Berkeley

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La presentazione è stata realizzata da Marco Gambetti, Marta Giannotti, Flavia Rosati e Lorenzo Serra nell’ambito di un’attività di webquest coordinata dal Prof. Pietro Volpones

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IntroduzioneVita

Pensiero Berkeley e Matrix

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BerkeleyLe cose esistono nella

percezione

Dio percepisce l’intera realtà

Percepiamo qualità sensibili:

immaterierialismo

Dio fonda la realtà

Matrix

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George Berkeley, filosofo irlandese, nato a Dysert nel 1685, insegnò greco,

ebraico e teologia al Trinity College di Dublino, dove divenuto pastore, fu

anche predicatore.

Fu proprio in questo periodo della sua vita che scrisse due libri, partendo

da Locke e Cartesio, nei quali riassume il pensiero centrale del proprio

sistema filosofico nel celebre motto “esse est percipi”.

Dopo alcuni anni trascorsi in studi e viaggi concepì il proposito di

evangelizzare e civilizzare i selvaggi d'America dove rimase quattro anni e

scrisse nuovi libri. In questo periodo la sua filosofia presenta una più

ampia visione che si diluisce però in un mistico platonismo, criticamente

infondato.

Muore a Oxford nel 1753.

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PENSIERO(esistono solo idee particolari)

(non esistono senza le secondarie e una mente che le pensi)

(non può essere dimostrata e non può fungere da causa attiva delle idee)

Le idee astratte

Le qualità primarie

La sostanza materiale

Berkeley nega

Affermando che

Esse est percipi

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Berkeley ritiene che la causa principale degli errori sia la credenza che il nostro spirito possieda la capacità di formare idee astratte … “Come farebbe l’idea di uomo,se tale idea esclude tutti gli uomini e contemporaneamente li include?”per lui le idee astratte non esistono, sono contraddittorie e le idee generali non sono altro che segni indicanti idee particolari di un certo tipo . Questa forma così radicale ritiene che le presunte idee generali non esistano e che siano considerate soltanto come nomi da qui nominalismo.Tale negazione delle idee astratte è un ulteriore arma usata da Berkeley contro il concetto di materia: non è possibile prescindere dalle idee particolari perché ciò che si ottiene non ha nulla di positivo neanche a livello mentale

SCETTICISMO

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Scetticismo il quale è prodotto proprio dal pensare. Per Berkeley la radice dello scetticismo sta nell’affermare delle cose esterne alle idee:in questo caso non si potrebbe accertarne la corrispondenza se non uscendo dal pensare(percepire).

CRISTIANESIMO

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”Se fosse certo che le qualità primarie sono unite

inscindibilmente con tutte le altre qualità sensibili e non

possono venir separate da esse nemmeno col pensiero ,ne

seguirebbe evidentemente che esse esistono soltanto nella

mente;in breve l’estensione,la forma ed il moto ,astratti dalle

altre qualità sensibili,sono inconcepibili. Dove dunque sono

le altre qualità sensibili vi saranno anche le qualità primarie: cioè,saranno

anch’esse nella mente e non altrove”.

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Ammettendo questa definizione Berkeley contrappone la propria:le qualità sensibili sono idee impresse nei sensi e il loro sostrato è lo spirito. Respingendo il sostrato materiale delle qualità sensibili,ultimo rifugio del materialismo,affermando che esso,dovendo essere,per definizione, diverso dalle idee sensibili,non avrà nessun rapporto con la nostra percezione, per cui non ci sarà modo di dimostrarne l’esistenza.

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“La realtà consta di idee che per esistere devono essere percepite”

“Tutto l’ ordine dei cieli e tutte le cose che riempiono la terra, tutti quei corpi insomma che formano l’enorme impalcatura dell’ universo non hanno alcuna sussistenza senza una mente” Tutto ciò che esiste è idea pensata o spirito pensante.

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FINITO (l’ uomo)= riceve passivamente le idee

INFINITO (dio) = invia attivamente le idee

Le leggi di natura sono le regole fisse con cui dio produce in noi le idee

“ Le idee impresse non son creazioni della mia volontà. V’ è dunque qualche altra volontà, ossia un altro spirito che la produce”… Trattato sui principi della conoscenza umana.

LO SPIRITO

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• E’ causa delle idee,

•Lo spirito che percepisce fa essere percepite le cose;

• le idee sono impresse in noi da uno spirito infinito;

• Spirito = mente, anima, io … sono tutti sinonimi che indicano l’essere che percepisce;

• non è corretto ipotizzare l’esistenza di una realtà esterna indipendente da uno spirito che la percepisce.

SPIRITO

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DIO

Le idee devono essere impresse in noi da uno spirito infinito cioè Dio

L’esistenza delle cose richiede che vengano continuamente percepite da una mente.

Afferma con esattezza l’esistenza di Dio

Dio non è una sola verità ontologica necessaria per

spiegare la causa delle idee ma anche

qualcosa di indispensabile per

chiarire la sorte delle idee quando noi non

le pensiamo.

Dio mente infinità grazie a cui le idee esistono quando non vengono percepite.

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LE LEGGI DÌ NATURA

• Le leggi della natura non sono altro che le leggi con cui Dio imprime in noi le idee

• Non sono immutabili, noi non possiamo sapere se l’agire di Dio sia sempre uniforme e quindi come potrebbe Dio cambiare le leggi da lui stabilite.

• L’azione divina non si limita a produrre idee nella nostra mente ma le produce con tale regolarità e organicità che si possono chiamare e sono leggi di natura.

In questo modo Berkeley dimostrò che tutto dipende da Dio e di conseguenza che l’ateo non ha più alcuna ragione di sostenere la sua empietà. Per Berkeley il materialismo è origine dell’ateismo.

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• la percezione di una sensazione non è garanzia della presenza di una causa esterna che la produca.

Nel film, il protagonista Neo scopre di che il mondo in cui tutti viviamo è un mondo fittizio creato dalle macchine.

• Dio per BerkeleyLe macchine per Matrix (usano gli uomini per sfruttare a pieno la loro energia)

•esse est percipi Per Neo e per tutti gli altri è un vero e proprio stile di vita e tutti gli uomini ne sono cosi assuefatti, il distacco e in un certo senso la verità sono difficilissime da digerire.

Ex:come spiega Morpheus a Neo: gli uomini che hanno superato i trenta anni non possono venire “salvati” poiché il loro cervello è ormai abituato alla finzione e non sopravvivrebbe

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• Berkeley è un religioso e un uomo di chiesa, credeva fermamente in Dio e in Gesù.

Neo, l’unico,l’eletto che può modellare a suo piacimento il programma.

• Berkeley pensava che solo Dio (o suo figlio) poteva modificare la realtà artefatta

Neo non è il creatore ma è solo un “messia” inviato dallo stesso creatore del programma.

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A.S. 2009 – 20010Liceo Scientifico “G. Vailati” di Genzano di Roma

Classe IV A

La presentazione è stata realizzata da Marco Gambetti, Marta Giannotti, Flavia Rosati e Lorenzo Serra nell’ambito di un’attività di webquest coordinata dal Prof. Pietro Volpones

Insieme alle presentazioni, gli studenti hanno realizzato l’ebook “Razionalismo ed empirismo”, reperibile al seguente indirizzo web: http://www.liceovailati.it/doceboKms/index.php?modname=documents&op=documents