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Bollettino Internazionale Passionista N° 19 - Nuova Serie, Marzo/aprile 2009 Il 25° Anniversario dell’approvazione delle Costituzioni “Fedeli allo spirito evangelico e all’eredità del nostro Fondatore!”

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Bollettino

Internazionale

PassionistaN° 19 - Nuova Serie, Marzo/aprile 2009

Il 25° Anniversario

dell’approvazione delle Costituzioni “Fedeli allo spirito evangelico e all’eredità del nostro Fondatore!”

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I N D I C EXXV Anniversario dell’approvazione delle Costituzioni

LA CURIA INFORMALettera Circolare alla Congregazione e alla Famiglia Passionista per il 25°Anniversario dell’approvazione delle CostituzioniP. Ottaviano D’Egidio, C.P. pag. 3

Dalla Regola alle Costituzioni: continuità storica del nostro carismaP. Giuseppe Comparelli, C.P. pag. 7

INCONTRO DEI COORDINATORI REGIONALI pag. 14

Aggiornamento da parte del Segretario Generale delle Missioni e JPICP. Jesús María Aristín, C.P. pag. 15

VITA PASSIONISTAIncontro della Configurazione PASPAC pag. 17

Assemblea Provinciale CORI, 7-9 Gennaio 2009 pag. 18

Assemblea Provinciale SANG pag. 18

Assemblea CORI-RES pag. 19

Assemblea del Vicariato PRAES-DOM del Brasile pag. 19

Un Simbolo di Resistenza alla Dittatura pag. 20

Incontro Interprovinciale negli Stati Uniti 2009 pag. 20

Assemblea Provinciale PIET pag. 21

Laboratorio Apostolico: “L’attività evangelizzatrice del Passionista di oggi” pag. 21

Capitolo della Provincia di St. Patrick (PATR), Irlanda pag. 22

Convocazione dell’11° Congresso del Vicariato S. Carlo Lwanga (CARLW) pag. 22

Congresso del Vicariato CORM-GEMM della Tanzania in Africa pag. 23

LAICATOIncontro del Consiglio Nazionale del Movimento Laicale Passionista pag. 23

TESTIMONI PASSIONISTIUccisione, Memoria e Ispirazione nel Hunan, China: i Missionari PassionistiGodfrey Holbein, Clement Seybold e Walter Coveyou, 1929 - 2009 pag. 24

P. Adriano Di Bonaventura (PIET): 1934-2008 pag. 25

PROFESSIONI - ORDINAZIONI pag. 26

NUOVE PUBBLICAZIONI pag. 30

NOTITIAE OBITUS pag. 31

BOLLETTINO INTERNAZIONALEPASSIONISTA

N. 19 - Nuova Serie - Marzo / Aprile 2009

EditoreCuria Generale della Congregazione della Passione

Consultore Generale per l’informazioneDenis Travers, C.P.

Redazione e traduzione testiDenis Cruz Cuevas, C.P.Lawrence Rywalt, C.P.Luis Enrique Bernal, C.P.Marco Pasquali, C.P.Patricio Manosalvas, C.P.Tarcisio Tagliabue, C.P.Ramiro Ruiz, C.P.

FotografieLawrence Rywalt, C.P.Miguel Ángel Villanueva, C.P.

IndirizzoUfficio Comunicazioni Curia GeneraliziaP.zza Ss. Giovanni e Paolo 1300184 Roma - ItalyTel. 06.77.27.11Fax. 06.700.84.54Web Page: http://www.passiochristi.orge-mail: [email protected]

GraficaMarco Animobono

Logo della CopertinaLoretta Lynch

CopertinaRitrato di S. Paolo della Croce, Il Monastero dellaPresentazione di Maria Santissima al Tempio, delleMonache Passioniste, Tarquinia (VT), Italia.

Pagina finaleLa Fondazione del Monastero delle Monache Passioniste a Tarquinia (VT), 1771

StampaGrafica Animobono s.a.s.Via dell’Imbrecciato, 71a - 00149 RomaTel. 06 [email protected]

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Carissimi confratelli della Congregazione e sorelle

e fratelli della Famiglia passionista,

ricorre nel 2009 il 25° anniversario di approvazionedelle Costituzioni da parte della S. Sede per mezzodella Congregazione per i religiosi e gli istitutiSecolari con firma del Cardinal prefetto Mons.eduardo pironio, ora Servo di Dio.È con fede che vogliamo celebrare il 25° della loroapprovazione immergendosi nuovamente in esse come

per lavarsi alla piscina di Siloe che rinfranca e risanadonando la capacità di aprire gli occhi alla luce dellavita come al cieco nato nel vangelo di Giovanni. (Gv9,1-41) pertanto invito le Configurazioni, le province,le viceprovince, i vicariati, le comunità e la Famigliapassionista a celebrare questo anno come particolareevento di memoria e approfondimento dei valori econtenuti delle Costituzioni con studi, simposi, consi-gli di famiglia e liturgie particolari, assemblee, pubbli-

cazioni e quanto si ritenga utile nelproprio ambito e nella propria cultu-ra. È sorprendente come dopo venticin-que anni conservino ancora la fre-schezza e l’autenticità suscitateappena approvate e pubblicate.Furono compilate nel dialogo, neldiscernimento e nella preghiera delCapitolo Generale del 1982 celebra-to ai SS. Giovanni e paolo: ricordo ilfermento di quel Capitolo il primo alquale partecipai! esse furono il frut-to del cammino iniziato nel dopo-guerra e che ebbe un incrementodecisivo con papa Giovanni XXiii econ la celebrazione del Conciliovaticano ii.Hanno radici visibili, non soltantonell’ispirazione ma anche nella for-mulazione del testo, nel Documento

Lettera Circolare alla Congregazione

e alla Famiglia Passionista per il

25° Anniversario dell’approvazione delle Costituzioni

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Il decreto di prrovazione della Regola del 1984

Eduardo Cardinal Pironio(1920-1998)

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Capitolare nato dal Capitolo Generale del giugno1970.Nella presentazione del Documento Capitolare allaCongregazione il Servo di Dio p. Teodoro Foley, allo-ra Superiore Generale, scriveva: “Il 19 giugno il 39°Capitolo Generale ha terminato l’opera che gli erastata affidata dalla Chiesa mediante il Motu proprio“Ecclesiae Sanctae” di Paolo VI, quella cioè di stu-diare, nella preghiera e nella riflessione, la Regola divita lasciataci in eredità dal nostro amato FondatoreSan Paolo della Croce, apportando quelle revisioniche apparissero oggi necessarie e convenienti per unappropriato rinnovamento della vita religiosa nellanostra Congregazione”. e il p. Foley aggiunge che superate “le differenzed’opinione nelle innumerevoli discussioni su ogniaspetto della nostra vita, gradualmente si è raggiuntala reciproca comprensione ed intesa, ed un accordofondamentale sugli elementi essenziali della vita pas-sionista…. Esso diviene ora il vero cuore della nostraRegola di vita, cioè un’autentica interpretazione dellospirito di S. Paolo della Croce, che trovò la sua primaespressione nei testi scritti di sua mano, i quali riman-gono come permanente e indispensabile fonte di ispi-razione.” anche le Costituzioni approvate nel 1984 hanno radi-ci nei fogli scritti a Castellazzo dal Fondatore e vivo-no dello Spirito che ha vivificato quei fogli e le diver-se regole approvate dalla Chiesa in tempi successivisia al tempo dello stesso Fondatore che nei due secoliseguenti fino ai nostri giorni. S. paolo della Croce attraverso il lungo travaglio delle

approvazioni delle regole iniziali fino all’ulti-ma approvata nel 1775, lo stesso anno della suamorte, si era convinto della infrenabile vivaci-tà dello Spirito e della presenza dinamica diDio nella storia del mondo e della Chiesa equindi della Congregazione.e a significare una fonte e una origine, il testodella regola approvata solennemente da piovi nel 1775 è premessa alle Costituzioni ed ha“una propria forza e importanza per interpre-tare la vera intenzione e volontà del santoPadre e Fondatore ed è da tenersi sempre pre-sente dai Religiosi della Passione di Cristo,per custodirla fedelmente.” (Decreto di appro-vazione)la prima parola delle Costituzioni al N° 1,Capitolo 1°, I fondamenti della nostra vita, è ilnome del Fondatore: “San Paolo della Croceradunò compagni perché vivessero insieme perannunziare agli uomini il Vangelo di Cristo.”ed il N°2: “La Chiesa, avendo riconosciuto inS. Paolo della Croce l’azione dello Spirito

Santo, approvò con suprema autorità la nostraCongregazione e le sue Regole, per la missione diannunziare il Vangelo della Passione con la vita e conl’apostolato. Per attuarla siamo radunati in comunitàapostoliche e lavoriamo perché venga il Regno diDio.”ed il N° 3: “Consapevoli che la Passione di Cristocontinua in questo mondo fino a che egli ritorni nellagloria…studiamo di prendere parte alle tribolazionedegli uomini, specialmente dei poveri e degli abban-donati, e di confortarli sollevandoli dalle loro soffe-renze. Con la potenza della Croce, sapienza di Dio,tendiamo con ardore ad illuminare e rimuovere lecause dei mali che affliggono gli uomini. Per questo lanostra missione è diretta alla evangelizzazionemediante il ministero della parola della Croce perchétutti possano conoscere Cristo e la forza della Suarisurrezione.”Questi sono parte dei primi tre numeri che apronol’orizzonte e sono fondamento agli otto capitoli checompongono le Costituzioni e sono ispirazione enorme di vita per tutti i religiosi della Congregazioneche oggi vive e lavora in 58 nazioni. esse altresì sonodi riferimento per le religiose e per i laici dellaFamiglia passionista che si sentono chiamati a vivereil carisma della passione. Guardando indietro allanostra storia, con la vita e apostolato di tanti religiosi,compresi innumerevoli santi e martiri, con tanta graziafin dalle origini e dal Fondatore, viene in mente quan-to scrive il profeta Gioele: “Una sorgente zampilleràdalla casa del Signore e inonderà la valle delle

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Padre Theodore Foley, Superiore Generale e Papa Paolo VI

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acace.” (Gl 4,18); noi diciamo la valle del mondo neltempo. e di questo ringraziamo Dio perché tutto èdono.il 25° di approvazione delle Costituzioni deve vederciimpegnati verificare se viviamo ancora la freschezzadelle acque arrivate fino a noi e la continuità con lafonte originaria. esse sono il nostro patrimonio: “Perquesto ogni scriba istruito nel regno dei cieli è similea un padre di famiglia che trae fuori dal suo scrignocose nuove e cose antiche.” (Mt 13,52) Ma cuore del patrimonio e perla rara dello scrigno perla quale “vendere tutto” di noi e impegnare energia eamore è la “memoria passionis”. essa è elementocostitutivo della Congregazione e la ragione del nostroesistere nella Chiesa. È il mandato che Dio ha dato anoi e alla Famiglia passionista con la vocazione: Faimemoria! ricorda! Che è da intendersi nel senso bibli-co del comando ad israele che sin dagli inizi della suastoria visse l’esperienza del continuo ricordo degli attisalvifici di Dio nel passato e nell’attesa del loro rinno-vo continuo nel presente. “Memoria” per noi è fare del mistero pasquale il cen-

tro della nostra vita dedicandoci con amore alla seque-la di Cristo crocifisso e annunziando la sua passione eMorte non solo come evento storico del passato, macome realtà presente nella vita degli uomini che “sonocrocifissi oggi” dall’ingiustizia, dalla mancanza delsenso profondo della vita. (Cost. 65)la Memoria della passione anima e illumina tutte leCostituzioni specialmente nei quattro capitoli piùimportanti: Fondamenti, Apostolato, Formazione.Costituzione. intorno a questi si articola tutto il restodegli insegnamenti e delle norme. e gli stessi valoritipici passionisti quali la solitudine, il silenzio, lapovertà, il distacco e la penitenza oltre naturalmente lapreghiera e la meditazione, sono l’habitat, la serra nelquale custodire e far crescere il fiore della passione.Così come il voto specifico “di ricordare più intensa-mente la Passione del Signore e di promuoverne laMemoria con la parola e con le opere” (Cost. 96) pre-cede e illumina nella formula della professione gli altritre voti della vita religiosa: “Noi viviamo i consiglievangelici alla luce di questo voto e procuriamo direnderlo concreto nella vita di ogni giorno”.(Cost. 6) e’ una occasione questa del 25° e una opportunità checi dona lo Spirito e la storia per una rilettura delleCostituzioni con occhi e cuore rinnovati. Nella lettera Circolare del 15 aprile 1985 allaCongregazione per la pubblicazione delleCostituzioni, Mons. paolo Boyle, allora SuperioreGenerale scriveva: “Il 2 marzo 1984, festa dellaCommemorazione Solenne della Passione, sono stateapprovate formalmente le nostre nuove Costituzioni,come espressione autentica del nostro carisma e delnostro scopo nella Chiesa.”egli invitava a riceverlo come “testo prezioso” e ricor-

“Solitudine, il silenzio, la povertà, il distacco e la penitenza oltre naturalmente la preghiera e la meditazione,

sono l’habitat, la serra nel quale custodire e far crescere il fiore della Passione”

S. Paulo della Croce che scrive la prima bozza della Regola a Castellazzo

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dava quanto tra l’altro il papa Giovanni paolo ii dissenell’udienza particolare a circa 400 passionisti: “.. lenuove Costituzioni intendono indicare la maniera diattuare la Regola di S. Paolo della Croce nella presen-te situazione storica e secondo le direttive del recenteConcilio e del nuovo Codice di Diritto Canonico.” la lettera Circolare del p. Boyle aggiungeva inoltre:“La Regola e le Costituzioni devo essere accettate conprofondo spirito di fede. Crediamo fermamente, ed èfondamentale nella nostra consacrazione, che questitesti approvati esprimono la volontà di Dio nei nostririguardi.”È l’occasione questa del 25° per rivedere e conoscerelo sviluppo e la ricchezza del carisma nelleCostituzioni e in un più ampio contesto nella storiadella Congregazione. esse sono state approfondite inopportune e specifiche pubblicazioni, libri, cattedre,congressi e riviste e tra l’altro anche in vari studi nellacollana “ricerche di Storia e Spiritualità passionista”inviati alle comunità. È una opportunità l’anniversario per riflettere anchesul periodo particolare che stiamo vivendo con il pro-cesso della ristrutturazione che ha come intento didare rinnovata vitalità alla Congregazione. Con essosiamo arrivati circa a metà guado, siamo come inmezzo al fiume e dobbiamo arrivare all’altra riva. ilmomento che stiamo vivendo è molto delicato perchéilluminati dalla solidarietà andiamo a configurarci inmodo nuovo. la solidarietà nei diversi campi dellaformazione, del personale e delle finanze permetteràdi condividere ricchezze e povertà e di andarsi incon-

tro reciprocamente per arric-chirsi l’uno dell’altro. più volte ci siamo chiesti neiCapitoli Generali, nei Sinodi,nelle comunità e nei colloquipersonali quale volto darebbeS. paolo della Croce allaCongregazione con le proble-matiche del mondo attuale enelle realtà che vive oggi lastessa Congregazione nellezone storiche e nelle zone piùrecenti? rimarrebbe inerte oipotizzerebbe interventi ecammini nuovi per ravvivarela vita di fraternità nelle comu-nità e una maggiore efficacianella missione? la ristrutturazione vuoleessere una risposta a questiinterrogativi. e’ un compitoarduo e ne siamo consapevoli,ma lo stiamo portando avanti

con la fede, con la preghiera e con grande coraggio efiducia nel Signore. Si può anche rimanere in egitto,ma la Terra promessa di una nuova energia spiritualeed efficacia progettuale rimarrebbe lontana, oltre ilmar rosso dell’inerzia; può sembrare saggio e pruden-te conservare il poco che si possiede, si può nasconde-re per paura il talento sotto terra, ma il Signore dellaparabola chiamò quel servo “malvagio e infingardo” egli tolse il talento e lo fece gettare nelle tenebre, pre-miando chi, fiducioso e fedele, aveva osato mettere arischio i propri cinque talenti. (Mt.25,14-30) la vita siconquista con la fede! la fede genera vita come inabramo, in Maria e nei miracoli di Gesù.Siamo fiduciosi che il lievito della “memoria passio-nis” fermenterà la ricerca della volontà di Dio e lalucerna della fede e della speranza poste sul candela-bro delle comunità, dei Sinodi e del prossimo CapitoloGenerale, illumineranno la nostra strada e le scelte dacompiere. Termino con l’atto di fedeltà del N.°2 delleCostituzioni: “Confidando nell’aiuto di Dio vogliamorimanere fedeli, nonostante i nostri limiti umani, allospirito evangelico e all’eredità del nostro Fondatore”.amen.

roma - SS. Giovanni e paolop. ottaviano D’egidio

2 marzo 2009Superiore Generale cp

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“Siamo fiduciosi che … la lucerna della fede e della speranza poste sul candelabro delle comunità, dei Sinodi e del prossimo Capitolo Generale,

illumineranno la nostra strada e le scelte da compiere”

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L’intuito

originariola prima regola disan paolo dellaCroce risale allasua giovinezza. lascrisse dal 2 al 7dicembre 1720,senza aver unaesatta idea né dellaregola, né dellafisionomia di unistituto religioso.Quello che avevachiaro nella suamente era “l’ispira-zione di radunar

compagni... per promuovere il santo timor di Dio”. Èquanto ricaviamo dalla sua introduzione a quel primotesto che poi distrusse. le parole-chiave di quel primoprogetto, come un abbozzo, erano: legge di Dio; consi-gli evangelici; totale distaccamento dal creato; povertàcome presidio dell’ascesi e dell’orazione. in questotesto spunta un ingrediente illuminante, che avviò unosviluppo tale da determinare l’aspetto caratterizzantedella vicenda di paolo: il venerdì dedicato alla passionedi Cristo; i religiosi vestiranno di nero come di “lutto perla passione e morte di Cristo”, per promuoverne la“dolorosa rimembranza”.la fase giovanile della vita di paolo fu la più penitentee la più eremitica. Tale fu anche a Gaeta e anche dopo,fino alla prima fondazione del 1737, finché la frequen-tazione di ecclesiastici illuminati non gli aprì meglio lamente su quello che voleva istituire e su quello che pote-va codificarsi. anche dopo l’ordinazione sacerdotalepaolo è chiamato “eremita” dal card. Corradini, che lovide partire dall’ospedale S. Gallicano per l’argentario,dopo quel rifiuto che era una scelta. Tutto in ordine a unsogno: costituire un gruppo di uomini di Dio che fosse-ro una consistenza intermittente di eremiti-apostoli-ere-miti. Nulla di simile in quel secolo.paolo sognava un istituto sulla linea di quelle riformericorrenti nella storia delle grandi famiglie religiose:osservanti, riformati, ecc... i contrassegni erano: digiu-no, penitenza, solitudine, panno ruvido, piedi scalzi,povertà radicale. al tempo di paolo, in pieno secoloXviii, queste esperienze erano conosciute e già assimi-

late nelle forme accettate e legittimate, ma sempre al didentro di grandi ordini storici, con voti solenni e, quin-di, negli argini di secolari esperienze e garanzie. paolovoleva il massimo in questo senso, quasi un nuovoordine che avesse quelle forme audaci come norma enon come libere varianti rispetto a un canovaccio collau-dato che le spiegasse e, in certo senso, le sostenesse. perquesto gli ecclesiastici del tempo, nei dicasteri dellaSanta Sede, faticavano a seguirlo e a frenarlo nel suoeccessivo rigore. Gli facevano notare che le correzioniconsigliate erano per la stabilità stessa della suaCongregazione. Questa “stabilità” fu la preoccupazioneche lentamente lo convinse a cedere, soprattutto dopol’amarezza per la faccenda dei voti solenni. il sognodoveva misurarsi con la realtà.

Processo di chiarimento e di codificazione

Con il primo testo paolo ha tracciato, con intenso impul-so, più la bozza di un impegno spirituale che una veraregola, tanta era la santa ingenuità che appariva ai primiesaminatori. Fu mons. Cavalieri il primo che lesse conocchio competente e affettuoso le prime regole di paolo.Migliorò il testo con 36 annotazioni. aggiunse punti cheriguardavano la formazione dei giovani, la figura delfratello laico, l’elezione dei superiori, la cura spiritualedei soggetti. Certamente mons. Cavalieri fece leggere apaolo la regola dei pii operai (istituto molto stimatoall’epoca, al quale il vescovo apparteneva). Quel con-fronto lasciò tracce nell’idea della Congregazione chepaolo cominciava a delineare. Ne è prova anche la ter-minologia adottata: preposito, rettore, ecc... inoltreCavalieri consigliò paolo a radicare la regola nel vissu-to ecclesiale, oltre che con quelle tradizioni più signifi-cative delle famiglie religiose: disciplina, colpa settima-nale, ecc... fino al vestiario. Cavalieri suggerì a paolo diindicare anche quello che era incompatibile con l’ideache andava concretizzando: parrocchie, cappellanie,contatti pastorali con i monasteri, ecc... paolo compresedalla lezione del Cavalieri che un istituto deve averenelle regole come una formula che garantisce efficienza:diversamente, tutto si perde nella forza momentanea eanarchica di un bagliore interiore. Non bastava: ci vole-va il contatto reale con la Chiesa che legiferava, quelladei dicasteri di roma. Cavalieri consigliò paolo comeaffrontare anche questo, quando gli diede per roma lelettere adatte per le persone giuste.

Dalla Regola alle Costituzioni: continuità storica del nostro carisma

a 25 anni dall’approvazione delle Costituzioni (1984-2009)di Giuseppe Comparelli c.p.

Emilio Giacomo Cavalieri (1694-1726)vescovo di Troia

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Fino al 1730 paolo è ancora, spiritualmente, quello delCastellazzo. Come Fondatore sa che non può più prose-guire su quella beata indipendenza. Dopo l’incontro conil Cavalieri e con gli ecclesiastici di roma, dopo l’espe-rienza a S. Gallicano, egli torna eremita all’argentario.vive in solitudine e preghiera, non intende esercitareministeri, a malincuore scende per la pastorale festiva,ma vorrebbe saltare anche questa (lettera al Tuccinardi).Ma paolo è obbligato a rappor-tarsi al card. altieri, perché stanella sua giurisdizione. Nel 1735gli affida le regole per l’appro-vazione (testo Altieri, perchéritrovato nella sua biblioteca). ilcardinale si diverte a correggeree cambiare: tra l’altro intendeche l’istituto sia prima soggettoall’ordinario locale; la povertàgli sembra eccessiva; ecc...paolo cerca di aggirare gli osta-coli con l’aiuto degli ecclesiasti-ci di roma Crescenzi eCorradini, ai quali era statoinviato già dieci anni prima dallostesso Cavalieri. paolo sognauna congregazione approvata dalpapa con l’esenzione dall’ordi-nario. Gli amici romani si affida-no al card. rezzonico che parlacon Benedetto Xiv e riesce a ottenere non più di unrescritto (1741). il valore del rescritto termina con lamorte del concedente. Questo del 1741 ribadisce la sog-gezione all’ordinario del luogo e si profila come appro-vazione delle regole, ma non dell’istituto. il risultato fuugualmente di grande importanza per la vita di paolo.aveva avuto una commissione di nomi che erano suoiamici: rezzonico, Corradini e l’abate Garagni. Senzaquesta “complicità” non si spiegherebbe il successo diun testo, prima ritenuto eccessivamente severo e poifatto approvare dal papa dopo pochi ritocchi che, perallora, non dispiacquero a paolo. È nota la soddisfazio-ne con cui venne accolta la notizia dalla prima comuni-tà all’argentario. Ma c’erano istanze diffuse in queglianni. rapportando il suono delle rescritto con la vita dipaolo appare evidente la rilevanza data all’impegnoapostolico collocato nelle regole di paolo in termini piùmarcati, più ampliati, rispetto al mondo abituale delFondatore. È quello che si legge anche nel testo dell’ap-provazione della commissione cardinalizia per la regoladel 1746, dove si sottolinea solo il quarto voto e il dove-re delle missioni per regiones incultas, etiam aëris insa-lubris.proprio in quegli anni Benedetto Xiv aprì gli occhi sulle

“zone abbandonate”, in seguito anche alla supplica chegli venne dal re di Napoli Carlo iii, spinto dal card.Spinelli. Nel 1738 era uscito Il mondo santificato diGennaro Sarnelli, che ebbe enorme successo editoriale.alfonso de’ liguori era al centro di quelle idee, un’ana-lisi che spiegava l’abbandono anche con le disposizionidi innocenzo X: Instaurandae regularis disciplinae del1652, che fecero chiudere 1.513 conventi in italia con

meno di sei soggetti. BenedettoXiv rispose con la letteraGravissimum supremi apostolatusdel 1745, in cui accoglieva le pre-occupazioni per l’evangelizzazio-ne. la regola di paolo capitò suitavoli della Santa Sede insieme aquelle analisi e quelle richieste diintervento. ebbe non una sempliceapprovazione ma un vero mandato.ora poteva spingersi. voleva piùstabilità per la sua opera con un’ap-provazione più solenne e di più lar-ghe concessioni. le insistenze dipaolo ottennero da Benedetto Xivla commissione già nominata:Gentili, Gerolami e Besozzi.Sorsero subito delle difficoltà: siobiettava che le regole eranoeccessivamente austere e, in parti-colare, che paolo si opponeva ad

attenuare la povertà radicale né voleva che le case di stu-dio formale avessero redditi. paolo sapeva che questopunto teneva la commissione cardinalizia in condizionidi riserbo negativo. Non cedette e accettò delle variantisul digiuno.venne l’appro-vazione dellaregola, nondell’istituto, il18 aprile 1746,ma con signifi-cativi passiavanti rispettoal rescritto pre-c e d e n t e .Questa voltaera un brevecon concessio-ni che consola-rono paolo e isuoi compagni,ma incoraggia-rono ancora ilFondatore a

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Papa Benedetto XIV (1675-1758)

Papa Clemente XIV (1705-1775)

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pretendere i voti solenni con una insistenza che non fumai esaudita presso i dicasteri competenti. Ciò costituìuna delle amarezze della sua vita. Questa pagina, perpaolo, si concluse nel 1760, quan-do la commissione nominata daClemente Xiii (rezzonico) siespresse negativamente, valutan-do ragioni proposte dagli stessicompagni di paolo, a sua insapu-ta.il pieno successo, invece, fu rag-giunto da paolo, nel 1769, conpapa Clemente Xiv (Ganganelli),amico suo da quando era cardina-le, frequentandosi in casa deibenefattori angeletti. il papa glifece capire che lo avrebbe accon-tentato su tutto. paolo non chiesepiù i voti solenni, ma ebbe l’ap-provazione della congregazionecome persona morale e la facoltàdi ordinare chierici. la commis-sione (Garampi, zelada) inserìdelle attenuazioni circa l’austerità: dispose che gli stu-denti fossero esentati dalla levata notturna nel tempo distudio e temperò il digiuno. il testo ebbe solenne appro-vazione con la bolla Supremi Apostolatus del 16 novem-bre 1769. paolo, così, ottenne che la sua congregazione,anche senza i voti solenni, avesse i privilegi degli ordiniclassici. Nonostante questo successo, dovuto all’amici-zia del papa – che gli fece anche dono della sede dei Ss.Giovanni e paolo a roma – il Fondatore sognò di avereancora di più, dopo appena sei anni dalla bolla. le com-missioni che si erano avvicenda-te dal 1740 gli avevano fattocomprendere che il rigore ecces-sivo poteva giocare contro latenuta dei soggetti: questo gliaveva precluso i voti solenni.ora, alla fine della vita paoloteme che veramente questoaspetto possa insidiare la stabili-tà della sua opera. un punto indiscussione era l’astinenza per-petua dalle carni. paolo volleesplorare il parere dei confratellicapitolari nel 6° capitolo genera-le che egli fece anticipare al1775, anno della sua morte. Ma,con suo disappunto, il parere deirigoristi ebbe la prevalenza; e,non solo non fu toccato l’argo-mento della carne, ma si ripristi-

nò la levata notturna per gli studenti. Così elaborato ilnuovo testo fu approvato da pio vi nel settembre del1775, con la bolla Praeclara virtutum exempla.

Ma qualcosa di incerto e di incompiu-to rimaneva nell’animo di molti dopola morte del Fondatore, nonostantel’autorevole approvazione del papa. ilsuccessore di paolo, p. Gorresio, eraun severo custode della intangibilitàdella regola. Si dovette giungere al1784, con il nuovo generale p. Cioni,più indulgente, ma anche più infor-mato sulle posizioni del Fondatore,per presentare a pio vi una richiestadi mitigazione del regime alimentaree della durata del coro notturno. lasupplica era dovuta a malattie, confrequente mortalità, come pure allanecessità di un maggior tempo per lostudio. Ne nacque una lacerazionenegli animi, con un conflitto bendocumentato. il p. Cioni insisté,sapendo del consenso del papa, il

quale firmò il breve dell’11 marzo 1785, PostConstitutionem nostram, che ammetteva la carne nelregime alimentare di regola e riduceva la durata del coronotturno. (Questo documento è ancora oggi pubblicatoinsieme alla regola del 1775, ed è disponibile affianca-to alle attuali costituzioni). per molti fu un trauma nonsolo per quel provvedimento che toccava un punto rite-nuto materia e simbolo di un’immagine anche pubblica(questo pure pesò molto), ma per l’idea della reformabi-lità della regola. al successivo capitolo generale fu rie-

letto p. Gorresio.

Gli adattamenti pre-conciliari

Così “costruita” la regola delFondatore risultava essere, insieme,progetto originario, intervento dellaChiesa, e contributo dei soggettistessi dell’istituto. un testo chedescriveva lo spirito del passionistae, al tempo stesso, la storia di unaformula. Con la pubblicazione del Codice diDiritto Canonico nel 1917 la SantaSede diede disposizione che tutti gliistituti religiosi dovessero adeguarsiai nuovi dettati canonici nelle lororegole e costituzioni. Nel 1918 laSacra Congregazione dei religiosiinviò un documento, poi ripetuto

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Papa Pio VI (1717-1799)

P. Giovanni Maria Cioni (1728-1796)

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nel 1921, in cui si disponeva che tutti gli emendamentiandavano inviati alla stessa S.C.r. per l’approvazione. ilsuperiore generale p. Silvio Di vezza anticipando ilcapitolo generale al 1926, volle che questo adeguamen-to avvenisse nella sede più autorevole. il lavoro prepara-torio fu guidato da p. leone Kierkels che poi, in quellostesso capitolo, fu eletto superiore generale. Sia gliemendamenti studiati in capitolo, sia le facoltà e levarianti alle regole del 1775, approvate precedentemen-te dalla Santa Sede, furono affidate a una commissioneguidata da p. Tito Cerroni che il p. Kierkels nominò pro-curatore generale. il testo fu approvato dalla S.C.r. nel1928. Successivamente, lo stesso dicastero chiese dipresentare a parte le nuove varianti non connesse alCodice di diritto canonico. il p. Cerroni preparò il nuovotesto con circa 42 punti emersi anche dalla consultazio-ne delle curie provinciali. il tutto fu approvato il 13 gen-naio 1930 dalla S. C. r.Nel 1950 si tenne un congresso internazionale degli“Stati di perfezione” in cui venne espressa la necessitàdi ulteriori adattamenti delle regole e costituzioni deivari istituti religiosi. il nostro capitolo generale del 1952decise di affidare a una commissione lo studio di questiadattamenti. il lavoro durò fino al 1959. i punti deside-rati erano connessi a un maggior coinvolgimento dellabase nei capitoli provinciali, la preparazione dei forma-tori e lo studio del fenomeno (in aumento) delle piccolecomunità. vennero istituite le “assistenze”, fu aumenta-to il numero dei consultori nelle province, si dispose perl’elezione di delegati sia per i capitoli generali che perquelli provinciali. le case vennero distinte per finalità econsistenza. insieme ad altri punti, questa nuova confi-gurazione fu presentata dal superiore generale p.Malcom la velle alla S. C. r. dopo le necessarie revi-sioni, e fu approvata il 1° luglio 1959.

Il Perfectae caritatis e il Documento

Capitolare

il Concilio vaticano ii dedicò grande attenzione alla vita

religiosa. il documento che ne fissava i principi, secon-do i nuovi tempi, è il decreto Perfectae caritatis (28ottobre 1965) che, espressamente, parlava di rinnova-mento. riportiamo qui solo i 5 criteri su questo rinnova-mento, elencati al n. 2 del documento: 1. La sequela diCristo. la vita terrena di Cristo come delineata nelvangelo è il primo codice di confronto. 2. Carisma sto-rico dell’istituto. ogni istituto ha una propria indolesecondo lo spirito e l’intenzione del Fondatore. È quelloche passa sotto l’espressione “patrimonio di ciascun isti-tuto”. esso va salvaguardato. 3. Vita della Chiesa. Tuttii religiosi devono partecipare alla vita della Chiesa, inogni suo aspetto vitale e attuale: spirituale, culturale,pastorale, ecumenico. 4. Mondo contemporaneo. Tutti ireligiosi abbiano un’appropriata conoscenza dell’attualecondizione umana e dei bisogni della Chiesa, in mododa poter giovare agli altri uomini del proprio tempo. 5.Rinnovamento spirituale personale. Dal momento che lavita religiosa (vr) è unione a Dio nella sequela diCristo, tutti gli adattamenti avranno successo solo seaccompagnati da un personale rinnovamento spirituale,che deve sempre essere preminente anche nell’attenzio-ne alle opere esterne.Con questi principi il Perfectae caritatis (pC) estendevail senso del rinnovamento a tutta la struttura della vrorganizzata, dalla spiritualità alle attività, consigliandogià al n. 20 di abbandonare opere ed espressioni pleona-stiche che oggi non corrispondono all’indole propria diciascun istituto. È quello che, ancora oggi, noi affrontia-mo, con ben diversa passione, dopo quasi 45 anni daldecreto conciliare. altra importante segnalazione chedanno i criteri del pC è che la vr debba considerarsinon solo realtà nella Chiesa ma con la Chiesa, anche inforza di quella ecclesiologia di comunione che cercò distringere tutte le forze in un compatto confronto con ilmondo attuale. la necessaria unità di linguaggio, modu-lato sull’unica categoria: vr, diede un’impressione dilivellamento, ma non fu l’intenzione del documento,bensì fu quella di portare il vento innovatore delConcilio in tutti gli ambienti. È innegabile che il lavoro,partito con la parola d’ordine di Giovanni XXiii“aggiornamento”, divenne una riprogettazione per alcu-ni settori. la vr era, da sempre, soprattutto dal Conciliodi Trento, la parte avanzata ed efficiente della ChiesaCattolica. il pC desiderò che fossero gli stessi religiosi acostituirsi nella Chiesa in una fase sperimentale quasiautolegiferante, secondo gli emendamenti conciliari.allo scopo di agevolare questo lavoro delicato di revi-sione e di adattamento di testi venerandi e secolari, l’an-no successivo (1966) uscì il motu proprio Ecclesiae san-ctae che dava norme orientative per questo lavoro agliorganismi incaricati negli istituti religiosi. Consigliava,tra l’altro, che le nuove costituzioni tenessero distinta la

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Papa Giovanni XXIII, P. Malcolm La Velle (SuperioreGenerale) e i membri della Curia generalizia, 1959

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parte ispirativa dei testi da quella normativa che avevaavuto formulazione più storica e che non intaccava lospirito dell’istituto. Tra noi fu convocato il capitologenerale straordinario da p. Teodoro Foley per il 1968,ma già dal 1967 si nominò una commissione preparato-ria che lavorò anche tra le due sessioni dello stesso capi-tolo. la seconda sessione di questo si tenne nel 1970. ilrisultato fu il Documento Capitolare che, sebbene adexperimentum fino al 1984, fu ritenuto e presentatocome la regola stessa di san paolo della Croce, nella suainterpretazione attuale.un’altra commissione preparatoria fu nominata per ilcapitolo generale del 1976, con elementi delle varie assi-stenze. Fu convocata dal vice generale p. SebastianoCamera (il p. Foley era morto nel 1974 lasciando di séun grato ricordo) e fu affidata alla guida di p. antonioCalabrese. Dopo alcuni anni dalla stesura delDocumento Capitolare, più di qualcosa sembrava dover-si migliorare, almeno sotto l’aspetto redazionale, conindicazioni che venivano dagli stessi che avevano lavo-rato al testo del Documento Capitolare. Ma il capitolopreferì ignorare il lavoro della commissione e rimanda-re tutto al capitolo successivo, del 1982, prima dell’ap-provazione definitiva del 1984. anche per il capitolo del1982 lavorò un’apposita commissione che rivide il testoche era stato il Documento Capitolare. Tutto fu approva-to il 1° novembre 1982, a chiusura del capitolo. la SantaSede operò alcuni cambiamenti, del resto previsti, eapprovò il tutto in data 2 marzo 1984. Dispose che sipubblicassero le nuove Costituzioni premettendo, comefonte ispirativa, la regola antica del 1775, quella appro-vata da pio vi, l’ultima rivista dallo stesso Fondatore.le Costituzioni assicurano la continuità del nostro cari-sma con le regole del Fondatore.

La continuità della nostre Costituzioni con le

Regole del Fondatoreil nuovo testo delle Costituzioni risulta strutturato inotto parti: i fondamenti della nostra vita; la vita comuni-taria; la comunità in preghiera; l’apostolato; la forma-zione; la struttura della congregazione; il governo; i benitemporali. Queste Costituzioni hanno affermazioni suprincipi e valori tali da ricollegarsi direttamente allo spi-rito delle antiche regole, assicurando una continuità let-terale e di contenuto, che non è solo orientativa. il tuttoè espresso con un linguaggio, di per sé, più esplicito eattuale, utilizzando anche altre fonti del pensiero di sanpaolo della Croce, oltre le regole del 1775. Non prendiamo in esame quelle componenti, anch’esseessenziali, dell’identità passionista come povertà, solitu-dine, orazione... che, per san paolo della Croce eranoconditio sine qua non nell’insieme. Ma esse sono dedot-te anche dall’immaginario radicale che circolava negli

ordini mendi-canti. È certo,comunque, chequeste compo-nenti apparten-gono alla primae persistenteidea dell’istitutopensato dapaolo. Con lastagione conci-liare e, soprat-tutto, con ilbenessere socia-le che ha portatole sue espressio-ni fino alla sferapiù privata deisoggetti, quellec o m p o n e n t ihanno persomolto dellaloro descrizio-ne esteriore, come la povertà e la solitudine. Mentreprima erano doti visibili delle case e dei soggetti, oggisono addirittura passate ad essere quasi contro-segnali diprivilegio per il mutato contesto socio-economico.Quello che è rimasto inalterato è il dettato che fa dellapassione di Cristo il centro e l’unità del movente dellavita e della spiritualità passionista. il fatto che, all’inizio, le nuove Costituzioni non sianostate da tutti accolte con la venerazione che si aveva perle regole antiche fa parte del trauma più generale che siprodusse con il Concilio e che, fatalmente, creò un sensodi disorientamento e di interruzione. Soggetti più moti-vati – anche intellettualmente, come il caso zoffoli –avvertirono in sede letterale e in prospettiva storico-ecclesiale, una specie di “rifondazione”. affidare ai sog-getti degli stessi istituti il compito di ripensare, ridise-gnare il proprio patrimonio spirituale, tenendo conto delcifrario della modernità, quasi in sede autocostituente,diede a molti l’impressione che una regola dall’altofosse sostituita da un documento venuto dalla base.eppure la storia delle nostre regole antiche aveva anti-cipazioni in tal senso già nella vita del Fondatore ilquale, per il testo del 1769 e soprattutto per quello del1775, si servì dei confratelli e dei capitoli generali. anzi,subì delle variazioni su punti che gli stavano a cuore.ugualmente successe per la revisione approvata nel1930 e per quella nel 1959: sensibili novità vennerodalla consultazione delle province e poi dai capitoligenerali, alla cui base c’erano lavori di commissioni,come dal 1967 al 1982. pertanto, è insostenibile la con-

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“Non possiamo presumere di annunziare aglialtri il messaggio della croce se questo non ha

prima permeato la nostra vita”. (Cost. n.9) Croce utilizzata da S. Paolo della Croce.

Vetralla

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vinzione che al carisma delineato nelle nuoveCostituzioni manchi qualcosa, che sia reticente o cheabbia numeri arbitrari o immotivati.perché l’espressione testuale di un patrimonio spiritualesia autentica e condivisa all’interno di una concezionecompresa e cosciente – anche come trasmissione stori-co-spirituale nel tempo – occorre che abbia delle qualitàche ne siano il controllo e la verifica. Queste qualitàsono: l’unità ispirativa, e cioè la coerenza interna; laproprietà e cioè l’identità originale al di dentro dellasequela Christi (ricordata dal pC come criterio ultimo)che non imbarchi progetti e avventure in contrasto conl’ispirazione fondativa; infine la funzionalità e cioèquella forza operativa e produttiva che risponde al realidomande ecclesiali. le Costituzioni rispecchiano ericonsegnano lo spirito delle antiche regole perchéhanno le qualità descritte. a questo riguardo, alcuninumeri sono come dei piloni che reggono la strutturad’impianto nella configurazione della nostra congrega-zione, nel solco di una coscienza comunitaria che hamaturato, posseduto e trasmesso con un testo.N. 1: Finalità della congregazione. Comunione tra i sog-getti, attività apostolica per l’annuncio della passione diCristo. la passione è criterio di analisi e di rimedio peri mali del mondo.N. 2: attualità dell’intuito di san paolo della Croce. laChiesa ne approvò il fine e il programma. oggi lo ripro-pone con queste Costituzioni.N. 5: “Cerchiamo l’unità della nostra vita e del nostroapostolato nella passione di Gesù”. ecco un asserto cen-trale che afferma la ragione di esistere della nostra con-gregazione e della qualità propria della sua opera. Qui èil senso, il fine, l’identità che ne determina l’efficienza el’appartenenza. Qui è anche l’unità come prerogativa delcarisma, contro la dispersione dell’individualismo. pernoi tutto ha senso se proviene e se conduce al misterodella passione di Cristo.

N. 6: l’impegno ad abbracciare e porre in atto quelloche è disposto nelle Costituzioni è sanzionato con unvoto pubblico, espresso come legame a Dio. esso assor-be tutta la persona, “con la parola e con le opere”.N. 9: “Non possiamo presumere di annunziare agli altriil messaggio della croce se questo non ha prima permea-to la nostra vita”. Dunque, il passionista prima è tale persé, in quanto costituito da un processo di maturazionespecifica e, da qui, è abilitato a un messaggio forte qualeè l’annuncio.N. 83: il candidato alla vita passionista deve coltivare leattitudini che lo rendano idoneo alla vita religiosa —“infatti egli ha la responsabilità principale di curare lapropria formazione”. È qui uno dei punti forti dellanuova impostazione, in un’epoca in cui le vocazionichiamano in causa soggetti adulti speso con tendenze edipendenze. Non c’è una formazione come passività,vista così da un occhio profano e qualificata come pla-gio. Si sottolinea la volontarietà della scelta evangelicadella sequela. una volta si cresceva nell’ambiente cheera un habitat di simboli e di modelli, e tutto era struttu-ralmente coerente e formativo, anche nel senso sublimi-nale di questa parola, ma non fino al plagio, ovviamen-te, basta osservare le percentuali di perseveranza. anzi,la formazione prevedeva pure la chiarezza dissuasivaper chi non era idoneo. il numero degli ingressi incorag-giava la formazione come selezione. i nuovi ritmi ditempo e di attitudine recettiva sono tenuti ben presentidai documenti attuali del magistero sulla vr dopo ilConcilio, soprattutto dal documento Potissimum institu-tioni del 1990, qui ben anticipato dalle nostreCostituzioni.N. 54: il numero ricorda che “la solitudine è ancora oggiun valore per la vita passionista”. Quell’ “ancora” pren-de atto di nuovi contesti ma mira al cuore di un atteggia-mento che, in fondo, è “una distanza critica dai principie dai progetti del mondo”. È invocata di fronte ai“moderni mezzi di comunicazione”, come presidio perla preghiera. Semmai questi mezzi potranno servire acomprendere gli obiettivi del nostro apostolato.N. 62: Quello dell’apostolato è un mandato della Chiesa.Noi lo animiamo con la passione di Cristo, e cioè “inmaniera propria”, congeniale a noi. infatti “la vita reli-giosa è apostolica per sua natura” (N. 63). ci viene ricor-dato anche dal canone 675 del nuovo Codice. N. 65: Diventa urgente allora essere “versati nella cono-scenza della passione di Cristo”.N 67: “la nostra attività apostolica è espressione dellavita comunitaria” e cioè di una doppia appartenenza,quella carismatica e quella fraterna.N. 70: le stesse “forme di servizio della parola” si sonoproporzionate con l’esperienza allo scopo. esse risulta-no principalmente le missioni e gli esercizi al popolo,

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“La nostra attività Apostolica a è espressione della vita comunitaria.” Cost. n. 67.

Giardino dei Ss Giovanni e Paolo Roma

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“la nostra attività principale e centrale”.N. 76: un intelligente adattamento ai tempi e ai luoghideve agevolare questo compito che è accompagnatodalla “testimonianza di vita”.per ora fermiamo qui questa carrellata tra i numeri cheinterpretano la regola antica.

Oltre le Costituzioni

Non meno importante della fedeltà alla regola antica èla fedeltà al magistero postconciliare che dà alle nostreCostituzioni un saldo radicamento nel tempo ecclesiale.l’adattamento chiesto dalla p.C impegnò sul serio illavoro dei religiosi se questi chiesero alla S. Sede comeimpostare il dettato sulla formazione che si prospettavacome fondamentale. la risposta fu il documentoRenovationis causam del 1969. Ma il testo che portò unostimolo di incoraggiamento ad affrontare la sfida incorso venne con la Evangelica testificatio di paolovidel 1971 che insisté sulla profezia e sulla spinta prolet-tica della v.C. rapporti di comunione e di collaborazio-ne tra vescovi e religiosi furono trattati in Mutuae rela-tiones (SCriS ,1978) Ma i fermenti più innovatori cheattraversavano la vita religiosa non guardavano a que-stioni intra ecclesiali quanto ai problemi della povertà edella giustizia, con enfasi talvolta eccessiva, a giudiziodell’autorità. la SCriS vi dedicò due documenti adistanza di due anni: Religiosi e promozione umana(1978) e poi Dimensione contemplativa della vita reli-giosa (1980). Nel 1983 uscì il nuovo Codice di dirittocanonico che si ispirava all’impostazione conciliare. lavita religiosa vi appariva promossa nella ricchezza diciascun carisma. Molti di noi in quegli anni passaronoda una certa euforia conciliare (ricordiamo, tra l’altro, ilnostro primo Congresso sulla Sapienza della Croce,1975) ad un certo smarrimento che velava un deficit diautostima identitaria. Molti gli interventi di personalità(ricordiamo qui solo le pagine appropriate del card.pironio) di libri e articoli a ripe-tizione sulla “infermità” dellavita religiosa.Giovanni paolo ii scende incampo con la sua lettera ai vesco-vi uSa nel 1983 esprimendo pre-occupazione per principi ed espe-rienze corrosive della genuinavita religiosa. Connesso a questointervento papale è il documentoElementi essenziali dell’insegna-mento della Chiesa sulla vitareligiosa (SCriS,1983).l’esortazione apostolicaRedemptionis donum (1984)

approfondì il discorso del papa ai religiosi, insistendosul carattere sponsale e sulla gioia della consacrazione.Noi passionisti esploravamo, in quegli anni, ipotesi didiverse incarnazioni del carisma. i documenti di rispostaalle domande preparatorie per il capitolo generale del1988, concernenti i crocifissi da soccorrere, elencarono36 categorie che avrebbero dovuto essere il nostrocampo d’azione. le nostre Costituzioni, già approvate,assorbivano tante generose divagazioni orientando sal-damente la Congregazione al dettato sulla centralità delCrocifisso che aiuta la lettura e il soccorso ai mali delmondo. la Santa Sede seguiva con attenzione discussioni edevoluzioni tematiche dei religiosi, riflettendo che eraurgente un potenziamento formativo. Nel 1990 uscì ildocumento Potissimum institutioni lungamente pensatoed elaborato. era uno studio e un’analisi ricca di inse-gnamenti. Tra l’altro diceva no agli omosessuali per lavita religiosa. Nel 1994 La vita fraterna in comunitàaffrontava il problema della dispersione individualistica.lo stesso anno si riunì il Sinodo dei vescovi sulla vitaconsacrata. esaminò a tutto campo gli aspetti dottrinalie attuali della vita dei religiosi. Dopo due anni di gesta-zione, le analisi del Sinodo confluirono nell’esortazioneapostolica di Giovanni paolo ii Vita consecrata (1996),che ribadì un’identità forte: la vita consacrata è riprodu-zione della vita terrena di Cristo. il religioso non è unsemplice battezzato (come molti affermavano), ma è inuno stato specifico voluto da Cristo nella struttura dellaChiesa. i voti sono una contro-sfida e una barriera per laderiva della cultura occidentale. era il più ricco di spun-ti teologici tra i documenti sulla vita religiosa.altri ancora sono stati gli interventi (non ufficiali) sullavita consacrata da parte del magistero e tutti convinti diuna grande realtà ecclesiale deputata a una grande mis-sione, non sempre rispondente a certo rassegnato reali-smo, almeno in occidente, che fa fatica a convincersiche la grande stagione storica della vita consacrata non

sia ancora conclusa.Nel dispiegamento delle forzeecclesiali, la nostraCongregazione ha avuto un postoe un ruolo storico che ha riscossofiducia e risonanza. Questo vadetto con umiltà, perché abbiamoscritto pagine storiche di intensavita cristiana, con forze esigue,ma con esistenze eccezionali abi-litate al sacrificio e all’annuncio,quello che ha codificato la regoladel Fondatore e che è stato ripro-posto dalle Costituzioni appro-vate dalla Chiesa nel 1984.

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La Bolla “Supremi Apostolatus” del 1769 con laquale i Passionisti venivano riconosciuti come

Congregazione di Diritto Pontificio

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i Coordinatori regionali della Congregazionehanno incontrato il Superiore Generale p.ottaviano, ei membri della Curia Generale nella Casa Generaliziadei Ss. Giovanni e paolo a roma. erano presenti: ilp.Generale, ottaviano D’egidio e i ConsultoriGenerali, i pp. Denis Travers, luis alberto Cano,Clemente Barrón, luigi vaninetti. i Coordinatoriregionali presenti erano: i pp. Joseph Jones (paul),Norberto Donizetti (Calv), leone Masnata(CorM), Joachim rego (Spir), antonio MaríaMunduate (FiD), Michael ogweno (paTr) and FransDamen (GaBr). anche Sr. Christine anderson, lamoderatrice del Sinodo Generale in Messico, ha par-tecipato a questo incontro. Gli interpreti erano i pp.Marco pasquali (pieT), robert Coward (CruC) andpatricio Manosalvas (laT), e i segretari i pp. JackDouglas (paul) and ramiro ruiz (FiD).

Formavano l’agenda i seguenti punti: il pro-cesso di ristrutturazione nei prossimi due anni; ilruolo dei Coordinatori; i Consultori di riferimento;la mappa delle nuove Configurazioni; il ruolo del

Consultore Generale; le date dei futuri incontri; ledecisioni del Sinodo; la lista dettagliata delle nuoveConfigurazioni; il documento sulla Solidarietà nei treaspetti (Formazione, personale e Finanze); le struttu-re di solidarietà; i Criteri; e la lettera post-Sinodaledel Superiore Generale.

Dopo due giorni di riflessione e discussione ipartecipanti sono giunti alle seguenti conclusioni: Siè sentito che questo incontro è stato diverso daglialtri. e’ stato un incontro positivo. Fino al momentoattuale abbiamo progredito bene nel processo diristrutturazione, benchè ci siano ancora questioni,aree e argomenti non ancora chiari e che devonoessere affrontati. Dobbiamo raggiungere un senso diunità più grande. al momento non abbiamo tutte lerisposte, ma stiamo lavorando con fiducia. il proces-so di impegno nella ristrutturazione è cominciato. ilprossimo incontro sarà a Giugno 2009, quando iCoordinatori presenteranno le relazioni su questolavoro. un altro incontro è fissato per il 2-4Dicembre 2009 a roma.

Incontro dei

Coordinatori RegionaliSs. Giovanni e Paolo. Roma, 19-20 Novembre 2008

Il Superiore Generale, la Curia Generale, i Coordinatori delle Configurazioni e lo staff

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Nel segretariato per la Solidarietà e leMissioni passioniste continuiamo nel nostro obietti-vo di promuovere nella Congregazione, e quindi intutte le comunità e religiosi, lo spirito di solidarietà,giustizia e pace.

Degna di nota in questo periodo è stata lacreazione dell’ufficio JpiC negli Stati uniti. le dueprovince Nord americane (CruC e paul) hannocreato congiuntamente l’ufficio per la Solidarietà,per promuovere la giustizia e i diritti umani. inaggiunta, e dopo molto discernimento, si è deciso dicollocare questo ufficio in uno dei quartieri della cittàdi New York - nel distretto di Brooklyn.Congratulazioni! Che questo ispiri altri.

i passionisti di australia pure hanno riferito labella notizia che hanno deciso di designare un reli-gioso che si dedichi almeno un giorno alla settimanaa materie riguardanti JpiC. Dio conceda ad altre pro-vince di seguire questo esempio.

vorrei anche riferire di tre ulteriori progetti:(1) Nuovo libretto: “JPIC

Passionist”

Questo libretto è statopubblicato per familiarizzare lenostre comunità e i religiosi conJpiC. il mezzo principale chequesto libro usa è mostrare cheun impegno in favore di giusti-zia, pace e integrità del creato èprofondamente radicato nelnostro carisma. il carisma passio-nista non può essere ridotto pura-mente a promuovere la devozio-ne o a predicare missioni; piutto-sto, promuovere la “Memoriapassionis” significa vivere lo spi-rito del comando di Cristo: “fatequesto in memoria di me.”promuovere la “Memoriapassionis” ci porta a meditare ilCrocifisso e a ricordare i crocifis-si e a vivere combattendo appassionatamente per lagiustizia e la pace, perchè Cristo continua a soffrire ea morire oggi. Non possiamo restare in silenziodavanti a migliaia di atti di ingiustizia che noi umaniperpetriamo contro i nostri fratelli e sorelle nei paesi

a sud dell’equatore, cioè nelle nazioni più povere. Questo libro cerca di descrivere le caratteri-

stiche della spiritualità di JpiC. e’ un modo di esserepassionista oggi. il libretto tenta di spiegare comeJpiC può essere perfettamente integrata nel nostrocarisma passionista e dovrebbe far parte integralmen-te della formazione iniziale e permanente.

(2) Passionists International

Questa commissione ha tenuto il suo incontrodovuto nel ritiro passionista di Jamaica a New York il3-4 ottobre 2008. per la prima volta, la nuovaSuperiora Generale delle Sisters of the Cross andpassion, Sr. angelica alcorta, participò.

Come d’abitudine, durante l’incontro c’èstata la condivisione riguardo al lavoro che i nostrimembri stavano facendo nei vari progetti, special-mente attraverso la nostra presenza all’oNu. p.Kevin Dance (Spir) ha dato relazione del suo lavo-ro all’oNu, concentrato principalmente nelleseguenti aree: Sviluppo degli obiettivi del Millennio;

finanziamento allo sviluppo (il summit di Doha(Qatar) controllerà il suo progresso); il forum perma-nente sui popoli indigeni; la commissione oNuriguardante israele e palestina; e la Commissione perlo Sviluppo Sociale. ulteriore informazione su que-

Aggiornamento da parte del

Segretario Generale delle Missioni e JPICP. Jesús María Aristín, CP

(S-D): Sr. Mary Ann Strain, CP, Mons William Kenny, CP, Sr. Bernadette Hughes, CP,Sr. Joanne Fahey, CP, P. Jesús María Aristín, CP, Sr. Angélica Algorta, Sorelle della

Croce e della Passione, P. Kevin Dance, CP e Sig. Timothy O'Brien

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sti argomenti si può trovare in: http://www.passionistsin-

ternational.org

anche Sr. Mary ann Strain, Cp ha dato unarelazione sul suo lavoro all’oNu incentrata sul lavoroche è fatto in difesa dell’integrità delle donne e dellegiovani ragazze. abbiamo anche riflettuto sui modi diformare i nostri religiosi e le nostre comunità per ren-derli più altamente consapevoli del soffrire delle varienazioni e di come scoprire Cristo nei crocifissi di oggi. (3) La Commissione Internazionale della

Solidarietà. Questo gruppo si è incontrato questavolta a roma il 4-5 Febbraio 2009. oltre i soliti mem-bri, i pp. Jesús María aristín, raymond Sanchez(Spir) e Nando valsecchi (CorM), erano presentiall’incontro anche: il Sig. John González, rappresen-tante dei laici di lingua spagnola; p.William lebba(CorM), rappresentante del continente africano; e ilSig. Francesco Nicolò, rappresentante dei laici italia-ni.

perciò per la prima volta, membri dei laicihanno partecipato attivamente nella CommissioneSolidarietà per studiare modi di integrare più piena-mente i laici della Famiglia passionista in questolavoro. Non è facile raggiungere questo scopo e cisiamo trovati d’accordo sul fatto che JpiC è unamateria molto appropriata per i laici e la loro voca-zione cristiana. la loro partecipazione alla spiritua-lità passionista richiede anche un processo di forma-zione e coordinamento così che possano essere piùattivi in quest’area.

il gruppo è pervenuto alle seguenti conclu-sioni: 1) insistere sulla necessità per tutte le

province, vice-province e vicariati di designare unreligioso che sia responsabile della promozione esostegno di JpiC. Si deve sviluppare una rete perprogrammare progetti e attività congiunti che coin-volgerebbero tutte le nostre comunità e religiosi.ogni membro si è impegnato a raccogliere informa-zioni sui progetti già in corso nelle nostre comunitàe parrocchie in questo vasto campo di Giustizia epace. inoltre pensano di preparare una pubblicazio-ne per tutti i nostri religiosi e religiose. 2) la neces-sità di migliorare il nostro sito web, www.jpicpassio-

nist.org , in particolare perchè possa essere un mezzoper raccogliere informazioni da tutti coloro che nelmondo lavorano nel campo di JpiC. avremo biso-gno dell’aiuto di tutti per realizzare ciò. 3) ultimo,ci siamo trovati d’accordo che nell’anno correntetutte le nostre comunità programmeranno 4 giorni dipreghiera e studio dedicati a JpiC. inoltre ci siamotrovati d’accordo nel partecipare alle Campagne

internazionali proposte dall’oNue durante l’anno di essere più con-sapevoli del mondo in cui viviamo.abbiamo deciso per le seguenti 4giornate: 16 ottobre: GiornataMondiale dell’alimentazione; 10Dicembre: Giornata Mondiale deiDiritti umani; 30 Gennaio:Giornata dei Martiri non-violenti;15 Maggio: Giornata Mondialedella Famiglia. ulteriori informa-zioni su questi eventi si possonotrovare in: www.jpicpassionist.org.

Siamo stati d’accordo sul-l’importanza di includere JpiCnella formazione iniziale (i nostripostulanti,novizi e studenti-semi-naristi) e nella formazione perma-nente con conferenze, corsi e wor-kshops. Durante i prossimi mesi ci

saranno diversi corsi e workshops inamerica latina: Messico, argentina, Cile eColombia. Di nuovo abbiamo sottolineato che dob-biamo condividere i materiali e i documenti chericeviamo in vista della possibilità di preparare unDvD che possa servire alle necessità di formazionedei religiosi e delle comunità.ogni partecipante ha fatto una relazione sul lavoroche sta facendo in quest’area come pure sulle diffi-coltà presenti. Ci siamo incoraggiati vicendevol-mente a continuare il lavoro in quest’area impegna-tiva della promozione e motivazione delle nostrecomunità.

(S-D) Sig. John González (JPIC, USA); P. Nando Valsecchi CP (CORM); P. JesúsMaría Aristín CP; P. Ray Sánchez CP (SPIR) e il S ig. Franco Nicolò (MLPI)

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Vita Passionista

Incontro della

Configurazione PASPAC

il 3 - 5 Febbraio 2009 i leaders dellaConfigurazione paSpaC si sono incontrati nelTeologato passionista di loyola Heights, a Manila.l’incontro era presieduto da p. Joachim rego (Spir),Coordinatore della Configuration paSpaC.all’incontro ha partecipato anche p.ClementeBarrón, rappresentante del Consiglio Generale per laConfigurazione. Durante l’incontro a Manila, i reli-giosi hanno esaminato i migliori modi per lavorareinsieme e per coinvolgere il maggior numero di per-sone di ogni entità in questo processo. Sono statidistribuiti ‘Strumenti di Discernimento’ per strutturedi Solidarietà in personale, formazione e finanzeofferti dal Consiglio Generale.

Nell’incontro inoltre si è discusso il previstoprogramma intensivo di inglese di 6 mesi per i candi-dati da vietnam e Cina da tenersi a Manila dal 1°agosto 2009, seguito dal loro periodo di Noviziato aGlen osmond, adelaide. p. Wilfredo estraza (paSS)maestro dei novizi nominato è stato presente a questaparte dell’incontro. Suo assistente sarà p. TomyKanjiradhinkal (THoM-CruC).

le decisioni prese all’incontro sono leseguenti: 1) Fr. laurence Finn (CruC) continuacome Segretario esecutivo della ConfigurazionepaSpaC; 2) paSpaC istituisce un fondo diSolidarità per la Formazione nella Configurazione. 3)paSpaC istituisce una commissione per l’indicazio-ne di managers, investimenti e criteri per questofondo. Questa commissione riferirà al Comitatopermanente di paSpaC prima dell’assemblea aBangalore del Novembre 2009. 3) i superiori mag-giori e delle missioni di paSpaC si incontreranno laprossima volta a Bangalore in india il 15-17Novembre 2009 per trattare dei risultati delle infor-mazioni raccolte in paSpaC alla luce degliStrumenti di Discernimento per lo sviluppo di NuoveStrutture di Solidarietà in formazione, finanze e per-sonale. 4) l’assemblea di paSpaC si terrà il 18-21Novembre e tratterà le stesse materie. 5) Si è anchedeciso di dedicare il 21 Novembre a temi della JpiCcon una presentazione di Jesús Maria aristín, C.p.,Segretario Generale delle Missioni e della JpiC.

I superiori maggiori e alcuni religiosi della Congregazione che prendono parte all’incontro con P. Clemente Barrón, CP,Consultore Generale e di riferimento per la Configurazione PASPAC

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Vita Passionista

l’assemblea provinciale Cori della zonacentrale della Spagna, ha avuto luogo il 7-9Gennaio 2009 nella comunità di angosto. oltre alprovinciale, p. Juan María Santamaría, e al suoConsiglio, c’erano rappresentanti di ogni comunitàdella provincia. erano presenti come ospiti anchep. Jesús María aristín, Segretario Generale delleMissioni e della JpiC, e laici rappresentanti delMovimento della Famiglia passionista.

Questa assemblea era considerata impor-tante non solo nel processo di ristrutturazione, maanche come preparazione del vicino Capitoloprovinciale. Nella lettera di convocazionedell’assemblea, p. Juan María, il Superioreprovinciale, chiedeva ai religiosi della provincia diriflettere sulle seguenti questioni e di portare ilrisultato del loro dialogo all’assemblea perché ser-visse come base di discussione: 1. valutare quanto è accaduto a partire dal Capitoloprovinciale del 2005: vita comunitaria; la presenzae il lavoro della Curia provinciale; reazioni perso-nali e comunitarie al processo di ristrutturazione eai futuri passi sottolineati dal Sinodo Generale. 2. la tua comunità ha un futuro? la presenza pas-sionista è significativa? valutare la vita comunita-ria basata su carisma, comunità, apostolato, pre-ghiera e vocazioni; età e energia.

l’assemblea provinciale della provinciaSpagnola SaNG ha avuto luogo nella comunità dilas presas in Cantabria il 28-30 Dicembre 2008.erano presenti 14 religiosi, rappresentanti dellevarie comunità della provincia, come pure ilSuperiore provinciale p. eulogio Cordero, e il suoConsiglio, i pp. José luis Quintero and antonioSan Juan. era presente anche l’economo provin-ciale e membri dei laici della famiglia passionista.il primo giorno ha interessato la partecipazione deilaici con il tema: “ Missione condivisa nel conte-sto della Famiglia passionista ”.

Nel suo discorso di apertura il provinciale eil suo Consiglio hanno invitato i partecipanti ariflettere sulle loro comunità e le varie commissio-ni servendosi di tre temi: 1) analisi del pianoprovinciale degli anni 2005-2009; 2)incorporazione e assimilazione del processo diristrutturazione; 3) Discernimento in vista delprossimo Capitolo provinciale (27-31 luglio2009). egli suggerì all’assemblea di prenderecome fonte di ispirazione per le attività pastorali emissionarie della provincia le riflessioni del recen-te Sinodo dei vescovi: “rafforzare la pratica di re-incontrare la parola di Dio come la fonte di vita .”

Assemblea Provinciale CORI,

7-9 Gennaio 2009

Assemblea Provinciale

SANG

Partecipanti alla XXVI Assemblea della Provincia CORI,Spagna

Religiosi e laici della Famiglia Passionista all’AssembleaProvinciale 2008 della Provincia SANG, Spagna

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Vita Passionista

l’assemblea del vicariato del peruCori-reS ha avuto luogo nella comunità dila Molina il 12-15 Gennaio 2009. Tutti i reli-giosi professi del vicariato erano invitati apartecipare. presente era anche il vice-provinciale della provincia FiD, p. antonioMunduate, che è anche il Coordinatore dellaConfigurazione del Sacro Cuore. il principaleargomento dell’assemblea è stato quellodelle decisioni prese all’ultimo SinodoGenerale a riguardo delle nuove configura-zioni e come ciò influirà sul processo diristrutturazione in corso.

i religiosi del vicariato del BeatoDomenico della Madre di Dio si sono incon-trati nella città di Jequié, Bahia, in Brasile il6-9 gennaio 2009 per la loro assembleaannuale.

Durante l’incontro i religiosi hanno valutato iprogetti proposti al vicariato per l’anno 2008come pure la programmazione delle attivitàper il 2009. alla conclusione dell’assembleagli studenti everaldo pires da Cruz euidelfonso Machado de assis hanno ricevutoil ministero del lettorato.

il vicariato praeS-DoM è al presen-te formato da tre comunità, che si trovano intre differenti diocesi.

Assemblea

CORI-RES

Assemblea del Vicariato

PRAES-DOM del Brasile

Participanti all’Assemblea del Vicariato CORI-RES del Perù

Participanti all’Assemblea del Vicariato

PRAES-DOMIN del Brasile

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Vita Passionista

il governoargentino ha dichia-rato la chiesa pas-sionista di SantaCruz (Santa Croce)a Buenos aires,monumento nazio-nale. e’ uno dei piùemblematici edificidi resistenza alladittatura militare diquel periodo, per-chè un tempo è ser-vito di luogo d’in-contro per le madrie i membri delle

famiglie di coloroche erano stati rapiti. Qui si radunavano per scambiarsiinformazioni e organizzare ricerche dei loro cari.

il decreto è stato firmato dal presidente dellostato Cristina Fernández de Kirchner e è stato pubblica-to sulla Gazzetta ufficiale. il decreto ricorda che duran-te la campagna di terrorismo di stato iniziata nel 1976 “ipassionisti misero a disposizione una piccola stanza inun annesso della chiesa, perchè le “Madres de la plazade Mayo” (Madri della piazza di maggio) potesserotenere i loro incontri settimanali. Qui l’8 dicembre 1977ebbe luogo anche uno dei più sinistri episodi del regime,quando il gruppo fu infiltrato e nove di questi membridelle famiglie furono arrestati e successivamente uccisi.

la terra su cui è costruita la chiesa fu acquistatanel 1881 da p. Fidelis Kent Stone (CruC/1840-1921) el’attuale costruzione fu iniziata il 4 maggio 1890.

il 26 Gennaio ha avuto luogo l’incontro interprovincia-le delle provincie paul e CruC negli uSa nel ritiro MaterDolorosa in Sierra Madre in California. oltre alle Curieprovinciali delle due provincie americane (pp. Donald Webber,Joseph Moons, philip paxton, James Strommer, John Schork,Joseph r. Jones, James price e James o’Shea), erano anche pre-senti il provinciale ed il Consiglio della provincia reG delMessico (pp. Francisco valadez and José antonio Barrientos).era anche presente una rappresentanza dal vicariato Cori-pacdi portorico (pp. Jesús etxeandia ormaetxea, Moisés ríos ruize Ángel antonio pérez) e varie suore passioniste che svolgonoil loro ministero in quella regione: Sr. Maria Guadalupeaquilera Casillas, CFp, Sr. Theresina Scully, C.p., e Sr. virginiaalfaro, CFp. era presente anche Sara elena rios per rappresen-tare l’isituto Secolare della passione. infine hanno anche parte-cipato il Superiore Generale p. ottaviano D’egidio, e i membridella curia generalizia pp. Denis Travers, luigi vaninetti, luisalberto Cano, e Clemente Barron. p. Stephen Dunn (paul) harappresentato la presenza passionista in Canada ed anche laGpiC. p. Jack Douglas (paul) è stato il segretario e p. arthurCarillo (CruC), ha fatto da traduttore.

Sono stati letti i rapporti dalle varie regioni ivi rappre-sentate che riassumevano la collaborazione che sta avendoluogo tra le due provincie americane e la provincia Messicanadi Cristo re. la nuova Configurazione di Cristo Crocifisso, chein parte incorpora queste aree geografiche, continuerà a studia-re dei modi e mezzi per collaborare, anche a livello ministeria-le, con queste provincie anche con il vicariato Cori-paC diporto rico. C’è anche il desiderio per una maggiore collabora-zione con le nostre suore passioniste e i nostri laici passionisti.

Molte delle discussioni hanno avuto a che fare con iltema della nuova Configurazione di Cristo Crocifisso e le sfideche riguardano questa regione così ampia e culturalmente diver-sificata e complicata. alcune di queste questioni sono state:immigrazione, programmi per la formazione condivisi, relazio-

ni giuridiche tra le varie provincie e vicariati, il lavorodella GpiC, la futura partecipazione alla GiornataMondiale della Gioventù e i modi con cui incorporare illaicato. Ci sono state discussioni su come possa essere ilmodello delle Case passioniste internazionali come quelledi Betania e di S. Giuseppe nel Monte argentario che pos-sono servire come modelli della Solidarietà in altre areedella Congregazione.

in conclusione ci sono state opinione molto favorevolisu questo incontro. l’impressione che si è avuta è che que-sta esperienza avrebbe aggiunto importanti elementi per ilprimo incontro della nuova Configurazione di CristoCrocifisso che è stato programmato per aprile 2009.

Un Simbolo

di Resistenza alla Dittatura

Incontro Interprovinciale

negli Stati Uniti 2009

La chiesa della Santa Croce, Buenos Aires, Argentina

Il Superiore Generale e la Curia Generale all’incontro interprovincialeCRUC-PAUL, REG, CORI, PAC e consorelle passioniste

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Vita Passionista

Nei giorni 10-11 Dicembre 2008 si è tenuta, nelnostro ritiro di San Gabriele dell’addolorata (Te),l’annuale assemblea provinciale ordinaria, per tratta-re gli argomenti all’ordine del giorno, secondo quan-to indicato nella lettera d’indizione del p. provinciale,che invitava le singole comunità locali a “presentareuna relazione... con impressioni e commenti su quan-to avvenuto nel Sinodo generale dellaCongregazione”, tenendo presenti le lettere delGenerale sull’argomento. vi hanno partecipato laCuria provinciale al completo, i Superiori di tutte lecase di provincia e i religiosi iscritti entro la data sta-bilita, inoltre hanno partecipato p. luigi vaninetti,Consultore Generale e Moderatore dell’incontro, e p.leone Masnata, provinciale della Sicilia, presente inassemblea nella sua qualità di Coordinatore per laristrutturazione.

la Commissione per l’apostolato di alcuneprovincie ha condotto un laboratorio intitolato,“l’attività evangelizzatrice del passionista di oggi”nella casa di esercizi dei Ss.Giovanni e paolo aroma,il 24-28 Novembre 2008.

per renderlo un vero laboratorio con intera-zione tra i partecipanti, la registrazione fu limitata a2-3 religiosi da ogni provincia italiana. oltre agliorganizzatori del laboratorio, hanno partecipato 15religiosi, incluso p. anton lasser della provincia diGermania-austria vulN. Nelle sue note introdutti-ve p. Fernando Taccone (pieT) riferì che a seguitodel Sinodo Generale in Messico (Sett. 2008) nuoveConfigurazioni erano state formate tra le province.Benchè la Cipi non esista più come singola entità,egli ha riferito che è stato il Superiore Generale, p.ottaviano D’egidio, a comunicare che le provincieerano libere di continuare a collabobare nei progettiinter-provinciali esistenti. un punto è proprio la col-laborazione a livello di attività apostolica.

il discorso di apertura è stato fatto da p.Giuseppe Comparelli (Dol) sul tema del 25° del-l’approvazione delle Costituzioni dellaCongregazione. il secondo giorno è stato dedicato ariflettere sulla centralità della Croce nella nostra vitadi religiosi e di comunità. p. aldo Ferrari (CorM)ha parlato sulla spiritualità passionista della Crocecome si trova nella devozione alla passione di Gesùdi S.paolo della Croce. il terzo giorno è stato dedica-to all’apostolato specifico del predicatore passionista.p. Tito zecca (pieT) ha offerto una presentazionemulti-mediale sulla storia della predicazione popola-re nella Congregazione, e p. Fernando Taccone

(pieT) ha parlato dei fini dellapredicazione di missioni, dellapredicazione ai giovani, e del-l’omiletica. il quarto giorno hastudiato la preparazione spiritualerichiesta dal missionario. p. Maxanselmi (CorM) ha parlato dellameditazione sulla passione comemezzo per riscoprire la nostrarelazione con Dio attraverso ilbattesimo.

Assemblea Provinciale

PIET

Laboratorio Apostolico:

“L’attività evangelizzatrice

del Passionista di oggi”

PP. Luigi Vaninetti, Leone Masnata e i religiosi della ProvinciaPIET all’Assemblea annuale

Religiosi che partecipano al laboratorio sull’apostolato in Italia

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Vita Passionista

il Capitolo provinciale della provincia di St. patrick(paTr) si è tenuto il 16 – 20 giugno 2008 a Drumalis,larne, County antrim (Northern ireland), in una casadi esercizi delle Sisters of the Cross and passion.

Nel discorso di apertura del Capitolo, ilSuperiore Generale p. ottaviano D’egidio, ha toccato iseguenti punti: “La Provincia di St Patrick (compostaapprossimativamente di 50 religiosi) è situata in trenazioni – Irlanda, Scozia e Francia – e è responsabiledel Vicariato di Our Lady Mother of Africa (che si

trova in SudAfrica, Botswana e Zambia). La Provinciapuò essere molto orgogliosa dei suoi sforzi missionariin Africa lungo 50 o più anni e, a parte la costituzionemolto riuscita del Vicariato MATAF, la Provincia di St.Patrick ha dato un grande contributo allo sviluppodella stessa CPA (Conferenza Passionistadell’Africa)...”Ha anche menzionato alcune aree all’attenzione dellaprovincia, in particolare il desiderio per più significa-tivi livelli di condivisione nella vita comunitaria; ilprogetto di una nuova comunità a Galway che mette-rebbe in risalto le dimensioni della contemplazione edella preghiera; e il futuro del ritiro e della proprietàdi Mount argus.

l’ultimo giorno del Capitolo sono stati eletti iseguenti religiosi: p. patrick Duffy, (Superioreprovinciale), e i Consultori: pp. Francis Keevins(primo Consultore), Brian D’arcy, Thomas Scanlonand Gary Donegan.

il 3-6 Febbraio 2009 il Congresso del vicariatoCorM-CarlW ha avuto luogo a Karungu, inKenya nel Golgotha Center. Tutti i membri del vica-riato di voti perpetui e che hanno completato la for-mazione iniziale hanno potuto partecipare mentre ireligiosi in formazione hanno eletto un delegatocome loro rappresentante. Membri invitati eranop. Denis Travers, Consultore Generale, p. Michaelogweno (paTr), Coordinatore per l’africa, e ilvicario del vicariato GeMM. il moderatore delCongresso era p. regiona Callisto, membro dellaCongregazione degli apostles of Jesus. Convocandoil Congresso, p. Filippo astori, vicario regionale,aveva annunciato che il tema del Congresso sarebbestato: “verso un vicariato più autonomo e autosuffi-ciente nella vita spirituale,formazione, apostolato efinanze.” 

il 5 Febbraio è stato un giorno storico per ilvicariato all’elezione dei nuovi superiori. per laprima volta nel vicariato del Kenya il neo-elettovicario regionale e i suoi consultori sono nativi dellaregione: p. raphael Mangiti, vicario regionale; p.Nicholas o. obiero, 1° Consultore/Formazione; e p.Francis owano, 2° Consultore/apostolato.

Capitolo della Provincia di

St. Patrick (PATR), Irlanda

Convocazione dell’11°

Congresso del Vicariato

S. Carlo Lwanga (CARLW)

P. Ottaviano D’Egidio, Superiore Generale, P. Patrick Duffy,(Superiore Provinciale), e i Consultori: PP. Francis Keevins

(Primo Consultore), Brian D'Arcy, Thomas Scanlon and GaryDonegan, e i religiosi della Provincia PATR

P. Raphael Mangiti, Vicario Regionale del Vicariato CORM-CARLW del Kenya

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Laicato

il Congresso del vicariatoCorM-GeMM dellaTanzania ha avuto luogo il 3-5 Marzo 2009 nella comuni-tà passionista di veyula aDodoma. oltre ai religiosidel vicariato ha partecipatoanche p. Denis Travers,primo Consultore Generale.Durante il Congresso sonostati eletti i seguenti religio-si: p. aloysius Nguma Cp,vicario regionale, p. priscusMassawe Cp, primoConsultore e p. Cesarepozzobon Cp, SecondoConsultore.

i laici del Movimento laicale passionistad’italia si sono incontrati il 16-18 Gennaio 2009 nellacasa dei Ss. Giovanni e paolo a roma. erano presen-ti il Coordinatore Nationale p. leone Masnata(CFXi), come pure l’assistente spirituale nazionalep. Giovanni Giorgi (Dol), e il coordinatore naziona-le dei laici, Sig. Franco Nicolò. Durante il suodiscorso il Sig. Nicolò ha sottolineato fortementel’importanza della centralità della “Memoriapassionis” per i laici del Movimento. i rappresen-tanti dalle varie province italiane hanno riferito sulleloro attività. Molti hanno sottolineato la necessità dichiarire le condizioni per essere membri del movi-mento: ci sono molti gruppi, ma alcuni affermano chenon fanno parte di questo movimento, anche se sonomembri della Famiglia passionista. anche p. JesúsMaría aristín, il Segretario Generale per le Missionie JpiC era presente, per offrire una presentazione suSolidarietà e Missioni.

Durante la sessione finale al mattino, p.ottaviano D’egidio, il Superiore Generale, si è rivol-to al gruppo. Ha riflettuto su cosa S.paolo della Croce

potrebbe chiedere dai laicioggi: contemplazione delCrocifisso; formazione; col-laborazione con laCongregazione, specialmen-te nel campo della consape-volezza vocazionale; atten-zione ai poveri, specialmenteagli immigrati. Ha conclusoinvitando i presenti a perse-verare nel loro ministero cheinclude la propria santifica-zione, il fine ultimo di tutti inostri sforzi e iniziative.

alla conclusione del-l’incontro c’è stata l’elezionedel nuovo ConsiglioNazionale: Maria rosaFraccaro (CorM),Coordinatrice Nazionale;Mario Magnatti (Dol),vice-Coordinatore; e paoloBenaducci (pieT), Tesoriere.

Congresso del Vicariato

CORM-GEMM della

Tanzania in Africa

Incontro del Consiglio Nazionale

del Movimento Laicale

Passionista

P. Aloysius Nguma, Vicario Regionale delCORM-GEMM della Tanzania

Partecipanti al Consiglio Nazionale del Movimento LaicalePassionista dell’Italia

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Testimoni Passionisti

Uccisione, Memoria e Ispirazione nel Hunan, China: i Missionari Passionisti

Godfrey Holbein, Clement Seybold e Walter Coveyou, 1929 - 2009robert e. Carbonneau (paul), storico e Direttore dell’Archivio Storico Passionista PAUL

[Nota dell’editore: Questo è un estratto da un artico-lo pubblicato originariamente nella rivista“Compassion”. Il suo testo completo si può trovarenel numero 88, Inverno 2009.]

il 24 aprile 1929, aHua-chiao Hunan, in Chinadei banditi tesero un’im-boscata al gruppo in viaggiodei padri americani GodfreyHolbein, Clement Seybold eWalter Coveyou. i primi cuisi sparò alla testa, in rapidasuccessione, furono Coveyouand Seybold. Secondi dopo,Holbein fu ucciso allo stessomodo. Dopo che i loro corpifurono gettati in un pozzo diuna miniera abbandonata, icompagni dei

sacerdoti, chierichetti e portatori cinesiche avevano visto l’uccisione, furonolasciati liberi di ritornare a Chenzhou[poi chiamata Yuanling],nell’Hunan eriferire la notizia. più tardi, i corpi deimissionari furono recuperati e seppellitia Chenzhou il 29 aprile 1929. Dopo 80anni, questo evento ci permette di capirela continuità e il cambiamento nelle nos-tre vite.

Comprendere l’uccisione

all’inizio del 27 aprile 1929 le

persone nel mondo aprirono i giornali sia laici checattolici e appresero le uccisioni sconvolgenti. “p.Holbein e 2 sacerdoti uccisi in Cina” gridò il titolonella prima pagina del 29 aprile del Baltimore Sun,giornale della sua città. “Battesimo di Sangue”proclamò il Catholic Northwest progress di Seattle,Washington il 10 Maggio. a partire dal Giugno1929, il mensile cattolico dei passionisti americani,The Sign, iniziò a pubblicare una serie di dettagli epoi di foto della triste notizia. il caos politico e sociale dell’Hunan nel 1929 sig-nificò morte per gli stranieri e fu sempre unaragionevole opzione per i Nazionalisti Cinesi, leautorità regionali e il nuovo emergente partitoComunista per avere il controllo l’uno sull’altro.Nel 1929, rappresentanti del Dipartimento di Statodegli uSa, il governo cinese e pure la Santa Sede nelvaticano a roma ottennero un limitato successo nelloro immediato impegno di un anno di catturare epunire i colpevoli dell’ovest Hunan. oggi, ogniricercatore storico contemporaneo può andareall’archivio Nazionale di College park in Marylande rivivere il dramma dell’uccisione e investigazioneleggendo il caso del Dipartimento di Stato nel recordGroup 59: 393.1123 Coveyou, Walter.

le interpretazioni della loro uccisione sonovarie. la stampa laica degli uSa non li ha chiamatimartiri, mentre la stampa cattolica spesso ha usatotale titolo. la ricerca storica mostra che furono prob-abilmente uccisi perché erano “demoni stranieri”piuttosto che zelanti missionari del vangelo. piùtardi, albert J. Nevins in ‘american Martyrs’ (1987)ha descritto Holbein, Seybold e Coveyou come i

“primi martiri americani fuori degliuSa.” Tuttavia, fino ad oggi, non c’èstato nessun tentativo ufficiale didichiarare i tre passionisti martiri o santi.e’ interessante che le loro famiglie e ipassionisti di quella generazione li con-siderarono sempre dei martiri in un sensoculturale piuttosto che tecnico.

Comprendere la Memoria

all’inizio del 2004, funzionari gover-nativi di Yuanling nell’Hunan decisero dicostruire una strada attraverso il cimiteromissionario cattolico. Questo spinse i

P. Walter Coveyou (1894-1929)

P. Robert Carbonneau (PAUL)

P. Godfrey Holbein (1899-1929)

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Testimoni Passionisti

Cattolici cinesi locali a contattare ipassionisti e a mettere in atto unpiano per esumare e poi spostare 17salme -incluse quelle degli uccisi del1929- in un nuovo cimitero dotato diuna lapide commemorativa.Nell’agosto 2004 ho fatto un viaggionell’ovest Hunan con un gruppo.ritto davanti alla nuova tomba horeso loro omaggio. in quel momento,ho fatto lo sforzo particolare di toc-care i nomi dei tre uccisi nell’Hunane ricordare che le loro vite hannorappresentato la storia deipassionisti, la storia dell’Hunan, lastoria dei Cattolici cinesi dell’Yuanling. a metà stra-da intorno alla terra, la loro memoria era tornata invita.

Comprendere l’Ispirazione

l’80° di uccisione e vita di Holbein, Seybolde Coveyou richiama alla mente la loro ricerca di vitanormale e pace spirituale in Cina. anche se di diver-sa personalità essi, come noi, hanno risposto almeglio della loro capacità. Non sareste d’accordo chec’è un poco delle loro tre personalità in tutti noi? lavita è anche drammatica. Come missionari, hannoaffrontato l’ignoto. Così tante volte dobbiamoaffrontare l’ignoto nella nostra vita. anni fa, il dram-ma della loro vita li ha condotti in Cina. oggi, ildramma di comunicazioni, finanza e politica immedi-ate mondiali conduce la Cina a noi. in altre parole, laloro vita rispecchia la realtà moderna che noi dobbi-amo cercare una comprensione culturale in modi cheessi non hanno anticipato.

la nostra fede ci dice che sono in paradiso.Senza dubbio, sono contenti che i cattolici cinesilocali li hanno ricordati. allo stesso tempo, possiamo

rivolgere alcune preghiere aHolbein, Seybold e Coveyou:primo, perchè la ChiesaCattolica cinese continui acrescere nella fede e trovi uncammino comune di riconcili-azione insieme alla Cina e allaSanta Sede. Secondo,perchè siponga fine alle uccisioni e vio-lenze mondiali.la storia e la vita li ha chiamatiin Cina. Ci ricordano di vivere lanostra vita con perseveranza e

cambiamento. Dove ci chia-mano la storia e la vita?P. Clement Seybold

(1896-1929)

p. adriano Di Bonaventura era nato nellacittà di Controguerra (Te), in italia nel 1934.e’ entrato dai passionisti nel 1947, ha profes-sato nel 1953 ed è stato ordinato sacerdote alSantuario di S. Gabriele il 27 Febbraio 1960.

Definito un “passionista per la Cultura”,spese la maggior parte della vita cercando diriannodare il dialogo tra fede e scienza, spe-cialmente per mezzo dell’arte. Studiò Sacra

Scrittura in varie università di roma enell’università di Gerusalemme. Fece poi più specificistudi e ricerca a Monaco di Baviera, seguiti da un periododi insegnamento in italia. Tuttavia, al cuore della sua atti-vità apostolica c’era la sezione italiana della fondazione,“Stauros international”. egli divenne il suo infaticabilefondatore e generoso promotore prima a pescara e poi alSantuario di S. Gabriele, dove istituì il Museo-Sala espo-sitiva permanente e la Biennale di arte sacra. egli seppestare collegato con critici d’arte, pubblici amministratori efunzionari d’arte che furono capaci di aiutarlo e incorag-giarlo.

il lavoro di p. adriano è stato altamente apprezza-to anche dalla Chiesa, in particolare dalla Conferenza deivescovi italiani (Cei) e dalla pontificia Commissione perl’arte e la Cultura. il coronamento di questa attività conStauros è stato il conferimento del prestigioso premio dellaMedaglia pontificia da parte delle pontificie accademievaticane. Conferendo questo premio, il Santo padre, papaBenedetto Xvi affermò: “inoltre sono contento che, comesegno di apprezzamento e incoraggiamento, la Medagliapontificia sia data all’ “italian Stauros Foundation onlus”per il suo lavoro del Museo di arte Sacra Contemporaneae per l’organizzazione dell’esposizione Biennale di arteSacra, un evento oggi che è diventato una tradizione perquegli artisti che si dedicano al campo dell’arte Sacra.”

al termine di un periodo di malattia, è morto alSantuario di S. Gabriele il 26 Dicembre 2008. Nelle sueparole al funerale di p. adriano, il provinciale pieT, p.piergiorgio Bartoli ha detto: “Ora possiamo essere certiche tu, caro P. Adriano, a fianco del Creatore e Architettodell’universo, puoi contemplare da vicino quella Bellezzache mai svanisce.” il vescovo di Teramo Carlo Chenisinoltre lo ha lodato con queste parole: “( uomo)di singo-lare semplicità e profonda fede, di grande cultura e consu-mata esperienza, egli ha saputo sviluppare, attraverso ilcarisma passionista, una missione continua tra gli artisti ei protettori delle arti, compiendo così il mandato post-con-ciliare.”

P. Adriano Di Bonaventura

(PIET): 1934-2008“Un Passionista per la Cultura”

P. Adriano Di Bonaventura(1934-2008)

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Professioni - Ordinazioni

PROFESSIONI

TEMPORANEE

Nella vice-provincia Salv del Congo il 31luglio 2008: Hilaire Bongoyo akolo ereginaldo andrade; Nella provincia FaM dellaSpagna il 30 agosto 2008: Juan Franciscopereyra e alfredo Travassos, e il 18 Settembre2008: lelis adonis villanueva Gonzáles. Nellaprovincia FaT del portogallo il 7 Settembre 2008:alfredo Travassos Magalhães Serpa; Nellaprovincia aSSuM della polonia il 14 September2009: Marcin Mieszkowski e paweł Wójcik; Nelvicariato Cori-reS del perù il 31 Gennaio2009: Segundo Felaun Fatama rucoba. Nelvicariato Cori-paC di portorico e dellarepubblica Dominicana il 31 Gennaio 2009:Genelio García antigua e Carlos Javier Gonzálezríos. Nella provincia Calv del Brasile l’11Gennaio 2009: Mauri da Silva Marques eJéferson lima da Costa. Nel vicariato Dol-viCT del Brasile il 17 Gennaio 2009: rodrigoalves Ferreira. Nella provincia Spirdell’australia il 30 Gennaio 2009: Nicky van derBergh e nel vicariato praeS-DoMiN delBrasile il 31 Gennaio 2009: Firmino Ferreira deoliveira e lucas pirôpo pereira.

PROFESSIONI

PERPETUE

Nella provincia pieT dell’italia il 21 luglio2008: Marco Catorcioni e Giuseppe Simeoni.Nella vice-provincia Salv del Congo il 31luglio 2008: rené Dikhi Mbunzu. Nellaprovincia FaM della Spagna il 14 Settembre2008: Gerardo ariel Cruz arias. Nel vicariatoCruC THoM dell’india il 16 Settembre 2008:Francis Xavier Chanampally, Giltus Mathias eWilson victor. Nella vice-provincia FiD dellaColombia il 18 Settembre 2008: Dilmer Hernánenríquez rengifo. Nella provincia Doldell’italia il 25 Settembre 2008: pasqualeGravante e aurélio aparecido Miranda delvicariato Dol-viCT del Brasile. Nel vicariatoCorM-CarlW del Kenya il 08 Novembre

Diacono Jeovanny Osorio Rojas CP, e P.Hélber Alexánder Pinilla Murcia (FID)

P. José Jailson Da Silva (CALV)

P. Benedetto Manco (DOL)

P. Alessandro Ciciliani (PIET)

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Professioni - Ordinazioni

2008: peter ochieng owino. Nel vicariatopraeS-DoMiN del Brasile il 16 Novembre2008: everaldo pires da Cruz. Nella provinciapraeS dell’italia il 21 Novembre 2008:augustine ekechukwu, luigi imbastari e Johnokafor. Nella provincia SaNG della Spagna il 4Gennaio 2009: alexander alexis Castillorodríguez e Carlos Geovanni Siguencia. Nellaprovincia Calv del Brasile il 11 Gennaio 2008:Wilson ramos da Silva. e il vicariato Cori-reSdel perù il 24 Gennaio 2009: andrés SangamaMendoza.

ORDINAZIONI

DIACONALI

Nel vicariato Spe-liBer del Brasile il 14

Giugno 2008: Melquíades lima Filho e luiz

Martins de Freitas. Nel vicariato praeS-

DoMiN del Brasile il 15 Giugno 2008: Davi

oliveira dos Santos. Nella provincia MaCor

della Corea il 24 June 2008: paul Gyeong-Sop

Jeon. Nella vice-provincia FiD della Colombia il

20 Settembre 2008: Jeovanny osorio rojas; e il 6

Giugno 2008: Fernando Beltrán Soto. Nella

provincia Calv del Brasile il 18 octtobre 2008:

Francisco das Chagas da Silva Marques. Nella

provincia pieT dell’italia il 25 ottobre 2008:

Marco Catorcioni e Giuseppe Simeoni. Nella

provincia CruC-THoM dell’india il 26 ottobre

2008: Francis Xavier Chanampally, Giltus

Mathias e Wilson victor. Nella provincia FaT del

portogallo il 8 Dicembre 2008: Francisco Xavier

oliveira. Nel vicariato CorM-CarlW del

Kenya il 14 Dicembre 2008: peter ochieng

owino. Nella provincia Dol dell’italia il 26

Dicembre 2008: pasquale Gravante e nel

vicariato Dol viCT del Brasile il 18 Gennaio

2009: Henrique evangelista De oliveira.

P. Adilson Santana do Carmo (PRAES-DOMIN)

P. Paulo Sergio Miranda (VICT-DOL)

P. Vanderlan Gomes da Paz (VICT-DOL)

P. Angelo Antonio Zilioli (CORM)

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ORDINAZIONI

SACERDOTALI

Nella vice-provincia FiD

della Colombia il 20

Settembre 2008: p. Hélber

alexander pinilla Murcia.

Nella provincia Calv del

Brasile il 21 Settembre 2008:

p. José Jaílson da Silva; il 26

Settembre 2008: p. José

Francisco do Nascimento; e il

18 ottobre 2008: p. Mário

porfírio Ferreira. Nella

provincia Dol in italia il 21

Settembre 2008: p. Benedetto

Manco. Nella provincia pieT

in italia il 27 Settembre 2008:

p. alessandro Ciciliani. Nel

vicariato praeS DoMiN del

Brasile il 27 Settembre 2008:

p. adilson Santana do Carmo;

il 30 Novembre 2008: p. Davi

oliveira dos Santos; il 21

Dicembre 2008: p. Márcio

Santos de Souza; il 10

Gennaio 2009: p. alessandro

dos Santos alves; e il 25

Gennaio 2009: p. José

Secundino Mendes oliveira.

Nel vicariato Dol viCT del

Brasile il 28 Settembre 2008:

p. paulo Sérgio Miranda; e il

18 ottobre 2008: p. vanderlan

Gomes da paz. Nella

provincia CorM dell’italia il

18 ottobre 2008: p. angelo

zilioli. Nella provincia FaT

del portogallo il 19 ottobre

2008: p. Bruno Dinis Moreira

Professioni - Ordinazioni

P. Bruno Dinis (FAT)

P. Fernando Bar Quintáns (CORI)

P. Victor Hugo Álvarez (REG)

P. Davi Oliveira Dos Santos (PRAES-DOMIN)

P. Marcio Santos De Souza (PRAES-DOMIN)

P. Alessandro dos Santos Alves (PRAES-DOMIN)

P. José Secundino Mendes Oliveira(PRAES-DOMIN)

PP. Giuseppe Simeoni and Marco Catorcioni (PIET)

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-------- Bip N.19 Marzo/Aprile 2009 -------- 29

Professioni - Ordinazioni

da Silva. Nella provincia Cori

della Spagna il 15 Novembre

2008: p. Fernando Bar

Quintáns. Nella provincia reG

del Messico il 22 Novembre

2008: p. víctor Hugo alvarez

Hernández e nel vicariato Spe

liBer del Brasile: p. José

Secundino Mendes oliveira.P. Pasquale Gravante

(DOL)

Pasquale Gravante (DOL) e Aurelio Miranda (DOL-VICT)

Everaldo Pires da Cruz (PRAES-DOMN)

(center)Dilmer Hernán Enríquez (FID)

Alexander Alexis Castillo R. e Carlos Giovanni Siguencia G. (SANG)

Lelis Adonis Villanueva Gonzales (FAM)

Lucas Piropo Pereira e Firmino OliveiraFerreira (PRAES-DOMIN)

Augustine Ekechukwu, Luigi Imbastari e John Okafor (PRAES)

P. Victor Wilson, P. Francis Xavier Chanampally, P. Mathew Giltus (CRUC-THOM)

P. Fernando Beltrán (FID)

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Nuove Pubblicazioni

AA. VV.

HeDviGiS CarBoNi. virginis Saecularis(1880-1952) posito: Super vita, virtutibus et FamaSanctitatisedizione: roMa anno edizione: 2008

Arto l a Arbi za, Anto ni o Marí a, C. P.

el la palaBra De DioS. introduccion teo-logica al estudio de la Sagrada escrituraedizione: reDeMpToriS MaTer - el Callao- lima anno edizione: 2008

CurSo CoMpleTo De paSioloGia. Teo-loGia De la paSioN, edizione: NoviCiaDo paSioNiSTa CHoSi-Ca anno edizione: 2008

la MiSioN Del auTor iNSpiraDo. lainspiracion Biblica desde la noologiaedizione: alpHa oMeGa anno edizione:2008

pio Xii Y la Dei verBuM, edizione:eCCleSia anno edizione: 2008

la iNSpiraCioN eN SaN paBlo. ensayo deuna noologia del Soplo inspiradoredizione: Comunidad pasionista - liMa annoedizione: 2008

Cal abres e, Anto ni o , C. P.

la via MiSTiCa Di SaN paolo DellaCroCeedizione: liBreria eDiTriCe vaTiCaNaanno edizione: 2009

Canal e Vi centi ni , Martha

CoN la Cruz Y la palaBra, aCoMpa-NaNDo a uN pueBlo100 anos de presencia pasionista en ColoniaCaroya (1908-2008). anno edizione: 2008

Ci ng o l ani , Gabri el e, C. P.

oN THe CroSS WiTH a SMile. SisterCarmelina Tarantino of the Cross, C.p.edizione: St. Joseph printing limited -Canada anno edizione: 2008

De Sancti s , Gi o acchi no , cp

GeMMa euFeMia GiaNNiNi “GeMMa SeC-oNDa”. Memorie biograficheedizione: Sorelle di Santa Gemma - CasaGiannini, lucca anno edizione: 2008

Del i o n, Jean Cl aude, C. P.

iN THe HearT oF GoD. THe SpiriTualTeaCHiNG oF SaiNT paul oF THe CroSS,edizione: ovaDa anno edizione: 2008

Di Luca, Gi us eppe

SaN paolo Della CroCe. edizione:velar anno edizione: 2007

Di Ni co l a, Teo ti mo , C. P.

SaN GaBriele. Melodramma religioso in 2atti e 4 quadriCoautore: antonio Di lorio (musica) annoedizione: 2001

Dumbra, Do ro thy M. , C. P.

JuST SaY YeS! To THe lorD. pushingTraditional values Higher and Deeper

Go ertz, Leo n, C. P.

Sao CarloS HouBeN. uMa BeNCaopara a HuMaNiDaDe o SaNTo De MuN-STerGeleeN – HolaNDa. edizione: Goias -Brasil anno edizione: 2008

Garcí a Gó mez, Jes ús , C. P.

el paDre BeNiTo arrieTa, paSioNiSTa.anno edizione: 2008

Lee, Jenny

“HolY Joe’S” a paSSioNiST pariSH For150 YearS. St. Joseph’s retreat HighgateHill, london N19 1858-2008. edizione: St.Joseph’s retreat anno edizione: 2008

Lo dg e, Benedi ct, C. P.

DoMiNiC BarBeri. edizione: CTS annoedizione: 2008p p . 72 Dataentrat 0 2 / 1 0 / 2 0 0 8

MacDo nal d, Sebas ti an, C. P.

THe SaCraMeNTal rooTS oF HuMaNFreeDoM. a Catholic Basis For Moralityedizione: The edwin Mellen press annoedizione: 2008

Martí nez Vás quez, Jo nny, C. P.

iNForMe FiNal De la CoMiSioN De laverDaD Y reCoNCiliaCioN (2003).aSpeCToS MoraleS De la reCoNCilia-CioN peruaNa. edizione: roMa annoedizione: 2008

Muakas a Ng umba, El i e, C. P.

SeS paS Sur NoS CHeMiNS. profil psycho-pédagogique de la vie consacréeedizione: institut Supérieur de pédagogieréligieuse anno edizione: 2007

Okey Muko l men Mi ki -Il e , Wi l l y -

Fél i ci en, C. P.

aGir poliTiQue eT BaNaliTe Du Mal.repenser la politique avec Hannah arendtedizione: iF press anno edizione: 2008

Pando r, Pi us , C. P.

la CeNTraliTa Della pluraliTauMaNa Nello Spazio puBBliCo SeCoN-Do HaNNaH areNDT. edizione: roMaanno edizione: 2008Dissertazione per il conseguimento dellalicenza in Filosofia - pontificia universita

Perei ra, Jo s é Carl o s , C. P.

DeSeJo De eTerNiDaDe. Teoria do auto-conhecimentoedizione: eDiToria ave-Maria annoedizione: 2008

Guia De GereNCiaMeNTo e aDMiNiSTra-Cao paroQuialedizione: pauluS anno edizione: 2008

liTurGia. SuGeSToeS para DiNaMizaraS CeleBraCoeS aNoS a, B e Cedizione: eDiTora vozeS (Brasil) annoedizione: 2009

o oFiCio De paroCo. edizione: eDiToravozeS anno edizione: 2008

Pl et, Phi l i ppe Franço i s , C. P.

SaiNT JeaN. le livre DeS SepTSeCreTS. edizione: aNNe SiGier annoedizione: 2008

SaiNT paul De la CroiX MYSTiQue. leJournal des 40 joursedizione: Nouvelle Cité anno edizione: 2008

Ri zzi , Cel es ti no , cp

GeNeroSo Di S. GiuSeppe. SaCerDoTepaSSioNiSTa (Nato il 16 Giugno 1835 -Morto l’8 Febbraio 1910). edizione:Tipografia di Francesco Sicignano annoedizione: 1929

Ro dri quez Go nzal ez , Mari a

Encarnaci o n

loS priMeroS 479 SaNToS Y BeaToSMarTireS Del SiGlo XX eN eSpaNaQuienes son y de donde vienen. edizione:CoNereNCia epiSCopal eSpaNola annoedizione: 2008

Satri ano , Cherubi no , cp

verSo le veTTe Dell’uNioNe CoN DioCorriSpoNDeNza SpiriTuale Fra p.ariNTero e J. paSTor. edizione: Sorelle diS. Gemma - Casa Giannini anno edizione:2008

Scanl o n, Tho mas , C. P.

ToWarDS a CoNTeMporarY THeorY oFaNToNeMeNT: THe CoNTriBuTioN oFreNe GirarD aND HiS iNTerpreTerSedizione: Weston Jesuit School of Theologyanno edizione: 2006

Tedes chi , Carl o

GaBriele Dell’aDDoloraTa MuSiCal.un silenzioso sospiro d’amoreanno edizione: 2008

Saeng , Val enti nus , C. P.

NozioNe iDeoloGiCa Della puBBliCiTaNella SoCieTa CapiTaliSTauno studio critico alla luce del pensiero di

Herbert Marcuseedizione: roMae anno edizione: 2008

Vanden Bus s che, Paul i nus , C. P.

Fr. iGNaTiuS SpeNCer C.p. : oN ‘THeCHriSTiaN perFeCTioN oF THe laiTY’edizione: THe CaTHoliC reCorD SoCieTYanno edizione: 2008

Wo jty s ka, Dami an, C. P.

KrzYz przez NiCH zWYCiezYlprzaSNYSz. polscy pasjonisci -Meczennicy drugiej wojny swiatowej.edizione: polska prwincja pasjonistow annoedizione: 2008

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-------- Bip N.19 Marzo/Aprile 2009 -------- 31

Notitiae Obitus

Usque ad diem September 2008 - februarius 2009, acceptae

Die     oBDorMiviT proviNCia NaTuS voTa

iN DoMiNio                   NuNCCupaveraT

11/09/2008 Sac. victorino Sevilla González FaM 1930 1946

12/09/2008 Sac. Giovanni Costantini pieT 1932 1952

13/09/2008 Sac. pio De Santis pieT 1923 1941

30/09/2008 Sac. andrés Gezuraga enzunza Cori 1932 1950

05/10/2008 Sac. anthony Neary paul 1926 1948

08/10/2008 Fra. anastasio Martín de Bolaños FaM 1921 1941

19/10/2008 Sac. Justin paul Bartoszek CruC 1936 1960

28/10/2008 Sac. Herbert eberly paul 1929 1951

11/11/2008 Sac. Cristoforo Martelli pieT 1921 1939

18/11/2008 Sac. Gesualdo Di rosa CFiXi 1921 1940

08/12/2008 Sac. Carlos velázquez Marín reG 1936 1959

15/12/2008 Sac. Michael Doogan paTr 1943 1964

22/12/2008 Sac. raymond McDonough CruC 1920 1941

26/12/2008 Sac. adriano Di Bonaventura pieT 1934 1953

27/12/2008 Sac. Maurilio Montefiori CorM 1921 1938

05/01/2009 Fra. Jesús María Gorostiola arza Cori 1925 1953

11/01/2009 Sac. Nicola zanetti CorM 1914 1930

16/01/2009 Sac. Hubert Hurley paTr 1920 1941

02/02/2009 Sac. Wiro van vliet Spe 1927 1948

08/02/2009 Sac. Clément Jaumonet GaBr 1930 1949

MONIALES ET SORORES DEFUNCTAE

24/07/2008 Sr. Gioconda della vergine addolorata Monteleone S. paulo a Cruce (Signa) 1916 1938

25/08/2008 Sr. aloysius Haywood SS. Crucis et passionis D.N.i.C. (anglia) 1912 1964

08/09/2008 Sr. elizabeth Kane SS. Crucis et passionis D.N.i.C. (anglia) 1916 1940

24/09/2008 Sr. veronica Chambers SS. Crucis et passionis D.N.i.C. (anglia) 1934 1984

16/10/2008 Sr. Mary Bernadette of the immaculate Heart Monasterio passionistarum de Whitesville (u.S.a.) 1912 1934

08/11/2008 Sr. Mary rose Moclair SS. Crucis et passionis D.N.i.C. (anglia) 1920 1942

12/12/2008 Sr. Teresa pia dell’angelo Custode valente S. paulo a Cruce (Signa) 1926 1962

24/12/2008 Sr. reginalda di Gesù Crocifisso Toto S. paulo a Cruce (Signa) 1922 1951

25/12/2008 Sr. Maria escolástica de S. Gabriel Setem S. paulo a Cruce (Signa-Brasile) 1921 1940

02/01/2009 Sr. Giuseppina Farani Monasterio passionistarum de Napoli 1913 1970

25/01/2009 Sr. Helena Hennessey SS. Crucis et passionis D.N.i.C. (anglia) 1924 1948

04/02/2009 Sr. Consolata Shiels SS. Crucis et passionis D.N.i.C. (anglia) 1909 1938

11/02/2009 Sr. vincent Strambi Helfron SS. Crucis et passionis D.N.i.C. (anglia) 1925 1955

13/02/2009 Sr. aldina di San paolo della Croce Saracino S. paulo a Cruce (Signa) 1927 1955

14/02/2009 Sr. Carmela di S. raffaele De petris S. paulo a Cruce (Signa) 1914 1939

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“Confidando nell’aiuto di Dio vogliamo rimanere fedeli,

nonostante i nostri limiti umani,

allo spirito evangelico e all’eredità del nostro Fondatore”.

(Cost. No. 2)