende agricole al

solo costo nominale. In effetti, la capacità

di massimizzare il potenziale gustativo di

un seme presuppone una complessa serie

di operazioni, a cominciare dalla selezione

della pianta, per passare al raccolto, alla

fermentazione e all’essiccazione, e infine

alla tostatura e alle lavorazioni successive.

Ciascun produttore di cioccolato dispone

di propri criteri di valutazione del gusto

del cacao. In passato, tra le industrie del

settore non vi era una grande comunione

di vedute su come valutare le note di gusto

(eccetto che per gli aromi estranei), poiché

venivano utilizzate ovunque terminologie

e interpretazioni diverse. Per tale motivo

sono nate diverse iniziative internazionali al

fine di identificare gli aromi, e approfondire

le conoscenze sull’incidenza di genetica,

ambiente circostante e lavorazione

dopo il raccolto. Un aspetto importante

di tali iniziative è stata l’introduzione di

protocolli e terminologie condivise, in

modo da rendere possibile una valutazione

standardizzata degli aromi. Per le sue

ricerche Seguine Cacao Cocoa & Choclate

Advisors utilizza due stufe di essiccazione/

riscaldamento della serie ED a convezione

naturale, e una stufa di essiccazione/

riscaldamento della serie FD a convezione > Processo di tostatura in una FD53

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Coacoa | Case Study BINDER

> I semi di cacao vengono preriscaldati prima della macinatura

forzata di BINDER. I due apparecchi della

serie ED vengono impiegati in prima linea

per preriscaldare i frammenti dei semi di

cacao prima della macinatura, ovvero per

mantenere calde le macine. Tale processo

richiede il funzionamento continuativo della

ED per un periodo di tempo compreso tra 6

e 24 ore, a seconda del ciclo selezionato,

con una temperatura che va da 38  °C a

52 °C. Per potere effettuare una valutazione

quantitativa dei semi, essi devono prima

essere tostati. Il processo di tostatura viene

eseguito con una FD 53.

I semi vengono tostati a temperature

comprese tra 110 °C e 155 °C per 20-45

minuti. “L’apparecchio

soddisfa tutti i criteri richiesti per la

valutazione della qualità delle fave di

cacao”, afferma Ed Seguine. “Inoltre, esso

rispetta gli standard definiti da CoEX e

FCIA-HCP per la lavorazione di semi di

cacao. Con queste due sigle si designano

gli unici documenti e protocolli riconosciuti

a livello internazionale per la valutazione

in laboratorio della qualità e del gusto dei

semi nell’ambito dell’industria del cacao.

In essi viene esplicitamente consigliato

l’utilizzo della FD53.” Inoltre, l’apparecchio

soddisfa i criteri stabiliti nella Guida

sulla qualità Cocoa ECA/CAOBISCO/FCC,

internazionalmente riconosciuta.

Per conseguire risultati validi, i test devono

essere riproducibili. “La nostra fiducia

nella stabilità delle stufe di essiccazione/

riscaldamento di BINDER è illimitata”,

prosegue Ed Seguine, “Nei processi

di tostatura predefiniti i risultati sono

sempre uguali; non abbiamo mai rilevato

una modifica degli aromi di tostatura

nell’ambito di una serie di test. “La stufa

di essiccazione garantisce un’accuratezza

spaziale e temporale della temperatura

quasi perfetta. ”

Contatto per i clienti:Seguine Cacao Cocoa & Chocolate Advisors73 N Orchard View Dr.Hanover, PA [email protected]

Interlocutore:Ed Seguine

Nei processi di tostatura predefiniti i risultati sono sempre uguali. Ed Seguine,

Seguine Cacao Cocoa & Chocolate Advisors

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BINDER WORLD | 2016

News prodotto BINDER

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Accumuli di energia in test di resistenzaCamere di prova per celle e moduli BINDER per l’esecuzione di test di invecchiamento e di prestazioneGli accumuli di energia stazionari e i veicoli

elettrici di ogni sorta, dalle e-bike alla

carriola elettrica, sono richiesti più che

mai. I produttori di componenti per batterie

ad alto voltaggio sono ben felici della

domanda in continua crescita, sfornando

a tal fine celle e moduli, da integrare nei

sistemi di batterie. Le celle vengono riunite

in gruppi, da cui nasce un modulo; diversi

moduli insieme costituiscono un pacchetto

batteria. L’elevata concentrazione di

energia e potenza di tali accumuli di energia

comportano a loro volta rischi potenziali, in

caso vengano fatti funzionare al di fuori dei

limiti previsti nelle loro specifiche. Pertanto,

celle e moduli vengono sottoposti a test

estremi di resistenza, al fine di stabilirne

la durata di vita operativa e la potenza.

Nelle camere di prova per celle e moduli

della casa BINDER si verifica l’accuratezza

della temperatura, e si eseguono analisi

della durata di vita operativa in diversi

intervalli di temperatura. A tale scopo

si rende assolutamente necessaria una

speciale attrezzatura di sicurezza. BINDER

offre camere di prova con un pacchetto

di sicurezza standard per soli test di

invecchiamento, nonché un pacchetto di

sicurezza più completo per l’esecuzione di

test di prestazione e invecchiamento.

Il nuovo regolatore accresce l’efficienza Comandi intuitivi via display tattile nelle camere climatiche per test di stabilità BINDER

Maggiore efficienza applicativa grazie a

caratteristiche innovative con il nuovo

regolatore programmatore MB2 di BINDER.

Il touch-screen da 5,7“ dalla chiara

struttura comanda le camere climatiche

per test di stabilità delle serie KMF e KBF,

caratterizzandosi per l'utilizzo intuitivo. Tutte

le funzioni necessarie per l’uso quotidiano

sono riconoscibili a un semplice sguardo.

In modo semplice, come per gioco si viene

guidati attraverso i diversi punti del menù.

Mediante il regolatore programmatore

vengono impostate le condizioni climatiche

nel vano interno dell’apparecchio, potendo,

inoltre, procedere alla programmazione

dei cicli di temperatura e umidità. Nella

modalità funzionamento programma

possono essere selezionati programmi

settimanali e temporali con riferimento al

tempo reale. Inoltre, il regolatore dispone

di diversi messaggi di stato e di allarme

con visualizzazione ottica e segnalazione

acustica. In caso di attivazione di un

allarme, se lo si desidera, viene spedita

immediatamente una e-mail agli indirizzi

predefiniti. Possono essere registrati fino

a tre indirizzi e-mail. Tramite server web

è possibile accedere online allo schermo

del regolatore, ad esempio, per visionare

la lista eventi o i messaggi di errore.

Coerentemente all’approccio alla sicurezza

applicato, in tale contesto non risulta

possibile modificare alcuna impostazione.

> Modello MK 240

> Controller touch-screen intuitivo

> Leggere qui online l’intero articolo

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BINDER WORLD | 2016

Dentro BINDER

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Costruzione della BINDER COMPETENCE FACTORY: Come è possibile realizzare un simile mega-progetto?Intervista con Thomas Luippold, responsabile del progetto BINDER COMPETENCE FACTORY Signor Luippold, quando è nata l’idea di

ampliare la sede aziendale principale e di

investire nel sito produttivo di Tuttlingen?

L’idea di fondo di un allargamento della sede

aziendale risale a un’iniziativa di Peter M. Binder.

Si è cominciato a parlarne per la prima volta poco

più di due anni e mezzo fa. Questo passo era la

logica conseguenza per rendere possibile il con-

seguimento dei nostri obiettivi di crescita. Dopo

che l’idea ha iniziato a concretizzarsi, abbiamo

presentato un piano strutturale della fabbrica per

la sua ulteriore progettazione, con parametri del

sistema, dimensionamenti di funzioni e impian-

ti, nonché dettagli progettuali. L’intero progetto

è stato concepito con lo sguardo rivolto al con-

seguimento della massima efficienza possibile.

Volevamo realizzare un fabbrica completa e in-

telligente, nella quale le strutture e le procedure

di produzione fossero calcolate e ottimizzate fin

dall’inizio.

Come si dà il via a un progetto di tale comples-

sità? Quali sono i primi passi da compiere?

Innanzitutto abbiamo stabilito la tempistica per

la realizzazione dei nuovi edifici e concordato

le scadenze. Successivamente, è stato creato

un team di progetto e si sono stabiliti i diversi

ruoli al suo interno; in seguito è stata creata

gradualmente l’organizzazione del progetto. Il

successivo passo di una certa importanza è stato

l’istituzione di un concorso di architettura. Una

tale procedura dà un notevole contributo per

assicurare la qualità del progetto, garantendo una

pluralità di possibili soluzioni. Il concorso ci ha

consentito di selezionare il progetto più consono

per noi. In fondo qui era in gioco nientemeno che

il futuro di BINDER.

Quando è stato bandito il progetto e dove?

In primo luogo, abbiamo stabilito le condizioni

quadro del bando e cioè a quanto devono

ammontare i costi, quali dimensioni di

grandezza deve avere il progetto edilizio, la sua

compatibilità con il piano regolatore. Il bando

del concorso è stato pubblicato nel marzo del

2015.

Quanti studi di architettura hanno

partecipato al concorso?

Grazie a uno scambio di esperienze con altri com-

mittenti, abbiamo fato una preselezione degli

studi di architettura, per cui alla fine solo quattro

di essi sono stati prescelti per la fase finale del

concorso. La presentazione delle proposte pro-

gettuali è avvenuta nel maggio del 2015 nell’ar-

co di due giorni. La particolarità di tale progetto

edilizio è dovuta al fatto che esso non prevedeva

una sola fase di costruzione, bensì che dovevano

essere prese in considerazione fino a sette fasi

successive di interventi edilizi. L’edificio attuale

che rappresenta il cuore dell’intero progetto, può

essere ampliato su tutti i lati modularmente e

flessibilmente. Pertanto, si è trattato di presenta-

re un masterplan ben congeniato.

Qual è stato il motivo decisivo per attribuire

l’incarico di progettazione allo studio di

architettura RSE di Kassel?

La loro proposta, in combinazione con il relativo

masterplan, è stata quella che ci ha convinto di

più fra tutti gli altri. Il progetto di RSE prevede

la realizzazione di un garage sotterraneo per i

dipendenti, una disposizione delle superfici

logistiche e un ampliamento a carattere

modulare, che corrispondono al cento per cento

alle nostre aspettative ed esigenze. Inoltre, qui

non è in gioco il solo know-how tecnico. Per

la realizzazione di un progetto di tale portata

devono essere presenti anche le capacità

necessarie in termini di personale. Per fare un

esempio, alla realizzazione del nuovo edificio

lavorano in contemporanea fino a quattro

architetti. Lo studio di architettura RSE dispone

per l’appunto di tali capacità.

Quante ore di lavoro ha dedicato a questo

progetto fino alla sua completa definizione?

Dall’avvio ufficiale del progetto nel gennaio

2015 ad oggi circa 1200 ore.

Qual è stato l’ostacolo maggiore che ha

dovuto superare in sede di progettazione?

Il nostro obiettivo è quello di costruire la fabbrica

del futuro, al fine di mantenere il livello di

concorrenzialità in ambito high tech del sistema

Paese tedesco. Sono molti gli aspetti, soprattutto

tecnologici, che giocano un ruolo rilevante al

riguardo. L’impegno più gravoso è stato quello di

> Thomas Luippold, responsabile del progetto della COMPETENCE FACTORY

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Dentro BINDER

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analizzare criticamente la concezione del progetto

edilizio. Per sei mesi, settimana per settimana,

abbiamo discusso pariteticamente, nell’ambito

del nostro team di progetto professionale, tutti

i dettagli degli abbozzi. Abbiamo così potuto

approfondire ogni singolo aspetto nella sua

specificità. A tutto ciò si aggiunge, però, anche

l’influenza che i mega trend esercitano sulla

progettazione di una fabbrica. Oggigiorno il ciclo

di vita di un prodotto ha una durata sempre

più breve, mentre l’incidenza dei costi diviene

sempre maggiore. Un’azienda deve essere

necessariamente in condizione di reagire a tali

fattori per potersi adattare ai cambiamenti.

Dal Suo punto di vista attuale, cosa

cambierebbe in occasione del prossimo

progetto edilizio?

Fino ad oggi sono dell’opinione che l’intero

progetto sia stato concepito fin dall’inizio in

modo intelligente, e che noi abbiamo fatto quasi

sempre la cosa giusta, e cioè in riferimento non

solo al progetto edilizio, ma anche e soprattuto

al masterplan.

Che cosa L’ha colpita di più nella fase

esecutiva?

All’inizio, abbiamo avuto dei ritardi nella

tempistica a causa delle cattive condizioni

meteorologiche. Perciò si sono apportate delle

modifiche al piano dei lavori, che sono stati

eseguiti temporalmente sovrapposti. In tal

modo si è potuto realizzare la costruzione grezza

in tempi estremamente rapidi, consentendoci di

recuperare il ritardo iniziale. Questa prestazione

e la velocità della sua realizzazione, sono quello

che mi ha impressionato di più.

Quando inizieranno i lavori previsti dalle fasi

costruttive successive?

Non è ancora possibile fare previsioni al riguardo,

a seconda degli sviluppi economici. Il masterplan

esecutivo prevede due ulteriori fasi costruttive.

La loro progettazione è già avvenuta, sono stati

richiesti i permessi relativi e abbiamo già ricevuto

le autorizzazioni. La prossima fase consiste

nell’ampliamento del capannone di produzione,

nonché nella realizzazione di un collegamento al

Centro di ricerca e sviluppo (FEZ).

In ambedue i casi siamo nei tempi previsti.

A questo punto, che cosa potrebbe incidere

negativamente sulla tempistica?

Un progetto di tale natura nasconde molti rischi,

che non possono essere tutti prevenuti. Un ritardo

potrebbe, ad esempio, essere causato da carenze

di qualità nella fase esecutiva. Comunque, a

questo punto le cattive condizioni meteorologiche

non possono più avere un impatto negativo. Già

due anni fa abbiamo concepito la tempistica del

progetto, in modo che il nuovo edificio fosse a

tenuta di pioggia e riscaldato prima dell’inverno.

Questo obiettivo l’abbiamo già conseguito.

Quando verranno collocate nell’edificio le

prime macchine?

Nelle mie vesti di responsabile del progetto

consegnerò l’edificio al direttore dello

stabilimento Jörg Nauel nel marzo del 2017. Il

trasloco è previsto tra maggio e agosto del 2017.

Lo spostamento di alcune delle macchine richiede

da solo quattro settimane. A causa delle loro

enormi dimensioni, lo smontaggio, il montaggio e

la messa in servizio richiedono tempi lunghi, e la

loro installazione è assai complessa.

Considerando retrospettivamente il periodo

che va dall’inizio della fase di progettazione

ad oggi, c’è qualcosa di cui va particolarmen-

te fiero?

Abbiamo affrontato il progetto per tempo

e in modo intelligente, passando alla fase

esecutiva in modo strutturato e orientato agli

obiettivi. Il  nostro obiettivo più importante era

quello di individuale la soluzione ottimale per

assicurare il livello di concorrenzialità di BINDER

in futuro. La  soluzione è l’intera concezione

del progetto. Un ulteriore fattore del successo

è stata la perfetta collaborazione di tutte le

parti coinvolte nel progetto edilizio. Sono molti

i punti di scambio delle informazioni, tutti

interconnessi tra di loro, che abbiamo dovuto

coordinare. L’intero team del progetto dispone

di notevole know how, la collaborazione al

suo interno procede in modo professionale e

assai strutturato, tutti lavorano ad alto livello.

E, altra cosa molto importante, tutti coloro che

sono stati coinvolti nel progetto sono in grado

di rispettare le rigide scadenze temporali e di

tenere testa all’enorme rapidità. Grazie a tutto

ciò, dopo 23 mesi di esecuzione del progetto,

attualmente siamo esattamente nei tempi,

rispettando le previsioni di spesa. Penso che di

tutto ciò si possa ben essere fieri.

> Illustrazione COMPETENCE FACTORY

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Il senatore onorario BinderIl signor Peter Michael Binder è stato nominato senatore onorario della PTH Vallendar

Il 21 maggio 2016 il signor Peter Michael

Binder è stato nominato senatore

onorario. Il titolo di “Senatore honoris

causa” è stato attribuito dall’Università di

Filosofia e Teologia di Vallendar. Si tratta

di un’università cattolica privata, parificata

alle università statali, che comprende

due facoltà, quella di teologia e quella

di scienze infermieristiche. In occasione

dei festeggiamenti per il decennale

dell’Istituto Cardinale Walter Kasper e

dell’inaugurazione dei nuovi locali della

PTH Vallendar, si è tenuta la cerimonia di

attribuzione del titolo. Con la sua nomina

a senatore onorario, si è voluto premiare

l’impegno del signor Peter M. Binder a

favore dell’Istituto e dell’Università, in

special modo come riconoscimento dei

suoi sforzi per assicurare loro una solida

base economica. L’Istituto Cardinale Walter

Kasper è stato creato presso la PTHV

nel 2005. Si occupa di insegnamento e

ricerca in campo teologico sotto il profilo

economico, cercando così di mantenere

viva l’opera del Cardinale Kasper nella vita

ecclesiastica e nella teologia.

Informazioni sulla BINDER COMPETENCE FACTORY

• Superficie totale dell’area circa 43.000 m²

• Dimensioni esterne massime del nuovo capannone di produzione

125 x 75 m e un’altezza di 12 m. In questa area è compreso un vasto

cortile coperto per la logistica

• Superficie del capannone di produzione: 5.883 m²

• Superficie dei locali tecnici e del piano di parcheggio: 1.800 m²

• Piano di parcheggio con 56 posti macchina

• I locali per uffici sono inseriti nel capannone di produzione con sistema

modulare

• L’edificio è dotato in gran parte di riscaldamento a pavimento industriale

con funzione di riscaldamento e raffrescamento

> Da sinistra verso destra: Cardinale Walter Kasper, Prof. Dr. Paul Rheinbay SAC (rettore PTHV), Peter M. Binder

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Il nostro ironman alle HawaiiJochen Bollaender affronta le estreme temperature delle Hawaii in una competizione sportiva.

BINDER ha stabilito standard di riferimento

a livello mondiale come maggior specialista

di camere di simulazione, ma anche i suoi

dipendenti non sono da meno. Chi nel

proprio lavoro punta alla perfezione, sa

affrontare le sfide e la competizione anche

nella vita privata. E così Jochen Bollaender,

Direttore ricerca e sviluppo di BINDER,

insieme alla sua compagna, sono giunti

alle Hawaii agli inizi di giugno 2016. “La

maggior parte delle persone pensa alle

Hawaii come a un paradiso con spiagge di

palme, candida sabbia e acque turchine”,

afferma Jochen Bollaender, “mentre

l’arcipelago ha molto di più da offrire”.

Sulle sue isole si possono incontrare quasi

tutte le zone climatiche del mondo. Foresta

tropicale con piante e animali esotici,

deserti, steppe e aree d’alta montagna che

arrivano a 4.200 metri di altitudine, con il

più grande osservatorio astronomico del

mondo. I vulcani, che hanno dato origine

alle isole, si annoverano tra i più grandi

e attivi del mondo. Il vulcano “Mauna-

Kea”, che praticamente costituisce l’isola

più grande dell’arcipelago, se misurato

a partire dalla sua base sommersa,

è decisamente più alto dell’Everest.

Anche la mentalità della popolazione è

speciale: “Il cosiddetto ‚sloha-spirit‘, cioè

l’incredibile spirito di cordialità e apertura

e la cultura dell’accoglienza mi hanno

entusiasmato. Ovunque si respira un’aria

di rispetto reciproco che rende più facile la

permanenza sulle isole”, riferisce entusiasta

Jochen Bollaender. Le Hawaii offrono molto

non solo ai vacanzieri, ma anche agli

appassionati di sport. Famosissime sono le

onde marine, tra le migliori al mondo per

praticare il surf. Per via di una scommessa

tra amici, nel 1978 alle Hawaii è nato il

moderno triathlon sulla lunga distanza,

che combina nuoto, ciclismo e corsa. Sotto

la denominazione di “Ironman”, dalla

prima coppa vinta, che aveva la forma di

una figura metallica, in tutto il mondo si

tengono oramai più di 100 competizioni

di triathlon all’anno. Il campionato

mondiale sulla lunga distanza ha luogo

ogni anno in ottobre alle Hawaii. Proprio

per questo motivo Jochen Bollaender era

alle Hawaii nel mese di giugno. Ha sfruttato

l’occasione per conoscere le condizioni

sportive dell’isola, partecipando a una gara

di triathlon sulla media distanza: 1,9 km a

nuoto nel Pacifico, poi 90 km in bicicletta

lungo la strada costiera e, per finire,

21 chilometri di corsa a piedi. “Rispetto alle

normali competizioni nell’Europa centrale,

le onde del mare sono davvero ben diverse

da quelle tipiche dei laghi artificiali”, dice

sorridendo Jochen Bollaender. “I venti

laterali con forti raffiche nella parte in

> Giugno 2016: Jochen Bollaender durante la gara di corsa di 21 km

> L’isola ha molto di più da offrire di acqua, spiagge e palme.

> Jochen Bollaender, Direttore ricerca e sviluppo

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BINDER ottiene il certificato BG ETEMSistema di gestione della protezione antinfortunistica di successo viene certificato dall’Associazione di categoria.

BINDER GmbH ha compiuto un passo decisivo

lungo il percorso di implementazione dei

suoi obiettivi aziendali nel campo della

sicurezza sul lavoro, superando con successo

la procedura di audit, e conseguendo la

certificazione del proprio sistema di gestione

della protezione antinfortunistica (AMS).

L’audit e la procedura di certificazione sono

stati effettuati dall’Associazione di categoria

energia, tessile, elettronica e prodotti

per i media (BG ETEM). La certificazione

è avvenuta in conformità allo standard

OHSAS 18001 (Occupational Health and

Safety Assessment Series). Diffusa in più

di 80 Paesi a livello mondiale, l’OHSAS

18001 rappresenta uno degli standard

più significativi nel campo dei sistemi di

gestione della protezione antinfortunistica.

Tale sistema di gestione si pone l’obiettivo

di combattere preventivamente e in base a

i processi l’eventualità di incidenti, lesioni

e malattie sul lavoro, proteggendo nel

modo più completo la salute del personale.

“I dipendenti devono potersi recare al lavoro

in stato di buona salute e uscire dall’azienda

altrettanto in buona salute” afferma Jörg

Nauel.

bicicletta e il caldo umido nella corsa, il cui

effetto viene ancor più intensificato dalla

forte irradiazione solare verticale, mettono

davvero i concorrenti a dura prova.”

Il giorno della competizione l’isola

ha mostrato il suo lato buono ai

1.600  partecipanti: le onde erano basse,

le raffiche laterali di vento tutto sommato

poche. “Il  sole però bruciava sulla pelle

nonostante la crema con fattore di

protezione 100, ragion per cui mi sono

goduto la nuotata e la corsa in bicicletta”,

ricorda Bollaender, “a causa del sole e della

calura la corsa a piedi è stata più lenta del

previsto; quanto a me sono stato ben felice

di arrivare 327esimo al traguardo, andando

ben oltre le mie aspettative”. Jochen

Bollaender e la sua compagna sono rimasti

alle Hawaii due settimane in tutto. “Nella

prima settimana le mie priorità sono state

l’acclimatazione, l’allenamento, la gara e

naturalmente fare un poco di pubblicità

per BINDER. La seconda settimana ci siamo

goduti la visita della maggior parte delle

attrazioni hawaiane e ci siamo riposati”,

afferma Bollaender, “nel complesso

un’esperienza davvero indimenticabile.”

> Da sinistra: Stefan Drodofsky, Ispettore tecnico della BG ETEM; Jörg Nauel, Direttore di stabilimento BINDER GmbH, Frank Wirth, Responsabile della sicurezza BINDER GmbH

Whitepaper validazionee qualifica> cliccare qui per scaricare

> Leggere qui online l’intero articolo

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Istruzioni per la stella di Natale BINDER

È tempo di Natale in casa BINDER. I nostri apprendisti creano una

nuova decorazione natalizia con design BINDER fatta su misura

per il periodo natalizio. Le istruzioni per realizzare da sé la stella di

Natale BINDER consistono in quattro semplici passaggi:

Materiale:

Modello da fotocopiare, carta robusta, forbici, colla,

eventualmente carta lucida

Tempo: circa 30 minuti

1.Predisporre il materiale necessario.

3.Ora tagliare i triangoli neri BINDER; i bordi

tratteggiati vengono piegati per ottenere

un effetto 3D.

SUGGERIMENTO: per ottenere un effetto del tutto particolare, sotto ai triangoli si può applicare carta lucida.

2.Stampare il modello di stella BINDER

in due copie sulla carta prescelta.

Successivamente ritagliare i bordi del

modello.

4.Infine, le due metà della stella vengono incollate sulle punte. E la stella di Natale BINDER

è pronta - ideale per decorare o appendere all’albero di Natale.

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Modello da fotocopiare

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Colofone

BINDER Central Services GmbH & Co. KG

Im Mittleren Ösch 5

78532 Tuttlingen, Germany

Dorothea Fichter-Fechner

Tel.: +49 7462 / 2005 - 632

Fax: +49 7462 / 2005 - 93 632

[email protected]

www.binder-world.com

Edizione: Dicembre 2016

BINDER GmbHTuttlingen, Germania

Tel +49 7462 2005 0Fax +49 7462 2005 [email protected]

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