Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

90
Lezioni di piano © 2012 F. Biasioli – Rev. 0 FRANCESCO BIASIOLI LEZIONI DI PIANO In ricordo di un amico

description

I particolari sono importanti

Transcript of Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Page 1: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Lezioni di piano © 2012 F. Biasioli – Rev. 0

FRANCESCO BIASIOLI

LEZIONI DI PIANO

In ricordo di un amico

Page 2: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

LEZIONI DI PIANO - Introduzione

Lezioni di piano © 2012 F. Biasioli – Rev. 0

Copyright 2012 Francesco Biasioli Per contattare l’autore: [email protected] Quest'opera è rilasciata con licenza Creative Commons, Attribuzione Non commerciale NC - Condividi allo stesso modo SA 3.0 - Unported. Per una copia della licenza visitare il sito http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/.

Page 3: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

LEZIONI DI PIANO - Introduzione

Lezioni di piano © 2012 F. Biasioli – Rev. 0

Introduzione: dall’“olismo” al “conceptual design”

E’ di moda, di questi tempi, l’aggettivo “olistico” . Cosa vuol dire?

L'olismo (dal greco όλος, cioè "la totalità") è una posizione filosofica basata sull'idea che le proprietà di un

sistema non possano essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti. Relativamente a ciò che può

essere chiamato "olistico", per definizione, la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente

della somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente. Un tipico esempio di struttura olistica è

l'organismo biologico perché un essere vivente, in quanto tale, va considerato sempre come un'unità-totalità non

esprimibile con l'insieme delle parti che lo costituiscono. Ma anche una macchina, in molti casi, non essendo

esprimibile come una sommatoria funzionale delle sue parti, deve essere considerata olistica….La parola,

insieme all'aggettivo olistico, è stata coniata negli anni venti da Jan Smuts (1870-1950) uomo politico,

intellettuale e filosofo sudafricano, autore di Holism and Evolution ("Olismo ed evoluzione") del 1926:, l'olismo è

secondo lui esprimibile come il frutto strutturale di un'"evoluzione emergente", dove la complessità strutturale in

un ente non è riducibile ai suoi aggregati, Smuts ha definito l'olismo come «...la tendenza, in natura, a formare

interi che sono più grandi della somma delle parti attraverso l'evoluzione creativa»(Wikipedia)

Nella pratica si usa tale aggettivo quando, per trattare in modo completo un particolare tema e comprenderne la complessità occorre “guardarlo dall’alto”, evitando di privilegiare un solo punto di vista. E’ questo l’approccio che guiderà queste: non si può progettare una struttura se non la si vede come risultato finale di calcolo, materiali, esecuzione, norme, prescrizioni, denari spesi…

Un approccio “olistico” dunque, basato su una visione “positiva” delle norme come insieme non di vincoli ma di “regole di buona pratica” che, comprese e utilizzate correttamente, sono in grado di fornire al progettista gli strumenti per indirizzare il progetto e soddisfare tutte le prestazioni richieste. Perché, nonostante tutto, le buone norme non sono innovazione, sono (quasi) sempre un punto di sintesi di esperienze acquisite su cui si sono trovate d’accordo un certo numero di esperti sperabilmente di buon senso.

Un approccio “olistico” da applicare a cosa? A quello che, con un altro termine di moda, viene chiamato “conceptual design”

Per le strutture il “conceptual design può essere definito come il momento del processo di progettazione in cui

vengo prese le decisioni fondamentali circa la natura e la forma di una struttura…con la scelta di una soluzione

appropriata tra le molte possibili per risolvere un particolare problema. I buoni progetti sono caratterizzati dalla

proposta di soluzioni che emergono in quanto risulta perfettamente chiaro come sono stati soddisfatti i diversi

vincoli del progetto (requisiti funzionali, strutturali, di durabilità e requisiti ambientali tali da garantire la

sostenibilità dell’opera (fib - Bollettino 51 pagg.3-11)

In queste lezioni - brevi, di poche pagine, da leggere senza fare fatica - verrà trattato dunque con particolare attenzione il “progetto preliminare” di una struttura alla luce dell’insieme di prestazioni che questa deve fornire, prestazioni che le norme tecniche basate sugli Eurocodici ricordano nel loro preambolo al progettista essere resistenza, funzionalità, durabilità, ottenute cercando una certa ridondanza strutturale per affrontare eventi imprevisti. E dato che si sta prendendo coscienza che le strutture, per come vengono progettate, per tipo e quantità di materiali utilizzati e per modalità di realizzazione e per smaltimento finale devono essere sostenibili per l’ambiente, considereremo anche questo aspetto al momento delle scelte dei materiali.

Un “conceptual design” delle strutture basato sul metodo degli stati limite richiede una metodologia di predimensionamento efficiente, efficace, economica e sostenibile in grado di individuare subito quali soluzioni strutturali (tipologia, schemi statici) e di progetto delle sezioni sono in grado di soddisfare CONTEMPORANEAMENTE sia gli SLU che gli SLE. Definite le soluzioni strutturali, il predimensionamento delle sezioni si fa di regola in base agli SLU ma, per evitare di “fare e rifare” occorre che gli SLE siano tenuti presenti fin da subito, adottando un approccio “olistico” che considera tutte e tutte insieme le richieste delle NTC e dell’Eurocodice 2 per i diversi stati limite: solo così il progettista viene guidato nelle scelte e i punti deboli del progetto sono, se non evitati, quanto meno messi in evidenza.

Le soluzioni che ottimizzano sia la geometria delle sezioni che le quantità d’acciaio e calcestruzzo tenendo conto del loro comportamento in esercizio infatti si possono individuare con formule semplici se si fa riferimento a valori adimensionali,. Questo suona inusuale in un’epoca in cui tutto sembra si debba e possa fare con sofisticati programmi di calcolo: i programmi sono utilissimi (purché se ne conoscano presupposti e limiti) a condizione di dare loro in pasto una ragionevole geometria e essere in grado di verificarne i risultati.

Page 4: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

LEZIONI DI PIANO - Introduzione

Lezioni di piano © 2012 F. Biasioli – Rev. 0

I procedimenti operativi che verranno trattati, che possono essere implementati in semplici fogli di calcolo, permettono di fare entrambe queste operazioni (predimensionamento delle sezioni, verifica dei risultati) presto e bene. Uno degli obiettivi di queste “Lezioni di piano” è descrivere tale metodologia operativa.

Cosa c’entra il piano? E’ una metafora con doppio significato: da una parte ricorda che nulla si conquista senza l’esercizio continuo, metodico e costante (dunque letta una lezione, se ne dovrebbe leggere un’altra e via a seguire), dall’altra che le melodie che si ottengono da un piano sono le più diverse, e dipendono dalla capacità di chi suona. “Lezioni di piano” dunque come un invito a essere costanti nella lettura, ma anche a lasciar libera la fantasia progettuale pur senza perdere di vista alcuni concetti di base. Perché come dice un collega che è sì ottimo ingegnere, ma soprattutto superbo jazzista,”…l’armonia è importante, anche nelle strutture…”.

Nel testo alcune parti sono in corsivo: si tratta di incisi non essenziali alla comprensione, che si possono anche saltare a una prima lettura. Per alcune lezioni, per chi vuole sapere di più o , come San Tommaso, deve “vedere per credere”. ci saranno anche degli allegati e alcuni esempi che non sono comunque lo scopo principale: altri ottimi testi, in commercio e fuori commercio, si occupano dei dettagli e dei numeri del progetto e ad essi si farà riferimento se e quando necessario.

Le lezioni possono essere liberamente riprodotte e distribuite ma, come si legge nella seconda di copertina, i diritti sono con licenza “Creative Commons” non commerciale (www.creativecommons.it). Le licenze Creative Commons permettono diverse articolazioni dei diritti per quegli autori che desiderano condividere le proprie opere. Nel caso specifico non è autorizzato l’uso commerciale dell'opera (opzione Non commerciale, acronimo inglese NC), la cui diffusione è dunque gratuita e possibile con qualsiasi mezzo, e sono autorizzati estratti e/o opere derivate con obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell'opera originaria (Condividi allo stesso modo, SA, "Share-Alike”).

Il “programma editoriale”, definito a grandi linee, dipende dall’interesse suscitato da questa iniziativa: sono previste un paio di lezioni al mese, compatibilmente con tante cose…

Le lezioni sono già oggi un lavoro condiviso con alcuni colleghi, giovani e meno giovani, che si sono resi disponibili a suggerire argomenti, fornire materiale, ma soprattutto a leggere e commentare le bozze: ringrazio per la loro disponibilità Gianni Bignardi, Simone Caffè, Erik Ferraro, Mario Fontana, Paolo Mannelli e Paolo Rossi.

Vorrei che questa lista, già numerosa, diventasse più estesa: segnalazione di errori, suggerimenti e commenti, sono dunque sempre benvenuti e possono essermi inviati via mail scrivendo a [email protected].

Buona lettura a tutti

Torino, Aprile 2012

Dopo il terremoto in Emilia

Due mesi fa, scrivevo la prefazione qui sopra. Ieri, 29 maggio, nello stabilimento crollato a San Felice sul Panaro è morto il primo dei miei lettori, un amico, un ingegnere, Gianni Bignardi. Era una persona buona, preparata, che amava il suo lavoro. L'ho conosciuto per caso a un corso di aggiornamento ed è nata un'amicizia: mi ha colpito l'entusiasmo che metteva nelle cose di cui si occupava. Lottava, con e talora contro gli altri professionisti, perché la professione di ingegnere strutturista fosse una cosa seria, perché la nuova classificazione sismica in Emilia fosse correttamente applicata. Oggi possiamo purtroppo dire che aveva visto lontano.

Page 5: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

LEZIONI DI PIANO - Introduzione

Lezioni di piano © 2012 F. Biasioli – Rev. 0

Ma soprattutto lavorava perché le maestranze dei cantieri fossero coscienti e preparate. Nei cantieri in cui era direttore dei lavori dava all'impresa e ai lavoratori un "bigino" delle cose da fare e delle cose - molte, troppe - da non fare. Spiegava a muratori marocchini, a carpentieri albanesi e rumeni il perché delle cose, senza timore ma senza alterigia, nella convinzione che, come diceva, “tutti dobbiamo crescere, tutti dobbiamo imparare”. Convinto che il lavoro ben fatto è sempre frutto dello sforzo e dell’intelligenza di tutti, anche del più umile manovale. Una mia presentazione, largamente ispirata da lui, ha titolo "armature in zona sismica: cosa fare, cosa non fare, come fare". E' piena di idee intelligenti sul come realizzare strutture adeguate ai terremoti. Entrambe sono da me utilizzate come materiale didattico in un corso al Politecnico di Torino, perché anche i più giovani imparino a conoscere e ad amare il loro mestiere. Entrambe sono le prime “lezioni di piano”. Gianni rispettava chi lavorava con lui e per lui, infaticabile nel cercare fare bene insieme a chi gli stava intorno. Se lo è preso il terremoto mentre, sono certo, stava cercando di capire, come un medico al letto di un malato, se la struttura in cui si trovava fosse a rischio, come poterla aiutare per garantire la sicurezza delle persone che li lavoravano. Se lo è preso il terremoto, come se volesse eliminare un suo nemico. Gianni è morto insieme agli operai che lo stavano assistendo. Operaio della conoscenza, operaio tra operai. A lui dedico queste mie lezioni, perché il suo ricordo e il suo insegnamento rimangano vivi molto, molto a lungo. Ciao Gianni, ci mancherai.

Torino, 30 Maggio 2012

Page 6: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

1

studio tecnico ing. gianni bignardi

viale Agnini n° 76 – 41037 Mirandola (MO) tel/fax. 0535-610014

cell. 335-6864139 Albo Ingegneri Modena n. 743

P.IVA 00724970363 e-mail: [email protected]

I PARTICOLARI

SONO

FONDAMENTALI

(consigli per una esecuzione accettabile di strutture in c.a. e in muratura )

(aggiornamento alle normative antisismiche D.M.14/01/2008 )

- maggio 2010 -

Page 7: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

2

PRESENTAZIONE Il presente fascicolo, basato fondamentalmente su molte immagini e poco testo (che si è cercato di mantenere semplice e chiaro) , si rivolge a: •••• CAPI CANTIERE , per dar loro un appoggio nel difficile compito di controllare l’ esecuzione delle opere e per aiutarli a raggiungere un livello di qualità minima indispensabile nelle fondamentali opere strutturali, quali posa ferro, esecuzione strutture in c.a. , esecuzione murature e solai; tale qualità oggi è ancor più indispensabile nell’ ottica della normativa anti-sismica che ci vede in ZONA 3 (bassa sismicità) dal 23/10/2005; •••• MAESTRANZE , quali ferraioli, carpentieri e muratori per loro informazione e formazione, perché siano molto chiari alcuni concetti fondamentali e siano evidenti errori che molto frequentemente si riscontrano nella pratica di cantiere (e che sono invece assolutamente da evitare - indicati con la scritta NO) e d’altro canto siano ben evidenziate le esecuzioni corrette da imitare (indicate con la scritta SI); •••• UFFICI ACQUISTI , perché possa essere loro di aiuto alla stesura dei contratti in modo da chiarire senza ombra di equivoci il livello di corretta esecuzione delle opere che si intende compreso nei prezzi per evitare discussioni a cantiere avviato; troppo spesso il prezzo che si pattuisce è pensato per una esecuzione scorretta; se poi viene imposta una esecuzione appena accettabile, ci si sente chiedere il supplemento: è bene quindi specificare fin dall’ inizio il livello di qualità esecutiva richiesto, magari anche allegando foto esplicative; •••• PROGETTISTI , perché questo livello indispensabile di qualità richiesto possa essere evidenziato anche negli elenchi prezzi , nei capitolati descrittivi delle opere e nei disegni esecutivi , eventualmente facendo riferimento alle immagini illustrative delle esecuzioni corrette o scorrette. SSTTUUDDII OO BBII GGNNAARRDDII

Ing. Gianni Bignardi [email protected] Geom. Luca Barbieri [email protected] Geom. Marco Giuliani [email protected]

Page 8: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

3

5 CONCETTI : 1.- L’ acqua è la peggiore nemica della qualità del calcestruzzo. (pagine con il bordo verde) pag. 4

2.- Il ferro è importante come quantità, ma ancor di più come posizione corretta. (pagine con il bordo giallo ) pag. 8

3.- La muratura è composta da laterizi e malta, non da laterizi e aria. (pagine con il bordo magenta ) pag. 33

4.- I cordoli di solaio sono la necessaria e obbligatoria cerchiatura dell’edificio: 4A.- Cordoli per solai in latero-cemento (pagine con il bordo rosso ) pag. 41

4B.- Cordoli da realizzare sotto le coperture in legno. (pagine con il bordo grigio ) pag. 45

5.- La struttura non deve essere “assassinata” dagli scarichi e dagli impianti. (pagine con il bordo ciano ) pag. 56

Page 9: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

4

- L’ ACQUA E ’ LA PEGGIOR NEMICA DELLA QUALITA’ DEL CALCESTRUZZO L’ aggiunta di quantità anche piccole di acqua fa calare moltissimo le resistenze del calcestruzzo.

(01) NO – È stata aggiunta troppa acqua al getto, la cui consistenza è diventata quella di una fanghiglia. La resistenza cala vertiginosamente!

(02) SI –L’acqua è nella giusta quantità e il getto è ben pastoso

(consistenza S4; si consiglia però di passare a consistenza S5)

1

Page 10: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

5

INFLUENZA DELL’ AGGIUNTA DI ACQUA SULLA RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO

(rapporto acqua/cemento)

Un calcestruzzo molto duro, di classe di consistenza S3 e resistenza caratteristica a compressione = 300 kg/cmq (con rapporto acqua/cemento = 0.63, cioè 210 kg. di acqua totale ogni 333 kg/mc di cemento) si può portare addirittura a consistenza S5, con l’ aggiunta di soli 12 lt. di acqua/mc., cioè circa 120 lt. ogni autobetoniera. Così facendo però il rapporto acqua/cemento passa a 0.67 e la resistenza caratteristica scende a 240 kg/cmq , cioè cala di ben il 20% a fronte di pochi litri di acqua in più ogni mc. di impasto, con gravissima compromissione delle caratteristiche di progetto.

Si individuano 5 classi di consistenza del calcestruzzo, indicate con le sigle S1, S2, S3, S4, S5

CLASSE DI CONSISTENZA

SLUMP (abbassamento al cono di

Abrams) (mm.)

DENOMINAZIONE CORRENTE

USO IN CANTIERE

S1 0 - 40 terra umida NO S2 50 - 90 plastica NO S3 100 - 150 semi-fluida ORMAI

ABBANDONATA S4 160 - 210 fluida SI S5 > 220 super-fluida SI

Page 11: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

6

Il cono di Abrams è alto 30 cm. In cantiere usare solo consistenza S4 e S5

Consistenza S1 : slump ( cioè abbassamento rispetto al cono ) ( 10-40 mm

(impossibile in cantiere)

Consistenza S2 slump 50-90 mm

(impossibile in cantiere)

Consistenza S3 slump 100-150 mm

(molto usato fino a pochi anni fa)

Consistenza S4 slump 160-210 mm

(molto usato; si consiglia però di passare a S5)

La lavorabilità è la proprietà del

calcestruzzo fresco che definisce la capacità dell’impasto di essere

manipolato e costipato. Essa si determina con la misura

dello SLUMP cioè l’ abbassamento al cono; quanto maggiore sarà lo

slump quanto più lavorabile sarà il calcestruzzo e più facile risulterà la

sua messa in opera.

La consistenza migliore per quasi tutti i getti (solai , pilastri , fondazioni ) esclusi solo scale e coperture

Consistenza S5 slump > 220 mm

Page 12: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

7

CONSIGLI PER L’IMPRESA E PER IL CANTIERE :

1) Si consiglia di ordinare praticamente solo calcestruzzi di consistenza S4 e S5 con classe di esposizione generalmente XC2 (ambiente bagnato senza gelo) .Il cls strutturale con classe di consistenza S3 ormai non si ordina più anche perché dal punto di vista economico non c’è alcuna convenienza in quanto il prezzo del cls di consistenza S3 è ormai da anni lo stesso del cls di consistenza S4 . Si consiglia invece fortemente di usare consistenza S5 per il getto di tutto il solaio ( travi-nervature-caldana ) e non solo in caldana : il costo è di circa 1.50€/mc in più rispetto alla consistenza S4 e viene recuperato col minor tempo di posa e la garanzia di qualità dei getti;

2) Si consigliano le Imprese di dare precise disposizioni al fornitore del

calcestruzzo preconfezionato affinché i suoi operatori non cedano alle richieste del cantiere di avere acqua a volontà . La quantità di acqua che può essere aggiunta senza compromettere le resistenze del calcestruzzo è indicativamente non più di 50 litri per ogni betoniera completa (circa 5 litri ogni mc); al di sopra non si può andare . L’autorizzazione ad aggiungere acqua in eventuale quantità superiore può venire solo dal Direttore Lavori delle strutture, non dagli operai.

3) Si consiglia di usare cls di classe Rck >= 35 ( N/mmq) per il getto dei pilastri

Cono di Abrams e abbassamento di

calcestruzzo classe S4: rispetto

all’altezza del cono alto 30cm,

l’abbassamento in foto è di 20÷21cm (al

limite tra S4 e S5), fluidità che consente

quasi tutti i tipi di getto (NON

AGGIUNGERE ACQUA PIÙ DI

COSÌ ; ORDINARE

INVECE S5)

Page 13: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

8

- IL FERRO E’ IMPORTANTE COME QUANTITÀ, ANCORA DI PIÙ COME POSIZIONE CORRETTA

2.1 POSARE IL FERRO SUL PULITO

2

(03) NO – Armatura posata direttamente sul terreno fangoso

(04) NO – Armatura depositata sul fango ; il ferro va posato su travetti alti che lo mantengano pulito.

Page 14: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

9

(05) SI – Armatura posata sul magrone di pulizia.

(06) SI – Armatura posata sul magrone e tenuta sollevata da mattoni in modo da mantenerla pulita..

Page 15: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

10

2.2 ESEGUIRE GLI SCAVI SEGUENDO LE NORME DI SICUREZZA

(07) NO– Lo scavo con pareti verticali è contrario alle norme di sicurezza e potenzialmente

dannoso per il ferro.

(08) NO – Infatti il terreno è franato sull’ armatura a seguito dello scavo troppo ripido.

(09) SI - Lo scavo è stato eseguito correttamente , protetto con teli di polietilene, provvisto di

parapetti a debita distanza dal ciglio ; nel getto del magrone sono stati inseriti mezzi tubi di PVC per realizzare canalette di scolo per convogliare le acque al pozzo con pompa e tenere il piano del magrone ( e quindi del ferro ) sempre asciutto.

canalette

Page 16: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

11

2.3 NELLE FONDAZIONI A SACCO COLLEGARE LA PARTE A SACCO NON ARMATA AL CORDOLO ARMATO CON FERRI DI COLLEGAMENTO

( COME INDICATO ANCHE NELLE TAVOLE STRUTTURALI )

(10) SI – Posizionare i ferri di innesto su due file; per la sicurezza inserire sopra ogni innesto un “funghetto”.

(11) NO – Disporre gli innesti del cordolo di fondazione su due file, come indicato

anche sulle tavole strutturali, e non su una fila sola (fondazioni a sacco non armato + soprastante cordolo armato : es. fondazioni di villette a schiera )

Page 17: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

12

2.4 NEGLI INCROCI A “T” DELLE TRAVI SIA DI FONDAZIONE CHE DI SOLAIO RISVOLTARE I FERRI LONGITUDINALI ALLE ESTREMITA’

( COME INDICATO ANCHE NELLE TAVOLE STRUTTURALI )

(12) PARTICOLARE ANCORAGGIO FERRI NEGLI INCROCI A “T” DI TRAVI

(13) SI – Corretto il risvolto dei ferri longitudinali in corrispondenza dell’incrocio.

Page 18: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

13

(14) SI – Ancoraggio ferri con spezzoni di sovrapposizione con squadro (accettabile, ma si ha un notevole fittume di ferri )

(15) SI – Ancoraggio ferri con barre risvoltate alle estremità ( decisamente preferibile)

Page 19: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

14

2.5 ESEGUIRE LE STAFFE CON IL GANCIO ANTI-SISMICO

(16) SI – La staffa deve presentare un gancio anti-sismico (piega a 45 ° ) lungo almeno

10 volte il diametro

(17) SI e NO – CORRETTA la staffa con il gancio anti-sismico; però SCORRETTA la

posizione del ferro longitudinale , che va legato all’interno del gancio e non sotto .

(18) SI – Corretta sia l’esecuzione delle staffe con il corretto gancio anti-sismico

che la posa dell’armatura.

Page 20: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

15

2.6 STAFFARE MAGGIORMENTE I PILASTRI ALLE ESTREMITÀ

(19) SI – Il passo delle staffe dei pilastri va raffittito in corrispondenza del solaio e di un tratto di circa 60

cm sia sotto che sopra solaio che alla base pilastro (indicativamente StFFFF8/7,5” alle estremità, e

StFFFF8/15” in mezzeria; vedere singole tavole ) : il raffittimento delle staffe nella zona del nodo travi-pilastri e il gancio antisismico sono fondamentali , come si è visto all’Aquila .…

Page 21: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

16

(20) NO – Le staffe (Φ6) a passo largo (25 cm) con gancio a 90° e non anti-sismico sonoaperte e

raddrizzate e tutti i pilastri del piano terra sono scoppiati …

(21) NO – … e il palazzo di 3 piani + piano terra a garages è “sceso” di due metri

( il piano garages da 250 cm si è ridotto a questo finestrino da 50 cm e sotto c’ erano ancora le automobili schiacciate ) anche se il fabbricato è rimasto praticamente a piombo.

Staffa completamente aperta e raddrizzata

Qui c’ era il piano garages H=2.50 m

Page 22: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

17

STAFFARE MAGGIORMENTE LE TRAVI VICINO AI PILASTRI: Vicino ai pilastri occorre raffittire le staffe, con staffatura fino a St.ø8/5” (per travi in spessore da 24cm), ma per brevi tratti. Le staffe possono essere più distanziate nelle

travi ricalate, che in zona sismica sarebbero da preferire.

(22) SI – Il passo delle staffe è stato raffittito in corrispondenza dei pilastri

(23) SI – Il passo delle staffe è stato raffittito in corrispondenza del pilastro ( mancano

però ancora le staffe del pilastro nel nodo)

Page 23: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

18

2.7 STAFFARE I PILASTRI ANCHE NEL NODO ovvero nello spessore delle travi

(24) SI – Sono state correttamente inserite le staffe dei pilastri nello spessore del solaio

(25) SI – Sono state correttamente inserite le staffe dei pilastri nello spessore del solaio

n° 3 staffe nello spessore della trave

Staffa finale immediatamente sopra le travi (che resti incorporata a filo superiore del getto del solaio)

Page 24: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

19

NOTA BENE – Per riuscire a infilare i ferri inferiori delle travi,non portare in cantiere gabbie pilastri già finite o saldate , ma raggruppare provvisoriamente le staffe del pilastro che interessano lo spessore del solaio verso il mezzo dello spessore stesso, poi slegarle e fissarle nella posizione di progetto.

RIPORTARLE POI ALLA POSIZIONE

DI PROGETTO

FERRI TRAVE

FERRI TRAVE

Page 25: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

20

2.8 USARE DISTANZIATORI ( di plastica o di pasta di cemento ) per garantire il corretto ricoprimento del ferro da parte del calcestruzzo (copriferro: almeno cm. 2,0 ÷2,5 o più ove richiesto per esigenze di protezione dal fuoco, misurato dall’esterno staffe )

( 3,5 cm per REI90 ; 4,5 cm per REI120 ) -DISTANZIATORI PER TRAVI:

(26) NO – Scorretta la posa dei ferri della trave direttamente sul cassero senza appositi

distanziatori.

(27) SI – Corretta la posa con distanziatori.

Page 26: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

(28) SI – Corretto l’ uso dei distanziatori.

Il miglior distanziatore : semplice e pratico, da utilizzare per la posa delle armature delle travi.(Ottimo per la f.v. in quanto appoggia sul cassero con una base sfericatraccia nel getto) Consigliabile mettere subito i distanziatori sul cassero e su quelli posare o comporre poi la gabbia di armatura: questi distanziatori a stecche sono pedonabili; quelli singoli invece possono rompersi .

Corretto l’ uso dei distanziatori.

semplice e pratico, da utilizzare per la posa delle armature delle travi.in quanto appoggia sul cassero con una base sferica e non lascia alcuna

Consigliabile mettere subito i distanziatori sul cassero e su quelli posare o comporre poi la gabbia : questi distanziatori a stecche sono pedonabili; quelli singoli invece possono

21

semplice e pratico, da utilizzare per la posa delle armature delle travi.

e non lascia alcuna

Consigliabile mettere subito i distanziatori sul cassero e su quelli posare o comporre poi la gabbia : questi distanziatori a stecche sono pedonabili; quelli singoli invece possono

Page 27: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

-DISTANZIATORI PER

(29) NO – Scorretta la posa dei ferri per parete in c.a. senza appositi distanziatori ferri, che poi durante ilcopriferro .

(30) SI – Corretta posa dei ferri per pilastri in c.a. con gli appositi distanziatori a raggiera .

NOTA BENE: In mancanza degli idonei distanziatori, ricorrere a barrotti metallici (es. φ16÷ φ20) o anche a e solette), ma MAI posare il ferro direttamente sul cassero.

DISTANZIATORI PER ARMATURA DI PARETI E PILASTRI:

Scorretta la posa dei ferri per parete in c.a. senza appositi distanziatori poi durante il getto vanno a toccare il cassero, perdendo il necessario

Corretta posa dei ferri per pilastri in c.a. con gli appositi distanziatori a raggiera .

In mancanza degli idonei distanziatori, ricorrere a barrotti 20) o anche a ciottoli piatti o a scaglie di laterizio

MAI posare il ferro direttamente sul cassero.

22

PARETI E PILASTRI:

Scorretta la posa dei ferri per parete in c.a. senza appositi distanziatori per i

a toccare il cassero, perdendo il necessario

Corretta posa dei ferri per pilastri in c.a. con gli appositi distanziatori a raggiera .

In mancanza degli idonei distanziatori, ricorrere a barrotti o a scaglie di laterizio (per travi

Page 28: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

23

2.9 NELLE GIUNZIONI DEI FERRI NON LEGARE I DUE FERRI TRA DI LORO MA TENERLI DISTANZIATI DI ALMENO CM. 2 ( INTERFERRO ) PRESCRIZIONE VALIDA PER TUTTE LE TRAVI SIA DI FONDAZIONE CHE DI

SOLAIO

(31) NO – Errata sovrapposizione : fra i due ferri non c’è interferro, cioè spazio in cui

passi il calcestruzzo (almeno 2 cm)

(32) SI – Corretto : nella giunzione i ferri sono distanziati tra di loro di almeno

2 cm e non legati insieme. Il collegamento e la trasmissione degli sforzi viene assicurato dal calcestruzzo che avvolge i ferri, non dalla legatura di filo.

Page 29: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

24

2.10 NEL CASSERARE I PILASTRI UTILIZZARE GLI SMUSSI ROMPI SPIGOLI

(33) NO – Nella fase di casseratura non sono stati inseriti gli smussi rompi spigoli ed è stato applicato poco disarmante ai casseri; il risultato è stato questo

(34) SI – Durante la fase di casseratura sono stati impiegati gli smussi rompi spigoli: i pilastri disarmati sono perfettamente integri.

Page 30: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

25

2.11 NEL CASO SIA NECESSARIO PRATICARE FORI NELLE TRAVI PER PASSAGGIO SCARICHI O IMPIANTI, RINFORZARE LE ZONE ADIACENTI CON RAFFITTIMENTO DI STAFFATURA ( O CON STAFFONI O CON CAMICIE METALLICHE CON ZANCHE )

Page 31: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

26

IN CASO DI PASSAGGIO DI FORI PER SCARICHI ALL’ INTERNO DI UNA TRAVE INSERIRE STAFFONI O MEGLIO RAFFITTIRE LE STAFFE per circa 25 cm per parte.

(35) SI – Le asole nella trave sono state rinforzate con raffittimento di staffe prima e

dopo i fori ( N.B. curare il riempimento completo per almeno 15 cm della prima pignatta ai lati della trave per compensare la riduzione di sez. cls ; oppure inserire nella trave grossi staffoni o camicie metalliche con zanche )

(o meglio 4÷5 staffe correnti per lato a interasse 5cm)

Page 32: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

27

(36) NO – Nel tratto della trave in cui è prevista una lunga asola la staffatura della trave è stata

completamente interrotta.

(37) SI – Nel tratto della trave in cui è prevista una consistente asola la staffatura della trave è continua con piccole staffe specifiche in modo che la trave anche in corrispondenza delle varie forometrie resti uniformemente contenuta e i ferri vincolati.

Page 33: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

28

2.12 GARANTIRE UN BUON APPOGGIO DEI FERRI DELLE TRAVI (E DEI SOLAI) SULLE MURATURE E NON LIMITARSI A POCHISSIMI CM.; SE NECESSARIO AGGIUNGERE SPEZZONI DI SOVRAPPOSIZIONE E PROLUNGA

(38) NO – I ferri inferiori NON appoggiavano sul muro in c.a. dell’ ascensore, ma solo sul cassero :

errore gravissimo .

(39) SI – La gabbia della trave ha un ottimo appoggio sulla muratura .

Page 34: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

29

2.13 NELLE TRAVI DI COPERTURA (di displuvio o di compluvio) INSERIRE

STAFFE DI IRRIGIDIMENTO PER EVITARE LO SCHIACCIAMENTO DELLA TRAVE STESSA IN FASE DI LAVORO

(40) SI – Sono state inserite staffe di irrigidimento; questo accorgimento ha impedito lo schiacciamento della trave in fase di lavorazione.

Page 35: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

30

2.14 CORRETTA FORMA DEI FERRI DELLE SCALE

CORRETTO POSIZIONAMENTO FERRI DELLE RAMPE SCAL E ( i ferri all’interno del ginocchio sono in due pezzi ,così da incrociarsi e andarsi ad

ancorare all’altra faccia , attraversando tutto lo spessore della rampa).

(41) SI – Corretto.

Page 36: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

31

2.15 NELL’ ARMATURA DELLE RAMPE INSERIRE LA STAFFA CENTRALE INDICATA NEI DISEGNI PER EVITARE LO SCHIACCIAMENTO DELLA GABBIA IN FASE DI LAVORO

(42) NO – Scorretti sia il posizionamento delle staffe (senza staffatura di irrigidimento centrale per cui le

staffe lunghe si sono schiacciate e i ferri superiori si abbassano molto e non corrispondono più alla posizione di calcolo) ) che la posa dei ferri longitudinali (che non si incrociano e non si ancorano bene nel ginocchio, con rischio di espulsione dei ferri inferiori).

(43) SI – E’ stata eseguita una staffatura con un ferro centrale (o doppia staffa , o staffina piccola centrale )

che realizza un nucleo rigido centrale in modo da ….

Page 37: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

32

(44) SI – .. poterci camminare sopra in sicurezza , ma senza schiacciare le staffe .

Page 38: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

33

2.16 STAFFE CONTINUE SPIREX (interessantissima novità brevettata dalla Ditta SCHNELL, leader nella fabbricazione di macchine per la lavorazione del ferro)

Staffa continua a spirale, di qualsiasi forma, capace di realizzare in un solo pezzo la staffatura di tutta una campata di trave o di un piano di pilastro, anche con passo variabile

Si eliminano totalmente i ganci sismici (tranne il primo e l’ ultimo) e l’ armatura del pilastro è libera per il getto e la vibratura

Page 39: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

34

Basta infilare i ferri longitudinali nella staffa a spirale continua, legarli (anche senza legare tutti i

bracci) e la gabbia della trave è composta nel pieno rispetto del disegno esecutivo

Page 40: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

35

3

Anche le staffe nel nodo trave-pilastro (molto importanti in sismica) possono essere poste in opera agevolmente nel pieno rispetto delle prescrizioni di normativa.

- LA MURATURA E’ FATTA DI LATERIZIO E MALTA, NON DI “LATERIZIO + ARIA”

Page 41: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

36

3.1 IN SISMICA I GIUNTI SIA ORIZZONTALI CHE VERTICALI DEVONO ESSERE COMPLETAMENTE RIEMPITI DI MALTA CON RESISTENZA MEDIA NON INFERIORE A 5 MPa ( 50Kg/cm2 ) ( D.M. 14/01/2008 , punto 7.8.1.2 )

MURATURA MONOSTRATO DI TERMOLATERIZIO O DOPPIO UNI CON GIUNTI DI MALTA CONTINUI

SIA ORIZZONTALI CHE VERTICALI

Page 42: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

37

(45) NO – Muratura eseguita praticamente senza giunti verticali di malta

(46) SI – Muratura eseguita correttamente, con giunti verticali di malta PIENI; analogamente pieni devono

essere i giunti orizzontali .

Page 43: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

38

LA POSA CORRETTA DEVE ESSERE EFFETTUATA IN QUESTO MODO :

I GIUNTI DI MALTA , SIA QUELLI VERTICALI CHE QUELLI ORIZZONTALI, DEVONO ESSERE BEN PIENI DI MALTA E IL LATERIZIO UNA

VOLTA POSATO VA LEGGERMENTE BATTUTO

LATERALMENTE IN MODO DA FAR ADERIRE

BENE LA MALTA VERTICALE ED EVITARE CHE

RITIRANDOSI SI FORMINO EVENTUALI

FESSURAZIONI TRA MALTA E LATERIZIO

Page 44: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

39

3.2 I GIUNTI VANNO SFALSATI PER RIDURRE IL RISCHIO DI FESSURAZIONI

Page 45: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

…MEDIANTE LO

SFALSAMENTO DEI GIUNTI…

PER EVITARE FESSURAZIONI LA

MURATURA DEVE ESSERE

…ED EVITARE CHE LA MU

FACCIA LA COSIDDETTA

40

Vedi pagina successiva

ONI LA

MURATURA DEVE ESSERE BEN LEGATA…

ED EVITARE CHE LA MURATURA

FACCIA LA COSIDDETTA “SORELLA”

Page 46: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

41

(47) NO – Il muro fa “sorella” : non vi sono giunti sfalsati che leghino i blocchi di

laterizio; posa assolutamente da evitare

(48) SI – Muratura ben eseguita , con giunti regolari, pieni di malta, di spessore corretto (circa 1 cm) e ben

sfalsati per legare i blocchi fra di loro.

Page 47: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

42

3.3 MURATURE IN DOPPIO STRATO VANNO COLLEGATE (es. 12 cm. mattoni faccia vista + 25÷30 cm. termolaterizio): usare tralicci piani zincati tipo BAKAERT/MURFOR da 25÷28 cm a seconda degli spessori del muro.

(49) COLLEGARE LE DUE MURATURE MEDIANTE TRALICCI

(come indicato anche nelle tavole strutturali).

(50) SI – Sono stati inseriti i tralicci di collegamento fra le due murature.

NNNNOTA OTA OTA OTA BBBBENEENEENEENE

PER EVITARE FESSURAZIONI SOTTO-FINESTRA (i cosiddetti “baffi” ) è importantissimo che il pr imo traliccio passi

poco sotto la quota del bancale e sia continuo.

Page 48: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

43

3.4 LA MURATURA ARMATA

La muratura armata ( ottima soluzione in zona sismica ) è costituita da blocchi idonei a realizzare pareti incorporanti armature metalliche verticali ( in ciascuna estremità di parete portante, ad ogni intersezione fra pareti portanti, ai lati di ogni apertura e comunque ad interasse non superiore a 4 m ) ed orizzontali ( ad interasse non superiore a 60 cm ) .Poichè le norme ( NTC 2008, punto 4.5.7) prescrivono per il riempimento dei fori che alloggiano i ferri verticali una malta tipo M10, si consiglia di usare tale malta per tutta la muratura e di procedere corso per corso a lavoro finito.

Page 49: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

44

(51) SI – Corsi orizzontali belli pieni.

(52) SI – I fori in corrispondenza dei giunti verticali tra i blocchi vanno riempiti di malta

Page 50: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

45

4-A

I CORDOLI DI SOLAIO SONO LA CERCHIATURA DELL’ EDIFICIO

4.1 ANCORAGGIO FERRI NEGLI ANGOLI DEI CORDOLI

(53) SI – Sovrapporre i ferri negli angoli dei cordoli (DA ESEGUIRE IN TUTTI GLI ANGOLI).

(54) SI – I ferri sono sovrapposti e ancorati correttamente

Page 51: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

46

4.2 ANCORAGGIO FERRI NEGLI INCROCI A T DEI CORDOLI

(55) SI – Sovrapporre i ferri negli incroci a T dei cordoli sulle murature

(DA ESEGUIRE IN TUTTI GLI INCROCI DI CORDOLI).

(56) SI – I ferri sono sovrapposti e risvoltati correttamente.

Page 52: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

47

4.3 NON TAGLIARE I FERRI DEI CORDOLI SE È NECESSARIO PASSARE NEL CORDOLO CON FORI PER SCARICHI, NON TAGLIARE I FERRI, O SE È PROPRIO NECESSARIO TAGLIARLI, FARE SOVRAPPOSIZIONI DI ALMENO 1mt PER PARTE E RAFFITTIRE LA STAFFATURA STUDIARE PRIMA GLI IMPIANTI E GLI SCARICHI, PREVEDENDO TUTTI I FORI NECESSARI (quasi tutti….)

(57) SI –Corretto: i ferri del cordolo non sono stati tagliati per far passare gli scarichi, anzi gli scarichi sono stati inseriti fin da subito e debitamente isolati .

(58) SI – I ferri del cordolo non andrebbero tagliati , ma se proprio è indispensabile, si deve ripristinare l’armatura con una adeguata sovrapposizione di spezzoni della stessa area e ben ancorati .

Ferro tagliato per inserimento asola impianti

Page 53: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

48

TENERE SOLLEVATI I FERRI A CORREDO DATI DAL SOLAISTA CON UNA BARRA φ 8 POSTA IN OPERA PERPENDICOLARMENTE ALLE NERVATURE DEL SOLAIO

(59) SI – Posizionamento dei ferri del solaio con ferro trasversale distanziatore.

(60) SI – I ferri trasversali mantengono in posizione corretta i ferri dati dal solaista, che non cadono nei canali da gettare, restano nella posizione prevista nel calcolo e possono essere legati più facilmente alla rete, da posizionare per ultima.

Page 54: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

49

. CORDOLI IN CEMENTO ARMATO SOTTO LE COPERTURE IN LEGNO

4.1 INDICAZIONI GENERALI PER I CORDOLI PER LE COPERTURE IN LEGNO

4B

Il cordolo sotto la copertura è FONDAMENTALE per la

cerchiatura delle murature e per la ripartizione delle azioni

orizzontali alle murature stesse ed è essenziale la sua

CONTINUITÀ ed il corretto ancoraggio delle armature.

La copertura in legno deve essere efficacemente vincolata al

cordolo ( i travetti vanno fissati tutti al cordolo e le eventuali travi

di banchina vanni fissate al cordolo con tasselli M12/80 cm circa );

per una maggiore rigidezza della copertura in legno è consigliabile

la realizzazione, al di sopra del tavolato, di croci di S. Andrea in

piattina multiforata inchiodata ai sottostanti travetti con

chiodatura fitta.

I seguenti particolari sono da intendere come particolari standard

atti a garantire l’ obiettivo di cui sopra.

Eventuali altre soluzioni dovranno essere proposte dal fornitore

della struttura in legno e andranno concordate prima dell’ inizio

della produzione.

Page 55: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

50

4.2 PARTICOLARE APPOGGIO TRAVETTI SUL CORDOLO DI BORDO CON SQUADRETTE O

CON TRAVE DI BANCHINA IN LEGNO

Page 56: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

51

4.3 PARTICOLARE ANCORAGGIO DEI TRAVETTI A SBALZO

Page 57: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

52

Page 58: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

53

Cordolo interrotto dal contrappeso della mensola in legno

Page 59: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

54

Page 60: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

55

Page 61: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

56

Page 62: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

57

Copertura in legno da definire con la ditta fornitrice della struttura

Page 63: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

58

Page 64: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

59

Page 65: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

60

5 LA STRUTTURA MURARIA NON DEVE ESSERE “ASSASSINATA” DAGLI SCARICHI E DAGLI IMPIANTI

5.1 LA MURATURA E’ FATTA PER RESISTERE AI CARICHI VERTICALI E ORIZZONTALI (vento e terremoto), NON PER FAR SPARIRE SCARICHI E IMPIANTI DI OGNI GENERE E DIMENSIONE NEL SUO SPESSORE E COPRIRE TUTTO CON L’INTONACO

(64) NO – Esagerato “sbranamento” di muratura portante per passaggio di scarichi: le tracce

vanno ridotte allo stretto necessario e portate più lontano possibile dal muro di facciata per non compromettere l’effetto di irrigidimento e controventamento ottenuto con le murature

a T (murature perpendicolari fra di loro): una zona di 1mt a partire dal filo esterno non deve essere interessata da tracce per scarichi!

Page 66: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

61

(65) SI – Scarichi contenuti in tracce di stretta misura e montati contemporaneamente alla esecuzione della muratura .

DDDeeevvveee eeesssssseeerrr eee AAALLL MMM EEENNNOOO 111mmmttt

Page 67: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

62

5.2 STUDIARE LA FOROMETRIA FIN DALL’INIZIO E PREFERIRE ASOLE E CASSONETTI ESTERNI ALLA MURATURA (da rivestire di forati, tavelle o sportelli ispezionabili)

NO – Orribile spacco su muratura portante: realizzare scarichi o canne fumarie esterni in un angolo della stanza in apposito cavedio. Ascoltare le esigenze del committente , ma poi la posizione va decisa dai tecnici; soprattutto ora con la sismica DA NON FARE ASSOLUTAMENTE!

NO – Orribile spacco su muratura portante e sotto trave arrivo scala: realizzare scarichi o passaggi colonne montanti reti di distribuzione esterni alle murature portanti, in appositi cavedi rivestiti. Sentire le esigenze del committente e degli impiantisti ma poi la posizione va decisa dai tecnici; soprattutto ora con la sismica da NON fare ASSOLUTAMENTE!!

Page 68: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 1

Armature e nodi strutturali in zona sismica:

cosa non fare, cosa fare, come fare

Francesco Biasioli Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geo tecnicaPolitecnico di Torino

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 2

© M. Pettinaro

wordpress.com

L’esperienza degli altri

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 3

L’esperienza degli altri

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 4

L’esperienza degli altri

Page 69: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 5

Staffa completamente

aperta e raddrizzata

L’esperienza degli altri

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 6

A L‘AQUILA

(sede di una delle migliori facoltà di Ingegneria e di uno dei migliori corsi di ing. sismica in Italia :

materiali scadentiparticolari costruttivi errati

A parità di sisma, lo stesso disastro si sarebbe verificato a Torino o Milano

Migliorare la cultura di professionisti e imprese!

L’esperienza degli altri

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 7

TEMI DELL’INCONTRO

1. Caratteristiche delle barre2. Cosa non fare3. Copriferri e particolari costruttivi4. Schemi travi5. Schemi pilastri e pilastro GB6. Solai7. Scala GB8. Avvisi ai naviganti….

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 8

Gli acciai per cemento armato secondo le NTC

1. laminato a caldo B450 C (barre 6 - 40 mm)

2. trafilato a freddo B450 A (fili 6 - 10 mm)

Page 70: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 9

Gli acciai per cemento armato secondo le NTC

1. B450C barre 6 - 40 mm; rotoli max 16 mm

2. B450A fili 5 - 10 mm; rotoli max 10 mm

Nelle reti Ømin / Ømax > 0,60F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 10

Gli acciai per cemento armato secondo le NTC

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 11

Modifica DM 19.11. (G.U. 270 del 19.11.2011)

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 12

Acciaio laminato a caldo B450 C (barre 6 - 40 mm)

Page 71: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 13

450 è un valore nominale, spesso superato in fornitura

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 14

Gli acciai per cemento armato secondo le NTC

Controllo di accettazione : per 3 diametri, 3 barre di ciascun diametro per ciascun fornitore

Tipo B450C

fyk progetto 450 N/mm2

Accciaio fyk effettiva 533 N/mm2

tipo B500C

fyk 500 N/mm2

NT 11.3.2.10.4

Certif. φφφφnom fy fy +25 fy/1,27 ft ft /fy Agt % fy ≥ fyk - 25 ⇒ fyk < fy+ 25

n. mm N/mm2

N/mm2

N/mm2

N/mm2

> 1,13 > 6% fy ≤ fyk x 1,27 ⇒ fyk ≥ fy/1,27

521 546 410 620 1,19 6,5

37130 10 520 545 409 629 1,21 8,0

519 544 409 631 1,22 9,2

551 576 434 654 1,19 7,9

37131 14 554 579 436 652 1,18 8,3

557 582 439 656 1,18 8,8

521 546 410 645 1,24 9,9

46451 16 509 534 401 634 1,25 10,1

518 543 408 629 1,21 8,9

534 439

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 15

B450 teorico, B500 reale?

fyk nominale = 450 N/mm2 fyk effettivo = 533 N/mm2

In zona sismica si rischia la sovraresistenza dei nodi

dunque di vanificare la gerarchia delle resistenze

Come fare? In accordo con il Collaudatore:

1) arrotondare armature PER DIFETTO (max - 8/10%)

2) fare prove di laboratorio prima di posare tutto l’acciaio

3) documentare quanto fatto nella relazione finale del DL

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 16

TEMI DELL’INCONTRO

1. Caratteristiche delle barre2. Cosa non fare3. Copriferri e particolari costruttivi4. Schemi travi5. Schemi pilastri e pilastro GB6. Solai7. Scala GB8. Avvisi ai naviganti….

Page 72: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 17

PERCHE I GANCI ?

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 18

SICUREZZA A QUALUNQUE “COSTO”?

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 19

CHI E’ STATO? IL PROGETTISTA…..

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 20

…O IL PROGRAMMA DI CALCOLO?

Page 73: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 21

COSA NON (LASCIARE) MAI FARE

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 22

COSA NON (LASCIARE) MAI FARE

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 23

COSA NON (LASCIARE) MAI FARE

NO!

SI !

Page 74: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 25

TEMI DELL’INCONTRO

1. Caratteristiche delle barre2. Cosa non fare3. Copriferri e particolari costruttivi4. Schemi travi5. Schemi pilastri e pilastro GB6. Solai7. Scala GB8. Avvisi ai naviganti…

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 26

PERCHE’ IL COPRIFERRO ?

1. PROTEZIONE ARMATURE DA AZIONI AMBIENTALI

2. PROTEZIONE ARMATURE IN CASO D’INCENDIO

3. TRASMISSIONE FORZE DI ADERENZA ACCIAIO -

CALCESTRUZZO

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 27

COSA NON (LASCIARE) FARE

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 28

COSA NON (LASCIARE) FARE

Page 75: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 29 F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 30

d'cnom

φstaffe

φ /2long

h d

d'

d'

24 – 2x2,5 = 19 cm40 – 2x2,5 = 35 cm2x(35+19+11) = 130 cm

Lunghezze teoriche (sagoma esterna rettangolare ideale)

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 31

FERRO SPRECATO?

GANCI A 135° LUNGHI (4 ππππ/4+10) Ø = 13 Ø

•F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 32

GANCI A 135° LUNGHI (4 ππππ/4+10) Ø = 13 Ø

NO

SI

Page 76: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 33

Dimensioni da disegno e lunghezza reale

Dmandrino : 4x φφφφbarra φφφφ O O O O 16mm

7xφφφφbarra φφφφ >>>> 16mm1468/1500 = 0,98

• F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 34

Attenzione a diametri e lunghezze !

Importanza di scegliere

tenendo conto delle

specificità dei metodi di

lavorazione della

armatura sagomata

Rotoli vs. barre

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 35

FARE PRESTO E BENE (IL COMPUTO)

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 36

MEGLIO DI NIENTE….

Page 77: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 37

DISTANZIATORI

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 38

TRAVI

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 39

TRAVI

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 40

PILASTRI

Page 78: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 41

SPINTE A VUOTO E STAFFE DEFORMATE

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 42

EVITARE LE SPINTE A VUOTO

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 43

STAFFE NON DEFORMATE

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 44

GANCI STAFFE ALTERNATI?

SI PUO’ FARE!

Page 79: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 45

TEMI DELL’INCONTRO

1. Caratteristiche delle barre2. Cosa non fare3. Copriferri e particolari costruttivi4. Schemi travi5. Schemi pilastri e pilastro GB6. Solai7. Scala GB8. Avvisi ai naviganti…

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 46

Per essere sempre aggiornati, iscriversi all’AICAP!

www.associazioneaicap.it

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 47

Travi: lo schema AICAP

Nessuna sovrapposizone nelle “zone critiche”!

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 48

Sovrapp. barre > 40Ø (sup campata) >60Ø (inf. nodi)

Travi: nessuna sovrapposizone nelle zone critiche

Page 80: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 49

FARE PRESTO E BENE (I DISEGNI)

www.auto-ca.it

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 50

TEMI DELL’INCONTRO

1. Caratteristiche delle barre2. Cosa non fare3. Copriferri e particolari costruttivi4. Schemi travi5. Schemi pilastri e pilastro GB6. Solai7. Scala GB8. Avvisi ai naviganti…

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 51

Pilastri: dalla teoria......

Sovrapposizionebarre

longitudinali a metà altezza di

piano

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 52

........alla (difficile) pratica

Page 81: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 53

Armatura zone critiche dei pilastri

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 54

Restringimenti di sezione: dalla teoria......

Variazione “dolci” delle traiettorie delle barre

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 55

........alla (scorretta) pratica

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 56

Confinamento barre “da norma”???

Come passa il tubo della pompa?

Page 82: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 57

Dove passa il vibratore?

Confinamento barre “da norma”???

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 58

Collegamenti “a norma” con il vantaggio che….

Passa il tubo della pompa? SIPassa il vibratore? SI

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 59

Pilastri con “cerniera lampo”

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 60

La cerniera si elimina con Spirex!

Page 83: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 61

I nodi trave-pilastro

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 62

Staffe libere per poter inserire le barre delle travi

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 63

Il pilastro GB

Obiettivi

1. Sovrapporre le barre longitudinali al di fuori delle zone critiche

2. Facilitare armatura nodi travi pilastro3. Operare in sicurezza facilitando il lavoro

delle maestranze4. Avere una sequenza ripetitiva

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 64

Riprese chefuoriescono di 180/190

cm dal filo superioredella fondazione o del

solaio di piano

le estremità delle barrepossono essere

avvicinate e legate in modo da facilitarel’inserimento dellagabbia superiore

Page 84: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 65

La “tenda indiana”

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 66

Staffatura primi 80 cm

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 67

Gabbia di ripresa

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 68

Inserimento gabbia pilastro

Page 85: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 69

Casseratura e getto

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 70

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 71

Gabbia di ripresa

1) Lunghezza barre = h interpiano + (180-80) = 100 cm

2) Staffe legate da iniziobarre fino a filo solaiosuperiore, raffittite negliultimi 80 cm sotto solaio

3) Staffe libere in spessore di solaio

4) Barre libere negli ultimi180 cm. (una staffa in testaper stabilizzarle)

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 72

Elemento di ripresa autostabile

Page 86: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 73

Si lavora in sicurezza

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 74

FARE PRESTO E BENE (IL DISEGNO DEI PILASTRI)

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 75

TEMI DELL’INCONTRO

1. Caratteristiche delle barre2. Cosa non fare3. Copriferri e particolari costruttivi4. Schemi travi5. Schemi pilastri e pilastro GB6. Solai7. Scala GB8. Avvisi ai naviganti…

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 76

Solai: le armature inferiori vanno ancorate sotto…..!

Page 87: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 77

Ordinare i travetti con armature tagliate “ a filo”....

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 78

.... e completare in opera con armatura di corredo

..ripiegata nelpiano = migliore

ancoraggio!

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 79

TEMI DELL’INCONTRO

1. Caratteristiche delle barre2. Cosa non fare3. Copriferri e particolari costruttivi4. Schemi travi5. Schemi pilastri e pilastro GB6. Solai7. Scala GB8. Avvisi ai naviganti…

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 80

Scale e pilastri tozzi

Page 88: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 81

Le scale sismiche: dalla scala Giliberti….

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 82

…..alla scala GB

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 83

Pilastri passanti non collegati ai pianerottoli

Foro con carotatrice

Spinotto inserito

con resina

Distanziatori

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 84

Scala GB travetto di supporto

Page 89: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 85

La scala GB

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 86

TEMI DELL’INCONTRO

1. Caratteristiche delle barre2. Cosa non fare3. Copriferri e particolari costruttivi4. Schemi travi5. Schemi pilastri e pilastro GB6. Solai7. Scala GB8. Avvisi ai naviganti….

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 87

“Indice” di verifica OOOO 1: CONFORME

Verifica dei dettagli costruttivi - pilastri

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 88

“Indice” di verifica ≤ 1

Verifica dei dettagli costruttivi - travi

Page 90: Biasioli Bignardi - I Particolari Sono Fondamentali

Rev.5

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 89

Software JASP www.ingegnerianet.it

Una novità da provare

F. Biasioli – Armature: cosa non fare, cosa fare, come fare 90

Francesco Biasioli Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geo tecnicaPolitecnico di Torino

A tutti, buon lavoro e…

…..un ringraziamento particolare all’ing. Gianni Bignardi!