“Battesimo dell’Etna”, esperienza educativa per i nostri ... · cultura” e le scuole...

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L ’idea del “Battesimo dell’Et - na” nasce nel 1985 a Bronte, dove insegnava Antonio Amo- re, docente di Educazione tec- nica ed ex assessore all’Istru- zione del comune di Nicolosi. Quell’anno propose di portare gli studenti a fare un’escursio- ne all’interno del Parco dell’Et - na, partendo dalla caserma Pi - tarrona fino al rifugio di Monte Scavo. Inoltrò la richiesta al responsabile dell’Ente Parco di allora, Bino Li Calsi, ottenen- do l’autorizzazione a entrare con i mezzi fuoristrada – vista la presenza di alunni diversa- mente abili - messi a dispo- sizione dall’amministratore della “Funivia dell’Etna”, Gio- acchino Russo. L’esperienza fu ripetuta fino al 1987. Trasferi - tosi a Nicolosi alla scuola me- dia “Dusmet”, nel 1990 Amo- re constatò che su 90 ragazzi delle terze classi, solo 4 erano saliti fino alle quote sommi - tali. Propose quindi di porta- re gli alunni a vivere questa esperienza educativa/didatti - ca per “conoscere” il Vulcano. Nel 2009, il progetto piacque al preside Giuseppe Adernò dell’istituto comprensivo “G. Parini “di Catania, e si decise di estenderlo alle scuole della provincia, coinvolgendo i vari consigli comunali dei ragazzi. L’iniziativa, oltre alla cono- scenza diretta del nostro pa- trimonio naturalistico, intende promuovere una “educazione” in grado di modificare il modo di pensare e di sentire l’Etna e, quindi, di favorire un nuo- vo approccio con il vulcano. E come si consegna il certificato di “Battesimo di volo” (primo viaggio in aereo), così ai ra- gazzi si rilascia il certificato di “Battesimo dell’Etna “, che costituirà credito formativo. “Non aver mai camminato sulla lava raffreddata dalle storiche eruzioni – commenta Amore - è segno di un vuoto cultu- rale che la scuola vuole col - mare”. Il 29 ottobre del 2010 una delegazione di ragazzi stranieri del progetto “Inter - cultura” e le scuole “Parini” e “Brancati” di Catania, “Pluchi - notta” di Sant’Agata Li Battiati e “Taormina 2”, coordinati dal preside Adernò, hanno vissuto una giornata indimenticabile. Sono saliti con la funivia fino a quota 2500 metri, mentre i ragazzi dell’Intercultura sono giunti fino a quota 2920 con un pulmino messo a disposi - zione gratuitamente sempre dalla “Funivia dell’Etna”. L’e- sperienza si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione a cura dell’am- ministrazione comunale di Ni - colosi presso il Centro giovani, oggi sala Giudice Rosario Liva- tino. Negli anni successivi altre scuole – “Cavour” di Catania, “Galileo Galilei” di Acireale, “Mongibello” di Ragalna, “De Roberto” di Zafferana Etnea, e ancora l’istituto comprensivo “Taormina 2” - hanno sposato l’iniziativa. Un progetto che, come sottolinea il docente An- tonio Amore, “continua anche quest’anno grazie alla dispo- nibilità della famiglia Russo, cui va il mio personale ringra- ziamento per quanto ha fatto finora”. T RECASTAGNI - C’è un lavoro certosino dietro la realizzazione del saggio “Le tavolette votive. Mi - racoli a Trecastagni e dintorni”. L’autrice Elena Coco, visitando il museo Ex voto del santuario dei SS. Mar - tiri Alfio, Filadelfo e Cirino di Trecastagni, è rimasta folgorata dall’esistenza di una ricca produzione ar - tistica artigianale di centinaia di tavolette votive. Nel museo è infatti custodita e catalogata una delle più ingenti e significative raccolte di ex-voto che rientra a pieno titolo nel progetto di sviluppo turistico in- terregionale “Itinerari della fede – Cammini di fede” promosso dall’Assessorato regionale Turismo, sport e spettacolo, condiviso e coordinato dalla diocesi di Acireale. Le fonti locali puntualizzano che le ‘tavolet - te votive’ nel 1971 erano circa 826, e che nel tempo il numero si è ampliato in quanto si sono aggiunti altri miracoli, raffigurati dai maestri artigiani del periodo a cui fanno riferimento i prodigi. “Sono rimasta al - cune ore all’interno del museo per ammirare e com- prendere i miracoli descritti non a parole ma attra- verso la simbologia pittorica – ha dichiarato la Coco -, e molte volte mi sono chiesta come mai non si desse adeguata rilevanza a questa meravigliosa pro- duzione artistica dei prodigi”. Il saggio è uno studio multidimensionale delle tavolette votive dei tre Santi martiri da un punto di vista storico, culturale, psico- logico e pittorico- simbolico. “Verso la fine del 2013 - ha spiegato l’autrice - ho iniziato a documentarmi sulla storia delle tavolette ex-voto in generale e sul - la storia dei tre Santi martiri, compiendo uno studio abbastanza articolato. Nell’autunno del 2014 la mia amica Agata Bonanno mi ha riferito di un concorso letterario indetto da Algra Editore di Viagrande. Ho chiesto così ad Agata di raccogliere materiale do- cumentaristico di alcune ben precise immagini delle predette produzioni artistiche, e di partecipare con un suo contributo alla realizzazione della terza parte del libro, per la trattazione simbolica pittorica, la de- scrizione in lingua italiana e in dialetto volgare. In- sieme abbiamo partecipato alla seconda edizione del premio letterario “Il mio libro nel cassetto”, indet - to dall’associazione culturale “Arte studio”, insieme ai marchi editoriali Algra editore e Il soffio edizioni. Con nostra grande soddisfazione, ci siamo aggiudi - cate il primo premio per la sezione riferita al saggio inedito”. L’autrice nel volume esplora tutti i signifi - cati che noi occidentali attribuiamo ai miracoli e che comprovano la connessione tra l’uomo e la divinità. Il libro si impronta sull’espansione della coscienza, in- coraggiando alcune riflessioni sulla ridefinizione del sé e di liberazione dell’Essere da schemi precostitu- iti. Ma la Coco va oltre, e con il suo “spirito imma- ginale” offre un’inedita descrizione di Vaste (luogo di nascita dei tre Santi) e originali momenti di vita familiare a casa di Santa Benedetta, madre dei tre Fratelli martiri. Sebastiana D’Amico Caterina Maria Torrisi “Battesimo dell’Etna”, esperienza educativa per i nostri studenti Trecastagni, l’inestimabile patrimonio delle tavolette votive

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L ’idea del “Battesimo dell’Et-na” nasce nel 1985 a Bronte,

dove insegnava Antonio Amo-re, docente di Educazione tec-nica ed ex assessore all’Istru-zione del comune di Nicolosi. Quell’anno propose di portare

gli studenti a fare un’escursio-ne all’interno del Parco dell’Et-na, partendo dalla caserma Pi-tarrona fino al rifugio di Monte Scavo. Inoltrò la richiesta al responsabile dell’Ente Parco di allora, Bino Li Calsi, ottenen-

do l’autorizzazione a entrare con i mezzi fuoristrada – vista la presenza di alunni diversa-mente abili - messi a dispo-sizione dall’amministratore della “Funivia dell’Etna”, Gio-acchino Russo. L’esperienza fu

ripetuta fino al 1987. Trasferi-tosi a Nicolosi alla scuola me-dia “Dusmet”, nel 1990 Amo-re constatò che su 90 ragazzi delle terze classi, solo 4 erano saliti fino alle quote sommi-tali. Propose quindi di porta-re gli alunni a vivere questa esperienza educativa/didatti-ca per “conoscere” il Vulcano. Nel 2009, il progetto piacque al preside Giuseppe Adernò dell’istituto comprensivo “G. Parini “di Catania, e si decise di estenderlo alle scuole della provincia, coinvolgendo i vari consigli comunali dei ragazzi. L’iniziativa, oltre alla cono-scenza diretta del nostro pa-trimonio naturalistico, intende promuovere una “educazione” in grado di modificare il modo di pensare e di sentire l’Etna e, quindi, di favorire un nuo-vo approccio con il vulcano. E come si consegna il certificato di “Battesimo di volo” (primo viaggio in aereo), così ai ra-gazzi si rilascia il certificato di “Battesimo dell’Etna “, che costituirà credito formativo. “Non aver mai camminato sulla lava raffreddata dalle storiche eruzioni – commenta Amore - è segno di un vuoto cultu-rale che la scuola vuole col-mare”. Il 29 ottobre del 2010

una delegazione di ragazzi stranieri del progetto “Inter-cultura” e le scuole “Parini” e “Brancati” di Catania, “Pluchi-notta” di Sant’Agata Li Battiati e “Taormina 2”, coordinati dal preside Adernò, hanno vissuto una giornata indimenticabile. Sono saliti con la funivia fino a quota 2500 metri, mentre i ragazzi dell’Intercultura sono giunti fino a quota 2920 con un pulmino messo a disposi-zione gratuitamente sempre dalla “Funivia dell’Etna”. L’e-sperienza si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione a cura dell’am-ministrazione comunale di Ni-colosi presso il Centro giovani, oggi sala Giudice Rosario Liva-tino. Negli anni successivi altre scuole – “Cavour” di Catania, “Galileo Galilei” di Acireale, “Mongibello” di Ragalna, “De Roberto” di Zafferana Etnea, e ancora l’istituto comprensivo “Taormina 2” - hanno sposato l’iniziativa. Un progetto che, come sottolinea il docente An-tonio Amore, “continua anche quest’anno grazie alla dispo-nibilità della famiglia Russo, cui va il mio personale ringra-ziamento per quanto ha fatto finora”.

TRECASTAGNI - C’è un lavoro certosino dietro la realizzazione del saggio “Le tavolette votive. Mi-

racoli a Trecastagni e dintorni”. L’autrice Elena Coco, visitando il museo Ex voto del santuario dei SS. Mar-tiri Alfio, Filadelfo e Cirino di Trecastagni, è rimasta folgorata dall’esistenza di una ricca produzione ar-tistica artigianale di centinaia di tavolette votive. Nel museo è infatti custodita e catalogata una delle più ingenti e significative raccolte di ex-voto che rientra a pieno titolo nel progetto di sviluppo turistico in-terregionale “Itinerari della fede – Cammini di fede” promosso dall’Assessorato regionale Turismo, sport e spettacolo, condiviso e coordinato dalla diocesi di Acireale. Le fonti locali puntualizzano che le ‘tavolet-te votive’ nel 1971 erano circa 826, e che nel tempo il numero si è ampliato in quanto si sono aggiunti altri miracoli, raffigurati dai maestri artigiani del periodo a cui fanno riferimento i prodigi. “Sono rimasta al-cune ore all’interno del museo per ammirare e com-prendere i miracoli descritti non a parole ma attra-verso la simbologia pittorica – ha dichiarato la Coco -, e molte volte mi sono chiesta come mai non si desse adeguata rilevanza a questa meravigliosa pro-duzione artistica dei prodigi”. Il saggio è uno studio multidimensionale delle tavolette votive dei tre Santi martiri da un punto di vista storico, culturale, psico-logico e pittorico- simbolico. “Verso la fine del 2013 - ha spiegato l’autrice - ho iniziato a documentarmi

sulla storia delle tavolette ex-voto in generale e sul-la storia dei tre Santi martiri, compiendo uno studio abbastanza articolato. Nell’autunno del 2014 la mia amica Agata Bonanno mi ha riferito di un concorso letterario indetto da Algra Editore di Viagrande. Ho chiesto così ad Agata di raccogliere materiale do-cumentaristico di alcune ben precise immagini delle predette produzioni artistiche, e di partecipare con un suo contributo alla realizzazione della terza parte del libro, per la trattazione simbolica pittorica, la de-scrizione in lingua italiana e in dialetto volgare. In-sieme abbiamo partecipato alla seconda edizione del premio letterario “Il mio libro nel cassetto”, indet-to dall’associazione culturale “Arte studio”, insieme ai marchi editoriali Algra editore e Il soffio edizioni. Con nostra grande soddisfazione, ci siamo aggiudi-cate il primo premio per la sezione riferita al saggio inedito”. L’autrice nel volume esplora tutti i signifi-cati che noi occidentali attribuiamo ai miracoli e che comprovano la connessione tra l’uomo e la divinità. Il libro si impronta sull’espansione della coscienza, in-coraggiando alcune riflessioni sulla ridefinizione del sé e di liberazione dell’Essere da schemi precostitu-iti. Ma la Coco va oltre, e con il suo “spirito imma-ginale” offre un’inedita descrizione di Vaste (luogo di nascita dei tre Santi) e originali momenti di vita familiare a casa di Santa Benedetta, madre dei tre Fratelli martiri.

Sebastiana D’Amico

Caterina Maria Torrisi

“Battesimo dell’Etna”, esperienza educativa per i nostri studenti

Trecastagni, l’inestimabile patrimonio delle tavolette votive

L'ECO DELL'ETNA2

Il 70% del nostro territorio è costituito da boschi, importanti per l’ambiente, l’economia, l’equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio. Inoltre, i nostri boschi sono l’habitat naturale di molte specie animali e vegetali. Tuttavia, ogni anno gli incendi aumentano di quattro volte rispetto all’anno precedente. E i mesi a più elevato rischio sono quelli estivi, quando la siccità, l’alta temperatura ed il forte vento determinano condizioni naturali all’innesco e allo sviluppo di incendi. A tale proposito, anche quest’ anno, dal primo agosto al 29 settembre, si è svolta a Nicolosi la campagna antincendio. Diversi i terreni coperti dai volontari dei “Rangers d’Europa” di Nicolosi, tra cui la pineta Monti Rossi, Serra Pizzuta, bosco Milia,

monte Sona, piano Vetore, Rifugio Sapienza, Salto del Cane, Cassone, Piano del Vescovo. Tutto grazie al servizio di Protezione civile del comune di Nicolosi e agli uffici della Protezione civile della città metropolitana. Il servizio di controllo e primo intervento invece è stato reso possibile con l’aiuto del corpo Forestale e dei vigili del Fuoco. Come sempre, i Rangers ringraziano il comune di Nicolosi e il dipartimento di Protezione civile che hanno garantito i benefici di legge per i volontari, indispensabili per riuscire a coprire i territori ad alto rischio del comune etneo. L’associazione “Rangers d’Europa” di Nicolosi si caratterizza per la sua azione preventiva e socializzante, che le consente di essere più efficace durante lo svolgimento dell’attività di competenza.

Etna Frutta Emporiodi Basile Jessica

di Alfio Longo

Casalinghi, Oggettistica, Profumeria, Regali

Via Fornace, 1 via Garibaldi n. 4395030 Nicolosi (Ct) 95030 Nicolosi (Ct)

Ottobre 2016

NICOLOSI - Sabato 15 e dome-nica 16 ottobre, in contem-

poranea con altre piazze in tutta Italia, i volontari delle associazio-ni Gruppo comunale volontari di Protezione Civile e l’associazione regionale A.E.O.P. parteciperanno alla campagna con un punto in-formativo “Io non rischio” allestito a Nicolosi in piazza Vittorio Ema-nuele per incontrare la cittadinan-za, consegnare materiale informa-tivo e rispondere alle domande su cosa ciascuno di noi può fare per ridurre il rischio terremoto e ma-remoto. Per il sesto anno conse-cutivo il volontariato di Protezio-ne Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impe-gnano insieme in una campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che interessano il nostro

Paese. Il weekend del 15 e 16 otto-bre, 7.000 volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” in cir-ca 700 piazze distribuite su tutto il territorio nazionale per diffon-dere la cultura della prevenzione e promuovere un ruolo attivo dei cittadini nella prevenzione dei ri-schi. “Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione civile con Anpas-Asso-ciazione nazionale pubbliche assi-stenze, Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e Reluis-Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimen-to di Ispra-Istituto superiore per la

Protezione e la Ricerca ambientale, Ogs-Istituto nazionale di oceano-grafia e di Geofisica sperimentale, AiPo-Agenzia interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di acino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la protezione idro-ge-ologica. L’edizione 2016 coinvolge volontari e volontarie appartenenti alle sezioni locali di 27 organiz-zazioni nazionali di volontariato di protezione civile, nonché a grup-pi comunali e associazioni loca-li. Per informazioni sulla piazza di Nicolosi: Pina Scuderi 328 864 0194 - Sicilia - Gruppo Comunale di Protezione Civile e associazione Regionale A.E.O.P.

Da un gruppo di parrocchiani della chiesa “Santa Maria delle Grazie” di Nicolosi abbiamo ricevuto questa “let-

tera aperta” indirizzata all’arcivescovo di Catania monsignor Salvatore Gristina. La pubblichiamo integralmente.

“Eccellenza,i fedeli nicolositi si ritrovano in una situazione spiacevole. Solo la fede e la grande devozione verso i propri Santi Pa-troni donano la forza di proseguire il loro cammino di fede. Da quando a Nicolosi è stata comunicata la decisione di co-stituire la Parrocchia unica, la Parrocchia S. Maria delle Gra-zie, la più antica, affronta alcune problematiche. La comunità dei fedeli evidenzia, con rammarico, che il giorno del Patro-cinio della Madonna delle Grazie, giornata in cui si ricorda l’eruzione del 1669, vi è stata una sola funzione ecclesiastica alle 10:00 del mattino. Inoltre, i fedeli che volevano omag-giare la SS. Madre con un omaggio floreale hanno trovato la Parrocchia chiusa nelle ore pomeridiane. I fiori sono stati posti sul sagrato della Parrocchia. La Madonna delle Grazie ha trovato la navata spoglia.La Parrocchia conta più di 5mila parrocchiani, e sono loro, siamo noi, a constatare come la vita, la gioventù, le tradi-zioni stiano scomparendo. Non vi è catechesi, né alcuna al-tra attività che permetta alle nuove generazioni e ai fedeli di partecipare attivamente.Nella nostra amata Parrocchia vengono officiate due sole funzioni ecclesiastiche, una infrasettimanale e una la dome-nica mattina. Durante le festività della Santissima Pasqua vi è stata una sola funzione, officiata la mattina e non la notte della resurrezione di Nostro Signore.

Chiediamo, a gran voce e con la più fervida devozione, di poter riavere la nostra Parrocchia attiva, di avere un Parroco che le dia nuova vita, così da donare alle nuove generazioni la fede e la devozione verso la Madonna delle Grazie e ver-so Sant’Antonio Abate, ma anche le tradizioni che ci furono tramandate. Del resto furono i nostri avi a costruire l’altare. “Reducis Belli Voluerunt”. I reduci nicolositi della Grande Guerra quando furono esodati dalle proprie terre contro il loro volere, pro-misero al loro ritorno un omaggio ed ersero l’altare. Molto probabilmente se fossero ancora tra di noi queste proble-matiche non sarebbero nate”.

Un gruppo di parrocchiani

Maria Luisa Chiarenza

“Io non rischio”: campagna nazionale di Protezione civile

Riceviamo e pubblichiamo

REDAzIonALERangers d’Europa, concluso il servizio antincendio estivo

NOTIZIE LIETE

Il 23 agosto è nata a Catania la piccola Marta Longo, figlia di Salvo Longo e Chiara Mazzaglia, nostra

collaboratrice da Nicolosi.

Ai neogenitori vanno i migliori auguri dell’editricede L’eco dell’Etna

Sebastiana D’Amico, del direttore responsabile

Graziella Nicolosi e di tutta la redazione.

L'ECO DELL'ETNA 3

NICOLOSI – Martedì 20 settembre, all’interno del parco comunale “Anselmi” di Nicolosi, 14 grup-

pi tra tribute band e cover band si sono avvicendati sul palco, dalle ore 20:00 fino a tarda notte, per una raccolta di beneficenza promossa da Rosemary’s pub, Antichi proverbi pizzeria, La baita di Rosemary e Ri-storante Decò, con il patrocinio del comune di Nicolosi e la presenza e il supporto del Gruppo comunale vo-lontari di Protezione civile di Nicolosi. Introdotti dal-la voce del presentatore Dario Testa, si sono esibiti: i Brigantini, Supernova, Blue Sky music band, Bluesugar tribute band Zucchero, Quelli del Bar Mario tribute band Ligabue, La Tribù del Blasco tribute band Vasco Rossi, Sing-hiozzo tribute band Negramaro, Funky Monks tribute band Red Hot Chili Peppers, Otto8max tribute band 883 e Max Pezzali, Starfish tribute band Coldplay, Genebis tribute band Genesis e Starlight. Scuole di danza e gruppi danzanti hanno animato la

serata. È stata allestita inoltre un’area food & bevera-ge, dove si sono potute gustare l’amatriciana e la pa-ella, accompagnate da bibite, birre e sangria, e i dolci preparati dal Gruppo Scout. Presenti inoltre associa-zioni come il Centro donazione sangue San Marco, i motociclisti Muvemuni – Sicilia, l’associazione cultu-rale l’Eco Dell’Etna e molti altri, che hanno dato sup-porto all’evento. Alessandro Costanzo, organizzatore e mediatore della serata, con Antonio Amore, Luigi La Spina e Ornella e Linda Distefano, titolari dei ristoranti organizzatori, lo staff dei ristoranti e tutti i presenti hanno realizzato un evento in cui la solidarietà ha fatto da padrone, camminando a braccetto con la musica. Grande l’affluenza del pubblico, che ha contribuito acquistando il biglietto di partecipazione alla modica cifra di 3 euro. L’incasso registrato e versato sul conto corrente dedicato ai Comuni del centro Italia è stato in totale di 4.505 euro.

NICOLOSI - Durante il mese di giugno 2016, è nata sul ter-

ritorio di Nicolosi l’associazione “Fimminart”, costituita da arti-giane hobbiste sicule e fondata dalle tre socie: Nadia Longhitano, artigiana esperta nella lavorazio-ne della ceramica e presidente dell’associazione; Simona Nicolo-si, artigiana esperta nella lavora-zione del legno; e Nunzia Gardani, specializzata nella produzione di prodotti tipici siciliani. Il sodali-zio, che attualmente conta circa venticinque associate, si fonda sull’idea della giovane presidente, che mira a valorizzare la sicilia-

nità e promuoverla sul territorio sia in ambito turistico sia in am-bito socio-culturale, incentivando la creatività delle artigiane locali. L’attuazione di tale progetto si è sviluppata dopo alcuni incontri svoltisi tra le fondatrici e il sinda-co di Nicolosi Antonino Borzì, e ha previsto in particolare la creazione di un nuovo tipo di stand, orien-tato a dare un tocco diverso all’i-dea di mercatino artigianale. Tale idea si è concretizzata nella messa in opera, all’interno di locali con-cessi dal comune di Nicolosi, del-la scuola di ceramizzazione, e di stand costruiti sulla “moto ape”,

veicolo a tre ruote di successo na-zionale, che i siciliani hanno reso proprio, bardandolo con decori ti-pici. Gli innovativi stand sono stati adottati dalle artigiane dell’asso-ciazione durante i fine settimana del periodo estivo e sono stati esposti lungo la via Garibaldi per promuovere e commercializzare gli articoli prodotti dalle loro mani sapienti, riscuotendo molto suc-cesso tra i turisti. Verranno inol-tre impiegati per le future attività dell’associazione, già in cantiere, che si svilupperanno durante il periodo autunnale ed invernale.

Maria Luisa Chiarenza

nunzia Leonardi

Ottobre 2016

“Artisti etnei riuniti”, concerto di beneficenza per il terremoto

“Fimminart”: la creatività dell’artigianato al femminile

Con il termine di micosi - dal greco “mikos” (fungo) - si intendono le infezioni causate da funghi dermatofiti che, superando la resistenza

della barriera del corpo umano, diventano patogeni. La dott.essa Domenica Nicoloso, farmacista, ci spiega come debellarle.

“Le micosi sono classificate secondo il livello dei tessuti organici inizialmente colpiti: micosi superficiali interessano lo strato esterno di pelle e capelli; micosi cutanee, causate da una grande varietà di funghi, si estendono all’interno dell’epidermide e possono evocare una risposta immunitaria quale forma di difesa da parte dell’organismo. Le patologie più frequenti sono la Tinea Corporis e la Tinea Pedis (piede d’atleta), localizzata tra il 3° e 4° spazio interdigitale, per estendersi poi al dorso e alla pianta dei piedi. La cute appare macerata con bordi squamosi, a volte vescicolari, con episodi acuti durante la stagione calda. La Tinea Unguium è molto frequente: le unghie cominciano ad ispessirsi e a sfaldarsi per una graduale demineralizzazione. Con l’evolversi della infezione si nota uno scollamento dell’unghia dal suo letto, fino alla caduta e alla totale distruzione della stessa. Nella classificazione delle micosi rientrano quelle sistemiche (candidosi) dovute ad agenti patogeni opportunistici come la Candida Albicans. Si tratta di un lievito abitualmente saprofita ed ubiquitario, che diventa patogeno quando le difese dell’ospite appaiono ridotte per una qualunque

causa scatenante o debilitante, causando infezioni a livello orale, esofageo, vaginale o sistemico. L’uso prolungato di antibiotici con alterazione del microbiota umano (disbiosi), nonché di corticosteroidi, l’obesità, le terapie immunosoppressive, il diabete mellito e altre disendocrinie, aumentano la potenzialità a sviluppare la patologia. La candidosi vaginale è una infezione che colpisce il 70-75% di donne almeno una volta nel corso della vita. Si manifesta con prurito, bruciore, arrossamento, a volte dolore, perdite biancastre e lattiginose; nell’uomo si manifesta negli organi genitali. Stili di vita non corretti, la dieta, l’abbigliamento, l’igiene intima con un detergente a pH inadeguato sono tutti fattori predisponenti alla candidosi. La Candida Albicans è in grado di rilasciare circa 80 differenti tipi di tossine che andando in circolo riescono ad invadere organi e tessuti. La localizzazione intestinale della Candida sostenuta da disbiosi, spesso non viene diagnosticata in quanto determina, per lunghi periodi, sintomatologia disfunzionale. Alcuni segni subclinici di candidosi intestinale in atto sono: meteorismo, gonfiore addominale diffuso, feci acide, forte desiderio di zucchero e dolci, ipostenia mattutina. Bisogna intervenire con una dieta appropriata e riequilibrando tutti quei parametri che renderanno sfavorevole il proliferare del micete. Il trattamento concomitante, sia topico che sistemico, rappresenta la modalità terapeutica più adeguata per una migliore risoluzione della patologia”.

REDAzIonALELe micosi, infezioni subdole che mettono a rischio la nostra salute

L'ECO DELL'ETNA4

Via Trieste, 11 - NICOLOSI (CT)346 6749963 - 327 2347857

Ottobre 2016

NICOLOSI - Da circa vent’anni è presente nel territorio di Nicolosi e nella diocesi di Catania la comunità reli-

giosa “Ancillae Domini”, fondata e coordinata da Madre Veronica, al secolo Antonina Gervasi. La comunità opera seguendo le orme di “Gesù buon pastore”, andando alla ricerca della pecora smarrita con un’attività di evangeliz-zazione itinerante, mirata a portare conforto ove siano presenti le povertà spirituali derivanti dall’insoddisfazio-ne e dal consumismo; e portando a tutti la buona no-vella dell’amore di Dio. Le “Ancillae Domini”, vegetariane secondo il segno profetico del profeta Isaia, sono dedi-te alla vita contemplativa, di preghiera e di penitenza; effettuano inoltre ritiri spirituali, perseguendo l’esempio di sant’Antonio Abate presso un eremo nei pressi di Ra-galna intitolato al santo, per rimanere in intimità con Dio e per ricaricarsi. La loro opera si svolge in aiuto agli indi-genti, con collette e pacchi alimentari alle famiglie disa-giate, e con la fornitura gratuita di materiale didattico per i figli-studenti. L’attività contemplativa è continua e si basa sulla preghiera del nome di Gesù, detta “preghiera

del pellegrino russo”, derivante dalla preghiera dei padri e

delle madri del deserto nel III d.C. Le attività di evangeliz-zazione e di aiuto, attuate dalle consorelle e dai volontari, provvedono ai bisogni della gente per dare un senso alla vita, portando conforto ai senza fissa dimora, agli infer-mi ed ai bisognosi, e vengono erogate in modo gratuito, in quanto per regola non vengono accettate sovvenzioni dallo Stato, e ci si affida esclusivamente alla Provviden-za in coerenza con la povertà e con la Carità evangeli-ca. Per potenziare i servizi ai più deboli, nascono adesso due progetti: il progetto “Casa Speranza”, da un’idea della madre fondatrice, che prevede la ristrutturazione dell’e-dificio “verde” sito tra via Mantova e via Cesare Battisti, concesso in uso dal Comune di Nicolosi, che permetterà di accogliere gratuitamente famiglie disagiate, madri con figli o persone che si trovino in situazioni d’emergenza o in condizioni di difficoltà socio-economica; e quello di supporto ai senza fissa dimora, con somministrazione in strada di vivande calde durante il periodo invernale o nei casi di ospedalizzazione.

NICOLOSI - Quarta edizio-ne per il concorso di poesie

in memoria della professores-sa Giusy Santonocito, che si è svolto presso la sede della fon-dazione ubicata in via Vittorio Veneto 34 a Nicolosi. Numerosi i partecipanti, suddivisi in tre ca-tegorie. Per la sezione A (adulti e universitari), il primo premio è stato consegnato alla signora Anna Piccirillo di Napoli, che ha ricevuto una medaglia dorata e la somma di 100,00 euro. Al signor Francesco Billeci è andato il se-condo premio, con una medaglia argentata e 75,00 euro. Il terzo premio è stato assegnato alla signora Elena Panzera di Viareg-gio, con una medaglia di bronzo e 50,00 euro. Alla sezione B han-no partecipato gli alunni della

scuole superiori: ad Alessandra Vicari del liceo classico “B. Te-lesio” di Cosenza è stato conse-gnato il primo premio con rela-tiva medaglia; all’alunna Vianca Tancio Quinzoh del liceo scien-tifico “Bruno Touscher” di Roma è stato assegnato il secondo premio con medaglia argentata; il terzo premio è andato a Luigi Spadafora del liceo classico “B. Telesio” di Cosenza, con relativa medaglia di bronzo. Alla catego-ria C hanno partecipato le scuole medie: l’alunna Desirè Moschet-to della scuola media “Guido Gozzano” di Rivarolo Canovese (TO) ha ricevuto il primo premio e la medaglia dorata; a Flavio Di Lisio dello stesso istituto è sta-to consegnato il secondo premio con medaglia argentata; il terzo

premio è andato ad un allievo della scuola media “Petteni” di Bergamo. “Ogni studente - spie-ga la signora Maria Santonocito, sorella della docente scomparsa prematuramente – ha ricevuto un diploma, oltre ad una tar-ga per la scuola di provenienza, come segno di ringraziamento per aver partecipato al concor-so”. Nel corso della premiazione, le poesie sono state lette dalla signora Mariachiara Signorello, con la partecipazione di tutti i commissari che hanno selezio-nato le poesie, i docenti univer-sitari Felice Rappazzo, Rocco Lo Giudice ed Enza Calvagno, e del responsabile dell’associazione S. Giovanni XXXIII. “Molti sono stati i momenti di commozione - spiega la signora Santonocito

- e ringrazio tutti i partecipan-ti al concorso. Quest’anno sono pervenute ben 2000 poesie da tutta Italia, e la commissione ha lavorato alacremente, assegnan-

do un giudizio ad ogni poesia premiata. La prossima edizione si svolgerà nel mese di aprile del 2017”.

NICOLOSI - Il 18 settembre scorso si è svolto a Nico-

losi il 12° giro cicloturistico dell’Etna, in ricordo di Alfio Longo. Una manifestazione non competitiva di beneficen-za, per la promozione della mobilità e della sicurezza stra-dale, promossa dall’assesso-rato allo Sport del comune di Nicolosi con la collaborazione delle a. s. d. Extreme Bike di Nicolosi, Bike Team Nicolosi e Porta dell’Etna. Con partenza alle ore 8,00 da piazza Vitto-rio Emanuele Nicolosi, il per-corso della manifestazione si

è snodato lungo i comuni di Belpasso, Santa Maria di Lico-dia, Biancavilla, Adrano, Bron-te, Randazzo, Linguaglossa, Milo, Zafferana, Trecastagni e Pedara. Il rientro è avvenuto nel tardo pomeriggio, nuova-mente in piazza Vittorio Ema-nuele a Nicolosi. Il percorso del giro dell’Etna, 115 Km, si è rivelato idoneo per tutti i 158 partecipanti provenienti da tutta la provincia catane-se. Questa manifestazione si svolta per ricordare un “pio-niere dello sport nicolosita” ma nello stesso tempo per

aiutare chi si trova in difficol-tà, quindi dare un contributo diretto a un progetto di soli-darietà. Le iscrizioni libere per partecipare al giro sono state infatti devolute all’ associa-zione “Ancillae Domini Onlus” per la ristrutturazione dell’im-mobile “Casa Speranza”, che offrirà: mensa pubblica, ser-vizio doccia, servizio lavan-deria e alloggio temporaneo per persone che hanno subito uno sfratto, cercando inoltre di promuovere la socializza-zione e l’integrazione tra le persone con laboratori di arti-

gianato. L’assessore allo sport Giuseppe Di Mauro si è detto “pienamente soddisfatto per il risultato raggiunto, che ri-paga lo sforzo organizzativo da parte di tutti, consapevo-le che lo sport è solidarietà”. “Spero - ha aggiunto - che potremo rivederci ancora nei prossimi anni e con più par-tecipanti. Un sentito ringra-ziamento per la buona riuscita della manifestazione va a tutti i partecipanti, ai Vigili urbani, alla Misericordia e ai Rangers di Nicolosi”.

“Ancillae Domini”: contemplazione, penitenza ed evangelizzazione

Poesia, i vincitori del concorso in memoria di Giusy Santonocito

Sport e solidarietà: dodicesimo Giro cicloturistico dell’Etna

nunzia Leonardi

Sebastiana D’Amico

Luca Gallo

L'ECO DELL'ETNA 5

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Ottobre 2016

RAGALNA - La comunità par-rocchiale “Santa Barbara”, nel

contesto dell’anno giubilare del-

la Misericordia, ha festeggiato solennemente il 50esimo anni-versario di istituzione della par-

rocchia, a cui si aggiunge l’80e-simo dell’inaugurazione della chiesa. I lavori del luogo di culto iniziarono nel luglio del 1913 e, sospesi nel periodo bellico, fu-rono ripresi e completati negli anni Trenta del secolo scorso. La chiesa fu benedetta e inau-gurata il 7 aprile 1936 dal vica-rio generale monsignore Scalia, ed affidata alle cure pastorali di padre Antonino Franco. Poi, dal 1945 al 1966, a padre Andrea Viscuso, che divenne il retto-re del periodo. Egli si prodigò al completamento del prospet-to principale dell’edificio sacro, facendo costruire il campanile, la sagrestia e il salone per le at-tività pastorali. Il 26 giugno del

1966 monsignore Guido Luigi Bentivoglio, arcivescovo di Ca-tania, istituì la parrocchia dedi-candola a Santa Barbara, nomi-nando come parroco il sacerdote Giuseppe D’Alì. “Tante sono sta-te le attività pastorali, liturgiche e caritative svoltesi negli anni - spiega padre Giuseppe - come anche quelle di carattere sociale e ricreativo, tra le quali la realiz-zazione della casa canonica e di un campetto sportivo”. Inoltre, la chiesa è stata dotata di nuove campane, di un orologio e di un organo a canne, e il pavimento ha subito un importante rifaci-mento. “Abbiamo voluto inserire i festeggiamenti del cinquantesi-mo - dice il parroco - durante la

festa di Santa Barbara, che come comunità onoriamo alla fine di giugno. Quest’anno la celebra-zione è avvenuta giorno 26 con una Messa solenne presieduta dal nostro arcivescovo Salvatore Gristina, seguita da un concer-to per coro, quartetto d’archi e organo, da una mostra e da un video che mostrava le principali attività di questi anni”. Il 50° an-niversario della parrocchia Santa Barbara è stato festeggiato prin-cipalmente con tanti momenti di fraternità, che hanno visto im-pegnati anche i gruppi e i mo-vimenti che animano le attività della parrocchia, sempre attivi e presenti.

VALVERDE – L’associazione Altair c. b. club Valverde, struttura comunale di

Protezione civile, è stata fondata il 25 no-vembre 1986. Come spiega il presidente Francesco Finocchiaro, “i soci attualmente sono 15, di cui 3 donne. Il consiglio diret-tivo è formato dal presidente, dal vice pre-sidente, dal segretario e da due consiglie-ri. Ne fanno parte inoltre tre membri dei revisori dei conti, eletti dai soci. I rapporti della struttura con le autorità locali sono buoni, con un’intesa reciproca di colla-borazione. Nel territorio di Valverde sono presenti altre tre associazioni di volonta-riato, ed anche con loro i rapporti sono collaborativi”. All’interno della Protezione civile locale il presidente dell’associazio-ne funge da coordinatore comunale e ge-stisce i locali del C.O.C., centro operativo comunale. È responsabile inoltre della sala radio che viene usata per le emergenze. Le specializzazioni della struttura sono le comunicazioni radio e il servizio antin-

cendio, che viene attivato da giugno a set-tembre con la campagna di prevenzione e presidio per i servizi. A tal proposito, nel-lo scorso mese di maggio alla Protezione civile comunale è stato donato un nuovo automezzo antincendio. La struttura si è sempre distinta durante le emergenze dell’Etna, o in occasione di altre emer-genze locali, portando il proprio aiuto alla popolazione di Valverde. L’associazione ha portato inoltre assistenza durante varie manifestazioni, tra cui gli eventi organiz-zati da Telethon, la festa della Madonna di Valverde nel mese di agosto e le par-tecipate sagre dedicate ai prodotti tipici locali, quali la birra, la pizza e l’acciuga. “Invitiamo - conclude il presidente - altri volontari ad avvicinarsi alla nostra asso-ciazione, specialmente i giovani, in modo da dare loro conoscenze utili su come comportarsi in caso di eventi calamitosi. Faccio presente che nei plessi scolasti-ci di Valverde, in certi periodi dell’anno,

ci sono gli istruttori di Protezione civile, che insegnano ai ragazzi fin dalla giovane età l’importanza della sicurezza all’inter-no della scuola e le nozioni utili in caso di emergenza, considerata anche la nostra posizione vicina al vulcano Etna”.

BELPASSO - Il 28 agosto scor-so si è svolta alle pendici del

vulcano l’ “Etna Sky Duathlon”, gara della Federazione Italia-na Triathlon appartenente al circuito Sicily Traithlon Series 2016. La competizione si è ar-ticolata nell’ esecuzione di due discipline in tre frazioni, senza soluzione di continuità, sulle seguenti distanze: 1° frazione, 4.4 Km corsa in sterrato con un dislivello di circa 215 metri; 2° frazione, 16.5 Km bici su strada c/da Salto del cane, con un di-slivello di 965 metri; 3° frazio-

ne, 1.3 Km corsa in sterrato. La gara è stata inserita nel circuito regionale Sicily Triathlon Series, riconosciuto dalla Federazione Italiana Triathlon. Gli atleti che hanno preso parte alla “Etna Sky Duatlhon” sono stati quasi cen-to. Presenti anche alcuni fra i più forti thiathleti in ambiti na-zionale. Fra i big, Ennio Salerno della PPR team di Torino, il mal-tese Keit Galea e il catanese En-rico Schiavino della Stella Pola-re, attuale leader della classifica assoluta della Sicily Triatholon Series; in ambito femminile è

stata presente Cristina Ventura della Magma Team. Hanno vin-to la competizione Ennio Saler-no (PPT – Torino) e Dora Marzo (Magma Team – Catania). L’or-ganizzazione è stata curata da Mario Lombardo, Fabio Pruiti, Angelo Finocchiaro e Filippo Amata. La manifestazione, pro-mossa dal comune di Belpasso, ha permesso di dare visibilità turistica al nostro territorio. A fare gli onori di casa, il vice sin-daco e l’assessore allo sport del comune di Belpasso, Giusep-pe Zitelli e Sebastiano Sinitò,

il presidente del CAI Belpasso Pietro Sambataro e l’assesso-re allo sport del comune di Ni-colosi Giuseppe Di Mauro, che nei giorni precedenti allo svol-gimento della gara ha presen-tato a Nicolosi presso il centro giovani “Rosario Livatino” di via Angelo Musco l’evento, tenendo conto della sua particolare va-lenza. Preziosa l’opera prestata dai volontari della Misericordia di Belpasso, CAI sez. Belpasso, A.N.C. Protezione civile di Ni-colosi.

Ragalna: 50esimo anniversario della parrocchia “Santa Barbara”

Valverde, le attività della struttura di Protezione civile

“Etna Sky Duathlon”, vittoria per Ennio Salerno e Dora Marzo

Luca Gallo

Pietro Carmelo Caruso

Sebastiana D’Amico

L'ECO DELL'ETNA6 Ottobre 2016

PEDARA - La campanella quest’anno è suonata prima per

i bambini di Pedara, non per dare inizio alle lezioni ma ad attività lu-dico-educative. Il Comune infatti ha avviato un progetto sperimentale di pre-scuola, per bambini dai cinque agli undici anni, che sono stati in-trattenuti nell’arco della mattinata da esperti in attività di gioco educa-tivo. L’iniziativa è stata dell’asses-sore alla Pubblica istruzione Marina Consoli, la quale ha accolto le ri-chieste delle famiglie che, dovendo riprendere l’attività lavorativa ed es-sendosi conclusi i grest privati, ave-

vano l’esigenza di coprire il periodo precedente all’inizio delle attività scolastiche. Il progetto di pre-scuo-la si è svolto nella sala polifunzio-nale dell’istituto “Salvatore Casella” in via Eleonora D’Angiò, dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 13:30. Il preside Fernando Rizza ha accolto con piacere la proposta e gli esperti incaricati dall’ente locale, due psi-cologhe dell’associazione psicologi, Alessandra Grassi e Marisa Barbaro, e l’educatrice Ylenia Anastasi, che hanno seguito i bambini fino al 9 settembre. Spiega il preside Rizza: “l’iniziativa, in linea con le diretti-

ve ministeriali della legge 107, che parla di scuole aperte d’estate per fornire servizi simili alle famiglie, è certamente da ripetere e diffondere maggiormente, con l’augurio che possa avere un numero più alto di adesioni”. Per i bimbi non solo gio-co, ma anche momenti di studio: “oltre a ripassare numeri e lettere, i piccoli hanno acquisito delle impor-tanti regole di educazione stradale e di ecologia. Impartendo loro i prin-cipi che regolano l’agire del buon cittadino, hanno imparato giocan-do”, dice l’assessore Consoli.

PEDARA – Secondo consue-tudine, la seconda dome-

nica di settembre a Pedara è destinata ai festeggiamenti patronali in onore di Maria SS. Annunziata, una tradizione documentata già sin dalla fine dell’Ottocento e tutt’oggi for-temente sentita dalla comuni-tà pedarese e non solo, visto il numero di visitatori che van-ta ogni anno. La “Festa”, così orgogliosamente sopranno-minata, rappresenta un mo-mento felice di devozione re-ligiosa ed anche di coesione lavorativa per i fedeli e quanti collaborano alla buona riusci-

ta della stessa. Almeno fino gli anni precedenti, perché nell’ultima edizione lo sce-nario è stato completamente diverso: una “festa non festa” secondo quanto già annuncia-to mesi addietro dai cosiddetti “mastri di festa” e dai ragaz-zi dei due quartieri storici del paese, il “partito Piazza” e ed il “partito di Sant’Antonio”, sto-ricamente impegnati nella re-alizzazione dei Carri allegorici mariani. Questi hanno lamen-tato la mancanza di sostegno e finanziamenti da parte delle autorità comunali. Rispetta-ta da programma l’uscita del

fercolo della Madonna con re-lativa processione lungo le vie cittadine, sono quindi risultati assenti i suddetti Carri (episo-dio verificatosi solo nell’anno di conclusione della Seconda Guerra Mondiale) e le “Cande-lore” (ceri votivi), un altro to-pos della tradizione mariana, che con le loro “ballate” lungo le vie del paese hanno costi-tuito sempre un forte elemen-to di attrattiva soprattutto per i più giovani. E qui le cause sembrerebbero riconducibili a vecchi dissapori tra i portatori delle candelore e il sacerdote Sebastiano Cristaldi, che, alle

nostre richieste di chiarimen-ti, ha risposto affermando che “quanto successo sarà motivo di riflessione e di buoni pro-positi per il prossimo anno”. Le due grosse lacune della festa, non potendo passare inosservate agli occhi ed alla sensibilità di tutta la collet-tività, sono state oggetto di ampie discussioni nel comu-ne etneo. Non per semplice pourparler, ma per tentare di trovare una causa plausibile e fornire una reale scossa per l’organizzazione delle future edizioni.

GRAVINA DI CATANIA - È arri-vato anche a Gravina di Cata-

nia, in piazza del Tricolore, zona Fasano, il nuovo mercatino bio per la spesa a km 0, che si pone l’obiettivo di valorizzare e pro-muovere la genuinità dei prodotti azzerando la distanza tra pro-duttori e consumatori. Nel corso della festa inaugurale – tenutasi il 15 settembre scorso, alla pre-senza del presidente del Consi-

glio comunale gravinese Rosario Ponzo, del consigliere comunale Mario Leotta, del responsabile del 3° Servizio comunale Giuseppe Consoli e del presidente dell’as-sociazione “Terre dell’Etna” Mau-rizio Palermo, che ha promos-so l’iniziativa – è stata espressa grande soddisfazione dal sindaco Domenico Rapisarda e dall’asses-sore allo Sviluppo economico Alfio Nicosia: “Abbiamo inaugurato un

mercatino biologico e a chilome-tro zero – hanno unitamente di-chiarato – per dare l’opportunità ai consumatori gravinesi, e non solo, di gustare e acquistare pro-dotti genuini della campagna et-nea, insieme a una selezione di prodotti da agricoltura biologica”. Il progetto “Terre dell’Etna, mer-catino bio e chilometro zero” na-sce da un’idea di Maurizio Paler-mo, commerciante, e Letizia Foti,

naturopata ed esperta di cucina crudista, per la vendita diretta; una pratica commerciale che ne-gli ultimi anni ha trovato sempre più spazio tra le aziende agrico-le, soprattutto nel mondo bio. Già conosciuto e apprezzato da molti abitanti dei paesi etnei, l’espe-rimento sarà quindi riproposto nello stesso luogo tutti i giovedì, dalle ore 8.00 alle 13.00.

Pre-scuola, i bimbi pedaresi coinvolti in un progetto sperimentale

Pedara, fa discutere la tradizionale festa della Madonna Annunziata

A Gravina di Catania sbarca il Mercatino bio, per una spesa a Km 0

Antonella La Rocca

Letizia nicolosi

Claudia Luisa Pace

Dal 1976 a Catania il ristorante “Il Commercio” è sinonimo di buona cucina, qualità e cortesia. Questa antica attività di ristorazione catanese di via Francesco Riso è gestita dal titolare, sig. Nino Biagi, dalla moglie, signora Raffa Raimonda, e dai figli Giovanni, Alessandro, Andrea e Giuseppe, supportati da un valido staff di cucina che li aiuta, specie nei momenti di grossa affluenza. Posto in una zona nevralgica, ricca di uffici privati e sedi di amministrazioni pubbliche, il locale lavora a pieno ritmo durante la pausa pranzo, dalle ore 12.00 alle ore 15.00. Grazie alla vicinanza del Palazzo di Giustizia, nella sede de “Il Commercio” si alternano a pranzo uomini e donne di legge, e componenti della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e dei Carabinieri della locale caserma di piazza Giovanni Verga. “Non solo - racconta il sig. Biagi - negli anni anche tanti illustri personaggi sono venuti a mangiare in questa trattoria: cantanti lirici, personaggi del mondo politico e dello spettacolo. Tra gli altri, mi piace ricordare: Mario Del Monaco, Luciano Pavarotti, Katia Ricciarelli, il marito Pippo Baudo, Orietta Berti, Don Baky, e attori come Enrico Montesano, Pippo Barone, Pippo Pattavina, Tuccio Musumeci e il presentatore Salvo La Rosa. Fra i politici, Luciano Lama e Nello Musumeci”. Uno dei piatti classici che si possono gustare nel ristorante “Il Commercio” è la pasta alla Norma, mentre in inverno sono molto apprezzati i legumi e i secondi piatti, sia a base di carne che di pesce, soprattutto la frittura classica del nostro mare, la cosiddetta “paranza”. Inoltre la trattoria presenta ottimi piatti di antipasti e vini locali tenuti nella propria cantina. Il 20 luglio 2016 il locale ha festeggiato quarant’anni di attività: un traguardo non facile da raggiungere, dimostrazione di grande affidabilità e competenza. La famiglia Biagi continua a cavalcare quest’onda di successo nella ristorazione catanese, tramandandola da generazione in generazione.

REDAzIonALERistorante “Il Commercio”, dal 1976 la buona cucina a Catania

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Ottobre 2016

ACIREALE – Acireale ap-prova all’unanimità la de-

libera “PSR Sicilia 2014/2020 – Misura 19” ed entra a far parte del GAL (Gruppo di azione locale) “Le terre di Aci”, progetto votato alla pro-mozione di strategie comuni di sviluppo rurale ed econo-mico del territorio. Il piano, oltre alla città acese come capofila, include i comuni di Aci Catena, Aci Sant’Anto-nio, Valverde e Aci Bonac-corsi. “Attraverso questo strumento – afferma Roberto Barbagallo, sindaco della cit-

tà - sarà possibile realizzare forme di collaborazione pub-blico-privato nelle politiche di rilancio dell’agricoltura, con il coinvolgimento diret-to del territorio, stimolando così lo sviluppo equilibrato delle aree interessate e mi-gliorando la qualità di vita dei cittadini”. In effetti, come il-lustrato dal primo cittadino, il progetto prevede un innova-tivo approccio integrato e un sistema “bottom up”, ovvero il coinvolgimento dal basso di tutti coloro che vorran-no contribuire fattivamente

alla realizzazione di un Pia-no strategico. Nel dettaglio, si punta alla costituzione di partenariati locali rappre-sentativi delle diverse realtà socio-economiche del terri-torio, come associazioni cul-turali, ambientalistiche e dei consumatori, Università, enti di ricerca, enti di formazione, banche e consorzi. Tra i ter-ritori al centro del progetto di valorizzazione e sviluppo, ol-tre alle Terre di Aci, figurano: le Terre del Nisseno, i Nebro-di, i Sicani, l’Etna, le Madonie, la Sicilia Centro Meridionale,

i Peloritani, le Terre Norman-ne, il Golfo di Castellammare, le Terre dell’Etna e dell’Al-cantara, le Eolie, la Valle del Belice. Il Comune acese dun-que sarà tra i beneficiari dei finanziamenti messi a dispo-sizione della Regione, risorse che, con le parole del sindaco Barbagallo: “serviranno a raf-forzare l’identità del nostro territorio, a rilanciare l’eco-nomia e il paesaggio rurale, nonché a potenziare il tessu-to imprenditoriale e il settore turistico”.

ACIREALE – La città di Acireale punta sulla valorizzazione del territorio e

ripropone per l’ottavo anno consecutivo la manifestazione “Timpaviva”. L’even-to, promosso dall’associazione culturale Barock, si è tenuto dal 2 al 4 settembre nella suggestiva location delle Chiaz-zette, Riserva naturale orientata la Tim-pa di Acireale. Ricco il calendario delle tre giornate: dallo spettacolo teatrale “I cadaveri si spediscono e le donne si spogliano”, commedia leggera e stram-palata di Dario Fo, al laboratorio “L’or-to dei bimbi”, alle attività sul tema del riciclaggio a cura di Rifiuti zero Sicilia,

ai tanti momenti dedicati al benessere promossi dall’associazione Airone. An-che gli allievi dell’I.I.S Vigo Fuccio-La Spina di Acireale, coadiuvati da Davide Pulvirenti, hanno contribuito alla buona riuscita della kermesse con la loro ge-nuina interpretazione de “Il Gabbiano Jonathan Livingstone”, celebre roman-zo di Richard Bach. Un’iniziativa colma di eventi, esposizioni fotografiche e concerti che ha eletto però come vera protagonista la natura, la sua rivitaliz-zazione e valorizzazione. Una presa di coscienza auspicata anche da Antonio Pafumi, del direttivo esecutivo di Tim-

paviva: “La manifestazione – afferma - richiede molti sforzi, e avere nuovi soci che riescono a dare il loro supporto è molto importante. Questo cerchiamo di dire ogni anno ai cittadini: la manife-stazione non è nostra, è di tutti. Non è una battaglia individuale, è della città”. “Le Chiazzette – conclude - versano in stato di abbandono: c’è il rischio immi-nente di crolli, un muro privato è ancora sul percorso. Insomma c’è tanto da fare, quindi chiediamo aiuto per tanti motivi, non soltanto per la buona riuscita mani-festazione”.

SAN GREGORIO - Il comune di San Gregorio, assessorato alle Pari

Opportunità, ha indetto un corso di prevenzione contro la violenza alle donne. Da anni attenta alle scottanti questioni di discriminazioni di gene-re, violenze e femminicidio, l’ammini-strazione Corsaro ha promosso azioni concrete contro la cattiva informazio-ne e la cultura dell’indifferenza. Tale impegno è stato palesato dalle parole dell’assessore alle Pari Opportunità, Graziella Ferro: “Imparare a difendersi non è un passatempo né tanto meno una cosa da prendere sotto gamba – ha dichiarato –, il nostro Comune è sempre attento alle problematiche so-ciali e soprattutto è in prima fila per la difesa delle donne. Per combattere il fenomeno bisogna intervenire sulla cultura di genere. Solo l’educazione può debellarlo”. “Il corso di autodife-sa – ha inoltre spiegato il consigliere Eleonora Suizzo, promotrice dell’ini-ziativa –, rappresenta un altro tassello per dare una mano a chi, da solo, non

riesce a trovare un modo, a chi ha bi-sogno di una spinta o di un suppor-to per rendersi più forte nella società della violenza di genere e del terrore in cui si vive. Per l’inaugurazione abbia-mo invitato Vera Squatrito, la mam-ma di Giordana, vittima anch’ella del femminicidio, che lotta strenuamente per il riconoscimento della giustizia contro tutte le donne, uccise per mano di mostri”. Il corso sarà basato sul “Metodo globale di autodifesa”, un si-stema di difesa personale multidisci-plinare, nato con l’obiettivo di fornire ai suoi praticanti un repertorio tecnico mutuato da diverse arti marziali, con particolare enfasi sulle tecniche di flessibilità e di cedevolezza. Cercherà altresì di trasmettere il concetto di di-fesa e sicurezza come progetto di vita, impegno morale, obiettivo da perse-guire, contro la violenza di genere e contro la violenza in generale. Il ciclo di lezioni, che si terrà nella palestra dell’Istituto scolastico “Purrello”, avrà inizio la seconda settimana di otto-

bre. Per maggiori info e per scaricare il modulo di domanda ci si può colle-gare al sito internet del Comune di San Gregorio.

Sviluppo rurale, Acireale entra nel Gal “Le terre di Aci”

Acireale, la manifestazione “Timpaviva” giunge all’ottava edizione

“Il Comune ti difende”: corso di difesa femminile a San Gregorio

Rossana Maria Indelicato

Rossana Maria Indelicato

Claudia Luisa Pace

Il 13 agosto scorso è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari la prof.essa Rosa Romeo, madre della nostra collaboratrice

Adriana Migliazzo. L’editrice de L’eco dell’Etna Sebastiana D’Amico, il direttore responsabile

Graziella Nicolosi e tutta la redazione si stringono intorno alla famiglia, ed esprimono

le loro più sentite condoglianze per il grave lutto che l’ha colpita.

HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO NUMERO:

REDAZIONE Piazza Vittorio Emanuele, 6 - 95030 Nicolosi (CT)

Sebastiana D’Amico

Graziella NicolosiMattia Savatteri Agenzia PubblicitariaVia Vincenzo Bellini 39, Nicolosi (CT) Tel. 095 5877172 - [email protected]

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DIRETTORE RESPONSABILE

IMPAGINAZIONE E STAMPA

PERIODICO TRIMESTRALE - ANNO 6, NUMERO 3 - OTT/DIC 2016REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI CATANIA N°22 DELL’8 NOVEMBRE 2010

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Pietro Carmelo CarusoMaria Luisa ChiarenzaSebastiana D’AmicoLuca GalloRossana Maria Indelicato

Antonella La RoccaNunzia LeonardiLetizia NicolosiClaudia Luisa PaceCaterina Maria Torrisi