Babbo Natale e gli elfi accolgono ... - Il Sogno del Natale · Natale che a casa sua non è mai...
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LA STAMPALUNEDÌ 12 DICEMBRE 2016 .Cronaca di Torino .57
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CRISTINA INSALACO
Reportage
REPORTERS
La barbaè vera
LuigiBortolaso,
76 anni,è un panettie
re di Caselle in pensione
«La miafamiglia quando
ero bambino era molto
povera,essere qui
mi riempieil cuore»E ci tiene
a dire:«La barba
è vera, è mia»
Viaggio tra i lavoratori del Villaggio di piazza d’Armi
Babbo Natale e gli elfi accolgonooltre ventimila persone a weekend
Quando Luigi Bortolasoera piccolo, ha aspet-tato a lungo un Babbo
Natale che a casa sua non èmai arrivato. «Ero il quintodi sei fratelli - racconta - lanostra era una famiglia mol-to povera di Rovigo: riusci-vamo a malapena a sedercidue volte al giorno a tavola».Oggi Luigi ha 73 anni, è unfornaio di Caselle in pensio-ne (con un curriculum chevanta alcune comparse infilm natalizi), ed è uno deitre Babbo Natale del villag-gio di piazza d’Armi: «Diven-tando Santa Claus ho realiz-zato un piccolo desiderioche avevo da bambino. Esse-re qui mi riempie il cuore, emi porta un po’ indietro neltempo», racconta mentre siaccarezza la barba bianca.«Non è finta: è la mia», tienea precisare.
Al villaggio di Babbo Nata-le lavorano circa 200 perso-ne, dagli elfi agli elettricisti, eper loro non c’è un attimo ditregua. Non si fermano mai:c’è chi presidia il villaggiocontrollando che tutto fili li-scio, ci sono i commerciantidello street food, e c’è chi sal-
tella dal mattino alla sera sul-le note di «Jingle Bell Rock».Come gli elfi: ragazzi torinesidai 18 ai 30 anni che si spo-stano dall’Ufficio Postale allaFabbrica dei Giocattoli, e si divertono forse più dei bam-bini stessi. Patrick Zando-meneghi, 30 anni, nella vitafa il barista e a volte il came-riere, ma se fosse per lui, e seil Natale durasse tutto l’anno,farebbe l’elfo a tempo inde-terminato: «Questo lavoroestrae la parte felice, allegrae spensierata del bambinoche c’è in me. Questo villag-gio è diventato casa mia. Vor-rei che quest’esperienza nonfinisse mai». Lo stesso pen-siero che hanno i bimbi da-vanti al garage con le renne ealla galleria degli Antenati.
Ritmi freneticiPer chi lavora al villaggio nonè sempre facile gestire una
media di 20mila visitatori alweekend, ma nel vedere gli elfie i folletti in azione sembra chela loro energia non si esauriscamai: «Questo è l’unico posto incui posso fare il cretino senzaessere preso in giro», scherzaNiccolò Perassi, 18 anni, ani-matore e aiuto cuoco. Scherza,ma in realtà è un pensiero mol-to serio: «Il mio lato più gioco-so qui riesce a fluire in modosciolto e naturale. In quest’at-mosfera non solo mi sento per-fettamente a mio agio, ma que-st’esperienza mi sta aiutando ascoprire me stesso. E a non es-sere timido, come fuori daicancelli di piazza d’Armi».
Ieri sera il villaggio ha rag-giunto quota 80 mila visitatoridal giorno dell’inaugurazione,il primo dicembre. Arrivanoda tutta Italia. Circa 66 milasono paganti. Le code ieri nonhanno superato le due ore, maper migliorare le attese daqualche giorno è nata una nuo-va figura professionale: unasquadra di quattro «distribu-tori di the caldo» a chi è in fila.E se alle casse lavorano 20 per-sone, gli elfi e animatori sono
25. Come Alberto Ce-sano, 23 anni, che stu-dia architettura e dagiorni fa girare trot-tole arcobaleno sultavolo per quasiun’ora, o il folletto Si-mone Pezzoni, 20 an-ni, che sogna di di-ventare fisioterapistae nel frattempo di di-verte scattando selfiecon i visitatori e can-ticchiando le musi-chette natalizie cheaccompagnano tuttoil percorso di visita.
Migliaia di lettereL’addetta a imbucarele lettere dei bimbi -che sono arrivate aquota 19.611 - ieri seraera Sara Melle, 20 an-ni, aspirante maestrad’asilo, che ama tal-mente tanto il Nataleda aver pensato di vo-lare in Lapponia per
un viaggio. Si è accontentatadi piazza d’Armi: «Sarà bana-le, ma la cosa che mi emozionadi più sono i sorrisi della gen-te», dice. Nella sala accanto c’èRoberto Sesia, che è il secondoBabbo Natale del villaggio (ilterzo è Ferruccio Firbus, diAlessandria). Roberto, 66 an-ni, gira per Cavagnolo, la cittàin cui vive, con la stessa barbae baffi bianchi durante tuttol’anno. «Mi hanno sempre so-prannominato “Babbo Natale”- racconta -: qui finalmente misento Santa Claus per davve-ro». È un ex dipendente Iveco,ha lavorato a lungo in Finlan-dia per la sua azienda. «L’emo-zione più forte è ascoltare leletterine dei bambini», raccon-ta. Da qualche settimana si ri-volgono a lui con la convinzio-ne che non esistono desidericosì grandi da non poter esse-re realizzati.
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I personaggi
L’aiuto cuoco«Qui posso fare il cretino
liberamente», scherza Niccolò Perassi, 18 anni,
aiuto cuoco e qui elfo
Il barista elfoPatrick Zandomeneghi, 30 anni, fa il barista e a volte il cameriere: «Qui
esce la mia parte felice»
Babbo NataleLuigi Bortolaso, 73 anni, pensionato è uno dei tre Babbo Natale: «Guardate che la barba è la mia»
Lo studenteSimone Pezzoni, 20
anni, sogna di diventare fisioterapista
e nel frattempo fa l’elfo
L’animatriceGiulia Maggiolini, 21 anni, fa l’animatriceOra è uno degli elfi:
«Non pesa lavorare qui»
L’addetta alle lettere
Sara Melle,a destra, ha
20 anni e studia per diventare
maestraAl Villaggio
è unadelle addette
a imbucarele lettere
dei bambini«La cosa che mi emoziona
di più sonoi sorrisi
della gente»
9.000euro
È quanto ogni stand deve pagare a Cat per stare
in piazza Castello per poco più di un mese
75%lo sconto
Il Comune ha riconosciuto uno sgravio del 75%
sul canone di occupazione del suolo per gli stand
100bancarelle
Sono gli stand montati nelle piazze del «Natale coi fiocchi», più una trentina piazzati abusivamente
17.000metri quadriIl «sogno del Natale»
di piazza d’Armi è un mega villaggio che occupa quasi
20 mila metri quadrati
80.000visitatori
Dall’inaugurazione del primo dicembre oltre
80 mila persone hanno già visitato il Villaggio
10euro
È il costo massimo dell’ingresso, ma per i bimbi piccoli è gratis e nei giorni
feriali si paga meno