Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

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Benedetto sia ‘l giorno e ‘l mese e l’ anno. Sonetto LXI de “Il Canzoniere” – Francesco Petrarca. Presentazione e analisi realizzate da Irene Mileto. Parafras i Analisi Commento Benedetto sia 'l giorno e 'l mese e l'anno e la stagione e 'l tempo e l'ora, e 'l punto e 'l bel paese e 'l loco ov'io fui giunto da' duo begli occhi che legato m'ànno; e benedetto il primo dolce affanno ch' i' ebbi ad esser con Amor congiunto, e l'arco e le saette ond' i' fui punto, e le piaghe che 'nfin al cor mi vanno. Benedette le voci tante ch' io chiamando il nome de mia Donna ò sparte, e i sospiri e le lagrime e 'l desio; e benedette sian tutte le carte ov' io fama l'acquisto, e 'l pensier mio, ch' è sol di lei, sí ch' altra non v'à parte.

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Analisi di Petrarca, Canzoniere

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Page 1: Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

Benedetto sia ‘l giorno e ‘l mese e l’ anno.Sonetto LXI de “Il Canzoniere” – Francesco Petrarca.

Presentazione e analisi realizzate da Irene Mileto.

Parafrasi

Analisi

Commento

Benedetto sia 'l giorno e 'l mese e l'annoe la stagione e 'l tempo e l'ora, e 'l puntoe 'l bel paese e 'l loco ov'io fui giuntoda' duo begli occhi che legato m'ànno;

e benedetto il primo dolce affannoch' i' ebbi ad esser con Amor congiunto,e l'arco e le saette ond' i' fui punto,e le piaghe che 'nfin al cor mi vanno.

Benedette le voci tante ch' iochiamando il nome de mia Donna ò sparte,e i sospiri e le lagrime e 'l desio;

e benedette sian tutte le carteov' io fama l'acquisto, e 'l pensier mio,ch' è sol di lei, sí ch' altra non v'à parte.

Page 2: Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

Sia benedetto il giorno, il mese, l'anno, la stagione, il tempo, l'ora, il momento, il paese bello, il luogo dove io fui raggiunto dai due occhi belli a cui mi sono legato; e sia benedetto il primo dolce affanno che provai nell'innamorarmi, e l'arco e le saette dalle quali fui colpito, e le ferite che mi furono inflitte al cuore.Siano benedette tutte le volte in cui ho avuto occasione di chiamare il nome della mia donna, e i sospiri, le lacrime e la sofferenza per la lontananza di lei; e benedetti siano tutti i versi con i quali io le procuro fama, e il mio pensiero, che è tutto rivolto a lei, così che nessun'altra donna vi trova posto.

Parafrasi

Page 3: Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

Questa lirica è composta in forma di sonetto, ovvero un componimento poetico costituito da due quartine a rima incrociata e due terzine a rima alternata di versi endecasillabi con schema rimico ABBA ABBA CDC DCD. Questo sonetto , in volgare, è incluso nella prima parte del Canzoniere, ovvero quando Laura si trova ancora in vita.

Analisi

Prima quartina Seconda quartina

Seconda terzinaPrima terzina

Page 4: Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

Prima quartinaBenedetto sia 'l giorno e 'l mese e l'annoe la stagione e 'l tempo e l'ora, e 'l puntoe 'l bel paese e 'l loco ov'io fui giuntoda' duo begli occhi che legato m'ànno;

ABBA

AnaforaEnumerazione per polisindetoClimax ascendente

ProvenzaAnastrofe

Anastrofe

Page 5: Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

Seconda quartina

e benedetto il primo dolce affannoch' i' ebbi ad esser con Amor congiunto,e l'arco e le saette ond' i' fui punto,e le piaghe che 'nfin al cor mi vanno.

ABBA

AnaforaEnumerazione per polisindetoParola chiave, rappresenta l’amore per LauraOssimoro

Metafora: il simbolo dell’amore è sempre stato Cupido, il dio che faceva innamorare gli esseri umani colpendoli con le sue potenti frecce.

Anastrofe

Ellissi di sia

Page 6: Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

Prima terzina

Benedette le voci tante ch' iochiamando il nome de mia Donna ò sparte,e i sospiri e le lagrime e 'l desio;

CDC

AnaforaEnumerazione per polisindetoClimax ascendenteLaura

AnastrofeEllissi di siano

Page 7: Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

Seconda terzina

e benedette sian tutte le carteov' io fama l'acquisto, e 'l pensier mio,ch' è sol di lei, sí ch' altra non v'à parte.

DCD

AnaforaEnumerazione per polisindeto

Anastrofe

Page 8: Benedetto sia 'giorno, 'l mese e l'anno

In questo sonetto Petrarca racconta il luogo e il modo in cui vide per la prima volta Laura. Racconta il momento in cui fu colpito dalle frecce dell’Amore. Benedice tutti i sentimenti che lo legano alla donna concludendo che Laura è l’unica donna che può averne parte. Nel componimento si capisce che Petrarca associa l’incontro avvenuto con Laura ad un fatto non casuale,associandolo ad un miracolo;il sonetto è strutturato in maniera simmetrica; viene rafforzato dall’enumerazione(e,e,e,….)e dalle ripetute anafore all’inizio delle quartine e terzine,le quali riprendono il termine “benedetto”. Viene ripreso lo stile stilnovistico,in quanto ogni riferimento a Laura viene enfatizzato e idealizzato;ritorna l’ immagine della donna-angelo,creata dal sogno,dalla fantasia e dalla memoria. Il poeta benedice anche i momenti negativi della propria esistenza, sottolineando il concetto di donna,come essere superiore rispetto all’uomo,la quale dona gentilezza d’animo. Egli non mostra rimpianti nel descrivere le sue sofferenze,anzi sembra andarne fiero,forse perché dimostrare la propria sensibilità verso Laura rendeva il suo corteggiamento più limpido,accentuando l’idea di un amore inappagato. Di Laura lei il poeta non solo traccia i caratteri fisici, ma soprattutto mette in luce lo sconvolgimento che provoca nel l’amante. Le sue forme, il suo portamento, il suo spirito: tutto è divino in lei. Quando lei è viva, è bella e rende ancor più bello ciò che per natura è già bello: alberi, fiori, uccelli, acqua, firmamento, paesaggio. Quello con Laura è un rapporto sentimentalmente difficile e contraddittorio che oscilla fra l'inclinazione del poeta a cedere all'illusione e alle vane speranze, e la crudeltà della donna , bella e indifferente. Altro aspetto legato all'amore per Laura è costituito dai luoghi che tendono a perdere i loro contorni reali e fisici e a diventare luoghi che esprimono un particolare stato d'animo dell'autore.

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