Azione Illustrata n. 12, marzo 2010

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Anno XCVI - Euro 1,00 - copia omaggio - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB TV 25 marzo 2010 12 Settimanale della Diocesi di Vittorio Veneto

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Speciale de "L'Azione Illustrata" dedicato al Giubileo per i 500 anni dalla prima apparizione della vergine Maria venerata a Motta di Livenza con il titolo di "Madonna dei Miracoli.

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Anno XCVI - Euro 1,00 - copia omaggio - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB TV

25 marzo 201012S e t t i m a n a l e d e l l a D i o c e s i d i V i t t o r i o V e n e t o

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

Lo si era già capito nel corso della Peregri-natio Mariae: dalle nostre parti sono an-

cora molto forti l’affetto e la devozione per laMadonna di Motta. In ogni paese della diocesil’immagine mariana era stata accolta da folle dipersone, con grande meraviglia dei frati minori eanche dei parroci. La partecipazione massiccia aiprimi giorni del Giubileo Mariano ha confermatol’amore che lega la gente, che vive tra Piave e Li-venza, alla Madonna dei Miracoli. In particolareha stupito tutti la basilica strapiena in occasionedella messa delle 6 del 9 marzo.

In questo numero speciale dell’Azione rac-contiamo, con le parole e con le immagini, quan-to avvenuto il 7, 8 e 9 marzo 2010 a Motta diLivenza. Si tratta di manifestazioni di fede chehanno dello straordinario. Passata l’emozioneavremo modo di meglio capire il senso di tantapartecipazione e che cosa dice alla nostra Chie-sa.

Ma non siamo che all’inizio del grande Giubi-leo. Da qui al 9 marzo 2011 vi è un fitto pro-gramma di eventi, religiosi e culturali, che richia-meranno migliaia di fedeli. All’inizio e alla finedel percorso, predisposto dal Comitato organiz-zatore, vi sono, rispettivamente, il pellegrinaggioe il digiuno. Il pellegrinaggio, che partendo davarie zone del Veneto e del Friuli si è conclusodomenica 7 davanti alla basilica e che intendevaripetere quanto fece Giovanni Cigana; il digiunoche sarà proposto per tre sabati consecutivi altermine dell’anno giubilare, come comandatodalla Vergine al Cigana. In mezzo tante iniziativeattraverso le quali si vuol rendere omaggio aMaria, la Madre di Dio che a Motta si è mostra-ta 500 anni fa e da allora continua ad accompa-gnare quanti a Lei si rivolgono. Scorrendo l’in-tenso programma pare quasi di cogliere la vo-lontà degli organizzatori di continuare a renderevisibile la Vergine. Nella certezza che con gli oc-chi della fede, anche a noi è dato di vederequanto già vide l’anziano Giovanni Cigana.

L’amoredella genteper la Madonnadei Miracoli

Domenica 7 marzo il Vescovo batte tre volte il martello e apre la porta madre: il Giubileo è ufficialmente cominciato.

Nella pagina accanto: la gran folla accorsa a Motta per l’apertura del Giubileo (foto Sergio Campedel)

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Dopo oltre dueanni di intensipreparativi, il 7

marzo si è aperto il Giubileodella Basilica della Madonnadei Miracoli di Motta. Il mo-mento solenne è cominciatocon una visita al Capitello,posto nel luogo dove il 9marzo 1510 la Madonna ap-parve al pio contadino Gio-vanni Cigana. Subito dopo, ilcorteo si è spostato nellapiazza antistante la Basilica,ed è iniziata la celebrazionepresieduta dal Vescovo diVittorio Veneto CorradoPizziolo. Alla celebrazionehanno preso parte anche ivescovi emeriti di VittorioVeneto Alfredo Magarottoe di Trieste Eugenio Ravi-gnani, il vescovo di Concor-dia-Pordenone Ovidio Po-letto e il delegato del Pa-triarca Scola mons. OrlandoBarbaro. Presenti i frati del-la Basilica e molti religiosivenuti dalle varie diocesi

delle nostreterre. Maanche molteautorità civi-li e militari,che hannovoluto testi-moniare laloro devo-zione allaMadonna.

L’ intro-duzione delPadre Ret-tore, Alfon-so Cracco,ha volutor e n d e r eomaggio atutte lerealtà e per-sone chehanno con-tribuito ap repa r a requesto Giu-bileo, con un ricordo parti-colare dello scomparso Die-go Sala, tra i fondatori del

comitato per le celebrazionimariane. Il Vescovo ha pro-fuso un discorso di grandevalore, sottolineando l’at-

tualità del messaggio di Ma-ria. L’apparizione è stata de-scritta come un «evento checontinua a mettere in movi-mento esteriore e interioretante persone, nella adesio-ne a Gesù ed al Vangelo».Questa grande partecipa-zione era visibile nei tantigruppi giunti a Motta a piedi,i più distanti provenienti daLubiana e Miraski Grad. Maanche da Follina, Caorle,Treviso, Polcenigo e San Vi-to al Tagliamento, in un attodi pellegrinaggio votivo cari-co di fede.

Un bagno di folla che hainvaso il Santuario, e le piaz-ze e vie antistanti. Secondole stime, si può azzardare lapresenza di ben ottomilapersone. Tutte a seguire lacelebrazione, in modo dili-gente, sentito e partecipato,con le persone poste distan-ti con l’occhio nei maxi-schermi. Ad animare la ceri-monia è stato il coro LucaLuchesi di Motta.

Il momento più toccanteè stata l’apertura solennedella porta giubilare. Il ve-scovo Corrado ha simboli-camente bussato tre voltecon il martello all’ingressodella Basilica, aprendo uffi-cialmente il Giubileo. Mo-mento accolto da un grandeapplauso e da una forte par-tecipazione dei fedeli, checarichi di emozione sonoentrati in Basilica e hannodato il loro saluto alla Ma-donna. Un momento stori-co per la Basilica, ma so-prattutto attimi carichi dispiritualità e di grande par-tecipazione popolare al sen-timento mariano.

Carlo Sala

Il nostro territorio èfatto di tante piccole

imprese, che con le loro ec-cellenze hanno reso ricono-sciuto nel mondo il valoredei nostri prodotti. In occa-sione dell’apertura del Giu-bileo, è stato realizzato un“martello” dal maestro for-giatore, Renato Cadamuro.L’oggetto è realizzato inmetallo, con una pregiata

doratura. In esso - simile aquello utilizzato dal Pontefi-ce all’apertura della portasanta della Basilica di SanPietro - si esprime una fortecarica simbolica ed evocati-va. Con esso il Vescovo del-la diocesi di Vittorio Vene-to, ha bussato simbolica-mente tre volte alla portadel Santuario mottense, perdare inizio al Giubileo.

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TRE TOCCHI DI MARTELLO E IL GIUBILEO È APERTO

IL MARTELLO OPERA DI CADAMURO

È simile a quello usato dal Papa per l’apertura della porta santa

Domenica 7 marzo ottomila persone alla solenne celebrazione

Un cappato porta il martello che verrà usato dal Vescovo

per battere i tre colpi sulla porta madre(foto Esteban Daniel Giorno)

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L’APPARIZIONE CONTINUAA GENERARE FRUTTI

L’omelia del vescovo Corrado in occasione dell’apertura del Giubileo

Proponiamo i passaggisalienti della riflessione

che il vescovo Corrado ha pro-posto in occasione dell’apertu-ra del Giubileo Mariano.

L’apparizione, segnodell’amore di Dio

«Oggi è davvero un gior-no degno di essere ricorda-to: iniziamo un anno giubila-re, singolarmente importan-te. Un Giubileo che pochisantuari al mondo possonovantare: 500 anni dall’appa-rizione della Vergine qui aMotta di Livenza, a un sem-plice e pio contadino Gio-vanni Cigana. La celebrazio-

ne di un Giubileo è anzitut-to occasione di gratitudine edi ringraziamento. Il Giubi-leo, infatti, rinvia ad unevento di cui fare memo-ria… memoria riconoscen-te: l’evento appunto dell’ap-parizione della Beata Vergi-ne. Perché memoria ricono-scente? Perché quell’eventoè stato un segno dell’amoredi Dio per il suo popolo.Una “visita” di Dio al suopopolo. Attraverso l’appari-zione di Maria Dio, haespresso la sua vicinanza al-la vita dei suoi figli. Memoriariconoscente, inoltre, ancheper i frutti di bene che sono

seguiti a quell’apparizione.Ne è derivata anzitutto lapresenza di una comunitàreligiosa (i Padri francesca-ni) che da secoli ormai ani-mano la vita religiosa di que-sto luogo di devozione ma-riana. E, insieme, a partire daquell’apparizione ha avutoinizio il gran numero di pel-legrini che per secoli hannoininterrottamente percorsole vie che conducono a Mot-ta e sono venuti a questosantuario per pregare, rice-vere il perdono dei peccati,trovare conforto e graziadalla Vergine Maria, benpresto chiamata “Madonna

dei miracoli”. E veramentein questi cinque secoli Mariasi è confermata “Vergine deimiracoli”. Miracoli di guari-gione interiore, miracoli diconversioni, miracoli anchedi guarigioni fisiche, cometestimoniano i molti ex votoche arricchiscono questoluogo».

Maria continua ancheoggi a guidarci verso Ge-sù

«Un anno giubilare nonsi limita a farci volgere losguardo al passato. È ancheun’occasione per riflettere eper riscoprire il valore at-

Domenica 7 marzo: l’omelia del vescovo Corrado all’apertura del Giubileo (foto Sergio Campedel)

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tuale di quell’evento e diquei frutti che abbiamo ri-cordato. È ancora attuale ilvalore di quell’apparizione?Sì, certamente. Basta pensa-re alla grande e positiva ac-coglienza che ha avuto nellenostre parrocchie la Pere-grinatio Mariae, in prepara-zione al Giubileo. Basta ve-dere il numero di pellegri-naggi che continuano a giun-gere a questo santuario.

Q u e l l ’ e v e n t ocontinua a met-tere in movimen-to (esteriore einteriore) tantepersone e tantigruppi. Continuaa suscitare con-versione e rinno-vata adesione aGesù Cristo e alsuo vangelo».Questo avviene

perché «Maria con-tinua ad essere unsegno della bontà diDio per noi: “segnodi consolazione e disicura speranza”.Perché continua aguidarci verso Ge-sù, anzitutto con ilsuo esempio».

Chiediamocon fiducia l’in-tercessione aMaria

«Chiediamo con fiducial’intercessione di Maria:“Prega per noi!”… perognuno di noi; per le nostrefamiglie; per i ragazzi e i gio-vani; per tutti i sofferenti nelcorpo o nello spirito; per glianziani; per chi è colpito dal-la crisi economica in atto…

Una grazia da chiederein particolare durante que-st’anno giubilare è il dono dinumerose e sante vocazionial sacerdozio e alla vita con-sacrata».

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L’arrivo dei pellegrini a piedi

foto

Sergio

Camp

edel

Domenica 7 marzo: processione di ingresso con i quattro vescovi (Esteban Daniel Giorno)

Domenica 7 marzo: il vescovo Corrado in preghiera davanti al capitello dove era solito pregare Giovanni Cigana (foto Graziano Burin)

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Gran parte dei fe-deli che il 7 mar-zo hanno preso

parte alla cerimonia di aper-tura del Giubileo sono giun-ti a piedi da cinque chiesecircostanti Motta: San Gio-vanni, Lorenzaga, Villanova,Malintrada, Gorgo al Monti-cano. Davanti la croce, die-tro un fiume umano. Tuttihanno un foulard al collo. Ilcolore cambia a seconda delluogo di partenza. Arrivanopochi minuti prima dell’ini-zio della celebrazione.

Laura di Castello Ro-ganzuolo è partita alle 7.30da San Cassiano di Livenza.Ha fatto 20 chilometri conuna novantina di compagnidi viaggio. Il suo volto è ra-dioso. «Ho scelto di venire aMotta a piedi – racconta –per avvicinarmi in modo piùlento al mistero. È la manie-ra più adeguata che ti per-mette di pregare nel silen-zio, contemplando la natu-ra».

Roberto Furlan diColle Umberto ha percorsocon il suo gruppo il Cammi-no dell’Abbazia intrapreso aFollina e durato tre giorni.

«Ci ha colpito – spiega Ro-berto – l’insistenza con cui ivari sacerdoti ci hanno chie-sto di pregare per loro e perle rispettive comunità. Eraun invito accorato che na-sceva da una vera necessità.In ogni luogo abbiamo rice-vuto un’accoglienza caloro-sa e tutte le persone che ab-biamo incontrato ci hannoaffidato raccomandazioni dipreghiera».

Denis Susana di Man-suè e la moglie sono tra ipellegrini di San Giovanni diMotta. «Si sente nell’aria –esprime Denis – l’atmosferacarica di preghiera. Vivoquesto momento in silenzioe con grande speranza, im-maginando quello che è suc-cesso 500 anni fa a GiovanniCigana. La presenza di tantagente testimonia che la no-stra società si rende contoche non si può vivere di so-lo pane, è necessario fer-marsi, riflettere e pensare alsenso della vita».

La famiglia Battistin èdi Motta di Livenza e al san-tuario è di casa. «Siamo qui– spiegano papà Gianfrancoe mamma Dania – per esse-

re testimoni diquesto evento. Lenostre figlie Elisa eAlessia hanno ap-profondito nell’oradi religione la sto-ria di Giovanni Ci-gana e dell’appari-zione e sono venu-te qui nei giorniscorsi con la scuo-la. Era giusto chetornassimo ancheoggi come famiglia,così che potesserorendersi conto chec’è parecchia genteche crede a quantoè avvenuto».

A piedi da Gor-go al Monticano èapprodata fami-glia Carrer Ron-chese al gran com-pleto con nonni,genitori e figli. «Ve-niamo – affermamamma Rossella –per ricordare laMadonna oggi piùche mai. Abbiamoricevuto da lei deifavori. È stato bellocamminare insieme

A PIEDI DA CINQUE CHIESECIRCOSTANTI MOTTA

Domenica 7 marzo, in migliaia ai Pellegrinaggi di Riconciliazione

Roberto Furlan e i pellegrini di Follina

Denis Susana e la moglie

La famiglia Battistin

Le famiglie Carrer Ronchese

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Tra le migliaia di fedeliche domenica 7 marzo

hanno preso parte alla celebra-zione di apertura del giubileo vierano anche i pellegrini chehanno percorso, tra il 6 e il 7marzo, i Cammini dell’Appari-

zione: una quarantina sonopartiti da San Vito al Taglia-mento (Cammino dell’Oriente),quattro da Caorle (Camminodel Mare), una decina da Tre-viso (Cammino Francescano) etrentasette dalla Santissima di

Polcenigo (Cammino della Sor-gente). A questi ultimi si sonouniti, a Sacile, i più intrepidi par-titi da Follina il 5 marzo. Dall’ul-tima tappa (San Cassiano) ilgruppo del Cammino della Sor-gente si è rinforzato arrivando

115 pellegrini. Il 27 febbraio erano partiti

da Lubiana tre italiani e ottosloveni, cui si sono aggiunti no-ve pellegrini a Mirenski Grad e15 a San Tommaso di Majano:tutti sono confluiti a San Vitonel Cammino d’Oriente.

In totale i Cammini hannocoinvolto 200 persone, perlopiùfriulani, quindi trevigiani e slo-veni. «Lungo i percorsi abbiamoincontrato un’ottima accoglien-za – racconta Giuseppe Ros,coordinatore dell’iniziativa -.Persone singole, associazioni eparrocchie ci hanno offerto unagenerosa ospitalità. Nei parte-cipanti ho colto grande entusia-smo e serenità. È stato apprez-zato il nostro sforzo di offriremomenti di riflessione e pre-ghiera insieme a spunti di storiae cultura dei luoghi attraversa-ti. Mi auguro che questa inizia-tiva stimoli la pratica dei pelle-grinaggi a piedi e favorisca lanascita di una rete di accoglien-za per gruppi e singoli».

L’organizzazione deiCammini si deve al ComitatoGiubileo Mariano 2010, all’As-sociazione Triveneta Amici diSantiago, all’Iter Aquileiense ealla parrocchia SS. Redentoredi Valladolt di Fontanafredda.FC

a centinaia di persone, ci sisentiva tutti uniti, tutti figli iDio».

«Provo tanta felicità –dice Marisa di Villanovadi Motta – nel constatareche la gente torna a crede-re. È stato un grande mo-mento e una gioia immensaanche quando la Madonnadei Miracoli ha visitato lenostre parrocchie. A leichiedo che ci aiuti tutti astar bene».

Gerda De Nardi

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V centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

Da San Vito, Caorle, Treviso, Polcenigo, Follina e Lubiana

DUECENTO I PARTECIPANTI AI CAMMINI DELL’APPARIZIONE

I L L U S T R A T A

Marisa di Villanova di Motta

Le città di Motta di Livenza e L’Isle-Jourdain sonolegate da rapporti di amicizia e collaborazione che

durano da anni. Sabato 6 marzo è avvenuta la cerimoniaufficiale di gemellaggio tra il Lions Club di Motta e il LionsClub di L'Isle-Jourdain alla presenza del sindaco di Mot-ta. Dopo il rituale scambio dei doni e dei guidoncini, ipresidenti dei rispettivi Club, Giovanni Zanutel e Da-nielle Escribano, hanno suggellato l'importante eventocon le firme su una pergamena a ricordo della serata.

La delegazione de L’Isle-Jourdain ha voluto esserepresente alla cerimonia di apertura del Giubileo per ilcinquecentenario dell’Apparizione.

Grande l’entusiasmo dei francesi presenti, che hannodimostrato vero attaccamento e affetto verso la Basilicadella Madonna dei Miracoli. Inoltre, hanno espresso unvivo e sincero entusiasmo per la grande celebrazione. Infuturo, sarà ricambiata la visita con una delegazione deisoci Lions mottensi che si recheranno nella località fran-cese.

ALL’APERTURAANCHE GLI AMICI

FRANCESI

Provenienti da L'Isle-Jourdain

Pellegrini provenienti a piedi dall’abbazia di Follina

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“La notte dell’atte-sa”: questo il tito-

lo che è stato dato alla lun-ga veglia che ha precedutola grande festa dell’appari-zione di martedì 9 marzo.Dieci ore di canti e pre-

ghiere ininterrotte tra le 20di lunedì sera e le 6 delmattino di martedì. Adaprire il lungo incontro so-no stati chiamati sette cori-sti della comunità greco-cattolica di Treviso e Vene-zia, che hanno proposto aifedeli che riempivano la ba-silica l’antico canto maria-no dell’Akathistos, innocomposto più di mille annifa. Curiosa la scelta dei co-risti di coinvolgere l’assem-blea chiedendole di parte-cipare con un semplice vo-calizzo di sottofondo, ilquale ha creato un’atmo-sfera inconsueta dal sapore

orientaleggiante.A partire dalle 21 dieci

cori parrocchiali, prove-nienti per la maggior partedall’Opitergino-Mottense,hanno animato il resto del-la veglia con canti e medita-

zioni, passandosi il testimo-ne ad ogni cambio d’ora. El’opportunità di cantare auna celebrazione unica co-me questa ha di certo ripa-gato il sacrificio di tanti co-risti costretti a compro-mettere una notte di son-no: un sacrificio comunquecondiviso con i Cappati eun gruppo di laici mottensiimpegnati nell’organizza-zione, alcuni dei quali han-no prestato servizio perl’intera durata della veglia.

Ogni ora di preghieraaveva come tema un mo-mento della vita di Maria:dalle 21 a mezzanotte il co-

ro Amicincoro di Campal-to (Venezia), il coro di Ca-valier e Fossalta e il CoroSan Martino di Campober-nardo si sono avvicendatisu tre frasi forti dell’An-nunciazione; a seguire il co-ro Laetitia di Gorgo alMonticano, con una medi-tazione sulla visita ad Elisa-betta e, all’una di notte, lacorale di San Giovanni diMotta con il momento del-la nascita di Gesù. Tra le 2e le 3 ha cantato il coro diVillanova (tema “Maria, lavergine del dolore”), men-tre al coro di un’altra fra-zione di Motta, Lorenzaga,è toccata l’ora tra le 4 e le5 (tema “Maria presso laCroce”). In mezzo i coriparrocchiali di Camino eFratta di Oderzo, con me-ditazioni intorno alle nozzedi Cana.

La risposta della gente èandata di certo ben oltre leaspettative degli organizza-tori, tanto che i libretti del-la veglia sono andati esauri-ti prima del previsto; sipensi poi che in piena not-te, intorno alle 3, non me-no di cento persone eranopresenti tra la basilica e lacripta attigua: l’Oscar vacomunque al gruppo di si-gnore che ha partecipatoall’intera veglia e alla messache è seguita, rimanendo inbasilica di fatto per dodiciore ininterrotte. Alle 5 emezza ormai non c’era piùposto nemmeno in piedinelle navate, tanto che alle6 la processione dei cele-branti che hanno officiatola prima messa solenne del-la giornata ha dovuto farsilargo a fatica tra i fedeli.

Andrea Pizzinat

Come è tramandato,la Madonna appar-

ve di buon mattino a Gio-vanni Cigana. Per questo, lamessa solenne per celebra-re l’anniversario dei cinque-cento anni dell’apparizionesi è svolta alle sei del matti-no. La funzione è stata offi-ciata da Josè RodriguezCarballo, Ministro Genera-

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

IL GIORALLE 6

LA VEGLIADELLA NOTTE

Tra lunedì 8 e martedì 9 centinaia di persone in Basilica

Una tradizione di for-te valore storico è

il pellegrinaggio della Cittàdi Motta di Livenza alla Ba-silica della Madonna dei Mi-racoli. Un evento che durada centinaia di anni ed inparticolare dal diciassettesi-mo secolo. Dopo che lacittà fu salvata dalla terribileminaccia della peste, il co-mune Le rende omaggiocon una processione distampo civile. Anche que-st’anno è partita da PiazzaLuzzati, davanti al Municipioed ha attraversato il lungoviale alberato che porta alSantuario. Come da tradi-zione è stata grande la par-

IL PELLE

Il canto dell’Akathistos

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Appari-

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

RNO DELL’APPARIZIONE6 CHIESA STRACOLMA

le dell’Ordine dei frati mino-ri, alla presenza della localecomunità di frati, di alcunimembri del Definitorio pro-vinciale e confratelli giuntida altri luoghi. La chiesa eragià gremita nella notte, ani-mata da una lunga veglia perpreparare l’importante ri-correnza. Grandissima l’af-fluenza di gente, stipata in

ogni angolodella Basilicaper esserepresente allacelebraziones o l e n n e .L’omelia, tenu-ta dal MinistroG e n e r a l edell’Ordine, ècominciata ci-tando il salutodella Madonna:«Bon dì a tuttivoi cari fratellie sorelle». Pa-role profonde,per sottolinea-re come sistesse cele-b r a n d o«un’Eucaristiaper ringraziare la Vergineper la Sua visita e un grazieal Buon Dio che ha voluto i

frati custodi di questo luo-go». Carballo si è a lungo in-terrogato sull’attualità del

messaggio marianodel digiuno, della pe-nitenza e della pre-ghiera. Un’omelia cheha fatto riferimentoanche alle difficoltàdei giorni attuali, conla crisi economica. Sfi-de verso cui l’uomodeve porsi con fiduciamediante il colloquiocon Dio. Lo stessoCigana, uomo sempli-ce e buono, affronta-va il duro lavoro me-diante una profondapreghiera.

Al termine dellafunzione i celebrantihanno scoperto unatarga marmorea po-sta davanti al luogo

dove avvenne l’apparizione,a memoria dell’anniversarioin corso. CS

Martedì 9, messa presieduta dal ministro generale dei frati minori

tecipazione dei mottensi edelle loro componenti civili,con la presenza di associa-zioni, delle forze dell’ordinee di tanti amministratori.Presenti anche numeroseautorità civili, tra cui il Pre-sidente della Provincia diTreviso, Leonardo Muraro,e molti sindaci. La proces-sione si è conclusa con l’in-no nazionale alle porte del-la Chiesa per poi fare l’in-gresso con i vari gonfaloni.Successivamente la funzio-ne si è caratterizzata perl’offerta da parte del Comu-ne di Motta dell’olio e l’ac-censione della lampada voti-va alla Madonna. CS

EGRINAGGIO DELLA CITTÀ DI MOTTA

Sera di martedì 9 marzo, i gonfaloni dei Comuni aprono il pellegrinaggio votivo della città di Motta (foto Riccardo Fadel)

Martedì 7, la messa presieduta dal ministro generale dei frati minori

Lo scoprimento della lapide a ricordo del 500esimo

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Èsecolare il voto chesi rinnova di annoin anno da parte

della comunità mottense al-la “sua” Madonna dei Mira-coli. Ma questa volta la so-lennità è massima. Si cele-brano i 500 anni dall’appari-zione e con essa il rinnovatoaffidamento della Città aMaria.

A dire il vero, alla cele-brazione pontificale presie-duta dal vescovo Corrado il9 marzo alle 18.30, nellostesso giorno della presenzadella Vergine in questa ter-ra, non ci sono solo i citta-dini di Motta. Al loro fianconumerose sono le autorità

civili e militari, tra cui tantisindaci accompagnati daigonfaloni dei rispettivi Co-muni, fedeli provenientidall’intera diocesi di VittorioVeneto e non solo, frati esacerdoti concelebranti.

Prima di varcare la PortaSanta il corteo, che giungedal municipio alla piazza del-la basilica dove risuonano lenote dell’Inno di Mameli, di-ce che la festa non è solo re-ligiosa ma anche civile. «Sen-tiamo tutti – esprime il sin-daco Paolo Speranzon – lafortuna di vivere intorno aquesto luogo scelto 500 an-ni fa dalla Madonna per par-lare al popolo, alle persone

Martedì 9 alle 18.30 la celebrazione presieduta dal vescovo Corrado

I paggetti partecipano alla celebrazione

ACCESA PERENNEMENTELA NUOVA LAMPADA VOTIVA

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semplici e senza gloria ter-rena, come era nella sua sin-cera umiltà il nostro concit-tadino Giovanni Cigana. Ilcorteo e il pellegrinaggio,che da 380 anni arriva dalmunicipio in basilica, confer-ma la riconoscenza della cit-tadinanza per la salvezza dal-la peste del 1630 e ci spingea chiedere la rinnovata pro-tezione mariana per tuttaMotta e per le nostre fami-glie, affinché siano sempresostenute dalla fede nei mo-menti di difficoltà e non ab-biano mai a mancare sere-nità e speranza soprattuttoin periodo di crisi comequello che stiamo vivendo».

A testimonianza del vo-to e quale preghiera peren-ne, dalla sera del 9 marzobrilla a pochi passi dalla Ma-donna dei Miracoli la lampa-

da votiva.La solenne accensione,

per mano del sindaco, haavuto come testimoni il ve-scovo Corrado, il rettoredel santuario padre AlfonsoCracco e oltre 1.500 fedeliche affollavano la chiesa e lapiazza. Per un intero annosarà l’olio offerto dalla Cittàa bruciare, poi toccherà aglialtri Comuni farne dono.

Dall’inizio di questo Giu-bileo altri cittadini sono en-trati a far parte della grandefamiglia dei mottensi. Si trat-ta dei frati Minori, ai quali ilsindaco Speranzon ha con-ferito la cittadinanza onora-ria.

«Motta di Livenza – haquindi detto il vescovo Cor-rado – è stata in questi cin-que secoli profondamentelegata alla Madonna dei Mi-

racoli. Preghiamo perchéquesta città continui ad es-serlo e a sperimentare la suabenevola protezione. Ma ri-volgiamo questa interces-sione per tutte le altre per-sone, per i Comuni qui rap-presentati numerosissimi,per la nostra diocesi, per lediocesi vicine di Venezia,Pordenone, Treviso. Pre-

ghiamo per tutti i pellegriniche verranno in questo san-tuario durante l’anno giubi-lare affinché possano speri-mentare, in qualunque situa-zione si trovino, la presenzadi Maria come segno di con-solazione, sicura speranza epossano incontrare il suomaterno aiuto».

Gerda De Nardi

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

L’accensione della lampada votiva

(foto Riccardo Fadel)

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In occasione del Giubi-leo per il cinquecen-tenario dell’Appari-

zione è stata realizzata unalampada votiva dallo sculto-re Carlo Balljana, artista cheha realizzato oltre ottantamonumenti in Europa. Daricordare, tra i più impor-tanti, il reliquiario in oro eargento che conserva l’ap-parato vocale di Sant’Anto-nio nella Cappella del Teso-ro nella Basilica del Santo diPadova, e il monumento inbronzo dedicato al Beato

papa Giovanni XXIII collo-cato davanti alla Basilica diSant’Antonio a Istanbul.

Il lavoro realizzato per laBasilica di Motta è stato ac-compagnato in Vaticano dauna delegazione per esserebenedetto dal Pontefice. Ilgruppo guidato da padreAlfonso Cracco, Rettoredella Basilica, era compostoda mons. Rino Bruseghin,parroco di Motta, e alcunimembri del comitato per lecelebrazioni religiose: MarioPozza, Arnaldo Brunetto e

lo scrivente. A donare lalampada è stato simbolica-mente il Comune di Mottadi Livenza, con la partecipa-zione del sindaco Paolo Spe-ranzon e dell’assessore allacultura Sabrina Matteazzi. Iltutto si è svolto durantel’udienza generale di merco-ledì 3 marzo davanti a unagrande folla di fedeli nella

bellissima sala Paolo VI, pro-gettata dall’architetto Nervi.Durante l’udienza, la delega-zione di Motta è stata salu-tata da papa Ratzinger, invi-tando a proseguire nellagrande devozione mariana.Attimi di grande entusiasmoche hanno visto rivolgere alPapa canti di gioia e invoca-zioni dalle delegazioni pro-

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

LA LAMPADA VOTIVA BENEDETTA DAL PAPA

Mercoledì 3 in sala Nervi

Mercoledì 3 marzo in sala Nervi (Vaticano) papa Benedetto XVI benedice la lampada votiva

Padre Alfonso Cracco rende omaggio al Papa

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La Lampada delGiubileo offertadalla città di Motta

di Livenza alla Madonna èstata realizzata dallo scul-tore Carlo Balljana. Cono-sciuto dalla critica ufficialecome lo “Scultore del ven-to”, è nato a Farra di Soligoil 29 agosto 1944. Dal 1963espone in mostre collettivee personali in tutto il mon-do e partecipa a concorsinazionali ed esteri. Si dedi-ca principalmente alla rea-lizzazione di monu-menti e di grandiopere in spazi pubbli-ci e privati. Ha ese-guito oltre ottantamonumenti in Euro-pa: un’opera di rile-vanza mondiale è ilreliquiario in oro eargento che conser-va l’apparato vocaledi Sant’Antonio nellaCappella del Tesoronella Basilica Vatica-na del Santo di Pado-va.

Sue opere di caratterereligioso si trovano nellaCittà del Vaticano (quattro

crocifissi in bronzo, da Pa-pa Giovanni XXIII a KarolWojtyla), a Sotto il Monte

(in provincia diBergamo), nellacasa natale di Pa-pa GiovanniXXIII (un impor-tante gruppobronzeo cherappresenta lafamiglia dei Ron-calli); a Sofia inBulgaria (monu-mento a PapaGiovanni XXIII,2002) e in altreimportanti colle-zioni.

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

CHI È BALLJANA, L’AUTORE

DELLA LAMPADA

Ha eseguito oltre ottanta monumenti in Europa

Carlo Balljana davanti alla lampada votiva

venienti da tutto il mondo.Al termine dell’udienza,

vi è stato un incontro tra ilPadre Rettore della Basilica,monsignor Bruseghin e ilsindaco con il Pontefice, nelpalco dell’aula “Nervi” doveera posta la lampada. Il Papaha chiesto informazioni sul-la Basilica di Motta al PadreRettore, incuriosito dalladizione “Madonna dei Mira-coli”. Inoltre, il sindaco Spe-ranzon ha rinnovato l’invito,già posto dalla comunitàfrancescana a Ratzinger, divenire in visita in Santuario,magari durante le vacanzeestive.

Al termine di questobreve colloquio c’è stata labenedizione ufficiale dellalampada, che è stata poi col-locata all’interno della Basi-lica di Motta nella navata si-nistra sopra un blocco mar-moreo. Resterà accesa inmodo perenne a testimo-niare l’evento miracolosodell’apparizione mariana.

Carlo Sala

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Page 15: Azione Illustrata n. 12, marzo 2010

In questo anno sonocelebrati i cinquecen-to anni dall’apparizio-

ne della Beata Vergine Mariaal pio contadino GiovanniCigana. L’evento miracolo-so avvenne venerdì 9 marzodel 1510 di primo mattino,dove si incrociavano le stra-de per Motta, Oderzo e Re-digole, davanti un’edicola inmattoni dedicata alla Ma-donna.

Il Cigana, come ognigiorno da vent’anni avevarecitato il rosario, prima direcarsi a Redigole per chie-dere aiuto nella sua attivitànei campi. Al termine dellapreghiera gli apparve unagiovanetta di circa dodici an-ni, che il contadino descrivecosì: “Le vesti erano cosìcandide e sfavillanti da abba-gliarmi la vista. (...) Il capoero coperto d’un candido li-no. Il suo volto era candidoe le sue guance rosee”.

Con cortesia l’anzianosalutò la giovane, ed ella glirispose: “Bon dì e bon anno,Homo da ben”.

Un augurio derivante dalfatto che, essendo Mottapossedimento della Serenis-sima Repubblica, l’anno co-minciava nel mese di marzo.Da lì cominciò un colloquiofamiliare in cui la giovane

rassicura il Cigana sul fattoche riuscirà a trovare l’aiutocercato. In quel momentoimprovvisamente l’uomocomprende di avere davantila Vergine e si getta ai suoipiedi. Da Lei riceve l’indica-zione di digiunare per tre sa-bati consecutivi con la suafamiglia, ma anche di invita-re ogni persona che avrebbe

incontrato a farlo. Inoltre glidice di pregare in quel luo-go, dove sarà edificata unagrande Basilica, e che la serastessa per superare la per-plessità della gente, nel soleci sarebbe stato un segno.Cigana ed i suoi figli, dopoun’ora di oscuramento, vi-dero il sole tingersi di rossosangue.

Il contadino professòl’evento miracoloso e nu-merosi andarono su quelluogo a pregare, dove nel gi-ro di pochi giorni venneeretta una cappella in legno.Si svolse un processo cano-nico dal 9 al 13 maggio diquell’anno, che decretò laverità dell’apparizione. Leg-gendo gli atti del processo,una persona dichiarò di cre-dere all’apparizione per “glieffetti”, intendendo i mira-coli. E di questi ne venneroaccertati 9 durante gli attiufficiali canonici di quei gior-ni, e nella Bolla inviata da Pa-pa Giulio II, egli la motivacosì: “Per i moltissimi mira-

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

9 MARZO 1510,LA MADONNA APPARE A

GIOVANNI, “HOMO DA BEN”

Ripercorriamo quanto avvenne 500 anni fa

Il capitello davanti al quale era solito pregare Giovanni Cigana

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coli che, dinanzi ad una im-magine della Madre di Dio,l’Altissimo Compie”.

Anche lo stesso podestàdi Motta, Girolamo Veniertestimoniò di avere ricevutouna guarigione inspiegabile,

al seguito della quale donòuna preziosa immagine dellaMadonna del XV secolotutt’ora conservata in Basili-ca. Padre Francesco Zorzi, ilgrande architetto francesca-

no, progettò lachiesa che venneaperta già nel set-tembre del 1514.

La consacrazio-ne avvenne il 16settembre del1548. Da alloracontinua incessanteil passaggio di mol-tissimi fedeli chechiedono aiuto econforto alla Ma-donna dei Miracoli,offrendo preghiereed ex voto.

Carlo Sala

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

La scena dell'Apparizione, tela da muro attribuita a Francesco Fontebasso (1709-1769)

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

Prima ancora di rea-lizzare una cappelladi legno, Giovanni

Cigana costruì una croce nelluogo dell’apparizione. E lacroce sarà uno dei segni ca-ratterizzanti il Giubileo Ma-riano. Nel corso dell’anno li-turgico, la Settimana Santa èil periodo in cui i credentisono particolarmente invi-tati a rivivere il mistero del-la Croce. Per dare particola-re rilievo ai sette giorni chevanno dalla Domenica dellePalme alla Pasqua, il Comita-to organizzatore propone ilPellegrinaggio della Croce.L’inizio è previsto domenica28 marzo, alle 15, al santua-rio della Santissima Trinitàdi Coltura di Polcenigo, sor-gente della Livenza. Dopo lamessa delle Palme, concele-brata dai sacerdoti dellecittà e dei paesi dell’Alto Li-venza, verrà benedetta laCroce. Al termine, al canto“Ti saluto, o Croce Santa”, illegno benedetto verrà ac-compagnato verso il primoimbarco (in località Fia-schetti). I rintocchi dei tim-pani accompagneranno so-lennemente il passaggio del

legno santo sulla Livenza. LaCroce arriverà a Sacile(ponte della Vittoria) alle17.30 circa e verrà trasferi-ta in processione al duomo.Qui starà per la devozionedi tutti nel sacrum esternofino al mercoledì santo.

Alle 9 del mercoledì san-to la Croce riprenderà ilpellegrinaggio da Sacile (con

IL PELLEGRINAGGIO DELLA CROCE

Dal 28 marzo al 2 aprile lungo il Livenza

Polcenigo: il santuario della Santissima Trinità

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partenza dall’imbar-co di Campo Mar-zio), con il corteoprocessionale sullaLivenza, con sosta dipreghiera nei pressidi: Francenigo, Bru-gnera, Portobuffolè,Ghirano, Navolè eMeduna. Al tramon-to, il corteo fluvialesi illuminerà di fiac-cole e ceri mentre itimpani continueran-no a segnare il solen-ne percorso dellaCroce, che arriverànel porto di Mottaalle 19.30 circa. Conuna processione si-lenziosa, illuminatadalle fiaccole, la Cro-ce scenderà dall’im-barcazione e verràportata a piedi, attra-verso il Castello, inpiazza Duomo. Quistarà sino a Venerdìsanto, per essere ve-nerata.

Venerdì santo, 2aprile, alle 15 in oc-casione dell’Azioneliturgica, un lenzuolobianco verrà postosulle braccia della Croce. Al-le 20.30, con la Via Crucistradizionale dal duomo allabasilica, il legno santo sarà

portato a piedi da cinque ci-renei (secondo il numerodelle piaghe di Cristo). Ver-so l’ultima stazione la Croceverrà portata anche dal pa-

dre guardiano e da altri fra-ti. Giunti in basilica, la Cro-ce sarà distesa alla base delportico per la venerazione eil bacio dei credenti, per es-

sere poi collocata nel pratodell’apparizione, come fuper ispirazione del Cielo neigiorni seguenti la comparsadella Madonna.

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

Durante l’annoGiubilare, oltrealle iniziative re-

ligiose, si susseguiranno al-cuni importanti eventi di ca-rattere culturale. Da sottoli-neare che, durante lo scorsoautunno, il noto fotografoElio Ciol ha realizzato in Ba-silica un importante serviziofotografico relativo all’altarmaggiore. Ciol con il suo oc-chio attento e indagatore, hacolto i dettagli e anfrattiespressivi della cosiddetta“Ancona” sansoviniana.

Le foto di Elio CiolOltre trentacinque scat-

ti che rendono una visionenuova del capolavoro cin-quecentesco, facendoemergere frammenti inediti,ricchi di fascino e suggestio-ne. Questa campagna foto-grafica, realizzata grazie alcontributo del Lions Club diMotta, sarà pubblicata in unvolume monografico in usci-ta nei prossimi mesi. In esso

saranno contenuti dei saggiche espongono il corpus fo-tografico, e nuovi studi circal’altare. L’arte di Ciol saràanche oggetto di una grandemostra all’interno della Basi-lica (dal 24 aprile al 20 giu-gno), con una selezione discatti realizzati nella Basilicadi Assisi in cui sono inter-pretati alcuni frammenti delciclo di Giotto su San Fran-cesco. A completare il per-corso espositivo saranno leimmagini realizzate nel San-tuario mottense.

L’arte del CinquecentoNel mese di settembre

aprirà, sempre nei locali delConvento, una mostra chepresenterà alcuni capolavori

LIBRI, ARNel corso dell’anno gran

L’Ancona sansoviniana

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

della storia dell’arte del Cin-quecento.

Opere provenienti daimportanti musei e chieseche illustreranno l’iconogra-fia sacra ai tempi dell’appari-zione. Dipinti di grandi auto-ri dove la ricerca iconografi-ca e teologica si fa comples-sa, affiancati a lavori destina-ti alla devozione popolare.Una rassegna che durerà dal25 settembre al 30 novem-bre

Arte sacra contemporaneaInfine il 17 dicembre

aprirà la rassegna d’arte sa-cra contemporanea. Alcunesale della Basilica e il Chio-stro di Sant’Antonio, ospite-ranno le opere di alcuni au-

tori che operano una ricer-ca di forte attualità. Artistiche, con il sentire dell’uomoodierno, interpretano i temidella fede, della spiritualità e

della devozione maria-na. Interrogativi co-muni all’uomo di ognitempo, che non pos-sono lasciare indiffe-renti i creativi d’oggi.Domande e riflessioniche si possono anche“percepire” nelle illu-strazioni del “Manualedel pellegrino” editodalla Basilica, conte-nente le opere degliautori Nebojša De-spotovic e Dania Za-notto. La mostra ri-marrà aperta fino al 20febbraio 2011, accom-

pagnando i fedeli verso lachiusura del Giubileo.

La guida del DuomoDurante questi vari fe-

steggiamenti che coinvolgo-no l’intera comunità mot-tense, sarà ristampata la gui-da del Duomo, scritta dallostorico dell’arte Sergio Mo-messo.

Festival Maggio musicaleIn ambito musicale, da ri-

cordare la quarantunesimaedizione del festival Maggiomusicale, intitolato “Te Ma-trem Laudamus”. L’ormaitradizionale appuntamentosi svolgerà tutti i sabati delmese.

Un programma fitto diappuntamenti che permet-teranno dei validi momenticulturali, attorno alle granditematiche della fede.

Carlo Sala

RTE E MUSICA IN SANTUARIOndi eventi culturali nei locali del Convento

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

GEMELLAGGIO DI MOTTACON NAZARETH

Il 17 aprile nel corso del pellegrinaggio in Terra Santa

Tra la Terra Santa ei francescani vi èun legame inscin-

dibile. Risale al 1217 la co-stituzione, per volontà disan Francesco, della Custo-dia di Terra Santa, ovverodella provincia dell'Ordinedei Frati Minori compren-dente, tra gli altri Paesi, Egit-to, Israele, Palestina, Siria,Giordania. Alla Custodia og-gi sono affidati 74 santuari.Tra di essi il Santo Sepolcroa Gerusalemme, la Basilicadella Natività a Betlemme ela Basilica dell’Annunciazio-ne a Nazareth (al cui inter-no vi è un mosaico raffigu-

rante la basilica di Motta).Con quest’ultima la Basilicadi Motta suggellerà, il 17

aprile, un gemellaggio. A fa-re da trait d’union, natural-mente, la Madonna e i frati

minori. Il Comitato del Giu-bileo ha voluto rendere evi-dente il profondo legame trala Terra Santa e Motta an-che il giorno dell’aperturadel Giubileo: sul grande veloche copriva la gigantografiadella Madonna di Motta, po-sta sul palco all’esterno del-la basilica, era raffigurataproprio la croce di TerraSanta.

Il gemellaggio avrà luogonel corso del pellegrinaggioin Terra Santa che si terràdal 14 al 21 aprile. Ognigiornata del pellegrinaggiosarà sotto il segno di una pa-rabola di Luca.La basilica dell’Annunciazione a Nazareth

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Il “gemellaggio” tra lebasiliche di Motta di Li-venza e di Nazareth at-

tiverà nuove relazioni tra ledue realtà. Le linee di svilup-po di tali relazioni sono stateben definite dai Superiori del-le rispettive comunità: fra Ri-cardo Maria Bustos e fraAlfonso Cracco.

La preghiera: durantele feste del 9 marzo, del 25marzo, feste mariane cele-brate a Nazareth e a Motta diLivenza, sarà presentataun’intenzione di preghieraper le rispettive comunità.

La carità: nella consape-volezza che la preghiera è

congiunta alla carità, viene av-viato un progetto di solida-rietà e sviluppo. Si inizieràcon un’attività di tirocinioprofessionale rivolto ai giova-ni di Nazareth, come “ponte”per favorire la crescita globa-le umana e sociale della co-munità locale nazarena. Vie-ne anche introdotta la gior-nata della “Comunione conNazareth”, tenuta annual-mente a Motta di Livenza nel-la domenica più prossima allafesta dell’Annunciazione, peroffrire un contributo di rifles-sione spirituale, proposta cul-turale, interventi di solida-rietà.

Il dono: la concessionealla Basilica di Motta, in occa-sione del Giubileo Mariano2010, del dono prezioso diuna “reliquia” della Basilica diNazareth.

La stima: la stima reci-proca verrà promossa me-diante visite orientate alla co-noscenza del messaggio deiluoghi di Nazareth e di Mot-ta. In un contesto di scambio,

uno spazio pubblico dell’areadella Basilica di Motta di Li-venza sarà intitolata “PiazzaSantissima Annunziata di Na-zareth”.

L’amicizia: verrà costi-tuita l’associazione italiana“Amici di Nazareth”, ricono-sciuta dalle due Basiliche,avente sede a Motta di Liven-za, con l’impegno di diffonde-re lo “spirito di Nazareth”.

25 marzo 2010I L L U S T R A T A

Con Nazarethnuove

relazioni

Lo scoprimento dell’immagine della Madonna il giorno dell’apertura del Giubileo. L’immagine era coperta da un velo con impressa la croce di Terra Santa (foto Sergio Campedel)

V centenario dell’Apparizione

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pag. 2825 marzo 2010

I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

MAGGIO E OTTOBRE, I MESI DELLA MADONNA

A maggio la Via Lucis, a ottobre il Rosario delle Nazioni

Per antica tradizio-ne i mesi di maggioe ottobre sono de-

dicati alla recita comunitariadel rosario. Il Comitato or-ganizzatore ha pensato didare particolare rilievo amaggio ai misteri della Lucee ad ottobre ai misteri dellaGioia.

I misteri della Luce sonostati voluti dal papa Giovan-ni Paolo II per mettere in ri-lievo cinque momenti signi-ficativi – “luminosi”, appun-to – degli anni della vita pub-blica di Gesù quando Egli an-nuncia il Vangelo del Regno:Battesimo al Giordano,Nozze di Cana, annuncio del

Regno di Dio con l’invito al-la conversione, Trasfigura-zione e istituzione dell’Euca-ristia. Questi misteri vengo-no recitati il giovedì sera. Ecosì ogni giovedì di maggio(6, 13, 20, 27) alle 20.30all’esterno della basilica,avrà luogo, alla luce dellefiaccole, la recita del rosariolungo la Via Lucis.

A ottobre, invece, sidarà rilievo ai misteri dellaGioia (o Gaudiosi). Verràrecitato ogni sabato sera ilRosario delle Nazioni in col-legamento, in ciascuna setti-mana, con una diversa chie-sa nel mondo ove si venerala Madonna dei Miracoli:

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pag. 2925 marzo 2010

I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

Medio Oriente (Nazareth);Asia (Khuspur, diocesi diFaisalabad, Pakistan); Africa(santuario della Madonna diAtakora, diocesi di Natitin-gou, Benin); America Latina(Villa Elisa, Buenos Aires);Europa (L’Isle Jourdain,Francia). E il 23 ottobre lapreghiera a Maria si faràecumenica assieme alle co-munità locali della Chiesagreco-cattolica, della Chie-sa serbo-ortodossa, e dellaChiesa greco-ortodossa.

Tra le città con cui aottobre è previsto

un collegamento per la reci-ta del Rosario delle Nazionivi è Villa Elisa, quartiere pe-riferico della capitaledell’Argentina Buenos Ai-res. A Villa Elisa c’è una chie-sa dedicata alla “Virgen de lomilagros”, la Vergine dei mi-racoli, che è stata costruitaper iniziativa di due motten-si, ispirata proprio alla Basi-lica della Madonna dei Mira-coli di Motta di Livenza. Idue originari di Motta sonopadre Mariano Rosetto,parroco di Villa Elisa, e il si-gnor Dino Rocco. La primapietra fu posata nel 1984 ein pochi anni, con il soste-gno dei parrocchiani, lachiesa è stata completata. Lascelta è stata quella di nonfarne una copia esatta della

basil ica mot-tense, in modoche sia al tem-po stesso origi-nale e ricordopermanente diMotta. All’in-terno dellachiesa argenti-na c’è inveceuna copia esat-ta della “Nue-stra Senora de los milagros”rispetto a quella che si trovaa Motta, con ai piedi la scrit-ta “Venite adoremus”. Nel1997 un pittore locale, Mar-tin La Spina, ha realizzato unmosaico che riproduce undipinto esistente nella basili-ca di Motta. In occasione delGiubileo del 2000 la parroc-chia di Villa Elisa ha ancherealizzato un libriccino do-ve, attraverso un fumetto

viene raccon-tata la storiadell’apparizio-ne che nel1510 ebbe“Juan Ciganalabrador hu-milde” a Mottadi Livenza e diquel che seguì.

Quello diottobre sarà il

secondo “contatto” traMotta e Villa Elisa. Domeni-ca 15 agosto, infatti, nellacelebrazione dell’Assunta,sarà accolta a Motta una de-legazione di fedeli della par-rocchia di Villa Elisa.

Questo particolare in-contro avverrà nell’ambitodi una più grande Festa degliemigranti, con la messa cheverrà trasmessa in diretta suRai Uno.

In Argentina una chiesa ispirata alla Basilica di Motta

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pag. 3125 marzo 2010

I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

TANTI GIUBILEINEL GIUBILEO

Giovani, malati, famiglie, imprenditori, agricoltori…

Come avvenne aRoma nel 2000per il Grande

Giubileo indetto dal papaGiovanni Paolo II anche aMotta vi saranno delle cele-brazioni dedicate a diversecategorie sociali e associa-zioni ecclesiali. Ad aprirequesti giubilei nel giubileosaranno i giovani.

Giubileo dei giovani nel 25° delle GmgSabato 27 marzo in oc-

casione della Festa diocesa-na dei giovani si celebrano i25 anni dei giovani con il Pa-pa grazie alle Giornate mon-diali della gioventù (Gmg). Il

programma prevede alle19.15 il ritrovo sul sagratodella basilica, alle 19.30 lacelebrazione penitenzialepresieduta dal vescovo Cor-rado, e alle 21.30 la conclu-

sione davanti alla basilica.Ogni partecipante è invitatoa portare generi alimentari alunga conservazione cheverranno destinati alle men-se per i poveri.

Ai giovani saranno poidedicati quattro giorni a giu-gno. Tra le iniziative un con-certo dei Gen Verde (saba-to 19) e la messa animata dalgruppo musicale nato dai fo-colarini.

Giubileo degli ammalatiAl mondo della sofferen-

za è stata dedicata una par-ticolare attenzione da partedel Comitato organizzatore.Ed è giusto che sia così, dalmomento che alla Madonnadi Motta si rivolgono molticredenti, ma anche personein ricerca, che si trovano ad

continua a pag. 33

Festa diocesana dei giovani a Motta nel 2009

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Page 26: Azione Illustrata n. 12, marzo 2010

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

CONFRONTO TEOLOGICOSULLA FIGURA DI MARIA

Congresso Mariano dal 16 al 19 settembre

La Pontificia Acca-demia Mariana In-ternazionale (Pami)

è un ente di collegamentotra tutti i cultori di mariolo-gia, cattolici, ortodossi, pro-testanti e musulmani. Gio-vanni XXIII con la letteraapostolica Maiora in Dies hadefinito che la Pami ha loscopo di promuovere e ani-mare gli studi di mariologiaattraverso i Congressi Ma-riologici Mariani Internazio-nali e qualsiasi altro tipo diincontri accademici e di cu-rarne la pubblicazione deglistudi. La Pami ha il compitodi coordinare le altre Acca-demie e Società Mariane cheesistono in tutto il mondo edi vegliare contro ogni ec-cesso o minimalismo mario-logico. Per questo il Pontefi-ce ha stabilito che nell’Acca-demia vi sia un Consiglio chegarantisca l’organizzazione

dei congressi, il coordina-mento delle Società mario-logiche, dei cultori e dei do-centi di Mariologia.

La Santa Sede, volendocontinuare la celebrazionedei grandi Congressi Maria-ni iniziati nel 1900 a Lione, esospesi a causa delle dueguerre mondiali, affidò que-sto compito all’Accademia.

Il prossimo, dopo avertoccato grandi luoghi dellafede come Roma e Lourdes,si svolgerà nella città di Mot-ta di Livenza, durante l’annoGiubilare. In particolare, dal16 al 19 settembre si con-fronteranno alcuni dei mag-giori pensatori mondiali dimariologia. La prolusioneiniziale sarà svolta da p. Vin-cenzo Battaglia, presidentedell’Accademia, e a seguirela serata sarà animata dalconcerto dell’OrchestraFiati del Livenza. Il venerdì si

toccheranno tematiche checoncernono le grandi reli-gioni monoteiste: di “Maria:figlia d’Israele, sorella nostranella fede” tratterà p. Alber-to Valentini, della PontificiaUniversità Gregoriana,mentre il docente iraniano,Houshmand Zadeh Shahrzd,parlerà di Maria nel Coranoe nelle tradizioni islamiche edon Jean Pierre Lasoul dellaVergine nella cultura africa-na e asiatica.

Sabato 18 si tratterà unargomento che tocca parti-colarmente la comunità lo-cale. Infatti padre Stefano M.Cecchin, segretario della Pa-mi, presenterà “La visionefrancescana di Maria e ilcontributo di alcuni frati ve-neti: dal beato Bernardinoda Feltre al P. Leonardo M.Bello da Motta di Livenza”.Nel pomeriggio, p. Gino Al-berto Faccioli discuterà

sull’importanza dei santuarimariani nella vita della chie-sa veneta. Infine, p. GianMatteo Roggio parlerà delleapparizioni mariane nella vi-ta della Chiesa.

La domenica successiva,il forum si concluderà conuna grande processione allapresenza del Patriarca di Ve-nezia, Angelo Scola. Questoimportante momento cultu-rale giungerà per la primavolta a Motta grazie al lavo-ro della comunità francesca-na di Motta, del comitatoper le celebrazioni religiosee al grande e decisivo lavorodel mottense Renato Viot-to, socio della Pami.

Un grande momento diapprofondimento teologico,che permetterà una profon-da riflessione su peculiari te-matiche mariane.

Carlo Sala

affrontare una situazione dimalattia del corpo o dellospirito. La prima celebrazio-ne dedicata ai malati saràdomenica 16 maggio conl’Incontro diocesanodell’Unitalsi (dalle 14.30).Qualche giorno dopo, il 27,sempre l’Unitalsi proporràla recita del rosario alla lucedelle fiaccole (alle 20.30).

Sabato 29 maggio è inprogramma un importanteconvegno sul tema “Chiede-te e otterrete: la preghieradi guarigione”. Medici e teo-logi rifletteranno sulla ma-lattia e sul miracolo.

Domenica 26 settembresarà la volta della Giornatadiocesana dell’ammalato acura dell ’Unitalsi (dalle14.30).

Giubileo delle famiglieI l 5 giugno

sarà una giorna-ta interamentededicata alla fa-miglia, grazie agliUffici pastoralidella famiglia e aiConsultori diispirazione cri-stiana delle dio-cesi di Treviso,Vittorio, Porde-none e Venezia.Nel pomeriggio è previstol’omaggio delle famiglie allaMadonna, alle 17 la messa diringraziamento, alle 18 lepreghiere dei bambini e de-gli anziani alla Madonna e al-le 19 il Convivio francesca-no.

Giubileo degli emigranti

Domenica 15agosto grande festadegli emigranti ve-neti e friulani. Lamessa verrà tra-smessa in diretta suRai Uno alle 11.

G i u b i l e odell’Ac

Sabato 25 set-tembre l’Ac dioce-sana si ritroverà a

Motta per l’annuale assem-blea (dalle 15).

Giubileo del RnSDomenica 3 ottobre si

svolgerà l’incontro regiona-le di preghiera di Rinnova-mento nello Spirito.

Giubileo degli operatori economiciSabato 6 novembre gli

operatori economici cristia-ni rifletteranno sull’enciclica“Caritas in Veritate” e sifermeranno in preghiera da-vanti alla Vergine.

Giubileo degli agricoltoriDomenica 7 novembre,

Giornata del Ringraziamen-to, arriveranno a Motta gliagricoltori.

Giubileo del donatoreSabato 18 dicembre, per

iniziativa dell’Avis, si ritro-veranno a Motta i donatoridi sangue.

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

LA PROCESSIONEDEL SECOLO

Con il Patriarca Angelo Scola

Il momento culminan-te del grande GiubileoMariano di Motta avrà

luogo nel pomeriggio dellaterza domenica di settem-bre, il 19, quando l’immaginedella Madonna verrà portatain processione lungo le viedella città. A presiedere lacelebrazione sarà il Patriar-ca di Venezia card. AngeloScola. La data non è casuale:nella terza domenica di set-tembre, infatti, si festeggia li-

turgicamente la consacra-zione della basilica avvenutail 16 settembre 1548.

Dal 1859, per ricordarela consacrazione, l’immagineviene portata in processioneogni 25 anni, negli Anni San-ti, nei grandi anniversaridell’Apparizione e in qual-che altro caso eccezionale.Le cronache dicono che aquella prima processioneparteciparono 50 mila per-sone.

L’ultima pro-cessione risale alsettembre del2000, anno delGrande Giubileo,quando a Mottagiunsero 20 milafedeli per parteci-pare alla celebra-zione presiedutadal cardinale PioLaghi (oggi scom-parso). Insieme alui i vescovi di Vit-

torio Magarotto e di Con-cordia-Pordenone Poletto(neo-eletto). Erano presen-ti, con una croce alta 7 me-tri, anche i giovani che ave-vano preso parte alla Gmgdi Roma.

La penultima processio-ne risale al 1985, 475° anni-versario dell’Apparizione.Nel corso della celebrazio-ne i cittadini di Motta dona-rono alla Vergine una nuovacorona d’oro in sostituzionedi quella trafugata da unamano sacrilega.

I frati minori custodi del-la basilica ricordano che nel‘900 si celebrarono proces-sioni anche con trentamilafedeli. Anche nel 1910, quat-trocentesimo anniversariodell’apparizione, fu il pa-triarca di Venezia, card. Ari-stide Cavallari, a presiederela celebrazione. Con lui altrisei vescovi tra i quali quellidi Vittorio, mons. Caron, edi Treviso, mons. Longhin.

Tornando al programmadel prossimo 19 settembre,oltre alla processione po-meridiana è prevista al mat-tino (alle 10) la messa solen-ne per l’anniversario di con-sacrazione della basilica.

Il Patriarca Angelo Scola

Il cardinale Pio Laghi e i vescovi Magarotto e Poletto alla grande processione del settembre 2000

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Omaggioa Maria

in musica

Quattro concerti in maggio

In omaggio al Giubileomariano la quarantu-nesima edizione del

Maggio Musicale avrà comeriferimento l’inestimabilerepertorio di letteraturamusicale mariana, compostaper la liturgia, che la Chiesaci ha lasciato in eredità. La li-turgia delle feste mariane,che si è sviluppata sin dagliinizi dell’era cristiana, ha se-guito un cammino paralleloa quello delle feste di nostroSignore. Su tutte queste fe-ste, attraverso i secoli dellastoria cristiana, si sono

strutturate le liturgie, contesti, melodie vocali e com-posizioni strumentali, cheassieme formano un note-volissimo corpus musicalenel quale si sono cimentatitutti i compositori, dai primisecoli della cristianità sino anostri giorni.

Quattro le proposteconcertistiche in program-ma. Sabato 8 maggio alle20.45 “Te Matrem Lauda-mus - Il canto mariano nelMedioevo” concerto di can-to gregoriano del primo mil-lennio a cura della Schola

Gregoriana “Piergiorgio Ri-ghele” di Pescara. Il cantogregoriano è la più anticaforma musicale monodica,in senso assoluto, oggi co-nosciuta, dalla quale traeorigine tutta la produzionemusicale occidentale, sacrae profana.

Sabato 15 maggio, sem-pre alle 20.45, “Ave MarisStella - Il canto mariano

all’epoca dell’apparizione”concerto di canto polifonicorinascimentale proposto dalCollegio Musicale Italiano diTorino. La Madonna appar-ve a Motta di Livenza in pie-no Rinascimento, in quelmeraviglioso periodo arti-stico che il Vasari chiama“La Rinascenza”, per cui èsembrato giusto dedicare

continua a pag. seguente

La Schola Gregoriana “Piergiorgio Righele” di Pescara

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La vicinanza del’Azione al Giubi-leo Mariano non

si dimostra solo con lospazio dedicato nel giorna-le cartaceo e nel sito in-ternet alla presen-tazione e alle cro-nache degli eventi.A settembre, po-chi giorni prima lasolenne proces-sione presiedutadal patriarca An-gelo Scola, L’Azio-ne sarà tra i pro-motori del Festi-val Mariano “Incammino con Maria”. Il Fe-stival è stato pensato pro-prio come cammino di

preparazione alla grandeprocessione.

Diversi gli eventi in ca-lendario: il concorso ex-tempore di pittura “Mariaaccoglie il pellegrino”; la

presentazione del libro,della Libreria Editrice Vati-cana, dedicato al magiste-

ro mariano di papa Bene-detto sulla Madonna; ilconvegno sulla religiositàpopolare nella comunica-zione della società attuale,curato dall’Opera RomanaPellegrinaggi; la Giornatadella letteratura e dellapoesia religiosa mariana;infine I concerti del Festi-val mariano.

Il Festival terminerà sa-bato 25 settembre con ungrande concerto di musicasacra dal titolo “Maria,stella del mattino”. A pro-porlo l’Orchestra Regio-nale Veneta (già Filarmo-nia). Questo diventerà unappuntamento annuale delmese di settembre.

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I L L U S T R A T AV centenario dell’Apparizione della Madonna di Motta

una serata intera a quellagrande forma musicaleche tale periodo ci ha la-sciato in eredità: la polifo-nia.

La sera di sabato 22maggio il gruppo polifoni-co e strumentale da came-ra della diocesi di Urbino“Cantores Ascensionis”proporrà “Il culto di Mariae il culto a Maria” ovveroun percorso di canti delculto cristiano e di quelloebraico a Maria.

Infine sabato 29 mag-gio “Alma Dei Creatoris -Il canto mariano dal ba-rocco ai nostri giorni”concerto per coro e or-chestra proposto dal coroLuca Lucchesi di Motta diLivenza con l’OrchestraGruppo d’Archi Veneto.Questo appuntamentomusicale cercherà di faresintesi di altri importantiperiodi storici succedutisi,dall’epoca barocca, fino ainostri giorni.

FESTIVALMARIANO

Evento patrocinato dal nostro settimanale

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Una mostra foto-graf ica per ri-cordare i tre an-

ni di Peregrinatio: l’ha rea-lizzata padre Mario Saggio-ro, ovvero il frate che haaccompagnato la statua del-la Madonna nel suo viaggiotra le parrocchie diocesane,iniziato a Conegliano e ter-minato poche settimane facon l’ultima chiesa visitata,

il duomo di Motta. Padre Mario ha

fatto una selezionetra le tante fotoconsegnategli daifedeli in questi treanni di cammino,real izzando orauna bella serie dipannelli illustrati,uno o due perquasi tutte le fora-

nie della diocesi: un veloce“viaggio” che testimonia ilgrande affetto e la parteci-pazione che sono sempreseguite all’arrivo della sta-tua nei nostri paesi.

Le immagini si possono

ammirare lungo le paretidel chiostro della basilica,raggiungibile tramite la por-ta laterale a destra dell’en-trata principale della basili-ca.

Andrea Pizzinat

UNA MOSTRA SULLA PEREGRINATIOFino al 31 maggio nei locali del chiostro

IN CRIPTA C’È LA VECCHIA STATUA

Quando il 10 marzo 2007l’immagine della Madon-na dei Miracoli iniziò la

sua Peregrinatio per le parrocchiedella nostra diocesi, il suo posto nellacappella dell’apparizione fu preso dauna nuova statua: una notevole operad’arte realizzata dalla bottega Pe-rathoner di Ortisei. Di fronte all’ipo-tesi che la vecchia statua non sarebbepiù tornata al suo posto, i fedeli si di-visero tra “tradizionalisti” e “moder-nisti”, ovvero tra chi non avrebbe di-gerito un’immagine diversa da quellache tutti sono abituati a vedere e chiinvece avrebbe dato più importanzaall’estetica. L’immagine antica inrealtà ha solo poco più di un secolo:risale infatti alla fine dell’Ottocento,quando a sua volta sostituì una scul-tura precedente. La nuova statua,realizzata in Val Gardena, mostra unaMadonna che si ispira chiaramenteall’immagine classica: a discostarsi

maggiormente è il Bambino, che nonè avvolto in strette fasce come nell’al-tra immagine ma rimanda piuttosto aquello celebre posto nella Basilicadella Natività a Gerusalemme. Termi-

nata la Peregrinatio, questa statua gia-ce nel museo del santuario, attual-mente chiuso al pubblico per riallesti-mento, nell’attesa che i frati ne deci-dano il destino. AP

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Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. del-la Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730)

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Chiuso in redazioneil 15.3.2010 alle ore 18.00

L’AZiONe

Il coro LucaLucchesi, daquarant’anni

cappella musicaledel Santuario, harappresentato il ful-cro esecutivo-musi-cale delle liturgie deiprimi giorni del Giu-bileo. I vespri solen-ni sono stati aperticon l’inno dell’AveMaris Stel la, delgrande Palestrina,nel quale strofe po-lifoniche si sono al-ternate a quelle gre-goriane, e conclusicon il canto proces-sionale delle litaniedella Madonna e conl’antifona mariana“Alma RedemptorisMater”, sempre diPalestrina. Il diret-tore Renzo Toffoli eil presidente Antonio Gi-rardo hanno poi struttura-to e organizzato la grandeVeglia che ha visto la chiesasempre gremita durantetutta la notte in attesa dellamessa prima dell’apparizio-ne del 9 marzo. Per questacelebrazione il Comitatopromotore del Giubileo havoluto l’accompagnamentodelle melodie più antichedella Chiesa: il canto grego-riano. Si è voluto, con que-sta scelta, tenere in onore ilrepertorio sacro latino, cherappresenta ben 1.200 anni

di storia e di stratificazionicompositive.

Con quest’esecuzione siè inteso ottemperare anchealle disposizioni dell’art.116 del la CostituzioneApostolica SacrosanctumConcilium che recita: “LaChiesa riconosce il cantogregoriano come cantoproprio della liturgia roma-na: perciò nelle azioni litur-giche, a parità di condizioni,gli si riservi il posto princi-pale”. E il posto principale èdavvero stato lasciato aquesto nobile canto, delica-tamente e splendidamente

eseguito dalla Schola Gre-goriana Aurea Luce di Pon-te di Piave e Salgareda, spe-cializzata in questo tipo direpertorio, anch’essa diret-ta dal gregorianista m°Toffoli. A conclusione dellamessa mattutina è stato in-tonato l’inno di ringrazia-mento “Te matrem lauda-mus”, brano rinvenuto dalm° Toffoli su uno psalte-rium-hymanrium del XIVsecolo conservato nell’ar-chivio Capitolare della Cat-tedrale di Oristano. Le ce-lebrazioni si sono conclusecon l’ultima messa del gior-

no dell’Apparizione, quellaserale delle 18,30: il coroLucchesi ha eseguito per laprima volta “Salve regina” e“Magnificat” di Salieri e“Sancta Maria” di Mozartnonché e l’esecuzione inte-grale della messa “Madonnadei Miracoli”, sviluppata suitemi gregoriani della messaper le feste della Madonna,che un autore trevigiano,che desidera conservarel’anonimato, ha compostouna decina d’anni fa e dedi-cata, appunto, alla Madonnadei Miracoli di Motta di Li-venza.

Oltre 200 le persone impegnate

IL PREZIOSO APPORTODEL CORO LUCCHESI

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Uno degli impegni che il coroLuca Lucchesi, cappella musi-

cale del Santuario, si è preso per que-st’anno giubilare, è stato garantireche durante tutto il giubileo la messasolenne delle 10 dei giorni festivi,normalmente celebrata dal padre ret-tore del Santuario, sia animata da uncoro. A tale scopo sono stati invitatitutti i cori con i quali il Luca Lucchesiha rapporti, e tale invito è stato este-so anche all’Asac (Associazione svi-luppo attività corali), che solo nellaprovincia di Treviso raggruppa circauna cinquantina di cori e qualche cen-tinaio in tutti il Veneto. All’appello,che comprende 61 appuntamenti,hanno risposto in breve tempo 51 co-rali che hanno quasi riempito tutto illungo calendario annuale. Vi sono an-cora una decina di appuntamenti an-cora liberi.

Questo il calendario fino a otto-bre (comprensivo delle celebrazionidella Settimana Santa): 28 marzo, 1aprile, 3 aprile, 4 aprile Coro LucaLucchesi; 5 aprile coro Basso Piave diFossalta di Piave; 11 aprile Coro Pic-colboni di Meduno; 18 aprile GruppoCorale Musica Insieme di Castelfran-co Veneto; 25 aprile Coro GiuseppeSarto di Riese Pio X; 2 maggio CoroCapella Musicale S. Nicolò di Sacile;9 maggio Corale Quirita di San Qui-rino; 16 maggio Coro Parrocchiale diCaldiero Verona; 23 maggio CoroAlpes Cai di Oderzo; 30 maggio Co-ro Quattro Molini di Azzano X; 6giugno Coro e orchestra d'archiCittà di Oderzo; 13 giugno CoraleSan Pietro di Sclavons Cordenons;20 giugno Gen-Verde; 27 giugno Co-ro San Martino di Campobernardo;4 luglio Coro Castions di Zoppola;

11 luglio Coro San Salvatore di Su-segana; 18 luglio Coro Alpino Grup-po di Portogruaro; 25 luglio Coro delDuomo Città di Montebelluna; 1agosto Coro Interparrochiale di Fon-tanafredda; 8 agosto Coro In Festa diCavolano di Sacile; 15 agosto CoroLuca Lucchesi; 29 agosto Corale SanMarco di Fossalta Maggiore; 5 set-tembre Coro del Duomo Parrocchiadi Motta di Livenza; 12 settembreCorale di Codissago; 19 settembreCoro Luca Lucchesi; 26 settembreCoro San Marco di Caerano SanMarco; 3 ottobre Coro 3 Molini diCavrie; 10 ottobre Coro Alleluia Ma-ria Assunta Vigonovo di Fontana-fredda; 17 ottobre Corale Julia diFontanafredda; 24 ottobre Coro Pri-mo Vere di Porcia; 31 ottobre Cora-le Femminile Vittoriese Vittorio Ve-neto.

Oltre 50 corali per animarele sante messe del Giubileo

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Nei commenti re-lativi alle gior-nate di apertura

del Giubileo Mariano sonogeneralmente emerse valu-tazioni positive sulla orga-nizzazione degli eventi e inparticolare sulla cerimoniadi apertura, sulla veglia not-turna e sulle prime cerimo-nie religiose del 9 marzo. Secosì è stato, è in gran partedovuto al grande lavoro chehanno svolto i tanti volonta-ri (oltre 200) appartenentialle locali associazioni di vo-lontariato, ma anche ai sin-goli cittadini che hanno of-ferto la propria disponibi-lità.

Fin dall’inizio, quando ècominciata la preparazionedel programma, le associa-zioni hanno risposto conentusiasmo alla domanda dicollaborazione degli orga-nizzatori, partecipando atti-vamente agli incontri, for-nendo utili suggerimenti eassicurando la piena dispo-nibilità, concretizzatasi si-nora in maniera esemplare.

Volontari sono gli ani-matori delle cerimonie, sin-goli fedeli e componenti dinumerose corali parroc-chiali di Motta e della Dio-cesi primo fra tutti il coroLuca Lucchesi, i Giovanidell’Azione Cattolica, gliScouts e la Confraternitadel Santissimo.

Ma anche i volontari divari associazioni (Auser, Be-

nemerite, Amici del Cuore)addette alla consegna dei li-bretti, degli oggetti religiosie dei ricordi del Giubileonei luoghi appositamente al-lestiti.

I componenti della Pro-tezione Civile, del GruppoAlpini, dell’AssociazioneCarabinieri in congedo han-no assicurato, in collabora-zione con le Forze dell’Or-dine, la sicurezza pubblica,regolando l’afflusso dei pel-legrini, organizzando la via-bilità e il sistema dei par-cheggi: particolarmente ap-prezzato è stato il lavorodella Protezione Civile nellaorganizzazione dello spazioantistante la Basilica il gior-no dell’apertura. Inoltre laPro loco ha avuto l’incaricodi allestire il palco dove si èsvolta la solenne cerimonia.

I volontari dell’Avis han-

no svolto una preziosa ope-ra di accoglienza e assisten-za ai pellegrini presso il San-tuario, così come hanno fat-to presso le chiese dallequali sono partiti i cinquecortei dei Comitati frazio-nali di Villanova, Lorenzaga,San Giovanni, Malintrada ol-tre al gruppo parrocchialedi Gorgo, mentre i volonta-ri dell’Unitalsi hanno egre-giamente gestito lo spazioriservato ai disabili e ai piùanziani.

I componenti del Circo-lo dell’immagine “La Loggia”hanno allestito l’interessan-te mostra sulla PeregrinatioMariae, mentre compiti di-versi hanno svolto i volon-tari appartenenti ad altreassociazioni come il Comi-tato per la località Madon-na, il Cai., l’A.C. Liventina ela Cooperativa sociale “Ma-

donna dei Miracoli”.Anche chi ha operato

avendo un ruolo istituziona-le (Carabinieri, Vigili Urba-ni, operatori del Suem, per-sonale dei vari Uffici) ha sa-puto dare al proprio impe-gno un generoso supple-mento di disponibilità cheha reso a tutti il compito piùfacile.

Ed infine, perché no, an-che coloro che hanno colla-borato con i Frati alla pro-mozione ed attuazione deglieventi e delle iniziative col-legate (il cosiddetto “Comi-tato per il Giubileo”, perso-ne che volontariamentehanno messo e mettono adisposizione il loro tempoed il loro impegno cometutti gli altri volontari).

A tutte queste personeè giunto il ringraziamentosincero del Padre Rettoredella Basilica, Alfonso Crac-co, che in più occasioni pub-bliche ha sottolineato ilgrande e infaticabile lavorosvolto dai volontari ad ognilivello.

Concludendo, il volon-tariato mottense e non solomottense, è una splendidarealtà che da lungo tempocaratterizza positivamentela nostra terra e della qualenon si parla mai abbastanza,e che ha saputo dare di sé -anche in questa occasione-una immagine davvero spe-ciale. E siamo solo all’inizio.

Carlo Sala

Oltre 200 le persone impegnate

Più di un anno fa, è nato il Comitato per le cele-brazioni del Giubileo per il Cinquecentenario

dell’Apparizione della Madonna dei Miracoli a Motta. Asollecitare un aiuto per svolgere le tante incombenze invista del solenne anniversario, è stato padre AlfonsoCracco, Rettore della Basilica. Di questo comitato fannoparte alcuni privati cittadini: Arnaldo Brunetto, SergioMomesso, Mario Pò, Mario Pozza, Carlo Sala e GiovanniZanutel. Inoltre, ne era stato uno dei fondatori Diego Sa-la, scomparso lo scorso dicembre, proprio a pochi mesidalla tanto attesa apertura del Giubileo. Questo gruppodi mottensi ha svolto vari compiti per organizzare al me-glio gli eventi religiosi e culturali che accompagnerannotutto l’anno giubilare fino a marzo 2011.

IL COMITATO DEL GIUBILEO

SPLENDIDI VOLONTARI

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