BENEDETTO XVI - vatican.va · demiurgo;questaragioneeternaèfuoco,ècarità.Innoistessi...

70
CAPPELLA PAPALE CELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI IN OCCASIONE DELLA CONCLUSIONE DELLA II ASSEMBLEA SPECIALE PER L’AFRICA DEL SINODO DEI VESCOVI BASILICA DI SAN PIETRO, 25 OTTOBRE 2009 XXX DOMENICA DEL TEMPO «PER ANNUM »

Transcript of BENEDETTO XVI - vatican.va · demiurgo;questaragioneeternaèfuoco,ècarità.Innoistessi...

CAPPELLA PAPALE

CELEBRAZIONE EUCARISTICA

PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE

B E N E D E T T O X V IIN OCCASIONE DELLA CONCLUSIONE

DELLA II ASSEMBLEA SPECIALE PER L’AFRICA

DEL SINODO DEI VESCOVI

BASILICA DI SAN PIETRO, 25 OTTOBRE 2009XXX DOMENICA DEL TEMPO « PER ANNUM »

3

«Nunc sancte nobis Spiritus ». Noi preghiamo che la Pentecostenon sia solo un avvenimento del passato, il primo inizio della Chiesa,ma sia oggi, anzi adesso: «nunc sancte nobis Spiritus ». Preghiamoche il Signore adesso realizzi l'effusione del suo Spirito e ricrei dinuovo la sua Chiesa e il mondo. Ci ricordiamo che gli apostoli dopol'Ascensione non hanno iniziato — come forse sarebbe stato nor-male — a organizzare, a creare la Chiesa futura. Hanno aspettatol'azione di Dio, hanno aspettato lo Spirito Santo. Hanno compresoche la Chiesa non si può fare, che non è il prodotto della nostraorganizzazione: la Chiesa deve nascere dallo Spirito Santo. Come ilSignore stesso è stato concepito ed è nato dallo Spirito Santo, cosìanche la Chiesa deve essere sempre concepita e nascere dallo SpiritoSanto. Solo con questo atto creativo di Dio noi possiamo entrarenell'attività di Dio, nell'azione divina e collaborare con Lui. In questosenso, anche tutto il nostro lavoro al Sinodo è un collaborare con loSpirito Santo, con la forza di Dio che ci previene. E sempre dobbiamodi nuovo implorare il compiersi di questa iniziativa divina, nella qualenoi possiamo poi essere collaboratori di Dio e contribuire a far sì chedi nuovo nasca e cresca la sua Chiesa.

La seconda strofa di questo inno — «Os, lingua, mens, sensus,

vigor, / Confessionem personent: / Flammescat igne caritas, /

accendat ardor proximos » — è il cuore di questa preghiera.Imploriamo da Dio tre doni, i doni essenziali della Pentecoste, delloSpirito Santo: confessio, caritas, proximos. Confessio: c'è la linguadi fuoco che è «ragionevole », dona la parola giusta e fa pensare alsuperamento di Babilonia nella festa di Pentecoste. La confusionenata dall'egoismo e dalla superbia dell'uomo, il cui effetto è quello dinon poter comprenderci più gli uni gli altri, va superata dalla forzadello Spirito, che unisce senza uniformare, che dà unità nellapluralità: ciascuno può capire l'altro, anche nelle diversità delle

4

lingue. Confessio: la parola, la lingua di fuoco che il Signore ci dà, laparola comune nella quale siamo tutti uniti, la città di Dio, la santaChiesa, nella quale è presente tutta la ricchezza delle diverse culture.Flammescat igne caritas. Questa confessione non è una teoria ma èvita, e amore. Il cuore della santa Chiesa è l'amore, Dio è amore e sicomunica comunicandoci l'amore. E infine il prossimo. La Chiesanon è mai un gruppo chiuso in sé, che vive per sé come uno dei tantigruppi che esistono nel mondo, ma si contraddistingue per l'uni-versalità della carità, della responsabilità per il prossimo.

Consideriamo uno per uno questi tre doni. Confessio: nellinguaggio della Bibbia e della Chiesa antica questa parola ha duesignificati essenziali, che sembrano opposti ma che in effetti co-stituiscono un'unica realtà. Confessio innanzitutto è confessione deipeccati: riconoscere la nostra colpa e conoscere che davanti a Diosiamo insufficienti, siamo in colpa, non siamo nella retta relazionecon Lui. Questo è il primo punto: conoscere se stessi nella luce di Dio.Solo in questa luce possiamo conoscere noi stessi, possiamo capireanche quanto c'è di male in noi e così vedere quanto deve essererinnovato, trasformato. Solo nella luce di Dio ci conosciamo gli unigli altri e vediamo realmente tutta la realtà.

Mi sembra che dobbiamo tener presente tutto questo nelle nostreanalisi sulla riconciliazione, la giustizia, la pace. Sono importanti leanalisi empiriche, è importante che si conosca esattamente la realtàdi questo mondo. Tuttavia queste analisi orizzontali, fatte con tantaesattezza e competenza, sono insufficienti. Non indicano i veriproblemi perché non li collocano alla luce di Dio. Se non vediamo chealla radice vi è il Mistero di Dio, le cose delmondo vannomale perchéla relazione con Dio non è ordinata. E se la prima relazione, quellafondante, non è corretta, tutte le altre relazioni con quanto vi puòessere di bene, fondamentalmente non funzionano. Perciò tutte lenostre analisi del mondo sono insufficienti se non andiamo fino aquesto punto, se non consideriamo il mondo nella luce di Dio, se nonscopriamo che alla radice delle ingiustizie, della corruzione, sta uncuore non retto, sta una chiusura verso Dio e, pertanto, una

5

falsificazione della relazione essenziale che è il fondamento di tutte lealtre.

Confessio: comprendere nella luce di Dio le realtà del mondo, ilprimato di Dio e infine tutto l'essere umano e le realtà umane, chetendono alla nostra relazione conDio. E se questa non è corretta, nonarriva al punto voluto da Dio, non entra nella sua verità, anche tuttoil resto non è correggibile perché nascono di nuovo tutti i vizi chedistruggono la rete sociale, la pace nel mondo.

Confessio: vedere la realtà nella luce di Dio, capire che in fondole nostre realtà dipendono dalla nostra relazione col nostro Crea-tore e Redentore, e così andare alla verità, alla verità che salva.Sant'Agostino, riferendosi al capitolo 3° del Vangelo di san Giovanni,definisce l'atto della confessione cristiana con « fare la verità, andarealla luce». Solo vedendo nella luce di Dio le nostre colpe, l'in-sufficienza della nostra relazione con Lui, camminiamo alla lucedella verità. E solo la verità salva. Operiamo finalmente nella verità:confessare realmente in questa profondità della luce di Dio è fare laverità.

Questo è il primo significato della parola confessio, confessionedei peccati, riconoscimento della colpevolezza che risulta dallanostra mancata relazione con Dio. Ma un secondo significato diconfessione è quello di ringraziare Dio, glorificare Dio, testimoniareDio. Possiamo riconoscere la verità del nostro essere perche c'è larisposta divina. Dio non ci ha lasciati soli con i nostri peccati; anchequando la nostra relazione con la Sua maestà è ostacolata, Egli nonsi ritira ma viene e ci prende per mano. Perciò confessio ètestimonianza della bontà di Dio, è evangelizzazione. Potremmo direche la seconda dimensione della parola confessio è identica al-l'evangelizzazione. Lo vediamo nel giorno di Pentecoste, quandosan Pietro, nel suo discorso, da una parte accusa la colpa dellepersone — avete ucciso il santo e il giusto —, ma, nello stessomomento, dice: questo Santo è risorto e vi ama, vi abbraccia, vichiama a essere suoi nel pentimento e nel battesimo, come pure nellacomunione del suo Corpo. Nella luce di Dio, confessare diventa

6

necessariamente annunciare Dio, evangelizzare e così rinnovare ilmondo.

La parola confessio però ci ricorda ancora un altro elemento. Nelcapitolo 10° della Lettera ai Romani san Paolo interpreta la con-fessione del capitolo 30° del Deuteronomio. In quest'ultimo testosembra che gli ebrei, entrando nella forma definitiva dell'alleanza,nella Terra Santa, abbiano paura e non possano realmente ri-spondere a Dio come dovrebbero. II Signore dice loro: non abbiatepaura, Dio non è lontano. Per arrivare a Dio non è necessarioattraversare un oceano ignoto, non sono necessari viaggi spaziali nelcielo, cose complicate o impossibili. Dio non è lontano, non èdall'altra parte dell'oceano, in questi spazi immensi dell'universo.Dio è vicino. È nel tuo cuore e sulle tue labbra, con la parola dellaTorah, che entra nel tuo cuore e si annuncia nelle tue labbra. Dio è inte e con te, è vicino.

San Paolo sostituisce, nella sua interpretazione, la parola Torahcon la parola confessione e fede. Dice: realmente Dio è vicino, nonsono necessarie spedizioni complicate per arrivare a Lui, né av-venture spirituali omateriali. Dio è vicino con la fede, è nel tuo cuore,e con la confessione è sulle tue labbra. È in te e con te. RealmenteGesù Cristo con la sua presenza ci dà la parola della vita. Così entra,nella fede, nel nostro cuore. Abita nel nostro cuore e nella con-fessione portiamo la realtà del Signore al mondo, a questo nostrotempo. Mi sembra questo un elemento molto importante: il Diovicino. Le cose della scienza, della tecnica comportano grandiinvestimenti: le avventure spirituali e materiali sono costose edifficili. Ma Dio si dona gratuitamente. Le cose più grandi della vita— Dio, amore, verità — sono gratuite. Dio si dà nel nostro cuore.Direi che dovremmo spesso meditare questa gratuità di Dio: non c'èbisogno di grandi doni materiali o anche intellettuali per essere vicinia Dio. Dio si dona gratuitamente nel suo amore, è in me nel cuore esulle labbra. Questo è il coraggio, la gioia della nostra vita. È ancheil coraggio presente in questo Sinodo, perché Dio non è lontano: ècon noi con la parola della fede. Penso che anche questa dualità sia

7

importante: la parola nel cuore e sulle labbra. Questa profonditàdella fede personale, che realmente mi collega intimamente con Dio,deve poi essere confessata: fede e confessione, interiorità nellacomunione con Dio e testimonianza della fede che si esprime sullemie labbra e diventa così sensibile e presente nel mondo. Sono duecose importanti che vanno sempre insieme.

Poi l'inno del quale parliamo indica anche i luoghi in cui si trovala confessione: «os, lingua, mens, sensus, vigor ». Tutte le nostrecapacità di pensare, parlare, sentire, agire, devono risuonare — illatino usa il verbo «personare » — la parola di Dio. Il nostro essere,in tutte le sue dimensioni, dovrebbe essere riempito da questa parola,che diventa così realmente sensibile nel mondo, che, tramite lanostra esistenza, risuona nel mondo: la parola dello Spirito Santo.

E poi brevemente altri due doni. La carità: è importante che ilcristianesimo non sia una somma di idee, una filosofia, una teologia,ma un modo di vivere, il cristianesimo è carita, è amore. Solo cosìdiventiamo cristiani: se la fede si trasforma in carità, se è carità.Possiamo dire che anche logos e caritas vanno insieme. Il nostro Dioè, da un parte, logos, ragione eterna. Ma questa ragione è ancheamore, non è fredda matematica che costruisce l'universo, non è undemiurgo; questa ragione eterna è fuoco, è carità. In noi stessidovrebbe realizzarsi questa unità di ragione e carità, di fede e carità.E così trasformati nella carità diventare, come dicono i Padri greci,divinizzati. Direi che nello sviluppo del mondo abbiamo questopercorso in salita, dalle prime realtà create fino alla creatura uomo.Ma questa scala non è ancora finita. L'uomo dovrebbe esseredivinizzato e così realizzarsi. L'unità della creatura e del Creatore:questo è il vero sviluppo, arrivare con la grazia di Dio a questaapertura. La nostra essenza viene trasformata nella carità. Separliamo di questo sviluppo pensiamo sempre anche a questa ultimameta, dove Dio vuole arrivare con noi.

Infine, il prossimo. La carità non è qualcosa di individuale, mauniversale e concreta. L'universalità apre i limiti che chiudono ilmondo e creano le diversità e i conflitti. Nello stesso tempo, il fatto

8

che si debba fare qualcosa per l'universalità non è filosofia ma azioneconcreta. Dobbiamo tendere a questa unificazione di universalità econcretezza, dobbiamo aprire realmente questi confini tra tribù,etnie, religioni all'universalità dell'amore di Dio. E questo non inteoria, ma nei nostri luoghi di vita, con tutta la concretezzanecessaria. Preghiamo il Signore che ci doni tutto ciò, nella forzadello Spirito Santo. Alla fine l'inno è glorificazione del Dio trino edunico e preghiera di conoscere e di credere. Così la fine ritornaall'inizio. Preghiamo affinché possiamo conoscere, conoscere di-venti credere e credere diventi amare, azione. Preghiamo il Signoreaffinché ci doni lo Spirito Santo, susciti una nuova Pentecoste, ciaiuti a essere i suoi servitori in questa ora del mondo. Amen.

Dalla meditazione di Papa BENEDETTO XVIall'inizio dei lavori della II Assemblea Speciale per l’Africa

del Sinodo dei Vescovi.

Aula del Sinodo, 5 ottobre 2009

IL BATTESIMO DI GESÙHENRY SOKUCHIESA DI SAN CAMILLOKISANGANICONGO

11

RITI DI INTRODUZIONE

Mentre il Santo Padre e i Concelebranti si avviano all’Altare, si

esegueno i

Canti d’ingresso

ENWERE M ANURI

(Quale gioia)

Il coro nigeriano:

(Igbo)

Quale gioia quando mi dissero: andremo alla casa del Signore.

L’assemblea ripete: K’ anyi jee n’ulo Chukwu, n’ulo Chukwu.

1. Enwere m anuri ogem nuruka ha na ekwu si k’anyi jeenu

1. Quale gioia quando mi dis-sero: «Andremo alla casa del

C.

12

n’ulo Chukwu. Ngi bu Jerusa-lem anyi kwuzi n’onu uzoama gi. C.

Signore! ». Già sono fermi i no-stri piedi alle tue porte, Geru-salemme!

2. Ewuru Jerusalem dika okeobodo kwusiri ike dika oke obo-do kwusiri ike Ebe ahu ka mbanile n’aga mba nile nke Din-wenu. C.

2. Gerusalemme è costruita co-me città unita e compatta. E làsalgono le tribù, le tribù del Si-gnore.

3. N’ihi ihunanya nke umun-nem. Na ndi enyi mo, anamekwu si. Udo udo, udo diri gi.N’ihi ihunanya m nwere makaulo nke Dinwenu. Agam ariomak’odinma gi. C.

3. Per imiei fratelli e imiei amiciio dirò: «Su te sia pace». Per lacasa del Signore nostro Dio,chiederò il bene.

IUBILATE DEO

La schola:

Applaudite, popoli tutti, acclamate Dio con voci di gioia.

L’assemblea ripete: Iubilate Deo in voce exsultationis.

SALMO 46

1. Quoniam Dominus Altissi-mus, terribilis: * rex magnussuper omnem terram. C.

1. Perché terribile è il Signore,l’Altissimo, re grande su tutta laterra.

*C.

2. Subiecit populos nobis * etgentes sub pedibus nostris. C.

2. Egli ci ha assoggettati i po-poli, ha messo le nazioni sotto inostri piedi.

3. Elegit nobis hereditatem no-stram: * gloriam Iacob, quemdilexit. C.

3. La nostra eredità ha sceltoper noi, vanto di Giacobbe suoprediletto.

4. Psallite Deo, psallite; * psalliteregi nostro, psallite. C.

4. Cantate inni a Dio, cantateinni; cantate inni al nostro re,cantate inni.

5. Quoniam rex omnis terræDeus, * psallite sapienter. C.

5. Perché Dio è re di tutta laterra, cantate inni con arte.

6. Regnavit Deus super gentes, *Deus sedet super sedem sanc-tam suam. C.

6. Dio regna sui popoli, Dio sie-de sul trono santo.

Il Santo Padre:

In nomine Patris, et Filii, et Spi-ritus Sancti.

C. Amen.

Nel nome del Padre e del Figlioe dello Spirito Santo.

C. Amen.

... saluta l’assemblea:

Pax vobis.

C. Et cum spiritu tuo.

La pace sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

13

... introduce la celebrazione e l’atto penitenziale:

Fratelli e sorelle carissimi,si conclude oggi,con questa Celebrazione eucaristica,la II Assemblea speciale per l'Africadel Sinodo dei Vescovi.

I Padri sinodali, da me guidati,hanno approfondito i temi della riconciliazione,della giustizia e della pace,affinché la Chiesa che è in Africapossa diventare sempre piùil sale della terra e la luce del mondosociale, culturale e religioso.

Nell'affidare al Signoreil frutto dei lavori assembleari,per disporci degnamentealla celebrazione dei santi misteri,riconosciamo con umiltà i nostri peccati.

14

Dopo una breve pausa di silenzio, il Santo Padre dice:

Il Santo Padre:

Misereatur nostri omnipotensDeus et, dimissis peccatis no-stris, perducat nos ad vitamæternam.C. Amen.

Dio onnipotente abbia miseri-cordia di noi, perdoni i nostripeccati e ci conduca alla vitaeterna.C. Amen.

15

C.

C.

C.

C.

Kyrie

(De Angelis)

16

bis

bis

17

Gloria

(De Angelis)

Il Santo Padre intona il Gloria in excelsis: la schola e l’assemblea

lo cantano acclamando a Dio e a Cristo Signore.

18

Orazione colletta

Il Santo Padre:

Oremus. Preghiamo.Omnipotens sempiterne Deus,da nobis fidei, spei et caritatisaugmentum, et, ut mereamurassequi quod promittis, fac nosamare quod præcipis.

Dio onnipotente ed eterno, ac-cresci in noi la fede, la speranza ela carità, e perché possiamo ot-tenere ciò che prometti, fa’ cheamiamo ciò che comandi.

Per Dominum nostrum IesumChristum Filium tuum, qui te-cum vivit et regnat, in unitateSpiritus Sancti, Deus, per omniasæcula sæculorum.

Per il nostro Signore Gesù Cri-sto, tuo Figlio, che è Dio, e vive eregna con te, nell’unità delloSpirito Santo, per tutti i secolidei secoli.

C. Amen. C. Amen.

19

LA TEMPESTA SEDATAMAFA« VIE DE JESUS »CONGO

23

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura

Riporterò tra le consolazioni il cieco e lo zoppo

Leitura do Livro de Jeremias. Dal libro del profeta Geremìa.31, 7-9

Eis o que diz o Senhor: «Soltaibrados de alegria por causa deJacob, enaltecei a primeira dasnações. Fazei ouvir os vossoslouvores e proclamai: “O Senhorsalvou o seu povo, o resto deIsrael”.

Così dice il Signore: « Innalza-te canti di gioia per Giacob-be, esultate per la prima dellenazioni, fate udire la vostralode e dite: “Il Signore ha sal-vato il suo popolo, il restod’Israele”.

Vou trazê-los das terras doNortee reuni-los dos confins do mun-do. Entre eles vêm o cego e ocoxo, a mulher que vair ser mãea que já deu à luz. É uma grandemultidão que regressa.

Ecco, li riconduco dalla terra delsettentrione e li raduno dalleestremità della terra; fra lorosono il cieco e lo zoppo, la donnaincinta e la partoriente: ritor-neranno qui in gran folla.

Eles partiram com lágrimas nosolhos e Eu vou trazê-los no meiode consolações. Levá-los-ei àságuas correntes, por caminho

Erano partiti nel pianto, io liriporterò tra le consolazioni; liricondurrò a fiumi ricchi d’ac-qua per una strada dritta in

plano em que não tropecem.Porque Eu sou um Pai paraIsrael e Efraim é o meu pri-mogénito ».

cui non inciamperanno, perchéio sono un padre per Israele,Èfraim è il mio primogenito ».

C.

C.

24

Salmo responsoriale

Il salmista: dal Salmo 125

Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia.

L’assemblea ripete: Magnificavit Dominus facere nobiscum; factisumus lætantes.

1. In convertendo Dominuscaptivitatem Sion, facti sumusquasi somniantes. Tunc reple-tum est gaudio os nostrum, etlingua nostra exsultatione. C.

1. Quando il Signore ristabilì lasorte di Sion, ci sembrava disognare. Allora la nostra bocca siriempì di sorriso, la nostra lin-gua di gioia.

2. Tunc dicebant inter gentes:«Magnificavit Dominus facerecum eis». Magnificavit Dominusfacere nobiscum; facti sumuslætantes. C.

2. Allora si diceva tra le genti:« Il Signore ha fatto grandi coseper loro». Grandi cose ha fatto ilSignore per noi: eravamo pienidi gioia.

3. Converte, Domine, captivita-tem nostram, sicut torrentes inaustro. Qui seminant in lacrimis,in exsultatione metent. C.

3. Ristabilisci, Signore, la nostrasorte, come i torrenti del Ne-gheb. Chi semina nelle lacrimemieterà nella gioia.

25

4. Euntes ibant et flebant se-men spargendum portantes; ve-nientes autem venient in ex-sultatione portantes manipulossuos. C.

4. Nell’andare, se ne va pian-gendo, portando la semente dagettare, ma nel tornare, vienecon gioia, portando i suoi co-voni.

Seconda lettura

Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek

A reading from the second letterto the Hebrews.

Dalla lettera agli Ebrei. 5, 1-6

Brothers and sisters: Every highpriest is appointed to help othersby offering gifts and sacrifices toGod because of their sins.

Ogni sommo sacerdote è sceltofra gli uomini e per gli uominiviene costituito tale nelle coseche riguardano Dio, per offriredoni e sacrifici per i peccati.

A high priest has weaknesses ofhis own, and he feels sorry forfoolish and sinful people. That iswhy he must offer sacrifices for

Egli è in grado di sentire giustacompassione per quelli che sononell’ignoranza e nell’errore, es-sendo anche lui rivestito di de-

his own sins and for the sins ofothers.

bolezza. A causa di questa eglideve offrire sacrifici per i peccatianche per se stesso, come fa peril popolo.

But no one can have the honor ofbeing a high priest simply bywanting to be one. Only God canchoose a priest, and God is theone who chose Aaron. That is

Nessuno attribuisce a se stessoquesto onore, se non chi è chia-mato da Dio, come Aronne. Nel-lo stesso modo Cristo non at-tribuì a se stesso la gloria di

26

how it was with Christ. He be-came a high priest, but not justbecause he wanted the honor ofbeing one. It was God who toldhim, “You are my Son, becausetoday I have become your Fa-ther!” In another place, God sa-ys, “You are a priest forever justlike Melchizedek.”

sommo sacerdote, ma colui chegli disse: «Tu sei mio figlio,oggi ti ho generato », gliela con-ferì come è detto in un altropasso: «Tu sei sacerdote persempre, secondo l’ordine diMel-chìsedek ».

C.

C.

27

Acclamazione al Vangelo

Mentre il Diacono porta solennemente il Libro dei Vangeli al-

l’ambone, l’assemblea acclama il Cristo presente nella sua Pa-

rola.

La schola:

L’assemblea ripete: Alleluia.

La schola: Cf 2, Tim 1, 10

Salvator noster Iesus Christusdestruxit mortem, et illuminavitvitam per Evangelium.

Il salvatore nostro Cristo Gesùha vinto la morte e ha fattorisplendere la vita per mezzo delVangelo.

La schola e l'assemblea: Alleluia.

28

Vangelo

Rabbunì, che io veda di nuovo!

D. Dominus vobiscum.

C. Et cum spiritu tuo.

D. Il Signore sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

c Lectio sancti Evangelii se-cundum Marcum.C. Gloria tibi, Domine.

c Dal Vangelo secondo Marco.10, 46-52

C. Gloria a te, o Signore.

In illo tempore: Proficiscente Ie-su de Iericho, et discipulis eiuset plurima multitudine, filiusTimæi, Bartimæus, cæcus, se-debat iuxta viam mendicans.Qui cum audisset quia Iesus Na-zarenus est, cœpit clamare etdicere: «Fili David Iesu, mise-rere mei! ».

In quel tempo, mentre Gesù par-tiva da Gèrico insieme ai suoidiscepoli e a molta folla, il figliodi Timèo, Bartimèo, che eracieco, sedeva lungo la strada amendicare. Sentendo che eraGesù Nazareno, cominciò a gri-dare e a dire: «Figlio di Davide,Gesù, abbi pietà di me! ».

Et comminabantur ei multi, uttaceret; at ille multo magis cla-mabat: «Fili David, misereremei! ».

Molti lo rimproveravano perchétacesse, ma egli gridava ancorapiù forte: «Figlio di Davide, abbipietà di me!».

Et stans Iesus dixit: «Vocate il-lum». Et vocant cæcum dicentesei: «Animæquior esto. Surge, vo-cat te». Qui, proiecto vestimentosuo, exsiliens venit ad Iesum.

Gesù si fermò e disse: «Chia-matelo! ». Chiamarono il cieco,dicendogli: «Coraggio! Alzati, tichiama! ». Egli, gettato via il suomantello, balzò in piedi e venneda Gesù.

Et respondens ei Iesus dixit:«Quid vis tibi faciam?». Cæcusautem dixit ei: «Rabboni, ut vi-

Allora Gesù gli disse: «Che cosavuoi che io faccia per te?». E ilcieco gli rispose: «Rabbunì, che

29

deam». Et Iesus ait illi: «Vade;fides tua te salvum fecit ». Etconfestim vidit et sequebatureum in via.

io veda di nuovo! ». E Gesù glidisse: «Va’, la tua fede ti hasalvato ». E subito vide di nuovoe lo seguiva lungo la strada.

Il Santo Padre bacia il Libro dei Vangeli in segno di venerazione e

benedice con esso l’assemblea.

Intanto si canta: Alleluia.

Omelia

Il Santo Padre tiene l’omelia.

Segue una pausa di silenzio per la riflessione personale.

C.

C.

Credo

La schola e l’assemblea cantano il Credo, affermando la propria

fede.

Il cantore: Amen. Credo.

L’assemblea:

La schola:

Credo in Deum, Patrem omni-potentem, creatorem cæli etterræ.

Io credo in Dio, Padre onni-potente, creatore del cielo e dellaterra.

La schola:

Et in Iesum Christum, Filiumeius unicum, Dominum no-strum: qui conceptus est deSpiritu Sancto, natus ex Ma-ria Virgine, passus sub Pontio

E in Gesù Cristo, suo unicoFiglio, nostro Signore, il qualefu concepito di Spirito Santo,nacque da Maria Vergine, patìsotto Ponzio Pilato, fu crocifis-

30

C.

31

Pilato, crucifixus, mortuus et se-pultus; descendit ad inferos.

so, morì e fu sepolto; discese agliinferi.

La schola:

Tertia die resurrexit a mortuis;ascendit ad cælos, sedet ad dex-teram Dei Patris omnipotentis;inde venturus est iudicare vivoset mortuos.

Il terzo giorno risuscitò da mor-te; salì al cielo, siede alla destradi Dio Padre onnipotente; dilà verrà a giudicare i vivi e imorti.

La schola:

Credo in Spiritum Sanctum,sanctam Ecclesiam catholicam,Sanctorum communionem, re-missionem peccatorum, carnisresurrectionem, vitam æter-nam.

Credo nello Spirito Santo, la san-ta Chiesa cattolica, la comunio-ne dei santi, la remissione deipeccati, la risurrezione della car-ne, la vita eterna.

C.

C.

C.

32

Preghiera dei fedeli

Il Santo Padre:

Fratelli carissimi,rinfrancati dall'ascolto della parola di verità,che è la buona novella della nostra salvezza,supplichiamo ora il Signore, affinché,nella sua grande misericordia,voglia accogliere le nostre preghiere.

Il cantore:

Il cantore: Dominum oremus.

C. Adveniat regnum tuum.

Francese

1. Pour l’Eglise universelle et demanière spéciale pour l’Eglisedu Christ qui est dans le grandContinent africain.

1. Per la Chiesa universale e inmodo speciale per la Chiesa diCristo che è nel grande con-tinente africano.

Nous te prions, Seigneur, decombler de bénédictions ton

Ti preghiamo, Signore, di ri-colmare di benedizioni la tua

C.

33

épouse, afin qu’elle puisse con-tinuer à te servir avec fidélité etun cœur pur, en cheminant surles sentiers de la réconciliation,de la justice et de la paix, ainsique de l’annonce de l’Evangile.

sposa, affinché possa continuarea servirti con fedeltà e cuorepuro, camminando per i sentieridella riconciliazione, della giu-stizia e della pace, nonché del-l'annuncio del Vangelo.

Il cantore: Dominum oremus.

C. Adveniat regnum tuum.

Kikongo

2. Sambu na papa na beto Be-noit ya kumi na sambanu, ngun-gi yamameme nionso yamfumuYezu Cristo.

2. Per il Santo Padre Benedet-to XVI, pastore dell'universalegregge di Cristo.

Mfumu, beto kele kubondilangeye, na kukwamisa lukwikiluya kilandi na ngeye na ntotoyayi, mpila nde yandi mpi ku-kwamisa na lukwikilu na ngeye,nde, ngeye mosi nzambi ya ma-kieleka, kukumaka muntu sam-bu na lugulusu na beto.

Ti preghiamo, Signore, di con-fermare nella fede il tuo Vicariosulla terra, affinché possa a suavolta confermarci nella fede inte, unico vero Dio, fattosi uomoper la nostra salvezza.

Il cantore: Dominum oremus.

C. Adveniat regnum tuum.

Malagasy

3. Ho an’ireo mpitondra fan-jakana rehetra, indrindra ireomanampahefana sivily sy mia-ramila any afrika.

3. Per coloro che governano lenazioni e in particolare per leautorità civili e militari dei Paesiafricani.

Mitalaho aminao zahay ry tom-po, tsilovy fo amantsaina izy ireo

Ti preghiamo, Signore, di illu-minare i cuori dei governanti,

34

mba tsy hikatsaka ny tombon-tsoany manokana fa hikendryizay tena mahasoa ireo vahoakaentiny sy natao ho tompoiny.

affinché non cerchino il propriointeresse, bensì il vero bene dicoloro che sono chiamati a gui-dare e a servire.

Il cantore: Dominum oremus.

C. Adveniat regnum tuum.

Swahili

4. Kwa ajili ya Maaskofu naMa-padre Barani Afrika.

4. Per i vescovi ed i sacerdoti delcontinente africano.

Tunakuomba Ee Bwana, Mwa-ka huu maalum wa Mapadre,uweze kuwahifadhi watumishiwako, ili waimarike katika ima-ni, matumaini, mapendo ya ki-chungaji, pamoja na uaminifukatika shughuli zao zamaisha yakipadre, wakioneshamshikama-no wa umoja kati yao na Khalifawa Mtakatifu Petro.

Ti preghiamo, Signore, in questospeciale Anno sacerdotale, di so-stenere i tuoi ministri, affinchésiano confermati nella fede, nel-la speranza, nella carità pasto-rale, nella fedeltà agli impegnidella vita sacerdotale e nell'unitàtra loro e con il Sommo Pon-tefice.

Il cantore: Dominum oremus.

C. Adveniat regnum tuum.

Igbo

5. Maka ndi niile hapugorouwaa, o.kachasi ndi nwuru siten’ikpe mmegide na ndi niile bu-tere anyi ozioma ji ha ndu chu.aaja maka o.kwu.kwe.

5. Per tutti i defunti, in par-ticolare per le vittime delle varieforme di ingiustizia e sopraf-fazione.

Ka Chineke ji ike niile nabata han’otito nke mbilite n’o.nwu, ka

Ti preghiamo, Signore, di ac-cogliere nella gloria della risur-

35

ha weere keta oke n’udo naanuri nke ndu ebebe. Anyi ario.Gi Dinwenu.

rezione i nostri fratelli defunti, inparticolare i missionari e le mis-sionarie che hanno dato nel san-gue la suprema testimonianzadella fede, affinché possano go-dere la gioia e il refrigerio dellavita del cielo.

Il cantore: Dominum oremus.

C. Adveniat regnum tuum.

Il Santo Padre:

O Padre,che chiami l'intera umanità, da te creata,a conoscerti e a servirti nell'amore,ascolta le preghiere che ti eleviamoper tutta la Chiesae in modo speciale per la Chiesae per gli uomini della terra africana.Possa la tua mano rivolgersi benedicentesu di noi e sul mondo intero.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

VIA CRUCISBABUGOROGOCHO - NAIROBIKENYA

39

LITURGIA EUCARISTICA

Mentre vengono portate al Santo Padre le offerte per il sacrificio

si esegue il

Canto di offertorio

TEWO GBEBOWA(Ricevi il nostro sacrificio)

Il coro nigeriano:

(Yoruba)

C.

40

C. Ricevi il nostro sacrificio.Padre nostro, ricevi il nostro sacrificio.Padre onnipotente, a te noi offriamo questo sacrificio.Ricevi il nostro sacrificio.

1. Baba egbewa Papa awon la-wa rubo si o, tewo gbe’bo wa.Awon aropo Papa awon lawarubo si o, tewo gb’ebo wa. Gbog-bo kristiani awon lawa rubo si otewo gb’ebo wa. C.

1. Ti offriamo questo sacrificioper il nostro padre il Papa. Tioffriamo questo sacrificio per isuoi collaboratori. Ti offriamoquesto sacrificio per tutti i cri-stiani.

2. Awa Pelu Maria iwo lawarubo si o tewo gb’ebo wa. Awapelu Josefu iwo lawa rubo sio, tewo gb’ebo wa. Awa peluPeteru iwo lawa rubo si o tewogb’ebo wa. C.

2. Con Maria noi ti offriamoquesto sacrificio. Con Giuseppeti offriamo questo sacrificio. ConSan Pietro ti offriamo questosacrificio.

41

Il Santo Padre:

Orate, fratres: ut meum ac ve-strum sacrificium acceptabilefiat apud Deum Patrem omni-potentem.

Pregate fratelli, perché il mio evostro sacrificio sia gradito aDio, Padre onnipotente.

C. Suscipiat Dominus sacrifi-cium de manibus tuis ad lau-dem et gloriam nominis sui, adutilitatem quoque nostram to-tiusque Ecclesiæ suæ sanctæ.

C. Il Signore riceva dalle tuemani questo sacrificio a lode egloria del suo nome, per il benenostro e di tutta la sua santaChiesa.

Orazione sulle offerte

Il Santo Padre:

Respice, quæsumus, Domine,munera quæ tuæ offerimusmaiestati, ut, quod nostro ser-vitio geritur, ad tuam gloriampotius dirigatur.

Guarda, Signore, i doni cheti presentiamo: quest’offerta,espressione del nostro serviziosacerdotale, salga fino a te erenda gloria al tuo nome.

Per Christum Dominum no-strum.

Per Cristo nostro Signore.

C. Amen. C. Amen.

42

PREGHIERA EUCARISTICA I

Il Santo Padre invita l’assemblea a innalzare il cuore verso il

Signore nell’orazione e nell’azione di grazie, e l’associa a sé nella

solenne preghiera che, a nome di tutti, rivolge al Padre per mezzo di

Gesù Cristo nello Spirito Santo.

Prefazio

La missione dello Spirito nella Chiesa

Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.

C. Et cum spiritu tuo.

Il Signore sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

Sursum corda.

C. Habemus ad Dominum.

In alto i nostri cuori.

C. Sono rivolti al Signore.

Gratias agamus Domino Deonostro.

C. Dignum et iustum est.

Rendiamo grazie al Signorenostro Dio.

C. È cosa buona e giusta.

Vere dignum et iustum est,æquum et salutare, nos tibi sem-per et ubique gratias agere: Do-mine, sancte Pater, omnipotensæterne Deus.

È veramente cosa buona e giu-sta, nostro dovere e fonte disalvezza, rendere grazie sempree in ogni luogo a te, Signore,Padre santo, Dio onnipotente edeterno.

Qui singulis quibusque tempo-ribus aptanda dispensas, miris-que modis Ecclesiæ tuæ guber-nacula moderaris.

In ogni tempo tu doni energienuove alla tua Chiesa e lungo ilsuo cammino mirabilmente laguidi e la proteggi.

43

Virtute enim Spiritus Sancti itaeam adiuvare non desinis, utsubdito tibi semper affectu necin tribulatione supplicare defi-ciat, nec inter gaudia gratias re-ferre desistat, per Christum Do-minum nostrum.

Con la potenza del tuo SantoSpirito le assicuri il tuo sostegno,ed essa, nel suo amore fiducioso,non si stanca mai d’invocartinella prova, e nella gioia sempreti rende grazie per Cristo nostroSignore.

Et ideo, choris angelicis sociati,te laudamus in gaudio confiten-tes:

Per mezzo di lui cieli e terrainneggiano al tuo amore; e noi,uniti agli angeli e ai santi, can-tiamo senza fine la tua gloria:

44

Sanctus

(De Angelis)

La schola: L'assemblea:

La schola:

L'assemblea:

La schola:

L'assemblea:

45

Preghiera per la Chiesa universale e i suoi pastori ...

Il Santo Padre:

Te igitur, clementissime Pater,per Iesum Christum, Filiumtuum, Dominum nostrum, sup-plices rogamus ac petimus, utiaccepta habeas et benedicas hæcdona, hæc munera, hæc sanctasacrificia illibata, in primis, quætibi offerimus pro Ecclesia tuasancta catholica: quam pacifi-care, custodire, adunare et re-gere digneris toto orbe terra-rum: una cum me indigno fa-mulo tuo, quem Ecclesiæ tuæpræesse voluisti, et omnibus or-thodoxis atque catholicæ et apo-stolicæ fidei cultoribus.

Padre clementissimo, noi ti sup-plichiamo e ti chiediamo perGesù Cristo, tuo Figlio e nostroSignore, di accettare questi do-ni, di benedire queste offerte,questo santo e immacolato sa-crificio. Noi te l’offriamo an-zitutto per la tua Chiesa santa ecattolica, perché tu le dia pace ela protegga, la raccolga nel-l’unità e la governi su tutta laterra, con me indegno tuo servoche hai posto a capo della tuaChiesa, e con tutti quelli checustodiscono la fede cattolica,trasmessa dagli Apostoli.

... e per l’assemblea.

Un Concelebrante:

Memento, Domine, famulorumfamularumque tuarum N. et N.et omnium circumstantium,quorum tibi fides cognita estet nota devotio, pro quibustibi offerimus: vel qui tibi of-ferunt hoc sacrificium laudis,pro se suisque omnibus: proredemptione animarum sua-

Ricordati, Signore, dei tuoi fe-deli N. e N. Ricordati di tutti ipresenti, dei quali conosci lafede e la devozione: per loro tioffriamo e anch’essi ti offro-no questo sacrificio di lode, einnalzano la preghiera a te,Dio eterno, vivo e vero, perottenere a sé e ai loro cari

46

rum, pro spe salutis et inco-lumitatis suæ: tibique redduntvota sua æterno Deo, vivo etvero.

redenzione, sicurezza di vita esalute.

Memoria dei Santi.

Un altro Concelebrante:

Communicantes, et memoriamvenerantes, in primis gloriosæsemper Virginis Mariæ, Gene-tricis Dei et Domini nostri IesuChristi: sed et beati Ioseph,eiusdem Virginis Sponsi, et bea-torum Apostolorum ac Mar-tyrum tuorum, Petri et Pauli,Andreæ, Iacobi, Ioannis, Tho-mæ, Iacobi, Philippi, Bartho-lomæi, Matthæi, Simonis etThaddæi: Lini, Cleti, Clementis,Xysti, Cornelii, Cypriani, Lau-rentii, Chrysogoni, Ioannis etPauli, Cosmæ et Damiani et om-nium Sanctorum tuorum; quo-rum meritis precibusque con-cedas, ut in omnibus protec-tionis tuæ muniamur auxilio.

In comunione con tutta la Chie-sa, ricordiamo e veneriamo an-zitutto la gloriosa e sempre ver-gine Maria, Madre del nostroDio e Signore Gesù Cristo, sanGiuseppe, suo sposo, i santi apo-stoli e martiri: Pietro e Paolo,Andrea, Giacomo, Giovanni,Tommaso, Giacomo, Filippo,Bartolomeo, Matteo, Simone eTaddeo, Lino, Cleto, Clemente,Sisto, Cornelio e Cipriano, Lo-renzo, Crisogono, Giovanni ePaolo, Cosma e Damiano e tutti isanti; per i loro meriti e le loropreghiere donaci sempre aiuto eprotezione.

Il Santo Padre:

Hanc igitur oblationem servitu-tis nostræ, sed et cunctæ familiætuæ, quæsumus, Domine, ut pla-catus accipias: diesque nostros

Accetta con benevolenza, o Si-gnore, l’offerta che ti presen-tiamo noi tuoi ministri e tutta latua famiglia: disponi nella tua

47

in tua pace disponas, atque abæterna damnatione nos eripi etin electorum tuorum iubeas gre-ge numerari.

pace i nostri giorni, salvaci dalladannazione eterna, e accoglicinel gregge degli eletti.

Invocazione a Dio perché consacri questi doni.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

Quam oblationem tu, Deus, inomnibus, quæsumus, benedic-tam, adscriptam, ratam, ratio-nabilem, acceptabilemque face-re digneris: ut nobis Corpus etSanguis fiat dilectissimi Filii tui,Domini nostri Iesu Christi.

Santifica, o Dio, questa offertacon la potenza della tua bene-dizione, e degnati di accettarla anostro favore, in sacrificio spi-rituale e perfetto, perché diventiper noi il Corpo e il Sangue deltuo amatissimo Figlio, il Signorenostro Gesù Cristo.

Racconto dell’istituzione.

Qui, pridie quam pateretur, ac-cepit panem in sanctas ac ve-nerabiles manus suas, et elevatisoculis in cælum ad te DeumPatrem suum omnipotentem, ti-bi gratias agens benedixit, fregit,deditque discipulis suis, dicens:

La vigilia della sua passione, egliprese il pane nelle sue manisante e venerabili, e alzando gliocchi al cielo a te Dio Padre suoonnipotente, rese grazie con lapreghiera di benedizione, spezzòil pane, lo diede ai suoi discepoli,e disse:

Accipite et manducate exhoc omnes: hoc est enimCorpus meum, quod provobis tradetur.

Prendete, e mangiatene tut-ti: questo è il mio Corpoofferto in sacrificio pervoi.

Il Santo Padre presenta al popolo l’ostia consacrata e genuflette inadorazione.

48

Simili modo, postquam cena-tum est, accipiens et huncpræclarum calicem in sanctasac venerabiles manus suas, itemtibi gratias agens benedixit, de-ditque discipulis suis, dicens:

Dopo la cena, allo stesso modo,prese questo glorioso calice nellesue mani sante e venerabili, tirese grazie con la preghiera dibenedizione, lo diede ai suoi di-scepoli, e disse:

Accipite et bibite ex eo om-nes: hic est enim calix San-guinis mei novi et æternitestamenti, qui pro vobis etpro multis effundetur in re-missionem peccatorum.

Prendete, e bevetene tutti:questo è il calice del mioSangue per la nuova edeterna alleanza, versato pervoi e per tutti in remissionedei peccati.

Hoc facite in meam com-memorationem.

Fate questo in memoria dime.

Il Santo Padre presenta al popolo il calice e genuflette in ado-

razione.

Il Santo Padre:

Mysterium fidei. Mistero della fede.

L’assemblea:

49

Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci,o Salvatore del mondo.

Memoriale e offerta.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

Unde et memores, Domine, nosservi tui, sed et plebs tua sancta,eiusdemChristi, Filii tui, Domininostri, tam beatæ passionis, nec-non et ab inferis resurrectionis,sed et in cælos gloriosæ ascen-sionis: offerimus præclaræmaie-stati tuæ de tuis donis ac datishostiam puram, hostiam sanc-tam, hostiam immaculatam, Pa-nem sanctum vitæ æternæ etCalicem salutis perpetuæ.

In questo sacrificio, o Padre, noituoi ministri e il tuo popolo santocelebriamo il memoriale dellabeata passione, della risurrezio-ne dai morti e della gloriosaascensione al cielo del Cristo tuoFiglio e nostro Signore; e of-friamo alla tua maestà divina,tra i doni che ci hai dato, lavittima pura, santa e immaco-lata, pane santo della vita eternae calice dell’eterna salvezza.

Invocazione a Dio perché accetti questo sacrificio ...

Supra quæ propitio ac serenovultu respicere digneris: et ac-cepta habere, sicuti accepta ha-bere dignatus esmunera pueri tuiiusti Abel, et sacrificium Patriar-chæ nostri Abrahæ, et quod tibiobtulit summus sacerdos tuusMelchisedech, sanctum sacrifi-cium, immaculatam hostiam.

Volgi sulla nostra offerta il tuosguardo sereno e benigno, comehai voluto accettare i doni diAbele, il giusto, il sacrificio diAbramo, nostro padre nella fe-de, e l’oblazione pura e santa diMelchisedech, tuo sommo sa-cerdote.a

50

... e ci doni la sua grazia.

Supplices te rogamus, omnipo-tens Deus: iube hæc perferri permanus sancti Angeli tui in su-

Ti supplichiamo, Dio onnipoten-te: fa' che questa offerta, per lemani del tuo Angelo santo, sia

blime altare tuum, in conspectudivinæ maiestatis tuæ; ut, quot-quot ex hac altaris participa-tione sacrosanctum Filii tui Cor-pus et Sanguinem sumpserimus,omni benedictione cælesti etgratia repleamur.

portata sull’altare del cielo da-vanti alla tua maestà divina, per-ché su tutti noi che partecipiamodi questo altare, comunicando alsanto mistero del Corpo e San-gue del tuo Figlio, scenda lapienezza di ogni grazia e be-nedizione del cielo.

Preghiera di intercessione per i defunti ...

Un Concelebrante:

Memento etiam, Domine, famu-lorum famularumque tuarumN. et N., qui nos præcesseruntcum signo fidei, et dormiunt insomno pacis.

Ricordati, o Signore, dei tuoifedeli N. e N., che ci hannopreceduto con il segno dellafede e dormono il sonno dellapace.

Ipsis, Domine, et omnibus inChristo quiescentibus, locum re-frigerii, lucis et pacis, ut indul-geas, deprecamur.

Dona loro, Signore, e a tuttiquelli che riposano in Cristo,la beatitudine, la luce e lapace.

... e per la nostra felicità eterna.

Un altro Concelebrante:

Nobis quoque peccatoribus fa-mulis tuis, de multitudine mi-serationum tuarum speranti-

Anche a noi, tuoi ministri, pec-catori, ma fiduciosi nella tuainfinita misericordia, concedi, o

51

bus, partem aliquam et socie-tatem donare digneris cum tuissanctis Apostolis et Martyribus:cum Ioanne, Stephano,Matthia,Barnaba, Ignatio, Alexandro,Marcellino, Petro, Felicitate,Perpetua, Agatha, Lucia, Agne-te, Cæcilia, Anastasia et omni-bus Sanctis tuis: intra quorumnos consortium, non æstimatormeriti, sed veniæ, quæsumus,largitor admitte.

Signore, di aver parte nella co-munità dei tuoi santi apostoli emartiri: Giovanni, Stefano, Mat-tia, Barnaba, Ignazio, Alessan-dro, Marcellino e Pietro, Feli-cita, Perpetua, Agata, Lucia,Agnese, Cecilia, Anastasia e tuttii santi: ammettici a godere dellaloro sorte beata non per i nostrimeriti, ma per la ricchezza deltuo perdono.

Il Santo Padre:

Per Christum Dominum no-strum. Per quem hæc omnia,Domine, semper bona creas,sanctificas, vivificas, benedicis,et præstas nobis.

Per Cristo nostro Signore tu, oDio, crei e santifichi sempre, faivivere, benedici e doni al mondoogni bene.

Lode alla Trinità.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

L'assemblea:

52

L’INVIO DEGLI APOSTOLIMULUNGHETA CERNET FEKADUADDIS ABEBAETIOPIA

55

RITI DI COMUNIONE

Preghiera del Signore

Il Santo Padre:

L'assemblea:

56

Il Santo Padre:

Libera nos, quæsumus, Domine,ab omnibus malis, da propitiuspacem in diebus nostris, ut, opemisericordiæ tuæ adiuti, et apeccato simus semper liberi etab omni perturbatione securi:exspectantes beatam spem et ad-ventum Salvatoris nostri IesuChristi.

Liberaci, o Signore, da tutti imali, concedi la pace ai nostrigiorni, e con l’aiuto della tuamisericordia vivremo sempre li-beri dal peccato e sicuri da ogniturbamento, nell’attesa che sicompia la beata speranza evenga il nostro Salvatore GesùCristo.

57

L’assemblea:

Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Rito della pace

Il Santo Padre:

Domine Iesu Christe, qui dixistiApostolis tuis: Pacem relinquovobis, pacemmeam do vobis: nerespicias peccata nostra, sed fi-dem Ecclesiæ tuæ; eamque se-cundum voluntatem tuam pa-cificare et coadunare digneris.Qui vivis et regnas in sæculasæculorum.C. Amen.

Signore Gesù Cristo, che haidetto ai tuoi apostoli: «Vi lasciola pace, vi do la mia pace», nonguardare ai nostri peccati, maalla fede della tua Chiesa, e do-nale unità e pace secondo la tuavolontà.Tu che vivi e regni nei secoli deisecoli.C. Amen.

Il Santo Padre:

Pax Domini sit semper vo-biscum.C. Et cum spiritu tuo.

La pace del Signore sia semprecon voi.C. E con il tuo spirito.

Il Diacono:

I presenti si scambiano un gesto di pace, come segno di comunione

fraterna.

Mentre il Santo Padre spezza il pane eucaristico, si canta:

Eyen eron

(Agnus Dei)

Il coro nigeriano:

(Efik)

58

59

Il Santo Padre:

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollitpeccata mundi. Beati qui ad ce-nam Agni vocati sunt.

Beati gli invitati alla Cena delSignore. Ecco l’Agnello di Dio,che toglie i peccati del mondo.

L’assemblea:

Domine, non sum dignus, utintres sub tectum meum, sedtantum dic verbo, et sanabituranima mea.

O Signore, non sono degno dipartecipare alla tua mensa: madi' soltanto una parola e io saròsalvato.

Il Santo Padre e i Concelebranti si comunicano al Corpo e al Sangue

di Cristo.

Anche i fedeli ricevono la comunione.

60

Canti di comunione

La schola: Io 13, 34

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: che vi amiate avicenda, come io ho amato voi.

L’assemblea ripete: Mandatum novum do vobis: ut diligatis in-vicem, sicut dilexi vos, dicit Dominus.

SALMO 118

1. Beati immaculati in via: * quiambulant in lege Domini. C.

1. Beato l’uomo di integra con-dotta, * che cammina nella leggedel Signore.

2. In mandatis tuis exercebor: *et considerabo vias tuas. C.

2. Voglio meditare i tuoi coman-damenti, * considerare le tuevie.

3. Viam mandatorum tuorumcurram, * quia dilatasti cormeum. C.

3. Corro per la via dei tuoi co-mandamenti, * perché hai di-latato il mio cuore.

C.

61

4. Ecce concupivi mandata tua:* in iustitia tua vivifica me. C.

4. Ecco, desidero i tuoi coman-damenti; * per la tua giustiziafammi vivere.

5. Et ambulabo in latitudine: *quia mandata tua exquisivi. C.

5. Sarò sicuro nel mio cammi-no, * perché ho ricercato i tuoivoleri.

6. Et delectabor in præceptistuis, * quæ dilexi. C.

6. Gioirò per i tuoi comandi *che ho amati.

7. Quomodo dilexi legem tuam.Domine! * tota die meditatiomea est. C.

7. Quanto amo la tua legge, Si-gnore; * tutto il giorno la vadomeditando.

8. Quam dulcia faucibus meiseloquia tua, * super mel orimeo! C.

8. Quanto sono dolci al mio pa-lato le tue parole: * più del mieleper la mia bocca.

MUNZO YA(Signore siamo qui)

Il coro nigeriano:

(Hausa)

C.

62

C. Siamo venuti, Signore, siamo venuti.Siamo venuti a te, Signore, siamo venuti.Benedicici, Signore, siamo venuti a te.Dolce Sacramento,siamo venuti, Signore, siamo venuti,siamo venuti a te, Signore, siamo venuti.Benedicici, Signore, siamo venuti a te.

1. Sacramenti mai dadi mun zo.Zuwa bikin mai sarki mun zo. Oya ubangiji Allahna mun zo. A

1. Dolce Sacramento, siamo ve-nuti. Al santo banchetto siamovenuti. O Signore, nostro Dio,

gaban bagadinka mun durkusazuwa Yukaristi mai sarkimun zoka albarkacemu Jesu mun zojikin da jininka, zamu karbi, Jesumai dai kalbarkace yayanka Jesumaidai mun zoo oo sacramentimai dadi munzo. C.

siamo venuti. Ci inchiniamo da-vanti al tuo altare. Alla santaEucaristia siamo venuti. Bene-dici, o Gesù, noi che siamo ve-nuti. Riceveremo il tuo corpo e iltuo sangue, dolce Gesù. Bene-dici i tuoi figli, dolce Gesù. DolceSacramento siamo venuti.

2. Nine, gurasa mai rai, wandaya zo wurina ba zai ji yunwa bawanda ya bada gaskiya ba zai jikishi ba ba mai zuwa gareni, saita wurin ubana. C.

2. Io sono il pane di vita, chiviene da me non avrà fame, chicrede in me non avrà sete. Nes-suno può venire a me se non permezzo del Padre.

3. Sai kaci daga jikin dan mu-tum kuma kasha jininsa o, bazaka samu rai a cikin ka bawallahi sai ka ci daga jikin dammutum kuma ka sha jininsao, ba zaka samu rai acikin kaba. C.

3. Se non mangiate il corpo delFiglio dell’uomo e non bevete ilsuo sangue, non avrete la vita invoi. In verità se non mangiate ilcorpo del Figlio dell’uomo e nonbevete il suo sangue, non avretela vita in voi.

Pausa di silenzio per la preghiera personale.

Orazione dopo la comunione

Il Santo Padre:

Oremus. Preghiamo.Perficiant in nobis, Domine,quæsumus, tua sacramentaquod continent, ut, quæ nuncspecie gerimus, rerum veritatecapiamus.

Signore, questo sacramento del-la nostra fede compia in noi ciòche esprime e ci ottenga il pos-sesso delle realtà eterne, che oracelebriamo nel mistero.

Per Christum Dominum no-strum.

Per Cristo nostro Signore.

C. Amen. C. Amen.

63

RITI DI CONCLUSIONE

Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.

C. Et cum spiritu tuo.

Il Signore sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

D. Sit nomen Domini benedic-tum.

C. Ex hoc nunc et usque insæculum.

D. Sia benedetto il nome delSignore.

C. Ora e sempre.

D. Adiutorium nostrum in no-mine Domini.

C. Qui fecit cælum et terram.

D. Il nostro aiuto è nel nomedel Signore.

C. Egli ha fatto cielo e terra.

D. Benedicat vos omnipotensDeus, Pater et Filius et SpiritusSanctus.

C. Amen.

D. Vi benedica Dio onnipo-tente, Padre e Figlio e SpiritoSanto.

C. Amen.

Il Diacono:

La Messa è finita: andate in pace.

C. Rendiamo grazie a Dio.

64

C.

Canti di conclusione

AVE MARIA

Il coro nigeriano:

(Igbo)

Anyi na ndi muoma kele I n’ekwe.

L’assemblea ripete: Cuore immacolato di Maria, amabilissimo, noie gli Angeli ti salutiamo, e cantiamo.

2. Wer’obi ebere, O Nne nkegratia, ... Na enekwasi anya namkpa nke umu I. C.

2. Con il tuo cuore misericor-dioso, oMadre di Grazia, guardaai bisogni dei tuoi figli.

3. Ka I nye ndi kpuru isi onyinyenke ihe, ... Riotara ndi ome njogratia nke nlogha. C.

3. Da’ ai ciechi il dono di luce.Chiedi per i peccati la graziadella conversione

4. I bu Nne nke Jesu, Nne ndikwerenu ... Otito ndi di nso,nchedo nke ndi njo. C.

4. Sei la Madre di Cristo, laMadre di tutti i credenti, lagloria dei santi e il rifugio deipeccatori

65

C.

1.

5. Na ezi-na-ulo anyi tinyeotu obi... Debe n’obodo anyindokwa nke Chukwu. C.

5. Nelle nostre famiglie portal’unità. A noi la pace di Dio.

Il coro etiopico:

(Ge’ez)

In verità in verità.L’assemblea sinodale è un cammino di verità.

L’assemblea si scioglie lodando e benedicendo il Signore.

(4x)

(4x)

IN COPERTINA:

LA TRASFIGURAZIONE

BUJUMBURA

BURUNDI

Riproduzione vietata

TUTTI I DIRITTI RISERVATI

A CURA DELL'UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE

DEL SOMMO PONTEFICE

(La serie completa dei libretti 2009 sarà disponibile previa prenotazione)

TIPOGRAFIA VATICANA