BIM

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1088 modulo 373 Consente di creare un MODELLO n-dimensionale, di rappresentare l'edificio, coinvolgendo tutte le possibili variabili: parliamo di BUILDING INFORMATION MODELING L 'acronimo anglosassone BIM – Building Information Modeling, identifica la gestione delle informazio- ni legate ad un edificio in modo che queste possano essere trasferite in maniera corretta attraverso le differenti fasi che caratterizzano il proprio ciclo di vita. Il prof. Riccardo Balbo, architetto, PhD e docente presso la University of Salford (UK) – School of Built Environment, è specializzato in Digital Architectural Design e nelle sue applicazioni sia a scala architettonica che urbana (urban sustainable regeneration). È membro dell’Ur- ban Quality Research Centre e fondatore del gruppo MinD – Mediated Intelligence in Design. Secondo Balbo, è necessario premettere che il BIM è la naturale conseguenza dell’applicazione di tecnologie e processi esistenti e mutuati da altri settori e discipline, opportunamente riadattate al settore AEC – Architecture, Engineering and Construction. La principale caratteristica di questo approccio e dello strumento è che offre la possibilità di creare un modello n-dimensionale, dove i dati sono interconnessi attraverso regole. Ancora oggi si è portati a conside- rare il modello di edificio come la rappresentazione dei suoi caratteri tettonici, geometrici e costruttivi. Questa è soltanto la rappresentazione di alcune informazioni realtive e ad alcune classi di oggetti, rese disponibili attraverso un linguaggio grafico. Immaginiamo di poter raccogliere per molte classi di oggetti [componenti, materiali, spazi, lavorazioni] dei dati, collegandoli tra essi secondo le logiche dei processi costruttivi o progettuali. L’apertura di una porta in un tramezzo ha delle variazioni in pianta, in sezione e nel modello 3D. Ma non può essere posta dove sono previsti degli impianti; introduce una variazione nel computo metrico; varia la lavorazione in conseguenza del modello e del produttore; introduce variazioni sull’isolamento termo acustico e sull’illuminazione. Queste sono le n-dimensioni del modello. Il BIM offre la possibilità di gestire e interagire con tutte queste informazioni in modo sincronizzato: significa che qualunque interazione su una delle dimensioni informative, ne propaga gli effetti su tutto il modello. Chiunque in possesso di dati su elementi del modello può aggiungerli; chiunque può estrarne informazioni secondo criteri e finalità differenti. In pratica otteniamo l’automatizzazione di visualizzazio- ni 2D e 3D, controllo dei conflitti, computi metrici, analisi struttrali, energetiche, integrazione tra impianti, crono- programma delle lavorazioni, ricerca selezione e inserimento di componenti direttamente da cataloghi di pro- duttori [per rimanere nell’ambito esclusivo della progettazione esecutiva degli aspetti puramente di progettuali]. Integrazione del progetto architettonico con gli impianti ed i servizi per la realizzazione e la manutenzione. MATTEO LO PRETE A COLLOQUIO CON RICCARDO BALBO

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  • 1088 modulo 373

    Consente di creare un MODELLO n-dimensionale, di rappresentare l'edificio,

    coinvolgendo tutte le possibili variabili: parliamo

    di BUILDING INFORMATION MODELING

    L'acronimo anglosassone BIM Building Information Modeling, identifica la gestione delle informazio-ni legate ad un edificio in modo che queste possano essere trasferite in maniera corretta attraverso le differenti fasi che caratterizzano il proprio ciclo di vita. Il prof. Riccardo Balbo, architetto, PhD e docente presso la University of Salford (UK) School of Built Environment, specializzato in Digital Architectural Design e nelle sue applicazioni sia a scala architettonica che urbana (urban sustainable regenera tion). membro dellUr-ban Quality Research Centre e fondatore del gruppo MinD Mediated Intelligence in Design. Secondo Balbo, necessario premettere che il BIM la naturale conseguenza dellapplicazione di tecnologie e processi esistenti e mutuati da altri settori e discipline, opportunamente riadattate al settore AEC Architecture, Engineering and Construction. La principale caratteristica di questo approccio e dello strumento che offre la possibilit di creare un modello n-dimensionale, dove i dati sono interconnessi attraverso regole. Ancora oggi si portati a conside-rare il modello di edificio come la rappresentazione dei suoi caratteri tettonici, geometrici e costruttivi. Questa soltanto la rappresentazione di alcune informazioni realtive e ad alcune classi di oggetti, rese disponibili attraverso un linguaggio grafico. Immaginiamo di poter raccogliere per molte classi di oggetti [componenti, materiali, spazi, lavorazioni] dei dati, collegandoli tra essi secondo le logiche dei processi costruttivi o progettuali. Lapertura di una porta in un tramezzo ha delle variazioni in pianta, in sezione e nel modello 3D. Ma non pu essere posta dove sono previsti degli impianti; introduce una variazione nel computo metrico; varia la lavorazione in conseguenza del modello e del produttore; introduce variazioni sullisolamento termo acustico e sullilluminazione. Queste sono le n-dimensioni del modello. Il BIM offre la possibilit di gestire e interagire con tutte queste informazioni in modo sincronizzato: significa che qualunque interazione su una delle dimensioni informative, ne propaga gli effetti su tutto il modello. Chiunque in possesso di dati su elementi del modello pu aggiungerli; chiunque pu estrarne informazioni secondo criteri e finalit differenti. In pratica otteniamo lautomatizzazione di visualizzazio-ni 2D e 3D, controllo dei conflitti, computi metrici, analisi struttrali, energetiche, integrazione tra impianti, crono-programma delle lavorazioni, ricerca selezione e inserimento di componenti direttamente da cataloghi di pro-duttori [per rimanere nellambito esclusivo della progettazione esecutiva degli aspetti puramente di progettuali].

    Integrazione del progetto architettonico con gli impianti ed i servizi per la realizzazione e la manutenzione.

    MATTEO LO PRETE A COLLOQUIO CON RICCARDO BALBO

  • modulo 373 1089

    Integra idee progettuali diverse, considera le sovrapposizioni di impianti e servizi, controlla le sequenze di lavorazione. Dal progetto al processo BIM protagonista in ottica di RIDUZIONE DI COSTI, TEMPI E RISCHI. Il caso di MANCHESTER CITY COUNCIL

    Allinterno dellindustria delle costruzioni, come in tutti gli altri settori produttivi, viene continua-mente ricercata la riduzione di costi, tempi e rischi legati allo sviluppo del progetto e la sua messa in opera. Partendo dal presupposto che vede la tecnologia BIM come strumento al servizio dellin-dustria, essa pu rappresentare una risposta valida per questo tipo di ottimizzazione, tenendo conto della complessit che caratterizza il ciclo di vita. In questo senso il prof. Balbo sottolinea come nellAEC il rischio di verificarsi di situazioni al limite del caos ancora piu elevato. strutturale ad esso e legato alle modalit di azione, alle catene e ai processi decisionali, agli interessi in gioco. Alcuni aspetti dei BIM riducono drasti-camente i rischi allinterno della fase progettuale esecutiva, automatizzando le fasi di rappresentazione e visualizzazione, selezionando le informazioni in relazione al livello di interazione con gli altri soggetti (cliente, amministratori, impresa, fornitori, consulenti). Ma c di pi: nellinterazione tra soggetti il vero vantaggio. Nel complesso progetto di rigenerazione, rifunzionalizzazione e ampliamento del nuovo Manchester Town Hall Complex (UK), la riconversione dei due edifici principali stata ideata da due studi professionali dif-ferenti, supportata da un terzo studio per i servizi. In una gestione tradizionale la collaborazione sarebbe avvenuta con difficolt e ripercussione sui tempi, che qui sono stai ridotti a sei mesi circa. Anche complice la situazione economica globale, il progetto stato finanziato soltanto grazie ad una attentissima analisi dei costi, non soltanto in termini quantitavi, ma soprattutto di pre-analisi della realizzazione. LUniversit di Salford sta conducendo una ricerca in partnership con Manchester City Council proprio sullintegrazione delle informazioni e sullo sviluppo del BIM orientato alla gestione del processo da parte del committente, un aspetto fino ad oggi non considerato dagli strumenti tipici della fase del progetto esecutivo. Lintegrazione di pi soluzioni, la sovrapposizione con i progetti di impianti e servizi e la realizzzazione di molti componenti da parte fornitori specializzati, ha offerto un ottimo caso di applicazione del BIM, gestito in questa occasione dalla Municipalit, dove la clash detection stata largamente impiegata. Alcune piattaforme infatti offrono anche la possibilit di modellare il cantiere, controllare cio la sequenza delle lavorazioni, estendendo la funzione clash detection nel processo; il risultato pu essere rappresentato anche con una animazione delle fasi costruttive che evidenziano le collisioni, gli ostacoli, i rischi per gli operatori. Avendo una base dati condi-visa, i tre progettisti principali hanno potuto agire simultaneamente, certi della coerenza delle informazioni che venivano distribuite agli altri team in tempo reale. Coerenza, conflitti e competenze sono in fondo i tre nodi principali che trasformano spesso la realizzazione del progetto in una navigazione a vista. La consegna del nuovo complesso prevista entro il 2013.

    modello 3D delle fasi costruttive dei nuovi solai e analisi quantitativa degli elementi di realizzazione

  • 1090 modulo 373

    Non uno strumento solo per progetti eccezionali: la caratteristica di complessit deriva dai COSTI INIZIALI dellinvestimento in termini di software e di professionisti dedicati. La PROIEZIONE DEL BIM nei prossimi dieci anni e a larghissimo raggio

    Uno degli aspetti pi interessanti legati allintroduzione di un approccio BIM allinterno del ciclo di vita delledificio riguarda le possibili differenze esistenti tra progetti di tipo complesso, che rappresentano una percentuale ridotta sul totale degli edifici realizzati, e casi invece pi tradi-zionali, che caratterizzano la maggior parte dei cantieri, soprattutto a livello nazionale. In questo ambito bisognerebbe quindi indagare se i sistemi BIM risultano adatti per differenti livelli di complessit e come il rapporto vantaggi/criticit venga influenzato a seconda dei differenti scenari di utilizzo.Balbo precisa che identificare il BIM come strumento adatto solo a situazioni di particolare complessit un errore. I modelli informativi hanno appena fatto il loro ingresso nel settore AEC. Linvestimento iniziale di acquisto degli strumenti e soprattutto i tempi e i costi di formazione per un uso professionale delle tecnologie molto alto, non soltanto in valore assoluto, ma in termini di rischio: la diffusione di una tec-nologia da sempre ha una crescita esponenziale con delle resistenze iniziali, e i soggetti e le imprese pi forti e stabili possono permettersi di correre i rischi di apertura verso nuove strade. Quindi la caratteristica di complessit dei progetti la ovvia conseguenza del mercato a cui gli studi coraggiosi si rivolgono. Non dimentichiamo che Frank Ghery, uno dei pioneri del BIM, decise di sperimentare luso di CATIA molti anni fa, mutuandolo dal settore aereospaziale, generalmente caratterizzato da livelli di complessit ben pi elevata che il settore AEC. Se consideriamo quanti studi professionali nel mondo oggi utilizzano un CAD 2D rispetto a trentanni fa, anche solo per il progetto esecutivo di una tettoia, facile immaginare quanto sia il livello di diffusione potenziale del BIM nei prossimi dieci anni. La formazione universitaria in questo senso uno dei maggiori driver di diffusione e lindustria delle costruzioni il partner pi adatto nella ricerca. Ma soprattutto le agenzie nazionali per la gestione del territorio possono giocare un ruolo chiave. Linformatizzazione del catasto in Italia ha contribuito in maniera centrale alla diffusione capillare

    integrazione di visualizzazioni 2D e 3D per la committenza, limpresa ed il progetto acustico.

  • modulo 373 1091

    del CAD. In alcuni Paesi europei come la Finlandia, oggi il BIM lo standard professionale per le agenzie del territorio. Ovviamente per avere una elevata produttivit, luso del BIM dovrebbe essere condiviso tra tutti i soggetti coinvolti nei processi, e questo un altro fattore di viscosit alla sua penetrazione sul mercato. Considerando limpatto che una diffusione dei sistemi BIM potrebbe avere allinterno del settore edile, valutato nella sua complessit, risulta fondamentale comprendere quali siano le categorie professio-nali chiamate in causa e quali siano le differenze rispetto ad un processo di tipo tradizionale. In secondo luogo importante capire come il ruolo della formazione possa risolvere una mancanza di competenze rispetto alladozione di tecnologie digitali avanzate. Come gi affermato in precedenza dal prof. Balbo, il presupposto principale del BIM la possibilit di estrazione delle informazioni dal modello in relazione ad un certo contesto. Informazioni geometriche, tecnologiche, economiche o di processo costruttivo, ad esempio, possono essere opportunamente estratte in dipendenza del problema da affrontare, dello stakeholder coinvolto o della fase del processo. Qui il BIM mostra di aver recepito e applicato tecnologie e processi mutuate dal business management e dal web managment, quali la creazione di basi di cono-scenza [KB], il data mining a il data retrieving. In questo senso laspetto della condivisione delle informa-zioni un effetto derivato. Gli attori coinvolti in questo approccio sono perci molti di pi confrontati con la catena produttiva tradizionale. Questo semplicemente perch il modello che si apre ad un uso pi vasto e abbraccia il processo quasi nella sua totalit. La gestione della propriet con il real estate e gli aspetti di financing, linterazione con gli aspetti normativi della pianificazione, la manutenzione e i servizi e il mondo della produzione di tecnologie e componenti aprono la condivisione di un modello di edificio che coinvolge [e fa convergere] molte categorie professionali escluse nei processi tradizionali. Il building model diventa oggi il territorio di confronto di molti, non di unelite. Tali tecnologie, proprio per la loro flessibilit e potenza richiedono operatori preparati e specializzati. Questo soprattutto oggi, per iniziare una generazione di professionisti. Esattamente come con il CAD alla fine degli anni '80. LUniversit oggi pu essere protagonista in questo processo, avendo innanzitutto una chance per riallinearsi con il settore delle costruzioni; in secondo luogo essere osservatore e coordinatore privilegiato tra ricerca, professioni e produttori di strumenti; infine reinventare alcuni profili professionali, a partire da competenze, prospetti-ve e culture specifiche, evitando di ridurre il suo apporto a semplici corsi per luso di software.

    Visualizzazione delle parti strutturali e rendering con la clash detection.

  • 1092 modulo 373

    BIM una piattaforma di INTEGRAZIONE per componenti, assemblati e materiali che concorrono al progetto definitivo, anche di PICCOLA SCALA. Con grande potenzialit di sviluppo

    Modello geometrico del progetto di massima.

    Lanalisi di un approccio legato al BIM, passante per la definizione di vantaggi, criticit, competenze, relazioni tra differenti livelli di complessit del progetto, porta ad individuare alcune linee guida per gli sviluppi che questa tecnologia potr raggiungere nel medio periodo [3/5 anni]. La definizione degli scenari di sviluppo deve tenere conto necessariamente delle differenze che caratterizzando lItalia, an-dando a comporre due quadri distinti. Secondo il prof. Balbo in Italia la condizione strutturale della gestione degli studi professionali generalmente pi prudente rispetto ad altri Paesi, con un conseguente ritardo di circa due o tre anni dalla scena globale. In termini generali il Building Information Modelling lo strumento che interpreta un approccio. Si potrebbe affermare di essere di fronte ad un cambiamento di paradigma nel mondo del progetto, dove il settore AEC non ha il merito di averlo introdotto ma di averlo recepito. Una delle linee di sviluppo la ricerca di strumenti dedicati a settori specifici non discipline. Il BIM interpreta proprio lo scambio tra discipline allinterno delle azioni progettuali. Quindi non strumenti per lanalisi acu-stica o strutturale o economica, ma piattaforme per il settore trasporti o per le grandi infrastrutture. Laltra grande partita aperta lintegrazione progetto fornitura. Forse nessun altro settore come quello AEC caratterizzato da una elevatissima quantit di componenti, assemblati e materiali che concorrono alla definizione del progetto, anche di piccola scala, caratterizzata da un'incontrollabile disponibilit sul mer-cato, con delle forbici prestazionali, di costo e di standard, a volte inspiegabili. La sfida per le supply chains del settore AEC di ordinare, gestire ed automatizzare la condivisione di tutti i livelli informativi dei loro prodotti, traducendoli in librerie integrabili dalle piattaforme BIM, che dovranno sviluppare sub-strumenti appropriati. Date le dimensioni che i database di un modello informativo possono raggiungere, sul fronte informatico il lavoro si sta indirizzando molto verso il cloud computing e le sue potenziali applicazioni. La tendenza nello sviluppo di prodotti e servizi associati alle tecnologie di cloud computing, che prevedono lo spostamento dellelaborazione dati su server de-localizzati, porter ad una profonda trasformazione nel modo di concepire lorganizzazione del lavoro di gruppo. Lo stesso sviluppo di software sar influenzato da questa spinta innvoativa, portando case produttrici come Autodesk e Dassault Systmes ad orientare i prodotti futuri verso una gestione dei dati rivoluzionaria rispetto alla generazione precedente. Il cloud com-puting permetter di incrementare le dimensioni dei modelli, soprattutto nel caso di applicazioni in ambito di Facility Management riferito ad aree urbane o vasti patrimoni immobiliari, riducendo nel contempo i costi derivanti dallacquisto e manutenzione di computer potenti, i quali saranno sostituiti da terminali dotati delle prestazioni necessarie per connettersi ad un sistema pi ampio, allinterno del quale verr assorbito il lavoro di calcolo, traendo ulteriori vantaggi in termini di affidabilit e rapidit di risposta.