Azimut 95 RPH · 2014. 10. 17. · per voi Azimut Grande 95 Rph provate 128 BARCHE settembre 2014...

ANNO 21 • N° 9 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50 SETTEMBRE 2014 Only Italy EURO 6

Azimut 95 RPH

2014 S

. in a

p. - 4

- art. 2

legge 6

SPORT VELA

62a Giraglia

Test Mylius 15e25

A BORDO DI

• Perini Navi 40m State of Grace• Crn 61m Saramour• Ferretti Yachts 750• Wider 32

ANTEPRIMA

• Riva 122’ Mythos• Princess 72

• Revolver 44 GT• Frauscher 747 Mirage

• Dreamline 26m• Arcadia 115

• Benetti Petrus II

PROGETTI

• Aureus XV Absolute• Vismara SuperNikka

• Blue Coast Hybrid 60 m• Big Shark 75m

INCONTRI RAVVICINATI

Katia Paracchini

LA VELA DEL MESE

EVENTI

• Yacht Club Montecarlo• Barracuda tour

AZIENDE

• Tankoa• Numarine• CMM

Azimut 95 RPH

• Perini Navi 40m State of Grace• Crn 61m Saramour• Ferretti Yachts 750• Wider 32

62a Giraglia

Katia Paracchini

Test Mylius 15e25

• Yacht Club Montecarlo• Barracuda tour

• Riva 122’ Mythos• Princess 72

• Revolver 44 GT• Frauscher 747 Mirage

• Dreamline 26m• Arcadia 115

• Benetti Petrus II

• Aureus XV Absolute• Vismara SuperNikka

• Blue Coast Hybrid 60 m• Big Shark 75m

Cop Settembre 30-07-2014 18:21 Pagina 12

per voi Azimut Grande 95 Rphprovate

ARCHEB128 settembre 2014

La coppia Righini Salvagni ha progettato una barca sorprendente per caratteristiche funzionalie qualità estetiche. Il 95 è il primo modello della serie Grande di Azimutdi Angelo Colombo

L’equlibrio della formaL’equlibrio della formaLa coppia Righini Salvagni ha progettato una barca sorprendente per caratteristiche funzionalie qualità estetiche. Il 95 è il primo modello della serie Grande di Azimutdi Angelo Colombo

IMP Azimut 31-07-2014 11:20 Pagina 128

La coppia Righini Salvagni ha progettato una barca sorprendente per caratteristiche funzionalie qualità estetiche. Il 95 è il primo modello della serie Grande di Azimutdi Angelo Colombo

L’equlibrio della formaL’equlibrio della formaLa coppia Righini Salvagni ha progettato una barca sorprendente per caratteristiche funzionalie qualità estetiche. Il 95 è il primo modello della serie Grande di Azimutdi Angelo Colombo

iò che immediatamente colpiscedi questo nuovo modello è l’at-tenzione alla funzionalità di ognisingolo elemento, che non si sot-trae mai alle esigenze di tipo stili-stico alle quali è stata dedicatagrande cura, con l’intento di esprimerequella capacità tipicamente italiana di com-binare estetica e funzionalità. Concept e lineeesterne sono di Stefano Righini mentre gli

interni sono di Achille Salvagni. L’intento di realizzare questoyacht sul concetto del Raised Pilot-house, ossia, avvalendo-si di un mezzo ponte nel quale è ospitata la plancia, ha per-messo di lasciare all’armatore maggiori spazi interni, senzaper questo portare l’altezza della sovrastruttura a quote talida modificare i rapporti dimensionali del progetto voluti daRighini. Il risultato è una zona armatore che beneficia diprivacy e vista esclusiva, in quanto è situata sul ponteprincipale di cui occupa l’intera porzione prodiera, dota-ta di accesso riservato, spogliatoio, angolo relax con pol-trone e tavolino e un grande bagno a tutta larghezza realiz-zato a proravia su un livello inferiore. Il ponte principale portacon sé anche altri concetti mutuati dalle navi da diporto digrandi dimensioni, come l’accesso ospiti sul lato dritto contorrione di collegamento agli altri ponti, ingresso verso poppaalle zone pranzo e poi al salone e presenza di un bagno diur-no. Il lato sinistro del ponte principale è parzialmente occu-pato dalla cucina e dalla pantry con annessa mensa equipag-gio. A poppa, nel pozzetto, il progettista ha tenuto fede allaconfigurazione tradizionale e maggiormente apprezzata delgrande divano con tavolo posto per madiere, con collega-menti laterali alla plancia poppiera. Per quanto riguarda ilponte inferiore, interamente dedicato alla zona notte degli

Stefano Righini è riuscito nel

difficile compito di

integrare la plancia rialzata,

senza appesantire le linee

esterne, con un intelligente

lavoro di equilibrio tra le

masse chiare e quelle più

scure. Cper voi Azimut Grande 95 Rph

provate

iò che immediatamente colpiscedi questo nuovo modello è l’at-tenzione alla funzionalità di ognisingolo elemento, che non si sot-trae mai alle esigenze di tipo stili-stico alle quali è stata dedicatagrande cura, con l’intento di esprimerequella capacità tipicamente italiana di com-binare estetica e funzionalità. Concept e lineeesterne sono di Stefano Righini mentre gli

interni sono di Achille Salvagni. L’intento di realizzare questoyacht sul concetto del Raised Pilot-house, ossia, avvalendo-si di un mezzo ponte nel quale è ospitata la plancia, ha per-messo di lasciare all’armatore maggiori spazi interni, senzaper questo portare l’altezza della sovrastruttura a quote talida modificare i rapporti dimensionali del progetto voluti daRighini. Il risultato è una zona armatore che beneficia diprivacy e vista esclusiva, in quanto è situata sul ponteprincipale di cui occupa l’intera porzione prodiera, dota-ta di accesso riservato, spogliatoio, angolo relax con pol-trone e tavolino e un grande bagno a tutta larghezza realiz-zato a proravia su un livello inferiore. Il ponte principale portacon sé anche altri concetti mutuati dalle navi da diporto digrandi dimensioni, come l’accesso ospiti sul lato dritto contorrione di collegamento agli altri ponti, ingresso verso poppaalle zone pranzo e poi al salone e presenza di un bagno diur-no. Il lato sinistro del ponte principale è parzialmente occu-pato dalla cucina e dalla pantry con annessa mensa equipag-gio. A poppa, nel pozzetto, il progettista ha tenuto fede allaconfigurazione tradizionale e maggiormente apprezzata delgrande divano con tavolo posto per madiere, con collega-menti laterali alla plancia poppiera. Per quanto riguarda ilponte inferiore, interamente dedicato alla zona notte degli

Stefano Righini è riuscito nel

difficile compito di

integrare la plancia rialzata,

senza appesantire le linee

esterne, con un intelligente

lavoro di equilibrio tra le

masse chiare e quelle più

scure. Cper voi Azimut Grande 95 Rph

provate

te quanto in acque ristrette sono sicuramente pro-prie di mezzi concettualmente diversi dai planan-ti puri. Se a tutto questo aggiungiamo unimportante lavoro di abbattimento dellevibrazioni e dei rumori e l’adozione di siste-mi stabilizzanti elettrici della Cmc, partico-larmente efficaci e silenziosi, si comprendeche il cantiere ha avuto come obiettivo quello direalizzare un mini-maxi yacht dalle prestazionie dai contenuti di altissimo livello. Siamo certi dipoter affermare, senza pericolo di smentite, che ilnuovo Grande 95 RPH di Azimut rappresenta unodegli esempi di quel Made in Italy che deve essere tute-lato e sorretto per i suoi contenuti d’avanguardia, e non par-liamo solo di elementi stilistici, ma soprattutto di contenutotecnico di altissimo livello e di una qualità costruttiva che ciha soddisfatti, pur andando a cercare alcuni difetti “originali”che su una numero uno avremo potuto trovare. Materiali diottima qualità, assemblaggi precisi e molto curati dalla suitearmatore alla sala macchine dove ogni elemento è al suoposto e ben ispezionabile e la cura estetica ai massimi livel-li, attenzioni tecniche al comfort e tante possibilità di allesti-mento, ne fanno a pieno titolo uno yacht che di standard pro-pone solo la tecnologia più corretta.

ospiti nella porzione centrale e a quella dell’equipaggio inquella prodiera, troviamo quattro cabine, delle quali duematrimoniali e due doppie con letti singoli e letti a pullman,garantendo l’ospitalità a 12 persone. Il quartiere equipaggioè anch’esso in linea con quanto si osserva recentementesulle barche più importanti, ossia, è allestito con molta curaestetica e funzionale per garantire il giusto livello di confort alpersonale. I posti letto a disposizione dell’equipaggio sonotre/quattro, la cabina del comandante ha un letto matrimo-niale e ci sono due bagni ben proporzionati. Per quantoriguarda le cabine ospiti ognuna ha il suo bagno privato egrazie all’adozione della trasmissione in VDrive gli spazi suquesto ponte hanno permesso di realizzare ambienti ampicon locali bagno altrettanto voluminosi. L’accesso alla plan-cia, attraverso la porta laterale, nel mezzo ponte che separail fly dal ponte principale, rappresenta una valida alternativarispetto a quello del salone, in questo modo è garantita unaprivacy migliore per l’armatore e i suoi ospiti. La struttura deglielementi della scala è realizzata in modo da poter essere illu-minata internamente e risultare sospesa, grazie all’adozio-ne di gradini in onice retroilluminato. La plancia è quella diuno yacht di grandi dimensioni e garantisce il controllototale del mezzo sia in termini di gestione degli impian-ti sia in termini di monitoraggio del loro corretto funzio-namento. Pur disponendo di una seconda stazione di gover-no sul fly, quella interna è ottimamente sviluppata per garan-tire ottima visibilità. La plancia esterna assicura un’eccellen-te percezione degli ingombri totali dello yacht e permette,come abbiamo fatto noi, di ormeggiare in modo semplice esicuro. Parliamo ora delle nostre impressioni raccolte nelcorso del nostro test, che si è concluso proprio con la mano-vra di ormeggio, che abbiamo intenzionalmente voluto por-

La suite armatoriale è

sul ponte principale, con

un bagno di grandi

dimensioni, gode di una

bella vista panoramica. Le

quattro cabine per gli ospiti

sono sul ponte inferiore.

RPH sta per Raised Pilot House. Ladecisione di separare la timoneria dal

ponte principale ha consentito di aumentare lospazio dedicato all’armatore e agli ospiti.

tare a termine per comprendere fino in fondo l’efficacia di unelemento tecnico in carena a nostro avviso molto importan-te per il comportamento generale di questo yacht. Stiamoparlando di uno skeg centrale che da centro nave a poppaattraversa la linea di chiglia, eliminando di fatto tutti quei com-portamenti tipici degli scafi plananti di grandi dimensionicome, a esempio, lo scarroccio conseguente la presenza divento. Ma non è solo questa la sua funzione, perché questoelemento permette al 95’ di Azimut di navigare in modopreciso in ogni condizione, mantenendo la rotta e nonsubendo mai eccessivamente le inerzie laterali dovute almare. Naturalmente la presenza di ulteriori superfici bagna-te ha un costo in termini energetici, dunque, lo scafo potreb-be anche esprimere performance di velocità maggiori, ma èanche vero che ogni barca è il frutto della combinazione ditanti elementi che insieme concorrono a un risultato ben pre-ciso. In questo caso il risultato cercato era la combinazionedi prestazioni comunque elevate, da qui la scelta di un pla-nante, con le caratteristiche di comfort e sicurezza della navi-gazione di scafi dislocanti. A nostro avviso Azimut con ilnuovo 95’ ha fatto centro, in quanto i dati che abbiamo regi-strato in termini velocistici e di consumi sono in linea conquelli tipici di barche di queste dimensioni, ma l’assetto innavigazione e le capacità evolutive tanto a velocità sostenu-

te quanto in acque ristrette sono sicuramente pro-prie di mezzi concettualmente diversi dai planan-ti puri. Se a tutto questo aggiungiamo unimportante lavoro di abbattimento dellevibrazioni e dei rumori e l’adozione di siste-mi stabilizzanti elettrici della Cmc, partico-larmente efficaci e silenziosi, si comprendeche il cantiere ha avuto come obiettivo quello direalizzare un mini-maxi yacht dalle prestazionie dai contenuti di altissimo livello. Siamo certi dipoter affermare, senza pericolo di smentite, che ilnuovo Grande 95 RPH di Azimut rappresenta unodegli esempi di quel Made in Italy che deve essere tute-lato e sorretto per i suoi contenuti d’avanguardia, e non par-liamo solo di elementi stilistici, ma soprattutto di contenutotecnico di altissimo livello e di una qualità costruttiva che ciha soddisfatti, pur andando a cercare alcuni difetti “originali”che su una numero uno avremo potuto trovare. Materiali diottima qualità, assemblaggi precisi e molto curati dalla suitearmatore alla sala macchine dove ogni elemento è al suoposto e ben ispezionabile e la cura estetica ai massimi livel-li, attenzioni tecniche al comfort e tante possibilità di allesti-mento, ne fanno a pieno titolo uno yacht che di standard pro-pone solo la tecnologia più corretta.

ospiti nella porzione centrale e a quella dell’equipaggio inquella prodiera, troviamo quattro cabine, delle quali duematrimoniali e due doppie con letti singoli e letti a pullman,garantendo l’ospitalità a 12 persone. Il quartiere equipaggioè anch’esso in linea con quanto si osserva recentementesulle barche più importanti, ossia, è allestito con molta curaestetica e funzionale per garantire il giusto livello di confort alpersonale. I posti letto a disposizione dell’equipaggio sonotre/quattro, la cabina del comandante ha un letto matrimo-niale e ci sono due bagni ben proporzionati. Per quantoriguarda le cabine ospiti ognuna ha il suo bagno privato egrazie all’adozione della trasmissione in VDrive gli spazi suquesto ponte hanno permesso di realizzare ambienti ampicon locali bagno altrettanto voluminosi. L’accesso alla plan-cia, attraverso la porta laterale, nel mezzo ponte che separail fly dal ponte principale, rappresenta una valida alternativarispetto a quello del salone, in questo modo è garantita unaprivacy migliore per l’armatore e i suoi ospiti. La struttura deglielementi della scala è realizzata in modo da poter essere illu-minata internamente e risultare sospesa, grazie all’adozio-ne di gradini in onice retroilluminato. La plancia è quella diuno yacht di grandi dimensioni e garantisce il controllototale del mezzo sia in termini di gestione degli impian-ti sia in termini di monitoraggio del loro corretto funzio-namento. Pur disponendo di una seconda stazione di gover-no sul fly, quella interna è ottimamente sviluppata per garan-tire ottima visibilità. La plancia esterna assicura un’eccellen-te percezione degli ingombri totali dello yacht e permette,come abbiamo fatto noi, di ormeggiare in modo semplice esicuro. Parliamo ora delle nostre impressioni raccolte nelcorso del nostro test, che si è concluso proprio con la mano-vra di ormeggio, che abbiamo intenzionalmente voluto por-

La suite armatoriale è

sul ponte principale, con

un bagno di grandi

dimensioni, gode di una

bella vista panoramica. Le

quattro cabine per gli ospiti

sono sul ponte inferiore.

RPH sta per Raised Pilot House. Ladecisione di separare la timoneria dal

ponte principale ha consentito di aumentare lospazio dedicato all’armatore e agli ospiti.

tare a termine per comprendere fino in fondo l’efficacia di unelemento tecnico in carena a nostro avviso molto importan-te per il comportamento generale di questo yacht. Stiamoparlando di uno skeg centrale che da centro nave a poppaattraversa la linea di chiglia, eliminando di fatto tutti quei com-portamenti tipici degli scafi plananti di grandi dimensionicome, a esempio, lo scarroccio conseguente la presenza divento. Ma non è solo questa la sua funzione, perché questoelemento permette al 95’ di Azimut di navigare in modopreciso in ogni condizione, mantenendo la rotta e nonsubendo mai eccessivamente le inerzie laterali dovute almare. Naturalmente la presenza di ulteriori superfici bagna-te ha un costo in termini energetici, dunque, lo scafo potreb-be anche esprimere performance di velocità maggiori, ma èanche vero che ogni barca è il frutto della combinazione ditanti elementi che insieme concorrono a un risultato ben pre-ciso. In questo caso il risultato cercato era la combinazionedi prestazioni comunque elevate, da qui la scelta di un pla-nante, con le caratteristiche di comfort e sicurezza della navi-gazione di scafi dislocanti. A nostro avviso Azimut con ilnuovo 95’ ha fatto centro, in quanto i dati che abbiamo regi-strato in termini velocistici e di consumi sono in linea conquelli tipici di barche di queste dimensioni, ma l’assetto innavigazione e le capacità evolutive tanto a velocità sostenu-

Condizioni della prova

Rapporto pesopotenza kg/cv

Rapportolung./larg.

Portata personemax

Autonomia vel.crociera mn

Velocità max

25,4 436 25 4,10 14

planata

17,511,2

22,5 27,5Nodi

Località Viareggio

Vento forza 1 da SW

Mare calmo

Persone a bordo 11

Gasolio imbarcato 3.950 lt

Acqua imbarcata 170 lt

300100 500

900lt/h

Consumo totale

Le prestazioni e la scheda

Velocità in nodi

Giri/m

Gli interni possono essere modificatisecondo le esigenze dell’armatore e in

funzione delle diverse culture. Prevista ancheuna versione per il mercato cinese.

Parlando ancora di forme, Righini ha combinato nel profi-lo di questo yacht finestrature a tutta altezza capaci dimascherare parte delle strutture di sostegno del pontesuperiore e aperture a scafo che, nell’insieme, si traduco-no in un profilo moderno e slanciato, dove lo sviluppo ver-ticale è in totale armonia con le dimensioni generali dell’in-sieme. A beneficiare di questa soluzione stilistica sono inprimo luogo gli interni, dai quali si osserva sempre il mareanche grazie alla riduzione delle altezze della falchetta neipunti in corrispondenza delle sedute. La combinazione tral’elevata luminosità naturale che deriva dalle ampie finestra-ture e la cura nello sviluppo di un impianto di illuminotec-nica molto curato e affidato interamente a luci LED, fa sìche ogni ambiente possa esaltare la sua percezione este-tica e la sua preziosità. Due sono le possibilità di scelta dell’allestimento sul ponteinferiore per quanto riguarda le cabine VIP, che possonoessere con letti posti per madiere nella versione standard oper chiglia in quella optional, oppure, per il fly con tendali-no o struttura rigida. Ma non è tutto, perché pensando aimercati più lontani Azimut in questo primo esemplare diGrande nel nuovo corso di questa linea ha introdotto anchedue versioni alternative, una dedicata al mercato del lonta-

Costruttore AZIMUT YACHTS, Avigliana (TO), tel. +3901193161, [email protected],www.azimutyachts.comProgetto Stefano Righini per concept e design di esterni e com-partimentazione interna; Achille Salvagni per interni e decor.Scafo Lunghezza fuori tutto, 28,62 m • Lunghezza al galleggia-mento 23,32 m • Larghezza scafo 6,94 m • Larghezza fuoritutto 7,07 m • Tonnage (ITC ’69) < 300 GT • Immersione apieno carico 2,05 mt • Immersione a mezzo carico 1,98 mt. •Dislocamento a pieno carico 110 t • Riserva carburante 12.000lt. • Riserva acqua 2.000 lt. • Capacità serbatoi acque nere/gri-gie 1.500 lt • Velocità di crociera al 70% nodi 21 • Velocità mas-sima al 100% con 2x2.600 cv 26,5 nodi • Autonomia alla velo-cità di crociera (70% MCR 21 nodi) 350 miglia • Deadrise apoppa 7.6° • Portata persone 14Motorizzazione 2xMTU 16V2000 M84 da 2.200 cv (1.630 kW)a 2.450 giri/min. • diesel common rail con doppia sovralimenta-zione e common rail, quattro valvole per cilindro • numero cilin-dri 16 a V • alesaggio x corsa 135 x 156 • cilindrata totale35.680 cc • peso del motore a secco kg 3.337 • dimensionimotore l 2.511 mm • W 1.295 mm • H 1.390 mm

PrestazioniGiri Velocità L/H totali Litri Autonomia DB

miglio NM Plancia1.250 11.2 106,8 9,53 1.258 521.500 12.9 256 19,84 604 541.750 14.9 377 25,30 474 561.900 16 440 27,5 436 562.000 18.2 530 29,12 412 582.100 21.3 578 27,13 442 582.250 22.5 682 30,31 396 632.425 25.4 840 33,07 363 64

Condizioni della prova

Rapporto pesopotenza kg/cv

Rapportolung./larg.

Portata personemax

Autonomia vel.crociera mn

Velocità max

25,4 436 25 4,10 14

planata

17,511,2

22,5 27,5Nodi

Località Viareggio

Vento forza 1 da SW

Mare calmo

Persone a bordo 11

Gasolio imbarcato 3.950 lt

Acqua imbarcata 170 lt

300100 500

900lt/h

Consumo totale

Le prestazioni e la scheda

Velocità in nodi

Giri/m

Gli interni possono essere modificatisecondo le esigenze dell’armatore e in

funzione delle diverse culture. Prevista ancheuna versione per il mercato cinese.

Parlando ancora di forme, Righini ha combinato nel profi-lo di questo yacht finestrature a tutta altezza capaci dimascherare parte delle strutture di sostegno del pontesuperiore e aperture a scafo che, nell’insieme, si traduco-no in un profilo moderno e slanciato, dove lo sviluppo ver-ticale è in totale armonia con le dimensioni generali dell’in-sieme. A beneficiare di questa soluzione stilistica sono inprimo luogo gli interni, dai quali si osserva sempre il mareanche grazie alla riduzione delle altezze della falchetta neipunti in corrispondenza delle sedute. La combinazione tral’elevata luminosità naturale che deriva dalle ampie finestra-ture e la cura nello sviluppo di un impianto di illuminotec-nica molto curato e affidato interamente a luci LED, fa sìche ogni ambiente possa esaltare la sua percezione este-tica e la sua preziosità. Due sono le possibilità di scelta dell’allestimento sul ponteinferiore per quanto riguarda le cabine VIP, che possonoessere con letti posti per madiere nella versione standard oper chiglia in quella optional, oppure, per il fly con tendali-no o struttura rigida. Ma non è tutto, perché pensando aimercati più lontani Azimut in questo primo esemplare diGrande nel nuovo corso di questa linea ha introdotto anchedue versioni alternative, una dedicata al mercato del lonta-

Costruttore AZIMUT YACHTS, Avigliana (TO), tel. +3901193161, [email protected],www.azimutyachts.comProgetto Stefano Righini per concept e design di esterni e com-partimentazione interna; Achille Salvagni per interni e decor.Scafo Lunghezza fuori tutto, 28,62 m • Lunghezza al galleggia-mento 23,32 m • Larghezza scafo 6,94 m • Larghezza fuoritutto 7,07 m • Tonnage (ITC ’69) < 300 GT • Immersione apieno carico 2,05 mt • Immersione a mezzo carico 1,98 mt. •Dislocamento a pieno carico 110 t • Riserva carburante 12.000lt. • Riserva acqua 2.000 lt. • Capacità serbatoi acque nere/gri-gie 1.500 lt • Velocità di crociera al 70% nodi 21 • Velocità mas-sima al 100% con 2x2.600 cv 26,5 nodi • Autonomia alla velo-cità di crociera (70% MCR 21 nodi) 350 miglia • Deadrise apoppa 7.6° • Portata persone 14Motorizzazione 2xMTU 16V2000 M84 da 2.200 cv (1.630 kW)a 2.450 giri/min. • diesel common rail con doppia sovralimenta-zione e common rail, quattro valvole per cilindro • numero cilin-dri 16 a V • alesaggio x corsa 135 x 156 • cilindrata totale35.680 cc • peso del motore a secco kg 3.337 • dimensionimotore l 2.511 mm • W 1.295 mm • H 1.390 mm

PrestazioniGiri Velocità L/H totali Litri Autonomia DB

miglio NM Plancia1.250 11.2 106,8 9,53 1.258 521.500 12.9 256 19,84 604 541.750 14.9 377 25,30 474 561.900 16 440 27,5 436 562.000 18.2 530 29,12 412 582.100 21.3 578 27,13 442 582.250 22.5 682 30,31 396 632.425 25.4 840 33,07 363 64

no Oriente e denominata Dragon e l’altra dedicata al mer-cato statunitense con allestimenti di fly e salone più vicini aigusti americani e una sola cabina VIP a tutta larghezza. Aqueste opzioni si devono aggiungere i quattro scenari crea-ti da Salvagni che sono il Portofino, il Riviera che abbiamoavuto modo di vedere nel corso del nostro test, Dolcevita eFirenze. La motorizzazione base è affidata a due MTU 16V2000 M84da 2.200 HP con possibilità di disporre anche di poten-ze da 2x2.400 e 2x2.600 HP. Secondo noi la standard da2x2.200 HP è più che appropriata a garantire un adeguatorapporto prestazioni/consumi. Per quanto riguarda invece iltender, anche in questo caso il cantiere si è spinto alla ricer-ca di soluzioni tali da poter garantire lo stivaggio e la movi-mentazione in sicurezza e semplicità con un Williams Diesel-jet 445. Il nuovo Grande 95 RPH sarà presentato al prossimo salonedi Cannes e il secondo, che sarà ultimato a novembre, saràpoi esposto a Miami 2015.

Comportamento in mareBarca molto stabile e scafo in grado di assorbire beneil mare con scarsa tendenza a battere. Ottime doti dimantenimento della rotta, alle quali corrispondonobuone capacità evolutive a tutte le andature e uneccellente controllo durante la manovre in acqueristrette. Per portarla all’ormeggio non abbiamo sentitol’esigenza di impiegare bow e stern thruster di cui èdotata, si manovra in modo molto efficace agendounicamente sulle macchine. Durante le virate a velocitàsostenute il suo comportamento è sempre appropriato,la tendenza allo sbandamento sempre contenuta el’efficacia delle appendici adeguata e simmetrica adritta e sinistra. La perdita di velocità durante leaccostate è contenuta e le variazioni di rotta rapide.L’Azimut 95 RPH ha uno scafo equilibrato, sensibile alleregolazioni di trim e in grado di mantenere a tutte leandature un assetto ottimale. Tutto questo è frutto diuno sviluppo appropriato delle linee d’acqua, ma anchedi una sapiente gestione della distribuzione dei pesi infase di allestimento, cosa che ci è stata confermata daLuca Cristino, brand manager Azimut Grande, il qualeci ha detto: “Con i tanti materiali che abbiamoutilizzato per gli allestimenti di questo yacht, compresimarmi, onice e altri materiali pesanti, gestire i pesi esoprattutto la loro collocazione ha richiesto un lavoromolto accorto. Il risultato è a nostro avvisoappropriato”. Un’altra cosa che, soprattutto sulmercato nazionale, rende questo nuovo yacht di Azimutmolto interessante è la possibilità di immatricolarlocome imbarcazione, infatti, la sua lunghezza diomologazione non supera i fatidici 24 metri e questoamplia sicuramente le possibilità commerciali delGrande.

Azimut 95 RPH · 2014. 10. 17. · per voi Azimut Grande 95 Rph provate 128 BARCHE settembre 2014...

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