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Bilancio Sociale 2008

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Il Bilancio Sociale UBI Banca in versione integrale è disponibile nella sezione “Responsabilità Sociale” del sito internet www.ubibanca.it

Copia cartacea può essere richiesta a UBI Banca,Staff Corporate Social Responsibility, Piazza V. Veneto 8, 24122 Bergamo,tel 035.392.925, e-mail [email protected]

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SOMMARIOIL GRUPPO IN CIFRE. 5

L’IDENTITÀ. IL DNA DELLA BANCA, NELLA STORIA E NEI VALORI 6

LA STRATEGIA. AL CENTRO LA RESPONSABILITÀ SOCIALE 10

IL PERSONALE. VALORIZZARE IL CAPITALE UMANO 16

GLI AZIONISTI E I SOCI. VALORE DELLA PARTECIPAZIONE 20

I CLIENTI. NORME CHIARE E CONDIVISE 22

LE FAMIGLIE. SOLUZIONI CONTRO LA CRISI 24

I FORNITORI. TRASPARENZA NEGLI APPROVIGIONAMENTI 28

LA COLLETTIVITÀ. RISORSE PER PROMUOVERE I TERRITORI 29

L’AMBIENTE. RIDUZIONE DEI CONSUMI ED ENERGIA VERDE 31

UBI Banca ha redatto il Bilancio Sociale 2008 in conformità con le Linee Guida per il Reportingdi Sostenibilità (GRI/G3) e il Supplemento per il Settore Finanziario emanati dal GlobalReporting Initiative. Il livello di applicazione del GRI/G3 è il livello intermedio B, qualificato dalsegno + per l’ottenimento dell’assurance di un ente terzo. Per soddisfare il livello B larendicontazione include gli indicatori di profilo aziendale, le modalità di gestione e almeno 20indicatori di performance sugli aspetti economici, ambientali e sociali (pratiche di lavoro,diritti umani, impatto sulla società e responsabilità di prodotto).

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L’anno trascorso sarà ricordato per le violente e improvvise tensioni che daimercati internazionali si sono riversate sui sistemi finanziari, innescando una

crisi economica che anche nel nostro Paese sta mettendo in gravi difficoltà unagran quantità di famiglie e imprese. Le origini di tale situazione sonoriconducibili in gran parte a una non corretta percezione dei rischi da parte digrandi istituzioni finanziarie statunitensi nell’attuazione di tecniche sempre piùsofisticate e talvolta spregiudicate di ingegneria finanziaria e questo fatto hafocalizzato ancor più l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità diregolazione del mercato sul tema della responsabilità etica come criterio diautodisciplina dei comportamenti individuali e collettivi.Per le imprese significa governare i rapporti con una pluralità di parti interessate(stakeholder), rendendo loro conto di come l’obiettivo imprescindibile del profittoper gli azionisti (shareholder), che è responsabilità economica primariadell’impresa, sia perseguito nel rispetto di altre e più ampie responsabilità dinatura etica, sociale e ambientale, dalle quali dipende la sostenibilità dei risultatinel medio-lungo termine.Questo orientamento strategico, insito nella nostra natura di banca popolare enella realizzazione degli obiettivi propri della forma cooperativa, ci ha consentitodi affrontare meglio le difficoltà dello scenario economico grazie a uno stile digestione da sempre prudente, improntato all’efficienza e al controllo dei rischi, almantenimento di una solida patrimonializzazione e alla focalizzazionedell’attività sul core business dell’intermediazione finanziaria nei confronti dellefamiglie e delle piccole e medie imprese del territorio.Anche quest’anno pertanto, con la pubblicazione del Bilancio Sociale insieme alBilancio Consolidato, proseguiamo nell’impegno a rendere conto unitariamente atutti i nostri stakeholder, con continuità e trasparenza, delle nostre scelte di gestionee dei risultati conseguiti, nell’ambito di un percorso di miglioramento continuofondato sull’adozione di strumenti di governo della responsabilità sociale semprepiù efficaci e trasparenti e di programmi di ascolto e dialogo sempre più sistematicie strutturati.Nel 2008, dopo aver adottato la nuova Carta dei Valori del Gruppo, abbiamoavviato il processo di redazione del Codice Etico, siamo intervenuti sulle politichedi gestione dei rischi e sulle politiche creditizie e commerciali e, per la prima volta,ci siamo dotati di una politica specifica per il controllo degli impatti ambientalidiretti e indiretti della gestione; abbiamo dedicato particolare attenzione alla

Al lavoro per crearevalore sostenibile

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formazione e alla valorizzazione delle nostre risorse umane, consci di come ognigrande cambiamento e sfida passino inevitabilmente attraverso il miglioramentocontinuo delle persone che compongono, tutte insieme, il nostro Gruppo; inambito commerciale abbiamo perseguito con determinazione la nostra missione dibanca del territorio, cercando di assicurare il sostegno finanziario alle piccole emedie imprese, che sono le più esposte agli effetti della crisi, e l’accesso al creditoanche alle fasce sociali più deboli, anche attraverso lo sviluppo del microcredito ela partecipazione a iniziative di credito di solidarietà.Per verificare e migliorare la nostra capacità di rispondere effettivamente alleattese dei nostri stakeholder, abbiamo avviato un importante programmapluriennale di rilevazione della soddisfazione della clientela (Progetto Ascolto) eabbiamo intensificato le attività di confronto con le organizzazioni del territorio.Queste attività ci consentiranno di meglio integrare nelle strategie del Gruppo erendere più efficaci e rispondenti alle istanze delle nostre comunità di riferimentoanche gli interventi di promozione delle organizzazioni e delle iniziative di utilitàsociale, ai quali dedichiamo ogni anno risorse significative. Una parte importantedi queste risorse va ad iniziative di solidarietà – come il progetto CESVI sUBItoattivato a favore delle popolazioni colpite dal ciclone Sidr da cui è nato il volumeAmazing Bangladesh offerto ai soci in Assemblea – e alle sponsorizzazioni dicarattere sportivo, che abbiamo voluto richiamare nella sequenza di immagini cheintroducono le varie sezioni di questo Bilancio Sociale.Abbiamo scelto immagini sportive (presenti nella versione integrale del BilancioSociale, ma non in questa edizione sintetica. NdR) perché, più di ogni altra, ciparlano di persone, di impegno e di passione, ed evocano la competizione, sia essaindividuale o di squadra, come tensione all’eccellenza e al miglioramentocontinuo dei risultati. Gli stessi valori e la stessa passione che tutti noi applichiamoda sempre nel nostro lavoro per creare valore sostenibile nel tempo per tutti i nostristakeholder e benessere per la comunità, anche nei momenti più difficili, comequelli che stiamo vivendo.

Corrado Faissola Emilio Zanettipresidente presidente del Consiglio di Sorveglianza del Consiglio di Gestione

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Il Gruppo UBI Banca è oggi uno dei principali gruppi bancari italiani e rappresenta a li-

vello nazionale quasi un quarto del Credito Popolare; è un gruppo federale polifunzio-

nale integrato, costituito da nove banche commerciali federate (denominate Banche

Rete). Attraverso le Banche Rete (otto banche territoriali più la rete nazionale di promo-

tori finanziari e private banker), il Gruppo opera prevalentemente nel mercato Retail

delle famiglie, dei piccoli operatori economici e delle imprese minori (Small Business),

ma è anche tra i primi operatori in Italia del mercato Private (clienti privati ad elevata ric-

chezza finanziaria) ed è tradizionalmente impegnato nel supporto alle piccole e medie

imprese (mercato Corporate) e alle organizzazioni del terzo settore.

LA DIMENSIONE SOCIALE

• 20.740 risorse umane• 151.327 azionisti di cui 85.280 soci, 98,2% persone fisiche • 3,8 milioni di clienti, per l’88,3% privati, 11,7% imprese • 12.836 fornitori

LA DIMENSIONE ECONOMICA

• Raccolta diretta da clientela 97.591 mln di euro (+8,02% sul 2007)• Raccolta indiretta da clientela 74.064 mln di euro (-18,48% sul 2007)• Impieghi a clientela 96.368 mln di euro (+3,65% sul 2007)• Totale attivo 121.995 mln di euro (+2,86 sul 2007)• Risultato della gestione operativa* 1.478 mln di euro (- 21,76 sul 2007)

(* dato da conto economico riclassificato pro-forma)

LA PRESENZA SUL TERRITORIO

• 1.964 filiali, in quasi 1.200 comuni, per una popolazione di oltre 28 milioni di abitanti• 6% quota di mercato degli sportelli a livello nazionale• oltre il 10% quota di mercato degli sportelli in 17 province

LA PRESENZA INTERNAZIONALE

• 2 banche, 6 uffici di rappresentanza, 3 filiali, 1 joint venture e 33 accordi di collaborazione in 53 Paesi

IL GRUPPO in cifre

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L’IDENTITÀ.Il dna della banca,nella storia e nei valori

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Unione di Banche Italiane (in breve UBIBanca) è una banca popolare con natu-

ra di società cooperativa per azioni e ha as-sunto questa denominazione il 1° aprile2007 a seguito della fusione per incorpora-zione di Banca Lombarda e Piemontese SpAin Banche Popolari Unite SCpA. UBI Banca ècapogruppo del Gruppo UBI Banca, che nel2008 ha avuto un totale positivo di 121.995milioni di euro, con un incremento del 2,86%rispetto al 2007. Risale al 1999 l’adozionedella prima Carta dei Valori e al 2001 la pub-blicazione del primo Bilancio Sociale. Nel2007 con il varo del nuovo organigrammadella capogruppo UBI Banca, è stata costi-tuita un’unità organizzativa denominataStaff Corporate Social Responsibility.

MODELLO ORGANIZZATIVO

Il Gruppo UBI è un gruppo polifunzionale fe-derale integrato, nel quale una pluralità disocietà bancarie, finanziarie e assicurativesono chiamate a realizzare un unico, coesodisegno imprenditoriale sotto la guida e laregia della capogruppo UBI Banca. Il model-lo federale concilia localismo bancario e in-novazione finanziaria, aggiungendo al radi-camento territoriale - punto di forza delleBanche Rete – la capacità di accedere almercato globale propria di un grande grup-po. La complementarietà di ruoli fa sì che leBanche Rete possano portare al tessutoeconomico-sociale delle famiglie e delle im-prese una gamma di prodotti e servizi com-pleta, costantemente aggiornata e di eleva-

ta qualità a condizioni economiche compe-titive, mentre le Fabbriche Finanziarie be-neficiano della forza commerciale delle pri-me e della loro capacità di indirizzare laproduzione alle esigenze del mercato.

Banche Rete

Quasi 2mila filiali rappresentano il principa-le canale distributivo del Gruppo, strutturedi prossimità fisica e di integrazione nellerealtà socio-economiche di riferimento. Il Gruppo nel 2008 ha incrementato com-plessivamente a livello nazionale la sua pre-senza con 39 sportelli, per effetto di 43 nuo-ve aperture e 4 chiusure di sportelli. Ladistribuzione territoriale degli sportelliidentifica tre macro-aree: il nord-ovest dovesono concentrate sei Banche Rete moltocomplementari nella distribuzione per pro-vince, il centro (dorsale adriatica e Lazio) e ilmeridione peninsulare, presidiate ciascunada una Banca Rete. L’assetto distributivo èunico per tutte le Banche Rete, con modellidi servizio specializzati per segmenti diclientela all’interno di tre grandi raggruppa-menti: il mercato Retail di famiglie, piccolioperatori economici (POE) e imprese mino-ri (Small Business), il mercato Private dellefamiglie con ricchezza finanziaria superiorea 500.000 euro e il mercato Corporate delleimprese con fatturato superiore a 5 milionidi euro. Ogni mercato dispone sul territorio di unapropria struttura di rete organizzata in areeterritoriali, supportata da strutture specia-

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listiche della capogruppo, dotate di avanzatistrumenti informatizzati per la gestione del-la conoscenza e della relazione con la clien-tela (CRM) e qualificate da percorsi profes-sionali e piani di formazione differenziati peri diversi ruoli commerciali.

Fabbriche Finanziarie

La loro missione è di ottimizzare la qualità,l’ampiezza della gamma e i livelli di econo-micità dei prodotti, concentrando le compe-tenze specialistiche presenti nel Gruppo neisettori del risparmio gestito, delle assicura-zioni, del credito al consumo, del leasing efactoring, dell’investment banking, dell’on-line banking, del commercio elettronico edell’internazionale anche in partnershipcon primari operatori internazionali.

GOVERNO

UBI Banca adotta il modello di amministra-zione dualistico che ripartisce le funzioni digoverno dell’impresa tra due organismi: unConsiglio di Sorveglianza (nominato dai socie rappresentante degli stessi) con funzionidi indirizzo strategico e di controllo e un Con-siglio di Gestione (i cui componenti sonoeletti dai Consiglieri di Sorveglianza) al qua-le è demandata la gestione dell’impresa.Questo modello è stato ritenuto maggior-mente rispondente alle esigenze di governodella capogruppo e più appropriato perrafforzare la tutela degli azionisti-soci, so-prattutto per il tramite dell’attività del Con-siglio di Sorveglianza, che è diretta e qualifi-cata espressione della base sociale.

Quote di mercato nelle aree territoriali:

Dati al 30 settembre 2008

Nord 6,4%

Centro 3,7%

Sud 8,7%

Isole 0,1%

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Vogliamo proporci come forza trainantedel mercato bancario, attraverso la

nostra esperienza e la capacità di armoniz-zare tradizione e innovazione. Vogliamo essere riconosciuti per lo stile, ca-ratterizzato da una operatività improntataad un costante senso di eticità negli affari, ditrasparenza e correttezza, di dialogo e ri-spetto, nel perseguimento di un rapporto difiducia con tutti i nostri “stakeholder”. Vogliamo essere una grande Squadra, ca-pace di attrarre talenti e tesa a generareprofitto quale valore sostenibile e duraturonel tempo, con le qualità intellettuali e lapassione delle persone che ne fanno e ne fa-ranno parte.

Siamo un’alleanza di Banche, ricche distoria, unite da un modello federale, in-

tegrato e polifunzionale, in grado di valoriz-zare la forza distributiva della Rete di vendi-ta e di esprimere sul mercato le propriepotenzialità sinergiche. Siamo fortemente partecipi della vita eco-nomica e sociale del territorio ove operia-mo, con una capacità di interpretare e favo-rire lo sviluppo. Perseguiamo l’obiettivo di promuovere ilprogresso e creare valore per tutti i nostriportatori di interesse. Sosteniamo lo svilup-po di un tessuto economico ed imprendito-riale sano, cresciamo insieme ai nostriclienti con prodotti e servizi di eccellenza.

Visione Missione

LA CARTA DEI VALORI

Il 29 gennaio 2008 è stata approvata la nuovaCarta dei Valori disponibile on line suwww.ubibanca.it, distribuita a tutti i dipen-denti, inviata ai soci e portata a conoscenzadei clienti. L’enunciazione dell’identità (la vi-sione), della vocazione istituzionale (la mis-sione) e dei valori che devono guidare il Grup-po nelle scelte strategiche e nell’operativitàquotidiana è un esplicito impegno a rappor-tarsi – in ogni articolazione organizzativa e

territoriale – in modo unitario e coerente contutti gli interlocutori. Questo nel rispetto diquell’etica degli affari, fondata sulla traspa-renza e sulla correttezza e prioritaria rispet-to a ogni altro interesse, su cui è stata co-struita la reputazione del Gruppo.L’attenzione verso gli altri richiama la cen-tralità del cliente che è espressione azien-dale del più ampio valore della centralitàdella persona. UBI Banca è impegnata a so-stenere e promuovere questo valore nella

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propria sfera di influenza anche attraversol’adesione ai principi universali del GlobalCompact, iniziativa voluta dall’ex SegretarioGenerale delle Nazioni Unite Kofi Annan eoggi sostenuta dal nuovo Segretario Gene-rale Ban Ki-Moon. Negli ultimi anni è cre-sciuta la consapevolezza del ruolo che laBanca può giocare nella propria sfera di in-fluenza anche attraverso il controllo deglieffetti indiretti della propria attività, soprat-tutto a favore dei diritti umani e dell’ambien-

te. Così nel 2007 abbiamo adottato la policyper il controllo dell’operatività nel settoredelle armi e dei sistemi di armamento, rife-ribile in particolare ai principi 1 e 2 del Glo-bal Compact nel campo dei diritti umani,mentre nel dicembre 2008 abbiamo adotta-to una policy ambientale che impegna mag-giormente il Gruppo nella direzione indicatadai principi 7 e 8 e inquadra le iniziative giàadottate rispetto al principio 9 del GlobalCompact.

I VALORI CHE CI GUIDANO

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Il Gruppo ritiene che l’allineamento dellestrategie, delle politiche e degli obiettivi

aziendali con i valori e i principi etici dichiara-ti e con le aspettative legittime dei diversistakeholder possa contribuire significativa-mente alla creazione di valore attraverso laminimizzazione dei rischi di non conformità edi reputazione, e attraverso l’affermazione diun’identità aziendale forte e distintiva e ilconsolidamento di un clima di fiducia nel per-sonale, nella base sociale e nel mercato.

Prosegue pertanto l’attuazione del piano diresponsabilità sociale finalizzato allo svilup-po di un sistema di coerenze organizzative edi strumenti attuativi che consentirà in pro-spettiva di integrare obiettivi e progetti di re-sponsabilità sociale nel piano industriale diGruppo. Tutte le strutture aziendali sono coinvolte inquesto processo, con il supporto dello StaffCorporate Social Responsibility che formulaproposte in merito a politiche e linee guida,

LA STRATEGIA. Al centro la responsabilità sociale

Gestione degliinterventi sociali

Rendicontazionee controllo

AREE DI INTERVENTO MECCANISMI / STRUMENTI AMBITI DI CSR

. Codice etico (policy)

. Formazione etica

. Sistemi di incentivazione

. Impegni formali

Etica degli affari

Innovazione del business

Cittadinanza d’impresa

Audit sociale

. Policy e linee guida dei rischi, produttive, commerciali, distributive. Obiettivi di piano industriale. Progetti specifici

. Policy e linee guida per gli investimenti sociali (sponsorizzazioni, liberalità). Progetti specifici

. Coinvolgimento degli stakeholder

. Tableau de bord

. Bilancio Sociale

. Sito internet

. Certificaz. sociali e ambientali

Governo

dell’impresa

Gestione

degli affari

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contribuisce al sistema di gestione e control-lo, supporta il coinvolgimento degli stakehol-der e presidia le attività di rendicontazione.Nell’identificazione delle priorità si fa riferi-mento alle migliori prassi e indicazioni nazio-nali e internazionali.

RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDER

Nel 2008 sono state coinvolte varie strutturedi Capogruppo, tutte le Banche Rete e le prin-cipali Società Prodotto in un’attività di mappa-

tura degli stakeholder e di identificazione del-le questioni etiche rilevanti, propedeutica allastesura di una prima bozza di Codice Etico nel-la quale sono ora in corso di integrazione re-gole di comportamento riferite a specifichenorme di legge (es. D.Lgs. 231/2001 sulla re-sponsabilità amministrativa degli enti), rego-lamenti o codici di autoregolamentazione. Perrafforzare l’impegno e contribuire alla diffu-sione di buone prassi e alla crescita della cul-tura della responsabilità sociale abbiamo

Nei confronti di clienti e colletività nel 2008 sono state avviate iniziative di dialogo strutturate e stabili

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aderito alla Fondazione Sodalitas e EBEN Ita-lia e il CSR Manager del Gruppo è entrato a farparte del CSR Manager Network.

LA GESTIONE DEGLI AFFARI

Per assicurare il corretto presidio dei rischi elo sviluppo dell’attività commerciale e credi-tizia, in coerenza con gli Indirizzi GeneraliProgrammatici e Strategici e con il Piano In-dustriale del Gruppo, negli ultimi anni la Ban-ca ha sviluppato un sistema di politiche pro-gressivamente esteso ai diversi ambiti diattività. Nella Relazione sulla Gestione del BilancioConsolidato sono riportati i nuovi ambiti re-golamentati nel corso del 2008, tra i quali as-sume particolare rilevanza, ai fini della re-sponsabilità sociale d’impresa, quello deirischi reputazionali, per il quale è stata adot-tata una policy specifica.

LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI SOCIALI

L’attuazione degli interventi sociali – eroga-zioni liberali e sponsorizzazioni – è parte inte-grante della strategia di responsabilità socia-le del Gruppo e, in sintonia con il modellofederale adottato, è finalizzata a contribuireall’affermazione dell’identità di Banca atten-ta alle esigenze dei territori di riferimento eintimamente partecipe del loro processo disviluppo economico e sociale. Nel corso del 2008 il Gruppo ha avviato unpercorso di valorizzazione degli interventinella collettività attraverso una linea di ge-stione organica e coerente con le scelte iden-

titarie e commerciali del Gruppo.

IL MONITORAGGIO DELLA CSR

Per monitorare i progressi nell’attuazionedella responsabilità sociale, individuandopunti di forza e le aree di miglioramento, ilGruppo si confronta costantemente con lemigliori esperienze nazionali e internazio-nali partecipando alle rilevazioni dei princi-pali indici etici (in particolare DJSI eFTSE4Good) e di altre organizzazioni indi-pendenti (es. Carbon Disclosure Project).Inoltre il Gruppo partecipa a iniziative come ilSodalitas Social Award, dove è stato più diuna volta tra i finalisti, e al nuovo servizio diCSR Benchmark di ABI, che una volta a regi-me consentirà un confronto diretto con iprincipali competitori nazionali. Anche nel2008 il Gruppo ha partecipato alla rilevazio-ne di SAM Group per il Dow Jones Sustaina-bility Index che rappresenta un punto di rife-rimento importante per il miglioramentocontinuo delle attività di CSR.

I GRUPPI DI DISCUSSIONE

Per dare continuità e sviluppare ulterior-mente l’attività avviata nel 2007, è stato atti-vato un progetto pluriennale di ascolto e dia-logo riferito alla collettività, in collaborazionecon Vita Consulting (società specializzata inconsulenza a imprese e organizzazioni nonprofit per la progettazione sociale e di re-sponsabilità sociale d’impresa). Tra novem-bre e dicembre 2008 sono stati organizzatiquattro gruppi di discussione (focus group),

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Confermando l’obiettivo di raggiungereuna maggiore integrazione del dialogo

con gli stakeholder nel processo di gestione edi rendicontazione della responsabilità socia-le in conformità con lo standard metodologicoAA1000 Stakeholder Engagement Standarddell’Institute of Social and Ethical Accountabi-lity (ISEA), nel 2008 è proseguita l’attività diconsultazione nell’ambito della collettivitàcon gruppi di discussionesul Bilancio Socialeed è stata avviata un’attività di consultazionedella clientela attraverso Progetto Ascolto, in-dagine di customer satisfaction sistematica estrutturata che indaga anche gli aspetti di im-magine, reputazione e responsabilità socialedel Gruppo.

Dai gruppi di discussione sono emerse in-dicazioni importanti sui contenuti del BilancioSociale, con particolare riguardo per le attesedi coerenza tra dichiarazioni di principio e rea-

lizzazioni concrete («le affermazioni devonotrasformarsi in fatti concreti») e di completez-za delle informazioni («sarebbe bello che ognitanto nei bilanci apparissero anche gli insuc-cessi»), e sulla percezione della banca.

Le organizzazioni di categoria hanno ri-portato in particolare la preoccupazione chela dimensione di grande gruppo quotato pe-nalizzi la vicinanza al territorio e l’attenzioneper le esigenze delle economie locali, oltre al-l’aspettativa di relazioni personali più stabilinel tempo. Anche le organizzazioni non profithanno manifestato la tendenza a percepireUBI Banca come un grande gruppo con cui èpiù difficile colloquiare direttamente rispettoal passato e, per quanto di loro specifico inte-resse, un’attesa di maggior informazionesulle possibilità di accesso alle erogazioni periniziative sociali, di maggior trasparenza nelladestinazione dei fondi.

Focus group per dialogare con gli stakeholder

IL PIANO DI RESPONSABILITÀ SOCIALE

due a Brescia e due a Bergamo (le due sediprincipali del Gruppo), per valutare con or-ganizzazioni sociali e di categoria rappre-sentative del territorio il livello di conoscen-za delle politiche di CSR del Gruppo, delBilancio Sociale, la qualità della rendiconta-zione offerta dal Bilancio Sociale, la traspa-renza nella relazione tra la Banca e le Orga-nizzazioni no profit, le attese della collettivitànei confronti della Banca ed eventuali obiet-

tivi e proposte di miglioramento. Agli incon-tri per le organizzazioni di categoria hannopartecipato le locali Apindustria, Ascom, As-sociazione Industriali, CNA, Confagricoltu-ra, Confartigianato, Confocooperative, Con-fesercenti e Legacoop; per le organizzazionino profit hanno partecipato AssociazioneCuore Amico, Auser, AVIS, Celim Bergamo,CESVI, Comunità Emmaus, Comunità Ruah,Cooperativa Sociale il Calabrone, Croce Bian-

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ca. Da tutti i gruppi di discussione sono emer-se indicazioni importanti sui contenuti del Bi-lancio Sociale, con particolare riguardo per leattese di coerenza tra dichiarazioni di princi-pio e realizzazioni concrete e di completezzadelle informazioni e sulla percezione dellabanca.

PROGETTO ASCOLTO

Nel secondo semestre 2008 è stata avviataun’indagine di customer satisfaction, deno-minata Progetto Ascolto, finalizzata a misu-rare e monitorare l’andamento nel tempo diindici sintetici di soddisfazione dei Clienti perindividuare i punti di forza della relazione e learee di miglioramento e definire obiettivi epriorità di intervento. Progetto Ascolto si pro-pone di verificare anche la concreta attuazio-ne dei principi contenuti nella Carta dei Valo-ri – in particolare centralità e soddisfazionedel cliente – e di acquisire informazioni utiliai fini del presidio dei rischi operativi e repu-tazionali e, in prospettiva dell’integrazione dispecifici indicatori di qualità nel sistema diincentivazione del personale. Nel 2008 De-moskopea ha effettuato quasi 70.000 intervi-ste a clienti Retail e 3.000 a clienti Corporatee, nell’ultima parte dell’anno, ha avviato la ri-levazione anche sulla clientela Private.

RICADUTE DELLA CRISI FINANZIARIA

La natura della crisi evidenzia come la re-sponsabilità sociale d’impresa, troppo spes-so confusa con l’attuazione di pratiche filan-tropiche, sia un fattore strategico non solo

per la reputazione e la sostenibilità nel me-dio-lungo termine dell’attività delle singoleaziende, ma anche per le condizioni di stabi-lità e di crescita del sistema economico e fi-nanziario nel suo complesso. UBI Banca èstata coinvolta in misura abbastanza limita-ta e di riflesso nei fenomeni legati alla crisi, acausa dell’esposizione verso alcune contro-parti a livello internazionale che hanno subi-to dissesti finanziari (Lehman Brothers, ban-che islandesi) o che sono risultateresponsabili di gestioni fraudolente (Ber-nard Madoff), con impatti significativi per ilmercato finanziario italiano. L’esposizionecomplessiva dei clienti del Gruppo risulta li-mitata ed è dettagliata nella Relazione sullaGestione del Bilancio Consolidato, insiemealle iniziative in atto per mitigarne gli effetti.

L’IMPEGNO DEL GRUPPO

Davanti a questa situazione la filosofia adotta-ta dalla banca è stata quella di porre ancoramaggiore attenzione alla responsabilità so-ciale quale fattore strategico per consolidarela propria reputazione e per accrescere il livel-lo di fiducia degli stakeholder, proseguendocon determinazione nello sviluppo di politicherigorose per il presidio dei rischi e per l’attua-zione di comportamenti etici e trasparenti neiconfronti di tutti gli stakeholder. Alcuni temi, strettamente connessi con leemergenze dell’attuale contesto di mercato,vedrà il Gruppo particolarmente impegnatonel prossimo futuro in continuità con l’orien-tamento sin qui mantenuto. La remunerazio-

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ne dell’investimento dei soci e degli azionistideve essere coerente con il mantenimento diun elevato livello di patrimonializzazione atutela della tradizionale solidità della Banca;la remunerazione e incentivazione del perso-nale –in particolare dei vertici aziendali – de-vono essere coerenti con obiettivi di redditivitànel lungo periodo. Centrali in questa direzio-ne sono il sostegno all’economia del territo-rio, attraverso una sempre maggiore collabo-razione con enti e organizzazioni, l’attenzioneper la trasparenza e l’adeguatezza dei prodot-ti e dei servizi offerti alla clientela, la sensibi-

lità verso i problemi delle famiglie rispetto al-l’emergere di nuove povertà. Il Gruppo ha pen-sato a prodotti più flessibili e competitivi, an-che attraverso adeguate forme di credito alconsumo, nel rispetto di politiche creditizieattente ai rischi di sovraindebitamento. Infine il contesto attuale pone in primo pianola promozione del microcredito quale stru-mento di integrazione sociale attraverso losviluppo di piccole iniziative economiche perla creazione o il recupero di un’autonoma ca-pacità di reddito.

Gestione degliinterventi sociali

Rendicontazionee controllo

AREE DI INTERVENTO

Realizzare un sistema di “coerenze organizzative” in gradodi indirizzare l’azione dei singoli e delle strutture aziendali in conformità con i valori dichiarati e le norme interne ed esterne.

Sviluppare prodotti e servizi, modelli di approccio commerciale e processi distributivi coerenti con le aspettative etiche, sociali ed ambientali degli stakeholder (nuove combinazioni prodotto/segmento/canale).

Valorizzare gli interventi nella collettività attraverso una linea di gestione organica coerente con le scelte identitarie e di business.

Attuare un sistema di monitaggio gestionale e di comunicazioneinterna ed esterna integrato e coerente con i modelli di riferimento.

Governo

dell’impresa

Gestione

degli affari

OBIETTIVI

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Il personale rappresenta il capitale umano diUBI – patrimonio distintivo di valori, capacità

e competenze – che il Gruppo è costantementeimpegnato a sviluppare affinché l’energia e icontributi dei singoli trovino piena espressionenei successi personali, di squadra e aziendali. A tal fine le politiche del personale sono im-prontate alla valorizzazione delle diverse espe-rienze professionali e umane provenienti dal-l’interno e dall’esterno e all’offerta di pariopportunità, fin dal momento della selezione,senza alcuna discriminazione di genere, orien-tamento sessuale, età, religione, razza o diver-sa abilità. Il 2008, secondo le previsioni del Pia-no Industriale 2007-2010, è stato caratterizzatoda un importante processo di mobilità infra-gruppo, che ha coinvolto le risorse umane digran parte delle Società del Gruppo. Questoprocesso è stato condotto perseguendo la va-lorizzazione e la crescita delle competenze delpersonale coinvolto, a supporto di una sempremaggiore integrazione, e cercando, per quantopossibile, di conciliare le esigenze professiona-li e personali con le necessità aziendali.

ASSUNZIONI

Delle assunzioni avvenute nel corso del 2008,circa il 76% ha riguardato inserimenti nellastruttura commerciale delle Banche Rete, siaper le necessità temporanee correlate all’uni-ficazione della piattaforma operativa e infor-matica, sia per il potenziamento della rete conl’apertura di 41 nuovi sportelli. Il 56% delle can-didature esaminate e il 42% delle assunzionihanno riguardato persone residenti in Lom-

bardia e le restanti, in considerazione dellastruttura federale e del radicamento territoria-le del Gruppo, le diverse aree geografi che di ri-ferimento. In queste aree, al fine di disporre an-che in prospettiva di professionalità adeguatealle esigenze di crescita del Gruppo, abbiamocontribuito al miglioramento dell’offerta for-mativa delle istituzioni scolastiche e universi-tarie, partecipando a incontri e pubblicazioni diorientamento professionale e soprattutto of-frendo ai giovani l’opportunità di integrare ilpercorso di studi con momenti di formazione“sul campo”.

STAGE

La presenza degli stagisti è correlata ai rap-porti di collaborazione instaurati con le princi-pali università italiane (oltre 100 progetti for-mativi attivati nel corso dell’anno), che si sonoconcretizzati in incontri con gli studenti, parte-cipazioni a career day e sponsorizzazioni dieventi dedicati. Oltre 500 giovani neolaureati eneodiplomati sono stati assunti con contratti atempo determinato o con contratto di sommi-nistrazione per la realizzazione dei progettiprevisti dal Piano Industriale, quali ad esem-pio riorganizzazioni di attività sui poli territo-riali e migrazioni informatiche sul sistemaunico di Gruppo.

PROCESSO D’INTEGRAZIONE

Nel corso dell’anno sono stati effettuati inter-venti di affiancamento a supporto delle migra-zioni informatiche, che hanno impegnato da430 a 720 risorse in funzione della banca inte-

IL PERSONALE. Valorizzareil capitale umano

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ressata dall’operazione. Ciò ha consentito diattuare con pieno successo l’implementazio-ne di un unico sistema informativo e di accele-rare il processo di integrazione del Gruppo,contribuendo in modo decisivo alla creazionedi una cultura aziendale unitaria. Al fine di pro-seguire nell’attività di armonizzazione dei pro-cessi e degli strumenti di valutazione, di utiliz-zare un linguaggio comune e di interagire conil personale in un contesto di sempre maggio-re trasparenza e coinvolgimento, l’Area Risor-se Umane si è focalizzata sulla diffusione de-gli strumenti di gestione del personale,coinvolgendo le società del Gruppo.

RELAZIONI SINDACALI

Il 2008 è stato contrassegnato da un’intensaattività riconducibile principalmente al com-pletamento dei piani di intervento e dei pro-cessi di integrazione del Gruppo previsti dalPiano Industriale 2007-2010, nel rispetto deiprincipi stabiliti dal Protocollo di Intesa Sinda-cale Piano Industriale di Integrazione 2007-2010 sottoscritto il 14 agosto 2007. Tra gli ac-cordi sottoscritti nell’anno per l’attuazione divari aspetti del processo di integrazione e ra-zionalizzazione delle strutture del Gruppo, diparticolare rilevanza è quello sottoscritto il 30gennaio 2008, che regolamenta sotto il profiloeconomico e normativo la realizzazione deiPiano di Accentramento Operativo per l’unifi-cazione del Sistema Informativo di Gruppo. Inmateria di Previdenza Complementare, il 20febbraio 2008 è stato perfezionato l’accordosindacale che ha regolamentato i riflessi sulle

INSERIMENTI

Nel 2008 sono state effettuate 1.327 nuoveassunzioni, 359 a tempo indeterminato(30,4%donne ), di cui 7 da interinale e 6 dastage e 968 a tempo determinato (42,9%donne). Nel corso del 2008 ci sono stateanche 230 trasformazioni del contratto datempo determinato in indeterminato. Perun totale di 1.557 inserimenti.

DIVERSAMENTE ABILI

Nel 2008 sono state effettuate 20assunzioni di persone diversamente abili,per un organico complessivo di 1.206risorse appartenenti alle categorieprotette.

SINDACATI

Nel Gruppo sono presenti nove organizzazioni sindacali alle qualiaderisce il 78% del personale. Nel 2008 gliincontri di attività sindacale sono stati 177per un totale di 650 ore.

SICUREZZA

Sul tema nel 2008 sono stati attivate 128sessioni formative che hanno coinvolto1.996 dipendenti.

ASILO NIDO

Sono 91 i posti disponibili in convenzione aMilano, Brescia, Bergamo e Jesi. Il livellodi utilizzo in media è del 70,3%.

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iniziative di previdenza e assistenza di UBI Ban-ca e Banca Popolare di Bergamo.

CLEMATIS ONLUS

Dal 2002 è attiva l’Associazione Clematis Onlus,che intende rispondere alle situazioni di diffi-coltà in cui si possono venire a trovare le fami-glie di dipendenti del Gruppo in servizio e in quie-scenza con figli disabili non autosufficienti,soprattutto quando non possono più contaresulla collaborazione solidale di entrambi i geni-tori. L’ Associazione ha stipulato convenzioni construtture specializzate per il ricovero – anchetemporaneo – dei figli e ha sottoscritto con UBIAssicurazioni Vita (ora Aviva Assicurazioni Vita)una polizza assicurativa innovativa, apposita-mente studiata per garantire ai figli disabili non

autosufficienti, che siano rimasti orfani di en-trambi i genitori, una rendita annua integrativarispetto a quanto essi già percepiscano per in-dennità e reversibilità. Vi sono inoltre contributiper l’acquisto di ausili non rimborsabili da entipubblici o privati.

PRESTAZIONI SOCIALI

Fra le prestazioni sociali ne ricordiamo alcu-ne. La prima riguarda il personale dipendentedelle Banche e delle altre Società del Gruppoche beneficia di una forma di previdenza inte-grativa attraverso l’adesione, da parte dell’a-zienda, a un fondo pensione aziendale o di set-tore o “aperto”. Un altro esempio si riferiscealla facoltà di ogni dipendente di accantonareulteriori somme al fondo, secondo percentua-

Un graduale processo di apprendimento edi consolidamento di conoscenze tecni-

che e di capacità relazionali e manageriali cherichiede la definizione di percorsi formativisempre meglio declinati sulle quotidianeesperienze lavorative. Nel 2008 sono state svolte quasi 135mila gior-nate di formazione (+23% rispetto il 2007) esono stati formati 15.010 dipendenti. La definizione dell’offerta formativa è guidatadagli indirizzi del Piano Industriale, del PianoCommerciale e del Documento Programma-tico della Sicurezza di Gruppo e di ogni singola

azienda e dai fabbisogni che emergono dal Si-stema di Rilevazione delle Competenze. L’ offerta formativa è articolata su dieci aree te-matiche ed è strutturata in Percorsi Formativispecifici per ruolo: una sequenza ideale di cor-si e di stage per consentire l’acquisizione, losviluppo delle competenze previste per il ruo-lo ricoperto all’interno dell’organizzazione.

La formazione continua dei dipendenti

RISORSE UMANE

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li diverse e scegliendo tra più linee di investi-mento, in funzione di quanto previsto dal rela-tivo statuto. Nelle Banche e Società del Grup-po sono presenti forme di assistenza sanitariaintegrativa (fondi/casse/polizze per spesemediche e sanitarie), che possono essereestese anche ai familiari, e nella maggior par-te delle aziende sono attive coperture assicu-rative che garantiscono la corresponsione diun capitale contro il rischio morte per causenaturali e contro il rischio di morte o invaliditàpermanente a seguito di un infortunio.

PARI OPPORTUNITÀ

Le politiche di pari opportunità del Gruppo ri-

guardano soprattutto la conciliazione degli im-pegni familiari e lavorativi (prevalentemente peril personale femminile, attraverso contrattipart-time e permessi, la cui fruibilità è definita alivello di contrattazione integrativa aziendale inmisura maggiore di quella fissata per legge, eservizi alla persona come gli asili nido), l’inseri-mento di personale appartenente alle catego-rie protette e più in generale la definizione di pro-gressioni di carriera che rispettino, per tutto ilpersonale, criteri di coerenza, equità e merito-crazia. Negli ultimi anni la componente fem-minile nel Gruppo è cresciuta costantemente,dato confermato anche nel 2008 con un au-mento dal 34,8% al 35,3% rispetto al 2007.

I PRINCIPALI OBIETTIVI

Introduzione della forma contrattuale di “apprendistato”, per creare e sviluppare percorsi di carriera per i giovani.

Estensione degli strumenti di rilevazione del potenziale; attivazione di nuovi progetti per la valorizzazione delle risorse.

Prosecuzione degli investimenti in formazione (in linea con il Piano Industriale 2007-2010), con la realizzazione di 91.000 giornate di formazione corrispondenti, nelle sole Banche Rete, al 2,6% delle giornate lavorative annue e pari a 5,7 giorni medi per dipendente.

Potenziamento della comunicazione interna attraverso lo sviluppo della Intranet aziendale e il potenziamento del Portale aziendale di Gruppo.

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Il Gruppo UBI Banca lavora per offrire a tuttii suoi azionisti un interessante rendimento e

una crescita di valore dell’investimento nelmedio-lungo termine,attraverso una gestio-ne prudente e dinamica, che persegue obiet-tivi di solidità patrimoniale, efficienza e reddi-tività con un attento controllo dei rischi. Nel corso del 2008 la generalizzata debolezzadei mercati finanziari, dettata da un susse-guirsi di eventi negativi, ha fatto registrare no-tevoli flessioni del corso del titolo, che si è col-locato tra il massimo di 18,85 euro per azione

e il minimo di 10,29 euro per azione, mante-nendo comunque un andamento miglioredella media dei titoli bancari inclusi nei princi-pali indici di riferimento italiani ed europei.Tutti gli azionisti della banca partecipanougualmente agli utili in proporzione del nu-mero delle azioni possedute. Il nostro obietti-vo è offrire la più adeguata remunerazionedell’investimento, compatibilmente con ilmantenimento di un assetto patrimoniale co-stantemente adeguato allo sviluppo sosteni-bile delle attività.

GLI AZIONISTI E I SOCI.Valore della partecipazione

Nei rapporti con i soci e gli altri azionisti ilGruppo si attiene a principi di correttez-

za, chiarezza e parità di accesso all’informa-zione, nel pieno rispetto delle norme che re-golano le relazioni con il mercato degliemittenti di titoli quotati. A questi principi ciuniformiamo attraverso le attività del Servi-zio Soci e dello Staff Investor Relations.

SERVIZIO SOCI

Il Servizio Soci cura tutti i rapporti con i soci,propone e coordina le iniziative in loro favore.A tutti i soci viene inviata, con cadenza alme-no annuale, una comunicazione scritta – la“Lettera ai Soci” – per aggiornarli sulla situa-zione economico-patrimoniale del Gruppo esui progetti in corso.

Comunicazione strategicaSTAFF INVESTOR RELATIONS

Lo Staff Investor Relations ha il compito dicurare la relazione con gli investitori istitu-zionali, sia equity (investitori in titoli azionari)sia fixed income (investitori in titoli obbliga-zionari), e gli analisti finanziari. Gli investitori vengono seguiti quotidiana-mente mediante contatto telefonico e pe-riodicamente attraverso incontri indivi-duali e di gruppo, spesso con il topmanagement, presso le sedi del Gruppo enell’ambito di eventi. Particolare attenzio-ne è dedicata alla correttezza, trasparenzae completezza delle informazioni che ven-gono rese disponibili agli organi di informa-zione e al pubblico tramite comunicati e sulsito on line del Gruppo.

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Anche per il 2008, nonostante gli effetti dellacrisi economica in atto, UBI Banca ha delibe-rato di proporre all’Assemblea dei soci 2009l’approvazione di un dividendo, pur se ridotto a0,45 euro per azione rispetto ai 0,95 euro delloscorso anno. Oltre alla proposta di dividendo, il Consiglio diGestione e il Consiglio di Sorveglianza di UBIBanca hanno deliberato di sottoporre all’ap-provazione dell’Assemblea dei soci due inizia-tive finalizzate sia a fidelizzare gli azionisti siaa garantire il mantenimento nel medio termi-ne della solidità patrimoniale e della liquiditàche caratterizzano attualmente il Gruppo eche sono ritenute necessarie per continuaread esprimere la tradizionale vicinanza al ter-ritorio e al suo tessuto economico, anche allaluce dell’esigenza di sostenere le impresenell’attuale difficile congiuntura di mercato.

ESSERE SOCIO

Il diritto di partecipare alla vita sociale, espri-mendo il proprio pensiero e il proprio voto nel-le assemblee, è la principale prerogativa chedistingue il socio. La partecipazione assem-

bleare è un diritto del socio, ma anche un valo-re per la banca. Un’ampia partecipazione è unimportante segnale di affezione, arricchimen-to del dibattito e garanzia di più ampia condivi-sione delle decisioni. Per questo motivo, in continuità con il pro-gramma triennale di concorso a premi avviatonel 2007 con lo scopo di incentivare la parteci-pazione assembleare, anche nel 2008, al ter-mine della discussione e della deliberazionedi tutti i punti all’ordine del giorno, i soci inter-venuti e debitamente accreditati – anche perdelega o rappresentanza – hanno partecipatoall’estrazione a sorte di tre automobili per unvalore complessivo di oltre 60.000 euro. Analo-ga iniziativa è prevista per il 2009.Nel perseguimento dello scopo mutualisticoUBI Banca offre ai soci anche Progetto Valore,un pacchetto di prestazioni assicurative gra-tuite e di agevolazioni sui principali prodotti eservizi bancari.

I PRINCIPALI OBIETTIVI

Miglioramento e sviluppo delle relazioni con tutti gli azionisti e la comunità finanziaria.

Realizzazione di iniziative tese alla realizzazione dello scopo mutualistico nei rapporti con i soci.

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Tutte le attività del Gruppo sono orientate almiglioramento continuo delle relazioni

con la clientela attraverso una condotta im-prontata a principi di legalità, trasparenza, cor-rettezza, affidabilità e responsabilità. A una po-litica dei prezzi concorrenziale e trasparente, ilGruppo associa un forte orientamento all’in-novazione e alla qualità per il costante adegua-mento dell’offerta commerciale alle esigenzedi flessibilità, sicurezza e protezione espressedalle famiglie e ai progetti di crescita, sviluppocompetitivo e internazionalizzazione delle im-prese. Le Banche Rete adottano un approcciocommerciale unitario, focalizzato sulle esi-genze della clientela attraverso la prossimitàfi sica nel presidio del territorio e modelli di ser-vizio specializzati per mercati (Retail, Private eCorporate) e assistiti da un’infrastruttura tec-nologica e organizzativa costantemente ag-giornata e potenziata. Nell’ambito dei tre mercati i clienti sono suddi-visi per segmenti omogenei in termini di esi-genze e comportamenti finanziari, al fine disviluppare relazioni, prodotti e servizi il piùpossibile personalizzati. Ogni segmento è ge-stito da strutture distributive dedicate e figureprofessionali specializzate, che assicurano aciascun cliente un riferimento unico, persona-le e diretto. Nel realizzare la missione di bancapopolare fortemente radicata nelle comunitàlocali di riferimento, il Gruppo mantiene fermol’orientamento a distinguersi per l’eticità deicomportamenti, che devono essere semprecoerenti con i valori dichiarati e improntati al ri-spetto di norme deontologiche chiare e condi-

vise, oltre che alla conformità con le disposi-zioni di legge e regolamentari. Il Gruppo da al-cuni anni ha emanato il Codice di Comporta-mento ex D.Lgs. 231/2001.

FINANCIAL MARKET FOCUS

Negli ultimi anni è diventato cruciale per la re-putazione delle banche il tema della correttez-za e trasparenza nella prestazione dei servizidi investimento alla clientela privata che operain regime di risparmio amministrato. Già da tempo UBI Banca ha istituito specificipresidi organizzativi, tra cui il servizio FinancialMarket Focus per la produzione e la distribu-zione di informazioni di natura finanziaria alleDirezioni Commerciali e agli operatori delle

I CLIENTI. Norme chiare e condivise

Iprimi risultati dell’indagine di customer sa-tisfaction Progetto Ascolto, avviata nel 2008,

riscontrano un livello di soddisfazione in linea(Mass Market e Affluent) o maggiore (SmallBusiness) rispetto ai dati di benchmark di De-moskopea, mentre qualche criticità è emer-sa nel segmento Corporate, nel quale è stataregistrata una maggiore soddisfazione al cre-scere della dimensione delle aziende. L’inda-gine nel corso del 2009 consentirà di monito-rare l’andamento per il Gruppo, per le singoleBanche Rete e filiali.

Progetto Ascolto per conoscere i clienti

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Banche Rete del Gruppo. Questo servizio èerogato da una specifica funzione costituita inseno all’Area Finanza di Capogruppo e si pro-pone di assicurare un costante ed efficace sup-porto agli operatori nel fornire ai clienti – an-che in funzione degli obblighi previstite dallanormativa Consob– informazioni coerenti coni loro obiettivi di investimento e di favorire laclientela nell’assumere, nella propria autono-ma responsabilità, scelte di investimento e di-sinvestimento fondate sulla conoscenza deglistrumenti finanziari e sulla consapevolezzadei diversi rapporti rischio-rendimento che licaratterizzano.

CONSORZIO PATTI CHIARI

Con riferimento alle iniziative dell’ABI, chesvolge un ruolo importante di integrazionedelle norme relative agli intermediari bancarie finanziari per il miglioramento della traspa-renza e della qualità del rapporto banca-clien-te, il Gruppo ha aderito al Consorzio PattiChia-ri (con la partecipazione diretta agli organi di

governo del Consorzio) e al Protocollo ABI-Confindustria. Il Consorzio PattiChiari(www.pattichiari.it) è nato nel settembre 2003per promuovere un rapporto nuovo e più tra-sparente tra banche, famiglie e imprese. Dopo cinque anni di attività si è manifestata lanecessità di rilanciare l’iniziativa su basi nuovee pertanto l’assemblea straordinaria dei con-sorziati del 31 ottobre 2008 ha ratificato unnuovo Statuto. Inoltre il Consorzio PattiChiari ha varato unanuova strategia per garantire migliori e più tra-sparenti condizioni di concorrenza nel sistemacon l’attuazione di trenta regole e strumentidenominati Impegni per la Qualità. Questi ulti-mi si sviluppano in quattro aree: mobilità dellaclientela, semplicità e chiarezza informativa,assistenza alla clientela, sicurezza. Nell’ambito del Consorzio PattiChiari prose-gue, con il contributo di varie banche del Grup-po, anche l’attività di promozione dell’educa-zione finanziaria tra i giovani con programmididattici rivolti alla scuola secondaria.

I PRINCIPALI OBIETTIVI

Rispondere con trasparenza e adeguatezza dei prodotti e servizi offerti alle esigenze delle famiglie e delle piccole e medie imprese per il superamento delle difficoltà prodotte dalla crisi economica in atto.

Proseguire, come da progetto, l’indagine di customer satisfaction avviata nel 2008 (Progetto Ascolto) e, sulla base delle priorità emerse dalle prime fasi della rilevazione, avviare un piano di azione per valorizzare i punti di forza e intervenire sulle aree di miglioramento.

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LE FAMIGLIE. Soluzionicontro la crisi

Alcune banche del Gruppo (in particola-re Banca Popolare di Bergamo, Banco

di Brescia e Banca Regionale Europea) sonostate coinvolte da enti e organizzazioni di as-sistenza sociale, come le Caritas diocesa-ne, in iniziative di prestito di solidarietà fina-lizzate ad alleviare situazioni di estremodisagio economico delle famiglie a seguitodi eventi straordinari come la perdita del la-voro e la collocazione in mobilità o in cassaintegrazione. Oltre a contribuire con dona-zioni alla costituzione di appositi fondi di ga-ranzia, le Banche Rete stanno mettendo adisposizione linee di credito a tasso zero daerogare nel corso del 2009.

Disagio.Prestito di solidarietà

Il Gruppo UBI Banca offre prestiti sull’ono-re a tassi agevolati, finalizzati a sostenere

le spese di studio e formazione fino al conse-guimento di un’autonoma capacità di reddi-to. Oltre ad aderire all’iniziativa DiamogliCredito promossa dal Ministero delle Politi-che Giovanili e dall’ABI, il Gruppo ha istituito,in convenzione con varie università, proprielinee di credito, come Dottor Creso di Bancodi Brescia e Banca Regionale Europea inconvenzione con le Università di Brescia e diPavia (che rappresenta l’iniziativa con lamaggiore dotazione di fondi) per prestiti finoa 5mila euro/anno per un massimo di 20milaeuro restituibili in 96 rate d’importo fisso.

Giovani.Diamogli credito

Nel corso del 2008 l’aumento dei tassi inter-bancari (Euribor), conseguente alla grave

crisi finanziaria internazionale, ha determina-to una situazione di difficoltà nel sostenere ilrimborso delle rate, più elevate perché grava-te da maggiori interessi, per molte famiglieche avevano stipulato un mutuo a tasso varia-bile. Per aiutare i mutuatari in difficoltà offren-do loro la possibilità di ottenere condizioni piùvantaggiose, il Legislatore è intervenuto in tredirezioni: portabilità dei mutui, rinegoziazionedella rata e sostituzione del tasso di riferimen-to. In ottemperanza del Decreto Anti-crisi (D.L.

29 nov. 2008 n. 185 convertito nella L. n. 2 del 28gen. 2009), con Mutuo Sempre Light il Gruppoha attivato l’offerta di mutui indicizzati al tassodi rifinanziamento principale della BCE (Ban-ca Centrale Europea) in sostituzione del tassointerbancario (Euribor), non solo per l’acqui-sto dell’abitazione principale (come previstodalla legge), ma anche per la sua costruzioneo ristrutturazione. In aggiunta alle agevolazio-ni previste dalla normativa, per i mutui a tassovariabile sono state attivate due iniziative tesea facilitare la sostituzione di mutui divenutitroppo onerosi e, per le famiglie meno abbien-

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ti, a evitare in prospettiva aumenti insostenibi-li delle rate per effetto di eventuali aumenti deitassi di interesse assunti a riferimento.

MUTUI PER LA CASA

Con la Campagna Rottamazione, avviata a fine2007 e proseguita nei primi mesi del 2008, ilGruppo ha affrontato il problema della sostitu-zione di mutui accesi da clienti presso un’altrabanca e divenuti troppo onerosi, facendosi ca-rico delle spese notarili e dell’imposta sostitu-tiva. Al termine della campagna sono stati con-clusi 832 contratti di rinegoziazione, a fronte di

8.307 clienti contattati. Per le famiglie menoabbienti (con reddito non superiore a 26.000euro l’anno) è stato messo a punto un finanzia-mento per l’acquisto dell’abitazione che, oltread offrire condizioni competitive (Euribor a 3mesi più 0,50), prevede un piano di rimborso didurata variabile in funzione dell’andamentodel tasso di riferimento, al fine di mantenerecostante l’importo della rata. Il finanziamentoè assistito dalla copertura assicurativa Blue-credit, che interviene con il pagamento dellerate in caso di eventi quali disoccupazione, ina-bilità o lunghi ricoveri del debitore.

Con particolare riguardo alla cassa inte-grazione, Banca Popolare di Bergamo,

Banca Popolare Commercio e Industria,Banca di Valle Camonica e Banco di Bresciahanno aderito agli accordi territoriali rag-giunti nei tavoli istituiti localmente da alcuneProvincie, Sindacati e Associazioni di Cate-goria. Le banche si sono impegnate, oltre chead offrire la possibilità di sospendere il paga-mento delle rate degli eventuali mutui in es-sere sulla prima casa, ad anticipare le som-me della Cassa integrazione guadagni (Cig),senza costi né interessi, fino al momento delpagamento da parte dell’INPS subordinatoall’approvazione di un apposito decreto.

Lavoro.Anticipo della Cig

La promozione dell’inclusione socialecomporta anche la rimozione di possibili

limitazioni nell’accesso ai servizi. UBI Bancaprosegue nell’impegno all’eliminazione del-le barriere architettoniche nelle filiali e negliuffici, individuando le priorità di intervento infunzione delle necessità rilevate e delle atti-vità di manutenzione. Nel 2008 sono statirealizzati bagni per disabili in 13 filiali e ram-pe di accesso e servoscale in 3 filiali, mentrein 1 fi liale è stata ridotta l’altezza da terra del-l’ATM bancomat. Per la piena integrazionedelle persone non e ipo vedenti attivazione diservizi bancari automatizzati con schermi lu-minescenti, tasti tattili, guida vocale.

Disabilità.Banche accessibili

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Con la globalizzazione dell’economia il so-stegno all’economia del territorio non può

prescindere dalla capacità di servire adegua-tamente le attività estere delle imprese localisoprattutto nei mercati emergenti. Nel corsodel 2008 gli Uffici di Rappresentanza di UBIBanca hanno effettuato oltre 700 interventi.All’attività operativa, con la partecipazione amissioni commerciali promosse da ABI, Con-findustria e Istituto per il Commercio Estero(Messico in febbraio e Vietnam in Novembre),il Gruppo UBI Banca ha affiancato un’attivitàdi promozione culturale del Sistema Italia e diformazione/informazione agli imprenditorisui temi dell’internazionalizzazione.

Estero.Formare gli operatori

Lle nuove tecnologie eliminano le distanzee i limiti temporali di accesso alla banca. Il

servizio di Internet Banking Qui UBI consenteai clienti di essere informati sulla propria po-sizione bancaria (conti correnti, depositi titoli,carte di pagamento, mutui, assicurazioni,ecc.) e di eseguire svariate operazioni di pa-gamento e di investimento in tempo reale, conestrema sicurezza, risparmiando tempo edenaro. La clientela meno propensa all’utiliz-zo di Internet oppure che non dispone di unaconnessione può utilizzare i servizi del Con-tact Center telefonico, un numero verde, atti-vo con orario esteso da lunedì a venerdì finoalle ore 21 e il sabato fino alle ore 20.

Tecnologie/1.Internet banking

MICROCREDITO: NUOVA POLITICA DEL LAVORO

Per favorire l’accesso al credito delle ca-tegorie più deboli (giovani, anziani, la-

voratori precari, disabili e immigrati) comepresupposto per l’inclusione sociale , rive-ste particolare importanza il microcredito.Questo strumento mira allo sviluppo o alrecupero di una capacità di reddito attra-verso la creazione di opportunità lavorativedi carattere micro-imprenditoriale. Il mi-

crocredito consiste nell’erogazione di fi-nanziamenti di importo limitato (in media7/8.000 euro e non superiore a 15.000 euro)per un minimo di 12 a un massimo di 60mesi. Per contribuire allo sviluppo del mi-crocredito anche nel nostro Paese abbiamoavviato una partnership strategica – desti-nata a divenire pienamente operativa neiprimi mesi del 2009 – con PerMicro S.p.A..

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PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Nel 2008 il Gruppo ha avviato la commercializ-zazione di Utilio Speciale PMI e Utilio SpecialeAffari, due nuovi conti correnti “a pacchetto”della linea Utilio, pensati per rispondere in ma-niera flessibile e innovativa alle esigenze dellepiccole e medie imprese e di artigiani, com-mercianti. A fronte del pagamento di un cano-ne mensile fisso, ogni cliente può personaliz-zare il proprio conto all’interno di una listamodulabile di servizi. Sono state firmate con-venzioni con associazioni di categoria per faci-litare l’accesso al credito.

UBI LEASING

Il Gruppo UBI Banca è intervenuto anche nelcomparto del leasing attraverso un accordotra UBI Leasing e alcuni Consorzi fidi conven-zionati. L’intesa sottoscritta consente alleaziende, che si trovino in difficoltà tali da nonpoter rispettare gli impegni assunti, di richie-dere una revisione del contratto di leasing incorso, che il Gruppo si impegna a valutare inmaniera specifica per ogni azienda. UBI Lea-sing ha avviato di propria iniziativa l’esame del-le posizioni più evidenti contattando le impre-se interessate per colloqui conoscitivi.

Per la tranquillità dei clienti il Gruppo cura lasicurezza dei canali a distanza, utilizzando

sistemi di protezione da frodi e da accessi nonautorizzati costantemente aggiornati e moni-torati. Tra questi, molto efficace si è rivelata latessera Qui UBI per la gestione di codici di con-ferma delle operazioni dispositive. Nel corsodell’anno il Gruppo è stato oggetto di numerosiattacchi di phishing, per i quali ha adottato tem-pestive e strutturali misure di contrasto, il co-stante e puntuale monitoraggio degli eventi so-spetti, condiviso con le Banche Rete, e unacapillare azione di informazione sulle cauteleda adottare rivolta ai gestori di filiale, agli ope-ratori del Contact Center e ai clienti.

Tecnologie/2.Navigare in sicurezza

Nel 2008 il Gruppo ha uniformato i siti Inter-net delle Banche Rete, attraverso i quali

chiunque abbia una connessione può acquisi-re informazioni sui prodotti e servizi per i priva-ti (sezione La tua Famiglia) e per i professioni-sti e le imprese (sezione La tua impresa) e ingenerale sulla storia, i documenti e le attivitàrivolte al territorio di ciascuna banca. Questi sitioggi esprimono la vocazione locale delle no-stre banche, veicolano l’accesso ai servizi ren-dicontativi e transattivi e sono il più immediatostrumento di comunicazione delle iniziativecommerciali del Gruppo. Nel 2008 sono stati14,5 milioni gli accessi per 25 milioni di paginevisitate e una media di 42.500 visitatori al mese.

Tecnologie/3. Siti web uniformati

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I FORNITORI. Trasparenzanegli approvvigionamenti

I PRINCIPALI OBIETTIVI

Aumentare l’apertura verso il mercato, estendendo le richieste di offerta a nuovi potenziali fornitori muniti dei requisiti standard; migliorare e snellire i processi amministrativi per minimizzare gli aspetti burocratici e garantire il massimo rispetto delle condizioni da parte della banca.

Maggiore attenzione per gli aspetti sociali e ambientali connessi ai rapporti di fornitura.

Lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa di-pendono anche da una strategia di approv-

vigionamento sul mercato di beni e servizi chesia capace di contribuire all’efficienza dellestrutture operative e organizzative e dei pro-cessi aziendali in un contesto di sostenibilitàeconomica, sociale e ambientale della gestio-ne. Per questo motivo tutti i fornitori, e in parti-colare quelli strategici e ricorrenti, sono sele-zionati con cura rispetto a criteri dieconomicità, qualità del servizio e affidabilitàtecnica, commerciale e finanziaria. Il Gruppo ricorre al mercato per l’acquisto dibeni e servizi per l’informatica, le telecomuni-cazioni, il marketing, i servizi logistici, di ma-nutenzione immobiliare e impiantistica, la si-curezza, il back office, i servizi generali e iservizi del personale. A ciò si aggiungono leconsulenze strategiche, organizzative, legali esocietarie, il cui utilizzo è finalizzato ad acqui-sire competenze specialistiche non disponibi-li in azienda o a ricevere assistenza nella rea-

lizzazione di iniziative complesse o straordina-rie. La nostra condotta nei rapporti con i forni-tori è finalizzata al mantenimento di relazionidi reciproca soddisfazione, a tutela dell’effi-cienza e dell’immagine del Gruppo UBI Ban-ca, ed è improntata al rispetto di principi di tra-sparenza, eguaglianza, lealtà, correttezza econcorrenza.

CONDIZIONI CONTRATTUALI

Le nostre condizioni contrattuali sono costan-temente allineate alle normative vigenti, sullabase di una ricorrente attività di verifica con-dotta dall’Area Affari Legali della Capogruppo-che si avvale, ove necessario, di consulenzespecialistiche. A tutti i nostri fornitori richiedia-mo il pieno rispetto delle norme a tutela dei di-ritti dei lavoratori impiegati nelle prestazioni,vale a dire i contratti collettivi di lavoro della ca-tegoria di appartenenza, le disposizioni in ma-teria previdenziale, antinfortunistica e assicu-rativa e sulla sicurezza e salute sul lavoro.

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LA COLLETTIVITÀ. Risorseper promuovere i territori

Il Gruppo UBI affianca all’attività bancaria un’intensa attività di supporto a iniziative dipromozione sociale e culturale nelle proprie comunità di riferimento, con interventi

funzionali all’affermazione dell’identità aziendale e al perseguimento dello scopo mutualistico caratteristico di banca popolare. La selezione delle azioni e dei progettiè orientata a criteri di coerenza con i valori del Gruppo e di efficienza, efficacia e sostenibilità sia per le sponsorizzazioni sia per le erogazioni liberali.

Attività sociali, ricreative e sportiveAssistenza e solidarietàIstruzione e formazione

Università e ricercaCultura

Recupero patrimonio artistico e tutela ambiente

Attività sociali, ricreative e sportiveAssistenza e solidarietàIstruzione e formazione

Università e ricercaCultura

Recupero patrimonio artistico e tutela ambiente

22,5%

63,3%7,2%

3,9%

22,5%

2,3%0,8%

6,7%37,0%

11,7%

7,6%

14,4%

Gli interventi complessivi del Gruppo a favore della collettività

Donazioni: 13,3 mln €

Sponsorizzazioni: 11,0 mln €

13,3 milioni di euro (+18,3% rispetto al 2007) sono stati devoluti dal Gruppo a sostegno di organizzazioni sociali del territorio, con un impegno crescente per la cultura, l’assistenza e solidarietà e gli interventi di recupero del patrimonio artistico e tutela ambientale.

Nel 2008 le sponsorizza-zioni effettuate hanno raggiunto il valore di 11 milioni di euro (+23,5% rispetto al 2007). Attività sociali, ricreative e sportive e attività culturali rimangono i principali ambiti di intervento.

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I PRINCIPALI OBIETTIVI

Definire le linee guida per la realizzazione degli interventi in favore della collettività.

Gestire le risorse a disposizione del Gruppo basandosi su rigorosi criteri di efficacia, efficienza e coerenza con le strategie e gli obiettivi commerciali e di responsabilità sociale del Gruppo.

Migliorare le attività di rendicontazione attraverso lo sviluppo delle attività di ascolto intraprese.

CESVI SUBITO

Tra le partnership più significative del Gruppoè quella con la ONG CESVI. Per l’intervento inBangladesh dopo il ciclone Sidr il Gruppo haattivato la campagna CESVI sUBIto che coin-volgendo la clientela ha apportato oltre 80mila euro, raddoppiati poi dalla donazionedella Banca. Con il progetto CESVI sUBItosono state costruite 450 case e sono stati rea-lizzati 347 servizi sanitari.

UBI BANCA

La Capogruppo, oltre ad assicurare le dota-zioni patrimoniali delle Fondazioni, intervieneautonomamente o in concorso con le BancheRete. Questo avviene soprattutto su iniziativeche non siano strettamente connesse a unambito territoriale specifico e sulla promozio-ne di partnership con importanti organizza-zioni.

BANCHE RETE

Le Banche Rete agiscono in maniera autono-ma sul territorio in funzione delle conoscenzedegli interessi meritevoli di tutela e di promo-zione. Nel corso del 2008 hanno erogato, sot-to forma di donazioni e sponsorizzazione, con-tributi per circa 14,5 milioni di euro -pari al60% del totale erogato dal Gruppo - privile-giando i settori delle attività sociali, ricreativee sportive, della cultura e dell’assistenza.

FONDAZIONI

Le Fondazioni del Gruppo affiancano le Ban-che Rete sul territorio sostenendo interventiconformi ai loro dettati statutari. Nel corso del2008 hanno erogato contributi per 7,1 milionidi euro - pari al 53% del totale delle donazionidel Gruppo - privilegiando i settori della cultu-ra, dell'assistenza e solidarietà, delle attivitàsociali, ricreative e sportive.

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AMBIENTE. Riduzione deiconsumi ed energia verde

L’attività bancaria ha un impatto minoresull’ambiente rispetto a quella industria-

le. Nondimeno UBI Banca riconosce la neces-sità di contribuire alla tutela ambientale e allalotta ai cambiamenti climatici, perseguendosistematicamente il miglioramento delle pro-prie performance ambientali.In particolare il Gruppo è impegnato nell’im-plemetazione dell’efficienza energetica degliedifici, il costante monitoraggio dei consumienergetici per l’ottimizzazione e la riduzionedegli sprechi, l’utilizzo di sistemi di illumina-zione e di componenti informatici a basso con-sumo, il ricorso alle energie rinnovabili, la ri-duzione dei rifiuti e la verifica del correttosmaltimento di quanto non può essere avviatoa riciclo o recupero. Nel corso del 2008 il Grup-po non ha subito sanzioni per mancato rispet-to di normative ambientali.UBI Banca ha istituito in seno alla controllataUBI Sistemi e Servizi il Settore Energy Mana-gement e Normativa, che definisce le linee gui-da per l’ottimizzazione dei consumi energeticidelle Società del Gruppo e ne monitora l’appli-cazione, intervenendo direttamente e/o indi-rettamente sugli aspetti tecnici, comporta-mentali, normativi e contrattuali.

M’ILLUMINO DI MENO

Per il terzo anno consecutivo il Gruppo UBIBanca ha aderito alla Giornata Internazionaledel Risparmio Energetico “M’illumino dimeno”, che quest’anno è stata patrocinata dalParlamento Europeo. L’evento si è svolto ve-nerdì 13 febbraio 2009 e il Gruppo dalle ore 18

e per tutta la notte ha spento le insegne delleprincipali sedi di UBI Banca e delle BancheRete a Bergamo, Brescia, Roma, Milano, Va-rese, Cuneo, Bari, Cosenza, Genova, Jesi eBreno. L’iniziativa, di valore simbolico, è stata accom-pagnata da un’azione di sensibilizzazione ri-volta a tutto il personale, perché il significativoabbattimento dei consumi energetici e dellaemissioni inquinanti dipende molto dai com-portamenti individuali e da quei piccoli accor-gimenti che ciascuno può adottare tanto neiluoghi di lavoro quanto a casa.

Il Gruppo UBI Banca nel corso del 2008 ha ri-dotto l’emissione di C02 a seguito di un co-

stante impegno verso le energie rinnovabili.Nel 2008 il 71% dell’energia elettrica utilizzataproviene da fonti rinnovabili. Il Gruppo nel 2008 ha ridotto di circa il 10% leemissioni di CO2 rispetto al 2007. Carta e toner rappresentano le componenti piùimportanti dal punto di vista economico e delconsumo di risorse naturali. Nel 2008 il 41%della carta consumata è ecologica. Per dimi-nuire l’utilizzo della carta sono stati avviati nu-merosi progetti. I rifiuti differenziati per il 98,8% sono stati av-viati a riciclo/recupero.

Consumi. Risparmio e riciclo

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QUI UBI PER L’AMBIENTE

Qui UBI per l’Ambiente è un’iniziativa di marke-ting realizzata in collaborazione con il WWFItalia per la promozione di Qui UBI, il servizio diInternet banking del Gruppo. La campagna propone l’utilizzo del servizionon solo come scelta di comodità e di conve-nienza economica, per la possibilità di “entra-re in banca” in ogni momento comodamenteda casa o dall’ufficio via internet o telefono e dieffettuare le normali operazioni bancarie a co-sti inferiori che in filiale, ma anche come scel-ta di attenzione per l’ambiente, grazie alla ri-duzione degli spostamenti e quindi delleemissioni di CO2 e alla riduzione del consumodi carta e toner con l’invio degli estratti conto edegli altri documenti bancari in formato elet-tronico. La collaborazione con il WWF prevedeche il Gruppo, attraverso i contributi erogatidalla Capogruppo e dalle Banche Rete, so-stenga progetti di conservazione e tutela am-bientale adottando simbolicamente per tutto il2009 cinque oasi del sistema WWF e due Par-chi regionali. Per dare un incentivo in più, QuiUBI per l’Ambiente è anche un concorso a pre-mi che mette in palio tra gli utilizzatori del ser-vizio alcuni fine settimana e viaggi in località tu-ristiche italiane particolarmente interessantisotto il profilo naturalistico.

FINANZIAMENTI VERDI

Il Gruppo incentiva con prodotti di finanzia-mento specifici gli investimenti per la diversificazione delle fonti energetiche, per la produ-zione di energia da fonti rinnovabili o a bassoimpatto ambientale e per la razionalizzazionedei consumi. L’offerta è incentrata su Nuova Energia e ForzaSole. La prima è dedicata agli imprenditori cheinvestono nella sostenibilità ambientale ed èarticolata in due linee specializzate: “Fotovol-taico” e “Fonti Rinnovabili e Risparmio Ener-getico”. La linea “Fotovoltaico” riguarda gli in-vestimenti per la realizzazione el’ampliamento di impianti per la produzione dielettricità dall’energia solare. La linea “FontiRinnovabili e Risparmio Energetico” finanziainvestimenti per la produzione di energia dallediverse fonti rinnovabili o a basso impatto am-bientale come ad esempio eolica, solare, geo-termica, idraulica, da moto ondoso, biomasse,gas di discarica e biogas. La linea finanzia al-tresì interventi per la razionalizzazione delconsumo, il risparmio energetico e il migliora-mento dell’efficienza energetica (compresi gliinterventi di bioedilizia). Forze Sole è invece un prestito a tasso agevo-lato rivolto alle famiglie che intendono acqui-stare e installare un impianto fotovoltaico.

I PRINCIPALI OBIETTIVI

Progressiva attuazione della policy ambientale adottata a fine 2008 attraverso la pianificazione di obiettivi e progetti specifici.

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SInteSI del BIlanCIo SoCIale 2008 del GRUPPo UBIBanCaa cura della redazione di Vita

Vita non profit MagazineSupplemento al numero di Vita di questa settimanaRegistrazione al tribunale di Milano n.397 dell’8 luglio 1994Poste italiane Spa sped. abb. post. – d.l. 353/03 (cpnv. l46/04)art. 1 comma 1 dCB - Milano

direttore responsabile: Giuseppe FrangiRedazione a cura di Carmen Morrone Progetto grafico: Maria Zaramella

Stampato nel giugno 2009 da Fiorin arti Grafiche, Sesto Ulteriano Milano

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«Anche quest’anno con la pubblicazione del Bilancio Sociale insieme al Bilancio Consolidato, proseguiamo nell’impegno a rendere conto unitariamente a tutti i nostri stakeholder, con continuità e trasparenza, delle nostre scelte di gestione e dei risultati conseguiti, nell’ambito di un percorso di miglioramento continuo fondato sull’adozione di strumenti di governo della responsabilità sociale sempre più efficaci e trasparenti e di programmi di ascolto e dialogo sempre più sistematici e strutturati»

IN COLLABORAZIONE CON

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