BARZELLETTE ACROSTICI FILASTROCCHE - icangera.gov.it · Lui e il lupo erano diventati amici e...

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Scuola “ G. Pascoli” Taino a.s. 2008/2009 BARZELLETTE GIOCHI FILASTROCCHE ACROSTICI INDOVINELLI POESIE RIME CRONACHE PRO ABRUZZO

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Scuola “ G. Pascoli” Taino a.s. 2008/2009

BARZELLETTE

GIOCHI

FILASTROCCHE

ACROSTICI

INDOVINELLI

POESIE

RIME

CRONACHE

PRO ABRUZZO

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I BAMBINI DI CLASSE 1° RACCONTANO……….

“VISITA ALLA FATTORIA DEL TOCE”

I CONIGLI

LA LEPRE

Mi è piaciuto quando il coniglio è scapppato giù dal tavolo. (Matteo). I conigli facevano ridere perché ci sfioravano le mani. (Simone F.) A me sono piaciuti i conigli . Ci hanno spiegato che i conigli vanno a fare le mostre e sanno lavarsi da soli. (Federico). Mi sono piaciuti i coniglietti. C’era il coniglio dalle orecchie lunghe e si chiamava “coniglio inglese”, quello bianco se lo toccavi sembrava che non toccavi nulla perché era morbidissimo! (Susanna). Che bella la mostra dei conigli! (Alessio)

La lepre era tranquilla, aveva paura e non saltava. (Andrea)

La lepre era spaventata per questo stava immobile. ( Giulia).

La lepre ci guardava. (Luca R.)

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Gli asinelli e i pony

Lo scoiattolo e i pappagalli

Il furetto

Abbiamo inoltre imparato a coltivare le piante…….

Mi sono piaciuti gli asinelli, mangiavano le mele. (Bianca)

I pony camminavano, mangiavano il fieno e bevevano.( Nastasja)

Mi sono tanto piaciuti i pony e gli asinelli.(Sebastian)

Che carino lo scoiattolo!! Dovevamo bussare per farlo uscire dalla sua casetta e poterlo vedere. ( Federica e Gabriele). Mi sono piaciuti i pappagalli in gabbia. ( Luca B.)

Il furetto si arrampicava sulla rete. Mi ha fatto divertire.( Giovanni) I furetti erano carini e simpatici! ( Sofia T.)

Noi abbiamo fatto l’orto: abbiamo messo nei vasi la corteccia, la terra , le piantine e il concime. (Mirko)

Vedere le piante è stato interessante. (Riccardo)

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INDOVINA CHI SONO

Sono un frutto! Sono un insieme di foglie vicine, Rosso divento e non son brutto! nessuna si perde, sembro una palla Dell’orto sono il tesoro però tutta verde. mi presento sono il … Non mi cercate sotto ad un tavolo, (Amary) basta guardarmi, io sono il … (Matilde)

Mi è tanto piaciuto lavorare per imparare a coltivare le piantine.

(Carlotta)

Dopo aver lavorato nell’orto vi proponiamo alcuni indovinelli in rima … Unite con una freccia ogni ortaggio o frutto alla frase che gli appartiene.

Sotto terra dormo beata fritta, lessata o nella frittata. Sono buona e vengo mangiata. Sì, è vero, son la … (Laura)

Mangiata di giorno o di sera, cruda o cotta, sono la … (Luca P.)

Di olio e aceto vengo innaffiata. Hai capito? Sono l’… (Beatrice)

Del singhiozzo sono la guarigione. Hai scoperto? Sono il … (Desy)

Faccio rima con befana… E’ facile son la … (Alessandro)

Nell’acqua nuota la trota. Nella terra io sto, sono la … (Sofia A.)

Sono un seme nel baccello, sono in compagnia di mio fratello. Hai scoperto? Sono il … (Simone A.)

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CLASSE 2^A DALLO SCHEMA … AL RACCONTO

Ludmillo, il bambino del bosco

Nel fitto di un bosco viveva uno strano bambino: Ludmillo. Abitava nel bosco da un anno e aveva imparato a procurarsi cibo, acqua e ripari adatti per la notte. Nel mezzo della foresta dei pini, Ludmillo aveva scoperto una piccola grotta. Accendendo un fuoco all’interno, si era accorto che le pareti erano dipinte con bellissimi disegni tracciati con la terra rossa. Ludmillo scelse come dimora proprio quella piccola grotta di montagna. Trascorreva le sue giornate costruendo strumenti utili a sgusciare noci e nocciole, intagliava semplici giocattoli nel legno, si divertiva a dipingere le pareti della grotta con nuove pitture e leggeva i suoi libri. A vote, la sera, usciva nel bosco dove spesso incontrava animali selvatici che con suo stupore, non parevano avere paura di lui. Una volta si era imbattuto in un lupo ferito. L’animale trascinava la zampa spezzata ululando e alla vista di Ludmillo aveva digrignato i denti e ringhiato con rabbia e dolore. Ludmillo non era fuggito. Si era fatto coraggio e si era avvicinato al lupo. All’inizio il lupo aveva gonfiato il pelo e gli aveva sferrato una zampata, graffiandogli il braccio. Poi però aveva capito le intenzioni del bambino e si era fatto medicato di buon grado. Ludmillo gli aveva steccato la zampa con un ramo di nocciolo, legandolo con lunghe foglie elastiche raccolte in un cespuglio vicino alla sua caverna. Lui e il lupo erano diventati amici e spesso si ritrovavano a fare gare di corsa o di capriole nei prati dall’erba alta e morbida. Passarono gli anni e…

DAL RACCONTO “LUDMILLO E IL LUPO”

? Presentazione del protagonista e dell’ambiente in cui vive; ? Il protagonista incontra un personaggio “cattivo” con un

problema; ? Il protagonista aiuta il personaggio; ? I due diventano amici.

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UNA STRANA AMICIZIA In un grande prato di montagna viveva un cane che si chiamava Leo. Era bianco a macchie marroni ed era molto buono. Era abituato a fare ogni giorno una passeggiata nel bosco e amava dormire sempre alla sinistra del letto. Un giorno, mentre faceva la sua solita passeggiata, vide da lontano una cagnolina inseguita da un lupo feroce. Corse subito in suo aiuto e le gridò: - Stai nascosta dietro a questo albero, io penserò al lupo. Leo portò il lupo molto lontano, poi si intrufolò dentro uno stretto passaggio. Quando il lupo fu incastrato per bene, il cane se ne andò. All’ultimo momento però si sentì in colpa e tornò a tirarlo fuori dallo stretto passaggio. Il lupo non finiva più di ringraziarlo e gli chiese se voleva diventare suo amico. Leo accettò subito con piacere e insieme tornarono nel grande prato. Leo si accorse che la cagnolina era ferita e chiese l’aiuto del lupo. Con tante foglie morbide le asciugarono il sangue e le bendarono la zampa. Dopo un po’ di giorni la cagnolina guarì . Il lupo e i due cani formarono una famiglia: il lupo procurava il cibo, Leo raccoglieva la legna per il fuoco e la cagnolina restava nel prato a raccogliere i fiori. Cecilia

IL SERPENTE CON AIUTANTE C’era una volta un bambino che si chiamava Aiutante che aveva 10 anni e abitava in una casetta di rami in un bosco. Aveva sempre la faccia tutta nera di terra. Ogni giorno usciva dalla sua casetta a fare una passeggiata. Un giorno, in una di quelle passeggiate, incontrò un serpente che sembrava molto cattivo. Lo guardava con rabbia e sputava per terra e sembrava che a ogni momento potesse morsicarlo e ucciderlo e che potessero arrivare gli altri serpenti e saltargli addosso per ucciderlo. Negli occhi del serpente sembrava che ci fosse fuoco. Aiutante vide che era ferito e gli si avvicinò. Il serpente gli disse: - Questo graffio me l’hai fatto tu! - Aiutante rispose:- Ma come!? - Ma non te lo ricordi?- E gli diede una morsicata. Aiutante disse al serpente: - Se vuoi ti aiuto, non ti farò male. Così Aiutante lo aiutò: con i suoi vestiti fece una specie di corda e la legò intorno al graffio del serpente. Poi gli costruì una casetta con un lettino fatto di erba e foglie grandi. Un paio di giorni dopo il graffio guarì e il serpente doveva andarsene. -Dobbiamo salutarci - disse il serpente. – No, resta ancora un po’- rispose Aiutante. -Beh potrei restare ancora un po’, tanto il mio lettino è così comodo! – Evviva! – esclamò Aiutante. Alla sera il serpente e Aiutante fecero una grande festa: accesero un grande fuoco misero buone cose su un tavolo fatto da Aiutante. Tutti gli animali vennero attirati dalla luce e i buoni odori. Ballarono tutti insieme fino a mezzanotte. Quando si svegliarono al mattino il fuoco non era più acceso e tutto il cibo era finito. Tutti erano ancora molto stanchi così dormirono ancora un po’ poi andarono via e rimasero solo Aiutante e il serpente. Insieme pulirono con le scope che aveva costruito Aiutante. E così vissero felici e contenti. Harm

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LUDOVICA E RICCARDO C'era una volta una bambina di nome Ludovica che aveva sette anni, aveva i capelli biondi, tutti lisci, gli occhi azzurri, la bocca rosa, la corporatura magra e viveva tutta sola in una casetta incantata. La cosa che le piaceva di più era giocare con le sue bambole.

Quando si stancava di giocare andava nel bosco a raccogliere le castagne. Un giorno incontrò un bambino cattivo che le rovesciò il sacchetto pieno di castagne e Ludovica gridò: “NO!! le mie castagne!” - e se ne scappò via. I genitori del bambino erano morti e lui era arrabbiato e si comportava male con lei perché pensava che li aveva uccisi lei. Ludovica un giorno sentì gridare -”Aiuto, aiuto!”. Ludovica seguì la voce e trovò il bambino cattivo impigliato in una trappola di lupi e lo liberò. Il bambino capì che le intenzioni di Ludovica erano buone. Ludovica e Riccardo finalmente riuscirono a diventare grandi amici e a giocare insieme.

Ludovica

L’ORSO TEDDY TROVA UN AMICO Una notte buia, da una casetta nel bosco, un tenero e dolcissimo orsetto di nome Teddy prese vita. Era il preferito da un bambino che non sapeva che quell’orso era

magico. Teddy era molto peloso e aveva un mantello rosso e una mascherina giallo-chiaro. Portava i capelli con una cresta blu con il contorno giallo e verde. Era di corporatura normale, ma la sua testa era sproporzionata perché era troppo grossa. Era molto gentile. Quella notte uscì dalla finestra della cameretta e camminò e camminò nella foresta finché cadde a terra sfinito. Lo trovò Orso Grigio che aveva un grosso problema: non parlava da più di trent’anni a causa della morte di sua mamma. Orso aveva fame e pensò di cucinare quella strana preda in tutte le maniere che sapeva. Lo portò quindi nella sua grotta. Quando Teddy si svegliò, Orso si accorse che era un suo simile. Teddy lo supplicò: -Non mi mangiare, sono un orsetto magico…possiamo diventare amici, se vuoi! Orso Grigio pensò:- Se è davvero magico potrà certamente aiutarmi a parlare di nuovo. Con il linguaggio dei segni gli fece capire che accettava la sua proposta. Così Orso Grigio ritrovò la parola, diventarono amici e vissero per sempre felici e contenti.

VANESSA

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BOSINO IL RE DELLA FORESTA

1)In un bosco buio viveva un mostro di nome Bosino Giungla che era simpatico e curioso come una lepre sbucata fuori dall’erba, e gli piaceva giocare con le foglie ed i sassi. 2) Un giorno Bosino Giungla incontrò dei draghi a tre teste e il corpo di color blu e bianco. Tenevano la testa storta come un palloncino che si sta sgonfiando. Inoltre erano molto maleducati perchè si mettevano le dita nel naso e mangiavano con le mani. Erano anche dispettosi così cominciarono a fare dei dispetti a Bosino. Borsino, però, invece di arrabbiarsi, si divertiva così tanto che non riusciva a smettere di ridere. Un giorno le mani dei draghi si incastrano in un ciocco di legno. 3) I draghi urlavano così tanto che si sentiva fino in Egitto. Bosino sentì le urla dei draghi che provenivano dal bosco e corse subito in loro aiuto. Li liberò tutti.

I draghi allora gli regalarono un orologio. Bosino era proprio contento di essere riuscito di liberarli e anche i draghi. Così sono diventati amici.

ANDREA

L’UCCELLINO SPERDUT0

1) C'era una volta una bambina che si chiamava Chiara. Aveva i capelli mori e ricci e gli occhi azzurri. Viveva nella giungla in una casetta sopra un albero. Di solito curava gli animali ammalati.

2) Chiara un giorno incontrò un uccellino che non trovava il nido e non sapeva volare. Chiara voleva aiutarlo, ma l’uccellino la picchiettava sulla testa. 3) Chiara con attenzione provò a prenderlo per insegnargli a volare. Lo mise sopra un albero e lei era sotto. Chiara gli diceva: -Dai, non aver paura ci sono qui io. Allora l'uccellino si mise a volare. Chiara dopo l'aiutò a trovare il nido. L'uccellino si mise a volare tra i rami di un albero e lo trovò. Ritrovò i suoi fratellini, la mamma e il papà. 4) Chiara diventò loro amica. Da quel momento, quando la mamma uccello non c'era Chiara si prendeva cura degli uccellini.

GIORGIA

Il pulcino e la volpe

C’era una volta una volpina di nome Lilli che viveva dentro una casetta molto vecchia. Ogni giorno costruiva giocattoli per tutti, proprio come un vero falegname. Aveva gli occhi azzurri e il pelo arancione sfumato di rossiccio. Un bellissimo giorno Lilli uscì e trovò un pulcino sperduto. Il pulcino la aggredì mordendole la coda e facendole il solletico sotto le zampe. Il giorno dopo Lilli lo guardava con la coda dell’ occhio mentre giocava con un leprotto. Una settimana dopo Lilli non trovò il pulcino, lo cercò e lo cercò e lo trovò incastrato in un buco della casa.

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Lo liberò e lo curò tanto che il pulcino non era solo contento, ma stracontento. Il pulcino, per il bene che Lilli gli aveva fatto, le regalò un pacco con dentro tre cuccioli di volpe. I volpini ogni giorno saltavano addosso al pulcino e giocavano allegramente. Dopo un po’ di mesi il pulcino, che era diventato un bel galletto, diventò bravissimo e si scusò con Lilli e la ringraziò perché non aveva mai vissuto così bene. I due diventarono amici del cuore e ogni volta si rincorrevano tutti insieme.

LISA

ALFABETO CREATIVO

A come Apostrofo che svolazza tra le parole. B come Bipede che vuole essere Quadrupede. C come Cocco che non vuole avere la testa dura. D come Dado che vuole diventare STAR.

I come Istrice senza aculei. L come Luna che vorrebbe essere un boomerang. M come Mantello che fa inciampare il Re. N come Nonna che si vuole mangiare il lupo. O come Orca tutta sporca.

P come Padella senza fondo. Q come Quello che vuoi tu! R come Ragno che si impiglia nella ragnatela.

E come Elefante che si “soffia” la proboscide. F come Fiore che si trasforma in farfalla. G come Gatto che gioca con il gomitolo. H come Hot dog che affoga nella maionese.

S come salame di cioccolato. T come Ti faccio vedere io! U come Uovo di Pasqua senza sorpresa. V come Viso sorridente di un bambino sdentato. Z come Zebra che ti aiuta ad attraversare la strada.

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Classe 2^B Giochiamo a fare … i poeti e non solo.

COME COSTRUIRE UNA CASA PER UCCELLI

Materiale occorrente: Un asse di legno, una matita e un righello, una sega, un martello, alcuni chiodi e della vernice.

PRIMAVERA Quando i fiori sono di mille colori, quando il prato è solo colorato, quando i miei amici vanno a scuola in bici, quando arriva la bella sera, è Primavera. Helèna B.

Sul prato risplendono delle bellissime violette, sugli alberi crescono fiori colorati, ogni uccellino canta sui rami. Un bambino esce di casa e corre contento sul prato, il sole risplende su nel cielo celeste.

La primavera è tornata! Giada D.

Quando il sole si fa quieto, quando le cicale iniziano a cantare, quando mia sorella comincia … a russare, è sera! Alessandro C.

1-Disegnare sull’asse le parti della casetta come sul disegno 2-Tagliare le diverse parti della casetta 3-Unire i 4 lati con i chiodi 4-Aggiungere il tetto e il fondo 5-Fare un buco circolare per l’ingresso 6-Dipingere a piacere

Alessandro

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Alessandra

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Risate a denti stretti

ESPERIMENTO DI COMPOSIZIONE

Costruiamo insieme una nuova filastrocca del “C’era”

nel nido c’era un piccolo Lui, nel piccolo Lui c’era un sogno: danzare nell’aria chiara. A.A.V.V. I bambini di 2^B

-“Cielo! Ho dimenticato di spegnere il ferro da stiro; brucerà la casa!” - -“Non ti preoccupare mamma, io ho dimenticato di chiudere il rubinetto!”_ Jacopo P.

E’ notte, la via è buia e un tipo si avvicina a un passante e dice: -“Mi scusi, ha visto un poliziotto?”- -“No, mi spiace”- -“Benissimo! Allora fuori il portafogli!”-

Nel cielo azzurro

c’erano le montagne,

tra le montagne c’era un prato,

In mezzo al prato

c’era un ciliegio

tra i rami del ciliegio c’era un bel nido,

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MITO DI SAKURA E VILMA (Anna C).

IL MITO DI SOLARIS (Nicola R.)

All’inizio dell’universo Solaris decise di creare un pianeta per ospitare i suoi amici: Lunaris, Sommo Luminescente, Elettricon. Allora provocò una grande esplosione e si

formò la Terra che era incandescente perché Mogor l’aveva bruciata; Mogor era il signore del vulcano e voleva innalzare il più grande

vulcano della Terra. Intanto Solaris fece di tutto per fermarlo, ma Mogor era troppo forte e quindi Mogor regnò

per tutta l’era arcaica. Dopo tanto e tanto tempo Solaris rintracciò il Vecchio Saggio che cacciò via Mogor dalla

Terra. Allora il Vecchio Saggio e Solaris crearono

l’uomo perché regnasse e difendesse il pianeta Terra.

Gli dei del cielo, Sakura e Vilma, portarono sulla Terra un mostro a cinque teste: avevano in mente di

creare la natura perché a quei tempi c’era solo il cielo e sotto il nulla.

Sakura si trasformò in un drago che morse il mostro sui piedi e Vilma lo

morse sulle mani. A quel punto il mostro si spezzò e

con i piedi Sakura e Vilma formarono le montagne, con le mani

le colline, con i capelli l’erba, le facce in grotte, gli occhi in fiori, i nasi in sassi, le bocche in alberi; la pancia fu spezzata in cento pezzi e

formarono i frutti che germogliarono sugli alberi con le

foglie. Infine, con le gambe e le braccia,

formarono gli uomini e le donne che fecero loro compagnia.

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POESIE, FILASTROCCHE E RIME

LE FOGLIE

INVERNO

FINALMENTE E’ CARNEVALE !

PICCOLE RIME

Portafiori o portabiglietti Da modellare sono perfetti! Frutta secca colorata È un’idea azzeccata!

Lievi lievi dondolando portate dal vento sussurrando: “E’ arrivato l’autunno!”

Care foglie, pian pianino, voi cadete qui vicino e nei giorni di tempesta fate tutte grande festa! E quando state cadendo Lucrezia M.

Vien l’inverno da lontano, porta neve in una mano, soffia vento siberiano. Sul cappello ghiaccio e brina,

Le giornate sono corte E i bambini han voglia di torte. Porta anche il raffreddore: andiamo tutti dal dottore. Caro inverno, ci fai ammalare! Perché non vai a riposare? Gaia L.

Finalmente è carnevale. Andiamo tutti a festeggiare Con le maschere colorate, facciamo tante belle risate! Le risate vanno in cielo E la giornata diventa zucchero a velo, carnevale sta finendo; andiamo a casa sorridendo. (Isabella D.)

Quant’è bello il portaoggetti Quante cose tu ci metti.

Se la pioggia è di stelle Posso sognare cose belle. ( Erika N.)

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Aggiungi, togli, moltiplica, dividi

L’ANGOLO DELL’ INDOVINELLO

Indovina: che numero sono? Sono un numero di 4 cifre . Sono > di 1215 e < di 1220. Le mie cifre addizionate danno come risultato 12.

Sono il numero ………

INCROCI MAGICI

Completa in modo che la somma di ogni riga, di ogni

colonna e di ogni diagonale sia la stessa.

1. Pensa a un numero superiore a 40 2. Aggiungi 5

3. Moltiplica il risultato per 2

4. Togli 4

5. Dividi per 2

6. Togli il numero che hai pensato.

7. Il risultato è sempre 3!

1. Pensa un numero da 30 a 40. 2. Aggiungi 1.

3. Fai il doppio. 4. Togli 2.

5. Dividi per 2.

6. Ottieni il numero che hai

pensato!

7 0 5

4 6

8

14 9

12 10

6

10

6 8

9 2

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La carta riciclata

Quest’anno ci siamo occupati della raccolta differenziata e in particolare del riciclo della carta. Abbiamo sfruttato i ritagli di carta bianca recuperando gli scarti e abbiamo ottenuto il cartoncino per i biglietti di auguri natalizi. Il procedimento è stato il seguente:

La produzione della carta (Maxim, Marco, Lorenzo, Tom cl 4^A)

La maggior parte della carta che noi usiamo è ricavata dal legno che viene prima ridotto in trucioli, poi viene bollito con prodotti chimici per estrarne la

cellulosa … … una sostanza costituita da lunghe fibre e presente nelle piante. In alcune piante come cotone, lino, canapa, iuta, la cellulosa si trova allo stato quasi puro. Nel legno degli alberi come il pioppo, l’abete, la betulla, il faggio, l’eucalipto e il pino, invece, la cellulosa si trova cementata agli altri componenti del legno ed è necessario estrarla con prodotti chimici e meccanici.

Una volta estratta viene impastata con acqua e sostanze chimiche. L’impasto viene poi pressato nelle macchine che lo trasformano in un nastro

continuo. Prima di essere avvolto in bobine, il nastro deve essere sgocciolato, asciugato e lisciato.

Si taglia la carta a pezzetti e la si lascia macerare nell’acqua per alcuni giorni.

Si aggiunge della tempera se si vuole ottenere un foglio colorato e si frulla.

Si stende la crema ottenuta il più sottile possibile su un telaio a maglie strette. Si

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Classe 4^A e 4^B

LA STORIA: PATRIMONIO DELL’UOMO E DELLA TERRA

Noi della classe quarta A e B della scuola primaria G. Pascoli ci siamo accostati allo studio della

storia dei popoli fluviali : i Sumeri , gli Egizi , gli Assiri e i

Babilonesi. Per acquisire una conoscenza storica attenta e accurata, ci siamo comportati come dei veri e propri storici . Vi illustriamo il lavoro. Lo storico si prefigge di realizzare la costruzione di un quadro di civiltà composto da indicatori ai quali seguono delle risposte su base scientifica.

Per risalire a tutte le informazioni, lo storico deve affidarsi o collaborare con altri studiosi: insieme contribuiscono alla costruzione del quadro di civiltà.

Il quadro di civiltà di un popolo

1. Chi erano 2. Dove vivevano 3. In che periodo 4. Clima 5. Cosa inventarono 6. Come vivevano 7. Cosa sapevano fare 8. Cosa credevano 9. La scala sociale 10. Con quali altri popoli erano contemporanei 11. Quali testimonianze ci hanno lasciato

Altri studiosi

? Il geografo ? L’antropologo ? Il numismatico ? L’archeologo ? Il geologo

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Ci siamo divertiti ad analizzare gli indovinelli e abbiamo capito che per risolverli, bisogna riflettere e “ strizzare il cervello”!

2. Siamo ventiquattro sorelle, nasciamo tutti i giorni e moriamo una dopo l'altra, chi siamo? 4. Non ho piedi ma corro sempre senza fermarmi, non ho casa e neanche un tetto ma sto sempre dentro il mio letto... chi sono?

11. Mio padre è tutto storto, mia madre è verdolina , ma io sono così bella che sembro

una regina. 14. Sono uno e ben protetto,ma se cado mi divido in tre...chi sono? 1. Più sono grande,meno vedo,ma i gatti non mi temono,chi sono?

5. Sono come una grande giostra colorata,sempre in movimento,ma sembro ferma,chi sono?

8. Mi trovi in tutti gli animali, sono rosso e sempre in movimento ma se mi fermo sono guai 12. Sto sempre fermo

e non mi muovo mai ma se mi metta fumare posso far guai

10. Né mela né pera, ho forma a sfera e il mio succo nutriente è molto rinfrescante. 15. Ho gli spicchi, ma non sono un’ arancia, ho una buffa barbetta e, anche se non ho capelli, posso fare una treccia.

7. E' una donna,ma anche una città, è una virtù, che mai sarà? 16. Ho un vestito tutto a righe, una mamma grossa e bella e tantissime sorelle, chi sono?

13. Parlo ma non ho bocca, ti tocco ma non mi puoi prendere, corro in fretta ma non mi vedi, chi sono? 3. Sono bionda o bruna è ho un succo saporito conosciuto fin dall'antichità, chi sono?...

6. Tutti nascono senza di me,ma poi mi ricevono e mi portano per tutta la vita… 9. Abbiamo le gambe e non i piedi, ma sappiamo camminare e anche correre o volare…

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13 Mostro il brutto e il bello, se stai solo con me non sei uno ma due … ?

4 E’ un serpente senza denti, se lo pesti non ti sente e trattiene un elefante, cos’è?

1 Non sono una penna eppure scrivo sopra un foglio tutto nero...

7. Qual è il frutto che proprio non piace ai pesci?

3 Ho il collo ma sono senza testa, ho la pancia ma non la schiena, mi riempitemi svuoto, ho un solo piede, ma non ho gambe … Chi sono?

6 Di carta o di metallo, tutti mi cercano, cambio sempre padrone e non mi fermo mai. Chi sono?

5. Nasco in un casa con il soffitto tondo, ho tante forme, ma non mi puoi toccare e se non mi racconti, nessun altro mi può conoscere... Che cos'è?

2. Siamo nati per viaggiare ma facciamo un viaggio solo, per mare, per terra o in volo... Chi siamo?

14. Chi è che fa le feste anche nei giorni di festa ?

9. Non sono tanto grande ma, da sola o in compagnia, faccio la guardia a tutta la casa.

10. Chi può abbracciare mille persone in una volta sola?

11. Ho un vestito verde o colorato,lungo e stretto, senza bottoni e senza le maniche,tanto a me non servono … Chi sono?

8. Uffa,non mi prude niente e tutti mi grattano, chi sono?

12. Vivo nelle foreste, ho un vestito colorato, parlo, rido, volo e cammino,chi sono?

SOLUZIONI

1B IL GESSO- 2B IL FRANCOBOLLO- 3B LA BROCCA- 4B LA CATENA- 5B IL PENSIERO- 6B IL DENARO- 7B LA PESCA- 8B IL FORMAGGIO- 9B LA CHIAVE- 1OB LO SGUARDO- 11B IL SERPENTE- 12B IL PAPPAGALLO- 13B LO SPECCHIO- 14B IL CANE

1A IL BUIO -2A LE ORE- 3A L’UVA- 4A IL FIUME- 5A LA TERRA-6A IL NOME- 7A LA COSTANZA- 8A IL SANGUE- 9A I PANTALONI- 10A L’ARANCIA- 11A LA VITE- 12A IL VULCANO- 13A IL VENTO - 14A L’UOVO -15A L’AGLIO-16A L’APE

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Scuola Primaria “ G. Pascoli” Taino P.za Paietta, 3

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