Bilancio Sociale 2009 AREA Science Park

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CONSORZIO PER L’AREA DI RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA DI TRIESTE BILANCIO SOCIALE KNOWLEDGE IS A NETWORK 200 9 Piedi e cuore in FVG, cervello e business in tutto il mondo

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CONSORZIOPER L’AREA DI RICERCA SCIENTIFICA

E TECNOLOGICA DI TRIESTEBILANCIOSOCIALE

K N O W L E D G E I S A N E T W O R K

2009

Piedi e cuore in FVG,cervello e business in tutto il mondo

BILANCIOSOCIALE 2009

CONSORZIOPER L’AREA DI RICERCA

SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

DI TRIESTE

bilancio sociale 2009

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3.3 IMPRESE ESTERNE AL PARCO 50

3.3.1 INFORMAZIONI GENERALI 50

3.3.2 AZIONI E RISULTATI 50

a) Sviluppo e competitività delle imprese del FVG 50

a.1) Utilizzo delle informazioni tecnico-scientifiche e brevettuali per la valutazione della proprietà intellettuale 50

a.2) Innovation Network per lo sviluppo di progetti di innovazione di prodotto, processo e gestionali 52

a.3) Sostegno a filiere di produzione innovative: Domotica 56

a.4) Collaborazione internazionale per lo sviluppo di progetti di innovazione 58

b) Il Trasferimento Tecnologico a livello nazionale 60

c) Analisi dei fabbisogni e formazione alle imprese 62

3.3.3 STRATEGIE 63

a) Trasferimento tecnologico sul territorio nazionale 63

b) Trasferimento tecnologico nell’Euroregione e a livello internazionale 64

3.4 LA RICERCA 65

3.4.1 INFORMAZIONI GENERALI 65

3.4.2 AZIONI E RISULTATI 65

a) Networking territoriale per il sistema regionale della ricerca (CER) 65

b) Valorizzazione dell’attività di ricerca 68

c) Percorsi formativi: il personale di Pubbliche Amministrazioni e enti di ricerca 69

3.4.3 STRATEGIE 70

3.5 AMBIENTE 72

3.5.1 INFORMAZIONI GENERALI 72

3.5.2 AZIONI E RISULTATI 73

a) ENERPLAN 73

b) ACCESS 78

c) Impianti solari già realizzati 78

d) Formazione sull’uso efficiente dell’energia 78

3.5.3 STRATEGIE 79

3.6 LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 80

3. RICLASSIFICAZIONE DEI DATI CONTABILI E CALCOLO DEL VALORE AGGIUNTO 83

1 DATI DI BILANCIO 84

2 ANALISI DEI PROVENTI E DEL VALORE AGGIUNTO 86

2.1 PROVENTI E CONTRIBUTI 86

2.2 RICAVI DERIVANTI DA ATTIVITÀ PROGETTUALI 88

2.3 AUTONOMIA FINANZIARIA e AUTONOMIA ECONOMICA 89

2.4 ANALISI DEL VALORE AGGIUNTO PER GLI STAKEHOLDER INTERNI 90

APPENDICE A: ELENCO DELLE IMPRESE INSEDIATE 95

APPENDICE B: ELENCO DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA 103

INTRODUZIONE 5

1. IDENTITà 7

1 AREA SCIENCE PARK E IL CONSORZIO 8

2 L’ATTIVITÀ DI AREA 10

3 LA VISION E LA MISSION 12

4 I VALORI 14

2. RELAZIONE SOCIALE 17

1 LA MAPPA DEGLI STAKEHOLDER 18

2 STRUMENTI DI DIALOGO CON GLI STAKEHOLDER 21

2.1 AREA: CLIMA ORGANIZZATIVO E QUALITÀ DELLA VITA LAVORATIVA 21

2.2 INSEDIATI IN AREA SCIENCE PARK: L’INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION 23

2.3 LE AZIENDE REGIONALI: LE SCHEDE DI FEEDBACK 24

2.4 RAPPORTI CON GLI ALTRI STAKEHOLDER 26

3 ANALISI DELLE ATTIVITÀ RIVOLTE AGLI STAKEHOLDER 26

3.1 RISORSE UMANE DI AREA 26

3.1.1 INFORMAZIONI GENERALI 27

3.1.2 AZIONI E RISULTATI 30

a) Applicazione del nuovo sistema di valutazione delle performance 30

b) Predisposizione del piano formativo biennale e attivazione di attività formativa in e-learning 32

c) Azioni per il miglioramento del clima aziendale 33

3.1.3 STRATEGIE 34

a) Le competenze distintive 34

b) L’approccio integrato per la valorizzazione delle imprese in tempo di crisi 36

c) Il metodo RSA per la valutazione del profilo strategico di AREA 38

3.2 IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO (PST) 40

3.2.1 INFORMAZIONI GENERALI 40

3.2.2 AZIONI E RISULTATI 42

a) Analisi comparativa della solidità economica e finanziaria delle aziende insediate in AREA 42

b) Rapid Strategic Assessment (RSA) 44

c) Premio Innovazione 3L/3T 46

d) Mostra interattiva “I prodotti di AREA dal 1978 ad oggi” 47

e) Business Day 47

f) Analisi dei fabbisogni e iniziative formative per le imprese insediate 47

3.2.3 STRATEGIE 48

a) La gestione del Parco Scientifico e Tecnologico 48

b) Nuova valutazione degli insediamenti 48

c) Lo sviluppo del parco e le azioni di riposizionamento geografico 48

indice

bilancio sociale 2009

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Il Bilancio Sociale 2009 è costituito da tre sezioni fondamentali:

1. IDENTITÀ - esprime l’assetto istituzionale e organizzativo dell’Ente, la missione, i valori di riferimento, gli obiettivi strategici. Presenta il Consorzio e le sue attività, per condividere con gli stakeholder i programmi e le strategie a breve e a lungo termine.

2. RELAZIONE SOCIALE - descrive il sistema delle relazioni sociali e gli effetti dell’attività svolta verso le diverse categorie di stakeholder. Espone le politiche dell’Ente e verifica attraverso fatti, dati e comparazioni la coerenza delle azioni del Consorzio con gli impegni assunti nei confronti dei portatori di interesse.

3. RICLASSIFICAZIONE DEI DATI CONTABILI E CALCOLO DEL VALORE AGGIUNTO - collega il Bilancio Sociale ai dati di contabilità economica e finanziaria, fornendo un’interpretazione sociale della performance del periodo che non traspare dal bilancio d’esercizio. Ha il compito di evidenziare l’effetto economico-finanziario che l’attività ha prodotto sugli stakeholder, mostrando le fasi della creazione di ricchezza.

Il Bilancio Sociale è integrato, come negli anni precedenti, dal Bilancio del Capitale Intellettuale e dal Profilo Dinamico delle Attività. Questi tre strumenti, con il Bilancio economico/finanziario, permettono di interpretare le attività ed i risultati da punti di vista differenti e complementari.

Il Bilancio Sociale è uno strumento di rendicontazione e dialogo attraverso il quale si fornisce ai portatori di interesse (stakeholder) un quadro trasparente della cultura e dei valori che guidano il Consorzio per l’AREA di Ricerca di Trieste, evidenziando nel contempo le politiche, i risultati e le ricadute socio-economiche delle attività svolte.I destinatari del Bilancio Sociale, gli stakeholder, sono tutti coloro che, anche senza avere rapporti giuridici diretti, sono comunque coinvolti o interessati all’attività dell’Ente (dipendenti, clienti, fornitori, istituzioni e più in generale la collettività, ricomprendendo in essa ambiente e generazioni future)1.

I principali obiettivi del Bilancio Sociale sono:•fornireaglistakeholderunquadrocomplessivodelleperformancedell’Ente,aprendo un processo interattivo di comunicazione sociale;•fornireinformazioniutilisullaqualitàdell’attivitàdell’Enteperampliareemigliorare - anche sotto il profilo etico-sociale - le conoscenze e le possibilità di valutazione e di scelta degli stakeholder.

In particolare ciò significa:•darecontodell’identitàedelsistemadivaloridiriferimentoassuntidall’Ente;•esporregliobiettividimiglioramentochel’Entesiimpegnaaperseguire;•rappresentareilvaloreaggiuntocreatoelasuaripartizione;•fornireindicazionisulleinterazionifral’Enteel’ambientenelqualeessoopera.

INTRODUZIONE

(1) Una definizione più evoluta degli stakeholder considera un rapporto bidirezionale fra una qualsiasi istituzione ed i relativi stakeholder; ciò significa definirli non solo come portatori di interessi e di diritti, ma anche di doveri.Quest’ultima definizione composta notevoli conseguenze:- Si ampliano il tipo ed il numero degli stakeholder: ad esempio con le generazioni future si debbono considerare anche quelle passate ed assumono nuovo valore le scienze che le studiano e le valorizzano (responsabilità non solo verso il presente e il futuro, ma anche verso il passato);- Si possono classificare le relazioni fra l’istituzione ed i suoi singoli stakeholder in funzione sia di quanto l’istituzione

dà sia di quanto l’istituzione riceve come ritorni che possono essere: crescita di conoscenza, d’immagine, di motivazione al miglioramento, ritorni economici ed occupazionali;- In funzione dell’intensità delle singole relazioni bidirezionali, fatti salvi gli obblighi di legge, si possono definire sa strategia di comunicazione e di coinvolgimento sia, più in generale, di sviluppo dell’istituzione stessa.Nel presente documento in genere si utilizza la definizione standard degli stakeholder, un un’applicazione della definizione evoluta è stata utilizzata per delineare lo scenario decennale dell’ente riportato nel documento “Vision” che con i suoi allegati, accompagna la revisione dello Statuto (giugno 2010).

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IDENTITàL’INSIEmE DEI fATToRI CHE DETERmINANo IL PRofILo DELL’ENTE, LA SUA CAPACITà DI SCEgLIERE gLI oBBIETTIVI, DI REALIzzARLI E DI RAPPoRTARSI CoN gLI STAkEHoLDER.

1.

bilancio sociale 2009

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Nello stesso decreto legislativo, prendendo atto della rilevanza “del polo scientifico e tecnologico del friuli Venezia giulia e delle sue relazioni con l’estero”, ad AREA viene affidato il compito di coordinare la rete degli Enti di ricerca e degli atenei aventi sede in friuli Venezia giulia.

Negli ultimi anni AREA ha sviluppato competenze distintive nel trasferimento tecnologico, nella gestione della ricerca e impresa mediante l’innovazione sia tecnologica sia innovativa nella relativa formazione mediante tecnologie originali a livello internazionale; molte di queste metodologie sono applicate anche agli insediati del Parco che negli ultimi tre anni, periodo di forte crisi ha consuntivato i seguenti risultati:

AREA Science Park è il primo parco scientifico e tecnologico multisettoriale nato in Italia.Il Parco si estende su due campus che sorgono nei pressi di Trieste, città che negli ultimi decenni si è distinta per la particolare vivacità nell’ambito della ricerca, divenendo un luogo di confronto per scienziati provenienti da tutto il mondo.AREA Science Park nasce nel 1978 (legge n. 546/77 attuata con D.P.R. del 6 marzo 1978, n. 102) con l’obiettivo ambizioso e lungimirante di creare una struttura che favorisca il contatto e lo sviluppo comune di scienza e impresa. Il compito di gestire il parco viene affidato al Consorzio obbligatorio per l’impianto, la gestione e lo sviluppo dell’Area per la ricerca scientifica e tecnologica della provincia di Trieste, istituito con il D.P.R. 6 marzo 1978 n. 102.

Nel corso degli anni il Consorzio ha favorito la crescita del Parco scientifico e tecnologico, con il progressivo insediamento di PmI high-tech e di numerosi laboratori, fra i quali alcuni istituti di ricerca nazionali ed internazionali di grande rilevanza:

- L’International Center for genetic Engineering and Biotecnology (ICgEB), avviato nel 1988 sotto l’egida dell’UNIDo e oggi completamente autonomo;- La Sincrotrone SpA, per la realizzazione della macchina di luce di sincrotrone, costituita nel 1986;- L’International Center of Science (ICS), retto dall’UNIDo, nel 1989;- Il Consorzio di Biomedicina molecolare (CBm), nato nel 2004, con lo scopo di coordinare il Distretto Tecnologico di Biomedicina molecolare del friuli Venezia giulia;- Alcune Unità operative del CNR.

Negli anni ’90 il Consorzio assume nuove competenze per la valorizzazione dei risultati della ricerca, dell’innovazione (trasferimento tecnologico) e per lo sviluppo imprenditoriale.

In considerazione del rilievo scientifico e tecnologico che il Parco andava assumendo, nel settembre del 1999 il Consorzio diventa Ente di ricerca nazionale, sotto il diretto controllo del mIUR, e cambia nome in “Consorzio per l’AREA di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste”, di seguito per brevità AREA.

1 aREa scIENcE paRk E Il cONsORZIO

Parco di area (TS) 2007 2008 2009

Totale insediati 87 83 85

di cui:

enti di ricerca 22 19 17

imprese 65 64 68

di cui:

enti e imprese uscite 8 12 11

imprese entrate 11 8 13

Unità personale 2.209 2.439 2.537 (+15 %)

Fatturato consolidato (M€)* 143,1 154,9 176.5 (+ 23 %)

• Dati riferiti all’esercizio precedente

Tab. 1 – Andamento Parco 2007-2009

bilancio sociale 2009

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b) Formazione avanzata

AREA: •Gestisceprogrammidialtaformazionepost-universitariaepromuoveiniziative di formazione superiore, proponendo e realizzando attività di formazione imprenditoriale, di “management” dell’innovazione per il personale della Pubblica Amministrazione, per gli enti di ricerca e le imprese;•Sostienelaformazioneditecniciericercatoriattraversol’assegnazioneoilco- finanziamento di borse e assegni di ricerca e di dottorato, anche a favore delle Società, Centri e Istituti insediati in AREA Science Park;•Favoriscelamobilitàinternazionaledeiricercatorielamobilitàdipersonaletra istituti di ricerca e imprese, anche attraverso stage di laureandi e dottorandi e tesi sperimentali realizzate in azienda.

c) Networking internazionale

Le strategie di AREA sono:•Losviluppodell’EntenelMezzogiornoenell’Esteuropeo(lanuovaEuropa)per il trasferimento delle metodologie di formazione e governo di nuovi poli e distretti (capacity building) soprattutto con la formazione di broker tecnologici;•Laselezioneelavalorizzazionediideeeimpreseinnovativenelsettoredell’energiae del risparmio energetico e la realizzazione di LID (laboratori – ImpiantiDimostrativi) in Italia e all’Estero;•AccordiextraUEsu richiestadellaPAdi riferimentoperAREAesoltantonel caso in cui le richieste di impegno del personale di AREA siano molto ridotte e i ritorni economici ed occupazionali siano significativi.

d) Sviluppo del Parco Scientifico e Tecnologico

AREA si occupa del Parco sia attraverso la gestione dei servizi e delle strutture esistenti sia attraverso la realizzazione di nuovi edifici e nuovi impianti.Promuove, inoltre, l’insediamento di laboratori di ricerca (pubblici e privati) e di imprese ad alta intensità di conoscenza, anche di nuova costituzione.Per valorizzare gli insediamenti del Parco Scientifico, Consorzio AREA applica e trasferisce le sue metodologie innovative, favorisce opportunità di sinergia e collaborazione tra centri, istituti e società che operano in campi scientifici e tecnologici di indirizzo comune o strettamente interconnessi.Svolge, infine, attività di consulenza per gli insediati con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dei loro prodotti/mercati.

2 l’aTTIvITà DI aREa

Le attività di AREA sono nate con un ambito regionale. Lo sviluppo di competenze distintive ha ampliato la loro applicazione a livello nazionale fornendo ritorni, anche economici ed occupazionali, al territorio di origine: il friuli Venezia giulia.

Le principali aree di attività del Consorzio sono:

a) Trasferimento tecnologico

Comprende le seguenti attività:•Ricerca finalizzata allo sviluppo e alla diffusione di nuovemetodologie per la valorizzazione dell’innovazione tecnologica ed organizzativa;•Elaborazionediscenaritecnologiciedibusiness;•Scouting delle idee innovative e valutazione delle capacità scientifiche e manageriali per il loro sviluppo;•Valorizzazionedellaproprietàintellettuale;•Valutazionedelle imprese(loromissioneedobiettivi,strategieperconseguirli, mercati e concorrenti, organizzazione, situazione economica e finanziaria, piani operativi),•Pianificazioneegestionedeiprogettiditrasferimentotecnologicoedisviluppo imprenditoriale;•Selezioneesviluppodistart-upespin-off;•Trasferimentodellametodologiaalleamministrazionipubbliche(PA),aagenzie ed Enti per il supporto alla Ricerca e all’innovazione a livello nazionale.

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La Vision nel tempo si è adattata alle mutate esigenze degli stakeholder, ai risultati raggiunti ed alle politiche relative alla ricerca ed all’innovazione.oggi AREA si propone di “essere riferimento internazionale del Trasferimento Tecnologico e dell’innovazione organizzativa per la gestione, strategica ed operativa,di ricerca ed impresa”.

La Mission che ne consegue è “accrescere la competitività e l’attrattività dei territori di riferimento” mediante:•Lavalorizzazionediricercaedimpresa;•Laformazioneperlosviluppod’impresaeperlagestionediricercaedinnovazione;•Lapromozionediretidieccellenzascientificheedimprenditoriali”.

La mission si realizza mediante lo sviluppo di competenze distintive rese esplicite da metodologie innovative che l’Ente è impegnato a sviluppare e che riguardano2:•Iltrasferimentotecnologico,nellesuediversecomponentiedimensioni;•Laformazione,inparticolarequellaimprenditorialeemanageriale,perricerca e innovazione;•Lagestionediparchi,distretti,consorzieretiinternazionalifraricercaeimpresa.

L’attività di ricerca, sviluppo ed applicazione delle suddette metodologie distintive comprende la valutazione di idee, progetti, risultati, organizzazioni e persone, secondo lo schema sotto riportato:

La valorizzazione delle proprie competenze distintive ha consentito ad AREA di ottenere una discreta performance negli ultimi esercizi.

In particolare negli ultimi 3 anni, nonostante il periodo di crisi e la riduzione dei finanziamenti statali e regionali: a) Sono cresciute le entrate correnti;

N.B.: Nel 2009 le spese correnti sono aumentate più delle entrate correnti per l’assunzione a progetto (e la relativa formazione) di personale dedicato principalmente all’iniziativa Basilicata Innovazione (accordo con la Regione Basilicata sottoscritto il 6.5.2009 con finanziamento triennale di 9,8 Mil. €) e per l’impostazione del piano energia dell’Ente. (Enerplan).

b) Risulta in costante aumento l’autonomia finanziaria (entrate correnti totali sul contributo di funzionamento ordinario statale), passata progressivamente da 1,09 nel 2007 a 1,30 nel 2008 e 1,49 nell’ultimo anno;

c) Il rapporto tra entrate e spesa del personale risulta superiore all’analogo indicatore degli enti di ricerca confrontabili per dimensioni.

3 la vIsION E la mIssION

(2) Le competenze distintive sono quelle che caratterizzano un’organizzazione e sono difficili da formare e da copiare. In quanto “rare” possono essere diffuse e valorizzate in ambito nazionale ed internazionale (con ritorni economici ed occupazionali).

VISIONessere riferimento internazionale del Trasferimento Tecnologico e

dell’innovazione organizzativa per la gestione, strategica ed operativa,di ricerca ed impresa

MISSIONcompetitività ed attrattività dei territori mediante:

• Valorizzazionediricercaeimpresa • Formazioneperilmanagementdisviluppoeinnovazione • Promozionediretidieccellenzascientificaedimprenditoriale

COMPETENZE DISTINTIVE

Trasferimento Tecnologico: Formazione di: Gestione:

• Scenaritecnologiciedibusiness; • Imprenditori; • Parchi;

• Scouting; • Businessmanager; • Distretti;

• Progetti; • PubblicaAmm.per: • Consorzi;

• Startup; •R&DeInnovation • Retidiricercaeimpresa; management;

• Spin-off; •Businessmanagement; • ...

• Proprietàintellettuale; • ...

• ...

VALUTAZIONE di:• IDEE

• PROGETTI

• RISULTATI

• PERSONE

• ORGANIZZAZIONI

fig. 1: La valutazione come strumento di gestione e crescita delle competenze distintive

fig. 2: Rapporto entrate/spesa del personale. Confronto fra Enti di ricerca con meno di 200 dipendenti (dati da rendiconti 2008)

Tab. 2 – gestione finanziaria corrente 2007-2009

2007 2008 ∆ % 2009 ∆ %

entrate correnti 17.888.878 19.511.682 + 9,1 % 20.258.965 + 3,8 %

Spese correnti 16.681.885 17.871.601 + 7,1 % 19.639.042 + 9,9 %

risultato Finanziario corrente 1.206.993 1.640.081 + 35,9 % 619.924 -62,2%

0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

Area TS Ente 1 Ente 2 Ente 3 Ente 4 Ente 5 Ente 6 Ente 7 Ente 8 Ente 9 Media Enti

bilancio sociale 2009

4 I valORI

Per l’attuazione della mission è necessario considerare i valori che guidano l’Ente, poiché sono strettamente connessi con il “clima dell’organizzazione” e incidono sul raggiungimento degli obiettivi. I valori hanno certamente rilevanza interna, determinando i comportamenti, ma anche esterna, influenzando “empaticamente” chi entra in contatto con l’azienda.In particolare, i valori definiscono doveri e responsabilità nei rapporti fra l’Ente e i suoi stakeholder e costituiscono i parametri per valutare la correttezza delle scelte effettuate e le modalità della loro attuazione.I principali valori emersi dall’analisi della cultura organizzativa dell’Ente, effettuata nel 2006, sono stati confermati negli anni successivi e sono:

RISPETTO

Salvaguardia delle diversità come patrimonio aziendale.Rispetto dell’integrità fisica,

culturale e morale degli individui.

fIDUcIA

Affidamento nelle capacità, nel senso di responsabilità

e nelle competenze professionali.

MERITOcRAZIA Valorizzazione dell’impegno,

della capacità e delle competenze applicate.

LAVORO DI SqUADRA

favorire il lavoro di gruppo e il senso di appartenenza

alla struttura.

TRASPARENZA Chiara comunicazione delle

strategie e degli obiettivi. Rapporto bi-direzionale

nella reciproca trasmissione di informazioni.cORRETTEZZA

Adozione di parametri equanimi.Rispetto delle regole e della parola data.

Coerenza tra quello che si dice e quello che si fa.

15

fig. 3: I principali valori di AREA

bilancio sociale 2009

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2.RElaZIONE sOcIalECoNTIENE LA DESCRIzIoNE QUALITATIVA E QUANTITATIVA DEI RISULTATI oTTENUTI DALL’ENTE IN RELAzIoNE ALLE CATEgoRIE DI STAkEHoLDER

bilancio sociale 2009

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L’importanza della collettività è testimoniata anche dallo sforzo compiuto per migliorare la comunicazione e trasparenza. In quest’ottica vanno interpretati, ad esempio:•L’open Day, evento con cui AREA Science Park si apre alla comunità, contribuendo alla divulgazione e diffusione della cultura scientifica;•La selezione e la diffusione dei risultati innovativi, sviluppati dagli insediati del Consorzio, classificati secondo l’interesse per i 3T (T1: Territorio nazionale e in particolare la Regione fVg; T2: Trieste e, per estensione, comunità ed enti del territorio; T3: Te, cioè i singoli cittadini). Il concetto base è che ai 3T si deve informazione e si chiede supporto per trasformare i risultati in prodotti di successo sul mercato;•Il Business Day, giornata dedicata alla conoscenza reciproca e al confronto diretto tra le aziende insediate e le realtà industriali e scientifiche esterne, con lo scopo di far nascere nuove opportunità di business.

Il dialogo con tutti gli stakeholder è stato attivato e migliorato attraverso 4 strumenti di pianificazione e controllo complementari, rappresentati nello schema seguente:

TqM: ottimizzazione dei processi organizzativiBilancio capitale Intellettuale: valutazione del capitale umano, strutturale e relazionaleBilancio Sociale: valore aggiunto per gli stakeholdersPDA: risorse e risultati suddivisi tra le 8 “missioni possibili”per Università ed Enti di Ricerca

Il concetto di stakeholder (portatori d’interesse) indica tutti i soggetti coinvolti o più semplicemente interessati all’attività dell’Ente e in grado, direttamente o indirettamente, di influenzarne gli esiti.gli stakeholder del Consorzio sono rappresentati nella seguente figura:

1 la mappa DEglI sTakEhOlDER

La collettività, non indicata esplicitamente nello schema, costituisce in realtà lo stakeholder principale di una Amministrazione Pubblica quale AREA che, attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica ed organizzativa con il conseguente sviluppo economico, punta ad incrementare la qualità della vita. Quindi nel presente bilancio, non si tratta di una vera assenza ma, al contrario, di un approccio descrittivo maggiormente analitico che meglio rende conto del modo in cui si crea valore per la collettività.

LE RISORSE UMANE

Paragrafo 3.6

Paragrafo 3.1

Paragrafo 3.4

Paragrafo 3.3

Paragrafo 3.5

Paragrafo 3.2

LA PUBBLIcAAMMINISTRAZIONE

IL PARcOScIENTIfIcO ETEcNOLOGIcO

L’AMBIENTE

LE IMPRESE ESTERNE AL PARcO

LA RIcERcA

cONSORZIOper l’AREA

di ricerca scientifica e tecnologica

di Trieste

fig. 4: gli stakeholder

fig. 5: gli strumenti di pianificazione e controllo complementari

bilancio sociale 2009

In particolare:•Il Bilancio del capitale Intellettuale fornisce informazioni sulle risorse immateriali dell’organizzazione, ossia quell’insieme di conoscenze, competenze e relazioni che costituiscono elementi essenziali nel processo di creazione del valore che né il bilancio d’esercizio né il bilancio sociale sono in grado di evidenziare.

•Il Profilo Dinamico delle Attività è stato sviluppato dal Consorzio nel 2007 in forma originale e consolidato nel 2008 per analizzare la propria missione, differente e distinta da quelle di enti di ricerca e imprese insediate nel Parco. Il PDA evidenzia le attività svolte e i relativi costi, rapportandoli alla propria capacità di ottenere una quota di autofinanziamento attraverso i progetti vinti e le prestazioni verso terzi.

•Il Bilancio Economico, non richiesto a un Ente pubblico, è stato introdotto come complemento del bilancio finanziario, per poter considerare l’affidabilità economico-finanziaria dell’Ente sotto molteplici punti di vista.

In particolare, in un periodo di crisi come l’attuale, lo stato patrimoniale serve per valutare l’effetto della diversificazione delle fonti di finanziamento rispetto all’impiego delle risorse disponibili, e il cash-flow permette di prevedere l’eventuale necessità di risorse aggiuntive correlate alla velocità delle spese ed al loro contenimento.

2 sTRUmENTI DI DIalOgO cON glI sTakEhOlDER

2.1 aREa: clIma ORgaNIZZaTIvO E qUalITà DElla vITa lavORaTIva

Il clima di un’organizzazione o di un gruppo influisce sulla qualità della vita lavorativa e sulla produttività delle persone ed è soggetto a mutamenti che possono avere origine sia interna che esterna. La diagnosi di clima è uno dei punti di partenza per intervenire con azioni di miglioramento.

Anche quest’anno, per il personale di AREA, è proseguita l’attività di monitoraggio del clima con le modalità previste nell’anno precedente, sia per gli strumenti (il questionario denominato “clima e dintorni”) sia per il metodo di rilevazione, articolato in raccolta dei dati, analisi e restituzione a tutti i dipendenti e collaboratori. Tutta l’attività è stata affidata a professionisti esterni all’ente.

La compilazione del questionario, volontaria e resa anonima con l’adozione di tutte le possibili cautele, è avvenuta in una sala riservata dell’Ente nella quale i dipendenti e i collaboratori sono stati invitati a confluire. Durante la compilazione la persona incaricata della rilevazione rimaneva a disposizione per eventuali chiarimenti.

Il questionario è stato strutturato in 8 sezioni:- Le prime cinque sezioni (lavoro, benessere, comunicazione, organizzazione e relazioni sociali) hanno permesso di esprimere il grado di accordo, in una scala da 1 (minimo accordo) a 5 (massimo accordo), rispetto a una serie di affermazioni;- La sezione mIgLIoRAmENTo, dedicata all’orientamento nei confronti del miglioramento;- La sezione CommENTI LIBERI, dove il personale poteva inserire giudizi e commenti;- La sezione foRmAzIoNE, destinata a rilevare le preferenze sulle attività formative.

Hanno compilato il questionario 117 soggetti su una popolazione teorica di 132, confermando quindi l’elevato tasso di partecipazione all’iniziativa già registrato negli anni precedenti (88%).

In estrema sintesi:Le relazioni sociali si confermano mediamente buone, per quanto riguarda i rapporti sia con i colleghi sia con i superiori. Il supporto sociale è elevato, così come il senso di appartenenza all’organizzazione e soprattutto al piccolo gruppo.

Il lavoro presenta caratteristiche percepite come molto positive: la possibilità di imparare cose nuove, l’autonomia organizzativa e la possibilità di interagire in un ambiente giovane e internazionale.

AREA si conferma come un contesto nel quale le persone percepiscono un buon livello di benessere, consapevoli di lavorare in un’organizzazione che, pur subendo fortissime trasformazioni in questo tempo di crisi, è percepita come prestigiosa e apprezzata all’esterno.

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bilancio sociale 2009

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Nonostante la sensibile crescita dimensionale, i miglioramenti ottenuti nella comunicazione sono confermati anche quest’anno: AREA si distingue come un luogo dove le relazioni interpersonali sono facilitate dall’ampia disponibilità di ascolto che le persone hanno maturato e dagli stili di leadership improntati all’attenzione nei confronti dei collaboratori.

Si ritiene che il decremento, anche se minimo, rispetto al 2008, sia dovuto a una molteplicità di cause fra le quali una successiva analisi ha individuato come principali:

- L’incertezza della stabilità del proprio lavoro, dovuta al persistere del blocco della pianta organica anche a fronte di una continua crescita delle capacità di autofinanziamento dell’Ente (come già detto, l’autonomia finanziaria intesa come rapporto fra le entrate correnti totali e il contributo dello Stato al funzionamento ordinario e passato da 1,09 nel 2007 a 1,49 nel 2009);- I ritardi, superiori agli anni precedenti, dei finanziamenti pubblici a livello regionale e nazionale con conseguenti tensioni per la ricerca di fonti alternative di finanziamento; - La ristrutturazione organizzativa che porta alla focalizzazione delle attività con l’assunzione rapida di nuove competenze in nuove aree geografiche (est Europa, Mezzogiorno) e in nuove discipline prioritarie (settore energia e risparmio energetico).

Le azioni conseguenti i risultati dell’indagine sono illustrate al paragrafo 3.1 successivo.

Anche per il 2009 si è effettuata l’indagine di Customer Satisfaction tra i responsabili delle aziende e dei centri insediati in AREA Science Park. Sono stati rilevati i giudizi di chi opera all’interno del Parco in relazione all’attività svolta da AREA e in merito alle linee generali seguite dall’Ente.L’indagine è stata condotta mediante un sondaggio on line con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interview) indirizzato a tutti i responsabili delle aziende e dei centri insediati. Sono stati compilati in tutto 55 questionari.

Il riscontro su molti dei servizi offerti dal Consorzio agli insediati si è rivelato migliore rispetto a quanto rilevato nel 2008. Un generale innalzamento del livello di soddisfazione viene confermato dal dato relativo al giudizio complessivo dell’esperienza all’interno di AREA Science Park. La quota di giudizi positivi aumenta leggermente, anche se in sostanza si può considerare stabile da tre anni a questa parte. Permane una minore soddisfazione degli insediati nel campus di Basovizza (come rilevato nel 2008).A fronte della diffusa percezione di stabilità del grado di qualità dei servizi offerti, più di 1 persona su 4 ravvisa un ulteriore progresso: un’importante indicazione del proseguimento del trend positivo della performance.I dati mettono in evidenza anche un rilevante miglioramento del processo di integrazione degli insediati nel sistema di AREA Science Park. Oggi, l’83% degli intervistati percepisce la propria presenza nei campus come un’opportunità di trarre benefici collaborando con le altre aziende o centri di ricerca, ovvero con il Consorzio. Soltanto 3 anni fa tale percentuale era risultata inferiore di 20 punti e l’anno scorso di 13. Il trend relativo a questo indicatore è quindi chiaramente positivo. Soltanto l’11% dei rispondenti limita il senso del proprio insediamento alla sola ubicazione fisica; si tratta prevalentemente di realtà di dimensioni molto contenute.Vengono poi espresse alcune esigenze orientate ad incrementare i benefici per gli insediati. Le richieste più frequenti riguardano il rafforzamento delle sinergie operative tra gli insediati e l’accesso ai finanziamenti. Il primo punto registra l’interesse soprattutto delle aziende e dei centri di dimensioni più contenute; al contrario, all’argomento dei finanziamenti sono più sensibili i soggetti più grandi. Si mostra importante anche il bisogno di potenziare lo scambio di informazioni e cresce l’interesse per le borse di studio.Si riduce notevolmente, invece, la quota di rispondenti che ritiene siano le singole aziende o centri a dover potenziare la propria attività in modo autonomo (effetto crisi?).

Le principali azioni conseguenti l’indagine sono:- Rafforzamento dell’Unità Operativa Sviluppo del Parco scientifico e Customer Care, istituita nel 2008. I suoi compiti sono quelli di pianificare e coordinare le attività di tutti i Servizi per gli insediati, presidiando la qualità e la tempestività nell’erogazione dei servizi. L’unità ha inoltre l’obiettivo di favorire l’aggregazione degli Insediati per cluster tecnologici, coordinando le iniziative comuni e lo scambio di conoscenze opportunità tra i componenti del cluster stesso, in particolare tra soggetti pubblici e privati;- Il bilancio del progetto RSA (Rapid Strategic Assesment) per sostenere la crescita degli insediati mediante l’analisi di 18 indicatori;

2.2 insediati in area science park: l’indagine di customer satisfaction

2010

2009

2008

ORGANIZZAZIONE

COMUNICAZIONE

BENESSERE

LAVORO

RELAZIONI SOCIALI

3,24 3,37 3,05

3,35 3,40 2,9

3,52 3,67 3,26

3,62 3,78 3,49

3,74 3,83 3,54

Tab. 3 – Confronto tra sezioni anni precedenti (media 1-5)

bilancio sociale 2009

25

Anche nel 2009 è stata sottoposta alle aziende clienti una scheda di feedback, per valutare la soddisfazione delle imprese regionali che hanno usufruito dell’attività di trasferimento tecnologico.L’elaborazione dei risultati ottenuti ha prodotto un panorama molto positivo e praticamente costante rispetto l’anno successivo (la soddisfazione complessiva nel 2008 era 9,16).

Analoga iniziativa è consolidata per rivelare il grado di soddisfazione di imprese, enti di ricerca e amministrazioni pubbliche regionali e nazionali che hanno usufruito di corsi di formazione erogati da AREA.

Nel 2009, complessivamente 279 persone hanno partecipato ad attività formative organizzata dal servizio formazione, Progettazione e gestione Progetti. Dei 263 partecipanti che hanno compilato il questionario finale di valutazione, ben 253 (pari al 96% degli utenti) si sono dichiarati molto soddisfatti dell’attività formativa a cui hanno partecipato.

I dati di monitoraggio e validazione elaborati al termine delle attività formative sono riassunti nella seguente tabella, che evidenzia risultati del tutto positivi su una scala Likert a 4 livelli (dove 1 = scarso; 4 = ottimo) per tutte le principali categorie sottoposte a valutazione da parte degli utenti.

- L’analisi della solidità economica e finanziaria delle aziende insediate e dei loro partner, con lo strumento moRE di modefinance;- Il censimento e la valorizzazione dei risultati raggiunti (iniziativa 3L/3T);- La mostra multimediale sui prodotti di AREA;- Il Business Day;- Attività di formazione per ridurre i gap di management rilevati.

Queste iniziative saranno descritte sinteticamente al paragrafo 3.2 successivo.

2.3 lE aZIENDE REgIONalI: lE schEDE DI fEEDback

RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DELLE IMPRESE

RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE SULLE ATTIVITÀ FORMATIVE

PUNTEGGI

Tab. 4 – Rilevazione della soddisfazione delle imprese

Tab. 5 – Rilevazione della soddisfazione sulle attività formative

bilancio sociale 2009

27

3.1.12.4 INfORmaZIONI gENERalIRappORTI cON glI alTRI sTakEhOlDER

Nel 2009 si è concluso un processo che nel corso degli ultimi anni ha trasformato l’orientamento della cultura organizzativa da una visione funzionale (tipica della Pubblica Amministrazione) ad una basata su processi e obiettivi, caratterizzata da un forte incremento del lavoro collaborativo e trasversale. Per arrivare a questo risultato è stata potenziata l’attività di formazione rivolta a tutto il personale e sono stati gradualmente avviati i primi, essenziali, strumenti organizzativi: i team trasversali, la mappatura dei processi e delle competenze e i nuovi strumenti di valutazione basati sulle competenze trasversali.

Questo percorso ha consentito di anticipare le leggi che tra il 2008 e il 2009 hanno disciplinato l’organizzazione nelle PA, consentendo di raggiungere obiettivi di semplificazione organizzativa, di incremento delle attività rivolte al cliente/utente finale rispetto a quelle di staff, e di migliore efficienza ed efficacia.

Attualmente, AREA è articolato in sette servizi (tra cui la Direzione generale) di cui due operativi (cioè impegnati direttamente con gli stakeholder), due con funzioni di supporto e tre con funzioni miste, che nello schema seguente sono ulteriormente differenziati a seconda della prevalenza dell’una o dell’altra.

Nel 2009 la “in - house company” denominata Innovation factory ha ampliato, su delega di AREA, le sue competenze iniziali che erano focalizzate sulla nascita e sullo sviluppo di start – up e spin – off.

Alle imprese, a livello nazionale e internazionale, sono richiesti di feedback come per le analoghe imprese regionali. Tali strumenti di verifica del rapporto con AREA sono in corso di estensione per le imprese (e gli enti di ricerca) della Basilicata, dove AREA ha stabilito una nuova sede.

Con gli enti di ricerca del friuli Venezia giulia, AREA, che è responsabile del loro coordinamento, sta interagendo con la diffusione di alcune sue metodologie originali come il Bilancio del Capitale Intellettuale e il Profilo Dinamico delle Attività (PDA).

Dei rapporti specifici con tutti gli stakeholder (attività, risultati e strategie) si tratterà nei paragrafi successivi.

3 aNalIsI DEllE aTTIvITà RIvOlTE aglI sTakEhOlDER

3.1 RIsORsE UmaNE DI aREa

Le persone di AREA rappresentano uno stakeholder di particolare rilevanza poiché la crescita e lo sviluppo dell’Ente possono essere realizzati solo attraverso personale motivato, consapevole e competente.

Nel corso degli ultimi anni AREA, ha investito molte risorse in un percorso di cambiamento teso a migliorare le competenze, l’organizzazione e l’ambiente di lavoro.

Tale processo, partito dall’analisi del clima aziendale, si è concretizzato nel 2008 nell’elaborazione di un innovativo modello di valutazione delle prestazioni basato sulla condivisione degli obiettivi strategici e sulla valorizzazione delle competenze professionali.

fig. 6: Articolazione servizi AREA

bilancio sociale 2009

29

La nuova missione aggiuntiva prevede il supporto alla competitività delle imprese, nonché la collaborazione alle iniziative per il trasferimento delle competenze distintive di AREA nel mezzogiorno.

Il primo obiettivo conseguito nel giugno 2009 è stato l’avvio del progetto Basilicata Innovazione, che prevede la formazione di una trentina di broker tecnologici dedicati alla valorizzazione di idee e imprese in Basilicata. Come conseguenza di tali programmi il personale di Innovation factory è passato da 8 a 45 addetti, di cui 9 dipendenti (4 a tempo indeterminato e 5 a tempo determinato) e 36 collaboratori a progetto. In Basilicata Innovazione a dicembre 2009 erano in formazione 25 addetti.Il personale in forza presso AREA (esclusa l’iniziativa Basilicata Innovazione) al 31/12/2009 ammonta a 125, in aumento rispetto al 2008 e diversamente ripartito dal punto di vista dell’inquadramento tra dipendenti (a tempo indeterminato e determinato) e collaboratori coordinati e continuativi, come evidenziato nella tabella di seguito.

I grafici seguenti mostrano la distribuzione del personale in base al titolo di studio, all’età e al sesso. Come si può notare, l’attività svolta dall’Ente richiede la presenza in forte misura di personale laureato e in possesso di elevata specializzazione; inoltre, circa il 66% del personale ha meno di 45 anni.

Nei seguenti grafici si illustra la suddivisione per genere delle principali posizioni all’interno di AREA.Si registra un’elevata percentuale di presenza maschile (71%) nella fascia dirigenziale e nelle figure di responsabilità (61%). Per quanto riguarda i dipendenti e i collaboratori coordinati e continuativi, la presenza femminile è particolarmente rilevante (61%).

Maschi

Femmine

Scuola dell’obbligo

Lic. media superiore

Laurea

Specializzazione

11 % 5 %

30 %

54 %

39 %

61 %

fig. 8: Titolo di studio e fasce d’età

fig. 9: Pari opportunità suddivisa per ruolo e complessiva

0

20

40

60

80

100

120

140

2007 2008 2009

COLLABORATORI38

TOTALE 112 TOTALE 112

TOTALE 125

DIPENDENTI74

COLLABORATORI31

DIPENDENTI81

COLLABORATORI21

DIPENDENTI104

-18,4 %

-29,0 %

+28,4 %+9,4 %

fig. 7: Composizione del personale al 31/12/2009

0

5

10

15

20

25

30

35

24 - 29 30 - 34 35 - 39 40 - 44 45 - 49 50 - 54 55 - 59 > 60

7

3

11

2021

2932

2

FASCE D’ETà

01020304050607080

61

50

39

29

39

50

61

71

Dirigentidi servizio

Capiufficio Coordinatori Dipendenti ecollaboratori

2009bilancio sociale

relazione

31

Stabiliti i parametri di valutazione e il livello atteso, la valutazione delle singole risorse umane viene operata su un triplice livello:

Il ciclo della valutazione si chiude con la realizzazione dei colloqui di feedback tra valutatore e valutato. Valutare non significa giudicare, come spesso si tende a credere. La valutazione deve essere uno strumento posto in mano alla dirigenza per far crescere la professionalità dei propri collaboratori, aumentando l’efficienza complessiva del sistema. Il colloquio di feedback non è, quindi, la pagella assegnata al collaboratore, ma un momento di sintesi dell’attività svolta in un intero periodo lavorativo, momento conclusivo di frequenti e proficui incontri sulle attività realizzate nell’arco dell’anno, nel corso del quale vengono analizzate, in maniera costruttiva, le aree di eccellenza e le eventuali aree di miglioramento.La scheda di valutazione è uno strumento che serve a misurare i progressi, a determinare la misura dell’eventuale incentivo economico correlato alla prestazione e a individuare, grazie a una puntuale analisi, un piano formativo individuale adeguato al reale contesto lavorativo e alle azioni strategiche dell’ente.

(3) Il sistema delle competenze segue questo tipo di classificazione:competenze generali - competenze di base di varia natura, non specificamente caratterizzanti una professionalità, che devono essere possedute da tutto il personale;competenze specialistiche - competenze tecniche proprie di una struttura organizzativa e dei ruoli professionali in essa presenti o previsti;competenze trasversali - competenze attinenti la managerialità e/o il comportamento organizzativo che l’organizzazione valuta rilevanti per il proprio successo e che devono essere possedute trasversalmente in tutte le strutture.

3.1.2

PUNTEGGIO

COMPETENZEGENERALI

COMPETENZESPECIALISTICHE

APPLICATE

COMPETENZETRASVERSALI

APPLICATE

1 2 3 4

IL PROFILO PROFESSIONALE DI COMPETENZA

POSIZIONE ORGANIZZATIVA

5

La valutazione evidenzia la differenza tra il PROfILO ATTESOe le cOMPETENZE POSSEDUTEdalla persona titolare della posizione

AREA è attenta alla crescita professionale e alla fidelizzazione del personale. Purtroppo la strategia delle assunzioni negli ultimi anni è stata pesantemente condizionata dalle politiche pubbliche di contenimento della spesa, in pieno contrasto con le esigenze di un Ente che cresce e amplia gamma e quantità di interventi.Pertanto, la dotazione organica vigente, quasi completamente satura, rimane assolutamente insufficiente a garantire lo svolgimento dei molteplici compiti acquisiti, negli anni, da AREA. Tali funzioni esigerebbero un ampliamento strutturale non inferiore alle 30 unità: una crescita che sarebbe senz’altro sostenibile sotto il profilo economico, dato che il Consorzio ha ormai da anni dimostrato di essere in grado di procurarsi finanziamenti da terzi in misura superiore ai contributi ordinari dello Stato.La sostanziale impossibilità di acquisire risorse umane in forma stabile determina una grave perdita in termini di esperienza e professionalità, poiché risorse esperte spesso lasciano AREA per una collocazione più duratura e più stabile.Negli ultimi anni AREA si è impegnato a migliorare struttura organizzativa e clima aziendale, al fine di garantire maggior efficacia ed efficienza dei processi lavorativi.In particolare, sono state messe in atto le seguenti attività:

a) Applicazione del nuovo sistema di valutazione delle performance

La valutazione delle prestazioni è uno strumento fondamentale per il funzionamento di ciascun sistema: qualunque pianificazione risulta inefficace se non si misurano e controllano gli indicatori che esprimono il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati.

ogni sistema di valutazione delle prestazioni deve prevedere:•Ladefinizione,apriori,degliobiettividaraggiungereedeicomportamentiattesi;•La definizione di criteri certi e trasparenti per la misurazione del livello di raggiungimento degli obiettivi e dei comportamenti attesi;•Lapresenzadimomentistrutturatidicoinvolgimentodelvalutato.

Il sistema di valutazione delle performance del personale è basato sui seguenti indicatori:•Obiettivi(strategiciediservizio)assegnatiaidirigentideiServizi;•KeyPerformanceIndicators(KPI):indicatoridiefficienzaediefficaciaassegnati a ciascun dirigente di Servizio a seguito dell’analisi dei processi e sintetizzati nel PDA, nel Bilancio del Capitale Intellettuale, nel bilancio economico e finanziario;•CompetenzeTrasversali:valutazionedeicomportamentinellesituazionidilavoro in relazione ai livelli attesi (solo per il personale non dirigente);•Competenze Generali e Specialistiche: valutazione delle conoscenze e delle capacità applicate negli specifici settori di riferimento, al fine di individuare i gap da colmare con formazione mirata (solo per il personale non dirigente e i collaboratori) (3).

aZIONI E RIsUlTaTI

fig. 10: Il profilo professionale di competenza

bilancio sociale 2009

33

Il sistema adottato in AREA prevede valutazioni con periodicità almeno semestrale. A garanzia della trasparenza e della correttezza del processo, prima della condivisione dei risultati con il personale è prevista una fase di verifica e omogeneizzazione del metro di valutazione utilizzato dai responsabili dei servizi, e avviene attraverso un’analisi statistica delle valutazioni operate secondo lo schema di seguito riportato:

AREA ha iniziato ad applicare il nuovo sistema di valutazione delle performance nei primi mesi del 2009, dopo averne diffuso gli obiettivi e le modalità attraverso un intenso ciclo di formazione del personale.Questo sistema di valutazione delle prestazioni, in linea con le direttive innovative in materia di ottimizzazione della produttività, di efficienza e di trasparenza delle pubbliche amministrazioni, dettate dal recente D. lgs 27 ottobre 2009, n. 150, dovrà essere necessariamente aggiornato, nel corso dei prossimi anni, per adempiere a nuovi obblighi di legge in tema di valutazione e per rispondere a nuove esigenze della collettività.Tuttavia, in tempi di crisi come l’attuale, tale sistema non è sufficiente perché non del tutto adatto a cogliere i valori essenziali e le rapide mutazioni dei processi organizzativi causati dai forti cambiamenti ricorrenti.Perciò, da inizio 2009, AREA ha avviato l’analisi delle competenze distintive con lo scopo di focalizzare l’organizzazione su quanto è essenziale per la sua crescita. Il sistema degli obiettivi (a più livelli organizzativi), dal 2009, si basa sulla valorizzazione di dette competenze e sarà ulteriormente implementato nel prossimo futuro.

b) Predisposizione del piano formativo biennale e attivazione di attività formativa in e-learning

L’esito del processo di valutazione delle prestazioni può essere utilizzato, oltre che per l’erogazione di incentivi di tipo motivazionale e possibilmente economico, anche per la definizione di un piano formativo che miri a far corrispondere il livello di competenza professionale del personale alle reali esigenze dell’ente, in linea con le strategie individuate.

Nel dicembre 2009 è stato realizzato il primo piano formativo elaborato sulla base delle valutazioni dei gap sulle competenze specialistiche, nonché sull’analisi del clima aziendale (il cui questionario prevedeva alcune domande sulla formazione)

e sulle indicazioni della Direzione generale e dei dirigenti dei Servizi.Per quanto riguarda l’analisi delle competenze generali e specialistiche possedute dal personale, sono state prese in considerazione solo le competenze che avevano registrato gap particolarmente elevati (ovvero differenza tra valore atteso e risultato di almeno due punti). Dopo aver individuato gruppi di persone con necessità omogenee, è stato organizzato un piano formativo di interesse diffuso e trasversale.Nel piano formativo erano emerse esigenze sulle seguenti tematiche:- Applicazione degli strumenti di marketing operativo ai progetti del Servizio;- Capacità di costruire il budget relativo alle iniziative o ai progetti gestiti;- Conoscenza dell’organizzazione, dei processi e delle attività dell’Ente.

Per rispondere a richieste formative sempre più diffuse, alla fine del 2009 l’Ente ha deciso di utilizzare, in via sperimentale, una nuova tipologia di percorso in modalità di e-learning, che ha assicurato qualità di contenuti, efficacia di intervento e possibilità di fruizione direttamente presso gli uffici, con conseguenti rilevanti economie di spesa.

c) Azioni per il miglioramento del clima aziendale

• Asilo nido aziendalePresso AREA operano molti uomini e donne che si trovano a dover conciliare la passione per il lavoro e il ruolo di genitori. Alle loro esigenze AREA ha dedicato la realizzazione dell’Asilo Nido interaziendale “Sabrina mancardi” - “I cuccioli della scienza”, inaugurato nell’ottobre 2005. Con la sua realizzazione, AREA ha voluto fornire un segno concreto del sostegno, della tutela e della cura che volge al proprio personale e del valore che attribuisce alle proprie risorse umane. L’asilo Nido è predisposto per accogliere 15 bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi.La struttura si caratterizza per un’architettura e un allestimento in cui la scelta di forme e colori crea un ambiente adatto all’infanzia e al benessere del bambino. Nell’adiacente area verde è stato realizzato un parco giochi attrezzato di 200 metri quadrati alberati, ombreggiati e ad uso esclusivo dei bambini, dotato anche di due zone rivestite in gomma smorza cadute, utilizzabili per il gioco anche dopo la pioggia.

• Palestramantenersi in forma restando in azienda non è uno slogan pubblicitario, ma una filosofia aziendale nata negli USA, dove già negli anni ‘90 numerose aziende con almeno 50 dipendenti avevano adottato programmi per il miglioramento della salute. Tale iniziativa ha trovato ampia diffusione in tutto il mondo, e non solo in aziende private, ma anche in Enti pubblici.I principali benefici, rilevati in iniziative analoghe, sono: benessere fisico e motivazione per le persone, riduzione dei costi sanitari e riduzione di assenteismo per l’organizzazione.Con questa filosofia si è pensato di adibire a “Sala fitness”, per il personale che opera presso AREA, un apposito locale del nuovo Centro Direzionale nel campus di Padriciano.

• Arte e scienza in AREACon sponsorizzazioni prevalentemente esterne AREA ha allestito nel 2009 due mostre: - I Messaggeri della Scienza (sculture in marmo) e i Lunghi Spiritelli dell’Innovazione (sculture in legno) di giovanni Borgarello. - 100 metri di Arte Digitale: opere digitali a cura di vari autori di fama internazionale stampate su tela ed esposte nel campus di Padriciano.Buona parte delle opere d’arte sono restate nel campus di Padriciano. è intenzione di AREA di continuare, nel rispetto dei propri bilanci, con questa attività che

Valutazione da parte del dirigente

Raccolta dati nel software gestionale

Processo di omogeneizzazione delle valutazioni operato

dall’Ufficio Organizzazione Risorse Umane

condivisione della valutazione con il personale

condivisione del piano di miglioramento con i dirigenti

Individuazione dei margini di miglioramento

Analisi ed elaborazione dei gap

fig. 11: Sistema delle valutazioni

2009bilancio sociale

35

Per acquisire focalizzazione sui fattori essenziali per la crescita dell’Ente, flessibilità sull’adattamento alle mutevoli situazioni ambientali e l’acquisizione di nuove fonti di finanziamento si è ritenuto indispensabile l’avvio dell’analisi de della valorizzazione delle competenze distintive.

In particolare le evoluzioni del modello delle competenze, nell’arco del piano 2010-2012, riguardano tre distinti livelli di intervento.

Livello I. A livello organizzativo di AREA, segmentazione delle competenze specialistiche e trasversali in competenze distintive, abilitanti e standard secondo lo schema seguente.

Le competenze distintive sono quelle che caratterizzano l’organizzazione e sono difficili da formare e da copiare. Sono anche quelle indispensabili per il suo successo nel breve, medio e lungo termine. Obiettivo dell’organizzazione è mantenerle e accrescerle per trasferirle con giusti ritorni in termini economici ed occupazionali.

Le competenze standard sono quelle più facilmente reperibili all’esterno dell’organizzazione e che possono, quindi, essere dismesse con vantaggi economici ed organizzativi.

Le competenze attualmente abilitanti sono quelle che servono all’organizzazione per il successo nel breve e (parzialmente) nel medio termine. Obiettivo dell’organizzazione è mantenerle e poi riconvertirle, oppure trasferirle all’esterno a clienti che le valorizzano come distintive.

Gli obiettivi organizzativi interni per il triennio 2010-2012 sono così enunciabili:•Consolidare e accrescere all’interno di AREA le competenze distintive e terziarizzare le competenze standard;•Continuareaperseguirel’efficienzaelosnellimentodeiprocessiamministrativi che devono avere come focus il cliente finale e non solo il rispetto delle norme;•Sviluppare unpresidio attento e rigoroso dell’organizzazione interna, dei suoi costi e ricavi, entrambi correlati ai risultati raggiunti;•Rafforzare lacollaborazionetraServizi,ancheattraversounadeguatosistema di valutazione quantitativa e qualitativa dei risultati trasversali ad essi.

a) Le competenze distintive

Come già indicato nel precedente paragrafo 3.1.2, nell’ambito dell’interventodi riorganizzazione è stato attivato, nel corso del 2008, un progetto finalizzato a introdurreinAREAlamappaturadellecompetenzespecialisticheetrasversali,persupportare le politiche di gestione del personale e lo sviluppo dell’organizzazione per processi.

3.1.3 strategie

AMBITO DEI PROFILI

DIRIGENZIALI

AMBITO DEI PROFILI

SPECIALISTICI

OBIETTIVI STRATEGICI

OBIETTIVI OPERATIVI

MANAGERIALI

REALIZZATIVE DI BASE

COMPETENZETRASVERSALI

DI BASE EVOLUTE

COMPETENZE SPECIALISTICHE

Fig. 12: Modello di mappatura delle competenze

Fig.13:Segmentazione delle competenze specialistiche e trasversali

COMPETENZEDISTINTIVE

COMPETENZEATTUALMENTEABILITANTI

COMPETENZESTANDARD

COMPETENZESPECIALISTICHE

COMPETENZETRASVERSALI

bilancio sociale 2009

Nella parte sinistra dello schema si indica l’approccio integrato che si basa sull’analisi preliminare della sostenibilità economica-finanziaria di un’impresa (metodo moRE-modefinance) per definire i fabbisogni di innovazione tecnologica e/o organizzativa.Per l’innovazione tecnologica il primo passo è la raccolta di tutti i dati che permettono di valutare il rischio dell’imprenditore e l’impatto sul mercato. Per tale scopo si utilizza la Scheda Innovazione PPmS (Prodotto, Processo, metodo e servizio) che indica anche le aree di intervento delle altre metodologie sia per una migliore stima di rischio e mercato sia per definire le priorità nel supporto tecnologico all’impresa.Analogamente, per l’innovazione di tipo organizzativo, la metodologia cardine è l’analisi RSA (Rapid Strategic Assessment – crf. Par. 3.2.2, punto b) che permette di definire i punti di forza e di miglioramento di un’impresa ed i servizi più appropriati per la sua crescita.Nella parte sinistra della fig. 3 si riporta lo schema delle attività di trasferimento tecnologico di AREA ulteriormente suddivise nelle principali metodologie che lo realizzano.Le metodologie segnate in colore giallo sono quelle derivate dalle competenze distintive che AREA ha sviluppato in proprio, quelle in arancio derivano da competenze distintive che AREA ha fatto proprie con benchmasrking internazionale e le caselle in bianco indicano le metodologie che AREA utilizza al livello noto della “conoscenza”.

37

fig. 14: Approccio integrato dei servizi con le Competenze Distintive

MiT industrial Liaison Program * scientifico/tecnologici

scenari

Roadmaptecnologogiche*

MarketReserch*marketing

data Monitor *

ExplorerSRIC-BI*

dibusiness

ScanSRIC-BI*

VantagePoint*

iP Score *

MORE/modeFinanceperclusterindustrial**

Sister **università

scoutingarGo mappa delle competenze **

innovation Network **impresa

Metodologia 144 per lo sviluppo di impresa*

BenchProfile(susingolaazienda)**

desk analysis perimpostazione TT

MORE/modeFinancesusingolaazienda**

Metodi di sintesi delle informazioni

Lebarriereall’ingresso

Lasceltadelmodellodibusiness

Ladefinizionedellacatenadelvalore

innovation Factory **startup-spinoff

BusinessPlan

regionali

pubblici

finanziamenti

Nazionali

Ue

extraUe (USa)

aziendeprivati

VentureCapitalist

B-Miner** gestione progettidi TTAlbodegliesperti**

PatLib* scoutingiP

Metodi di valorizzazione ** valorizzazione

enterprise europe Network *networking

Metodologia 144 per internazionalizzazione*

• Analisistatoarteeconcorrenza• TrasferimentoTecnologicoesviluppoinnovativo• ValorizzazionePI• Spinoff• Formazionetecnologica• Nuovimercati• Retiepartnership• Finanziamentipubblici• Gestioneprogettidiinnovazionetecnologica

Serv

izi p

er le

impr

ese

Metodologie delle competenze distintive

Innovazionetecnologica

Innovazionestrategico /

organizzativa

Sostenibilitàeconomico

finanziaria diun’impresa

(MORE modeFinance)

Punti di forza e di miglioramento

SCHEDE INNOVAZIONE PPMS(prodotti,processi, metodologie e servizi)

METODOLOGIE PER LA VALORIZZAZIONE D’IMPRESA(Trasferimento Tecnologico)

ANALISI RSA(rapid Strtegic assessment)

• Consulenzaeformazioneimprenditoriale/manageriale

• Reteinternazionale(SRI,MIT,CaseWesternReserve University)nazionale(MIB,RSA,modeFinance...)

Per:• Obiettivib/m/Itermine• Businessmodelebusinessplan• Approccioalmercato/concorrenti• Struttureorganizzative• Pianioperativi(sviluppo,produzioneevendite)

Livello II. A livello delle singole persone, rielaborazione ed analisi delle schede delle competenze personali con il profilo richiesto e i gap da colmare con la formazione e/o le azioni di mobilità.

Livello III. A livello di sistema, costante aggiornamento del modello definito delle competenze e sperimentazione di nuovi metodi di valutazione (“top-down”, “bottom up”, misti, con l’utilizzo della “fuzzy logic” ecc.).

b) L’approccio integrato per la valorizzazione delle imprese in tempo di crisi

Nel 2009 si è avviata una prima analisi delle competenze distintive dei servizi: Trasferimento Tecnologico, formazione e gestione del Parco Scientifico.

In particolare, l’analisi delle competenze del trasferimento tecnologico, ha consentito di elaborare “un’ approccio integrato per la valorizzazione delle imprese in tempo di crisi”. Un analogo strumento è in sviluppo per Università, Centri di Ricerca ed Enti pubblici.

Nella figura seguente si riporta lo schema essenziale.

bilancio sociale 2009

39

c) Il metodo RSA per la valutazione del profilo strategico di AREA

Nel secondo semestre del 2009, il modello RSA (Rapid Strategic Assessment) sviluppato per la valutazione delle imprese è stato ripensato ed adattato per renderlo applicabile ad AREA. Sarà testato agli inizi del 2010 e sarà poi generalizzato e reso fruibile a tutti gli enti pubblici della regione fVg e, successivamente, sarà reso disponibile a livello nazionale per le PA e per gli Enti di Ricerca.

gli scopi di RSA/AREA sono:•Valutarelasituazioneattualeneisuoiaspettipiùimportanti;•Individuareipuntidiforzadavalorizzareelecriticitàdaeliminare;•Suggerireleazionidimiglioramentopossibilinelbreve,medioelungotermine.

RSA/AREA è suddiviso in 6 aree prioritarie: obiettivi, strategie, analisi del settore, organizzazione, piani economico finanziari e piani operativi.

La tab. 6 riporta parte di un sistema tabellare che può essere utilizzato per la valutazione delle 18 categorie. Per ogni categoria si propongono quattro tipi di giudizio: Definire, Comunicare, monitorare, migliorare (De, Co, mo, mi), in coerenza con i criteri della Qualità Totale (Plan, Do, Check, Act).

Nelle colonne successive della tabella, si esprimono i giudizi in forma numerica e verbale (scale di 6 termini).I quattro tipi di giudizio (De, Co, mo, mi) sono ancora suddivisi ciascuno in due livelli di valutazione (colonne da 3 e seguenti). Quindi lo schema complessivo risulta: 1. Primo livello di valutazione a. Come viene Definita (De) la categoria X? b. Come viene Comunicata (Co)? c. In che tempi viene monitorata (mo)? d. Con che metodi si migliora (mi)?

2. Secondo livello di valutazione: - Che tipo di processi sono utilizzati per De Co, mo, mi di X?è possibile, ovviamente, aggiungere livelli di valutazione che si ritengono prioritari o, per alcune categorie, eliminare livelli che non si ritengono importanti.

- Con la tabella completa, si ottiene il profilo di valutazione di ogni categoria. è rimesso poi alla sensibilità di ogni valutatore la sintesi del giudizio sulle categorie e l’ultima sintesi sulle 6 aree. - Siccome, tuttavia, hanno significato sia i giudizi espressi, sia il valutatore che li esprime, le ultime righe della tabella richiedono una autovalutazione del valutatore relativa al suo grado di conoscenza delle categorie in esame.

TiPi di GiUdizi VOTIEGIUDIZICORRISPONDENTI

0 1 ------- 5

1. DEFINIRE (ed esprimere)

Nondefinito

1.a LacategoriaXèdefinitaedespressainmodo...

1.a Comevienedefinita la categoria X? Molto generico ------- Moltochiaro

1.b ChetipodiprocessoperdefinirelacategoriaX? 1.b Ilprocessodidefinizioneèditipo...

1.c ... casuale ------- Moltobenstrutturatoesistematico,condiviso a più livelli organizzativi, proattivo

2 . COMUNICARE

Forme di comunicazionenon esistenti,

né programmate,del tutto saltuarie

2.a La forma di comunicazione ai clienti (1) interni ed esterni è di tipo:

2.a Come(incheformaconchemezzi) viene comunicata la categoria X?

Molto generica, saltuaria, non differenziata per cliente

e per media-------

MoltobenpianificataalivellodisingoliserviziodiUnitàOperativaedivertice;correttamente

differenziata a livello di media e clienti

2.b ChetipodiprocessoperdefinirelacategoriaX? 2.b il processo di comunicazione è di tipo:

2.c ... casuale ------- Moltobenstrutturatoesistematico,condiviso a più livelli organizzativi, proattivo

3. MONITORARE

Monitoraggiodi fatto inesistente

3.a il monitoraggio avviene:

3.a Concheintervalloavviene il monitoraggio? in modo saltuario ------- Piùvolteall’anno,secondounpianoprestabilito

eanticipandolesituazionicritiche

3.b Chetipodiprocesso per monitorare la categoria X? 3.b il processo di monitoraggio è del tipo:

3.c ... casuale ------- Moltobenstrutturatoesistematico,condiviso a più livelli organizzativi, proattivo

4. MIGLIORARE

Nessun metodoné processo

4.a Si cerca il miglioramento con:

4.a Conchemetodosimigliora la categoria X?

Metodi volontaristicied in modo saltuario -------

Metodologia“adhoc”enuovemetodologie(R&S),conpianificazioneannuale“topdown”

e“bottomup”,benchmarkingstrutturatoecontinuo

4.b Chetipodiprocesso per migliorare la categoria X? 4.b il processo di miglioramento è di tipo:

4.c ... casuale ------- Moltobenstrutturatoesistematico,condiviso a più livelli organizzativi, proattivo

Ritengodiconoscerelecaratteristichedella categoria X ...

Per niente ------- in modo ottimo

o ------- 5

Tab. 6: Tabella di valutazione delle categorie

bilancio sociale 2009

Il paRcO scIENTIfIcO E TEcNOlOgIcO (psT)

3.2.1 INfORmaZIONI gENERalI

Il primo insediamento in AREA Science Park risale al 1982, mentre la fase di crescita più intensa del Parco Scientifico e Tecnologico si registra a partire dalla fine degli anni ’80 con l’avvio del Laboratorio di Luce di Sincrotrone ELETTRA e dell’ICgEB - International Centre for genetic Engineering and Biotechnology. Al 31/12/2009 risultano attivi 85 insediamenti così suddivisi: 17 soggetti pubblici o privati senza fini di lucro e 68 imprese (di cui 9 presso il Polo di Pordenone e 1 presso il comprensorio di gorizia). In particolare, nel corso del 2009 sono stati approvati 13 nuovi insediamenti.La necessità di adeguare la qualità degli insediamenti al rispetto degli standard richiesti per l’ingresso e la permanenza nel Parco (coerenza con le strategie di sviluppo e valorizzazione, valore potenziale di ogni iniziativa scientifica e imprenditoriale) ha portato nel corso del 2009 all’uscita di 11 aziende.

I settori in cui operano i centri e le aziende insediate in AREA Science Park sono raggruppati nei seguenti 5 cluster di base:

• ScIENZE DELLA VITA (biotecnologie per l’alimentare, farmaci e vaccini, diagnostica, tecnologie biomediche);• fISIcA, MATERIALI E NANOTEcNOLOGIE (fisica e analisi dei materiali, nuovi materiali, compositi);• INfORMATIcA, ELETTRONIcA, TELEcOMUNIcAZIONI (comunicazioni mobili, sistemi e servizi di infomobilità, radiolocalizzazione satellitare, automazione);• ENERGIA E AMBIENTE (energie alternative, energie da fonti rinnovabili, monitoraggio territoriale, bonifica suoli, ecologia marina);• SERVIZI qUALIfIcATI (divulgazione e promozione scientifica, consulenza e formazione, servizi di trasferimento tecnologico).

AREA Science Park è una realtà in costante crescita con 2.537 addetti (inclusi i 125 del Consorzio), di cui il 56% impegnati in attività di R&S.Si tratta di un ambiente particolarmente giovane (il 61% del personale del Parco è al di sotto del 40 anni) e culturalmente qualificato (il 74% possiede una laurea o un PhD). Si noti che, a partire dal 1995, il numero di occupati è costantemente cresciuto, fino a raddoppiare, a causa dell’effetto combinato dell’espansione fisica del Parco, dell’impatto dei progetti comunitari (che ha favorito lo sviluppo dei centri di ricerca insediati) e della crescita delle aziende in numero e dimensioni.

3.2

41

Ambiente e Energia

Scienze della vita

Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni

Fisica, Materiali e Nanotecnologie

Servizi Qualificati

41 %

12 %7 %

9 %

31 %

100

90

80

70

60

50

40

30

20

10

0

-10

-20

2000

11

-2

59

2001

8

-2

65

2002

9

-3

71

2003

9

-5

75

2004

8

-6

77

2005

11

-6

82

2006

5

-3

84

2007

11

-8

87

2008

8

-12

83

2009

13

-11

85

Entrate

Uscite

Totale

Tab. 7 – Insediamenti

Tab. 8 – Settori

bilancio sociale 2009

43

dell’andamento delle imprese di AREA Science Park nel triennio 2005-2007. è stato quindi utilizzato il modello per il calcolo del rating finanziario storico per valutare la solidità economico-finanziaria di ogni singola impresa (secondo la scala internazionale AAA-D) e per confrontare l’andamento dei settori industriali presenti nel Parco con le aziende analoghe a livello nazionale e internazione.Sono stati quindi presentati i primi risultati aggregati ottenuti dall’analisi ed è stata offerta la possibilità a ciascuna azienda insediata di ottenere il proprio credit report personalizzato e di richiedere la valutazione di alcuni loro clienti, fornitori o partner.Inoltre, è stato reso disponibile il confronto 2007-2008 della distribuzione del rating medio delle aziende insediate in AREA Science Park, con i principali indici che lo compongono (debt/equità, RoE, RoA…).

L’opportunità di creare un sistema unico di supporto alla nascita di nuove imprese innovative e alla crescita delle PmI del friuli Venezia giulia ha fatto porre le basi per un accordo quadro tra il Consorzio, friulia SpA e BIC Incubatori fVg SpA. L’accordo prevede, oltre alla creazione di detto sistema, la possibilità per le imprese insediate nell’Incubatore BIC, e che presentino i necessari requisiti, di accedere allo “status” di “soggetto operante in regime di convenzione con il Consorzio per l’AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste” e ai relativi benefici e servizi – come già accade per le imprese insediate presso il Polo di Pordenone. Sane

Bilanciate

Vulnerabili

Rischiose

Ricercatori

Tecnici

Amministrativi

Altro

16 %6 %

56 %

22 %

Altro

PhD

Laurea

Diploma scuola superiore

20 %

6 %

48 %

26 %

Regione FVG

Italia

Estero

25 %18 %

57 %

0

5

10

15

20

25

30

35

40

AAA AA A BBB BB B CCC CC C D

SANE BILANCIATE VULNERABILI RISCHIOSE

%

%

%

%

%

%

%

%

%

3.2.2 aZIONI E RIsUlTaTI

Nel corso del 2009 è stata ulteriormente rafforzata la gamma di servizi messi a disposizione delle aziende insediate in AREA Science Park, per supportarle nella loro crescita dimensionale, qualitativa e relazionale.

Le principali attività sono:

a) Analisi comparativa della solidità economica e finanziaria delle aziende insediate in AREA

Nel corso del 2009 è proseguita l’attività, avviata nel 2008 e affidata a modefinance Srl (azienda nata all’interno di Innovation factory di AREA Science Park), di analisi

0

10

20

30

40

50

60

70

2007 2008

OCCUPATI

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

1989 1993 1997 2001 2005 2009

Tab. 9 – Tipologia degli occupati insediati nel parco

Tab. 10 – Distribuzione del rating (2007-2008)

bilancio sociale 2009

b) Rapid Strategic Assessment (RSA)

Al fine di sostenere la crescita manageriale delle imprese insediate, AREA Science Park ha avviato nel mese di luglio 2009 un intervento con la gBeS Srl e strutturato in due fasi:• fASE 1 (luglio – dicembre 2009), dedicata ad un totale di 24 organizzazioni particolarmente rappresentative, nella quale è stato definito il profilo di business di ogni azienda partecipante; in questa fase sono stati identificati i punti di forza e di debolezza e le aree di miglioramento per ciascuna azienda, secondo i seguenti 3 passaggi: - Raccolta informazioni sulle aziende in base ad uno schema prestabilito; - Incontri di metà giornata con gli imprenditori; - Elaborazione del profilo business e individuazione delle aree di miglioramento.• fASE 2 (gennaio - luglio 2010), finalizzata all’individuazione di una strategia appropriata di crescita attraverso l’impostazione di una metodologia di lavoro personalizzata per ciascuna azienda.

In particolare, nella fASE 1,si è valutato il profilo di ogni azienda attraverso 6 dimensioni ritenute strategiche e 18 indicatori strutturati per voci di business plan (vedere schema di seguito riportato):

Per ognuno dei 18 indicatori è stata utilizzata una scala di misura da 1 a 5. Sulla base di questa valutazione sono state individuate 6 best practices; i risultati complessivi sono riportati nello schema seguente:

Il 55% delle Aziende analizzate presenta uno score superiore a 3, con una valutazione media complessiva pari a 3,09. Tuttavia, nelle aree “Definizione strategia” e “Piano economico-finanziario” la media dei risultati non raggiunge un valore adeguato.

Il profilo sintetico medio delle aziende valutate e il seguente:

Piano di vendita eKey Success Factors

Conto economico e Stato patrimoniale

Finalità

Profilo imprenditori e azionisti

Segmentazionemercato e

concorrenti

Missionee obiettivi / t

PIANOPiano di produzione e

Key Buying Factors

PIANO ECONOMICOControllo di gestione erendiconto finanziario

DEFINIZIONEHp base del piano strategico

STRUTTURACaratteristichemanager chiave

ANALISI DICanali distributivi

OBIETTIVI

Opportunità

Sviluppo prodotto e Supply Chain

KPI di business

Allineamento obbiettivib / t e ml / t

Disegnodell’organizzazione

Corecompetences

Capitalinecessari

OBIETTIVI

STRUTTURAORGANIZZATIVA

DEFINIZIONESTRATEGICA

PIANO OPERATIVO

ANALISIDEL SETTORE

PIANOECONOMICO-FINANZIARIO

5

4

3

2

1

Best Practice

Media

Distribuzione score raggiunto(scala 1-5)

RSA AREA 2009(5 = Molto alto / 1 = Molto basso)

4,28Azienda 1

3,93Azienda 2

3,89Azienda 3

3,84Azienda 4

3,73Azienda 5

3,52Azienda 6

3,49Azienda 7

3,43Azienda 8

3,43Azienda 9

3,42Azienda 10

MED (22 Aziende) 3,09

5 %

36 %

54 %

5 %

< 2 - 3 - 4

4,28Azienda 1

3,93Azienda 2

3,89Azienda 3

3,84Azienda 4

3,73Azienda 5

3,52Azienda 6

3,49Azienda 7

3,43Azienda 8

3,43Azienda 9

3,42Azienda 10

MED (22 Aziende) 3,09

5 %

36 %

54 %

5 %

< 2 - 3 - 4

45

fig. 15: Profilo di business (fase 1) fig. 16: Profilo sintetico medio

Tab. 11 – Distribuzione score raggiunto e rsa area 2009

bilancio sociale 2009

Sono così individuabili i punti di forza e, soprattutto, di miglioramento per l’insieme delle aziende esaminate. Il diagramma serve anche per pianificare corsi di formazione focalizzati sulle carenze evidenti.

Alla conclusione della fASE 1 si è potuto riscontrate un buon livello di riconoscimento della metodologia utilizzata da parte delle imprese aderenti all’iniziativa, un soddisfacente tasso di adesione alla fASE 2 (gennaio – luglio 2010) e la richiesta di estendere l’analisi ad altri insediati.

c) Premio Innovazione 3L/3T

Si tratta di un premio, istituito dal Consorzio, nato per valorizzare i migliori prodotti tecnologici ideati o varati nel 2008 da imprese e centri di ricerca operanti in AREA Science Park. In particolare, con l’istituzione del Premio, AREA ha voluto porre l’attenzione sui risultati, frutto delle attività di ricerca e sviluppo, finalizzati a portare sul mercato innovazioni tangibili, in grado di migliorare il lavoro e la vita di tutti.Alla base del Premio c’è l’idea che ogni innovazione, a seconda del proprio Livello di sviluppo (3L):

“Early Bird” (innovazione potenziale in fase di sviluppo); “To Be” (innovazione potenziale in fase di industrializzazione); “In the Market” (innovazione reale in fase di lancio sul mercato);

possa avere diversi contributi dalle cosiddette 3T:

Territorio (la regione friuli venezia giulia e, per estensione, il territorio nazionale); Trieste (inteso come comunità o enti del territorio); Te (singoli cittadini).

Le tre T sono quindi intese come soggetti in grado di contribuire attivamente al successo di un’innovazione sul mercato. In sostanza sono gli stakeholder portatori di interessi, di diritti e di doveri verso i risultati della ricerca.La prima edizione del Premio ha visto oltre 100 prodotti partecipanti, 54 dei quali selezionati per essere pubblicati e concorrere alla competizione finale. I riconoscimenti, valutati da una giuria di esperti nazionali di innovazione, sono stati assegnati a 13 prodotti sviluppati da società private ma anche da centri di ricerca pubblici, tra i quali compaiono la Sincrotrone Trieste e l’ICgEB.Contestualmente al Premio Innovazione è stata realizzata, a cura del Consorzio, la pubblicazione “2008 Innovazione 3L/3T”, che ha voluto dare visibilità e valore alle attività e ai risultati prodotti dai centri e dalle società insediate in AREA Science Park, ed è stato il risultato concreto dell’azione di mappatura dei prodotti, processi e servizi innovativi intrapresa nel 2008.

d) Mostra interattiva “I prodotti di AREA dal 1978 ad oggi”

In occasione dell’inaugurazione della nuova sede del Consorzio, nell’edificio C1 del Campus di Padriciano è stata realizzata una mostra interattiva denominata “I prodotti di AREA dal 1978 ad oggi”, nella quale è stata data ampia visibilità alle tecnologie e ai prodotti più significativi realizzati dagli insediati negli anni.

e) Business Day

Il Business Day è stato ideato per mettere in luce e far conoscere all’esterno i risultati e le tecnologie di punta sviluppati da centri e imprese insediate nel Parco. Si tratta di un appuntamento annuale dedicato a incontri di business one-to-one con imprenditori, manager e operatori del sistema dell’innovazione.Il 2 ottobre 2009 si è svolta la seconda edizione dell’evento, che ha visto la partecipazione di 46 tra aziende e centri del parco e di 190 imprese e istituzioni esterne, per oltre 700 incontri ‘one to one’. La partecipazione è stata molto diversificata sia da un punto di vista dimensionale che geografico, vedendo la presenza di piccole e grandi imprese dei principali settori tecnologici, provenienti prevalentemente dal territorio nazionale (84%) ma anche dall’estero (16%). La giornata ha visto inoltre in calendario anche 47 incontri e visite al sistema AREA Science Park da parte di aziende e soggetti istituzionali interessati a conoscerne articolazione e attività. Da una rilevazione successiva all’evento si è riscontrato un livello di soddisfazione pari a 4,1. per gli insediati e pari a 3,9 per gli esterni (scala 1 -5).

f) Analisi dei fabbisogni e iniziative formative per le imprese insediate

Al fine di valorizzare gli investimenti in attività di formazione per le imprese insediate nel Parco, dal 2008 AREA offre un servizio di analisi dei fabbisogni formativi attraverso interviste strutturate realizzate con frequenza periodica con i responsabili di laboratorio o i referenti aziendali. I dati e le osservazioni raccolte permettono di rilevare puntualmente le esigenze dei centri e delle imprese insediate. Le organizzazioni hanno infatti la possibilità di segnalare temi e contenuti di interesse che possono essere condivisi tra più realtà. Il beneficio immediato che ne deriva è la possibilità di accedere a corsi in house e su misura. Inoltre, il contatto e lo scambio di informazioni tra i partecipanti alle attività di formazione spesso favoriscono la creazione di network tra gli stessi insediati.Le attività formative sono rivolte principalmente ai temi di Innovazione e trasferimento tecnologico, management e organizzazione per la competitività, comunicazione e negoziazione, finanza e controllo di gestione e internazionalizzazione e marketing.In quanto ente di formazione accreditato presso la Regione friuli Venezia giulia, il Consorzio è in grado di abbattere i costi relativi alla progettazione e erogazione

0

1

2

3

4

5

Mission

e&

Obiet.LT

anal

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Segm

ent.

Mrc

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OBIETTIVI aNaLiSiSeTTore

orGaNizzazioNe STraTeGia PiaNo ECONOMICO-FINANZ.

PiaNo OPERATIVO

Best practice

Media

NoTA: Dati parziali su un campione parziale di 19 Aziende su 24

L’analisi di dettaglio delle 18 categoriepermette di evidenziarele aree dove perseguire miglioramenti strutturali

47

Tab. 12 – Profilo medio dei 18 parametri

bilancio sociale 2009

degli interventi stessi, attraverso l’attivazione di canali di finanziamento specifici (ad esempio, il fondo Sociale Europeo, altri fondi strutturali, Progetti o Programmi Quadro dell’Unione Europea legati alla formazione).Nel corso del 2009 sono stati approvati dalla Regione Autonoma friuli Venezia giulia 7 corsi, per un totale di 760 ore di formazione in aula, interamente finanziati nell’ambito del fondo Sociale Europeo, Programma operativo obiettivo 2 – Competitività Regionale e occupazione 2007-2013. Ai corsi finanziati, avviati nel 2009, hanno partecipato in totale 20 occupati in imprese insediate. Complessivamente, nel corso dell’anno il Servizio formazione, Progettazione e gestione Progetti del Consorzio ha formulato proposte formative ad hoc, coperte da finanziamento e a pagamento, che hanno coinvolto nel 2009 un totale di 71 occupati nelle diverse realtà insediate. Tutte queste proposte sono state progettate sulla base delle indicazioni ricevute e dei fabbisogni formativi riscontrati nelle imprese del Parco durante le visite presso le stesse.

3.2.3 sTRaTEgIE

a) La gestione del Parco Scientifico e Tecnologico

Lo sviluppo del Parco scientifico è stato il primo obiettivo del Consorzio all’atto della sua costituzione. Nel corso del 2009 è proseguita la strategia, avviata nel 2008, di perseguire la “qualità” degli insediati, privilegiando i risultati ottenuti, con conseguente sostegno alle realtà maggiormente virtuose. Un obiettivo realizzato assumendo un atteggiamento di maggior rigore nei confronti degli insediati e facendo dipendere il rinnovo dell’insediamento, che è sempre temporaneo (tipicamente tre anni), dalla presentazione e valutazione dei risultati dell’attività svolta e da un programma di attività per il successivo periodo.

b) Nuova valutazione degli insediamenti

Nel corso del 2010 verrà sviluppato un modello per il calcolo di un rating “complessivo” che prenderà in considerazione, oltre ai due rating già calcolati (moRE/modefinance e RSA), altre variabili, tra le quali il rating economico finanziario “previsionale“, la regolarità dei pagamenti, l’interazione dell’azienda con le altre aziende del Parco e più in generale con il territorio.L’attività di ricerca metodologica ha portato, negli anni, allo sviluppo di nuove metodologie per valorizzare l’innovazione tecnologica e quella organizzativa. Il trasferimento di tali metodologie agli insediati, iniziato negli scorsi anni, sarà ulteriormente sviluppato nel 2010.

c) Lo sviluppo del Parco e le azioni di riposizionamento geografico

AREA Science Park dispone di strutture per attività di ricerca, distribuite nei due campus di Padriciano e Basovizza, per complessivi 81.176 m2. Tale valore comprende i 28.000 m2 dedicati al laboratorio di luce di Sincrotrone e i 46.680 m2 destinati agli altri laboratori (di cui 36.876 m2 a Padriciano e 16.300 m2 a Basovizza.Nel 2010 la disponibilità complessiva di superfici aumenterà fino a 89.369 m2 con il completamento nel campus di Basovizza dell’edificio Q2.

Il campus di Basovizza rappresenta la principale area di possibile espansione edilizia del Consorzio in quanto il vigente Piano Regolatore Comunale, permette la realizzazione nel prossimo decennio di nuovi laboratori e strutture per la ricerca per ulteriori 42.000 m2. Al fine di permettere tale sviluppo edificatorio sono stati appaltati i lavori per la realizzazione delle opere di Urbanizzazione già previste nello stesso PRPC. Tali opere, i cui lavori sono stati completati nel mese di giugno 2009, consistono nel potenziamento della viabilità secondaria VmS, nella creazione di parcheggi ad uso pubblico, nella realizzazione di una centrale tecnologica comprensoriale e di un primo tratto di cunicolo tecnologico per la distribuzione dei servizi di rete (gas, elettricità, climatizzazione, rete dati ecc).

Per quanto riguarda il comprensorio di Padriciano il piano regolatore comunale prevedeva ancora un’ulteriore area di espansione di circa 90 ettari contigua all’attuale Campus. Il Consiglio di Amministrazione di AREA Science Park nel dicembre 2008 ha deliberato di rinunciare a quest’ultima area di espansione nella sua interezza, richiedendo al Comune di Trieste l’inserimento nel Piano Struttura di un’opzione su una porzione ridotta compresa tra i 10 e i 13 ettari.Si intende procedere pertanto procedere sia sfruttando la capacità edificatoria esistente nel comprensorio di Basovizza, sia diversificando la propria presenza sul territorio regionale utilizzando, ove possibile, edifici e strutture esistenti attraverso azioni di recupero.Dall’inizio del 2009 è operativo TechnoAREA gorizia, il polo tecnologico isontino di AREA Science Park. Il polo ha sede nel rinnovato padiglione A dell’Autoporto di gorizia su una superficie iniziale di circa 1.800 mq, pari a circa il 58% della superficie totale. Attualmente si sta analizzando un possibile ampliamento nei locali situati presso la SpA BIC fVg fronte di una domanda ancora da certificare da parte delle imprese e di un supporto concreto delle PA locali..

Pertanto le strategie dei prossimi anni sono:• RealizzareunnuovocampusinTriesterinunciandoadunafuturaespansione sul Carso (i 90 Ha contigui al Campus di Padriciano);• VerificarelasostenibilitàelacrescitadelnuovoPolodiGorizia;• ContribuireallacrescitadelPolodiPordenone;• PerseguireulteriorisinergieconFriuliInnovazioneeconAgemont;• CaratterizzarelesedidelParcoconenergiealternative,innovazioniindomotica ed ergonomia.

49

bilancio sociale 2009

ImpREsE EsTERNE al paRcO

3.3.1

3.3.2

INfORmaZIONI gENERalI

aZIONI E RIsUlTaTI

AREA si caratterizza con un’originale coesistenza di esperienze di Amministrazione Pubblica della Ricerca e di esperienze di gestione imprenditoriale. Quest’ultima è stata introdotta da manager di formazione industriale inseriti alla fine degli anni ’80. Il risultato è una capacità di interpretare il mondo della ricerca e quello dell’impresa per:

- Realizzare le connessioni necessarie al trasferimento delle idee innovative sul mercato;- Sviluppare metodologie innovative di gestione strategica e operativa di scienza, impresa e dei loro rapporti;- finalizzare tali rapporti con azioni di trasferimento tecnologico efficaci allo sviluppo di prodotti per mercati internazionali;- Sviluppare la formazione per la crescita d’impresa e il management dell’innovazione sia tecnologica sia organizzativa.

Per sottolineare la sua valenza imprenditoriale, dal 2009 AREA è iscritta all’Unione Industriali di Trieste.

parte della rete europea Patlib di Centri di Informazione Brevettuale accreditati European Patent office (EPo) e le sue ricerche riguardano i temi più diversi: dalla farmacologia all’informatica, dall’elettronica alla meccanica, dall’edilizia alla componentistica, dall’energia ai materiali, dall’agricoltura al settore alimentare.

I vantaggi per le imprese:

• Servendosidiunaricercadianteriorità,possonoverificarecheleproprieidee siano originali, prima di chiederne la protezione con una domanda di brevetto;• Prima di immettere sul mercato un prodotto, possono verificare che abbia caratteristiche nuove rispetto ai prodotti esistenti;• Possono sapere in quale direzione si stanno muovendo i propri competitor, servendosi di un monitoraggio della concorrenza;• Possonoaccertare l’eventualeesistenzadibrevetti chepotrebberoostacolare l’attività aziendale in determinate situazioni;• Sesitrovanodavantiallapossibilitàdiacquistareunbrevettoinlicenza,possono verificarne lo stato legale prima di accettare;• Sericercanosoluzioni liberamenteutilizzabili,possonoverificare ibrevettigià scaduti;• Sestannopredisponendounpianostrategico,possonoverificarelostatodell’arte nel campo tecnologico di riferimento e sapere chi investe in R&S prima di prendere decisioni in merito a investimenti futuri;• Sesonointeressateacaratterizzarelapropriaaziendaounproprioprodottocon un elemento distintivo strategico - che in qualità di marchio contribuisca alla sua identificazione competitiva - possono verificare in via preventiva che tale elemento sia nuovo e univoco.

Nel luglio del 2009 è stato inoltre istituito un gruppo di lavoro per la valutazione preliminare delle attività inerenti la politica brevettuale dell’Ente. Questa commissione rende il proprio parere sull’opportunità di sostenere attività di brevettazione, qualora queste si rivelino di interesse e di convenienza per AREA.

a) Sviluppo e competitività delle imprese del FVG

Le attività realizzate nel 2009 a favore dello sviluppo e della competitività delle imprese del friuli Venezia giulia hanno riguardato in particolare:- L’utilizzo delle informazioni tecnico-scientifiche e brevettuali per la gestione della proprietà intellettuale;- Lo sviluppo di progetti di innovazione in collaborazione con il mondo della ricerca;- Il sostegno a filiere di produzione innovative;- Le collaborazioni tecnologico-commerciali a livello internazionale, per lo sviluppo di progetti di innovazione.

a.1) Utilizzo delle informazioni tecnico-scientifiche e brevettuali per la valutazione della proprietà intellettuale

Secondo gli studi dello European Patent office, oltre il 30% degli investimenti europei in R&S porta alla riscoperta di processi/prodotti già noti e brevettati, con uno spreco stimato in circa 30 miliardi di Euro.L’Ufficio Studi e Patlib è un’iniziativa di AREA Science Park che offre un importante contributo di conoscenza, realizzando ricerche documentali e brevettuali. fa

3.3

UTeNTe N. ricercHe

ricerca 49

industria 39

altri utenti (enti, associazioni, privati...) 45

TOTALE 133

51

Tab. 13 – Ricerche svolte nel 2009 in friuli Venezia giulia e ripartizione per tipologia utenti

bilancio sociale 2009

Sul versante del monitoraggio delle tecnologie e dei loro trend di sviluppo, nel 2009 si è rafforzata la collaborazione tra AREA Science Park e SBI - Strategic Business Insights, leader internazionale del settore business intelligence, permettendo così a microimprese, PmI, Università e centri di ricerca del friuli Venezia giulia di usufruire a costo zero di report e analisi su trend e tecnologie emergenti e innovative. La diffusione dei report e delle mappe tecnologiche è stata favorita dalla pubblicazione di una newsletter mensile, da schede informative e da incontri in cui sono state illustrate le caratteristiche delle Technology Roadmap e i vantaggi che possono derivare dal loro utilizzo. L’attività svolta ha dato la possibilità a imprenditori e ricercatori del territorio regionale di consultare e di ricevere alcune centinaia di report e di articoli specialistici. Tra i settori tecnologici più richiesti, le energie rinnovabili, i nuovi materiali e le diverse applicazioni di nano e biotecnologie.

a.2) Innovation Network per lo sviluppo di progetti di innovazione di prodotto, processo e gestionali

Dal 1996 AREA lavora sul territorio con un’azione “porta a porta” per verificare e analizzare i fabbisogni delle imprese in termini di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. Sulla base delle esigenze espresse si punta a definire un progetto di innovazione specifico, delineando insieme all’impresa le fasi necessarie alla sua realizzazione, corredate di obiettivi, tempistica, costi, fasi di verifica e controllo dei risultati. Le problematiche vengono analizzate e valutate dal punto di vista tecnico, attivati i contatti con i partner tecnici e gli esperti delle materie interessate, integrati tutti gli strumenti e i servizi a disposizione, in un percorso di sviluppo del progetto a 360°. è inoltre possibile ottenere supporto tecnico per la formalizzazione dei progetti e per la successiva presentazione di domande di finanziamento. ove le dotazioni finanziarie dei diversi progetti lo prevedano e lo consentano, è possibile avvalersi del sostegno economico alla fase di avvio del progetto.

Per offrire questo servizio alle aziende, dal 2003 AREA si avvale di Innovation Network, una realtà costituita da un insieme di centri specializzati in innovazione di settore (agro-industria, energia, ingegneria d’impresa, legno-arredo, cantieristica e nautica, plastica, nuovi materiali), presente in modo diffuso su tutto il territorio regionale presso le strutture imprenditoriali di riferimento (associazioni imprenditoriali, aree industriali, distretti produttivi), dotata di figure professionali tecniche.

Lungo il percorso di adozione dell’innovazione molti servizi possono essere attivati a favore delle aziende intervenendo su aspetti del prodotto (es. utilizzo di materiali innovativi, studio degli aspetti ergonomici), del processo o sull’innovazione strategico - organizzativa aziendale. Alcune iniziative si rivolgono alla pluralità delle aziende, altre vengono progettate per specifici settori, che rappresentano vocazioni produttive peculiari del territorio.

Si ricordano in particolare:

> Materiali innovativiInnovare un prodotto significa migliorarne le prestazioni o conferirgli nuove funzionalità che permettano di soddisfare meglio i bisogni del cliente e del mercato. Sul versante della ricerca di materiali innovativi, anche nel 2009 AREA ha fornito intensa assistenza e numerosi servizi alle aziende, presentando quanto emerge a livello internazionale nel campo dei materiali e delle loro applicazioni innovative. Sulle tematiche proposte, riguardanti tutti i settori produttivi regionali, sono stati sviluppati approfondimenti sui vincoli tecnici, economici e produttivi e fornita assistenza per la risoluzione di problematiche specifiche, per la realizzazione di studi di fattibilità, per il coordinamento di brainstorming creativi, finalizzati al miglioramento funzionale ed estetico dei prodotti.

Nel panorama industriale attuale è in atto una vera e propria revisione del processo di pianificazione strategica dell’innovazione di prodotto: il parametro fondamentale è rappresentato dall’efficienza energetica. La scelta dei materiali diventa così una componente di valore aggiunto irrinunciabile nella progettazione di prodotti “globalmente efficienti”, realizzati con materiali che richiedono meno energia nella loro produzione e trasformazione, in grado di ridurre anche il costo energetico del fine vita del prodotto. Alcune delle soluzioni innovative per la riduzione dei costi di produzione e il risparmio di energia sono state illustrate alle aziende nel corso di un workshop organizzato presso Confindustria Udine dal titolo “materiali innovativi per risparmiare energia”.

6 %

Imprese

Ricerca

Servizi

Altro

16 %

56 %22 %

0

250

500

750

1000

1250

1500

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

14771355

1215

1039

849

660

452312

210124

33

Tab. 15 – Utenti dell’ufficio Studi e Patlib di AREA Science Park (1999 - 2009)

La voce altro indica quanti si presentano “in proprio”; si tratta prevalentemente di privati o comunque inventori che, pur lavorando in imprese o istituzioni di diversa natura, intendono brevettare in proprio dei trovati che hanno messo a punto con le proprie risorse.

N.

prog

ress

ivo

inte

rven

ti

53

deScrizioNe N.

incontri personalizzati con aziende 42

Interventi(briefdiprogetto,definizionedegliobiettivitecnici, dei vincoli economici e di produzione) 31

Progetti di ricerca avviati 13

Tab. 16 – Risultati 2009 dell’attività di ricerca sui materiali

Tab. 14 – Interventi dell’ufficio Studi e Patlibdi AREA Science Park (1999 - 2009)

bilancio sociale 2009

> ErgonomiaL’innovazione passa anche attraverso la realizzazione di prodotti maggiormente orientati alla comodità, al comfort, al benessere del consumatore finale. Sempre a seguito di un’azione forte sul territorio, realizzata attraverso visite e sopralluoghi agli stabilimenti produttivi, è stata analizzata la rispondenza delle attuali produzioni industriali ai migliori criteri di comfort ed ergonomia, raccolte e classificate le esigenze delle aziende, redatte proposte per lo sviluppo di progetti di innovazione in impresa, organizzati visite e seminari per la sensibilizzazione e diffusione dei principi dell’ergonomia applicata. Le analisi effettuate hanno riguardato in particolare le sedute, le impugnature ed i veicoli operativi.

A beneficiarne sono stati diversi settori del tessuto imprenditoriale regionale: arredo, medicale, alimentare, nautica, trasporti, coltelleria, hobbistica, utensili per giardinaggio, ecologia. Nel 2009, a seguito di questa attività, sono stati ideati: un cuscino posturale di nuova concezione, una pedana antifatica, nuovi pensili da cucina, un tavolo allungabile multifunzione, nuove impugnature per cassonetti delle immondizie, migliorie per una macchina da caffè per uso non professionale, una nuova macchina lavapavimenti uomo a bordo. Dai microspazi agli abitacoli, dalle calzature all’arredamento, dagli strumenti di lavoro a quelli per il tempo libero, l’auspicio è che l’ergonomia si integri stabilmente con il design, partendo dai bisogni dell’uomo, dalle sue caratteristiche fisiche e psichiche, in un progetto ampio di benessere e di adattamento alla persona.

I risultati di questa attività per il 2009 possono essere cosi sintetizzati:

> Iniziative Maniago (PN)Con un accordo di collaborazione tra AREA e ASDI maniago - Agenzia per lo Sviluppo del Distretto Industriale del Coltello, si è proposto di fornire alle aziende del settore del coltello e del metallo della provincia di Pordenone nuove opportunità per sviluppare percorsi di innovazione. L’iniziativa ha coinvolto aziende attive nella produzione di forbici per viticoltura, ortofloricoltura e giardinaggio, di attrezzi per l’edilizia, di coltelli da cucina e sportivi, di lame per industria alimentare, di coltelli professionali e di cavatappi, nonché aziende del settore trattamenti superficiali, lavorazione metalli, carpenteria e manutenzione impianti. A fronte di investimenti molto marginali da parte delle aziende (non superiori a 1500 euro per azienda) l’iniziativa ha permesso la realizzazione di quegli studi di fattibilità indispensabili per valutare in via preventiva la sostenibilità tecnica e economica di nuove

iniziative, contribuendo a superare l’inerzia iniziale che spesso frena l’innovazione nelle imprese. Complessivamente sono state contattate tutte le 184 imprese del distretto; le prime 28 visite hanno portato all’avvio di 12 progetti di innovazione che hanno comportato l’esaurimento del budget disponibile. Di seguito riportiamo alcune ricadute a seguito degli interventi realizzati, stimate dai 12 imprenditori per i quali sono stati attivati gli interventi di consulenza:

> Nautica e subfornitura navaleNegli anni più recenti AREA ha concentrato la propria attenzione anche a supporto delle imprese della nautica e della subfornitura navale, settori di rilievo nell’economia regionale, attraverso la realizzazione di studi di settore e l’avvio di un centro di trasferimento tecnologico dedicato, con sede a monfalcone (go). In questo contesto, il progetto Economia del mare si pone l’obiettivo di migliorare i metodi di lavoro delle attività di supporto alle imprese del settore navale e nautico, in particolare attraverso:

• Unamaggioresistematicitànellaraccoltaenell’analisidelleesigenzedelleimprese del settore della cantieristica, della nautica e della subfornitura navale in termini di ricerca e innovazione;• Lamessaapuntodimetodidicondivisionedelleesigenzeedivalutazionedegli interventi di assistenza all’adozione di innovazione;• L’avviodiazionimirateall’adozioned’innovazionediprodottoediprocessoda parte delle PmI;• Unpiùstrettoraccordotraleesigenzedelleimpreseelestruttureoperantinel settore della ricerca;• IltrasferimentodeirisultatidellericercherealizzateallePMI,previaverificae valutazione della loro applicabilità.

deScrizioNe N.

Sopralluoghiaglistabilimentiproduttivieallelinee 22

Prodotti esaminati 26

Interventidiinnovazione(definizionedegliobiettivitecnici, dei vincoli economici e di produzione) 18

innovazioni di prodotto realizzate 16

Brevettidepositati 5

Marchidepositati 2

deScrizioNe

Investimentiinmacchinari,impianti,attrezzature,investimenti immateriali:

1.396 mila euro (in percentuale sul fatturato complessivo delle 12 aziende: 11,17 %)

investimenti stimati per innovazioni di prodotto: 1.055 mila euro

investimenti per progetti di ricerca: 92 mila euro

investimenti stimati in organizzazione aziendale: 160 mila euro

Brevetticheleimpreseintendonodepositarein seguito agli interventi conclusi: 9 brevetti

incremento di fatturato stimato dai 12 imprenditorigrazie agli interventi di animazione Maniago:

4 milioni 215 mila euro (pari al 33,75 % del fatturato complessivo)

Nuovi posti di lavoro generati grazie agli interventi di animazione Maniago:

16 (pari al 14 % rispetto al totale dei 117 occupatipresso le 12 imprese

55

Tab. 18 – Ricadute a seguito di interventi realizzati

Tab. 17 – Risultati attività ergonomia

bilancio sociale 2009

Nel 2009 questo filone di intervento si approfondisce con la realizzazione di uno studio di settore condotto a livello internazionale. Lo studio “I Cluster Nautici Internazionali”, pubblicato da franco Angeli, analizza le caratteristiche e le direzioni di evoluzione di alcuni dei principali distretti nautici esistenti a livello mondiale (Toscana, Nuova zelanda, florida del Sud, Inghilterra del Sud-Est e Bretagna), dei quali vengono comparate le modalità di governance e le politiche pubbliche e private di sostegno allo sviluppo. I risultati dello studio sostengono e confermano la costituzione del Distretto Tecnologico Regionale Navale e Nautico (DITENAVE), avvenuta nell’aprile del 2009, cui AREA partecipa. Prosegue inoltre la partecipazione di AREA nel Consorzio per l’Alta Ricerca Navale RINAVE, assieme a fincantieri Spa e alle università regionali, soggetto attivo nella promozione di progetti di ricerca nei campi dell’architettura e dell’ingegneria navale e nautica. Nel 2009,AREA offre al Consorzio anche il supporto gestionale - amministrativo ai progetti di ricerca. In totale RINAVE ha avviato 10 progetti, di cui 5 conclusi nel 2009.

AREA è partner del progetto Slimport: la nuova frontiera della logistica portuale e intermodale, che rientra nel ristretto numero di eccellenti iniziative finanziate nel 2009 dal ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del Programma Industria 2015 – mobilità. Slimport sviluppa un insieme di prodotti e servizi innovativi da applicare al mercato della logistica e della sicurezza per l’intermodalità portuale, cioè per il trasporto di persone e merci integrato fra nave, treno e veicoli su gomma. Assieme ad AREA più di 40 partner industriali e scientifici e 10 tra porti e interporti di altrettante regioni italiane.

> Innovazione GestionaleNel campo dell’innovazione gestionale, nel 2009 AREA lancia, in collaborazione con l’Enterpreneureal Centre del mIT di Boston, Progetto 144, un’iniziativa che promuove lo sviluppo di una nuova cultura di impresa attraverso l’analisi dell’innovazione strategico-organizzativa e l’acquisizione di nuovi metodi di gestione.Il tutto attraverso un programma di formazione, accompagnamento e consulenza strategica, cucito sulle caratteristiche ed esigenze della singola impresa. Le imprese aderenti hanno partecipato nel 2009 a 2 sessioni di formazione e coaching su aspetti legati alla gestione strategico/organizzativa. A corredo, incontri di lavoro one–to–one tra le imprese e i personal coach, per delineare gli aspetti sui quali intervenire e la migliore strategia da adottare. Un approccio integrato per lo sviluppo e il consolidamento delle piccole e medie imprese, anche in periodi di crisi economica e di contrazione dei mercati.

a.3) Sostegno a filiere di produzione innovative: Domotica

Dal 2007 AREA ha avviato l’iniziativa “Domotica fVg”, la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie per migliorare la qualità della vita in casa e più in generale negli ambienti dove l’uomo soggiorna (ospedali, navi, strutture sanitarie, di intrattenimento, ecc.). Il progetto integra le competenze di tutti i poli scientifici e tecnologici del friuli Venezia giulia (Agemont Spa, friuli Innovazione, Polo Tecnologico di Pordenone) e vede la collaborazione della Rino Snaidero Spa e della fondazione Scientifica Rino Snaidero.

L’obiettivo è sviluppare e rafforzare aggregazioni tra partner scientifici, strutture di ricerca e realtà industriali per la realizzazione di una rete di collaborazioni atta a promuovere l’innovazione tecnologica e lo sviluppo socio-economico del territorio regionale, in particolare:

- Il sistema ricerca, che consente di sviluppare l’innovazione di prodotti e processi del sistema domotico attraverso l’integrazione di tecnologie e metodi di prossima generazione;- La componente industriale, che oltre a guidare l’innovazione dei sistemi grazie alla conoscenza del mercato e dei bisogni utente, realizza nuovi prodotti e li diffonde, anche a livello internazionale, grazie alla rete commerciale.

Nel 2009 hanno partecipato all’iniziativa 92 aziende e centri di ricerca regionali ed extraregionali, consentendo di predisporre 27 nuove schede descrittive diprodotti, processi e metodologie innovativi potenzialmente trasferibili. Le schede raccolgono le informazioni sulla tecnologia disponibile (descrizione, stadio di sviluppo, applicazioni realizzate, ulteriori sviluppi possibili, vantaggi su altre soluzioni di mercati esistenti) e costituiscono la base di informazioni a supporto dell’attività di trasferimento tecnologico e della diversificazione della tecnologia in ambito domotico.

Da questo insieme di dati e informazioni sono emersi nel 2009:

• 9 interventi di innovazione;• 9 idee per progetti di trasferimento tecnologico;• 3 progetti multidisciplinari; • 5 messe a punto di piani progetto per lo sviluppo di iniziative di trasferimento tecnologico;• 3 messe a punto di piani progetto per lo sviluppo di progetti comuni a più imprese;• 1 progettazione di iniziative multidisciplinari.

Alcune attività di rilievo dell’iniziativa Domotica fVg sono:

- Progetto “Presto a casa”Consapevole delle potenzialità della domotica in ambito assistenziale, AREA ha proseguito la sperimentazione di modelli innovativi di domicilio temporaneo, in particolare per utenti con disabilità fisica causata da gravi incidenti. Una fase molto delicata che deve attraversare il paziente politraumatizzato è quella del recupero delle funzioni e dell’autosufficienza. Terminato il periodo di riabilitazione ospedaliera, il rientro fra le mura domestiche può essere molto duro e problematico, a causa delle subentrate disabilità fisiche e sensoriali e delle mutate necessità. Le nuove tecnologie di informatizzazione e automazione di contesti abitativi domestici possono venire incontro, aiutando a riacquisire l’indipendenza. Il progetto Presto a casa vede tra i sostenitori il Comune di Trieste (capofila), l’ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) e la Provincia di Trieste. Il gruppo di lavoro ha identificato nel corso del 2009 il profilo dell’utente finale delle abitazioni sperimentali (due appartamenti del patrimonio ATER), effettuando sopralluoghi e analisi, anche presso analoghe strutture operative in regione e fuori regione. AREA ha fornito contributi tecnici nella definizione degli adeguamenti edili, strutturali ed impiantistici in stretta collaborazione con i progettisti dell’ATER. Rilevante l’impegno per individuare competenze e fornitori di tecnologie per gli allestimenti interni, tramite un’analisi di mercato sulle tecnologie domotiche, gli ausili informatici e gli arredi tecnici fissi e mobili disponibili.

- fiera Domus PersonaSempre nel 2009 AREA ha fornito supporto tecnico-scientifico e organizzativo per l’allestimento della fiera Domus Persona, un evento espositivo e culturale pensato per favorire una migliore qualità della vita in casa attraverso l’incontro tra i bisogni e i desideri delle persone anziane o con disabilità e le conoscenze dell’amministrazione pubblica e delle imprese private. Un’iniziativa della fiera di

57

bilancio sociale 2009

Trieste e della Regione Autonoma friuli Venezia giulia, con prima edizione prevista nell’aprile 2010.

- Studio Edifici EcoefficientiNel filone degli studi energetici per l’ottimizzazione dei contesti abitativi si inserisce invece lo studio “Edifici Ecoefficienti” realizzato con la collaborazione del Centro di Ecologia Teorica ed Applicata (CETA) di gorizia, con l’obiettivo di fornire utili e pratici strumenti per i tecnici del settore, ma anche interessanti spunti di riflessione per i non addetti, al fine di promuovere l’uso razionale dell’energia e la sostenibilità ambientale. Lo studio illustra lo stato dell’arte della politica energetica nazionale e il ruolo degli attori interessati alla promozione dell’ecoefficienza. Espone una panoramica dei più diffusi marchi di certificazione esistenti in Italia e confronta i principali materiali costruttivi convenzionali con quelli impiegati in bioedilizia, fino a descrivere quelli innovativi e sperimentali, volti non solo al risparmio energetico ma anche alla sostenibilità ambientale. Descrive quindi i principali impianti di produzione del calore, di trattamento dell’aria e elettrici, con particolare attenzione all’integrazione architettonica, ai sistemi di gestione e di automatizzazione: l’involucro e gli impianti in esso contenuti descrivono l’edificio e ne caratterizzano quindi il livello di ecoefficienza. “Edifici ecoefficienti” presenta anche i principali strumenti di diagnosi energetica, i più importanti provvedimenti in materia e le misure di sostegno all’ecoefficienza. La pubblicazione è stata presentata alle aziende regionali e distribuita in occasione di incontri presso le associazioni degli industriali delle province di Udine e Pordenone.

- questions @bout homeCon l’iniziativa questions @bout home, di cui è capofila la Rino Snaidero Scientific foundation, si è lavorato invece per coniugare fase creativa e verifica di fattibilità, le fasi iniziali che caratterizzano lo sviluppo di nuovi prodotti. Un gruppo di lavoro interdisciplinare è stato chiamato a generare idee da tradurre in soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita in casa. Il Creative Team era composto da giovani di formazione diversa (tecnologie, design, sociologia, marketing, architettura), provenienti da centri di ricerca e università europee. Il processo creativo è scaturito dallo studio multidisciplinare di vari temi (sicurezza, salute, comfort) e dall’analisi dei bisogni/aspettative delle persone. Nel 2009 AREA ha fornito supporto alle attività del Creative Team tramite il coinvolgimento del gruppo di giovani ricercatori in attività di formazione e informazione tecnico-scientifica. In quest’ambito è stato organizzato un workshop dedicato al tema dell’Ergonomia Applicata (“Ergonomia per il miglioramento della qualità della vita: la testimonianza ed esperienza del prof. Antonio Dal monte”). è stata assegnata una borsa di formazione per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica multidisciplinare e sono stati realizzati ulteriori incontri di approfondimento con aziende potenzialmente interessate a sviluppare le idee di prodotti, in particolare correlati all’assunzione di medicinali da parte di persone disabili.

a.4) Collaborazione internazionale per lo sviluppo di progetti di innovazione

Per fornire assistenza alle imprese sulla legislazione e i programmi europei, per individuare potenziali partner internazionali e accedere a nuovi mercati ed a nuove cooperazioni scientifiche e tecnologiche, AREA partecipa alla rete Enterprise Europe Network – la più grande rete per l’assistenza alle PmI voluta dalla Commissione Europea, con oltre 550 organizzazioni aderenti in 45 paesi. Le attività riguardano in particolare la valutazione dei fabbisogni tecnologici, la

predisposizione di richieste e offerte di tecnologie, la promozione di prodotti e processi innovativi in ambito europeo, l’individuazione di partner internazionali, l’assistenza per la partecipazione a eventi di intermediazione tecnologica e missioni all’estero, nonché l’assistenza al raggiungimento di accordi di trasferimento tecnologico.Nel 2009 l’Ente ha rafforzato la propria attività di diffusione dei servizi della rete organizzando eventi locali, informativi e di approfondimento, su tematiche specifiche che hanno coinvolto imprese e operatori del mondo accademico. Particolare attenzione è stata dedicata ai temi dell’ICT, dell’energia e dei materiali eco-sostenibili, assistendo le imprese nella partecipazione a eventi di partenariato e a fiere tecnologiche internazionali per l’attivazione di progetti di ricerca congiunti e per accordi di trasferimento tecnologico. Tra gli eventi più interessanti si evidenziano: future match at Cebit, evento di brokeraggio nel settoreICTorganizzatonell’ambitodellaFieradiHannover,SolarexpoaVerona,la fiera dedicata al settore delle tecnologie solari, ITN –Infrastructure Telematics & Navigation di Torino, evento di brokeraggio dedicato all’info mobilità. grazie all’assistenza fornita ai clienti nell’evidenziare esigenze di acquisizione di know how dall’esterno e di potenzialità di offerta di prodotti innovativi, sono stati attivati 6 accordi di partnership, alcuni riguardanti progetti congiunti da candidare al Settimo Programma Quadro di Ricerca Europeo, altri inerenti accordi di cooperazione tecnico-commerciale.

La partecipazione a STARNETregio intende contribuire, invece, al rafforzamento dei tre distretti della navalmeccanica e della nautica localizzati in friuli Venezia giulia, Slovenia e Croazia, per favorirne lo sviluppo in termini di innovazione e competitività. Nel 2009, STARNETregio ha individuato i fabbisogni di ricerca, di sviluppo tecnologico e di innovazione espressi dalle realtà appartenenti ai tre distretti con l’obiettivo di definire un’agenda congiunta per il miglior coordinamento delle politiche di innovazione delle aree territoriali coinvolte a sostegno del settore dell’economia del mare. A seguito di un’azione di concertazione internazionale sono state individuate le seguenti aree di possibile collaborazione a medio termine: condivisione di infrastrutture, mobilità delle risorse umane, studi di mercato e azioni promozionali congiunte; formazione specializzata, reti di finanza per la crescita aziendale, disponibilità di competenze, risultati e soluzioni tecnologiche, servizi per l’innovazione, creazione di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza.

riSULaTi 2009

audit tecnologici 27

Supporto all’accesso a progetti europei 18

Accordidipartnershipsiglati 7

eventi organizzati 6

Partecipanti 192

59

Tab. 19 – Risultati 2009

bilancio sociale 2009

SynBIOsis è un progetto di networking internazionale che mira a collegare e valorizzare le infrastrutture di ricerca di interesse europeo, attive e in fase di costituzione, nei settori delle nano e delle biotecnologie in friuli Venezia giulia e nella regione ceca della moravia del Sud, aumentandone l’impatto territoriale attraverso azioni di studio, di definizione e di implementazione di programmi congiunti di sviluppo nelle rispettive aree geografiche coinvolte. Nel progetto i partner regionali, sotto il coordinamento di AREA, hanno il compito di contribuire alla creazione degli indirizzi di sviluppo del costituendo distretto tecnologico biotech ceco, attuando altresì azioni strategiche di collegamento operativo. Il risultato finale sarà una piattaforma transregionale di collaborazione per trasferire esperienza e buone prassi per integrare le strutture di R&S nell’economia regionale e per ottimizzare l’utilizzo delle infrastrutture esistenti, migliorandone la performance e incrementandone l’efficienza.

b) Il Trasferimento Tecnologico a livello nazionale

In linea con la strategia di ampliamento sul territorio nazionale delle attività di trasferimento tecnologico prevista dal Piano Triennale, nel 2009 si è lavorato intensamente alla costruzione di una rete di contatti finalizzati all’impostazione di programmi in varie regioni italiane, da svolgersi in collaborazione con partner che dispongono di proprie reti territoriali e con radicamento locale nelle aree d’interesse.La collaudata esperienza nelle iniziative che coinvolgono in maniera sinergica il mondo della ricerca e i diversi sistemi produttivi costituisce la base per proporre con successo un sistema integrato di attività e servizi, anche al di fuori del contesto regionale. In analogia con quanto realizzato in friuli Venezia giulia, vengono avviate iniziative di sviluppo in diversi contesti territoriali, opportunamente adattate alle caratteristiche locali e alle situazioni economiche e sociali specifiche.

Il 2009 ha visto l’avvio della prima importante iniziativa nel Sud Italia, e cioè del progetto Basilicata Innovazione. A seguito delle attività promozionali e progettuali svolte negli anni precedenti, a maggio è stata stipulata con la Regione Basilicata una convenzione che prevede la realizzazione di un programma di trasferimento tecnologico e diffusione dell’innovazione nella regione con finanziamento su base triennale, rinnovabile.Le attività del 2009 hanno riguardato la costituzione della struttura operativa con l’allestimento della sede, la selezione delle prime 30 unità di personale entro ottobre

e la realizzazione di percorsi di formazione specialistica, nonché l’allestimento della sede entro marzo 2010. Sono già state visitate dagli operatori 52 aziende locali, 32 della provincia di matera e 20 della provincia di Potenza. I settori riguardano:

gli incontri hanno fatto emergere i primi temi di potenziale interesse delle aziende per l’impostazione di studi di fattibilità e progetti di ricerca.

Ulteriori accordi di collaborazione e iniziative hanno caratterizzato l’attività nel 2009:• Progettiasostegnodelle imprese del territorio della provincia di Belluno in collaborazione con la locale confindustria, con un intervento strategico denominato “Road mapping tecnologico: nuovi percorsi di discontinuità tecnologica”. L’intento è stato quello di far emergere progetti di innovazione da piccole e medie imprese, grazie a un’attività di animazione sul territorio, e di mettere a disposizione di particolari settori economici e cluster di imprese (energia, ICT, edilizia) le informazioni necessarie a valutare gli scenari tecnologici e di mercato, cogliere le opportunità di diversificazione, delineare le strategie anticrisi e i modelli di business utili a favorire riposizionamento e rilancio delle aziende;• Unprotocollod’intesatraAREAeconfindustria Reggio calabria - sotto l’egida della Confindustria Nazionale - per la realizzazione di un Centro Regionale per l’innovazione ed il Trasferimento Tecnologico, che ha costituito la base nel 2009 per la preparazione di un accordo quadro tra le Regioni fVg e Calabria, attualmente in via di definizione;• Unprotocollod’intesaconilComunediMessina, la Provincia, l’Università e i locali dipartimenti del CNR per la definizione di una cabina di regia in vista della realizzazione di un Polo Tecnologico locale specializzato nei settori idrogeno ed energie rinnovabili, cantieristica e trasportistica navale, ambiente e bioedilizia;• Attività di networking finalizzata alla costituzione della società Napoli Attiva, tra AREA e l’Università federico II. Napoli Attiva si candiderà ad essere uno dei nodi della rete denominata “Campania Innovazione”, promossa dalla Regione Campania attraverso la sua società in house “Città della Scienza”, per favorire l’innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuove idee di business per le imprese campane.

RISULTATIATTIVITà coN Le iMPreSe aL 31.12.2009

aziende coinvolte 2.813

interventi di innovazione realizzati 1.783

Brevettidepositatidalleimprese** 112

crescita del fatturato** + 7,73 %

crescita occupazionale** + 5,87 %

Tab. 20 – Risultati attività con le imprese al 31.12.2009

**feedback al 31 dicembre 2009 fornito da un campione di imprese a seguito degli interventi di innovazione

Automazione industriale

Metalmeccanico

Materiali

Servizi

Mobile

Agroalimentare

4 %

51 %25 %

6 %

4 %

10 %

61

Tab. 21 – Settori di intervento

bilancio sociale 2009

c) Analisi dei fabbisogni e formazione alle imprese

AREA ha attivato svariati interventi formativi con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della cultura organizzativa e manageriale delle imprese regionali e incrementare il potenziale occupazionale delle risorse umane del territorio.In particolare, alle imprese regionali viene offerta l’opportunità di collaborare all’analisi dei fabbisogni formativi, individuando eventuali gap e esigenze specifiche, a seguito di uno o più colloqui di approfondimento. Sulla base dei dati e delle osservazioni raccolte in azienda, vengono progettati e realizzati percorsi di formazione avanzata per imprenditori, manager e figure chiave nei processi aziendali, sfruttando, ove possibile, specifici finanziamenti alla formazione.In linea con l’attività di analisi dei fabbisogni alle imprese e con le collaborazioni istituite nelle precedenti annualità con le organizzazioni datoriali della regione, l’Ufficio Progettazione e gestione Progetti di formazione per le Imprese ha predisposto un articolato piano di attività sul campo finalizzate a far emergere esigenze comuni in termini di formazione per le imprese del comparto dell’Economia del mare, raggruppando gli interessi delle realtà produttive locali per la risoluzione di problematiche settoriali. L’analisi dei fabbisogni formativi e di innovazione e la realizzazione dell’osservatorio per le competenze del comparto marittimo regionale alimenterà la progettualità formativa delle successive tre annualità attraverso l’individuazione precisa dei fabbisogni e la selezione delle buone prassi. Con questa finalità sono state previste azioni di mappatura dei fabbisogni regionali, analisi di scenario nazionale e internazionale, analisi previsionali sullo sviluppo del comparto, indagini individuali su specifiche esigenze formative, attività di benchmarking.Nel corso del 2009, a seguito di oltre 300 contatti agli sportelli dell’Ufficio Progettazione e gestione Progetti di formazione per le Imprese, sono stati realizzati 17 corsi di formazione a pagamento, di durata variabile tra le 8 e le 40 ore, finalizzati allo sviluppo delle competenze gestionali e manageriali, fondamentali per garantire la competitività delle imprese e l’occupabilità del capitale umano del territorio regionale. gli interventi formativi hanno coinvolto 106 partecipanti, cui si sono aggiunti i 23 iscritti ai 2 corsi di formazione a pagamento per imprese attivati nell’ambito del programma f.I.R.m. – formazione per gli Imprenditori Regionali e i manager sui temi della lean production e del marketing come strategie d’impresa.Sono stati realizzati, inoltre, 6 corsi post laurea, per un totale di 460 ore di formazione erogate a 79 laureati, interamente finanziati dal fondo Sociale Europeo e strettamente connessi ai temi della gestione strategica dell’innovazione.Inoltre, in partenariato con enti di formazione, scuole, università, centri di ricerca e imprese della regione, AREA ha risposto all’avviso della Direzione Centrale Istruzione, formazione e Cultura della Regione Autonoma fVg, e partecipa con alcune delle sue competenze distintive alla gestione dei tre poli formativi regionali (Economia del mare, ICT, Industria meccanica ed Aeronautica).Nel corso del prossimo triennio il Servizio formazione estenderà i suoi interventi in ambito nazionale, in stretto collegamento con il Servizio Trasferimento Tecnologico, iniziando dal progetto con la Regione Basilicata.

3.3.3 sTRaTEgIE

a) Trasferimento tecnologico sul territorio nazionale

Con la sottoscrizione formale della convenzione con la Regione Basilicata (maggio 2009), la strategia di espansione sul territorio nazionale e in particolare verso le regioni del mezzogiorno d’Italia ha raggiunto un primo risultato concreto. Il progetto Basilicata Innovazione è stato affidato ad AREA per il triennio 2010-2012 (prorogabile per un successivo triennio per altri 13.460.000 euro) con un ammontare complessivo di risorse da gestire pari a 9.800.000 euro.Il progetto, già illustrato in precedenza, prevede di mettere a disposizione del sistema degli stakeholder della regione Basilicata, in primis le imprese, le esperienze sviluppate da AREA nell’ambito del trasferimento tecnologico.

Basilicata Innovazione quale modello di riferimento per le successive iniziative di AREA Science Park nel Sud Italia.Il raggiungimento dei risultati previsti dal progetto, fin dalle fasi iniziali, potranno costituire un utile punto di riferimento per altre amministrazioni pubbliche e/o private delle regioni limitrofe. Al fine di potenziare tali effetti sarà importante definire chiari obiettivi di riconoscibilità del modello in un contesto più ampio e diverso da quello tipico della Pubblica Amministrazione. In altri termini, bisognerà porre la giusta attenzione al “posizionamento del brand”, senza rinunciare al prestigio istituzionale ma evitando che questo finisca per relegare l’iniziativa a un contesto tipico, e per certi versi limitante, di struttura pubblica di ricerca e innovazione.

63

IMPRESE

creazione di nuove imprese

Sviluppolocale formazione

Valorizzazionedei risultatidella ricerca

Trasferimentotecnologico

Marketing e internazionalizzazione

competizione

Mercati globalizzati

complessi delle tecnologie

Incrementare il numero di imprese, il tasso di conoscenza,

di innovazione, di produttività

e di competitività

BASILIcATAInnovazione

RIcHIESTE

SOLUZIONI

OB

IETT

IVI

SERVIZI

RIScHI E OPPORTUNITà

fig. 17: modello di intervento per il progetto basilicata

bilancio sociale 2009

Basilicata Innovazione quale strumento di sperimentazione, consolidamento e diffusione delle competenze distintive.Conl’avviodiun’iniziativadarealizzareexnovosuunnuovoterritorioeconunanuova rete di stakeholder AREA sta sperimentando e migliorando ulteriormente il modello delle competenze distintive dei propri servizi. Potranno così configurarsi importanti economie di apprendimento e consolidamento del capitale strutturale e relazionale secondo un modello di “learning by interacting”. Sarà dunque importante capitalizzare tale opportunità fin dalla predisposizione del piano formativo di inserimento in organico delle risorse umane neo assunte in loco (learning by teaching).

b) Trasferimento tecnologico nell’Euroregione e a livello internazionale

Per valorizzare prioritariamente le competenze distintive a livello nazionale e nei limiti delle risorse di AREA, troppo ridotte rispetto alle opportunità, le strategie di AREA sono così sintetizzabili:- Limitare al livello nazionale , in particolare nel mezzogiorno, il trasferimento delle metodologie derivate dalle proprie competenze distintive per la valorizzazione dei risultati della ricerca;- focalizzare verso l’Est europeo il trasferimento delle metodologie di formazione e di governo dei nuovi poli scientifici e tecnologici (capacity builiding);- AccordiextraEUsoltantonelcasochegliimpegnidelpersonalediAREAsiano molto ridotti e i ritorni economici e occupazionali siano significativi.

A livello “World-Wide”, AREA ha avviato la mappatura dei parchi scientifici che sono clienti potenziali delle sue competenze distintive. Con il supporto di IASP (International Association Science Parks) ha stabilito i primi contatti diretti con enti pubblici intenzionati a creare nuovi parchi e con parchi scientifici esistenti che richiedono servizi avanzati. Sono in fase di discussione collaborazioni per la realizzazione di nuovi progetti negli Stati Uniti, in oriente e in Africa.ovviamente, queste attività saranno sviluppate in funzione delle risorse umane e economiche disponibili e residuali rispetto alle priorità costituite da: Regione fVg, mezzogiorno, Euroregione. Le attività eventualmente svolte in questi Paesi dovranno rafforzare il networking di competenze e fornire risorse per aumentare l’impatto delle attività (e dei risultati) sul territorio nazionale.

la RIcERca

3.4.1

3.4.2

INfORmaZIONI gENERalI

aZIONI E RIsUlTaTI

I contributi possibili di AREA alla ricerca nazionale sono di tipo metodologico e comprendono:•Metodologie di pianificazione strategica della ricerca come il Bilancio del Capitale intellettuale e il PDA (Profilo Dinamico delle Attività) e l’individuazione delle competenze distintive e il metodo RSA (Rapid Strategic Assessment);•MetodologieperlagestioneoperativacomelostrumentoMORE-modeFinance, le schede di innovazione PPmS (prodotto, processo, metodo, servizio) e tutto il compendio di strumenti dell’approccio integrato (crf. Par. 3.1.3 punto b) valido sia per la ricerca sia per l’impresa;•Metodologieperlosviluppodicentrieparchiscientificietecnologici(Capacity Building).

La strategia di AREA è suddivisa in tre fasi temporali:•Svilupparenuovemetodologieetestarlealpropriointernoecongliinsediatidel Parco;•StandardizzarleeapplicarlealivelloRegioneFVG;•Estenderel’applicazionealivellonazionaleedinternazionale.

Per rafforzare e integrare la capacità di azione dei centri di ricerca presenti nella regione, promuovendo maggiori sinergie tra gli stessi e favorendo le collaborazioni a livello internazionale, è stato istituito, il Coordinamento degli Enti di Ricerca (CER), con il sostegno della Regione Autonoma friuli Venezia giulia, del ministero degli Affari Esteri e del ministero dell’Università e della Ricerca. Il Consorzio per l’AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste ha il compito di coordinare le attività del Network, che a fine 2009 raggruppa 52 istituzioni scientifiche.(4)

a) Networking territoriale per il sistema regionale della ricerca (CER)

finalità del CER è rafforzare e integrare la capacità di azione dei centri di ricerca presenti nella regione, promuovendo maggiori sinergie tra gli stessi e favorendo le collaborazioni a livello internazionale.Nello specifico il Network si pone i seguenti obiettivi: • Contribuireallosviluppodiprogettidiricercaedivalorizzazionedelterritorio;• Attivarefundraisingpernuoviprogettidiricerca;• Diffondere e valorizzare la ricerca scientifica, i suoi risultati e le conseguenti ricadute;

3.4

(4) Per l’elenco degli EPR si veda l’APPENDICE B.

65

bilancio sociale 2009

•Favorire ildialogo tra lacomunitàscientificae la societàcivile,promuovendo iniziativedidivulgazionescientifica;•Promuovereestimolarelamobilitàinternazionaledeiricercatori,soprattuttoin entrata;•IstituireunaInternationalHouse,perl’accoglienzadiricercatoristranieri.

Inparticolare,perrealizzaregliobiettiviconcordati,ilCoordinamentocomprendeleseguentimacroattività:

Valorizzazione della ricerca e del potenziale scientifico, economico e di •conoscenza presente nella regione Friuli Venezia Giulia a fini economici, industriali e sociali. Al fine di far emergere le potenzialità e la capacitàdi competere sul mercato, AREA nel corso del 2009 ha sviluppato,congiuntamenteconleAutoritàregionali,ilmodellodiMappaturadelSistemascientificoregionale.Ilmodellonelcorsodell’annoèstatotestatodalleistituzionidiricercafacentipartedelComitatoStrategicodelCERedaiquattroparchiscientificiregionali.Nella fattispecie, la mappatura, che verrà completata nel corso del 2010,riguarderàilcapitaleintellettualeeilprofilodinamicodelleattività(PDA)deglientiafferentialCoordinamento.Irisultati,attesinellasecondametàdel2010,costituiranno un supporto per la costruzione da parte della Regione di unsistema di accreditamento delle istituzioni scientifiche pubbliche e privatepresentisulterritorio.Inoltre, al fine di favorire la partecipazione degli enti del Coordinamento aiProgrammidiricercaeuropei,loSportelloAPREFriuliVeneziaGiuliaTrieste,ancheperil2009,hamessoadisposizionedeicentridelCERipropriservizidi informazione, assistenzae formazione sulle opportunitàdi finanziamentonell’ambitodelVIIPQ,inlineaconunadelleprioritàstrategichedelConsorzio,ovvero quella di promuovere il collegamento delle istituzioni scientificheregionaliconlerealtàsocio-economicheeproduttivedelterritorio,cercandotral’altrodifavorirelapartecipazionecongiuntadientidiricercaediaziendedella regione ai programmi di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’UnioneEuropea.LoSportelloAPREdiTriesteoffre: A. Informazionesullepossibilitàdifinanziamentoesulleopportunitàdi cooperazionescientificaetecnologicaesistentialivelloeuropeo; B. Assistenzaafavorediimprese,università,centridiricercaealtriorganismi interessatiapartecipareaiprogrammieuropeidiricercaesviluppo; C. FormazionesulProgrammaQuadrodellaRicercaEuropeadestinataal personalediimprese,universitàecentridiricerca.L’assistenzavieneeffettuata,oltrecheviae-mailetramiteinformativemirate,soprattuttoattraversoincontriindividuali.Lerichiestediconsulenzaviae-mailvengonosoddisfatteinuntempomediodiduegiornatelavorative,mentregliincontri individuali vengono fissati solitamente entro cinque giorni lavoratividalmomentoincuipervienelarichiesta.Riassumendointerminiquantitativi,nel2009loSportelloharicevutorispostoa 327 richieste di consulenza sul Programma Quadro, pervenute da entipubblicidiricercaesoggettiprivati.Rispettoal2008,nelcorsodelqualeloSportelloavevasoddisfatto262richiestediassistenza,nel2009 loSportelloha incrementatodel24.8% l’assistenzaindividuale.

Rafforzamento del ruolo e della visibilità nazionale ed internazionale dei centri •presenti nel Friuli Venezia Giulia. Intaleambito,ilCoordinamentousufruiscedell’assistenza del Centro Servizi EURAXESSdi AREA, che ha l’obiettivo dioffrireairicercatoriconsulenzapersonalizzatae informazionisuopportunità

diricercainItaliaeall’estero.Nelcorsodel2009,ilCentroServiziEURAXESSdiAREA,congiuntamenteconlaFondazioneCRUIel’UniversitàdegliStudidiCamerino,hasviluppatoilportalenazionaleEURAXESS(www.euraxess.it).Inoltre,alfinedimonitorarelacapacitàdiattrazioneinternazionaledicapitaleumano da parte del Sistema scientifico del Friuli Venezia Giulia, AREA incollaborazioneconilCERhasvolto,anchenel2009,l’indagine“LaMobilitàdellaConoscenza”suiflussidimobilitàdistudenti,ricercatoriescienziatichegiungonoannualmentedall’esteropressoicentridiricercadellaregione.

In termini quantitativi, nel 2009 lo Sportello APRE FVG Trieste ed il CentroEURAXESShannocomplessivamenterealizzato18traincontrieseminariformativiesoddisfatto327richiestediconsulenza,dicui55attraversoincontriindividualie272tramiteconsulenzee-mail.

Qui di seguito vengono riportati sinteticamente i dati e i servizi più significativiriferitiagliultimiannidiattivitàdelCoordinamento:

International House. • Tra gli obiettivi del Coordinamento rientra inoltre larealizzazionediun’InternationalHouse,centrointernazionalediaccoglienza,formazione e interscambio culturale rivolto a scienziati affermati e giovaniricercatori provenienti dall’estero. In particolare la gestione “integrata” diservizi di accoglienza per ricercatori e studenti stranieri è stata avviata amaggio 2009 tramite l’istituzione delWelcomeOffice Trieste, che si avvalediduestrumenti:unsitowebinlinguainglese,dedicatoalletematichepre-arrival (www.welcomeoffice.trieste.it), e un ufficio d’accoglienza in centrocittà,pressoilocalidell’ERDiSU,peroffrireinformazionieassistenzainloco.Inoltre,dagiugno2009sièlavoratoperlarealizzazionedelWelcomeOfficeFriuliVeneziaGiulia,chevedràl’istituzionediunufficiod’accoglienzaaUdineel’estensionedelleinformazionicontenutesulsitowebalsistemascientificoudinese,a partiredagiugno2010.

DATI, SERVIZI E PROGETTI 2007 2008 2009

N° istituzioni partecipanti al Coordinamento 42 44 53

N° interventi di assistenza 248 262 327

N° eventi di divulgazione scientifica e workshop formativi 16 16 18 *

Servizi per promuovere la partecipazione al VII PQ Sportello APRE FVG Trieste Sportello APRE FVG Trieste Sportello APRE FVG Trieste

Assistenza per ricercatori in mobilità internazionale Centro di Mobilità ERA-MORE EURAXESS service Centre EURAXESS Service Centre;Welcome Office Trieste

Iniziative per il territorio

Talents Talents TALENTS for an International House

International House International HouseBilancio del capitale intangibile e Profilo

Dinamico delle Attività,Mappatura CER

Bilancio del capitale intangibile e Profilo

Dinamico delle Attività,(sperimentazione)

Bilancio del capitale intangibile e Profilo

Dinamico delle Attività,(sperimentazione)

Tab.22–Datieservizidell’attivitàdicoordinamento

*Dicui12workshopformativie6eventididivulgazionescientifica

67

bilancio sociale 2009

b) Valorizzazione dell’attività di ricerca

AREA supporta gli enti pubblici di ricerca nella valorizzazione dei propri risultati. Le modalità di organizzazione del trasferimento tecnologico sperimentate e consolidate in Friuli Venezia Giulia e lo svolgimento di numerosi progetti di valorizzazione dei risultati della ricerca (493 al 31 dicembre 2009) hanno sostenuto nel 2009 una domanda crescente di servizi a supporto di queste attività, anche a livello nazionale. Il portafoglio progetti ha raggiunto dimensioni tali da non permettere lo svolgimento di tutti i relativi programmi di valorizzazione con le risorse a disposizione. Pertanto è stata avviata una revisione delle procedure per ridurre i tempi di analisi e selezione delle idee innovative.Nella tabella sono riportati i principali risultati raggiunti in Friuli Venezia Giulia.

Le partnership in FVG in corso nel 2009 coinvolgono 7 enti regionali: Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trieste, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Sincrotrone Trieste scpa, INFN – Sezione di Trieste; Fondazione Carlo e Dirce Callerio Onlus.Il processo di valorizzazione è caratterizzato dai seguenti aspetti: •Attivitàdi analisi e valutazionedei risultati, per individuarne lepotenzialitàdi applicazione e trasferimento al mercato;•Individuazione, per i risultati dalle maggiori potenzialità, di un percorso di trasferimento ad imprese come ad esempio, depositi di domande di brevetto, convalide delle prestazioni delle tecnologie, allestimento di prototipi, analisi di business, ecc.);•Supportonellefasidicessionedelletecnologiesviluppatee/odiinstaurazionedi partnership.

I risultati suscettibili di costituire la base per l’offerta di prodotti e servizi al mercato, tramite lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali, sono valutati tramite la società in-house Innovation Factory. Nel 2009 sono stati 3 i casi sottoposti a questo tipo di valutazione e percorso.A livello nazionale, sulla base degli schemi e delle procedure già adottate in Friuli Venezia Giulia, ha preso il via l’attività presso il sistema Ricerca della regione Basilicata. Nel 2009 sono state selezionate e formate le figure professionali

necessarie, con programmi di formazione specialistica e un’ampia fase di “learning by doing”, sostenuta da esperienze sul campo, con il tutoraggio dello staff di AREA.Sono stati inoltre predisposti gli accordi di collaborazione con i principali enti di ricerca del territorio con l’obiettivo di inquadrare - in termini economici, di proprietà intellettuale e di responsabilità - i percorsi di valorizzazione da sviluppare congiuntamente.

c) Percorsi formativi: il personale di Pubbliche Amministrazioni e enti di ricerca

Le attività di formazione rivolte al personale di pubbliche amministrazioni e istituti pubblici di ricerca hanno assunto per AREA un rilievo nazionale. Dal 1997 vengono gestiti programmi di alta formazione focalizzati sulla qualificazione delle risorse umane nel settore del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, mettendo a disposizione un know-how specifico, coinvolgendo da un lato i professionisti del settore che hanno realizzato il modello di trasferimento tecnologico di AREA, dall’altro un network di docenti altamente qualificati con competenze in project management, valutazione degli investimenti, accesso ai finanziamenti per l’innovazione.In particolare, nel 2005 il Consorzio ha creato “Innovation Campus”, la prima Scuola di trasferimento tecnologico, con la quale AREA offre un servizio di formazione continua e un laboratorio di confronto e supporto agli operatori e alle agenzie nazionali e internazionali del settore, attraverso corsi di alta formazione, approfondimenti su singole aree specialistiche, affiancamento e consulenza su progetti operativi di trasferimento tecnologico e innovazione.All’interno di Innovation Campus nel 2009 sono state realizzate diverse rilevanti iniziative.In primo luogo è stata avviata, a novembre 2009, la prima edizione del Master universitario di II livello in Innovation and Knowledge Transfer – Master MIT, gestito in collaborazione con MIP – Politecnico di Milano e NETVAL – Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria. Il Master rappresenta l’evoluzione del Corso di alta formazione per Broker dell’Innovazione, del quale sono state realizzate con successo due edizioni negli anni passati. In secondo luogo, nel mese di aprile 2009 si è costituita l’Associazione Italiana Broker Tecnologici (A.I.B.T.) alla quale AREA partecipa in qualità di socio fondatore. Scopo principale dell’iniziativa è quello di raggruppare quanti svolgono professionalmente l’attività di “broker tecnologico”, al fine di rappresentarne gli interessi collettivi in Italia e all’estero, consolidando i risultati raggiunti nella gestione e nello sviluppo delle attività della Scuola Innovation Campus relativamente alla qualificazione dei professionisti del settore, alla codificazione delle procedure adottate nelle attività di trasferimento tecnologico ed alla creazione di networking.Infine, a novembre 2009, è stato avviato un programma per la formazione tecnica e manageriale del personale dell’Industrial Park di Nova Gradiška LTD, impegnato nella gestione dell’incubatore BISC – Business Innovation Service Center. I moduli formativi vengono erogati in lingua inglese e comprendono un percorso di base comune a tutti partecipanti e, successivamente, l’attivazione di percorsi specialistici personalizzati.Accanto ai progetti della Scuola Innovation Campus, è proseguito, durante il 2009, il progetto Karma@pa (Knowledge, accompagnamento, ricerca, monitoraggio e assistenza per la pubblica amministrazione) finanziato dal MIUR, che ha visto AREA Science Park in partenariato con il Censis e la London School of Economics. La formazione è stata focalizzata sull’aggiornamento professionale del personale dipendente di diverse tipologie di Amministrazioni ed Enti pubblici (per un totale di 76 enti) residenti nelle regioni dell’ex Obiettivo 1, al fine di favorire la loro capacità di attuare la programmazione, la progettazione, la gestione e la valutazione di

RISULTATI 2009 AL 31-12-2008 2009 AL 31-12-2009

Ricercatori visitati 298 22 320

Risultati della ricerca individuali 235 22 257

Attività di valorizzazione avviate 427 66 493

Brevetti Italia 40 7 47

Brevetti deposito internazionale (di cui 18 sono estensioni di brevetti italiani) 24 1 25

Brevetti depositati dalla ricerca 46 8 54

Partnership 27 10 37

69

Tab. 23 – Risultati 2009

bilancio sociale 2009

interventi e progetti di Ricerca e Sviluppo Tecnologico. La fase finale del progetto ha visto un’alternanza di attività in aula e di implementazione delle competenze acquisite attraverso la realizzazione di project work. Due dei dieci project work realizzati hanno portato a un’intesa tra gli enti coinvolti e a una manifestazione di interesse per l’accoglienza del progetto tra le attività da finanziare.Infine, anche nel 2009 è stato assegnato il Premio di laurea e di dottorato di ricerca in memoria del dott. Bernardo Nobile, creatore e primo responsabile del Centro PATLIB di AREA, a due tesi aventi come oggetto l’una le caratteristiche di alcuni materiali innovativi e l’altra l’analisi di supporti di deambulazione per anziani.

3.4.3 sTRaTEgIE

a. A livello regionale:La mobilità internazionale dei ricercatori continuerà a rappresentare un elemento importante degli interventi di formazione e qualificazione del capitale umano. Tali interventi richiedono la messa a punto di azioni sinergiche a livello territoriale. Queste saranno realizzate tramite il Coordinamento degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia (CER).

Le principali azioni che proseguiranno nel triennio includono:• Studieanalisisulsistemaregionaledellaricerca;• Sviluppo di progetti congiunti, con la partecipazione delle diverse realtà scientifiche, tecnologiche e produttive regionali;• Informazione,consulenzaeformazionesuiProgrammieuropeidiricercaesviluppo;• Workshopedeventididivulgazionescientifica;• Sviluppo di una International House, come già detto, per l’accoglienza, la formazione e l’interscambio culturale tra scienziati affermati e giovani ricercatori Per migliorare l’accoglienza ed il soggiorno di ricercatori stranieri sul territorio regionale, nel corso del 2009 è stato costituito il “Welcome office Trieste” (www.welcomeoffice.trieste.it) ufficio unico di accoglienza, sviluppato tra 13 istituzioni e coordinato da AREA. L’attività dell’ufficio, a partire dal 2010, verrà estesa all’intero territorio del friuli Venezia giulia.

Nel 2009 l’impegno del CER per la valorizzazione del capitale umano si è rafforzato grazie alla messa a punto di un programma di mobilità internazionale, cofinanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del TALENTS for an International House. Il programma, con durata triennale a partire dal 2010, prevede borse di studio per il perfezionamento all’estero di ricercatori del friuli Venezia giulia e viceversa.Altre azioni avviate nella seconda metà del 2009 sono i gruppi di lavoro del CER:

• filiera della conoscenza – Il gruppo è chiamato a individuare un percorso formativo che metta in rete le competenze e le eccellenze presenti nelle singole istituzioni regionali;• Scienze Umanistiche – Il gruppo creato per rafforzare il dialogo fra scienze umanistiche e scienze tecnologiche;• Studi della Materia - il gruppo di lavoro vuole essere il punto di raccordo e confronto tra i vari enti attivi in questo ambito di ricerca e le politiche regionali, verificando di volta in volta le possibili nuove applicazioni nei settori strategici per l’economia regionale;

• Scienze della Vita - Il gruppo di lavoro è finalizzato ad una maggiore integrazione tra le eccellenze scientifiche, le imprese presenti sul territorio e le politiche regionali per il rilancio economico del friuli Venezia giulia.• Parchi Tecnologici regionali: in Regione fVg, oltre ad AREA che, come già detto, è un Ente di Ricerca Nazionale, sono in sviluppo tre poli territoriali con dimensioni, obiettivi e competenze necessariamente contenuti e dedicati al sostegno di imprese nel territorio di competenza: • Agemont–Agenziaperlamontagna–cheoperanellazonacarnicacon25 addetti (dato 2008); • FriuliInnovazione,cheinstrettocollegamentoconl’UniversitàdiUdine,con 24 addetti (dato 2008), gestisce il parco L. Danieli di Udine; • PolodiPordenoneche,con4addetti(dato2008),stasostenendoimprese del pordenonese in collaborazione convenzionata con AREA.

AREA, oltre alla convenzione con il Polo di Pordenone, ha, nel 2008, firmato un accordo con Agemont per contribuire allo sviluppo delle attività di trasferimento tecnologico e di quelle connesse al settore energia.AREA ha un suo rappresentante in friuli Innovazione, di cui detiene una piccola quota azionaria e nel Polo di Pordenone.Lo scopo del gruppo di lavoro del CER è di verificare la possibilità di ulteriori sinergie per accrescere la competitività dl territorio regionale analogamente a quanto già fatto con l’iniziativa Domotica.

b. A livello nazionale:Nel 2009 è stato avviato lo studio per adottare la metodologia RSA (Rapid Stratecic Assesment) agli enti di ricerca.Nel 2010 sarà applicata ad AREA e successivamente sarà estesa ad altri enti interessati.

c. Nel 2010 si intensificheranno le azioni di trasferimento delle metodologiedistintive per l’innovazione tecnologica ed organizzativa del Servizio Trasferimento Tecnologico di AREA al Servizio formazione per rispondere alle richieste, sempre più numerose, a livello nazionale. Analogamente, per potenziare l’offerta formativa anche a livello internazionale, si selezioneranno partner pubblici e privati con i quali concludere accordi di collaborazione preferenziale.

71

bilancio sociale 2009

ambIENTE

3.5.1

3.5.2

INfORmaZIONI gENERalI

aZIONI E RIsUlTaTI

Il rispetto dell’ambiente è, fin dalle origini, una caratteristica saliente di AREA Science Park. Più recentemente sono stati sviluppati studi e pubblicazioni in cui alle problematiche del rispetto ambientale venivano collegate le necessità di risparmio energetico e di maggior utilizzo delle energie alternative.

Si ricordano, ad esempio:Ambiente: • Settembre2001–“Tecnologiediabbattimentodeicompostiorganicivolatili nella produzione di materiali plastici rinforzati”; • Ottobre2001–“Ilfinevitadell’automobile:prospettivetecnologichee ambientali”; • Ottobre2001–“Letecnologieambientalinelsettoredelleacque:analisie opportunità di sviluppo” – 1° edizione; • Ottobre2006–“Letecnologieambientalinelsettoredelleacque:analisie opportunità di sviluppo – 2° edizione riveduta ed aggiornata”;Energia: • Dicembre 2003 – “La tecnologia fotovoltaica: stato dell’arte e potenzialità d’impiego nei processi produttivi, i valori economici ed ambientali” – 1° edizione; • Dicembre 2005 – “La tecnologia fotovoltaica: stato dell’arte e potenzialità d’impiego nei processi produttivi, i valori economici ed ambientali” – 2° edizione riveduta e aggiornata; • Aprile2006–“Energiadallebiomasse–Letecnologie,l’impiegoneiprocessi produttivi, i valori economici e ambientali”; • Giugno2007–“Ibiocarburanti”; • Luglio2009–“Edificiecoefficienti”.

Ad essi va aggiunto lo studio “Soluzioni e tecnologie innovative e d’avanguardia per la produzione ed il risparmio energetico”, finalizzato alla definizione di linee guida per l’individuazione delle tecnologie adottabili nella progettazione di intere strutture ed edifici. Lo studio è stato realizzato nell’ottobre 2008 nell’ambito del Progetto Domotica fVg.

è stato organizzato inoltre un ciclo di seminari “Esperienze in Domotica. La testimonianza di chi ci ha provato” dedicati alla presentazione di applicazioni innovative e di avanguardia nei settori della domotica e del risparmio energetico. I seminari organizzati sono: • “Climatizzazionegeotermica:unimpiantoinnovativoadaccumulocrioscopico”, presso AREA Science Park il 21 maggio 2008; • “Efficienzaenergeticaecogenerazione:esperienzediWärtsiläinItaliaenel mondo”, presso Confindustria Udine il 16 luglio 2008; • “Comfort ambientale e riduzione dei consumi energetici: la sede di TiFS Ingegneria”, presso Unione Industriali di Pordenone il 28 ottobre 2008; • “Edifici Ecoefficienti –Nuovimateriali e soluzioni tecnologiche innovative” presso Confindustria Udine il 8 luglio 2009.

a) ENERPLAN

L’intervento più rilevante a livello europeo è il cosiddetto “pacchetto clima-energia”, approvato dal Parlamento Europeo a fine 2008, con il quale la UE si è posta l’ambizioso insieme di obiettivi definito dalla formula “ 20/20/20”: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili, il tutto entro il 2020.AREA ha recepito l’indirizzo comunitario e, allo scopo di fornire il proprio contributo, ha attivato, nel 2009, un proprio Piano Energia denominato “ENERPLAN”, mediante il quale si è tracciato un percorso di innovazione per lo sviluppo e per l’utilizzo di fonti rinnovabili e per il risparmio energetico. L’aspetto qualificante è il doppio ruolo svolto da AREA in quanto si intende sia selezionare e sviluppare idee e imprese innovative, sia realizzare impianti e prototipi (come nel progetto LIDEA) nel Parco, nella regione fVg e, successivamente, a livello nazionale e internazionale.

Nel 2007 si è sviluppato il progetto LIDEA (Laboratorio – Impianto Dimostrativo per le Energie Alternative) per il quale è stato chiesto un cofinanziamento al fondo Trieste.Il progetto prevede la realizzazione di un cogeneratore da 100 kW e costruito da un motore a combustione interna, alimentato a metano, e da un motore elettrico.Il progetto approvato nel 2008 è in fase di avanzata realizzazione a dicembre 2009 e sarà reso funzionante nel 2010.Una convenzione con l’Università di Trieste assicura il personale necessario per svolgere ricerche e sviluppare know-how su questi tipi di cogeneratori che stanno avendo ampia diffusione nel nord Europa.

Sempre nel 2007, nell’iniziativa Domotica fVg, una sezione è stata dedicata alla selezione di idee innovative nel settore energia.Ad oggi le idee individuate sono 13 e comprendono temi quali:•Losviluppodisistemidiilluminazionecontecnologieinnovativeedimensioniridotte;•L’applicazionedimaterialiisolantiinnovativiedisistemidicontrolloper serramenti per il risparmio energetico; •L’applicazionedellatecnologiadelsolaretermodinamicoinserre;•Laricercadinuovefunzionalitàperparetimodulariradianti;•Laricercadisoluzioniperl’isolamentotermicodilavatriciarisparmioenergetico,•La realizzazionediunvillaggio residenzialecostituitodaspazi verdiededifici progettati secondo criteri di sostenibilità, eco compatibilità, risparmio energetico e soluzioni domotiche innovative; ecc..

Per 4 delle idee individuate è stato fornito un supporto nella fase di analisi preliminare dell’idea e nella fase di pianificazione delle attività, i progetti sono allo studio delle aziende capofila.Dal 2008 è stata anche avviata l’analisi dei materiali ad alta efficienza energetica, richiedenti cioè meno energia nella loro produzione, trasformazione e, a fine vita, nel loro riuso, riciclo o recupero. Questa attività è tutt’ora in corso e sarà estesa nel 2010 all’iniziativa di Basilicata Innovazione.

3.5

73

bilancio sociale 2009

Nel concreto, ENERPLAN si propone di sviluppare e costruire impianti dimostrativi in grado di operare anche come laboratori di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale nei quali università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e pubbliche amministrazioni possono apprendere e confrontare i risultati tecnici, ambientali ed economici delle varie soluzioni innovative sviluppate e realizzate. Il 2009 ha visto la stesura di otto progetti di questo tipo, basati su tecnologie promettenti e particolarmente adatte ad essere impiegate nei comprensori di Padriciano e Basovizza. Si evidenzia inoltre come per alcune di queste sia stata avviata la procedura di brevettazione internazionale.

L’intero piano Energia - ENERPLAN che si attuerà nel triennio 2010-2012, prevede investimenti per complessivi € 6.805.000 a copertura delle spese per opere pubbliche, per forniture, per consulenze e per personale dedicato, per attività di ricerca e divulgazione. L’intero progetto è stato approvato dal ministero dell’Ambiente e per la tutela del Territorio e del mare che contribuirà concretamente alla sua realizzazione con il cofinanziamento del 50 % dell’investimento previsto.

ENERPLAN è articolato in otto progetti di sviluppo sperimentale, da applicare agli edifici dei siti del parco scientifico triestino, che verranno letteralmente “vestiti” di tecnologie che mirano a migliorarne la gestione energetica, diventando di fatto impianti pilota.

Pompe di calore ad alta temperatura Si tratta di realizzare, in collaborazione con STP, nuovo spin-off insediato in AREA Science Park, una pompa di calore di media taglia e ad alta efficienza, in grado di produrre acqua calda a temperatura superiore a 75°C, capace di sostituire le attuali caldaie senza la necessità di rifare completamente l’impianto. Questa innovazione, che rappresenta un salto tecnologico (breakthrough), è in corso di brevetto.

cappotto attivo è un sistema innovativo, anch’esso in fase di brevettatazione, per la diffusione di caldo e freddo dall’esterno all’interno di un fabbricato. oltre alla funzione di isolamento termoacustico, il cappotto permette la completa eliminazione degli impianti tradizionali di riscaldamento e raffrescamento, consentendo risparmi energetici ed economici di gran lunga superiori alle tecnologie oggi disponibili.

Recupero energetico da cascame di aria esausta Questa soluzione trova applicazione negli edifici destinati ad attività particolari, quali laboratori di ricerca e sviluppo e ospedali, che necessitano di un ricambio d’aria forzato molto elevato. In situazioni di questo genere la maggior parte dell’energia spesa per il riscaldamento e il raffreddamento serve a condizionare l’aria. Esistono già i recuperatori ad alta/altissima efficienza, ma il funzionamento per il recupero energetico dipende dalle condizioni termo-igrometriche esterne. Il sistema proposto consente, invece, di recuperare sempre il massimo dell’energia, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. LIDEA2- Laboratorio Impianto Dimostrativo Energie Alternative (celle fotovoltaiche)Il Laboratorio Impianto Dimostrativo Energie Alternative prevede la realizzazione di un innovativo sistema impiantistico a celle fotovoltaiche con moduli a film sottile per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, a completamento degli altri due impianti fotovoltaici (Sunpower e Sanyo) già installati.Nonché la realizzazione di un sistema di acquisizione ed elaborazione dati per il monitoraggio continuo delle prestazioni delle soluzioni tecniche sperimentate, ovvero i tre impianti fotovoltaici.I tre impianti fotovoltaici installati (aventi ognuno differenti tecnologie costruttive) saranno quindi oggetto di un’analisi comparative volta a:•determinarne l’effettiva efficienza e il rendimento energetico in condizioni di reale utilizzo, •contribuireall’individuazionedellasoluzionepiùadattaedeconomicamentepiù conveniente per la produzione di energia elettrica mediante impianti di piccola taglia.

75

ENERPLANPdL 9

coordinamento e gestione

PdL1

PdL5

PdL 10comunicazione e disseminazione

PdL2

PdL6

PdL3

PdL7

PdL4

PdL8

bilancio sociale 2009

Laboratorio/impianto di cogenerazione con microturbine a gas Si tratta di un laboratorio di ricerca e sviluppo per impianti di co e trigenerazione basati su microturbine alimentate a metano. Se la cogenerazione consente di produrre contemporaneamente energia e calore, la trigenerazione permette la produzione anche di energia frigorifera per il raffrescamento degli ambienti. L’impianto a microturbine alimentate a metano sarà confrontato con un sistema in grado di produrre pari energia (100 kwh) basato su un motore a combustione interna alternativo, attualmente in via di completamento. L’impianto sarà l’unico in Italia che, oltre a fornire caldo, freddo ed energia elettrica, funzionerà come laboratorio nel quale confrontare in condizioni reali i due tipi di cogenerazione. Il progetto ha grande potenziale applicativo per le necessità di piccole e medie imprese, ma altri utilizzi sono fin da ora ipotizzabili. Per esempio, lavorando a “staffetta”, un certo numero di cogeneratori potrebbe all’occorrenza fungere anche da gruppo di continuità in edifici privati o pubblici, quali ospedali o scuole.

Laboratorio/impianto dimostrativo di illuminazione stradale a LED Sarà attuata la sperimentazione di sistemi di illuminazione stradale e, più in generale, di aree esterne, grazie a corpi illuminati a LED (Light Emitting Diode) di potenza (Power LED). Si prevede una fase iniziale di installazione di alcuni punti di illuminazione per la sperimentazione e la dimostrazione all’interno dei Campus di Padriciano e Basovizza del parco scientifico e, in una fase successiva, la realizzazione anche nelle zone circostanti di due “campi prova” dotati di circa ottanta punti luce ciascuno.

La sicurezza ecologicaSarà realizzata una stazione di monitoraggio innovativa per il controllo del territorio e la rilevazione di dati meteorologici e ambientali in modalità continua wireless. è prevista una piattaforma di tipo hardware e software per il monitoraggio in tempo reale e remoto di dati relativi a sostanze contaminanti, inquinanti, tossiche in prossimità del luogo di eventuali eventi calamitosi o situazioni di crisi. La stazione di monitoraggio integrata e modulare per il controllo del territorio e la rilevazione di dati meteorologici e ambientali, sarà sempre in linea e utilizzabile anche in condizioni difficili, quali la mancanza di alimentazione elettrica e/o reti di collegamento tradizionali. Il sistema sarà in grado di trasmettere verso un Centrodicontrollostreamingvideoadaltarisoluzione,gestireaudiohalf-duplexbidirezionale, assieme a dati meteo provenienti dagli altri sensori del sistema, per un efficace monitoraggio di siti distribuiti sul territorio. molteplici i campi di applicazione: dalla protezione civile a monitoraggi di ampio utilità per il benessere del cittadino.

Sistema innovativo per trigenerazione a biomassaL’obiettivo è realizzare un impianto pilota innovativo presso un’azienda viti-vinicola del friuli Venezia giulia, in modo da sfruttare in maniera completa ed efficiente le risorse energetiche che l’azienda stessa ha a disposizione, attraverso la raccolta di biomassa proveniente dai suoi terreni, rendendola completamente autosufficiente dal punto di vista dei fabbisogni di energia primaria. Si vuole così favorire la diffusione capillare di sistemi distribuiti di generazione di energia con nuovi impianti di piccola taglia, più flessibili e in grado di garantire elevata modularità, brevi tempi d’installazione, basse emissioni e alti rendimenti, con conseguente riduzione dei consumi di energia primaria.

77

bilancio sociale 2009

b) ACCESS

Nel 2009 è anche stato presentato al ministero dello Sviluppo Economico il progetto ACCESS (Advanced Components for Competitive and high Efficiency, Small Scale cogeneration) che ha come obiettivi:- Lo sviluppo di innovazioni Di componenti del motore, elettronica di potenza, sottosistema termico;- La sperimentazione di miscele metano e idrogeno per l’alimentazione del motore;- Lo sviluppo di un sistema esperto di tele diagnostica.Le fasi sperimentali verranno realizzate sull’impianto LIDEA.Il progetto, con capofila il Centro Ricerche fIAT, con 5 partner e un costo complessivo di 2,73 m Euro sarà approvato nei primi mesi del 2010.

c) Impianti solari già realizzati

Sempre nel 2009, nel compresorio di Basovizza sono stati realizzati due impianti solari fotovoltaici.

Il primo impianto, avente una potenza nominale di 15,9 kWp è stato installato sulla copertura del nuovo edificio Q2 ed è costituito da 53 pannelli con celle a silicio monocristallino a tecnologia “back connected”. Tale tecnologia, che consiste in una innovativa modalità di realizzazione degli allacciamenti tra celle, permette una elevata densità delle celle rispetto alla superficie del pannello. Queste celle si caratterizzano inoltre per una notevole ampiezza dello spettro di radiazione utile che garantisce una produttività nell’arco di un periodo più ampio nel corso dell’intera giornata. La loro istallazione è possibile anche con un basso angolo di inclinazione e, conseguentemente, a parità di superficie occupata, è possibile posare un maggior numero di pannelli più ravvicinati. L’effetto combinato di questi tre fattori innovativi permette di conseguire la più elevata efficienza di conversione disponibile sul mercato, fino ad un valore dichiarato del 18,4%.

Il secondo impianto, localizzato sulla copertura della nuova centrale tecnologica del sito di Basovizza, genera una potenza massima di 17,9 kWp ed è costituito da 78 pannelli con celle a tecnologia “HIT” – (Heterojunction with Intrinsic Thin layer). Le celle fotovoltaiche che adottano questa tecnologia, si basano sull’accoppiamento di un sottile wafer di silicio monocristallino con un film di silicio amorfo ultrasottile che lo riveste. Sono realizzate mediante un sofisticato processo produttivo che rappresenta lo stato dell’arte tecnologico attualmente presente sul mercato. Tale soluzione tecnologica garantisce, rispetto alle celle solari cristalline convenzionali, una elevata efficienza nominale (pari ad almeno il 16,6%.) in un più ampio spettro di condizioni operative, specie per quanto riguarda le condizioni di alta temperatura. L’efficienza e le altre caratteristiche fondamentali di questi impianti fotovoltaici, verranno verificate e confrontate nell’ambito del progetto “LIDEA” di Enerplan.

d) Formazione sull’uso efficiente dell’energia

Durante il 2009 AREA Science Park ha promosso e coordinato il progetto IUSES – Intelligent USe of Energy at School, sviluppato nell’ambito del programma comunitario Intelligent Energy Europe da una rete di ben 15 partner europei in grado di coprire con le loro attività 14 paesi. IUSES promuove tra gli studenti e gli insegnanti delle scuole superiori un uso più efficiente dell’energia nella vita di tutti i giorni. Il progetto ha ricevuto i patrocini del ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del mare e del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

IUSES ha sviluppato un pacchetto didattico per le scuole superiori che include: - Tre manuali per gli studenti;- Un CD interattivo;- Un kit per realizzare in classe piccoli esperimenti;- Una guida per gli insegnanti, slide e video introduttivi sull’utilizzo del kit.Tutti i materiali sono liberamente disponibili sul sito www.iuses.eu.

AREA, inoltre, ha organizzato nell’autunno 2009 due corsi per 44 insegnanti delle scuole superiori sul tema dell’efficienza energetica e ha sviluppato una vasta campagna di comunicazione nel mondo scolastico.All’inizio dell’anno scolastico 2009/2010 è stato inoltre lanciato lo European Energy Saving Award, un concorso che premierà a livello nazionale ed europeo le scuole e gli studenti che conseguiranno i maggiori risparmi energetici o che realizzeranno il miglior video sul tema dell’energia.

grazie a questo insieme coordinato di iniziative IUSES porterà nel breve periodo, e ancor più nel lungo termine, a consistenti risparmi di energia e di conseguente riduzione di emissioni di Co2.

3.5.3 sTRaTEgIE

Le strategie di AREA nei prossimi anni si possono così sintetizzare:- Rafforzamento dello scouting e delle selezione di idee e imprese innovative nei settori delle energie rinnovabili e del risparmio energetico;- Contributo allo sviluppo di dette imprese secondo le norme di Innovation factory: compartecipazione alla proprietà intellettuale, eventuale partecipazione al capitale sociale iniziale in misura non superiore al 25%, realizzazione di impianti prototipo nei campus di AREA, azioni congiunte di marketing per il reperimento di nuovi finanziamenti per consolidare R&S, selezione di imprenditori interessati all’industrializzazione e alla commercializzazione “worldwide” delle innovazioni di successo;- Consolidamento degli accordi con il ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del mare, con INVITALIA e con l’Agenzia per l’Innovazione del ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione, con lo scopo di avviare altre iniziative tipo Enerplan in altre regioni italiane, in particolare nel mezzogiorno, e a livello internazionale.

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bilancio sociale 2009

la pUbblIca ammINIsTRaZIONEobiettivo prioritario di AREA nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche (PA), in particolare del mIUR al quale afferisce, è l’attuazione della propria “Missione”. Essa, come indicato nella Prima Sezione, paragrafo 3, consiste in: ricerca, sviluppo e diffusione - con priorità sul territorio nazionale – delle metodologie derivate dalle competenze distintive relative a: • Valorizzazionedeirisultatidellaricercaesviluppoimprenditoriale; • Formazioneperlosviluppod’impresaeperlagestionestrategicaedoperativa di ricerca e innovazione; • Lapromozionediretidieccellenzascientificheedimprenditoriali.

Nelle pagine precedenti si è dato conto delle azioni svolte e dei risultati raggiunti e delle strategie perseguite per i singoli stakeholder (che sono anche stakeholder della PA). Non si ritiene quindi necessario riprendere i singoli temi già sviluppati.Si sottolinea tuttavia che, molte metodologie di AREA possono essere utili al miglioramento dei risultati delle PA e, in particolare, per: • Lavalutazionediidee,progetti,risultati,comportamentidellepersoneedelle organizzazioni nelle situazioni di lavoro; • Lagestionediprogettidiricercae innovazioneconfocussuirisultatiesui loro trasferimenti; • Lacollaborazionefraentidiricercaeimprese; • L’ampliamentodelleretiinternazionali; • L’elaborazionedibandiperricerca,innovazioneesviluppod’impresa.

fra le metodologie di rilievo con potenziale forte impatto per le PA, qualora la loro diffusione sia sostenuta con impegno dalle PA stesse, si segnalano, come prioritarie: • IlBilanciodelCapitaleIntellettuale(cfr.SecondaSezione,paragrafo1); • IlProfiloDinamicodelleAttività:PDA(cfr.SecondaSezione,paragrafo1.Per il Bilancio del Capitale Intellettuale e per il PDA sono disponibili le pubblicazioni annuali specialistiche); • Lecompetenzedistintive(Cfr.SecondaSezione,paragrafo3.1.3,puntoa); • IlRapidStrategicAssessment:RSA(CfrSecondaSezione,paragrafo3.2.2, punto b).

Sia queste, sia le altre metodologie saranno oggetto sia dei percorsi formativi già in atto per le PA (Cfr. paragrafo 3.4.2, punto c, paragrafo 3.4.3), sia dei nuovi corsi in preparazione per soddisfare le esigenze a livello regionale. Si considerano in particolare: • IlFriuliVeneziaGiulianell’ambitodelCoordinamentoEntidiRicerca-CER- (Cfr.paragrafo 3.4.2); • LaBasilicataperlosviluppodelleiniziativediformazionedei“brokertecnologici” (Cfr. paragrafo 3.3.3); • Lealtreregioniitalianeconlequalisianoinesserenuovecollaborazioni.

Continuerà infine l’impegno in progetti UE, in collaborazione con i partner pubblici e privati che si focalizzano su temi inerenti la missione di AREA.

3.6

81

bilancio sociale 2009

83

RIclassIfIcaZIONE DEI DaTI cONTabIlIE calcOlO DEl valORE aggIUNTO

3.QUESTA SEzIoNE è ARTICoLATA IN DUE CAPIToLI IL PRImo DEDICATo AI DATI DI BILANCIo E IL SECoNDo ALL’ANALISI DEI PRoVENTI E DEL VALoRE AggIUNTo.

bilancio sociale 2009

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2009 incidenza % 2008 incidenza %VAR.%

incidenza 2009-2008

ricavi di vendita 6.110.320 28,64 5.641.058 24,28 4,36

altri ricavi 15.024.640 70,43 17.102.259 73,61 -3,18

VALOREDELLAPRODUZIONE 21.134.960 22.743.317

consumi di materie (71.963) 0,31 (64.309) 0,27 0,04

costi per servizi (12.686.389) 54,28 (14.686.099) 61,26 -6,98

imposte e tasse (470.865) 2,01 (390.003) 1,63 0,39

costi del personale (6.224.086) 26,63 (4.788.006) 19,97 6,66

altri costi amministrativi (23.547) 0,10 (23.547) 0,10 0,00

MARGINEOPERATIVOLORDO 1.658.110 2.791.353

ammortamenti (2.682.451) 11,48 (2.452.032) 10,23 1,25

Svalutazione crediti 0 - 0 0,00 0,00

MARGINEOPERATIVONETTO (1.024.342) 339.321

Proventifinanziari 16.982 0,08 44.353 0,19 -0,11

Svalutazioni partecipazioni (2.793) 0,01 (84.458) 0,35 -0,34

Onerifinanziari (570.478) 2,44 (255.260) 1,06 1,38

riSULTaTo GeSTioNe ordiNaria (1.580.631) 43.955

Proventi straordinari 179.587 0,84 445.350 1,92 -1,08

oneri straordinari (254.550) 1,09 (616.668) 2,57 -1,48

reddiTo NeTTo Pre TaX (1.655.593) (127.362)

imposte reddito (386.480) (612.905)

reddiTo NeTTo (2.042.073) (740.267)

Totale Ricavi 21.331.530 23.233.020

Totale costi (23.373.603) (23.973.287)

cONTO EcONOMIcO

a) Conto economico riclassificato 2009

1 DaTI DI bIlaNcIO

Il dato più significativo che emerge dall’esame del conto economico è quello riguardante il margine operativo netto, che diminuisce rispetto al 2008 a causa dell’aumento dei costi del personale (+30%) dovuti al rinnovo contrattuale e alla crescita numerica del personale stesso (+11,6%), dedicato principalmente all’iniziativa Basilicata Innovazione (accordo del 6 maggio 2009 con primo finanziamento triennale di 9,8 milioni €), al finanziamento sia di Innovation factory per sostenere detta iniziativa, che prevede i pagamenti del 2010 e all’impostazione del Piano Energia Enerplan (costo 6,8 milioni € con cofinanziamento del 50%, a partire dal 2010, da parte del ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio del mare).Tale aumento, che di fatto è considerabile come un investimento per il futuro, non è compensato dalla pure notevole riduzione dei costi dei servizi pari al – 13,6%.Infine alla riduzione del margine operativo concorre anche l’incremento di imposte e tasse pari al 20,7% e l’aumento del consumo di materie: 11,9%.

bilancio sociale 2009

2 aNalIsI DEI pROvENTI E DEl valORE aggIUNTO

2.1 pROvENTI E cONTRIbUTI

I contributi e i proventi, comprensivi delle poste di natura straordinaria e finanziaria, possono così classificarsi:

PROVENTIECONTRIBUTI2009

Contributi in conto gestione

-MIUR 8.337.534

-RegioneFVG 0

-Altrienti 6.714

Totale 8.344.248

Contributi in conto capitale

-Stato 524.565

-RegioneFVG 1.000.000

-Altrienti 231.104

Totale 1.755.668

Proventi su progetto

Totale 4.623.789

Ricavi di vendita

-Attivitàdilocazione 1.947.103

-Servizi 4.163.268

Totale 6.110.371

Altri proventi

Totale 497.454

La voce “ricavi di vendita” riguarda i servizi offerti nell’ambito dell’attività d’impresa svolta dal Consorzio, che è costituita da:

•Attivitàdilocazionedegliimmobili;•Formazioneapagamento;•Servizisvoltipercontoditerzi.

Il grafico seguente rappresenta l’incidenza delle diverse tipologie di entrate sul totale dei proventi:

Contributi in conto gestione

Contributi in conto capitale

Proventi su progetto

Ricavi di vendita

Altri proventi

2 %

29 %

22 %

39 %

8 %

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bilancio sociale 2009

89

2.2 RICAVI DERIVANTI DA ATTIVITÀ PROGETTUALI

Nella tabella seguente viene presentato il dettaglio dei proventi derivanti da progetti finanziati, classificato per ambito tematico di afferenza. I principali enti finanziatori sono l’Unione Europea, lo Stato e la Regione FVG.

TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

FORMAZIONENETWORKING

INTERNAZIONALESOSTEGNO

ALLA RICERCATOTALE

PROGETTO CONTRIBUTO PROGETTO CONTRIBUTO PROGETTO CONTRIBUTO PROGETTO CONTRIBUTO

UNIONEEUROPEA

D4 (45 %) 13.482 Symbiosis 39.233

396.954 9 %

Friend Europe 40.713

Impacts 7.525

Progetti internazionali 187.857

Strategie e reti 108.144

STATO

D4 (44 %) 13.182

685.520 15 %KARMA 536.046

Ricerca strategica 120.000

HIS 16.292

REGIONE FVG

Sister 2007 e 2008 465.555 Borse FSE 20.769 Sostegno

alla ricerca 450.000

3.208.491 69 %

Innovation Network2007 e 2008 755.066 Altre attività 145.099

Domotica FVG2007 e 2008 450.654 D4 (11 %) 3.295

Economia del mare2007 e 2008 191.890 FIRM 427.877

Quest Home 13.939 Coordinamento EPR 240.000

Presto a casa 32.000 Parco genetico FVG 6.000

Altro 6.346

ALTRO Progetto Basilicata 307.824 Altri finanziamenti 25.000 332.824 7 %

TOTALE 2.223.275 1.542.042 383.472 475.000 4.623.789 100 %

2.3 AUTONOMIA FINANZIARIA E AUTONOMIA ECONOMICA

L’autonomia finanziaria è il rapporto tra le entrate proprie correnti e i contributi in conto gestione ricevuti da Stato e Regione. Da tale rapporto si determina la capacità da parte dell’Ente di garantirsi autonomamente, attraverso progetti finanziati ed attività commerciali, fondi superiori a quelli ricevuti sotto forma di contributo. L’autonomia finanziaria è cresciuta da 1,30 nel 2008 a 1,43 nel 2009.

1. Autonomia finanziaria

L’autonomia economica è diminuita rispetto all’anno precedente principalmente per l’impostazione, come già detto, dell’iniziativa Basilicata Innovazione e di Enerplan.

2006 2007 2008 2009

Entrate correnti 20.401.431 17.888.878 19.511.682 20.258.965

di cui

Entrate da progetto e da Parco (A) 11.748.507 9.317.193 11.023.887 11.921.430

Fondo finanziamento Ordinario (B) 8.652.924 8.571.685 8.487.795 8.337.535

Autonomia finanziaria (A/B) 1,36 1,09 1,30 1,43

2. Autonomia economica

2006 2007 2008 2009

Ricavi totali 23.700.669 19.811.757 23.233.020 21.331.530

di cui

Ricavi da progetto e da Parco (A) 15.047.745 11.240.072 14.745.225 12.993.995

Fondo finanziamento Ordinario (B) 8.652.924 8.571.685 8.487.795 8.337.535

Autonomia economica (A/B) 1,74 1,31 1,74 1,56

bilancio sociale 2009

91

Valore globale della produzione caratteristica (-) Consumi intermedi della produzione Valore aggiunto caratteristico lordo autogenerato (+/-) Risultato della gestione accessoria Valore aggiunto ordinario lordo autogenerato (+/-) Componenti straordinari Valore aggiunto globale lordo autogenerato (+) Contributi istituzionali Valore aggiunto globale lordo conseguito (-) Ammortamenti Valore aggiunto globale netto conseguito

Prospetto scalare di determinazione del Valore Aggiunto

2.4 aNalIsI DEl valORE aggIUNTO pER glI sTakEhOlDER INTERNI

La capacità di produrre valore e di soddisfare gli interessi economici dei propri principali interlocutori si misura attraverso l’analisi del Valore aggiunto.In termini tecnici, il Valore Aggiunto è l’aggregato contabile dato dalla differenza tra il valore complessivo dei ricavi (Valore globale della Produzione) e quello dei costi sostenuti per l’acquisizione di beni e servizi, fatta esclusione per quelli relativi ai servizi forniti dai partecipanti al processo produttivo, definiti stakeholder interni (Personale, P.A., finanziatori, l’azienda stessa). Esso rappresenta la ricchezza creata dall’Ente a vantaggio degli stakeholder interni, che ne sono gli effettivi destinatari.Il Valore Aggiunto può essere proposto secondo varie dimensioni o configurazioni. Nella rappresentazione inserita in questo Bilancio è stata adottata la configurazione globale netta, in cui sono imputati tutti i costi, inclusi gli ammortamenti.Per la determinazione del Valore Aggiunto viene usata la seguente forma scalare, che consente di evidenziare le diverse configurazioni di risultato:

Vengono presentati due prospetti: 1. Il Prospetto di determinazione del valore aggiunto, in cui sono rappresentati gli elementi di calcolo del valore aggiunto; 2. Il Prospetto di riparto del valore aggiunto, che evidenzia la quantità di ricchezza distribuita ai diversi stakeholder.

Dalla tabella sopra riportata si nota che il valore aggiunto globale netto conseguito è diminuito di quasi del 10% nell’ultimo anno. Questo è principalmente dovuto ai minori contributi da progetto ottenuti nel corso dell’anno.

Il Valore Aggiunto ordinario misura la ricchezza generata dalle attività dell’Ente, caratteristiche e accessorie. Aggiungendo il saldo della gestione straordinaria (eventi casuali, occasionali e rettifiche contabili di precedenti esercizi), si ottiene il Valore aggiunto globale lordo. Aggiungendo a quest’ultimo i contributi in conto esercizio si perviene al Valore aggiunto globale lordo conseguito, che costituisce l’effettiva ricchezza creata e distribuita dall’Ente ai suoi stakeholder.

è bene ripetere che lo schema di distribuzione del valore aggiunto riguarda solamente gli stakeholder interni, ossia gli interlocutori che partecipano direttamente al processo di creazione di valore del Consorzio. Per quanto riguarda, invece, il valore distribuito agli stakeholder esterni (cioè aziende insediate, imprese, enti di ricerca e, in senso lato, ambiente), si rinvia ai capitoli precedenti e alla sintesi, relativa ai costi per servizi resi agli stakeholder esterni, riportata nella successiva Tabella C.

a) Prospetto di determinazione del valore aggiunto del triennio 2007-2009

2007 2008 2009

A) VALORE DELLA PRODUZIONE CARATTERISTICA

1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 5.137.378 5.493.400 6.016.988

2)Varrimanenzesemil.,prod.

3)Varlavoriincorsosuordinazione

4) altri ricavi 5.718.329 8.565.757 6.593.692

VALORE GLOBALE DELLA PRODUZIONE CARATTERISTICA 10.855.707 14.059.157 12.610.680

B) CONSUMI INTERMEDI DELLA PRODUZIONE

5) consumi di materie prime, suss. e di consumo 67.478 64.309 69.439

6)Costiperservizi(alnettodeicostipercollaboratoriediva) 10.691.898 12.146.072 11.045.458

di cui costi per stakeholder 9.773.788 9.718.000 8.548.178

7)Costipergodimentobeniditerzi 23.547 23.547 23.547

8)Accantonamentiperrischi

9) altri accantonamenti

10) altri costi 152.411 182.070 270.456

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO AUTOGENERATO - 79.627 1.643.159 1.201.780

C) COMPONENTI ACCESSORI E STRAORDINARI

11)+/-Saldo gestione accessoria ricavi accessori -Costiaccessori

68.54668.546

146.734146.734

96.841100.124

3.283

VALORE AGGIUNTO ORDINARIO LORDO AUTOGENERATO - 11.081 1.789.893 1.298.621

12)+/-Saldo componenti straordinari ricavi straordinari -Costistraordinari

- 521.697315.819837.516

-160.446506.106666.552

-28.257290.376318.633

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO AUTOGENERATO - 532.778 1.629.447 1.270.364

-Ammortamentipergruppiomogeneidibeni -2.412.517 -2.452.032 -2.682.451

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO AUTOGENERATO - 2.945.295 -822.585 -1.412.087

+Contributiistituzionali 8.571.685 8.494.509 8.344.248

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO CONSEGUITO 5.626.390 7.671.924 6.932.161

bilancio sociale 2009

b) Analisi del riparto del Valore Aggiunto Conseguito nel triennio 2007-2009

2007 2008 2009

A - REMUNERAZIONE DEL PERSONALE 5.475.417 5.916.340 6.963.073

Personale non dipendente 1.334.343 1.300.220 992.839

Personale dipendente 4.141.074 4.616.120 5.970.233

a) remunerazioni dirette 3.219.768 3.582.644 4.642.483

b)Remunerazioniindirette 921.306 1.033.476 1.327.749

B - REMUNERAZIONE DELLA P.A. 1.400.838 2.240.591 1.440.684

imposte dirette 915.354 1.002.908 795.297

Imposteindirette(IVAindetraibile) 485.484 1.237.683 645.387

C - REMUNERAZIONE CAPITALE DI CREDITO 78.555 255.260 570.478

Oneripercapitaliabrevetermine 1.426

oneri per capitali a lungo termine 77.129 255.260 570.478

D - REMUNERAZIONE CAPITALE DI RISCHIO 0 0 0

Dividendi(utilidistribuitiallaproprietà) 0 0 0

E - REMUNERAZIONE DELL’AZIENDA 1.084.097 1.711.765 640.378

+/-Variazioniriserve -1.328.420 -740.267 -2.042.073

+ ammortamenti 2.412.517 2.452.032 2.682.451

F - LIBERALITÀ ESTERNE

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 8.038.907 10.123.956 9.614.612

-Ammortamenti -2.412.517 -2.452.032 -2.682.451

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO CONSEGUITO 5.626.390 7.671.924 6.932.161

- Remunerazione del personale: la remunerazione del personale cresce del 17,7% rispetto al 2008, sia per l’aumento del numero complessivo di addetti del Consorzio (126) dovuto al fatto che posizioni precedentemente coperte con contratti di collaborazione sono state trasformate in contratti a tempo determinato o indeterminato, sia al rinnovo contrattuale.- Remunerazione della Pubblica Amministrazione: nel 2009 scende del 36% a causa di una minore erogazione di IVA su attività istituzionale; il 2008 infatti rappresenta un esercizio eccezionale in quanto si è conclusa la realizzazione del nuovo edificio direzionale.- Remunerazione Capitale di credito: aumenta rispetto al 2009 a causa dei mutui accesi per la realizzazione di nuovi edifici.- Remunerazione dell’Azienda: diminuisce a causa della maggiore perdita dovuta, come già illustrato, all’aumento del costo del personale.

La Tabella C illustra il valore distribuito, sotto forma di servizi, agli stakeholder esterni.

93

c) Analisi delle spese per servizi rivolti a Stakeholder esterni

2007 2008 2009

A - AZIENDE INSEDIATE (*) 4.847.490 5.494.374 5.042.139

B - IMPRESE 3.887.097 2.210.466 2.287.528

C - RICERCA E FORMAZIONE 1.039.201 2.013.160 1.218.511

TOTALE SPESE PER STAKEHOLDER ESTERNI 9.773.788 9.718.000 8.548.178

(*) alcuni servizi sono rivolti agli insediati a titolo oneroso.

Nel grafico sotto riportato si presenta l’evoluzione della distribuzione del Valore Aggiunto globale lordo Conseguito nel triennio 2007-2009. (I valori sono quelli del prospetto B di riparto – dati in migliaia di euro).

Il grafico seguente presenta la distribuzione delle spese per servizi sostenute a favore dei principali stakeholder esterni (Prospetto C – Dati in migliaia di euro).

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

2007 2008 2009

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

2007 2008 2009

Personale

Pubblica Amministrazione

Capitale di Credito

Remunerazione Azienda

Aziende insediate

Imprese

Ricerca e Formazione

bilancio sociale 2009

95

ACTIMEx S.R.L. Sistemiinnovativimulticompositiperunamiglioratabiodisponibilitàdiprincipiattiviadusofarmaceutico,veterinario, nutraceutico e cosmeceutico. ADIENNE S.R.L. Ricercascientifica,sviluppo,produzioneecommercializzazionedifarmacidi“nicchia”nelcampodell’oncoematologia e delle malattie rare. ADRIACELL S.R.L. Prodottibio-diagnosticiebio-terapeuticiperiltrattamentodimalattieinfettiveetumorali. ALPHAGENICS DIACO BIOTECHNOLOGIES S.R.L. Kitperanalisidiagnosticheeprognostichebasatisutecnichemolecolariperapplicazionineisettoridellavirologia,batteriologia,parassitologiaemicologia,geneticamolecolareeoncologia.

AMPED S.R.L. SistemiSviluppodisoftwareperl’analisi,l’elaborazioneeilmiglioramentodellaqualitàdiimmaginiefilmatiper applicazioni investigative, forensi e di intelligence. A.P.E. RESEARCH S.R.L. Microscopiasondaadaltissimarisoluzioneperapplicazionibiologicheebiomediche,strumentazionescientificaperanalisispettroscopichedisuperfici.

ARCADIA SIT S.R.L. Studio,analisi,progettazioneerealizzazionedisistemiperlagestioneterritorialedidatigenetici,biologici,medici,ambientalierelativecorrelazionitradiessiconognialtrodatoincidente,attraversotecnologieGIS.StuditerritorialiepianificazionebasatasudatiterritorialietecnologieGIS.

ARS SCARL - AIRBORNE REMOTE SENSING Sviluppodisensoristicaambientalepersistemiditelerilevamento,sviluppodiprodottiinnovativinelcampodeltrattamentodidatitelerilevatisiadasatellitechedapiattaformaaereaoterrestremobile,serviziditelerilevamentoaereo. ATHONET S.R.L. Sviluppaservizieprodottichecontribuisconoall’evoluzionedellaretedicomunicazionemobilebasatasulprotocolloIP,conparticolareattenzionealproblemadeicostiedellasicurezza.

BIOTEkNA S.R.L. - BIOTEkNA LABS DI TRIESTE Strumentazioniedispositivielettromedicalinoninvasivi,basatisull’elaborazionedisegnalidioriginebioelettrica,per la diagnostica umana. BRACCO IMAGING S.P.A. - CRB TRIESTE Ricercaesviluppoincampoanalitico,chimicoebiochimicoperlarealizzazionedimezzidicontrastoinnovatividestinati all’imaging diagnostico in vivo. CARSO (CONSORZIO DEL CENTRO DI RICERCA AVANZATA PER L’OTTICA SPAZIALE) Dispositiviestrumentielettro-otticiperapplicazioniinambientespazialeesanitario.Sistemidivisioneartificialeeper il controllo industriale. CBM - CONSORZIO PER IL CENTRO DI BIOMEDICINA MOLECOLARE SCARL Gestoredeldistrettotecnologicoregionaledibiomedicinamolecolare.Ildistrettotecnologicodibiomedicinamolecolareèunsistemadiinnovazioneterritorialefondatosuunaretedientidiricerca,aziende,entifinanziatoriestrutturediserviziochehailcompitodivalorizzarelaproprietàintellettualedeirisultatidellaricercascientifica,attrarreaziendeleaderecreareimpreseinnovative.IlCBMdelqualeAREAScienceParkèsociodiriferimento,impostalepolitichedisviluppodelDistrettoTecnologico,necoordinaleattività,pianificandoprogettidistudioericerca e supportando la crescita di nuova imprenditoria tecnologica nei campi dell’oncologia, della cardiologia vascolare, delle neuroscienze, della epatologia e della medicina rigenerativa.

APPENDIcE A

Elenco delle aziende insediate

A D R I A C E L L p h a r m a c e u t i c a l s

bilancio sociale 2009

97

CCAT - CENTRO DI COMPETENZA ED APPLICAZIONI TECNOLOGICHE - MICROSOFT S.R.L. Trasferimentodicompetenzetecnologicheesviluppoprototipiperesigenzeinformaticheegestionali;servizidiformazioneavanzatanell’informationtechnology;telemedicina. CETA - CENTRO DI ECOLOGIA TEORICA ED APPLICATA Produzioneeutilizzoenergeticodibiomasse;produzioneedimpiegodibiocarburanti;sistemitecnologicidivalorizzazionedellerisorselegnoseforestali;studidipianificazioneenergeticaperleAmministrazioniLocali;tecnologieinnovativedifitodepurazionediacquereflue.

LNCIB - LABORATORIO NAZIONALE DEL CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO PER LE BIOTECNOLOGIE Genomicastrutturaleefunzionale,bioinformatica,controllodiproliferazionecellulareeapoptosi,immunobiotecnologiaeoncologiamolecolare. CIMTECLAB S.R.L. - LABORATORIO R&S Nuovi materiali polimerici compositi e nanocompositi, analisi funzionale di materiali compositi.

CNR INMM - ISTITUTO DI NEUROBIOLOGIA E MEDICINA MOLECOLARE MessaapuntodiImpianticellulariimmunoisolatiperilrilasciolocoregionalecontinuodicitochineinunastrategiaterapeuticacombinataantineoplastica. CNR - ISTITUTO DI CRISTALLOGRAFIA - UNITà DI TRIESTE ConduzioneesviluppodellaLineadiDiffrazioneXRD1delLaboratoriodiLucediSincrotroneELETTRAesuoutilizzosperimentaleperstudidiespressione,purificazioneecristallografiadiproteineericerchesuimateriali.

CNR - ISTITUTO DI STRUTTURA DELLA MATERIA Ricercanelcampodellascienzadeimaterialiedellafisicadellostatosolido(nanostruttture,superficiematerialiinnovativi);progettazionedilineedilucedisincrotronenellaregionedeiraggiXsoffici.

C.RE.S. - CENTRO REGIONALE SERVIZI PER LA PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA S.P.A. Servizidiconsulenzaperlosviluppodiimpresaeperlaqualità,lasicurezzael’ambiente.

DEMUS LAB S.R.L. Analisichimico-fisicadelcaffèedelprocessodidecaffeinizzazione,analisidialtaprecisioneperlagaranziadel prodotto, servizi di consulenza ed ottimizzazione delle varie fasi del ciclo produttivo.

DR. SCHäR S.R.L. - SCHäR R&D CENTRE ingredienti, formulazioni e tecnologie innovative per la produzione di alimenti dietetici privi di glutine.

ELAD S.R.L. Progettazione,sviluppo,produzioneecommercializzazionedisistemiesoluzionielettronicheavanzateanalogichee digitali.

ELCON ELETTRONICA S.R.L. dispositivi e sistemi elettronici per applicazioni di automazione industriale e nei settori automotive, avionica e spazio.

ELIMOS R&D LAB Sistemielettroniciintegratihardwareesoftwaredielaborazionediimmaginiperl’automazioneindustrialee la videosorveglianza. EMAZE NETwORkS S.P.A.- LABORATORIO R&S Sistemiesoluzionisoftwareperlasicurezzainformatica-Valutazionedellevulnerabilitàdeisistemioperativi(securityvulnerabilityassessment). ESTECO - ENGIN SOFT TECNOLOGIE PER L’OTTIMIZZAZIONE S.R.L. Tecnologie e sistemi software di simulazione virtuale per l’ottimizzazione integrata della progettazione industriale.

ERGOLINES LAB S.R.L. Prodottieserviziinnovativimedianteapproccioergonomico.Sensoristicainnovativaperlamisuradivariabilifisichee per il controllo di processo. Progettazione per il settore siderurgico, consumer, automotive.

EURAND S.P.A. - POLyMER CONjUGATION GROUP Tecnologieinnovativedirilasciodifarmacifinalizzateadaumentarelabiodisponibilitàdifarmacididifficileassorbimento.

EUROCLONE S.P.A. - CENTRO RICERCHE E PRODUZIONE EUROCLONE TRIESTE Saggidiagnosticibasatisutecnichemolecolarieimmunologiche(ELISA)perlarilevazionerapidadicontaminantichimicineglialimentienelladiagnosticaveterinaria.

FIF - FONDAZIONE ITALIANA FEGATO ONLUSRicercadibasenelcampodeimeccanismimolecolarichedeterminanolediversefunzionidelfegato,inparticolaredeimeccanismiditrasportodianioniorganici,aifinidellacomprensione,delladiagnosiedellacuradeidanniepatici. CONSORZIO PER L’INCREMENTO DEGLI STUDI E DELLE RICERCHE DEI DIPARTIMENTI DI FISICA DELL’UNIVERSITà DI TRIESTE Ricerchemirateallosviluppodicellefotovoltaicheeall’utilizzodinanotecnologieperl’energetica.Ricerchesulletecnichequantomeccanicheperl’implementazionedicodiciperlatrasmissioneinviolabiledidati.

GENETICLAB S.R.L.Società-laboratorioadelevataspecializzazioneetecnologiacheoperanelsettoredellageneticaedellabiologiamolecolare.Hamaturatocompetenzediricercaneiprocessidisviluppoeproduzionedibiomassainvitro.

G&LIFE S.R.L.opera nel campo della nutrigenetica: attraverso l’analisi del dNa individuale estratto da un campione di saliva, g&lifeproponeprogrammipersonalizzatiepercorsialimentarisumisura.Iservizig-dieteg-profilesonofinalizzatiadunbenessereatuttotondosecondobagagliobiologico,gustopersonaleestiledivita.

GME S.R.L. dispositivi elettronici e sistemi per l’automazione domestica.

HOLO 3D S.R.L. Tecnologieolograficheperlaproduzionedisistemidiautenticazione,anticontraffazione,antimanomissioneedantintrusione. HEALTH ROBOTICS S.R.L. Sistemirobotizzatiperlapreparazionedifarmaciiniettabiliinambitoospedaliero.Automazioneeroboticaperapplicazioniincampobiomedico. HyDROTECH S.R.L. Tecnologieinnovativeperiltrattamentodelleacquereflueeperilrecuperoelavalorizzazionedeirifiutisolidiciviliedindustriali,attivitàdimonitoraggioambientale.

INTERNATIONAL BIOMEDICAL SySTEMS S.P.A. - IBS R&S E PRODUZIONE Dispositivibiomedicaliperilsistemacardiovascolare(Stentcoronarici),disistemidiacquisizione,elaborazioneetrasferimentoimmaginiperapplicazionimediche. I.C.G.E.B. - INTERNATIONAL CENTRE FOR GENETIC ENGINEERING AND BIOTECHNOLOGy Ingegneriageneticaebiotecnologieperlabiologiamolecolareevegetale,produzionediproteinericombinantid’interesse farmacologico e sviluppo di vaccini.

ICS - INTERNATIONAL CENTRE FOR SCIENCE AND HIGH TECHNOLOGy Trasferimentoditecnologieeformazioneneisettorichimico,ambientaleedeimaterialiperlacrescitaindustrialesostenibiledeipaesiinviadisviluppo.

bilancio sociale 2009

99

IDROSTUDI S.R.L. Servizi, consulenze e ricerca applicata nel campo delle scienze naturali e dell’ingegneria con particolare riferimento allaprotezioneidraulicadelterritorioeallagestionedellarisorsaacqua.

INNOVATION FACTORy S.C.A R.L. “Incubatorediprimomiglio”,promossoegestitodaAREASciencePark,cheaccogliespin-offdellaricercaodell’industriainteressatiarealizzareunproprioprogettodiimpresabasatasunuovecompetenzeeideeinnovative.

ILLyCAFFè S.P.A. - AROMALAB Tecnicheanaliticheperladeterminazionediparametrioggettividivalutazionedellamateriaprima,ilcaffèverde,eidentificazionedeiprecursorichimicidelgustoedell’aromadicaffè.

CNR - INFM - LABORATORIO NAZIONALE TASC Analisidisuperficiconspettroscopiadifotoemissione,Auger,scatteringdielettroniefasciatomici,diffrazionediraggiX,microscopiatunnel,aforzaatomicaedelettronica;nuovimaterialisemiconduttoriesuperconduttorie dispositivi microelettronici. INFN - ISTITUTO NAZIONALE PER LA FISICA NUCLEARE - SEZIONE DI TRIESTE Ricercanellafisicadeinuclei,delleparticelleelementariedelleinterazionifondamentali;rivelatoridiparticelle,dispositivimicroelettroniciperacquisizioneegestionedeidati,tecnologiedicalcoloereti.

INSIEL S.P.A. - CENTRO R&S PADRICIANO SoluzioniwebperlagestionediprocedimentiamministrativiaziendalieperladiffusionedelleinformazioniinambientiInternet/Intranet. ITAL TBS S.P.A. - TELEMATIC & BIOMEDICAL SERVICES Servizidiingegneriaclinica,valutazionetecnologicaedeconomicadelleapparecchiaturebiomedicali,servizi di telemedicina e teleassistenza. kAIRES S.R.L. Ricerca,sviluppoeproduzionedisistemidivisioneartificialeperapplicazioniincampoindustriale,medicaleecivile.ricerca e sviluppo nella sensoristica avanzata e nei sistemi elettronici.

MICROGLASS S.R.L. Macchinariamicroondeperl’essiccazionedimateriali,neiprocessiindustriali,medianteprocessoinnovativodi elettroradiazione.

MODELFINANCE S.R.L. Societàspecializzatanell’emissionediratingperl’analisi,lavalutazioneeconomico-finanziariaelagestionedelrischiodicreditodiognisocietàdicapitalealmondo. MywAVE ELECTRONICS S.P.A. Prodotti e servizi per il mercato elettronico, prevalentemente per il settore delle telecomunicazioni, in particolare sviluppando terminali dati di piccole dimensioni e reti di comunicazione private ad uso professionale, di emergenza e/osicurezzaabandalargainmobilità.

ONDA COMMUNICATION S.P.A. Sviluppotecnologicoevenditaditerminalimultimedialimobiliesistemidigeolocalizzazione.Integrazioneditecnologiedicomunicazionefisso-mobile.Soluzioniinnovativediinterfacciautente.

ONES S.R.L. Ricercasviluppoeproduzionediprototipitramitesinterizzazioneselettivadipolveriplastiche

ORION POwER S.R.L. L’attivitàconsistenellarealizzazioneecommercializzazionediunadditivopercarburantiingradodimigliorarequalitativamenteleprestazionidelmotoresiainterminid’aumentodiefficienzacheinterminidiriduzionediemissioniinquinanti,impiegatosututtiitipidimotoriapistoni,sianoessia2oa4tempi,abenzina,petroliooDiesel.

OVER I.T. S.R.L. Gestione informatizzata di servizi di marketing, vendita e assistenza. Progettazione e implementazione di soluzioni CRMperlagestionedellaclientelaeilfieldservice.

PROMOSCIENCE S.R.L Sistemi software integrati di gestione di dati e informazioni (Knowledge Management) per la divulgazione elacomunicazionetecnico-scientifica.

PROPOSITA S.A.S. SistemisoftwareperlaGDOeperilsupportoallaproduzione,trasformazione,tracciabilitàevenditanelsettorealimentareinparticolaresudispositivimobilieconl’utilizzodiRFIDeGPS.

PROqUADRO S.R.L. Studio, ricerca, applicazione, utilizzazione e sfruttamento di tecnologie, apparati e sistemi meccanici, elettromeccaniciedelettronici;eserciziodiofficinameccanicaedelettronicaperricercheesperimentazionesumacchineedispositiviperlatrasformazionedeimateriali.

PROSPERO S.R.L. Prodottimultimedialieservizitelematicididivulgazionescientifica,comunicazionepubblicaed’impresa.

RDS NORDEST S.R.L. RDSNordestprogettaerealizzasoftwareLIMS(LaboratoryInformationManagementSystem),chemiglioranoleprestazioniel’efficaciadelleattivitàsvolteneilaboratoridiproveattraversounavastagammadimodulieconfigurazioni. ANIBODy UNIT - ROTTAPHARM BIOTECH S.R.L. RicercaeSviluppodiagentiterapeuticibasatisuanticorpiricombinanticoncepitiperlacuradidiversepatologiefracuiquellechecolpisconol’apparatoosteoarticolare. SET - SISTEMI EVOLUTI PER I TRASPORTI S.R.L. Sistemi informatici di supporto alle decisioni applicati al settore dei sistemi intelligenti di trasporto (intelligent Transport Systems).

SHORELINE SOC.COOP. - SHORE-LAB RESEARCH LABORATORy FOR ENVIRONMENT Servizietecnologieperlagestione,latutelaelosfruttamentodell’ambientemarino;allestimentidiesposizionitemporaneeecentrivisite;divulgazionescientifica.

SIC - SISTEMI INFORMATIVI CLINICI S.R.L. Ricercaesvilupponelsettoresoftwarenonchédeisistemistrumentaliadessoinerentiefunzionaliperlarealizzazionediricercaindustriale,sperimentazione,progettazioneesviluppoalfinedell’utilizzoindustrialediprogrammiavanzatiinambitodellasanitàeladiversificazioneapplicativaditalisistemiinvariambientianchenonospedalieri.

SICOM TEST S.R.L. ProveemisuresuterminalipertelecomunicazioniecertificazionediterminaliGSM/GPRS/EDGE,DECT,GSMrailways.

SIGEA S.R.L. Sintesiesviluppodibiomaterialiutilizzabilinelsettorecosmeticoenelcampodeipresidimedico-chirurgici.

SIM 2 MULTIMEDIA S.P.A. Sistemidiproiezioneperhometheatre,applicazioniprofessionaliecinemaelettronico.

SIMULwARE S.R.L. - LABORATORIO R&S Tecnologieesoluzionibasatesuwebinterattivoperilmarketing,laformazioneadistanzaelacomunicazioneaziendale.

bilancio sociale 2009

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SINCROTRONE TRIESTE S.C.P.A. - LABORATORIO DI LUCE DI SINCROTRONE ELETTRA ELETTRAèillaboratoriodilucedisincrotrone,gestitodallaSincrotroneTriesteScpa,chesviluppaprogrammidiricercadibase,applicataeprecompetitivaincamponazionaleeinternazionale,incollaborazioneconuniversità,laboratoriedentiscientifici,impreseeaziendeindustriali.Lecaratteristichedellaboratoriopermettonodidareimpulsoaglistudisullestrutturebiologiche,alleindaginisullastrutturadeimaterialisolidiesuifenomenidinamicicheavvengonosullesuperfici,allericerchesuisuperconduttori,aglistudisullastrutturadeimetalliedeimaterialicompositi.Lericerchepuntanoinparticolaresutrecampidiavanguardia:1)biologiastrutturale:strutturediproteine,enzimi,virus;2)materialimagnetici:dopoquelladeisemiconduttori,rappresentanolatecnologiapiùdiffusasulmercato,utilizzatanellacreazionedisupportidimemoriacomeharddiskdeicomputer,ointegrataindispositivielettronicidiusocomune;3)nanotecnologie:microelettronica(circuitiintegrati),•micromeccanica(fabbricazionedicomponentididispositivimeccaniciminiaturizzatiemicrorobotica,utilizzabiliancheincampobiomedico)

SIPRO SISTEMI INTEGRATI PER L’INNOVAZIONE DI PROCESSO S.R.L. Sistemiinnovativiperlagestionediapplicazionidomesticheeperl’integrazioneconretiditelecomunicazioneperlagestione integrata delle funzioni, la sorveglianza, il controllo remoto.

SISSA - LABORATORIO DI NEUROBIOLOGIA MOLECOLARE Biologiamolecolare,biologiacellulareebiotecnologieapplicatealleneuroscienze,perlacuradellemalattieneurodegenerative. SISTEC S.R.L. Tecnologie, apparati e sistemi meccanici, elettromeccanici ed elettronici in genere.

STP S.R.L. Impiantiinnovativiarisparmioenergeticospinto,calzatisulleesigenzespecifichedell’utenza,sfruttandoalmegliolerisorseenergetichepresentinelsito.Geotermiaabassa,mediaedaltaentalpiaedintrigenerazione.

SyNAPS TECHNOLOGy S.R.L. Dispositivielettroniciinnovativiperapplicazionidisicurezzaneicampidelcontrolloaccessiedell’anti-intrusione.

T.&B. E ASSOCIATI S.R.L. Consulenzafinanziariaelegislativanelcampodeglistrumentiagevolatividellaricerca.

T-CONNECT S.R.L. Applicazioniwirelesssupiattaformediterzagenerazione(UMTS/WLAN)confunzionalitàdiservizionell’areadellacomunicazionemobile.

TECNA S.R.L. Kitimmunodiagnosticiperilsettoreagro-alimentarebasatisumetodologieimmunochimicheeaDNAricombinante.

TECNOVIA S.R.L. Ricerca,progettazioneeserviziperl’ambienteeilterritorio,V.I.A.eV.A.S.,ecologiadelpaesaggio,tecnichecostruttiveecocompatibili,ingegnerianaturalistica,ingegneriadelleacque,verdepensile,altaformazione.

TELLUS S.R.L. - LABORATORIO DI R&S ApplicazionidesktopebasatisuwebnelsettoredeiSistemiInformativiTerritoriali(GeographicInformationSystems)conapplicazioninellalogistica,nellagestionediflottedimezziditrasportoenellostudioemonitoraggiodelterritorio. TEOREMA ENGINEERING S.R.L. Sistemidiottimizzazioneesistemiinformativiintegratipercentrilogistico-portualicontecnologiewireless;servizidiformazioneincampoinformaticocomeunicocentrocertificatoMicrosoftinFriuliVeneziaGiulia.

THUNDERNIL S.R.L. Sviluppo,produzioneecommercializzazionedistampi,strumentieapparecchiatureperlananostrutturazioneelamicrostrutturazionedisuperfici.Sviluppo,produzioneecommercializzazionedidispositivierelativeapplicazioniottenuti mediante strumenti per la nanostrutturazione e la microstrutturazione.

TRANSPOBANk S.R.L. ProgettazioneesviluppodiapplicazioniASP(webbased)perlagestioneeilcontrollodiflottediveicoliperautotrasporto;serviziinformativi,editorialiemultimedialiingenere,dedicatialsettoredell’autotrasporto,progettazione e realizzazione di unità automotive.

wEGO S.R.L. Piattaformeinnovativedisvilupposoftwareinambienteopensourceweb-basedadaltaaccessibilitàbasatesuinternet.

bilancio sociale 2009

103

APPENDIcE B

Elenco degli Enti Pubblici di Ricerca

AGEMONT, AGENZIA PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA MONTAGNA L’Agenzia promuove nuove iniziative economiche per favorire la valorizzazione delle risorse umane e deimateriali deiterritori montani. aGeMoNT offre un sistema integrato di servizi, dall’animazione economica al trasferimento tecnologico e all’innovazione gestionale.

CBM - CONSORZIO PER IL CENTRO DI BIOMEDICINA MOLECOLARE Il CBM è una società consortile pubblico-privata, dedicata alla ricerca e alla formazione avanzata nell’ambito dellebiotecnologie applicate allamedicina e coordina il Distretto Tecnologico di BiomedicinaMolecolare del Friuli VeneziaGiulia.

CETA - CENTRO DI ECOLOGIA TEORICA ED APPLICATA il centro è impegnato nello studio e nella progettazione di impianti per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili,svolgeinoltrestudidifattibilitàtecnico-economicieprogettazionidiimpiantidimostratividisistemitecnologiciinnovativi.

CIRMONT - CENTRO INTERNAZIONALE DI RICERCA PER LA MONTAGNAIlCentrodefiniscemodelliinnovatividisviluppoeconomico,socialeedambientaledellamontagna,conparticolareattenzionearicerchetecnologichesunuoviprodotti,nuoviprocessiproduttivieserviziperlosviluppodelterritoriomontano.

CISM, - CENTRO INTERNAZIONALE DI SCIENZE MATEMATICHE IlCentropromuove il trasferimentodi conoscenzedaautorevoli personalità tecnico-scientificheagiovani ricercatori eprofessionisti, mediante corsi avanzati e di aggiornamento professionale su argomenti di interesse attuale nelle scienze meccaniche,nellelorodiverseapplicazioniingegneristiche.

CNR I.C. - ISTITUTO DI CRISTALLOGRAFIA L’Istitutosvolgeunaattivitàdiricercadibaseneicampidellachimicastrutturale,dellabiologiastrutturaleedellascienzadeimateriali. L’IC collaboranellagestionedella lineadidiffrazionedi raggiXdel Laboratoriodi LucedelSincrotroneeLeTTra.

CNR ISM - ISTITUTO DI STRUTTURA DELLA MATERIA La Sezione di Trieste è nata con lo scopo di realizzare linee di luce di sincrotrone presso eLeTTra e di svolgere attività di ricercaprincipalmentenelcampodellafisicadellostatosolido,ricercadibaseeapplicata.

CNR ISMAR – ISTITUTO DI SCIENZE MARINE LaSedediTriestesvolgeattivitàdiricercaestudiodeiprocessifisici,biofisiciedecologicilegatiallacircolazioneoceanicachehainfluenzasuicambiamenticlimatici,qualilostudiodeimeccanismicheregolanoiciclibio-geochimiciassociatialla circolazione oceanica.

CNR INFM DEMOCRITOSIlCentrosviluppaattivitàdiricercadisimulazioninumerichedellamateriaattraversonanostrutture,formazionescientificaavanzata, trasferimento di tecnologie. il centro sviluppa altresì sistemi di software engineering per la simulazione numerica dellamateriaeperilcalcoloscientificoadalteprestazioni.

CNR INFM TASC L’Istitutosviluppaanalisidisuperficiconspettroscopiadi fotoemissione,Auger,scatteringdielettronie fasciatomici,diffrazione di raggi X, microscopia tunnel, a forza atomica ed elettronica. il centro inoltre svolge una intensa attività di ricerca su nuovi materiali semiconduttori e superconduttori e su dispositivi microelettronici.

COLLEGIO UNIVERSITARIO PER LE SCIENZE, “LUCIANO FONDA”IlCollegioènatoperdarelapossibilitàastudentimeritevolidituttoilmondodistudiareall’UniversitàdiTriesteassegnandodelleborsedistudiobiennalialaureaticheintendanoseguireicorsidilaureamagistraleinchimica,fisicaematematica.

COLLEGIO DEL MONDO UNITO DELL’ADRIATICO il collegio di duino fa parte di un’organizzazione internazionale comprendente altri 11 collegi e offre agli studenti la possibilità di vivere un’esperienza biennale di scambio internazionale, al termine della quale viene rilasciato un“BaccalaureatoInternazionale”(IB).

bilancio sociale 2009

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CSS – TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA il cSS svolge una attività di produzione e promozione del lavoro di ricerca, di sperimentazione e di innovazione nel campo delle arti performative e, in particolare, nel campo della drammaturgia e nell’uso della tecnologia nel mondo dello spettacolo. EUROMED - ISTITUTO EUROMEDITERRANEO DEL FRIULI VENEZIA GIULIAL’Istitutopromuoveeorganizzaattivitàdiformazione,studio,ricerca,nelcampodellerelazionisocialiedeconomichefra europa e Mediterraneo. L’ente è coinvolto in varie iniziative nel campo della cooperazione euro mediterranea.

FONDAZIONE INTERNAZIONALE TRIESTE PER IL PROGRESSO E LA LIBERTà DELLE SCIENZE LaFondazionepromuove ilprogresso, la libertàe ladiffusionedellescienzenelle loroapplicazionipacifiche.Essasi propone di favorire la collaborazione delle istituzioni universitarie e di ricerca regionali con altre istituzioniinternazionali, in particolare dei Paesi in via di sviluppo.

FONDAZIONE CALLERIO LaFondazionepromuove ricerche induesettori dellabiomedicina: oncologia e tecnologia farmaceuticaavanzata.Inoncologialericerchesonofinalizzateallacaratterizzazionedelbersagliomolecolaredifarmaci;nellatecnologiafarmaceutica studia microsistemi per la veicolazione orale di farmaci e vaccini.

FONDAZIONE NICOLò CANUSSIO La Fondazione Niccolò canussio si propone di promuovere e sostenere iniziative di studio, ricerca e divulgazione sulmondoantico,nellesueespressionistoriche,artistiche, letterarieeculturalinelsensopiùampiodel termine,ricomprendendoletraccechelaciviltàgrecaeromanahalasciatoanchenellaquotidianitàdelpresente.

FONDAZIONE SCIENTIFICA RINO SNAIDERO LaFondazionepromuovelaricercasulmiglioramentodellaqualitàdellavitaincasa:una“fabbricadiidee”orientataalla ricerca tecnico-scientifica e socio-culturale capace di generare continuamente idee e valori positivi. Inoltrenumerose sono le attività formative e culturali, di respiro internazionale realizzate dalla Fondazione.

FONDAZIONE ITALIANA FEGATO F.I.F.La fondazione mira a dare servizi d’eccellenza nella gestione delle patologie del fegato e ad implementare la ricerca siaalivelloclinicochedibase.Particolareattenzionevienedataalleiniziativeformative,alfinedidiventareunpolodiriferimentoperquantiintendonoapprofondire,provenendodall’ItaliaedaaltriPaesi,leloroconoscenzeinquestoparticolare campo della medicina.

ICGEB – THE INTERNATIONAL CENTRE FOR GENETIC ENGINEERING AND BIOTECHNOLOGyL’ICGEBèuncentrodieccellenzaper laricercae laformazioneinbiologiamolecolareabeneficiodeiPaesi inviadisviluppo. Iprogrammidi ricercasono indirizzatiastudidibiologiamolecolarenelcampodellabiomedicinaedincludono progetti di ricerca di base, virologia, immunologia, geneticamolecolare umanadimalattie con ereditàmendeliana e complessa e terapia genica.

ICS/UNIDO - INTERNATIONAL CENTRE FOR SCIENCE AND HIGH TECHNOLOGy - UNITED NATIONS INDUSTRIAL DEVELOPMENT ORGANIZATIONL’icS è un centro per il trasferimento di tecnologie avanzate ai Paesi in via di sviluppo allo scopo di promuoverne lo sviluppo industrialesostenibile.L’ICSèattivoneisettorichimico,ambientale,deinuovimaterialiedellagestionedelle tecnologie.

ICTP – INTERNATIONAL CENTRE FOR THEORETICAL PHySICS L’ICTPcontribuiscealprogressodeglistudiedellericercheinfisicaeinmatematica,favorisceicontattitrairicercatori,inparticolarequelliprovenientidaiPaesiinviadisviluppo,promuovendocollaborazioniinternazionali.

IGA – ISTITUTO DI GENOMICA APPLICATA L’istituto promuove, attraverso l’analisi della struttura e del funzionamento dei genomi, la ricerca sulla diversità geneticaesulrapportodiquestaconladiversitàfenotipicadegliorganismiviventi.

CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA GIUSEPPE TARTINI IlConservatorio“GiuseppeTartini”di Triesteèstato fondatonel1903edè IstitutoSuperiorediStudiMusicali. IlConservatorio dedica speciale attenzione allo sviluppo della cooperazione internazionale delle attività didattiche,artistiche e di ricerca, orientandola prioritariamente al conseguimento di unamigliore integrazione tra le diverseculture e al superamento dei divari di sviluppo.

CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA jACOPO TOMADINIIlConservatoriohacomefinel’istruzionemusicalesuperiore,lapromozioneel’organizzazionedellaricercaartisticaescientifica,nonchélacorrelataattivitàdiproduzioneelosviluppoculturaleesocialedelterritorio.IlConservatorioinoltrepromuoveeincoraggiascambiinternazionaliconistituzioniscientificheeculturalidialtriPaesi.

CONSORZIO PER L’AREA DI RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA DI TRIESTEAREAScienceParkèunodeiprincipaliParchiScientificieTecnologicimultisettorialialivellointernazionale.IlParcoègestitodalConsorzio,riconosciutonel2005dalMIURcomeEntediRicercadiIlivelloedèl’Entediricercachecoordinale attività del Network cer regionale.

CONSORZIO FRIULI INNOVAZIONE Il Parco ènatoper favorire il collegamento tra ricerca e impresa,attraverso lo scambiodi conoscenze e l’utilizzoindustrialedeirisultatiscientificisviluppatidalsistemaregionaledellaricerca.FriuliInnovazioneoffrealleimpreseservizi avanzati di assistenza e consulenza per la ricerca e lo sviluppo.

CONSORZIO kEyMEC il centro di innovazione, ricerca e formazione per la meccanica KeYMec, attraverso le proprie attività di ricerca e formazione, accompagna le aziende, principalmente del settore della meccanica, in un processo di crescita e sviluppo tecnologico, grazie alle numerose attività di ricerca applicata e formative svolte da ricercatori e docenti provenienti dall’Università e dall’industria.

CONSORZIO PER L’INCREMENTO DEGLI STUDI E DELLE RICERCHE DEI DIPARTIMENTI DI FISICA DELL’UNIVERSITà DI TRIESTE IlConsorziohatraisuoicompitiquellodicontribuirealpotenziamentodellescienzefisichedell’UniversitàdiTriesteedellealtreistituzioniscientifichecittadine(SISSA,INFN,INFM,ICPT).

CONSORZIO PER L’ALTA RICERCA NAVALE – RINAVE Il Consorzio nasce con l’intento di valorizzare le competenze e i risultati della ricerca di base per lo sviluppo diapplicazioni industrialinelcamponavale.A talfine ilConsorziovuolediventareunpuntodi incontroedistimoloall’innovazionenellafilieranavaleenautica,garantendoassistenzaeservizialleimpresesulpianodelletecnologieesulpianodellafinanza.

CReSM - CENTRO RADIOELETTRICO SPERIMENTALE GUGLIELMO MARCONI IlCentroèimpegnatonellosviluppoditecnologiedimisurapersistemidiradioetelecomunicazione.Atalfinesviluppaservizidisperimentazione,misura,certificazioneeomologazionenelcampodellatelefonia,delleradiocomunicazionie delle comunicazioni satellitari.

CRITA - CENTRO PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN AGRICOLTURA IlCentrosioccupadell’aggiornamentodiunarchivioonnicomprensivodelleattivitàdiricercanelsettoreagricoloeagroalimentare.IlCRITAfavoriscecosìunefficacecoordinamentotraisoggettiche,alivelloregionale,sonoimpegnatinel settore agricolo e agroalimentare.

CRO, - CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO DI AVIANOIlCentrosvolgericerchediretteamigliorarelaconoscenzadell’eziologiaedellabiologiadeitumoriel’identificazionedinuovimezzidiprevenzione,didiagnosieterapia.IlCROassisteecuraipazienti;attualaprevenzioneoncologica,effettua insegnamento teorico e pratico e formazione permanente in oncologia.

CRP - CENTRO RICERCA PLAST-OPTICA IlCentroRicerchePlast-optica(CRP)hal’obiettivodipromuovereattivitàdiricercaperfavorirel’accrescimentodelpatrimonio di conoscenza nei campi: dell’ottica, dei sistemi di illuminazione e di comunicazione, dello stampaggio dei materiali plastici e delle tecnologie collegate, delle micro e nanotecnologie.

bilancio sociale 2009

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INAF OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TRIESTE L’IstitutoconducericercheinastronomiaeastrofisicainstrettacollaborazioneconloEuropeanSouthernObservatory(eSo) per la realizzazione di grandi telescopi, e con le agenzie Spaziali italiana (aSi), europea (eSa) e Statunitense (NaSa)

INdAM - ISTITUTO NAZIONALE DI ALTA MATEMATICA FRANCESCO SEVERI, SEZIONE DI TRIESTEL’Istitutopromuovelaformazioneeilperfezionamentodiricercatoridimatematica;svolgericercadimatematicapuraedapplicata,curandoancheiltrasferimentodiconoscenzealleapplicazionitecnologiche.

INFN - ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE, SEZIONE DI TRIESTEL’Istitutoèvoltoallostudiodeicostituentifondamentalidellamateriaesvolgeattivitàdiricercaneicampidellafisicasubnucleare,nucleareeastroparticellare.L’INFNèimpegnatonellosviluppodirivelatoridiparticelleedidispositivimicroelettroniciperacquisizioneegestionedeidati,tecnologiedicalcoloereti.

INFORMEST – AREA STUDI E RICERCHE ISDEELastrutturapermanentedianalistidell’AreaStudieRicercheISDEEdiInformestcontasuunaltolivellodiesperienzaedisensibilitàrispettoaimutamentiinterniaiPaesidell’Europacentraleesud-orientale,allelorointerrelazionieaiprocessidiriforma,chelihannocaratterizzatioliinteressanoancoraneirispettivipercorsidiadesioneall’UEenellesue relazioni esterne.

IRCCS - BURLO GAROFOLO L’attivitàscientificadelBurlosiarticolanelle5lineediricercaapprovatedalMinisterodellaSalute:medicinamaterno-fetaleeperinatologia;malattiecronicheetumoraliadinsorgenzainetàpediatrica;scienzechirurgichepediatriche;epidemiologia,prevenzioneequalitàdellecure;neuroscienzedell’etàevolutiva.

IRCCS - EUGENIO MEDEA L’Istitutoconduceattivitàdiricercaperprevenirelevarieformedidisabilitàfisiche,psichicheesensoriali.Èl’unicoIstitutoscientificoitalianoriconosciutoperlaricercaelariabilitazionenellospecificoambitodell’etàevolutiva.

ISIG - ISTITUTO DI SOCIOLOGIA INTERNAZIONALE DI GORIZIA L’ISIGeffettuastudiericerchealivellonazionaleedinternazionaleedorganizzaconvegnisuiproblemideirapportitrastati, nazioni e gruppi etnici e sullo sviluppo culturale, economico e sociale delle popolazioni.

LNCIB - LABORATORIO NAZIONALE DEL CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO BIOTECNOLOGIEIllaboratoriosvolgeattivitàdiricercaesvilupponeicampidellagenomicastrutturaleefunzionale,bioinformatica,controllodiproliferazionecellulareeapoptosi,immunobiotecnologiaeoncologiamolecolare.

OGS - ISTITUTO NAZIONALE DI OCEANOGRAFIA E GEOFISICA SPERIMENTALE L’OGSsvolgeattivitàscientificheperlaconoscenzadellaTerraedellesuerisorse.L’istitutohasviluppatoavanzateconoscenzechelorendonoingradodigestiresialafasediacquisizionedidatigeofisiciinterraeinmare,chelesuccessive fasi di valutazione e interpretazione dei risultati.

POLO TECNOLOGICO DI PORDENONELaSocietàConsortilehaloscopodifavorirelaricercascientifica,applicata,losviluppotecnologico,laproduzionehi-techdibenieservizielaformazionesuperiorenelParcodiricercascientificaetecnologicadiPordenone.

RISERVA NATURALE MARINA DI MIRAMARE La Riserva si occupa della gestione di risorse ambientalimarine, dell’elaborazione di piani di gestione per l’usosostenibiledellacosta.LaRiservaè,inoltre,moltoattivanelladivulgazionescientificaenell’educazioneambientale.

SCIENCE CENTRE IMMAGINARIO SCIENTIFICOIlScienceCentreèunmuseodellascienzainterattivoemultimediale,unospaziodinuovaconcezionecheproponemostreeattivitàvoltealladiffusionedellaculturascientificaetecnologicaattraversolemodalitàdelgioco,dellasperimentazione diretta e dello spettacolo.

SCUOLA INTERNAZIONALE DI TRIESTEIstituitanel1964suiniziativadelCentroInternazionalediFisicaTeorica(I.C.T.P.)edell’AssociazioneItalo-Americana,la Scuola internazionale di Trieste garantisce l’insegnamento di tutte le materie in lingua inglese per facilitare la comunicazione tra le differenti nazionalità.

SINCROTRONE TRIESTE SCPAIl Laboratorionazionalesviluppaprogrammidi ricercadibaseedapplicatapuntando inparticolaresu trecampid’avanguardia:biologiastrutturale,materialimagnetici,nanotecnologie.

SISSA - SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI LaSISSA-prima istituzione in Italiaapromuoverecorsipost-laureaper il conseguimentodel titolodiPhD-sièspecializzatanell’altaformazioneenellaricercainmatematica,fisica,scienzecognitiveeneurobiologia.

TwAS – THE ACADEMy OF SCIENCES FOR THE DEVELOPING wORLD L’AccademiapromuovelaricercascientificaperlosvilupposostenibilesiaeconomicochesocialedeiPaesidelterzomondo,cercandodimigliorarelecondizioninellequaliiricercatorioperano.

UNIVERSITà DEGLI STUDI DI TRIESTE Finalità dell’ateneo, oltre allo svolgimento dell’insegnamento superiore, nei diversi livelli previsti dall’ordinamento universitario,sonolapromozione,l’organizzazionedellaricercascientifica,ladiffusionedeisuoirisultati.

UNIVERSITà DEGLI STUDI DI UDINE L’Università promuove lo sviluppo e il progresso della cultura e delle scienze attraverso la ricerca, l’insegnamento e lacollaborazionescientificaconistituzioniitalianeedestere,contribuendoallosviluppocivile,culturale,socialeedeconomico del Friuli.

Questo documento è stato realizzato con il contributo di tutto il personale dell’Ente.Un particolare ringraziamento va ai componenti il gruppo di lavoro: Progetto grafico

AIPEm / UdineStampaPoligrafiche San marcoCormons / go

Le fotografie a carattere tecnico di questo volume si riferiscono a prodotti innovativi realizzati nel 2008 dagli insediati di AREA Science Park.

Azienda / Prodotti

Actimex:c-Propoflavis,Rhodiodex,CamexinAlphagenics: Alphastrip, Alpha Real k-rasAmped: five APE: Nanolithograhy System cBM: Nanoparticelle di oroccAT : Telemed System cimteclab: filament Winding, Nanofos e Nanoftal, BiophenoliteDr. Schaer: Ciabattine Elcon: RS514 RfID, Ecodrive, Celle di accumulazioneElimos: EP Uno Enteos: Emic Platform Ergolines: Stirrer elettromagnetici Esteco: mode fRoNTIER Euroclone: Linea Duplica, Stem cell, genprostaticprofilerGlance: Casper, EcellenceGME: Wallmod, misuratore di energia, microchip per mobiliHealt Robotics: Cytocare, IV Station IBS: Numen, mar-tyN

IcGEB: Pianta transgenica di cacaoINfN: farm di calcolo, Rivelatori a gas ThgemItalTBS: PHI technologyMicroglass: microdry, Lamir, muvMicrosoft: Telemed SystemOver IT: gisware di geocall Promoscience: Netscience, Sharescience Proposita:Trackandwarm,EyeboxProspero: Caliban Rottapharm: SplintSigea: Habut Simulware: H2o Sincrotrone: Alimentatori bipolari, Lettore di estensimetri, Centralina di monitoraggioSissa: Ecellence, Casper Synaps: Petra Tecna: Superscreen Teorema: Sistema Informativo Integrato Wego: Simo, modi

Alessandra Billi madi Cattaruzzi fides Croppo federica Diqual Ciro franco mia Tomadgiada Cadei Laura Citossi Barbara Delbello mario floreani federica milocco