BILANCIO SOCIALE 2009 del Ce.St.Ri.M. · concernente misure contro la tratta di persone, e con il...

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BILANCIO SOCIALE 2009 del Ce.St.Ri.M. Introduzione Un bilancio del cammino fatto: per confermarci nella fedeltà, per scommettere sul nuovo. È la fedeltà allo spirito originario, quello che tanti anni fa ci fece iniziare questa avventura. Si tratta di capire, cioè, se anche nel 2009 abbiamo fatto di tutto per metterci al servizio delle tante povertà che abitano questo territorio, se abbiamo saputo intercettare il disagio che avanza, se ci siamo lasciati mettere in discussione da quei volti e da quelle storie che nel corso dell’anno abbiamo incontrato, e se le risposte offerte, oltre alla dimensione più concreta e pragmatica, hanno aiutato i nostri interlocutori ad andare oltre la disperazione e la rassegnazione e a cogliere il tenue orizzonte della speranza. Ma si tratta anche di capire se li abbiamo rappresentati bene nelle stanze che contano, se siamo stati capaci di segnalare a chi di dovere la necessità di collocare quelle fatiche al centro dell’agenda politica, e se ci siamo schierati senza tentennamenti e senza fare sconti a nessuno ogni qualvolta ci si è resi conto che invece le povertà, il disagio, le dipendenze, la mancanza di lavoro continuano ad essere trattate come una cenerentola o peggio ancora come oggetto di scambio. Ma un bilancio è anche il punto di partenza per cogliere il nuovo del cambiamento e per misurare il coraggio della sfida. Ogni volto e ogni storia non ci parla solo del proprio vissuto, ma ci aiuta a cogliere le dimensioni di un problema che diventa fenomeno e piaga sociale, e quindi qualcosa che è in continua evoluzione e trasformazione. Ogni povertà che si pone dinanzi a noi come fenomeno in continuo divenire ci induce a non dare mai nulla per scontato, a gettarci senza timore in ciò che potrà essere e ad immaginare e avviare nuovi percorsi. Anche sul coraggio si misura la fedeltà. Ed infine, un bilancio rappresenta anche e soprattutto il senso dell’umiltà, e cioè ciò che ci permette di misurarci con i nostri limiti e con le incoerenze senza fare sconti a noi stessi ma sempre pronti a metterci in gioco ogni qualvolta diventa necessario farlo. E quindi sempre pronti a capire se abbiamo realizzato il monito di don Lorenzo Milani: “fa strada ai poveri, senza farti strada.

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BILANCIO SOCIALE 2009 del Ce.St.Ri.M.

Introduzione Un bilancio del cammino fatto: per confermarci nella fedeltà, per scommettere sul nuovo.

È la fedeltà allo spirito originario, quello che tanti anni fa ci fece iniziare questa avventura. Si tratta di capire, cioè, se anche nel 2009 abbiamo fatto di tutto per metterci al servizio delle tante povertà che abitano questo territorio, se abbiamo saputo intercettare il disagio che avanza, se ci siamo lasciati mettere in discussione da quei volti e da quelle storie che nel corso dell’anno abbiamo incontrato, e se le risposte offerte, oltre alla dimensione più concreta e pragmatica, hanno aiutato i nostri interlocutori ad andare oltre la disperazione e la rassegnazione e a cogliere il tenue orizzonte della speranza. Ma si tratta anche di capire se li abbiamo rappresentati bene nelle stanze che contano, se siamo stati capaci di segnalare a chi di dovere la necessità di collocare quelle fatiche al centro dell’agenda politica, e se ci siamo schierati senza tentennamenti e senza fare sconti a nessuno ogni qualvolta ci si è resi conto che invece le povertà, il disagio, le dipendenze, la mancanza di lavoro continuano ad essere trattate come una cenerentola o peggio ancora come oggetto di scambio.

Ma un bilancio è anche il punto di partenza per cogliere il nuovo del cambiamento e per misurare il coraggio della sfida. Ogni volto e ogni storia non ci parla solo del proprio vissuto, ma ci aiuta a cogliere le dimensioni di un problema che diventa fenomeno e piaga sociale, e quindi qualcosa che è in continua evoluzione e trasformazione. Ogni povertà che si pone dinanzi a noi come fenomeno in continuo divenire ci induce a non dare mai nulla per scontato, a gettarci senza timore in ciò che potrà essere e ad immaginare e avviare nuovi percorsi. Anche sul coraggio si misura la fedeltà.

Ed infine, un bilancio rappresenta anche e soprattutto il senso dell’umiltà, e cioè ciò che ci permette di misurarci con i nostri limiti e con le incoerenze senza fare sconti a noi stessi ma sempre pronti a metterci in gioco ogni qualvolta diventa necessario farlo. E quindi sempre pronti a capire se abbiamo realizzato il monito di don Lorenzo Milani: “fa strada ai poveri, senza farti strada”.

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L’accoglienza

Donna e libera – Attività di recupero, accoglienza e reinserimento sociale delle donne vittime della tratta

Premessa Le azioni svolte nel corso del 2009 sono state realizzate con il progetto

“Donna e libera 2008” in base ai sensi dell’art.13, Legge 11 Agosto 2003, n. 228 - concernente misure contro la tratta di persone, e con il progetto “AURORA: dall’ascolto al reinserimento”, programma di assistenza e integrazione sociale art. 18 D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286. Si tratta ovviamente di progetti che propongono

l'ascolto e l'accoglienza immediata e transitoria delle vittime dei reati previsti dagli artt. 600 601 c. p. garantendo vitto, alloggio, assistenza sanitaria, psicologica e legale, attraverso l’accompagnamento di percorsi personalizzati.

L’accoglienza: il Centro Aurora

Nel 2009 sono arrivate al Centro Aurora 10 persone, per cui nel corso dell’anno gli ospiti sono risultati essere 13, di cui 9 donne e 4 bambini provenienti prevalentemente dall’Africa;

Tab.n1. Le accoglienze

Donne Bambini Totale

9 4 13

Tab.n.2. Nazioni di provenienza

Si tratta di ragazze inviateci o attraverso associazioni di Bari, Napoli e

Firenze impegnate sullo stesso fronte dell’accoglienza alle vittime della tratta, o su segnalazione delle forze dell’ordine come è nel caso della Questura di Catanzaro.

Sono state tutte inserite nei programmi di protezione, e per ognuna di esse sono stati avviati i percorsi di assistenza sanitaria, psicologica, legale e inserimento sociale previsti dal programma di accoglienza. Nell’ambito di questo programma

oltre ad essere inserite nei lavori di laboratorio hanno avviato quasi tutte corsi di Italiano e di informatica, mentre per i minori si è provveduto ad attivare l'inserimento scolastico e sociale attraverso attività ludiche extra scolastiche.

Entrando poi nei dettagli evidenziamo che una donna rumena con le sue due figlie, già in proseguimento di programma dall'anno 2008, hanno lasciato il

Centro e avviate prima in semi autonomia e successivamente a ottobre in totale autonomia in una nuova sistemazione abitativa con un lavoro regolare, mentre le bimbe, che vanno a scuola con ottimi risultati, sono inserite perfettamente nel

tessuto sociale svolgendo anche attività ludiche pomeridiane. Un’altra ospite di origini rumene, invece, con problemi di alcool, non ha voluto seguire il programma di accoglienza e si è allontanata dal centro dopo neanche una

settimana. Infine, delle sette ragazze nigeriane, una di esse, agli inizi del 2010, per

Nigeria 9

Romania 4

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motivi di sicurezza è stata spostata dal Centro ad un’altra struttura protetta.

Attività svolte

Nel corso del 2009 ci si è impegnati in una serie di azioni volte a far

conoscere più approfonditamente all’opinione pubblica il fenomeno della tratta degli esseri umani, con il fine di coinvolgere chiunque lo volesse a prestare la propria opera di volontariato in questo ambito così delicato; inoltre si sono

intensificati ulteriormente i contatti e gli incontri con altre associazioni di volontariato che in Italia sono impegnate in questo stesso servizio.

Oltre alle collaborazioni già esistenti con vari Enti (Regione Basilicata, comune di Bella) Servizi Sociali, Forze dell'ordine, organizzazioni religiose e associazioni di volontariato, nel 2009 si sono realizzati importanti protocolli

d'intesa con le Questure di Potenza e di Matera e con altri enti pubblici e privati. Le varie forme di collaborazione ci hanno consentito di impegnare le donne

accolte in una serie di attività volte all’integrazione e allo scambio culturale con gruppi di altre nazionalità presenti sul nostro territorio, e in corsi di alfabetizzazione e di informatica.

Inoltre è in corso di preparazione una convenzione con la Croce Rossa femminile - sezione di Bella - per la realizzazione di un progetto che vedrà impegnate le donne accolte in un corso di cucina, lavori domestici e lavori

femminili.

La Fattoria burgentina – Fattoria sociale per il reinserimento di persone diversamente abili

Le attività

La realizzazione di numerosi laboratori è la dimostrazione di un anno vissuto ancora una volta intensamente con l’obiettivo fondamentale di valorizzare

e potenziare le capacità, le abilità e le potenzialità di ciascun ospite. A partire dal laboratorio di manualità nel quale attraverso la tecnica del

decoupage, la pittura e il lavoro di ricamo e maglia si è voluto favorire la veicolizzazione dei propri sentimenti ma anche lo sviluppo e il mantenimento delle abilità di base (grosso-motorie, fino-motorie di coordinazione oculo-manuale) e

quelle cognitive. Il laboratorio musicale ha consentito a ciascuno ospite di esprimere il proprio sé e

di valorizzare emozioni e sentimenti in un percorso di condivisione e di coinvolgimento emotivo che ha rafforzato la voglia di stare insieme e il “senso di appartenenza” al gruppo.

Con cadenza bisettimanale è stato organizzato un laboratorio di giochi psicologici che ha consentito soprattutto agli operatori di porsi in ascolto del disagio

personale degli ospiti. Sono giochi, infatti, particolarmente indicati per lo sviluppo di processi quali la crescita personale, la maturazione e l’apprendimento, e che nello stesso tempo costituiscono un momento di forte condivisione, di sviluppo

affettivo, intellettivo e di responsabilizzazione, che consentono di far aumentare l’autostima e la fiducia in sé e nell’altro. Se il laboratorio informatico ha consentito ad alcuni di imparare ad usare il

computer apprendendo le nozioni basilari di quel territorio virtuale che è internet, le attività svolte invece al di fuori della struttura ancora una volta hanno

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agevolato il contatto degli ospiti con il territorio reale nel quale vivono

quotidianamente; le gite effettuate nel corso del 2009 al Santuario di Viggiano, al monte “Sellata”, all’Eremo di S.Angelo le Fratte e presso una fattoria didattica” di

Cancellara hanno aiutato indubbiamente i partecipanti a migliorare il proprio modo di relazionarsi con questo particolare contesto sociale e culturale.

L’accoglienza: il Centro Aurora

La maggior parte degli ospiti della “Fattoria Burgentina” sono entrati in

contatto con la nostra struttura attraverso le segnalazioni ricevute da parte del responsabile Tecnico del piano di zona Agri-Melandro e in alcuni casi da parte

degli assistenti sociali dei comuni. Nel 2009 gli ospiti sono stati tredici (Tab. n.3), quasi tutti provenienti da Brienza, territorio nel quale si trova ubicata la struttura, e pochi invece dai paesi limitrofi (Tab. n. 4).

Tabella n.3 – Persone Accolte

Tabella n.4 – Paesi di provenienza

Brienza 10

Satriano di Lucania 1

Sasso di Castalda 1

Polla (SA) 1

Antiusura – Servizio di ascolto e di accompagnamento delle persone a rischio e vittime di usura

Premessa

È il servizio “storico” del Ce.St.Ri.M., una delle prime attività svolte sul territorio, con cui l’associazione – praticamente sin dall’inizio – ha cercato di far fronte ad uno dei problemi più diffusi sul nostro territorio. La mole del lavoro si è

subito presentata molto alta per cui nel 2002 si ritenne necessario dar vita ad una Fondazione antiusura dedicata esclusivamente a questo lavoro, per evitare che il Ce.St.Ri.M. stesso restasse schiacciato solo su questo fronte. Da allora la

Fondazione “Interesse uomo”, emanazione del Ce.St.Ri.M. in collaborazione con l’Amministrazione provinciale, provvede alla formalizzazione delle pratiche di

quanti si rivolgono agli sportelli antiusura del ce.St.Ri.M. e all’erogazione delle garanzie economiche sui prestiti richiesti.

Gli ascolti

È stato un anno particolarmente pieno, durante il quale le persone incontrate sono state almeno tre volte in più rispetto al 2008. È il segno

inequivocabile di una crisi economica e sociale che attanaglia anche il nostro territorio.

Donne Uomini Totale

5 8 13

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Tabella n.5

Potenza Val d’Agri/Lagonegrese

Melfi Fuori provincia e altro

Totale

Antiusura 53 5 7 18 83

Credito etico

93 43 52 15 203

Microcredito

Emergenze

12 3 2 17

Altro 31 6 5 11 53

191 57 66 44 356

La Strada – Attività di ascolto e accompagnamento del disagio e di varie forme di dipendenze

Nel 2009 le persone che si sono rivolte al Centro d’ascolto hanno raccontato

prevalentemente storie di tossicodipendenza. Si è trattato per lo più di familiari di giovani con problema di dipendenza da sostanze. L’intervento svolto ha consistito come sempre nell’accompagnamento e nel sostegno psicologico degli interessati e in qualche caso nell’orientamento degli stessi giovani verso strutture di accoglienza extraregionali o anche in accoglienze diurne temporanee presso la sede centrale dell’Associazione. Accanto all’ascolto e all’ accoglienza si è continuato con un diffuso lavoro di prevenzione e di accompagnamento svolto sul territorio attraverso una serie di interventi, uno dei quali è il progetto L’Altra notte, realizzato per il secondo anno consecutivo in partenariato con il Comune di Potenza, la Cooperativa Iskra di Sala Consilina e il Ser.T. di Potenza, con il contributo della Regione Basilicata. L’obiettivo è quello di affiancare i giovani dinanzi ai locali notturni tramite l’ausilio di unità di strada. L’intervento si è effettuato nel periodo giugno-novembre 2009 davanti a sei locali notturni e in varie piazze della città e ci ha consentito di contattare 810 ragazzi, dei quali 265 sono stati sottoposti a test/interviste. Questa attività non ha fermato o rallentato i percorsi delle dipendenze nel nostro territorio, e tra l’altro neanche lo si è mai immaginato. A confermare però la gravità della situazione sono sopraggiunti nel corso dell’anno non pochi decessi di giovani a causa di overdose da sostanze stupefacenti; eventi tragici che ci hanno indotto ad una riflessione da cui è scaturita la costituzione di un laboratorio di riflessione composto da adulti, prevalentemente insegnanti, denominato “Gruppo cultura” e del quale si riferisce in seguito nella sezione riguardante la Cultura. I canali di finanziamento

A parte le attività previste dal progetto “L’Altra notte” finanziato dalla Regione Basilicata, le altre attività si poggiano esclusivamente sul volontariato soprattutto da quando la convenzione con il Comune di Potenza per la gestione del centro “La strada” – stipulata nel 1999 – è scaduta il 31 luglio 2008 e mai più rinnovata.

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Ufficio progetti

Nel 2009 l’ufficio progetti ha lavorato in una triplice direzione: la progettazione, il monitoraggio e la verifica.

L'attività di Progettazione ha portato all'elaborazione di una serie di progetti, alcuni dei quali già approvati, altri ancora sottoposti alla valutazione degli organi

competenti ed altri ancora, invece, non approvati. I PROGETTI APPROVATI.

1. “Aurora 2”

Con questo progetto si mira ad implementare interventi sociali volti ad assicurare percorsi di assistenza e integrazione sociale, ivi comprese le attività

per ottenere lo speciale permesso di soggiorno di cui ai progetti di protezione sociale ex art. 18 D.Lgs n. 286/98 del T.U. Immigrazione, alle vittime che

intendono sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti di soggetti dediti al traffico di persone a scopo di sfruttamento. Il progetto nasce dalla consolidata esperienza del Ce.St.Ri.M. di accogliere donne

vittime di tale tipologia di fenomeno. Infatti in data 18 giugno 2007 l'Associazione è stata iscritta nella seconda sezione del Registro degli enti e associazioni che

svolgono attività a favore degli immigrati con il numero di iscrizione C/159/2007/PZ in base a quanto disposto dall'art. 54, comma 3, del DPR 394/99, così come modificato dal DPR 334/04.

I destinatari I destinatari del progetto sono le donne anche minori, in stato di gravidanza

o con minori a carico, straniere o cittadine degli Stati membri dell'Unione Europea che intendono sottrarsi allo sfruttamento e all'assoggettamento subito.

Canali di finanziamento Il progetto è stato approvato e finanziato dal Dipartimento per i Diritti e le

Pari Opportunità in esecuzione dell'avviso n° 10 del 10 febbraio 2009 ai sensi dell' art.18 T.U. sull'immigrazione.

Ha avuto inizio il 22 luglio 2009, si concluderà il 22 luglio 2010.

2. “Donna e libera 2009” Il progetto ha lo scopo di sviluppare progetti di fattibilità rivolti specificamente ad assicurare percorsi individualizzati di assistenza che

garantiscano, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, di vitto e di assistenza sanitaria alle vittime dei reati previsti dagli artt. 600 e 601 del codice penale, come sostituiti, rispettivamente, dagli artt. 1 e 2 della legge 11 agosto

2003 n. 228 recante misure contro la tratta di persone e l’art. 1 del regolamento di attuazione approvato con decreto del Presidente della Repubblica, 19 settembre

2005 n. 237 e l’invito formulato dall’Avviso n. 4 dell'11 agosto 2009 da parte della Commissione interministeriale prevista dal regolamento di attuazione del

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T.U. sull’immigrazione.

I destinatari I destinatari del progetto sono donne straniere e non, anche minori, sole

oppure in stato di gravidanza o con figli minori, vittime di reati di riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù e di tratta di persone assoggettate allo sfruttamento sessuale, al lavoro forzato o nel lavoro domestico, all’accattonaggio,

alle attività illegali forzate ed anche ai fini di espianto di organi.

Canali di finanziamento

Il progetto è stato approvato e finanziato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità in esecuzione dell'avviso n.4 dell'11 agosto 2009 ai sensi dell'art.13 L.228/03.

Ha avuto inizio il 22 dicembre 2009 e si concluderà il 22 dicembre 2010.

3. “In strada”

Presentato ai fini della presentazione dei progetti di Servizio Civile per il 2008, è stato finalizzato alla richiesta di assegnazione di 6 volontari per lo svolgimento delle attività del progetto “La strada”.

È stato approvato per intero, ma non eseguito a causa delle scarse risorse di volontari affidate alla Regione Basilicata.

PROGETTI IN FASE DI VALUTAZIONE

4. “Notti serene” - campagna di prevenzione e dissuasione dall'uso delle

nuove droghe rivolto a minori e adolescenti della Regione Puglia e Basilicata, in partenariato con il C.A.M.A.

È un progetto che si inquadra nell’ambito degli interventi di prevenzione

dell’uso di sostanze stupefacenti. La parte operativa del progetto si svolgerà presso la sede operativa del CAMA, a Bari, e le attività proposte, avranno, come bacino d’utenza la Puglia e la

Basilicata. A tale scopo il CAMA ha sottoscritto una convenzione con il Ce.St.Ri.M. di Potenza, che fungerà da Ente attuatore del progetto nella Regione Basilicata.

Con questo progetto si vuole rafforzare un sistema di servizi che possa costituirsi come punto di riferimento per quanti hanno un problema di dipendenze, per

conoscere le dimensioni qualitative e quantitative del fenomeno, per informare e sensibilizzare il territorio su questi temi

I destinatari

Il progetto si rivolge ai giovani fino ai 35 anni delle regioni Puglia e Basilicata

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Canali di finanziamento

Bando di concorso “Giovani protagonisti” – Presidenza Consiglio dei Ministri, Dipartimento della gioventù

5. “Profumi Diversi”

Questo progetto si inserisce in un più ampio percorso di ampliamento delle

attività del Centro diurno la Fattoria Burgentina, finalizzate all'accompagnamento e all'integrazione sociale e lavorativa di soggetti diversamente abili. Con questo progetto si intende sensibilizzare il territorio all'accoglienza e alla solidarietà,

favorendo modelli di attività lavorativa fondati sulla responsabilità e sulla collaborazione e potenziando una rete disposta a programmare interventi in

maniera integrata. Ci si propone di coinvolgere soprattutto il mondo dei giovani perché la Fattoria possa rappresentare anche uno stimolo culturale e di crescita del territorio.

I destinatari

I destinatari diretti del progetto sono persone portatrici di handicap psico-

fisico, segnalate dall'Ambito socio-assistenziale di Zona Agri-Melandro, mentre destinatari indiretti sono la popolazione e le realtà socio-economiche (aziende, associazioni, imprese, scuole, OdV, ecc.), del territorio.

Canali di finanziamento

Direttiva 2009, L 266/91 Art.12, Ministero del lavoro, della salute e delle

politiche sociali – Osservatorio Nazionale per il volontariato – Direzione III I PROGETTI NON APPROVATI

6. “Io urlo”

È un progetto nato dall'esigenza di elaborare un intervento educativo ed

innovativo, ma allo stesso tempo piacevole e creativo, che riuscisse a dare una risposta concreta e tangibile a varie problematiche sociali del nostro territorio. L’intento è di promuovere il valore della legalità attraverso una metodologia

sperimentale, quale l'elaborazione di un laboratorio teatrale sulla vita di Raffaele Ciriello e di Mimmo Beneventano, due lucani che hanno dato la propria vita per

l'affermazione della legalità e della giustizia.

Canali di finanziamento Bando 2008, Perequazione per la Progettazione Sociale - Regione Basilicata,

“Al Volontariato Lucano, risorse per promuovere cambiamento e coesione sociale”.

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7. “L'abile Fattoria”

È un progetto che nasce con l’obiettivo di potenziare i servizi socio-assistenziali e riabilitativi della “Fattoria burgentina”, attraverso l'allestimento di una nuova ala della struttura nella quale si intende avviare un servizio mensa e

una varietà di laboratori.

Canali di finanziamento

Ministero dell’Interno, Riserva Fondo UNRRA, anno 2009

8. “ Ra.nie.ro! Ragazzi niente roba!” È la proposta di un centro d'ascolto itinerante finalizzato alla prevenzione e

alla riduzione del danno, destinato a giovani che vanno dai 15 ai 30 anni, singoli o aggregati in gruppi informali, che fanno uso di alcool e delle cosiddette "nuove droghe", solitamente ben integrati a livello sociale, che non mostrano segni

evidenti di disagio legato all'uso di sostanze.

Canali di finanziamento

Fondazione Monte dei Paschi di Siena - Bando n.12 del 3 marzo 2009

9. “L’arte della strada” È un progetto che, attraverso la realizzazione di una serie di laboratori

creativi, culturali e ricreativi, mira all'implementazione dei servizi sociali a favore

dei minori nella città di Potenza, con l’obiettivo di promuovere interventi di prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno e di disagio individuale

derivanti da difficoltà socio-relazionali e psicologiche che non permettono un'armonica crescita dell'identità, un'adeguata integrazione sociale e una formazione culturale valida.

Canali di finanziamento Premio “Le chiavi del sorriso”, bandito dalla Fondazione Unipolis

La cultura

Biblioteca Ciriello-Beneventano

ll servizio

Nata dall'esigenza di investire forze nell'ambito dell'educazione, della

formazione e dell'aggiornamento, la Biblioteca ha vissuto nel 2009 un anno di sistemazione con inventariato e catalogazione dei libri a cura di operatrici volontarie.

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I canali di finanziamento Il servizio è finanziato con piccoli contributi ottenuti sulla base della L.R.

37/80.

Centro studi, documentazioni e ricerche. Centro di osservazione, educazione e di studi sulla legalità, giustizia e disagio.

Nel corso del 2009 è stata realizzata un’attività di analisi e ricerca. Si tratta

dell’appuntamento annuale con la lettura del fenomeno dell’usura nel territorio

provinciale di Potenza; il titolo è “Avvoltoi sulla crisi”.

Gruppo cultura

Il 2009 è stato funestato da almeno quattro morti per overdose da sostanze stupefacenti. Tutti giovani che andavano dai 19 ai 21 anni. Abbiamo pensato dunque di fermarci e di riflettere, anche perché sono aumentate le richieste di

aiuto pervenute al centro d’ascolto “La strada” soprattutto di genitori e insegnanti sempre più soli e disorientati dinanzi ad un diffuso malessere del mondo

giovanile. Si è avviato dunque un interessante percorso con un gruppo di adulti, perlopiù insegnanti ed educatori, che con puro spirito volontaristico si sono confrontati, hanno discusso e alla fine hanno accettato di mettersi in gioco

offrendo la propria disponibilità a costruire insieme percorsi educativi che rappresentino una possibile risposta alla complessità dei fenomeni che

condizionano la vita quotidiana delle famiglie, della scuola e del mondo giovanile.

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RENDICONTO ECONOMICO AL 31/12/2009

USCITE

Perdita esercizio precedente € 34.651,03

Utenze telefoniche € 4.500,89

Utenze elettriche € 2.944,97

Riscaldamento € 3.213,29

Spese postali € 376,09

Spese per formazione e promozione € 2.930,86

Cancelleria € 707,45

Stipendi € 65.780,27

Oneri fiscali e previdenziali € 21.624,24

Rimborsi spese volontari € 2.140,00

Spese tipografiche € 4.016,00

Arredi € 16.237,23

Apparecchiature informatiche € 33.908,00

Assicurazioni € 1.255,99

Acquisto libri e riviste € 236,55

Tasse € 607,75

Oneri finanziari € 655,43

Spese per attività e laboratori € 5.914,09

Vitto e alloggio persone ospitate in comunità € 10.983,40

Spese mediche e per materiele igienico-sanitario € 373,62

Manutenzione locali € 4.002,24

Fitto locali € 240,00

Acquisto furgone per trasporto di persone € 21.868,00

Varie € 1.200,00

TOTALE USCITE € 240.367,39

ENTRATE

Contributi su progetti di soggetti pubblici o privati € 124.130,03

Quote associative € 450,00

Convenzioni con Enti pubblici € 76.030,00

Attività di autofinanziamento € 2.592,83

TOTALE ENTRATE € 203.202,86

SALDO -€ 37.164,53

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Rendiconto economico al 31.12.2009

Della complessità di bilancio di una organizzazione di volontariato che opera

con una diversità di attività e servizi, spesso in convenzione con enti (soprattutto pubblici) si è già detto abbastanza negli anni passati. Anche nel 2009, quindi, nonostante le passività che interessano il rendiconto economico sono frutto del

cronico ritardo con il quale detti enti erogano i contributi e le tranche delle convenzioni in atto.

Il necessario e insostituibile ruolo del volontariato non può, tuttavia, supplire

a carenze, che sicuramente si andrebbero a creare nell’esecuzione delle attività sociali, dovute alla necessità di garantire continuità quotidiana a tali servizi.

Rispetto agli anni precedenti, il 2009 si chiude con un sostanziale pareggio tra entrate e uscite. La perdita d’esercizio è dovuta unicamente al disavanzo derivante dagli anni precedenti e dovuto alla volontà di far sopravvivere

dignitosamente servizi sociali (si parla, ovviamente, di servizi alle persone) non garantiti da alcun finanziamento.

Il passivo di €.37.000,00 con cui si chiude il 2009 è dovuto al riporto della

perdita dell’esercizio 2008 e derivante dal cronico ritardo con il quale i finanziamenti vengono erogati. Il risultato del 2009, quindi, evidenzia la volontà

del Ce.St.Ri.M. di avviare un’attenta e inevitabile attività di risanamento finalizzata alla riduzione del disavanzo derivante, come detto, dal ritardo con cui vengono accreditate le somme derivanti da progetti e convenzioni.

A comprovare l’avvio dell’opera di risanamento contabile è la voce relativa al personale che, pur essendo aumentata in termini assoluti rispetto all’anno

precedente (a sottolineare l’attenzione che il Ce.St.Ri.M. pone nei confronti di una corretta gestione del personale, nel pieno rispetto, quindi, delle normative vigenti), è decisamente diminuita, percentualmente, sul totale delle uscite (dal 55% del

2008 si è passati al 42% del 2009)

Altra voce significativa nel capitolo delle uscite è quella per l’accoglienza e le attività, con una percentuale superiore al 17%, a rimarcare l’importanza che

riveste per l’associazione l’attività di accoglienza di soggetti con particolari situazioni di disagio (immigrati, donne vittime di tratta, disabili e minori a

rischio).

Le entrate sono da ascriversi in prevalenza ai rapporti di convenzioni con enti pubblici, anche se non va trascurata la quota derivante dalla partecipazione a

bandi per l’assegnazione di fondi per le organizzazioni che operano nel sociale. I benefici economici di tali bandi non sono immediatamente percepibili perché si

tratta di iniziative che, solitamente, prevedono durate pluriennali. di avviare un’attenta e inevitabile attività di risanamento finalizzata alla riduzione del disavanzo derivante, come detto, dal ritardo con cui vengono accreditate le

somme derivanti da progetti e convenzioni.

La perdita d’esercizio è stata coperta attingendo a fondi derivanti da una linea di anticipazione crediti attivata presso Banca Etica.

Potenza, maggio 2010